Comunicato stampa N. 3 – Il Bestiario di Antonio Ligabue Le
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Comunicato stampa N. 3 – Il Bestiario di Antonio Ligabue Le
Comunicato stampa N. 3 – Il Bestiario di Antonio Ligabue ARTE FORLÌ CONTEMPORANEA IL BESTIARIO DI ANTONIO LIGABUE SCULTORE a cura di Galleria Centro Steccata Le sculture di Antonio Ligabue rappresentano in prevalenza animali, soggetto tanto amato da Ligabue, dotati di grande forza plastica e straordinaria capacità espressiva, che a differenza di quelli dipinti sono molto più realistici e immediati: animali feroci come la Pantera del 1940 e il superbo Leone ruggente del 1936, la placida Leonessa accucciata del 1940 e l’ululante Lupo siberiano del 1952 e ancora la Tigre in lotta col gorilla del 1951 e la Jena del 1956 ed il notturno Gufo con preda del 1957 e la Testa di pantera del 1936; ma anche animali domestici come il Cane che punta del 1939, il Levriero del 1938, il Cane setter del 1950, il Cane lupo in riposo del 1942, animali amici e compagni della sua tormentata esistenza; Ligabue infatti pur vivendo in abitazioni fatiscenti era sempre contornato da una ventina di cani che egli considerava come suoi amici fedeli preferendoli agli uomini. Poi ancora la mite e materna Capra del 1952, il fiero Tacchino del 1938, il Gallo e la gallina accoppiati del 1938, sussulto amoroso spesso desiderato da Ligabue e mai realizzato, il possente Cavallo da lavoro del 1958, stanco ed appesantito dal duro lavoro quotidiano nei campi come pure il Bue magro del 1940, sublime interpretazione dell’animale spossato dal lavoro e malnutrito ed il fiero Toro del 1957 emblema della forza e della mascolinità, il tenero Cerbiatto ed il Capriolo entrambi del 1936, l’Orso con scimmia del 1957 ed il potente Scimpanzè del 1936. Del bestiario fanno parte anche tre figure umane: il Domatore gobbo del 1940, opera autobiografica dove l’artista si diverte ad immaginarsi come un domatore di bestie feroci, il Bacco del 1939, che rappresenta un noto personaggio di Guastalla con il quale l’artista passava allegre serate nel circolo privato “La pia cantina” in compagnia di buon vino e poesia, la Madonna del 1954 dove l’artista nel volto rappresenta se stesso dandole un connotato di maternità femminilità e sacralità al tempo stesso. Questa importante raccolta di sculture, nota come il “Bestiario di Ligabue scultore” è il frutto della costante e infaticabile opera di divulgazione delle opere dell’artista promossa da Ennio Lodi, fondatore della galleria Centro Steccata di Parma ora diretta dalla figlia Patrizia. Egli con intuito anticipatore privilegiò l’opera plastica di Ligabue che andò raccogliendo con pazienza e passione, spesso salvando le terrecotte da inevitabile distruzione per la fragilità della materia con le quali erano state modellate. Il bestiario si presenta come uno dei grandi momenti della scultura italiana del nostro secolo e sa riproporre, anche attraverso il bronzo, una vitalità, una potenza espressiva, una complessità di forme che non rendono inferiore l'attività plastica di Ligabue rispetto a quella pittorica. INFO CONTEMPORANEA: Orari di apertura: Venerdì ore 17,00 - 19,30 - Sabato e Domenica ore 10,00 – 19,30 - Lunedi ore 10,00 13,00. Ingresso: intero € 10,00 - Ridotto € 5,00 scaricabile dal sito: www.fieracontemporanea.it Info: www.fieracontemporanea.it Ufficio stampa Romagna Fiere: [email protected] - Roberta Zoli, Cell. 340 1631445