Appendice classificazioni funzionali Minibasket

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Appendice classificazioni funzionali Minibasket
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEL GIOCATORE DI MINIBASKET
La classificazione funzionale ha lo scopo di salvaguardare che ciascun atleta abbia
gli stessi diritti e l’opportunità di essere membro integrante di una squadra di Minibasket in
carrozzina.
La stessa si basa sull’esame e valutazione delle residue capacità motorie del
disabile nella posizione seduta.
L’analisi delle residue capacità motorie caratterizza l’ampiezza del movimento del
tronco nello spazio e rileva schemi ben definiti del volume d’azione allorquando il giocatore
esegue i fondamentali propri del minibasket in carrozzina.
Al giocatore viene attribuita una classificazione che va da punti 0,5 (giocatore con
grave disabilità motoria e/o relazionale) a punti 4.5 (disabile con la massima potenzialità
fisica).
La valutazione dei parametri, senza considerare l’esperienza e l’abilità tecnica del
giocatore, permette di assegnare una classificazione individuale.
La classificazione del giocatore, riconducibile verosimilmente a uno dei seguenti
punteggi 2,5; 3,0; 3,5; 4,0 e 4,5, va assegnata secondo il sistema di classificazione IWBF.
Mentre, la classificazione adottata nei confronti del giocatore con grave disabilità,
va attribuita tenendo conto sia del citato volume d’azione e sia della patologia sofferta, che
associati, determinano l’attribuzione del colore di una delle seguenti fasce.
1) Fascia rossa:
a) punti 0.5, comprende:
Tetraparesi distonica agli arti inferiori con interessamento degli arti superiori.
Doppia emiparesi distonica. Diparesi spastica arti inferiori e superiori. Paralisi
cerebrale infantile con tetraparesi spastica di grado severo. Doppia emiparesi
spastica. Leuconocia ventricolare cistica e paralisi cerebrale infantile. Tetraplegia
con lesione midollare la cui patologia interessa gli arti superiori e inferiori. Grave
esiti di poliomielite agli arti inferiori e superiori. Paraplegia spastica associata ad
amputazione di un arto superiore tale da determinare l’impossibilità a sollevare lo
stesso sopra la testa con chiara scarsità nella propulsione della carrozzina e nel
trattamento della palla.
b) punti 1.0, comprende:
Paralisi cerebrale infantile con tetraparesi spastica. Paraparesi spastica agli arti
inferiori. Paralisi cerebrale infantile con atasia. Atrofia muscolare spinale di tipo tre.
Diparesi spastica arti inferiori con lieve interessamento di un arto superore. Grave
esiti di spina bifida con insufficienza padronanza del tronco.
c) assetto:
Giocatore con seduta molto bassa, aventi uno schienale alto la cui tela è allentata
per meglio avvolgere il tronco. Il sedile della normale carrozzina da basket e\o
elettrica è molto inclinato all’indietro in modo da avere le ginocchia più alte delle
anche.
d) volume d’azione:
Nella partenza si osserva un ondeggiamento sotto costale, con depressione
addominale nella frenata. Nell’urto tra due carrozzine il giocatore perde l’equilibrio. Il
movimento del tronco nello spazio è molto ridotto e sovrapponibile; si acclarano
importanti limitazioni nel palleggio laterale e nel tiro a canestro.
2) Fascia arancione
a) punti 1.5, comprende:
Esiti di spina bifida con livello neurologico L1 con sufficiente padronanza del tronco.
Esiti di spina bifida con livello neurologico L2, L3 e L4 con deficit di un arto
superiore. Paralisi deficitaria cognitivo e visivo. Tetraparesi spastica arti inferiori con
interessamento di un arto superiore. Paraplegia, lesione midollare completa alta
(D4-D7). Esiti di poliomielite agli arti inferiori e deficit di forza a un arto superiore.
b) punti 2.0, comprende:
Esiti di spina bifida con livello neurologico L4 e L5. Paraplegia, lesione midollare
completa medio alta (D8-L1). Lieve paralisi cerebrale con emiparesi e deficit
cognitivo. Esiti di poliomielite agli arti inferiori.
c) assetto:
Giocatore con seduta bassa, con schienale in posizione medio-alta. Il sedile della
carrozzina è inclinato all’indietro in modo da avere le ginocchia più alte delle anche.
d) volume d’azione:
Il movimento del tronco nello spazio è molto ridotto e sovrapponibile. Riesce solo
parzialmente a fissare il bacino sulle anche e non effettua la torsione del tronco su
tutti i piani. Palleggia lateralmente con una sola mano sostenendosi con altra sul
bracciolo della carrozzina. Tira a canestro poggiando il tronco allo schienale.
I punti che ne derivano da questo sistema di classificazione, vengono definite come
“punti di gioco” ed in qualsiasi manifestazione indetto dal Dipartimento 1, i cinque atleti in
campo, non devono superare un punteggio massimo di 11,5 punti.
Il giocatore normodotato non è soggetto alla classificazione e partecipa al gioco con
il massimo del punteggio, punti cinque.
Con il presente sistema di classificazione e nel rispetto delle regole di valutazione,
si livella il potenziale funzionale di squadra e si fa in modo che il risultato di gioco sia
direttamente proporzionato all’abilità e alla preparazione atletica dei giocatori.