sud est sarrabus gerrei

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sud est sarrabus gerrei
SU D EST
S A RR ABU S G ERREI
Goni
GE RRE I
Ballao
San Basilio
Silius
Armungia
Porto Corallo
Villasalto
San Nicolò Gerrei
Villaputzu
Sant’Andrea Frius
Marina di
San Giovanni
San Vito
Torre
Salinas
Muravera
Colostrai
S A RRA BU S
Feraxi
Capo
Ferrato
Costa Rei
Castiadas
Scoglio
di Peppino
Sant’Elmo
Cala Sinzias
Cala Pira
Isola di
Serpentara
Torre di Murtas
Cala Murtas
Isola di Quirra
La vasta e suggestiva regione del Sarrabus
Gerrei è racchiusa tra catene montuose e aperta
a oriente verso il mar Tirreno. Il territorio era
anticamente denominato Galilla, regione popolata
dalle genti autoctone Galillenses. Di quest’antica
e aggressiva popolazione montana è rimasta una
testimonianza di eccezionale valore documentario
in una tavola bronzea risalente al 69 d.C. rinvenuta
casualmente nel 1866 nelle campagne di Esterzili,
paese compreso in epoca medievale nel Giudicato
di Cagliari e ora incluso nella provincia di Nuoro.
L’epigrafe attesta una situazione di conflitto tra le
legittime rivendicazioni territoriali dei Galillenses e
gruppi di coloni provenienti da fuori Sardegna. La tavola
di Esterzili è conservata presso il Museo Nazionale a Sassari.
Sapori decisi in semplici pietanze danno vita a una tradizione
gastronomica che affonda le radici nella cultura agropastorale. Piatto tipico è la fregola, impastata con acqua e
zafferano e condita con sugo di pomodoro. Tra le carni
primeggiano due pietanze a base di frattaglie: la trattalia,
fegato, polmone, cuore e animelle di agnello legati tra loro
dal diaframma dell’animale e cucinati allo spiedo; la cordula,
ottenuta dalla legatura di stomaco e trippa d’agnello con
un fitto cordone di intestini.
Ziminu e cassola sono le zuppe di pesce più apprezzate. I
dolci comprendono preparazioni a base di mandorle, zucchero e farina, il pane è generalmente cotto nel forno a
legna così come amaretti e pardulas. Pietanza particolare
è sa prazzida, sorta di focaccia ripiena di pomodori, melanzane, cipolle, patate o anguille e cotta nel forno a legna.
Si producono diverse varietà di miele e ottimi vini Cannonau,
Monica, Vermentino e vari rosati, tutti prodotti e distribuiti
dalla cantina sociale di Castiadas.
Castiadas
Le vecchie carceri
A Castiadas, già Villanova Castiadas, nel 1875 si stabilirono
circa trenta tra detenuti e agenti di custodia provenienti
dalla casa penale cagliaritana di San Bartolomeo, sbarcati
sulla solitaria spiaggia di Calasinzias con il compito di
eseguire opere di bonifica. La colonia penale venne edificata
nel 1877, divenendo luogo di autentica riabilitazione,
riconvertita dagli stessi
detenuti in efficiente
azienda agricola e zootecnica. Al suo interno
sono visitabili le celle di
detenzione e la vicina villa
del direttore in stile neoclassico. L’area è aperta
tutti i giorni dell’anno.
Nuraghe S’omu e s’Orcu
Sulla strada per Villasimius,
poco oltre Monte Nay in
località Santa Giusta, si
erge il complesso di S’omu
e s’Orcu, il maggiore nuraghe della zona sudorientale. L’edificio sorge in posizione costiera, con evidenti
funzioni di difesa. È costituito da mastio centrale, cortina
muraria guarnita da cinque torri e cortile interno.
Parco dei Sette Fratelli Monte Genis
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Immediatamente a ridosso di Castiadas le foreste demaniali
si estendono su una superficie di 270 ettari. A quella nota
come S’Acqua Callenti si accede da più direzioni, su strade
percorribili in auto sino al limite segnalato della foresta,
punto di partenza dei percorsi di trekking. La vegetazione
è costituita prevalentemente da piante di corbezzolo,
lentischio, mirto ed erica, frammezzate a lecci e querce da
sughero. Presso le sorgenti perenni sul finire dell’estate è
possibile ascoltare il bramito dei cervi in amore.
Popolano l’area anche cinghiali, la rara aquila del Bonelli
e numerose specie di piccoli rapaci, tra cui falchi pellegrini
e poiane. Le località archeologiche e naturalistiche all’interno
del parco sono raggiungibili in trekking guidato o su fuoristrada, mountain bike e quad.
Per raggiungere S’Acqua Callenti è possibile partire dal Villaggio di Olia
Speciosa, seguendo il corso del fiume Riu S’Ollastu; da Masone Pardu; dalla
località Cappucciu nei pressi di Castiadas, percorrendo la strada lungo il
Riu Ortodusu. Le strade di accesso sono tutte percorribili in automobile fino al limite della foresta.
Costa Rei
La nota località turistica è sorta in una
zona caratterizzata da lussureggiante
vegetazione mediterranea digradante
verso il mare, al quale fanno da cornice ampie distese sabbiose, superbe
scogliere, piccole calette isolate. Le
testimonianze degli insediamenti
preistorici datano al neolitico finale
dei complessi megalitici di Piscina
Rei e della zona di Cuili Piras. Presso
il complesso del Nuraghe Scalas
sono posizionati 42 menhirs, di cui
2 in forma antropomorfa, tuttora
visibili in posizione ortostatica originaria. La loro disposizione
ha fatto ipotizzare un allineamento con il sorgere e tramontare del sole e della luna.
Per Piscina Rei passare da Olia Speciosa (frazione di Castiadas) e proseguire
sulla provinciale in direzione Capo Ferrato per 4 Km. Percorrendo la deviazione
a destra per circa 2,5 Km si arriva al Complesso megalitico
di Cuili Piras.
Per Nuraghe Scalas passare da Olia Speciosa e
proseguire sulla provinciale in direzione Capo
Ferrato, in zona Porto Pirastu percorrere la deviazione a sinistra per circa 0,2 Km, il complesso
è visibile dalla strada.
223
Muravera
Il centro nasce in epoca medievale con il nome di Murera.
La vivace cittadina è il polo commerciale del Sarrabus. Sulla
costa si aprono gli splendidi stagni di Feraxi, Colostrai,
Torresalinas e di Murtas, ricchi di pesce e mitili e dimora
di fenicotteri rosa osservabili in tutti i periodi dell’anno.
Percorrendo la S.S. 125, al bivio per Colostrai lo stagno di Torre Salinas è
visibile sulla sinistra, si arriva allo Stagno di Colostrai. Quello di Murtas è
in comune di Villaputzu in prossimità di Torre Murtas.
Sagra degli Agrumi
Fu istituita nel 1961 con lo scopo di valorizzare la coltivazione degli agrumi che, per le particolari condizioni idroclimatiche del territorio e la specializzazione agricola, erano
tradizionalmente considerati i migliori della Sardegna sudorientale. La sagra è però anche una vetrina degli aspetti
etnografici più interessanti del territorio ed è inserita nel
circuito dei Grandi Eventi della Regione Sarda. Il momento
più significativo di questa particolare festa è la sfilata delle
traccas, carri addobbati e trainati da buoi, sui quali sono
ricostruiti e rappresentati aspetti di vita delle tradizioni
locali accompagnati da gruppi
folk in abiti tradizionali.
San Vito
Merita di essere visitata l’isolata formazione calcarea di
Monte Lora, un rilievo dall’enigmatico profilo di donna
dormiente situato a circa 8 Km dal paese lungo la S.S. 387
in direzione di Ballao.
Nuraghe Asoro
Situato ai margini della S.S. 125 al Km 50,900 nei pressi
della frazione di San Priamo il monumento è costituito da
una torre centrale a pianta circolare, cinta da cortina muraria
a protezione di un cortile interno a forma di falce. La
costruzione è eseguita con tecnica megalitica della tipologia
pseudo-nuraghe, l’altezza della torre centrale è di circa 6
metri. Il complesso è stato completamente ristrutturato ed
integrato negli anni ’30 del XX secolo.
Chiesa di San Priamo
La chiesa è poco distante dalla S.S. 125 ed è in buono stato
di conservazione. L’attuale edificio è costituito da un primo
corpo risalente all’XI secolo, e da un secondo databile tra
XVI e XVII secolo. Nel blocco più antico, all’interno della
chiesa, si osserva una domus de janas, antica sede di un
rito delle acque poi inglobata all’epoca della costruzione
della piccola cappella medievale; la cavità naturale è sede
di una piccola sorgente alimentata da acqua ritenuta miracolosa. Con l’avvento del cristianesimo il sito fu riqualificato
come luogo di culto di San Priamo, ricordato dalla tradizione
popolare come martire.
Sagra di sa prazzira,
de sa pezza de craba e de su pisci
Il piatto tradizionale de sa prazzira può
essere apprezzato ogni anno nell’ultima
decade di luglio in occasione della Sagra
de sa prazzira e de sa pezza de craba.
Negli ultimi giorni di agosto il paese
organizza la Sagra de su pisci, grande
degustazione dei prodotti ittici locali.
225
Villaputzu
228
La storia di Villaputzu s’identifica con quella di Sarcopos,
città commerciale e portuale di epoca punica e romana
fondata nei pressi dell’attuale rione di Santa Maria e abitata
sino al IV secolo d.C. Villaputzu offre un
ambiente naturale diversificato di foreste
montane di lecci e ginepri, corbezzoli
e filliree, popolate da pernici, lepri e
cinghiali, zone palustri e lagunari e
corsi d’acqua che sono ambienti ideali
di giunchi, tamerici e salici, abitati da
folaghe, germani reali e aironi cenerini.
Le due miniere di Gibbas e S’Acqua
Arrubia possiedono interessanti depositi
fossiliferi di calcare. Di interesse geologico anche il complesso ipogeico Is
Angurtidorgius. La bellezza delle coste
trova la sua massima espressione nelle
località di Murtas e di Quirra, in un litorale eterogeneo costituito da tratti
rocciosi e sabbiosi. I più importanti riti
religiosi sono
dedicati il 17
gennaio a
Sant’Antonio, celebrato con l’accensione
del grande
falò su fogu fogoni,
e a Santa
Vittoria
nella seconda domenica di
ottobre.
Chiesa di San Nicola
Fatta costruire dai Pisani nel XII secolo sulla riva destra del
Rio Quirra è ancora attorniata dalle cumbessias che servivano
d’alloggio e riparo ai pellegrini. Questa piccola e preziosa
chiesa romanica, a navata unica con sviluppo planimetrico
rettangolare, è realizzata interamente in cotto con mattoni
prodotti in loco in un’antica fornace rinvenuta a poca
distanza. La chiesa è situata al Km. 83 della S.S. 125, in
vicinanza del confine con la provincia di Nuoro. Recentemente restaurata si presenta in ottimo stato di conservazione.
Castello di Quirra
Impiantato su una cresta rocciosa nei pressi della S.S. 125
e visibile dalla chiesa di San Nicola fu edificato dai giudici
di Cagliari tra XII e XIII secolo. Posseduto dai Pisani e
successivamente dagli Aragonesi venne ripetutamente
assediato dai Doria e dagli Arborea. Il castello fu per lungo
tempo residenza dei Conti Carroz signori del grande feudo
di Quirra. Dell’impianto originario rimangono alcuni settori
del sistema murario perimetrale.
Torri
Aragonesi
Le 7 torri del
XVII secolo
sorgono sui
promontori
costieri come parte del
sistema difensivo organizzato
contro le
frequenti
incursioni
saracene. Di forma tronco-conica portano
ancora visibili le merlature e
le postazioni per i pezzi
d’artiglieria. Si trovano tuttora in ottimo stato la torre
di Cala Pira, ai confini del
comune di Villasimius, la
Torre Salinas, vicino al tracciato della S.S. 125 nei pressi
di Muravera, la Torre di Porto
Corallo nei pressi del porticciolo turistico e la Torre
Murtas, ai limiti del territorio
provinciale.
Is Animeddas
Un’attenzione particolare merita
questa festa celebrata il 31 Ottobre, quando frotte
di ragazzini percorrono dal primo mattino le strade del
paese con un sacco in spalla, impegnati in una gara a chi
riceve più doni in risposta alla richiesta “Mi das faidi is
animeddas?”. L’offerta simbolica è consegnata dai donatori
in memoria dei propri defunti.
229
Armungia
Il piccolo paese di 600 abitanti si sviluppa attorno ad un
nuraghe che domina la vallata, uno dei pochi esempi in
Sardegna di abitati che dialogano con il monumento preistorico. Nel centro si possono visitare il bel Museo della
civiltà contadina, la Casa del Fabbro e la casa di Emilio
Lussu. Nel territorio comunale sono visitabili le grotte Su
Pittiolu e Gospuru in località Su Marmuru, sede della vecchia
miniera abbandonata Sa Lilla. La festa religiosa più suggestiva
è dedicata a San Sebastiano nella seconda domenica di
gennaio, durante la quale si accende il grande falò su
fogaroni.
Museo della civiltà contadina Sa domu de is Ainas
Nel vecchio Municipio, situato a ridosso del nuraghe, ha
sede questo pregevole museo etnografico, nato su iniziativa
di un gruppo di donne che, constatato il progressivo abbandono delle attività economiche tradizionali e il rischio della
dispersione degli oggetti d’uso, nella seconda metà degli
anni ’80 raccolsero i materiali con il coinvolgimento dell’intera comunità, in un’operazione di grande rilevanza culturale
in difesa della propria identità e della volontà di continuare
a vivere il proprio paese in relazione col mondo. Il percorso
espositivo degli oggetti e degli strumenti del lavoro contadino e pastorale, delle diverse attività svolte dalle donne
in ambito domestico - panificazione, tessitura della lana e
del lino - è guidato da pannelli che descrivono l’uso e le
fasi delle lavorazioni. Una sala è riservata alla visione di
filmati sulla tessitura, la panificazione, il lavoro del fabbro
e l’allevamento caprino. Nella Sala Lussu sono disponibili
filmati originali che attraverso la vita e i pensieri del grande
politico e letterato offrono un quadro di alcuni dei momenti
più rilevanti della storia contemporanea sarda e italiana.
Casa natale di Emilio Lussu
L’edificio è stato lasciato inalterato nel rispetto della volontà
dell’illustre proprietario. Il visitatore viene coinvolto dalla
suggestione di un ambiente dove risuonano i racconti di
caccia, di magia e i piccoli e grandi avvenimenti del paese.
È qui che si comprende appieno la straordinaria cifra stilistica
di Lussu - “narratore semplice come un classico antico”
come scrive Mario Rigoni Stern - e il suo modo di raccontare
asciutto, essenziale ed ironico. “Lussu ha inventato - forse
senza volerlo - una straordinaria macchina narrativa. Un
anno sull’altipiano è prima di tutto un racconto, denso,
efficacissimo, stringente, ricco di una moltitudine di personaggi concreti, umani, ognuno dotato di una sua scrupolosa
verosimiglianza psicologica” (Alberto Asor Rosa). In questa
casa nasce il pensiero della stessa Sardegna moderna.
Ballao
Il paese è situato a fondovalle, in prossimità di un’ampia
ansa del Flumendosa. Tra i detriti della miniera abbandonata
Corti Rosas si possono tuttora rinvenire cristalli di antimonite
e tracce di insediamenti romani.
Nei dintorni del paese, in località Funtana Coberta e Santa
Clara vi sono testimonianze di popolamento d’epoca nuragica, punica e romana, in località Nuraxi sono visitabili due
tombe di giganti con volta a tholos. Il tempio a pozzo di
Funtana Coberta risalente al XII secolo a.C. è uno degli
esempi più interessanti del culto delle acque. La festa più
ricca e suggestiva si svolge il giorno del Lunedì dell’Angelo,
in onore di santa Maria di Cleofe, con una processione che
raggiunge l’omonima chiesa rustica sul monte Scrocca
seguita dall’offerta del pasto ai partecipanti.
Per il Tempio a pozzo di Funtana Coberta da Ballao prendere la strada
per Escalaplano, dopo km. 15,5 seguire l'indicazione per il pozzo sulla
sinistra. Proseguire sul sentiero in discesa, dopo poche centinaia di metri
un cancello sulla destra chiude l'area archeologica.
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Goni
Il paesaggio è dominato dal monte Moretta. In località
Pranu Mutteddu vi sono tracce di insediamenti risalenti alla
fine del IV-III millennio a.C., del periodo neolitico prenuragico restano le domus de janas, il neolitico recente ha
lasciato la testimonianza più interessante nel complesso
megalitico di Pranu Mutteddu.
232
Questo vasto parco archeologico sorge su un’area caratterizzata da un'alta concentrazione di menhir, circa sessanta,
e da una serie di sepolture megalitiche del tipo a circolo.
I menhir sono disposti in allineamenti, tra i quali il più
importante è costituito da un gruppo di 20, oppure a gruppi
di tre, a coppie, o più raramente isolati. Le tombe più
caratteristiche sono quelle a tumulo, costruite in blocchi
di pietra e formate da atrio, corridoio d'ingresso e camera
quadrangolare, mentre il muro perimetrale è a
pianta circolare, spesso racchiuso da
circoli più ampi. Sono visibili anche
domus de janas finemente scavate
nella roccia. La sepoltura più importante è la monumentale tomba II,
considerata come il fulcro dell'intera
area sacra, forse tomba di un capo
divinizzato che presenta elementi sia
delle domus de janas che delle tombe
a circoli.
Per costruirla furono traslati da un luogo ancora imprecisato
due enormi blocchi di pietra, accostati e scavati, ai quali
furono collegate altre strutture costruite in blocchi più
piccoli. Dopo l’inumazione l’intera struttura fu ricoperta e
attorniata da circoli di
pietre, davanti all'entrata
fu collocato un menhir di
piccole dimensioni e l’area
fu infine racchiusa in un
ampio circolo del diametro
di circa 35 metri. Altre tombe
particolari sono la IV, detta la
Triade e segnalata da un gruppo
di tre menhir, e la V, detta Nuraxeddu, caratterizzata da camera
rettangolare costruita con grande
accuratezza in blocchi di pietra squadrati di dimensioni
medio-grandi. Le indagini archeologiche condotte sul sito
negli anni Ottanta hanno restituito numerosi reperti di età
Neolitica ed Eneolitica, in gran parte riferibili alla Cultura
di Ozieri (3200-2800 a.C.) e hanno portato all'interpretazione del sito come area sacra, in parte destinata al
culto degli antenati come sembra suggerire la presenza
delle tombe monumentali, in parte a riti e cerimonie di
altro tipo connessi ai culti agresti e della fertilità.
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Silius
Il territorio fu abitato da genti prenuragiche e nuragiche.
Le miniere offrono innumerevoli esemplari di fluorite, barite
e galena, quella di Gennas Tres Montis in particolare è la
più importante in Europa per la produzione di fluorite. Del
periodo giudicale restano i ruderi del castello di Sassai,
noto come Orguglioso. La seconda
domenica di Luglio si festeggia
Santa Barbara, patrona dei
minatori, portata in processione
dai fedeli davanti al pozzo della
miniera per il rito della benedizione. Vivacizzano l’estate siliese anche il locale Premio Letterario e la mostra dei minerali e
dei fossili.
San Basilio
Il territorio è di notevole importanza
geologica per la presenza di fluorite
e di fossili del Miocene. Nelle vicinanze del paese si può visitare la
grotta Ninni Piu, la cui denominazione è tradizionalmente legata alla
figura del santo, vescovo di Antiochia, a cui la comunità dei seguaci
Basiliani eresse un sontuoso monastero. A Bau Cabras si possono visitare
due pozzi sacri tra loro vicini. Nel
paese è attivo l’artigianato del legno e della tessitura, ricca
è anche la produzione di miele e dolci tipici.
San Nicolò Gerrei
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Situato in territorio collinare è il
centro più importante del Gerrei. Di
epoca punico-romana restano i
frammenti di una base di colonna in
bronzo, rinvenuta nelle vicinanze di
un tempio a pozzo scomparso e ora
esposta al museo di Cagliari; la base
presenta un’interessante iscrizione
trilingue punica-latina-greca del II secolo a.C. in cui un devoto, Cleone,
dedica un altare a Eshmum Merre. Sul
paese domina la parrocchiale di San
Nicola con i suoi 2 campanili mentre
nella piazza del paese si ammira la
scultura litica opera dell’artista Pinuccio
Sciola.
Sant’Andrea Frius
Nel centro dell’abitato sono state rinvenute
testimonianze di cultura materiale di epoca
protosarda, consistenti in un corredo funerario di una tomba a cassone con due scheletri
inumati. In epoca punica Sant’Andrea Frius fu
un importante centro militare ed economico,
essendo la seconda stazione della grande via
interna che da Cagliari conduceva ad Isili.
L’edificio della parrocchiale di Sant’Andrea presenta struttura moderna, con mosaico sul frontale
raffigurante il santo nell’atto della pesca. L’interno
è a navata unica, impreziosito da ricche decorazioni
floreali. La chiesa dedicata alla Madonna di Bonaria,
è situata ai bordi della strada per Coxinas alla periferia
del paese. Di questa chiesa campestre non
rimangono che le mura esterne. Tra le manifestazioni è da ricordare il carnevale, caratterizzato dalle corse
dei cavalli nella
prima domenica
della Pentolaccia.
Villasalto
È snodo fondamentale
della viabilità tra il
Gerrei e il Sarrabus. I
suoi abitanti opposero
una fiera resistenza alla
penetrazione dei Romani
fino a quando un decreto
imperiale, come attesta la
tavola di Esterzili del 69 d.C.,
pose fine alle scorrerie dei
Galillensi nei territori
circostanti. Nei pressi di Monte
Arrubiu è visitabile la necropoli
romana di Cea. Il monte Genis
offre diverse possibilità di escursioni naturalistiche
tra numerose sorgenti e una fauna costituita da aquile reali,
astori, falchi, picchi, barbagianni, martore e donnole. Il
territorio è ricco di minerali che si possono ammirare presso
le due miniere in disuso di Su Suergiu e Martalai. A Sa
Grutta ‘e Scusi si incontra il rarissimo ed endemico anfibio
Geotritone sardo.
Per raggiungere la Necropoli romana di Cea entrare nel cantiere dell’ente
Foreste della Sardegna di Monte Arrubiu e percorrere circa 3 km.
235
CONSORZIO TURISTICO COSTA REI
SARRABUS GERREI
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Tel. +39 070 999103 / 070 999110 • Fax +39 070 999126
e-mail: [email protected] • www.4mori.it
Camping Le Dune
Loc. Piscina Rei, Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel. +39 070 9919057 / 070 9948247 • Fax +39 070 991110
e-mail: [email protected] • www.campingledune.it
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Loc. Porto Corallo - 09040 Villaputzu (Ca)
Tel. +39 070 997017 • Fax +39 070 9977800
e-mail: [email protected] • www.portocorallocamping.it
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Camping Villaggio Capo Ferrato
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Via Cilea, 98 - 09045 Quartu Sant’Elena (Ca)
Tel./Fax +39 070 885653
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Loc. Monte Nai, Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel./Fax +39 070 991012
e-mail: [email protected] • www.campingcapoferrato.it
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Castiadas
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Recapito invernale
Via Andorra, 20 - 09045 Quartu Sant’Elena (Ca)
Tel. +39 070 825817 • Fax +39 070 827619
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Tel. +39 070 9958114 • Tel./ Fax +39 070 995123
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Affittanze Sa Murta
Piazza Sardegna, 10 - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel. +39 070 991108 • Fax +39 070 9916036
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237
Baia Azzurra Case per le Vacanze
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Viale Sant’Avendrace, 50 - 09100 Cagliari
Tel./Fax +39 070 273695
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Via Ichnusa, Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel./Fax +39 070 991494 • Cell. 337 812523
e-mail: [email protected] • www.baiazzurra.com
Cat: Cav 1^, 2^ e 3^
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Piazza Sardegna, 18 - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel./Fax +39 070 991191
e-mail: [email protected] • www.centroaffitti.com
Cat: Cav 1^, 2^ e 3^
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Piazza Italia, 3 - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel. +39 070 991023 • Fax +39 070 991535
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Via Ichnusa, 204 - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel. +39 070 9916140 • Fax +39 070 9919100
e-mail: [email protected] • www.realevacanze.it
Cat: Cav 1^, 2^ e 3^
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Via Colombo - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel./Fax +39 070 991415
e-mail: [email protected] • www.costarei.net
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Cat: Cav 1^, 2^ e 3^
Villa Service
Locazioni Turistiche
Via Ichnusa, 37 - Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel./Fax +39 070 9916160 • Cell. 335 6324463
e-mail: [email protected] • www.villaservice.it
Cat: Cav 1^, 2^ e 3^
Villaputzu
Corallo Vacanze
Centro Comm.le Porto Corallo - 09040 Villaputzu (Ca)
Tel. +39 070 9938000 • Fax +39 070 9938017
e-mail: [email protected] • www.corallovacanze.com
Cat: Cav 1^ e 2^
Holiday Residence Porto Corallo
Recapito invernale
Via Andorra, 20 - 09045 Quartu Sant’Elena (Ca)
Tel. +39 070 825817 • Fax +39 070 827619
Recapito estivo
Centro Comm.le Porto Corallo - 09040 Villaputzu (Ca)
Tel. +39 070 997222 • Fax +39 070 9938078
e-mail: [email protected] • www.portocoralloresidence.it
Cat: Cav 1^ e 2^
Progetto Sardegna Turistica
Recapito invernale
Via Azuni, 3 - 09040 Villaputzu (Ca)
Tel./Fax +39 070 997395
Recapito estivo
Centro Comm.le Porto Corallo, 218 - 09040 Villaputzu (Ca)
Tel./Fax +39 070 9938088
e-mail: [email protected] • www.portocorallo.com
Cat: Cav 1^ e 2^
Servizi Turistici
Castiadas
Cooperativa 7 Fratelli
Via Centrale - 09040 Castiadas (Ca)
Tel./Fax +39 070 9947200 • Cell. 328 4629860
e-mail: [email protected]
Castiadas - Muravera
Sardinia Charter Molinari Servizi Turistici
Loc. Monte Nai, Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Loc. Sant’Elmo - 09040 Castiadas (Ca)
Cell. 348 423930 • Fax +39 070 9949185
e-mail: [email protected] • www.sardiniacharter.it
Centro Immersioni Sardegna
Via delle Agavi, Costa Rei - 09043 Muravera (Ca)
Tel. +39 070 991399 • Cell. 338 9797979
e=mail: [email protected] • www.sardiniadiving.com
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