augustawestland un gigante in volo
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R AGUSTAWESTLAND UN GIGANTE IN VOLO icordando l’inizio degli anni Novanta, periodo terribile dell’industria aeronautica mondiale e in particolare dell’Agusta, l’attuale presidente-patriarca di Cascina Costa, Amedeo Caporaletti, ha detto: “Nel 1991 trovai un’azienda in bancarotta, saccheggiata. I momenti sono stati difficili per tutti. Ci ha aiutato la determinazione. Quindici anni dopo risalta il massimo impegno del management e dei lavoratori nel fissarsi il comune obiettivo del successo, che è una componente importante per andare avanti. Un atteggiamento che io definisco tipicamente lombardo”. Commentando la vittoria per la commessa di 23 prestigiosi elicotteri US101, l’amministratore delegato di AgustaWestland Giuseppe Orsi ha affermato: “Tutte le volte che il presidente americano si leverà in volo potremo dire: eccolo su un elicottero italiano. Da un punto di vista realistico sono responsabile di una società che ha raggiunto questi livelli. Il successo dell’US101 è LOMBARDIA NORD-OVEST Pier Fausto Vedani 7 2005 Alla pagina precedente: Un elicottero AB47 ripreso davanti ai capannoni Agusta. Prodotto in seguito a un accordo con la società americana Bell, fu messo sul mercato a partire dal 1954. VOLO VERTICALE: POCO PIÙ DI UN SECOLO DI STORIA Forse a ispirarlo furono gli uccelli, certamente primo a occuparsi del volo verticale fu il grande Leonardo che, attorno al 1400, disegnò una macchina oggi facilmente avvicinabile a un elicottero. A detta degli esperti, per una serie di problemi legati al fenomeno della rotazione, la macchina non avrebbe potuto volare. Del Genio di Vinci resta comunque la grande intuizione. Nell’Ottocento, con il perfezionamento dei motori, si avviò la realizzazione di quella che era stata sino ad allora una chimera. Già i primi progetti inseguivano la possibilità di un mezzo caratterizzato da un’ala rotante in grado di consentire decollo, stazionamento e atterraggio verticali. E ad arrivare per primo a una prova pratica ecco un italiano: grazie a Enrico Forlanini l’antenato dell’elicottero moderno si librò nell’aria nel 1877 ai Giardini pubblici di Milano. Era mosso da un motore a vapore. Diversi gli studi e i progetti (elicottero, aviogiro, autogiro), alla fine sfondò l’elicottero, il cui nome era di derivazione greca: helix (spirale, quindi elica) e pteron (ala). Altri italiani dedicarono molta attenzione all’elicottero, in particolare Alessandro Marchetti e Corradino D’Ascanio, le prime realizzazioni pratiche invece furono del francese Louis-Charles Breguet nel 1907; è del 1909 un prototipo di Achille Bertelli, mentre nel 1930 suscitò interesse l’elicottero sviluppato da D’Ascanio. Negli anni Trenta i progetti si susseguirono: l’obiettivo era ormai la produzione di serie, per la quale nel 1936 era pronto il tedesco Fokker Wulf FW 61, ma la soluzione di alcuni problemi fondamentali per l’affidabilità dell’elicottero permise a Igor Sikorsky, grande pioniere del volo verticale, di realizzare nel 1939 un modello che determinò il boom internazionale della nuova macchina volante. La storia dell’elicottero in Italia vide nascere nel 1952 e successivamente affermarsi l’Agusta, oggi ai vertici mondiali per qualità dei prodotti, tecnologie e sicurezza. anche la conferma della tradizione aeronautica di questo territorio: Agusta ha sempre vissuto il mercato in modo internazionale e soprattutto ora dobbiamo sentirci orgogliosi che questo gioiellino tecnologico esca da qui, la provincia di Varese”. Nelle due dichiarazioni, rese subito dopo la notizia dell’assegnazione ad AgustaWestland della commessa da parte della Marina Usa, vengono posti in primo piano il fantastico rapporto tra le componenti aziendali, il senso di appartenenza, l’orgoglio di essere squadra vincente, anzi una delle eccellenze dell’aeronautica mondiale. Il racconto della vicenda industriale di AgustaWestland non può prescindere da questa realtà, dalla forza di un gruppo di lavoro determinato, coeso, ricco di ingegno e operatività che, partendo dalle ceneri e in tempi da record per la progettazione e la produzione aeronautiche, ha scalato la Casa Bianca. 2005 8 LOMBARDIA NORD-OVEST A fronte e in questa pagina: Tre motori, una potenza enorme supportata dalla più raffinata avionica, una capacità multiruolo in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: questo l’US101, scelto dalla Marina degli States e dalla Casa Bianca. Per costruirlo occorrono trentasei mesi di lavoro, la versione Vip costa 30 milioni di euro. Il contratto con la Navy prevede la consegna dei primi tre elicotteri entro il 2009, gli altri 18 voleranno a partire dal 2011. Sarà dunque il successore di Bush il primo presidente americano a volare ‘italiano’ su un elicottero che sarà allestito come la ‘Sala ovale’ della Casa Bianca. operation, the company has continued to expand. These agreements include those with Bell in the States and Westland in Britain. Since 2000 Westland has been added to the historic brand of the Cascina Costa firm, now controlled by Finmeccanica. There are seven production facilities (five in Italy, from the Varese province to Puglia), one in England and one in the States. The AgustaWestland brand is present in eighty countries with a vast range of products and complete technical service. As proof of its technological validity and reliability, as well as its commercial flair, just a few months ago The US navy ordered 23 US101 helicopters, one of which destined for the president. More than eighty years since its foundation and fifty since it decided that its ‘vocation’ was helicopters, AgustaWestland represents one of the industrial centres of excellence of an area, that of Varese, which since the beginning of the twentieth century can boast of a real aviation tradition. Moving on from its initial aviation production, under its founder, the Sicilian, Giovanni Agusta, to that of motorcycles, begun under his sons, Domenico and Corrado and destined to success under the brand MV in the post-war period, the firm made its decisive move into helicopters in the 50s. It quickly became a leader in both military and civil helicopters. Through international agreements and co- LOMBARDIA NORD-OVEST 9 2005 Al 1981 risale la progettazione, in collaborazione con l’inglese Westland, del trimotore EH101, da 15 tonnellate. Elicottero multiuso medio pesante, offre una grande flessibilità di configurazioni e di impiego, sia civile sia militare. Può trasportare sino a 16 barelle, personale medico e materiale di supporto. NASCE IL MERCATO ELICOTTERISTICO L’era dell’elicottero alla vigilia del secondo conflitto mondiale si è appena iniziata, la produzione in serie del nuovo e assai duttile mezzo di trasporto si svilupperà in notevole misura solo a partire dalla guerra di Corea: in seguito buona parte delle commesse sarà appannaggio degli eserciti di parecchi paesi. In Vietnam il grande pubblico constaterà la portata dell’impiego militare dell’elicottero, mitizzato da Francis Ford Coppola nel film Apocalypse Now. Siamo negli anni Settanta e si va affermando l’adozione del mezzo in campo civile, settore peraltro in cui non era mai mancata l’attenzione, anche nella poverissima Italia del 1949, se il Ministero dell’Agricoltura aveva acquistato due Bell 47 per la lotta alla zanzare in Sardegna. In Italia oggi volano circa 1300 elicotteri a turbina di cui nel 2004 oltre 550 per impieghi civili e di pubblica sicurezza. Sono numeri che indicano chiaramente l’importante virata dei mercati, la nuova frontiera di una cultura che ha come obiettivo l’assistenza e il soccorso alle comunità durante le emergenze e l’ampio ventaglio dei servizi istituzionali che fanno capo a ministeri, regioni e province. Ma il mercato dell’elicottero riscuote anche il consenso della clientela privata, in particolare delle aziende; macchina perfetta e sicura, l’elicottero ha una vita lunga, anche dopo decenni la sua efficienza è certa. L’affidabilità (56.000 ore di volo) e lo spessore tecnologico dell’EH101 di AgustaWestland hanno fatto vincere la commessa di 23 elicotteri da parte degli Stati Uniti e hanno ribadito il primato internazionale della nostra grande azienda, una leadership la sua che ha un preciso riscontro nella conquista del 25 per cento del mercato mondiale, nonostante la concorrenza di colossi industriali che vantano una grande tradizione. L’US101 ha la stessa qualità costruttiva di tutti gli altri AgustaWestland: la costante ricerca della perfezione in ogni fase della produzione è la pietra angolare di una grande affer2005 10 LOMBARDIA NORD-OVEST Il monomotore A119 Koala, in produzione dal 2000 e il cui assemblaggio avviene nel centro operativo di Filadelfia, pesa 2,5 tonnellate e, grazie alla potenza del motore e all’ampiezza della cabina interna, è adattabile alle più diverse missioni. Adottato negli Stati Uniti da centri ospedalieri e dai Corpi di Polizia di New York, è stato venduto anche in Cina. L’elettronica nell’aeronautica da sempre è frontiera. Lo richiedono la conquista dello spazio, il progresso e la sicurezza di tutte le macchine volanti. Ogni elicottero è sintesi di una lunga somma di perfezioni, ma nessuna è così affascinante come quella legata all’avionica. Nella fotografia, sotto, cockpit di un A109 Power. mazione che, al di là dei traguardi industriali e commerciali, ha una formidabile ricaduta sul territorio in termini di sviluppo economico e di occupazione. A Cascina Costa oggi lavorano duemila persone e negli ultimi tre anni sono stati inseriti in azienda oltre trecento giovani laureati. Sono il domani di AgustaWestland, nata come Costruzioni Aeronautiche Agusta e già presente nella storia del lavoro mondiale. Come voleva Giovanni, meccanico siciliano che amava il volo. ORIGINI E VOCAZIONI PRODUTTIVE Nella storia dell’impresa Costruzioni Aeronautiche Agusta, nata nel 1923, vi sono stati momenti e passaggi epocali. Ovviamente fondamentale è stata la sua nascita: la decide Giovanni Agusta, pioniere dell’aeronautica, classe 1879, meccanico, uno dei temerari delle macchine volanti che, dopo personali e dirette esperienze di tutto quanto significa la parola volo, decide di dedicarsi appunto alla costruzione di velivoli. Già nel 1907 Agusta aveva volato a Capua con un aliante di sua progettazione, l’AG27, in seguito, come pilota, aveva partecipato alla guerra di Libia, per poi passare come tecnico alle Officine Caproni di Vizzola Ticino. Nel 1923 la scelta di costruire in proprio a ‘Cascina della Costa’ di Samarate. La produzione è dedicata a tutto ciò che concerne l’‘ala fissa’, di elicotteri, per ora, non se ne parla. Giovanni Agusta muore prematuramente nel 1927, la guida dell’azienda passa alla moglie e al primogenito Domenico, che nel 1943 avvia una produzione in campo motociclistico che avrebbe conosciuto trionfi in serie nel dopoguerra: con la MV (Meccanica Verghera ) ecco una seconda svolta epocale per l’Agusta. Protagonista di questo boom sportivo e di vendite delle motociclette è Corrado, fratello di Domenico, che si impegna personalmente. Il modello di motocicletta con la quale la MV Agusta esordisce nel 1945 sul mercato viene chiamato ‘Vespa’ e la cilindrata è di 98 cc. LOMBARDIA NORD-OVEST 11 2005 Sotto: Il banco prova delle componenti dinamiche dell’AB139. Nel 2004 AgustaWestland ha prodotto 92 elicotteri, 66 destinati al mercato civile, 26 a quello militare. Alle pagine successive: Un monomotore A119 Koala in volo sulla Rocca di Angera. La cabina di un AB139 attrezzata con barelle per il soccorso e due esemplari di questo biturbina in fase di atterraggio. Progettato per trasportare sino a 15 passeggeri, questo elicottero, di 6 tonnellate di peso, è già leader sul mercato. A fronte: L’incredibile intrico di cavi visibili nella fase di cablaggio di un EH101. La terza svolta avviene nel 1952 e si rivela di portata enorme grazie all’alleanza con l’americana Bell: è la ripresa dell’avventura industriale che, dopo il secondo conflitto mondiale, sembrava quasi impossibile anche perché al settore aeronautico era stato imposto il divieto di attività. Due anni dopo ecco volare l’AB47, primo di una lunga serie di modelli, alcuni famosi, che saranno espressione della cultura e della tecnica che hanno sempre contraddistinto coloro che a qualsiasi titolo hanno lavorato e lavorano nell’azienda di Cascina Costa. Dopo quello con la Bell sarebbero seguiti accordi con altre case americane ed europee. Il servizio che Agusta rende alla collettività e allo Stato è sempre tenuto nella giusta considerazione, l’azienda nel 1973 entra nell’orbita statale. Negli anni Novanta una crisi del settore di portata internazionale viene ben gestita e superata dal management. La nascita della Bell-Agusta Aerospace Company nel 1998 e la costituzione del partenariato con gli inglesi nel 2000 rappresentano due traguardi importanti che sanciscono la fine della crisi e il rilancio di AgustaWestland quale protagonista mondiale del mercato dell’elicottero. Cinque anni dopo, è storia dei mesi scorsi, il gioiello di Finmeccanica vince la commessa Usa per uno dei più prestigiosi elicotteri battendo i costruttori nordamericani a casa loro. La sera stessa dell’annuncio della vittoria, a Cascina Costa erano consapevoli che si trattava solo di un punto di partenza, perché la sfida industriale anche nel settore elicotteristico è infinita. È una sfida che vede idealmente partecipe tutto il territorio. Con il quale l’azienda ha sempre tenuto un rapporto ricco di significati. La grande tradizione industriale è fatta anche di queste sensibilità. AgustaWestland fa parte di Finmeccanica, gruppo industriale leader nei settori Aerospazio e Difesa: elicotteri, aeronautica, spazio, elettronica per la difesa, sistemi di difesa, trasporti, servizi di informazione tecnologica, energia. Il 34 per cento del gruppo Finmeccanica è di proprietà del Tesoro, il 66 per cento è quotato in Borsa. Finmeccanica (51.026 addetti) nel 2004 ha fatto registrare una produzione del valore di 9387 milioni di euro; un portafoglio ordini di 25.877 milioni e nell’anno ha acquisito ordini per 10.802 milioni. In questo contesto acquistano particolare valenza i dati paralleli che si riferiscono ad AgustaWestland a bilancio consolidato 2004. Per il 2005, dove incidono la commessa per l’‘elicottero di Bush’ e altre che si sono succedute, i numeri sono ancora più indicativi della dimensione e del profilo di questa azienda. Che è davvero una eccellenza mondiale e come tale bellissima immagine del lavoro italiano e varesino. AGUSTAWESTLAND: PRINCIPALI DATI 2004 Valore della produzione Portafoglio ordini 2.542 milioni di € UN’AZIENDA INTERNAZIONALE 257 milioni di € Ordini acquisiti nell’anno 1.808 milioni di € Organico 8.968 unità Nella storia di Agusta si susseguono i momenti che proiettano l’azienda in altre epoche, che le aprono nuovi, grandi orizzonti. E questo avviene sotto la formidabile spinta dovuta 2005 12 LOMBARDIA NORD-OVEST LOMBARDIA NORD-OVEST 13 2005 a genialità, impegno, studio e lavoro di una squadra formata da migliaia di persone. Agusta diventa un nome nella produzione di elicotteri già alla fine degli anni Cinquanta grazie alla progettazione di alcuni prototipi, due dei quali, l’AG101 e l’AG109, sono macchine assolutamente innovative. La consacrazione risale agli anni Settanta con il biturbina leggero A109, ancora oggi considerato un modello eccellente, infatti ne sono stati venduti 900 esemplari; progettato per l’Esercito, anche l’A129 Mangusta riscuote il 2005 massimo consenso. Questi due elicotteri hanno aperto all’Agusta non solo i mercati ma anche la strada della collaborazione con aziende leader nel mondo. Agusta ha iniziato nel 1981 a collaborare con l’inglese Westland per un elicottero trimotore da trasporto da 15 tonnellate, l’EH101; il 1985 vede la cooperazione con francesi, tedeschi e olandesi per l’NH90, altra macchina da trasporto. Mentre sul mercato i costruttori di Cascina Costa arricchiscono sempre di più la gamma dei prodotti presentando elicotteri 14 LOMBARDIA NORD-OVEST di alta qualità e versatilità, si profilano due traguardi storici, raggiunti nel 1998 e nel 2000: joint-venture con la Bell Helicopter (si chiamerà appunto Bell-Agusta Aerospace Company) per lo sviluppo dell’elicottero AB139 che sarà prodotto su licenza dalla Bell, e per il convertiplano BA609. La cessione della licenza dell’AB139 ci dice che l’Agusta da inquilina è diventata padrona di casa. E l’affitto glielo pagano nientemeno che gli americani. Il secondo traguardo porterà nel giro di pochi anni Agusta alla leaderdship mondiale del settore degli LOMBARDIA NORD-OVEST elicotteri. Nel 2000 Finmeccanica e l’inglese Gnk costituiscono AgustaWestland: è l’unione di due patrimoni di conoscenze ed esperienze tecniche e di credibile presenza commerciale. Nel 2004 Finmeccanica acquisisce la quota degli inglesi e AgustaWestland diventa una potenza industriale che è guida di programmi internazionali importantissimi, che offre al mercato una gamma completa di prodotti di altissimo profilo. E che è presente in 80 paesi con un parco elicotteri che raggiunge le 7400 unità. 1952-2004: gli allievi sono diventati maestri. 15 2005 16 In questa pagina, sopra: Due elicotteri AB412 in dotazione, in Italia, alle Forze Armate e ai Corpi dello Stato. Sotto e a fronte: Due immagini dell’ A109 Power e dell’interno della cabina: è uno degli elicotteri più richiesti della sua categoria, utilizzato anche dalla Guardia Costiera Usa. LA REALTÀ DI AGUSTAWESTLAND AgustaWestland conta su sette centri produttivi, cinque in Italia, uno in Inghilterra e uno negli Stati Uniti. A Cascina Costa, sede centrale e guida dell’intera azienda, a livello industriale ci si occupa delle trasmissioni per le quali la cultura di AgustaWestland è il riferimento internazionale più apprezzato. Se infatti sui mercati c’è forte concorrenza, per quanto riguarda l’affidabilità e la sicurezza delle macchine da vendere i vari costruttori cooperano in più forme. I montaggi finali degli elicotteri hanno casa ancora nel Varesotto: a Vergiate infatti si conclude un percorso di lavoro che ha visto i contributi delle unità operative di Anagni-Frosinone per le teste dei rotori, di Benevento per le fusioni e di Brindisi per la realizzazione delle strutture. La produzione di queste unità operative è complementare anche a quella di AgustaWestland a Yeovil, nel Sud dell’Inghilterra, seconda sede centrale dove si costruiscono trasmissioni e si eseguono montaggi finali. Il settimo centro operativo è a Filadelfia, dove è localizzata la linea di assemblaggio dell’A119 Koala. Tra i costruttori di elicotteri spesso giocano un ruolo di grande rilievo le collaborazioni strategiche. Abbiamo già visto che AgustaWestland commercializza l’AB139 e sviluppa il convertiplano BA609 con la nordamericana LOMBARDIA NORD-OVEST 17 2005 Dall’alto: Una serie di Super Lynx 300, biturbina per impieghi navali, terrestri e per ricerca e soccorso. Un A129, elicottero da combattimento in dotazione all’Esercito italiano in 60 unità. Un Apache AH Mk1, prodotto per l’Esercito britannico su licenza Boeing. Il bimotore NH90 da 11 tonnellate, frutto della cooperazione con francesi, tedeschi e olandesi. A fronte: Presentato per la prima volta al Salone parigino di Le Bourget 2005, il Grand è un nuovo elicottero leggero, biturbina, già ordinato in oltre 50 unità. Bell Helicopter ed è partner delle europee Eurocopter e Stork Fokker per l’NH90; non si possono però trascurare gli accordi con Lockeed Martin e la stessa Bell per produrre negli Usa il gigantesco e ammirato US101; si collabora inoltre con la Kawasaki per l’EH101 in Giappone, con la sudafricana Denel (anche per la commercializzazione) dell’A119 Koala e dei bimotori A109 Power e A109 LUH. AgustaWestland è già in Cina per la produzione e il supporto dell’A109Power e dell’A119 Koala. Non c’è paese attento a un futuro legato alla realtà del trasporto a mezzo elicottero che non abbia visto in azione il management di Cascina Costa. Come già accennato, oggi AgustaWestland è presente e attiva in 80 paesi, offrendo alla clientela una gamma di prodotti, per uso civile e militare, che vanno dal monomotore da 2,5 tonnellate al trimotore da 15. Tutte macchine d’avanguardia per affidabilità e per tecnologia. Esiste anche un esemplare servizio di assistenza ai clienti: conta 35 centri in tutto il mondo collegati con siti di stoccaggio di componenti e ricambi. Il supporto alla clientela vede anche una gamma completa di soluzioni integrate per l’addestramento al volo. Non è facile raggiungere vertici importanti, ma ancora più difficile è restare in vetta. AgustaWestland difende il suo primato scalando sempre il futuro. Con creatività e determinazione assoluta. 2005 18 LOMBARDIA NORD-OVEST 19 UNA MUSA PER FAR CRESCERE LA MECCANICA VARESINA Si chiama ‘Progetto Musa’ e vuole favorire il trasferimento delle nuove tecnologie della meccatronica verso le piccole e medie imprese, industriali o artigianali, attive nel comparto delle macchine utensili. L’iniziativa, svolta in collaborazione con il Polo Scientifico e Tecnologico di Busto Arsizio, usufruisce di uno stanziamento di 195.000 euro da parte della Camera di Commercio. La meccatronica deriva dalla composizione di 2005 meccanica ed elettronica, identificando la ricerca applicata allo studio di macchine o sistemi costituiti da meccanismi che interagiscono, durante lo svolgimento di un processo, con componenti elettroniche. Le soluzioni di meccatronica rappresentano allora la risposta innovativa per realizzare macchine più funzionali, efficienti e flessibili, razionalizzandone la costruzione con la riduzione degli ingombri, della complessità e del costo di fabbricazione. 20 LOMBARDIA NORD-OVEST Il BA609 ha già effettuato il primo volo nel 2003, clienti di 18 paesi ne hanno già ordinato 60 esemplari. Si tratta di un aeromobile che avrà un ruolo importante nei sistemi di trasporto della prossima generazione. Può ospitare comodamente nove persone, viaggiando a una velocità doppia rispetto a quella di un elicottero. Grandi sono dunque le sue prospettive d’impiego nell’ambito civile e delle istituzioni, a cominciare dai governi. In queste pagine: Rafforzamento della leadership sui mercati internazionali e realizzazione di progetti innovativi sono al centro delle strategie di AgustaWestland. Quello del BA609, il convertiplano, è un obiettivo che sta particolarmente a cuore all’amministratore delegato, ingegner Giuseppe Orsi: “Il BA609 è un velivolo in grado di decollare e atterrare come un elicottero, ma di volare come un aereo convenzionale. Sarà pronto nel 2008”. LOMBARDIA NORD-OVEST 21 2005
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