n.30 - 3 Agosto 2016

Transcript

n.30 - 3 Agosto 2016
Anno XII - n.30 - 3 agosto 2016
La nuova Wilson
di Federer: anteprima
Il fuoriclasse svizzero ha disegnato
la Pro Staff come piace a lui
Pag.14
Roger compie 35 anni e cambia racchetta
L’8 agosto
Roger Federer
diventa over...
Pag.12
Caccia all’oro, ecco
chi può vincerlo
A Rio si parte con tante defezioni
ma molta voglia di medaglia
Pag.4
Guida TV live: tutti
i tornei di agosto
SuperTennis continua a seguire
il circuito: Messico, Cincinnati e oltre
Pag.18
La storia del tennis
alle Olimpiadi
Dal 1896 a oggi un percorso
accidentato. Ecco chi è salito sul podio
Pag.8
GLI ALTRI CONTENUTI
Prima pagina: Federico, che scatto! Pag.3 - Focus: C’è
un podio per Sania, la regina dei doppi? Pag.6 - Circuito
mondiale: Novak 30 per 1000 Pag.16 - I numeri della
settimana Pag.17 - Giovani: Master Kinder Pag.20
Wheelchair: Mazzei che campione Pag.21 - Paddle Pag.22
Circuito Fit-Tpra: Tornei sotto l’ombrellone Pag.23
Personal Coach Pag.24 - La regola del gioco Pag.26
ALTEZZA DELLA PALLA
DOPO IL RIMBALZO:
SPIN:
La nuovissima VCORE DUEL G è in grado di sviluppare una potenza e pressione sulla palla
dell’altro mondo e uno spin in campo che potrà cambiare letteralmente il vostro modo
di giocare … da tennista standard a campione internazionale!
Nessuna perdita di velocità e potenza anche dopo il rimbalzo.
Il nuovo passacorde “LOOK BOOSTER SYSTEM” con più fori nella sezione superiore
del piatto corde e scanalature ad ala tripla per migliorare la distribuzione della pressione
delle corde, aumenta l’effetto schiacciamento sulla palla, producendo così maggiori effetti,
mentre il rivoluzionario materiale TOUGH G FIBER incorporato nel telaio e 3 volte più
flessibile del carbonio con nanotecnologie CARBON NANOTUBE, consente l’esecuzione
di colpi potenti con grandi rotazioni.
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prima pagina
Federico, che scatto!
di
Enzo Anderloni
H
a sorpreso tutti, anche la Rete, che di solito arriva prima,
per antonomasia. Federico
Gaio è passato nel giro di tre
settimane da n.292 a 158 del mondo e
persino la sua scheda dell’Atp (a destra) è rimasta a bocca aperta: stamattina c’era ancora solo il nome, il cognome, l’età (24 anni) e la classifica, 158
appunto. È una signora classifica arrivata grazie a un salto di quasi 150 posti
che a quel livello è durissimo da fare.
Oltretutto non è frutto di un paio di
partite azzeccate in una settimana
benedetta dalla sorte e dalle congiunzioni astrali. Viene da due tornei Atp
Challenger vinti (San Benedetto e Biella), l’ultimo dei quali salvando diversi match-point lungo la strada e battendo nettamente in finale (quando
uno che viene dalle retrovie potrebbe
sentirsi appagato) un signor giocatore
come il brasiliano Thomaz Bellucci,
n.55 del mondo. Parentesi: qualcuno
potrebbe ricordare l’atmosfera surreale, quest’anno sul Centrale del Foro
Italico, la sera in cui Bellucci è partito
rifilando un bel 6-0 in 24 minuti a Novak Djokovic...
Così mentre si va ormai parlando solo
di Olimpiadi, viene da accendere i riflettori sulla storia di questo ragazzo
di Faenza molto educato, sportivo e
lavoratore che non attira più di tanto
l’interesse del mondo. Viene in mente
la bellezza del suo tennis già da junior, quando arrivò in finale al Trofeo
Bonfiglio, sorta di Slam italiano del
circuito ITF Under 18, mostrando più
di una deliziosa smorzata. A batterlo
fu l’argentino Facundo Arguello, uno
dei migliori talenti classe 1992 come
lui (tra gli altri Bernard Tomic, Ryan
Harrison, Jack Sock). Da lì tanto lavoro, tanta umiltà, tanti anni in cui si è
impegnato al Centro Tecnico e in giro
per il mondo con una crescita costante
ma senza grandi balzi. Un mezzo flop
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
in un mondo dove si diventa famosi in
24 ore azzeccando un selfie o un video
spiritoso che diventa virale.
Fa piacere vederlo improvvisamente
partire come un razzo ed emergere a
una quota dalla quale può veramente
fare il grande balzo nella Top 100, l’unico livello di tennis che si può definire
“professionismo” a pieno titolo perché
significa ingresso nei tabelloni principali del Grand Slam che da soli garantiscono uno stipendio serio (chi perde
al primo turno agli Us Open quest’anno
guadagna 43.300 dollari).
Federico è uno tosto, ricco di qualità
ma sempre con i piedi per terra. Quando con SuperTennis Tv siamo andati
a Tirrenia a girare contenuti di tecnica e di preparazione fisica, con i vari
Eduardo Infantino, Giancarlo Palumbo, Umberto Rianna per la trasmissione Tennis Magazine lo abbiamo
sempre trovato disponibile a fare da
“cavia”, in campo come in palestra. Se
andate a rivedervi quelle puntate sul
sito supertennis.tv, nella sezione “on
demand”, lo potete vedere in azione.
Un fisico bestiale tra l’altro, ben guida-
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
3
3
to dal suo coach Daniele Silvestre, che
gli dà tranquillità e lo ha aiutato a far
salire la qualità, a partire dal servizio
più continuo e incisivo.
Da qui a fine anno non ha molti punti
da difendere e così, mentre ci accingiamo a seguire con passione la difficile corsa alle medaglie dei nostri 7
azzurri a Rio de Janeiro (Thomas Fabbiano, l’ultimo aggregato alla comitiva, è n.113 del mondo, non così tanto
lontano da Gaio...), continueremo a
tenere d’occhio Federico che sta correndo per un obiettivo meno puntuale
e circoscritto: diventare un top 20 (il
suo sogno). Qualcosa che nel tennis va
anche oltre una medaglia ma potrebbe
aiutare a conquistarla in futuro.
Buone vacanze
SuperTennis Magazine va in vacanza ma non
vi lascia soli neanche un giorno. Nel mese di
agosto potrete continuare a trovare i nostri
approfondimenti, quotidianamente, sul sito
www.supertennis.tv. L’appuntamento con il
prossimo numero della rivista (31-2016) è
per mercoledì 31 agosto.
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
GAME Comunicazione & Media S.r.l.
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
00135 Roma
Info: [email protected]
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
olimpiadi
Guida alle medaglie
Tutto quello che dovete sapere sui tornei di tennis dei prossimi Giochi: come
funzionano, quanto “valgono”, chi gioca e chi sono i favoriti che puntano
all’oro. 172 i giocatori al via nei 5 eventi previsti, nei singolari tabelloni a 64
di Andrea Nizzero - foto Getty Images
A
lla vigilia dei Giochi Olimpici
di Rio de Janeiro, i temi, e gli
spunti e i nomi da considerare sono moltissimi. Parecchie
purtroppo anche le defezioni, spesso
in extremis. Così abbiamo deciso di
concentrarci sul tennis, proponendovi
una piccola guida su Rio 2016. A partire dall’Olympic Tennis Center che è
all’interno del Parco Olimpico di Barra,
all’estremità nord dell’immensa zona
che costituisce il cuore dei Giochi. Il
centro dedicato al tennis può vantare
un Centrale da 10.000 posti a sedere
(dedicato a Maria Esther Bueno, campionessa brasiliana Anni ‘50). Gli altri
due show court sono invece da 5.000
e 3.000 posti.
Qui sopra l’Olympic Tennis Center di Rio de Janeiro dove si disputano i vari tornei. Sotto,
il Centrale da 10 mila posti intitolato a Maria Esther Bueno, campionessa carioca Anni ‘50
e a Wimbledon, senza rimediare vittorie). Non mancano, però, le possibilità
di fare bene. Soprattutto Fabio potrebbe regalarci e regalarsi un percorso
sorprendente in tabellone.
I numeri a 5 cerchi
In totale, sono 172 i giocatori e le giocatrici che parteciperanno nei cinque
eventi previsti, che sono: singolare
maschile (tabellone a 64 giocatori),
singolare femminile (64), doppio maschile (32), doppio femminile (32),
doppio misto (16). In nessuno di questi verranno messi in palio punti validi per il ranking, tanto Atp quanto
Wta. I tornei maschili e femminili si
disputano senza tiebreak nel set decisivo, al meglio dei tre set, con l’unica eccezione della finale del singolare
maschile che si disputa al meglio dei
5. Il torneo di misto si disputa invece con un super tiebreak (a 10) al posto del terzo set. I tabelloni vengono
sorteggiati giovedì 4 agosto, mentre
il torneo inizia sabato 6 agosto. Queste le giornate dedicate ai match per
la medaglie d’oro: venerdì 12 agosto
ci si gioca quella del doppio maschile,
sabato 13 quella del singolare femminile e domenica 14 singolare maschile, doppio femminile e doppio misto.
L’Italia a Rio
Nel femminile, saranno Roberta Vinci, Sara Errani e Karin Knapp le nostre
Chi manca? Anche Federer
rappresentanti. Proprio da Roberta
e Sara vengono le nostre più accese
speranze di medaglia. Insieme costituiscono il doppio più forte della
storia del tennis italiano, con 5 slam
all’attivo, ma a Londra 2012 non sono
riuscite ad andare oltre i quarti di finale. Ora le Cichis hanno dato vita alla reunion che può far sperare gli italiani. A Montreal non è andata bene,
ma il Torneo Olimpico è sempre stato
cosa a sé: l’unica cosa che conta è saper vincere, e in materia le ex numero
1 del mondo possono dare lezione.
Nel maschile, i nostri alfieri saranno
Fabio Fognini, Andreas Seppi, Paolo
Lorenzi e Thomas Fabbiano. Le possibilità di medaglia sono limitate, tanto
nel singolare quanto nel doppio (in
questa stagione Fabio e Andreas hanno giocato assieme solo agli Internazionali BNL d’Italia, al Roland Garros
4
Alexander Zverev, i fratelli Bob &
Mike Bryan, Dominic Thiem e John
Isner sono tra gli ultimi ad aver rinunciato al loro posto a Rio. L’Australia ha scelto di scendere al livello di
due ventenni, finendo per passare
quasi dalla parte del torto con Nick
Kyrgios e Bernard Tomic, che in Brasile non ci saranno. Milos Raonic, il
neo papà Tomas Berdych, Alexandr
Dolgopolov, Martin Klizan l’hanno
detto chiaramente: a spingerli a rinunciare sono stati i timori per lo
Zika virus. Feliciano Lopez e Kevin
Anderson hanno invece portato motivazioni di programmazione, convenienza per le rispettive carriere, e
così via. In precedenza era arrivato
il mal di schiena di Richard Gasquet
e soprattutto l’annuncio di Roger Federer che, via Facebook, ha detto di
dover dar tempo e riabilitazione a
corpo e ginocchio per tornare a questi livelli nel 2017.
olimpiadi
Spauracchio Zika
Il virus Zika, con il pericolo che presenta per la maternità, minaccia in particolare le donne. Simona Halep non ha nascosto di aver rinunciato alle Olimpiadi
per il virus. Lo stesso vale per Karolina
Pliskova. Le altre big assenti hanno però motivi diversi: Victoria Azarenka si
è levata il pensiero rimanendo incinta prima di Rio 2016, Belinda Bencic
soffre ancora dell’infortunio al polso
patito a Wimbledon, mentre Maria Sharapova deve ancora preoccuparsi di avvocati e tribunali per la vicenda doping
che l’ha coinvolta. Per il resto, il torneo
femminile ha vissuto certamente meno
defezioni volontarie di quante ne abbia
patite quello maschile.
Quanto vale Rio
Quanto vale l’Olimpiade nel tennis? Per
alcuni, come Andy Murray, Rafael Nadal e Serena Williams, la medaglia d’oro ha un valore non paragonabile agli
altri allori tennistici. Per Nole Djokovic
è il “quinto Slam”, quindi un gradino al
di sotto dei major. Per altri, ha il valore di un Masters 1000. La particolarità
del Torneo Olimpico riguarda anche
il premio finale. Al contrario del tennis tradizionale, perdere in semifinale
non significa tornarsene a casa a mani
vuote. L’assegnazione della medaglia di
bronzo dà ulteriore densità al weekend
conclusivo e non rischia di ridurre il
match per il terzo e quarto posto a una
svogliata partita consolatoria.
La corsa alle medaglie
Il mese di agosto per il tennis è altissima stagione. Questa volta però le insidie per la programmazioni dei tennisti
sono inferiori: non ci sono oceani da
attraversare e la superficie rimane la
stessa, il DecoTurf, delle US Open Series. Dopo Rio, il circuito si sposterà a
Cincinnati, con un volo di una decina
di ore. È difficile fare previsioni su una
competizione che rappresenta l’anomalia più importante del calendario
tennistico, alcune cose, però, non sono in dubbio. La prima: Novak Djokovic è l’unico dei Big 4 a non avere una
medaglia d’oro. Solo questo piccolo
dettaglio dà al torneo un interesse diverso. Reduce dall’inopinata sconfitta
a Wimbledon, giunta sull’onda lunga
del Nole Slam chiuso al Roland Garros,
ma fresco del successo a Toronto, il
serbo sarà più determinato che mai. Il
suo rivale principale è colui che difende l’oro olimpico, Andy Murray. L’incognita è costituita da Rafael Nadal e dal
suo polso convalescente.
Svizzera da tener d’occhio
Stan Wawrinka si caricherà sulle spalle
quasi tutte le speranze della sfortunata Svizzera, che avrebbe dovuto essere
una contendente per ogni medaglia in
palio: Stan e Roger in singolare e doppio maschile, Belinda Bencic nel singolare femminile, Martina Hingis nel
doppio femminile e misto. La Hingis
ora rischia di ritrovarsi appiedata: Roger e Belinda non ci saranno, e Stan ha
già fatto capire di non avere intenzione di prendere parte al misto. Sempre
tra le cose che si possono già dire con
certezza, ce n’è una dal sapore piuttosto amaro: Roger Federer non vincerà
mai l’oro olimpico in singolare, forse
l’unico grande sogno irrealizzato della
sua carriera. Nel doppio maschile, so-
5
no molte le coppie che possono puntare all’oro. Per la Francia, con i doppisti Mahut (n.1 del mondo) e Herbert
e la coppia di singolaristi composta
da Tsonga e Monfils; i fratelli Murray
per la Gran Bretagna; mentre Tecau e
Mergea potrebbero portare una medaglia alla Romania. Anche la Serbia, con
Nenad Zimonjic e Novak Djokovic, ha
ambizioni importanti. Rafael Nadal,
che sarebbe in coppia con Marc Lopez,
rimane un’incognita anche nel doppio.
Medaglie... rosa
Il torneo di singolare femminile ha in
Serena la naturale favorita, con quattro medaglie d’oro all’attivo e forte del
trionfo a Wimbledon. Angie Kerber, al
momento, e Garbine Muguruza sembrano le uniche in grado di impensierirla, con le crisi di Aga Radwanska e
Petra Kvitova sempre più evidenti e
le assenze di Simona Halep, Victoria
Azarenka e Belinda Bencic a ridurre il
campo delle contendenti. Serena sarà
tra le ovvie favorite anche in doppio,
dove lei e la sorella Venus hanno già
vinto tre medaglie d’oro e non dovranno affrontare la coppia più forte
del momento, Hingis e Mirza, separate dalla nazionalità.
focus
C’è un podio per Sania,
la regina dei doppi?
La Mirza ha vinto tutto con compagni diversi, gli Slam con Martina Hingis
e ora a Rio va a caccia di una medaglia: nel femminile ci proverà con
Prarthana Thombare, n.190; nel misto è tra i favoriti al fianco di Bopanna
di Alessandro Nizegorodcew
foto Getty Images
S
ania Mirza è la doppista più forte
del mondo. Sania Mirza è anche
la guida spirituale delle giovani
donne indiane, così come maestra di vita per i giovani che si allenano
nella sua accademia tennistica a Hyderabad. Classe 1986, talento cristallino,
ha conquistato tutto, o quasi, nella sua
carriera nel circuito Wta. Ma l’obiettivo
di una medaglia olimpica non si è ancora realizzato e Rio 2016 è, ovviamente,
il sogno da esaudire.
Un titolo in singolo,
ma 37 in doppio
Sania Mirza; nata a: Mumbai,
il 15 novembre 1986; Altezza: 173 cm,
peso: 57 kg; ranking Doppio: 1
Best Ranking Singolare: 27 (27 agosto 2007)
Titoli Wta Singolare: 1 (Hyderabad 2005)
Titoli Wta Doppio: 37
La storia - Sania Mirza nasce a Mumbai il 15 novembre del 1986. Subito dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Hyderabad, dove la piccola Sania
inizia a giocare a tennis, grazie a papà
Imran, all’età di 6 anni. Talento sconfinato, vera e propra enfant prodige
del tennis indiano, la Mirza conquista
il primo titolo Itf under 18 nella natia
Mumbai, a 13 anni. Nelle successive
tre stagioni gli allori diventano ben 23,
di cui 10 in singolare e 13 in doppio.
Il successo più importante arriva nel
2003 quando, in coppia con la russa
Alisa Kleybanova, trionfa a Wimbledon Junior. A livello professionistico
giungono 14 titoli Itf, i primi dei quali
conquistati a 14 anni, e il trionfo ca-
salingo nell’evento Wta di Hyderabad
superando Alona Bondarenko in finale.
È in doppio, però, che Sania Mirza conquista il mondo del tennis: i trionfi sono 37, oltre a 17 finali, tra cui le coppe
alzate al cielo a Melbourne, Wimbledon
e New York, sempre insieme a Martina
Hingis. Attualmente leader indiscussa
del ranking mondiale di doppio, si avvicina a Rio 2016 con il sogno di una
medaglia olimpica.
Sogno olimpico - Sania Mirza e le
Olimpiadi, un rapporto mai sbocciato.
La campionessa indiana ha da sempre
i Giochi Olimpici nel mirino ma, sino
ad ora, tra sfortuna e prestazioni non
all’altezza, la medaglia non è mai giunta. A Pechino 2008 fu un infortunio a
fermarla, mentre a Londra 2012, dopo
la precoce sconfitta nel doppio femminile, fu stoppata nel misto nei quarti di
finale, a un passo dall’agognato alloro.
“Siamo tutti eccitati e speranzosi di far
bene a Rio de Janeiro - ha dichiarato la
Mirza, che parteciperà al doppio femminile insieme alla ventiduenne Prarthana Thombare (numero 190 di specialità) e al misto con il fortissimo doppista Rohan Bopanna, insieme al quale
rappresenta una delle coppie favorite
per la vittoria finale. Che finalmente
Rio 2016 rappresenti la svolta olimpica
di Sania Mirza?
Il Time: “Sania è tra le 100
donne più influenti al mondo”
Sania Mirza è da sempre sotto la luce dei riflettori, indiani e non, anche e soprattutto fuori dal
campo. Il ‘Time Magazine’ l’ha inserita nella lista delle 100 persone più influenti del pianeta
insieme a personaggi come Mark Zuckenberg, Leonardo Di Caprio e Papa Francesco ed è considerata una vera e propria guida per le giovani donne indiane. Ogni sua dichiarazione o scelta ha
sempre fatto discutere, come per il matrimonio con l’atleta pakistano Shoaib Malik. Il giocatore
di cricket indiano Sachin Tendulkar ha scritto di lei: “La fiducia, la forza e le capacità di Sania
vanno oltre il tennis. Lei ha ispirato una generazione di indiani a inseguire i loro sogni, aiutandoli
a capire che possono anche essere i migliori”. Oltre a prendere parte a sfilate di moda e a una
innumerevole serie di programmi tv, è stata anche giudice per Miss India. (al.ni.)
6
terza pagina
Corsa all’oro: la storia
Da John Boland ad Atene nel 1896 ad Andy Murray a Londra 2012,
passando per Suzanne Lenglen (Anversa 1920) e Serena Williams
(2001): le controverse vicende del nostro sport in chiave olimpica
di
Alessandro Mastroluca
Getty Images
foto
I
l barone de Coubertin, ha scritto
lo storico Jean-Marie Brohm, “è
al centro di un paradosso. A ogni
Olimpiade il suo nome è pronunciato, sovente con venerazione ma le
sue idee rimangono sconosciute.
Gioca un po’ lo stesso ruolo emblematico di Gandhi tra i non violenti
e Clausewitz tra i militari: ognuno
pretende di conoscerlo, nessuno
l’ha letto”.
1896: il tennis
nella prima Olimpiade
Simbolo dell’ecumenismo olimpico,
ha inserito il tennis fra le nove discipline della prima edizione dei Giochi
dell’era moderna. Partecipano 241
atleti in rappresentanza di 15 nazioni. Il primo campione nella storia del
tennis olimpico è l’irlandese John Boland, che piega in finale il greco Dionysios Kasdaglis, futuro fondatore
della National University of Ireland
di Dublino e membro per 18 anni
del Parlamento britannico (dal 1900
al 1918). Boland conquista anche il
titolo in doppio insieme al tedesco
Fritz Traun, “a conferma del fatto che
l’internazionalismo del tennis prevaleva sul nazionalismo olimpico” scrive Gianni Clerici”.
La finale della prima Olimpiade, qui sopra, ad Atene 1896 tra Boland e Kasdaglis. Sotto,
il podio di Londra 2012: da sinistra, Federer (argento), Murray (oro) e Del Potro (bronzo)
1900: a Parigi i primi big
L’edizione di Parigi del 1900 segna
l’avvento anche del torneo femminile. Charlotte Cooper diventa così la
prima donna di sempre a conquistare
un oro olimpico. Charlotte aveva già
conquistato tre volte Wimbledon con
lob millimetrici e un velenoso rovescio tagliato. Vincerà il titolo di singolare senza perdere un set e in doppio
misto con Reginald “Reggie” Doherty,
l’unico giocatore oltre alle sorelle Williams con quattro medaglie a cinque
cerchi all’attivo. Charlotte si sposerà
poi con un altro tennista, Rex Sterry,
e vincerà i suoi ultimi titoli a Wimbledon nel 1901 e 1908.
1908: si gioca a Wimbledon
Quell’anno, con le Olimpiadi spostate a Londra, il torneo assume regole e
principi moderni. I tornei, per la ve-
rità, sono due: il primo a maggio, al
Queen’s Club, su campi al coperto, il
secondo all’All England Lawn Tennis
and Croquet Club, nella vecchia sede di Worple Road, dopo Wimbledon:
all’evento olimpico parteciperanno
più nazioni che ai Championships
nel singolare maschile. Al femminile si presentano solo in sette, tutte
britannich. Vince Dorothea Chambers, nella foto qui a sinistra).
1912: in tribuna
il re di Svezia
Problemi logistici continuano a pe-
8
terza pagina
La “divina” francese Suzanne Lenglen,
oro nel femminile ad Anversa ’20
nalizzare l’edizione di Stoccolma
1912, che non vede la partecipazione delle stelle britanniche, francesi
e americane nei tornei maschili. Fissa invece la presenza sulle tribune
dei Royal Courts della famiglia reale svedese.
programma olimpico. Tornerà solo
come disciplina dimostrativa a Messico ‘68, nell’anno della rivoluzione
“open”. Il passo decisivo per il ritorno stabile nel programma a cinque cerchi è l’evento riservato agli
under 21 a Los Angeles 1984. David Gray, allora segretario generale
dell’International Tennis Federation
(ITF) che morirà prima di vedere
realizzato il suo sogno, è il primo
sostenitore dei meriti del tennis
fra gli sport olimpici, sostenuto dal
presidente Philippe Chatrier e dal
vice-presidente Pablo Llorens.
1992: Barcellona,
tutti i big in campo
1920: l’oro di Suzanne
La guerra mondiale, scrive Sergio
Giuntini, è “un laboratorio sperimentale dell’effettiva qualità della
preparazione psicofisica impartita
al soldato”. Anche i Giochi di Anversa 1920, allo stadio Pershing,
mantengono una spiccata matrice
militare. La presenza di 29 nazioni,
a dispetto della sistemazione a dir
poco spartana (per i tennisti non c’erano acqua calda né asciugamani),
rappresentano un record celebrato
con un’innovativa cerimonia d’apertura, la prima con il giuramento e la
bandiera a cinque cerchi. Emergono
nuove nazioni, come Spagna e Cecoslovacchia, ma a trionfare è il mancino sudafricano Louis Raymond sul
giapponese Ichiya Kumagai.
1924: Moschettieri
sul podio
La Divina Suzanne Lenglen, che conquista l’oro ad Anversa nel singolare
femminile, con c’è a Parigi quattro
anni dopo. I 99 uomini e le 43 donne
rappresentano il meglio del tennis
mondiale: Jean Borotra, Rene Lacoste, Henri Cochet, Vincent Richards
(vincitore), Helen Wills, Hazel Wightman e la campionessa di Wimbledon
Kitty McKane. Ma incredibilmente il
CIO non sceglie di organizzare i tornei in uno dei club meglio attrezzati
di Parigi, ma in un terreno intorno
allo stadio di Colombes.
ne di partire nemmeno Chris Evert,
preoccupata anche per la difficile
situazione politica. Chris America
è fidanzata allora con lo sciatore
Andy Mill, ed è proprio l’atmosfera
delle Olimpiadi invernali di Calgary
che le farà cambiare idea. “So come
ci si sente a vincere Wimbledon o
lo Us Open - diceva - ma nessuno di
noi tennisti oggi sa come ci si senta
con una medaglia olimpica al collo”.
Per esserci, insieme a Pam Shriver e
Zina Garrison, posticiperà anche la
data del suo matrimonio. Non può
evitare, però, il Golden Slam di Steffi Graf (qui in foto a sinistra) che
accompagna il trionfo a sorpresa di
Gattone Mecir.
1988: un ritorno difficile
A Seoul le stelle si dividono. Wilander, allora numero 1 del mondo, vede il torneo olimpico come
un evento inferiore agli Slam. Non
partono nemmeno Lendl, Agassi e
Connors. Non c’è nemmeno Martina
Navratilova, che protesta per le restrizioni in materia di accordi commerciali (tanto in discussione anche quest’anno con gli atleti che in
teoria rischiano di vedersi revocate
le medaglie perfino se uno sponsor
personale non compreso fra i partner dei Giochi pubblica un twit di
incoraggiamento). “Non è uno sport
olimpico” spiegava allora, ma alla fine un’edizione la giocherà, a 47 anni: uscirà ai quarti in doppio ai Giochi di Atene 2004. Non ha intenzio-
Il consolidamento comincia già da
Barcellona, con la presenza di tutti
i top-5 nel singolare maschile, Jim
Courier, Stefan Edberg, Boris Becker,
Goran Ivanisevic, portabandiera
croato e finalista battuto da Rosset,
e Pete Sampras. L’oro di Jennifer Capriati, che gioca uno dei suoi match
migliori contro Steffi Graf, aumenta
l’entusiasmo ad Atlanta dove Mary
Joe e Gigi Fernandez diventano la
prima coppia di doppio di sempre
a difendere l’oro, seguite poi da
Venus e Serena Williams a Pechino
2008 e Londra 2012.
E poi Agassi, Nadal,
Murray, Serena Williams…
Agassi, osservato dal padre presente nella nazionale di pugilato ai Giochi del 1952, e Kafelnikov (primo
russo ad arrivare numero 1) considerano l’oro olimpico il più grande
traguardo della carriera. È un cambio di prospettiva segnato dalla
decisione di assegnare punti validi
per il ranking anche al torneo olim-
Tennis fuori dai giochi
La federazione internazionale non è
certo soddisfatta e il tennis esce dal
Qui sopra, Atlanta ’96, da sinistra: Leander Paes (bronzo), Sergi Bruguera (argento) e Andre
Agassi; Poi, Venus e Serena Williams con l’oro in doppio di Pechino 2008, bissato nel 2012
9
terza pagina
Tutte le medaglie dei singolari
Andy Murray con l’oro nel singolare vinto
a Londra 2012 sull’erba di Wimbledon
pico, almeno fino a Londra 2012. Il
trionfo cileno di Atene e il dominio
russo accompagnano i Giochi nel
terzo millennio. A Londra, Murray
diventa il primo britannico a vincere una medaglia nel tennis dal maggiore Josiah Ritchie a Worple Road
nel 1908. E il cripwalk di Serena sui
campi senza più il bianco dominante di Wimbledon raccontano tutta
la primaria magia delle Olimpiadi.
Quando il mondo si ferma e la storia lascia il posto alla speranza.
MASCHILE, USA CON 3 ORI 1912,1928-1984 Non in programma
Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e brozno
2012 Andy Murray (GBR), Roger Federer (SVI), Juan Martin Del Potro (ARG)
2008 Rafael Nadal (SPA), Fernando Gonzales (CIL), Novak Djokovic (SER)
2004 Nicolas Massù (CIL), Mardy Fish (USA), Fernando Gonzalez (CIL)
2000 Yevgeny Kafelnikov (RUS), Tommy Haas (GER), Arnaud Di Pasquale (FRA)
1996 Andre Agassi (USA), Sergi Bruguera (SPA), Leander Paes (IND)
1992 Marc Rosset (SVI), Jordi Arrese (SPA), Goran Ivanisevic (CRO)
1988 Miloslav Mecir (CEC), Tim Mayotte (USA), Stefan Edberg (SVE)
1924 Vincent Richards (USA). Henri Cochet (FRA), Uberto De Morpurgo (ITA)
1920 Louis Raymond (SAF), Ichiya Kumagae (JAP), Charles Winslow (SAF)
1912 Charles Winslow (SAF), Harold Kitson (SAF), Oscar Kreuzer (GER)
1908 Josiah Ritchie (GBR), Otto Froitzheim (GER), Wilberforce Eaves (GBR)
1904 Beals Wright (USA), Robert LeRoy (USA), Alphonzo Bell (USA)
1900 Lawrence Doherty (GBR), Harold Mahoney (GBR), Reginald Doherty (GBR)
1896 John Boland (IRL), Dionysios Kasdaglis (GRE), Konstantinos Paspatis (GRE)
FEMMINILE, BIS WILLIAMS 1896,1904,1928-1984 non in programma
Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e brozno
2012 Serena Williams (USA), Maria Sharapova (RUS), Victoria Azarenka (BLR)
2008 Elena Dementieva (RUS), Dinara Safina (RUS), Vera Zvonareva (RUS)
2004 Justine Henin (BEL), Amélie Mauresmo (FRA), Alicia Molik (AUS)
2000 Venus Williams (USA), Elena Dementieva (RUS), Monica Seles (USA)
1996 Lindsay Davenport (USA), Arantxa Sánchez Vicario (SPA), Jana Novotna (CZE)
1992 Jennifer Capriati (USA), Steffi Graf (GER), Arantxa Sánchez Vicario (SPA)
1988 Steffi Graf (GER), Gabriela Sabatini (ARG), Zina Garrison (USA)
1924 Helen Wills (USA), Julie Vlasto (FRA), Kathleen McKane (GBR)
1920 Suzanne Lenglen (FRA), Edith Dorothy Holman (GBR), Kathleen McKane (GBR)
1912 Marguerite Broquedis (FRA), Dorothea Koring (GER), Molla Bjurstedt (USA)
1908 Dorothea Chambers (GBR), Penelope Boothby (GBR), Joan Winch (GBR)
1900 Charlotte Cooper (GBR), Helène Prevost (FRA), Marion Jones (USA)
Ori di coppia: maschile, femminile e misto
Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e bronzo
MASCHILE 1928-1984 Non in programma
2012 Bob Bryan/Mike Bryan (USA), Michael Llodra/Jo Wilfried Tsonga (FRA), Julien Bennetau/Richard Gasquet (FRA)
2008 Roger Federer/Stanislas Wawrinka (SVI), Simon Aspelin/Thomas Johansson (SVE), Bob Bryan/Mike Bryan (USA)
2004 Fernando Gonzalez/Nicolas Massù (CIL), Nicolas Kiefer/Rainer Schuttler (GER), Mario Ancic/Ivan Ljubicic (CRO)
2000 Sebastien Lareau/Daniel Nestor (CAN), Todd Woodbridge/Mark Woodforde (AUS), Alex Corretja/Albert Costa (SPA)
1996 Todd Woodbridge/Mark Woodforde (AUS), Neil Broad/Tim Henman (GBR), Marc Kevin Goellner/David Prinosil (GER)
1992 Boris Becker/Michael Stich (GER), Wayne Ferreira/Piet Norval (SAF), Goran Ivanisevic/Goran Prpic (CRO)
1988 Ken Flach/Robert Seguso (USA), Emilio Sanchez/Sergio Casal (SPA), Miloslav Mecir/Milan Srejber (CEC)
1924 Vincent Richards/Francis Hunter (USA), Henri Cochet/Jacques Brugnon (FRA), Jean Borotra/Rene Lacoste (FRA)
1920 Oswald Turnbull/Max Woosnam (GBR), Ichiya Kumagae/Seiichiro Kashio (JAP), Max Décugis /Pierre Albaran (FRA)
1912 Charles Winslow/Harold Kitson (SAF), Felix Pipes/Arthur Zborzil (AUT), Albert Canet/Eduard Meny de Marangue (FRA)
1908 George Hillyard/Reginald Doherty (GBR), Josiah Ritchie/James Parke (GBR), Charles Cazalet/Charles Dixon (GBR)
1904 Beals Wright/Edgar Leonard (USA), Robert LeRoy/Alphonzo Bell (USA), Joseph Wear/Allen West (USA)
1900 Lawrence Doherty/Reginald Doherty (GBR), Max Décugis/Basil Spalding de Garmendia (FRA/GBR), Harold Mahoney/Arthur Norris (GBR)
1896 John Boland/Fritz Traun (IRL/GER), Dionysios Kasdaglis/Demetrios Petrokokkinos (GRE), Edwin Flack/George Stuart Robertson (GBR)
FEMMINILE 1896-1912,1928-1984 Non in programma
2012 Serena Williams/Venus Williams (USA), Andrea Hlavackova/Lucie Hradecka (CZE), Liezel Huber/Lisa Raymond (USA)
2008 Serena Williams/Venus Williams (USA), Anabel Medina Garrigues/Virginia Ruano Pascual (SPA), Yan Zi/Jie Zheng (CIN)
2004 Li Ting/Sun Tiantian (CIN), Conchita Martinez/Virginia Ruano Pascual (SPA), Paola Suarez/Patricia Tarabini (ARG)
2000 Serena Williams/Venus Williams (USA), Kristie Boogert/Miriam Oremans (OLA), Els Callens/Dominique Van Roost (BEL)
1996 Gigi Fernandez/Mary Joe Fernandez (USA), Jana Novotna/Helèna Sukova (CZE), Arantxa Sánchez Vicario/Conchita Martínez (SPA)
1992 Gigi Fernandez/Mary Joe Fernandez (USA), Arantxa Sánchez Vicario/Conchita Martínez (SPA), Nicole Bradtke/Rachel McQuillan (AUS)
1988 Pam Shriver/Zina Garrison (USA), Jana Novotna/Helèna Sukova (CZE), Elisabeth Smylie/Wendy Turnbull (AUS)
1924 Hazel Wightman/Helen Wills (USA), Kathleen McKane/Phillis Covell (GBR), Evelyn Colyer/Dorothy Shepperd (GBR)
1920 Kathleen McKane/Margaret McNair (GBR), Winifred Beamish/Edith Holman (GBR), Suzanne Lenglen/Elisabeth D’Ayen (FRA)
MISTO 1896-2008 non in programma
2012 Victoria Azarenka/Max Mirnyi (BLR), Laura Robson/Andy Murray (GBR), Lisa Raymond/Mike Bryan (USA)
10
circuito atp e wta
Buon compleanno Roger
Lunedì Federer compie 35 anni. E si regala tutto
il resto dell’anno per rimettere a punto il fisico
dolorante e preparsi per essere ancora competitivo
ai massimi livelli per almeno due anni. Tornerà in
campo, con una racchetta nuova, l’1 gennaio 2017
di
Enzo Anderloni
L’
otto di agosto, cioè lunedì
prossimo, Roger Federer compirà 35 anni. Nel fargli i nostri
più affettuosi, partecipi e grati auguri (dopo l’ennesima esperienza
religiosa che ci ha fatto vivere rimontando due set a Marin Cilic nei quarti a
Wimbledon), non possiamo non notare
che per un tennista si tratta di un’età dal forte valore simbolico. Segna il
passaggio nel mondo degli Over.
Neonato su Facebook
Certo, quella degli Over 35 è la categoria meno significativa dell’essere
ormai un veterano. A quell’età quelli
davvero forti sono più solidi dei ventenni e dunque non è un discorso di
immediata sostanza. Però la carta d’identità parla chiaro e quella foto di
se stesso poco più che neonato che
ha postato su Facebook un paio di
settimane fa, la dice lunga: comincia anche lui, come tutti i mortali, a
far rivivere i ricordi, a ripercorrere il
passato oltrechè a guardare al futuro
e soprattutto a non inquadrare più
solo il campo da tennis. Da padre di
due coppie di gemelli è entrato in una
nuova dimensione della vita e guarda
le cose con un distacco diverso. Altrimenti non avrebbe preso una decisone così drastica: salutare tutti dopo la
bellissima quindicina di Wimbledon e
darci appuntamento all’anno prossimo. Tra l’altro senza neanche provare
ufficialmente la nuova racchetta, che
ha contribuito a disegnare e ci ha mostrato tutto soddisfatto in un curioso
video su facebook, che lo inquadrava
contornato dalle cime delle sue verdi
montagne.
Arrivederci a Perth
Oddio, un minimo di tatto nei confronti delle coronarie dei suoi milioni di
tifosi l’ha avuto. Un giorno ha annunciato che aveva deciso di ripartire nel
2017 dalla Hopman Cup, la gara/esibizione a squadre miste che apre la stagione australiana a Perth, intitolata al
grande coach di Hoad, Rosewall, Laver
e poi anche McEnroe, Harry Hopman.
Dunque ci ha dato certezza del domani. Poi la mazzata. L’annuncio sempre
via facebook che i medici gli avevavo
detto che se vuole tornare davvero
forte e non patire i mille dolorini tra
ginocchia e schiena che l’hanno martoriato quest’anno dopo l’operazione
al menisco post Australian Open, deve
dare tregua al suo corpo. Deve lavorare dandogli il tempo di smaltire le infiammazioni, ritrovare i suoi equilibri,
rinforzando un po’ tutta la muscolatura, al fine di prevenire ricadute.
Altri due anni in campo
Roger, come è nella sua indole, ha
puntato forte, pensato in grande. Si
vede in campo da protagonista per al-
12
meno altre due stagioni (l’ha confidato all’amico Claudio Mezzadri, ex pro,
ora telecronista e capitano della svizzera in Davis al tempo dell’esordio di
Roger, che l’ha raccontato durante un
match televisivo). E dunque non gli bastano le pomate, gli impacchi, i piccoli
rimedi per tirare avanti. Rivuole la sua
macchina da corsa e rivuole la pole
position. Wimbledon 2016 gli ha detto
che può ancora mettere il naso davanti
a tutti (lui stesso non si sentiva pronto al 100% e aveva dichiarato all’inizio
del torno che i favoriti erano altri. E
invece...). Poi la finale gli è sfuggita per
un pelo e lì forse ha capito che se sta
bene in certe condizioni può ancora
davvero battere chiunque.
Quel brusco inciampo
Contemporaneamente quel brusco inciampo (e conseguente rovinosa caduta) nel quinto set contro Raonic (che in
realtà ha posto fine all’incontro) deve
averlo segnato fortemente. Una cosa
circuito atp e wta
del genere non gli era mai successa ed
è parsa proprio legata a un momento
di appannamento. Non sono stati causali quel suo attimo di contraccolpo
psicologico, quei centesimi di secondo in cui è rimasto lungo disteso sul
prato del Centre Court, come dovesse
radunare tutte le energie dopo un colpo da ko.
Aveva funzionato. Questo nuovo tennis più propenso alla rete, agli scambi
brevi, definitivi, gli aveva permesso di
battere due volte Djokovic.
Adesso che cosa si inventerà? C’è da
star certi che uno “malato di tennis“
come lui, passato il primo periodo che
a quanto pare sarà di fisioterapia e
potenziamento muscolare, penserà a
qualcosa di nuovo e potente da mettere nel proprio armamentario. Del resto il fatto che avrebbe, a quanto pare,
potuto rientrare per il torneo di Basilea ma, confrontandosi con Ljubicic,
abbia deciso di tirare dritto fino a fine
anno, fa pensare che voglia lavorare
su migliorie tecniche importanti.
Modifiche e miglioramenti dei propri
colpi che di solito i giocatori fanno
fatica a realizzare perché richiederebbero un tempo che i professionisti non hanno, dovendo limitare alle
tre settimane circa di preparazione
“invernale” il tempo a disposizione
per tecnica, tattica, preparazione fisica e mentale di una eventuale nuova variante di gioco.
Uscirà dai Top 10
Non sappiamo e probabilmente non
sapremo mai se in quell’attimo si è rotto qualcosa, anche solo una fibra psicofisica millimetrica. Ma l’espressione
del viso, impenetrabile ma scura, un
po’ come quella che aveva negli allenamenti pre-match a Roma, quando,
acciaccato, viveva giorno per giorno la
scelta se scendere in campo o no. E poi
ha saltato Parigi, rompendo l’incredibile striscia record di 65 partecipazioni consecutive nei tornei dello Slam,
dagli Us Open 1999 (e a un certo punto
36 volte consecutivamente almeno nei
quarti di finale!).
Sta di fatto che dalle dichiarazioni programmatiche Roger ha intenzione di
lavorare sodo e a lungo, senza le interruzioni e le fatiche dei tornei, per tornare davvero più forte di prima. Possibilmente molto più forte, visto che
scivolando (come fisiologicamente avverrà per la prima volta dal 2003) fuori dalla top 10 (13°? 15° posto?) dovrà
cominciare a far fuori pezzi grossi sin
dagli ottavi di finale dei grandi tornei.
In fondo, passato lo shock da impatto
della notizia, ci si sente quasi sollevati
all’idea che Federer tornerà. E anche
bello carico, con l’idea di giocare ancora per anni. D’altra parte lui è così.
Non ama il testa a testa, la lotta gomito
a gomito con gli avversari o con la sorte. Lui si prepara da dio, affila le armi e
il repertorio, cerca di essere talmente
più forte dei propri avversari, da non
dover combattere palla su palla. Vuole
vincere ancora per distacco.
Si è regalato del tempo
Dunque possiamo dire che per i 35 anni Federer si è regalato del tempo. E di
questi tempi è gran cosa, un privilegio
da gran signori. Anche a noi comunque
ne ha regalato, portandoci a credere
che il suo addio, una volta collocato
dai vaticinatori di tennis dopo l’Olimpiade di Rio, si sia ulteriormente allontanato. Di certo di qui alla Hopman
Cup 2017 la fame di tennis crescerà.
La sua, una volta a posto fisicamente,
di sicuro, anche perché non vedrà l’ora di sfilare dal borsone queste nuove
racchette nere con la sua faccina che
si è fatto confezionare dalla Wilson. La
nostra, beh, nel generale appiattimento degli stili, come potrebbe essere diversamente. Ci basta ricordare due o
tre colpi da mandrake contro Cilic per
risentire immediatamente l’acquolina
in bocca. Buon compleanno vecchio
Roger. Arrivederci a gennaio. Già ci
manchi, però.
Inventerà nuovi colpi?
Uscendo da una stagione 2014 sfortunata per il mal di schiena era tornato in campo a inizio 2015 con una
nuova raccheta prototipo, piatto
corde più ampio, più potente e più
stabile. Attuava nuovi schemi più offensivi e persino un colpo nuovo, la
famosa Sabr (Sneacky Attack by Roger), la risposta al servizio aggressiva di controbalzo, giocata di soppiatto entrando in campo per prendere
l’avversario alla sprovvista.
Roger come Serena,
ma il più anziano è Karlovic
Tra i primi 100 giocatori del mondo ce ne sono quattro più anziani di Federer: il croato Ivo karlovic, n. 26 del mondo, recente vincitore a Newport ha compiuto 37 anni; il francese Stephane
Robert (n.58) ne ha 36 come il dominicano Victor Estrella Burgos (n.87) e il tedesco Benjamin
Becker, n.98 del mondo, ne ha festeggiati 35 lo scorso 16 giugno. Compiranno 35 anni nel 2016
anche lo spagnolo Feliciano Lopez e il nostro Paolo Lorenzi. In campo femminile, Venus Williams, attuale n. 6 Wta ha già compiuto 36 anni. Serena ne farà 35 il prossimo 26 settembre.
13
racchette e dintorni
La nuova (e forse
ultima) spada del re
In vendita nei negozi dall’1 settembre, è stata presentata direttamente
da Roger Federer la nuova Wilson Pro Staff RF 97 Autograph.
In veste all black (anche opaco) ha firma e faccina del fuoriclasse svizzero...
di Mauro Simoncini
T
utto quello che ruota intorno a Roger Federer è magia.
Tifosi, fan, sostenitori, o anche semplicemente tennisti,
di qualsiasi età, provenienza, livello di
gioco... non si può non essere catturati
dalla classe, dallo stile e dall’eleganza
di Sua Maestà, forse “il tennista più forte della storia”. Un atleta che da sempre
si è accompagnato a due sponsor tecnici di livello assoluto, colossi dell’industria sportiva come Nike e Wilson.
È proprio Roger a parlare delle sue racchette: “Mi ricordo ancora quando da
piccolino indicai subito una Wilson a
mio padre. Era la mia prima racchetta!”.
Questo ricordo fa parte dell’introduzione di un video in cui Roger presenta
l’ultimo gioiello, la sua prossima racchetta: la nuova Wilson Pro Staff RF
97 Autograph. Sarà disponibile a partire dall’1 settembre nei negozi, qualche giorno prima negli store degli Us
Open a New York. Per ora si vedono le
foto e i video. Roger ce l’ha mostrata in
anteprima su Facebook.
“Da 25 anni gioco con Wilson. Non mi
sembra vero di aver contribuito direttamente alla realizzazione della mia
racchetta, al design e alle scelte dei particolari. Sono davvero entusiasta”. Così
prosegue Federer stesso parlando della
sua nuova arma. Che sia l’ultima, quella che lo accompagnerà per tutto il gran
finale di carriera? Tutti sperano di no,
ma a 35 anni le probabilità sono elevate. Ma adesso prendiamo in mano lei,
la spada del re. Così a bruciapelo è la
racchetta più bella che Roger abbia mai
impugnato. Il design è semplicissimo,
minimalista, caratterizzato, anzi dominato, dal nero. Niente più bianco, niente più rosso, solo nero, alternato tra
opaco e lucido (black velvet e tuxedo
black) con serigrafie tutte in argento.
Specifiche - Sul piano tecnico di
fatto non è cambiato niente rispetto
all’ultimo attrezzo: sono ben 340 i
grammi di peso (esclusa l’incordatura, che Federer continua a montare in
ibrido reverse con monofilo Luxilon
sulle orizzontali e budello sulle verticali) con un bilanciamento a 30,5
centimetri, “all’indietro” rispetto alle moderne concorrenti agonistiche.
14
97 pollici quadrati l’ampiezza del
piatto corde. Il profilo è quello consueto, sottile da 21,5 mm, costante
e squadrato; lo schema corde 16x19.
Quindi nulla di nuovo, anche perché
Roger ha già fatto due anni fa lo storico cambio di ovale, più ampio e permissivo rispetto ai 90 pollici quadrati
che usava da sempre (e prima erano
addirittura 85).
racchette e dintorni
Dettagli - La vera novità qui è l’estetica, il look dell’attrezzo, che lo rende
se possibile ancora più oggetto raro,
da collezione. Come detto, sull’onda
delle tendenze e del gusto estetico
anche di altri settori (automobilismo,
moda e hi-tech per esempio), dopo 18
mesi di studi e incontri anche con lo
stesso Roger, gli ingegneri di Wilson
hanno scelto un design minimalista
ed essenziale e un colore solo, il nero.
L’abbinamento davvero accattivante è
l’alternanza tra nero lucido e opaco (in grado di assorbire la luce). La
zona lucida è quella a ore 9 e a ore 3
del fusto, mentre l’opaco caratterizza
tutto il cuore: la mano non dominante
di sostegno nei colpi non bimani avrà
un feeling particolare nella “presa”,
un’esperienza tattile quasi unica.
Le scritte, ridotte ai minimi termini,
asciutte ed essenziali, sono lucide e
metalliche, ottenute con il laser (novità assoluta). Ma la vera chicca, nella
gola, sull’interno di uno dei due steli,
oltre all’autografo di RF, è la sua faccina stilizzata.
Più sotto, con la bandiera svizzera
(unica nota di rosso oltre al tappo con
logo Wilson in bianco) c’è la scritta
“Designed with Roger in Switzerland
- Engineered in Chicago” (quartier
generale di Wilson). Dulcis in fundo,
anche il manico è unico: di cuoio sì,
ma nero. Insomma tutti i dettagli di
questo look sembrano davvero incarnare lo stile, l’eleganza e la classe del
campione. “Dal suo cuore alle vostre
mani”, così recita il claim di Wilson.
Giovani - Poi è lo stesso Roger Federer nel suo video di presentazione
della racchetta su Facebook (direttamente dalle montagne svizzere) a
sottolineare il ruolo e l’importanza
di tutta la gamma Pro Staff RF97, non
solo della “sua” Autograph. Ci sono,
come già successo nell’attuale collezione, tutte le declinazioni e le sorelle
minori più leggere. In particolare - lo
sottolinea Roger stesso - quelle concepite per i giovani tennisti: la 97LS
(che sta per Light e Spin) da 290 grammi, con profilo poco più spesso (23
mm) e schema corde invertito 18x16.
Tutto per regalare spinta e rotazioni. E poi c’è la ancor più leggera ULS
da 270 grammi di peso. Perché i più
giovani, proprio come ha fatto Roger,
possano accompagnarsi con un valido attrezzo Wilson (quasi definitivo)
sin da quando escono dal segmento
di attrezzi junior più corti.
In alto, schizzi e anteprime delle soluzioni
grafiche: le zone da verniciare “lucido”,
l’autografo e la faccina di Federer
Qui e sopra, alcuni dettagli, a partire
dai grommet “incassati” nel telaio
fino alla finitura opaca “black velvet”
15
circuito mondiale
Novak 30 per 1000
Djokovic distanzia di due titoli Masters Nadal (28) e fa poker a Toronto,
e chiede agli spettatori di abbracciarsi. Nel femminile, sempre in Canada
ma a Montreal, arriva il 14° successo Wta della rumena Simona Halep
Novak Djokovic è a quota 30 Masters 1000 in carriera; a destra, la rumena Simona Halep
N
ovak Djokovic torna ad alzare le braccia al cielo dopo la
delusione di Wimbledon. È il
n.1 al mondo il vincitore della
“Rogers Cup”, sesto Masters 1000 stagionale giocato sul duro di Toronto, città canadese che si alterna come sede a
Montreal. Battuto in finale per 6-3 7-5 il
giapponese Kei Nishikori, n.6 Atp, che
esce sconfitto per la decima volta su
12 confronti diretti con il dominatore
del circuito. Per Djokovic è dunque il
66° titolo assoluto, il 30° in un Masters
1000. Successo che arriva con Andy
Murray, Roger Federer e Rafa Nadal ai
box e che gli vale comunque il poker
canadese (ormai a due titoli dal record
di Ivan Lendl, con sei). Forse il dato che
stupisce di più è che Nole è alla14a finale nelle ultime 15 partecipazioni nei
‘1000’. I trofei non gli mancano, ma
Djokovic cerca sempre di conquistare anche il pubblico, e a Toronto lo ha
fatto con un curioso fuori programma:
“Ho promesso che avrei chiesto a tutti
i presenti di abbracciare il loro vicino:
invito tutti a farlo”, le parole di Djokovic, che per primo abbraccia la persona
accanto a lui, uno delle autorità intervenute per la premiazione.
Halep, buona la seconda
Con un anno di ritardo Simona Halep conquista la “Rogers Cup”, torneo
Wta Premier giocato quest’anno a
Montreal, in Canada. In finale la rumena n.5 Wta serie ha avuto la meglio sulla statunitense Madison Keys,
numero 12 del ranking mondiale. Lo
scorso anno Simona era stata fermata sul più bello da Belinda Bencic e
soprattutto da un colpo di calore.
Questa volta Simona ha fatto centro:
per lei è il 14° trofeo in carriera a
fronte di 22 finali disputate, il terzo
in una stagione in cui ha vinto tutte e
tre le sfide per il titolo giocate (oltre
Montreal, anche Madrid e Bucarest).
Rendimento che le vale il ritorno sul
podio Wta (n.3). Appuntamento con
la gloria ancora rimandato invece per
Madison Keys, tradita dalla sua arma
migliore (il servizio). Per lei era la
prima finale sul cemento, la quinta in
carriera, la terza in un 2016 che l’ha
vista vincere a Birmingham e perdere agli Internazionali BNL d’Italia a
Roma, sconfitta da Serena Williams.
Ad ogni modo Madison è tornata Top
10 e ha pure eguagliato il suo best
ranking (numero 9 Wta).
16
Gaio e Vanni,
che doppietta!
Evidentemente qualcosa si è sbloccato per
Federico Gaio, che ha conquistato il secondo titolo challenger nel giro di 15 giorni:
dopo il successo a San Benedetto del Tronto
il faentino si è aggiudicato anche il torneo di
Biella (85mila euro di montepremi): in finale
il 24enne romagnolo, che si allena al Centro
Tecnico di Tirrenia, ha battuto per 7-6 6-2 il
brasiliano Thomaz Bellucci, n.52 Atp e secondo favorito del torneo. Nella stessa settimana
Luca Vanni si è aggiudicato il Challenger Atp
da 64mila euro di Segovia, in Spagna: in finale
il 31enne toscano, n.170 al mondo, si è imposto
per 6-4 3-6 6-3 sull’ucraino Illya Marchenko,
n.72 Atp. Per Vanni è il secondo titolo Challenger in carriera dopo Portorose 2015.
i numeri della settimana
Lorenzi n.1 d’Italia
I primi 25 del ranking Atp
di Giorgio Spalluto - foto Getty Images
1
la medaglia vinta dall’Italia nel tennis
alle Olimpiadi. Fu il barone triestino Uberto
de Morpurgo a vincere il bronzo in singolare
nel 1924. Nel 1984 Paolo Canè e Raffaella
Reggi si aggiudicarono un bronzo in un’edizione
in cui il tennis era relegato a sport dimostrativo.
14 le edizioni in cui il tennis ha fatto parte
del programma dei Giochi olimpici estivi.
Presente sin dalla nascita (1896) e per 7
Olimpiadi, è stato escluso a partire dal 1928,
per tornare a essere ufficialmente sport
olimpico nel ‘88 a Seoul. Sia nel ‘68 che nell’84
il tennis fu presente come sport dimostrativo.
16 gli anni di Jennifer Capriati quando
vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di
Barcellona nel 1992. La statunitense, vittoriosa
in finale su Steffi Graf, è la più giovane
ad aver vinto un oro olimpico nel tennis.
3
gli ori vinti da Reginald Doherty, l’unico
tennista ad aver fatto tris nella competizione
a 5 cerchi: 2 in doppio (1900 e 1908) e 1
in misto (1908). Seguono a 2 ori Laurence
Doherty, Charles Winslow, John Pius Boland,
André Gobert, Arthur Gore, Beals Wright
e Nicolas Massu, l’unico a vincere più di un oro
(singolo e doppio nel 2004), da quando il tennis
è tornato a far parte dei Giochi nel 1988.
5
le medaglie vinte dalla britannica
Kitty McKane, la più medagliata della storia
dei Giochi, vincitrice di 1 oro (doppio 1920),
2 argenti (misto 1920 e doppio 1924), 2 bronzi
(singolare 1920 e 1924). Potrebbe essere
eguagliata, ed eventualmente superata a Rio,
dalle sorelle Williams, vincitrici entrambe
di 4 medaglie tutte d’oro (una in singolare
e 3 in doppio).
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Novak Djokovic (SRB)
2
Andy Murray (GBR)
3
Roger Federer (SUI)
4
Rafael Nadal (ESP)
5
Rafael Nadal (ESP)
6
Kei Nishikori (JPN)
7
Milos Raonic (CAN)
8
Tomas Berdych (CZE)
9
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
10
Dominic Thiem (AUT)
11
Gael Monfils (FRA)
12
David Ferrer (ESP)
13
David Goffin (BEL)
14
Marin Cilic (CRO)
15
Richard Gasquet (FRA)
16 Roberto Bautista Agut (ESP)
17
John Isner (USA)
18
Nick Kyrgios (AUS)
19
Feliciano Lopez (ESP)
20
Bernard Tomic (AUS)
21
Pablo Cuevas (URU)
22
Steve Johnson (USA)
23 Philipp Kohlschreiber (GER)
24
Alexander Zverev (GER)
25
Jack Sock (USA)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
16040
10065
5945
5945
4940
4845
4465
3660
2995
2865
2800
2695
2655
2615
2365
1970
1895
1865
1835
1690
1675
1645
1600
1510
1495
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Serena Williams (USA)
2
Angelique Kerber (GER)
3
Simona Halep (ROU)
4
Garbine Muguruza (ESP)
5
Agnieszka Radwanska (POL)
6
Venus Williams (USA)
7
Victoria Azarenka (BLR)
8
Roberta Vinci (ITA)
9
Madison Keys (USA)
10
Svetlana Kuznetsova (RUS)
11
Dominika Cibulkova (SVK)
12 Carla Suarez Navarro (ESP)
13
Johanna Konta (GBR)
14
Petra Kvitova (CZE)
15
Timea Bacsinszky (SUI)
16
Belinda Bencic (SUI)
17
Karolina Pliskova (CZE)
18
Samantha Stosur (AUS)
19 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS)
20
Elina Svitolina (UKR)
21
Barbora Strycova (CZE)
22
Sloane Stephens (USA)
23
Kiki Bertens (NED)
24
Elena Vesnina (RUS)
25
Sara Errani (ITA)
17
Punti
8300
6745
5970
5481
5340
4010
3761
3550
3455
3060
3015
3010
2940
2920
2609
2605
2540
2425
2400
2330
2005
1995
1987
1967
1880
Pos. Rank.
1
40
2
41
3
74
4
113
5
138
6
144
7
158
8
200
9
207
10 217
11 230
12 232
13 236
14 259
15 263
16 278
17 292
18 303
19 305
20 316
21 330
22 332
23 339
24 359
1515
25 373
Nome
Paolo Lorenzi
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Thomas Fabbiano
Luca Vanni
Marco Cecchinato
Federico Gaio
Simone Bolelli
Andrea Arnaboldi
Filippo Volandri
Alessandro Giannessi
Stefano Napolitano
Lorenzo Giustino
Matteo Donati
Alessandro Bega
Riccardo Bellotti
Edoardo Eremin
Lorenzo Sonego
Roberto Marcora
Gianluca Mager
Matteo Viola
Salvatore Caruso
Gianluigi Quinzi
Francisco Bahamonde
Flavio Cipolla
Punti
1145
1120
730
545
422
411
364
277
262
251
240
237
234
198
196
177
166
158
156
151
143
142
137
127
120
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
Punti
8
Roberta Vinci
3550
25
Sara Errani
1880
68
Camila Giorgi
950
104
Francesca Schiavone
622
113
Karin Knapp
544
267
Anastasia Grymalska
180
273
Martina Caregaro
168
327
Jessica Pieri
122
350
Cristiana Ferrando
109
371
Gioia Barbieri
98
382
Alice Matteucci
95
388
Jasmine Paolini
93
390
Nastassja Burnett
91
397
Martina Trevisan
90
400
Corinna Dentoni
89
404
Martina Di Giuseppe
86
423
Alberta Brianti
78
446
Angelica Moratelli
71
454 Giulia Gatto-Monticone
68
464
Georgia Brescia
66
486
Claudia Giovine
61
506
Camilla Scala
57
592
Deborah Chiesa
40
593
Alice Balducci
40
611
Martina Spigarelli
37
il tennis in tv
L’agosto tutto live
del cemento Usa
S
i parte da Atlanta, si termina
con New Haven e Winston Salem. Un agosto da godersi sempre in diretta, dal mare o dalla montagna, sempre sugli schermi
di SuperTennis Tv. Palinsesto e fusi
orari aiutano, perché una volta rientrati dalla spiaggia o dalle passeggiate in montagna, è possibile tuffarsi
sul cemento americano, dove tutti i
migliori saranno impegnati nelle fasi
di preparazione agli Us Open di New
York. Quest’anno l’estate del tennis
internazionale è particolarmente torrida, merito dell’appuntamento olimpico di Rio de Janeiro. Ma una volta
terminata la caccia all’oro riparte subito la rincorsa ai punti. E all’ultimo
Slam stagionale. Anticipato come
ormai da tradizione delle Us Open
Series. SuperTennis, canale n.64 del
digitale terrestre, n.224 di Sky e n.30
di TivùSat, proporrà la bellezza di
cinque tornei.
Live da Atlanta,
la “casa” di Isner
Tra i live estivi il Wta di Cincinnati vinto
nel 2015 da Serena Williams (Getty Images)
Si comincia dalla Georgia, profondo Sud-Est degli Stati Uniti, dove si
gioca il BB&T Open, evento “250” da
Tennis Magazine aperto per ferie,
in onda anche il 10 e il 24 agosto
Tennis Magazine, il format esclusivo di SuperTennis Tv che sta dalla parte di chi gioca, non vi
lascia nemmeno nella settimana di Ferragosto. Dopo l’appuntamento standard di mercoledì 3
agosto, tecnica, preparazione fisica, mental game, segreti di racchette e accessori, così come tutte
le altre rubriche tornano anche mercoledì 10 agosto, sempre in prima serata (alle 21.05). Unico
mercoledì di “ferie”, il 17 agosto; ma ci si rivede il 24.
Domenica 7 alle 21 la finale dell’Atp di Atlanta in diretta
Giovedì 4
Venerdì 5
00:00 - Lajovic vs
Edmund, Coppa
Davis Serbia vs Gran
Bretagna
03:00 - WTA Montreal
(replica)
05:00 - ATP Umag
(replica)
07:00 - WTA Montreal
Finale (replica)
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Reloaded
Coppa Davis Quarti di
Finale
10:00 - WTA Montreal
(replica)
12:00 - ATP Kitzbuhel
(replica)
14:00 - Trofeo Kinder
+ Sport - Novara
14:15 - WTA Stanford
(replica)
16:15 - Tennis
Magazine
16:45 - La Voce delle
Regioni
16:55 - News
17:00 Magazine ATP
17:30 - Doppio,
Coppa Davis Italia vs
Argentina
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - News
21:05 - Magazine ATP
21:30 - WTA Montreal
Finale (replica)
23:30 - Tennis
Magazine
00:00 - Reloaded Coppa
Davis Quarti di Finale
01:00 - WTA Montreal
(replica)
03:00 - Lorenzi vs
Struff, ATP Kitzbuhel
(replica)
06:15 - WTA Stanford
(replica)
08:15 - Tennis
Magazine
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - WTA Montreal
(replica)
11:00 - ATP Umag
(replica)
13:00 - Highlights
13:15 - Coppa Davis
Serbia vs Gran
Bretagna
16:15 - Magazine ATP
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - News
17:00 - Fognini vs
Delbonis, Coppa Davis
Italia vs Argentina
19:45 – Atp Challenger
Cortina
20:00 - LIVE ATP
Atlanta QF
21:45 - La Voce delle
Regioni
22:00 - LIVE ATP
Atlanta QF
Sabato 6
00:00 - Tennis
Magazine
00:30 - Doppio,
Coppa Davis Italia vs
Argentina
04:15 - ATP Atlanta
QF1 (replica)
06:15 - ATP Atlanta
QF2 (replica)
08:15 - Magazine
ATP
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - ATP Umag
(replica)
11:00 - WTA Montreal
(replica)
13:00 - ATP Atlanta
QF1 (replica)
15:00 - ATP Atlanta
QF2 (replica)
17:00 - News
17:05 - WTA Montreal
Finale (replica)
19:00 - ATP Umag
(replica)
20:30 – Atp
Challenger Cortina
20:45 - La Voce delle
Regioni
20:55 - News
21:00 - LIVE ATP
Atlanta SF
23:00 - Tennis
Magazine
23:30 - Magazine ATP
Domenica 7
00:00 - WTA
Montreal Finale
(replica)
02:00 - LIVE ATP
Atlanta SF
04:00 - Reloaded
Coppa Davis Quarti di
Finale
05:00 - WTA
Montreal (replica)
06:45 - ATP Atlanta
SF1 (replica)
09:00 - ATP Atlanta
SF2 (replica)
11:00 - ATP Kitzbuhel
(replica)
13:00 - WTA
Montreal Finale
(replica)
15:00 Tennis
Magazine
15:30 Magazine ATP
16:00 - Reloaded
Coppa Davis Quarti di
Finale
17:00 - News
17:00 - ATP Atlanta
SF1 (replica)
19:00 - ATP Atlanta
SF2 (replica)
21:00 - News
21:00 - LIVE
ATP Atlanta F
23:00 - Reloaded
ATP Master 1000
Torornto
Lunedì 8
00:00 - ATP Atlanta
SF1 (replica)
02:00 - Lajovic vs
Ward, Coppa Davis
Serbia vs Gran
Bretagna
07:00 - ATP Kitzbuhel
(replica)
09:00 - ATP Atlanta
SF2 (replica)
11:00 - Magazine ATP
11:30 - Tennis
Magazine
12:00 - Reloaded ATP
Master 1000 Torornto
13:00 - ATP Atlanta
Finale (replica)
15:00 - ATP
Washington Finale
(replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - NEWS
17:05 - WTA Montreal
Finale (replica)
19:00 - ATP Umag
Finale (replica)
21:00 - NEWS
21:05 – Atp
Challenger Cortina
23:00 - ATP Atlanta
Finale (replica)
Martedì 9
01:00 - ATP Umag
(replica)
07:00 - ATP Atlanta
SF1 (replica)
09:00 - Doppio, Coppa
Davis Serbia vs Gran
Bretagna
13:00 - ATP Atlanta
SF2 (replica)
15:00 - WTA
Montreal (replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17:00 - NEWS
17:05 - ATP Atlanta
Finale (replica)
19:30 - Reloaded ATP
Master 1000 Torornto
20:30 - Trofeo Kinder
+ Sport Milano
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - NEWS
21:05 - Fognini vs
Delbonis, Coppa Davis
Italia vs Argenti na
Mercoledì 10
06:00 - Doppio,
Coppa Davis Serbia
vs Gran Bretagna
08:45 - La Voce
delle Regioni
09:00 - ATP
Atlanta Finale
(replica)
11:00 - Seppi vs
Delbonis, Coppa
Davis Italia vs
Argentina
15:30 - Reloaded
ATP Master 1000
Torornto
16:30 - Trofeo
Kinder + Sport
Milano
16:45 - La Voce
delle Regioni
17:00 - NEWS
17:05 - WTA
Montreal (replica)
19:00 - ATP
Atlanta SF1
(replica)
20:45 - La Voce
delle Regioni
21:00 - News
21:05 - Tennis
Magazine
21:30 - ATP
Kitzbuhel (replica)
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
18
il tennis in tv
quasi 700 mila dollari di montepremi che negli anni ha rappresentato
quasi una seconda casa per lo statunitense John Isner. Il ragazzone
del Nord Carolina, oggi al n.16 del
ranking Atp ma già Top 10 nel 2012,
è stato capace di portarsi a casa il
trofeo per ben tre volte, ultima edizione compresa (2015). Le dirette di SuperTennis vanno dal 5 al 7
agosto, per vedere le condizioni dei
protagonisti del circuito a una sola
settimana dall’appuntamento olimpico di Rio 2016.
L’agosto in Italia? Con l’Atp a Cortina
Tre appuntamenti con approfondimenti, interviste, immagini e curiosità dal Challenger Atp di Cortina. La terza edizione del torneo ampezzano, per il secondo anno consecutivo tappa d’apertura del
calendario agostano, sbarca su SuperTennis venerdì 5 agosto, sabato 6 e lunedì 8 agosto. Sempre
in prima serata. La terra rossa delle Dolomiti, lo scorso anno, aveva incoronato Paolo Lorenzi, che
proprio nella conca ampezzana aveva cominciato la sua rincorsa al best ranking, culminata un paio
di settimane fa con il successo nell’Atp 250 di Kitzbuehel.
Dopo Rio tutti in Messico
Anche durante il torneo olimpico,
il circuito Atp non chiude i battenti
e continua ad assegnare punti per
il ranking dal Messico. Lo fa con
Campi duri americani protagonisti in agosto
sugli schermi di SuperTennis Tv: si parte venerdì
3 con il torneo Atp di Atlanta (Getty Images)
l’Abierto Mexicano di Los Cabos, e
SuperTennis trasmetterà in diretta vale a dire a partire dalle 5 del mattino - le fasi calde dell’evento tra il
12 e il 14 agosto, date di “quarti”,
semifinali e finale. L’evento messicano, con i suoi 800 mila dollari di
montepremi complessivo, oltre a
essere un nuovo appuntamento in
agenda e a essere ospitato in uno
delle maggiori località turistiche
del Messico, è anche il più ricco Atp
250 del Centro America.
Cincinnati, tornano i Premier
Dal 5 al 27 agosto, la guida tv
delle dirette su SuperTennis
Giorgno
Evento Live
Orario inizio match
Venerdì 5 agosto 2016
Atp Atlanta
20:00 - 22:00
Sabato 6 agosto 2016
Atp Atlanta
21:00 - 01:00
Domenica 7 agosto 2016
Atp Atlanta
19.00
Venerdì 12 agosto 2016
Atp Los Cabos
01:00 - a seguire
Sabato 13 agosto 2016
Atp Los Cabos
05:00 - a seguire
Domenica 14 agosto 2016
Atp Los Cabos
05.00
Lunedì 15 agosto 2016
Wta Cincinnati
17.00 – 19.00
Martedì 16 agosto 2016
Wta Cincinnati
17.00 - 19.00 – 02:30
Mercoledì 17 agosto 2016
Wta Cincinnati
17.00 - 19.00 – 21.00
Giovedì 18 agosto 2016
Wta Cincinnati
17.00 - 19.00 - 02:30
Venerdì 19 agosto 2016
Wta Cincinnati
17.00 – 19.00 - 20:30 - 01:00
Sabato 20 agosto 2016
Wta Cincinnati
19:00 - 20:30
Domenica 21 agosto 2016
Wta Cincinnati
20.00
Mercoledì 24 agosto 2016
Wta New Haven
10.00 *
Giovedì 25 agosto 2016
Wta New Haven
19.00 - 01.00 *
Atp Wiston Salem
01.00 – a seguire
Wta New Haven
19:00 - 01:00 *
Atp Wiston Salem
21:00 - 01:00
Wta New Haven
21.00 *
Atp Wiston Salem
19.00
Venerdì 26 agosto 2016
Sabato 27 agosto 2016
* in rosso orari soggetti a modifica
19
Scocca di nuovo l’ora-Premier. Lo fa in
pieno agosto con l’appuntamento Wta
di Cincinnati, dove si gioca il Western
& Southern Open, il più antico torneo
professionistico di tutti gli Stati Uniti
(la prima edizione si svolse nel 1899).
Sebbene il circuito femminile vi sia
sbarcato nel 2004, quasi 13 anni fa,
l’evento è prima diventato “combined” a partire dal 2011 e poi è stato
inserito nella stretta élite dei Premier
5 nel 2014. In questo caso la copertura da parte di SuperTennis non garantisce soltanto i week-end e le fasi
finali, bensì tutta la durata della manifestazione con le dirette lungo tutta
la settimana (15-21 agosto) nella fascia tardo-pomeridiana e serale.
Verso New York
E se tutto questo non dovesse bastare
per placare gli appetiti tennistici estivi degli appassionati più incalliti, dal
27 al 29 arriva pure una bella doppietta che copre entrambi i circuiti e che
manda in onda sia i protagonisti Atp
che quelle targate Wta. Da una parte il
Winston-Salem Open, in Carolina del
Nord, è l’ultimo torneo maschile delle
Us Open Series prima dello Slam newyorchese. Stesso discorso ovviamente
vale per il torneo femminile di New
Haven, Connecticut. E in questo pingpong tutto nord-americano, a telecomando comunque fermo, le immagini
delle dirette rimbalzano da uno stato
all’altro a seconda di programmi di
gioco e di giornata. Se questo non è
un agosto a tutto tennis...
giovani
Ragazzi, tutti al Master
ma con l’iscrizione
Non basta aver vinto una tappa durante l’anno, o aver raggiunto la finale,
per giocare al gran finale del Foro Italico del 22-30 agosto serve confermare
la presenza entro il 7. Gli ultimi qualificati dalle tappe dei Centri Estivi
di GABRIELE
RIVA
la procedura, ricordando prima però
che la conferma di partecipazione deve essere effettuata entro il 7 agosto.
Quindi, per farlo, bisogna registrarsi al
sito www.trofeotennis.it, lo stesso che
durante l’anno ha accompagnato i partecipanti per le iscrizioni ai tornei, per
i tabelloni, le fotografie e molto altro.
Una volta inseriti i propri dati di login (la mail usata per la registrazione e
la relativa password), bisogna accedere nell’area riservata e cliccare su “calendario tornei” (menu orizzontale in
alto). A questo punto va selezionato
“Master Nazionale” (il torneo numero
142 dell’elenco), successivamente va
indicata quale finale è stata disputata
durante l’anno e concludere il tutto con
un clic su “iscriviti al Master”.
V
incere non basta. Bisogna confermare la presenza, come ai
grandi eventi. E il Master finale del Trofeo Tennis Kinder
+sport per molti ragazzini italiani lo è.
Si gioca a Roma, al Foro Italico dal 22
al 30 agosto e per essersi guadagnati il
posto bisogna aver vinto, oppure aver
raggiunto la finale, in una delle 142
tappe giocate dal 6 febbraio al 30 luglio
scorso. Come detto però c’è un’iscrizione da perfezionare. Sono proprio gli ultimi giorni per farlo, la scadenza è fissata per il 7 agosto. La registrazione e
la conferma va effettuata sul sito www.
trofeotennis.it, lo stesso che durante
l’anno ha accompagnato i partecipanti
per le iscrizioni, i tabelloni e i risultati.
Dall’area riservata bisogna cliccare su
“calendario tornei” (menu orizzontale
in alto). A questo punto va selezionato
“Master Nazionale” (il torneo numero
142 dell’elenco), successivamente va
indicata quale finale è stata disputata
durante l’anno e concludere il tutto con
un clic su “iscriviti al Master”.
Qualificati al... Centro
Gli ultimi qualificati per il grande ballo finale, che si disputa tra Foro Italico,
Veio Sporting Club e Salaria Sporting
Village, sono arrivati dalle ultime tre
tappe speciali ospitate nei Centri Estivi
Fit di Brallo, Serramazzoni e Castel di
Sangro. Tappe speciali non solo perché
giocate durante i raduni federali estivi,
ma anche perché offrivano un pass per
Roma non solo a vincitori e finalisti, ma
Solo un tabellone
anche ai semifinalisti. A Roma il programma sarà fittissimo, con i tabelloni
che scatteranno alla spicciolata a partire dal giorno 22. Per tutti, oltre ai campi
gara, sono garanti i campi d’allenamento nei tre circoli (rispettivamente in Via
dei Gladiatori, 31, in via di Grottarossa
1148, e in Via Salaria 1327). In più ulteriori campi potranno essere riservati,
al costo convenzionato di 7 euro l’ora,
al circolo Excel Sporting Club (Via degli
Scolopi 31).
L’iscrizione è on-line
Vediamo quindi nel dettaglio qual è
Guida al Master del Foro Italico
Sul sito www.federtennis.it potete trovare tutte le informazioni sugli alberghi convenzionati, nonché i
moduli per effettuare la propria prenotazione. I pasti potranno essere consumati in ognuna delle sedi
di gioco a prezzi convenzionati (ad esempio al Foro Italico 16 euro gli atleti e 25 gli adulti). Insomma
c’è proprio tutto quello che serve per passare una settimana romana... da baby campioni.
20
Altro dettaglio non indifferente da ricordare è che i giocatori ammessi al
Master Nazionale non possono partecipare a più di un tabellone, il che significa che i giocatori che si sono qualificati in due categorie - oppure quelli
che hanno giocato categorie differenti
(con approvazione tecnico macroarea)
- devono comunicare sempre entro
il 7 agosto (via email a trofeotennis@
federtennis.it) la categoria nella quale
vorrebbero partecipare al Master (in
caso di mancata comunicazione saranno iscritti nel tabellone del proprio
anno di nascita). Oltre ai qualificati di
diritto, ci sarà spazio anche per alcune wild card, che verranno sorteggiati
in qualità di wild card, otto giocatori
e sei giocatrici per ogni tabellone. Il
sorteggio avverrà tra tutti coloro che
abbiano disputato prove del circuito e
che ne abbiano fatto richiesta inviando
una email a trofeotennis@federtennis.
it entro il 7 agosto. Il sorteggio avverrà
il giorno 10 agosto presso la sede della
Fit. E poi spazio al campo.
wheelchair tennis
Mazzei, che campione:
è lo “scudetto” n.57
Gli Assoluti BNL vanno al bolognese che raggiunge una quota record di titoli
tra singolari e doppi. Giulia Capocci fa doppietta tra le donne vincendo sia
singolare che doppio. Nella categoria Quad successo per Alessandro Bernardi
di
Roberto Bertellino
anna Miletti
foto
U
n numero incredibile: 56
titoli italiani prima di scendere in campo al Monviso
Sporting Club di Grugliasco (Torino) nell’atto decisivo dei
Campionati Italiani Assoluti BNL di
Wheelchair Tennis 2016. Così Fabian
Mazzei, bolognese classe 1973 nonché campione uscente, ha fatto 57
conquistando un altro Scudetto. A
rendergli la vita complicata in finale
il pari età Silviu Culea, italiano a tutti
gli effetti anche se di origine rumena.
È stato proprio Culea ad aggiudicarsi il primo set al tie-break, grazie a
un tennis più aggressivo. Mazzei ha
iniziato un po’ in difesa e solo con il
passare dei minuti ha preso contezza
della necessità di cambiare tattica.
L’ha fatto sullo 0-2 del secondo set,
dando sempre meno ritmo all’avversario e risalendo via via fino ad aggiudicarsi la frazione al nono gioco.
Nel terzo parziale, poi, Mazzei non
ha più tolto il piede dall’acceleratore
e ha messo in bacheca il suo 57° titolo
italiano (tra singolari e doppi), il 17°
consecutivo. “Sono stato bravo a non
mollare sullo 0-2 del secondo set - ha
detto Fabian Mazzei -. È la legge dello
sport e della vita. Ho avuto anche un
po’ di fortuna ma bisogna meritarsela”. Dal canto suo il finalista Culea si
è detto “allo stesso tempo contento
e rammaricato, perché in vantaggio
per 50 minuti”.
Giulia Capocci,
campionessa in rosa
È Giulia Capocci la campionessa italiana di Wheelchair Tennis. Lo è diventata avendo la meglio sulla plurititolata Marianna Lauro, tennista sarda n.1 d’Italia e prossima esponente
A sinistra, il campione d’Italia di wheelchair
tennis Fabian Mazzei; sopra, la vincitrice
del titolo femminile Giulia Capocci
azzurra a Rio 2016. Ed è stata proprio quest’ultima, la più esperta, a
partire con il piede sull’acceleratore,
tanto da chiudere la prima frazione
con un netto 6-0. Ma la Capocci non
si è persa d’animo, è rientrata nel
match riducendo gli errori gratuiti
e prendendo sempre più le misure
all’avversaria. La toscana è stata poi
brava a chiudere al decimo gioco e a
portare la sfida al terzo set, dove poi
ha chirurgicamente colpito l’avversaria con entrambi i fondamentali,
fino al 6-3 conclusivo: “Sono molto
contenta - ha detto alla fine la vincitrice - perché per me era una prima
volta assoluta nei campionati”.
Doppio da tre ore
Sono servite quasi tre ore di gioco
per assegnare lo scudetto del doppio maschile, finito poi al tandem
toscano Cippo/Banci su Culea/Trat-
21
ter. Successo arrivato con lo score di
3-6 6-4 7-6 e dopo che i due avevano
annullato tre match point consecutivi alla coppia rivale dal 3-6 del tiebreak fino all’8-6 che ha sigillato la
sfida. Il titolo di doppio femminile è
invece andato alla coppia Lauro/Capocci su Ricci/Bertola, per 6-0 6-0.
Nella categoria Quad titolo italiano
ad Alessandro Bernardi, seconda
piazza per Nicola Codega. Bernardi
si è poi ripetuto in doppio, vincendo il titolo a fianco di Mauro Fasano
e contro il duo Codega/Oliviero. Ottimo il bilancio a livello organizzativo, come ha confermato il responsabile di settore della Fit Gianluca
Vignali: “Un torneo entusiasmante e
ben preparato - ha dichiarato -, finali degne del grande evento e ottimo seguito di pubblico. È proprio
in questo modo che si cresce come
movimento”.
paddle
Very important... padeleri
Molti calciatori appassionati: da Francesco Totti, che si è fatto costruire un
campo in casa, all’allenatore dell’Inter Roberto Mancini. E Leo Messi sogna
di giocare con il n.1 Belasteguin. Tanti anche i tennisti, Nadal compreso
di Gianpaolo Martire
L
a paddle mania sta contagiando
tutti. A fianco dei numeri in crescita che vedono sempre più atleti avvicinarsi a questo sport, il
paddle prende sempre più piede anche
tra i vip, soprattutto tra quelli del mondo del pallone. Dal campo di calcio a
quello da paddle il passo sembra essere breve per tanti. Su tutti, Francesco
Totti. Il capitano della Roma è uno dei
più attivi e dei più appassionati sportivi che si è avvicinato al mondo del
paddle, tanto che si è fatto costruire un
campo in casa. Lo conferma anche la
Gazzetta dello Sport, che in un articolo
dello scorso 27 giugno racconta come il
paddle sia uno dei “segreti” per tenersi
in forma del capitano giallorosso, prossimo alla sue venticinquesima stagione
con la maglia della Roma. Per restare in
giallorosso, anche il jolly Alessandro
Florenzi è solito calcare la pista da
paddle, come la chiamano in Spagna.
“Sono tantissimi gli sportivi, soprattutto del calcio, e i vip che giocano a
paddle - racconta Gianfranco Nirdaci,
coordinatore del settore paddle della
Federtennis -. Oltre a Totti e Florenzi,
giocano spesso anche Gigi Di Biagio,
Vincent Candela, Stefano Fiore e
Luca Marchegiani, ma anche tanti altri”. Il perché di questo successo
è presto detto: “Come dice Vincenzo
Santopadre, il primo colpo che si fa
nel tennis è il servizio, un colpo molto
complesso. Nel paddle invece si parte
con il colpo da sotto, molto più semplice. La facilità di approccio al gioco è
uno dei principali motivi del successo»
continua Nirdaci. Il paddle poi, è uno
degli sport più “aggregativi” e di compagnia e, soprattutto, “la colpa è sempre del compagno”.
Calciatori innamorati
Luca Marchegiani, ex portiere della
Lazio e della Nazionale e attualmente opinionista per Sky, ha anche fatto
qualche passo in più, giocando in se-
Il capitano della Roma Francesco Totti;
in alto con l’allenatore Roberto Mancini
rie B con il 3C Roma. “Marchegiani è un
grande giocatore, uno degli avversari
più difficili che abbia mai affrontato prosegue Nirdaci, che è anche responsabile paddle della Canottieri Aniene
Roma, club campione d’Italia -. Anche
Candela ha capito subito l’essenza del
gioco, mentre una menzione particolare la merita Fiore (ex Udinese e Lazio,
ndr), che tecnicamente sembra proprio un giocatore di paddle”. Uscendo
da Roma, molto attivo anche il tecnico
dell’Inter Roberto Mancini, che qualche mese fa postò una foto su Instagram raccontando di un match giocato
insieme a Sylvinho, Sergio Scariolo e
Nicola Berti. Si è talmente affezionato
al paddle, tanto da costruire un campo
nel proprio centro sportivo, Gianluca
Zambrotta, che ha così portato questo
sport nel nord Italia, a San Fermo (Como). Fenomeno sul campo da calcio oggi e, forse, un domani fuori classe anche sulla pista. Lionel Messi, asso del
Barcellona, è un grande amico del n.1
del paddle Fernando Belasteguin e pare
gli abbia confessato che il suo grande
sogno sia quello di far coppia con lui.
Da Errani a Nadal
Ma non sono solamente i calciatori
ad essersi appassionati al paddle; an-
22
L’azzurra Sara Errani e l’ex pro Wta
Annabel Medina Garrigues; Più in alto,
Leo Messi con il padelero Belasteguin
che tanti tennisti stanno imparando a
conoscerlo. Ci sono ex pro, come la
francese Sandrine Testud, ex n.9
al mondo Wta, che ha vestito anche
la maglia della Nazionale ed è recentemente arrivata al secondo posto
in serie A con il TC Le Molette. Vincenzo Santopadre e Flavio Cipolla
sono riusciti anche a laurearsi campioni d’Italia con il Circolo Canottieri Aniene Roma. Anche i migliori dei
circuiti si dilettano nel paddle. Sara
Errani, insieme ad Anabel Medina
Garrigues, ha preso parte al Valencia Master, uno dei principali tornei
del World Paddle Tour, nel novembre
2015 arrivando alle fasi finali. Grande
appassionato di paddle anche Rafael
Nadal: già si vocifera per lui un futuro
da padelista professionista...
circuito fit-tpra
Tornei sotto l’ombrellone
Da Olbia a Rimini, da Imperia a Massa Carrara, ecco le competizioni
amatoriali dell’estate e vicine alle spiagge di tutta Italia. Una lista di eventi
per continuare ad accumulare punti del ranking, anche in vacanza
A
gosto alla ricerca di punti.
Proprio come fanno i campioni dei circuiti internazionali. Solo che invece di
essere in giro per il tour, qui sono
gli amatori a voler scalare il ranking.
Quelli che hanno un lavoro, una famiglia, degli impegni e il sacrosanto
diritto alle vacanze. Eppure, perfino
sotto l’ombrellone o in riva al mare,
tra una tintarella e un bagno, ecco
spuntare un borsone e una coppia di
racchette. Giocare si può, e il calendario del circuito Fit-Tpra mette a disposizione una serie di eventi anche
nelle località turistiche di tutta Italia,
dalla Liguria all’Emilia Romagna passando per Campania e Toscana.
Al mare in agosto? Trova il tuo torneo Fit-Tpra
SARDEGNA
2 agosto 2016, Olbia
4° Torneo Geovillage Estate 2016
Campionato torneo: Olbia Tempio
Geovillage Sporting Club
EMILIA ROMAGNA
14 agosto 2016, Rimini
Uptennis Holiday Doppio Maschile
Campionato Torneo: Rimini
Centro Up Tennis
14 Agosto 2016, Rimini
Uptennis Holiday Doppio Femminile
Campionato Torneo: Rimini
Centro Up Tennis
14 agosto 2016, Rimini
Uptennis Holiday Doppio Misto
Campionato Torneo: Rimini
Centro Up Tennis
MARCHE
22 agosto 2016, Porto San Giorgio
12a Tappa - Clay Series
Campionato Torneo: Ascoli Piceno
Ct Porto San Giorgio
LAZIO
6 agosto 2016, Latina
Quinto Awt Limit 65 - Asd L’onda Tc
Campionato Torneo:
Latina Asd L’’Onda Tc
6 agosto 2016, Latina
Awt Open Femminile - Asd L’onda Tc
Campionato Torneo: Latina
Asd L’’Onda Tc
25 Agosto 2016, Latina
Tccisterna Asd Limit 45
Campionato Torneo: Latina
Asd Tennis Club Cisterna
16 agosto 2016, Latina
Tpra Open Maschile Asd L’onda Tc
Campionato Torneo: Latina
Asd L’’Onda Tc
25 Agosto 2016, Latina
Tccisterna Asd Limit 65
Campionato Torneo: Latina
Asd Tennis Club Cisterna
20 agosto 2016, Latina
Open Maschile Tecariba
Campionato Torneo: Latina
A.S.D. Junior Tennis Tecariba
CAMPANIA
5 agosto 2016, Napoli
Tc Euro - Torneo Open
Campionato Torneo: Napoli
Ass. Dilett. Tennis Club Euro
20 Agosto 2016, Latina
Doppio Misto Tecariba
Campionato Torneo: Latina
A.S.D. Junior Tennis Tecariba
27 agosto 2016, Caivano (Na)
5° Open Asd Tennis Campiglione
Campionato Torneo: Napoli
Tennis Campiglione Caivano
20 Agosto 2016, Latina
Open Zeppieri Tennis Team
Campionato Torneo: Latina
Asd Zeppieri Tt
LIGURIA
13 agosto 2016, Arma di Taggia
Torneo One Set Summer Armesi
Campionato Torneo: Imperia
Amatori Tennis Armesi
20 Agosto 2016, Latina
Doppio Misto Zeppieri Tennis Team
Campionato Torneo: Latina
Asd Zeppieri Tt
13 agosto 2016,
Arma di Taggia (IM)
Torneo Limit 45 Summer Armesi
Amatori Tennis Armesi
23
20 agosto 2016, Ceriale (SV)
Open Maschile Ceriale
Estate 2016
Campionato Torneo: Savona
Tennis Club Ceriale
TOSCANA
8 agosto 2016, Marina di Massa
Torneo di Ferragosto
Campionato Torneo: Massa
Carrara Tc Marina Di Massa
13 agosto 2016, Livorno
Trofeo Bar Acropoli
Summer 2016 Open
Campionato Torneo: Livorno
Sporting Club Marciana Marina
16 agosto 2016, Livorno
After Ferragosto 2016
Campionato Torneo: Livorno
Sporting Club Marciana Marina
22 agosto 2016, Livorno
4° Torre Medicea Cup 2016
(Quattro Tornei )
Campionato Torneo: Livorno
Sporting Club Marciana
Marina
personal coach
5 dritte senza età
per non farsi male
Un discreto livello aerobico, lo stretching, lo sviluppo dei muscoli posturali
e delle capacità motorie o ancora avviamento e defaticamento aiutano
a prevenire gli infortuni. Ecco le linee guida per ridurre i rischi a zero
di Giovanni Catizone e Vittorio Santini
I.S.F. R. Lombardi - foto Getty Images
P
raticando una qualsiasi disciplina sportiva, ancora prima di
cercare di incrementare i livelli
della prestazione, è di fondamentale importanza creare tutte le
condizioni che servono per evitare
possibili infortuni. Le scienze motorie
hanno individuato alcuni cardini fondamentali per non incorrere negli stessi. Quali sono le attività motorie da cui
non si può prescindere per evitare di
farsi male? Ci sono età più a rischio?
La pratica del tennis espone a rischi
certi? Innanzitutto facciamo chiarezza
su alcuni aspetti ed elenchiamo cinque
punti ben precisi.
1. Quanto
più è alto il livello di
resistenza e tanto meno si va incontro a infortuni. Certamente un discreto livello aerobico aiuta a prevenire
gli infortuni in quanto il muscolo viene
sufficientemente “ossigenato” sia nelle
fasi di stress che in quelle di ristoro.
2.
I muscoli posturali costituiscono una sorta di corazza che sostiene tutte le parti del corpo. Laddove
i suddetti muscoli vengono sviluppati armonicamente e adeguatamente, svolgono un’azione preventiva in
quanto mettono in condizione l’atleta
di non assumere posizioni inadeguate (paramorfismi) particolarmente rischiose. Alcuni esempi di muscoli posturali sono gran pettorale, trapezio,
grande dorsale, ecc.
3.
La pratica quotidiana dello
stretching e della mobilità articolare consentono al tennista di svolgere
qualsiasi attività sportiva in condizioni
di scioltezza muscolare. Queste pratiche oramai diffuse costituiscono un
cardine a livello preventivo in quanto
incidono favorevolmente sull’estensibilità muscolare e sui gradi di escursione di tutte le articolazioni del corpo
umano. Assumono particolare importanza nelle fasi più intense del gioco,
scongiurando così probabili infortuni.
4.
Lo sviluppo di tutte le capacità
motorie, in primis quelle coordinative
e poi quelle organico-muscolari certamente scongiurano fortemente la possibilità di farsi male. Uno degli errori
più comuni nell’apprendimento del
tennis, ma anche degli sport in generale, è quello di cercare di utilizzare la
forza ancora prima di avere acquisito
la tecnica, invertendo così la naturale
successione delle capacità organicomuscolari rispetto a quelle coordinative. Questa condizione determina una
gestualità particolarmente disarmonica e caratterizzata da un’eccessiva tensione muscolare che aumenta in modo
esponenziale la possibilità di imbattersi in infortuni.
5.
L’avviamento motorio e il defaticamento, due splendide abitudini
motorie, consentono all’atleta inizialmente di essere pronto a qualsiasi tipo
di richiesta fisica e successivamente
creano le basi per rigenerare tutti gli
24
aspetti di carattere psico-fisico che
consentiranno in seguito di affrontare
nuovi stress fisici nella pienezza dei
propri mezzi.
Età e intensità
Per quanto riguarda i rischi relazionati all’età, è naturale comprendere che
col passare degli anni gli acciacchi aumentano in quanto avviene una sorta
di sommatoria di traumi conseguenti
a tutte le ore praticate in precedenza.
Un tennista che gioca da trent’anni
paga lo scotto dell’usura di tutte le
strutture utilizzate, pertanto gli infortuni sono sicuramente maggiori. Ancora più dell’età è l’intensità della
prestazione che espone a rischio.
Quando non si è più bambini bisogna
avere la consapevolezza che la ricerca spasmodica e sistematica della
prestazione aumenta in modo esponenziale la possibilità di frequentare
più il fisiatra che il compagno di gioco. Il tennis, fermo restando quanto
evidenziato, ha l’enorme vantaggio
di essere praticato a qualsiasi età e a
livelli diversi. Quando la pratica del
tennis viene intesa come un mezzo
per potenziare la salute, per concepire la vita in modo dinamico e per imparare a rispettare i propri e gli altrui
limiti, i rischi si riducono a zero.
21
la regola del gioco
Pallina colpita,
punto finito. O no?
Se una palla in gioco ne colpisce una che giace sul campo in un’area “buona”,
cioè entro le righe, bisognerà necessariamente rigiocare il punto? Quasi mai,
perché il punto procede. Eppure c’è un’eccezione che ci obbliga a farlo...
La situazione
Antonio sta giocando una partita di
singolare contro Francesco. La partita si gioca senza arbitro.
Che cosa succede?
Antonio serve una prima palla di
servizio che rimbalza fuori: Francesco di istinto la colpisce ma lo
fa rispedendo la pallina in rete in
quanto conscio della chiamata fuori
del servizio. La palla rotola sul lato
del campo di Francesco e si ferma
esattamente sulla linea centrale di
servizio. Antonio serve la seconda
pallina la quale va a rimbalzare direttamente sopra la pallina che giace sulla linea centrale di servizio.
Così Francesco non riesce a rispondere correttamente.
Come si procede?
Questo interessantissimo caso ci
è stato posto da un nostro attento lettore che prende in considerazione un episodio che non accade
mai nei tornei che siamo abituati a
vedere alla tv (in quanto i raccattapalle presenti provvederanno sempre a rimuovere una pallina giacente sul campo): può però accadere
nei tornei sia professionistici che
amatoriali.
A livello di regolamento, in effetti, non è fatto obbligo a nessuno
di rimuovere forzatamente una
pallina che possa trovarsi in mez-
zo al campo. È molto importante
ricordare però che, nel momento
in cui entrambi i giocatori iniziano il punto con quella condizione,
implicitamente stanno accettando
il rischio che quella pallina possa
interferire nel gioco.
Lo scambio continua
La conseguenza è che, come nel nostro caso, se una palla dovesse colpire durante il gioco una palla giacente
in mezzo al campo, il gioco continua
regolarmente: se quindi Francesco
dovesse essere in grado di colpire la
pallina allora lo scambio continuerà,
altrimenti perderà il punto.
Si rigioca sempre il punto se...
Esiste però un’eccezione alla fattispecie spiegata nel caso di questo numero. Ricapitolando:
la palla servita supera la rete e rimbalza proprio sulla palla che giaceva, all’interno delle
righe e dunque nell’area di gioco, sul campo avversario. Ebbene, l’unico caso in cui si dovrà
per forza rigiocare il punto si avrà quando - una volta avvenuta la carambola tra le due
palline - non dovesse essere possibile stabilire quale, tra le due palle per l’appunto, è la palla
effettivamente in gioco e quale era “morta”.
26
Inviateci via mail
le vostre domande
L’articolo di questa pagina risponde al quesito posto via mail dal nostro lettore Swimmer_2014.
I nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come?
Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta
elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo
i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di
questa rubrica numero per numero.
E se la palla era fuori?
Nel caso in cui la palla giacesse al di
fuori del campo oppure al di fuori
dell’area di battuta, non potremmo
rifarci alla casistica sopra indicata,
perché comunque la pallina si trova
in un lato del campo che in ogni caso è considerato “out” e dunque la
pallina in gioco rimbalzerebbe – fisicamente - fuori dalle righe e dunque
dall’area di gioco.
SU SUPERTENNIS
È SEMPRE L’ORA
DEL GRANDE TENNIS!
Solo con SUPERTENNIS TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24,
con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL
d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by
BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste.
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64
canale
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224
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In streaming su www.supertennis.tv

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