l`omeopatia - pummarulella.org

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L’OMEOPATIA
a fumetti
Dr. Mario Paolo Samuele Gozzelino
OMEOPATA
SARA’
LEI!!!
MA… CERTO!!!
Tutto quello
che avreste voluto sapere
sull’Omeopatia
e non avete mai osato chiedere
Mario Paolo Samuele Gozzelino, nato a
Costigliole d’Asti l’8 settembre ’53,
laureato in medicina nel 1978, si occupa
di Omeopatia dai primi anni ’80, ritiene
sia l’unica opportunità per restituire alla
medicina ed al rapporto medico-paziente
quella dignità che tutti avvertono essersi
affievolita con il “progresso” della
“scienza”, che se da un lato ha portato a
risultati tecnici ineccepibili nel settore
diagnostico, dall’altro ha frammentato
l’uomo nelle varie specialità, perdendo di
vista la globalità, l’olismo, la condizione
di non scindibilità dell’unità uomo: la
visione omeopatica recupera questa
condizione dimostrando l’esistenza di
un’altra via per raggiungere lo stato di
benessere.
Autore del volume: “Materia medica
essenziale in patologie acute” edito dal
Centro Melanie - 2000
Dedicato a tutti
i liberi pensatori.
Autore: Dr Mario Paolo Samuele Gozzelino
Ideazione grafica e disegni: Roberta Ieraci
Opera realizzata dal Centro Melanie o.n.l.u.s.
Coordinata da Laura Lanzetti
Premessa
Questo libro è destinato a tutti coloro che
vogliono sapere qualcosa di più sull’Omeopatia e si trovano
nella difficile posizione di chi non si accontenta dei depliants
delle farmacie e non hanno tempo, né voglia, di andare a
leggersi un poderoso trattato. Pertanto vuole essere un modo
“leggero” per introdursi al mondo dell’Omeopatia, un
mondo che da qualche anno molti cominciano ad esplorare,
non a seguito delle pressioni pubblicitarie, ma perché è la
gente stessa ad essere stufa della medicina tradizionale,
tecnicamente perfetta, a cui però è sfuggito un aspetto
importante: l’uomo non è una macchina divisibile nei suoi
singoli organi, è un insieme di energia e corpo che si
muovono in contemporaneità.
L’Omeopatia è una metodica clinica e terapeutica che brilla
di luce propria, non è un optional della “medicina ufficiale”.
Curarsi con l’Omeopatia e farlo bene, richiede una mentalità
diversa da quella allopatica-soppressiva della delega del
sintomo al medico: “Dottore, le lascio qui il mio stomaco,
che non funziona, vengo a riprenderlo quando funzionerà”,
bensì basata sulla partecipazione attiva al mantenimento
dinamico del proprio stato di salute, aiutando il medico
omeopata nell’osservare i vari fenomeni, nel descrivere i
sintomi con le modalità di peggioramento e di
miglioramento, notando e annotando le modificazioni
avvenute dopo la somministrazione del rimedio ecc…
Medicina complessa l’Omeopatia, ripara dall’inquinamento
farmaceutico, protegge la salute fisica e mentale, non dà
dipendenza
farmacologia,
consente
comunque
la
salvaguardia della propria dignità umana; perché per
l’omeopata esistono “i malati” e non “le malattie”.
______________________________
Indice___________________
Di cosa parlo in questo libro:
Introduzione.....................................................Pag. 5
Capitolo I
Storia dell’Omeopatia
dall’antica Grecia ai giorni nostri ....................Pag. 9
Capitolo II
Il perché della medicina omeopatica ovvero
che differenza c’è tra medicina omeopatica
e medicina allopatica .......................................Pag. 21
Capitolo III Le costituzioni ovvero lo studio
morfologico dell’individuo ..............................Pag. 26
Capitolo IV Omeopatia e psicosomatica .............................Pag. 33
Capitolo V
La tipologia sensibile
“I tipi sensibili ad un rimedio omeopatico
si assomigliano tra loro” ..................................Pag. 38
Capitolo VI L’interazione omeopata-paziente
“Voi cercate un bravo medico,
io cerco dei bravi pazienti................................Pag. 50
Capitolo VII “I rimedi omeopatici da portarsi in viaggio” ...Pag. 53
Conclusioni ed avvertenze ...............................Pag. 77
_______________________________________________________
Introduzione
LEOM
LEOOOM…
L’OMEOPATIA
TUTTI I
A
M ALI PORTA
VIA
LEOM
…NEANCHE QUI!
HOP!
AH! SIETE
VOI
SAPETE…
E’ MEGLIO
ESSERE
PRUDENTI!
5
INDOVINO?!
VOLETE
GUARDARE LE
FOTO DEL
MIO ULTIMO
VIAGGIO?
EHI!
COSA
VI PORTA
FINO
QUI?!
…O, VOLETE CHE VI MOSTRI
LA MIA ABILITA’ NEL
MIMETISMO?!
…COME?
MI
CHIEDETE
DI
ACCOMPAGNARVI
IN UN
VIAGGIO
ALLA
SCOPERTA
DELL’
OMEOPATIA?
UHM…
FATEMI
RIFLETTERE
MA CERTO!
SI PARTE!!!
6
…LEOM, SI AFFRETTA
A CERCARE LA SUA
COMPAGNA
DI AVVENTURE…
…FOLI’
FOOOLI’…
SONO
QUI!
LEOM!
CHE DIRE?
E’ GENIALE!!!
…OH! E’ SOLO LA MIA STRATEGIA
SEGRETA CONTRO I
PREDATORI!
7
FOLI’ E’ MOLTO SIMILE ALLE FOGLIE,
QUINDI LE SONO INDISPENSABILI
PER SOPRAVVIVERE,
MA SE FOLI’ FOSSE
SU UN FOGLIO BIANCO LE
SERVIREBBE
UN TALE ASPETTO?
BEH! PIU’ O MENO E’ QUESTO
IL PRINCIPIO
DI
SIMILITUDINE
VOLETE SAPERE
SU CUI SI BASA L’OMEOPATIA.
CHI FU IL PRIMO
AD AVERE
UNA TALE INTUIZIONE?
SEGUITECI!
8
CAPITOLO
PRIMO
STORIA DELL’OMEOPATIA DALL’ANTICA
GRECIA AI GIORNI NOSTRI.
9
IN GRECIA…
Come tutte le cose
importanti
l’Omeopatia ha
origini molto
antiche: nasce
con il Padre
della medicina:
Ippocrate.
Questo grande medico greco scoprì che
La stessa cosa notò
la Cantaride, usata come afrodisiaco per
per l’Elleboro bianco che,
uso “topico” poteva procurare, in chi
procurando disturbi intestinali
eccedeva nell’uso, una cistite
emorragica per
cui per la legge
a chi ne faceva uso, poteva
“dei simili”
guarire certe
poteva curare
“coliti”.
certe cistiti
in chi ne
era
affetto.
Pertanto Ippocrate disse che esistevano due grandi leggi in
medicina: una, la legge dei simili (che doveva essere usata per far
reagire un organismo ancora reattivo) ed un’altra la legge dei
contrari (che doveva essere utilizzata per aiutare un organismo
meno pronto a difendersi). Pensate quale modernità nel pensiero del
genio, il cui giuramento viene oggi pronunciato da tutti i medici.
Disse poi anche che il primo dovere del medico era di
non nuocere!!!, se pensate anche a questo comandamento capirete
e converrete con me, che spesso oggi la medicina ha smarrito
almeno in parte il senso della sua missione.
10
NEI SECOLI BUI…
MACROCOSMO
e
MICROCOSMO
Nel Medioevo il grande medico
Paracelso rielaborò la legge dei simili
estendendola a tutta la natura
facendo una correlazione tra
Macrocosmo e Microcosmo.
Introdusse cioè l’idea che esistessero
delle “Segnature”: il Creatore avrebbe
dato ad ogni cosa esistente in natura
un colore, una forma, un profumo
proprio perché l’Uomo, essere
Centrale della Creazione, potesse
utilizzarle
trovandone
una
corrispondenza nel suo corpo. Ad
esempio la Chelidonia è una pianta
che se spezzata secerne un liquido
giallastro, lo stesso colore della bile:
guarda caso la Chelidonia ha proprio
funzione di
coleretico, cioè fa
“sgorgare” più bile dalla colecisti,
risultando perciò di utile impiego in
soggetti con discinesia biliare.
11
FINALMENTE LUI…
Bisogna arrivare nella seconda metà
del ‘700 per incontrare colui che diede alla
Omeopatia la dignità di scienza: Cristiano
Federico Samuele Hahnemann
(1755-1843).
Medico brillante e all’avanguardia
capì presto che i metodi di cura
del suo tempo erano assurdi e
inadeguati e che spesso i medici
procuravano molti più
guai ai pazienti che
non la malattia
stessa.
Verso i 35 anni ebbe una profonda
crisi professionale e abbandonò la
professione medica.
Per sbarcare il lunario e poter
mantenere i suoi
figli si mise a
tradurre libri
sfruttando la
sua conoscenza
di ben sette
lingue.
12
Per caso, traducendo un libro
che trattava le virtù della china nella cura
della malaria venne colpito
dall’espressione “la china produce sullo
stomaco uno stato di «corroborazione»”,
pertanto rinforza chi ne fa uso e lo
protegge contro la malaria.
Al geniale medico tedesco questa sembrò
una fandonia (una delle tante che
costellano il travagliato
cammino della medicina),…
…infatti
provando su se stesso
la corteccia di china
ebbe un senso di malessere
estremo tanto che corresse
l’affermazione del trattato, che
stava traducendo, affermando
che “la china agisce
contro la febbre malarica
perché è in grado di indurre
nell’uomo sano dei sintomi
simili a quelli della febbre
intermittente”.
13
Questa è la base della Omeopatia: i simili curano i simili cioè: “Un affezione
presente in un organismo vivente viene cancellata durevolmente da un affezione più
forte, artificiale, che pur diversa per qualità, le è assai simile nella sua manifestazione
ristabilendo l’equilibrio dell’energia vitale presente nell’organismo”.
Paragrafo 26 Organon.
Per dimostrare la legge
dei simili si sottopose a
sperimentazioni e provò anche
sui suoi famigliari e collaboratori le
varie sostanze tossiche allora
conosciute, ricavandone un insieme
di sintomi che con pazienza e
metodo annotò in un testo
che chiamò “materia medica pura”.
L’Omeopatia perciò ha una base sperimentale e si noti bene non sul
ratto o sull’animale da laboratorio, ma sull’Uomo.
L’uomo sano veniva selezionato secondo un ben preciso protocollo ed i sintomi
sviluppati erano annotati tenendo conto, non solo del piano fisico, ma anche delle
alterazioni prodotte a livello mentale ed emozionale, elaborando le premesse per una
vera medicina olistica, cioè globale che considera l’uomo non come una semplice
somma di organi, ma di un individuo dotato di corpo ed energia!!
Proseguendo la sperimentazione notò che i soggetti sani sviluppavano sintomi anche
somministrando i rimedi a dosi diluite e dinamizzate.
14
Alla fine di queste sperimentazioni Hahnemann acquisì un bagaglio terapeutico tale
che gli consentì di curare in modo omeopatico i pazienti.
Il procedimento di cura era semplice: quando un soggetto lamentava dei sintomi
(fisici, emozionali, mentali) simili a quelli che si erano sviluppati nel corso della
sperimentazione sul soggetto sano, allora Hahnemann somministrava loro “quel”
rimedio che rappresentava il simillimum, ed otteneva una pronta guarigione del
soggetto.
Col passare degli anni Hahnemann diffuse l’Omeopatia e curò con successo molte
persone, scrisse e riscrisse il libro destinato ai suoi discepoli “L’organon dell’arte di
guarire” in cui invitava i suoi allievi: “Imitatemi ma imitatemi bene!”.
IN SINTESI…
come funziona L’Omeopatia?
L’omeopatia consiste
nell’applicazione di un principio
semplice:
opporre
una Malattia Artificiale
ad
una Malattia Naturale
Due malattie simili non possono
coesistere nell’organismo.
L’artificiale più forte, annulla la più debole, poi
scompare a sua volta.
Per semplificare diremo che l’Omeopatia si basa sul
principio del “chiodo scaccia chiodo” ovvero che il
rimedio “malattia artificiale” scaccia il “chiodo” della
malattia naturale, poi trattandosi di un “chiodo”
virtuale viene annientato facilmente col
risultato della salute!
15
LE MALATTIE
ACUTE
La malattia acuta è facile da comprendere poiché
è di recente apparizione e turba l’energia vitale
del soggetto che prima godeva di buona salute.
Esistono sintomi comuni e sintomi
caratteristici
che ci indicano in che modo il
paziente sta
facendo la “sua” malattia.
SGABELLO DI HERING
Ogni rimedio coincidente con il quadro morboso riferito dal paziente deve
contenere almeno tre “gambe” dello sgabello:
DA QUANDO: ovvero l’eziologia o la causalità che nei casi acuti è sovente
riferita in modo chiaro e spontaneo dal paziente nel corso del colloquio.
DOVE: ovvero la polarità di azione del rimedio (dove agisce).
SENSAZIONI: nel linguaggio comune definito “come se” che personalizza il
disturbo o il dolore (un dolore alla testa potrà essere riferito “come una morsa”
o “come un chiodo che trafigge” o “come qualcosa che brucia”…)
MODALITA’: definite di peggioramento (<) o di miglioramento (>) che
indicano una soggettività nel corso di una malattia acuta.
SINTOMO CONCOMITANTE: si tratta di un sintomo che esprime un
mutamento non in relazione alla patologia.
Quando il sintomo è gerarchizzato si confronta con la materia medica e si
opera il vero OMEOS-PHATOS.
Diversamente si rischia di prescrivere rimedi omeopatici in modo allopatico e
di avere quasi certamente un insuccesso.
In Omeopatia non esistono RIMEDI FORTI e RIMEDI DEBOLI, ma solo rimedi
giusti o sbagliati.
16
LE MALATTIE
CRONICHE
L’intuizione più geniale arrivò dopo 30 anni di
professione, quando settantenne rivide tutti i suoi casi
trattati fino ad allora.
Molti suoi pazienti, pur curati bene e guariti per una determinata affezione, tendevano
a ricadere nella medesima dopo un po’ di tempo (recidiva), o presentavano episodi di
malattia o di malessere in altri distretti (alternanza).
Ipotizzò dunque nel suo “Trattato sulle malattie croniche” l’esistenza di tre
tendenze morbose di base, che accomunavano i suoi pazienti in tre categorie.
Alla base di queste tendenze pensò (con il linguaggio dell’epoca) che vi fosse un
contagio, un “miasma” che comportava una tendenza ad ammalare in un dato modo
anziché in un altro: “diatesi”.
Vi elencherò ora le tre tendenze morbose di base:
MODELLO REATTIVO PSORICO
PSORA
F
M
Tossine
P
A
Andamento
Psora in greco significa scabbia e questi soggetti presentano delle malattie
della pelle pruriginose alternate a malattie interne (es:Eczema/Asma), una
periodicità dei sintomi (es: Allergie stagionali). Frequenti parassitosi
intestinali e convalescenze protratte.
Se il sistema dei filtri F funziona energeticamente bene le tossine
alimentari, elettrochimiche, morali passano.
Se il sistema è intasato le vie vicarianti possono dirigersi alla pelle P o alle
mucose respiratorie M o alle articolazioni A.
Per risanare una psora occorre dunque un drenaggio dei filtri, la
diminuizione delle tossine e l’uso di un rimedio omeopatico antipsorico.
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MODELLO REATTIVO SICOTICO
SICOSI
F
Tossina
escrescenza
Andamento
Dal greco Sucon che significa Fico, è la tendenza delle persone
che sviluppano escrescenze verrucose o polipoidi e tendono alle
malattie ad andamento lento, progressivo, insidioso (es: Catarri
cronici, fibromi, verruche).
In tal caso la tossina tenta di uscire ma rientra nell’organismo
derivandone un incremento di tossine con poca escrezione
cutanea (fichi), ma molta ritenzione idrolipidica (cellulite,
obesità).
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MODELLO REATTIVO LUETICO
LUE
Tossina
F
Andamento
Tipica di questa diatesi è lo sviluppo di malattie caratterizzate da
irritazioni, ulcerazioni, sclerosi, distruzione dei tessuti.
La tossina guadagna la via d’uscita ma nell’uscire ulcera e lacera
i tessuti.
Per riassumere il pensiero finale di Hahnemann: se applicando in modo
rigoroso la legge dei simili si possono guarire le malattie acute che si
presentano nel corso della vita del soggetto, questo non basta se si vuole
ottenere la guarigione definitiva, perché occorre tenere conto sia degli
antecedenti personali che famigliari, inquadrando i sintomi del momento
in una visione dinamica, cercando di contrastare per quanto possibile la
tendenza “miasmatica” con dei rimedi cosiddetti diatesici.
Per questo si dice che l’Omeopatia cura il malato e non la malattia.
Hahnemann morì a Parigi all’età di 88 anni lasciando a tutto il mondo
questa preziosa eredità.
19
L’OMEOPATIA
OGGI
Il dopo Hahnemann ha portato al crearsi di
alcune correnti di pensiero che sono
riassumibili in tre gruppi:
In Germania è diffuso il complessismo in
cui i rimedi sono uniti in associazioni fisse
in base all’organotropismo che li
accomuna (es: tutti i rimedi ad azione sullo
stomaco sono associati insieme in un unico
farmaco).
In Francia è diffuso il pluralismo in cui i
rimedi vengono dati uno alla volta ma si
danno più rimedi nella stessa giornata o
nella settimana in alternanza.
In Inghilterra è diffuso l’unicismo in cui
si dà un unico rimedio scelto per il
paziente (il “simillimum”).
Occorre poi distinguere l’unicismo Hahnemanniano (un rimedio per volta dato
sulla totalità dei sintomi), dall’unicismo Kentista (dato sulla gerarchizzazione dei
sintomi psichici del soggetto).
20
CAPITOLO
SECONDO
IL PERCHE’ DELLA MEDICINA OMEOPATICA
OVVERO CHE DIFFERENZA C’È TRA MEDICINA
OMEOPATICA E MEDICINA ALLOPATICA.
21
La medicina Omeopatica è una medicina energetica, cioè agisce sull’energia vitale
del soggetto.
L’uomo non è la semplice somma degli organi che lo costituiscono perché altrimenti
non ci sarebbe differenza tra un vivo ed un morto, per comprendere ciò che ci tiene in
vita e coordina il tutto dobbiamo chiamare in causa un’energia (per ora non
misurabile) che chiameremo energia vitale.
Tale sistema energetico si fa sentire quando ci troviamo in condizioni di aggressione
da parte dell’ambiente esterno perché sviluppa dei sintomi etichettati come malattie.
La malattia va vista come una corda di una chitarra “scordata”.
L’Omeopatia “riaccorda” lo strumento.
L’Omeopatia inoltre non divide l’uomo in compartimenti stagni, affidandolo a
specialisti in un dato settore del corpo umano, ma lo considera come una globalità nei
suoi tre livelli:
fisico-corpo materiale
emozionale-sensazioni…
mente-razionale…
Pertanto l’Omeopatia valuta i sintomi in modo preciso e sempre in relazione alle
variazioni nei tre livelli.
Es: se mentre sto raccontando una barzelletta con degli amici in un momento in cui
sono allegro mi pestano un piede, intervengono le seguenti modificazioni nei tre
livelli:
Fisico: sensazione di dolore forte con bisogno di mettere il piede a bagno nell’acqua
fredda.
Emozionale: rabbia nei confronti di chi ha pestato il piede.
Mente: ricordo ancora questa barzelletta, ma mi passano dalla mente tutte le altre
che volevo raccontare.
La medicina omeopatica agisce rinforzando l’energia vitale e non sopprimendola.
Per noi non esistono farmaci “anti”.
Cioè non si agisce tappando la bocca all’energia vitale, ricacciandola da dove è
venuta ma andando nella stessa direzione di questa, dandole una mano a riportare la
salute in quell’individuo.
22
Come nasce il rimedio omeopatico?
Nasce come sostanza madre del mondo
vegetale, minerale, animale; viene poi
sottoposto a diluizione e dinamizzazioni
successive fino al punto desiderato.
Hahnemann elaborò
due tipi di diluizione:
quella decimale e
quella
centesimale
che vengono
abitualmente
indicate come
DH e CH.
METODO DI
HAHNEMANN
Vediamo come si
prepara una
diluizione
centesimale…
...si deve disporre una serie di flaconi di vetro
e tappi di materiale inerte, tanti quanta
è la diluizione che si vuole ottenere.
Nel primo flacone si mette
una parte della sostanza
base e 99 parti di
diluente,…
23
…si agita molto forte in senso
verticale almeno un centinaio di
volte e si ottiene la 1 CH, per fare
la 2 CH, si preleva una parte dalla
provetta 1 CH e si diluisce con
altre 99 parti di diluente, si agita
di nuovo cento volte e si procede
fino alla diluizione desiderata.
1 PARTE
AGITARE
AGITARE
1 PARTE
TINTURA
MADRE
99 PARTI
ALCOOL 70°
1CH
99 PARTI
ALCOOL 70°
2CH
Da notare che sovente in Omeopatia si parla indifferentemente di diluizione o
potenza che significano, a tutti gli effetti, la medesima cosa.
Con il sistema di diluizione di Korsakoff si usa
un’unica provetta di vetro in cui si aggiunge la
tintura madre di partenza al diluente, quindi si agita per
un centinaio di volte e poi si svuota completamente
la provetta, resta adeso alle pareti un po’ di
liquido, a questo viene aggiunto nuovo diluente
e di nuovo agitato e poi di nuovo
svuotata la provetta fino alla
diluizione desiderata.
Le diluizioni Korsakoviane
vengono indicate con la
sigla K.
METODO DI
KORSAKOFF
1 PARTE
AGITARE
SVUOTARE
RIEMPIRE
AGITARE
TINTURA
MADRE
99 PARTI
ALCOOL 70°
1K
99 PARTI
ALCOOL 70°
2K
24
Fate attenzione perché non c’è equivalenza tra la scala CH e la
scala K.
Verso la fine della sua esistenza Hahnemann introdusse poi le
diluizioni 50 millesimali che vengono indicate come LM.
Il procedimento di preparazione delle 50 millesimali è più
complesso e comunque ottiene una forza dolce e sicura.
Hahnemann le definì: “le mie creature più perfette”.
Alla fine di tali procedimenti di diluizione e di dinamizzazione, si
ottiene un’energia con cui vengono impregnati dei globuli o dei
granuli pronti ad essere somministrati a chi presenti in quel
momento i sintomi che tali sostanze hanno fatto apparire nel corso
delle sperimentazioni sull’uomo sano.
Alcuni “scienziati” si accaniscono contro fenomeni non ancora
conosciuti, uno di questi è proprio il rimedio omeopatico, che pur
possedendo dal punto di vista chimico solo tracce dell’elemento
base da cui si è partiti (e a diluizioni ancora più alte neppure quelle)
agisce.
Il meccanismo d’azione del rimedio omeopatico ancora oggi non è
noto, esistono tuttavia delle ipotesi che meritano approfondimenti e
ricerche cliniche a difesa dell’accusa di somministrare solo placebo.
Due considerazioni devono far riflettere:
1) L’Omeopatia agisce bene nei confronti dei
bambini anche molto piccoli e negli animali,
notoriamente poco suggestionabili.
2) Compito del ricercatore scientifico è di porsi di
fronte ad un fenomeno con estrema umiltà,
cercando di capire i fenomeni, senza negarli
aprioristicamente solo perché oggi non si possono
ancora spiegare.
25
CAPITOLO
TERZO
LE COSTITUZIONI OVVERO LO STUDIO
MORFOLOGICO DELL’ INDIVIDUO
26
L’Omeopatia moderna è una scienza “aperta” che si avvale
dei contributi di altre branche e le utilizza per una migliore
comprensione dell’uomo nella sua globalità.
Lo studio delle costituzioni applicato all’Omeopatia ha
avuto il massimo sviluppo in Francia grazie a studiosi come
L.Vannier, H. Bernard, R. Zissu.
Definire una persona secondo la
sua costituzione vuol dire
osservarla.
Cioè ricavare i dati morfologici
tipici dell’individuo in modo
da poterlo
classificare
in una
categoria.
Le costituzioni di
base in
Omeopatia sono
quattro…
SULFURICA
CARBONICA
FOSFORICA
FLUORICA
27
Morfologia sulfurica
All’osservazione balza agli occhi l’armonia dei lineamenti:
altezza e peso medi, colorito roseo-rosso, tono muscolare e
legamentoso regolare, denti ben allineati, aspetto complessivo di
buona salute.
È il soggetto che Ippocrate chiamò sanguigno con reazioni vitali
brillanti, domina in lui l’ottimismo, la voglia di fare, una disposizione
a godere dei piaceri della vita.
In lui tutto peggiora con il calore.
Tende ad ammalare di malattie della pelle, congestioni venose,
ipertensione arteriosa, emorroidi,
malattie del fegato.
28
Morfologia carbonica
Osservandolo notiamo un particolare sviluppo in larghezza.
Prevalgono i diametri trasversali: è un brachitipo.
Il bambino carbonico è un bel bebè pacioccone con la faccia che
sembra di cera e con gli occhi azzurri.
Crescendo, si fa per dire, si allarga ma la statura rimane bassa, la
faccia è rotonda, la pelle pallida, le mani sono tozze, i denti quadri, i
legamenti sono rigidi, il gesto è deciso ma poco elegante.
Tende all’obesità, alla ritenzione delle scorie, all’autointossicazione
per cattivo smaltimento, alle dislipidemie, all’indurimento dei tessuti.
Tutto peggiora con il freddo umido, mentalmente è stabile,
realista, realizzatore, metodico ma
poco fantasioso.
29
Morfologia fosforica
Prevalgono in lui i diametri longitudinali, dunque l’altezza: il bambino
cresce in fretta e resta magro anche da adulto.
Vedendolo camminare e muoversi possiamo apprezzare l’eleganza del
gesto.
Il viso è triangolare, le dita sono allungate.
È il soggetto che ha bisogno di continua energia perché brucia tutto
rapidamente, ha bisogno di aria pur essendo freddoloso.
Domina in lui il pensiero astratto; facile all’entusiasmo per le cose
nuove si spegne con altrettanta facilità, non sopporta i lavori di lunga
durata, né i lavori metodici.
Spiritoso, acuto, romantico.
Tende ad essere carente di
minerali.
30
Morfologia fluorica
Non è una morfologia indipendente, ma può entrare come
variante più o meno manifesta nelle tre precedenti.
Domina l’asimmetria ed il dimorfismo.
I legamenti sono lassi, troppo elastici, i denti sono mal
posizionati, c’è tendenza alla scoliosi alle deformità ossee.
Ha tendenza ad ammalare di varici, di ulcere, di scoliosi…
Di carattere particolare: può essere un genio innovatore
spesso incompreso per
la bizzarria dei suoi
atteggiamenti.
31
Attenzione: questo modo di classificare può trarre in inganno, ed essere
oltremodo sbagliato dire di un soggetto a morfologia carbonica che deve
essere per forza un metodico, perché nella natura è l’eccezione trovare una
morfologia pura: noi tutti deriviamo da due genitori per cui avremo almeno
caratteristiche di entrambi, per cui è più produttivo parlare di soggetto a
prevalente morfologia carbonica, sulfurica, fosforica.
Lo studio delle costituzioni è un modo per capire l’uomo nella sua
individualità e per l’omeopata è molto importante per metterlo sulla strada
del rimedio da somministrare, specie nel caso dei bambini: esistono cioè dei
rimedi detti della serie carbonica, della serie fosforica, fluorica e sulfurica.
L’ipotesi che sta alla base di questa
teoria omeopatico-costituzionale è
che esista un’alterazione del
“metabolismo” di questi sali
per cui…
…somministrando il rimedio
costituzionale si cerca di
portare l’individuo ad
un equilibrio
migliore.
32
CAPITOLO
QUARTO
OMEOPATIA E PSICOSOMATICA
33
Nell’Omeopatia ci occupiamo del linguaggio del corpo: i sintomi divengono
“simboli” per leggere il disagio del paziente.
Ogni deviazione dell’equilibrio psichico comporta un disturbo del Piano fisico
che può essere in fase iniziale un atteggiamento funzionale, per poi diventare
organico, cioè più profondamente radicato, “vera” malattia.
Una statistica evidenzia che tre pazienti su quattro si rivolgono al medico per un
disturbo etichettato dalla scienza “ufficiale” come psicosomatico.
Vi parlerò di come la scuola omeopatica Sud-americana dei Maestri Masi,
Paschero, Ortega interpreta in chiave psicosomatica le Diatesi Hahnemanniane
che abbiamo già visto nel primo capitolo.
In questo tipo di interpretazione viene data preminente importanza
all’alterazione del nucleo emozionale e ai conflitti psicologici interiori.
In tali scuole di stampo prettamente unicista viene indagato, in modo
preminente, lo psichismo del paziente.
Divertitevi ad
inquadrarvi nella
vostra diatesi.
34
PSORA
Lo psorico ha paura di vivere le proprie emozioni.
Emerge in tutta la sua storia una incapacità di dissipare l’energia
attraverso i canali ingorgati cronicamente, l’incapacità di scariche
liberatorie, l’incapacità per paura della propria debolezza ad
assumere un ruolo, la sfiducia nelle proprie capacità o la paura
di assumere in prima
persona la responsabilità
di una decisione che vive
come carica di sensi di
colpa.
L’alternanza e la
periodicità delle
manifestazioni sono un
esempio di non
raggiungimento
dell’equilibrio e di ansia
esistenziale.
35
SICOSI
Il sicotico è il soggetto irrigidito nelle sue posizioni,
sempre teso ad ipercompensarsi (obesità) con dei tratti
ossessivo-fobici, presenta un avversione per tutto ciò che
è nuovo in altre parole il sicotico tende sempre a
reprimere le proprie emozioni, tenendo tutto dentro
(in termini simbolici),
l’energia trattenuta si
materializza in
neo-formazioni
interne (fibromi) e
sulla pelle con
verruche, polipi…
tutte manifestazioni
a carattere lento,
progressivo,
insidioso.
36
LUE
Il luetico ha un’ipertrofia dell’es che tende a
sfuggire al dominio del super io: è il soggetto delle
esagerazioni, della
tendenza
autodistruttiva.
Nel luetico domina la
paura di essere
travolto dalla propria
potenzialità
emotiva.
37
CAPITOLO
QUINTO
LA TIPOLOGIA SENSIBILE “I TIPI
SENSIBILI AD UN RIMEDIO
OMEOPATICO SI ASSOMIGLIANO TRA
LORO”
38
Nel corso della sperimentazione con rimedi effettuata
sull’uomo sano, alcuni soggetti hanno sviluppato un
numero di sintomi superiore rispetto agli altri, questi sono
i cosiddetti tipi sensibili al rimedio Omeopatico.
Questi soggetti si
assomigliano per alcune
caratteristiche:
nelle
tendenze
morbose;
nell’aspetto
esteriore,
la
morfologia,
la
costituzione;
nel
temperamento,
nel modo di
comportarsi.
39
Gli Omeopati nel loro gergo chiamano il tipo sensibile ad una data
sostanza con il nome stesso della sostanza ad es: il tipo sensibile alla
somministrazione di Pulsatilla, cioè che svilupperà più sintomi sul
piano mentale, emozionale e fisico verrà chiamata tipo pulsatilla.
Arsenicum Album
Esteriormente la morfologia è fosforica, eleganza estrema portamento
eretto, ricercato.
Tende ad ammalare di patologie di un certo rilievo (asma, ulcera,
ecc…) ansioso, meticoloso, estremamente pignolo e spigoloso,
rimarca ogni cosa e puntualizza, tende a fare esami per rassicurarsi su
ogni patologia ipoteticamente possibile seppur remota, possiede
cartelle cliniche tenute in modo impeccabile.
40
Calcarea Carbonica
Richiama la morfologia carbonica con prevalenza dei diametri
trasversali, se bambino, paffuto e pallido con crescita regolare, lento
nell’iniziare la deambulazione, nel mettere i denti, a scuola non sarà,
mai il più alto, ne’ il più bravo della classe, tenderà ad avere un po’ di
pancetta, sarà un tranquillo che andrà sempre stimolato per avere un
risultato, indolente tenderà ad essere il tipo “linfatico” con ipertrofia
di adenoidi e tonsille. Le ragazzine avranno problemi per il grosso
seno sviluppatosi in anticipo rispetto alle coetanee, le mestruazioni
arriveranno un po’ in ritardo, saranno preoccupate della ciccia che
arriva presto ed è difficile da smaltire anche per via di una sostanziale
pigrizia di base, da adulti vanno poi facilmente incontro a malattie
dislipidemiche e a malattie reumatiche, nel lavoro sono ottimi
esecutori ma cattivi ideatori. Sono dei soggetti freddolosi che tendono
alla stipsi, hanno molte paure.
41
Pulsatilla
Ragazzine timide, tipicamente con occhi azzurri e capelli biondi, dolci
e remissive, cercano la simpatia e l’approvazione per una loro
insicurezza di base, facilmente influenzate dalla simpatia degli altri,
facili al pianto di umore mutevole, instabili, cercano sempre uno
sguardo rassicurante o una parola dolce, amano la consolazione, sono
attratte dai dolci e dai gelati che non tollerano bene, la loro pelle è
sottile si intravede il reticolo venoso sottostante, hanno spesso
cellulite, sono insicure perciò gelose, si appoggiano volentieri, non
hanno mai sete, le loro mestruazioni sono scarse e a volte fanno
capricci, hanno secrezione giallastre sia nasali che vaginali.
42
Sepia
L’aspetto esteriore riflette il loro animo: triste, facilmente vanno
incontro a stati di depressione con disinserimento, negano la loro
femminilità magari assumendo volentieri ruoli tipicamente mascolini,
in Sepia tutto cade, tutto è giù lo stomaco è abbassato come anche
l’intestino, ad una certa età vanno incontro a prolasso uterino, spesso
sono soggette a vene varicose ed emorroidi hanno una stipsi ostinata
con feci “caprine”. Il loro carattere è tutt’altro che docile, “non
mandano a dire”, spesso nelle fasi conclamate del loro malessere si
isolano e si disinteressano a tutto.
Sulla pelle, che ha un colorito giallognolo, vi sono delle macchie
“cloasmi”.
43
Lachesis
Tipicamente donna in menopausa o comunque accaldata, presenta
vampate di calore migliora con tutto ciò che esce: dalle mestruazioni
ad un raffreddore che “scarica”, ad una bella chiacchierata con
un’amica, il tipo lachesis ama molto parlare, far uscire delle cose,
raccontare incessantemente di se e del suo enturage; tendenzialmente
diffidente degli altri, dedica a volte il suo tempo ad opere di bene non
per reale amore del prossimo ma per poter avere contatti sociali.
Il volto appare congesto anche senza vampate di calore per la presenza
di couperose, non sopporta la costrizione e toglie anelli e calze “che
stringono”, per non parlare delle maglie “dolce vita” che non
metterebbe mai.
44
Phosphorus
Prototipo della costituzione fosforica, è il tipo cresciuto in fretta,
dotato di estro e fantasia, stancabile, affamato di cose che lo
stuzzicano ma per niente innamorato della tavola, triste, romantico,
artista, si dedica agli altri e al sociale con lo slancio di un sognatore, a
lui possono confidare le cose, arguto nelle intuizioni, pronto nelle
battute, elegante nel gesto e nel portamento.
I bambini hanno spesso sanguinamento nasale.
Verso sera sono assaliti da tristezza ed ansia.
45
Thuya
Morfologicamente si incontra una tendenza all’obesità di tipo
tronculare cioè un tronco più voluminoso delle gambe, la presenza di
verruche e di escrescenze polipoidi, una pelle grassa, una sudorazione
sul labbro superiore, una tendenza all’ossessività (va a controllare se il
gas è chiuso…). Una rigidità di giudizio, delle sensazioni strane come
la paura che le proprie ossa siano di vetro, di avere qualcosa di vivo
nel ventre. La tendenza è tipicamente Sicotica con peggioramento
netto in clima umido.
Sicotici non si nasce, si diventa: antibiotici a ripetizione, spesso dati a
sproposito “di copertura” come fossero ombrelli, vaccinazioni inutili e
ripetute, pomatine al cortisone date su ogni millimetro di pelle che
prude, cure ormonali date per aumentare la massa muscolare o
ritardare l’invecchiamento, inquinamento, ricostituenti possono
instaurare lo stato sicotico con tendenza alla reazioni lente,
progressive, insidiose.
46
Natrum Muriaticum
Soggetto con tendenza ad avere dimagrimento specie nella parte alta
con bacino invece infiltrato di cellulite. Tipicamente adolescente
introverso, chiuso che spiccica si e no due parole, insicuro ma che non
chiede consolazione, anzi ama la solitudine, non tollera il sole, ha una
sete insaziabile ed un desiderio di cose salate, ama anche mangiare il
sale, alcuni piccoli segni si rilevano dall’osservazione delle dita con
unghie e pellicine mangiucchiate e numerosi puntini bianchi. Va
facilmente incontro a raffreddori anche allergici e ad acne giovanile.
47
Sulfur
Modello che risponde bene alla morfologia sulfurica ed alla diatesi
psorica. Soggetto rosso che patisce il caldo, ama la buona tavola.
Ottimista, stenico, tendente all’ipertensione, alle malattie della pelle,
niente affatto stitico, bontempone e compagnone, con collere brevi,
ricerca l’amicizia, filosofeggia a sproposito su tutto, emorroidi,
malattie del fegato legate ad abusi alimentari.
Iperteso con tendenza alle malattie “del sangue”.
48
Silicea
Descritto come edificio che manca di sabbia o come spiga di grano
dall’esile fusto si presenta come un bambino poco vitale, con bozze
frontali ampie, sudorazione diffusa delle mani e dei piedi, puntini
bianchi sulle unghie, linfonodi ai lati del collo, bambino che ha lunghe
assenze da scuola perché sempre malato, adolescente chiuso e timido,
bambino con uno scarso appetito insicuro ma testone, tenace.
49
CAPITOLO
SESTO
L’INTERAZIONE OMEOPATA-PAZIENTE
“VOI CERCATE UN BRAVO MEDICO, IO CERCO DEI BRAVI PAZIENTI”
B. Jensen
50
Il lavoro dell’omeopata non è semplice come avrete intuito perché, come
vedremo in seguito, se è relativamente semplice scegliere un rimedio per il
pronto soccorso, cioè considerando le malattie acute, ben più difficile è
mettere insieme tutte le informazioni che arrivano dal paziente, dare loro
l’importanza che meritano, (Gerarchizzazione dei sintomi), fare accordare
il quadro morfologico-tipologico con il temperamento che emerge durante
il colloquio con i sintomi presentati dal paziente, tenere conto dei sintomi
puri da quelli magari sviluppati in seguito a cure allopatiche soppressive,
di una reazione, ad un ambiente poco vivibile, sintomi che sono da
imputare ad abitudini voluttuarie che il paziente minimizza…
Pertanto vi insegno
cosa deve fare un
buon paziente:
Dimenticare per un attimo tutto ciò che ormai fa parte del
nostro comune modo di esprimerci che è conseguenza del grado
di pseudo-cultura medica, direi del consumismo di bassa lega,
espressioni tipo: «Ho la colite, ho la gastrite» non hanno
nessun significato in Omeopatia, anche se la diagnosi vi è stata
fatta dal luminare più luminoso. All’omeopata interessano frasi
tipo:«Ho la sensazione di una pietra proprio qui, subito dopo
aver mangiato che passa solo se bevo qualcosa di caldo».
Imparare ad osservarsi: oramai, sempre per lo sfrenato
consumo di “anti”, i pazienti si esprimono con frasi tipo
«prendendo xxalgina mi passa subito», capite bene che non è di
grosso aiuto vero?
Annotare le cose che provate durante un disturbo, questo è di
grosso aiuto all’omeopata ed anche a voi che guarirete con la
vostra energia vitale sollecitata dal rimedio omeopatico.
Un qualsiasi disturbo annotato con un:-dove,-sensazioni (come
se),-modalità meglio col caldo o col freddo, innervosendosi, a
riposo…,- sintomo concomitante strano es.: «quando ha prurito
non sopporta più nessuno».
51
Non aspettatevi miracoli, il limite dell’omeopata è il limite del
paziente, se la vostra energia vitale è forte, cioè riesce a
reagire, otterrete guarigioni rapide, se vi rivolgete
all’omeopatia dopo anni di soppressioni allopatiche, di
alimentazione squilibrata, di abusi di ogni genere, il tempo di
guarigione sarà lungo.
Guardate con buon occhio piccoli peggioramenti del vostro
stato di salute dopo aver assunto il rimedio: è segno che
l’organismo sta reagendo: non continuate a bloccare i sintomi:
l’energia vitale, quella che mantiene in armoniosa sincronia tutti
gli organi, si esprime sviluppando sintomi, sta all’omeopata
coglierli per guidare il corpo verso la guarigione, sopprimendoli
si peggiora sicuramente la situazione.
Assumete bene i
rimedi, abitualmente
essi si presentano in
granuli o gocce che
vanno presi così:
• Non toccarli con le dita.
• Metterli sotto la lingua dietro i denti e
lasciarli sciogliere lentamente; questo
perché la via più rapida è la via perlinguale,
non vanno deglutiti perché dato il grado di
diluizione verrebbe annullata l’efficacia ad
opera dei succhi gastrici.
• Occorre assumerli lontano dai pasti.
• Non lavare i denti con dentifrici mentolati.
• Non fumare per un’ora prima ed un’ora
dopo.
• Non prendere caffè nelle immediate
vicinanze del rimedio; è poi buona norma
berne il meno possibile o sostituirlo con
caffè decaffeinato o caffè d’orzo.
• Non usare profumi prima o durante
l’assunzione dei rimedi.
• Non usare balsami contenenti canfora e
menta.
• Decidendo di curarsi con l’Omeopatia
sarebbe bene seguire una dieta adeguata
evitando gli eccessi alimentari ed il
consumo di alcolici.
52
CAPITOLO
SETTIMO
“I RIMEDI OMEOPATICI DA
PORTARSI IN VIAGGIO”
53
Per curarsi con l’omeopatia è necessario affidarsi a medici che abbiano
una conoscenza specifica acquisita in anni di studio.
Nelle affezioni acute, tuttavia potete sicuramente ricorrere ad alcuni rimedi
che è bene avere in casa (o in valigia in caso di viaggi).
La somministrazione dei rimedi in fase acuta deve essere “ravvicinata”
poiché nella malattia acuta il rimedio viene “bruciato”.
Si sente come
se…uhm…si…
Eh…oggi sarà una
giornata
piena!
EHI! COSA NE DITE DI
ACCOMPAGNARMI NEL
GIRO DELLE VISITE?
POTREBBE TORNARVI
UTILE!!
54
Piccolino apri bene
la bocca…
..Uuh…ė senza
dubbio acetone!
Nel sospetto di crisi acetonemica
occorre misurare la quantità di chetoni
presenti nelle urine con gli appositi
stiks del commercio, poi, dare da bere
acqua zuccherata e nessun altro cibo.
Il rimedio omeopatico è Senna (in
Italia Cassia Angustifolia) 4CH tre
granuli ogni ½ ora, distanziando poi la
somministrazione con il miglioramento
dei sintomi.
Dal giorno successivo si introdurranno
poi passati di verdura e succhi di frutta,
poi il riso in minestrone, niente latte,
formaggi e carne per tre giorni.
55
ASCESSO DENTARIO
Papà, papà …
voglio anch’ io la
caramella!!!
In tal caso possono essere utili quattro
rimedi da alternare:
Chamomilla 30CH per dolori
intollerabili tre granuli ogni 30 minuti
Hypericum 15CH per le nevralgie
c.s.
Pyrogenium 7CH tre granuli al
mattino e alla sera, seguiti dopo ½ ora
da
Hepar Sulfur 30CH tre granuli.
56
CISTITE
In tal caso vi consiglio il rimedio
ippocratico:
Cantharis 7CH tre granuli dopo ogni
minzione, inoltre riposo, astenersi dagli
alcolici e dalle spezie. In caso di cistite da
“luna di miele” il rimedio è Arnica 5CH tre
granuli dopo ogni minzione.
Se invece “brucia” alla fine della minzione
meglio Mercurius Corrosivus 7CH tre
granuli dopo ogni minzione
57
CONGIUNTIVITE
Mamma, mamma mi
bruciano
gli occhi!!!
Apis mellifica 15CH tre granuli ogni 10
minuti.
Particolarmente utile nelle “oftalmie da
neve” quando si è stati sulla neve senza
occhiali e si ha una sensazione di dolore
pungente migliorato al fresco e peggiorato al
calore.
Euphrasia 4CH tre granuli ogni ½ ora in
caso di lacrimazione irritante con
miglioramento nell’oscurità. L’Euphrasia è
anche disponibile in collirio.
58
CONTUSIONI
AAAH!!!
Arnica Montana 5CH tre granuli ogni
½ ora.
Un consiglio per gli sportivi della
“domenica”: prima di partire per la
vostra “performance” prendete tre
granuli di Arnica 5 CH ed al ritorno tre
granuli di Rhus Toxicodendron 9CH,
avrete una piacevole serata e non vi
sentirete “abbruttiti” dalla inabituale
faticaccia.
59
CRAMPI MUSCOLARI
Ahia-ahi!
che male!
Al momento del crampo occorre fare un
movimento in direzione opposta; se il
crampo è dovuto alla flessione occorre
estendere la gamba.
Il rimedio di tutti i crampi è Cuprum 4CH
tre granuli ogni 15 minuti distanziando poi
la somministrazione con il miglioramento.
60
Se la diarrea è provocata da cibo avariato, ad
esempio dopo una bella cenetta a base di pesce
“fresco” questa insorgerà la notte tra l’1 e le 3 e
sarà associata ad un tipico senso di malessere con
angoscia e paura per la propria sorte:
Arsenicum Album 7CH tre granuli dopo ogni
scarica.
Se la diarrea insorge a seguito di abuso alimentare
o dopo bagno freddo il rimedio sarà:
Antimonium Crudum 5CH tre granuli dopo ogni
scarica.
Se la diarrea è accompagnata da sudori freddi,
debolezza, ipotermia allora occorre:
Veratrum Album 9CH tre granuli ogni ½ ora.
In ogni caso sempre reidratarsi bevendo molta
acqua o thé o spremute di limone, tutto a
temperatura ambiente.
61
DOLORI REUMATICI
…Ahi, Ahi…con questo
dolore anche i lavori
di sempre diventano
impossibili!!!
Due rimedi vi mostrano che l’Omeopatia è
una medicina in cui occorre sapere
osservare:
Bryonia 5CH tre granuli 2/4 volte al dì in
caso di dolore migliorato dall’immobilità
assoluta (al minimo movimento si sente
dolore).
Rhus Toxicodendron 9CH tre granuli 2/4
volte al dì in caso di dolore migliorato dal
movimento lento e progressivo (stando
fermi si sta peggio).
62
EMORROIDI
Lachesis 7CH tre granuli 4/6 volte al dì se le emorroidi
migliorano sanguinando.
Aesculus Hippocastanum 5CH tre granuli 4/6 volte al
dì se le emorroidi danno un senso di peso a livello anale
irradiato all’osso sacro e non sanguinano.
Aloe 4CH tre granuli 4/6 volte al dì se le emorroidi sono
procidenti e c’è insicurezza sfinterale (gli autori francesi
dicono il signor “macchiamutande”).
Hamamelis 5CH in caso di emorroidi dolorose con
perdita di sangue nero.
In ogni caso è bene evitare l’abuso di pomatine che
tolgono rapidamente il sintomo ma a lungo andare
peggiorano la situazione, è poi bene tenere conto che le
emorroidi sono la “spia rossa di un cruscotto” che
segnala che c’è qualcosa che non va a livello del fegato,
dunque fatevi vedere dal vostro medico.
63
FEBBRE
Dimenticate l’equazione febbre alta = malattia grave perché
sovente, specie nei bambini, l’elevazione della temperatura
è segno di buona risposta dell’energia vitale, cioè del
sistema di difesa che mette in atto la migliore risposta
possibile in quel momento ad un dato stimolo morboso
(virus, batteri…).
D’altro canto temperature molto alte (42 gradi) possono
dare lesioni cerebrali.
La temperatura non si abbassa con gli antibiotici!!!, la
cosiddetta “copertura antibiotica” non ha alcun significato
se non quello di complicare le cose, per cui occorre
rimanere calmi e cominciare ad adottare semplici
provvedimenti come ad es:
• svestire il bambino evitando le correnti d’aria;
• bagnarlo o avvolgerlo in un asciugamano usando acqua
che sia a due gradi in meno della temperatura del piccolo,
useremo pertanto acqua a 37° se il bimbo ha 39° ecc…;
• borsa di ghiaccio avvolta in un panno sulla testa ed arti:
dare da bere secondo la richiesta del bambino.
64
Nella febbre ad insorgenza
improvvisa
Aconitum Napellus 9CH: se la febbre inizia all’improvviso
dopo aver preso freddo secco, inizia con brividi, c’è ansia ed
agitazione, la pelle è secca, non c’è sudorazione, c’è tanta sete
di acqua fredda, non ci sono localizzazioni (non mal di
gola…). Utile all’inizio della febbre.
Tre granuli sciolti in acqua da sorseggiare ogni 5 minuti,
allungando i tempi con il miglioramento.
Belladonna 7CH: se la febbre inizia all’improvviso e c’è
pelle sudata, sete non caratteristica, volto arrossato, calore
“radiante” (si sente calore avvicinandosi al malato), stato di
prostrazione, la luce dà fastidio, vi sono delle manifestazioni
locali come ad es.: mal di gola con i classici segni di gonfiore,
rossore, calore e dolore, mani e piedi freddi.
Tre granuli sciolti in acqua da dare ogni cinque minuti
allungando i tempi con il miglioramento.
Apis Mellifica 15CH: la febbre insorge rapidamente, vi sono
dei dolori ad es.: di gola di tipo pungente, migliorati con il
freddo e peggiorati con il caldo, il paziente non ha sete,
domina la sensazione di gonfiore ad es.: della gola.
Tre granuli da sciogliere in acqua e da dare c.s.
65
Febbre ad insorgenza più
lenta
Bryonia 5CH: la febbre inizia piano piano, vi è
molto mal di testa peggiorato dal movimento. Il
paziente vuole stare immobile nel letto ed ha
molta sete di acqua fredda, suda molto, ha la
sensazione di avere la gola “incartapecorita”,
arida.
Rhus Toxicodendron 9CH: assieme alla febbre
vi sono dei dolori ai muscoli ed alle ossa che
migliorano solo se ci si muove in continuazione,
non si trova mai la posizione giusta nel letto, si è
costretti a rigirarsi continuamente.
Ferrum Phosphoricum 5CH: nelle febbricole
che insorgono nell’arco di alcune ore con dolore
acuto all’orecchio e alla gola (talvolta con
sanguinamento nasale).
66
FERITE DA PUNTA
AAAHI!!!
CHE MALE!
Hypericum perforatum 15CH: se il
dolore procurato dalla puntura di
spillo
ha
caratteristiche
di
irradiazione in alto, la cosiddetta
"stilettata al cuore". Tre granuli ogni
ora.
67
FERITE DA TAGLIO
AAAHI!!!
Staghysagria 15CH: da usarsi anche dopo
le operazioni chirurgiche, tre granuli ogni
ora.
Calendula Officinalis T.M.: questo è il
nostro “disinfettante” che va usato puro su
ogni ferita con un batuffolo di cotone,
applicando per toccature, favorisce anche
una buona cicatrizzazione delle ferite.
68
Nooo!!!…e ora
cosa faccio!?!
Le cosiddette febbri sulle labbra sono per
alcuni soggetti appuntamenti precisi quando si
espongono al sole, quando si stancano, prima
delle mestruazioni, in tal caso una cura
omeopatica diatesica riesce a rinforzare il
sistema evitando le continue recidive. In tal
caso di Herpes, vi consiglio di usare:
Anas Barbarie 200K tre dosi, una dose al dì
per tre dì.
Poi guardare bene le vescicole:
• Se il liquido è chiaro: Rhus Toxicodendron
15CH tre granuli ogni ¼ d’ora,
• Se il liquido è giallo: Mezereum 15CH tre
granuli ogni ¼ d’ora,
• Se vi sono bolle: Cantharis 30CH tre
granuli ogni ¼ d’ora.
69
INDIGESTIONE
Da abuso alimentare: in tal caso la lingua è spessa,
saburrale, ricoperta da una patina biancastra
uniforme, può esserci vomito e diarrea:
Antimonium Crudum 5CH tre granuli tre volte
al dì.
Da eccessi alcolici: la lingua è patinosa in fondo e
pulita alla punta, vi possono essere nausea,
vomito, rigurgiti acidi:
Nux Vomica 9CH tre granuli ogni volta che si
avverte nausea.
Può essere usato come preventivo delle cene in cui
si prevede un eccessivo “assaggio” di vini.
Nel vomito in cui la lingua però è pulita, senza
patina ma vi è salivazione molto intensa con
diarrea verdastra:
Ipeca 9CH tre granuli ogni ½ ora distanziando
con il miglioramento.
70
MAL D’AUTO
Coccolus Indicus 30CH: nausea, vomito,
testa che gira, senso di debolezza, l’odore
dei profumi dà fastidio, miglioramento se
coricati al caldo, tre granuli alla sera prima,
tre granuli ½ ora prima della partenza, tre
granuli salendo in auto.
Tabacum 30CH: nausea e vomito con
pallore, vertigini, ci si sente mancare e si
chiede di stare all’aria fresca con gli occhi
chiusi, stessa posologia del precedente.
Petroleum 30CH : nausea e vomito che
migliorano se si ha lo stomaco pieno
(sbocconcellando crackers durante i
viaggi).
71
Punture d'insetto
Ledum Palustre 4CH: per quei soggetti
“dolci”, che piacciono alle zanzare e che
più di altri vanno per questo mal volentieri
in campeggio, tre granuli verso sera ogni
ora.
Apis Mellifica 15CH: in caso di dolore
pungente migliorato dal fresco con edema
della parte punta, tre granuli ogni ¼ d’ora.
72
OTITE ACUTA
Chamomilla 30CH: prezioso rimedio di
dolori intollerabili utile anche nei neonati
che strillano.
Ferrum Phosphoricum 5CH: tre granuli
ogni ora in fase iniziale.
Capsicum 4CH: tre granuli ogni ½ ora.
Belladonna 7CH: tre granuli ogni ½ ora.
Kali Muriaticum 7CH: “stura” la tuba di
Eustachio togliendo la sensazione di essere
in un “casco integrale” per cui i suoni
sembrano provenire da lontano.
73
SCOTTATURE
Ooh!!... che
dormita!
Apis Mellifica 15CH: in caso di edema,
della pelle roseo-rossastra, con dolori
pungenti migliorati dal fresco o con
applicazioni fredde, peggiorate al caldo: tre
granuli ogni ¼ d’ora.
Belladonna 15CH: in caso di ustione più
importante con pelle che emana calore
(calore radiante a distanza) con presenza di
gonfiore, rossore e dolore, tre granuli ogni
ora.
74
RAFFREDDORE
Rame Oligoelemento: 1 fialetta tre volte al
dì (sub-linguale).
Allium Cepa 15CH: in caso di starnuti a
ripetizione,
scolo
nasale
irritante,
lacrimazione non irritante, miglioramento
in un ambiente fresco o uscendo fuori,
peggioramento al caldo o avvicinandosi a
fonti di calore.
Euphrasia 4CH: in caso di lacrimazione
irritante e secrezione nasale dolce.
Pulsatilla 5CH: secrezione giallastra con
perdita dell’odorato.
75
Naturalmente le situazioni
patologiche che possono rovinarvi
una vacanza sono molte…
…in tal caso vi consiglio, in assenza
di un medico omeopata a portata di
“telefono”, di consultare un
farmacista che venda prodotti
omeopatici…
…spesso si tratta di un
esperto del settore
che potrà darvi utili
consigli.
Nota:
la potenza o diluizione dei
rimedi che ho indicato in
questo capitolo è scelta in base
alla mia esperienza, ricordate
sempre che nell’omeopatia è
molto più importante dare
il rimedio simile che
preoccuparsi della potenza:
se si tratta del rimedio
giusto agirà comunque anche a
potenze differenti da quella
ottimale.
76
CONCLUSIONI ED AVVERTENZE
Oh no! Siamo arrivati alla
fine del nostro viaggio!
Spero che vi sia piaciuto, ma attenzione
perché l’Omeopatia è infestata da gatti e
volpi oltremodo pericolosi.
Diffidate:
1
Dai praticoni non laureati in medicina che possono
anche conoscere bene l’Omeopatia, ma non
altrettanto bene la medicina e quindi non
diagnosticare malattie curabili solo con la chirurgia o
l’ausilio della medicina allopatica.
2
3
Da coloro che
confondono l’Omeopatia
con l’erboristeria.
Da coloro che vi danno il
rimedio omeopatico
esclusivamente
osservando l’iride.
4
Da alcuni istituti di medicina
naturale, manipolazione,
riflessologia ecc… ecc…
che usano spesso il termine
omeopatico su procedure che
di omeopatico non hanno
nulla, solo perché la moda
vuole così.
5
Di certi dietologi che spacciano le loro
“bombe” anfetaminiche per medicine
omeopatiche, solo perché assieme ai più
potenti anoressizzanti associano alcune erbe
diluite con la scritta CH!!
77
6
Da coloro che promettono miracoli con l’Omeopatia: il limite
dell’Omeopatia è il limite del paziente stesso, per cui ciò che
cambia è la potenzialità di reazione al rimedio, possono
guarire pazienti affetti da gravi malattie dotati però di
un’energia vitale ancora buona, al contrario rimanere con i
loro problemi pazienti con patologie più lievi, perché il loro
sistema di difesa è stato attaccato per anni
da soppressioni inopportune.
8
7
Dai medici che criticano
l’Omeopatia solo
perché all’università ne
hanno sentito parlare
male, ma non ne
conoscono né le basi né
la profondità.
Da chi disconosce la
medicina dell’evidenza
credendo solo al principio
della sperimentazione con
randomizzazione in
doppio cieco.
La medicina omeopatica
guarisce quel malato con
quella malattia
(personalizzazione del
rimedio).
9
Da coloro che vi dicono che per
curarsi con l’Omeopatia bisogna
diventare vegetariani, digiunare
ogni tanto o coltivare pratiche
mistiche di meditazione; l’uomo
nell’Omeopatia viene rispettato nei
suoi stili abituali di vita, chiaro che
il medico consiglierà di evitare
abusi di ogni tipo ecc…
10
Dall’Omeopatia fatta esclusivamente su
computer con domande pre-stampate a cui il
paziente deve rispondere anche da casa;
molte cose importanti nella prescrizione del
rimedio emergono proprio dal colloquio tra
medico e paziente; le cose non scritte a volte
sono più importanti di quelle scritte.
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