Notizie positive e negative sul fronte dell`ambiente

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Notizie positive e negative sul fronte dell`ambiente
NOTIZIARIO IN-SOSTENIBILE
Notizie positive e negative sul fronte dell’ambiente
Necessario tutto questo freddo? In
Svizzera si torna a parlare del nucleare
come della soluzione a tutti i problemi.
Le ditte che producono elettricità lanciano allarmati messaggi: fabbisogno di
energia in crescita, pericoli di black out.
Siamo dei divoratori di energia, è vero,
ma è proprio sempre necessario? Negli
ultimi dieci anni la superficie di vendita‘‘raffreddata’’ nei negozi è aumentata
del venti per cento. Se Migros allineasse tutti i congelatori e gli armadi raffreddanti delle sue filiali si formerebbe
una striscia lunga 15 chilometri. Ogni
metro quadrato di superficie di vendita
comprendente elementi raffreddanti
consuma più del triplo di energia
rispetto agli altri reparti. Raffreddare si
rende necessario per conservare alimenti precotti o preconfezionati la cui
offerta (e quindi il consumo) è molto
aumentata negli ultimi anni. La pubblicità suggerisce che questi prodotti fanno
risparmiare tempo, che acquistandoli se
ne ha di più da dedicare a se stessi.
Come se prepararsi con cura un pasto,
usando ingredienti freschi e senza additivi, non volesse dire dedicare tempo a
se stessi e ai ‘propri cari.
Caldo all’Equatore. L’estate scorsa,
dopo una presenza di undicimila anni, le
nevi perenni hanno lasciato la cima del
Kilimangiaro. È successo con dieci anni
di anticipo sulla data prevista! Siccome
non abbiamo le risorse per coprire
tutte le nevi perenni del mondo con
sofisticati teloni di materiale sintetico,
come è stato fatto questa primavera sul
ghiacciaio del Gurschen ad Andermatt,
sarebbe meglio cercare di risolvere il
problema alla base.
Nutrire il corpo. La scuola della
Comunità delle suore di Baldegg (LU)
ha chiuso i battenti questa estate. Al
suo posto sorgerà un villaggio conventuale dotato di ostello, macelleria,
panetteria e latteria, tutti centrati sul
tema ‘‘Alimenti e altri nutrimenti’’
(Lebensmittel und Mittel zum Leben) e
con un offerta di prodotti indigeni e
bio. Non è ancora chiaro in quale commercio saranno attive le sorelle della
comunità, ma si sta pensando alla
gestione dell’ostello. «Consideriamo
l’incontro umano come un nutrimento
dell’anima; la gente si ritrova più al
ristorante che in chiesa» ha spiegato la
madre superiora suor M. Ruth Ziegler.
Proposte alle parrocchie.Al termine
della quinta assemblea dell’ECEN
(European Christian Environmental
Network) nel maggio scorso a Basilea, è
stato sottoscritto un manifesto indirizzato alle Chiese riunite nella
Conferenza delle Chiese Europee e al
Consiglio delle Conferenze Episcopali
Europee. L’ECEN raggruppa specialisti
di politiche ambientali appartenenti alle
diverse Chiese e in esso confluiscono
diverse tradizioni teologiche ed esperienze ecclesiastiche circa i problemi
dell’ambiente. Sono state formulate
proposte concrete alle parrocchie:
organizzare annualmente la Giornata
del Creato; controllare e ridurre i consumi energetici e utilizzare ‘‘energia
verde’’; investire in fondi a destinazione
ecologica; modificare il modo di spostarsi. Insomma fare da esempio dimostrando che le alternative esistono.
La mia vita per quella di un fiume.
Con uno sciopero della fame durato
due settimane, Luiz Flavio Cappio,
vescovo della diocesi di Barra nello
stato brasiliano di Bahia, è riuscito ad
ottenere che il cantiere per far deviare
il corso del fiume Sáo Francisco sia
sospeso. Il Governo ha accettato di dialogare con le comunità locali per cercare soluzioni alternative, in particolare
quella di riportare in vita il fiume e di
promuovere un vero sviluppo per la
popolazione povera della regione, in
una convivenza con il ‘‘semi-arido’’,
rispettando un ecosistema fragile e
adottando soluzioni poco costose e
praticabili. Il progetto statale prevedeva
di pompare l’acqua del fiume in zone
più elevate e di farle confluire in altri
distretti, in cui esistono attrezzature
turistiche. Il coraggioso vescovo si era
detto disposto a lasciarsi morire di
fame, piuttosto che permettere un tale
scempio.
Manna dal cielo. Secondo l’Alleanza
internazionale per l’acqua piovana
(IRHA), l’acqua che cade dal cielo gratis
può essere sfruttata meglio, contribuendo così a migliorarne l’accesso per
chi non ne usufruisce in maniera sufficiente. Con sistemi di irrigazione e di
raccolta adeguati è possibile far infiltrare l’acqua piovana nella terra, evitando
che scorra via in superficie, e in tal
modo coltivare i campi più a lungo o
anche dove arare è impossibile. L’IRHA
si impegna affinché gli ambienti politici
prendano coscienza dell’importanza di
questa risorsa ai fini di uno sviluppo
sostenibile e della riduzione della
povertà.
Proteggere l’ambiente conviene.
Sei studi commissionati dall’Ufficio
federale dell’ambiente sembrano dimostrare che tra il 1970 e il 2002 gli investimenti fatti per la protezione dell’ambiente hanno avuto ripercussioni positive: un risparmio di quasi 16 miliardi di
franchi in costi della salute, 1,4 miliardi
di merci esportate a margine di questo
settore, 61.000 posti di lavoro creati e
un incremento dell’1.6% del PIL. La protezione dell’ambiente ha un coefficiente
di impiego più alto che in altri settori,
favorisce lo sviluppo e l’innovazione,
accresce l’efficienza delle imprese che
ne rispettano i parametri nella produzione e il turismo ne approfitta in termini di ricadute positive sull’ambiente.
L’unica a non essere contenta è
Economiesuisse, l’associazione che fa
notare come gli studi non mettano in
evidenza le restrizioni che queste misure impongono all’economia.
Un ambasciatore anfi-rifiuti. Dopo
un’estate passata a raccogliere lattine e
mozziconi di sigarette sulle sponde del
lago di Zurigo, è arrivato anche per lui
il momento del meritato riposo invernale. Urs Freuler (non il ciclista), era
incaricato da una cooperativa sostenuta in questa azione dal Municipio della
città sulla Limmat, di sensibilizzare cittadini e turisti nel loro (errato) rapporto con i rifiuti. Per tutta l’estate ha raccolto rifiuti, si è intrattenuto con bambini e adulti spiegando loro il proprio
ruolo, ha distribuito regalini e si è occupato di sbarazzare i resti dei un pic nic
prima che fossero disinvoltamente
abbandonati su prati e panchine.Y
Testi di Daria Lepori per la rivista Dialoghi di
riflessione cristiana, già pubblicati sui numeri
188 di ottobre e 189 di dicembre 2006.
il dialogo I/06
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