augustawestland un gigante in volo

Transcript

augustawestland un gigante in volo
R
AGUSTAWESTLAND
UN GIGANTE IN VOLO
icordando l’inizio degli anni Novanta,
periodo terribile dell’industria aeronautica mondiale e in particolare dell’Agusta,
l’attuale presidente-patriarca di Cascina Costa, Amedeo Caporaletti, ha detto: “Nel 1991
trovai un’azienda in bancarotta, saccheggiata.
I momenti sono stati difficili per tutti. Ci ha
aiutato la determinazione. Quindici anni dopo
risalta il massimo impegno del management e
dei lavoratori nel fissarsi il comune obiettivo
del successo, che è una componente importante per andare avanti. Un atteggiamento che io
definisco tipicamente lombardo”.
Commentando la vittoria per la commessa di
23 prestigiosi elicotteri US101, l’amministratore
delegato di AgustaWestland Giuseppe Orsi ha
affermato: “Tutte le volte che il presidente americano si leverà in volo potremo dire: eccolo su
un elicottero italiano. Da un punto di vista realistico sono responsabile di una società che ha
raggiunto questi livelli. Il successo dell’US101 è
LOMBARDIA NORD-OVEST
Pier Fausto Vedani
7
2005
Alla pagina precedente:
Un elicottero AB47 ripreso davanti ai capannoni Agusta.
Prodotto in seguito a un accordo con la società americana Bell,
fu messo sul mercato a partire dal 1954.
VOLO VERTICALE:
POCO PIÙ DI UN SECOLO DI STORIA
Forse a ispirarlo furono gli uccelli, certamente
primo a occuparsi del volo verticale fu il grande Leonardo che, attorno al 1400, disegnò una
macchina oggi facilmente avvicinabile a un
elicottero. A detta degli esperti, per una serie
di problemi legati al fenomeno della rotazione,
la macchina non avrebbe potuto volare. Del
Genio di Vinci resta comunque la grande intuizione.
Nell’Ottocento, con il perfezionamento dei
motori, si avviò la realizzazione di quella che
era stata sino ad allora una chimera. Già i
primi progetti inseguivano la possibilità di un
mezzo caratterizzato da un’ala rotante in grado
di consentire decollo, stazionamento e atterraggio verticali. E ad arrivare per primo a una
prova pratica ecco un italiano: grazie a Enrico
Forlanini l’antenato dell’elicottero moderno si
librò nell’aria nel 1877 ai Giardini pubblici di
Milano. Era mosso da un motore a vapore.
Diversi gli studi e i progetti (elicottero,
aviogiro, autogiro), alla fine sfondò l’elicottero,
il cui nome era di derivazione greca: helix (spirale, quindi elica) e pteron (ala). Altri italiani
dedicarono molta attenzione all’elicottero, in
particolare Alessandro Marchetti e Corradino
D’Ascanio, le prime realizzazioni pratiche invece furono del francese Louis-Charles Breguet
nel 1907; è del 1909 un prototipo di Achille
Bertelli, mentre nel 1930 suscitò interesse l’elicottero sviluppato da D’Ascanio. Negli anni
Trenta i progetti si susseguirono: l’obiettivo era
ormai la produzione di serie, per la quale nel
1936 era pronto il tedesco Fokker Wulf FW 61,
ma la soluzione di alcuni problemi fondamentali per l’affidabilità dell’elicottero permise a Igor
Sikorsky, grande pioniere del volo verticale, di
realizzare nel 1939 un modello che determinò
il boom internazionale della nuova macchina
volante. La storia dell’elicottero in Italia vide
nascere nel 1952 e successivamente affermarsi
l’Agusta, oggi ai vertici mondiali per qualità
dei prodotti, tecnologie e sicurezza.
anche la conferma della tradizione aeronautica
di questo territorio: Agusta ha sempre vissuto
il mercato in modo internazionale e soprattutto
ora dobbiamo sentirci orgogliosi che questo
gioiellino tecnologico esca da qui, la provincia
di Varese”. Nelle due dichiarazioni, rese subito
dopo la notizia dell’assegnazione ad AgustaWestland della commessa da parte della Marina
Usa, vengono posti in primo piano il fantastico
rapporto tra le componenti aziendali, il senso
di appartenenza, l’orgoglio di essere squadra
vincente, anzi una delle eccellenze dell’aeronautica mondiale.
Il racconto della vicenda industriale di AgustaWestland non può prescindere da questa
realtà, dalla forza di un gruppo di lavoro determinato, coeso, ricco di ingegno e operatività
che, partendo dalle ceneri e in tempi da record
per la progettazione e la produzione aeronautiche, ha scalato la Casa Bianca.
2005
8
LOMBARDIA NORD-OVEST
A fronte e in questa pagina:
Tre motori, una potenza enorme supportata dalla più raffinata
avionica, una capacità multiruolo in grado di soddisfare
qualsiasi esigenza: questo l’US101, scelto dalla Marina degli
States e dalla Casa Bianca. Per costruirlo occorrono trentasei
mesi di lavoro, la versione Vip costa 30 milioni di euro.
Il contratto con la Navy prevede la consegna dei primi tre
elicotteri entro il 2009, gli altri 18 voleranno a partire dal 2011.
Sarà dunque il successore di Bush il primo presidente americano
a volare ‘italiano’ su un elicottero che sarà allestito come
la ‘Sala ovale’ della Casa Bianca.
operation, the company has continued to expand. These agreements include those with
Bell in the States and Westland in Britain.
Since 2000 Westland has been added to the
historic brand of the Cascina Costa firm, now
controlled by Finmeccanica.
There are seven production facilities (five in
Italy, from the Varese province to Puglia), one
in England and one in the States. The AgustaWestland brand is present in eighty countries
with a vast range of products and complete
technical service.
As proof of its technological validity and
reliability, as well as its commercial flair, just
a few months ago The US navy ordered 23
US101 helicopters, one of which destined for
the president.
More than eighty years since its foundation
and fifty since it decided that its ‘vocation’ was
helicopters, AgustaWestland represents one of
the industrial centres of excellence of an area,
that of Varese, which since the beginning of the
twentieth century can boast of a real aviation
tradition.
Moving on from its initial aviation production, under its founder, the Sicilian, Giovanni
Agusta, to that of motorcycles, begun under
his sons, Domenico and Corrado and destined to success under the brand MV in the
post-war period, the firm made its decisive
move into helicopters in the 50s. It quickly
became a leader in both military and civil
helicopters.
Through international agreements and co-
LOMBARDIA NORD-OVEST
9
2005
Al 1981 risale la progettazione, in collaborazione con l’inglese
Westland, del trimotore EH101, da 15 tonnellate. Elicottero
multiuso medio pesante, offre una grande flessibilità
di configurazioni e di impiego, sia civile sia militare.
Può trasportare sino a 16 barelle, personale medico
e materiale di supporto.
NASCE IL MERCATO ELICOTTERISTICO
L’era dell’elicottero alla vigilia del secondo
conflitto mondiale si è appena iniziata, la produzione in serie del nuovo e assai duttile mezzo
di trasporto si svilupperà in notevole misura
solo a partire dalla guerra di Corea: in seguito
buona parte delle commesse sarà appannaggio
degli eserciti di parecchi paesi. In Vietnam
il grande pubblico constaterà la portata dell’impiego militare dell’elicottero, mitizzato da
Francis Ford Coppola nel film Apocalypse Now.
Siamo negli anni Settanta e si va affermando
l’adozione del mezzo in campo civile, settore
peraltro in cui non era mai mancata l’attenzione, anche nella poverissima Italia del 1949, se il
Ministero dell’Agricoltura aveva acquistato due
Bell 47 per la lotta alla zanzare in Sardegna.
In Italia oggi volano circa 1300 elicotteri a
turbina di cui nel 2004 oltre 550 per impieghi
civili e di pubblica sicurezza. Sono numeri che
indicano chiaramente l’importante virata dei
mercati, la nuova frontiera di una cultura che
ha come obiettivo l’assistenza e il soccorso alle
comunità durante le emergenze e l’ampio ventaglio dei servizi istituzionali che fanno capo
a ministeri, regioni e province. Ma il mercato
dell’elicottero riscuote anche il consenso della
clientela privata, in particolare delle aziende;
macchina perfetta e sicura, l’elicottero ha una
vita lunga, anche dopo decenni la sua efficienza è certa.
L’affidabilità (56.000 ore di volo) e lo spessore tecnologico dell’EH101 di AgustaWestland hanno fatto vincere la commessa di 23
elicotteri da parte degli Stati Uniti e hanno
ribadito il primato internazionale della nostra
grande azienda, una leadership la sua che ha
un preciso riscontro nella conquista del 25
per cento del mercato mondiale, nonostante la
concorrenza di colossi industriali che vantano
una grande tradizione.
L’US101 ha la stessa qualità costruttiva di
tutti gli altri AgustaWestland: la costante ricerca della perfezione in ogni fase della produzione è la pietra angolare di una grande affer2005
10
LOMBARDIA NORD-OVEST
Il monomotore A119 Koala, in produzione dal 2000 e il cui
assemblaggio avviene nel centro operativo di Filadelfia, pesa
2,5 tonnellate e, grazie alla potenza del motore e all’ampiezza
della cabina interna, è adattabile alle più diverse missioni.
Adottato negli Stati Uniti da centri ospedalieri e dai Corpi
di Polizia di New York, è stato venduto anche in Cina.
L’elettronica nell’aeronautica da sempre è frontiera.
Lo richiedono la conquista dello spazio, il progresso
e la sicurezza di tutte le macchine volanti. Ogni elicottero
è sintesi di una lunga somma di perfezioni, ma nessuna
è così affascinante come quella legata all’avionica.
Nella fotografia, sotto, cockpit di un A109 Power.
mazione che, al di là dei traguardi industriali
e commerciali, ha una formidabile ricaduta sul
territorio in termini di sviluppo economico e
di occupazione. A Cascina Costa oggi lavorano
duemila persone e negli ultimi tre anni sono
stati inseriti in azienda oltre trecento giovani
laureati. Sono il domani di AgustaWestland,
nata come Costruzioni Aeronautiche Agusta e
già presente nella storia del lavoro mondiale.
Come voleva Giovanni, meccanico siciliano che
amava il volo.
ORIGINI E VOCAZIONI PRODUTTIVE
Nella storia dell’impresa Costruzioni Aeronautiche Agusta, nata nel 1923, vi sono stati
momenti e passaggi epocali. Ovviamente
fondamentale è stata la sua nascita: la decide
Giovanni Agusta, pioniere dell’aeronautica,
classe 1879, meccanico, uno dei temerari delle
macchine volanti che, dopo personali e dirette
esperienze di tutto quanto significa la parola
volo, decide di dedicarsi appunto alla costruzione di velivoli.
Già nel 1907 Agusta aveva volato a Capua
con un aliante di sua progettazione, l’AG27,
in seguito, come pilota, aveva partecipato alla
guerra di Libia, per poi passare come tecnico
alle Officine Caproni di Vizzola Ticino. Nel
1923 la scelta di costruire in proprio a ‘Cascina
della Costa’ di Samarate. La produzione è dedicata a tutto ciò che concerne l’‘ala fissa’, di
elicotteri, per ora, non se ne parla.
Giovanni Agusta muore prematuramente nel
1927, la guida dell’azienda passa alla moglie e
al primogenito Domenico, che nel 1943 avvia
una produzione in campo motociclistico che
avrebbe conosciuto trionfi in serie nel dopoguerra: con la MV (Meccanica Verghera )
ecco una seconda svolta epocale per l’Agusta.
Protagonista di questo boom sportivo e di
vendite delle motociclette è Corrado, fratello
di Domenico, che si impegna personalmente.
Il modello di motocicletta con la quale la MV
Agusta esordisce nel 1945 sul mercato viene
chiamato ‘Vespa’ e la cilindrata è di 98 cc.
LOMBARDIA NORD-OVEST
11
2005
Sotto:
Il banco prova delle componenti dinamiche dell’AB139.
Nel 2004 AgustaWestland ha prodotto 92 elicotteri, 66 destinati
al mercato civile, 26 a quello militare.
Alle pagine successive:
Un monomotore A119 Koala in volo sulla Rocca di Angera.
La cabina di un AB139 attrezzata con barelle per il soccorso
e due esemplari di questo biturbina in fase di atterraggio.
Progettato per trasportare sino a 15 passeggeri, questo elicottero,
di 6 tonnellate di peso, è già leader sul mercato.
A fronte:
L’incredibile intrico di cavi visibili nella fase di cablaggio
di un EH101.
La terza svolta avviene nel 1952 e si rivela di
portata enorme grazie all’alleanza con l’americana Bell: è la ripresa dell’avventura industriale che, dopo il secondo conflitto mondiale,
sembrava quasi impossibile anche perché al
settore aeronautico era stato imposto il divieto
di attività. Due anni dopo ecco volare l’AB47,
primo di una lunga serie di modelli, alcuni
famosi, che saranno espressione della cultura e
della tecnica che hanno sempre contraddistinto
coloro che a qualsiasi titolo hanno lavorato e
lavorano nell’azienda di Cascina Costa. Dopo
quello con la Bell sarebbero seguiti accordi con
altre case americane ed europee.
Il servizio che Agusta rende alla collettività
e allo Stato è sempre tenuto nella giusta considerazione, l’azienda nel 1973 entra nell’orbita
statale. Negli anni Novanta una crisi del settore di portata internazionale viene ben gestita
e superata dal management. La nascita della
Bell-Agusta Aerospace Company nel 1998 e la
costituzione del partenariato con gli inglesi nel
2000 rappresentano due traguardi importanti
che sanciscono la fine della crisi e il rilancio di
AgustaWestland quale protagonista mondiale
del mercato dell’elicottero.
Cinque anni dopo, è storia dei mesi scorsi,
il gioiello di Finmeccanica vince la commessa
Usa per uno dei più prestigiosi elicotteri battendo i costruttori nordamericani a casa loro.
La sera stessa dell’annuncio della vittoria, a
Cascina Costa erano consapevoli che si trattava
solo di un punto di partenza, perché la sfida
industriale anche nel settore elicotteristico è
infinita. È una sfida che vede idealmente partecipe tutto il territorio. Con il quale l’azienda ha
sempre tenuto un rapporto ricco di significati.
La grande tradizione industriale è fatta anche
di queste sensibilità.
AgustaWestland fa parte di Finmeccanica,
gruppo industriale leader nei settori Aerospazio e Difesa: elicotteri, aeronautica, spazio,
elettronica per la difesa, sistemi di difesa,
trasporti, servizi di informazione tecnologica,
energia. Il 34 per cento del gruppo Finmeccanica è di proprietà del Tesoro, il 66 per cento
è quotato in Borsa. Finmeccanica (51.026
addetti) nel 2004 ha fatto registrare una produzione del valore di 9387 milioni di euro; un
portafoglio ordini di 25.877 milioni e nell’anno
ha acquisito ordini per 10.802 milioni.
In questo contesto acquistano particolare
valenza i dati paralleli che si riferiscono
ad AgustaWestland a bilancio consolidato
2004. Per il 2005, dove incidono la commessa per l’‘elicottero di Bush’ e altre che
si sono succedute, i numeri sono ancora
più indicativi della dimensione e del profilo
di questa azienda. Che è davvero una eccellenza mondiale e come tale bellissima
immagine del lavoro italiano e varesino.
AGUSTAWESTLAND: PRINCIPALI DATI 2004
Valore della produzione
Portafoglio ordini
2.542 milioni di €
UN’AZIENDA INTERNAZIONALE
257 milioni di €
Ordini acquisiti nell’anno
1.808 milioni di €
Organico
8.968 unità
Nella storia di Agusta si susseguono i momenti
che proiettano l’azienda in altre epoche, che
le aprono nuovi, grandi orizzonti. E questo
avviene sotto la formidabile spinta dovuta
2005
12
LOMBARDIA NORD-OVEST
LOMBARDIA NORD-OVEST
13
2005
a genialità, impegno, studio e lavoro di una
squadra formata da migliaia di persone. Agusta
diventa un nome nella produzione di elicotteri
già alla fine degli anni Cinquanta grazie alla
progettazione di alcuni prototipi, due dei quali,
l’AG101 e l’AG109, sono macchine assolutamente innovative.
La consacrazione risale agli anni Settanta
con il biturbina leggero A109, ancora oggi considerato un modello eccellente, infatti ne sono
stati venduti 900 esemplari; progettato per
l’Esercito, anche l’A129 Mangusta riscuote il
2005
massimo consenso. Questi due elicotteri hanno
aperto all’Agusta non solo i mercati ma anche
la strada della collaborazione con aziende leader nel mondo.
Agusta ha iniziato nel 1981 a collaborare
con l’inglese Westland per un elicottero trimotore da trasporto da 15 tonnellate, l’EH101;
il 1985 vede la cooperazione con francesi, tedeschi e olandesi per l’NH90, altra macchina
da trasporto. Mentre sul mercato i costruttori
di Cascina Costa arricchiscono sempre di più
la gamma dei prodotti presentando elicotteri
14
LOMBARDIA NORD-OVEST
di alta qualità e versatilità, si profilano due
traguardi storici, raggiunti nel 1998 e nel 2000:
joint-venture con la Bell Helicopter (si chiamerà appunto Bell-Agusta Aerospace Company)
per lo sviluppo dell’elicottero AB139 che sarà
prodotto su licenza dalla Bell, e per il convertiplano BA609. La cessione della licenza
dell’AB139 ci dice che l’Agusta da inquilina è
diventata padrona di casa. E l’affitto glielo pagano nientemeno che gli americani. Il secondo
traguardo porterà nel giro di pochi anni Agusta alla leaderdship mondiale del settore degli
LOMBARDIA NORD-OVEST
elicotteri. Nel 2000 Finmeccanica e l’inglese
Gnk costituiscono AgustaWestland: è l’unione
di due patrimoni di conoscenze ed esperienze
tecniche e di credibile presenza commerciale.
Nel 2004 Finmeccanica acquisisce la quota
degli inglesi e AgustaWestland diventa una
potenza industriale che è guida di programmi
internazionali importantissimi, che offre al
mercato una gamma completa di prodotti di altissimo profilo. E che è presente in 80 paesi con
un parco elicotteri che raggiunge le 7400 unità.
1952-2004: gli allievi sono diventati maestri.
15
2005
16
In questa pagina, sopra:
Due elicotteri AB412 in dotazione, in Italia, alle Forze Armate
e ai Corpi dello Stato.
Sotto e a fronte:
Due immagini dell’ A109 Power e dell’interno della cabina:
è uno degli elicotteri più richiesti della sua categoria, utilizzato
anche dalla Guardia Costiera Usa.
LA REALTÀ DI AGUSTAWESTLAND
AgustaWestland conta su sette centri produttivi, cinque in Italia, uno in Inghilterra e
uno negli Stati Uniti. A Cascina Costa, sede
centrale e guida dell’intera azienda, a livello
industriale ci si occupa delle trasmissioni per
le quali la cultura di AgustaWestland è il riferimento internazionale più apprezzato. Se infatti
sui mercati c’è forte concorrenza, per quanto
riguarda l’affidabilità e la sicurezza delle macchine da vendere i vari costruttori cooperano
in più forme.
I montaggi finali degli elicotteri hanno casa
ancora nel Varesotto: a Vergiate infatti si conclude un percorso di lavoro che ha visto i contributi delle unità operative di Anagni-Frosinone per
le teste dei rotori, di Benevento per le fusioni e
di Brindisi per la realizzazione delle strutture.
La produzione di queste unità operative è complementare anche a quella di AgustaWestland
a Yeovil, nel Sud dell’Inghilterra, seconda sede
centrale dove si costruiscono trasmissioni e si
eseguono montaggi finali. Il settimo centro operativo è a Filadelfia, dove è localizzata la linea di
assemblaggio dell’A119 Koala.
Tra i costruttori di elicotteri spesso giocano
un ruolo di grande rilievo le collaborazioni
strategiche. Abbiamo già visto che AgustaWestland commercializza l’AB139 e sviluppa il
convertiplano BA609 con la nordamericana
LOMBARDIA NORD-OVEST
17
2005
Dall’alto:
Una serie di Super Lynx 300, biturbina per impieghi navali,
terrestri e per ricerca e soccorso.
Un A129, elicottero da combattimento in dotazione
all’Esercito italiano in 60 unità.
Un Apache AH Mk1, prodotto per l’Esercito britannico
su licenza Boeing.
Il bimotore NH90 da 11 tonnellate, frutto della cooperazione
con francesi, tedeschi e olandesi.
A fronte:
Presentato per la prima volta al Salone parigino di Le Bourget
2005, il Grand è un nuovo elicottero leggero, biturbina,
già ordinato in oltre 50 unità.
Bell Helicopter ed è partner delle europee
Eurocopter e Stork Fokker per l’NH90; non
si possono però trascurare gli accordi con
Lockeed Martin e la stessa Bell per produrre
negli Usa il gigantesco e ammirato US101; si
collabora inoltre con la Kawasaki per l’EH101
in Giappone, con la sudafricana Denel (anche
per la commercializzazione) dell’A119 Koala e
dei bimotori A109 Power e A109 LUH. AgustaWestland è già in Cina per la produzione e il
supporto dell’A109Power e dell’A119 Koala.
Non c’è paese attento a un futuro legato alla
realtà del trasporto a mezzo elicottero che non
abbia visto in azione il management di Cascina
Costa. Come già accennato, oggi AgustaWestland è presente e attiva in 80 paesi, offrendo
alla clientela una gamma di prodotti, per uso
civile e militare, che vanno dal monomotore
da 2,5 tonnellate al trimotore da 15. Tutte
macchine d’avanguardia per affidabilità e per
tecnologia. Esiste anche un esemplare servizio
di assistenza ai clienti: conta 35 centri in tutto
il mondo collegati con siti di stoccaggio di
componenti e ricambi. Il supporto alla clientela
vede anche una gamma completa di soluzioni
integrate per l’addestramento al volo.
Non è facile raggiungere vertici importanti,
ma ancora più difficile è restare in vetta. AgustaWestland difende il suo primato scalando
sempre il futuro. Con creatività e determinazione assoluta.
2005
18
LOMBARDIA NORD-OVEST
19
UNA MUSA PER FAR CRESCERE LA MECCANICA VARESINA
Si chiama ‘Progetto Musa’ e vuole favorire il
trasferimento delle nuove tecnologie della meccatronica verso le piccole e medie imprese,
industriali o artigianali, attive nel comparto delle
macchine utensili. L’iniziativa, svolta in collaborazione con il Polo Scientifico e Tecnologico di
Busto Arsizio, usufruisce di uno stanziamento
di 195.000 euro da parte della Camera di Commercio.
La meccatronica deriva dalla composizione di
2005
meccanica ed elettronica, identificando la ricerca applicata allo studio di macchine o sistemi
costituiti da meccanismi che interagiscono, durante lo svolgimento di un processo, con componenti elettroniche. Le soluzioni di meccatronica
rappresentano allora la risposta innovativa per
realizzare macchine più funzionali, efficienti e
flessibili, razionalizzandone la costruzione con
la riduzione degli ingombri, della complessità e
del costo di fabbricazione.
20
LOMBARDIA NORD-OVEST
Il BA609 ha già effettuato il primo volo nel 2003, clienti
di 18 paesi ne hanno già ordinato 60 esemplari. Si tratta
di un aeromobile che avrà un ruolo importante nei sistemi
di trasporto della prossima generazione. Può ospitare
comodamente nove persone, viaggiando a una velocità doppia
rispetto a quella di un elicottero. Grandi sono dunque le sue
prospettive d’impiego nell’ambito civile e delle istituzioni,
a cominciare dai governi.
In queste pagine:
Rafforzamento della leadership sui mercati internazionali
e realizzazione di progetti innovativi sono al centro delle
strategie di AgustaWestland. Quello del BA609, il convertiplano,
è un obiettivo che sta particolarmente a cuore all’amministratore
delegato, ingegner Giuseppe Orsi: “Il BA609 è un velivolo
in grado di decollare e atterrare come un elicottero, ma di volare
come un aereo convenzionale. Sarà pronto nel 2008”.
LOMBARDIA NORD-OVEST
21
2005

Documenti analoghi

Informazioni - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Informazioni - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia da 2,8 tonnellate sino a quello trimotore da 16 tonnellate, in grado di rispondere a tutte le diverse esigenze del mercato. AW119 Ke Evoluzione dell’A119 Koala, l’AW119 Ke ha nell’eccellente rappor...

Dettagli

Il mams alla MV Agusta - Monza Auto Moto Storiche

Il mams alla MV Agusta - Monza Auto Moto Storiche esaustive. Durante la visita si ha modo di scoprire l’attività presente e passata di un’azienda che ha percorso un po’ tutte le strade della meccanica, non limitandosi solo agli elicotteri ed alle ...

Dettagli

Profilo - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Profilo - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia fino alla uscita di produzione alla metà degli anni novanta. Centinaia di elicotteri A109 sono stati venduti in diverse versioni in tutto il mondo. AgustaWestland, una società Finmeccanica, è uno d...

Dettagli