Un gioco di 4 carte

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Un gioco di 4 carte
Un gioco di 4 carte
Il gioco dell’Omaha, per chi proviene dal mondo del Texas Holde’m, è spesso fonte
di grande confusione. Differenze nel numero di carte di partenze e nel computo delle
carte da utilizzare per il calcolo del punteggio effettivamente possono indurre i novizi
a commettere alcuni clamorosi errori. Il nostro compito sarà quello di guidarvi
nell’analisi di questo meraviglioso gioco che, siamo convinti, nei prossimi anni sarà
protagonista di un ampia diffusione. Per una chiara esposizione delle regole del gioco
vi rimandiamo ad un’altra sezione del giornale, in questo articolo e in quelli che
seguiranno ci dedicheremo agli aspetti tecnici e tattici del gioco.
Iniziamo considerando alcune differenze tra il Texas Holde’m e l’Omaha: ogni buon
giocatore di texas sa che, date le sue due carte di partenza, ci sono 1326 combinazioni
possibili. Sembra un numero grande e difficile da gestire, ma in realtà all’interno di
queste combinazioni ci saranno molte ripetizioni, così sappiamo che ci saranno 6
maniere diverse per ottenere AA, così come qualsiasi altra coppia, 16 per avere AK
off suited mentre solo 4 per averlo suited. Così ignorando queste ripetizioni
potremmo semplificare e ridurre le combinazioni iniziali di due carte a 169:
13 coppie, 78 possibili combinazioni di due carte offsuited, 78 possibili combinazioni
di due carte suited.
169 risulta un numero agevole su cui lavorare ed è stato anche possibile stilare una
classifica delle mani di partenza in cui risulta essere al primo posto l’amato/odiato
AssoAsso ed all’ultimo il disprezzato 72 off. Questo vuol dire che sempre AA
risulterà favorito su qualsiasi altra mano di partenza possibile.
E nell’Omaha? Nel nostro gioco i calcoli si complicano notevolmente, sia in
riferimento al numero possibile di mani di partenza sia alla possibilità di stilare una
loro ideale classifica. Basti pensare che nell’omaha ci troveremo ad affrontare ben
58.310 possibili combinazioni di 4 carte iniziali!!! Ed anche adoperando lo stesso
processo di semplificazione adottato prima comunque ci ritroveremmo a lavorare con
un numero estremamente elevato di combinazioni.
Le cose si complicano ancora se poi provassimo a stilare una possibile classifica delle
mani di partenza: mentre nell’holdem siamo sicuri che AA sarà sempre nettamente
favorita nei confronti di qualsiasi altra mano nell’Omaha questo non avviene. Si
discute tutt’oggi su quale possa essere la mano migliore possibile, e se molti dicono
che AAKK double suited sia la migliore mano di partenza, altri affermano di
preferire AATJ double suited per le migliori possibilità di progetto che garantisce
questa mano. Per maggiori informazioni fare riferimento al riquadro sulla proprietà
transitiva.
Un’altra caratteristica del gioco è che prima del flop non esistono mani nettamente
favorite rispetto ad altre. Mai troverete delle percentuali al 92% come invece puo’
capitare al texas, nella più parte dei casi si oscillerà tra classiche situazioni di coin
flip a colpi in cui si è favoriti al 60/70% massimo. Questo è uno dei motivi per cui si
gioca nella forma Pot Limit e non No Limit, evitare che la sagra dell’All-In pre-flop
trasformi l’Omaha in un gioco di semplice fortuna.
Ed invece l’Omaha è un gioco di grande abilità, dove la lettura del board è
fondamentale, sono indispensabili capacità di calcolo delle nostre possibilità di
vittoria, l’interpretazione della forza della mano dell’avversario e la corretta
manipolazione dell’importo del piatto, mentre riducono la loro importanza
l’aggressività e lo steal. Naturalmente non vogliamo affermare che il bluff non sia
importante, tutt’altro. Privare qualsiasi forma di poker del bluff lo renderebbe noioso
e monotono. Ma l’Omaha è un gioco in cui è molto più probabile colpire il flop
rispetto al texas; se lo giocate in maniera troppo aggressiva spingendo costantemente
prima o poi finirete per lasciarci le penne.
Ugualmente dire che nell’omaha il pre-flop non ha la stessa importanza che nel texas
non vuol dire che il preflop sia da trascurare. Piuttosto ci piace pensare che nel gioco
tutte le fasi rivestono un’importanza cruciale; così come negli scacchi apertura/medio
gioco/ finale sono legati indissolubilmente così lo sono nell’Omaha preflop/flop/turn/river.
Quando decidiamo di giocare una mano dobbiamo già avere pronto un piano tattico
per tutti e 4 i turni di puntata ed il nostro scopo sarà sempre quello di estrarre
massimo valore dalle mani vincenti e uscire fuori con il minore danno possibile da
quelle perdenti. E la struttura pot limit del gioco ci aiuta in questo perchè avremo
sempre la certezza del costo massimo della nostra bet, pari all’ammontare del piatto;
al contrario del Texas dove il costo massimo puo’ arrivare al nostro intero stack.
Nei prossimi articoli discuteremo di alcuni principi generali nella valutazione delle
mani di partenza, dopo di che entreremo più nel dettaglio discutendo di alcuni casi
particolari. Proseguiremo analizzando il valore delle mani in rapporto al Board ed
infine discuteremo di alcune possibili strategie che il gioco offre. A presto.
La proprietà transitiva non funziona nell’omaha
La proprietà transitiva afferma , che se A maggiore B e B maggiore C allora sarà A
maggiore C. Ad esempio, se in un torneo il mio stack è superiore a quello
dell’avversario alla mia sinistra, ed il suo è superiore di quello del suo avversario
sinistro, allora il mio stack sarà superiore anche a quello di quest’ultimo avversario.
Ma la proprietà transitiva non funziona per tutte le situazioni. Nel Texas Holdem
funziona: utilizzando l’odds calculator disponibile sul nostro sito on line, possiamo
calcolare facilmente che AA contro AK off è favorito circa al 92%, AK off contro 78
suited sarà favorito circa al 58%, mentre AA contro 78 suited sarà favorito circa al
77%,. Certo la percentuali relative cambiano, ma sono rispettati gli intuitivi rapporti
di forza iniziali e la proprietà transitiva viene rispetta.
Passiamo ora all’Omaha: AA92 rainbow contro AKTJ double suited è favorito circa
al 59%; AKTJ contro 5678 double suited è invece favorito al 54% se i colori non
sono coperti. Se però adesso confrontiamo AA92 contro 5678 scopriremo che sarà
quest’ultima ad essere favorita se pur di pochissimo, 51 contro 49!!! Cioè la proprietà
Transitiva nell’Omaha non viene rispettata! Ed è abbastanza ovvio capire come sia
impossibile stilare una graduatoria delle mani di partenza dato che non sempre sarà
possibile determinare in maniera assoluta una mano più forte di tutte le altre.