Quando eravamo come carbonari» La Lega ha
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Quando eravamo come carbonari» La Lega ha
Codice cliente: 5082295 6 BG CRONACHE Giovedì 19 Marzo 2015 Corriere della Sera «Quando eravamo come carbonari» La Lega ha 30 anni. E organizza il galà Dalle riunioni (quasi) clandestine ai guai recenti. Festa per 2 mila in Fiera Pontida Il discorso di Umberto Bossi al raduno del 1990. A destra, in alto, un gruppo di militanti nel 1991 (primo a destra, in piedi, l’attuale segretario Daniele Belotti). In basso, il primo raduno di Salvini leader nella primavera 2014 Candidati I candidati sindaci leghisti per le elezioni comunali del 31 maggio saranno presentati al galà del 28 marzo Unico sindaco uscente confermato è Paolo Olini a Clusone. A Gazzaniga corre il vicesindaco Mattia Merelli, a Cenate Sotto l’assessore Thomas Algeri con civica «Uniamo Cenate» A Cividate corre Giovanna Moleri, a Sorisole Stefano Vivi in coalizione con Forza Italia e una civica Festa di compleanno per la Lega, partito più vecchio sulla piazza e che nella Bergamasca festeggia i 30 anni. Per spegnere le candeline sono già prenotati in 1.700: sabato 28 riempiranno per una cena di gala un padiglione della Fiera. Lì, stringendosi un po’, potranno entrare ancora trecento persone: per iscriversi c’è tempo fino a lunedì. In una pausa delle turbolenze che hanno portato all’espulsione di Flavio Tosi si siederanno in prima fila big come Matteo Salvini, Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, più, in attesa di conferma, Roberto Maroni e Luca Zaia. Ma ci saranno anche tanti semplici militanti. A partire da quelli che il segretario provinciale Daniele Belotti chiama «i temerari che 25-30 anni fa con coraggio (perché esporsi come leghista allora non era semplice) ci misero la faccia candidandosi nei Consigli comunali». Gente che era leghista ancora prima che la parola Lega entrasse nel nome del partito (era ancora Lombar- dia Autonomista), che si stipava nella piccola sede di via Sant’Orsola e che era lontana dall’immaginare leghisti in presid e n ze e m i n i s te r i . C o m e Alessandro Sacristani, 80 anni, iscritto dal 1989: «Ricordo di avere visto il primo manifesto affisso in viale Pirovano, vicino al cimitero — racconta —. Parlava di federalismo e mi ha ricordato i racconti degli emigrati che tornavano dalla Svizzera. Erano tempi difficili, se dicevi che eri leghista la gente si girava dall’altra parte, se attaccavi i il numero. Mi tesserai subito, coinvolgendo anche ai miei fratelli. Eravamo come carbonari, agli incontri dovevano venire i carabinieri a proteggerci dai contestatori, a un comizio di Bossi a Zanica siamo arrivati camminando rasente ai muri. Ho accettato di candidarmi consigliere quando non avevo mai nemmeno visto un Consiglio comunale. Cinque anni dopo sono diventato sindaco. Bossi voleva candidarmi a Roma, ma non mi sentivo all’altezza». Nello stesso padiglione della Fiera che vide la riscossa leghista con la «serata delle ramazze» sarà allestita una vera e propria cena di gala, con tavoli rotondi, giochi di luci, un menù di piatti tipici e vini bergamaschi. «Per una volta — aggiunge Belotti — anche noi concediamo un po’ di spazio I big Ci saranno Salvini, Bossi, Calderoli. In programma show dei comici di Zelig manifesti arrivava la polizia. Non pensavo che saremmo arrivati ai ministeri ma credevo in questa idea. Di quelli dell’epoca siamo rimasti in quattro, purtroppo il Bossi guerriero di allora non c’è più, colpa della malattia e di quelli che ha attorno». Oppure come l’ex sindaco di Seriate Marco Sisana, 76 anni, militante da tre decenni tondi: «Nel 1985 arrivò un volantino nel mio studio da commercialista, mi incuriosii e andai a parlare con il professore di Alzano di cui era annotato all’immagine e all’eleganza, ma questa cena non a niente a che fare con quelle snob di Renzi; a sinistra, quelli che una volta erano il partito degli operai fanno pagare 1.000 euro a testa, noi 27». La serata sarà presentata dall’ex direttrice della «Padania» Aurora Lussana, e dopo la premiazione dei militanti storici e i discorsi dei big, ci sarà il gran finale con lo spettacolo a sorpresa di un comico di «Zelig». Fabio Paravisi © RIPRODUZIONE RISERVATA