Intervista a Adnane Mokrani

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Intervista a Adnane Mokrani
I musulmani dopo Bin Laden
Intervista ad Adnane Mokrani*
INTERVISTA
Attilio Danese – “Prospettiva Persona”
Come è stato vissuto dal mondo musulmano
questo episodio della morte di Bin Laden ormai
ammesso anche dai responsabili di Al Qaeda?
Innanzitutto il mondo islamico è una realtà
ampia e variegata perciò non si può dare un giudizio generico. In questi mesi una gran parte del
mondo islamico è coinvolta in un percorso di
cambiamenti radicali, ad es. Tunisia, Egitto, Libia,
Yemen, Siria, Bahrain ecc. ci sono grandi rivoluzioni e altre in cammino. Questa è la grande attenzione del mondo islamico. Dunque l’uccisione di Bin Laden è accaduta in un contesto molto
diverso da quello dell’11 settembre 2001. Infatti
queste rivoluzioni rappresentano una lotta pacifica contro le dittature e la corruzione che è un
modo totalmente diverso dal metodo terroristico
di Al Qaeda. Questo ha un significato storico: il
progetto di B.L. è fallito. È un punto importante:
B.L. è morto come progetto prima della sua morte fisica.
broglio elettorale di Ahmadinejad e la nascita del
movimento verde che è stato represso dal regime
in modo molto violento. Ma la società iraniana in
generale è una delle società più laiche del mondo
islamico perché ha subito un regime teocratico
(Khomeini) e adesso sta cercando di uscire da questo lungo tunnel. A.Q. in Iraq ha ucciso migliaia
di sciiti e ha fatto grandi attentati nei santuari sciiti e nei suoi mausolei. Perciò la caduta di AQ è ben
vista dagli sciiti.
L’odio predicato da Bin Laden contro gli occidentali ha un fondamento nella distinzione tra
“fedeli” e “infedeli”?
La visione di Bin Laden è basata soprattutto
sulla corruzione dei regimi autoritari del mondo
islamico e la loro dipendenza dall’Occidente, soprattutto la presenza militare statunitense in Arabia Saudita e nei paesi del Golfo. Dunque questa
è la giustificazione che ha usato BL sul piano geopolitico, descrivendo un complotto internazionale contro il mondo islamico... Sul piano religioso
è difficile trovare nel Corano oppure nella tradizione islamica una base teologica autentica al pensiero di BL che ha presente in verità un pensiero
settario senza precedenti. È una “interpretazione”
nuova ma anche sullo stile delle sette religiose. Anche nel pensiero tradizionale non si può trovare
una giustificazione per l’uccisione dei civili. L’uccisione di massa, i massacri, non hanno niente a
che fare con la religione vista e vissuta da milioni
di musulmani nel mondo.
Quali conseguenze può prevedere per il rapporto tra musulmani e mondo occidentale?
Qualche traccia di Al Qaeda rimane. Ci sono
piccoli gruppi sempre più isolati che cercano di
colpire non solo l’Occidente ma in prima linea il
mondo islamico, come è successo in Marocco a
Marrakech del 28 aprile scorso. Questi sono segni
di agonia ma lo sviluppo più importante che può
mettere fine a questa ondata terroristica è il restauro della democrazia nei paesi islamici e secondo me l’Occidente avrebbe un interesse di investire nella democrazia per impedire eventuali
La vendetta degli jihadisti, sostenitori della
nuove derive dittatoriali e violente. In verità il terrorismo è il frutto della dittatura nonostante che guerra santa, può far prevedere un irrigidimento
alcuni dittatori si sono presentati nel passato co- delle posizioni fondamentaliste e moltiplicare gli
me i difensori dell’Occidente contro la violenza attentati contro i cristiani?
Il pericolo della vendetta dei terroristi può
islamista.
colpire musulmani e cristiani. Questa agonia di
Come hanno vissuto gli sciiti, i sunniti, i sa- AQ può essere violenta e noi dobbiamo creare una
rete di solidarietà interreligiosa per proteggere le
lafiti e gli jihadisti l’uccisione di Bin Laden?
Bin Laden è figlio della l’ideologia salafita wa- minoranze più deboli. Il Pakistan è un caso molto
hhabita saudita, ma questo non significa che tutti difficile perché da un lato è un grande alleato dei salafiti sono violenti.. Penso che la zona dell’Af- gli Stati Uniti e dall’altro lato un paese dove il fonganistan e del Pakistan sono le zone più contagia- damentalismo è abbastanza forte. Questo ha porte da questa ideologia estremista. Di lì si possono tato a delle contraddizioni come la legge contro la
aspettare le reazioni più violente. Per il resto del blasfemia che è una vergogna discriminatoria e
mondo sunnita la priorità come già ho accennato può essere usata per perseguitare i non musulmaresta la diffusione della democrazia. Ma anche per ni. Devo far ricordare che non solo la minoranza
gli sciiti la democrazia rimane una priorità so- cristiana in Pakistan è minacciata, ma anche i sufi
prattutto in Iran e in Bahrain dove ci sono gran- (attentati recenti contro i mausolei Sufi del 3 apridi movimenti pacifici che chiedono un cambia- le, una cinquantina di morti) gli sciiti del Pakistan
mento democratico serio. L’Iran è stata la prima e gli Ahmadiyya. Tutti sono stati colpiti nel recennazione a chiedere questo già dal 2009 dopo l’im- te passato. Dunque c’è bisogno di una riforma ra-
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dicale e di una leadership politica coraggiosa e ne che del male: la usano sia i terroristi che i riformatori. Perciò nessun musulmano può dire di
aperta.
essere fuori dell’occidente.
Ha scritto la filosofa francese S. Weil che ogni
L’accanimento dell’Iran di Ahmadinejad
guerra esterna nasce da motivi di politica interna. La lotta contro l’occidente può essere vista co- contro Israele e la reazione dei dittatori contro le
me uno strumento di lotta per la leadership del cosa fanno temere il per futuro del mondo?
Ahmadinejad cerca di coprire il suo fallimenmondo musulmano nel suo insieme?
Condivido il fatto che le radici dei problemi to politico spostando la crisi verso la politica estesono interne e locali ma in questo mondo globa- ra. Per la questione Israele Palestina dobbiamo dilizzato i problemi si globalizzano e sono molto più stinguere tra due cose la prima è un problema pocomplessi. Perciò il mondo islamico, per fortuna litico di un conflitto territoriale e di colonialismo:
o per sfortuna, è il centro energico del mondo in- è da risolvere con i mezzi pacifici con il negoziatero, ci sono interessi internazionali sul petrolio e to. La seconda cosa è la strumentalizzazione polisul gas e le politiche di alcuni regimi dittatoriali tica di alcuni regimi dittatoriali per motivi di prosono state decisamente influenzate dalla politica paganda interna ed esterna. Cercano una legittidei grandi potenti del mondo. Dunque questo mità e una credibilità presentandosi come i difenrende il fattore esterno importante. Ma oggi la di- sori del popolo palestinese.
stinzione tra oriente occidente e tra mondo islamico e mondo cristiano non ha più confini chiaNOTA
ri. Milioni di musulmani sono occidentali e la modernità occidentale con i suoi valori e disvalori
* Musulmano sunnita, docente di pensiero islamico
(nel bene e nel male) ha influenzato quasi tutte le
alla Pontificia Università Gregoriana e PISAI (Pontificio
culture del mondo. La tecnologia degli strumenti Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica) a Roma
di comunicazione sono a disposizione sia del be-
A Teramo intitolata piazza a Chiara Lubich
Cronaca
TERAMO. Il Comune e la Provincia di Teramo hanno stabilito di lasciare una traccia in memoria di Chiara Lubich.
Una piazza del capoluogo è stata intitolata alla fondatrice del Movimento dei Focolari e per
celebrati l’evento si è svolto un incontro di approfondimento sulla figura e l’opera di una delle più
significative interpreti della cristianità del Novecento.
Gli eventi sono stati celebrati il 15 aprile. Alle 15.30 nella Sala San Carlo del Museo Archeologico, dopo i saluti del Governatore Gianni Chiodi, del Presidente della Provincia Valter Catarra e
del Sindaco Maurizio Brucchi, sono intervenuti Eli Folonari, responsabile del Centro Chiara Lubich e Mustapha Baztami, Imam della Comunità Islamica abruzzese, che hanno tracciato un profilo di Chiara Lubich, sottolineando la portata ecumenica del suo impegno evangelico.
Alle 17.30, invece, c’è stata l’intitolazione del largo, in via San Berardo, (l’area verde prospiciente
la cattedrale, che fronteggia il seminario), cui è seguita, alle 18.30 la Messa officiata dal Vescovo della
Diocesi di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia.
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