Rassegna stampa - ARCA |Azienda Reatina Costruzioni
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Rassegna stampa - ARCA |Azienda Reatina Costruzioni
Al Rosatelli di Rieti gli studenti dopo le lezioni ricostruiscono il primo caccia dell'aviazione I NOMI DEI RAGAZZI DEL PROGETTO VEDI LE FOTO PLAY FOTO I ragazzi del Rosatelli impegnati nella progettazione del CR1 I ragazzi del Rosatelli impegnati nella progettazione del CR1 di Mario Bergamini RIETI - Come funzionava un aereo, pochi o forse nessuno dei ragazzi che frequentano l’istituto scolastico superiore Celestino Rosatelli lo sapevano.Come si potesse costruire un caccia dell’aviazione militare italiana degli anni Venti, dalla progettazione alla messa su pista... Beh, neppure a pensarci. Eppure, basta entrare un pomeriggio qualsiasi all’interno della scuola per capire che gli interrogativi che avevano un perché appena un anno fa, ora sembrano lontani anni luce. Svaniti dietro il lavorio costante e scrupoloso di 52 ragazzi che, dalla progettazione al computer all’assemblaggio delle parti in legno, prodotte tutte in proprio, stanno dando corpo a un’idea meravigliosa e sostanza a un progetto scolastico unico e senza precedenti in Italia: creare una vera e propria azienda areonautica nel caso - in grado di ricostruire il caccia CR1 e metterlo su pista, perfettamente funzionante, con tanto di certificazione di qualità e autorizzazione per il volo. Sì, avete letto bene. E’ tutto vero e tutto lo si sta realizzando nelle aule del Rosatelli, dove scuola e lavoro si sovrappongono in simbiosi perfetta, permettendo agli studenti (senza distinzioni di età e indirizzo di studi) che hanno aderito al progetto di acquisire conoscenze che neppure dieci di studi potrebbero dargli e ottenere, oltre al diploma finale, un attestato della scuola che potrà essere allegato al curriculum da presentare una volta che si busserà alle porte di un’azienda per un posto di lavoro. MIRACOLO REATINO Un miracolo, perché di questo si tratta, che ha il volto, la caparbietà e il rigore del comandante Luigi Aldini - pilota di aliante, costruttore dell’aereo Falco serie V (la Ferrari dei cieli) e manager di azienda - e l’entusiasmo e l’intelligenza di battere nuove vie didattiche della preside Daniela Mariantoni, assistita dall’ingegnere Sabatino Falsini che giornalmente supervisiona i lavori di progettazione e costruzione del CR1. Un aereo con la A maiuscola, non uno qualsiasi. Il primo caccia dell’aviazione militare italiana, entrato nella leggenda perché nessun esemplare è sopravvissuto, progettato e realizzato da Celestino Rosatelli, reatino di Belmonte, che ha scritto pagine importanti nella storia dell’aviazione italiana. IL RICORDO DI CELESTINO ROSATELLI La ricostruzione del CR1 acquisisce quindi anche una valenza particolare per la città che può così onorare un cittadino benemerito. Il progetto del CR1 è stato realizzato al computer sulla base dei disegni originari di Celestino Rosatelli, risalenti al periodo delle due Guerre mondiali, e lo sviluppo di essi è opera degli studenti, suddivisi in settori (progettazione, produzione metallica, produzione legno, montaggio, controllo, senza dimenticare il settore organizzazione costi e personale e quello comunicazione, web, ricerca storica, foto e video e traduzione inglese). Organizzazione del personale Settore Comunicazione Scrittura articoli Anna Paolucci, Giulia Lancia, Gabriela Anuta, Ilaria Zacchia, Marta Baselli Traduzione inglese Davide Di Credico, Samuele Feliciangeli, Francesco De Angelis, Cristiano Piergallini, Luca Scopigno, Marco Procoli, Marco Lo Prinzi Ricerca storica Andrea Angeletti, Ludovica Aleandri, Valerio Lucandri, Samuele Paolucci, Carlo Fiorillo, Daniele Moretti Sito Web Alexei Bostan, Stefano Lancia, Alessandro Biondi, Samuele Feliciangeli Foto e video Jessica Santacroce, Ludovica Di Gregorio, Antonello Sgnaolin, Lucia Quintili, Marco Lo Prinzi, Stanislav Antokhi Comunicazione esterna Rita Panitti, Lucia Quintili Settore Lavorazione Organizzazione costi e personale Fabio Ferri, Cristopher Alessandrini, Mattia Galli, Mattia Sola Montaggio Antonio Altobelli, Lorenzo Iachetti, Mohamed Moussaoui, Ivan Patacchiola Controllo Matteo Palmerini, Andrea Canova, Damiano Mariani Progettazione Adriano Mazzetto, Lorenzo Cavalli, Luca Marcelli, Federico Volpi Produzione metallica Federico Simeoni, Massimo Di Gregorio Produzione legno Alex Pandolfi, Andrea Francia, Stefano Zonetti Leader e collaboratori Giuseppe Poscente, Vinod Kumar Link video https://www.youtube.com/watch?v=KMhL-4hG_-I Guardare indietro per proseguire: il primo di Celestino Rosatelli dicembre 12 L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Rosatelli” è lieto di invitarla alla presentazione del progetto di ricostruzione dell’aereo CR1, ideato dall’ingegnere di Rieti Celestino Rosatelli, tra i più insigni progettisti aeronautici d’Italia, costruito dalla FIAT nel 1923 ed utilizzato dalla prima pattuglia acrobatica italiana. La presentazione si terrà presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti, in Via P. Borsellino 16 venerdì 13 dicembre alle ore 11. Interverranno il Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli”, Daniela Mariantoni, promotrice dell’idea di una costruzione aeronautica all’interno dell’istituto scolastico, il comandante Luigi Aldini, esperto in materia, autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo, lo storico aeronautico e curatore museale Gregory Alegi, nonché autorità civili e militari. L’ambizioso progetto configura la scuola come una realtà produttiva, simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. Ringraziando anticipatamente per il Vostro interessamento porgiamo distinti saluti. L’Istituto Rosatelli progetta la ricostruzione del Fiat CR1 Il Fiat CR1 Costruito dalla FIAT nel 1923 fu progettato da Celestino Rosatelli, tra i più insigni progettisti aeronautici d’Italia dalla giovedì 12 dicembre Redazione 2013 L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Rosatelli” presenterà il progetto di ricostruzione dell’aereo CR1, ideato dall’ingegnere di Rieti Celestino Rosatelli, tra i più insigni progettisti aeronautici d’Italia, costruito dalla FIAT nel 1923 ed utilizzato dalla prima pattuglia acrobatica italiana. La presentazione si terrà presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti, in Via P. Borsellino 16 venerdì 13 dicembre alle ore 11. Interverranno il Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli”, Daniela Mariantoni, promotrice dell’idea di una costruzione aeronautica all’interno dell’istituto scolastico, il comandante Luigi Aldini, esperto in materia, autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo, lo storico aeronautico e curatore museale Gregory Alegi, nonché autorità civili e militari. L’ambizioso progetto configura la scuola come una realtà produttiva, simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CR1, PRIMO AEREO DELL’INGEGNERE CELESTINO ROSATELLI 12/12/2013 18:20 L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Rosatelli” terrà presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti, venerdì 13 dicembre alle ore 11, la presentazione del progetto di ricostruzione dell’aereo CR1, ideato dall’ingegnere reatino Celestino Rosatelli, tra i più insigni progettisti aeronautici d’Italia, costruito dalla FIAT nel 1923 ed utilizzato dalla prima pattuglia acrobatica italiana. Interverranno il Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli”, Daniela Mariantoni, promotrice dell’idea di una costruzione aeronautica all’interno dell’istituto scolastico, il comandante Luigi Aldini, esperto in materia, autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo, lo storico aeronautico e curatore museale Gregory Alegi. L’ambizioso progetto configura la scuola come una realtà produttiva, simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. HOMETUTTE LE NALTRE R Home / Archivio, Cronaca, Index / IL ROSATELLI VUOLE RICOSTRUIRE LO STORICO AEREO FIAT CR1, OGGI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IL ROSATELLI VUOLE RICOSTRUIRE LO STORICO AEREO FIAT CR1, OGGI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Pubblicato venerdì, 13 dicembre 2013 alle 07:57 L’Istituto di Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli” presenterà domani il progetto di ricostruzione dell’aereo CR1, ideato dall’ingegnere di Rieti Celestino Rosatelli, tra i più insigni progettisti aeronautici d’Italia, costruito dalla FIAT nel 1923 ed utilizzato dalla prima pattuglia acrobatica italiana. La presentazione si terrà presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti, in Via P. Borsellino 16 alle 11. Interverranno il Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Celestino Rosatelli”, Daniela Mariantoni, promotrice dell’idea di una costruzione aeronautica all’interno dell’istituto scolastico, il comandante Luigi Aldini, esperto in materia, autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo, lo storico aeronautico e curatore museale Gregory Alegi, nonché autorità civili e militari.L’ambizioso progetto configura la scuola come una realtà produttiva, simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. Foto: dal web © NOTIZIE Il CR1 al centro delle attenzioni del “Celestino Rosatelli” dicembre 13 Ricostruiranno a grandezza naturale e in grado di volare quello che fu il primo aereo progettato da Celestino Rosatelli, il CR1. Una sfida ambiziosa, quella messa in piedi dall’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli di Rieti che intende proiettare i ragazzi nella realtà produttiva aziendale, permettendo di sviluppare competenze e professionalità superiori a quelle richieste da molte altre attività. A ridare vita al primo aereo della Regia Aeronautica indipendente saranno gli studenti dell’Istituto che prende il nome di uno dei maggiori progettisti aeronautici italiani di tutti i tempi. Studenti che in questo modo vengono da subito proiettati in una realtà che addirittura va oltre le comuni sfide a cui essi dovranno far fronte nel futuro mondo del lavoro, una realtà produttiva simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti. A loro è rivolto il messaggio del presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini che riflettendo sul percorso scuola-lavoro ha aggiunto “Con la realizzazione di questo ambizioso progetto voi state andando molto oltre”. “Quella che stiamo affrontando – ha aggiunto Daniela Mariantoni, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli – è una impresa che sembra impossibile. Vogliamo dimostrare con l’aiuto di tutti che niente è impossibile se diamo fiducia ai giovani. Soprattutto nei periodi di crisi non può essere tolta la forza delle idee”. “Diciamo subito che di gran soldi non ne abbiamo – ha detto il comandante Luigi Aldini, esperto in materia e autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo – ma la nostra passione ci permetterà di arrivare in fondo nella ricostruzione di un aereo che dopo un percorso di quattro o cinque anni riusciremo a far volare, magari proprio a Belmonte, sopra la casa che fu di Celestino Rosatelli”. Un aereo, il CR1, doppiamente simbolico come ha spiegato Gregory Alegi, storico aeronautico e curatore museale che ha contribuito a reperire i disegni: oltre ad essere il primo di Rosatelli è anche il primo dell’aeronautica militare come forza armata indipendente, rimasto in servizio fino al 1937. La parola poi a Sabatino Falsini docente di meccanica del Rosatelli che ha sottolineato l’importanza della formazione professionalizzante, attraverso l’inserimento degli allievi in realtà produttive. All’interno della scuola è stata ricostruita una vera e propria azienda composta dagli studenti. Il leader della produzione è il sedicenne Giuseppe Poscente, Alex Bostan si occupa di logistica, Matteo Palmerini di controllo, Fabio Ferri di costi e organizzazione, Adriano Mazzetto della progettazione, Alex Pandolfi della produzione legno, Federico Simeoni della produzione metallica, Antonio Altobelli del montaggio e Panitti Rita è responsabile delle traduzioni in inglese per il sito internet. “Il vostro è un progetto fattibile e vogliamo seguire questa meravigliosa iniziativa dedicando tutta la nostra assistenza a questa iniziativa davvero ambiziosa” ha detto Angelo Pastore, incaricato di sorveglianza tecnica del Cap, Club Aviazione Popolare, è delegato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile a valutare la costruzione di aeroplani auto costruiti. Tante le autorità presenti alla conferenza stampa che si sono interessate al mondo del volo. Rodolfo Biancorosso direttore e editore di “Volo sportivo”, l’unica rivista di volo in edicola ha dato ai presenti una splendida notizia: con la sua casa editrice sarà tra i finanziatori dell’impresa. Una volta realizzato Quando l’aereo sarà stanco di volare verrà donato al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle che testimonierà negli anni a venire l’ingegnosità del progettista e la professionalità degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli. Un progetto che darà visibilità e lustro alla città di Rieti collocandola con orgoglio ai vertici delle iniziative relative al restauro ed alla ricostruzione di aerei storici in campo mondiale. Quotidiano d'informazione Torna a volare il Fiat CR1 Un momento dell'incontro di oggi Presentato oggi il progetto dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli di Rieti. «Con la realizzazione di questo ambizioso progetto voi state andando molto oltre» ha detto Regnini dalla venerdì 13 dicembre Redazione 2013 Ricostruiranno a grandezza naturale e in grado di volare quello che fu il primo aereo progettato da Celestino Rosatelli, il CR1. Una sfida ambiziosa, quella messa in piedi dall’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli di Rieti che intende proiettare i ragazzi nella realtà produttiva aziendale, permettendo di sviluppare competenze e professionalità superiori a quelle richieste da molte altre attività. A ridare vita al primo aereo della Regia Aeronautica indipendente saranno gli studenti dell’Istituto che prende il nome di uno dei maggiori progettisti aeronautici italiani di tutti i tempi. Studenti che in questo modo vengono da subito proiettati in una realtà che addirittura va oltre le comuni sfide a cui essi dovranno far fronte nel futuro mondo del lavoro, una realtà produttiva simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti. A loro è rivolto il messaggio del presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini che riflettendo sul percorso scuola-lavoro ha aggiunto: «con la realizzazione di questo ambizioso progetto voi state andando molto oltre». «Quella che stiamo affrontando – ha aggiunto Daniela Mariantoni, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli - è una impresa che sembra impossibile. Vogliamo dimostrare con l’aiuto di tutti che niente è impossibile se diamo fiducia ai giovani. Soprattutto nei periodi di crisi non può essere tolta la forza delle idee». «Diciamo subito che di gran soldi non ne abbiamo – ha detto il comandante Luigi Home / Archivio, Cronaca, Index / GLI STUDENTI RICOSTRUIRANNO IL PRIMO AEREO PROGETTATO DAL REATINO CELESTINO ROSATELLI GLI STUDENTI RICOSTRUIRANNO IL PRIMO AEREO PROGETTATO DAL REATINO CELESTINO ROSATELLI Pubblicato venerdì, 13 dicembre 2013 alle 19:24 Ricostruiranno a grandezza naturale e in grado di volare quello che fu il primo aereo progettato da Celestino Rosatelli, il CR1. Una sfida ambiziosa, quella messa in piedi dall’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli di Rieti che intende proiettare i ragazzi nella realtà produttiva aziendale, permettendo di sviluppare competenze e professionalità superiori a quelle richieste da molte altre attività. A ridare vita al primo aereo della Regia Aeronautica indipendente saranno gli studenti dell’Istituto che prende il nome di uno dei maggiori progettisti aeronautici italiani di tutti i tempi. Studenti che in questo modo vengono da subito proiettati in una realtà che addirittura va oltre le comuni sfide a cui essi dovranno far fronte nel futuro mondo del lavoro, una realtà produttiva simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti. A loro è rivolto il messaggio del presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini che riflettendo sul percorso scuola-lavoro ha aggiunto: “Con la realizzazione di questo ambizioso progetto voi state andando molto oltre”. “Quella che stiamo affrontando – ha detto Daniela Mariantoni, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli – è una impresa che sembra impossibile. Vogliamo dimostrare con l’aiuto di tutti che niente è impossibile se diamo fiducia ai giovani. Soprattutto nei periodi di crisi non può essere tolta la forza delle idee”.“Diciamo subito che di gran soldi non ne abbiamo – ha detto il comandante Luigi Aldini, esperto in materia e autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo – ma la nostra passione ci permetterà di arrivare in fondo nella ricostruzione di un aereo che dopo un percorso di quattro o cinque anni riusciremo a far volare, magari proprio a Belmonte, sopra la casa che fu di Celestino Rosatelli”. Un aereo, il CR1, doppiamente simbolico come ha spiegato Gregory Alegi, storico aeronautico e curatore museale che ha contribuito a reperire i disegni: oltre ad essere il primo di Rosatelli è anche il primo dell’aeronautica militare come forza armata indipendente, rimasto in servizio fino al 1937. La parola poi a Sabatino Falsini docente di meccanica del Rosatelli che ha sottolineato l’importanza della formazione professionalizzante, attraverso l’inserimento degli allievi in realtà produttive. All’interno della scuola è stata ricostruita una vera e propria azienda composta dagli studenti. Il leader della produzione è il sedicenne Giuseppe Poscente, Alex Bostan si occupa di logistica, Matteo Palmerini di controllo, Fabio Ferri di costi e organizzazione, Adriano Mazzetto della progettazione, Alex Pandolfi della produzione legno, Federico Simeoni della produzione metallica, Antonio Altobelli del montaggio e Panitti Rita è responsabile delle traduzioni in inglese per il sito internet. “Il vostro è un progetto fattibile e vogliamo seguire questa meravigliosa iniziativa dedicando tutta la nostra assistenza a questa iniziativa davvero ambiziosa” ha detto Angelo Pastore, incaricato di sorveglianza tecnica del Cap, Club Aviazione Popolare, è delegato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile a valutare la costruzione di aeroplani auto costruiti. Tante le autorità presenti alla conferenza stampa che si sono interessate al mondo del volo. Rodolfo Biancorosso direttore e editore di “Volo sportivo”, l’unica rivista di volo in edicola ha dato ai presenti una splendida notizia: con la sua casa editrice sarà tra i finanziatori dell’impresa. Quando l’aereo sarà stanco di volare verrà donato al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle che testimonierà negli anni a venire l’ingegnosità del progettista e la professionalità degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli. Un progetto che darà visibilità e lustro alla città di Rieti collocandola con orgoglio ai vertici delle iniziative relative al restauro ed alla ricostruzione di aerei storici in campo mondiale. Foto: IIS ROSATELLI © IL PRIMO FIAT C.R.1: DI NUOVO IN VOLO! Tornerà a volare il FIAT C.R.1, che con le matricole MM 0001 fu il primo aereo della Regia Aeronautica "indipendente" e che uscì di servizio nel 1937. di VFRMagazine - 16 dicembre 2013 | Aerei Ricostruiranno a grandezza naturale e in grado di volare quello che fu il primo aereo progettato da Celestino Rosatelli, il C.R.1. Una sfida ambiziosa, quella messa in piedi dall’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli di Rieti che intende proiettare i ragazzi nella realtà produttiva aziendale, permettendo di sviluppare competenze e professionalità superiori a quelle richieste da molte altre attività. A ridare vita al primo aereo della Regia Aeronautica indipendente saranno gli studenti dell’Istituto che prende il nome di uno dei maggiori progettisti aeronautici italiani di tutti i tempi. Studenti che in questo modo vengono da subito proiettati in una realtà che addirittura va oltre le comuni sfide a cui essi dovranno far fronte nel futuro mondo del lavoro, una realtà produttiva simile a quella svolta in industrie aeronautiche altamente specializzate. L’iniziativa è stata presentata venerdì scorso nella sala conferenze della Camera di Commercio di Rieti. A loro è rivolto il messaggio del presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini che riflettendo sul percorso scuola-lavoro ha aggiunto “Con la realizzazione di questo ambizioso progetto voi state andando molto oltre”. “Quella che stiamo affrontando – ha aggiunto Daniela Mariantoni, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli – è una impresa che sembra impossibile. Vogliamo dimostrare con l’aiuto di tutti che niente è impossibile se diamo fiducia ai giovani. Soprattutto nei periodi di crisi non può essere tolta la forza delle idee”. “Diciamo subito che di gran soldi non ne abbiamo – ha detto il comandante Luigi Aldini,costruttore del Falco serie 5, esemplare unico al mondo e con le prestazioni più elevate fra tutti i velivoli “Falco” e autore della scelta operata in merito al progettista e al tipo di velivolo – ma la nostra passione ci permetterà di arrivare in fondo nella ricostruzione di un aereo che dopo un percorso di quattro o cinque anni riusciremo a far volare, magari proprio a Belmonte, sopra la casa che fu di Celestino Rosatelli”. Un aereo, il CR1, doppiamente simbolico come ha spiegato Gregory Alegi, storico aeronautico e curatore museale che ha contribuito a reperire i disegni: oltre a essere il primo di Rosatelli è anche il primo dell’aeronautica militare come forza armata indipendente (è l’aereo con matricola militare MM 0001), rimasto in servizio fino al 1937. La parola poi a Sabatino Falsini docente di meccanica del Rosatelli che ha sottolineato l’importanza della formazione professionalizzante, attraverso l’inserimento degli allievi in realtà produttive. All’interno della scuola è stata ricostruita una vera e propria azienda composta dagli studenti. Il leader della produzione è il sedicenne Giuseppe Poscente, Alex Bostan si occupa di logistica, Matteo Palmerini di controllo, Fabio Ferri di costi e organizzazione, Adriano Mazzetto della progettazione, Alex Pandolfi della produzione legno, Federico Simeoni della produzione metallica, Antonio Altobelli del montaggio e Panitti Rita è responsabile delle traduzioni in inglese per il sito internet. “Il vostro è un progetto fattibile e vogliamo seguire questa meravigliosa iniziativa dedicando tutta la nostra assistenza a questa iniziativa davvero ambiziosa” ha detto l’arch. Angelo Pastore, incaricato di sorveglianza tecnica della F-CAP, Club Aviazione Popolare, e delegato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile a valutare la costruzione di aeroplani auto costruiti. Pastore seguirà la costruzione per l’ottenimento del “Permit to Fly” Tante le autorità presenti alla conferenza stampa che si sono interessate al mondo del volo. Rodolfo Biancorosso direttore ed editore di “Volo sportivo”, oggi l’unica rivista di volo italiana in edicola, ha dato ai presenti una splendida notizia: con la sua casa editrice sarà tra i finanziatori dell’impresa. L’aereo sarà realizzato in base ai piani originali come replica integrale, il motore sarà quello originale, un Hispano Suiza Type 42, otto cilindri a V da 300 HP. Una volta realizzato e portato in volo, l’aereo effettuerà alcuni anni di attività di volo partecipando a eventi nazionali e internazionali, e verrà infine donato al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle che testimonierà negli anni a venire l’ingegnosità del progettista e la professionalità degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Rosatelli. Un progetto che darà visibilità e lustro alla città di Rieti collocandola con orgoglio ai vertici delle iniziative relative al restauro ed alla ricostruzione di aerei storici in campo mondiale. Daniela Melone – Ufficio Stampa Istituto ITS Rosatelli SEDICENNI E NOVANTENNI A VOLTE SI INCONTRANO Giuseppe, il capo progetto, ha 16 anni e l’aria un po’ timida, ma quando inizia a parlare nella sala riunioni della Camera di Commercio di Rieti, di fronte ad autorità, dirigenti, giornalisti e tanti ragazzi, dimostra in poche stringate parole di avere le idee chiarissime. E con lui le hanno chiare anche Giuseppe, Alex, Matteo, Fabio, Adriano, Alex, Federico, Antonio e Rita. Sono tutti studenti dell’ITS “Celestino Rosatelli” di Rieti, istituto tecnico intitolato al celebre progettista italiano, quello del CR.42, per capirci, e sono i responsabili di logistica, controllo, costi e organizzazione, progettazione, strutture in legno, strutture metalliche, montaggio, parte informatica e comunicazione del progetto di ricostruzione del caccia CR.1. Quello vero. Il FIAT CR.1 ha novanta anni appena compiuti, visto che Celestino Rosatelli, nato a Belmonte a un tiro di schioppo da Rieti, lo progettò per il concorso caccia del 1922 e che il primo volo avvenne con ogni probabilità nel 1923. È un aereo storico per più di un motivo: innanzitutto perché un CR.1 ha ottenuto la matricola militare m.m.0001 essendo stato il primo velivolo adottato dall’Aeronautica Militare come forza armata, ma anche perché nel 1925, ai comandi dell’asso Mario de Bernardi, stabilì il record mondiale di velocità sui 500 km alla media di 254 km/h; un bell’andare per un biplano e per quegli anni. E non è tutto, perché il CR.1 è anche il “nonno” delle Frecce Tricolori avendo equipaggiato il 1° Stormo Aeroplani da Caccia basato a Campoformido (articolo “Quelli del primo” VS Marzo 2013) presso il quale si costituì la prima pattuglia acrobatica. Oggi questo biplano piccolo e grintoso è entrato nella leggenda perché nessun esemplare è sopravvissuto. Sembra pazzesco dirlo, ma l’Aeronautica Militare non ha il suo primo aeroplano. Da queste considerazioni è partito Luigi Aldini che conosciamo non solo come pilota di aliante acrobatico, ma soprattutto in veste di costruttore del Falco serie V, un esemplare unico che è anche il più bel Falco mai costruito. Luigi, entusiasticamente supportato dalla dirigente dell’Istituto Daniela Mariantoni, ha proposto la creazione di una vera e propria “azienda” all’interno della scuola, con la mission di ricostruire da zero un aereo che oggi non esiste più, come replica assolutamente fedele all’originale per mantenerne intatto il valore storico, così come si fa in tutto il mondo. È iniziata così una delle più belle avventure degli ultimi tempi, un incontro reale tra scuola e mondo del lavoro, ma soprattutto un esempio di “contaminazione” fra passione e lavoro. Ognuno dei responsabili dei singoli settori coordina un gruppo di collaboratori e tutti i ragazzi hanno assunto un impegno nel tempo; la loro esperienza di lavoro (quattro anni previsti per la realizzazione) sarà certificata dalla scuola. Il che vuol dire che una volta diplomati, o laureati, si potranno presentare alle aziende con un curriculum che include, ad esempio, l’esperienza di responsabile del controllo o delle strutture di un velivolo ricostruito e portato in volo. È questa la scuola che serve, e vorremmo che davvero il mondo del lavoro, specie nei settori di nicchia che offrono possibilità spesso neanche conosciute dai ragazzi, entrasse di prepotenza nelle scuole, creasse competenze ed esperienze reali, spendibili. Il progetto CR.1 è partito: lo storico Gregory Alegi ha ottenuto gratuitamente da Alenia Aeronautica i disegni originali che sono stati digitalizzati, l’istituto ha già allestito il laboratorio con i banchi di lavoro e il piano in bolla per gli scali di fusoliera e ali, l’Arch. Angelo Pastore è stato incaricato dalla Federazione CAP di seguire gratuitamente i lavori per ottenere il rilascio del “Permit to Fly”, e mentre leggete queste note è in fase di avvio la realizzazione dei longheroni della fusoliera. Volo Sportivo seguirà e sosterrà anche materialmente questa impresa, e l’aereo, dopo i collaudi, volerà per alcuni anni in occasione di eventi e manifestazioni, per essere poi donato al Museo AM di Vigna di Valle. In un’Italia umiliata dalla politica più sciatta e dalla burocrazia più ottusa dell’intero mondo civile, una notizia come questa è il mio migliore augurio di buon anno a tutti voi.