Applicata 9

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Applicata 9
Linguistica applicata
a.a. 2015-2016
Federica Da Milano
Tradurre da cultura a
cultura
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare
Tradurre da cultura a
cultura
L'esempio più vistoso di fraintendimento culturale, che produce
una catena di fraintendimenti linguistici, è quello della Poetica e
della Retorica di Aristotele, come fu tradotta la prima volta da
Averroè, che non conosceva il greco e leggeva Aristotele in una
traduzione araba del X secolo
Il testo aristotelico è pieno di riferimenti alla drammaturgia greca
e di esempi poetici, che Averroè o i traduttori che lo avevano
preceduto tentano di adattare alla tradizione letteraria araba Tragedia e commedia
Tradurre da cultura a
cultura
Le differenze culturali si fanno sentire anche con
espressioni che consideriamo facilmente traducibili da
lingua a lingua Le parole coffee, café, caffé possono essere considerate
ragionevoli sinonimi solo se si riferiscono a una certa pianta
Ordinai un caffé, lo buttai giù in un secondo ed uscii dal bar
He spent half an hour with the cup in his hands, sipping his coffee
and thinking of Mary
Tradurre da cultura a
cultura
Il primo capitolo di Guerra e pace, scritto in russo, inizia
con un lungo dialogo in francese
Non è importante capire che cosa quei personaggi dicano;
è importante capire che lo dicono in francese
Tradurre da cultura a
cultura
Foreignizing vs domesticating ( Venuti 1998)
Straniamento vs addomesticamento
Arcaicizzare/modernizzare Latino ne Il nome de#a rosa
Tradurre da cultura a
cultura
Montanari (2000) propone di tradurre source/target come testo
fonte/testo foce. "Il termine foce ci introduce a un interessante
reticolo semantico, e apre una riflessione sulla distinzione tra
delta ed estuario. Forse ci sono testi fonte che nella traduzione
si allargano a imbuto (e dove il testo d'arrivo arricchisce il
testo sorgivo facendolo entrare nel mare di una nuova
intertestualità) e testi delta, che si ramificano in molte
traduzioni ciascuna delle quali ne impoverisce la portata, ma
tutte insieme creano un nuovo territorio, un giardino dai
sentieri che si biforcano" (Eco 2003)
Ipotiposi
Effetto retorico per cui le parole possono rendere evidenti fenomeni
visivi
- per denotazione (come quando si afferma che tra un luogo e l'altro ci
sono venti chilometri di distanza)
- per descrizione minuta (come quando si dice di una piazza che ha una
chiesa a destra e un palazzo antico a sinistra)
- per elenco (es. catalogo degli eserciti davanti alle mura di Troia offerto
da Omero nell'Iliade)
- per accumulo di eventi o di personaggi (es. in Rabelais)
Ipotiposi
Queste tecniche non presentano particolari problemi per
il traduttore; il problema si pone quando una descrizione
verbale, per poter sollecitare una immagine visiva, rinvia a
una esperienza precedente del lettore
Ekfrasi
Descrizione di un'opera visiva, quadro, scultura....
Di solito si considera il tipo opposto di traduzione
intersemiotica; con l'ekfrasi si traduce un testo visivo in un
testo scritto
Ekfrasi palese vs Ekfrasi occulta
Ekfrasi
Qualche sera dopo, passando davanti a una casa, la scorse in una stanza buia al piano
terra. Era seduta a#a finestra per cogliere un ventice#o che mitigava appena l'afa
monferrina, fatta chiara da una lampada, invisibile da#'esterno, posata presso al
davanzale. A tutta prima non l'aveva riconosciuta perché le be#e chiome erano
avvolte sul capo, e ne pendevano solo due ciocche sopra le orecchie. Si scorgeva solo il
viso un poco chinato, un solo purissimo ovale, imperlato da qualche goccia di sudore,
che pareva l'unica vera lampada in que#a penombra. Stava lavorando di cucito su di
un tavolinetto basso, su cui posava lo sguardo intento [...] Roberto ne vedeva il
labbro! ombre&iato da una calugine bionda. A un tratto e#a aveva levato una mano
più luminosa ancor del viso, per portare a#a bocca un filo scuro: lo aveva introdotto
tra le labbra rosse scoprendo i denti bianchi e lo aveva reciso di un sol colpo, con
mossa di fiera gentile, sorridendo lieta de#a sua mansueta crudeltà ( Eco, L'isola del
giorno prima)
Ekfrasi
Fatta chiara da una lampada
Weaver in the light of an unseen lamp
Schifano éclairée par une lampe invisible
Lozano aclarada por una lámpara
Prima interpretare, poi
tradurre
Dante, If, I, 103-105
Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapïenza, amore e virtute,
e sua nazïon sarà tra feltro e feltro.
- panno umile
- tra Feltre e Montefeltro
Non si può tradurre Dante, in qualsiasi lingua, prima di aver preso una
decisione interpretativa circa il testo italiano (Eco 2003)
Tradurre il Genji
monogatari
Periodo Heian (794-1185): epoca d'oro della prosa e della poesia
dell'antico Giappone
Genji monogatari (inizi XI sec.)
Lunga e ininterrotta serie di traduzioni, intese sia come riscritture del
testo originale in altre lingue (compreso il giapponese di epoche storiche
successive), sia come adattamenti e trasposizioni dello stesso in opere
appartenenti a generi diversi (es. libretti teatrali, poesie, romanzi,
racconti, parodie, riduzioni cinematografiche, televisive e radiofoniche,
manga, anime, brani di musica tradizionale, classica e contemporanea)
Tradurre il Genji
Monogatari
Scritto nella lingua parlata dall'aristocrazia di corte dell'XI
secolo
Lingua basata su convenzioni linguistiche e strategie
comunicative altamente codificate
Classico dei classici (koten no naka no koten)
Potrà mai esistere una 'traduzione perfetta tra il giapponese
classico e una lingua occidentale'? (Seidensticker 1980)
Tradurre il Genji
Monogatari
Traduzioni del periodo Tokugawa (1603-1868)
Fūryū Genji monogatari (1703) - Miyako no Nishiki
Un tentativo di 'reflect the light of the vast sky in a bucket
of water' (ōzora no hikari o tarai no mizu ni utsusu ni hitoshiku),
imprudente come 'trying to move Mt Ishiyama with the
tip of a writing brush' (unoke no saki de Ishiyama o ugokasan to
wa aa ryōgaisenban)
Tradurre il Genji
Monogatari
Shibun ama no saezuri (1723) - Taga Hanshici
'Just as with clothes there is a difference between everyday
wear and special occasions, the original contains words
which are used in waka, renga and haikai and so is Sunday
best, whereas this book is a tear-soaked, patched-up
everyday robe'
Tradurre il Genji
Monogatari
Genji tōkagami (1842) - Kurita Naomasa 'To make clear the elegant language of a long-ago world by
means of unrefined language from the present one is akin
to using a telescope to bring a far-off scene before the
eyes'
Tradurre il Genji
Monogatari
Cap.XXXIX, Yūgiri (Nebbia di sera)
Infelicità dei personaggi
Aggettivi ushi e kokoroushi, termini affettivi (shinjōgo)
denotanti senso di disgusto, afflizione o amarezza;
distinguibili in base alla natura della situazione che ha
provocato tali stati d'animo (duratura e grave nel primo
caso, temporanea nel secondo)
Tra le parole chiave dell'intero romanzo
Tradurre il Genji
Monogatari
(Kokoro)ushi: termine polisemico
'Penoso', 'depresso', 'malinconico', 'amaro', 'infelice',
'crudele', 'spiacevole', 'detestabile'
Connotazioni
Tradurre il Genji
Monogatari
Se è vero che emozioni e sentimenti hanno fondamento
biologico e natura universale, le regole che governano la
loro manifestazione e la loro concettualizzazione mediante
il linguaggio si legano alla cultura
Mediante il lessico ogni cultura codifica in concetti i
'prototipi esperienziali' dei quali ritiene utile parlare
Tradurre il Genji
Monogatari
Nelle varie lingue si possono trovare termini affettivi del tutto privi di un
equivalente in altri idiomi, perché si tratta di stati d'animo rilevanti per la
sola società di cui sono espressione e non altre Es. Amaeru 'voler essere coccolato da qualcuno', 'dipendere
completamente da qualcuno'
Anche quando esista un certo grado di sovrapponibilità tra lessemi
indicanti sentimenti analoghi in lingue appartenenti a una stessa area
culturale, i termini emotivi di una lingua sono sempre culturospecifici,
veicolando comunque tratti e sfumature significativi per i contesti
socioculturali in cui sono stati coniati, e quasi sempre assenti nella cultura
d'arrivo
Tradurre il Genji
Monogatari
Ushi e kokoroushi: lessemi investiti di particolari sfumature
sociali sullo sfondo storico della comunità di corte di
epoca Heian
ushi: lunga tradizione retorica
'Tristezza' (usa) e 'infelicità' (uki): riguardano assai più le
implicazioni sociali - relative alla possibile discesa di status
di colei che è stata sinora la moglie principale di Yūgiri che non quelle sentimentali del cambiamento in atto
Tradurre il Genji
Monogatari
Ushi sembrerebbe un sentimento fortemente legato, in
negativo, alle dinamiche di riconoscimento e costruzione di
identità proprie della società aristocratica d'epoca Heian, una
società in cui la reputazione era tutto e in cui acquisizione e
perdita di rango rivestivano un ruolo cruciale nella definizione
di persona Legame privilegiato di ushi con mi (la propria persona), yo
(mondo, società, vita), sukuse (karma, destino), ossia con
termini riconducibili in modo più o meno esplicito alla sfera
del Sé
Tradurre il Genji
Monogatari
Nel contesto Heian, una persona era definita in base alla sua
collocazione sociale e la collocazione sociale delle donne
dipendeva non solo dal lignaggio, bensì dal sostegno e
riconoscimento da parte maschile
Nel contesto dell'epoca l'idea di persona (e del Sé) non si
legava alla concezione di un destino autonomamente
costruito, bensì a quella di predeterminazione karmica
(sukuse): la vita di un individuo e la sua riuscita o fallimento
sociale erano considerate frutto di colpe o meriti accumulati
in vite precedenti
Tradurre il Genji
Monogatari
Geertz: "non solo le idee, ma anche le emozioni dell'uomo
sono manufatti culturali"
Se non le emozioni, sono certamente 'manufatti culturali'
le parole per catalogarle e i discorsi che all'interno di ogni
società e sullo sfondo della sua struttura ne determinano le
specifiche sfumature e la salienza
Tradurre il Genji
Monogatari
Discorso diretto vs. discorso indiretto Nakajima Hirotari (1792-1864):
- passaggi di narrazione (ji no bun) - passaggi di discorso dei personaggi
- passaggi di pensiero interno
A volte, transizioni
Utsuri-kotoba 'shifting words'
Tradurre il Genji
Monogatari
Nei testi giapponesi moderni, una forma di marca di
citazione è usata prima e dopo passaggi di dialogo
Lo stesso segno serve a volte a segnalare passaggi di
pensiero interno
I testi del giapponese classico non usavano alcuna
punteggiatura
Tradurre il Genji
Monogatari
Nel suo cuore restava il ricordo de#a Principessa del Padiglione
del Glicine, la cui be#ezza era unica al mondo - se solo avesse
potuto avere una sposa come lei! - e che nessuna riusciva a
eguagliare. La figlia del Ministro gli sembrava certo molto be#a e
a#evata con ogni attenzione, ma non suscitava il suo affetto, così
che la dedizione del suo giovane cuore nei con,onti de#'altra si
trasformava in un'acuta sofferenza (Orsi)
Tradurre il Genji
Monogatari
In his inmost heart he was always thinking how much nicer she
was than anyone else, and only wanted to be with people who
were like her, but alas no one was the least like her. Everyone
seemed to make a great deal of fuss about Princess Aoi, his
betrothed; but he could see nothing nice about her. The girl at the
Palace now fi#ed a# his childish thoughts and this obsession
became a misery to him (Waley)

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