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Anno 38 / N. 4 aprile 2007 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it «In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto» Pagina 2 Pagina 5 Pagina 7 Pagina 8 Assicurazioni sociali Gli Svizzeri di Milano Elenco dei sostenitori Giubileo in Piemonte Pagina 3 Pagina 6 Pagina 7 Pagina 8 Divorzio e audizione di figli minorenni Carattere dell’architettura svizzera in Italia Congresso: riunione del Comitato Come rinunciare a ricevere la «Gazzetta» Il 71% dei cittadini e 24 cantoni respingono l’iniziativa Visita del consigliere federale Schmid a Roma Un no massiccio di popolo e Cantoni alla cassa malati unica e sociale Regolato il servizio militare con la doppia nazionalità I risultati della votazione popolare dell’11 marzo scorso sono più che eloquenti: sette elettori su dieci e 24 cantoni su 26 non vogliono sentir parlare di una cassa unica, e tanto meno di un premio di cassa malati basato sui redditi. Era tuttavia prevedibile che l’iniziativa ottenesse un sostegno maggiore nella Svizzera romanda, piuttosto che nella Svizzera tedesca. Tuttavia, ad eccezione del Giura e di Neuchâtel, i cantoni romandi e anche il Ticino (nonostante le previsioni) hanno pure respinto il progetto di riforma proposto dalla Svizzera romanda e sostenuto dai Verdi, dai socialisti e dai sindacati. Il verdetto conferma comunque il risultato di precedenti votazioni sullo stesso tema. Quattro anni fa il popolo e i cantoni aveva- A fine febbraio il consigliere federale Samuel Schmid ha incontrato a Roma il ministro italiano della difesa Arturo Parisi. Nell’occasione è stato firmato un accordo che regola l’obbligo del servizio militare per i cittadini che possiedono la doppia nazionalità svizzera e italiana. In principio il doppio-nazionale presterà servizio militare nel paese in cui aveva il proprio domicilio il 1º gennaio dell’anno in cui compie i 18 anni. La decisione interessa in pratica soltanto gli Svizzeri, poiché in Italia il servizio militare obbligatorio è stato soppresso da un paio d’anni. Durante l’incontro, i due ministri hanno espresso apprezzamento per la buona collaborazione fra le rispettive autorità civili e militari. Già lo scorso anno la Svizzera e l’Italia avevano concluso un accordo per la sicurezza comune dello spazio aereo, applicato per la prima volta in occasione dei Votazione popolare il 17 giugno Revisione dell’AI: sarà referendum Anche il Partito socialista ha deciso di sostenere il referendum contro la quinta revisione dell’assicurazione invalidità (AI). Le Camere federali hanno anche respinto le proposte di aumento dell’ IVA per finanziare l’AI, per cui la sinistra non vede più ostacoli a un referendum che impedisca questa riforma. La revisione prevede un miglior reinserimento degli invalidi nel mondo del lavoro e una modifica delle prestazioni. Il referendum è stato lanciato da alcune piccole associazioni di andicappati ed era finora sostenuto dai Verdi. Il progetto di revisione è invece sostenuto dai partiti di governo. i.b 1SPQPSUJPOEFjOPOxQBSDBOUPO MPSTEFMBWPUBUJPOTVSMBDBJTTF NBMBEJFVOJRVF giochi olimpici invernali di Torino. Schmid e Parisi hanno discusso anche dell’impiego dell’esercito nelle azioni di promozione della pace, in particolare in Afghanistan, Libano e Kosovo, paesi nei quali l’Italia è presente con forti contingenti. In particolare i ministri hanno discusso del Kosovo, nel quale l’Italia è presente con 2300 soldati, ma anche la Svizzera ha inviato un contingente di 215 uomini, nel quale si prevede di rimanere ancora a lungo. Schmid ha poi invitato il collega italiano ad una visita in Svizzera e ha approfittato del soggiorno a Roma per prendere visione dell’organizzazione e dell’ottimo lavoro svolto dai Carabinieri per la sicurezza in Italia. Il consigliere federale ha potuto cogliere buoni spunti per la collaborazione fra esercito e polizia per la sicurezza interna, tema oggi in discussione in Svizzera. La proporzione di «no» nei vari cantoni nella votazione sulla cassa malati unica. no infatti respinto l’iniziativa per la salute lanciata dal Partito socialista e praticamente nelle stesse proporzioni. Nonostante il rialzo permanente dei costi della salute e dei premi dell’assicurazione malattia, l’iniziativa non aveva nessuna possibilità di essere accettata, essenzialmente perché poneva molti più problemi di quanti non proponesse di risolverne. La formulazione era, infatti, tanto vaga da offrire al Parlamento un ampissimo margine di manovra nell’ambito della sua applicazione. Così il testo non precisava per niente i principi in base ai quali sarebbero stati ripartiti i premi. Gli oppositori all’iniziativa hanno quindi avuto gioco facile nello sfruttare abilmente questo lato debole. Basandosi su modelli di calcolo essi hanno potuto affermare che, in caso di accettazione dell’iniziativa, le famiglie delle classi medie sarebbero state maggiormente svantaggiate. I difensori dell’iniziativa non sono invece riusciti a convincere del contrario. Ma non sono nemmeno riusciti a dimostrare in modo credibile perché la politica svizzera della salute necessitasse di una riforma così profonda. In fondo era questa la posta in gioco in questa votazione popolare. E ora? Con questo no all’iniziativa popolare, i numerosi problemi del nostro sistema della salute rimangono tali e quali. Certamente il chiaro responso negativo ad una riforma in profondità conforta il Consiglio federale e la maggioranza parlamentare nella politica praticata attualmente. Ma per rimediare alle manchevolezze del nostro sistema della salute, si dovrà presto o tardi procedere a riforme importanti. René Lenzin Calmy-Rey a Roma – La presidente della Confederazione Svizzera, in visita ufficiale a Roma, ha incontrato il primo ministro Romano Prodi ed è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Viene distribuita gratuitamente a tutti coloro che sono immatricolati presso le rappresentanze Svizzere in Italia (consolati) Perché la «Gazzetta Svizzera» ha bisogno di ricevere un’aiuto economico integrativo consistente da parte dei suoi lettori? Cari Lettori, dato che la nostra periodica richiesta di “contributi volontari” ha ingenerato perplessità in taluni di voi, ritengo opportuno e doveroso riprendere un discorso che, come tutti avranno certamente notato, ho cominciato nella Gazzetta di Febbraio 2007. Dunque, diciamo anzitutto che le perplessità che taluni hanno avuto sono più che legittima. Come tale meritano delle spiegazioni anche a costo di ripetere cento volte lo stesso discorso. Veniamo ai fatti: quasi tutti coloro che ricevono la Gazzetta Svizzera (e soprattutto quelli che partecipano alla vita della colonia svizzera in Italia) sono ben felici di ricevere e leggere il nostro mensile per ben undici volte all’anno e di trovarvi tante notizie interessanti, ivi comprese le rubriche “AVS-AI – Assicurazioni Sociali di Roberto Engeler” e la “Rubrica Legale di Ugo Guidi”. Naturalmente vi sono coloro ai quali della vita della colonia svizzera in Italia e della vi- ta del loro Paese, importa poco o niente e che, quindi, buttano il nostro giornale nel cestino magari con stizza. Ma volete sapere qual è, per contro, la situazione degli Svizzeri che vivono nelle altre parti del mondo? La risposta è semplice. Gli Svizzeri che vivono nelle varie parti del mondo ricevono soltanto la Revue Suisse e la ricevono, per di più, soltanto sei volte all’anno e, per di più ancora, con le sole “Comunicazioni Ufficiali” e cioè con le Comunicazioni che vengono diramate periodicamente da Berna. Ebbene, la messa a disposizioni degli Svizzeri che vivono in Italia di un numero così più imponente di notizie utili ed informazioni preziose, è frutto di un lavoro di pochi volonterosi, sempre faticoso e qualche volta ingrato e mai remunerato. Non sono previsti neppure rimborsi spese! Naturalmente la buona volontà dei pochi non basta. Occorre anche denaro di tanti per far fronte innumerevoli spese che la pubblicazione e la distribuzione di un giornale comporta. Ecco perchè noi siamo costretti, nostro malgrado, a chiedere il versamento di quelli che noi chiamiamo “CONTRIBUTI VOLONTARI”. Spero, questa volta, di essere stato ancor più chiaro di prima. Ed ora le solite precisazioni: – il contributo volontario che noi vi proponiamo di versare è di € 24. A nessuno è però fatto... divieto di versare di più. Per coloro che si trovano in stato di difficoltà ma che vogliono ugualmente dimostrare la loro simpatia, rimane la possibilità di versare un importo anche inferiore a € 24. Ogni Euro è, infatti, prezioso e serve per dimostrarci il vostro appoggio e la vostra concreta partecipazione alla nostra attività; – già dal mese di aprile 2006 pubblichiamo sulla Gazzetta i nomi dei contribuenti che versano un importo pari o superiore a € 50. La pubbli- cazione avverrà, come al solito, due volte all'anno: in aprile e in agosto/ settembre. Chi desidera mantenere l'anonimato, basta che ce lo dica: non pubblicheremo il suo nome. Però saremmo più contenti di sapere nome, cognome e località di residenza di coloro che, potendoselo permettere, ci versano somme importanti; – il contributo minimo a carico di coloro che vivono fuori dal territorio italiano è sempre di Franchi Svizzeri 40. Naturalmente saranno molto graditi versamenti superiori da qualunque parte provengano!!! – il bollettino per effettuare il versamento vi perviene insieme al giornale già completato con il vostro nome e con il vostro indirizzo. Ciò vi renderà il versamento ancora più facile. Coloro che vogliono versare di più (tanti, speriamo) povranno limitarsi a scrivere una cifra maggiore rispet- to a quella suggerita di € 24; – il contributo può anche essere versato con bonifico alla Banca Popolare di Milano Agenzia 344, P.zza Stuparich 8 - conto corrente intestato al Collegamento Svizzero in Italia "Rubrica Gazzetta" IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375 (ABI 5584 - CAB 1652 - conto corrente 2375) – dato che ogni esemplare della Gazzetta ha un costo notevole, noi raccomandiamo alle famiglie numerose che ricevono più esemplari del nostro mensile (che spesso finiscono nel cestino) di trasmettere al Consolato di competenza il modulo che si trova nell'ultima pagina del nostro mensile, con il quale si fa presente che nella detta famiglia si desidera ricevere, per ragioni di economia, un solo esemplare. Come sempre, a tutti i più cordiali, patriottici saluti. Ugo Guidi 2 N. 4 aprile 2007 Seit dem 1. April 2001 kann sich kein Schweizer in einem EG-Land mehr in die freiwillige AHV einschreiben /AI AVS zioni cura i s s A ali soci rt be di Ro r le Enge Italienische Altersvorsorge oder AHV + Schweizer Pensionskasse? Sehr geehrter Herr Engeler Ich hoffe es geht Ihnen gut. Ab und zu wende ich mich wieder mit einer Frage an Sie. Ich hatte ja das Problem Grenzgängerin, Wohnsitz Italien, Arbeitsort in der Schweiz, wegen der Arbeitslosenkasse, hatte aber bis jetzt noch keine Probleme, bzw. Arbeitsplatzverlust zum Glück. Jetzt wollte ich allerdings mal fragen, falls ich jetzt mit 33/34 Jahre aufhören würde in der Schweiz zu arbeiten, da sich eventuell in nächster Zeit etwas in Como ergeben könnte, was dies für mich für Konsequenzen hätte für die AHV und Pensionskasse, im Schlimmsten Fall ist vielleicht sogar davon abzuraten? Die AHV könnte ja freiwillig weitergezahlt werden, so viel ich weiss, was mit der Pensionskasse ist, dies weiss ich allerdings nicht so genau. Besten Dank für Ihre Antwort. Mit freundlichen Grüssen M.D. Antwort Liebe Leserin Sie geben mir die Gelegenheit, wieder einmal daran zu erinnern, dass sich seit dem 1. April 2001 kein Schweizer in einem EG-Land mehr in die freiwillige AHV einschreiben kann – also auch Sie nicht, falls Sie nicht mehr in der Schweiz arbeiten oder wohnhaft sind. Falls Sie Ihren Arbeitsort von der Schweiz nach Italien wechseln, hätte dies folgende Konsequenzen (ich gehe davon aus, dass Ihr Ehemann Italiener ist und nie AHV-Beiträge bezahlt hat): 1. Ihre AHV-Rente wird etwa _ einer Vollrente betragen. Nach heutigen Ansätzen berechnet, werden Sie also, wenn Sie das Pensionsalter erreichen (für Frauen zur Zeit 64 Jahre), eine Rente von monatlich mindestens Fr. 850.-, höchstens Fr. 1'700.- beziehen. Haben Sie Kinder gehabt, wird die Rente gegen das Maximum tendieren, wenn nicht, wird sie irgendwo dazwischen liegen, nach der Höhe Ihrer Beiträge. 2. Sie bleiben weiterhin bei der IV gegen Invalidität versichert; die Rente wird allerdings mit jedem Jahr, in welchem Sie nicht mehr Beiträge bezahlen, leicht abnehmen. Auch Ihre minderjährigen Kinder wären gegen Invalidität versichert im Sinne, dass sie in der Schweiz Eingliederungsmassnahmen oder technische Apparate beanspruchen könnten (diese Leistungen werden in der Regel im Ausland nicht ausgerichtet). 3. Die Einzahlungen in die Pensionskasse (Arbeitgeber und Arbeitnehmer) werden auf ein Freizügigkeitskonto überwiesen. Bis zum 31. Mai 2007 können Sie sich diese auszahlen lassen; nach diesem Termin nur noch, wenn Sie beweisen können, dass Sie in Italien nicht einer Pensionskasse unterstehen. Dies wäre bei Arbeitsaufnahme in Italien nicht möglich. Ich würde Ihnen aber in jedem Fall anraten, das Kapital für eine spätere Rente auf dem Freizügigkeitskonto (oder einer andern Institution) zu belassen. Wenn man älter wird, ist man froh, wenn monatlich etwas aufs Konto kommt. 4. Falls Sie in Italien bei einem privaten Arbeitgeber tätig sind, würden Sie der INPS unterstellt; sonst der Vorsorgekasse einer öffentlichen Institution. Die Vorsorgeleistung in Italien ist bedeutend besser als in der Schweiz – wenigstens so lange, als die INPS in der Lage ist, die Pensionen im heutigen Mass zu bezahlen. In Italien hat man – etwas vereinfacht gesagt – nach 40 Beitragsjahren Anrecht auf 80% des Lohnes, in der Schweiz bringt man es mit AHV und Pensionskasse zusammen auf 60% des Lohnes. In Italien beträgt das normale Pensionsalter zur Zeit für Frauen 60 gegenüber 64 in der Schweiz. Dafür müssen Sie in Italien obligatorisch die Arbeit aufgeben, wenn Sie die Pension beziehen wollen – in der Schweiz dürfen Sie, wenn Sie wollen, auch weiter arbeiten. Die Beiträge sind da allerdings mehr als doppelt so hoch als in der Schweiz, wobei der Arbeitnehmer etwa gleichviel, der Arbeitgeber aber deutlich mehr bezahlt. 5. Diese Angaben über die italienische Vorsorge betreffen unselbständig Erwerbende; die Prämien und Leistungen für selbständig Erwerbende sind hingegen in Italien bedeutend schlechter. 6. Die Bedingungen für die Mindestdauer in der italienischen Versicherung gelten für Sie im Prinzip nicht, weil Sie die Beitragsjahre in der Schweiz anrechnen lassen können. Bei zu kleinen Beiträgen könnte sich eine kleine Komplikation ergeben, aber diese hat auch keinen bedeutenden Einfluss auf Ihre Rente. 7. Wenn Sie sich also entscheiden, in Italien zu arbeiten, ändert sich für Ihre Altervorsorge nicht viel: Sie würden dann anstatt zwei Renten (AHV und Pensionskasse Schweiz) deren drei erhalten, noch eine von der INPS. Entscheiden Sie sich also vor allem für den Arbeitsplatz, an welchem Sie sich am wohlsten fühlen. Wenn Sie sich noch besser orientieren wollen, lege ich Ihnen sehr ans Herz: Kommen Sie an den Kongress der Italienschweizer in Trapani (19.Mai 2007). Dort werden die Möglichkeiten, sich nach der Abschaffung der freiwilligen AHV weiterhin eine Vorsorge aufzubauen, aufgezeigt. Das Programm und Anmeldetalon wurde in der Gazzetta vom Januar publiziert. Sie können diese auch unter www.gazzettasvizzera.it, unter dem Titel „Congresso del Collegamento 19.-20.5.07 – oben rechts auf der ersten Seite – herunterladen und ausdrucken. Mit den besten Wünschen Robert Engeler Oltre al lavoro di volontariato di tutto il comitato, il Presidente Signor Robert Engeler e l’Avvocato Ugo Guidi offrono anche, nei settori di rispettiva competenza, un’importante consulenza mensile, pure assolutamente gratuita, a favore di molti lettori. Dato che i contributi che molti Svizzeri benemeriti versano volontariamente alla Gazzetta Svizzera bastano purtroppo soltanto per coprire i costi di stampa e di spedizione, ma non bastano certo per le altre numerose spese che devono essere sostenute, chiediamo a tutti i Lettori e, in particolare, a quelli che ricevono le suddette consulenze dai signori Engeler e Guidi, di utilizzare il bollettino allegato alla Gazzetta Svizzera e versare anch’essi un adeguato contributo. Secondo una lettera del Ministero della Salute I pensionati svizzeri non devono pagare il contributo SSN Un tema di discussione che va avanti da anni con le ASL è il contributo sanitario italiano per i pensionati svizzeri residenti in Italia e che godono della sola pensione svizzera. Certo è che queste persone, all’arrivo in Italia, devono decidere se restare assicurate in Svizzera o iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano. In quest’ultimo caso è obbligatorio iscriversi rapidamente presso la Azienda Sanitaria Locale (ASL) competente. (Le persone che godono invece anche di una pensione italiana, non hanno questo diritto di scelta; devono assicurarsi obbligatoriamente in Italia). Se si decide per l’iscrizione in Italia, alcune ASL chiedono un contributo annuo di € 387.34, altre non chiedono nulla. Nel corso della nostra azione per permettere a queste persone la scelta non solo della cassa alla quale iscriversi (Svizzera o Italia), ma anche del luogo dove curarsi, abbiamo ricevuto una lettera del Ministero della Sanità (pubblicata qui accanto per intero) che conferma che queste persone non devono pagare nessun contributo all’ASL. A chi paga oggi conviene quindi di chiedere l’ASL l’esonero di questa tassa facendo vedere questa lettera. Sono interessato sentire i Vostri risultati. Ricordo con l’occasione che gli accordi bilaterali precisano che iscrivendosi in Svizzera oppure in Italia, la persone resi- dente in Italia hann solo diritto al pagamento delle prestazioni sanitarie in Italia. Per questo motivo non conviene quindi tenere la Cassa Malattia Svizzera Obbligatoria, perché abbastanza costosa. So di diversi casi nei quali le casse di malattia svizzere continuano a pagare prestazioni in Svizzera di residenti in Italia, ma temo che smetteranno di farlo quando si presenta una spesa veramente pesante. Chi vuol essere coperto per cu- re in Svizzera con certezza dovrebbe, a mio avviso, accanto all’iscrizione all’ASL, assicurarsi presso una cassa malattia che offre la copertura per persone residenti all’estero (Soliswiss – la cooperativa di Svizzeri all’Estero – offre delle soluzioni interessanti di questo tipo ogni due mesi sulla Gazzetta, oppure www.soliswiss.ch) altrimenti presso un assicuratore privato italiano. Robert Engeler Lettera del Ministero della salute del 9 marzo 2007 Assicurazione malattia - Relazioni con la Svizzera Con riferimento alla vostra nota in data 30 gennaio 2007, di pari oggetto, si riscontrano le vostre domande. 1. Caso del pensionato svizzero (sola pensione svizzera) residente in Italia Il pensionato svizzero che trasferisce la propria residenza. in Italia (ai sensi dell'accordo del 2002) può scegliere di rimanere assicurato in Svizzera, oppure può scegliere di iscriversi presso il Servizio Sanitario Nazionale. Nel primo caso l'assistenza sanitaria, in Italia, è assicurata da) modello E121 richiesto alla propria assicurazione, nel secondo caso il pensionato si iscrive obbligatoriamente al SSN senza pagare nulla. In ambedue i casi ha diritto a ricevere, dall’Italia, la Tessera Europea di Assicurazione Malattia e se vuole andare a curasi in Svizzera deve richiedere alla ASL di appartenenza l'emissione del modello E112. Per quanto concerne l'ipotesi nella quale è contemplata l'emissione del modello E121, il rimborso dei costi dell'assistenza sanitaria avviene tramite una quota forfetaria che la Svizzera versa all'Italia. 2. Caso del pensionato (di sola pensione svizzera) cittadino italiano Stessa situazione indicata nel caso precedente. 3. Casi) del pensionato italiano (di sola pensione italiana) residente in Svizzera In tale caso il pensionato italiano deve chiedere alla AS L di ultima residenza il formulano E121 che gli permetterà di usufruire in Svizzera dell'assistenza sanitaria a carico dell'Italia. Spetterà alla Cassa svizzera presso cui ha presentato il modello E121 rilasciare la Tessera Europea di Assicurazione Malattia e, se vuole andare a curasi in Italia o in qualsiasi altro Paese della UE) dovrà richiedere a tale Cassa l’emissione del modello E112. Gli articoli con sottofondo rosa sono di fonte ufficiale svizzera Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968 Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it www.revuesuisse.ch – wwvv.collegamentosvizzero.it e Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected] Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84 Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected] Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola, 6963 Pregassona, Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected] Dal 1º giugno 2007 prelievo limitato del capitale Nessun allarme per le pensioni degli stranieri in Svizzera Fino al 1º giugno 2007 chiunque potrà richiedere il pagamento in capitale della parte obbligatoria della prestazione del 2. pilastro senza condizioni. A partire da tale data, sulla base degli accordi bilaterali tra Svizzera e UE, coloro che lasceranno definitivamente la Svizzera e prenderanno la residenza in un paese dell'UE prima di aver raggiunto l'età di pensione potranno ottenere il pagamento in capitale solo se potranno dimostrare di non essere iscritti nelle assicurazioni obbligatorie del paese di nuova residenza. Per molti italiani, portoghesi e spagnoli in Svizzera si pone la questione se per motivi finanziari è opportuno rientrare prima di tale data. Secon- do il diritto europeo esistente, protocollo addizionale all'allegato il dell'Accordo fra l'Unione europea e la Svizzera sulla libera circolazione, la possibilità del prelievo in contanti delle prestazioni obbligatorie di previdenza sociale sarà limitato, spiega Daniel Dürr, responsabile del servizio del Fondo di garanzia LPP. I Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a Collegamento Svizzero in Italia «Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375 (ABI 5584 CAB 1652, conto corrente 2375). Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero 69-7894-4. Intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera 6963 Cureggia. Cambiamento indirizzi Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 28.200 copie. 3 N. 4 aprile 2007 Come viene applicata la nuova «Convenzione sui diritti dell’infanzia» Il problema dell’audizione dei figli minorenni nelle cause di divorzio in Svizzera e in Italia Egregio Avvocato Guidi, sono una cittadina svizzera coniugata con un cittadino svizzero che vive da tempo in Italia. Dal matrimonio sono nati tre figli, un maschio e due femmine, tutti minorenni. Purtroppo il nostro matrimonio è da qualche tempo in gravissima crisi. Io sono venuta nella determinazione di divorziare perchè, nonostante un mio grande senso di responsabilità, non riesco a sopportare la situazione che si è determinata per vari motivi che non starò a spiegarle. Credo che mio marito sia pure convinto che si debba divorziare. Il guaio è che non siamo d’accordo su nessuno dei vari punti che costituiscono l’oggetto di un divorzio. Ho quindi ragione di ritenere che la battaglia che dovrò sostenere sarà lunga e difficile. Questa situazione mi sembra rendere certamente inapplicabile quell’interessantissimo tipo di “divorzio immediato” del quale lei ha parlato sulla Gazzetta qualche tempo fa. Divorzio che si potrebbe ottenere in Italia chiedendo al Giudice di applicare la legge svizzera, dato che siamo entrambi cittadini svizzeri. Credo però – ricordando qualche altra sua Rubrica Legale meno recente – che due coniugi cittadini svizzeri residenti in Italia possono comunque chiedere al Giudice italiano di divorziarli applicando loro il diritto svizzero. Ma questo non è il mio principale problema. Il mio principale problema sta nel fatto che io temo moltissimo le reazioni che la procedura di divorzio potrebbe determinare nella mente dei nostri figli. Infatti, ho ragione di ritenere che il Giudice al quale noi ci rivolgeremo, finirà per ritenere indispensabile interrogare i nostri figli. Infatti mio marito non perde occasione per citarli come testimoni di mie pretese mancanze. Dato che questo atteggiamento mi sembra da un lato alquanto puerile e dall’altro pregiudizievole della serenità dei nostri figli, vorrei che lei mi dicesse quali sono i poteri dei giudici tanto italiani che svizzeri in relazione ad eventuali interrogatori di figli minorenni. Lei capirà certamente, egregio Avvocato, che da un interrogatorio dei nostri tre figli (ciascuno dei quali ha ovviamente una sua personalità), potrebbero scaturire più problemi che vantaggi. Io credo che sarebbe molto meglio che nessuno dei figli fosse interrogato dal giudice e che fosse lasciato ai due genitori il compito di spiegare ai figli quello che sta succedendo e, in particolare, le motivazioni per le quali tutto succede. Le assicuro che di tutti gli sconvolgimenti che può portare un divorzio, quello che mi preoccupa di più è quello che può coinvolgere (o stravolgere) la serenità dei nostri figli. Mi sappia dire qualcosa con la sua consueta pazienza e chiarezza. M.G.K – località omessa a richiesta della lettrice Risposta Gentile Signora, lei, dimostrando ampia fiducia nei miei consigli (e di questo io le sono molto grato), mi porta a trattare un tema di estrema delicatezza e grande difficoltà. Cercherò, nel poco spazio che ho a disposizione, di darle qualche informazione che le possa essere utile tanto per comprendere l’essenza del problema, quanto per sapersi destreggiare al momento opportuno. Dunque: il problema dei diritti del fanciullo (che sarebbe meglio chiamare bambino, ragazzo e adolescente, data la diversità enorme di situazioni che vi è fra un’età e l’altra) è stato affrontato con il necessario approfondimento e con l’indispensabile impegno soprattutto nella seconda parte del secolo scorso (1900). Infatti in data 20.11.1989 è stata approvata la famosa “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia”. Convenzione composta di un preambolo, di una prima parte costituita dagli articoli da 1 a 41, di una seconda parte costituita dagli articoli da 42 a 54, nonchè da due Protocolli opzionali aventi come oggetto il primo “Il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati” e il secondo “La vendita dei bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante i bambini”. Una Convenzione, come lei vede, di amplissimo respiro. Dirò subito che una cosa è stata fare questa Convenzione. Un’altra è stata applicarla. Non c’è giorno, infatti, che attraverso i Media, noi veniamo a sapere quali e quante violazioni della suddetta Convenzione avvengono nel mondo, perfino nei paesi che l’hanno sottoscritta. Ebbene, all’Art. 12 della Convenzione si statuisce, a proposito di ciò che le interessa, quanto segue: “1° Gli Stati parti (cioè gli Stati che hanno sottoscritto la Convenzione) garantiscono al fanciullo, capace di discernimento, il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, che deve essere debitamente presa in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. 2° A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un organo appropriato, in materia compatibile con le regole di procedura della legislazione nazionale”. Su questo articolo si impernia, secondo me, tanto il discorso legislativo italiano quanto quello svizzero che qui di seguito le esporrò. Italia Con legge 8 febbraio 2006 n. 54 sono state apportate modificazioni di rilievo in materia di “separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”. Tale legge ha modificato, fra l’altro, l’Art.155 del Codice Civile italiano. Articolo che tratta dei c.d. “provvedimenti riguardo ai figli” formulando il seguente principio: “Anche in caso di separazione personale dei coniugi il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione e istruzioni da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.”. In ossequio a tale principio è dato al Giudice che pronuncia la separazione (e a maggior ragione il divorzio) la facoltà di adottare i provvedimenti relativi alla prole “con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa”. Conseguentemente al Giudice è data la facoltà di valutare prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati ad entrambi i genitori oppure di stabilire a quale di essi i figli sono affidati, determinando tutte le modalità acconce al caso di specie. E vediamo ora che cosa stabilisce il legislatore italiano proprio nella materia che tanto la interessa. L’Art. 155-sexies (che sta per “sesto”), intitolato “Poteri del giudice e ascolto del minore”, stabilisce: “Prima dell’emanazione, anche in via provvisoria, dei provvedimenti di cui all’Art.155, il giudice può assumere, ad istanza di parte o d’ufficio, mezzi di prova. Il giudice dispone, inoltre, l’audizione del figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento. Qualora ne ravvisi l’opportunità, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l’adozione dei provvedimenti di cui all’Art. 155 per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse morale e materiale dei figli”. Come vede, gentile Signora, si tratta di una normativa molto recente : ha poco più di un anno di vita. Non vi sono, per quel che ne so io, giuristi che hanno affrontato il problema dell’audizione dei minori e lo abbiano chiosato. So però che nella pratica, al giudice (ma solo al giudice e non a suoi eventuali collaboratori anche se particolarmente qualificati) è dato di rivolgere domande al minore. Per quel che ne so io, il principio che “il giudice può interrogare il figlio minore che abbia compiuto gli anni Anche un seminario sulla negoziazione Vari ministri Svizzeri in visita in Italia Un periodo , quello appena passato, di vari contatti diplomatici tra Svizzera e Italia. Il Presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, Capo del Dipartimento federale affari esteri, ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi: colloqui sulle relazioni fra Svizzera e UE, e quelle bilaterali con l’Italia, oltre a temi quali la situazione nei Balcani occidentali e nel Vicino e Medio Oriente, nonché le riforme dell’ONU e il Consiglio dei diritti dell’uomo. Il Consigliere federale Samuel Schmid, Capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport ha avuto colloqui con il Ministro italiano della Difesa Arturo Parisi sulla situazione in Kosovo, Afghanistan e Libano. Firmata anche una Convenzione tra Confederazione e Repubblica relativa al servizio militare dei doppi cittadini. E anche un incontro del Consigliere federale Moritz Leuenberger con il Ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani: non sono mancati gli argomenti... A Milano intanto è avvenuto un incontro sul Elezioni ad Appenzello Esterno Confermato tutto l’Esecutivo Nel cantone di Appenzello Esterno sono stati tutti riconfermati i sette consiglieri di Stato uscenti, 4 del PLR, 2 dell’UDC e 1 del PS. L’esito era ampiamente previsto, dato che i tre partiti di governo si presentavano con una lista comune. L’elezione per il rinnovo del parlamento cantonale si terrà il 22 aprile. Il risultato migliore è stato ottenuto da Rolf Degen (PLR), con 12.500 preferenze, appena nove in più di Matthias Weishaupt (PS), mentre Jakob Brunnschweiler è stato riconfermato nella funzione di landamano. Rieletti anche Jürg Wernli e Marianne Koller, del PLR, e Hans Diem e Köbi Frei, dell’UDC. La partecipazione alle urne è stata del 36,15%. tema “L’esercito svizzero di fronte a nuove sfide: difesa nazionale e cooperazione internazionale”, oratore il Col. Smg Michele Moor: la conclusione della guerra fredda ha modificato le condizioni geopolitiche, e anche l’esercito della neutrale Svizzera non può sottrarsi a questa evoluzione... Intanto l’ISR ha promosso con l’Università Roma Tre, l’Ecole francaise de Rome e la facoltà di Filosofia dell’Università di Berna un seminario internazionale: “Il negoziatore di fronte al proprio interlocutore. L’entretien nella pratica diplomatica, dalla fine del medioevo alla prima guerra modiale”. Il seminario s’inserisce nel quadro di rinnovati orientamenti storiografici che hanno individuato nella negoziazione un fecondo percorso di ricerca. La cultura interviene per elevare certi livelli della politica... Sempre ISR: un convegno sul “Potere delle immagini. Prospettive della svolta iconica”. Un tema oggi assai diffuso e pervasivo nelle varie forme di comunicazione della nostra cultura,nella nostra società e persino nella nostra vita quotidiana. In occasione della pubblicazione di “Svolta iconica” di Gottfried Boehm, delll’Univeristà di Basilea. FDA rica Rub le lega . vv dell’A idi Gu Ugo dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento”, è applicato senza meno. Ho ragione però di ritenere che, prima o poi, sopraverranno commenti e suggerimenti tanto da parte della dottrina quanto da parte della giurisprudenza. Infatti, anche se io ho il massimo rispetto per la saggezza, la pazienza e l’esperienza dei magistrati prefissi a questo non facile compito, penso che, a volte, l’aiuto di uno psicologo specialista, possa essere quanto mai opportuno. Svizzera Con gli Articoli 133 cpv. 2, 144 cpv. 2 e 314 n. 1 del Codice Civile svizzero è confermato il diritto fondamentale del minorenne di essere personalmente ascoltato in tutte le procedure che lo riguardano. L’Art. 144 Codice Civile svizzero si applica a tutte le procedure giudiziarie che interessano la sorte dei figli minorenni: divorzio, separazione, modifica della sentenza di divorzio e/o di separazione, nullità del matrimonio, protezione della vita coniugale, misure provvisionali, misure di protezione dei minorenni. Attenzione: l’audizione dei minorenni, secondo il diritto svizzero, è indispensabile perfino allorchè non ci si trovi già di fronte alla pronuncia di un divorzio, ma allorchè ci si trovi di fronte alla assunzione dei provvedimenti c.d. “provvisionali” in vista di un divorzio. Vale la pena di ricordare che il Canton Ticino, apportando una seria modifica al proprio Codice di Procedura Civile, ha introdotto nell’Art. 419d, disposizioni più precise sulle modalità di ascolto dei minorenni, per consentire al giudice la necessaria flessibilità, nell’adattare il principio dell’audizione alla situazione personale del minorenne o dei minorenni in causa. Ma non basta, il Codice di Procedura Civile ticinese stabilisce che i nuovi sistemi di audizione dei minori si applicano anche alle procedure intraprese prima della promulgazione della nuova normativa. Vediamo ora in dettaglio qualche ulteriore informazione sulle prassi svizzere: A- L’audizione del figlio minorenne ha una doppia finalità: deve accertare i fatti importanti da considerare nella sentenza ma nello stesso tempo deve tutelare la personalità e l’interesse del minore. I genitori devono rispettare la personalità dei figli anche per quanto riguarda “affari importanti”. Il minorenne deve poter esprimere le proprie opinioni sulle conseguenze del divorzio che lo riguardano. Egli deve poter esporre i suoi desideri e le sue necessità. Ma non basta. L’audizione deve servire anche per informare il figlio sulle conseguenze che il divorzio dei genitori avrà per tutta la famiglia. B- L’audizione del minorenne, contrariamente a ciò che avviene in Italia, può essere effettuata indifferentemente dal giudice o da un terzo incaricato. Certo si è che la persona incaricata di ascoltare il minorenne deve avere conoscenze specifiche che mancano al giudice, anche solo sotto il profilo linguistico. La televisione italiana ha recentemente portato alla ribalta proprio il problema delle enormi difficoltà che incontrano gli immigrati allorchè si trovano a dover risolvere i problemi che hanno anche gli stessi “indigeni”, ma non riescono a farlo perchè non in grado di esprimersi. Ma vi è di più: gli interrogatori dei figli possono essere fatti da pedo-psichiatri, da psicologi, da educatori, da altri specialisti a seconda dei bisogni che si presentano in ogni caso concreto. Insomma: è ovvio ed evidente che la persona incaricata dell’audizione deve essere in grado di comunicare con il minorenne e interpretarne correttamente le espressioni. C- Nelle audizioni di minorenni deve essere tenuta nel massimo conto la loro età. Di tale argomento si sono occupati in tanti, oltre ai giudici: soprattutto specialisti in campo psicologico e psichiatrico. Pare che siano stati realizzati perfino dei “libretti di istruzione”. Nella prassi, però, si usano normalmente i seguenti criteri: – fino a tre anni il bambino dovrebbe essere sentito solo in casi eccezionali, nell’ambito di una perizia; – da tre anni fino al dì dell’ingresso nella scuola materna, si dovrebbe tenere in considerazione il “grado di socializzazione” del bambino che, peraltro, può, in linea di principio, essere certamente sentito; – il bambino di età inferiore a cinque anni dovrebbe essere sentito solo da persone specializzate (psicologi, pedopsichiatri, educatore, eventualmente assistenti sociali); – il bambino che frequenta la scuola elementare può essere sentito, nei casi semplici, direttamente dal giudice o dall’autorità tutoria mentre nei casi più complessi o litigiosi può essere suggerita l’audizione a cura di una persona specializzata; – dai dieci-dodici anni, il minorenne è ritenuto di regola in grado di esprimere la propria opinione. Deve quindi essere sempre sentito. Come vede, cara Signora, in Svizzera, diversamente che in italia, si tende a rimettere a degli specialisti l’incarico di effettuare gli interrogatori dei minori. Solo allorchè i fanciulli abbiano raggiunto una certa età, l’operazione può essere fatta direttamente dal giudice e solo in casi particolarmente difficili da specialisti. Io spero di averle illustrato con sufficiente chiarezza il problema e di averle dato una chiave per effettuare ulteriori indagini. Non ho però l’illusione di essere stato esaustivo. Per quanto concerne una sua eventuale separazione in Italia, debbo dirle che anche se il giudice potrà tenere conto che lei e suo marito siete entrambi cittadini svizzeri, potrà, sì, applicare il diritto svizzero ma, nella procedura riguardante i figli, non potrà fare altro che utilizzare i mezzi e gli strumenti che gli offre la procedura italiana. Avvocato UGO GUIDI Campo Estivo Internazionale ARIANA Corsi di Inglese per ragazzi dai 14 ai 19 anni In un Collegio Inglese con gestione svizzera ad Aldenham/Londra assistenza e sostegno didattico ottimali Sprachkurse ARIANA AG - Monica A. Schmid - Höhenweg 60 - 9000 San Gallo/Svizzera Tel.: +41 71 277 92 91 Fax: +41 71 277 98 27 www.ariana.ch 4 N. 4 aprile 2007 1982-2007 Festeggiamenti a Ciconicco di Magagna Luciano De Filla confermato alla presidenza Festeggiato in Friuli il venticinquesimo Circolo Svizzero di Firenze de «La Cheminée Suisse» eletto il nuovo comitato Non è solo per il tradizionale pranzo del mese di marzo, che il comitato della Cheminée Suisse Friuli presieduto da ElisebethFornasiero-Schweizer, ha organizzato il 4 marzo 2007 all’Albergo-Ristorante “Alle Crosere” l’annuale incontro per tutti i suoi simpatizzanti, ma anche per festeggiare il 25esimo anno della sua fondazione. Non c’è anniversario senza regali, la festeggiata ha offerto, in omaggio ai soci tesserati un orologio, (Svizzero evidentemente). Alle ore 11 la bellissima sala da pranzo, meravigliosamente addobbata con fiori e bandiere era piena, tutti aspettavano il loro turno per avere la tessera di socio 2007, per il comitato il lavoro di preparazione era quasi terminato. Essendo ogni commensale seduto al proprio posto, Elisabeth potette pronunciare il discorso che precedeva l’invio ai festeggiamenti, facendo parte della lettera che l’Avv. Ugo Guidi, Presidente onorario del Collegamento Svizzero in Italia, gli aveva spedito scusandosi di non potere essere presente, essendosi rimesso da poco da un incidente stradale, un sincero augurio di buona salute dalla parte di tutti partecipanti. Erano presenti il nostro fedelissimo ex-Console generale di Venezia Sig. Giulio Cattaneo, la Presidente della società Svizzera di beneficenza Sig.ra Sertorio Verena, la Presidente del Circolo svizzero del Veneto Sig.ra Marina Rossetto e 120 altri membri. Dopo l’aperitivo e un ricchissimo buffet d’antipasti, seguiva un succulento pranzo, al menù: ragù di carni bianche, vitello alle noci e petto d’anatra all’aceto balsamico, senza dimenticare i primi piatti, i contorni e gli ottimi vini, “di che risvegliare i sensi”. Improvvisamente, un’innovazione seguita da piccoli gridi di gioia, solo i presenti han- no potuto contemplare e degustare quella magnifica maxi torta ai frutti rossi, creata apposta per il 25esimo, come una star è stata presa d’assalto per una decina minuti dai fotografi, poi con il concorso delle 120 persone venute dal Friuli e dal Veneto, è sparita… Il ballo, che aveva cominciato con gli antipasti, si è prolungato fino a tardi, ed è stato allietato da due giovani musicanti. Un’animazione speciale non poteva mancare da parte della Mascotte del gruppo, il Sig. Carlo Schilter, che con le sue frasi, canti e brindisi, (una decina officiosamente da parte sua, visto la buona qualità del vino) a contribuito a rallegrare la compagnia, per finire, Angelino Fornasiero, che a capitaneggiato un lungo trenino zigzagando a traverso i ta- voli prima di calzare il posto di gridatore della tombola, mai stata così ricca e colorata, decine di vasi d' orchidee, e fiori vari, senza dimenticare i premi gastronomici, in tutto più di 110. Quest’anno, nel comitato ci sono stati dei cambiamenti, la Sig.ra Margairaz Josiane rimpiazza nel ruolo di segretaria la Sig.ra Milesi Beatrice e la Sig.ra Braidotti Lucia è la nuova cassiera al posto della Sig. ra Torretti Luisa. E per finire, se volete seperne di più, visitate il sito della Cheminée Suisse Friuli su Internet all’indirizzo: http://www.chemineesuisse.com Un ringraziamento dal Comitato a tutti i partecipanti. Ferdinando Spagnuolo Si è svolta lo scorso 9 marzo l'assemblea generale ordinaria del Circolo Svizzero di Firenze, nel corso della quale è stato definito il comitato direttivo per la stagione 2007/2008 ed è stato fatto come di consueto un resoconto dettagliato delle attività svolte dal marzo 2006 al marzo 2007. All'inizio dell'incontro il presidente, Luciano De Filla, ha proposto alcuni istanti di raccoglimento per ricordare tre socie del Circolo Svizzero scomparse in quest'ultimo anno: Elisabeth von Aesch,Maria-Therèse Calabrese (che tra l'altro faceva parte del comitato) e Beatrice Guerrini. Si tratta di perdite particolarmente dolorose per chi ha avuto modo di apprezzare l'operato di queste persone e di conoscerne la disponibilità e la generosità anche nei confronti del Circolo. Venendo alle attività sociali, Luciano De Filla ha ricordato che nella stagione appena conclusa sono stati organizzati ventidue incontri di diverso genere, proprio come nel 2005/2006: due conferenze, cinque visite guidate fuori città, undici iniziative varie e quattro cene. Ce n'è stato insomma abbastanza per soddisfare le esigenze di tutti, con progetti originali e di valore culturale. Vale senz'altro la pena menzionare le iniziative portate avanti insieme al Circolo Svizzero di Bologna: la collaborazione fra Firenze e Bologna rappresenta un modo efficace per sfruttare al meglio le potenzialità e le idee di ciascun circolo. Dal punto di vista finanziario, l'incontro del 9 marzo ha portato delle novità positive: il bilancio del Circolo fiorentino si è chiuso infatti con un leggero avanzo, grazie anche al piccolo aumento delle quote deciso nel 2006 e a maggiori rimborsi e contributi dei soci in occasione di manifestazioni e spese per uso locali. Per il periodo marzo 2007-marzo 2008, Luciano De Filla è stato riconfermato all'unanimità presidente. Il comitato entrante è invece così composto: Marianne Pizzi (vicepre- sidente), Pia Falugiani, Corinne Ferrario, Dorette Ciccarelli, Ketty Uehlinger, Mario Pizzi, Ursula Pini, Giovanni Frosini, AnneLouise Kuhn, Silvia Zampini; per impegni di lavoro ha presentato le proprie dimissioni Beatrice Cuniberti, responsabile del restauro e della conservazione dell'archivio storico del Circolo di Firenze. Nonostante questo, Beatrice Cuniberti continuerà a dare il proprio contributo esternamente al comitato con immutato impegno. Nel corso dell'assemblea il presidente De Filla ha inoltre accennato alle prossime iniziative: i progetti in campo culturale comprendono ulteriori incontri musicali, e a questo proposito il comitato è già al lavoro per stilare un calendario di concerti. David Tarallo Marta Celio poetessa a Padova Si sa.... I Celio in svizzera sono noti per l’Hockey su ghiaccio. Vi segnalo, in quanto cittadina svizzera residente in italia, a Padova da 10 anni, che mio fratello sta portando avanti il nome di mio padre Renato Celio, fotografo professionista, deceduto il 3 dicembre 2005 con l'azienda "photocelio" e io, Marta Celio, scrivo poesie e poemetti in prosa da 13 anni, ho pubblicato due libri, l’ultimo dei quali dalla casa ed. Poligrafo di Padova. Il libro è già stato prsentato con successo a padova e a Chions di Pordenone. La prefazione è di Gian Mario Villalta che mi ha presentata a Chions. Se volete trovare informazioni su di me mi trovate in google. Il mio libro si intitola "Taccuini". Nel Monastero cistercense dedicato a Santa Maria della Consolazione La Società Svizzera ha invitato Gianna Mina A Martano l’Assemblea generale del Circolo Svizzero Salentino Conferenza a Milano su Vincenzo Vela Domenica 11 marzo 2007 al mio risveglio, udendo il ticchettio della pioggia, ho rivolto un pensiero alla Madonna, sperando in un suo intervento affinché si aggiustasse il tempo. Ed ecco che, verso mezzogiorno, il cielo si era fatto vieppiù sereno e splendeva il sole. Poi, dopo le ore 16, sul piazzale antistante il monastero era un continuo I partecipanti ascoltano la storia dei cistercensi. arrivare di auto. Temevo già che i partecipanti fossero troppo numerosi ad “invadere” il piccolo esposte oltre settecento erbe officinali monastero… All’entrata della chiesetta in raccolte e catalogate da fra Domenico. E’ stile barocco-leccese, siamo stati ricevu- stata poi la volta del piccolo negozio doti molto cordialmente da Padre Vincenzo ve ognuno ha potuto rifornirsi di prodotti che ci ha poi fatto da guida. Dapprima ab- monastici, tra cui le rinomate “Gocce Imbiamo preso posto tutti nel tempio, dove periali”, un vulcanico distillato contro ogni con molta attenzione abbiamo ascoltato genere di dolore. I novanta partecipanti le parole del monaco che ci ha narrato hanno poi trovato posto nella accogliente la storia dell’ordine dei Cistercensi e del sala conferenze dove si è tenuta la nostra Monastero che ci ospitava. Il Monastero assemblea generale. Il rapporto annuale, dedicato a Santa Maria della Consolazio- che precedentemente era stato allegato ne, situato appena fuori dall’abitato della alla convocazione, è stato accettato albella cittadina di Martano, nel cuore della l’unanimità, il rapporto di cassa accettato Grecìa Salentina, sin dal 1686 è un centro con un applauso e tutti i membri del condi spiritualità religiosa, un’oasi appartata siglio di amministrazione sono stati conimmersa nella pace secolare degli ulivi. fermati per un ulteriore anno. Un secondo I Padri cistercensi vi sono presenti dal 1926 e, accanto all’attività spirituale, si dedicano al lavoro dei campi, alla raccolta Scuola Svizzera di Milano di erbe officinali e alla produzione di olio, vino, distillati, confetture e altro ancora. Nella chiesetta è conservato un notevole affresco della Vergine, risalente al Quattrocento, così come altri bei dipinti e sculture. Di rara bellezza pure il pavimento di formelle in ceramica maiolicata della metà dell’ Ottocento. Abbiamo poi visitato la Due capolavori il 3 maggio alle ore 21 sacrestia, il laboratorio della liquoreria, la nella chiesa di S. Marco a Milano. ricca biblioteca ed il museo nel quale soCon il patrocinio del Consolato Generale no esposte, oltre a molti dipinti, preziose di Svizzera la Scuola Svizzera di Milaporcellane austriache, tedesche e cristalli no organizzerà un concerto in cui “Un di Boemia. Molto bello il presepe, allestito Coro per Milano” diretto dal Mo. Mino con espressivi effetti di luce e di suoni, Bordignon e l’orchestra dell’“Accademia dai monaci. Nel bellissimo chiostro sono revisore è stato eletto nella persona della signora Carmen Maurer e la quota annua, su proposta di un socio, è stata leggermente aumentata. Anche il programma per il nuovo anno è stato accolto favorevolmente da tutti i presenti. Su proposta del presidente, in futuro l’assemblea non verrà più abbinata ad una visita ma si terrà in un ristorante e sarà seguita da un pranzo in comune. Questo cambiamento è stato motivato dal fatto che nel corso degli anni, all’insegna di “impara a meglio conoscere la tua nuova patria”, abbiamo visitato ormai tutto il Salento. In mancanza di nuovi stimoli si è dunque trovata questa soluzione. La signora Ursula Schär ci ha poi illustrato l’itinerario della prossima gita che, a inizio giugno ci porterà a visitare Grottaglie. Al termine della riunione, in occasione del nostro 15. giubileo, ad ogni socio è stato fatto omaggio di una bottiglietta delle miracolose “Gocce Imperiali”, con la seguente motivazione del nostro presidente: il circolo è interessato ad avere sempre soci sani e longevi! Alla fine della riunione si è potuto sul viso di tutti i partecipanti, che anche quest’ anno l’incontro è stato una riuscita; la visita a questo bel monastero rimarrà nel ricordo di tutti noi. Un concerto con due capolavori Litta” diretta dal Mo. Carlo De Martini, eseguiranno – basso solista Giorgio Valerio – Laudate Dominum di Mozart e la Paukenmesse di Haydn. Ingresso libero. La Scuola si augura un’ampia partecipazione. Giovedì 15 u.s. presso la sala Meili di via Palestro 2 (Milano) la dott.ssa Gianna Mina, conservatore del Museo Federale di Ligornetto, ha tenuto una conferenza su “Vincenzo Vela (18201891) scultore e patriota tra Italia e Ticino”. La serata che ha registrato la presenza di circa 120 persone, è stata promossa dalla Società Svizzera di Milano in collaborazione con Loisirs Turismo Culturale con un duplice scopo. Da una parte quello di far riscoprire, specie al pubblico italiano presso il quale Vincenzo Vela ha goduto di straordinaria popolarità per la sua militanza tra gli artisti schierati a sostegno delle lotte risorgimentali, la figura di uno dei maggiori scultori europei del XIX secolo. Dall’altra si è voluto formulare un caldo invito a cogliere l’opportunità offerta dalla vicinanza di Ligornetto a Milano (un’ora d’auto) per visitare il bellissimo museo ospitato nella palazzina che fu a un tempo dimora e atelier di Vincenzo Vela. La vita e l’opera di colui che è stato a lungo indicato come l’erede di Canova in Canton Ticino, sono state presentate dall’illustre relatore con la proiezione di una cinquantina di immagini di grande efficacia. A tutti i convenuti è stata poi offerta un’ampia documentazione sulle raccolte e sull’attività del Museo Federale di Ligornetto. Elio Bertolina Sezione birilli della Società Svizzera di Milano Finale del trofeo Carlo E. Goetz Martedì sera, 20 marzo si sono svolte, con la presenza di oltre una dozzina di appassionati birillisti, la semifinale e la finale della gara Goetz. Per le semifinali si sono confrontati, con partite molto interessanti e risultati ben superiore alla media, quattro squadre. Durante la cena, i 4 giocatori rimasti in gara si sono prodigati a versare ai loro avversari vino senza badare a spese, col risultato che sono rimasti sul tavolo 4 bicchieri quasi pieni. È seguita la finalissima: la prima squadra con un buon, ma non eccezionale risultato, la seconda squadra sempre in vantaggio….. fino agli ultimi quattro tiri, quando i due giocatori – Theo Schwizer e Jean-Pierre Hardegger – hanno ceduto alla grande tensione. Molti, inclusi i vincitori, si sono dispiaciuti, perché se Theo Schwizer avesse vinto, avrebbe potuto portare a casa la coppa definitivamente, avendo fatto parte della squadra vincente per la terza volta. Così Theo ha dovuto rimandare la meritata proprietà della coppa all’anno 2008. Vincitori sono stati dichiarati, con 269 punti, 8 punti di vantaggio, Arnaldo Haechler e Robert Engeler, ambedue dal gruppo del lunedì. Hanno potuto portare a casa le due coppette bellissime ed avviare la strada per portarsi a casa, in un futuro, la coppa grande. N. 4 aprile 2007 5 Il Giornale del Popolo di di Lugano ha dedicato paginalunga alla Società Società Svizzera Milano, unauna storia 124Svizzera anni di Milano ARNALDO HAECHLER Segretario La “madre” «madre»della dellapresenza presenzaelvetica elvetica nella metropoli metropoli eenell'Italia nell’Italiadel delnord nord nella Lavorare con milanesi e lombardi mantenendo la nostra identità Una storia importante, un’attualità dinamica, punto di riferimento per la terza più numerosa comunità svizzera all’estero, dopo Lione e Parigi. Una continua serie di attività attorno alla mitica “Stube”. Da 15 anni apertura “proporzionale” a cittadini italiani. Cognome confederato, nato in Italia, l’ing. Arnaldo Haechler per quanto in pensione, rimane per eccellenza il Segretario generale della Società Svizzera di Milano. Lo si ritrova ogni giorno in sede, "perché la presenza svizzera a Milano deve mantenere la sua identità nella collaborazione con milanesi e lombardi". Che sono gli svizzeri in Italia, ma non solo. "Nel ’92 abbiamo aperto la Società anche ai non svizzeri, limitandoli ad un terzo degli svizzeri. Attualmente i soci con passaporto rossocrociato sono 462, i non svizzeri 148, in tutto 610". La maggior parte risiede a Milano-città, 33 di qua del confine. "I soci tengono molto ad una società viva, attiva, ed anche i giovani si avvicinano. E’ in atto un cambiamento: prima erano più cognomi svizzero-tedeschi, adesso cominciano a prevalere quelli di origine italiana". Tra i fatti salienti della storia recente, l’ing. Arnaldo Haechler ricorda la… battaglia del 1986, quando si trattò di dirimere la controversia tra la Società Svizzera e la Confederazione sul diritto di disporre e utilizzare la superficie occupata dalla Società nella "Casa bassa", dalla costruzione del complesso nel 1952. Presidente della Società era il prof. Gerardo Broggini, "che ha gestito con perizia i rapporti prima con il Consiglio federale a Berna e poi, quando si è giunti all’arbitrato, con il Tribunale federale a Losanna. Il quale ha sancito il nostro diritto a rimanere nei locali del terzo piano, all’uso della sala Meili, lo ’spazio eventi’, una volta la settimana, alle due piste di birilli nell’interrato". Per sostenere le spese della vertenza, la Società Svizzera raccolse tra i suoi soci la bella somma di 50.000 franchi. Pagina a cura di DALMAZIO AMBROSIONI Sino agli anni ’70 piazza Cavour era sinonimo di centro stampa; vi si stampavano alcuni dei maggiori quotidiani italiani. Oggi è nota per il Centro Svizzero, semplicemente "lo Svizzero", una torre di venti piani dedicata ad uffici e attività professionali e la cosiddetta "Casa bassa", frutto di oltre 120 anni di storia della Società Svizzera e "tetto" sotto il quale sono riunite le istituzioni pubbliche della Confederazione a Milano: Consolato generale, Camera di Commercio svizzera in Italia, Svizzera Turismo, Radio della Svizzera Italiana, Centro culturale svizzero, Centro congressi e, appunto, Società Svizzera con, al quarto piano, il ristorante Terrazza. Gli svizzeri a Milano e sempre più anche gli svizzero-italiani sanno che, al di là delle attività e dei vari appuntamenti, gli uffici di quello nato nel 1983 come Schweizer Verein in Mailand sono disponibili per informazioni e indicazioni sulla realtà svizzera a Milano, in Lombardia, nel nord Italia. Ne fa testo una dinamica storia, lungo la quale la Società Svizzera è stata un’autentica porta aperta sul capoluogo, ha mantenuto una precisa identità, non scendendo a compromessi sul piano politico, tantomeno durante il regime fascista. Ha contribuito in misura decisiva al rafforzamento dell’immagine della Svizzera, in quanto risultato e motore al tempo stesso dell’intensa attività economica sviluppata tra Otto e Novecento: alcune delle maggiori fabbriche ed imprese italiane, come la Legler di Bergamo, sono state fondate da svizzeri, ponendosi all’avanguardia tanto sul piano dell’imprenditorialità che della socialità. Se il Consolato è il "padre" delle istituzioni svizzere a Milano, la Società Svizzera è a buona ragione la "madre". Dal 1883 - ed anche prima, con la Corale - con le sue attività intreccia, organizza e mantiene i contatti tra gli svizzeri del milanese, e più in generale della Lombardia. Il fitto calendario ("mai visto una Società svizzera all’estero così attiva", afferma il Console generale David Vogelsanger) comprende appuntamenti culturali, informativi, ricreativi e sportivi. Dalle serate intorno alla "Stube" - il tipico locale svizzero, vero e proprio simbolo della Società - alle visite guidate, incontri, conferenze e cene sociali, offre ai soci le occasioni più diverse per far vivere cultura, usi e costumi elvetici nel cuore della metropoli lombarda. Nella sede ristrutturata tra ’94 e ’95 dagli architetti ticinesi Mario Campi e Franco Pessina propone una serie di eventi, coltiva varie sezioni che svolgono specifiche attività: birilli con due piste automatizzate; bridge con grande affluenza ai tornei sociali ed open; giovani per contatti tra i giovani svizzeri ed italo-svizzeri che risedono nel circondario di Milano e provincie limitrofe; signore con un’intensa attività sociale e benefica; sportivi attivi nel basket; tiratori, che svolgono l’attività al poligono di Ravaggina, in prossimità di Morbio Superiore, e in trasferta nei vari poligoni della Confederazione. Il complesso del Centro svizzero in piazza Cavour a Milano con, in primo piano, la "Casa Bassa", sede anche della Società Svizzera di Milano. In alto il Console generale di Svizzera a Milano, David Vogeslanger la storia in sintesi La spinta decisiva dall'apertura della galleria del San Gottardo 1869 - Una ventina di svizzeri si riunisce a Milano al Ristorante del ghiaccio per fondare una Corale per cantare canzoni patriottiche. Primo concerto pubblico l’anno dopo. Al canto si affiancano ginnastica e scherma. 1882 - L’apertura della galleria del San Gottardo fa affluire a Milano numerosi svizzeri; da qui il bisogno di un’Associazione più importante. 1883 - Il 15 dicembre viene fondato lo "Schweizer Verein in Mailand": 70 soci, primo presidente Teofilo Naef. 1885 - Con il presidente Ulrico Hoepli, nuova sede al n. 6 della centralissima via Silvio Pellico. 1887 - Biblioteca e sala lettura, corsi di italiano, francese e inglese. 1898 - La Corale partecipa al congresso di canto a Chiasso; i ginnasti alle gare di Sciaffusa; i tiratori alla festa di tiro a La Chaux-de-Fonds; nasce la sezione dei "birillisti". 1905 - Riceve la visita del Ministro di Svizzera a Roma, G.B. Pioda. 1906 - Per l’inizio dell’esercizio della linea ferroviaria del Sempione e l’esposizione internazionale a Milano, visita del presidente della Confederazione Luigi Forrer con altri consiglieri federali e rappresentanti delle Camere federali. 1909 - Festeggia con un anno di ritardo il XXV a GOTTFRIED GOETZ Lugano. Il 23 maggio la Famiglia Svizzera giunge a Capolago con un treno speciale, da qui a Lugano in battello. Ricevimento ufficiale in Municipio con il saluto del sindaco avv. Elvezio Battaglini. Banchetto al Grand Hotel Bucher, presenti il ministro svizzero a Roma G.B. Pioda, il presidente del Consiglio di Stato avv. Borella, i Consoli Noerbel (Milano), Salvadè (Genova), Bosio (Torino), lo scrittore Francesco Chiesa. 1914 - Si trasloca nella nuova sede di via Disciplini. Viene donato alla Società un trittico del pittore Luigi Rossi rappresentante le vette della Jungfrau. 1943 - Il 14 febbraio viene distrutta da un bombardamento la sede di via Disciplini. L’attività sociale continua nella sede provvisoria di via del Gesù n. 8. 1946 - Il ticinese Pietro Chiesa, fondatore di quella che diventerà la scuola agricola cantonale di Mezzana, lascia alla Confederazione un legato costituito da due immobili contigui in corso Venezia, con la clausola di dotare la comunità svizzera di Milano di una propria casa. A questa eredità si aggiunge il ricavato della vendita del terreno su cui sorgeva il distrutto palazzo di via Disciplini. 1947 - Accordo con la Confederazione per la costruzione della nuova sede. La scelta cade su un attuale presidente DAVID VOGELSANGER terreno in piazza Cavour, acquistato per erigervi un grattacielo con prospiciente edificio da adibire a sede della Società Svizzera. L’incarico di costruire il complesso è affidato all’arch. Armin Meili. 1949 - 6 novembre, posa della prima pietra del Centro Svizzero. 1951 - Alla presenza del ministro Enrico Celio, autorità dei 2 paesi e oltre 900 invitati viene inaugurata la "Casa bassa", sede della Società Svizzera, del Consolato generale, della Camera di Commercio e dell’Ufficio nazionale svizzero del turismo. 1952 - Inaugurazione della "Torre". Negli anni successivi, notevole espansione della Società, che raggiunge i 1400 soci, e della sua attività. 1975 - Con la presidenza del prof. Gerardo Broggini si intensifica l’attività culturale. Viene risolto con la Confederazione il problema della proprietà della sede di piazza Cavour. 1992 - Il 29 settembre l’assemblea apre la Società anche ai cittadini non svizzeri; possono essere al massimo un terzo degli svizzeri. 1994-95 - Ristrutturazione del complesso su progetto degli arch. Campi e Pessina. 2007 - Continua la serie dei Congressi del collegamento svizzero in Italia: quest’anno il 69mo si tiene a Trapani, 19-20 maggio. console generale di Svizzera a Milano Punto di riferimento Partnership economica per gli svizzeri in Italia sempre più importante Come già il padre Carlo, Gottfried Goetz è l’attuale presidente della Società Svizzera di Milano e vive benissimo la doppia identità di svizzero e milanese.In queste settimane è impegnato nell’organizzazione del Congresso del collegamento svizzero in Italia, edizione n. 69. Si tiene in Sicilia, a Trapani, il 19 e 20 maggio. "E’ un appuntamento importante per noi. Ogni anno in una città italiana diversa, ci permette di tenere i contatti e la collaborazione con gli svizzeri residenti in altre parti d’Italia". Non si tratta solo di un ritrovarsi tra connazionali, ma di un’occasione per approfondire temi che interessano gli svizzeri e in particolare quelli all’estero. "Naturalmente visiteremo la Sicilia e le sue bellezze storico-naturalistiche, guidati da Ruth Von Gunten, presidente del Circolo Svizzero Palermo e Sicilia occidentale. Ma soprattutto ci chineremo su un tema importante per noi: come sostituire l’AVS facoltativa?". Il Console generale di Svizzera a Milano David Vogelsanger, 53 anni, nato a Zurigo, laurea in storia e scienze politiche, ha gli uffici nella stessa Casa Bassa, un piano sotto, il secondo, la sede della Società Svizzera. Non è solo questione di vicinanza se sottolinea, con evidente soddisfazione, che "questa di Milano è una delle più attive Società Svizzere nel mondo sia per intensità di collaborazione con il Consolato sia per proposte di attività agli associati". Aggiunge che questo attivismo "contribuisce a rendere il mio lavoro interessante, piacevole e fruttuoso". Il Consolato generale di Milano è responsabile per cinque regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), tra le quali "e da tutti i punti di vista la più importante è la Lombardia". Non solo per i suoi 9,5 milioni di abitanti e il lungo con- fine condiviso con Ticino e Grigioni, ma anche per storia, cultura e per gli aspetti economici. Il Console Vogelsanger sottolinea che "la presenza svizzera in questo Distretto è, con 24.000 persone, la terza al mondo, dopo Parigi e Lione". Oltre 18.000 si trovano in Lombardia, il che "conferma che la presenza svizzera a Milano è il cuore di quella residente nell’Italia del nord". Negli ultimi anni l’Italia è diventata il terzo partner economico della Svizzera, sopravanzando anche la Francia, e la parte del leone è svolta proprio dagli svizzeri residenti in Lombardia. Come ulteriore, decisivo elemento nella collaborazione tra i due Paesi si annuncia "l’apertura della dorsale alpina di AlpTransit, che abbrevierà e di molto i collegamenti e gli interscambi tra i due poli economici di Zurigo e Milano". 6 N. 4 aprile 2007 Vom 3. bis am 10. März in Bad Ragaz Mercoledì 25 aprile a Sadali Skilager der Schweizerschule Catania in Bad Ragaz XV raduno degli Svizzeri residenti in Sardegna Unsere Schule hat vom 3. bis am 10. März 2007 ein Skilager in der Schweiz organisiert. Dies war bereits das zweite Lager, das wir miterleben durften und es war einfach fantastisch. Um 23.00 Uhr landeten wir in Zürich und nach einer zweistündigen Busfahrt kamen wir endlich müde aber glücklich im Pfadiheim in Bad Ragaz an. Jeden Tag fuhren wir Ski. Sogar bei Nebel, Wind und Schneefall wollten wir keine Minute früher ins Lagerhaus zurück. Wir wollten alle unbedingt diesen schönen Sport lernen. Es machte grossen Spass. Wir wechselten ab und zu die Gruppen und alle durften einmal mit Rolf, Ueli, Marianne, Frau Jakober oder Frau Schaub fahren. Auch nach dem Skifahren durften wir an vielen Aktivitäten mitmachen. Wir gingen in die Turnhalle, ins Thermalbad, in die einheimische Schule und natürlich in die Migros. An einem Abend kamen Herr Bühlmann und Frau Fehr auf Besuch. Dies waren unsere Lehrer in der 5. und 6. Klasse. Sie brachten viel Schokolade und ein leckeres Dessert. Bevor wir uns ins Bett legten, erzählte ich allen eine kleine Horrorgeschichte. Es war absolut still und einige hatten sogar ein wenig Angst und konnten danach nicht gut einschlafen. Am Freitag kam uns die Klasse von Frau Götschmann aus Freiburg besuchen. Sie war unsere 4. Klasslehrerin und lebt jetzt wieder in der Schweiz. Die Schüler waren sehr sympathisch und wir Si svolgerà a SADALI (Prov. di Cagliari) mercoledì 25 aprile p.v. il XV Raduno annuale degli Svizzeri residenti in Sardegna. Come è consuetudine, ci sforziamo ogni anno di ricercare e scoprire luoghi e località di suggestiva bellezza della Sardegna, che valgano ad arricchire la conoscenza della Regione che ci ospita. Con questo spirito abbiamo scelto SADALI, paese fatato, situato alle falde del Gennargentu nella Barbagia di Seulo, incantevole per le sue numerose cascate in pieno centro storico, per le piccole case in pietra a faccia vista, oggi trasformate in albergo diffuso, per la presenza nel centro abitato di un vecchio mulino dell’800 azionato ad acqua, per essere posto in un territorio ricco di foreste, di cascate e di grotte, segnalato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Il Raduno si svolgerà secondo il seguente programma. Alle ore 10.30 appuntamento «Chi sono cosa fanno» nel parco dell’Hotel Janas Village; alle 11.00 visita guidata alle grotte di “Is Janas”; alle 12.30 registrazione dei partecipanti presso l’Hotel Janas Village; alle 13.00 Assemblea regionale dei Soci, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2006 e preventivo 2007, con saluto e discorso del Presidente del Circolo, che al termine offrirà un aperitivo. Infine alle 13.30 pranzo conviviale con specialità tipiche della cucina barbaricina. I Soci del Circolo riceveranno tutti una lettera/invito contenente il modulo di adesione. Gli Svizzeri residenti in Sardegna, non ancora Soci del Circolo, informati dell’evento attraverso questo comunicato e interessati a partecipare al Raduno, possono contattare il Presidente del Circolo Signor Franz Vespa, Via Arezzo n.13 – Tel. 070 30 21 70 – Fax 070 66 80 42. È attesa, come sempre, una grande partecipazione di connazionali. Elezioni cantonali nel canton Vaud spielten und schwatzten viel. Am letzten Abend wurde unser Esssaal zum Spielkasino umgewandelt. Wir mussten elegante Kleider anziehen und spielten den ganzen Abend mit Rolf Poker. Danach fielen wir alle todmüde und erschöpft ins Bett. Leider mussten wir am Samstag bereits wieder abreisen. Nach dem Packen und Putzen nahmen wir den Zug an den Flughafen Züri- ch, wo unser Flugzeug pünktlich um 18 Uhr abflog. In Catania wurden wir freudig von unseren Eltern erwartet. Dieses Lager war für uns eine spannende Erfahrung. Wir konnten unser Deutsch anwenden und erhielten einen Einblick in die Lebensweise der Schweizer und Schweizerinnen. Chiara Torrisi & Maria Giovanna Majorana, 8. Klasse A cura di Annamaria Lorefice I Verdi senza sinistra non ce la fanno La composizione del futuro Consiglio di Stato vodese sarà conosciuta soltanto il 1. aprile. Al primo turno hanno superato lo scoglio della maggioranza assoluta soltanto i tre consiglieri di Stato uscenti Pascal Broulis (PLR), Pierre-Yves Maillard (S) e Jean-Claude Mermoud (UDC). Il Governo uscente è composto da 3 PLR, 2 PS, un verde e un UDC. Rompendo con la tradizione, i Verdi hanno rifiutato di stringere un’alleanza con gli altri due partiti della sinistra e si sono presentati separatamente, con l’ambizione di ottenere un secondo seggio in governo. Ma questa strategia non ha funzionato. e-mail: [email protected] Da oltre trent’anni due architetti svizzeri firmano opere di prestigio a Milano Broggi&Burckhardt, il carattere dell’architettura svizzera in Italia Milano − I ragazzi Mario Broggi e Michael Burckhardt, nati e cresciuti in Svizzera interna, si erano conosciuti alla facoltà di architettura, Politecnico di Zurigo. Negli anni ’70 si poteva facilmente scegliere dove svolgere il praticantato dopo la laurea. Così Broggi decide di avviarsi alla professione in l’Italia, mentre Burckhardt parte per Londra. Ma nel ’ 77, anche quest’ultimo raggiunge l’amico a Milano e avviano uno studio insieme. Oggi, trascorsi 37 anni, come avranno vissuto la loro avventura di architetti svizzeri in Italia? Ci rispondono, alternandosi, i due architetti. Bro.: «Siamo rimasti a Milano perché è stato davvero interessante lavorare qui. Alcune delle cose che abbiamo realizzato ci rendono particolarmente contenti, come la ristrutturazione del Centro svizzero qui a Milano o la Scuola svizzera a Roma, edifici che penso lascino un segno nelle persone e negli studenti che li frequentano, come anche l’asilo svizzero di Milano dove sono passati tanti bambini… Quando ho iniziato, con l’architetto Gino Valle, tutto era stimolante in una Milano città culturale, dell’arte e del design». Bur.: «L’Italia a quei tempi era considerata il centro europeo dell’architettura, c’era un gran fermento dovuto alla presenza di architetti come Jo Ponti, Renzo Piano, Gae Aulenti, Aldo Rossi. Pur lavorando a Londra per lo studio R. Rogers−R., avevo voglia di mettermi in proprio e la telefonata di Broggi, che mi proponeva di lavorare con lui a Il Centro Svizzero ristrutturato (facciata nord). filosofia professionale. Siamo nell’epoca dello star system e, in tutti i campi, vince chi è vip e chi è immesso nella globalizzazione. Ma noi pensiamo che l’architettura debba essere legata al luogo dove si esprime, poiché ogni luogo ha caratteristiche diverse e peculiari. Non si può contestualizzare uno stesso grattacelo, magari solo perché Architetto Mario Broggi. Architetto Michael Bur- è firmato, ugualmente in una ckhardt. città o in un’altra, perché Sidney non è Milano e New York Milano, arrivò nel momento giusto». non è Monaco. La cultura e il paesaggio È più stimolante lavorare insieme? divergono e il progetto di un edificio parte Bro.: «Molto, si può discutere il progetto da da questo dato». posizioni diverse, con un ulteriore apporto Bur.: «Anche per un restauro vale la stesdi idee. L’architetto Valle, dopo il terremoto sa cosa, dobbiamo capire l’edificio, la sua in Friuli, mi aveva affidato la progettazione storia e il luogo dove è inserito. Comunque, degli edifici industriali della Zanussi: volevo anche se siamo un po’ anti star, il fatto che condividere le mie idee con un collega di sin dagli inizi siamo stati riconosciuti come livello, così chiamai Michael». due tipici “solidi e seri” architetti svizzeri, ci Bur.: «Negli anni si è instaurato un sistema ha permesso di essere convocati dalla stesche funziona bene, cioè anche se i progetti sa Confederazione per concorsi e progetti sono opera dello studio, ognuno di noi ha di edifici in Italia. E poi anche dalla Germaun margine ampio di creatività e segue nia per una scuola realizzata a Milano. Per lavori diversi, ma poi chiama in causa l’al- loro era importante che fossimo ben inseriti tro. Una diversa visuale può significare un nella realtà italiana, che è davvero difficile». migliore sviluppo del progetto». Per la burocrazia? A che serve l’architettura? Bro.: «È chiaro, e noi vediamo bene la Bur.: «A rendere migliore l’ambiente dove differenza avendo realizzato immobili in viviamo. In passato c’era il ricco, il principe, Svizzera interna dove le autorità forniscono che voleva un palazzo bello e di prestigio. subito tutte le informazioni. Si sa che in ItaOggi la novità è che il committente vuole un lia arrivano sempre leggi nuove senza che architetto importante, un simbolo, un mar- decadano del tutto quelle vecchie. Immagichio». ni come sia faticosa la vita per noi, sopratInvece voi che tipo di architettura pre- tutto con in committenti svizzeri e tedeschi ferite realizzare? lontani da questa mentalità, dover fare da Bur.: «Noi siamo quegli architetti che una cuscinetto tra uffici tecnici e clienti. Purtropvolta venivano definiti funzionalisti, cioè di po non stiamo sempre sulla nostra nuvoletquella scuola che dettava di “partire dalla ta a creare, ma realizziamo i progetti sul funzione e poi costruire lo spazio e la cantiere dirigendo i lavori quindi dobbiamo forma”. E questo è apprezzato da tantissimi sopportare ostacoli e lungaggini burocraticlienti, poiché si traduce in ambienti abitativi che d’ogni tipo, è davvero pesante». o lavorativi dove si vive bene». Quindi diciamo agli studenti svizzeri di Bro.: «Questa nostra caratteristica è una architettura che l’Italia non è territorio forza ma può anche essere uno svantag- facile… gio rispetto alla tendenza attuale dell’archi- Bur.: «Ora si avviano concorsi europei per tettura che, come dicevamo, tende più al poter accedere al lavoro, nel nostro caso glamour della firma piuttosto che alla fun- a progetti edili, ma solo grazie all’Europa zione». che impone le sue direttive, altrimenti l’ItaTuttavia, sareste contenti se un vostro lia resterebbe nel suo immobilismo dovuto lavoro potesse diventare un simbo- a una mentalità conservatrice e politicizzalo… ta». Bro.: «Certo, questo è un legittimo deside- Bro.: «Dopo i grandi maestri italiani, la rio. Ma per arrivarci dovremmo tentare di generazione del ’68 ha studiato poco e percorrere una strada che proprio non cor- fatto invece molta politica, mentre in Svizrisponde al nostro carattere né alla nostra zera ai bravi maestri ne sono succeduti sempre degli altri, non per nulla la Svizzera è considerata nel mondo la patria degli architetti. Dopo la laurea, conviene comunque recarsi fuori del proprio paese per imparare e avere nuove visuali. Abbiamo constatato però che per lavorare è meglio tornare dove si hanno le proprie radici, contano molto! Noi siamo in fondo pur sempre un po’ stranieri in Italia e ormai non totalmente inseriti nei paesi d’origine che abbiamo lasciato. Ci piacerebbe lavorare molto di più anche in Svizzera…». Vi ritornate spesso? Bur.: «Sì. Il legame è molto stretto, in quattro ore di auto arrivo a Zurigo, due o tre volte al mese». Bro.: «Ho un attaccamento alla famiglia, al paese e alla casa dove sono nato, nel Canton Berna. È lì dove sento le mie radici e dove ho costruito la mia casa. Ammiriamo la Svizzera per i suoi progetti innovativi, che inseriscono nuovi edifici senza deturpare i centri storici delle città». Annamaria Lorefice Ampliamento della Scuola Tedesca di Milano. Mario Broggi Nato nel 1945 a Herzogenbuchsee (CH); studi all’ETH Zürich − 1970−71 collaborazione con Studio Valle a Milano; dal 1971 libero professionista a Milano e a Herzogenbuchsee; consulente Gruppo La Rinascente; assistente di Gino Valle/IUAV, Venezia; 1977 Studio associato con Michael Burckhardt, Milano. Michael Burckhardt Nato nel 1945 a Berna; studi all’ETH Zürich;1969 praticantato alla Marcel Breuer & Ass. a New York; collaborazione con Zweifel & Strickler a Losanna;collab. con Chamberlin, Powell & Bon a Londra; collab. con R. Piano e R. Rogers a Londra; Studio associato con Mario Broggi, Milano. PREMI E RICONOSCIMENTI Una trentina i riconoscimenti, tra gli cui: 1978 e 1980 − Premi SMAU (Fantoni BM − ME) 1980 − Planung Bleikematt − 1° premio 1981 − Design Awars Interbuild − 1° premio 1983 − IBA Berlin, Block 606 − 1° premio 1987 − I.D. Annual Award −Tommy − O 1991 − EIMU Fantoni − 1° premio 1992 − SASMIL Plaxil − 1° premio 1998 − Istituto Svizzero Roma − 1° premio 2004 − Scuola Germanica di Milano − 1° premio 2004 − Selezione Compasso d’oro − Fantoni Principali clienti Banca Commerciale Italiana SPA − Milano Banca Intesa Spa − Milano Biennale di Venezia Brionvega Spa − Milano Confederazione Elvetica UFCL − Berna Comune di Milano IBM − Italia Pro Helvetia − Zurigo Ufficio Turismo Svizzero − Milano Zanussi−Elecrtolux − Pordenone 7 N. 4 aprile 2007 L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2006 Grazie ai nostri sostenitori! Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di tutti i contributi dei sostenitori che ci sono pervenuti nel 2° semestre 2006, da € 50 in su. Per chi ha pagato negli ultimi giorni di dicembre il contributo potrebbe non trovarsi su questo elenco, perché i bollettini ci arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà pubblicato nella prossima lista. Un grande grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto con un contributo, in particolare ai sostenitori elencati qui di seguito – hanno tutti fatto la loro parte e ci hanno incoraggiato a continuare con la Gazzetta Svizzera – l’unica pubblicazione nazionale degli svizzeri all’estero nel mondo. Robert Engeler GÖTZ GOTTFRIED MILANO HÜRZELER WALTER ARZIGNANO LUCHSINGER FRANCO BERGAMO ANDINA MARCO BOLOGNA HUBATKA TERESA TORINO VESCO CARLO CUENDET ANDRE E OVERLOOP VIVIANE SANTINI GLORIA ANDERGASSEN MARTIN VOGELSANGER DAVID MILANO HOSPENTHAL ERWIN LIDO DI FERMO BRYNER DANIEL MILANO BARSINI GRANATI ANNACLARA ROMA CANIATO GIAMPAOLO BOLZANO DEFINTI GIANFRANCO PRIMERANO GIULIO ROMA FIORAVANTI ALESSANDRA CRASTAN ALBERTO CENAIA CRISTIN CARLO CANTALUPO DEL SANNIO REINA ANNEMARIE TRIESTE POLARI LEONILDA TORINO STEINHÄUSLIN CHARLES FIRENZE APARO VON FLÜE ANDREA LORENZO FILIP SCANSANO ASSOCIAZIONE UNIONE ELVETICA DI BENEFICENZA BETTE' GEMMA FIRENZE BOCCA FRANCESCA BAGNO A RIPOLI BULLONI-SERRA CARLO PARMA BULTER URS LASTRA A SIGNA CIBIN TERESINA SAN DONA' DI PIAVE CONTI CESARE VARESE CORTI ANTONIO MILANO DE BELLIS THERESE MIRANO DECIO JACQUELINE BERGAMO FEDERICI PIO FERI RUTH MOGLIANO VENETO GIANNELLI RENATE ROMA GIT PAUL GERMIGNAGA GUIDONI ROBERTO CASTAGNETO CARDUCCI HINDEN ROLAND JEAN HOTZ ELISABETH LEGGIUNO HOTZ PAOLO LEGGIUNO JUNOD ERSILIA VIGNONE KAPPELER HANS CHIAVARI KESSELRING DOTT. WELDA WILLY LENZIN HEINI SCHIO MARTIN KARL VARESE PIANI ARIANE LIVORNO SCHUTZ ELDA MILANO STAMM SGATTONI HELENE MARA S. BENEDETTO DEL T. STEINHÄUSLIN JEAN LEON FIRENZE STETTLER URSULA CANTU' TONELLI TULLIA MALCESINE ULLMANN PRISKA S. TERESA GALLURA VENCO MARIA LUISA VARESE 500 500 367 274 274 250 224 208 200 200 174 160 150 150 150 150 132 130 124 124 120 120 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 VESPA FRANZ VON ARX WALTER VON GUNTEN RUTH VONRUFS DANIEL WHITE MARIALUISA WUSSLER ANDREA GRINDA LORY ITEN ALBERT MINATEL ELISABETH ALLOATI L'EPLATTENIE COLETTE C. SVIZZERO ABRUZZESE CALDERARI TESSA DESCLOUX MIRIAM FOSSATI GIUSEPPE GENEL NINO HONEGGER EMILIO LEUENBERGER ALFREDO WEBER WOLFRAM SARTEA ROBERTO BADER PAOLO CUORAD ADOLFO FRANZETTI EMMA STAMM PASCAL AGRELLI LIBERO CANDIOTI LILIANE FOSSATI CARLO FUSCO MARGUERITE MAUKE VELICKA NIGGELER HANS NIGRI SARA NOTARBARTOLO MARIA OSVALDO SILVIA PALFI GYULA PARILLO CARMINE PARISI PIETRO PARISSENTI ANNA PONISIO GIAN PIERO RIZZI ANTONIO SALA PAOLO TURINI PAULETTE PALLERONI MARIA BONAFEDE RENATO RIMOLDI ANTOGNAZZA MARIARITA ZUNINO FEDERICA DUTLY PAUL MEYER MARIA OECHSLIN KARL RIVA AVV. PIERFRANCO MASSIMELLO PAOLO SILVESTRI DESTEFANI ROSEMARIE WIRTH ROLF MOSCHINI ANNA RIVIER FRANCOIS BACHMANN GERTRUD CAGLIARI NAPOLI TRAPANI BERGAMO OSNAGO MILANO SANREMO VICENZA ORMELLE TORINO PESCARA MILANO PALAGIANELLO MILANO TRIESTE CASTELLANZA 100 100 100 100 100 100 94 88 88 80 80 80 80 80 80 80 80 80 S. GIOVANNI LUPATOTO 79 NAPOLI 75 PIACENZA 75 BARDELLO 75 MANIAGO 75 NAPOLI 74 FIRENZE 74 MILANO 74 SALERNO 74 ROMA 74 BERGAMO 74 NOVARA 74 ROMA 74 PADERNO DUGNANO 74 CASSACCO 74 MESENZANA 74 PIEVE LIGURE 74 VOLTAGO AGORDINO 74 COMO 74 SAN QUIRINO 74 TORINO 74 FIRENZE 74 STRESA 72 PADOVA 70 TRADATE 70 70 67 67 67 67 PECETTO TORINESE 65 65 65 ORNAVASSO 64 ROMA 64 60 BAUERT PETER BIONDA HEDWIG PENANGO BRIGGEN REINE GENEVIEVE CORNAGLIA CHARLES DESENZANO DEL GARDA GAETANO AURICCHIO CARMEN CRISTIANA NAPOLI GIANNINI PIETRO BERGAMO INGLIN MARTIN ROMA KNOEPFEL HEINZ FRASCATI MARTIN MARCEL ARONA MORRA MARIA PIA MILANO NAPP MARISA TRIESTE PESCATORI CHRISTINE MONTAIONE SCHILTER KARL CODROIPO SCHWIZER THEODOR MILANO VON ARX ENRICO NAPOLI SCHENKER ELISABETH BOLOGNETTA COPES ERRICA GERA LARIA GANDER JACQUES TORINO STALDER HANS SALA COMACINA RIVA HEIDI COMO ALGHISI PAOLINI MARIA GENOVA ALLEGRANTI RAFFAELLA RAPALLO ANDALORO LUCY ROMA ANDREATTA SILVIA PADERNO DE GRAPPA ANDRY MADERNA GIOVANNA MILANO ANKER JEAN PAUL VENARIA ANSERMET JEAN MILANO AVETA ADRIANO NAPOLI BAGGI AQUILINO CERVASCA BAGGI GUALTIERO CUNEO BARCO ALICE VENEGONO INFERIORE BARTOLINI GINO S.GIOVANNI CEPPALONI BECHSTEIN CRISTIAN CUSAGO BERETTA ROSA VARESE BERGOHYBER KARIN MERANO BERTOSSA GIORDANA MILANO BIANCHET SILVIO TRICHIANA BIANCHI LUCIANA SAN MACARIO BICKEL JACQUELINE FIRENZE BLANC MARIA MILANO BLASER CORVI GABRIELLA MILANO BOLIS ROSMARIE ALZANO LOMBARDO BOLLA FRANCO VALLE SAN NICOLAO BONER NELLO FIORANO MODENESE BORGOBELLO IDA BUIA BORIOLI ANNELIES SEGRATE BRAGA AURELIO UGGIATE TREVANO BRANDLE FERDINANDO TRESCORE CREMASCO BRAZZOLA FLORIANO MILANO BROGGI BLUETTE MILANO BRUGO PAOLO NOVARA BRUNNSCHWEILER KARL GORIZIA BUCHI PATRICE PORTOFERRAIO BÜHLMANN BUFARDECI EDDA VULCANO BUILLARD BRUNA CORREGGIO RE BURGISSER GIUSEPPE MONTAIONE CACCHIONE GINO ARLUNO CANTORE PAOLO MILANO CARMINE CECILIO MILANO CARRARA SUSANNA MODENA CASARTELLI PIERGIORGIO CAGNO CATANESE IDA IMPERIA CATTANEO CRISTINA MILANO CERRIAMALIA MILANO CHIONETTIMARIA LUISA LESA 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 59 54 54 54 52 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 CINO BARBARA CODARIN CHARLOTTE CODAZZO-STRUB RUTH CORSELLI GENEVIEVE COSSALTER DORIS COSTA BRUNA DALLA LIBERA MARTHA D'ALTOE' RINA DE ALOE ERIKA DE MAS ADRIANA DECASPER JOSEPH DELLA CASA EMILIO DELLA VEDOVA SARA DELLEA MARIA ROSA DI SCALA RUTH BARANO DUBAIL JEAN CLAUDE EICHHOLZER CARLO EICHHOLZER DAVIDE ELSÄSSER FRITZ FACCARO CLAIRE FAESSLER ADELHEID FALCETTI SUSANNA FERRARI MANFRED FIORUZZI MARIA CRISTINA FRANCIONI ENRICO FREI HANSPETER GAINI MARIO GALVANI FULVIO GANDER PAOLO GASPARD JOSIANE GAVIN JEAN GERMANO CHRISTIANE GERRATANO GIORGIO GIRODAT LORENZO GIULIETTI CLAUDIO GONZALEZ COUTO EDUARDO GRAVINO VINCENZO GRECO GEROGETTE GRIZZETTI JOLANDA GUDDE IMONI BRUNO GUGLIELMETTI BRUNO GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA GUYOT ELISA HACHEN ENRICO HANSEN IDA HUBER MAX GEORG JENTER HANS KARL KELLER PAUL KELLER HELEN KENDA BALTHASAR KÜNDIG VANIA LAURA LANG ROSMARIE LAQUIDARA ANNA MARIA LECHNER TEODORO LECHNER PAOLO LECHNER GIGLIOLA LEGLER MAJA LEGLER GIAN CARLO LIEBMINGER BERNHARD LUMIELLA ANTONIO MAGNIN JEAN-PIERRE MAI PATRIZIA MANDRA' AGATINO MANNELLI RENATA MARCOMINI OSVALDO GEMINI RAPALLO SANREMO PALERMO POZZI S.MICHELE TAGL MILANO SAREGO ORMEA CITTADELLA DEL CAPO VARESE COGNENTO MO MILANO CUGGIONO 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 D'ISCHIA 50 BRACCIANO 50 PIASCO 50 SALUZZO 50 CASTAGNETO CARDUCCI 50 COMO 50 50 CASALE LITTA 50 PISONIANO 50 MILANO 50 BRESCIA 50 FROSSASCO 50 FRANCAVILLA AL MARE 50 TRIESTE 50 BRUNATE 50 REGGELLO 50 VACRI 50 CERVIA 50 ROSOLINI SR 50 MILANO 50 FERMO 50 50 NAPOLI 50 TARANTO 50 MILANO 50 MONTEBELLUNA 50 ROMA 50 ROMA 50 CARATE BRIANZA 50 MILANO 50 RUTA 50 50 50 GENOVA 50 GENOVA 50 MILANO 50 VERBANIA INTRA 50 CERNUSCO S.NAVIGLIO 50 CATANIA 50 ARQUATA SCRIVIA 50 ARQUATA SCRIVIA 50 ARQUATA SCRIVIA 50 PONTE SAN PIETRO 50 BERGAMO 50 COLLEBEATO 50 GRAZZANO BADOGLIO 50 ROMA 50 VARESE 50 ROMA 50 CASTELNUOVO DI GARF. 50 MILANO 50 MARTINO GIOVANNA MASONI BERTHA MATHIEU DORA MAZZAROSA DEVINCENZI ANTONIO MEIERHOFER ENRICO MENNA RODOLFO MEYER KURT MEYER HERMANN MICHAHELLES AMELIA MIKES PAUL MINOLI LUCA MORINI GIAN FRANCO MÜLLER MARGHERITA NARDONE BRIGITTE NATOLINO FLAVIA NOCENTINI URSULA NOSEDA CAMILLO PADUANO ALFREDO PAOLETTI MARCO PAPANDREA ROSINA PAPETTI HELENA PELFINI ALBINO PENNACCHIOTTI BARBARA PERUCCA GERTRUD PERUCCHINI ENNIO PESSINA JEAN LOUIS PETER MARCO PETRONE ROSARIO PONTANARI SONJA POPP OTHMAR PORTUNATO WILMA PRIMERANO DINO PROVENZANO THERESE RAVEGLIA AFFRI MARIA RE AMALIA RESIER COSTANZO RICCIARDI CARLO RIVA ORIELE RIZZOLI PIER MARIA ROMANO MARIA CLOTILDE ROSTAN SANTO SILVIA SALVADORI DORA SANTINELLI ROSMARIE SCALA SIEGRIST GIOVANNA SCHERRER FRANCO SEGALINI FRANCO SISMONDI ELISA SOMMER HEINZ SONNINO DENISE SONZOGNO LILLI SPREAFICO GERTRUD STUBER PIERA TOCCHIO PRISCA TONALI ROBERTO TREZZINI CARLO TRINCARD MICHEL TURRI ANGELINE VITI GABRIELLA VIVENTI MARGARETHA WARTENWEILER THERESA WELTERT PAOLO WILDBERGER VERONIKA WUNDERLI URSULA ZANINI ALMUTH ZIMMERMANN JÜRG PIEVE A NIEVOLE S.DONATO MILANESE RAPALLO CALCI VERBANIA TRENTO MILANO MILANO FIRENZE MILANO MILANO FAENZA PONTIROLO NUOVO CHIANCHE SAN DANIELE DEL FR. FIRENZE COMO PALERMO FIRENZE CARATE URIO MILANO MERGOZZO ZAGAROLO MILANO VENEZIA DOMODOSSOLA MORLUPO SAN DONATO MILANESE MILANO MILANO LA SPEZIA ROMA PADOVA INDUNO OLONA NERVIANO AMENO NOVI LIGURE SANTO STEFANO MARE 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 TORINO 50 RIVOLI 50 BONDO 50 CITTA' DI CASTELLO 50 GENOVA PEGLI 50 SESTO SAN GIOVANNI 50 GRAVEDONA 50 MILANO 50 MAJANO 50 ROMA 50 MILANO 50 RANICA 50 ROMA 50 BRESSO 50 MILANO 50 ROMA 50 MILANO 50 MILANO 50 SIENA 50 SORIANO NEL CIMINO 50 MEZZEGRA 50 REVIGLIASCO TORINESE 50 CASTIGLIONE D. PESC. 50 PRATO 50 ALTE' MONTECCHIO MAG 50 MOZZO 50 Congresso del Collegamento Svizzero a Trapani Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno Cosentino e dintorni Riunione del Comitato Organizzatore L’Assemblea generale frequentata con molto interesse L’assemblea generale ordinaria, si è svolta il 18 marzo scorso, nella sala del ristorante “La Fattoria” di San Marco Argentano Scalo ed è stata frequentata con molto interesse. Ci è venuto trovare il sig. Renèe Ringger, presidente del Circolo Svizzero Salentino e membro del Comitato del Collegamento Svizzero in Italia e della Gazzetta Svizzera. Il reso conto del presidente Ursula Talarico, e la presentazione del rendiconto economico 2006 è stata approvata. C’è stata anche una nuova iscrizione. Adesso nostro circolo ha 50 iscritti e siamo orgogliosi. Ab- Sabato 17 febbraio si è riunito a casa della presidente del Circolo Svizzero di Palermo e Sicilia occidentale Ruth Von Gunten il comitato organizzatore del 69° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia, che si terrà a Trapani il 19 e 20 maggio prossimi. La presidente ha illustrato in modo dettagliato le procedure adottate per gestire al meglio i preparativi di questo incontro che porterà i nostri connazionali di tutt'ltalia, oltre che ad ascoltare gli interessanti temi del convegno, a visitare siti e luoghi di grande e prestigioso interesse culturale. Inoltre sono state presentate alcune sorprese che attendono i congressisti...! Sono stati distribuiti i vari incarichi per ricevere al meglio i graditi ospiti che parteciperanno all'evento. Al termine della riunione, la padrona di casa ha offerto un aperitivo e al brindisi tutti si sono complimentati per il lavoro finora svolto. La presidente ha concluso la riunione ricordando il prossimo incontro di pasqua che si terrà domenica 25 marzo 2007 contemporaneamente all'Assembla generale del Circolo a casa della socia Malou Livorsi a Palermo. eg biamo inoltre parlato del Calendario 2007. Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e l’amicizia. Dopo tanto lavoro il piacere. Con caffè, tè ed amari e con dolci fatti in casa siamo stati insieme per poi prendere ognuno la strada per tornare a casa. Rinnovo l’appello a tutti gli svizzeri residenti delle province di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria di venire a visitarci e iscriversi nel nostro circolo. Troverete anche voi un posto nel circolo svizzero e sarete accolti con le braccia aperte. Poi se volete faremo un incontro anche dalle vostre parti. Per ulteriori informazioni rivolgetevi al Presidente: Ursula Talarico, 0985 21382, email: [email protected]. Il Calendario ’07 si svolge come segue: 19/20 maggio: Congresso del Collegamento Svizzero in Italia a Trapani. 10 giugno: gita a Morano Calabro 28 luglio: festa del primo agosto 28 ottobre: gita a Sipari 2 dicembre: festa del Santo Claus. 8 N. 4 aprile 2007 L’attività del Circolo Svizzero del Sud Piemonte Dall’assemblea generale del giubileo nel 2005 al superamento degli oltre 100 soci iscritti nel 2006 …über die zahlreichen „klassischen“ Veranstaltungen… Die Veranstaltungen, die bereits in früheren Jahren stattgefunden hatten, fanden auch 2006 regen Zuspruch: das Plauschjassen (an welchem sich über die Jahre bestimmte Favoriten herauszukristallisieren scheinen); das Lotto (bemerkenswert war, dass der Generalkonsul von Genua gar manchen Hauptgang für sich entscheiden konnte); die Informatik-Lernveranstaltung (wir überdenken ständig unser Angebot, da die Ansprüche der Teilnehmer sehr unterschiedlich sind); der Tag der Frau (auch diesmal ohne Männer); der Flohmarkt (der zum ersten Mal zusammen mit dem Pro Loco Vesime veranstaltet wurde und dank dem gewaltigen Publikumsaufmarsch bereits an die Kapazitätsgrenzen der lokalen Infrastruktur stiess); der Jahresausflug, der nach Albenga in Ligurien führte (ein Highlight dank dem stahlblauen Himmel, der kundigen Führung durch die Oliven und dem Treffen mit Vertretern eines anderen Schweizerclubs, dem Circolo Svizzero della Riviera di Ponente); das Rally (mit einem gewaltigen Gewitter, das fast die Autos von der Strasse spülte); die Nationalfeier (die infolge eines kurzen Schauers ziemlich improvisiert ins Innere der Casa Carina in Sessame verschoben werden musste und die sich dann kulinarisch als Höhepunkt entpuppte); die Pilzexkursionen (obwohl das Pilzwachstum vorerst unter einer Schönwetterperiode litt); die Herbstwanderung, die auf die Puschera führte, den höchsten Punkt der Provinz Asti (ein rundum stimmiger Ausflug mit ausgewogener Streckenführung, „weitsichtigem“ Wetter und gemütlichem Grillfeuer). …zu neuen Anlässen… Eine eher kurzfristig angesetzte Einladung zur Teilnahme an einer Rundwanderung der lokalen Kultur-Organisation Terre Alte durch die Haselnusshaine in Cravanzana brachte über 30 Schweizer Wandervögel mit einigen Hunden auf die Beine. Die lokale Führung zeichnete sich durch grosse Professionalität aus; leider fehlten italienische Wanderer – so konnte der mitbeabsichtigte Beitrag zur Integration in unserem Gastland nicht ganz geleistet werden. Im Oktober 2006 stellten wir den kombinierten Anlass „vom Fass zum Wein“ zusammen: eine Führung durch die Fassfabrik Gamba in Castell’Alfero bei Asti mit anschliessender Profi-Degustation verschiedener Weine. Eine verschworene Schar von Liebhabern piemontesischer Kultur nahm begeistert teil. Mit gegen 50 Beteiligten verzeichnete dann der erstmals durchgeführte Chlaushock fast einen Teilnehmerrekord. Dieser Anlass hat ein eigentliches Grundverlangen der Schweizer im Südpiemont nach dem Samichlaus aufgezeigt. …und zur praktischen Hilfestellung In unserem Circolo gibt’s die unterschiedlichsten Leute. Praktisch alle haben ein Talent (oder deren mehrere). Einige zeigen es, andere weniger. Dank unserem Verein gibt’s die Möglichkeit, sich untereinander auszutauschen, von den guten und schlechten Erfahrungen der anderen zu lernen und gemeinsamen Interessen zu frönen. So gibt’s etwa eine Erfa-Gruppe der Weinbauern. Gar mancher hat hier wertvolle Tipps bekommen um so unschöne Fehler vermeiden können. Je nach Engagement sind eigentliche Spitzenleistungen möglich; ein Beispiel dafür bilden die Bormida Singers. 2006 sind sie unter anderem in der evangelischen Kirche von Mailand aufgetreten und haben auch dort starken Applaus geerntet. Società Svizzera Bergamo Una TV sulla Svizzera tutta su Internet Serata cinema e invito alle prossime attività Non serve nessuna parabola o decoder. Solo una connessione a internet e la Svizzera è in tutto il mondo. TicinoTV è la prima televisione della Svizzera consultabile su internet che permette la totale personalizzazione del proprio programma televisivo. Un sistema innovativo per essere costantemente informati attraverso una tecnologia d’avanguardia, proposto per la prima volta nella nostra regione dall’agenzia Swisspress 2000 di Locarno. Il progetto è inoltre sviluppato in partnership con Webcast AG di San Gallo e nell’ambito del progetto nazionale di webTV. Tra le caratteristiche che più rende interessanti ticinoTV vanno evidenziate la possibilità di abbattere i vincoli tipici di un’offerta televisiva a programmazione data e la maggior libertà legata al MILANO Famiglia Wirth – Direttore B. Cambi Via Campania 41 | oo187 Roma Tel. oo39 o6 42 37 o1 Fax oo39 o6 48 71 89o E-mail: [email protected] Internet: www.hotelvictoriaroma.com del Sud Piemonte bietet ein gutes Netz für Kontakte. Teilnehmen und mitwirken ist alles. Fürs Zusammenfinden und sich vernetzen bietet heute das Internet zusätzlich eine grosse Hilfe: unter www.circolosvizzero.ch erfährt man, was man wissen sollte im - und über das - Südpiemont, wo man Hilfe holt, wenn’s einmal nicht so läuft, wie es sollte. Bis bald… Vesime, 14. März 2007 Kurt Hägi, Präsident Circolo Svizzero del Sud Piemonte www.ticinoTV.com – Il canale informativo a 360° Elenco dei Consolati Svizzeri in Italia Il Victoria Albergo Romano di primissima classe • costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettando stile e opere d’arte • Situazione calma nel centro storico, di fronte al Parco di Villa Borghese a due passi dalle vie più famose per lo «shopping» • Rinomato per il suo ristorante italiano classico, il BELISARIO • Il VIC’S-BAR come punto d’incontro • Roof-garden romantico per cocktails e cene estive • Sale conferenze funzionali • Garage 24 ore • Servizio tempestivo, cortese e multilingue • Unser Ziel ist es, für die tausend Fragen, die sich im Alltag so stellen, valable Antworten zu finden. Je mehr Mitglieder in unserem Verein mitmachen, umso fruchtbarer ist der Austausch. Ende 2006 zählte unser Circolo 104 Mitglieder (Ende September 2005 waren es noch 91 gewesen). Die unterschiedlichsten Anlässe befriedigen die verschiedensten Bedürfnisse; wir sind ständig daran, die Veranstaltungen noch besser zu machen und neue Anlässe auf die Beine zu stellen. Der Circolo Svizzero Consolato Generale di Svizzera Via Palestro, 2 – 20121 MILANO Tel. 02 777 91 61 centralino Tel. 02 77 79 16 37/38 cancelleria Tel. 02 77 79 16 27 assistenza Fax 02 76 01 42 96 E-mail: [email protected] Internet: www.eda.admin.ch/milano AVS/AI Tel. 02 76 31 73 51 centralino Fax 02 76 31 70 78 E-mail: [email protected] Internet: www.avs-ai.ch ROMA Ambasciata di Svizzera a Roma Via Barnaba Oriani, 61 00197 ROMA Tel. 06 809 571 Ambasciata, Consolato, Centralino Tel. 06 809 57 333 Servizio econ. Tel. 06 809 57 332 Servizio comm. Fax 06 808 85 10 Fax 06 808 08 71 affari consolari E-mail:[email protected] Internet: www.eda.admin.ch/roma GENOVA Consolato Generale di Svizzera Casella postale 195 16100 GENOVA Piazza Brignole, 3/6 16122 GENOVA Tel. 010 54 54 11 – Fax 010 54 54 12 40 E-mail: [email protected] Internet: www.eda.admin.ch/genova luogo di consultazione, basta un accesso alla rete internet. Non serve inoltre essere degli esperti informatici, le modalità di utilizzo sono state impostate per rendere la webTV facilmente accessibile a tutti. Il punto di riferimento per l’utente è il portale www.ticinoTV.com, all’interno del quale è possibile scegliere filmati di differenti durate, ordinati in tematiche; dai brevi contributi di cronaca e attualità ad approfondimenti su cucina, cultura, sport e molto altro ancora riguardante la Svizzera. Da qui si può scegliere di visualizzare servizi in lingua francese e tedesca, realizzati dalle redazioni locali. È possibile seguire trasmissioni in diretta di eventi sportivi e culturali organizzati sul territorio. Per la prima volta quindi l’utente potrà decidere la sua scaletta personale, scegliendo a piacimento la sequenza e la durata del proprio programma. Grazie alla strutturata e importante rete di collaboratori e professionisti coinvolti nella produzione dei contributi audio-visivi, ticinoTV è in grado di offrire servizi di qualità e di garantire un costante aggiornamento dell’offerta, con l’inserimento regolare di nuovi contributi. TicinoTV ha l’ambizioso obiettivo di diventare una vera emittente televisiva, con la consapevolezza di avere ancora un margine di miglioramento tecnico, ma con la convinzione di essere la televisione del futuro. Si è svolta l'1 febbraio presso la Fondazione Legler a Ponte S. Pietro (BG) una serata organizzata dalla Società Svizzera di Bergamo dedicata alla memoria di Carl Lutz e all'opera da questi svolta durante la seconda guerra mondiale a Budapest per la salvezza di migliaia di ebrei. La serata ha avuto quale fulcro la proiezione del film/documentario "La Casa di Vetro" prodotto dalla Televisione della Svizzera Italiana. La proiezione, che è stata introdotta dal Console Generale Aggiunto di Milano Sig. Marzio Tartini, ha visto la gradita partecipazione di numerosi amici svizzeri e italiani della Società Svizzera di Bergamo. Fra le prossime iniziative proposte dalla Società Svizzera di Bergamo si segnalano l'assemblea annuale dei soci che si terrà il 12 maggio presso l'Azienda Agricola "La Rocchetta" a Villongo (BG) con visita guidata alla cantina e degustazione di vini locali e il giorno sabato 9 giugno la visita del cantiere del nuovo Tunnel del Gottardo. Per chi non fosse ancora socio della Società Svizzera di Bergamo ma è interessato a partecipare a questi eventi, si possono richiedere tutte le relative informazioni contattando il Sig. Daniel Bösch al numero telefonico 035 54 70 810 oppure inviando una mail a: [email protected] Come rinunciare a ricevere la «Gazzetta Svizzera» Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di voler rinunciare a ricevere uno o più esemplari per famiglia di «Gazzetta Svizzera». Siamo molto contenti che ci aiutate ad evitare sprechi. Ricordiamo a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro (in genere per non ricevere più di un numero per famiglia), desiderano rinunciare a ricevere il nostro mensile devono farlo per mezzo dell’apposito modulo di rinuncia (che riproduciamo ancora una volta qui sotto) e inviarlo al Consolato Svizzero del rispettivo circondario. Tale procedura è necessaria per due motivi – in ogni caso perché è il Consolato che gestisce gli indirizzi – perché la «Gazzetta Svizzera» contiene più volte all’anno le «Comunicazioni Ufficiali» che devono essere inviate a ogni cittadini iscritto presso un Consolato. In caso di contestazione, uno Svizzero all’estero non può far valere di non essere a conoscenza di un atto normativo o di una scadenza che lo concernono e che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera. Ricordiamo anche che deve essere fatta una notifica di rinuncia per ogni persona che intende rinunciare alla Gazzetta e di conseguenza anche alle «Comunicazioni Ufficiali». In qualsiasi momento può revocare questa decisione al Consolato Svizzero del rispettivo circondario e ricevere di nuovo personalmente la Gazzetta Svizzera. Ringraziamo per la collaborazione. Ritagliare, compilare e spedire al Consolato presso il quale si è immatricolati Consolato Svizzero di _______________________________________________ Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera Incollare qui l’etichetta della Gazzetta Svizzera con il proprio Nome e Indirizzo Fatto a ______________________________________________________________ Il (data) _____________________________________________________________ Firma _______________________________________________________________ Von der Jubliäumsgeneralversammlung 2005… An unserer Generalversammlung vom 25. November 2005 war’s zwar kalt draussen und grau. Doch im Vortragssaal der Gipsoteca in Bistagno breitete sich eine wohlige Wärme aus (weil der Saal seit dem Vortag beheizt worden war und praktisch bis auf den letzten Platz besetzt wurde). Die Traktandenliste enthielt dieses Mal einige besondere Punkte: die Zuwahl von Maria von Ballmoos in den Vorstand (zu dessen Verstärkung in organisatorischer Hinsicht), eine weitere Reduktion des Mitgliederbeitrages und eine Gesamtrevision der Statuten. Der Mitgliederbeitrag beträgt seither 25 Euro pro Hauhalt. Das Erhebungssystem auf der Basis „Haushalt“ ist einfach; die Spesen der Administration können auch dadurch möglichst gering gehalten werden. Die Revision der Statuten war nötig geworden, denn sie waren in die Jahre gekommen. Neben verschiedenen redaktionellen Klärungen ist nun auch die Stellung der nichtschweizerischen Mitglieder verbessert worden; der Name des Vereins wurde vereinfacht (Circolo Svizzero del Sud Piemonte) und das Vereinsjahr statutarisch auf das Kalenderjahr festgelegt. Beim einen und anderen Punkt entspann sich eine lebhafte Diskussion; verschiedene Anregungen aus dem Plenum wurden aufgenommen und so konnten alle Traktanden einvernehmlich verabschiedet werden. Nach der Generalversammlung gab’s eine Führung durch die Gipsoteca – eine faszinierende Sammlung von Gipsskulpturen des einst weltberühmten Bildhauers Giulio Monteverdi. Und dann war’s endlich Zeit für das Mittagessen.