Mazda MX5 Vs Fiat barchetta
Transcript
Mazda MX5 Vs Fiat barchetta
EditorialeDomus © Copyright 2002, Editoriale Domus S.p.A. Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest'opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Editoriale Domus S.p.A. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all'uso dell'opera. VE S RO U P FIAT «BARCHETTA 1.8 LIMITED EDITION» - MAZDA «MX-5 1.8» ST R AD A SFIDA APERTA Fiat «barchetta» Mazda «MX-5» La nuova «MX-5» fornisce l’occasione per proporre un confronto con la «barchetta». Stesse le dimensioni, uguale il prezzo (circa 42 milioni), identica la cilindrata («1800»), ma tecnica e stile sono agli antipodi. a «MX-5», «Miata» per gli amici, ci riprova con il nuovo modello. Circa otto anni fa, grazie a lei, la febbre delle auto «scoperte» ricominciò a salire. Dopo di lei, o meglio dopo il successo della sua formula, una dopo l’altra arrivarono tante altre spider a due posti secchi, agili e divertenti. Tra queste la Fiat «barchetta», la risposta italiana all’invasione giapponese, che abbiamo preso come modello di riferimento. Rinacque così una categoria di automobili e con essa la passione per la guida all’aria aperta. A conferma dell’attualità e della validità del progetto, la Mazda non è intervenuta radicalmente sul nuovo modello o, meglio, l’ha fatto cercando di conservare stile e impostazione della vecchia versione. Esternamente è cambiato poco: addirittura sono rimasti immutati gli ingombri,centimetro più, centimetro meno. La carrozzeria ricorda quella di prima anche se la modifica di alcuni dettagli l’ha resa più importante. Si notano soprattutto i nuovi fari più grandi, ora non più a scomparsa come sulla serie precedente. Più visibili gli interventi all’abitacolo. La plancia, per esempio, è stata completamente rifatta per migliorarne estetica e funzionalità. Ora è indubbiamente più bella ed elegante ma anche più ergonomica: i nuovi materiali, le forme più morbide e ricercate rendono l’atmosfera a bordo molto più gradevole. Nuovo anche il volante, un elegante Nardi a tre razze rivestito di pelle, di diametro leggermente inferiore a quello montato sulla versione «1600». Ridisegnata la console centrale, che ospita i comandi dell’impianto di riscaldamento e ventilazione su tre quadranti ed eventualmente l’autoradio. Più sotto trovano posto la leva del cambio, corta e molto vicina alla gamba del pilota, un posacenere e un vano portaoggetti con chiusura. Tutti dettagli che evidenziano grande cura dell’apparenza e non soltanto della sostanza come sul modello che va in pensione. In questo modo la «MX-5» esce bene dal confronto con la «barchetta», che al contrario ha da subito fatto affidamento sull’estetica e sull’origina- L 192 193 7/98 7/98 P ST U VE S RO FIAT «BARCHETTA 1.8 LE» - MAZDA «MX-5 1.8» R AD A lità delle soluzioni studiate per l’abitacolo e la carrozzeria. L’interno della spider torinese è senz’altro più sportivo, vagamente retrò per l’evidente richiamo alle mitiche realizzazioni del passato. Dentro c’è molta lamiera a vista, dello stesso colore della carrozzeria, che fa tanto anni Sessanta, ma che la rende anche meno convenzionale rispetto alla giapponese. Lo spazio disponibile è praticamente lo stesso: due posti comodi e poco più, col conducente che guida un po’ più in alto e raccolto. La Il posto guida della «MX-5» coincide sostanzialmente con l’intero abitacolo. Tutto è raccolto attorno al conducente come su una monoposto. Anche l’assetto di guida è da sportiva. La capote con una mano L’apertura e la chiusura della capote della «MX-5» sono di rapidità e facilità straordinarie. Sganciate le maniglie che fissano il telo alla cornice superiore del parabrezza, l’intera struttura si adagia automaticamente nella sua sede. Il conducente riesce a effettuare la manovra in pochi secondi da seduto. In dotazione una copertina impermeabile. posizione più favorevole del motore, anteriore trasversale (quello della Mazda «MX-5» è anteriore longitudinale) evidentemente non influisce sull’abitabilità della «barchetta», così come la trazione posteriore (con tanto di differenziale autobloccante Torsen) non dà troppo fastidio al bagagliaio della Mazda. Anzi, il nuovo modello della «MX-5» risulta avere una capacità maggiore, il volume passa infatti da 124 a 144 litri (contro i 165 litri della «barchetta») grazie al trasferimento della ruota di scorta e della batteria sotto il vano di carico. La plancia della «barchetta» ha un design più elaborato e una caratterizzazione più sportiva rispetto a quella della «MX-5». Sotto copertura Aprire e chiudere la capote della «barchetta» è un po’ più laborioso che sulla «MX-5». Una volta sganciate le maniglie anteriori, occorre scendere dalla vettura, sollevare anche la parte posteriore della capote e richiudere il tutto sotto un coperchio rigido, apribile con un comando dall’interno. 194 195 7/98 7/98 m 20 =1 70 m VE S RO ST U 5m km/h P 110 R AD A FIAT «BARCHETTA 1.8 LE» - MAZDA «MX-5 1.8» Gran tenuta della Mazda Stabile «barchetta» La «barchetta» passa meglio il test di stabilità. Supera la prova alla velocità di 108 km/h, uno dei migliori risultati in assoluto. Se la cava bene anche la «MX-5» che però passa a una velocità lievemente inferiore: 106 km/h. Tutte e due comunque evidenziano grandi doti di agilità. Ra io gg La «MX-5» nei nostri test è risultata addirittura più veloce in curva di numerose supersportive. Con un’accelerazione laterale di 0,98 g, pari a 82,9 km/h, indice appunto della tenuta di strada, la vettura giapponese fa valere l’equilibrata distribuzione dei pesi (50% all’avantreno, 50% al retrotreno) e la presenza di un differenziale posteriore autobloccante Torsen. Buon risultato anche per la «barchetta» che però non raggiunge i notevoli livelli della concorrente. Due capricci rassicuranti e vetture «aperte» fanno subito sognare le scampagnate in mezzo alla natura col vento nei capelli e i profumi dell’estate tutt’intorno. Questa volta però prima di ogni altra cosa le abbiamo portate in pista, a respirare tra i cordoli l’odore dell’olio e delle gomme bruciate. Il perché è subito evidente, appena si mette in moto e si dà gas. Tutto fa pensare a vere sportive. A cominciare dal posto guida, costruito su misura, come un vestito che deve aderire alla pelle per «sentirselo» addosso. Al volante si sta seduti praticamente per terra a gambe allungate come su una monoposto. E come su una monoposto i più lunghi devono sottostare a qualche compromesso, perché la regolazione longitudinale dei sedile, in particolar modo quello della «MX-5», non basta a tutti per stendere com- L pletamente le gambe. Tutti gli altri comandi sono lì a portata di mano. Si trovano senza cercarli. Togli la mano dal volante e trovi il cambio, stacchi gli occhi dalla strada e inquadri la strumentazione. Vedi molto bene, per esempio, l’ago del contagiri schizzare in alto appena tocchi l’acceleratore. La risposta del motore, o meglio di entrambi i motori, è immediata, senza la minima indecisione e con una grinta che invoglia a spingere di più. Si può fare, perché i limiti delle due vetture sono molto alti. Rapidissime a inserirsi in curva, per la verità lo è di più la «MX-5», tengono le traiettorie con straordinaria precisione, assecondando ogni tipo di manovra, tanto che anche i meno esperti riescono a condurle con grande soddisfazione. La «MX-5», a dire il vero, risulta un po’ più impegnativa, per via della trazione posteriore e del differenziale autobloccante e perché ha un retrotreno piuttosto sensibile ai trasferimenti di potenza, fenomeno evidente soprattutto sul bagnato. In pista però questo fenomeno può essere sfruttato, da chi ha un po’ di esperienza, per muoversi con più agilità tra i cordoli. Per contro la «barchetta» è più tranquillizzante a causa pricipalmente della trazione anteriore e della diversa distribuzione dei pesi. Entrambe sono comunque molto affidabili e sicure nelle manovre d’emergenza. Difficilmente tradiscono il conducente o lo costringono a improbabili manovre di recupero. All’altezza della situazione anche i freni. Le due vetture montano impianti particolarmente efficaci, dotati di buona modulabilità dell’azione frenante e non soggetti a bloccaggi del- le ruote (l’ABS è di serie su entrambe). La «barchetta» però lamenta una scarsa resistenza alla fatica. A caldo e dopo un uso prolungato gli spazi d’arresto si allungano. D’altro canto, in condizioni normali, sia la «barchetta» sia la «MX-5» vantano decelerazioni eccellenti: si fermano rispettivamente in 37 e 39 metri da 100 km/h. Gli altri test prestazionali hanno messo in luce un grande equilibrio. Col nuovo motore riveduto e corretto la «MX-5» ha guadagnato parecchio; ora stacca tempi in accelerazione e ripresa assolutamente coincidenti con quelli della «barchetta», che nella categoria «1800» da questo punto di vista si è sempre fatta valere. Lasciata la pista, emergono subito anche le qualità stradali dei due motori: non soltanto grintosi in al- COPPIA VINCENTE Nel giro di pista sul tracciato di handling della nostro circuito di Vairano la «MX-5» ha dato ben 2 secondi alla «barchetta» (1’30’2 contro 1’32”4). Un margine considerevole, favorito soprattutto dalla rapidità di inserimento in curva e dalla migliore erogazione di coppia del motore della spider giapponese. to ma pieni pure in basso, quindi godibili ampiamente in tutto il campo di utilizzo. Entrambi trovano un fedele alleato nei rispettivi cambi, che oltre ad una rapportatura in perfetta sintonia con l’erogazione di coppia e potenza, vantano un’impostazione quasi corsaiola: corsa corta, la piccola leva si manovra anche soltanto con il polso, innesti secchi e precisi, grande rapidità nella selezione delle marce. In sostanza entrambe centrano l’obbiettivo per cui sono state progettate: divertire e regalare emozioni uniche ai fortunati possessori, ai quali, come invece accade spesso con le sportive, non è nemmeno richiesto di rinunciare al confort. Per la verità, qualche piccolo sacrificio si deve accettare, soprattutto quando si viaggia a capote aperta, ma è abbondantemente compensato dal piacere della guida. 196 197 7/98 7/98 P ST U VE S RO R AD A FIAT «BARCHETTA 1.8 LE» - MAZDA «MX-5 1.8» ABITABILITÀ LE PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano (PV) VELOCITÀ «barchetta» Massima (km/h) Regime a vel. max giri/min Regime a 130 km/h giri/min «MX-5» 202,131 6300 in V 4050 in V 207,343 6500 in V 4100 in V CONSUMO (percorrenze in V) Velocità in km/h km/litro km/litro 60 90 100 120 130 19,3 15,6 14,4 12,6 11,7 Autostrada 10,0 (500) 10,2 (510) 6,7 (335) 8,1 (405) Città ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-100 0-120 0-130 0-140 1 km da fermo velocità d’uscita 400 m da fermo velocità d’uscita Tempi in secondi 3,3 8,7 12,5 14,5 17,1 30,0 171,5 km/h 16,2 137,2 km/h RIPRESA IN V Velocità in km/h 70-100 70-120 70-130 1 km da 40 km/h in V velocità d’uscita FRENATA Velocità in km/h 3,7 8,7 11,9 13,9 16,6 29,8 176,0 km/h 16,2 138,2 km/h Tempi in secondi 9,6 17,0 20,8 38,3 145,2 km/h 9,0 15,9 19,6 36,1 150,1 km/h Spazio d’arresto in metri 60 100 130 140 13,4 37,3 63,0 73,1 14,1 39,3 66,4 77,0 0,9% 0,4% 4,1% 4,2% SCARTO TACHIMETRO medio 130 km/h RESISTENZA ALL’AVANZAMENTO Velocità in km/h Potenza assorbita kW 70 100 130 Rendimento a 100 km/h 6,6 14,1 26,7 22,7% 7,6 15,8 29,3 26,5% SFORZO VOLANTE E FRIZIONE Diametro sterzata 2,7 kg 2,5 kg 11,2 m 10,0 m 14,0 kg 12,5 kg • Motore ben sfruttabile • Accelerazione brillante • Sterzo sportivo DIFETTI • Bagagliaio piccolo ★ Insufficiente ★★ Sufficiente ★★★ Discreto ★★★★ Buono ★★★★★ Ottimo «barchetta» IN SINTESI Le misure sono espresse in centimetri 12,6 (630) PREGI PAGELLA MEDIE D’USO in km/l e (autonomia) 10,6 (530) MX-5 PREGI • Motore potente ed elastico • Accelerazione brillante • Sterzo pronto e preciso DIFETTI • Bagagliaio piccolo 19,7 15,8 14,5 12,0 10,9 Statale «barchetta» CARATTERISTICHE TECNICHE FORNITE DAL COSTRUTTORE «barchetta 1.8 L.E. 16V » Motore: anteriore trasversale - 4 cilindri in linea - Alesaggio 82 mm Corsa 82,7 mm - Cilindrata 1747 cm3 - Rapporto di compressione 10,30:1 - Potenza max 96 kW a 6300 giri/min - Coppia max 164,0 Nm a 4300 giri/min - 4 valvole per cilindro - Due assi a camme in testa, punterie idrauliche e fasatura variabile (cinghia) - Alimentazione a iniezione e accensione elettroniche a controllo integrato - Tassa di possesso L. 480.000. Trasmissione: trazione anteriore - Cambio a 5 rapporti: I) 3,909:1; II) 2,238:1; III) 1,520:1; IV) 1,156:1; V) 0,971:1; RM) 3,909:1 Pneumatici: 195/55 R 15 84 V, cerchi 6,5J x 15. Su vettura in prova Pirelli P4000. Corpo vettura: spider, 2 porte, 2 posti - Avantreno a ruote indipendenti, (schema MacPherson), barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indi- ACCESSORI Prezzo di listino Prezzo vettura provata ABS Airbag guida Airbag passeggero Alzacristalli elettrici ant. Antifurto Autoradio Cerchi di lega Chiusura centralizzata Climatizzatore manuale Fendinebbia Frangivento Hard top Retrovisori reg. elettricamente Sedili anatomici Selleria di pelle Vernice metallizzata Volante regolabile «barchetta L.E.» «MX-5» 42.750 44.910 di serie di serie 660 di serie 600 di serie di serie di serie 2160 di serie 3250 di serie di serie di serie 570 di serie 42.900 43.500 di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 2820 di serie(1) di serie 600 - Prezzi in migliaia di lire In rosso = presente su vettura provata (1) anche termici. pendenti, braccio longitudinale, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, ABS Scatola guida a cremagliera, servocomando idraulico- Serbatoio carburante da 50 litri. Dimensioni e massa: passo 2,275 m - Carreggiata anteriore 1,412 m - Carreggiata posteriore 1,407 m - Lunghezza 3,916 m - Larghezza 1,640 m - Altezza 1,265 m - Massa 1060 kg - Bagagliaio 165 dm3. «MX-5 1.8I 16V» Motore: anteriore longitudinale - 4 cilindri - Alesaggio 83 mm - Corsa 85 mm - Cilindrata 1839 cm3 - Potenza max 103 kW a 6500 giri/min - Coppia max 162 Nm a 4500 giri/min - 4 valvole per cilindro - Due assi a camme in testa, punterie idrauliche (cinghia) - Alimentazione a iniezione elettronica - Accensione elettronica - Tassa di possesso L. 515.000. Trasmissione: trazione posteriore - Cambio a 5 rapporti: I) 3,136:1; II) 1,888:1; III) 1,330:1; IV) 1,000:1; V) 0,814:1; RM) 3,758:1 - Autobloccante Torsen. Pneumatici: 195/50 R 15 82 V, cerchi 6JJ x15 in lega leggera. Su vettura in prova Michelin Pilot SX Corpo vettura: 2 porte, 2 posti Avantreno a ruote indipendenti, bracci trasversali, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti, bracci trasversali, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, ABS - Scatola guida a cremagliera, servocomando - Serbatoio carburante da 50 litri. Dimensioni e massa: passo 2,265 m - Carreggiata anteriore 1,415 m - Carreggiata posteriore 1,440 m - Lunghezza 3,975 m - Larghezza 1,680 m - Altezza 1,225 m - Diametro di sterzata 9,7 m - Massa 1025 kg - Capacità bagagliaio 144 dm3. Bagagli? Cappellino e occhiali Le spider sono un mercato di nicchia? Sarà anche vero, ma l’impegno da parte delle Case non manca di certo, e con la precisa intenzione di sfornare prodotti di alto livello sotto tutti i punti di vista. E che non siano necessariamente per superesperti della guida e della meccanica. La «MX-5» si conferma come una «istant classic», ha già centinaia di migliaia di «sorelle» che circolano per il mondo; forse ci ha rimesso un po’ in originalità per la perdita dei fari a scomparsa ma ha guadagnato in guidabilità per le migliorie alle sospensioni, al motore e allo sterzo. Attenzione, però: è una trazione posteriore da 103 kW col differenziale autobloccante, quindi va capita e «guidata» per ricavarne il massimo della soddisfazione. La nostrana «barchetta» tiene testa in prestazioni ed è più rifinita, però è un tantino meno agile sul misto stretto. Entrambe hanno il bagagliaio piccolo: è l’unico difetto che abbiamo trovato, di scarsa rilevanza per auto di questo tipo. L’unica cosa veramente importante da portare su una spider, in fondo, sono gli occhiali da sole, un foulard o un cappellino ben stretti intorno alla testa e la voglia di divertirsi. Tutte cose che occupano poco spazio. «MX-5» Posto guida ★★★★ ★★★★ Plancia e comandi ★★★★ ★★★★ Strumentazione ★★★ ★★★ Climatizzazione ★★★★ ★★★ Visibilità ★★★ ★★★ Finitura ★★★★ ★★★★ Equipaggiamento ★★★★ ★★★ Abitabilità ★★★ ★★★ Bagagliaio ★★ ★★ ★★★ ★★★ Confort Motore ★★★★ ★★★★ Accelerazione ★★★★ ★★★★ Ripresa ★★★ ★★★ Cambio ★★★★ ★★★★ Sterzo ★★★★★ ★★★★★ Freni ★★★★ ★★★★★ Tenuta di strada ★★★★ ★★★★ Stabilità ★★★★ ★★★★ Consumo ★★★★ ★★★★ Aerodinamica ★★★★ ★★★★ Di tipo sportivo su entrambe. Si guida seduti in basso a gambe distese, più raccolti sulla «MX-5» che ha regolazioni meno ampie. Sulla «MX-5» inoltre il volante è molto verticale e non è regolabile . Più sportiva e anticonvenzionale quella della «barchetta». Più sobria ma ben costruita quella della «MX-5». Su entrambe tutti i comandi sono raccolti attorno al conducente. La «MX-5» offre in più il manometro dell’olio. Più giovanile e meglio visibile la grafica della «barchetta», anche se la Mazda ha migliorato il colore di fondo del cruscotto. La funzionalità dell’impianto è fondamentale anche sulle spider. Questo aspetto non è stato trascurato da nessuno dei due costruttori. La «MX-5» non era equipaggiata di condizionatore d’aria. Praticamente perfetta a capote aperta; limitata a tetto chiuso, soprattutto lateralmente su entrambe. La «MX-5» ha il lunotto posteriore di vetro termico. Difficile vedere bene dietro in manovra sulla «barchetta» col lunotto «soft». Hanno entrambe allestimenti molto sobri, quasi spartani la «barchetta», che accusa solamente qualche imperfezione nell’assemblaggio e nella cura del dettaglio. Hanno lo stesso prezzo di listino, la «barchetta» però nella dotazione di serie comprende anche la selleria di pelle ed ha una lista di optional, tra cui eventualmente scegliere, più ricca. Sono delle classiche spider a due posti secchi. Nell’abitacolo ci stanno un paio di persone e niente più: dietro i sedili c’è spazio soltanto per una busta, un cappello o un capo d’abbigliamento. Nei due vani ci sta al massimo una valigia di medie dimensioni e poco più. Quello della «barchetta» è leggermente più capiente, anche se la capacità di carico della «MX-5» è aumentata rispetto alla vecchia versione. Nonostante l’assetto sportivo le sospensioni non risultano particolarmente scomode anche se si irrigidiscono sullo sconnesso. Nemmeno il rumore si fa sentire troppo nell’abitacolo. Sulla carta si equivalgono. In comune hanno brillantezza e sportività; quello della «MX-5» è stato completamente rivisto, anche in funzione del contenimento del rumore. La nuova «MX-5» spunta tempi nettamente migliori rispetto al vecchio modello, da 0-100 km/h guadagna quasi un secondo, allineandosi ai buoni risultati della «barchetta». La «MX-5» versione ’98 risulta anche più pronta della serie precedente. Riprende da bassa velocità in V marcia senza problemi. Molto elastica e gradevole a bassi regimi anche la «barchetta». Impostazione sportiva per entrambe, sottolineata dalla corsa corta e dagli innesti secchi e precisi. Rapida la manovrabilità. Rapporti in perfetto accordo con le caratteristiche del motore su tutte e due. Studiati per una guida pronta e precisa anche ad alta velocità, entrambi i comandi consentono di pennellare le traiettorie ed effettuare correzioni millimetriche. Più pronto quello della Mazda. Si fermano entrambe in spazi molto contenuti: da 100 all’ora in meno di 40 metri, ma la «barchetta» risente un po’ della fatica (fading) quando la si impegna a fondo e in modo prolungato. Tutte e due sono molto ben attaccate all’asfalto ma la «MX-5» è più veloce in curva. La «barchetta» sottosterza leggermente, mentre l’altra tende ad allargare un po’ con la coda ed è più nervosa sul bagnato. Poco sensibili ai bruschi cambi di traiettoria. Più vivace la «MX-5», che presenta anche un rollio un po’ più accentuato. Molto ben equilibrata la «barchetta». Entrambe affidabili e sicure. A velocità costante fanno più o meno le stesse percorrenze, nell’uso di tutti i giorni, invece, consuma meno la «MX-5». In città percorrenze inferiori ai 7 km/litro per la spider italiana. Le due vetture si equivalgono anche sotto il punto di vista dell’efficienza aerodinamica: offrono sostanzialmente la stessa resistenza all’aria. Qualche fruscio di troppo a capote chiusa. Le stelle assegnate sono valutate mettendo a confronto il punteggio migliore che, nella stessa voce, hanno meritato vetture della medesima fascia di mercato. 198 199 7/98 7/98