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Anno 38 / N. 4 aprile 2007
Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it
«In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di
CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente
che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto»
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Assicurazioni sociali
Gli Svizzeri di Milano
Elenco dei sostenitori
Giubileo in Piemonte
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Divorzio e audizione
di figli minorenni
Carattere dell’architettura
svizzera in Italia
Congresso:
riunione del Comitato
Come rinunciare
a ricevere la «Gazzetta»
Il 71% dei cittadini e 24 cantoni respingono l’iniziativa
Visita del consigliere federale Schmid a Roma
Un no massiccio di popolo e Cantoni
alla cassa malati unica e sociale
Regolato il servizio militare
con la doppia nazionalità
I risultati della votazione popolare dell’11
marzo scorso sono più che eloquenti: sette elettori su dieci e 24 cantoni su 26 non
vogliono sentir parlare di una cassa unica,
e tanto meno di un premio di cassa malati
basato sui redditi. Era tuttavia prevedibile che l’iniziativa ottenesse un sostegno
maggiore nella Svizzera romanda, piuttosto che nella Svizzera tedesca. Tuttavia,
ad eccezione del Giura e di Neuchâtel, i
cantoni romandi e anche il Ticino (nonostante le previsioni) hanno pure respinto
il progetto di riforma proposto dalla Svizzera romanda e sostenuto dai Verdi, dai
socialisti e dai sindacati.
Il verdetto conferma comunque il risultato
di precedenti votazioni sullo stesso tema.
Quattro anni fa il popolo e i cantoni aveva-
A fine febbraio il consigliere federale Samuel Schmid ha incontrato a Roma il ministro italiano della difesa Arturo Parisi.
Nell’occasione è stato firmato un accordo
che regola l’obbligo del servizio militare per
i cittadini che possiedono la doppia nazionalità svizzera e italiana. In principio il doppio-nazionale presterà servizio militare nel
paese in cui aveva il proprio domicilio il 1º
gennaio dell’anno in cui compie i 18 anni. La
decisione interessa in pratica soltanto gli
Svizzeri, poiché in Italia il servizio militare
obbligatorio è stato soppresso da un paio
d’anni. Durante l’incontro, i due ministri hanno espresso apprezzamento per la buona
collaborazione fra le rispettive autorità civili
e militari. Già lo scorso anno la Svizzera e
l’Italia avevano concluso un accordo per la
sicurezza comune dello spazio aereo, applicato per la prima volta in occasione dei
Votazione popolare il 17 giugno
Revisione dell’AI:
sarà referendum
Anche il Partito socialista ha deciso
di sostenere il referendum contro la
quinta revisione dell’assicurazione invalidità (AI). Le Camere federali hanno
anche respinto le proposte di aumento
dell’ IVA per finanziare l’AI, per cui la
sinistra non vede più ostacoli a un referendum che impedisca questa riforma.
La revisione prevede un miglior reinserimento degli invalidi nel mondo del
lavoro e una modifica delle prestazioni.
Il referendum è stato lanciato da alcune
piccole associazioni di andicappati ed
era finora sostenuto dai Verdi. Il progetto di revisione è invece sostenuto dai
partiti di governo.
i.b
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giochi olimpici invernali di Torino. Schmid
e Parisi hanno discusso anche dell’impiego dell’esercito nelle azioni di promozione
della pace, in particolare in Afghanistan,
Libano e Kosovo, paesi nei quali l’Italia è
presente con forti contingenti. In particolare i ministri hanno discusso del Kosovo, nel
quale l’Italia è presente con 2300 soldati,
ma anche la Svizzera ha inviato un contingente di 215 uomini, nel quale si prevede
di rimanere ancora a lungo. Schmid ha poi
invitato il collega italiano ad una visita in
Svizzera e ha approfittato del soggiorno a
Roma per prendere visione dell’organizzazione e dell’ottimo lavoro svolto dai Carabinieri per la sicurezza in Italia. Il consigliere
federale ha potuto cogliere buoni spunti per
la collaborazione fra esercito e polizia per
la sicurezza interna, tema oggi in discussione in Svizzera.
La proporzione di «no» nei vari cantoni nella votazione sulla cassa malati unica.
no infatti respinto l’iniziativa per la salute
lanciata dal Partito socialista e praticamente nelle stesse proporzioni.
Nonostante il rialzo permanente dei costi
della salute e dei premi dell’assicurazione malattia, l’iniziativa non aveva nessuna
possibilità di essere accettata, essenzialmente perché poneva molti più problemi
di quanti non proponesse di risolverne. La
formulazione era, infatti, tanto vaga da offrire al Parlamento un ampissimo margine
di manovra nell’ambito della sua applicazione. Così il testo non precisava per niente i principi in base ai quali sarebbero stati
ripartiti i premi. Gli oppositori all’iniziativa
hanno quindi avuto gioco facile nello sfruttare abilmente questo lato debole.
Basandosi su modelli di calcolo essi hanno
potuto affermare che, in caso di accettazione dell’iniziativa, le famiglie delle classi
medie sarebbero state maggiormente
svantaggiate. I difensori dell’iniziativa non
sono invece riusciti a convincere del contrario. Ma non sono nemmeno riusciti a
dimostrare in modo credibile perché la
politica svizzera della salute necessitasse
di una riforma così profonda. In fondo era
questa la posta in gioco in questa votazione popolare.
E ora? Con questo no all’iniziativa popolare, i numerosi problemi del nostro sistema
della salute rimangono tali e quali. Certamente il chiaro responso negativo ad una
riforma in profondità conforta il Consiglio
federale e la maggioranza parlamentare
nella politica praticata attualmente. Ma per
rimediare alle manchevolezze del nostro
sistema della salute, si dovrà presto o tardi procedere a riforme importanti.
René Lenzin
Calmy-Rey a Roma –
La presidente della Confederazione Svizzera, in
visita ufficiale a Roma, ha incontrato il primo ministro Romano Prodi ed è stata
ricevuta dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Viene distribuita gratuitamente a tutti coloro che sono immatricolati presso le rappresentanze Svizzere in Italia (consolati)
Perché la «Gazzetta Svizzera» ha bisogno di ricevere un’aiuto
economico integrativo consistente da parte dei suoi lettori?
Cari Lettori,
dato che la nostra periodica richiesta
di “contributi volontari” ha ingenerato perplessità in taluni di voi, ritengo
opportuno e doveroso riprendere un
discorso che, come tutti avranno certamente notato, ho cominciato nella
Gazzetta di Febbraio 2007.
Dunque, diciamo anzitutto che le perplessità che taluni hanno avuto sono più
che legittima. Come tale meritano delle
spiegazioni anche a costo di ripetere
cento volte lo stesso discorso.
Veniamo ai fatti: quasi tutti coloro che
ricevono la Gazzetta Svizzera (e soprattutto quelli che partecipano alla vita della colonia svizzera in Italia) sono
ben felici di ricevere e leggere il nostro
mensile per ben undici volte all’anno e
di trovarvi tante notizie interessanti, ivi
comprese le rubriche “AVS-AI – Assicurazioni Sociali di Roberto Engeler” e la
“Rubrica Legale di Ugo Guidi”. Naturalmente vi sono coloro ai quali della vita
della colonia svizzera in Italia e della vi-
ta del loro Paese, importa poco o niente
e che, quindi, buttano il nostro giornale
nel cestino magari con stizza.
Ma volete sapere qual è, per contro,
la situazione degli Svizzeri che vivono
nelle altre parti del mondo? La risposta
è semplice. Gli Svizzeri che vivono nelle
varie parti del mondo ricevono soltanto
la Revue Suisse e la ricevono, per di
più, soltanto sei volte all’anno e, per di
più ancora, con le sole “Comunicazioni
Ufficiali” e cioè con le Comunicazioni
che vengono diramate periodicamente
da Berna.
Ebbene, la messa a disposizioni degli
Svizzeri che vivono in Italia di un numero così più imponente di notizie utili
ed informazioni preziose, è frutto di
un lavoro di pochi volonterosi, sempre
faticoso e qualche volta ingrato e mai
remunerato.
Non sono previsti neppure rimborsi
spese! Naturalmente la buona volontà
dei pochi non basta. Occorre anche denaro di tanti per far fronte innumerevoli
spese che la pubblicazione e la distribuzione di un giornale comporta.
Ecco perchè noi siamo costretti, nostro
malgrado, a chiedere il versamento di
quelli che noi chiamiamo “CONTRIBUTI
VOLONTARI”.
Spero, questa volta, di essere stato ancor più chiaro di prima.
Ed ora le solite precisazioni:
– il contributo volontario che noi vi
proponiamo di versare è di € 24. A
nessuno è però fatto... divieto di versare di più. Per coloro che si trovano
in stato di difficoltà ma che vogliono
ugualmente dimostrare la loro simpatia, rimane la possibilità di versare
un importo anche inferiore a € 24.
Ogni Euro è, infatti, prezioso e serve
per dimostrarci il vostro appoggio e
la vostra concreta partecipazione
alla nostra attività;
– già dal mese di aprile 2006 pubblichiamo sulla Gazzetta i nomi dei
contribuenti che versano un importo
pari o superiore a € 50. La pubbli-
cazione avverrà, come al solito, due
volte all'anno: in aprile e in agosto/
settembre. Chi desidera mantenere
l'anonimato, basta che ce lo dica:
non pubblicheremo il suo nome. Però saremmo più contenti di sapere
nome, cognome e località di residenza di coloro che, potendoselo
permettere, ci versano somme importanti;
– il contributo minimo a carico di coloro che vivono fuori dal territorio
italiano è sempre di Franchi Svizzeri
40.
Naturalmente saranno molto graditi
versamenti superiori da qualunque
parte provengano!!!
– il bollettino per effettuare il versamento vi perviene insieme al giornale già completato con il vostro nome
e con il vostro indirizzo. Ciò vi renderà il versamento ancora più facile.
Coloro che vogliono versare di più
(tanti, speriamo) povranno limitarsi
a scrivere una cifra maggiore rispet-
to a quella suggerita di € 24;
– il contributo può anche essere versato con bonifico alla Banca Popolare di Milano Agenzia 344, P.zza
Stuparich 8 - conto corrente intestato al Collegamento Svizzero in Italia "Rubrica Gazzetta" IBAN IT78 N
05584 01652 000000002375 (ABI
5584 - CAB 1652 - conto corrente
2375)
– dato che ogni esemplare della Gazzetta ha un costo notevole, noi raccomandiamo alle famiglie numerose
che ricevono più esemplari del nostro mensile (che spesso finiscono
nel cestino) di trasmettere al Consolato di competenza il modulo che
si trova nell'ultima pagina del nostro
mensile, con il quale si fa presente
che nella detta famiglia si desidera
ricevere, per ragioni di economia,
un solo esemplare.
Come sempre, a tutti i più cordiali, patriottici saluti.
Ugo Guidi
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N. 4 aprile 2007
Seit dem 1. April 2001 kann sich kein Schweizer in einem EG-Land mehr in die freiwillige AHV einschreiben
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Enge
Italienische Altersvorsorge
oder AHV + Schweizer Pensionskasse?
Sehr geehrter Herr Engeler
Ich hoffe es geht Ihnen gut. Ab und zu
wende ich mich wieder mit einer Frage an
Sie.
Ich hatte ja das Problem Grenzgängerin,
Wohnsitz Italien, Arbeitsort in der Schweiz,
wegen der Arbeitslosenkasse, hatte aber
bis jetzt noch keine Probleme, bzw. Arbeitsplatzverlust zum Glück.
Jetzt wollte ich allerdings mal fragen, falls
ich jetzt mit 33/34 Jahre aufhören würde
in der Schweiz zu arbeiten, da sich eventuell in nächster Zeit etwas in Como ergeben
könnte, was dies für mich für Konsequenzen hätte für die AHV und Pensionskasse,
im Schlimmsten Fall ist vielleicht sogar
davon abzuraten? Die AHV könnte ja freiwillig
weitergezahlt werden, so viel ich weiss,
was mit der Pensionskasse ist,
dies weiss ich allerdings nicht so genau.
Besten Dank für Ihre Antwort.
Mit freundlichen Grüssen
M.D.
Antwort
Liebe Leserin
Sie geben mir die Gelegenheit, wieder
einmal daran zu erinnern, dass sich seit
dem 1. April 2001 kein Schweizer in einem EG-Land mehr in die freiwillige AHV
einschreiben kann – also auch Sie nicht,
falls Sie nicht mehr in der Schweiz arbeiten
oder wohnhaft sind.
Falls Sie Ihren Arbeitsort von der Schweiz
nach Italien wechseln, hätte dies folgende
Konsequenzen (ich gehe davon aus, dass
Ihr Ehemann Italiener ist und nie AHV-Beiträge bezahlt hat):
1. Ihre AHV-Rente wird etwa _ einer Vollrente betragen. Nach heutigen Ansätzen berechnet, werden Sie also, wenn
Sie das Pensionsalter erreichen (für
Frauen zur Zeit 64 Jahre), eine Rente
von monatlich mindestens Fr. 850.-,
höchstens Fr. 1'700.- beziehen. Haben Sie Kinder gehabt, wird die Rente
gegen das Maximum tendieren, wenn
nicht, wird sie irgendwo dazwischen
liegen, nach der Höhe Ihrer Beiträge.
2. Sie bleiben weiterhin bei der IV gegen
Invalidität versichert; die Rente wird allerdings mit jedem Jahr, in welchem Sie
nicht mehr Beiträge bezahlen, leicht abnehmen. Auch Ihre minderjährigen Kinder wären gegen Invalidität versichert
im Sinne, dass sie in der Schweiz Eingliederungsmassnahmen oder technische Apparate beanspruchen könnten
(diese Leistungen werden in der Regel
im Ausland nicht ausgerichtet).
3. Die Einzahlungen in die Pensionskasse
(Arbeitgeber und Arbeitnehmer) werden
auf ein Freizügigkeitskonto überwiesen.
Bis zum 31. Mai 2007 können Sie sich
diese auszahlen lassen; nach diesem
Termin nur noch, wenn Sie beweisen
können, dass Sie in Italien nicht einer
Pensionskasse unterstehen. Dies wäre bei Arbeitsaufnahme in Italien nicht
möglich. Ich würde Ihnen aber in jedem
Fall anraten, das Kapital für eine spätere
Rente auf dem Freizügigkeitskonto (oder
einer andern Institution) zu belassen.
Wenn man älter wird, ist man froh, wenn
monatlich etwas aufs Konto kommt.
4. Falls Sie in Italien bei einem privaten
Arbeitgeber tätig sind, würden Sie
der INPS unterstellt; sonst der Vorsorgekasse einer öffentlichen Institution. Die Vorsorgeleistung in Italien ist
bedeutend besser als in der Schweiz
– wenigstens so lange, als die INPS in der Lage ist, die Pensionen im
heutigen Mass zu bezahlen. In Italien
hat man – etwas vereinfacht gesagt
– nach 40 Beitragsjahren Anrecht auf
80% des Lohnes, in der Schweiz bringt
man es mit AHV und Pensionskasse
zusammen auf 60% des Lohnes. In Italien beträgt das normale Pensionsalter
zur Zeit für Frauen 60 gegenüber 64 in
der Schweiz. Dafür müssen Sie in Italien obligatorisch die Arbeit aufgeben,
wenn Sie die Pension beziehen wollen
– in der Schweiz dürfen Sie, wenn Sie
wollen, auch weiter arbeiten. Die Beiträge sind da allerdings mehr als doppelt
so hoch als in der Schweiz, wobei der
Arbeitnehmer etwa gleichviel, der Arbeitgeber aber deutlich mehr bezahlt.
5. Diese Angaben über die italienische
Vorsorge betreffen unselbständig Erwerbende; die Prämien und Leistungen
für selbständig Erwerbende sind hingegen in Italien bedeutend schlechter.
6. Die Bedingungen für die Mindestdauer
in der italienischen Versicherung gelten
für Sie im Prinzip nicht, weil Sie die Beitragsjahre in der Schweiz anrechnen
lassen können. Bei zu kleinen Beiträgen
könnte sich eine kleine Komplikation
ergeben, aber diese hat auch keinen
bedeutenden Einfluss auf Ihre Rente.
7. Wenn Sie sich also entscheiden, in Italien zu arbeiten, ändert sich für Ihre Altervorsorge nicht viel: Sie würden dann
anstatt zwei Renten (AHV und Pensionskasse Schweiz) deren drei erhalten,
noch eine von der INPS. Entscheiden
Sie sich also vor allem für den Arbeitsplatz, an welchem Sie sich am wohlsten
fühlen.
Wenn Sie sich noch besser orientieren wollen, lege ich Ihnen sehr ans Herz:
Kommen Sie an den Kongress der Italienschweizer in Trapani (19.Mai 2007). Dort
werden die Möglichkeiten, sich nach der
Abschaffung der freiwilligen AHV weiterhin
eine Vorsorge aufzubauen, aufgezeigt.
Das Programm und Anmeldetalon wurde
in der Gazzetta vom Januar publiziert. Sie
können diese auch unter www.gazzettasvizzera.it, unter dem Titel „Congresso del
Collegamento 19.-20.5.07 – oben rechts
auf der ersten Seite – herunterladen und
ausdrucken.
Mit den besten Wünschen
Robert Engeler
Oltre al lavoro di volontariato di tutto il
comitato, il Presidente Signor Robert
Engeler e l’Avvocato Ugo Guidi offrono
anche, nei settori di rispettiva competenza, un’importante consulenza mensile, pure assolutamente gratuita, a
favore di molti lettori.
Dato che i contributi che molti Svizzeri
benemeriti versano volontariamente alla Gazzetta Svizzera bastano purtroppo
soltanto per coprire i costi di stampa
e di spedizione, ma non bastano certo
per le altre numerose spese che devono
essere sostenute, chiediamo a tutti i
Lettori e, in particolare, a quelli che ricevono le suddette consulenze dai signori
Engeler e Guidi, di utilizzare il bollettino
allegato alla Gazzetta Svizzera e versare anch’essi un adeguato contributo.
Secondo una lettera del Ministero della Salute
I pensionati svizzeri non devono pagare il contributo SSN
Un tema di discussione che va avanti da
anni con le ASL è il contributo sanitario
italiano per i pensionati svizzeri residenti
in Italia e che godono della sola pensione svizzera. Certo è che queste persone,
all’arrivo in Italia, devono decidere se restare assicurate in Svizzera o iscriversi
al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano. In quest’ultimo caso è obbligatorio
iscriversi rapidamente presso la Azienda
Sanitaria Locale (ASL) competente. (Le
persone che godono invece anche di una
pensione italiana, non hanno questo diritto
di scelta; devono assicurarsi obbligatoriamente in Italia).
Se si decide per l’iscrizione in Italia, alcune ASL chiedono un contributo annuo di
€ 387.34, altre non chiedono nulla. Nel
corso della nostra azione per permettere
a queste persone la scelta non solo della
cassa alla quale iscriversi (Svizzera o Italia),
ma anche del luogo dove curarsi, abbiamo
ricevuto una lettera del Ministero della Sanità (pubblicata qui accanto per intero) che
conferma che queste persone non devono
pagare nessun contributo all’ASL.
A chi paga oggi conviene quindi di chiedere l’ASL l’esonero di questa tassa facendo
vedere questa lettera. Sono interessato
sentire i Vostri risultati.
Ricordo con l’occasione che gli accordi
bilaterali precisano che iscrivendosi in
Svizzera oppure in Italia, la persone resi-
dente in Italia hann solo diritto al pagamento delle prestazioni sanitarie in Italia. Per
questo motivo non conviene quindi tenere
la Cassa Malattia Svizzera Obbligatoria,
perché abbastanza costosa.
So di diversi casi nei quali le casse di
malattia svizzere continuano a pagare
prestazioni in Svizzera di residenti in Italia, ma temo che smetteranno di farlo
quando si presenta una spesa veramente
pesante. Chi vuol essere coperto per cu-
re in Svizzera con certezza dovrebbe, a
mio avviso, accanto all’iscrizione all’ASL,
assicurarsi presso una cassa malattia che
offre la copertura per persone residenti
all’estero (Soliswiss – la cooperativa di
Svizzeri all’Estero – offre delle soluzioni
interessanti di questo tipo ogni due mesi
sulla Gazzetta, oppure www.soliswiss.ch)
altrimenti presso un assicuratore privato
italiano.
Robert Engeler
Lettera del Ministero della salute del 9 marzo 2007
Assicurazione malattia - Relazioni con la Svizzera
Con riferimento alla vostra nota in data 30
gennaio 2007, di pari oggetto, si riscontrano le vostre domande.
1. Caso del pensionato svizzero (sola
pensione svizzera) residente in Italia
Il pensionato svizzero che trasferisce la
propria residenza. in Italia (ai sensi dell'accordo del 2002) può scegliere di rimanere assicurato in Svizzera, oppure può
scegliere di iscriversi presso il Servizio
Sanitario Nazionale. Nel primo caso l'assistenza sanitaria, in Italia, è assicurata da)
modello E121 richiesto alla propria assicurazione, nel secondo caso il pensionato
si iscrive obbligatoriamente al SSN senza
pagare nulla. In ambedue i casi ha diritto
a ricevere, dall’Italia, la Tessera Europea
di Assicurazione Malattia e se vuole andare a curasi in Svizzera deve richiedere
alla ASL di appartenenza l'emissione del
modello E112.
Per quanto concerne l'ipotesi nella quale
è contemplata l'emissione del modello
E121, il rimborso dei costi dell'assistenza
sanitaria avviene tramite una quota forfetaria che la Svizzera versa all'Italia.
2. Caso del pensionato (di sola pensione svizzera) cittadino italiano
Stessa situazione indicata nel caso precedente.
3. Casi) del pensionato italiano (di
sola pensione italiana) residente in
Svizzera
In tale caso il pensionato italiano deve
chiedere alla AS L di ultima residenza il
formulano E121 che gli permetterà di usufruire in Svizzera dell'assistenza sanitaria
a carico dell'Italia.
Spetterà alla Cassa svizzera presso cui
ha presentato il modello E121 rilasciare
la Tessera Europea di Assicurazione Malattia e, se vuole andare a curasi in Italia
o in qualsiasi altro Paese della UE) dovrà
richiedere a tale Cassa l’emissione del
modello E112.
Gli articoli con sottofondo rosa sono di fonte ufficiale svizzera
Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968
Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it
www.revuesuisse.ch
–
wwvv.collegamentosvizzero.it e
Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia
Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14,
Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected]
Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia
Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84
Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected]
Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola, 6963 Pregassona,
Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected]
Dal 1º giugno 2007 prelievo limitato del capitale
Nessun allarme per le pensioni
degli stranieri in Svizzera
Fino al 1º giugno 2007 chiunque potrà
richiedere il pagamento in capitale della
parte obbligatoria della prestazione del 2.
pilastro senza condizioni. A partire da tale data, sulla base degli accordi bilaterali
tra Svizzera e UE, coloro che lasceranno
definitivamente la Svizzera e prenderanno
la residenza in un paese dell'UE prima di
aver raggiunto l'età di pensione potranno
ottenere il pagamento in capitale solo se
potranno dimostrare di non essere iscritti
nelle assicurazioni obbligatorie del paese
di nuova residenza. Per molti italiani, portoghesi e spagnoli in Svizzera si pone la
questione se per motivi finanziari è opportuno rientrare prima di tale data. Secon-
do il diritto europeo esistente, protocollo
addizionale all'allegato il dell'Accordo fra
l'Unione europea e la Svizzera sulla libera
circolazione, la possibilità del prelievo in
contanti delle prestazioni obbligatorie di
previdenza sociale sarà limitato, spiega
Daniel Dürr, responsabile del servizio del
Fondo di garanzia LPP. I
Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona
Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno
Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari.
Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori.
Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia».
Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente
intestato a Collegamento Svizzero in Italia «Rubrica Gazzetta».
IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375 (ABI 5584 CAB 1652, conto corrente 2375).
Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero 69-7894-4.
Intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera 6963 Cureggia.
Cambiamento indirizzi Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato.
Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 28.200 copie.
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N. 4 aprile 2007
Come viene applicata la nuova «Convenzione sui diritti dell’infanzia»
Il problema dell’audizione dei figli minorenni
nelle cause di divorzio in Svizzera e in Italia
Egregio Avvocato Guidi,
sono una cittadina svizzera coniugata con
un cittadino svizzero che vive da tempo
in Italia. Dal matrimonio sono nati tre figli,
un maschio e due femmine, tutti minorenni. Purtroppo il nostro matrimonio è da
qualche tempo in gravissima crisi. Io sono
venuta nella determinazione di divorziare
perchè, nonostante un mio grande senso
di responsabilità, non riesco a sopportare
la situazione che si è determinata per vari
motivi che non starò a spiegarle. Credo
che mio marito sia pure convinto che si
debba divorziare. Il guaio è che non siamo
d’accordo su nessuno dei vari punti che
costituiscono l’oggetto di un divorzio. Ho
quindi ragione di ritenere che la battaglia
che dovrò sostenere sarà lunga e difficile.
Questa situazione mi sembra rendere certamente inapplicabile quell’interessantissimo tipo di “divorzio immediato” del quale
lei ha parlato sulla Gazzetta qualche tempo fa. Divorzio che si potrebbe ottenere in
Italia chiedendo al Giudice di applicare la
legge svizzera, dato che siamo entrambi
cittadini svizzeri. Credo però – ricordando
qualche altra sua Rubrica Legale meno
recente – che due coniugi cittadini svizzeri residenti in Italia possono comunque
chiedere al Giudice italiano di divorziarli
applicando loro il diritto svizzero.
Ma questo non è il mio principale problema.
Il mio principale problema sta nel fatto
che io temo moltissimo le reazioni che la
procedura di divorzio potrebbe determinare nella mente dei nostri figli. Infatti, ho
ragione di ritenere che il Giudice al quale
noi ci rivolgeremo, finirà per ritenere indispensabile interrogare i nostri figli. Infatti
mio marito non perde occasione per citarli
come testimoni di mie pretese mancanze.
Dato che questo atteggiamento mi sembra da un lato alquanto puerile e dall’altro
pregiudizievole della serenità dei nostri
figli, vorrei che lei mi dicesse quali sono
i poteri dei giudici tanto italiani che svizzeri in relazione ad eventuali interrogatori
di figli minorenni. Lei capirà certamente,
egregio Avvocato, che da un interrogatorio dei nostri tre figli (ciascuno dei quali ha
ovviamente una sua personalità), potrebbero scaturire più problemi che vantaggi.
Io credo che sarebbe molto meglio che
nessuno dei figli fosse interrogato dal giudice e che fosse lasciato ai due genitori il
compito di spiegare ai figli quello che sta
succedendo e, in particolare, le motivazioni per le quali tutto succede.
Le assicuro che di tutti gli sconvolgimenti
che può portare un divorzio, quello che mi
preoccupa di più è quello che può coinvolgere (o stravolgere) la serenità dei nostri
figli. Mi sappia dire qualcosa con la sua
consueta pazienza e chiarezza.
M.G.K – località omessa
a richiesta della lettrice
Risposta
Gentile Signora,
lei, dimostrando ampia fiducia nei miei
consigli (e di questo io le sono molto grato), mi porta a trattare un tema di estrema
delicatezza e grande difficoltà. Cercherò,
nel poco spazio che ho a disposizione, di
darle qualche informazione che le possa
essere utile tanto per comprendere l’essenza del problema, quanto per sapersi
destreggiare al momento opportuno.
Dunque: il problema dei diritti del fanciullo
(che sarebbe meglio chiamare bambino,
ragazzo e adolescente, data la diversità
enorme di situazioni che vi è fra un’età e
l’altra) è stato affrontato con il necessario
approfondimento e con l’indispensabile
impegno soprattutto nella seconda parte
del secolo scorso (1900). Infatti in data
20.11.1989 è stata approvata la famosa “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia”.
Convenzione composta di un preambolo,
di una prima parte costituita dagli articoli
da 1 a 41, di una seconda parte costituita
dagli articoli da 42 a 54, nonchè da due
Protocolli opzionali aventi come oggetto
il primo “Il coinvolgimento dei bambini nei
conflitti armati” e il secondo “La vendita
dei bambini, la prostituzione dei bambini
e la pornografia rappresentante i bambini”. Una Convenzione, come lei vede, di
amplissimo respiro. Dirò subito che una
cosa è stata fare questa Convenzione.
Un’altra è stata applicarla. Non c’è giorno, infatti, che attraverso i Media, noi veniamo a sapere quali e quante violazioni
della suddetta Convenzione avvengono
nel mondo, perfino nei paesi che l’hanno
sottoscritta.
Ebbene, all’Art. 12 della Convenzione si
statuisce, a proposito di ciò che le interessa, quanto segue:
“1° Gli Stati parti (cioè gli Stati che hanno
sottoscritto la Convenzione) garantiscono al fanciullo, capace di discernimento,
il diritto di esprimere liberamente la sua
opinione su ogni questione che lo interessa, che deve essere debitamente presa
in considerazione tenendo conto della sua
età e del suo grado di maturità.
2° A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni
procedura giudiziaria o amministrativa che
lo concerne, sia direttamente, sia tramite
un rappresentante o un organo appropriato, in materia compatibile con le regole di
procedura della legislazione nazionale”.
Su questo articolo si impernia, secondo
me, tanto il discorso legislativo italiano
quanto quello svizzero che qui di seguito
le esporrò.
Italia
Con legge 8 febbraio 2006 n. 54 sono
state apportate modificazioni di rilievo in
materia di “separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”. Tale legge ha
modificato, fra l’altro, l’Art.155 del Codice
Civile italiano. Articolo che tratta dei c.d.
“provvedimenti riguardo ai figli” formulando il seguente principio: “Anche in caso di
separazione personale dei coniugi il figlio
minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno
dei genitori, di ricevere cura, educazione
e istruzioni da entrambi e di conservare
rapporti significativi con gli ascendenti e
con i parenti di ciascun ramo genitoriale.”. In ossequio a tale principio è dato al
Giudice che pronuncia la separazione (e a
maggior ragione il divorzio) la facoltà di
adottare i provvedimenti relativi alla prole “con esclusivo riferimento all’interesse
morale e materiale di essa”. Conseguentemente al Giudice è data la facoltà di valutare prioritariamente la possibilità che i
figli minori restino affidati ad entrambi i
genitori oppure di stabilire a quale di essi
i figli sono affidati, determinando tutte le
modalità acconce al caso di specie.
E vediamo ora che cosa stabilisce il legislatore italiano proprio nella materia che
tanto la interessa.
L’Art. 155-sexies (che sta per “sesto”), intitolato “Poteri del giudice e ascolto del minore”, stabilisce: “Prima dell’emanazione,
anche in via provvisoria, dei provvedimenti
di cui all’Art.155, il giudice può assumere,
ad istanza di parte o d’ufficio, mezzi di prova. Il giudice dispone, inoltre, l’audizione
del figlio minore che abbia compiuto gli
anni dodici e anche di età inferiore ove
capace di discernimento. Qualora ne ravvisi l’opportunità, sentite le parti e ottenuto
il loro consenso, può rinviare l’adozione
dei provvedimenti di cui all’Art. 155 per
consentire che i coniugi, avvalendosi di
esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse morale e
materiale dei figli”.
Come vede, gentile Signora, si tratta di
una normativa molto recente : ha poco più
di un anno di vita. Non vi sono, per quel
che ne so io, giuristi che hanno affrontato
il problema dell’audizione dei minori e lo
abbiano chiosato. So però che nella pratica, al giudice (ma solo al giudice e non a
suoi eventuali collaboratori anche se particolarmente qualificati) è dato di rivolgere
domande al minore. Per quel che ne so io,
il principio che “il giudice può interrogare
il figlio minore che abbia compiuto gli anni
Anche un seminario sulla negoziazione
Vari ministri Svizzeri in visita in Italia
Un periodo , quello appena passato, di vari
contatti diplomatici tra Svizzera e Italia. Il
Presidente della Confederazione Micheline
Calmy-Rey, Capo del Dipartimento federale
affari esteri, ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
e il Presidente del Consiglio dei Ministri
Romano Prodi: colloqui sulle relazioni fra
Svizzera e UE, e quelle bilaterali con l’Italia,
oltre a temi quali la situazione nei Balcani
occidentali e nel Vicino e Medio Oriente,
nonché le riforme dell’ONU e il Consiglio
dei diritti dell’uomo. Il Consigliere federale
Samuel Schmid, Capo del Dipartimento
federale della difesa, della protezione
della popolazione e dello sport ha avuto
colloqui con il Ministro italiano della Difesa
Arturo Parisi sulla situazione in Kosovo,
Afghanistan e Libano. Firmata anche una
Convenzione tra Confederazione e Repubblica relativa al servizio militare dei doppi
cittadini. E anche un incontro del Consigliere federale Moritz Leuenberger con il Ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi
Bersani: non sono mancati gli argomenti...
A Milano intanto è avvenuto un incontro sul
Elezioni ad Appenzello Esterno
Confermato tutto l’Esecutivo
Nel cantone di Appenzello Esterno sono
stati tutti riconfermati i sette consiglieri di
Stato uscenti, 4 del PLR, 2 dell’UDC e 1
del PS. L’esito era ampiamente previsto,
dato che i tre partiti di governo si presentavano con una lista comune. L’elezione
per il rinnovo del parlamento cantonale
si terrà il 22 aprile. Il risultato migliore è
stato ottenuto da Rolf Degen (PLR), con
12.500 preferenze, appena nove in più
di Matthias Weishaupt (PS), mentre Jakob
Brunnschweiler è stato riconfermato nella
funzione di landamano. Rieletti anche Jürg
Wernli e Marianne Koller, del PLR, e Hans
Diem e Köbi Frei, dell’UDC. La partecipazione alle urne è stata del 36,15%.
tema “L’esercito svizzero di fronte a nuove
sfide: difesa nazionale e cooperazione internazionale”, oratore il Col. Smg Michele
Moor: la conclusione della guerra fredda
ha modificato le condizioni geopolitiche,
e anche l’esercito della neutrale Svizzera
non può sottrarsi a questa evoluzione...
Intanto l’ISR ha promosso con l’Università
Roma Tre, l’Ecole francaise de Rome e la
facoltà di Filosofia dell’Università di Berna
un seminario internazionale: “Il negoziatore
di fronte al proprio interlocutore. L’entretien nella pratica diplomatica, dalla fine del
medioevo alla prima guerra modiale”. Il seminario s’inserisce nel quadro di rinnovati
orientamenti storiografici che hanno individuato nella negoziazione un fecondo percorso di ricerca. La cultura interviene per
elevare certi livelli della politica... Sempre
ISR: un convegno sul “Potere delle immagini. Prospettive della svolta iconica”. Un
tema oggi assai diffuso e pervasivo nelle
varie forme di comunicazione della nostra
cultura,nella nostra società e persino nella
nostra vita quotidiana. In occasione della
pubblicazione di “Svolta iconica” di Gottfried Boehm, delll’Univeristà di Basilea.
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dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento”, è applicato senza
meno. Ho ragione però di ritenere che,
prima o poi, sopraverranno commenti e
suggerimenti tanto da parte della dottrina quanto da parte della giurisprudenza.
Infatti, anche se io ho il massimo rispetto
per la saggezza, la pazienza e l’esperienza
dei magistrati prefissi a questo non facile
compito, penso che, a volte, l’aiuto di uno
psicologo specialista, possa essere quanto mai opportuno.
Svizzera
Con gli Articoli 133 cpv. 2, 144 cpv. 2 e
314 n. 1 del Codice Civile svizzero è confermato il diritto fondamentale del minorenne di essere personalmente ascoltato
in tutte le procedure che lo riguardano.
L’Art. 144 Codice Civile svizzero si applica
a tutte le procedure giudiziarie che interessano la sorte dei figli minorenni: divorzio, separazione, modifica della sentenza
di divorzio e/o di separazione, nullità del
matrimonio, protezione della vita coniugale, misure provvisionali, misure di protezione dei minorenni. Attenzione: l’audizione
dei minorenni, secondo il diritto svizzero,
è indispensabile perfino allorchè non ci
si trovi già di fronte alla pronuncia di un
divorzio, ma allorchè ci si trovi di fronte
alla assunzione dei provvedimenti c.d.
“provvisionali” in vista di un divorzio. Vale
la pena di ricordare che il Canton Ticino,
apportando una seria modifica al proprio
Codice di Procedura Civile, ha introdotto
nell’Art. 419d, disposizioni più precise sulle modalità di ascolto dei minorenni, per
consentire al giudice la necessaria flessibilità, nell’adattare il principio dell’audizione
alla situazione personale del minorenne o
dei minorenni in causa. Ma non basta, il
Codice di Procedura Civile ticinese stabilisce che i nuovi sistemi di audizione dei
minori si applicano anche alle procedure
intraprese prima della promulgazione della nuova normativa.
Vediamo ora in dettaglio qualche ulteriore
informazione sulle prassi svizzere:
A- L’audizione del figlio minorenne ha una
doppia finalità: deve accertare i fatti importanti da considerare nella sentenza
ma nello stesso tempo deve tutelare la
personalità e l’interesse del minore. I
genitori devono rispettare la personalità dei figli anche per quanto riguarda
“affari importanti”. Il minorenne deve
poter esprimere le proprie opinioni
sulle conseguenze del divorzio che lo
riguardano. Egli deve poter esporre i
suoi desideri e le sue necessità. Ma non
basta. L’audizione deve servire anche
per informare il figlio sulle conseguenze che il divorzio dei genitori avrà per
tutta la famiglia.
B- L’audizione del minorenne, contrariamente a ciò che avviene in Italia, può
essere effettuata indifferentemente dal
giudice o da un terzo incaricato. Certo
si è che la persona incaricata di ascoltare il minorenne deve avere conoscenze specifiche che mancano al giudice,
anche solo sotto il profilo linguistico.
La televisione italiana ha recentemente
portato alla ribalta proprio il problema
delle enormi difficoltà che incontrano
gli immigrati allorchè si trovano a dover
risolvere i problemi che hanno anche
gli stessi “indigeni”, ma non riescono a
farlo perchè non in grado di esprimersi.
Ma vi è di più: gli interrogatori dei figli
possono essere fatti da pedo-psichiatri, da psicologi, da educatori, da altri
specialisti a seconda dei bisogni che
si presentano in ogni caso concreto.
Insomma: è ovvio ed evidente che la
persona incaricata dell’audizione deve
essere in grado di comunicare con il minorenne e interpretarne correttamente
le espressioni.
C- Nelle audizioni di minorenni deve essere tenuta nel massimo conto la loro
età. Di tale argomento si sono occupati in tanti, oltre ai giudici: soprattutto
specialisti in campo psicologico e psichiatrico. Pare che siano stati realizzati
perfino dei “libretti di istruzione”. Nella
prassi, però, si usano normalmente i
seguenti criteri:
– fino a tre anni il bambino dovrebbe essere sentito solo in casi eccezionali,
nell’ambito di una perizia;
– da tre anni fino al dì dell’ingresso nella
scuola materna, si dovrebbe tenere in
considerazione il “grado di socializzazione” del bambino che, peraltro, può,
in linea di principio, essere certamente
sentito;
– il bambino di età inferiore a cinque
anni dovrebbe essere sentito solo da
persone specializzate (psicologi, pedopsichiatri, educatore, eventualmente
assistenti sociali);
– il bambino che frequenta la scuola elementare può essere sentito, nei casi
semplici, direttamente dal giudice o
dall’autorità tutoria mentre nei casi più
complessi o litigiosi può essere suggerita l’audizione a cura di una persona
specializzata;
– dai dieci-dodici anni, il minorenne è ritenuto di regola in grado di esprimere
la propria opinione. Deve quindi essere
sempre sentito.
Come vede, cara Signora, in Svizzera, diversamente che in italia, si tende a rimettere a degli specialisti l’incarico di effettuare
gli interrogatori dei minori. Solo allorchè i
fanciulli abbiano raggiunto una certa età,
l’operazione può essere fatta direttamente
dal giudice e solo in casi particolarmente
difficili da specialisti.
Io spero di averle illustrato con sufficiente
chiarezza il problema e di averle dato una
chiave per effettuare ulteriori indagini. Non
ho però l’illusione di essere stato esaustivo.
Per quanto concerne una sua eventuale
separazione in Italia, debbo dirle che anche se il giudice potrà tenere conto che lei
e suo marito siete entrambi cittadini svizzeri, potrà, sì, applicare il diritto svizzero
ma, nella procedura riguardante i figli,
non potrà fare altro che utilizzare i mezzi
e gli strumenti che gli offre la procedura
italiana.
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4
N. 4 aprile 2007
1982-2007 Festeggiamenti a Ciconicco di Magagna
Luciano De Filla confermato alla presidenza
Festeggiato in Friuli il venticinquesimo Circolo Svizzero di Firenze
de «La Cheminée Suisse»
eletto il nuovo comitato
Non è solo per il tradizionale pranzo del
mese di marzo, che il comitato della Cheminée Suisse Friuli presieduto da ElisebethFornasiero-Schweizer, ha organizzato il 4
marzo 2007 all’Albergo-Ristorante “Alle
Crosere” l’annuale incontro per tutti i suoi
simpatizzanti, ma anche per festeggiare il
25esimo anno della sua fondazione.
Non c’è anniversario senza regali, la festeggiata ha offerto, in omaggio ai soci
tesserati un orologio, (Svizzero evidentemente). Alle ore 11 la bellissima sala da
pranzo, meravigliosamente addobbata
con fiori e bandiere era piena, tutti aspettavano il loro turno per avere la tessera
di socio 2007, per il comitato il lavoro di
preparazione era quasi terminato.
Essendo ogni commensale seduto al proprio posto, Elisabeth potette pronunciare
il discorso che precedeva l’invio ai festeggiamenti, facendo parte della lettera che
l’Avv. Ugo Guidi, Presidente onorario del
Collegamento Svizzero in Italia, gli aveva
spedito scusandosi di non potere essere
presente, essendosi rimesso da poco da
un incidente stradale, un sincero augurio
di buona salute dalla parte di tutti partecipanti. Erano presenti il nostro fedelissimo
ex-Console generale di Venezia Sig. Giulio
Cattaneo, la Presidente della società Svizzera di beneficenza Sig.ra Sertorio Verena, la
Presidente del Circolo svizzero del Veneto
Sig.ra Marina Rossetto e 120 altri membri.
Dopo l’aperitivo e un ricchissimo buffet
d’antipasti, seguiva un succulento pranzo,
al menù: ragù di carni bianche, vitello alle
noci e petto d’anatra all’aceto balsamico,
senza dimenticare i primi piatti, i contorni
e gli ottimi vini, “di che risvegliare i sensi”.
Improvvisamente, un’innovazione seguita
da piccoli gridi di gioia, solo i presenti han-
no potuto contemplare e degustare quella
magnifica maxi torta ai frutti rossi, creata
apposta per il 25esimo, come una star è
stata presa d’assalto per una decina minuti
dai fotografi, poi con il concorso delle 120
persone venute dal Friuli e dal Veneto, è sparita… Il ballo, che aveva cominciato con
gli antipasti, si è prolungato fino a tardi, ed
è stato allietato da due giovani musicanti.
Un’animazione speciale non poteva mancare da parte della Mascotte del gruppo, il Sig.
Carlo Schilter, che con le sue frasi, canti e
brindisi, (una decina officiosamente da parte sua, visto la buona qualità del vino) a contribuito a rallegrare la compagnia, per finire,
Angelino Fornasiero, che a capitaneggiato
un lungo trenino zigzagando a traverso i ta-
voli prima di calzare il posto di gridatore della tombola, mai stata così ricca e colorata,
decine di vasi d' orchidee, e fiori vari, senza
dimenticare i premi gastronomici, in tutto
più di 110. Quest’anno, nel comitato ci sono
stati dei cambiamenti, la Sig.ra Margairaz
Josiane rimpiazza nel ruolo di segretaria la
Sig.ra Milesi Beatrice e la Sig.ra Braidotti
Lucia è la nuova cassiera al posto della Sig.
ra Torretti Luisa.
E per finire, se volete seperne di più, visitate il sito della Cheminée Suisse Friuli
su Internet all’indirizzo: http://www.chemineesuisse.com
Un ringraziamento dal Comitato a tutti i
partecipanti.
Ferdinando Spagnuolo
Si è svolta lo scorso 9 marzo l'assemblea
generale ordinaria del Circolo Svizzero di
Firenze, nel corso della quale è stato definito il comitato direttivo per la stagione
2007/2008 ed è stato fatto come di consueto un resoconto dettagliato delle attività svolte dal marzo 2006 al marzo 2007.
All'inizio dell'incontro il presidente, Luciano
De Filla, ha proposto alcuni istanti di raccoglimento per ricordare tre socie del Circolo
Svizzero scomparse in quest'ultimo anno:
Elisabeth von Aesch,Maria-Therèse Calabrese (che tra l'altro faceva parte del comitato) e Beatrice Guerrini. Si tratta di perdite
particolarmente dolorose per chi ha avuto
modo di apprezzare l'operato di queste
persone e di conoscerne la disponibilità e
la generosità anche nei confronti del Circolo. Venendo alle attività sociali, Luciano De
Filla ha ricordato che nella stagione appena
conclusa sono stati organizzati ventidue incontri di diverso genere, proprio come nel
2005/2006: due conferenze, cinque visite
guidate fuori città, undici iniziative varie e
quattro cene. Ce n'è stato insomma abbastanza per soddisfare le esigenze di tutti,
con progetti originali e di valore culturale.
Vale senz'altro la pena menzionare le iniziative portate avanti insieme al Circolo Svizzero di Bologna: la collaborazione fra Firenze
e Bologna rappresenta un modo efficace
per sfruttare al meglio le potenzialità e le
idee di ciascun circolo. Dal punto di vista finanziario, l'incontro del 9 marzo ha portato
delle novità positive: il bilancio del Circolo
fiorentino si è chiuso infatti con un leggero
avanzo, grazie anche al piccolo aumento
delle quote deciso nel 2006 e a maggiori
rimborsi e contributi dei soci in occasione
di manifestazioni e spese per uso locali. Per
il periodo marzo 2007-marzo 2008, Luciano De Filla è stato riconfermato all'unanimità presidente. Il comitato entrante è invece
così composto: Marianne Pizzi (vicepre-
sidente), Pia Falugiani, Corinne Ferrario,
Dorette Ciccarelli, Ketty Uehlinger, Mario
Pizzi, Ursula Pini, Giovanni Frosini, AnneLouise Kuhn, Silvia Zampini; per impegni di
lavoro ha presentato le proprie dimissioni
Beatrice Cuniberti, responsabile del restauro e della conservazione dell'archivio
storico del Circolo di Firenze. Nonostante
questo, Beatrice Cuniberti continuerà a
dare il proprio contributo esternamente al
comitato con immutato impegno. Nel corso dell'assemblea il presidente De Filla ha
inoltre accennato alle prossime iniziative: i
progetti in campo culturale comprendono
ulteriori incontri musicali, e a questo proposito il comitato è già al lavoro per stilare
un calendario di concerti.
David Tarallo
Marta Celio
poetessa a Padova
Si sa.... I Celio in svizzera sono noti per l’Hockey su ghiaccio. Vi segnalo, in quanto cittadina svizzera residente in italia, a Padova da
10 anni, che mio fratello sta portando avanti
il nome di mio padre Renato Celio, fotografo
professionista, deceduto il 3 dicembre 2005
con l'azienda "photocelio" e io, Marta Celio,
scrivo poesie e poemetti in prosa da 13 anni, ho pubblicato due libri, l’ultimo dei quali
dalla casa ed. Poligrafo di Padova. Il libro è
già stato prsentato con successo a padova
e a Chions di Pordenone. La prefazione è
di Gian Mario Villalta che mi ha presentata a
Chions. Se volete trovare informazioni su di
me mi trovate in google. Il mio libro si intitola
"Taccuini".
Nel Monastero cistercense dedicato a Santa Maria della Consolazione
La Società Svizzera ha invitato Gianna Mina
A Martano l’Assemblea generale
del Circolo Svizzero Salentino
Conferenza a Milano
su Vincenzo Vela
Domenica 11 marzo 2007 al
mio risveglio, udendo il ticchettio della pioggia, ho rivolto un pensiero alla Madonna,
sperando in un suo intervento affinché si aggiustasse il
tempo. Ed ecco che, verso
mezzogiorno, il cielo si era
fatto vieppiù sereno e splendeva il sole. Poi, dopo le ore
16, sul piazzale antistante il
monastero era un continuo I partecipanti ascoltano la storia dei cistercensi.
arrivare di auto. Temevo già
che i partecipanti fossero
troppo numerosi ad “invadere” il piccolo esposte oltre settecento erbe officinali
monastero… All’entrata della chiesetta in raccolte e catalogate da fra Domenico. E’
stile barocco-leccese, siamo stati ricevu- stata poi la volta del piccolo negozio doti molto cordialmente da Padre Vincenzo ve ognuno ha potuto rifornirsi di prodotti
che ci ha poi fatto da guida. Dapprima ab- monastici, tra cui le rinomate “Gocce Imbiamo preso posto tutti nel tempio, dove periali”, un vulcanico distillato contro ogni
con molta attenzione abbiamo ascoltato genere di dolore. I novanta partecipanti
le parole del monaco che ci ha narrato hanno poi trovato posto nella accogliente
la storia dell’ordine dei Cistercensi e del sala conferenze dove si è tenuta la nostra
Monastero che ci ospitava. Il Monastero assemblea generale. Il rapporto annuale,
dedicato a Santa Maria della Consolazio- che precedentemente era stato allegato
ne, situato appena fuori dall’abitato della alla convocazione, è stato accettato albella cittadina di Martano, nel cuore della l’unanimità, il rapporto di cassa accettato
Grecìa Salentina, sin dal 1686 è un centro con un applauso e tutti i membri del condi spiritualità religiosa, un’oasi appartata siglio di amministrazione sono stati conimmersa nella pace secolare degli ulivi. fermati per un ulteriore anno. Un secondo
I Padri cistercensi vi sono presenti dal
1926 e, accanto all’attività spirituale, si
dedicano al lavoro dei campi, alla raccolta
Scuola Svizzera di Milano
di erbe officinali e alla produzione di olio,
vino, distillati, confetture e altro ancora.
Nella chiesetta è conservato un notevole
affresco della Vergine, risalente al Quattrocento, così come altri bei dipinti e sculture. Di rara bellezza pure il pavimento di
formelle in ceramica maiolicata della metà
dell’ Ottocento. Abbiamo poi visitato la
Due capolavori il 3 maggio alle ore 21
sacrestia, il laboratorio della liquoreria, la
nella chiesa di S. Marco a Milano.
ricca biblioteca ed il museo nel quale soCon il patrocinio del Consolato Generale
no esposte, oltre a molti dipinti, preziose
di Svizzera la Scuola Svizzera di Milaporcellane austriache, tedesche e cristalli
no organizzerà un concerto in cui “Un
di Boemia. Molto bello il presepe, allestito
Coro per Milano” diretto dal Mo. Mino
con espressivi effetti di luce e di suoni,
Bordignon e l’orchestra dell’“Accademia
dai monaci. Nel bellissimo chiostro sono
revisore è stato eletto nella persona della
signora Carmen Maurer e la quota annua,
su proposta di un socio, è stata leggermente aumentata. Anche il programma
per il nuovo anno è stato accolto favorevolmente da tutti i presenti. Su proposta
del presidente, in futuro l’assemblea non
verrà più abbinata ad una visita ma si terrà in un ristorante e sarà seguita da un
pranzo in comune. Questo cambiamento
è stato motivato dal fatto che nel corso
degli anni, all’insegna di “impara a meglio
conoscere la tua nuova patria”, abbiamo
visitato ormai tutto il Salento. In mancanza
di nuovi stimoli si è dunque trovata questa soluzione. La signora Ursula Schär ci
ha poi illustrato l’itinerario della prossima
gita che, a inizio giugno ci porterà a visitare Grottaglie. Al termine della riunione,
in occasione del nostro 15. giubileo, ad
ogni socio è stato fatto omaggio di una
bottiglietta delle miracolose “Gocce Imperiali”, con la seguente motivazione del
nostro presidente: il circolo è interessato
ad avere sempre soci sani e longevi! Alla
fine della riunione si è potuto sul viso di
tutti i partecipanti, che anche quest’ anno
l’incontro è stato una riuscita; la visita a
questo bel monastero rimarrà nel ricordo
di tutti noi.
Un concerto con due capolavori
Litta” diretta dal Mo. Carlo De Martini,
eseguiranno – basso solista Giorgio
Valerio – Laudate Dominum di Mozart
e la Paukenmesse di Haydn. Ingresso
libero.
La Scuola si augura un’ampia partecipazione.
Giovedì 15 u.s. presso la sala Meili
di via Palestro 2 (Milano) la dott.ssa
Gianna Mina, conservatore del Museo
Federale di Ligornetto, ha tenuto una
conferenza su “Vincenzo Vela (18201891) scultore e patriota tra Italia e
Ticino”.
La serata che ha registrato la presenza di circa 120 persone, è stata promossa dalla Società Svizzera di Milano
in collaborazione con Loisirs Turismo
Culturale con un duplice scopo.
Da una parte quello di far riscoprire,
specie al pubblico italiano presso
il quale Vincenzo Vela ha goduto di
straordinaria popolarità per la sua militanza tra gli artisti schierati a sostegno
delle lotte risorgimentali, la figura di
uno dei maggiori scultori europei del XIX
secolo.
Dall’altra si è voluto formulare un caldo
invito a cogliere l’opportunità offerta dalla vicinanza di Ligornetto a Milano (un’ora
d’auto) per visitare il bellissimo museo
ospitato nella palazzina che fu a un tempo
dimora e atelier di Vincenzo Vela.
La vita e l’opera di colui che è stato a lungo
indicato come l’erede di Canova in Canton
Ticino, sono state presentate dall’illustre
relatore con la proiezione di una cinquantina di immagini di grande efficacia.
A tutti i convenuti è stata poi offerta un’ampia documentazione sulle raccolte e sull’attività del Museo Federale di Ligornetto.
Elio Bertolina
Sezione birilli della Società Svizzera di Milano
Finale del trofeo
Carlo E. Goetz
Martedì sera, 20 marzo si sono svolte,
con la presenza di oltre una dozzina di appassionati birillisti, la semifinale e la finale
della gara Goetz.
Per le semifinali si sono confrontati, con
partite molto interessanti e risultati ben
superiore alla media, quattro squadre. Durante la cena, i 4 giocatori rimasti in gara
si sono prodigati a versare ai loro avversari vino senza badare a spese, col risultato
che sono rimasti sul tavolo 4 bicchieri quasi pieni. È seguita la finalissima: la prima
squadra con un buon, ma non eccezionale
risultato, la seconda squadra sempre in
vantaggio….. fino agli ultimi quattro tiri,
quando i due giocatori – Theo Schwizer e
Jean-Pierre Hardegger – hanno ceduto alla
grande tensione. Molti, inclusi i vincitori, si
sono dispiaciuti, perché se Theo Schwizer
avesse vinto, avrebbe potuto portare a casa la coppa definitivamente, avendo fatto
parte della squadra vincente per la terza
volta. Così Theo ha dovuto rimandare la
meritata proprietà della coppa all’anno
2008.
Vincitori sono stati dichiarati, con 269 punti, 8 punti di vantaggio, Arnaldo Haechler e
Robert Engeler, ambedue dal gruppo del
lunedì. Hanno potuto portare a casa le due
coppette bellissime ed avviare la strada
per portarsi a casa, in un futuro, la coppa
grande.
N. 4 aprile 2007
5
Il Giornale del
Popolo di di
Lugano
ha dedicato
paginalunga
alla Società
Società
Svizzera
Milano,
unauna
storia
124Svizzera
anni di Milano
ARNALDO HAECHLER Segretario
La “madre”
«madre»della
dellapresenza
presenzaelvetica
elvetica
nella metropoli
metropoli eenell'Italia
nell’Italiadel
delnord
nord
nella
Lavorare con
milanesi e lombardi
mantenendo la
nostra identità
Una storia importante,
un’attualità dinamica,
punto di riferimento
per la terza più
numerosa comunità
svizzera all’estero, dopo
Lione e Parigi. Una
continua serie di
attività attorno alla
mitica “Stube”. Da 15
anni apertura
“proporzionale” a
cittadini italiani.
Cognome confederato, nato
in Italia, l’ing. Arnaldo Haechler per
quanto in pensione, rimane per
eccellenza il Segretario generale
della Società Svizzera di Milano.
Lo si ritrova ogni giorno in sede,
"perché la presenza svizzera a Milano deve mantenere la sua identità nella collaborazione con milanesi e lombardi". Che sono gli
svizzeri in Italia, ma non solo.
"Nel ’92 abbiamo aperto la Società anche ai non svizzeri, limitandoli ad un
terzo degli svizzeri. Attualmente i soci con
passaporto rossocrociato sono 462, i non svizzeri 148, in tutto 610". La maggior parte risiede a Milano-città, 33 di qua del confine.
"I soci tengono molto ad una società viva, attiva, ed anche i giovani si avvicinano. E’ in atto un cambiamento: prima erano più cognomi svizzero-tedeschi, adesso cominciano a
prevalere quelli di origine italiana".
Tra i fatti salienti della storia recente, l’ing.
Arnaldo Haechler ricorda la… battaglia del
1986, quando si trattò di dirimere la controversia tra la Società Svizzera e la Confederazione sul diritto di disporre e utilizzare la superficie occupata dalla Società nella "Casa
bassa", dalla costruzione del complesso nel
1952. Presidente della Società era il prof. Gerardo Broggini, "che ha gestito con perizia i
rapporti prima con il Consiglio federale a Berna e poi, quando si è giunti all’arbitrato, con
il Tribunale federale a Losanna. Il quale ha
sancito il nostro diritto a rimanere nei locali del terzo piano, all’uso della sala Meili, lo
’spazio eventi’, una volta la settimana, alle
due piste di birilli nell’interrato". Per sostenere le spese della vertenza, la Società Svizzera raccolse tra i suoi soci la bella somma
di 50.000 franchi.
Pagina a cura di DALMAZIO AMBROSIONI
Sino agli anni ’70 piazza Cavour era
sinonimo di centro stampa; vi si
stampavano alcuni dei maggiori quotidiani italiani. Oggi è nota per il Centro Svizzero, semplicemente "lo Svizzero", una torre di venti piani dedicata ad uffici e attività professionali e la
cosiddetta "Casa bassa", frutto di oltre 120 anni di storia della Società Svizzera e "tetto" sotto il quale sono riunite le istituzioni pubbliche della
Confederazione a Milano: Consolato
generale, Camera di Commercio svizzera in Italia, Svizzera Turismo, Radio
della Svizzera Italiana, Centro culturale svizzero, Centro congressi e, appunto, Società Svizzera con, al quarto piano, il ristorante Terrazza.
Gli svizzeri a Milano e sempre più anche gli svizzero-italiani sanno che, al
di là delle attività e dei vari appuntamenti, gli uffici di quello nato nel 1983
come Schweizer Verein in Mailand sono disponibili per informazioni e indicazioni sulla realtà svizzera a Milano, in Lombardia, nel nord Italia. Ne
fa testo una dinamica storia, lungo la
quale la Società Svizzera è stata un’autentica porta aperta sul capoluogo, ha
mantenuto una precisa identità, non
scendendo a compromessi sul piano
politico, tantomeno durante il regime
fascista. Ha contribuito in misura decisiva al rafforzamento dell’immagine della Svizzera, in quanto risultato
e motore al tempo stesso dell’intensa attività economica sviluppata tra
Otto e Novecento: alcune delle maggiori fabbriche ed imprese italiane, come la Legler di Bergamo, sono state
fondate da svizzeri, ponendosi all’avanguardia tanto sul piano dell’imprenditorialità che della socialità.
Se il Consolato è il "padre" delle istituzioni svizzere a Milano, la Società
Svizzera è a buona ragione la "madre".
Dal 1883 - ed anche prima, con la Corale - con le sue attività intreccia, organizza e mantiene i contatti tra gli
svizzeri del milanese, e più in generale della Lombardia. Il fitto calendario
("mai visto una Società svizzera all’estero così attiva", afferma il Console
generale David Vogelsanger) comprende appuntamenti culturali, informativi, ricreativi e sportivi. Dalle serate intorno alla "Stube" - il tipico locale svizzero, vero e proprio simbolo della Società - alle visite guidate, incontri, conferenze e cene sociali, offre ai
soci le occasioni più diverse per far vivere cultura, usi e costumi elvetici nel
cuore della metropoli lombarda. Nella sede ristrutturata tra ’94 e ’95 dagli
architetti ticinesi Mario Campi e Franco Pessina propone una serie di eventi, coltiva varie sezioni che svolgono
specifiche attività: birilli con due piste
automatizzate; bridge con grande affluenza ai tornei sociali ed open; giovani per contatti tra i giovani svizzeri
ed italo-svizzeri che risedono nel circondario di Milano e provincie limitrofe; signore con un’intensa attività sociale e benefica; sportivi attivi nel basket; tiratori, che svolgono l’attività al
poligono di Ravaggina, in prossimità
di Morbio Superiore, e in trasferta nei
vari poligoni della Confederazione.
Il complesso del Centro svizzero in
piazza Cavour a Milano con, in primo
piano, la "Casa Bassa", sede anche
della Società Svizzera di Milano. In alto
il Console generale di Svizzera a
Milano, David Vogeslanger
la storia in sintesi
La spinta decisiva dall'apertura della galleria del San Gottardo
1869 - Una ventina di svizzeri si riunisce a Milano
al Ristorante del ghiaccio per fondare una Corale
per cantare canzoni patriottiche. Primo concerto
pubblico l’anno dopo. Al canto si affiancano
ginnastica e scherma.
1882 - L’apertura della galleria del San Gottardo fa
affluire a Milano numerosi svizzeri; da qui il
bisogno di un’Associazione più importante.
1883 - Il 15 dicembre viene fondato lo "Schweizer
Verein in Mailand": 70 soci, primo presidente
Teofilo Naef.
1885 - Con il presidente Ulrico Hoepli, nuova sede
al n. 6 della centralissima via Silvio Pellico.
1887 - Biblioteca e sala lettura, corsi di italiano,
francese e inglese.
1898 - La Corale partecipa al congresso di canto a
Chiasso; i ginnasti alle gare di Sciaffusa; i tiratori
alla festa di tiro a La Chaux-de-Fonds; nasce la
sezione dei "birillisti".
1905 - Riceve la visita del Ministro di Svizzera a
Roma, G.B. Pioda.
1906 - Per l’inizio dell’esercizio della linea
ferroviaria del Sempione e l’esposizione
internazionale a Milano, visita del presidente della
Confederazione Luigi Forrer con altri consiglieri
federali e rappresentanti delle Camere federali.
1909 - Festeggia con un anno di ritardo il XXV a
GOTTFRIED GOETZ
Lugano. Il 23 maggio la Famiglia Svizzera giunge a
Capolago con un treno speciale, da qui a Lugano in
battello. Ricevimento ufficiale in Municipio con il
saluto del sindaco avv. Elvezio Battaglini.
Banchetto al Grand Hotel Bucher, presenti il
ministro svizzero a Roma G.B. Pioda, il presidente
del Consiglio di Stato avv. Borella, i Consoli Noerbel
(Milano), Salvadè (Genova), Bosio (Torino), lo
scrittore Francesco Chiesa.
1914 - Si trasloca nella nuova sede di via Disciplini.
Viene donato alla Società un trittico del pittore
Luigi Rossi rappresentante le vette della Jungfrau.
1943 - Il 14 febbraio viene distrutta da un
bombardamento la sede di via Disciplini. L’attività
sociale continua nella sede provvisoria di via del
Gesù n. 8.
1946 - Il ticinese Pietro Chiesa, fondatore di quella
che diventerà la scuola agricola cantonale di
Mezzana, lascia alla Confederazione un legato
costituito da due immobili contigui in corso
Venezia, con la clausola di dotare la comunità
svizzera di Milano di una propria casa. A questa
eredità si aggiunge il ricavato della vendita del
terreno su cui sorgeva il distrutto palazzo di via
Disciplini.
1947 - Accordo con la Confederazione per la
costruzione della nuova sede. La scelta cade su un
attuale presidente
DAVID VOGELSANGER
terreno in piazza Cavour, acquistato per erigervi un
grattacielo con prospiciente edificio da adibire a
sede della Società Svizzera. L’incarico di costruire il
complesso è affidato all’arch. Armin Meili.
1949 - 6 novembre, posa della prima pietra del
Centro Svizzero.
1951 - Alla presenza del ministro Enrico Celio,
autorità dei 2 paesi e oltre 900 invitati viene
inaugurata la "Casa bassa", sede della Società
Svizzera, del Consolato generale, della Camera di
Commercio e dell’Ufficio nazionale svizzero del
turismo.
1952 - Inaugurazione della "Torre". Negli anni
successivi, notevole espansione della Società, che
raggiunge i 1400 soci, e della sua attività.
1975 - Con la presidenza del prof. Gerardo Broggini
si intensifica l’attività culturale. Viene risolto con
la Confederazione il problema della proprietà della
sede di piazza Cavour.
1992 - Il 29 settembre l’assemblea apre la Società
anche ai cittadini non svizzeri; possono essere al
massimo un terzo degli svizzeri.
1994-95 - Ristrutturazione del complesso su
progetto degli arch. Campi e Pessina.
2007 - Continua la serie dei Congressi del
collegamento svizzero in Italia: quest’anno il 69mo
si tiene a Trapani, 19-20 maggio.
console generale di Svizzera a Milano
Punto di riferimento Partnership economica
per gli svizzeri in Italia sempre più importante
Come già il padre Carlo, Gottfried Goetz è l’attuale presidente della Società Svizzera di Milano e vive benissimo la doppia identità di svizzero e milanese.In queste settimane è impegnato nell’organizzazione del Congresso del collegamento svizzero in Italia, edizione n. 69. Si tiene in Sicilia, a Trapani, il 19 e 20 maggio. "E’ un appuntamento importante per noi. Ogni anno in una città italiana
diversa, ci permette di tenere i contatti e la collaborazione con gli svizzeri residenti in altre parti d’Italia". Non si tratta solo di un ritrovarsi tra connazionali, ma di un’occasione per approfondire temi
che interessano gli svizzeri e in particolare quelli all’estero.
"Naturalmente visiteremo la Sicilia e le sue bellezze storico-naturalistiche, guidati da Ruth Von Gunten, presidente del Circolo Svizzero Palermo e Sicilia occidentale. Ma soprattutto ci
chineremo su un tema importante per noi: come sostituire l’AVS
facoltativa?".
Il Console generale di Svizzera a Milano David Vogelsanger, 53 anni, nato a Zurigo, laurea in
storia e scienze politiche, ha gli uffici nella stessa Casa Bassa, un piano sotto, il secondo, la sede della Società Svizzera. Non è solo questione di vicinanza se sottolinea, con evidente soddisfazione, che "questa di Milano è una delle più
attive Società Svizzere nel mondo sia per intensità di collaborazione con il Consolato sia per
proposte di attività agli associati". Aggiunge che
questo attivismo "contribuisce a rendere il mio
lavoro interessante, piacevole e fruttuoso".
Il Consolato generale di Milano è responsabile per cinque regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), tra le quali "e da tutti i punti di vista la più importante è la Lombardia". Non solo per i suoi 9,5 milioni di abitanti e il lungo con-
fine condiviso con Ticino e Grigioni, ma anche
per storia, cultura e per gli aspetti economici.
Il Console Vogelsanger sottolinea che "la presenza svizzera in questo Distretto è, con 24.000
persone, la terza al mondo, dopo Parigi e
Lione". Oltre 18.000 si trovano in Lombardia,
il che "conferma che la presenza svizzera a Milano è il cuore di quella residente nell’Italia del
nord". Negli ultimi anni l’Italia è diventata il terzo partner economico della Svizzera, sopravanzando anche la Francia, e la parte del leone è
svolta proprio dagli svizzeri residenti in Lombardia. Come ulteriore, decisivo elemento nella collaborazione tra i due Paesi si annuncia
"l’apertura della dorsale alpina di AlpTransit,
che abbrevierà e di molto i collegamenti e gli interscambi tra i due poli economici di Zurigo e
Milano".
6
N. 4 aprile 2007
Vom 3. bis am 10. März in Bad Ragaz
Mercoledì 25 aprile a Sadali
Skilager der Schweizerschule
Catania in Bad Ragaz
XV raduno degli Svizzeri
residenti in Sardegna
Unsere Schule hat vom 3. bis am 10. März
2007 ein Skilager in der Schweiz organisiert.
Dies war bereits das zweite Lager, das
wir miterleben durften und es war einfach
fantastisch. Um 23.00 Uhr landeten wir
in Zürich und nach einer zweistündigen
Busfahrt kamen wir endlich müde aber
glücklich im Pfadiheim in Bad Ragaz an.
Jeden Tag fuhren wir Ski. Sogar bei Nebel,
Wind und Schneefall wollten wir keine Minute früher ins Lagerhaus zurück. Wir wollten
alle unbedingt diesen schönen Sport lernen. Es machte grossen Spass.
Wir wechselten ab und zu die Gruppen und
alle durften einmal mit Rolf, Ueli, Marianne,
Frau Jakober oder Frau Schaub fahren.
Auch nach dem Skifahren durften wir an
vielen Aktivitäten mitmachen. Wir gingen in
die Turnhalle, ins Thermalbad, in die einheimische Schule und natürlich in die Migros.
An einem Abend kamen Herr Bühlmann und
Frau Fehr auf Besuch. Dies waren unsere
Lehrer in der 5. und 6. Klasse. Sie brachten
viel Schokolade und ein leckeres Dessert.
Bevor wir uns ins Bett legten, erzählte ich
allen eine kleine Horrorgeschichte. Es war
absolut still und einige hatten sogar ein
wenig Angst und konnten danach nicht
gut einschlafen. Am Freitag kam uns die
Klasse von Frau Götschmann aus Freiburg
besuchen. Sie war unsere 4. Klasslehrerin
und lebt jetzt wieder in der Schweiz. Die
Schüler waren sehr sympathisch und wir
Si svolgerà a SADALI (Prov. di Cagliari) mercoledì 25 aprile p.v. il XV Raduno annuale
degli Svizzeri residenti in Sardegna. Come è
consuetudine, ci sforziamo ogni anno di ricercare e scoprire luoghi e località di suggestiva bellezza della Sardegna, che valgano ad
arricchire la conoscenza della Regione che
ci ospita. Con questo spirito abbiamo scelto
SADALI, paese fatato, situato alle falde del
Gennargentu nella Barbagia di Seulo, incantevole per le sue numerose cascate in pieno
centro storico, per le piccole case in pietra
a faccia vista, oggi trasformate in albergo
diffuso, per la presenza nel centro abitato
di un vecchio mulino dell’800 azionato ad
acqua, per essere posto in un territorio ricco
di foreste, di cascate e di grotte, segnalato
dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Il Raduno si svolgerà secondo il seguente
programma. Alle ore 10.30 appuntamento
«Chi sono cosa fanno»
nel parco dell’Hotel Janas Village; alle 11.00
visita guidata alle grotte di “Is Janas”; alle
12.30 registrazione dei partecipanti presso
l’Hotel Janas Village; alle 13.00 Assemblea
regionale dei Soci, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2006 e preventivo 2007,
con saluto e discorso del Presidente del
Circolo, che al termine offrirà un aperitivo.
Infine alle 13.30 pranzo conviviale con specialità tipiche della cucina barbaricina. I Soci
del Circolo riceveranno tutti una lettera/invito contenente il modulo di adesione. Gli
Svizzeri residenti in Sardegna, non ancora
Soci del Circolo, informati dell’evento attraverso questo comunicato e interessati a
partecipare al Raduno, possono contattare
il Presidente del Circolo Signor Franz Vespa,
Via Arezzo n.13 – Tel. 070 30 21 70 – Fax
070 66 80 42. È attesa, come sempre, una
grande partecipazione di connazionali.
Elezioni cantonali nel canton Vaud
spielten und schwatzten viel. Am letzten
Abend wurde unser Esssaal zum Spielkasino umgewandelt. Wir mussten elegante
Kleider anziehen und spielten den ganzen
Abend mit Rolf Poker. Danach fielen wir alle todmüde und erschöpft ins Bett. Leider
mussten wir am Samstag bereits wieder
abreisen. Nach dem Packen und Putzen
nahmen wir den Zug an den Flughafen Züri-
ch, wo unser Flugzeug pünktlich um 18
Uhr abflog. In Catania wurden wir freudig
von unseren Eltern erwartet. Dieses Lager
war für uns eine spannende Erfahrung.
Wir konnten unser Deutsch anwenden und
erhielten einen Einblick in die Lebensweise
der Schweizer und Schweizerinnen.
Chiara Torrisi &
Maria Giovanna Majorana, 8. Klasse
A cura di Annamaria Lorefice
I Verdi senza sinistra non ce la fanno
La composizione del futuro Consiglio di Stato vodese sarà conosciuta soltanto il 1. aprile. Al primo turno hanno superato lo scoglio
della maggioranza assoluta soltanto i tre
consiglieri di Stato uscenti Pascal Broulis
(PLR), Pierre-Yves Maillard (S) e Jean-Claude Mermoud (UDC). Il Governo uscente è
composto da 3 PLR, 2 PS, un verde e un
UDC. Rompendo con la tradizione, i Verdi
hanno rifiutato di stringere un’alleanza con
gli altri due partiti della sinistra e si sono
presentati separatamente, con l’ambizione
di ottenere un secondo seggio in governo.
Ma questa strategia non ha funzionato.
e-mail: [email protected]
Da oltre trent’anni due architetti svizzeri firmano opere di prestigio a Milano
Broggi&Burckhardt, il carattere dell’architettura svizzera in Italia
Milano − I ragazzi Mario Broggi e Michael Burckhardt, nati e cresciuti in Svizzera interna, si erano conosciuti alla facoltà
di architettura, Politecnico di Zurigo. Negli
anni ’70 si poteva facilmente scegliere dove
svolgere il praticantato dopo la laurea. Così
Broggi decide di avviarsi alla professione in
l’Italia, mentre Burckhardt parte per Londra.
Ma nel ’ 77, anche quest’ultimo raggiunge
l’amico a Milano e avviano uno studio insieme. Oggi, trascorsi 37 anni, come avranno
vissuto la loro avventura di architetti svizzeri in Italia? Ci rispondono, alternandosi, i due
architetti.
Bro.: «Siamo rimasti a Milano perché è
stato davvero interessante lavorare qui.
Alcune delle cose che abbiamo realizzato
ci rendono particolarmente contenti, come
la ristrutturazione del Centro svizzero qui a
Milano o la Scuola svizzera a Roma, edifici
che penso lascino un segno nelle persone
e negli studenti che li frequentano, come
anche l’asilo svizzero di Milano dove sono
passati tanti bambini… Quando ho iniziato,
con l’architetto Gino Valle, tutto era stimolante in una Milano città culturale, dell’arte
e del design».
Bur.: «L’Italia a quei tempi era considerata il centro europeo dell’architettura, c’era
un gran fermento dovuto alla presenza di
architetti come Jo Ponti, Renzo Piano, Gae
Aulenti, Aldo Rossi. Pur lavorando a Londra
per lo studio R. Rogers−R., avevo voglia di
mettermi in proprio e la telefonata di Broggi, che mi proponeva di lavorare con lui a
Il Centro Svizzero ristrutturato (facciata nord).
filosofia professionale. Siamo
nell’epoca dello star system
e, in tutti i campi, vince chi
è vip e chi è immesso nella
globalizzazione. Ma noi pensiamo che l’architettura debba
essere legata al luogo dove
si esprime, poiché ogni luogo
ha caratteristiche diverse e
peculiari. Non si può contestualizzare uno stesso grattacelo, magari solo perché
Architetto Mario Broggi. Architetto Michael Bur- è firmato, ugualmente in una
ckhardt.
città o in un’altra, perché Sidney non è Milano e New York
Milano, arrivò nel momento giusto».
non è Monaco. La cultura e il paesaggio
È più stimolante lavorare insieme?
divergono e il progetto di un edificio parte
Bro.: «Molto, si può discutere il progetto da da questo dato».
posizioni diverse, con un ulteriore apporto Bur.: «Anche per un restauro vale la stesdi idee. L’architetto Valle, dopo il terremoto sa cosa, dobbiamo capire l’edificio, la sua
in Friuli, mi aveva affidato la progettazione storia e il luogo dove è inserito. Comunque,
degli edifici industriali della Zanussi: volevo anche se siamo un po’ anti star, il fatto che
condividere le mie idee con un collega di sin dagli inizi siamo stati riconosciuti come
livello, così chiamai Michael».
due tipici “solidi e seri” architetti svizzeri, ci
Bur.: «Negli anni si è instaurato un sistema ha permesso di essere convocati dalla stesche funziona bene, cioè anche se i progetti sa Confederazione per concorsi e progetti
sono opera dello studio, ognuno di noi ha di edifici in Italia. E poi anche dalla Germaun margine ampio di creatività e segue nia per una scuola realizzata a Milano. Per
lavori diversi, ma poi chiama in causa l’al- loro era importante che fossimo ben inseriti
tro. Una diversa visuale può significare un nella realtà italiana, che è davvero difficile».
migliore sviluppo del progetto».
Per la burocrazia?
A che serve l’architettura?
Bro.: «È chiaro, e noi vediamo bene la
Bur.: «A rendere migliore l’ambiente dove differenza avendo realizzato immobili in
viviamo. In passato c’era il ricco, il principe, Svizzera interna dove le autorità forniscono
che voleva un palazzo bello e di prestigio. subito tutte le informazioni. Si sa che in ItaOggi la novità è che il committente vuole un lia arrivano sempre leggi nuove senza che
architetto importante, un simbolo, un mar- decadano del tutto quelle vecchie. Immagichio».
ni come sia faticosa la vita per noi, sopratInvece voi che tipo di architettura pre- tutto con in committenti svizzeri e tedeschi
ferite realizzare?
lontani da questa mentalità, dover fare da
Bur.: «Noi siamo quegli architetti che una cuscinetto tra uffici tecnici e clienti. Purtropvolta venivano definiti funzionalisti, cioè di po non stiamo sempre sulla nostra nuvoletquella scuola che dettava di “partire dalla ta a creare, ma realizziamo i progetti sul
funzione e poi costruire lo spazio e la cantiere dirigendo i lavori quindi dobbiamo
forma”. E questo è apprezzato da tantissimi sopportare ostacoli e lungaggini burocraticlienti, poiché si traduce in ambienti abitativi che d’ogni tipo, è davvero pesante».
o lavorativi dove si vive bene».
Quindi diciamo agli studenti svizzeri di
Bro.: «Questa nostra caratteristica è una architettura che l’Italia non è territorio
forza ma può anche essere uno svantag- facile…
gio rispetto alla tendenza attuale dell’archi- Bur.: «Ora si avviano concorsi europei per
tettura che, come dicevamo, tende più al poter accedere al lavoro, nel nostro caso
glamour della firma piuttosto che alla fun- a progetti edili, ma solo grazie all’Europa
zione».
che impone le sue direttive, altrimenti l’ItaTuttavia, sareste contenti se un vostro lia resterebbe nel suo immobilismo dovuto
lavoro potesse diventare un simbo- a una mentalità conservatrice e politicizzalo…
ta».
Bro.: «Certo, questo è un legittimo deside- Bro.: «Dopo i grandi maestri italiani, la
rio. Ma per arrivarci dovremmo tentare di generazione del ’68 ha studiato poco e
percorrere una strada che proprio non cor- fatto invece molta politica, mentre in Svizrisponde al nostro carattere né alla nostra zera ai bravi maestri ne sono succeduti
sempre degli altri, non per nulla la Svizzera è considerata nel mondo la patria degli
architetti. Dopo la laurea, conviene comunque recarsi fuori del proprio paese per
imparare e avere nuove visuali. Abbiamo
constatato però che per lavorare è meglio
tornare dove si hanno le proprie radici, contano molto! Noi siamo in fondo pur sempre
un po’ stranieri in Italia e ormai non totalmente inseriti nei paesi d’origine che abbiamo lasciato. Ci piacerebbe lavorare molto
di più anche in Svizzera…».
Vi ritornate spesso?
Bur.: «Sì. Il legame è molto stretto, in quattro ore di auto arrivo a Zurigo, due o tre
volte al mese».
Bro.: «Ho un attaccamento alla famiglia, al
paese e alla casa dove sono nato, nel Canton Berna. È lì dove sento le mie radici e
dove ho costruito la mia casa. Ammiriamo
la Svizzera per i suoi progetti innovativi, che
inseriscono nuovi edifici senza deturpare i
centri storici delle città».
Annamaria Lorefice
Ampliamento della Scuola Tedesca di Milano.
Mario Broggi
Nato nel 1945 a Herzogenbuchsee (CH); studi all’ETH Zürich − 1970−71 collaborazione con Studio Valle a Milano; dal 1971 libero professionista a Milano e a Herzogenbuchsee; consulente Gruppo La Rinascente; assistente di Gino Valle/IUAV,
Venezia; 1977 Studio associato con Michael Burckhardt, Milano.
Michael Burckhardt
Nato nel 1945 a Berna; studi all’ETH Zürich;1969 praticantato alla Marcel Breuer
& Ass. a New York; collaborazione con Zweifel & Strickler a Losanna;collab. con
Chamberlin, Powell & Bon a Londra; collab. con R. Piano e R. Rogers a Londra;
Studio associato con Mario Broggi, Milano.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Una trentina i riconoscimenti, tra gli cui:
1978 e 1980 − Premi SMAU (Fantoni BM − ME)
1980 − Planung Bleikematt − 1° premio
1981 − Design Awars Interbuild − 1° premio
1983 − IBA Berlin, Block 606 − 1° premio
1987 − I.D. Annual Award −Tommy − O
1991 − EIMU Fantoni − 1° premio
1992 − SASMIL Plaxil − 1° premio
1998 − Istituto Svizzero Roma − 1° premio
2004 − Scuola Germanica di Milano − 1° premio
2004 − Selezione Compasso d’oro − Fantoni
Principali clienti
Banca Commerciale Italiana SPA − Milano
Banca Intesa Spa − Milano
Biennale di Venezia
Brionvega Spa − Milano
Confederazione Elvetica UFCL − Berna
Comune di Milano
IBM − Italia
Pro Helvetia − Zurigo
Ufficio Turismo Svizzero − Milano
Zanussi−Elecrtolux − Pordenone
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N. 4 aprile 2007
L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2006
Grazie ai nostri sostenitori!
Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di tutti i contributi dei sostenitori che ci sono pervenuti nel 2° semestre 2006, da € 50 in su. Per chi ha pagato negli ultimi giorni di
dicembre il contributo potrebbe non trovarsi su questo elenco, perché i bollettini ci
arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà pubblicato nella prossima
lista. Un grande grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto con un contributo, in
particolare ai sostenitori elencati qui di seguito – hanno tutti fatto la loro parte e ci hanno
incoraggiato a continuare con la Gazzetta Svizzera – l’unica pubblicazione nazionale
degli svizzeri all’estero nel mondo.
Robert Engeler
GÖTZ GOTTFRIED
MILANO
HÜRZELER WALTER
ARZIGNANO
LUCHSINGER FRANCO
BERGAMO
ANDINA MARCO
BOLOGNA
HUBATKA TERESA
TORINO
VESCO CARLO
CUENDET ANDRE E OVERLOOP VIVIANE
SANTINI GLORIA
ANDERGASSEN MARTIN
VOGELSANGER DAVID
MILANO
HOSPENTHAL ERWIN
LIDO DI FERMO
BRYNER DANIEL
MILANO
BARSINI GRANATI ANNACLARA
ROMA
CANIATO GIAMPAOLO
BOLZANO
DEFINTI GIANFRANCO
PRIMERANO GIULIO
ROMA
FIORAVANTI ALESSANDRA
CRASTAN ALBERTO
CENAIA
CRISTIN CARLO
CANTALUPO DEL SANNIO
REINA ANNEMARIE
TRIESTE
POLARI LEONILDA
TORINO
STEINHÄUSLIN CHARLES
FIRENZE
APARO VON FLÜE ANDREA LORENZO FILIP
SCANSANO
ASSOCIAZIONE UNIONE ELVETICA DI BENEFICENZA
BETTE' GEMMA
FIRENZE
BOCCA FRANCESCA
BAGNO A RIPOLI
BULLONI-SERRA CARLO
PARMA
BULTER URS
LASTRA A SIGNA
CIBIN TERESINA
SAN DONA' DI PIAVE
CONTI CESARE
VARESE
CORTI ANTONIO
MILANO
DE BELLIS THERESE
MIRANO
DECIO JACQUELINE
BERGAMO
FEDERICI PIO
FERI RUTH
MOGLIANO VENETO
GIANNELLI RENATE
ROMA
GIT PAUL
GERMIGNAGA
GUIDONI ROBERTO
CASTAGNETO CARDUCCI
HINDEN ROLAND JEAN
HOTZ ELISABETH
LEGGIUNO
HOTZ PAOLO
LEGGIUNO
JUNOD ERSILIA
VIGNONE
KAPPELER HANS
CHIAVARI
KESSELRING DOTT. WELDA WILLY
LENZIN HEINI
SCHIO
MARTIN KARL
VARESE
PIANI ARIANE
LIVORNO
SCHUTZ ELDA
MILANO
STAMM SGATTONI HELENE MARA S. BENEDETTO DEL T.
STEINHÄUSLIN JEAN LEON
FIRENZE
STETTLER URSULA
CANTU'
TONELLI TULLIA
MALCESINE
ULLMANN PRISKA
S. TERESA GALLURA
VENCO MARIA LUISA
VARESE
500
500
367
274
274
250
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200
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100
VESPA FRANZ
VON ARX WALTER
VON GUNTEN RUTH
VONRUFS DANIEL
WHITE MARIALUISA
WUSSLER ANDREA
GRINDA LORY
ITEN ALBERT
MINATEL ELISABETH
ALLOATI L'EPLATTENIE COLETTE
C. SVIZZERO ABRUZZESE
CALDERARI TESSA
DESCLOUX MIRIAM
FOSSATI GIUSEPPE
GENEL NINO
HONEGGER EMILIO
LEUENBERGER ALFREDO
WEBER WOLFRAM
SARTEA ROBERTO
BADER PAOLO
CUORAD ADOLFO
FRANZETTI EMMA
STAMM PASCAL
AGRELLI LIBERO
CANDIOTI LILIANE
FOSSATI CARLO
FUSCO MARGUERITE
MAUKE VELICKA
NIGGELER HANS
NIGRI SARA
NOTARBARTOLO MARIA
OSVALDO SILVIA
PALFI GYULA
PARILLO CARMINE
PARISI PIETRO
PARISSENTI ANNA
PONISIO GIAN PIERO
RIZZI ANTONIO
SALA PAOLO
TURINI PAULETTE
PALLERONI MARIA
BONAFEDE RENATO
RIMOLDI ANTOGNAZZA MARIARITA
ZUNINO FEDERICA
DUTLY PAUL
MEYER MARIA
OECHSLIN KARL
RIVA AVV. PIERFRANCO
MASSIMELLO PAOLO
SILVESTRI DESTEFANI ROSEMARIE
WIRTH ROLF
MOSCHINI ANNA
RIVIER FRANCOIS
BACHMANN GERTRUD
CAGLIARI
NAPOLI
TRAPANI
BERGAMO
OSNAGO
MILANO
SANREMO
VICENZA
ORMELLE
TORINO
PESCARA
MILANO
PALAGIANELLO
MILANO
TRIESTE
CASTELLANZA
100
100
100
100
100
100
94
88
88
80
80
80
80
80
80
80
80
80
S. GIOVANNI LUPATOTO 79
NAPOLI
75
PIACENZA
75
BARDELLO
75
MANIAGO
75
NAPOLI
74
FIRENZE
74
MILANO
74
SALERNO
74
ROMA
74
BERGAMO
74
NOVARA
74
ROMA
74
PADERNO DUGNANO
74
CASSACCO
74
MESENZANA
74
PIEVE LIGURE
74
VOLTAGO AGORDINO
74
COMO
74
SAN QUIRINO
74
TORINO
74
FIRENZE
74
STRESA
72
PADOVA
70
TRADATE
70
70
67
67
67
67
PECETTO TORINESE
65
65
65
ORNAVASSO
64
ROMA
64
60
BAUERT PETER
BIONDA HEDWIG
PENANGO
BRIGGEN REINE GENEVIEVE
CORNAGLIA CHARLES
DESENZANO DEL GARDA
GAETANO AURICCHIO CARMEN CRISTIANA
NAPOLI
GIANNINI PIETRO
BERGAMO
INGLIN MARTIN
ROMA
KNOEPFEL HEINZ
FRASCATI
MARTIN MARCEL
ARONA
MORRA MARIA PIA
MILANO
NAPP MARISA
TRIESTE
PESCATORI CHRISTINE
MONTAIONE
SCHILTER KARL
CODROIPO
SCHWIZER THEODOR
MILANO
VON ARX ENRICO
NAPOLI
SCHENKER ELISABETH
BOLOGNETTA
COPES ERRICA
GERA LARIA
GANDER JACQUES
TORINO
STALDER HANS
SALA COMACINA
RIVA HEIDI
COMO
ALGHISI PAOLINI MARIA
GENOVA
ALLEGRANTI RAFFAELLA
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ANDALORO LUCY
ROMA
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PADERNO DE GRAPPA
ANDRY MADERNA GIOVANNA
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MILANO
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BAGGI AQUILINO
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BAGGI GUALTIERO
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VENEGONO INFERIORE
BARTOLINI GINO
S.GIOVANNI CEPPALONI
BECHSTEIN CRISTIAN
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50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
CINO BARBARA
CODARIN CHARLOTTE
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CORSELLI GENEVIEVE
COSSALTER DORIS
COSTA BRUNA
DALLA LIBERA MARTHA
D'ALTOE' RINA
DE ALOE ERIKA
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DELLA VEDOVA SARA
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DUBAIL JEAN CLAUDE
EICHHOLZER CARLO
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FALCETTI SUSANNA
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FRANCIONI ENRICO
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GALVANI FULVIO
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GASPARD JOSIANE
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GERRATANO GIORGIO
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GIULIETTI CLAUDIO
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GRAVINO VINCENZO
GRECO GEROGETTE
GRIZZETTI JOLANDA
GUDDE IMONI BRUNO
GUGLIELMETTI BRUNO
GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA
GUYOT ELISA
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HUBER MAX GEORG
JENTER HANS KARL
KELLER PAUL
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KENDA BALTHASAR
KÜNDIG VANIA LAURA
LANG ROSMARIE
LAQUIDARA ANNA MARIA
LECHNER TEODORO
LECHNER PAOLO
LECHNER GIGLIOLA
LEGLER MAJA
LEGLER GIAN CARLO
LIEBMINGER BERNHARD
LUMIELLA ANTONIO
MAGNIN JEAN-PIERRE
MAI PATRIZIA
MANDRA' AGATINO
MANNELLI RENATA
MARCOMINI OSVALDO
GEMINI
RAPALLO
SANREMO
PALERMO
POZZI S.MICHELE TAGL
MILANO
SAREGO
ORMEA
CITTADELLA DEL CAPO
VARESE
COGNENTO MO
MILANO
CUGGIONO
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
D'ISCHIA
50
BRACCIANO
50
PIASCO
50
SALUZZO
50
CASTAGNETO CARDUCCI 50
COMO
50
50
CASALE LITTA
50
PISONIANO
50
MILANO
50
BRESCIA
50
FROSSASCO
50
FRANCAVILLA AL MARE 50
TRIESTE
50
BRUNATE
50
REGGELLO
50
VACRI
50
CERVIA
50
ROSOLINI SR
50
MILANO
50
FERMO
50
50
NAPOLI
50
TARANTO
50
MILANO
50
MONTEBELLUNA
50
ROMA
50
ROMA
50
CARATE BRIANZA
50
MILANO
50
RUTA
50
50
50
GENOVA
50
GENOVA
50
MILANO
50
VERBANIA INTRA
50
CERNUSCO S.NAVIGLIO 50
CATANIA
50
ARQUATA SCRIVIA
50
ARQUATA SCRIVIA
50
ARQUATA SCRIVIA
50
PONTE SAN PIETRO
50
BERGAMO
50
COLLEBEATO
50
GRAZZANO BADOGLIO
50
ROMA
50
VARESE
50
ROMA
50
CASTELNUOVO DI GARF. 50
MILANO
50
MARTINO GIOVANNA
MASONI BERTHA
MATHIEU DORA
MAZZAROSA DEVINCENZI ANTONIO
MEIERHOFER ENRICO
MENNA RODOLFO
MEYER KURT
MEYER HERMANN
MICHAHELLES AMELIA
MIKES PAUL
MINOLI LUCA
MORINI GIAN FRANCO
MÜLLER MARGHERITA
NARDONE BRIGITTE
NATOLINO FLAVIA
NOCENTINI URSULA
NOSEDA CAMILLO
PADUANO ALFREDO
PAOLETTI MARCO
PAPANDREA ROSINA
PAPETTI HELENA
PELFINI ALBINO
PENNACCHIOTTI BARBARA
PERUCCA GERTRUD
PERUCCHINI ENNIO
PESSINA JEAN LOUIS
PETER MARCO
PETRONE ROSARIO
PONTANARI SONJA
POPP OTHMAR
PORTUNATO WILMA
PRIMERANO DINO
PROVENZANO THERESE
RAVEGLIA AFFRI MARIA
RE AMALIA
RESIER COSTANZO
RICCIARDI CARLO
RIVA ORIELE
RIZZOLI PIER MARIA
ROMANO MARIA CLOTILDE
ROSTAN SANTO SILVIA
SALVADORI DORA
SANTINELLI ROSMARIE
SCALA SIEGRIST GIOVANNA
SCHERRER FRANCO
SEGALINI FRANCO
SISMONDI ELISA
SOMMER HEINZ
SONNINO DENISE
SONZOGNO LILLI
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STUBER PIERA
TOCCHIO PRISCA
TONALI ROBERTO
TREZZINI CARLO
TRINCARD MICHEL
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VITI GABRIELLA
VIVENTI MARGARETHA
WARTENWEILER THERESA
WELTERT PAOLO
WILDBERGER VERONIKA
WUNDERLI URSULA
ZANINI ALMUTH
ZIMMERMANN JÜRG
PIEVE A NIEVOLE
S.DONATO MILANESE
RAPALLO
CALCI
VERBANIA
TRENTO
MILANO
MILANO
FIRENZE
MILANO
MILANO
FAENZA
PONTIROLO NUOVO
CHIANCHE
SAN DANIELE DEL FR.
FIRENZE
COMO
PALERMO
FIRENZE
CARATE URIO
MILANO
MERGOZZO
ZAGAROLO
MILANO
VENEZIA
DOMODOSSOLA
MORLUPO
SAN DONATO MILANESE
MILANO
MILANO
LA SPEZIA
ROMA
PADOVA
INDUNO OLONA
NERVIANO
AMENO
NOVI LIGURE
SANTO STEFANO MARE
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
50
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50
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50
50
50
50
50
50
50
50
TORINO
50
RIVOLI
50
BONDO
50
CITTA' DI CASTELLO
50
GENOVA PEGLI
50
SESTO SAN GIOVANNI
50
GRAVEDONA
50
MILANO
50
MAJANO
50
ROMA
50
MILANO
50
RANICA
50
ROMA
50
BRESSO
50
MILANO
50
ROMA
50
MILANO
50
MILANO
50
SIENA
50
SORIANO NEL CIMINO
50
MEZZEGRA
50
REVIGLIASCO TORINESE 50
CASTIGLIONE D. PESC. 50
PRATO
50
ALTE' MONTECCHIO MAG 50
MOZZO
50
Congresso del Collegamento Svizzero a Trapani
Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno Cosentino e dintorni
Riunione del Comitato
Organizzatore
L’Assemblea generale frequentata
con molto interesse
L’assemblea generale ordinaria, si è svolta
il 18 marzo scorso, nella sala del ristorante
“La Fattoria” di San Marco Argentano Scalo
ed è stata frequentata con molto interesse.
Ci è venuto trovare il sig. Renèe Ringger,
presidente del Circolo Svizzero Salentino
e membro del Comitato del Collegamento
Svizzero in Italia e della Gazzetta Svizzera.
Il reso conto del presidente Ursula Talarico, e la presentazione del rendiconto economico 2006 è stata approvata. C’è stata
anche una nuova iscrizione. Adesso nostro
circolo ha 50 iscritti e siamo orgogliosi. Ab-
Sabato 17 febbraio si è riunito a casa della
presidente del Circolo Svizzero di Palermo
e Sicilia occidentale Ruth Von Gunten il comitato organizzatore del 69° Congresso
del Collegamento Svizzero in Italia, che si
terrà a Trapani il 19 e 20 maggio prossimi.
La presidente ha illustrato in modo dettagliato le procedure adottate per gestire
al meglio i preparativi di questo incontro
che porterà i nostri connazionali di tutt'ltalia, oltre che ad ascoltare gli interessanti
temi del convegno, a visitare siti e luoghi
di grande e prestigioso interesse culturale. Inoltre sono state presentate alcune
sorprese che attendono i congressisti...!
Sono stati distribuiti i vari incarichi per ricevere al meglio i graditi ospiti che parteciperanno all'evento. Al termine della riunione,
la padrona di casa ha offerto un aperitivo
e al brindisi tutti si sono complimentati per
il lavoro finora svolto.
La presidente ha concluso la riunione ricordando il prossimo incontro di pasqua
che si terrà domenica 25 marzo 2007
contemporaneamente all'Assembla generale del Circolo a casa della socia Malou
Livorsi a Palermo.
eg
biamo inoltre parlato del Calendario 2007.
Ringrazio tutti per la fiducia accordatami
e l’amicizia. Dopo tanto lavoro il piacere.
Con caffè, tè ed amari e con dolci fatti in
casa siamo stati insieme per poi prendere ognuno la strada per tornare a casa.
Rinnovo l’appello a tutti gli svizzeri
residenti delle province di Cosenza,
Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e
Reggio Calabria di venire a visitarci e
iscriversi nel nostro circolo. Troverete
anche voi un posto nel circolo svizzero e
sarete accolti con le braccia aperte.
Poi se volete faremo un incontro anche
dalle vostre parti.
Per ulteriori informazioni rivolgetevi al Presidente: Ursula Talarico, 0985 21382, email: [email protected].
Il Calendario ’07 si svolge come segue:
19/20 maggio: Congresso del Collegamento Svizzero in Italia a Trapani.
10 giugno: gita a Morano Calabro
28 luglio: festa del primo agosto
28 ottobre: gita a Sipari
2 dicembre: festa del Santo Claus.
8
N. 4 aprile 2007
L’attività del Circolo Svizzero del Sud Piemonte
Dall’assemblea generale del giubileo nel 2005
al superamento degli oltre 100 soci iscritti nel 2006
…über die zahlreichen „klassischen“
Veranstaltungen…
Die Veranstaltungen, die bereits in früheren
Jahren stattgefunden hatten, fanden auch
2006 regen Zuspruch: das Plauschjassen
(an welchem sich über die Jahre bestimmte
Favoriten herauszukristallisieren scheinen);
das Lotto (bemerkenswert war, dass der
Generalkonsul von Genua gar manchen
Hauptgang für sich entscheiden konnte);
die Informatik-Lernveranstaltung (wir
überdenken ständig unser Angebot,
da die Ansprüche der Teilnehmer sehr
unterschiedlich sind); der Tag der Frau
(auch diesmal ohne Männer); der Flohmarkt
(der zum ersten Mal zusammen mit dem
Pro Loco Vesime veranstaltet wurde und
dank dem gewaltigen Publikumsaufmarsch
bereits an die Kapazitätsgrenzen der lokalen
Infrastruktur stiess); der Jahresausflug,
der nach Albenga in Ligurien führte (ein
Highlight dank dem stahlblauen Himmel,
der kundigen Führung durch die Oliven
und dem Treffen mit Vertretern eines
anderen Schweizerclubs, dem Circolo
Svizzero della Riviera di Ponente); das
Rally (mit einem gewaltigen Gewitter, das
fast die Autos von der Strasse spülte);
die Nationalfeier (die infolge eines kurzen
Schauers ziemlich improvisiert ins Innere
der Casa Carina in Sessame verschoben
werden musste und die sich dann
kulinarisch als Höhepunkt entpuppte); die
Pilzexkursionen (obwohl das Pilzwachstum
vorerst unter einer Schönwetterperiode
litt); die Herbstwanderung, die auf die
Puschera führte, den höchsten Punkt der
Provinz Asti (ein rundum stimmiger Ausflug
mit ausgewogener Streckenführung,
„weitsichtigem“ Wetter und gemütlichem
Grillfeuer).
…zu neuen Anlässen…
Eine eher kurzfristig angesetzte Einladung
zur Teilnahme an einer Rundwanderung
der lokalen Kultur-Organisation Terre Alte
durch die Haselnusshaine in Cravanzana
brachte über 30 Schweizer Wandervögel
mit einigen Hunden auf die Beine. Die
lokale Führung zeichnete sich durch
grosse Professionalität aus; leider fehlten
italienische Wanderer – so konnte der
mitbeabsichtigte Beitrag zur Integration
in unserem Gastland nicht ganz geleistet
werden. Im Oktober 2006 stellten wir
den kombinierten Anlass „vom Fass zum
Wein“ zusammen: eine Führung durch die
Fassfabrik Gamba in Castell’Alfero bei
Asti mit anschliessender Profi-Degustation
verschiedener Weine. Eine verschworene
Schar von Liebhabern piemontesischer
Kultur nahm begeistert teil. Mit gegen
50 Beteiligten verzeichnete dann der
erstmals durchgeführte Chlaushock fast
einen Teilnehmerrekord. Dieser Anlass
hat ein eigentliches Grundverlangen der
Schweizer im Südpiemont nach dem
Samichlaus aufgezeigt.
…und zur praktischen Hilfestellung
In unserem Circolo gibt’s die
unterschiedlichsten Leute. Praktisch alle
haben ein Talent (oder deren mehrere).
Einige zeigen es, andere weniger. Dank
unserem Verein gibt’s die Möglichkeit,
sich untereinander auszutauschen, von
den guten und schlechten Erfahrungen
der anderen zu lernen und gemeinsamen
Interessen zu frönen. So gibt’s etwa eine
Erfa-Gruppe der Weinbauern. Gar mancher
hat hier wertvolle Tipps bekommen um
so unschöne Fehler vermeiden können.
Je nach Engagement sind eigentliche
Spitzenleistungen möglich; ein Beispiel
dafür bilden die Bormida Singers. 2006
sind sie unter anderem in der evangelischen
Kirche von Mailand aufgetreten und haben
auch dort starken Applaus geerntet.
Società Svizzera Bergamo
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erfährt man, was man wissen sollte im - und
über das - Südpiemont, wo man Hilfe holt,
wenn’s einmal nicht so läuft, wie es sollte.
Bis bald…
Vesime, 14. März 2007
Kurt Hägi, Präsident
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der Austausch. Ende 2006 zählte unser
Circolo 104 Mitglieder (Ende September
2005 waren es noch 91 gewesen). Die
unterschiedlichsten Anlässe befriedigen
die verschiedensten Bedürfnisse; wir sind
ständig daran, die Veranstaltungen noch
besser zu machen und neue Anlässe auf
die Beine zu stellen. Der Circolo Svizzero
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nuovi contributi. TicinoTV ha l’ambizioso
obiettivo di diventare una vera emittente
televisiva, con la consapevolezza di avere
ancora un margine di miglioramento tecnico, ma con la convinzione di essere la
televisione del futuro.
Si è svolta l'1 febbraio presso la Fondazione Legler a Ponte S. Pietro (BG) una
serata organizzata dalla Società Svizzera
di Bergamo dedicata alla memoria di Carl
Lutz e all'opera da questi svolta durante la
seconda guerra mondiale a Budapest per
la salvezza di migliaia di ebrei.
La serata ha avuto quale fulcro la proiezione del film/documentario "La Casa di
Vetro" prodotto dalla Televisione della
Svizzera Italiana.
La proiezione, che è stata introdotta dal
Console Generale Aggiunto di Milano Sig.
Marzio Tartini, ha visto la gradita partecipazione di numerosi amici svizzeri e italiani
della Società Svizzera di Bergamo.
Fra le prossime iniziative proposte dalla
Società Svizzera di Bergamo si segnalano
l'assemblea annuale dei soci che si terrà il
12 maggio presso l'Azienda Agricola "La
Rocchetta" a Villongo (BG) con visita guidata alla cantina e degustazione di vini locali
e il giorno sabato 9 giugno la visita del
cantiere del nuovo Tunnel del Gottardo.
Per chi non fosse ancora socio della Società Svizzera di Bergamo ma è interessato
a partecipare a questi eventi, si possono
richiedere tutte le relative informazioni
contattando il Sig. Daniel Bösch al numero
telefonico 035 54 70 810 oppure inviando
una mail a: [email protected]
Come rinunciare a ricevere la «Gazzetta Svizzera»
Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di voler rinunciare a ricevere
uno o più esemplari per famiglia di «Gazzetta Svizzera». Siamo molto contenti che
ci aiutate ad evitare sprechi.
Ricordiamo a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro (in genere per non ricevere più di un numero per famiglia), desiderano rinunciare a ricevere il nostro mensile
devono farlo per mezzo dell’apposito modulo di rinuncia (che riproduciamo ancora
una volta qui sotto) e inviarlo al Consolato Svizzero del rispettivo circondario.
Tale procedura è necessaria per due motivi
– in ogni caso perché è il Consolato che gestisce gli indirizzi
– perché la «Gazzetta Svizzera» contiene più volte all’anno le «Comunicazioni Ufficiali» che devono essere inviate a ogni cittadini iscritto presso un Consolato.
In caso di contestazione, uno Svizzero all’estero non può far valere di
non essere a conoscenza di un atto normativo o di una scadenza che
lo concernono e che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera.
Ricordiamo anche che deve essere fatta una notifica di rinuncia per ogni persona
che intende rinunciare alla Gazzetta e di conseguenza anche alle «Comunicazioni
Ufficiali». In qualsiasi momento può revocare questa decisione al Consolato Svizzero
del rispettivo circondario e ricevere di nuovo personalmente la Gazzetta Svizzera.
Ringraziamo per la collaborazione.
Ritagliare, compilare e spedire al Consolato presso il quale si è immatricolati
Consolato Svizzero di _______________________________________________
Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera
Incollare qui l’etichetta
della Gazzetta Svizzera
con il proprio Nome e Indirizzo
Fatto a ______________________________________________________________
Il (data) _____________________________________________________________
Firma _______________________________________________________________
Von der Jubliäumsgeneralversammlung 2005…
An unserer Generalversammlung vom 25.
November 2005 war’s zwar kalt draussen
und grau. Doch im Vortragssaal der Gipsoteca in Bistagno breitete sich eine wohlige
Wärme aus (weil der Saal seit dem Vortag
beheizt worden war und praktisch bis auf
den letzten Platz besetzt wurde). Die Traktandenliste enthielt dieses Mal einige besondere Punkte: die Zuwahl von Maria von
Ballmoos in den Vorstand (zu dessen Verstärkung in organisatorischer Hinsicht), eine
weitere Reduktion des Mitgliederbeitrages
und eine Gesamtrevision der Statuten. Der
Mitgliederbeitrag beträgt seither 25 Euro
pro Hauhalt. Das Erhebungssystem auf der
Basis „Haushalt“ ist einfach; die Spesen der
Administration können auch dadurch möglichst gering gehalten werden. Die Revision
der Statuten war nötig geworden, denn sie
waren in die Jahre gekommen. Neben verschiedenen redaktionellen Klärungen ist nun
auch die Stellung der nichtschweizerischen
Mitglieder verbessert worden; der Name
des Vereins wurde vereinfacht (Circolo
Svizzero del Sud Piemonte) und das Vereinsjahr statutarisch auf das Kalenderjahr
festgelegt. Beim einen und anderen Punkt
entspann sich eine lebhafte Diskussion;
verschiedene Anregungen aus dem Plenum
wurden aufgenommen und so konnten alle
Traktanden einvernehmlich verabschiedet
werden. Nach der Generalversammlung
gab’s eine Führung durch die Gipsoteca
– eine faszinierende Sammlung von Gipsskulpturen des einst weltberühmten Bildhauers Giulio Monteverdi. Und dann war’s
endlich Zeit für das Mittagessen.