Accoltellato sul campo di calcio: grave 14enne E a

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Accoltellato sul campo di calcio: grave 14enne E a
Accoltellato sul campo di calcio: grave 14enne
E a Chiaia ferito un minorenne, è giallo
Violenza a Secondigliano per
una lite durante la partita Nella
movida aggredito 16enne
Tullio De Simone
Ragazzi violenti. Vittime di aggressioni da parte di loro coetanei o da teppisti rimasti ancora nell'ombra. Due casi-choc. In due zone opposte
della città: la degradata periferia di Secondigliano e la zona-bene della Movida nella
centralissima Chiaia. Le
vittime dei due distinti
episodi hanno 14 e 16 anni.
Era cominciato come una
tranquilla serata di divertimento sul Campetto di calcio
di via Cupa della Vedova a Secondigliano.
Con
due
squadrette di ragazzini decisi
a sfidarsi al calcio. Inizia il
match. Tensione agonistica
al punto giusto, tutto normale.
Poi la lite tra due ragazzi
delle squadre contrapposte.
Nasce da un contatto
giudicato, da uno dei due,
irregolare. La tensione sale, gli
animi
si
infiammano.
Spintoni. E poi uno dei due
ragazzini va via. Torna
-secondo
la
prima
ricostruzione effettuata dalla
polizia sulla base della
testimonianza della vittima dopo
qualche
minuto.
Armato di coltello. Affronta
l'antagonista, un ragazzo di
14 anni, e gli sferra una
coltellata al fianco. Un colpo
secco. L'aggressore fugge, la
vittima si accascia. I compagni danno l'allarme. Scattano
i soccorsi. Il ragazzo viene trasferito all'ospedale San Giovanni Bosco. Lo raggiunge la
madre. La lama del coltello ha
perforato un polmone ma i risultati della visita medica sono incoraggianti. Il ragazzo
non è in pericolo di vita. È in
Tensione Una volante della polizia; sotto, la Movida a Chiaia
pieno stato di coscienza ed è rino un minorenne, un altro felui stesso a raccontare agli rimento misterioso e inquieagenti della polizia la dinamica tante. Spesso, troppo spesso, il
dell'aggressione.
Testimo- fenomeno della movida vionianza dalla quale prendono le lenta in questo quartiere «bemosse le indagini. Il ragazzo ne» della città, sale alla ribalta
viene ricoverato e sottoposto della cronaca. I fine settimana
alle terapie del caso. I medici continuano a susseguirsi tra
scioglieranno oggi la prognosi. l'incertezza e la paura, le ore
La polizia è a caccia notturne restano quelle a più
dell'aggressore.
Teatro alto rischio per i giovani, e aldell'altra violenza con vittima meno apparentemente, il tutto
un ragazzo di 16 anni è stata accade senza una plausibile
Chiaia. Ennesima aggressione, giustificazione, se tale termine
può essere accettato. È in
ancora una volta nel miagguato e domina piuttosto la
violenza gratuita. Come si è
verificato nell'ultimo caso, in ordine di tempo. Un ragazzo di
appena sedici anni è stato ferito
infatti, nella notte, con una
coltellata vibratagli alla coscia
destra. Il fatto è avvenuto in
via Cavallerizza a Chiaia e, almeno per ora, tranne una prima
versione del ferito, non sono
trapelati altri particolari sull'ennesimo episodio di brutalità.
Il minorenne è stato soccorso e
medicato al Vecchio Pelle-
grini, dove i sanitari hanno stilato una prognosi di sette giorni, salvo complicazioni. La vittima di turno avrebbe raccontato che mentre era in compagnia di una sua amica coetanea, è stata avvicinata da uno
sconosciuto che ha estratto
improvvisamente un coltello
e l'ha colpito senza dare alcuna spiegazione. Sulla vicenda
ora procede il commissariato
San Ferdinando, mentre infuriano le polemiche sui limiti
della sicurezza pubblica nel
quartiere.
A cominciare da quelle sollevate dal vertice della prima
Municipalità
Chiaia-San
Ferdinando-Posillipo.
«Eccoci di fronte ad un'altra
aggressione
con
accoltellamento, ma dov'è
l'Esercito che era stato
promesso dal questore? - sbotta il presidente Fabio Chiosi
-La cosiddetta movida a
Chiaia ormai è priva di ogni
regola o rispetto delle
norme». Chiosi è molto
seccato e incalza: «Perché non
si vedono i militari a presidiare
le strade così come promise il
capo della polizia? Bisogna
attendere
sempre
dieci
scappi
il
morto
per
intervenire adeguatamente?
Cos'altro deve accadere a
Chiaia per far sì che le forze
dell'ordine presidino realmente il territorio nelle serate del
fine settimana? Il divertimento notturno nel quartiere - conclude Chiosi - potrebbe essere
una risorsa, ed invece è abbandonato all'anarchia, ed è oggettivamente diventato pericoloso. I nostri appelli restano
inascoltati, mentre assistiamo
ad una preoccupante recrudescenza della criminalità. Dopo sarebbe ridicolo piangere
sul latte versato».
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