Documento di sintesi degli intenti del progetto

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Documento di sintesi degli intenti del progetto
 L'Aquila.digital è un comitato di persone di formazione tecnica nato spontaneamente intorno a un progetto per la nascita di un nuovo nucleo industriale nella città dell'Aquila. L'obiettivo del progetto, che il comitato ha donato all'intera cittadinanza attraverso la sua pubblicazione sul sito web www.laquila.digital, è quello della ricostituzione di un tessuto economico e sociale nella città così duramente colpita dal sisma del 2009 e dall'attuale grave crisi economica. Il centro dell'azione del progetto è il lavoro e ciò costituisce un'opportunità per tutti i cittadini e in particolare per i giovani che sono e saranno i protagonisti del futuro della città. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo nucleo industriale realizzato come una struttura pubblico-­‐privata compartecipata dalle prestigiose istituzioni della città (Università, INFN, GSSI, Regione e Comune). La struttura del nucleo prevede quattro aree: -­‐ Area di connettività industriale a banda ultra larga. Quest’area comprende, al centro del nucleo industriale, un punto di scambio traffico internet (IXP) che agisce simultaneamente come un nuovo snodo del centro-­‐sud Italia, l’origine di una nuova dorsale adriatica e il punto di erogazione dei servizi offerti dai datacenter insediati nel nucleo. L’IXP è organizzato nella forma di consorzio pubblico gestito dall’Università, l’INFN, il GSSI, la Regione e il Comune e prevede la partecipazione degli operatori privati di telecomunicazioni e del centro spaziale Piero Fanti di Telespazio nel Fucino, il più grande teleporto nel mondo. -­‐ Area di ricerca e sviluppo. Quest’area è gestita dall’Università, dall’INFN e dal GSSI e comprende i laboratori di ricerca, le officine elettroniche e meccaniche e il settore di ricerca informatico. Il settore elettronico opera sulle tecnologie dello sviluppo di server a elevate prestazioni e alta efficienza energetica e delle emergenti tecnologie di memorie non volatili a stato solido. Il settore comprende anche una divisione elettronica di potenza che copre le tematiche della conversione energetica e l’accumulo di energie rinnovabili. Il settore meccanico opera sulle tecnologie dei grandi impianti per la gestione efficiente del calore prodotto dai datacenter e dei sistemi di accumulo dell’energia. Il settore informatico opera sulle emergenti tecnologie di cloud, streaming e high performance computing. -­‐ Area industriale dei datacenter. Quest’area è costituita da un settore pubblico e da uno privato. Il settore pubblico comprende il datacenter unico regionale delle pubbliche amministrazioni e per i servizi ai cittadini. Il settore privato è costituito dalle aziende che intendono insediare a L’Aquila i propri datacenter e che sono attratte e incentivate dalla presenza di una struttura cittadina pensata per offrire gli spazi e i servizi di housing, la connettività e l’energia e, contemporaneamente, il know-­‐how pregiato dei settori di ricerca e sviluppo. -­‐ Area dell’indotto industriale. Quest’area comprende tutte le piccole aziende che gravitano attorno al nuovo nucleo industriale fornendo un decisivo contributo alla creazione dei nuovi posti di lavoro. La scelta del sito e degli spazi da destinare al nuovo nucleo industriale è della massima importanza e deve rispondere almeno alle seguenti esigenze: -­‐ piena rispondenza alle norme antisismiche attuali; -­‐ prevedere l’espansione dell’area occupata dai datacenter per l’insediamento di diverse aziende. E’ opportuno prevedere una progettazione in moduli per contenere i costi iniziali di avvio delle strutture e contemporaneamente la capacità di espandersi. Le strutture preferenziali sono i nuclei industriali di Pile e Bazzano. -­‐ prevedere grandi superfici per la produzione fotovoltaica e zone modulari per l’accumulo energetico. L’alimentazione dei datacenter con fonti energetiche rinnovabili costituisce il perfetto connubio tra le strategie di competitività e business e la sostenibilità. -­‐ prevedere una consistente partecipazione economica degli enti pubblici alle spese di ultimazione/riqualificazione del sito prescelto e forti agevolazioni per gli investitori perché questo è di fondamentale importanza per favorire l’insediamento di nuove aziende nella città. Lo scopo primario del comitato laquila.digital è di promuovere e coordinare il progetto presso le istituzioni pubbliche per realizzare l'infrastruttura cittadina e, contemporaneamente, presso gli investitori privati per realizzare le unità industriali e il relativo indotto creando nuovi posti di lavoro. Il comitato svolge una costante azione presso le prestigiose istituzioni pubbliche cittadine e cioè l'Università, l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il GSSI (Gran Sasso Science Institute), la Regione e il Comune con l'obiettivo di agire da raccordo tra le diverse realtà e creare un circolo virtuoso che agisca attraverso il rilancio economico, la valorizzazione delle risorse umane, una formazione giovanile altamente qualificata condotta in sinergia con nuove unità di ricerca e sviluppo industriale e l'inserimento nel mondo del lavoro. La caratteristica primaria del progetto è di essere un'idea pubblica disponibile a chiunque, pubblico o privato, ne abbia interesse. Il comitato ha realizzato una petizione pubblica online per il sostegno del progetto e ciò ha generato un consenso diffuso, testimoniato dalle numerose sottoscrizioni e dalle dichiarazioni di disponibilità dei cittadini sostenitori, a impegnarsi in azioni concrete di supporto dell'iniziativa in un'ottica di cooperazione volontaria che si è già concretizzata nell’apporto di professionisti che sostengono attivamente il progetto arricchendolo. Fattori climatici a L’Aquila Il fattore geografico climatico dell’Aquila è il punto di forza che favorisce decisamente l’insediamento dei datacenter ad alta efficienza energetica e allo stato dell’arte basati su economizer air-­‐side e water-­‐side come risulta dalle seguenti mappe: La proposta del comitato laquila.digital sul nuovo nucleo industriale la quarta rivoluzione industriale: una smart industry nella nuova smart city I datacenter costituiscono un fondamento della nuova economia digitale, cioè quella che viene chiamata “quarta rivoluzione industriale”, e rappresentano una sfida tecnologica su scala globale perchè consumano il 10% dell'energia totale prodotta nel mondo e sono destinati a crescere. La loro sostenibilità è quindi l'elemento chiave sul quale gli sforzi industriali attualmente si concentrano. Le grandi aziende stanno costantemente sviluppando e producendo nuovi server che consumano sempre meno energia a parità di prestazioni fornite. L'efficienza energetica e la gestione del calore prodotto sono elementi chiave della ricerca e sviluppo. In questa direzione si sta procedendo anche per la ricerca di memorie non volatili a stato solido che sostituiscano i tradizionali hard disk magnetici i cui elementi di debolezza sono le parti meccaniche e il consumo energetico. Per queste ragioni le più grandi aziende, come Google e Facebook, progettano e realizzano interamente in proprio gli apparati per i loro datacenter. Un nuovo nucleo industriale basato sui datacenter deve, quindi, comprendere necessariamente le unità di ricerca e sviluppo nei settori elettronico, meccanico e informatico. Queste unità, insieme all'indotto industriale, creano posti di lavoro altamente qualificato e realizzano un efficiente "ecosistema industriale" nel quale i risultati della ricerca vengono immediatamente trasferiti all'attività produttiva realizzando efficacemente e velocemente il tanto desiderato trasferimento tecnologico che le Università italiane faticano a ottenere. Tenere insieme in uno stesso edificio la parte industriale e quella di ricerca è già di per sé una sfida architettonica: bisogna armonizzare le esigenze dei datacenter, che sono situati normalmente in zone altamente protette e sorvegliate, con quelle delle strutture di ricerca, intrinsecamente aperte e molto frequentate. Le sale server sono normalmente senza finestre e "blindate" per ovvie ragioni di sicurezza, mentre le zone di lavoro devono essere rese confortevoli e accoglienti, adottando scelte evolute di collocazione, arredamento, illuminazione e colori degli spazi nell'ottica del concetto moderno di coworking space. Riuscire, quindi, a interpretare e armonizzare questi concetti è di fondamentale importanza perché quello che si vuole tentare di realizzare è un nuovo modello di smart industry di cui L'Aquila potrebbe essere precursore in Italia. Le aree interne necessarie al nuovo nucleo industriale sono in sintesi le seguenti: -­‐
accoglienza e front desk; -­‐
area di ricerca e sviluppo con laboratori di ricerca e officine elettroniche e meccaniche per la prototipazione rapida; -­‐
uffici e sale per riunioni e conferenze; -­‐
area IXP dotata di sala separata per gli operatori di telecomunicazioni; -­‐
aree per datacenter con moduli completamente attrezzati e di superfici diverse per rispondere alle esigenze di aziende investitrici di medie e grandi dimensioni; -­‐
aree per datacenter di colocation dei servizi informatici per le piccole e medie aziende; -­‐
aree di gestione merci, linee di assemblaggio e magazzino; -­‐
aree per i sistemi di raffreddamento; -­‐
centrale elettrica, inverter per i sistemi fotovoltaici e accumulo d'energia; -­‐
aree mensa e ristoro per gli utenti; -­‐
ambulatorio medico; -­‐
servizio di scuola pomeridiana elementare, media e superiore in coordinamento con le scuole della città per il sostegno alle famiglie dei lavoratori. La smart industry deve operare in sinergia perfetta con la nuova smart city coordinandosi in un'ottica di rete con le istituzioni cittadine. Questo nuovo modello sociale, da sperimentare e migliorare progressivamente, costituisce la proposta del comitato laquila.digital sulla quale stanno lavorando i professionisti mettendo a disposizione il loro tempo e la loro azione di volontariato.