Sette milioni di euro per gli alpeggi e il turismo rurale
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Sette milioni di euro per gli alpeggi e il turismo rurale
35 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 2 OTTOBRE 2016 Valli Brembana e Imagna «Conti tirati? Finalmente il sindaco si è accorto» Sette milioni di euro per gli alpeggi e il turismo rurale Finanziamenti. Costituito il Gruppo che fino al 2020 dovrà gestire i fondi europei per l’agricoltura montana «Servono progetti innovativi, aziende multifunzionali» Il municipio di Strozza ZOGNO GIOVANNI GHISALBERTI Sette milioni di euro per l’agricoltura in montagna, per gli alpeggi e le aziende agricole, per le produzioni di formaggi di qualità, per migliorare la ricettività turistica, per favorire la multifunzionalità delle stesse aziende, che producono ma devono anche diventare veicolo turistico. I fondi sono quelli dell’Unione europea, stanziati tramite Regione Lombardia, e destinati a realizzare il cosiddetto Piano di sviluppo locale delle valli Brembana (tutti i Comuni), Imagna (a esclusione degli Almenno e Palazzago) e Seriana (Selvino, Avia- Il presidente Demetrio Cerea n Alla guida Demetrio Cerea di Coldiretti, vicepresidente Franco Zani n Contributi per strutture, formazione, impianti, iniziative a scopo ricettivo tico, Colzate, Fiorano, Gazzaniga e Vertova), per un totale di 55 Comuni. A gestire i fondi sarà il cosiddetto Gruppo di azione locale (Gal), con sede a Zogno, di cui fanno parte 29 enti pubblici e privati, con capofila la Comunità montana Valle Brembana (che ha il 17% delle quote societarie). Contributi fino al 100% Nei giorni scorsi è stato nominato anche il Consiglio di amministrazione della società consortile che, di fatto, proseguirà, per i prossimi quattro anni, l’attività del precedente Gal: a guidarlo sarà Demetrio Ceresa, responsabile di zona per Coldiretti, vicepresidente Franco Zani, già sindaco di Dossena e dirigente della Brembo. Nel consiglio anche l’architetto valdimagnino Marco Offredi, Maurizio Forchini e il presidente della «Bcc Bergamo e Valli» Duilio Baggi. Sette milioni da gestire, da destinare all’agricoltura montana, per progetti innovativi che guardano soprattutto al turismo, alla produzione di eccellenza. Di questi fondi, 600 mila euro serviranno per la gestione della struttura, 300 mila euro, invece, per la comunicazione, per l’aiuto che dovrà essere portato ai destinatari dei bandi, nell’individuare e costruire progetti e interventi finanziabili. Una dozzina i campi di intervento dai quali aziende, imprenditori, enti, potranno attingere fondi per il proprio sviluppo, con contributi che arriveranno fino al 100%, per alcune azioni. Si parla di formazione per l’attività d’alpeggio e per l’accoglienza rurale, di pratiche innovative nella caseificazione, di sostegno alle aziende agricole per promuovere prodotti di qualità, quindi di miglioramenti strutturali e delle attrezzature delle aziende, di aiuto alle imprese di commercializzazione e trasformazione dei formaggi, ancora di miglioramento dell’accessibilità agli alpeggi e delle infrastrutture a servizio delle malghe. Ancora di pozze di abbeverata, di realizzazione di infrastrutture informative, ricreative e turistiche, di recupero del patrimonio storico-architettonico a scopi didattici, di recupero dei castagneti e, infine, di progetti che integrino alpeggi e accoglienza turistica. I primi bandi dovrebbero essere pubblicati già dalla fine di quest’anno. Il piano dovrà essere sviluppato nell’arco di quattro anni. «Stimolo per rinnovarsi» «Sicuramente un’ottima opportunità per gli alpeggi, per le aziende agricole, per gli imprenditori – dice il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni –. Ma anche uno stimolo per chi di vive dei prodotti della montagna di ripensare il modo di fare agricoltura». «Occorre guardare a nuovi progetti, alla multifunzionalità delle aziende, quindi a come fare turismo sostenibile in alpeggio – continua Mazzoleni – promuovendo sempre prodotti che devono essere di grande qualità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Strozza In alpeggio a Pian Casere, sopra Branzi San Giovanni Bianco Foto dalla valle e dal mondo I vincitori del concorso San Giovanni Bianco promuove sul territorio iniziative culturali e turistiche: il concorso «Fotografando 2016», alla seconda edizione, è una di queste. Due anni fa l’interesse per la fotografia di Morgan Milesi, presidente del Gruppo Cultura, è sfociato nell’ideazione di questo concorso, la cui premiazione è avvenuta venerdì. Ad aprile-maggio si è tenuto un corso di fotografia, da cui provengono alcuni fotografi che partecipano al concorso e anche alcuni giurati, in estate poi si è aperto il bando e gli aspiranti fotografi hanno avuto il tempo di iscriversi con le loro foto migliori, a fine agosto si sono chiuse le iscrizioni e infine a settembre si è allestita la mostra e si sono premiati i vincitori. La giuria tecnica vota senza sapere di chi sono le fotografie: i fotografi quest’anno potevano scegliere tra due categorie: «Mercatorum e Priula» e «In giro per il mondo». I vincitori sono stati Daniele Mangini di Camerata Cornello con la fotografia «San Giovanni Bianco» e Demis Milesi di San Giovanni Bianco con la fotografia «Per strada Varanasi India». Questo concorso fotografico sfocia poi in un calendario, esposto ai mercatini di Natale, che raccoglie le prime dodici fotografie della prima categoria e le prime dodici fotografie della seconda categoria. La sfilata a Serina e di esserci non solo nelle tragedie ma anche nella quotidianità con gesti concreti di solidarietà. La vostra è una storia di presenza e di testimonianza: continuate, seppur in questi momenti difficili, su questo spirito e su questa linea». Monsignor Bazzari ha infine ricordato come don Gnocchi abbia percorso queste vallate per portare, alle famiglie dei Caduti dispersi in Russia durante la Seconda guerra mondiale, i ricordi dei loro cari. Al termine della Messa, animata dal canto del piccolo coro «Santa Maria Annunciata» di Serina, monsignor Bazzari ha consegnato ai gruppi alpini attivi a Serina (Serina, Bagnella e Valpiana) una reliquia del Beato don Carlo Gnocchi, che, a loro Giubileo associazioni d’arma Serina avvolta nel tricolore Serina Il ringraziamento ai gruppi impegnati in opere di solidarietà. La Messa con monsignor Bazzari Una Serina tricolore ha accolto i rappresentanti delle forze armate per il Giubileo delle associazioni militari. È stata una giornata di festa per le associazioni d’arma presenti sul territorio: al Giubileo hanno infatti efJfznfTvwHt7KX5C2VUzdNi8gWmcALGXnYlllAMhrw= preso parte, provenienti da tutta la provincia, esponenti dei gruppi alpini, aeronautici, bersaglieri, granatieri, fanti, artiglieri, paracadutisti, carabinieri, carristi, dei militari del genio e dei combattenti e reduci. Aperta con una sfilata per le vie, accompagnata dal corpo bandistico di Serina, la giornata ha avuto il suo culmine al monumento dei Caduti dove si è celebrata la Messa. La funzione è stata presieduta da monsignor Angelo Bazzari che è il presidente della Fondazione don Carlo Gnocchi, sacerdote che viene considerato «padre dei mutilatini», i bimbi mutilati in guerra. Nel corso dell’omelia monsignor Bazzari ha esortato i rappresentanti delle associazioni presenti a proseguire nel «dare unghiate di solidarietà» nei paesi dove i gruppi sono attivi. «Dovete cercare – ha detto il sacerdote – di costituire un trait d’union tra le esigenze della popolazione e le istituzioni Bilancio, il Comune di Strozza non naviga in acque tranquille. Dopo l’ultimo Consiglio comunale e le ultime dichiarazioni del sindaco Riccardo Cornali non c’erano più dubbi. E a ribadire la situazione è ora anche il gruppo di minoranza. «Siamo ben lieti – dice il capogruppo di minoranza Mauro Capelli – che il sindaco Cornali si stia accorgendo che “la situazione è piuttosto preoccupante”. Nonostante il nostro Comune abbia un discreto fondo cassa non può spendere a causa del Patto di stabilità». In una situazione simile la minoranza ritiene che «le risorse debbano essere impiegate con oculatezza». «Se si desidera il giardino bello – aggiunge Angelo Invernici, ex vicesindaco – si deve anche tollerare il disagio di non potere riscaldare casa durante l’inverno. Si tratta di fare qualche scelta: il sindaco Cornali ha preferito investire nel taglio dell’erba, attività peraltro svolta dai lavoratori socialmente utili, quindi non si lamenti se non riuscirà a stanziare risorse per l’inverno». Il problema del riscaldamento infatti è ai primi punti da gestire: la caldaia del municipio dovrà andare in pensione e in vista dei mesi più rigidi è necessario trovare una soluzione. Dalla minoranza sottolineano che «l’amministrazione precedente si era già attivata per la sostituzione raccogliendo alcuni preventivi del valore di circa 15-17 mila euro. Non si capisce come mai ora il sindaco affermi che serve il doppio per l’intervento». Il sindaco, per ora, ha preferito non replicare. volta, hanno donato alla parrocchia di Serina. «Grazie alla fondazione don Carlo Gnocchi – ha detto il capogruppo degli alpini di Serina Costantino Bonaldi – per aver scelto Serina per questo particolare e significativo evento e per averci donato questa preziosa reliquia». Il parroco di Serina monsignor Primo Moioli, dopo aver ringraziato per il dono fatto alla parrocchia, ha detto: «Mai come ora c’è bisogno del cuore e della volontà di tutti per tenere alto l’onore di questa valle meravigliosa. Mi complimento con voi per l’amore bello che avete per la vostra terra». In conclusione il poeta locale Sergio Fezzoli ha letto una poesia in dialetto scritta per l’occasione. Davide Cortinovis