Da tecnici a manager - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Da tecnici a manager - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 e L’AZiON Primo Piano Domenica 30 luglio 2006 ARTIGIANO, TIENI C ome sta l’artigianato? Mentre l’Italia pare riemergere dalla crisi, siamo andati a tastare il polso al mondo delle piccole e piccolissime imprese della Sinistra Piave. Un settore che si prepara per la sua vetrina: “Artigianato Vivo” a Cison, dal 5 al 15 agosto. A fare il punto della situazione abbiamo chiamato Enrico Maset, presidente della Confartigianato di Vittorio Veneto, che è anche partner della manifestazione cisonese. Nel cui libretto di presentazione Maset sciorina dati in chiaroscuro per l’artigianato trevigiano: segnali di ripresa a fine 2004 seguiti da un fosco primo semestre 2005, e assai più fosco della media per l’area del Vittoriese; poi però la risalita, in cui Treviso brilla all’interno del Veneto; nella Marca però faticano le microimprese (fino a 9 addetti), la cui produzione aumenta solo dello 0,4% su base annua. Quali insegnamenti devono trarre le imprese artigiane dalla crisi patita? C’è qual- IL FUTURO PER LE IMPRESE ARTIGIANE SECONDO MASET DI CONFARTIGIANATO Da tecnici a manager che ambito in cui devono compiere adattamenti per scongiurare un nuovo declino? O si trattava di una crisi congiunturale? «Gli anni difficili che a poco a poco ci stiamo lasciando alle spalle sono stati tali non solo per le imprese artigiane; anzi, hanno colpito principalmente la grande industria. Non è stata quindi una crisi del mondo artigiano. Detto questo, e al di là della situazione contingente, sono convinto che il futuro delle piccole aziende si giocherà nella cultura d’impresa. Dobbiamo imparare ad essere non solo tecnici formidabili ma anche degli ottimi manager. Magari di un’azienda con due dipendenti, ma sempre manager». Perché le microim- ARTIGIANATO IN MOSTRA Q uello dell’Artigianato Vivo di Cison di Valmarino è probabilmente il più importante, forse il più grande, ma non certo l’unico evento legato all’artigianato e ai vecchi mestieri. Numerosi sono infatti gli analoghi appuntamenti in diocesi, tra i quali si possono ricordare La contrada dei vecchi mestieri a Mosnigo a fine giugno, oppure a fine maggio la mostra Arti e mestieri a Mareno di Piave; poi la seconda domenica di alcuni mesi dell’anno la mostra dell’artigianato familiare a Ceneda di Vittorio Veneto; a fine aprile la Mostra vecie arti e mestieri nel centro storico di Lago di Revine; oppure le Cose dei tempi antichi, i primi di giugno a Borgo Malanotte a Tezze di Vazzola. E anche ai confini della diocesi non mancano analoghi appuntamenti, a Spresiano, a Resana, a Morgano, a Feltre. E ne abbiamo tralasciati altri, agli organizzatori dei quali chiediamo venia. Ma Artigianato Vivo, che quest’anno raggiunge le ventisei edizioni, è una vera corazzata. Nelle vie del suggestivo centro storico di Cison ci sono oltre 120 espositori, ma almeno altrettante domande vengono respinte per mancanza di spazio (ma con le rinnovate “ex cantine Brandolini” il prossimo anno andrà meglio). Una mostra che si vanta giustamente di presentare oltre il 60% di artigiani, alcuni dei quali hanno intrapreso questo mestiere dopo aver partecipato, da hobbisti, ad Artigianato Vivo. All’esposizione, ed agli eventi annessi (musica, spettacoli, sport e appuntamenti con scrittori e poeti), per il terzo anno viene anche riproposto il “Premio Artigianato Vivo”. Chi non ci è mai stato deve provare. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2006: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 prese, a dif ferenza delle attività artigiane di maggiori dimensioni, faticano ancora? Solo perché sono più lente ad agganciare il treno della ripresa, o perché patiscono maggiormente i mutamenti di scenario economico degli ultimi anni? «La gran maggioranza delle microimprese non ha subito contraccolpi per la concorrenza diretta dei paesi emergenti. Parrucchiera, idraulico o autoriparatore non hanno problemi di concorrenza a basso costo, né cinese né romena. La loro difficoltà deriva caso mai dal fatto che la gente ha in tasca “Perché rifiutare l’aggregazione?” ALDO COVRE, PROFESSIONISTA CONTABILE Artigiani evasori? Ma se pagano più Irpef dei dipendenti È finito il tempo di Bengodi per tutti, ma soprattutto per i lavoratori autonomi. È questo il messaggio che il governo Prodi ha lanciato fin dal giorno della vittoria elettorale. E non a caso uno dei primi provvedimenti approvati dal nuovo Parlamento, proprio in questi giorni, è il pacchetto Visco contenente misure di lotta all’evasione fiscale. «Una politica giacobina alla Robespierre – l’ha definita l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti – ... si vuole costruire uno Stato più moderno e burocratico ma non meno lontano dai principi della democrazia» di quello del Terrore francese. Chi ha ragione? «L’evasione nel nostro Paese è un problema grave – spiega Aldo Covre, professionista contabile in San Vende- Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” sempre meno soldi. Altro discorso va fatto per i contoterzisti, i quali hanno sofferto la delocalizzazione cui hanno fatto ricorso i committenti alla ricerca di minori costi. Per molti la soluzione è stata passare dal conto terzi al conto proprio. Non è però un passaggio immediato, i tempi tecnici ci vogliono». Hanno ancora possibilità di prosperare le microimprese o sono destinate a faticare, oppure a dover cercare aggregazioni e collaborazioni? «Per la maggior parte, le microimprese operano in una realtà tipicamente locale. Non credo quindi che ci saranno grandi sconvolgimenti: continueranno ad esistere perché sono l’imprenditore della porta accanto e perché, a differenza delle grandi strutture, conoscono flessibilità e adattabilità alle esigenze del singolo cliente. Ciò non toglie comunque che l’aggregazione possa rappresentare un’opportunità da cogliere ogni volta che sia possibile. Se pensiamo che aggregazione può significare anche solo creare un gruppo di acquisto per abbattere i costi non c’è motivo per rifiutarla. Spesso accade, ma è un errore». Le difficoltà delle imprese artigiane sembrano essere state più gravi e la ripresa più faticosa, anche rispetto al resto della provincia di Treviso, nella zona del Vittoriese. A suo giudizio, quali sono le cause? «Se per “Vittoriese” consideriamo il territorio che va da Cordignano a Miane (l’area del mandamento di Confartigianato Vittorio Veneto) non possiamo non tener presente come l’orografia determini in modo fondamentale lo sviluppo. Tralasciando la zona industriale di Vittorio Chiuso in redazione il 26.7.2006 alle ore 18.30 miano – ma non può essere affrontato creando contrapposizioni tra categorie di lavoratori. Il dipendente si lamenta del meccanico che non rilascia la fattura, l’autonomo dell’insegnante che fa lezioni in nero, e via accusando. Dobbiamo riconoscere che tutti siamo evasori: quando per risparmiare non chiedo la fattura all’artigiano, evade l’artigiano ma evado anch’io. E ciascuno deve iniziare a fare la propria parte; nel contempo è necessario che lo Stato si attivi a sostegno del cittadino onesto con un’intelligente azione repressiva. Oggi, purtroppo, vige l’impunità». L’idea diffusa è che l’artigiano evada, e di tanto, le tasse. Leggenda metropolitana o verità? «Uno studio della Cgia di Mestre riferito al 2002 dimostra che l'imposta Irpef netta media che ciascuno autonomo ha versato all'erario è di 6.270 euro contro i 3.500 euro versati dagli altri contribuenti. Il 70 per cento degli artigiani e dei commercianti lavora da solo: considerate le spese per il commercialista (tenuta della contabilità e dichiarazioni) e le tasse (CCIAA e Irap) previste solo per i lavoratori autonomi, quanto possono guadagnare se non poco più di un lavoratore dipendente? Terzo: le piccole imprese hanno una “mortalità infantile” molto alta: tra il 20 e il 45 per cento muore nei primi tre anni di vita. Queste fanno scivolare la media reddituale verso il basso. Teniamo conto, inoltre, che le imprese individuali possono legittimamente spalmare il reddito con i familiari lavoratori contribuendo, quindi, all'ulteriore diminuzione della media. Da ultimo è bene ricordare che il reddito medio dichiarato dai lavoratori autonomi del nord è superiore, rispettivamente, del 15% e del 35% rispetto a quello dichiarato dai medesimi lavoratori del Centro e del Sud». Per combattere l’evasione sono stati introdotti, nel ’98, gli studi di settore. Perché sono tanto contestati? «Gli studi partono dall'idea che in base ad una serie dettagliata di dati si possa dedurre il reddito di un'impresa. Nei Enrico Maset Veneto, solo Cordignano e Colle Umberto presentano possibilità di concentrazioni di aziende tali da poterle rendere apprezzabili anche dal punto di vista logistico. Negli altri comuni questo non è possibile. È un fatto che non possiamo modificare. Bisogna però anche dire che la zona vive in una quiete diffusa per quanto riguarda le infrastrutture. Senza tornare all’occasione persa della Venezia-Monaco, basti pensare che la linea ferroviaria Conegliano-Calalzo non è elettrificata, e ciò pone problemi quasi insormontabili allo sviluppo dello scalo intermodale vittoriese». Tommaso Bisagno fatti questo strumento si è rivelato macchinoso e, soprattutto, non aderente alla realtà. Molte volte il reddito risultante dagli studi è ben lontano dal reale. Anche perché diversi dati non possono che essere inseriti “a spanne” in quanto i dati richiesti dagli studi sono messi a disposizione dei contribuenti solo nei primi mesi dell'anno successivo (quest'anno addirittura a maggio). Allora cosa può succedere? Che chi non è “congruo” cerchi di “aggiustare” i dati. Una metodologia che, sia ben chiaro, noi professionisti non accettiamo». C’è un’alternativa agli studi di settore? «Certamente. I funzionari dell’Agenzia delle entrate dovrebbero essere più presenti sul territorio, seguire ciascuno dei settori e dei Comuni, verificare la situazione reale delle imprese fermandosi per un certo periodo nell’azienda. Tutto questo dovrebbe esser fatto coltivando il rapporto umano. Solo così il lavoratore autonomo cesserebbe di considerare il fisco come uno sbirro». Diciamoci la verità: siamo nella fantascienza. «Nient’affatto. In Austria le visite fiscali vengono annunciate per tempo al telefono e vengono effettuate periodicamente (max ogni 5 anni). Il rapporto tra fisco e contribuente è di fiducia. Ma chi sbaglia paga caro. Tutto l’opposto di ciò che accade in Italia». Federico Citron e L’AZiON Primo Piano IL FABBRO SALTON DURO! “Mangio coi cancelli mi diverto con l’arte” C IL CALZOLAIO DAMIANO PECCOLO “Se ci si sa evolvere, i clienti non mancano” F are il calzolaio? Un’opportunità che può dare ancora molte soddisfazioni. Lo sostiene Damiano Peccolo, che da molto tempo è titolare dell’antico laboratorio di via Martiri della Libertà a Serravalle. Allora il suo non è un mestiere che conosce la crisi... «Al contrario. È un settore che of fre molte opportunità. L’importante è aver voglia di fare. Se fai bene i clienti ci sono. Eccome». Eppure non sono molti che decidono di fare i calzolai. «Il problema è proprio questo. Pur troppo non c’è ricambio generazionale. I giovani non pensano a questa possibilità. Non sono attenti a questo genere di ser vizio. Invece può of frire molto». Suo figlio però ha deciso di continuare. Come mai? «Mio figlio Simone ha 22 anni e ormai è mio socio. La sua è stata una scelta autonoma. Da adolescente veniva in bottega ad aiutare il nonno C he sia mattina presto, pomeriggio inoltrato, sabato o festivo, il cellulare di Giuseppe Gusatto è sempre acceso, perché i tubi, i rubinetti e le caldaie si rompono «quando vogliono». E lui deve essere pronto a intervenire per fare in modo che l’abitazione in pieno inverno non resti al freddo o la perdita del tubo non danneggi il solaio. Gusatto ha una ditta di termoidraulica a Campea. L’ha avviata alla fine degli anni Settanta e oggi ha otto dipendenti. Nella piazza di Pieve e dintorni è molto conosciuto e ri- Giovanni che per una vita intera ha fatto questo mestiere. E si è innamorato del lavoro. Non sono stato io a insistere perché continuasse. Anzi, se devo dire la verità, per lui avrei avuto altri progetti. Lo sognavo all’università, ma ognuno è giusto che scelga la sua strada. Alla fine sono contento così». Qual è il segreto per stare sul mercato? «Evolversi. La clientela è molto attenta a quello che viene proposto. Oggi giorno le richieste sono più disparate. Una cosa è sicura: il futuro sarà sempre nella richiesta di ser vizi». Cioè? «Nessuno viene più per farsi fare le scarpe su misura come accadeva un tempo. Vede questi sandali? Li ha fatti mio padre negli anni Quaranta. Ora sono esposti a palazzo Minucci. Erano di proprietà del conte De Carlo. Questo era il tipo di lavoro. Ora non più». E con le tasse e la burocrazia, come Damiano Peccolo va? «In tanti anni di mestiere ho visto le cose complicarsi sempre più. Una volta la dichiarazione dei redditi aveva un solo quadro e non c’era l’Iva. Oggi la burocrazia è un peso molto for te, per gli artigiani forse più che per le grosse aziende». Come vede il suo futuro? «Ripeto. Da lavorare ce n’è. Sono ben attrezzato, tra macchinari (una quindicina)… computer. Sto per ingrandire il laboratorio. Insomma non mi posso lamentare...». Francesca Gallo L’IDRAULICO GUSATTO “Di lavoro ce n’è, ma bisogna formarsi” chiesto. Ha appena preso due grossi lavori: una trentina di appartamenti a Pieve e una fabbrica a Miane. «Il lavoro c’è, magari non come qualche anno fa, ma non ci si può lamentare – spiega Gusatto –. Il problema è che per prendere i lavori bisogna avere una tariffa oraria accettabile, che quantificherei intorno ai 20 euro. Ed è quella che noi pratichia- Domenica 30 luglio 2006 mo. Succede però che gli studi di settore presuppongono che la nostra tariffa oraria sia di 37-38 euro, perciò il reddito effettivo della mia azienda non è mai in linea con quello previsto dal fisco». Il lavoro non manca, ma non è facile trovare manodopera professionalmente preparata: «Ci sono diversi giovani che mi chiedono di essere as- ison di Valmarino, oltre a tanta storia, va giustamente famoso nel mese di agosto anche per la rassegna nazionale “Artigianato Vivo”. Ma Cison stessa è artigianato vivo! Vi opera infatti, e fra gli altri, la grande famiglia dei Salton, in particolare Dario, ar tistascalpellino, e Costantino, fabbro, a cui è stato affidato per quel che riguarda il ferro battuto(cancellate, inferriate e quant’altro) il recente restauro, a Susegana, del Castello di San Salvatore dei principi di Collalto. Di Dario Salton racconteremo, mentre di Costantino diciamo che è qui a Cison dal 1980, aprendo il suo atelier nelle antiche “stalle del Gattamelata” (sodale dei Brandolini e qui “investito” coi medesimi dalla Repubblica Veneta nell’anno 1436) e oggi meglio conosciute come le ex “Caneve dei Brandolini”. Se per Costantino Salton il pane quotidiano sono le recinzioni, i cancelli tutti sapientemente mar tellati a mano, c’è però spazio nella sua bottega anche per tutto l’arredo in ferro della casa: dai tavoli ai letti, completati in un lavoro d’equipe col vetraio e il falegname. Costantino, artista, fine artigiano, nei ritagli di tempo – ma invero pochi! – si fa prendere la mano dalla creatività, ed ecco allora un volo di gabbiani, uno stormo di rondinelle o un (minaccioso) scorpione por ta lume, guardiano dell’inviolabilità di casa. «Ma – ci tiene a sottolineare il nostro geniale fabbro – d’ar te, di pura ar te, mica si vive!». sunti, ma non hanno tanta voglia di apprendere. Oggi il nostro mestiere richiede continuo aggiornamento, vengono organizzati tanti corsi di formazione, ma alla fine l’unico ad andarci sono io. Questo è un problema sempre serio». Quando si parla di idraulici subito si pensa al nero: «Il nero riguarda perlopiù pensionati che fanno piccoli lavori, tipo riparazioni, per cifre contenute, intorno ai 50 euro. Non sono in grado di fare i grossi lavori che facciamo noi, perciò non ci disturbano». (FC) In questo duro, ma affascinante mestiere del ferro battuto (un terzo delle esposizioni nazionali viene da Treviso e suo hinterland) «per poter andare avanti, crescere, avere gratificazioni, economiche comprese – spiega ancora Costantino –, c’è bisogno di parecchia pazienza, insomma di non aver fretta d’arrivare, che comun- 3 que poi si arriva». Una filosofia, un modo di intendere la vita che non piace più a molti dei nostri, che vanno piuttosto in fabbrica, rimanendone magari “prigionieri” per tutta la vita, e con una paga che anche con l’età non cambia poi di molto. Non trovando neppure un garzone locale disposto ad imparare e a pazientare!, Costantino ha accolto nella sua fucina Elabidi Jawad, marocchino di vent’anni (è di Berrechid), entusiasta di questo lavoro, dove c’è sì fatica, manualità, ma anche tanta e tanta creatività (anche sua)! Mario Sanson Costantino Salton e Jawad Elabidi IL FALEGNAME DI GHIRANO “L’industria ci sta spazzando via” «L e macchine a controllo numerico hanno spazzato via esperienza e talento dei falegnami come me». È uno sguardo malinconico quello di Antonio, sessantenne falegname di Ghirano, che da 46 anni dà del tu al legno. Non è una carriera molto movimentata la sua, ma esemplificativa dell’evoluzione della professione del falegname. «Dopo le elementari ho frequentato per tre anni la scuola di avviamento professionale per falegnami ebanisti al “Lepido Rocco” di Motta di Livenza, un’esperienza che mi è servita a ricevere un’infarinatura generale di disegno, tecnologia del legno e pratica in laboratorio. A 14 anni sono stato assunto dal Mobilificio Sociale di Ghirano. Il mio è un caso raro perché dal 1985 mi sono messo in proprio tornando ad essere quello che ero ovvero un falegname. Non lavoro più per i privati, producendo componenti per l’industria ma, pur non potendo mettermi in competizione, mi sono specializzato nella realizzazione di prototipi di componenti grezzi per mobili. Negli ultimi 20 anni è cambiato l’intero sistema di produzione. Ad esempio, se una volta la testiera del letto era artistica, essendo richiesta con fregi ed intagli, ora è un pezzo senza vita, sempre uguale, come richiede l’industria. Trovo, quindi, che il mio lavoro ha perso di prestigio perché il mobile ormai è diventato lineare, anzi, a volte penso che i campioni ideati dagli architetti non siano nemmeno funzionali. Sono finiti i tempi della pialla a mano, ne conservo ancora una che costruii al “Lepido Rocco”». Voi, veri falegnami, siete una categoria in via di estinzione? «Mi sembra proprio di sì, basta contare in quanti siamo rimasti in attività nella zona del mobile. L’industria sta spazzando via la nostra professionalità, del resto è lo stesso progresso tecnologico a determinare la trasformazione o la scomparsa dei vecchi mestieri. Certo l’industria non potrà produrre da sola elementi e fuori misura come, del resto, i mobili di raffinato pregio». Giacinto Bevilacqua 4 e L’AZiON Attualità Domenica 30 luglio 2006 Novità nelle comunità alloggio Notizie Progetti di vita Nordest per i disabili Domenica 30 raduno dei Trevisani nel mondo Si svolge domenica 30 luglio in pian Cansiglio il raduno internazionale 2006 dell’associazione Trevisani nel mondo, intitolato alla memoria di Mario De Luca. Il programma prevede per le 10.30 l’arrivo alla tensostruttura in località Sant’Osvaldo quindi la sfilata con i gonfaloni preceduta dai Bersaglieri della Fanfara del Piave diretta dal maestro Sandro Bincoletto. Alle 11 la messa all’aperto presieduta da monsignor Silvano Tommasi, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra. A seguire alle 13 il pranzo collettivo, poi un pomeriggio all’insegna dei ricordi e della convivialità. La festa sarà preceduta dall’assemblea generale dei Trevisani nel mondo: sabato 29 alle 9.30 al collegio San Giuseppe di Follina. Aiuti di Veneto Banca dopo la tromba d’aria Veneto Banca interviene a sostegno delle aree recentemente colpite dalla tromba d’aria nella pedemontana trevigiana. Il finanziamento, dedicato alle imprese, prevede un plafond complessivo di 15 milioni di euro, per sovvenzioni con un limite di intervento pro-capite di 100 mila euro e rimborso entro al massimo 60 mesi a rate mensili a condizioni particolarmente favorevoli (Euribor 6 mesi + 1%, senza spese di istruttoria). Alle famiglie, invece, Veneto Banca ha riservato un prestito personale che prevede un plafond totale di 5 milioni di euro, con un limite di intervento pro-capite di 10.000 euro e rimborso entro al massimo 60 mesi a rate mensili (tasso fisso al 5%, senza spese di istruttoria). Per accedere ai finanziamenti, è sufficiente presentare alle filiali Veneto Banca una copia della denuncia di sinistro all’assicurazione. L’Ulss può staccarsi dai medici che non rispettano gli obblighi Le Aziende Ulss del Veneto potranno rescindere il rapporto con il medico di base e il pediatra di libera scelta se non rispetterà gli obblighi e i compiti, relativi al governo della domanda sanitaria, previsti dall’Accordo stipulato nel dicembre scorso tra Regione e organizzazioni sindacali dei medici convenzionati. La proposta è contenuta in un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alla sanità Flavio Tosi. Iniziativa Legambiente sul recupero dei rifiuti Il 7, 8 e 9 agosto prossimi dalle 9.30 alle 16.30 nelle strutture del Cea “Media Piave” di Fontigo il Centro di educazione ambientale di Legambiente propone il laboratorio “Aiuto, il rifiuto! Mille modi per farselo amico”. Si tratta di tre giorni dedicati al riciclaggio della carte, alla costruzione di giochi e animali con materiali “alternativi”e a passeggiate. L’iniziativa è rivolta a bambini della scuola primaria. Quota di adesione 12 euro. Pranzo al sacco. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 333.4961966 o al 348.7729417. È stato approvato dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 7 il regolamento sull’inserimento dei disabili nelle comunità alloggio. Per i disabili e le loro famiglie è una buonissima notizia, perché il regolamento ha sostanzialmente recepito l’impostazione di fondo proposta dai genitori stessi e dalle associazioni di volontariato e che possiamo riassumere in tre punti: per ogni disabile che entra in comunità deve essere elaborato un “progetto di vita”; nell’elaborazione del progetto deve essere coinvolta la famiglia o, laddove non ci sia, l’amministratore di sostegno o il tutore; il sistema di pagamento della retta tiene conto delle condizioni economiche del disabile e non va a pesare sulla famiglia. L’aspetto economico era particolarmente delicato. Amministratori comunali, assistenti sociali, dirigenti dell’Ulss e rappresentanti delle associazioni di volontariato sono giunti a questa soluzione: il 30 per cento circa è a carico del Fondo sanitario nazionale (tramite la Regione); il resto della retta viene pagato dal disabile fino a un massimo di 46 euro; qualora il disabile non sia in grado di sostenere l’intera parte della quota a proprio carico, interviene il Comune di residenza. Ma i Comuni non sono stati lasciati soli in questo nuovo impegno finanziario: la Conferenza dei sindaci ha deciso di istituire un fondo solidale per alleggerire quanto dovuto dal Comune per arrivare ai 46 euro giornalieri, qualora il disabile non abbia risorse proprie sufficienti. La famiglia non è tenu- Il Girasole di Orsago e, in alto, Marisa Durante Comunità alloggio per disabili nell'Ulss 7 Ubicazione Orsago - Il Girasole Vittorio - Piccolo Rifugio Soligo - Ass.Viezzer Susegana - Fond. Zaina Vazzola - Handy Hope San Vendemiano - Rsa ta a partecipare alla spesa di mantenimento del disabile. «Questo perché vi è una disposizione di legge che stabilisce che ci si debba rivalere solo sul reddito individuale del disabile» spiega Marisa Durante direttrice dei Servizi sociali dell’Ulss 7. Il disabile paga la retta con tutte le proprie risorse, a eccezione degli immobili. «In questo modo egli mantiene un bene alle proprie spalle» spiega Durante. È previsto però che siano stipulati accordi tra il disabile (o i suoi tutori) e il Comune che intervenga a sostegno della retta, in modo tale che alla morte dell’interessato il Comune venga reintegrato delle spese sostenute. «Abbiamo proposto un meccanismo differente da quello previsto per l’anziano ricoverato in casa di riposo – spiega Angelo Cremasco, presidente dell’associazione Viezzer che a Soligo sta costruendo la comunità “La casa tra le case” –. Il disabile, a differenza dell’anziano, non ha Posti letto Attivata 18 30 16 10 10 Sì Sì Entro il 2006 Gennaio 2007 Lavori iniziati Lavori da iniziare mai lavorato nella propria vita, quindi non ha un reddito messo da parte e finché non entra in comunità è a carico della famiglia: perciò non ci sembrava giusto che la retta pesasse sui fratelli. In secondo luogo il disabile deve poter essere sempre libero di ritornare a casa propria: per questo abbiamo previsto di preservare la casa». Attualmente le rette giornaliere vanno da 83 a 94 euro, a seconda della gravità del disabile. Va detto che la Regione ha recentemente previsto un innalzamento della quota sanitaria giornaliera a 50,99 euro anche per disabili adulti gravi ospitati in strutture con meno di 20 posti letto, a condizione che siano assicurati gli stessi standard previsti per le strutture maggiori di 20 posti. Proprio in questi giorni sono cominciate le valutazioni per verificare chi abbia diritto alla quota di 50,99 euro. CENTRO KOLBE DI MESTRE: corso di comunicazioni sociali S ono aperte le iscrizioni alla prova di ammissione al XVIII Corso biennale di cultura del giornalismo e delle comunicazioni sociali, promosso dal Centro culturale P. M. Kolbe di Venezia-Mestre, che inizierà il prossimo ottobre e avrà la durata di otto cicli mensili di lezioni per ciascun anno. Tale prova si svolgerà, a scelta del candidato, sabato 23 settembre o, in alternativa, sabato 30, alle 9. Condizioni: possedere un titolo di scuola superiore. Possono accedere direttamente al secondo anno i collaboratori di testate giornalistiche qualificate che presentino dieci articoli firmati o siglati durante un anno di lavoro. Vantaggi: il corso forma con esercitazioni teoricopratiche (simulazioni di redazione, radio, tivù, eccetera) alla professione e a una cultura della comunicazione. Frequenza: due pomeriggi e un sabato completo al mese. Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi alla segreteria dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.30, telefono 041-5327294, email [email protected]. Termine delle iscrizioni per la prova: 20 settembre. SEGUE DALLA PRIMA P regare Dio, dunque, per il dono della pace, non perché egli sia un padrone avaro di questo bene di cui possiede la chiave, ma perché pregando noi ci mettiamo in sintonia con la volontà di Dio. Egli nei nostri confronti ha solo “pensieri di pace e non di afflizione”, dice la Scrittura. Il grande segno della sua volontà di pace è Gesù Cristo, il Figlio Unigenito, fatto uomo per ristabilire la pace con Dio e tra noi. Ma la pace non può realizzarsi se non come frutto di una nostra libera scelta che Dio rispetta fino in fondo. Essa riguarda il modo con cui noi, uomini e donne, vogliamo vivere insieme su questa terra. Se in atteggiamento di ostilità, cercando di dominare gli uni sugli altri, oppure in atteggiamento di benevolenza mettendo a disposizione la vita gli uni per gli altri. Pregare per la pace non vuol dire strappargliela di mano a Dio, ma aprire il nostro cuore perché la sua forza di pace entri in noi e noi possiamo diventare capaci di pace. Figli della pace. Che è un altro modo per dire che si è figli di Dio. Come ha detto Gesù: beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio. Aggiungiamo che, per coloro che credono, mettersi così in unione con la volontà di pace di Dio è del tutto necessario, perché solamente in questo modo il nostro cuore viene purificato dai germi di ostilità e di guerra che ci portiamo dentro. In questo senso la pace è veramente un dono di Dio che noi, considerando come siamo ridotti, non riusciamo a realizzare con le nostre sole forze. In quanto dono essa si compirà in maniera perfetta sola- mente nel suo Regno, vale a dire non su questa terra. Ma è qui, ora, su questa terra che noi dobbiamo accogliere il suo dono e diventare operatori di pace. Sta qui la grande forza della preghiera. Quanti più uomini e donne diventano in questo modo figli della pace, tanto più la pace ha la possibilità di mettere radici in questa terra. Chi prega per la pace, se lo fa in verità, non prende una facile scappatoia per sfuggire alle sue responsabilità, ma se le assume chiedendosi: che cosa devo fare io, qui, ora. Costretto a darsi una risposta, se non vuole prendersi gioco di Dio. Ognuno secondo il posto che Dio gli ha assegnato. Anche il Papa mentre da una parte invita alla preghiera, dall’altra deve fare ciò che è in suo potere per essere operatore di pace. E lo ha fatto ripetutamente in que- sti giorni manifestando il suo pensiero sui fatti del Medio Oriente. Non spetta a lui prendere le decisioni politiche che risolvano la crisi, né sedersi al tavolo delle trattative insieme con gli altri attori politici. Ma egli può indicare le istanze etiche da considerare e i diritti dei soggetti implicati in questo conflitto da rispettare. Egli lo ha fatto quando ha invitato a pregare non genericamente per la pace, ma perché il Libano non sia violato nella sua integrità e sovranità, perché gli israeliani possano vivere in pace e in sicurezza nel loro stato e perché i palestinesi possano avere un loro stato indipendente e sovrano. Sono vie ben precise che egli sollecita a percorrere con la forza della sua autorità morale e con il coinvolgimento di tutti i credenti cristiani. (GpM) e L’AZiON Attualità Il rapporto Anolf Cisl sull’immigrazione Stranieri residenti: Treviso è quinta S u quattro immigrati residenti in provincia uno è minorenne. È questo uno dei dati del nuovo rapporto dell’Anolf sull’immigrazione in provincia di Treviso che balza prepotentemente agli occhi. I dati 2005 sugli immigrati regolarmente residenti dicono che nella Marca la percentuale di extracomunitari è arrivata all’8,53% (era del 7,6% nel 2004) per un valore assoluto di 72.562 persone. Di queste il 55,3% è maschio, il 44,7% femmina, i minorenni 25,5% (mentre i minorenni stranieri sul totale dei minorenni è arrivato al 12,4%). «I dati confermano che Treviso è un caso particolare nel panorama immigratorio nazionale – spiega Gianfranco Marcuzzo, dell’Anolf-Cisl, co-autore di questa terza edizione della ricerca –. Siamo la quinta provincia italiana per numero assoluto di immigrati, ma quelle prima di noi sono province molto grosse: Milano, Roma, Brescia e Torino. Inoltre qui i minorenni immigrati crescono molto più degli immigrati adulti. E tra il 2006 e il 2007 vi sarà un’ulteriore impennata perché ci saranno i 12 mila regolarizzati grazie ai due decreti flussi di quest’anno. Perciò arriveremo a quota 90 mila e supereremo la soglia del 10 per cento». Numeri che inquietano Marcuzzo. «Nonostante il fenomeno immigratorio sia iniziato da diversi anni, continuano a mancare progetti coordinati e adeguati. Senza la buona vo- lontà e la dedizione di Comuni, volontariato e scuola, saremo nelle peste. Nei Comune. . . . . . . . . . . . . . abitanti . . . . . stranieri . . . . percent. min.stranieri . % minori stran. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su minori resid. 1. 2. 3. 6. 8. 10. 89. 94. 95. Fonte . . . . . . . . . . . . 5816 . . . . . . 970 . . 16,68% . . . . 261 . . . 18,58% Possagno . . . . . . . . . 2151 . . . . . . 335 . . 15,57% . . . . . 95 . . . 23,00% S.Polo di Piave . . . . . 4872 . . . . . . 736 . . 15,11% . . . . 185 . . . 33,58% Pieve di Soligo . . . . 11736 . . . . . 1675 . . 14,27% . . . . 429 . . . 19,71% Cimadolmo . . . . . . . 3426 . . . . . . 474 . . 13,84% . . . . 115 . . . 19,66% Miane. . . . . . . . . . . . 3637 . . . . . . 487 . . 13,39% . . . . 139 . . . 22,75% Cappella Magg. . . . . 4477 . . . . . . 203 . . . 4,53% . . . . . 42 . . . . 6,02% Refrontolo. . . . . . . . 1800 . . . . . . . 60 . . . 3,33% . . . . . 12 . . . . 3,75% S.Pietro Feletto . . . . 5152 . . . . . . 171 . . . . . 3,32 . . . . . 28 . . . . 3,06% Totale . . . . . . . 849410 . . . 72.562. . . 8,54% . 18502. . . 12,39% I l vertice sulla guerra Israele-Libano sta svolgendosi in questi giorni a Roma. Potrebbe essere una grande occasione per l’Europa: diventare una potenza di pace regionale, lanciare un’offensiva virtuosa per convincere alle ragioni della convivenza e dello sviluppo i nostri vicini mediterranei. La questione palestinese è il principale ostacolo politico che ha impedito in questi decenni una vera politica europea nel Mediterraneo: ogni prospettiva di partnership, di sviluppo condiviso, di regolamentazione del traffico commerciale e dei flussi migratori, si scontra attualmente con il macigno dell’irrisolta crisi palestinese. Chi si oppone a che l’Europa svolga il ruolo di guida per lo sviluppo dell’area mediorientale, un ruolo che le è storicamente proprio e che dal punto di vista geografico parrebbe naturale? Non si fa fatica a intuirlo: gli Stati Uniti, in primo luogo, e il loro più solido alleato in quell’area: Israele. Gli Stati Uniti hanno fortissimi interessi nella regione, legati all’approvvigionamento petrolifero. L’Europa non può evidentemente mettersi in competizione con gli Usa sul piano del braccio di ferro politico e militare, per la semplice ragione che gli Usa sono anche nostri alleati. Ma è urgente rendere meno ferreo il predominio americano in questa parte del mondo, rendere meno inflessibile il pugno militare di Israele. Affiancare al regime israelo-americano un secondo modello, meno centrato sull’opzione Popolazione italiana e straniera nei comuni più grossi Treviso . . . . . . . 82399. . . . 12744 . . . . 7949 . . . . 1707 . . 9,65% . . 21,47% . 13,39% Conegliano . . . . 35520. . . . . 5185 . . . . 3503 . . . . . 786 . . 9,86% . . 22,44% . 15,16% Vittorio Veneto . 29229. . . . . 4512 . . . . 2237 . . . . . 545 . . 7,65% . . 24,36% . 12,08% Oderzo . . . . . . . 19144. . . . . 3128 . . . . 1914 . . . . . 453 . 10,00% . . 23,67% . 14,48% totale . . . . . 849410 . . 149328 . . 72562 . . 18502 . . 8,54%. . 25,50%. 12,39% giorni scorsi io e Gianni Rasera di Fratelli d’Italia, a nome del volontariato trevigiano, abbiamo incontrato a Roma il sottosegretario all’immigrazione Marcella Lucidi. Le abbiamo esposto l’anomala situazione trevigiana, riuscendo a strappare due impegni: la creazione di più poli a cui affidare la parte burocratica-amministrativa della gestione delle pratiche di rinnovo, oggi in capo alla sola Questura con enormi disagi; una visita del sottosegretario a Treviso a settembre per rendersi conto di persona della situazione». Paesi di provenienza degli stranieri in provincia Marocco . . . . . . . . . . 10298. . 14,19% Romania . . . . . . . . . . . 9646. . 13,29% Albania . . . . . . . . . . . . 8892. . 12,25% Macedonia . . . . . . . . . 6103. . . 8,41% Cina . . . . . . . . . . . . . . 5084. . . 7,01% Serbia Montenegro . . 4481. . . 6,18% primi 15 Paesi . . . . . . 60177 . . . 82,93 altri 125 Paesi . . . . . . 12385 . . . 17,07 Totale. . . . . . . . . . 72562 uomini . . . . . . . . . . . . 40102 donne . . . . . . . . . . . . . 32460 minorenni . . . . . . . . . 18.502 Collaborazione per il rapporto I l terzo rapporto sull’immigrazione in provincia di Treviso è frutto della collaborazione di Anolf-Cisl, nella persona di Gianfranco Marcuzzo, della Caritas, con don Bruno Baratto, e la Cooperativa Servire, nella persona del sociologo Ermanno Zuliani. Il lavoro è reso possibile dalla fattiva collaborazione degli uffici anagrafe dei Comuni. PER 350 MILA GIÀ IN ITALIA Riaperti i flussi per extracomunitari N ella seduta dello scorso 21 luglio il Governo ha deciso di avvalersi della possibilità – prevista dal “Testo unico in materia di immigrazione” e previa acquisizione dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari – di riaprire le quote dei flussi d’ingresso per lavoratori extra-comunitari per l’anno 2006, allo scopo di soddisfare le domande presentate dai datori di lavoro per l’impiego di cittadini extracomunitari. La quota precedente di 170 mila persone si è infatti rivelata insoddisfacente. Si apre quindi la possibilità di impiegare ulteriori 350 mila lavoratori extracomunitari. Queste 350 mila persone sono già in Italia. Il provvedimento porterà introiti fiscali e contributivi all’Erario, valutati nell’ordine di 1-1,5 miliardi di euro. Secondo quanto previsto dalla legge, nell’ambi- GUERRA LIBANO-ISRAELE Questione palestinese e ruolo dell’Europa militare, pluralistico e pacifico, è prima di tutto nell’interesse degli Usa. Anche perché, in questa fase di evidente debolezza politica e strategica degli Usa, si moltiplicano le ambizioni di stati che pretendono di ritagliarsi spazi di egemonia in questo settore strategico: l’Iran, la Russia, la stessa Cina offrono alternative a dir poco inquietanti. Gli Usa sembrano con- 5 . . . . . . . . . . . . . . . residenti. . di cui minori . . . . stranieri . di cui minori . . incid.stran. . . . inc.minori . . inc.minori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su residenti . . . . stranieri . . . stranieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su stranieri . . su minori Marcuzzo: “Problema antico, ma mancano ancora progetti” Rapporto italiani / stranieri nei comuni della Provincia e incidenza di minori stranieri su totale minori Domenica 30 luglio 2006 sapevoli della necessità di trovare una politica che eviti di fare perno esclusivamente su Israele. Israele è sempre più nelle mani della sua élite militare. Per la prima volta da decenni al governo, nei ruoli chiave, ci sono due personaggi, Olmert primo ministro e Perez ministro della difesa, che non hanno un passato da soldati (Perez è anzi un pacifista dichiarato). Proprio questa situazione ha messo in evidenza la presa fortissima che hanno i vertici delle forze armate sulle scelte politiche dello stato: la voce dei militari ha totalmente oscurato ogni altra istanza. L’Europa però deve essere pronta a reagire, e generosa. Se c’è accordo sull’invio di un contingente militare, questo deve essere messo in campo subito, e sulla base di un mandato che non sia costruito to di questo contingente verrà data una preferenza ai Paesi con i quali l’Italia ha concluso accordi in materia di immigrazione. La fissazione delle quote è prevista in un nuovo decreto flussi previsto per il prossimo settembre. Con la riapertura delle quote si è anche tolta la discriminazione nei confronti degli otto Paesi neocomunitari per i quali si continua ad applicare la politica delle quote massime d’ingresso, con relativi decreti annuali che ne fissavano l’entità. Il Consiglio dei ministri ha anche dato disposizione al ministero dell’Economia di arrestare il processo che prevedeva la restituzione, da parte dei cittadini extracomunitari, del bonus bebè di mille euro. Secondo le stime degli addetti ai lavori, sarebbero infatti circa tremila i nuclei familiari che si trovano in questa condizione. sugli interessi di Israele, e nemmeno vilmente “neutrale”, ma “robusto” e indipendente. Gli aiuti non devono limitarsi al campo umanitario, ma favorire in modo deciso lo sviluppo economico e sociale dell’intera area, a cominciare dai paesi dai regimi meno presentabili. Una forte iniezione di sviluppo e di diritti umani è l’unica medicina in grado, nel corso degli anni, di scalzare i regimi tirannici e tutto ciò di cui si alimenta il terrorismo islamista. Ancora qualche giorno e capiremo se l’Europa è diventata maggiorenne. Paolo De Stefani 6 Il tradizionale “Concerto tra le rocce” Cinquecento al Giaf per la musica I n centinaia a godersi l’incanto della musica in mezzo alle Dolomiti. Neppure il cielo ha osato disturbare... È stato un successo il “Concerto tra le rocce” svoltosi domenica 23 al rifugio Giaf sopra Forni Avoltri. In cinquecento persone addirittura, stima l’affluenza chi c’era, tra appassionati di musica e di montagna della diocesi, della zona di Forni e altri ancora. Che fossero sicuramente in molti lo testimonierà comunque il gran numero di timbri del Giaf nei libretti Camminamonti che arriveranno in autun- e L’AZiON Attualità Domenica 30 luglio 2006 no a L’Azione. Il “Concerto tra le rocce” e- ra infatti uno dei quattro itinerari speciali del Camminamonti 2006. E i lettori hanno risposto all’appello; anche perché un premio extra spetterà a chi completerà tutti e quattro gli “speciali”. Ma il “Concerto” è anche e soprattutto una tradizione per la sezione Cai di Pieve di Soligo “Velio Soldan”, che da tempo propone questo appuntamento; quest’anno per l’organizzazione si è gemellato con la sezione Cai di Motta; fondamentale è stata inoltre la collaborazione con la sezione Cai di Forni di Sopra, mentre gli assessorati alla cultura dei tre comuni hanno concesso il patrocinio. Pieve, come di consueto, ha anche invitato al concerto gli amici del club alpino croato di Platak, località di montagna nei pressi di Fiume, con cui sono da tempo gemellati. Dopo che i camminatori erano saliti al Giaf per il comodo percorso a partire da Chiandarens, frazione di Forni di Sopra (che comunque richiedeva una buona oretta zaino in spalla), o dal più impegnativo itinerario a partire dal passo della Mauria, e dopo un maxipranzo che ha sfamato le centinaia di presenti, nel primo pomeriggio ha preso il via il concerto, tenuto dal “Coro Conegliano” diretto da Diego Tomasi e dal “Coro di Tolmezzo - Titta Copetti” diretto da Mauro Vidoni, che si sono alternati nei canti fino al gran finale tutti insieme. La sezione Cai di Pieve ha anche premiato con un piatto in ceramica decorato celebrativo tutte le realtà che hanno collaborato al concerto. Tra cui anche L’Azione, rappresentata dall’ex direttore, e gran montanaro, don Giovanni Dan. La sezione Cai di Motta ha inoltre regalato a L’Azione il libro di Benito Mion “Il Tagliamento - immagini e appunti sul ‘re dei Organizzato dai Cai di Motta e Pieve fiumi alpini’”, con la dedica “Agli amici de L’Azione che sempre ci sostengono con entusiasmo e collaborazione, la nostra stima e sincera gratitudine”. Il logo di Camminamonti e, a fianco, il piatto omaggiato L’Azione ringrazia di cuore entrambe le sezioni Cai diocesane. TUTTI AL BIVACCO DAL MAS I l primo dei due itinerari a data libera proposti dall’edizione 2006 di Camminamonti ha per meta il bivacco Renzo Dal Mas, in località Pian de Fontana (del rifugio Pian de Fontana il Dal Mas è locale invernale), a quota 1632, nel cuore del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, lungo il percorso dell’Alta Via 1. Al Dal Mas si arriva da Soffranco, in Val Zoldana, il secondo paese che si incontra dopo aver imboccato a Longarone, per chi arriva dalla pianura, la valle. Le auto si lasciano in località Pont dei Ross: da lì si imbocca il sentiero 520 (come riferimento c’è la cartina Tabacco 025) che in due ore e mezza di cammino che si snodano attraverso un bosco di latifoglie senza difficoltà di sorta se non alcuni tratti un po’ ripidi. Un altro accesso possibile al Dal Mas è dal rifugio Sommariva al Pramperet (a quota 1857) per tre ore di cammino lungo il sentiero 514. Tutte le informazioni sul percorso sono disponibili anche sul sito www.lazione.it alla voce Camminamonti. (TB) ALTRI DUE ITINERARI O ltre al “Concerto tra le rocce” al rifugio Giaf e al bivacco Dal Mas, altri due sono gli itinerari speciali dell’edizione 2006 di Camminamonti. Uno è a data obbligata: la “Giornata Camminamonti” di domenica 10 settembre, ritrovo per tutti gli appassionati di montagna a Cadolten con la messa e le dimostrazioni del Corpo forestale dello Stato. L’altro è a data libera: la passeggiata alla casera Cornetto, sopra Cimolais. Ne parleremo nel dettaglio la prossima settimana. Il Coro Conegliano impegnato nel concerto fra le rocce 5º CONCORSO LETTERARIO In agosto leggiamo le fiabe di montagna F inalmente fra un paio di settimane verrà soddisfatta la curiosità dei partecipanti alla quinta edizione del concorso letterario promosso dal nostro giornale “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e trevigiane”. Uscirà infatti a metà agosto il numero de L’Azione contenente i racconti selezionati dalla giuria tra i 113 pervenuti sul tema assegnato dall’edizione 2006 del concorso, cioè: “C’era una volta lassù… fiabe di montagna”. Tema che ha attratto soprattutto le scolaresche di quinta elementare e prima media, probabilmente più vicine al genere. Comprendendo la sezione ragazzi, in totale hanno partecipato ben 10 classi appartenenti a scuole diverse delle province interessate. Sul fascicolo estivo ad accompagnare alcuni racconti delle sezioni bambini e ragazzi ci saranno anche quest’anno le fantasiose creazioni degli allievi della Scuola estiva di illustrazione di Sarmede: un privilegio che possiamo vantare grazie alla collaborazione con la famosa Mostra internazionale. La consegna di scrivere una fiaba ha ispirato anche numerosi adulti (28) Don Giovanni Dan mentre riceve il premio dai rappresentanti del Cai di Pieve che si sono cimentati con un genere apparentemente facile, ma che in realtà richiede abilità e sensibilità vicine al mondo dei bambini ma contemporaneamente in grado di incantare anche chi bambino più non è. La giuria ha valutato molto positivamente i racconti in concorso e la graduatoria stilata prevede numerose opere con punteggio alto; i racconti selezionati sono ovviamente quelli che hanno ottenuto le migliori valutazioni tra tutti. La selezione, per gli autori, è già una vittoria: per l’orgoglio di vedere pubblicata la propria opera, La premiazione del concorso letterario 2005 a Trichiana MONTAGNA SÌ, MA COME? Vademecum Cai sui mezzi concessi C hi può percorrere i sentieri alpi- che sarà letta e giudicata dai lettori de L’Azione. La seconda fase della selezione, come ormai ben sapete, sarete proprio voi lettori a farla, inviando la cartolina postale che troverete allegata al numero speciale nella quale indicare, per ogni sezione, la fiaba che vi ha emozionato di più. La proclamazione dei vincitori assoluti avverrà durante la festa prevista per il 7 ottobre, a Refrontolo, nella barchessa di villa Spada, ma premi speciali sono riservati anche a tutti i selezionati. In quella occasione sarà presentato anche il tema per il concorso letterario del prossimo anno. ni? La Commissione veneta sentieri, in seno al Club alpino italiano, lancia un allarme in merito alla percorribilità dei sentieri di montagna da parte di mezzi meccanici a motore e non e alle sue conseguenze. E, forte della legge sul turismo della Regione Veneto, prepara un approfondito vademecum finalizzato al rispetto dell’ambiente, focalizzandosi esclusivamente su una tipologia ben definita di sentiero: quello alpino. Il codice di autoregolamentazione messo a punto dal Cai per i propri soci, e che la Commissione sentieri pone all’attenzione di tutti i frequentatori dei monti, consente, sui sentieri in questione, il passaggio di mezzi motorizzati solo per le necessità agro-silvo pastorali, per soccorso, per la gestione di malghe e rifugi, purché supportato da relativo permesso. Quanto a mountain bike e mezzi non motorizzati, possono essere utilizzati solo se la loro larghezza consente il passaggio sia dei pedoni sia dei ciclisti, senza che possa essere arrecato disturbo o danno all’escursionista pedonale, e solo su strade, carrarecce, mulattiere strutturalmente percorribili anche con automezzi, su sentieri escursionistici di ridotta larghezza e su terreni montani vari, ma non su sentieri alpinistici su rocce e ghiaioni. Angela Deganis e L’AZiON Attualità Domenica 30 luglio 2006 7 Risultati positivi dai dati di Legambiente Trevigiani campioni di riciclaggio rifiuti I cittadini veneti, e quelli trevigiani in particolare, sono i più ligi e solerti d’Italia nell’attuare la raccolta differenziata dei rifiuti. Lo dice la classifica di Legambiente, che mette in fila i Comuni ricicloni della penisola. Vincitore assoluto è Maserada di Piave, che soffia il podio a Roncade, vincitore dell’edizione 2005 del premio. Al secondo posto Preganziol, al terzo, quarto e settimo tre Comuni diocesani, rispettivamente Sernaglia, Ceggia e Santa Lu- cia di Piave. Sernaglia, inoltre, è risultato vincitore della prestigiosa sezione “Miglior indice di buona gestione”. Le classifiche di Legambiente non fanno che confermare dati ormai conso- IL CASO DI SERNAGLIA cittadini». I buoni risultati si riverberano sulle bollette: «A livello di Cit siamo il Comune con le tariffe più basse. Questo lo si deve, soprattutto, a un sistema di raccolta che mette insieme i servizi realizzati da Savno e quelli gestiti direttamente dal Comune (come l’ecocentro). Purtroppo la normativa sta spingendo i Comuni a dare all’esterno i servizi: e questo non è un bene». Nonostante i successi Mazzero ha due spine nel fianco di cui vorrebbe liberarsi: la raccolta degli indumenti, finora fallita, e la maleducazione di alcuni cittadini che puntualmente insozzano alcune piazzole depositando le immondizie al di fuori delle campane. Infine i progetti futuri: «In autunno partirà una nuova campagna informativa, in più lingue, che ha come obiettivo il miglioramento della qualità del differenziato. Il secondo è ancora un sogno: impostare un sistema di raccolta differenziata presso le aziende». (FC) Sernaglia premiata per la buona gestione Risultato partito già quindici anni fa P artono da lontano i successi di Sernaglia in materia di raccolta differenziata. Precisamente dalle strenue battaglie popolari di quindici anni fa contro progetti di discariche da realizzarsi nel territorio comunale. Vinte quelle battaglie «la tutela dell’ambiente è entrata nel nostro Dna» afferma l’assessore all’ambiente Rudy Mazzero. E così Sernaglia fu il primo Comune in Veneto ad essere autorizzato all’apertura di un ecocentro e tra i primi a partire, nel 2002, con la raccolta porta-a-porta. «Il segreto del nostro successo è il risultato di un mix di ingredienti: l’elevato numero, 34 per la precisione, di campane stradali per vetro, plastica e lattine; l’ecocentro, gestito in proprio dal Comune, dove raccogliamo L’assessore Rudy Mazzero carta, cartone e tanti altri materiali differenziati: l’ultimo a partire sarà il tetrapak; le frequenti raccolte di carta e cartone casa per casa a cura di Legambiente e Gruppo Missionario; lo sconto fino al 60 per cento della parte variabile della tariffa per chi fa il compostaggio domestico; i controlli delle piazzole e anche del contenuto dei bidoncini dell’umido; campagne di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei Gioisco ergo sfascio S e la volpaghese Bruna Genovese vince la maratona, o se la vittoriese Francesca Segat vince i 200 delfino ai rispettivi campionati europei di atletica e nuoto delle prossime settimane, cosa sfasciamo? Eh sì, perché se ai tifosi di calcio (ma saranno tifosi?) è concesso quello che abbiamo visto, dopo la vittoria ai mondiali, è giusto che anche agli amanti di altre discipline sia possibile... distruggere. Solo a Vittorio Veneto, tra danni ai giardini comunali (aiuole e opere artistiche esposte) e in piscina, dove con grande viltà (perché ap- profittando dell’impunità del buio) sono stati gettati in acqua oggetti e detriti, sono diverse migliaia gli euro di danni. Ora moltiplicate per tutti i Comuni d’Italia, e capite l’inciviltà a che somma arriva. Il tutto sotto lo sguardo di forze dell’ordine e autorità, divise tra i plaudenti e gli impotenti di fronte al rischio del linciaggio. E non si venga a dire che si tratta di attaccamento alla bandiera o alla patria, specialmente da queste parti... La vittoria della squadra sembrava non essere completa senza lo schiamazzo finale. E dire che c’è anche chi ha gioito senza spaccare niente. E non se ne vergogna nemmeno! lidati: a livello provinciale Treviso ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata più alta d’Italia (64 per cento) mentre a livello regionale si punta ad arrivare, entro l’anno, al 50 per cento. All’edizione 2006 del concorso hanno partecipato oltre 2 mila Comuni: di questi ben 855 si sono guadagnati il titolo di “riciclone”. Il premio, che è a partecipazione volontaria, dovrebbe essere di stimolo per l’istituzione di un osservatorio sulla situazione della raccolta differenzia- ta sull’intero territorio nazionale, basato su dati elaborati in modo uniforme e certificati (cosa che oggi manca poiché Legambiente si limita a validare i dati forniti dalle amministrazioni o dai bacini). L’IDEA DI CEGGIA imballaggi per favorire il sistema delle ricariche con il ritorno ai contenitori riutilizzabili. In fondo basta poco: prendere l’abitudine, dopo di che si arriva anche a risparmiare. «I meriti vanno ai cittadini, l’amministrazione comunale può solo suggerire un corretto comportamento» ha ribadito Billotto. Giacinto Bevilacqua Meno rifiuti fai meno spendi A nche nel Veneziano vivono comunità virtuose in ambito ecologico. Da un decennio, infatti, il Comune di Ceggia investe con profitto sulla raccolta differenziata e sulla promozione della cultura del riciclaggio. «Questa politica di sensibilizzazione è partita un decennio fa, avviata dalla giunta Viola e dall’assessorato Franzin, che dimostrarono notevole lungimiranza» riconosce l’assessore comunale all’ambiente Maurizio Billotto. «Attualmente raccogliamo porta a porta vetro, lattine e plastica, umido, carta e secco indifferenziato. A Ceggia, inoltre, funzionano ecocentri per il conferimento di sfalci, ramaglie, inerti e batterie di automobili». Il contribuente ciliense, versando un contributo sullo smaltimento di rifiuti ingombranti (frigoriferi, televisori e via dicendo), può accedere alle apposite aree di smaltimento, mentre per anziani e disabili impossibilitati a fare da sé è assicurato il servizio porta a porta. È un’altra, tuttavia, la peculiarità del Comune di Ceggia. «Da nove anni vige la tariffa integrata: il cittadino versa una quota fissa per la raccolta differenziata e una variabile per il secco non riciclabile. In municipio i cittadini acquistano i sacchetti (la confezione tipo costa 6,20 euro e contiene 20 sacchetti piccoli e 10 grandi): chi meglio differenzia e meno conferisce, meno sacchetti è obbligato ad acquistare. Potendo spendere di meno, cerca di produrre meno rifiuti». Ma il Comune non si ferma qui. Sono in fase di studio il progetto amianto per agevolare la sostituzio- ne delle lastre delle quali la campagna è piena e bonificare piccole quantità di amianto, e la riduzione degli DIFFERENZIATA ADDIO? E il Cit che fa? Ritorna indietro M entre i rimangono all’interno del secco. Comuni Poiché oggi esitrevigiani primegstono degli imgiano tra i Comuni pianti in grado di ricicloni, il Cit ha separare i vari maall’esame l’abbanteriali, perché non dono dell’attuale realizzare direttasistema di raccolmente la differenta differenziata dei rifiuti – con appoGiampaolo Vallardi ziazione presso gli impianti? Vi sasiti cassonetti e campane – per un porta a rebbero vantaggi per tutti: porta con due soli conteni- il cittadino dovrebbe tenetori: l’umido e il secco. Nel re due soli contenitori; i cosecco dovrebbe finire an- sti sarebbero più contenuche tutto ciò che oggi, nel- ti (meno giri per la raccolla gran parte dei Comuni ta dei rifiuti, meno persodel Cit, viene differenziato: nale...) con risparmi fino a carta, cartone, plastica, po- 20-30 euro a tonnellata; listirolo, tetra-pak... Unica maggior percentuale di reeccezione il vetro, che con- cupero; possibilità di protinuerebbe ad essere con- durre cdr poi riutilizzabile. ferito nelle campane. A se- Ricordo che già oggi a Goparare i materiali ci pense- dega funziona un impianto rebbe un apposito impian- del Cit che separa carta, to da realizzarsi in un sito cartone, plastica e lattine ancora da definire. «Il ra- provenienti da Vittorio e gionamento che stiamo San Vendemiano dove vi portando avanti è molto sono ancora le campane semplice – spiega Giam- multimateriale. Di questa idea – conclupaolo Vallardi, presidente del Cit –. Oggi il secco am- de Vallardi – ne sto parlanmonta al 30-40 per cento do in Provincia, cui comdel rifiuto complessivo. Al pete la materia dei rifiuti, e suo interno vi sono anche con gli amministratori dei materiali riciclabili che non Comuni del Cit». La proposta ha già solrecuperiamo, e il cdr (combustibile da rifiuti n- levato l’obiezione di alcune dr) che si ottiene dal secco amministrazioni che in non è commerciabile per- questi anni hanno investito ché ha troppo potere calo- sulla raccolta differenziata. rifico, proprio a causa del- Il dibattito è aperto. Federico Citron la plastica e della carta che e L’AZiON “La sospensione degli aiuti di Europa e Usa ha spinto i palestinesi verso Hezbollah, Siria e Iran” ha confermato la notizia, precisando che uno era caduto in città ma non aveva fatto gravi danni né vittime e uno in periferia in un cortile dove stavano giocando dei bambini, uccidendone due. Il bombardamento dei razzi è continuo, nell’alta Galilea ne esplodono una trentina ogni giorno, mentre nella parte più a sud, ad Haifa e a Nazaret, ne sono caduti in tutto una decina finora. Nessun edificio cristiano è stato colpito, come anche nessuna comunità religiosa ha subito danni. Monsignore, quali obiettivi perseguono gli Hezbollah con questi Il vescovo Giacinto Marcuzzo, originario di San Polo di Piave lanci? «Nessuno, se non quello di terrorizzare la popolazione che, come nel caso di Nazaret, è prevalentemente araba, pur essendo territorio di Israele. Colpiscono a caso, sono una pura follia, e alla fine creano reazione contraria anche tra gli arabi che vivono in territorio israeliano». Come valuta questa nuova esplosione di violenza? «È un momento molto grave, perché ha interrotto il faticoso cammino verso la pace segnato dalla Road Map e dal ritiro dei coloni ebrei dalla striscia di Gaza che aveva lo scopo di arrivare gradualmente a creare un vero Stato palestinese. Inoltre è stato interrotto il dialogo che si stava faticosamente avviando con Hamas, che mostrava qualche segno di voler abban- donare posizioni radicali». Vuol dire che ha ripreso sopravvento l’ala più intransigente all’interno del governo di Hamas? «Non esattamente questo. Piuttosto a me sembra che la causa di questa esplosione di violenza sia stata provocata dalla decisione degli Usa e anche dell’Europa di interrompere gli aiuti nei confronti dei palestinesi, quasi per punirli per aver scelto Hamas alle ultime elezioni. Questi aiuti erano essenziali per i palestinesi. La loro abolizione ha messo in uno stato di miseria tutto il popolo. In questa situazione i palestinesi si sono rivolti a coloro che erano disposti ad aiutarli: vale a dire Hezbollah, Siria e Iran. Il Patriarca ancora un mese fa aveva detto agli Europei: attenzio- ne, voi obbligate i palestinesi a gettarsi tra le braccia di questi violenti, invece dovete essere loro vicini anche con gli aiuti che sono un buon mezzo per distoglierli da posizioni radicali». Da noi l’interpretazione prevalente dei fatti è che si tratti di una provocazione voluta di comune accordo da parte di Hamas e di Hezbollah. «La nostra percezione è diversa ed è che sia stata la conseguenza della linea dura adottata dagli occidentali che ha esasperato la popolazione». Le sue previsioni? «Purtroppo penso che non si uscirà rapidamente da questa situazione di scontro. E il motivo è che Israele è ben lontano da aver raggiunto il suo obiettivo». Quale? «Quello di disarmare e allontanare definitivamente dal suo confine gli Hezbollah». C’è il pericolo di un allargamento con il coinvolgimento della Siria e dell’Iran? «C’è, ma penso che nessuno sia disposto a correre questo rischio. Israele è ben consapevole di chi sta dietro agli Hezbollah, però il suo obietti- IL PAPA ALL’ANGELUS sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza fino al 28 luglio. Prima di recitare la preghiera dell’Angelus, il Papa si è rivolto “alle Parti in conflitto” perché “cessino subito il fuoco e permettano l’invio di aiuti umanitari, e perché, con il sostegno della comunità internazionale, si cerchino vie per l’inizio di negoziati”. Il Vescovo di Roma ha approfittato del suo incontro con i pellegrini per riaffermare la posizione della Santa Sede in questo conflitto che difende “il diritto dei libanesi all’integrità e sovranità del loro Paese, il diritto degli i- sraeliani a vivere in pace nel loro Stato e il diritto dei palestinesi ad avere una Patria libera e sovrana”. Benedetto XVI ha affermato di sentirsi “particolarmente vicino alle inermi popolazioni civili, ingiustamente colpite in un conflitto di cui sono solo vittime: sia a quelle della Galilea costrette a vivere nei rifugi, sia alla grande moltitudine di libanesi che, ancora una volta, vedono distrutto il loro Paese e hanno dovuto abbandonare tutto e cercare scampo altrove”. Il Papa ha quindi elevato “un’accorata preghiera, affinché l’aspirazione alla pace della stragrande maggioranza delle popolazioni possa essere quanto prima realizzata, grazie all’impegno concorde dei responsabili”. Allo stesso modo, ha rivolto un “appello a tutte le organizzazioni caritative, perché facciano giungere a quelle popolazioni l’espressione concreta della INTERVISTA AL VESCOVO GIACINTO MARCUZZO “Libano, l’Occidente ha le sue responsabilità” M ercoledì 19 luglio due razzi katiuscia lanciati dagli Hezbollah del Libano, il gruppo islamico sciita al ridosso del confine con Israele, feroce nemico di Israele, sono arrivati fino a Nazaret, pur distando una sessantina di km dal confine. A Nazaret c’è il vescovo Giacinto Marcuzzo, nostro diocesano. Lo abbiamo raggiunto per telefono e ci Comporre i diritti dei tre contendenti D omenica scorsa papa Benedetto XVI ha rivolto un accorato appello per un immediato “cessate il fuoco” in Medio Oriente. Il Pontefice ha rinnovato la sua richiesta di permettere agli aiuti umanitari di giungere alle popolazioni colpite e di iniziare i negoziati con l’aiuto della comunità internazionale. L’appello papale è stato ascoltato da migliaia di pellegrini e residenti a Les Combes (Introd, Valle d’Aosta), dove LA CARITAS AIUTA LE VITTIME C aritas italiana corre in aiuto delle prime e più incolpevoli vittime delle violenze in atto in Israele, Palestina e Libano: le popolazioni civili. In particolare, in Libano, Caritas assiste gli sfollati a seguito dei bombardamenti e gestisce cliniche mobili; si occupa della fornitura di medicine e della distribuzione di viveri. A sostegno degli interventi in corso è possibile fare le proprie offerte alla Caritas diocesana specificando la causale “Emergenza Medio Oriente 2006”. Per contribuire si possono utilizzare il c/c postale 10255313 oppure il c/c bancario 4167988 presso Banca Unicredit agenzia di Vittorio Veneto (Abi 02008 - Cab 62195), piazza Borro 6, entrambi intestati alla Caritas diocesana di Vittorio Veneto. Oppure rivolgersi alla sede Caritas in piazza San Francesco 6, 0438-550702, [email protected]. (TB) vo immediato è di rendere inoffensivo Hezbollah». Stanno partendo diversi pellegrinaggio dalla nostra diocesi: è opportuno che vengano in questa situazione? «Per ora è meglio di no. Già ci siamo parlati in questo senso con i vari organizzatori. Negli anni scorsi, anche in piena Intifada, abbiamo sempre detto: venite, non abbiate paura, sia gli ebrei sia i palestinesi hanno grande rispetto per i pellegrini, sono sacri e nessuno si azzarderebbe di toccarli. Ma ora con questi katiuscia si colpisce alla cieca. Nell’immediato è meglio sospendere ogni pellegrinaggio e attendere che la situazione cambi». comune solidarietà”. Benedetto XVI si è congedato chiedendo preghiere “perché le amate popolazioni del Medio Oriente siano capaci di abbandonare la via dello scontro armato e di costruire, con l’audacia del dialogo, una pace giusta e duratura”. Gli avvenimenti dei giorni successivi all’intervista con il vescovo Marcuzzo hanno confermato le sue previsioni. Israele è deciso a disarmare e rendere inoffensivi gli Hezbollah, cosa estremamente difficile, che comporta l’invasione del territorio libanese e l’inevitabile scontro armato con le forze del Libano che difendono l’indipendenza e la sovranità del paese. E a quel punto siamo già sull’orlo dell’abisso. (GpM) CAMBIA L’ITINERARIO DEL VESCOVO D al 10 al 17 agosto è previsto un pellegrinaggio in Terra Santa promosso dal Centro studi biblici con la partecipazione del vescovo Giuseppe. Ad oggi il pellegrinaggio è confermato ma si ipotizza una modifica dell’itinerario concentrandolo nel sud della Palestina. Non più Terra Santa, ma la Grecia di san Paolo per le parrocchie di LutranoFontanellette, Mansuè-Basalghelle e Camino-Fratta. Il pellegrinaggio, rivolto a giovani delle parrocchie nonché a gio- vani e famiglie di tutta la diocesi, doveva svolgersi dal 3 all’11 agosto. Secondo il programma di massima, si partirà il 4 agosto da Ancona in nave, poi ci si sposterà a Salonicco e a Filippi, dove Paolo predicò Cristo ma fu anche imprigionato; si scenderà poi alle Meteore, i monasteri ortodossi abbarbicati sulla roccia; poi tappe a Delfi, ad Atene, sul cui colle dell’Areopago, Corinto, alla cui comunità, come ai Filippesi, Paolo scrisse lettere che sono parte del Nuovo Testamento, e infine Epidauro. e L’AZiON Chiesa IL TEMA DEL NUOVO PIANO PASTORALE In ascolto per un anno Domenica 30 luglio 2006 9 MONS. MAGAROTTO Al lavoro commissione di preti e laici A Oderzo messa con i circensi P è stato fatto negli anni scorsi. 4. Infine il piano si proponga l’obiettivo specifico di qualificare l’esperienza dei consigli pastorali parrocchiali e degli organismi di partecipazione in genere, rendendoli sempre più e sempre meglio palestre di Chiesa, luoghi in cui si fa esperienza di comunione e di comunità che accoglie la Parola del suo Signore e vive l’esperienza dell’ascolto fraterno. I consigli pastorali parrocchiali e gli organi di partecipazione in genere potranno così diventare luoghi di un ascolto umile e sereno del mondo d’oggi e veri laboratori pastorali per il territorio. Nel mese di settembre, come già è tradizione, il piano pastorale sarà consegnato a tutte le parrocchie. Sarà composto da una lettera di presentazione del Vescovo e da un testo in cui in maniera chiara saranno indicati gli obiettivi, le iniziative da mettere in atto, le varie fasi di attuazione, gli eventuali sussidi su cui contare. Mons. Francesco Tof foli Vicario per il coordinamento della pastorale er una mattina la piattaforma degli autoscontri si è trasformata in luogo di preghiera. Alla Fiere della Maddalena di Oderzo è stato rinnovato l’annuale incontro degli operatori dello spettacolo viaggiante con gli opitergini per partecipare insieme alla messa. A presiederla il vescovo emerito di Vittorio Veneto, monsignor Alfredo Magarotto. Insieme a lui, in questo giorno di festa, il parroco di Oderzo monsignor Piersante Dametto, il responsabile della Pastorale dei fieranti e dei circensi don Mirko Dalla Torre e il direttore della Migrantes don Ferruccio Sant. Durante la messa al luna park due bambine, Chantal e Valentina, hanno ricevuto per la prima volta il sacramento dell’eucaristia. «La vita – ha affermato monsignor Magarotto durante l’omelia – è un cammino e per camminare ci vuole forza e sostentamento non solo per il no- stro corpo ma anche per il nostro spirito. Gesù nell’Eucaristia è il sostentamento dello spirito. L’Eucaristia è Gesù stesso, presenza vera e reale. Ogni momento abbiamo bisogno che Gesù dall’alto ci aiuti e ci guidi nella nostra vita in cammino. Quando si è in cammino ci sono chiaroscuri che si avvicendano e rendono problematica l’esistenza. Anche in questi momenti il Signore è con noi attraverso le persone che ci vogliono bene». All’inizio della messa un profondo ringraziamento è stato rivolto dal responsabile di settore, don Mirko, a don Romualdo Baldissera per il suo impegno pastorale con le famiglie dello spettacolo viaggiante. Un caloroso benvenuto è stato rivolto al sindaco di Oderzo con l’auspicio che l’accoglienza degli operatori del luna park possa proseguire anche per il futuro. Gerda De Nardi RICEVUTI DAL VESCOVO PRIMA DELLA PARTENZA distribuite su 120 km di larghezza, distante 350 km di asfalto e 150 (ossia 9 ore) di sterrato dalla capitale Nairobi, nel nord del Kenya, vicino al lago Turkana. «In una zona abbandonata dal governo e dalle ong, dove la gente è veramente povera» ha commentato padre Godfrey, che guiderà il gruppo. Sono in dieci, più il direttore della Caritas diocesana monsignor Ferruccio Sant che li accompagnerà per un periodo. Si affiancheranno ai sei missionari presenti nell’organizzare un piccolo grest, visitare le comunità, aiutare a costruire un asilo. Ma soprattutto, come ha detto monsignor Sant in riferimento ad ambo le esperienze, «andranno per capire le cause di certe si- tuazioni (di povertà nel mondo) e poi sforzarci di cambiare già noi, qui». P asso dopo passo il piano pastorale per il prossimo anno 2006-07 sta prendendo corpo. Naturalmente è il Consiglio pastorale diocesano, eletto da pochi mesi, impegnato in primo luogo per portare a termine questo lavoro. Decisivo al riguardo è stato l’incontro del 17 giugno, quando il Consiglio si è ritirato per un’intera giornata per definirne l’impianto, che può essere così sintetizzato. Il prossimo anno pastorale conclude il triennio 2004-07 centrato sulla speranza e facendo leva, successivamente, sulla famiglia, sulla parrocchia e sulla diocesi come soggetti privilegiati. È quindi sulla Chiesa diocesana che viene puntata l’attenzione quest’anno e alla nostra Chiesa si chiede che si metta in atteggiamento di ascolto in tutte le sue componenti e specialmente negli organismi di partecipazione, per cogliere meglio ciò che il Signore le chiede in questo Mons. Francesco Toffoli momento e così essere in grado, alla fine del prossimo anno, di tracciare un cammino pluriennale. Sempre in quella riunione del Consiglio è stato affidato ad un gruppo di persone il compito di stendere il testo che poi il Vescovo presenterà a tutta la diocesi. Il gruppo, composto dal Vescovo, dalla segreteria del consiglio e di qualche altra persona, si è messo subito al lavoro perché entro il mese di luglio dovrà presentare la prima bozza del testo. La struttura e i contenuti essenziali sono già definiti e possono essere comuni- cati a tutta la diocesi in modo da poter accogliere ulteriori suggerimenti. 1. Il prossimo piano pastorale va collocato dentro l’orizzonte della speranza che nasce dall’azione dello Spirito di Cristo risorto, avendo come soggetto la Chiesa diocesana, secondo quanto era stato fissato per il triennio 20042007. 2. Ciò che deve caratterizzare il prossimo anno pastorale è dunque l’impegno ad essere sempre più e sempre meglio una Chiesa che si rende capace di ascolto di ciò che lo Spirito le suggerisce attraverso la Parola di Dio e la vita degli uomini e delle donne, gli avvenimenti piccoli e grandi della storia e, in particolare, di ciò che la Chiesa italiana dirà nel prossimo convegno nazionale che si terrà a Verona nel prossimo mese di ottobre. 3. Il piano deve mantenere vivo l’impegno a formare adulti nella fede sviluppando la varietà dei ministeri e dei carismi, come Giovani della diocesi volontari in Albania, Kenya e Madagascar «P erché andare? Per incontrare situazioni diverse da quelle di questa società ricca, ma a volte povera di valori. Vorrei che questa esperienza sconvolgesse, in senso positivo, i ragazzi». Lo ha detto il caposcout caminese Valerio Vendrame quando gli è stato chiesto perché, con i ragazzi del clan di Oderzo, venerdì 28 parte per un campo di volontariato in Albania. Non c’è miglior sintesi delle risposte emerse da tutti i presenti, alla medesima domanda, posta dal vescovo Giuseppe. Ci tro- vavamo infatti in Castello, per l’incontro, organizzato dalla Caritas, tra monsignor Zenti e i volontari che si apprestavano alla partenza per due campi all’estero. Anzi tre, si è scoperto in seguito... In parti disparate del globo, ma con salda radice comune: la continuità. A Pistull e Paqram con la Caritas: grest e non solo In 18 con auto e pulmini partiranno per i due villaggi del nord dell’Albania con cui la Caritas ha un consolidato rapporto, nato con la scuola agricola e proseguito con due campi di volontariato nelle estati 2004 e 2005. Ad entrambi ha partecipato la serravallese Eleonora Segat, che si è ripresentata dal Vescovo in vista della sua terza partenza, «perché è nella continuità che ti porti a casa i frutti», spiega. Frutti di testimonianza ne ha però già prodotti: l’amica Francesca parte per la prima volta per Pistull «perché mi ha convinto Eleonora». Assieme ai volontari, raccolti e formati dalla Caritas, che durante l’anno ha mantenuto i contatti con gli amici di oltre Adriatico, partiranno anche suor Fiora, albanese in Italia per studio, e gli scout opitergini. Grazie alle cui offerte, unite a quella del comune di Conegliano (legato a Caritas ed Albania dal progetto di prevenzione della prostituzione), verrà donato alla serra che opera in loco col sostegno della Caritas vittoriese un motocoltivatore. A guidare il gruppo a Pistull e Paqram sarà don Benito Introvigne, di Vistorta. «Svolgeremo nei due villaggi un grest sul tema “Ama la tua terra”; inoltre avremo degli incontri di conoscenza con i giovani del posto e contribuiremo, probabilmente, a ridipingere una chiesa». In Kenya con i Missionari della Consolata: “dove la gente è veramente povera” A ricevere la benedizione del vescovo Giuseppe in Castello anche un gruppo di volontari guidato e formato dai Missionari della Consolata. In parte provenienti dalla diocesi di Treviso, ma maggioritariamente dalla nostra, con una nutrita rappresentanza di Villa di Villa di Cordignano, molti con alle spalle (ecco la continuità!) un viaggio missionario in Brasile nel 2004, venerdì 28 partono per il Kenya. Destinazione una parrocchia fatta di 40 comunità Francesca ed Enrico: viaggio di nozze a fare volontariato Quasi a sorpresa anche una coppia si è intrufolata in Casa Esercizi dove il Vescovo stava incontrando i volontari. Una coppia in senso proprio del termine: all’indomani, sabato 22, si sarebbero sposati. Ma anche volontari a tutti gli effetti: Francesca Tavian ed Enrico Varnier di Villa di Villa martedì 25 sono partiti per il Madagascar. Per un viaggio di nozze in missione, ad Ivato, a mettersi a disposizione. Proprio come per anni, e nello stesso luogo, ha fatto il padre di Francesca. Tommaso Bisagno Francesca Tavian ed Enrico Varnier già partiti per il Madagascar A sinistra: i volontari in partenza per il Kenya con i Missionari della Consolata 10 cerca su linee staminali derivate dalla distruzione di embrioni umani. Gli embrioni verranno distrutti in laboratori privati e, poi, le linee staminali ottenute saranno comprate dai ricercatori dell’Unione europea. A livello scientifico, la decisione presa a livello europeo implicitamente esige un chiarimento: qual è il momento discriminante che stabilisce che dall’embrione, condannato comunque alla distruzione, possono essere prelevate le linee di cellule staminali? Il fatto di non aver posto una data precisa su quando è avvenuta la distruzione degli embrioni rivela ancora una inaccettabile ambiguità: i ricercatori potrebbero non chiedere finanziamenti per progetti riguardanti la distruzione degli embrioni e farlo, in ono attesi in cento a Fossalta Maggiore e Cavalier da venerdì 28 a domenica 30 per Evocation 2006, quarta edizione della Giornata diocesana della gioventù. «Gli iscritti – spiega Nadia Fantuzzo del gruppo organizzatore – vanno circa dai 18 ai 40 anni. Rispetto alle passate edizioni, l’età media si è un po’ alzata». Ai cento giovani partecipanti vanno sommati le donne della parrocchia che opereranno da volontarie per cucinare i pasti, e i sacerdoti e laici che gestiranno alcuni dei momenti di formazione. Tra loro anzitutto Silva De Luca e don Fabio Dal Cin, del Centro diocesano vocazioni, «che hanno seguito fin dall’inizio Evocation», spiega Fantuzzo. Nonché don Pier- laborazione (con le due diocesi) – spiega Perin – sono allo studio. La nostra filosofia è comunque quella di fare quello che (i destinatari) ci chiedono, non quello che vogliamo noi». L’impegno del comune di Conegliano dovrebbe, come avvenuto per il progetto in Albania, potersi avvalere di fondi messi a disposizione dalla Regione (legge 41/97) per iniziative di questo tipo. Né per Conegliano né per la Caritas, tuttavia, Ivano-Frankivsk e ChortkivBuchach sono isole, bensì solo tessere di un puzzle di impegno nel medesimo ambito. Che per Conegliano ha il senso dell’attenzione alle proprie comunità straniere residenti. «I gruppi di immigrati del Senegal e della Nigeria mi hanno chiesto di andare ad incontrare le autorità nei loro paesi d’origine. Si sentono abbandonate a se stessi, mentre invece sentono il bisogno di mantenere i contatti. Ed infatti quando in precedenza ho incontrato ministro e viceministro dell’Albania lo ho detto loro chiaramente: dovete venire a trovare la vostra gente!». Mentre per la Caritas emerge anche un consolidato rapporto di amicizia con l’Ucraina: tanto che per il 21 novembre monsignor Sant è invitato ad Ischiv dal parroco don Roman Huk per l’inaugurazione della ex casa del popolo che il comune ha ceduto alla parrocchia ed è stata da questa trasformata in centro pastorale per la parrocchia e per la forania. Un progetto che la Caritas ha sostenuto, grazie alla generosità di molti, con 11 mila euro. Particolare significativo: Ischiv è nella diocesi di Ternopoli, della regione cioè da cui arrivano tante delle badanti che lavorano nel nostro territorio. (TB) Staminali, passo indietro I “le fasi successive” a quella della distruzione degli embrioni umani. Il Sir, agenzia della Cei, spiega che “la decisione, presa anche grazie al voto favorevole di Italia e Germania, suona come un compromesso, una scelta da ‘Giano bifronte’: da una parte, si proibisce la distruzione di embrioni umani al fine di prelevare cellule staminali, da un’altra, si autorizza a fare ri- CARITAS E CONEGLIANO Prostituzione, impegno in Ucraina P rosegue l’impegno congiunto di Caritas diocesana e comune di Conegliano contro la tratta e lo sfruttamento degli immigrati. Un impegno che non si limita però al soccorso a quanti si trovano in situazione di difficoltà in Italia, in primo luogo le donne straniere costrette alla prostituzione, ma coinvolge anche i paesi di provenienza. Per evitare che chi, alla ricerca di una vita dignitosa o comunque migliore, decide di partire per l’Italia, non si lasci abbindolare dalle esche dei malintenzionati. Dopo la convenzione siglata ad aprile con il governo dell’Albania per il progetto “Trafficking”, il direttore della Caritas monsignor Ferruccio Sant e l’assessore ai servizi sociali del comune di Conegliano Enzo Perin si sono recati a giugno in Ucraina, altra nazione dell’Europa dell’Est da cui cospicuo è l’esodo verso la Sinistra Piave, e femminile anzitutto. «Abbiamo stretto un accordo – spiega monsignor Sant – con le diocesi di Ivano-Frankisvk e di Chortkiv Buchach, il cui vescovo monsignor Ireneo Bilyk ho anche incontrato, per la realizzazione di ma- teriale informativo». Il cui contenuto dovrà servire a mettere in guardia da promesse troppo apparentemente irresistibili e descrizioni dell’Italia come Bengodi da parte di trafficanti di esseri umani. Che possono suonare particolarmente tentatori a giovani che crescono senza la guida della famiglia: in molti paesi dell’Ucraina, infatti, sono rimasti solo vecchi e bambini, uomini e donne sono migranti. «Le modalità della col- L a comunità dei frati minori che custodisce da cinque secoli la basilica di Motta di Livenza, si sta preparando per il grande evento del prossimo Giubileo che sarà nel 2010. Anche se in realtà mancano ancora una trentina di mesi, i preparativi sono già ben avviati. A fare il punto della situazione è padre Vittorio Bellè, da quasi tre anni rettore del santuario. «Come frati del santuario, ci siamo già attivati per questo grande anno giubilare. Il nostro desiderio è quello di arrivare preparati a questo grande appuntamento. La preparazione che faremo vuole essere un po’ un’imitazione di A FOSSALTA E CAVALIER seguito, per quelli sulle linee cellulari già estratte da embrioni distrutti”. La parola definitiva spetta all’Europarlamento entro il prossimo autunno. Qualche giorno prima del voto europeo il Senato ha approvato, con i soli voti del centrosinistra, una risoluzione che impegna il Governo a sostenere solo ricerche che non implichino la distruzione di embrioni, che valorizzino la ricerca sulle cellule staminali adulte, comprese quelle cordonali, sollecitino la definizione di criteri certi per stabilire la morte riproduttiva degli embrioni, al fine di utilizzare per la ricerca cellule destinate comunque a non essere impiantate e ad andare distrutte. La risoluzione è valutata negativamente da “Scienza&Vita” che definisce “equivoca la definizione di embrioni umani ‘non impiantabili’. Sicuro, invece, che tali embrioni vengono di fatto distrutti, se utilizzati per la sperimentazione”. “Scienza&Vita”, d’altro canto, “prende atto che la stessa mozione promuove la ricerca sulle cellule staminali adulte, che essa da tempo sostiene”. DECISIONE DELL’UNIONE EUROPEA ministri europei per la Competitività hanno approvato i finanziamenti alla ricerca per il periodo 2007-2013, introducendo alcune limitazioni alle possibilità di ricerca: no alla clonazione, no alla creazione di embrioni solo per scopo di ricerca, e per ottenere l’appoggio di paesi come Germania e Italia, no alla distruzione di embrioni umani per prelevarne cellule staminali. Polonia, Lituania, Malta, Slovacchia e Austria hanno mantenuto il loro voto contrario. La nuova formulazione di compromesso contiene due frasi in base alle quali non si prevedono finanziamenti Ue per progetti di ricerca volti alla distruzione degli embrioni per produrre le cellule staminali. Rimane però il via libera per finanziare a livello Ue e L’AZiON Chiesa Domenica 30 luglio 2006 PREPARAZIONE AI 500 ANNI Il Papa invitato alla basilica di Motta quella che è stata la preparazione per il Grande Giubileo della chiesa universale del 2000. Saranno tre anni di preparazione caratterizzati da un’importante innovazione, che riteniamo utile sia per la nostra diocesi, quella di Vittorio Veneto, che per quelle limitrofe, e cioè la “Peregrinatio”». Cioè? «L’immagine della nostra Madonna, passerà per tutte le parrocchie della diocesi. Inoltre, in qualche momento di “pau- sa”, pensiamo di poterla offrire alle parrocchie di altre diocesi a noi vicine: penso alle parrocchie della diocesi di Treviso che gravitano attorno a San Donà, a quelle del Patriarcato di Venezia che gravitano attorno a Caorle, Jesolo ed Eraclea e a quelle della diocesi di Concordia-Pordenone con Portogruaro, Concordia Sagittaria e la zona di Pasiano. Oltre a questo – spiega ancora padre Vittorio –, ci vo- L’ultimo Evocation con don Pierluigi S gliamo preparare a livello spirituale, catechetico e culturale. Si è insediata una commissione di otto membri, tre componenti dell’amministrazione comunale, tre componenti della parrocchia tra i quali il parroco, e due frati. Il compito della commissione sarà quello di programmare qualche incontro culturale, catechetico e anche di preghiera. La prima tappa fondamentale del percorso sarà il prossimo 9 marzo 2007 quando avrà inizio la Peregrinatio con l’effige della Madonna, che si protrarrà fino al 2009». Il passo successivo della chiacchierata con il rettore della basilica, riguarda il calendario degli eventi: «Al di là della data giubilare che ri- luigi Cesca, all’ultimo Evocation nel ruolo di parroco di Fossalta e Cavalier, nel quale sta per essere sostituito da don Mirko Dalla Torre. Il programma della tre giorni, che ha come filo conduttore “La Parola libera, libera la Parola”, si apre venerdì 28 con l’accoglienza alle 18.30 a Fossalta Maggiore, vicino alla chiesa e al salone parrocchiale in cui gli iscritti ad Evocation pernotteranno. La prima serata ruoterà intorno allo spettacolo di poesia, musica e riflessione “Per incanto e per Amore”, a partire dalle 21.30, a cui seguirà l’adorazione in chiesa. Sabato mattina dedicato alle attività in gruppi; nel pomeriggio la confessione e alle 18.30 il pellegrinaggio “In cammino con la Parola, lampada ai miei passi” da Fossalta a Cavalier, nella cui chiesa si terrà alle 21 la veglia di preghiera “Gesù, la Parola perfetta”, presieduta dal vescovo Giuseppe. La domenica conclusiva, come accade anche in tutte le Gmg, ruoterà intorno alla messa, che si celebrerà alle 10.30, all’insegna del motto “Per nutrirci della Parola e del Pane”. Chiuderà Evocation, verso le 13.30, lo scambio del segno e del mandato. A messa finale, veglia di sabato e spettacolo di venerdì sono invitati tutti gli interessati, a partire dalle parrocchie di Fossalta e Chiarano. Per informazioni visitare www.evocation.too.it o chiamare Nadia Fantuzzo al 349-1352432. Tommaso Bisagno guarda più strettamente la città di Motta, è in programma per il mese di settembre la grande processione, per la quale vedremo chi invitare. Sicuramente avremo con noi il Patriarca di Venezia e poi, anche se sarà difficile, puntiamo ad avere tra di noi il Papa o quanto meno un suo Legato». Oltre alla preparazione spirituale dell’evento, in questi mesi sono in corso dei lavori di restauro che hanno già riguardato l’interno della chiesa, e che nel prossimo futuro riguarderanno anche il campanile. A quel punto poi mancheranno soltanto la tinteggiatura interna ed esterna dell’intero complesso basilicale. Marco Guerrato e L’AZiON Chiesa Domenica 30 luglio 2006 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Domenica 30 luglio: Celebra la Messa a Soligo (ore 10.30). Il ragazzo dei cinque pani e due pesci Domenica 30 luglio - 17ª del tempo ordinario - anno B 2Re 4, 42-44; Sal 144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15 Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente Prima settimana del Salterio P er cinque domeniche consecutive la liturgia domenicale dell’anno B ci offre per intero il testo del capitolo sesto del Vangelo di Giovanni, interamente di sapore eucaristico. Fin dalla sua apertura, che fa da portale di ingresso nel mistero eucaristico, segnata dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il testo, famoso, viene avviato dall’evangelista, sempre attento alla comunità destinataria del suo scritto, rilevando che “una grande folla seguiva Gesù, vedendo i segni che faceva sugli infermi”. Ci sentiremmo autorizzati a pensare ai tempi d’oro. Dove tutto va a gonfie vele. E Gesù appare in tutto il fascino di un trascinatore di popolo. Capace di risolvere alla radice i problemi dell’uomo. Vedremo che lo stesso capitolo, aperto con solennità di presenza esuberante di folla, si chiu- derà con una folla che si sfoltisce, fino a ridursi ad uno sparuto resto concentrato nei dodici, quando Gesù chiede di fare una scelta radicale nei suoi confronti: non un Gesù da sfruttare come taumaturgo e applaudire come un divo, ma da seguire e assimilare, diventando veramente suoi discepoli. La folla, ovviamente, ha fame. Le soluzioni facili non tardano a pronunciarsi. Gesù invece dà la soluzione sua. Non importa se la situazione sembra al limite dell’assurdo. Gli basta una modesta disponibilità. Che non tarda a farsi avanti: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci!”. La sproporzione con la folla è evidente. Ma Gesù non chiede altro. Compie un gesto del tutto eucaristico, allusivo di certo di quella moltiplicazione all’infinito di se stesso come pane eucaristico per la fame spirituale di tutti gli uomini: “Gesù prese in mano i pani e compì il rito del rendimento di grazie”. È proprio l’Eucaristia, il rendimento di grazie sommo al Padre. Adesso più nessuno è condannato alla fame. Poiché di pane, e di pesce, ve n’è in sovrabbondanza. E Gesù prepara il terreno a fare il sal- NOMINE to di qualità: dal pane materiale a quello spirituale. Poiché solo il pane spirituale, che si identifica con la Persona di Gesù, Parola di Verità e Pane di Vita, sazia davvero l’uomo, che in Lui comprende il senso del vivere umano. Solo quel pane, al dire di Paolo nella lettera agli Efesini, consente di vivere la vocazione cristiana: “Vi esorto a comportar vi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace”. Un solo rilievo per le famiglie e per le comunità cristiane. Che cosa si attendono da Gesù? Chi è realmente Gesù per le nostre famiglie e per le nostre comunità cristiane? È considerato più colui che deve risolvere i problemi della nostra quotidianità, o Colui che, grazie al suo essere Eucaristia per noi, ci rende capaci di vivere in maniera degna dell’essere famiglia cristiana e comunità cristiana? E sono disposte a mettere a disposizione di Cristo le loro risorse perché Lui le moltiplichi a beneficio degli altri? + Giuseppe Zenti G li amici confratelli hanno voluto ricordare don Feliciano Gallon (nella foto), morto a soli 28 anni nel 1972, con la pubblicazione della storia della sua vocazione, che egli stesso scrisse con stile semplice e incisivo. Il libro ha un titolo curioso: “Prete io? Marameo” (Grafiche Bernardi, luglio 2006). È articolato in quindici brevi capitoli, resi vivi dall’uso di dialoghi, in cui “si apre il sipario su una vicenda interiore, più misteriosa che travagliata, che si dischiude sull’alba di una vita sacerdotale ancora profumata di sacro crisma” come scrive il vescovo Giuseppe nella presentazione. Continua il Vescovo: “Questo scritto, che leggerai d’un soffio e ti darà un saggio della grave perdita che è stata la morte tragica di don Feliciano, ti aprirà comunque alla contemplazione di un dono che Dio ha riservato alla nostra Chiesa”. In appendice vengono proposte nove poesie redatte da don Feliciano. Ne proponiamo due. SIGNORE Signore, son fatto di fango pesante che al mio slancio tarpa le ali. Una scintilla divina 11 I l vescovo Giuseppe ha disposto le seguenti nomine: Don Pietro Silvestrini, parroco di Campomolino di Gaiarine, è nominato anche parroco di Gaiarine. Don Marco Pizzol, arciprete di Codognè e amministratore parrocchiale di Roverbasso, è nominato anche amministratore parrocchiale di Cimetta di Codognè. PARÈ: PROFESSIONE DI SUOR LUIGINA SILVESTRIN D omenica 30 luglio, alle 10.30 nella chiesa di Parè, vi sarà la professione religiosa perpetua di suor Luigina Silvestrin, dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane di don Bosco). Presiede la celebrazione il vescovo Armando Bucciol e concelebra il nuovo vicario generale monsignor Martino Zagonel. Saranno presenti l’Ispettrice salesiana del Triveneto e la direttrice del collegio Immacolata di Conegliano. Suor Luigina è nata a Parè 34 anni fa. Fino a 19 anni ha lavorato alla Rosada di San Fior. Nel 1993 decise di trascorrere un mese in una missione salesiana in Patagonia (Argentina). Rientrata da quell'esperienza chiese l'aspettativa alla Rosada e ripartì nuovamente per l'Argentina. Dopo un anno nella Cordigliera, come responsabile di una casa che ospita una trentina di bambini, decise di consacrarsi. Ma per un anno lasciò “decantare” ogni decisione: ritornò al lavoro e dopo un anno prese la decisione definitiva di entrare nel noviziato delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane) a Cordoba. Siamo nel 1996. Quattro anni più tardi fa la prima professione religiosa a Bahia Blanca. Nel frattempo si è laureata in pedagogia e ha appreso in modo perfetto lo spagnolo. Attualemente è missionaria tra i poveri di Carmen de Patagones, sempre in Aregentina. DUE POESIE DI DON GALLON TRATTE PRIMA PROFESSIONE PER DUE DA UN LIBRO APPENA USCITO SALESIANE DIOCESANE Fratello, sei stanco... odorosa si brucia il chicco d’incenso, il mio fango pesante si sciolga nell’arcano Tuo amplesso divino. FRATELLO, SEI STANCO... in me Tu spirasti un giorno lontano. A Te io aspiro, anelando, di Te io ho sete ogni istante. Ma il fango di cui mi vestisti a terra spesso m’opprime. Ed io soffro, Signore, d’essere così lacerato. Dolce Signore, sollevami! Innalzami fino a Te! Come in nube tenue Fratello, sei stanco, lo so, e un amaro pungente ti morde il palato. Con desolato dolore trascini il peso della vita. Un tempo attendevi impaziente sul molo inondato di sole il viaggio pieno d’arcano nel mare fascinoso del mondo. La fragile tua navicella lasciò il tranquillo li- do d’infanzia. Cullata pian piano dall’onda s’avventurò nell’azzurro infinito. Ma vennero presto le nubi nere di minaccia furente. L’onde s’alzarono immense, sbatterono il povero legno. Come relitto ora galleggia sul baratro dell’esistenza. Fratello, ascolta coraggio, anch’io come te sento amaro di sale, nella bocca riarsa di pena. Fratello, dimmi – Ti amo –. Nell’oceano dolorante dell’umano più lieve ci sarà navigare. L e suore del collegio Immacolata di Conegliano, riconoscenti a Dio per aver chiamato tre giovani a testimoniare la bellezza del Suo Amore, annunciano con gioia la prima professione religiosa di suor Eliana Biffi, della parrocchia del Duomo di Conegliano, di suor Paola Vendrame, di Orsago, e di suor Katalin Kovacs di Budapest (Ungheria), che si celebrerà domenica 6 agosto alle 15 a Torino nella Basilica di Maria Ausiliatrice. FERIE DI CURIA,AZIONE,TIPSE, LIBRERIA E ARREDI SACRI E cco le date di chiusura per le ferie estive degli uffici e negozi diocesani. Uffici della Curia vescovile: dal 7 al 22 agosto, riaprono il 23 agosto. L’Azione e Tipse: dal 7 al 25 agosto, riaprono il 28 agosto. Libreria Pove e negozio Arredi sacri: dal 31 luglio al 19 agosto, riaprono il 21 agosto. IN OTTOBRE A MEDJUGORJE CON “REGINA DELLA PACE” I l gruppo Regina della pace di Vittorio Veneto propone un pellegrinaggio a Medjugorje dal 3 al 7 ottobre. Sono giornate dedicate alla preghiera nella piccola località di Medjugorje e alla visita del monte dell’Apparizione (Podbrdo), del monte della Croce (Krizevac) e della chiesa di San Giacomo. Per informazioni e prenotazioni: Giorgio Zago 0438-57411, Lucia Zanco 347-4844597. 12 e L’AZiON Domenica 30 luglio 2006 CAMPOSCUOLA S.GIUSTINA Nuovo vigore per le amicizie E PER LA TERZA MEDIA UN GREST PERSONALIZZATO Spiritualità per gli animatori il valore aggiunto di Cordignano C entoventisei ragazzi, 30 animatori, una dozzina di laboratori per tre settimane di attività, dieci squadre che si contendono la vittoria finale nei giochi e al mercoledì giornata dedicata alle uscite. Il grest di Cordignano si presenta così ad un primo sguardo, ma se si va in profondità c’è un qualcosa in più che ne costituisce il valore aggiunto. Gli animatori non sono infatti impegnati solo nella preparazione dei lavoretti, dei giochi, della storia da narrare ai ragazzi, ma anche nel curare la loro spiritualità sotto la guida del parroco don Piergiorgio. E così per un intero pomeriggio essi si sono trasferiti per un ritiro a Villa Regia di Pordenone. “Dal servizio alla missione” questo potrebbe essere il titolo dell’esperienza che ha permesso ai giovani di ascoltare le testimonianze di due missionarie e di un giovane che si sta preparando al sacerdozio, appartenenti alla comunità che li ha ospitati. «Questo momento – spiegano gli animatori Carlo, Elena e Luana – viene proposto ogni anno. Per noi è importante perché ci permette di riflettere e di confrontarci sulle cose più profonde della vita. Preghiamo e discutiamo insieme sul nostro compito di animatori, stando attenti al lato cristiano di ciò che facciamo». Anche per i ragazzi del grest, che è guidato dai responsabili Erika, Federica e Mirco, sono previste iniziative particolari. Tra queste la giornata dedicata al sacramento della Riconciliazione, la visita alla casa di riposo San Pio X e ai suoi ospiti e la proiezione di un film dedicato al tema del grest, la famiglia. I ragazzi di terza media da parte loro seguono un itinerario personalizzato PARROCCHIA DI SARMEDE Con Robin Hood al Punto Verde T rentotto bambini dai tre ai sei anni e sei animatrici si incontrano quotidianamente alla scuola materna parrocchiale di Sarmede per dar vita al “Punto Verde”. Nata dal desiderio della parrocchia di offrire un servizio alle famiglie dei più piccoli, l’iniziativa si sta rivelando ancora una volta molto apprezzata (prima di tutto dai bambini) ed estremamente interessante perché interseca momenti di gioco, laboratorio, canto e formazione. Il filo conduttore di quest’avventura, che dura per tutto il mese di luglio, è la storia di Robin Hood, che sarà al tempo stesso il soggetto dello spettacolo finale allestito dai bambini stessi e dalle animatri- ci e dedicato ai genitori. L’appuntamento è per la sera del 28 luglio. «Abbiamo scelto Robin Hood – spiegano le animatrici – per focalizzare il tema della giustizia e far capire, attraverso la storia, che è importante aiutare chi è meno fortunato. Il percorso formativo viene sviluppato anche con diverse attività». Poi al Punto Verde c’è spazio per tanta creatività. I laboratori sono particolareggiati per età, mentre per realizzare i lavoretti vengono utilizzati materiali riciclati – dalle bottiglie di plastica alla pasta scaduta fino alle scatole di cartone – in modo tale da unire il lato creativo alla volontà di trasmettere un messaggio educativo. I ragazzi di Santa Giustina in gita sul “trenino dei minatori” C Gli animatori di Cordignano volto alla conoscenza del paese, delle sue bellezze e realtà e alla loro formazione dal momento che a partire dal prossimo anno saranno potenziali animatori a tutti gli effetti. Grazie anche alle uscite sul territorio essi hanno potuto ammirare le case tipiche di Cordignano, le chiesette quali quella della frazione di Silvella, la casa di riposo. Il percorso è diventato materiale per realizzare un cartellone che sarà esposto durante la festa finale prevista per venerdì 28 lu- glio. Il tempo dedicato ai giochi diventa esso stesso occasione di collaborazione e crescita. «La scelta – continuano gli animatori – è stata quella di formare, per i giochi, dieci gruppi misti formati da bambini dall’ultimo anno di asilo a ragazzi delle medie. Abbiamo notato che all’interno delle squadre i componenti si aiutano a vicenda e i più grandi si sentono responsabilizzati nei confronti dei più piccoli». Gerda De Nardi Alla comunità cristiana di Sarmede i piccoli del Punto Verde si sono invece presentati in una domenica di metà luglio. A loro infatti è andato il compito di animare la messa con i canti imparati durante la settimana e di preparare i doni da portare all’altare. A dire il vero già dalle prime settimane nella chiesa parrocchiale faceva bella mostra di sé il cartellone con le foto che ritraevano i piccoli intenti nelle diverse attività. Tutto questo naturalmente è possibile grazie all’impegno e alla passione delle animatrici, della loro coordinatrice e di chi quotidianamente è presente al Punto Verde per dare il meglio di sé: Federica, Francesca, Maria Chiara, Marta, Laura, Sara, Silvia, Monica e Rita. (GDN) CARPESICA Rivoluzione in arrivo al grest: a guidarla Eva Da Dalt I l grest di Carpesica si evolve e si trasforma. A guidare questa grande macchina del divertimento, sotto l’occhio vigile di don Primo, ci sarà Eva Da Dalt, e ad affiancarla Jessica De Toffoli ed Enrico Della Coletta. Cosa c’è da aspettarsi? Sicuramente un grest scoppiettante ed innovativo visto che, ormai da troppi anni, la struttura e l’impostazione dell’iniziativa sono rimaste intatte e, quindi, via alla rivoluzione! Il grest si svolgerà dal 21 agosto al 3 settembre. Trovate i moduli di iscrizione presso: canonica di Carpesica, alimentari Camelin Silvia, panificio Della Coletta, www.carpesica.megablog.it. Informazioni: 0438-560167. on l’arrivo della bella stagione, ecco che è giunto anche il tempo delle vacanze... perciò nella parrocchia di Santa Giustina, come ogni anno ormai da molto tempo, è stato organizzato il campo scuola in Val Aurina. Quest’anno è stato proposto a ragazzi dai 13 ai 18 anni. Data l’età, sono state affrontate nelle discussioni anche tematiche importanti. Tra le molte escursioni e i numerosi momenti di festa, molte sono state anche le riflessioni, sia di carattere spirituale, sia con temi attuali, che abbiamo trattato anche grazie all’aiuto del nostro parroco don Enrico e di tutti gli altri collaboratori. Ma non l’hanno fatta da padrone solo le discussioni, bensì anche le escursioni, molto belle e suggestive, grazie a due nostri compagni che ci hanno fatto da guida, e i momenti di festa, molti di giorno ma concentrati in particolar modo alla sera. Anche l’amicizia ha avuto un ruolo importante. Amicizie già consolidate da tempo hanno riscoperto quel quid che mancava e hanno ripreso nuovo vigore: e ne sono nate anche molte di nuove, che speriamo durino al di fuori del camposcuola. Perciò, posso dire che anche quest’anno la settimana in Val Aurina ha avuto un esito positivo (complice forse il bel tempo e il magnifico posto). Per questo non mi resta che aspettare la prossima estate da passare nuovamente in compagnia! Giulia SAN MARTINO E REVINE LAGO AL CAMPOSCUOLA Tu sei speciale! “U n gruppo unito che il Signore dice ad odi veri amici che gnuno di noi. “Lo Stock – capisca la scrivono forza del gli animadialogo, la tori sul fosolidarietà, glio di inla comtroduzione prensione, al campoil rispetto”. scuola – è Otteneril segno lo è uno deche su di gli obbiettinoi fa il Sivi del camgnore per poscuola renderci che le parspeciali; rocchie di ed è quello San Martiche noi ano di Colle L’albero logo del camposcuola nimatori e di Revine cerchereLago hanno iniziato do- mo di fare, modestamenmenica 23 luglio e conclu- te, sui nostri speciali anideranno mercoledì 2 ago- mati”. sto a Laggio di Cadore nelCi riusciranno? I genila casa dell’associazione tori hanno una prima posFamiglie rurali Sinistra sibilità di verificarlo doPiave. menica 30, quando si tieFilo conduttore, e a dar ne la giornata a loro dedimanforte per raggiungere cata, che avrà come perni l’obbiettivo di cui sopra, la messa delle 11 e il sarà un racconto dal titolo “Grande cerchio dei geni“Tu sei speciale”: ossia ciò tori” alle 15.30. (TB) e L’AZiON Domenica 30 luglio 2006 RECORD DI AFFLUENZA AL GREST DI TORRE DI MOSTO TUTTA LA SODDISFAZIONE DI LUCIANA PALAMIN Centosessantaquattro! G rest da record per Torre di Mosto. L’edizione 2006 infatti, svoltasi dal 3 al 21 luglio, ha visto la partecipazione di 164 ragazzi (il numero più alto degli ultimi anni) e di ben 45 animatori, tra i quali si è distinto un entusiasta gruppo di “aiutanti” quattordicenni. A questi si è aggiunta l’ormai irrinunciabile collaborazione di 15 mamme che, come ogni anno, si sono rimboccate le maniche e hanno preparato i locali, acquistato i materiali, coordinato i laboratori manuali. Insomma, veri e propri angeli custodi del grest, che garantiscono un’impeccabile organizzazione delle giornate e che anche durante l’anno, come “Gruppo Arkè”, promuovono raccolte fondi per sostenere le attività del gruppo di animatori. «Siamo davvero soddisfatte per come è andato il grest a Torre quest’anno – afferma Luciana Palamin, rappresentante delle mamme –. L’alto numero di ragazzi e animatori che si sono ritrovati tutte le mattine dalle 9 alle 12 per pregare, giocare, creare, esprime il bisogno di aggregazione dei nostri figli. In particolare, credo che queste cifre possano essere lette anche come un “ritorno all’oratorio”: per questo speriamo che i lavori di restauro del nostro patronato inizino presto e restituiscano alla comunità una struttura funzionale importantissima». Frutto della stretta collaborazione tra parrocchia e Comune, il grest di Torre si avvale anche del prezioso contributo di due operatori dell’Ulss 10 che lavorano nell’ambito del “Progetto minori”. È al- tema del grest, “L’allegra fattoria”. «In quell’occasione – continua la signora Luciana – i bambini hanno potuto vedere da vicino e toccare con maVolontari (sopra) e animatori (sotto) del grest di Torre no diversi animali e conoscerne le particolarità. Ognuno di loro ha poi realizzato un disegno sull’aspetto della visita che più lo aveva colpito e il più bello è stato premiato con un l’interno di questo proget- caloroso applauso». Per la to, infatti, che si inserisce prima volta, inoltre, è stail percorso educativo che ta organizzata la serata gli animatori (dai 14 ai 19 conclusiva, con i genitori anni) seguono durante tut- come invitati principali: to l’anno e che culmina musica, tante scenette diproprio con il grest. Tra le vertenti e, come gran finovità dell’edizione appe- nale, la proiezione di un vina conclusa è stata molto deo in dvd sui momenti apprezzata l’uscita alla fat- più significativi delle tre intoria didattica presso l’a- dimenticabili settimane di griturismo “La via Antiga” grest. di Staffolo, in linea con il Beatrice Doretto 13 CONEGLIANO E PONTE D.P. Campi scout: tutti insieme in Valmorel U n campo di gruppo è l’occasione in cui tutti gli associati di un gruppo scout (lupetti, esploratori e guide, novizi, rover e scolte e capi) decidono di condividere qualche giorno di campo per rafforzare l’idea di appartenenza al gruppo, per confrontarsi su temi fissati nel Progetto educativo di gruppo, per festeggiare qualche particolare ricorrenza. È quello che capita a due gruppi della nostra zona scout di Vittorio Veneto, quello di Ponte di Piave e quello di Conegliano, che si trovano a vivere il loro campo nello stesso luogo a Valmorel di Limana (già teatro dei campi di gruppo del Torre di Mosto nel 2004 e dell’Oderzo nel 2005), condividendo per qualche giorno gli spazi, peraltro ampi, di Pian del Vescovo. Gli scout di Conegliano hanno il loro campo dal 7 al 14 agosto; quelli di Ponte di Piave dal 30 luglio al 7 agosto i lupetti, dal 29 luglio al 10 agosto gli esploratori e le guide, dal 3 al 10 agosto novizi, rover e scolte. Per il gruppo di Conegliano si tratta di celebrare la prestigiosa ricorrenza degli 80 anni di scoutismo; per il Ponte di Piave, invece, si tratta di dare un segno di coesione per un gruppo ben più giovane (poco più che decenne) che sta vivendo un buon momento di collaborazione con le famiglie degli associati. Il campo di gruppo non esclude le attività di campo delle tre branche (branco, reparto, noviziato-clan). Tali momenti vengono però ridimensionati e di solito resi funzionali, in termini di obiettivi e di struttura, al momento dell’incontro comunitario. Al termine di un campo di questo tipo il gruppo ne esce rafforzato nella sua dimensione comunitaria, che dà modo ai capi di sperimentare sul campo l’efficacia di un metodo che, pur adattato alle varie fasce di età, conserva degli elementi accomunanti, come il gioco, l’imparare facendo, la coeducazione, che lo rendono ancora attuale e affascinante. Gaetano de Biase PRIME FOTO DEL CONCORSO DE L’AZIONE “Guarda che estate”... con Alessia e Simona! C ominciano ad arrivare le prime fotografie per GrandEstate, il concorso organizzato da L’Azione con l’associazione Noi, in collaborazione con il negozio Manighetti di Vittorio Veneto, per premiare le più significative immagini che in un solo click raccontano e sintetizzano lo spirito di un grest o di un camposcuola tanto che... ti sembra di essere lì! Un esempio? Veronica Dal Cortivo della parrocchia di Campodipietra ci ha inviato cinque foto del suo grest (sono infatti cinque le foto che al massimo ciascun grest o camposcuola può spedire). Tra cui quella che pubblichiamo qui sopra, che raffigura, ci spiega Veronica, “Alessia con l’animatrice Simona, nel salone di Campodipietra per seguire la rappresentazione teatrale sulla vita di Giuseppe dei ragazzi di seconda media”. Come promesso, infatti, di ogni parrocchia che parteciperà al concorso pubblicheremo almeno una fotografia, per darvi l’onore di comparire sulle pagine de L’A- zione. Quanto agli altri premi, si deciderà a fine settembre, quando la giuria si riunirà, valuterà le foto che spiccheranno “per originalità del soggetto, simpatia della situazione, espressione visiva del messaggio educativo, qualità dell’immagine” (come indica il regolamento) e alle migliori assegnerà i pacchi-premio di prodotti per la creatività, utili magari per i futuri grest, offerti dalla ditta Manighetti. Per partecipare è necessario inviare le vostre foto, con una breve spiegazione, a [email protected] o alla redazione in via Stella 8, 31029 Vittorio Veneto; ma anche compilare e inviare, per posta o via fax (0438-555437), la scheda di iscrizione che trovate a lato. Tutte le informazioni e il regolamento dettagliato li trovate sul sito www.lazione.it cliccando su logo di “Guarda che estate”; oppure contattateci a [email protected] o 0438-940249. Tommaso Bisagno Tutte le informazioni sono sul sito www.lazione.it DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA "GRAND’ESTATE" La parrocchia di …………………………..………con sede in via………………………………………...n°……… in comune di ……………………………………………………………………. chiede di partecipare all’iniziativa "Guarda che estate!" organizzato dall’Associazione NOI Vittorio Veneto con sede in via Galilei 32, 31015 Conegliano e con la promozione del Settimanale L’Azione. Referente della parrocchia per l’iniziativa "Guarda che estate!" è il/la Signor/a……………………………….…………........ Residente in ………………………………………….. via ……………………………………..............n°……… telefono…………….…………………..… e-mail…………………………..…..……………………. A tal fine, invia a L’Azione n° .…fotografie, dichiarando sotto la propria responsabilità che sono state scattate nel corso del grest svoltosi in parrocchia tra il 10 giugno ed il 15 settembre 2006. Una breve descrizione di dove e quando la fotografia è stata scattata e perché la si ritiene significativa per l’iniziativa. Con la sottoscrizione della presente il referente: - dichiara l’originalità della produzione presentata e di non aver violato diritti di copyright o diritti alla privacy; - dichiara di trasferire a L’Azione i diritti di proprietà sull’immagine, che resterà a disposizione de L’Azione per utilizzo giornalistico (le foto non saranno restituite); - di acconsentire al trattamento dei dati personali trasmessi con questa domanda di partecipazione ai sensi del DLgs 196/2003 per le finalità legate all’iniziativa. Data ……………………..…….Firma …………………………….……….……….……….……….……….… NELL’ALTO BELLUNESE In mostra i tesori d’arte sacra S i è completato il progetto “Tesori d’arte nelle chiese dell’Alto Bellunese”. Avviato quattro anni fa grazie al Gal Alto Bellunese con la collaborazione della Provincia di Belluno e della diocesi di Belluno-Feltre e di vari altri enti pubblici (sedici Comuni e quattro Comunità montane), soprintendenze e sponsor privati, il progetto, cofinanziato dall’Unione europea tramite il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, ha come obiettivo la conservazione e la valorizzazione delle chiese e delle opere d’arte in esse contenute in quanto bene culturale. «Un obiettivo che non è solo conservativo o di pura estetica monumentale ma che, innanzitutto, nelle comunità locali aiuta la crescita della consapevolezza dei valori presenti sul territorio» ha spiegato l’assessore provinciale alla cultura Claudia Bettiol. «Una presa di coscienza collettiva che diventa risorsa sostanziale anche in campo turistico. Contiamo di “CASTELLO”: premiata Forti L aura Forti è la vincitrice all’unanimità della seconda edizione del Premio nazionale “Castello di Serravalle”. Autrice teatrale, attrice, regista e traduttrice, si imposta per il testo del monologo teatrale “Nema problema”incentrato sulla vicenda di un combattente nella guerra serbocroata. La giuria, presieduta dal critico e studioso di teatro Gian Antonio Cibotto, ha inoltre segnalato “L’uomo nella nebbia” del ventunenne studente pugliese Ignazio Anello (GB). La locandina di “Tesori d’arte” condividere in futuro molte occasioni analoghe da sviluppare sull’intero territorio provinciale, in modo da costituire un unicum di offerta strutturata e partecipata. La formazione di accompagnatori per le visite guidate in loco e la produzione di strumenti informativi e di studio quali le pubblicazioni e i cd rom sulle chiese di Vigo di Cadore, di Comelico-Sappada, della Val di Zoldo e dell’Agordino vanno in questa direzione». DIBATTITO: Islam e Occidente “È meglio avere più identità in flusso continuo piuttosto che avere una sola identità statica”, disse l’intellettuale palestinese Edward Said. Così ha esordito Farian Sabahi nella serata-dibattito “L’identità islamica in Occidente”, curata da Senza Frontiere. Sabahi, italoiraniana e musulmana, ma anche cattolica, in quanto battezzata dalla nonna materna a tre giorni dalla nascita, giornalista e insegnante di storia dell’Iran contemporaneo all’università di Torino, ha presentato il suo ultimo libro “Islam: identità inquieta dell’Europa”. «Ho sempre sognato l’epoca della pacificazione religiosa» ha detto, intervenendo al dibattito, il vescovo Giuseppe. «Ma quanto dobbiamo temere un’invasione demografica da parte dell’Islam? Quanto, nella lettura del Corano, si accetta il grappolo dei criteri esegetico-culturali e quanto c’è spazio per l’integralismo?». «L’Islam in Europa ha bisogno della riforma che gli Ebrei fecero in Germania nell’Ottocento, epurando la Torà di tutto ciò che andava contro i diritti umani» ha proposto Sabahi. «La convivenza tra popoli migranti e popolo ospite si costruisce sottolineando i tratti simili e non le differenze, cosa che avviene a partire dai banchi di scuola e dagli ambienti di lavoro». (GL) I PREMI DEL LAGO FILM FEST: vincono Suppa, Muniz e De Caro F olla, applausi e una serata in spiaggia per la chiusura del Lago Film Fest. Sabato 22 la direttrice artistica Viviana Carlet, i giurati e i Viviana Carlet e Angelo Tabaro collaboratori hanno de(direttore della direzione cultura della Regione) al Lago Film Fest cretato i vincitori: fra i documentari “Gaudeamus igitur” del pordenonese Pasqualino Suppa; fra i corti, per la giuria il migliore è “Ecos” della spagnola Estefania Muñiz, per il pubblico “In braccio a Rita” di Beppe De Caro. Restano fuori dalle premiazioni i partecipanti diocesani: il documentario “Le risorse della montagna”, testimonianze degli anziani raccolte da Alberto Da Rodda di Revine Lago ed i corti “Italia 2006” di Daniele Carrer di Conegliano e “Inchiostro simpatico” del vittoriese Paolo Russo. Il premio “Rodolfo Sonego” per la migliore sceneggiatura è stato attribuito a Francesco Prisco e Carlo Montariello. (TB) A BORGO BAVER: omaggio ad Amedeo Giacomini “D e istà sot le foje de morer…” a Pianzano è stata una simpatica serata, organizzata dall’associazione spontanea Borgo Baver (in primis Daniele Botteon e Augusto Fabris) di fronte alla quattrocentesca chiesetta di San Biagio. Motivo per cui si sono ritrovate più di 400 persone è stato l’omaggio al filologo, narratore e poeta Amedeo Giacomini (scomparso a 66 anni lo scorso 23 gennaio). Giacomini, friulano di Varmo (Udine), ma di sangue trevigiano, è lo straordinario autore di “Andar per uccelli” un’autobiografia delle radici del tutto insolita nella narrativa italiana. Colma di magnificenza e poesia, solo uno sguardo distratto potrebbe ritenerla un semplice trattatello tecnico per uccellatori o un pamphlet contro l’ideologia animalista. Dopo alcune letture da libro, c’è stato anche l’applauditissimo intermezzo di chioccolo con Giuliano Marchesin “Balilla” e Claudio Pin. Mario Sanson Il celebre artista giramondo auspica un’era di pace e di fratellanza C on lo spettacolo “Cabaret Yddish”, tenutosi martedì scorso a Refrontolo, il festival internazionale “Concerti d’estate” è giunto al clou della programmazione. Mattatore della serata un artista a tutto tondo, moderna figura di profeta della tolleranza universale e della fratellanza dei popoli, come Moni Ovadia. A cosa è dovuto il revival di interesse verso la cultura ebraica? «Sulla questione ebraica l’Occidente è giunto al culmine delle sue perversioni, per cui è da lì che bisogna ripartire. È un modo per ripartire da dove si è esercitato il massimo delirio. Una vigorosa spinta in questa direzione è giunta da Giovanni Paolo II, che ha suscitato molta curiosità nel mondo cattolico invitando alla conoscenza e al confronto con l’ebraismo basandosi sulla comune radice spirituale. Questo rinnovato interesse, più in generale, appare un po’ genuino e un po’ modaiolo e in parte nasce dal fatto che la vicenda dell’ebraismo è il paradigma dell’umanità. Gli ebrei provengono da 2000 anni di diaspora durante la quale hanno indicato come vi si può vivere». L’attuale era globale è una moderna forma di diaspora? «Sicuramente non nella forma conosciuta dagli ebrei ma la globalizzazione pone questa sfida, malgrado la xenofobia e l’intolleranza, e l’idea dell’uomo universale, anche nei suoi aspetti peggiori, avanza sempre più. Il buon ebreo somiglia al buon musulmano e al buon cristiano come una goccia d’acqua perché costruisce la fratellanza universale e la giustizia su questa terra proprio come loro. Non è un caso se Gesù nel discorso della montagna dedica due beatitudini alla giustizia. E, si badi bene, la giustizia non è altro che quel sentimento che vuole che ci sia giustizia su questa terra perciò solo quando avremo fame e sete di essa dentro di noi saremo vicini ad averla veramente». Cosa pensa del conflitto israelo-libanese in atto? «Sul piano geopolitico è una guerra non voluta. Gli Hezbollah volevano tirare un po’ la corda per non farsi superare da Hamas, i Siriani per dire ci siamo an- che noi e Israele è caduto nella trappola. Il problema è che se gli Israeliani non riescono ad uscire dalla spirale della forza ci saranno sempre odio e violenza. Israele non deve subire ma almeno una volta provi a chiedere l’arbitrato dell’Onu. Questa guerra, che colpisce il Libano proprio ora che aveva trovato stabilità, è il risultato di una serie di veti incrociati cui sono sottoposti il governo Olmert dalla destra israeliana, ma anche gli Hezbollah, la Siria e l’Iran che vogliono farsi vedere forti nella direzione opposta. La chiave è la soluzione della questione palestinese, con il riconoscimento da parte di una conferenza internazionale dello Stato palestinese, l’assunzione di Gerusalemme capitale di due Stati e il ritiro dell’esercito Usa dall’Iraq. Impossibile? Ma chi FESTIVAL: Incanto yiddish e a Crevada “A vremo la pace solo quando impareremo a vivere da stranieri, tra gli stranieri. Anche in casa nostra”. Da questo punto di vista espresso all’inizio sono poi discese le quasi due ore di spettacolo con cui martedì 25 Moni Ovadia e la sua Stage Orchestra hanno convinto lo stra- bordante pubblico alle cantine Astoria, a picco sui colli, a Crevada. Ovadia ci ha condotto con parole – frammenti di umorismo fortemente ebreo – e note – lui stesso a cantare in lingua yiddisch i ritmi sincopati della musica klezmer – nel mondo dell’ebreo in esilio, geografico ma anche culturale. Danzando con grazia sul confine tra pregiudizio antisemita e autoironia sottile, mantenendo come bussola un radicatissimo tesoro di cultura, a ricordarci però anche quanto possa essere breve ma anche terribile il passaggio da uno sfottò ad un pogrom. (TB) Domenica 30 luglio 2006 PRESENTATO IL XXV FESTIVAL DI SACILE Verso le Giornate del cinema muto S aranno certamente gli applausi a spegnere le 25 candeline sulle proiezioni delle Giornate del cinema muto, in programma per l’ottavo anno consecutivo a Sacile, dal 7 al 14 ottobre, data la conferma della non disponibilità del nuovo Teatro Comunale di Pordenone. Un traguardo notevole per una manifestazione di grande spessore culturale, pronta ad offrire anche quest’anno, ad un pubblico internazionale di fervidi esperti ed appassionati, appuntamenti di valore ormai consolidato e novità che aumentano il fascino dell’evento. Fra i primi, i seminari di studio quotidiani con addetti al lavoro di chiara fama, e la Film Fair, Fiera del libro e del collezionismo cinematografico, che ospiterà anche incontri con gli autori e preziose proposte di collezionisti italiani e stranieri. Figura, invece, fra le sorprese della prossima avrebbe mai creduto che l’Europa, dopo tutti i conflitti bellici scoppiati nei secoli, si sarebbe avviata all’unificazione sotto il segno della pace?». I nostri tempi sono avviati alla tolleranza o all’intolleranza? «C’è un doppio binario. Da un lato assistiamo ad un procedere in avanti, basti pensare solamente al fatto che il razzismo è scomparso da ogni consesso internazionale e farvi riferimento scatenerebbe la generale indignazione. Dall’altro lato il capitalismo anarchico che vuole regolare le risorse naturali mostra un volto feroce. L’umanità, purtroppo, non è coerente, anzi, nell’ultimo decennio ho l’impressione che stiamo andando all’indietro. Il crollo dell’Unione Sovietica che avrebbe dovuto inaugurare una nuova era di libertà ha invece condotto al rilancio delle plutocrazie. La guerra in Iraq è un esempio lampante delle degenerazione dei valori del nostro tempo. Siamo tornati alla logica delle cannoniere e proprio da parte del Paese che si professa il più democratico al mondo. Siamo al delirio più svergognato, al crollo morale come mai prima nella storia si è era visto». Giacinto Bevilacqua A MOTTA: sabato Epcaso S abato 29 a Motta di Livenza, nell’ambito della XIV edizione di “Opera in piazza festival” di Oderzo, è in programma un concerto lirico in piazza Luzzatti. Ad esibirsi sono i cantanti americani della Fondazione Epcaso di Pittsburgh diretti da Claudia Pinza. Verranno eseguiti brani di Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini. In caso di maltempo lo spettacolo non avrà luogo. L’appuntamento è alle 21. L’ingresso è libero. edizione l’originale mostra su Charlie Chaplin, che approda per la prima volta in Europa dal Giappone, raccogliendo fotografie e documenti della collezione privata di Toraichi Kono, che dal 1916 al 1934 fu autista e poi braccio destro dell’indimenticabile attore. Ma le Giornate celebrano il loro quarto di secolo anche con la riscoperta, in copie più belle, di alcune vecchie conoscenze della manifestazione: come la casa di produzione danese Nordisk, di cui si festeggiano cent’anni di vita con una retrospettiva dedicata ad un grande della storia del cinema: Carl Dreyer, di cui verrà proiettato “Pagine dal libro di Satana”, una delle sue pellicole più affascinanti. Un altro grande ritorno sarà quello di Thomas Harper Ince, di cui ora si vedranno delle splendide copie 35 mm, in un percorso attraverso tutta l’opera del regi- SABATO 29: “JazZone” È giunta al terzo appuntamento la rassegna di musica jazz nei locali del Vittoriese, “JazZone”, organizzata dall’associazione culturale Il filò di Vittorio Veneto. Sabato 29, alle 21.30 al Marco Polo Sporting Center, si terrà il concerto del chitarrista Massimo Zemolin, del sax soprano Gigi Sella e del percussionista Luca Nardon aggregati nel Tre acoustic jazz trio. L’ingresso è libero. sta-produttore. Fondamentale sarà anche l’inedita rassegna sulla magia nel cinema, in particolare in quello d’animazione, con un’antologia di dieci tra le più affascinanti “Silly Symphonies”, mentre un’altra importante sezione sarà dedicata al cinema italiano, con le versioni muta e sonorizzata di “Cabiria”, le variazioni con “Maciste” e due rarissime produzioni napoletane, “Sole o La regina di Marechiaro” e “La rivoluzione dei pescecani”. Realizzata con il sostegno di enti pubblici e privati, fra cui la Regione Friuli Venezia Giulia e il ministero per i Beni e le Attività culturali, la manifestazione sarà preceduta dalla Settimana della critica del Festival del cinema di Venezia, ospitata a Sacile per la prima volta in settembre, evento, anche questo, che conferma il ruolo di riferimento assunto dalla città in ambito culturale. Maria Pia Arpioni BRUGNERA Chiude domenica 30 presso gli impianti sportivi la mostra collettiva d’arte contemporanea di Cesare Baldassin, Luca Bidoli, Luigi Buso, Raffaella Camarotto, Rossana Casagrande, Daniela Gambalò, Arianna Gasperina, Monica Gobatto, Luigi Onofri, Bruno Stival, Lyudmyla Strelchuk, Roberto Vettoretti e Valter Caramella. Ingresso libero. SAN CASSIANO DI LIVENZA Chiude domenica 30 a villa Varda la mostra di cento opere del pittore e illustratore Giorgio Fagotto “Oltre il segno la vita”. Orario: sabato e domenica 10-13 e 16-21. MEL Chiude domenica 30 al Castello di Zumelle è aperta la personale di pittura “Antiche presenze” di Luciana Vettorel Ghidini. Orario: sabato 10-19, domenica (con ingresso a pagamento con spettacolo medievale) 14-19. CONEGLIANO Chiude domenica 30 a palazzo Sarcinelli è aper- AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DI “SALAM SHALOM” I sentieri di pace È dedicata a “I sen- la pedemontana pordetieri di pace” la nonese da dove proviene quinta edizione di “Salam l’anelito di rinnovamento Shalom”, manifestazione nella tolleranza e nella itinerante ospitata in un- condivisione fra i diversi dici comuni del popoli della terra. Fra gli apFriuli occidentapuntamenti più le. Andreis, Busignificativi spicdoia, Caneva, cano gli incontri Fanna, Fiume Vedi Sacile. Il 24 aneto, Meduno, gosto saranno Montereale Valprotagonisti il ficellina, Polcenilosofo Massimo go, Roveredo in Piano, Sacile e Il filosofo Massimo Cacciari Cacciari e il vescovo GiusepTramonti di Sotpe, mentre il 1° to hanno aderito settembre il all’iniziativa di cui giornalista Curè testimonial la zio Maltese incantante israeliaterverrà sul tena Noa. “Salam ma “Contro il paShalom” consiste triottismo”. Da in una serie di innon perdere ancontri e di spettacoli che promuo- Il giornalista Curzio Maltese che l’intervista di Gloria De Anvono i valori del toni al regista confronto, della Mario Monicelli multiculturalità, (il 23 settembre del dialogo, della a Montereale fratellanza e della Valcellina) e la pace. I sentieri discussione sul della pace, che tema “L’Islam e fanno da sottotila questione toltolo all’edizione leranza” con 2006 che si aprirà Khaled Fouad a Tramonti il 5 e 6 agosto con il II Il giornalista Curzio Maltese Allam (il 6 ottobre a Fiume VeFestival delle arti di strada, sono quelli del- neto). (GB) A UDINE “I PERCORSI DELLA LUCE” Q uando il fascino della fotografia incontra la maestosità dell’arte scultorea sacra, cercando di coglierne appieno la bellezza delle forme, la possenza della materia e lo spirito ideativo che l’artista ha tradotto nelle sue realizzazioni plastiche. Questo, in sintesi, l’omaggio reso con 70 scatti dal fotografo udinese Luca Laureati all’imponente patrimonio scultoreo in dotazione al museo del MOSTRE CONEGLIANO Alla galleria “L’officina dell’arte”, è aperta la collettiva d’estate con quadri di De Marchi, Barro, Berra, Casciani, Cefali, Cosognotto, Giacetti, Lauffs Aracri, Picco, Poloni, Schurch-Michelin e Schweiger. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 15-19, sabato e domenica 10-12 e 17-19. 15 ta la mostra di Ottorino Stefani “Da un profondo intreccio. Sessant’anni di pittura: 1947-2006”. Orario: venerdì 16-19, sabato-domenica 1013 e 16-20. VITTORIO VENETO Fino al 13 agosto allo Exitarte contemporanea studio è aperta su appuntamento (telefono 0438-556542) la mostra di fotografie di Mauro Doimo. PIAVON Fino al 27 agosto a Ca’ Lozzio è aperta la mostra di scultura di Giorgio Igne e Angelo Brugnera. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì. Duomo di Udine. La mostra “I percorsi della luce”, curata da Maria Beatrice Bertone, mette in risalto non solo la portata estetica espressa dalle opere fotografate, ma anche il ruolo decisivo svolto nel Medioevo dalla scultura nella diffusione del messaggio cristiano. Si tratta di capolavori che non hanno perso la maestosità pura delle origini anche nella traduzione figurativa, essenziale e pulita, di Laureati: ne è un VITTORIO VENETO Fino al 15 settembre al Museo della Battaglia è aperta la mostra del Comando del 1° Fod “La cavalleria nel Triveneto”. VITTORIO VENETO Fino al 24 settembre a villa Croze e al Museo del Cenedese è aperta la mostra “I Pajetta. L’eredità della pittura (1809-1987)”. Orario: 9.3012.30 e 16-19, lunedì chiuso. PONTE DI PIAVE Fino all’8 ottobre nella casa di cultura Goffredo Parise è aperta la mostra “Il Veneto di Goffredo Parise”, fotografie di Lorenzo Capellini descritte da Parise. Orario: tutti i giorni 15-19, mercoledì 16-22. PIANZANO Al bar Station mostra permanente di quadri di Gi- esempio l’armonia intatta, preservata dall’obiettivo, della prestigiosa arca del beato Bertrando, su cui è riprodotta la vita dei martiri Ermarcora e Fortunato. “I percorsi della luce”, Museo del Duomo di Udine, dal 18/07/2006 al 30/10/2006; orari, dal martedì al sabato 9-12, 1618, la domenica 16-18; ingresso gratuito; info. tel. 0432/506830, fax. 0432/505302. Elena Pilato liana Mason e Pierluigi Slis. MUSICA E DANZA VITTORIO VENETO Venerdì 28 alle 21.30 al Bar Duomo per la rassegna “Estate elettrica” concerto degli Assenzio. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Domenica 30 alle 18 al Marcopolo Sporting Center concerto del cantautore Marco Anzovino. Ingresso libero. ALTRI APPUNTAMENTI COLLALTO Domenica 30 alle 8.30 presso la chiesa di Sant’Anna “Sulle orme della nostra storia” visita guidata ai luoghi di guerra e ai ponti romani. e L’AZiON Curiosando GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA “ANTONIO CANOVA” HANNO MIETUTO RICONOSCIMENTI ANCHE ALL’ESTERO I matematici di Brugnera S embra proprio che gli insegnanti della scuola media “Antonio Canova” di Brugnera abbiano trovato la formula per far appassionare gli alunni alla matematica: lo confermano i brillanti risultati ottenuti ai giochi matematici che hanno visto gli studenti della scuola salire varie volte sul podio nel corso dell’anno scolastico. Ricordiamo anzitutto le tre medaglie d’oro di Giulia Santarossa, Jessica Santarossa e Francesco Borsoi e quella d’argento di Davide Collucci conquistate ai giochi matematici per il riconoscimento della “Vega d’argento” all’istituto Vincenzo de Castro di Sicciole, cittadina slovena poco distante da Capodistria. Vittoria poi anche nella competizione, questa volta a squadre, disputata nella palestra della scuola media “Pier Paolo Pasolini” di Roraigrande, organizzata dal liceo scientifico “Michelangelo Gri- goletti” di Pordenone che ha assegnato l’oro ai Garuffo Boys. Dei tre ragazzi, Marco Cauz, Lisa Martinuzzo e Fabiola Bertolin, che si sono qualificati per la finale italiana dei campionati internazionali di matematica presso l’Università Bocconi di Milano, Marco è riuscito a guadagnare la trentacinquesima posizione. La vittoria più recente, infine, è quella alla competizione “Alpe Adria” a Villach dove hanno pri- meggiato Francesco Borsoi e Davide Marson. Gli allenatori di questa squadra vincente sono i professori Giovanna Zanini e Flavio Cossi che da anni partecipano con i loro alunni ai giochi matematici. «Questi giochi aiutano i ragazzi ad appassionarsi alla matematica e aumentano il loro interesse per il programma: spesso capita che per risolvere qualche gioco i ragazzi mi chiedano di spiegar loro qualche truc- I consigli del medico Aria di montagna, fresca e salubre L a montagna è un vero toccasana non solo per il fisico ma anche per la mente. Non presenta controindicazioni ed è adatta alle persone di tutte le età. L’aria fresca ed i paesaggi mozzafiato favoriscono quantomeno le passeggiate quando non inducono a più impegnative escursioni nelle alte vie o in arrampicate. Al di sopra dei 1200 metri l’aria diventa più rarefatta e di conseguenza la quantità di ossigeno assorbita con la respirazione diminuisce. Questa condizione stimola l’organismo a produrre più globuli rossi per soddisfare la richiesta dei muscoli e dei tessuti. Aumentando la massa globulare, che viene denominata ematocrito, migliorano le prestazioni fisiche. Lo sanno bene gli atleti che infatti periodicamente si allenano in quota. Lo stesso effetto risulta oltremodo benefico per le persone lievemente anemiche come spesso sono le donne, i bambini ed in generale tutte le persone di una certa età. L’acqua di montagna, oltre ad essere pura e genuina, contiene molti microelementi utili per rigenerare ossa e muscoli, depura l’organismo aumentando la diuresi, aiuta sto- maco ed intestino. I piccoli frutti di bosco (fragoline, lamponi, ribes, mirtilli) sono ricchi di sostanze antiossidanti, le mele contengono il selenio, antitumorale, e le trote dei laghetti forniscono omega-3 in abbondanza. La montagna è l’ambiente ideale per chi soffre di asma poiché sopra i 1500 metri l’acaro responsabile dell’allergia non sopravvive. Anche altre patologie delle vie respiratorie come le bronchiti trovano giovamento dall’aria pura e sopraffina. Non va poi dimenticato che la montagna rimuove lo stress perché ti riconcilia con la natura: basta guardarsi attorno, soffermarsi su un fiore, cogliere il volo di un uccello o il canto di una marmotta, contemplare un panorama per sentire dentro di noi un grande senso di serenità. co che diventa occasione di ripasso e di approfondimento - ha spiegato Zanini - . In questi giochi non viene data una valutazione positiva o negativa, si crea invece una collaborazione tra gli alunni che si avvicinano più volentieri anche alla materia. L’esperienza è positiva anche per gli insegnanti che hanno modo di incontrare i colleghi e i genitori dei ragazzi che accompagnano i figli». «La matematica mi piace e i gio- chi sono divertenti, partecipo volentieri agli allenamenti a scuola - ha commentato Lara Bertacco di prima media - . Ai giochi in Slovenia ho conosciuto anche altri ragazzi e abbiamo visitato la città». I giochi matematici spesso vedono impegnati studenti provenienti da nazioni diverse e per questo sono anche un’occasione per conoscersi e stringere amicizie in uno spirito di solidarietà. Erica Bet L’atlante dei sapori a cura della dottoressa Caterina Bisol COMBATTE L’ASMA I bravi matematici di Brugnera PRESIDIO DI “SLOW FOOD” L’agnello dell’Alpago “alla Christian” L ’agnello dell’Alpago è una specialità del grande complesso del Cansiglio. È un ovino autoctono, dal mantello folto, che da adulto non porta le corna, ben adatto all’ambiente alpino. È uno degli 11 presidi veneti di “Slow Food” e un disciplinare impone di allevarlo allo stato brado con alimentazione a base di foraggio di prato, oppure semibrado con l’integrazione di fieno locale e cereali. Diversi sono i modi e le maniere di cucinarlo, ed una di queste è quella di Christian Didonè, 31 anni, di Cappella Maggiore, da due anni chef al Bar Bianco di Pian del Cansiglio, struttura del Centro caseario allevatori Cansiglio. Christian, che s’è fatto le ossa a Monaco di Baviera (anche nella famosa Lo chef Christian Didonè Osteria Italiana, frequentata a suo tempo da Hitler e Mussolini e poi nel dopoguerra dagli Opel, noti costruttori d’automobili, e da altri magnati della potente industria germanica), dell’agnello d’Alpago ci dà la sua interpretazione (ma preparata solo su ordinazione e per un congruo numero di prenotazioni). Si comincia con 3 kg d’agnello tagliato a pezzettoni (almeno 250 gr a testa), poi ci vogliono 2 carote, 1 ci- polla, 2 gambi di sedano, aromi (rosmarino, alloro, salvia e aglio), vino bianco secco (ottimo anche il Boschera puro), olio extra vergine d’oliva, sale e pepe. «Marinare l’agnello - spiega Christian - per una notte intera con l’olio extra d’oliva, gli aromi, il sale e il pepe. Quindi in una padella antiaderente rosolare la carne finchè prende colore e lasciare riposare per mezz’ora abbondante». Tagliare poi in modo grossolano il sedano, la carota e la cipolla e disporli in una teglia da forno insieme agli aromi adoperati per la marinatura, e porci sopra l’agnello rosolato, coprendo di vino bianco secco». «S’inforna - continua Christian - a 140° C per almeno 2 ore, dopo di che si mette l’agnello in una pentola, filtrando nella pentola medesima il sugo di cottura. Infine altri 10 minuti di forno di modo che il sugo risulti cremoso». L’agnello d’Alpago alla moda di Christian va servito ben caldo, accompagnato da polenta. Mario Sanson LA PRIMA COMUNITÀ SORSE IN TOSCANA NEL 1861: Le suore Mantellate Serve di Maria di Sernaglia M isericordiose e sollecite come Maria nella Visitazione, che costituisce costante riferimento per la loro missione apostolica, le suore Mantellate Serve di Maria rappresentano una congregazione al passo con i tempi, che ha saputo adeguare il proprio spirito caritativo alle nuove emergenze socio-sanitarie: sostegno dei bimbi disagiati nelle case-famiglia; vicinanza ai malati infettivi, di Aids in testa, e ai tossicodipendenti; accoglienza evangelica verso gli stranieri. Le radici della famiglia religiosa in questione sono tutte toscane e ottocentesche. Nel 1861, a Treppio (Pistoia) le terziarie Filomena Rossi e Giovanna Ferrari danno vita alla prima comunità femminile improntata alla spiritualità servitana. Seguirà nel 1866 l’approvazione ufficiale delle “Regole ecclesiali” della congregazione. Armate di un’operosità viva e tangibile, le suore Mantellate fanno la loro comparsa nella diocesi di Vittorio Veneto, quando le prime cinque consorelle condotte dalla madre superiora, suor Ermelinda, visitano nel 1944 i territori del Quartier del Piave, tra Farra, Falzè e Sernaglia della Battaglia, mosse dall’impegno peculiare di offrire la loro opera di formazione presso gli orfanotrofi della Vallata. Su invito di monsignor Balasso, rettore nel secondo dopoguerra della parrocchia di S. Maria Assunta e di S. Giovanni Battista di Sernaglia, la famiglia servitana si radica nella comunità sernagliese, dedicandosi nel corso degli anni all’esercizio di vari ministeri ma sopratutto all’apostolato negli ambiti educativi delle giovani generazioni. «Faccio ritorno spesso a Biadene, nel Montebellunese, mio paese natale dove continua ad essere attivo un gruppo di consorelle appartenenti alla nostra congregazione - racconta l’attuale madre superiora, suor Rosalia Binotto di 82 anni , ma ormai parecchi lustri della mia vita consacrata li ho trascorsi nel Quartier del Piave, impegnandomi, agli inizi, nella conduzione e nell’insegnamento presso la nostra scuola materna, intitolata al benefattore sernagliese Amadio Gasparotto; coordinando e sovrintendendo, oggi, al funzionamento della nostra famiglia religiosa composta da altre due consorelle, suor Andreina e suor Lucia, instancabili nel- Suor Rosalia fra i bimbi della scuola materna l’assistenza domiciliare di ben trenta anziani della comunità». La presenza delle Mantellate presso la comunità sernagliese si condensa nella figura-simbolo di suor Faustina Cescon, follinese di nascita, che donò a questi luoghi la sua ultraventennale testimonianza di dedizione e di carità verso le famiglie più indigenti. Venuta a mancare tre anni fa, molti parrocchiani ancora oggi la ricordano macinare chilometri con la sua inseparabile bicicletta per portare conforto spirituale e materiale ovunque ve ne fosse bisogno. Elena Pilato e L’AZiON inema & CONEGLIANO Venerdì 28, alle 21.15, il gruppo Alcuni allestisce in piazza Cima lo spettacolo di teatro per famiglie “Il lupo vegetariano e cappuccetto rosso”. In caso di pioggia tutti al teatro Accademia. Ingresso libero. ORSAGO Sabato 29, alle 21 in piazza Oberdan, la compagnia dei Fraccanappi propone lo spettacolo di burattini “La torta del destino”. PRATA DI PORDENONE Mercoledì 2, alle 21.30 nel retro della scuola media, la PIEVE DI SOLI24ª rassegna di ciGO Mercoledì 2, alnema itinerante alle 21, lo spettacolo di l’aperto “Ciak, si giburattini “La torta ra” si conclude con Giovedì con “Wallace & Gromit” del destino” della il film di animazione compagnia dei Frac“Wallace & Gromit. canappi approda al La maledizione del coniglio manna- parco Vela. ro”. In caso di maltempo la proiezione si terrà al teatro Pileo. CORDIGNANO Giovedì 3, alle 21, è di scena nell’area adiacente la palestra della scuola SAN FIOR Mercomedia “Cinque in un ledì 2, alle 21.30 al campo sportivo,verrà MOTTA bacello”, lo spettacolo allestito dalla comproiettato un film per pagnia “La Corte dei famiglie e ragazzi, Miracoli”di Venezia.In nell’ambito di “Cinecaso di maltempo la ma sotto le stelle”, pièce verrà allestita rassegna organizzata al Teatro comunale. da Comune di San Ingresso gratuito. Fior, Gruppo Anfora, Gruppo Star Bene a San Fior, Gruppo ATeatro nimatori Sottosopra, in collaborazione con CODOGNÈ Sabal’Associazione CineVenerdì con “Il mio miglior to 29 il Palablù omazero di Pordenonemico” torna Carlo Verdone spita lo spettacolo ne. “Zogando a tresete”. SAN GIACOMO DI VEGLIA Mercoledì 3, alle 21 al Sangio, area PIAI Domenica 30 alle 21 nell’ambito di “Scena Foresta” l’impresa F.lli Togne propone “Il circo Polenta”, lo spettacolo teatrale di e con Ambaradan & Teatro Distratto. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo al circolo sociale di Mezzavilla. 10HP (cover dal sapore internazionale). Venerdì e sabato avrà luogo anche il Summer Rock Party n°2. Nell’ambito della Festa dell’emigrante di Tarzo sono previsti due tributi a massimi esponenti della ribalta sonica. Venerdì dalle 22 suoneranno gli Acrobat, specializzati nella proposizione delle canzoni degli U2. Sabato, invece, i Radioliga si scateneranno con il rock emiliano di Luciano Ligabue. Prosegue a Vittorio Veneto l’Estate elettrica del Bar Duomo. Dalle 21.30 si esibiranno gli Assenzio (nella foto), band formata da Alberto Armellin al basso, Alessandro Cancian alla recitazione e all’intrattenimento, Andrea Furlan alla chi- SCELTI PER VOI da GdR CULTURA VITTORIO VENETO Lunedì 31, alle 21.15 al parco Papadopoli, nell’ambito della rassegna “Cinema al parco”, si proietta il film di Liev Schreiber SACILE “Ogni cosa è illuminata”. Ingresso 4 euro, ridotto 3. TORRE DI MOSTO Mercoledì 2, alle 12, il circolo Noi di San Tiziano Staffolo propone il film americano “Troy” con Brad Pitt e Orlando Bloom. sportivo di Orsago, è giunto ormai all’ottava edizione. Venerdì con inizio alle 21 si esibiranno due gruppi: Sk.b, che suona un rock piuttosto melodico, e i più conosciuti Ostetrika Gamberini, formazione giunta all’undicesimo anno di attività artistica all’insegna del rock e dello ska. Sabato si replica, sempre con inizio alle 21, con gli X Box (tributo ai Green Day e i Teatro per ragazzi FILM TORRE DI MOSTO Domenica 30 la serata all’Arena Centro Civico è dedicata alla proiezione del film “Il mio miglior nemico”. SACILE Giovedì 3, alle 21.30, la rassegna di cinema all’aperto propone nel cortile della Vittorino da Feltre il film di animazione “Wallace & Gromit. La maledizione del coniglio mannaro”. Ingresso libero. I mpazzano i concerti all’aperto. L’ultimo fine settimana del caldo luglio propone vari appuntamenti per i viaggiatori della notte, attirati come dal pifferaio magico dalle note degli svariati festival dislocati un po’ in tutto il territorio diocesano. Venerdì 28 e sabato 29, ad esempio, sarà l’ora della rassegna Orsago in rock. Il festival, ospitato al campo NOTTE MOTTA DI LIVENZA Venerdì 28, alle 21 in piazza Duomo, si proietta il film “Il mio miglior nemico“ nell’ambito della rassegna di cinema all’aperto “Ciak, si gira”. VITTORIO VENETO Giovedì 3, alle 21.15, la rassegna “Cinema al parco” propone il film di Jacques Audiard “Tutti i battiti del mio cuore”. Ingresso 4 euro, ridotto 3. Luglio a sette note RAGAZZI VITTORIO VENETO Venerdì 28, alle 20.30 nella piazzetta della chiesa di San Lorenzo, con il film “L’uomo di Laramie” di Anthony Mann si chiude la carovana di Westerni Radar, la rassegna itinerante di cinema western nei borghi organizzata dall’associazione culturale Radar. La proiezione sarà preceduta dalle performance del gruppo musicale Improvvirusoundexperience che reinterpreterà temi classici del genere western in chiave jazzistica. Ingresso a offerta libera. retrostante l’oratorio, si proietta “Uno, due, tre!”, l’esilarante commedia di Billy Wilder nell’ambito della rassegna cinematografica all’aperto “Cinema al Sangio”,organizzata dal Gruppo giovani della parrocchia di San Giacomo in collaborazione con l’associazione culturale Radar. Ingresso 2 euro. SPORT Cineforum T eatro TELEFILM C È FITTO IL FINE SETTIMANA DI CONCERTI A ORSAGO,TARZO E VITTORIO VENETO R itorna Daverio con la sua rubrica Passepartout Viaggia in Italia: partendo da Villa Valmarana ai Nani di Vicenza si parla di “Danze macabre” (Raitre, sabato, 23.25). Simona Ercolani ricostruisce la storia di Coppi in Sfide (Raitre, lunedì, 21). Augias, nell’edizio- T ra le novità: la commedia inglese Calendar Girls (Raiuno, lunedì, 21), il drammatico Confessioni di una mente pericolosa di Clooney (Raitre, martedì, 23.10), la commedia Da zero a dieci di Ligabue (Italia 1, martedì, 23.15) e il thriller L’agguato di Reiner TV ne di seconda serata di Enigma (Raitre, giovedì, 23.45) si occupa del boss Provenzano. Piero Angela in Superquark ci mostra come si è modificato il continente europeo nei millenni (Raiuno, giovedì, 21). Ritratti di Giancarlo Governi ripercorre la carriera di Aldo Fabrizi. (Retequattro, giovedì, 21). Ci sono anche l’avventuroso All’inseguimento della pietra verde di Zemeckis (Canale 5, sabato, 16.05), il drammone L’ultima volta che vidi Parigi di Brooks (Raitre, sabato, 17) e il western Quién sabe? di Damiano Damiani (La 7, giovedì, 21.15). C sacro avvenuto in una scuola americana: Elephant di Van Sant e Bowling a Columbine di Moore (sabato, dall’1); un’altra al documentario Alfabeto Afgano e al capolavoro di Antonioni Blow up girato nella “swingin’ London” anni Sessanta (venerdì dall’1.10). F nel tempo. Su Raidue ci sono i cartoni per l’ora di cena: Duck Dodgers in the 24th Century (19.45), Warner Show (20) e Braccio di ferro (20.10). Mentre su Italia 1 ci sono Dragon Ball Z (14.05) e I Griffin (14.30), Pokemon (17.15) e Mila e Shiro (17.30). A vasca e di tuffi: le batterie (Raitre, 9.25), le semifinali e le finali (Raidue, 14). È finito il Tour, ma gli appassionati possono seguire il Pro Tour con la Hew Cyclassic di Amburgo (Raidue). Infine a Hockenheim in Germania si corre la 12ª prova del Mondiale di F1 (Raiuno, 14). L niti e se la deve vedere con i problemi della nazione e quelli familiari, oltre che con il rivale Donald Sutherland presidente del Senato: Una donna alla Casa Bianca (Raiuno, venerdì, 21). Jag - Avvocati in divisa risolvono tre casi complessi (Raidue, mercoledì, 21). osì fan tutte, o sia la scuola degli amanti è la terza opera scritta da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte: “Palcoscenico” la trasmette in un’edizione diretta da Abbado (Raidue, sabato, 0.30). Raitre dedica una notte di “Fuori orario” al mas- inito il Tour, i pomeriggi di Raitre vengono dedicati ai bambini: i documentari di Il mio paese (15), i telefilm della serie Pengo (13.15), La Melevisione e le sue storie (15.35), i cartoni di Polizia dipartimento favole (16.30) e i telefilm Quantum Leap - In viaggio Budapest si concludono i Campionati europei di nuoto sincronizzato e di fondo (sabato Raitre, 10 e Raidue, 15.15); domenica ci sono il doppio, la combinata e la 25 km femminile (Raitre 11.10 e Raidue 14). Lunedì incominciano i campionati di nuoto in e avventure di Orazio Hornblower che si arruola nella marina britannica quando inizia la Rivoluzione Francese sono narrate in una serie inglese diretta da Andrew Grieve (Retequattro, da lunedì, 14). Geena Davis è diventata presidente degli Stati U- tarra elettrica, Davide Da Ros alle tastiere, Edoardo Papes alla batteria e Franco Collodel alla voce. Sabato, ancora a Vittorio Veneto, per la rassegna JazZone al Marco Polo Sporting Center alle 21 è previsto il concerto, proposto dall’associazione Il Filò, di Massimo Zemolin, Gigi Sella e Luca Nardon. Nello stesso luogo domenica alle 19 sarà protagonista Marco Anzovino, vincitore di diversi premi nazionali. Il cantautore, esibitosi in vari festival di prestigio, ha fatto da spalla ad artisti quali Niccolò Fabi, Antonella Ruggero, Gatto Panceri, Franco Fasano, Samuele Bersani e il “poeta anarchico” Gino Paoli. Giacinto Bevilacqua TEATRO In televisione, purtroppo, non c’è più spazio per gli spettacoli di prosa N on credevo ai miei occhi quando un paio di settimane fa ho letto un “A fil di rete” di Aldo Grasso dedicato al programma “Palcoscenico”, che va in onda il sabato a tarda sera su Raidue. In questo periodo la rubrica è dedicata alle opere di Mozart. La cosa stupefacente era che il critico del Corriere si lamentava che “Palcoscenico” fosse rimasto l’unico spazio dedicato al teatro sulle reti generaliste. Sono anni che Grasso sottolinea che il teatro cambia forma quando viene ripreso per la televisione o diventa un film, per questo ho apprezzato che abbia spezzato una lancia in favore dei nostalgici del venerdì dedicato al teatro dall’allora “Programma nazionale”. Rimango convinto che qualche commedia o dramma, affidati alle mani di un regista esperto, possono offrire ancora ottimo intrattenimento e forse riservare qualche sorpresa negli ascolti. Ricordate il monologo di Marco Paolini sul Vajont? dai Nostri Paesi Vittorio Veneto DUE CONDOMINI E GARAGE INTERRATI Centotrenta appartamenti al posto di Fassina e Carnielli D ue condomini alti sei piani, di cui uno particolarmente grande; una nuova strada e un terzo stabile più piccolo. Così dovrebbe apparire nel 2013 la zona dell’ex concessionario Toni Fassina su via Dante e dell’ex fabbrica Carnielli alle sue spalle. Le immobiliari Cerfim e Del Meschio hanno infatti acquisito il terreno e così intendono trasformarlo. Il Piruea che dà il via a questo maxi progetto è stato approvato dal consiglio comunale vittoriese ed è ora all’esame della Regione. Meglio di com’è adesso... di sicuro Superare la situazione attuale è senz’altro un imperativo. Un parcheggio e un deposito in disarmo, più una fabbrica fatiscente con tanto di eternit da smaltire non si confanno al centro di una città d’arte. Ma la soluzione votata è adeguata? Le opinioni sono divise. Cerchiamo anzitutto di capire di cosa si tratta. Dalle cifre più che dalle opinioni. Due condomini, 130 appartamenti Come spiega l’amministratore delegato di Cerfim Ivan Cervellin, «passeremo da 105 mila a 70 mila metri cubi costruiti nell’area». Unici a rimanere in piedi saranno i due stabili più piccoli e bassi del complesso dell’ex Carnielli, che saranno trasformati in un mix di appartamenti e uffici. E di appartamenti, uffici e negozi sarà del resto fatto l’intero complesso, progettato dall’architetto Alberto Salvador. Sia il condominio dell’ex Toni Fassina che la ex fabbrica Carnielli saranno demoliti. Nel secondo caso però si dovrà prima provvedere a bonificare dall’eternit. Al loro posto, spiega Cervellin, sorgeranno due condomini: uno più piccolo, affacciato su via Dante, con circa 30 appartamenti; alle sue spalle l’altro, fatto a C e decisamente grande, tanto da ospitare ben 100 appartamenti, ossia 20 su ognuno dei cinque piani sopraelevati, dato che il piano terra sarà riservato Una nuova strada da via Dante al palazzetto ad uffici e negozi. Al di là dei due palazzi, verso il Meschio, parcheggi, verde e passerella lungofiume. Una nuova strada Sotto il condominio a C sarà realizzato un garage interrato con in tutto 800 posti auto, in parte riser- H a una storia travagliata il recupero dell’area Fassina-Carnielli. Dopo la prima proposta di Piruea che l’anno scorso fu ritirata, oltre che pesantemente attaccata dai residenti nei vicini condomini Siav 1 e 2, ora la nuova versione del progetto viene approvata dalla sola maggioranza (con però l’astensione di Mario Rosset e l’assenza di Giorgio Della Giustina) con la minoranza che abbandona l’aula e critica sia le procedure seguite per l’approvazione, sia la qualità estetica di quanto verrà realizzato. Che a ben vedere non pare entusiasmare nessuno. Ivan Cervellin, in un comunicato ufficiale, si limita a dire che «dal punto di vista meramente costruttivo oggi in Vittorio Veneto ci sono realtà molto più discutibili». Non è esattamente il complimento che fareste alla donna di cui siete innamorati. Anche se il “signor Cerfim” evidenzia poi con entusiasmo e convinzione la qualità ambientale degli edifici, dal risparmio energetico all’isolamento acustico. «Non mi entusiasma, ma non mi dispiace» è invece il commento del sindaco Scottà. «Un architetto avrebbe potuto fare di più, ma abbiamo avuto questa proposta e la accettiamo. In ogni caso in fase di progetto esecutivo qualche modifica la faremo, anche se non posso ancora svelare quali». E a chi critica l’eccessiva altezza degli stabili, il primo cittadino fa notare che «se fossero stati più vati ai condomini e in parte pubblici. «La seconda versione della variante – spiega Cer vellin – prevede due piani anziché uno di parcheggio, con un aumento dei costi per noi impresa. Inoltre all’incrocio con via Dante non sarà realizzata una rotonda come inizialmente previsto, ma un semplice incrocio». Altra grossa novità della riqualificazione Carnielli-Fassina è infatti la nuova strada. Da dove ora si trova il parcheggio sguarnito dell’ex Fassina, poco prima quindi del con- dominio per chi arriva da sud, partirà, con l’incrocio a “T” di cui sopra, un’ampia strada (alberata e dotata di piste ciclabili, secondo le ricostruzioni del come sarà di Cerfim) che attraverserà con nuovo ponte il Meschio per arrivare davanti al palazzetto dello sport. La via nascente non ha ancora un nome: era stata ventilata, anni fa, l’ipotesi di chiamarla “via New York 11 settembre 2001”, dopo la delibera del consiglio comunale per intitolare una strada vittoriese alla memoria delle vittime di que- “NEL PROGETTO ESECUTIVO” Il complesso com’è oggi e, sotto, il progetto di come verrà gli attentati. «Ma è un nome che non mi piace molto – storce il naso il sindaco Giancarlo Scottà –. E ci sono anche altre intitolazioni di vie già approvate dal consiglio». La pista ciclabile, che attualmente corre lungo il fiume, passerà sotto il ponte sul Meschio che è parte della via che verrà: la sicurezza di bambini e adulti al manubrio non sarà pregiudicata, la bellezza del paesaggio, almeno un bassi, avremmo dovuto allargare il territorio (occupato dall’edificato). Invece così siamo in continuità con i due condomini Siav 1 e 2 vicini, non disturbiamo alcun cono ottico e recuperiamo spazio verde per la parte vicina al Meschio». Giovanni Napol, dei Democratici di Sinistra, muo- ve invece una critica preliminare: «Nell’area bisognava intervenire con lo strumento del comparto, non del Piruea». Differenze? Col Piruea si può fare una variante al piano regolatore, superando cioè le regole fissate in materia, ad esempio, di cubatura. «Dopo la prima versione del Piruea – conti- nua – sono state fatte modifiche. Ma la sostanza resta la stessa: un piano sbilanciato nella qualità urbanistica, in cui si è puntato sulla cubatura e non sulla riqualificazione che pure lo strumento-Piruea prevederebbe». Troppo, e male costruito insomma. E quanto alla prevista scuola materna, «nei documenti c’è scritto solo idea progettuale. È tutto vago». Tante perplessità, e una domanda, riecheggiata anche in consiglio comunale: “Perché la maggioranza si ostina a voler approvare a tutti i costi questo Piruea?”. (TB) Il sindaco Giancarlo Scottà Ivan Cervellin Giovanni Napol Scottà annuncia cambiamenti pochino, sì. L’isola giardino Sul lato nord-est, invece, il complesso si estenderà fino al ponticello pedonale sul Meschio, da via Carducci al parco giochi. «Lo rifaremo e renderemo accessibile a bici e pedoni – spiega Cervellin –. Inoltre l’isoletta sul Meschio sarà sistemata e tenuta a giardino». Verrà così recuperato un angolo di verde fino ad ora non valorizzato. Prendendo i dovuti accorgimenti, per evitare che venga mangiato dal Meschio come avvenuto con l’alluvione dell’agosto 2004. Nuova scuola materna Inoltre, come spiega il sindaco, «in cambio del consenso all’ampliamento dei volumi da costruire, il Comune ha chiesto alle immobiliari di realizzare una scuola materna, che è prevista in via Carducci, dove è ora il magazzino comunale, vicino alla palestra del Flaminio, affacciato sul Meschio. Una zona anche migliore di quella prevista precedentemente per la scuola materna, nell’area ex Morassutti (dove stanno invece sorgendo condomini). I lavori per la materna dovrebbero svolgersi assieme alle prime fasi dei lavori per i condomini». Verrebbe così colmato un vuoto: manca infatti in centro una scuola materna pubblica, e si è anche orfani da ormai molti anni di quella privata in via 24 Maggio. Le scuole pubbliche esistenti a fatica accolgono tutti i bambini che ne fanno richiesta; non a caso anche la nuova scuola “Pazienza” sarà (pur tra le proteste) più ampia dell’attuale. Appuntamento 2013 al Quando sarà pronto il complesso ex CarnielliFassina? «Se riusciamo a partire entro ottobre 2006 – prevede Cervellin – per fine 2008 i residenti potranno entrare nel condominio al posto di Fassina. Per il secondo ci saranno tempi più lunghi, perché bisogna prima bonificare. Penso che in 6-7 anni si possa finire tutto». Tommaso Bisagno 22 Domenica 30 luglio 2006 IL SALUTO DI DON MOSÈ FURLAN “Avrò nostalgia del bene vissuto qui in ospedale” D on Mosè Furlan dopo quasi trentaquattro anni di servizio come cappellano lascia l’ospedale di Costa. A sostituirlo nella guida spirituale, a fianco dei malati e dei familiari, ci sarà il trentunenne opitergino don Federico De Bianchi. Don Furlan, a 68 anni, per la prima volta sarà nominato parroco di una parrocchia. Dopo tanti anni passati in ospedale, come sta vivendo questo momento? «Sono sereno. Sono disponibile alla volontà del Vescovo. Non nascondo che una certa apprensione c’è. Sto per cominciare un’esperienza completamente nuova. Sento di avere molto da imparare in un campo che non conosco. Ma so anche che quando il Signore manda dà anche la grazia per assolvere al suo mandato». Quando lascerà defi- nitivamente l’ospedale? «Sarò ancora in ospedale per tutto il mese di agosto. Per settembre sarò a conoscenza della mia nuova destinazione». Lei ha passato metà della sua vita tra le corsie dell’ospedale. È cambiato negli anni l’approccio con il dolore? «La malattia e la sofferenza sollevano sempre gli stessi problemi. Non ho notato in questo un trapasso di cultura. I problemi esistenziali sono in ogni tempo gli stessi. L’uomo se li porta sempre dentro» Cosa insegna la sofferenza? «La sofferenza è un male. Non si deve santificare la sofferenza. Essa può essere trasformata in offerta in unione alla croce di Gesù. È un itinerario da compiere lentamente. Alla luce del messaggio cristiano possiamo trasfor- e L’AZiON Vittorio Veneto mare in valore anche ciò che nella vita c’è di più negativo, come la sofferenza e la morte». I problemi di bioetica come vengono affrontati ogni giorno in corsia? «Sia i medici che gli infermieri hanno molte occasioni di aggiornamento su questo tema. In questi anni sono state proposte molte giornate di studio». E nella concretezza? «Il problema più sentito è quello dei malati, come si dice, con un’espressione non appropriata, in stato vegetativo. Le idee non sono sempre chiare sulle cure dovute a queste persone. Mi riferisco in particolare al problema della nutrizione assistita. Dal punto di vista cristiano, anche se non ci sono ancora pronunciamenti definitivi, l’idratazione e la nutrizione vanno considerate un’assistenza da assicurare a tutte le persone». Come vengono vissu- Don Mosè Furlan ti questi problemi da chi li vive in prima persona? «Le indicazioni del Comitato nazionale di bioetica date a riguardo non sono conosciute e comprese a livello di base. In generale i familiari non sono abbastanza illuminati sulle implicazioni morali ed etiche. La gente conosce poco di questi temi. Spesso mi trovo a non poter condividere le idee di qualcuno». Cosa vuole dire a chi è in contatto con la sofferenza? S.GIACOM0 I preziosi volontari della cooperativa Fenderl Q uando qualche settimana fa abbiamo raccontato la vita quotidiana della cooperativa Fenderl, abbiamo tralasciato di parlare di un elemento fondamentale: i volontari. Più saggio di noi è stato il bollettino parrocchiale di San Giacomo “La torre di veglia”, che ai volontari ha dedicato la copertina. Rimediamo rivolgendo il meritato grazie … ai volontari che si trovano una sera alla settimana per un paio d’ore per svolgere una parte delle commesse lavorative che la cooperativa riceve; … ai volontari presenti durante l’orario di apertura del centro di lavoro guidato, a sostegno degli operatori e al fianco dei disabili; … ai volontari che tengono puliti gli spazi verdi dell’area Fenderl la cui manutenzione è di competenza della cooperativa; … ai volontari che si rendono disponibili per il servizio di trasporto; ... ai volontari che aiutano le ragazze del Gruppo Appartamento a gestire il proprio tempo libero, accompagnandole alle diverse manifestazioni ed opportunità che si presentano; … al volontario un po’ speciale Giovanni Colombo, di cui già lungamente raccontammo. Vuoi diventare volontario anche tu? Contatta la cooperativa allo 0438501744. «Ci sarebbero tante cose da dire. La prima che mi viene in mente è il rispetto che si deve ad ogni persona. Un rispetto interiore. Di mente e di cuore. E poi non assumere mai un linguaggio che possa esser inteso come una sentenza definitiva. Si deve sempre lasciare una speranza». E quando non c’è più speranza? «In questi casi è importante prima di tutto il segno di una silenziosa vicinanza umana. La disponi- “Il mio futuro? Sono sereno, ma con una certa apprensione” bilità a piccoli gesti di aiuto come, per esempio, abbassare una luce che alla persona già sofferente può dare fastidio. Oppure, al bisogno, porgerle un po’ d’acqua. Anche se a prima vista possono sembrare gesti di poco conto, sono di grande aiuto e tanto apprezzati dalle persone che si trovano in tale critico momento». Che ricordo si porta dentro di tutti questi anni passati tra i sofferenti? «Ho imparato più di quanto ho dato. Ho imparato che non è il successo esteriore ad essere importante, ma quel bene che ognuno riesce a fare giorno per giorno. È l’unica ricchezza che ci portiamo dentro. Lascio l’ospedale con serenità, come dicevo, ma credo che proverò nostalgia per il bene che qui ho vissuto e per l’accoglienza che ho avuto da molte persone amiche, per le quali sento gratitudine». Francesca Gallo SAN LORENZO: western in piazza V enerdì 28 luglio, alle 20.30, con la proiezione del film “L’uomo di Laramie” si conclude nella piazzetta della chiesa di San Lorenzo Westerni Radar, la rassegna itinerante di cinema we- stern nei borghi, organizzata dall’Associazione culturale Radar. La proiezione sarà preceduta dall’esibizione del gruppo musicale Improvvirusoundexperience. Ingresso a offerta libera. L’addio a Bruna De Poli È morta sabato 22 all’ospedale di Conegliano Bruna De Poli, vedova di Aldo Pontiggia, madre di Orio e Niso, per circa quarant’anni farmacista a Vittorio, residente in via Pontavai. Non si è purtroppo più ripresa dall’incidente di due settimane fa, quando un boccone del pranzo le era andato di traverso, causandole un principio di soffocamento e la perdita di coscienza. Riposa nel cimitero di Ceneda. VENERDÌ 28 Alle 21.30 al bar Duomo per la rassegna “Estate elettrica” concerto reading degli Assenzio con “Per scherzo, ma vivi!”. SABATO 29 Alle 21.30 al Marco Polo Cafè per la rassegna JazzZone concerto di Massimo Zemolin (nella foto) (chitarra), Gigi Sella (saxsoprano), Luca Nardon (percussioni). DOMENICA 30 Alle 19 al Marco Polo Sporting Center per il ciclo “Polo Music” concerto di Marco Anzovino. LUNEDÌ 31 Alle 21.15 al parco Papadopoli proiezione del film Ogni cosa è illuminata di Liev Schreiber. MERCOLEDÌ 2 Alle 21, al Sangio dietro l’orato- rio di San Giacomo per il ciclo Cinema al Sangio, proiezione di “Uno, due, tre!” (1961) di Billy Wilder con James Cagney, Horst Buchholz. Alle 21.15, al parco Papadopoli, proiezione del film “Notte prima degli esami”. GIOVEDÌ 3 Alle 21.15, al parco Papadopoli, proiezione del film Tutti i battiti del mio cuore di Jacques Audiard. Farmacia di turno: Zamperlini, via Da Ponte, telefono 043853116. e L’AZiON Vittoriese DA TUTTO IL MONDO AI CORSI ESTIVI DI ILLUSTRAZIONE DI SARMEDE Scuola di fantasia I l paese della fiaba anche quest’anno ha aperto le porte a 260 allievi dei corsi estivi di illustrazione per libri per l’infanzia: a Sarmede sono partiti dal 26 giugno (e fino al 5 agosto) i laboratori e i corsi per artisti. Attivi a Sarmede dal 1988, fondati da Stepan Zavrel, non sono semplici corsi di pittura o di disegno, ma vera e propria specializzazione nell’arte poetica dell’illustrare libri per i più piccoli. I corsi sono settimanali e divisi in tre livelli: si va dalla tecnica mista all’incisione, al corso di illustrazione con la maestra viennese Linda Wolfsgruber, che tiene anche corsi in cui si approfondiscono diverse tecniche, dalla monotipia (un tipo di stampa) al collage. Da quest’ultimo corso è già nato un piccolo progetto, “L’alfabeto”: opere di vari allievi che declinano un alfabeto africano, in tema con “Le voci dei tamtam, storie dall’Africa”, tema della Mostra che aprirà il 21 ottobre 2006 la sua 24ª edizione. Oltre ai corsi di una settimana c’è la possibilità di partecipare a dei laboratori di tre giorni, come quello di acquerello a cui hanno partecipato 25 al- Al lavoro nel laboratorio di tecnica mista lievi. I corsi settimanali ospitano anche quest’anno ragazzi e adulti di ogni parte del mondo, dalla Spagna al Brasile a Germania, Austria, Svizzera e Slovenia. Così anche i maestri, scelti tra i più grandi artisti in questo campo; il professor Jozef Wilkon, polacco, durante le sue lezioni di tecnica mista ha creato piccoli capolavori sotto i nostri occhi: «Abbiamo cominciato dai pastelli, ora ci dedichiamo all’acquerello – dice sorridendo –, ma la SARMEDE: il consiglio comunale approva il 2006 della Mostra È stato approvato all’unanimità del consiglio comunale di Sarmede il programma attività 2006 della della Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia. «Quest’anno - spiega il presidente della Fondazione Leo Pizzol - il tema centrale saranno le fiabe africane, che saranno anche oggetto di un’apposita pubblicazione con la casa editrice Panini. Non mancheranno le Fiere del Teatro, programmate per l’ultima settimana di novembre e la prima di dicembre, così come saranno allestite letture animate ogni sabato pomeriggio e domenica mattina dal 21 ottobre al 17 dicembre». Immancabile poi la rassegna teatrale per le scuole, dal 6 al 24 novembre. (RP) “ABBI PIETÀ DEI VANDALI” Madonna decapitata, Agnelezza sfregiata Bepi Zanette e Tonin Da Ros davanti alla statua decapitata della Madonna dell’Agnelezza A ncora un episodio di vandalismo contro i luoghi sacri nel Vittoriese. Dopo le ripetute scritte (ora nuovamente cancellate) sul muro esterno della Cattedrale, ora lo sfregio alla Madonna dell’Agnelezza. Alla statua di Maria che si trova sul sentiero verso il Pizzoc è stata, come accaduto già in passato, mozzata la testa. La miglior risposta allo sfregio l’ha data don Gio- vanni Dan, che due volte l’anno celebra una messa per appassionati escursionisti proprio all’Agnelezza. Mercoledì 26 è infatti salito con gli amici Bepi Zanette e Tonin Da Ros all’Agnelezza, ha ritrovato nel bosco la testa mozzata, che sarà ovviamente e con la massima cura ricollocata, ed ha apposto il cartello che vedete nell’immagine: “Madonna Santa, abbi pietà dei vandali”. Quale miglior risposta? cosa più importante di tutte è la padronanza della tecnica». I corsisti arrivano in mattinata alla scuola elementare di Montaner o al centro sociale di Rugolo per cominciare a lavorare, e proseguono fino alle 19. Nikolaj, un ragazzo ucraino trapiantato in Spagna, commenta: «È bellissimo, abbiamo una scuola intera tutta per noi!». I corsisti sono ospiti di agriturismi locali e bed and breakfast, ma anche di famiglie di Sarmede, Rugolo o Montaner. Si crea così un piccolo angolo di mondo in cui ci si incontra tra culture e sensibilità artistiche, e «si contribuisce di fatto anche all’economia estiva dei piccoli paesini del territorio», come sottolinea il responsabile Leo Pizzol. I corsi sono diventati motivo di legami tra artisti, territorio e famiglie ospitanti, e molti ex allievi sono ora maestri, come Alessandra Cimatoribus. Un segno tangibile degli allievi di quest’anno è l’affresco a Montaner, sulla parete della casa di Maria Da Ros, che racconta la storia della famiglia Da Montanara-Da Camino, realizzato dalle allieve del maestro affreschista bellunese Vico Calabrò con la collaborazione del muratore Vittorino. Per informazioni: Fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia Stepan Zavrel, via Marconi 2, Sarmede (telefono 0438-959582, www.sarmedemostra.it). Marta Raminelli Domenica 30 luglio 2006 23 CAPPELLA MAGGIORE: l’addio a Rita Carpenè De Conti È improvvisamente mancata all’affetto dei suoi familiari Rita Carpenè De Conti di Cappella Maggiore. La signora Rita, deceduta venerdì 14 all’età di 97 anni, era molto nota in paese: per molti anni insieme al marito e alla famiglia aveva gestito l’Osteria De Conti in piazza a Cappella, dove oggi c’è la ban- ca. A Rita De Conti, originaria di Conegliano, che aveva sposato sul finire degli anni Trenta Domenico De Conti, scomparso da tempo, una caduta accidentale è stata fatale. In molti si sono stretti attorno ai figli Giuseppina e Giovanni, con cui Rita viveva da tempo, e alle loro famiglie. Rossella Pagotto CANSIGLIO: visite guidate al Bus de la Genziana P roseguono anche questa settimana le iniziative di Veneto Agricoltura in Cansiglio. Sabato 29 (pomeriggio) e domenica 30 ci sono le discese in grotta organizzate al Bus de la Genziana dal Gruppo speleologico del Cai di Vittorio Veneto, mentre al piazzale del museo del Cansiglio in Pian Osteria si folleggia con la festa dell’archeologia, in collaborazione con l’università di Ferrara. Sempre sabato e domenica proseguono le visite guidate al Giardino botanico alpino Lorenzoni, mentre domenica il Corpo forestale propone una visita a tema foresta e suo ecosistema, con partenza alle 9.30 dal piazzale del rifugio San Osvaldo in Pian Cansiglio. E sempre domenica, alle 17, ci saranno al centro visitatori del Giardino botanico le diapositive “Il carsismo in Cansiglio”. Per tutte le informazioni si chiama il 334-3458496, nei giorni feriali dalle 17 alle 19, nei festivi dalle 9 alle 16. Angela Deganis CORDIGNANO: teatro all’aperto G iovedì 3 agosto, alle 21 nell’area adiacente alla palestra della scuola media di Cordignano, si terrà lo spettacolo “Cinque in un bacello” con la compagnia “La Corte dei Miracoli” di Venezia. L’ini- ziativa è organizzata da Comune di Cordignano, assessorato alla Cultura, Biblioteca civica, Pro Cordignano in collaborazione con “Gli Alcuni - Teatro stabile d’innovazione” di Treviso. (GDN) PIAI: teatro con “Il circo Polenta” per il ciclo “Scena Foresta” COLLE UMBERTO, COMUNITÀ IN FESTA P er una domenica in tanti a Colle Umberto hanno… cambiato programma. Chi era solito darsi appuntamento in chiesa per la messa si è recato in palestra per prender parte alla celebrazione eucaristica e chi era intenzionato a cercare refrigerio tra i monti o tuffandosi nelle acque del mare, ha preferito approfondire e subito sviluppare nella pratica il tema della “Comunicazione”. Così per un giorno a Colle Umberto la Festa della comunità ha unito enti, associazioni e parrocchie. «Oggi siamo stati chiamati – ha affermato il parroco don Angelo, che insieme a monsignor Giovanni e a don Evaristo ha celebrato la messa – a rispondere alle attese della gente. Al Signore momenti come questi sono graditi, se vissuti in comunità dando spazio al dinamismo della fratellanza e della carità». La festa intitolata “Sentimi che ti sento” si è poi dipanata nel pomeriggio fino a notte inoltrata, alternando momenti di approfondimento, tra cui la tavola rotonda sulla comunicazione con la presenza di esperti, alla parte più conviviale, mentre in diciassette tra associazioni e realtà comunali hanno esposto e fatto conoscere le proprie iniziative e attività. Visto l’esito positivo della giornata in tanti sono stati concordi nel dire… “arrivederci al prossimo anno!”. Gerda De Nardi P enultimo appuntamento con “Scena Foresta” 2006 domenica 30 a Piai. Alle 21 va in scena “Il circo Polenta”, spettacolo comico frutto della colla- borazione artistica tra le compagnie Ambaradan e Teatro Distratto (nella foto). Se piove lo spettacolo si terrà al centro sociale di Mezzavilla. FREGONA / 50 ANNI INSIEME Rosalia Bottega e Giorgino Longo, sposi dal 28 giugno 1956 uglio 1956-luglio 2006: cinquant’anni di vita insieme per Rosalia e Giorgino. L Figli, nipoti e familiari festeggiano queste nozze d’oro augurando loro un felice 50° anniversario. e L’AZiON Vallata / Bellunese MOLTI INTERVENTI NEGLI ULTIMI ANNI Facciate ridipinte Cison è un bijou U n visitatore che torni oggi a Cison dopo dieciquindici anni di assenza resterebbe sicuramente sorpreso e meravigliato da quanto è migliorato il centro storico del paese. Alcuni importanti edifici risalenti al XVII, XVIII e XIX secolo - il Municipio, il teatro La Loggia, le ex scuole, la casa della dottrina - sono stati radicalmente ristrutturati. La pavimentazione della piazza è stata rifatta (seppure con qualche contestazione per la scelta di un materiale lapideo troppo chiaro, la trachite zovonite gialla). Le facciate di quasi tutti gli edifici di pregio sono state ridipinte. Si è trattato di interventi progressivi e graduali, che hanno portato a una trasformazione progressiva che ora possiamo cogliere nel suo insieme. In piazza Roma, già piazza della Chiesa, sono ritornati all’originale splendore il palazzo municipale, con le aperture, i poggioli e i profili in pietra con capitelli propri delle ville venete, Villa Marcello-Marinelli, di recente restaurata ad uso albergo, il teatro La Loggia, risalente al XVII secolo, e l’ex farmacia Ragazzoni. A un periodo precedente risale il restauro della chiesa arcipretale dalla doppia facciata. Anche edifici di minor rilievo storico - quello che ospita il Caffè Roma e a sud il palazzo Pin che fu sede di un albergo e di una balera - hanno rinfrescato le facciate. Fra qualche mese verrà sistemata anche la facciata di Villa Brandolini detta Casagrande che per secoli ha funzionato come agenzia per il governo del patrimonio fondiario della nobile famiglia. Spostandoci verso piazza Brandolini - meglio conosciuta dai cisonesi come Al Prà - meritano un attento sguardo le facciate dei palazzi della famiglia Cesca e quello del dottor Pasquetti. Recuperate anche le facciate degli edifici che si trovano di fronte “al prà”: dall’ex palazzo delle Poste alla villa veneta - oggi casa privata risalente al 1400-1500. Nella piazzetta della chiesa incontriamo altre due perle preziose tornate a brillare: la canonica - anch’essa villa veneta - e la casa della dottrina - oggetto di recente di totale ristrutturazione. Per finire a nord del municipio fa bella mostra l’ex scuola elementare, già palazzo Calvi. L’edificio risale a inizio secolo, è stato restaurato a metà anni ’90, ed oggi ospita la biblioteca comunale. Il sindaco: me- TARZO: COMINCIATO L’AMPLIAMENTO DELLE MEDIE S ono cominciati i lavori ampliamento della scuola media di Tarzo. La spesa prevista è di 1.000.000 di euro, coperti per 258.000 euro da contributo statale. Si tratta del terzo e ultimo stralcio del complesso scolastico la cui costruzione è cominciata alla fine degli anni ’70. Si procederà alla realizzazione di nuove aule, dei nuovi uffici di presidenza e di segreteria e, soprattutto, la realizzazione di una moderna aula magna con una TARZO: Entra nel vivo la festa dell’Emigrante E innovativa copertura a lanterna. Il progetto è stato redatto in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento dell’Università degli Studi di Padova. COLDERU’: La “lissia” e la lavorazione del latte D ntra nel vivo la 31ª festa dell’Emigrante organizzata dalla pro loco di Tarzo. Domenica 30 luglio alle 9 c’è la marcia tra le colline e i castagni e venerdì 4 agosto alle 21 il concorso Bella di Marca e l’elezione di Miss dei laghi. La Giornata dell’Emigrante si celebra, invece, domenica 6 agosto. Per tutta la durata della festa funziona lo stand enogastronomico presso la struttura della pro loco. omenica 30 luglio antiche tradizioni rivivono sulla piazza di Colderù (Lentiai) in occasione della festa patronale di San Giacomo. Alle 10.30 viene preparata la “lissia” ovvero il bucato con la cenere; alle 14 ci sarà la lavorazione del latte con il casaro della latteria di Lentiai. Organizzano il Gruppo giovani di Colderù e la pro loco di Stabie e Canai. MIANE: Processione con la Madonna del Carmine FOLLINA: Nell’antico refettorio musiche di Bach S abato 29 luglio la statua della Madonna del Carmine lascia la chiesa arcipretale di Miane, dove è rimasta per una settimana, per ritornare nel santuario del Carmine. La processione parte alle 18.30 per arrivare alle 19.30 al santuario dove viene celebrata la messa. Anche domenica 30 verrà celebrata una messa al santuario alle 10.30. Nei due giorni sono previsti festeggiamenti al centro polifunzionale a cura della pro loco: sabato sera cena e ballo; domenica pranzo della parrocchia, lotteria, cena e ballo. Organizzano parrocchia e pro loco. V enerdì 28 luglio dalle 20.45 nella cornice dell’antico Refettorio dell’Abbazia di Follina il violoncellista Christophe Coin propone una serata dedicata alle Suites di Bach. Coin si esibisce assieme a Maria Tecla Andreotti, flauto traversière. Nell’ambito della XV edizione del Festival internazionale “Concerti d’estate – Abbazie, ville e castelli d’Altamarca”. Ingresso a pagamento. Domenica 30 luglio 2006 rito della nostra intraprendenza e dei fondi regionali 25 ma a questo non ci possono che pensare i privati». «Il merito della rinascita Il prossimo recupero: l’ex è dell’intraprendenza delle cantina Brandolini amministrazioni comunali Terminato “Artigianato e della legge regionale che Vivo” aprirà il cantiere del sostiene il recupero delle restauro delle ex cantine facciate nei Comuni con Brandolini, acquistate dalmeno di 3.500 residenti - la pro loco con usufrutto spiega il sindaco Cristina trentennale del Comune. Pin -. Negli ultimi anni abbiamo recuperato sostanziosi contributi che ci hanno permesso di restaurare edifici prestigiosi come il municio o La Loggia. E grazie alle legge 2 del CISON: L’ex farmacia Ragazzoni 2001 ben 47 A sinistra in basso: Palazzo dott. Pasquetti e Palazzo Cesca privati hanno ottenuto un contributo del Diventeranno la sede del40 per cento per il restauro l’associazione. «Con il pridelle facciate che danno sul mo stralcio si procederà al centro storico. Ventisette consolidamento statico e al hanno già eseguito il lavo- rifacimento del tetto, per uro e ottenuto il finanzia- na spesa di 925 mila euro mento; gli altri venti sono spiega Pin -. Il lavoro verrà stati ammessi a contributo completato con un seconquest’anno. Direi che c’è do stralcio di 800 mila eustato un effetto domino». ro. Abbiamo contributi rePin riconosce che serve un gionali e statali all’incirca ulteriore passo per attrar- di un milione di euro. Il rere turisti e visitatori «che sto è a carico della pro loco comunque già sono in nu- che ha contratto un mumero significativo: manca- tuo». no le attività commerciali, Federico Citron 26 TRICHIANA / FORSE È DEI GHIRLANDUZZI Cavassico si mobilita per l’antico altare U n ristretto comitato di persone volonterose della frazione di Cavassico Inferiore di Trichiana si sta attivando per il recupero ed il restauro del bellissimo altare ligneo della chiesa di San Andrea apostolo Il costo previsto è di 14.000 euro. Tanti per una piccola frazione come Cavassico. Così il parroco don Brunone De Toffol nell’ultimo bollettino parrocchiale ha lanciato un “sos” di generosità per il pieno recupero culturale e artistico dell’opera. È partita così una raccolta fatta casa per casa che finora ha dato 5.000 euro. Verrà inviata anche anche una domanda alla Ceramica Dolomite, che ha il suo stabilimento nella frazione, e agli artigiani locali. Il restauro verrà effettuato presso il laboratorio di I- vano Ceschin di Colfosco di Susegana dove l’altare e la statua del santo, anch’essa in legno, sono stati trasportati lo scorso febbraio. L’altare è un pezzo unico, con angioletti e motivi floreali, stupendo nelle finiture in oro zecchino, risalente alla fine del XVII secolo e probabilmente da attribuire all’arte degli intagliatori Ghirlanduzzi di Ceneda, una delle poche opere lignee del suo genere. Il restauro si è reso necessario in quanto l’umidità e i tarli avevano ridotto l’opera in condizioni di estrema gravità e precarietà, come sottolineato anche dalla relazione degli ispettori della Sovrintendenza di Venezia, che rilevando l’elevata umidità presente nella chiesa e L’AZiON Bellunese Domenica 30 luglio 2006 suggeriscono “il trasferimento dell’altare” per una corretta conservazione. Ma, come ricordano alcuni testimoni locali, la chiesa di San Andrea, fino agli inizi degli anni ’60 era addirittura priva della copertura della navata e mancavano anche le finestre. Solo la parte riguardante l’abside era coperta, dando così riparo all’altare. Avvenne che una ge- nerosa signora acquistò dall’allora sacerdote don Battista Tonon per 20.000 lire l’altare custodendolo in un luogo sicuro e impegnandosi a riportare la statua di San Andrea in chiesa nelle festività. Finalmente la chiesa a metà degli anni sessanta venne coperta cosicché l’altare tornò al suo posto originario. È curioso ricordare che a Cavassico Inferiore oltre alla chiesa di San Andrea sorgeva anche un’altra chiesa dedicata a San Donato sulla quale nel 1820 rovinò il campanile che distrusse l’edificio sacro in modo tale da indurre i paesani a non ricostruirla. Con il materiale da costruzione recuperato e con quanto rimase degli interni, dei quali si trovano testimonianza in alcuni interessanti carteggi della fabbriceria, si decise di costruire una nuova chiesa a Cavassico Superiore, fino ad allora sprovvista di una chiesa. A Cavassico Inferiore, a ricordo del luogo dove sorgeva la distrutta chiesa di San Donato fu eretto un capitello, che racchiude un’immagine della Madonna tra i Santi Donato e Andrea che sorge a poche centinaia di metri dalla chiesa di San Andrea. Sergio Cugnach Cristiana Ricci Comel di Lentiai dipinge il Palio di Feltre S petterà alla pittrice di Lentiai Cristiana Ricci Comel, già insegnante, dipingere il drappo del Palio di Feltre edizione 2006. Suo il bozzetto più votato dai lettori del “Corriere delle Alpi”. Ricci ha rappresentato cavalli, dame, castello, bosco e monti di Feltre. Ora ha pochi giorni (il Palio si tiene il 4, 5 e 6 agosto) per dipingere sul drappo la sua opera. TRICHIANA: “Cò se fea filò”, mostra sul tempo che fu L a Consulta Anziani e il Comune di Trichiana propongono la mostra di lavori di una volta:“Cò se fea filò - La necessità del fare, il gusto di creare”. L’esposizione viene inaugurata sabato 29 luglio alle 18.30 nella saletta mostre del Municipio e rimane aperta fino al 15 agosto il mercoledì dalle 9 alle 11 e il sabato e i festivi dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19. LENTIAI: Nuovo passo avanti per la circonvallazione L a Giunta regionale ha approvato la variante al Piano regolatore generale relativa alla circonvallazione di Lentiai. Il nuovo tratto stradale è stato previsto dal distributore dell’Agip in via Belluno fino nord a Bardies (in Comune di Mel) passando dietro al cimitero e agli impianti sportivi e superando il torrente Rimonta grazie a un ponte. Il collegamento con la zona artigianale, un tempo pensato con uno svincolo a piani sfalsati, nel progetto attuale è stato sostituito da una rotatoria ad ampio raggio. «Lentiai - spiega l’assessore regionale con delega per la provincia di Belluno Oscar De Bona - è rimasto l’unico centro abitato della Sinistra Piave attraversato dalla strada provinciale che è intensamente trafficata a causa del traffico pesante che corre verso Padova-Treviso e Feltre-Agordino». e L’AZiON Quartier del Piave PROBLEMI A FARRA E SAN PIETRO DI F. Acqua, servono soluzioni radicali D ivieto assoluto di prelievi di acqua potabile per usi diversi da quelli domestici in tutto il Comune di Farra, per fare in modo che l’acqua arrivi fino alle famiglie delle vie Canal Vecchio e Canal Nuovo a Col San Martino, rimaste a secco. Stessa solfa a San Pietro di Feletto, dove un’auto munita di altoparlante ha girato per giorni per il territorio comunale invitando la popolazione a limitare i consumi allo stretto necessario. Ordinanze di limitazione d’uso d’acqua potabile, in via precauzionale, un po’ in tutti i Comuni. Anche quest’anno la carenza d’acqua ha provocato disagi nel territorio del Quartier del Piave. Sicuramente Farra e San Pietro sono i Comuni più colpiti. Farra paga il progressivo esaurimento delle sorgenti del Toer e del Tof e l’aumento della popolazione residente (dai 7.873 del 2000 agli 8.518 di oggi), mentre San Pietro ha dovuto chiudere uno dei due pozzi perché la falda si era abbassata in modo preoccupante. Entrambe le am- Dati Istat 1999 ministrazioni stanno correndo ai ripari. Farra ha avviato un confronto con il Consorzio Schievenin per creare un collegamento con la sua ricca rete (Farra è oggi l’unico Comune del Quartier del Piave a non essere servito dallo Schievenin). In sostanza, lo Schievenin andrebbe a supportare le fonti proprie del Comune. A San Pietro, invece, il Comune ha stanziato 170 mila euro per la trivellazione di un nuovo pozzo. I veri problemi: prelievi impropri e tubature fatiscenti Senza però un’inversione di tendenza nella ge- stione dell’acqua, problemi di carenza si presenteranno sempre più frequentemente, e i singoli interventi non saranno che dei palliativi. Il cambiamento del clima, che da qualche anno provoca lunghi periodi estivi privi di pioggia (basti pensare che quest’anno siamo 200 mm sotto la media annua di precipitazioni piovose), ingenera impennate di consumi per l’irrigazione di campi, vigneti e orti, che si aggiungono ad altri usi impropri come l’alimentazione di fontane o piscine private e il lavaggio di auto. In una zona come il Feletto o il Colsanmartinese, dove il Prosecco Doc è la principale fonte di red- dito per molte famiglie, i prelievi sono più intensi che altrove. Alternative, volendo, ce ne sono: dal recupero delle acque meteoriche raccolte dalle coperture degli edifici in apposite vasche, all’uso di acqua riciclata cioè derivante da impianti di depurazione (in Spagna i campi da golf sono irrigati con acqua riciclata...). Ma nessuno sta spingendo in questa direzione. C’è poi il grave problema delle perdite degli acquedotti. Secondo un’indagine Istat del 1999, la rete di distribuzione dell’acqua aveva perdite del 64% a Farra, del 35% a Pieve, intorno al 65% a Vidor; Sernaglia non aveva fornito dati, ma i tecnici comunali stimavano perdite molto elevate. I numeri sono riportati nello studio per la certificazione Emas. Vi si legge che “attualmente i singoli Comuni cercano di ovviare alle emergenze con interventi puntuali, ravvisando comunque la necessità di un progetto di rinnovo generale degli impianti”. In altre parole: ognuno fa quello che può, ma siamo lontani dal necessario. Va detto che della problematica dovrebbe interessarsi l’Autorità d’ambito territoriale “Veneto Orientale”, ente istituito appositamente per occuparsi di acquedotti, fognature e depurazione (un po’ come l’Asco si occupa di metano). Fatto sta che ad oggi l’Aato ha fatto studi anche dettagliati sulla situazione e sui lavori necessari, ma di interventi concreti neppure l’ombra. Domenica 30 luglio 2006 27 COL SAN MARTINO: Muore poco prima di messa L unedì 24 luglio un improvviso malore ha colto Rina Dorigo (nella foto), 75 anni, poco prima dell’inizio della messa feriale mattutina nella cappella di San Martino a Col San Martino. Nonostante i soccorsi immediati da parte degli altri fedeli e del seminarista in servizio a Col San Martino, per la signora Rina non c’è stato nulla da fare. Vedova da 11 anni di Giuseppe De Bortoli, era impegnata in parrocchia nel servizio di pulizia della chiesa e nella distribuzione del bollettino parrocchiale. FARRA: Doppio concerto sui colli, con cori e strumenti medievali S abato 29 luglio alle 20.45 sulle colline di San Lorenzo in Farra di Soligo annuale rassegna corale “Fra torri e stelle”. Si esibiscono i cori: San Lorenzo di Farra di Soligo, La Gerla di Spinea (Ve) e il Corpo bandistico Santa Cecilia di San Giorgio di Perlena (Vi). Sabato 5 agosto alle 21 alla Crose, sulla cima della collina di San Giorgio, si terrà invece il concerto “Ultima notte al Castello”. Il Convitto Musicale presenta una serata di musica all’aperto con strumenti medioevali fedelmente riprodotti. Voce recitanti: Maria Teresa Dalla Vedova e Franco Santin. Per raggiungere il luogo del concerto sarà organizzata una passeggiata panoramica con partenza alle 20.45 dal municipio. In caso di maltempo il concerto si svolgerà a villa Bevacqua in via Monchera 1. MORIAGO: Inizia la festa della patata S abato 29 luglio, alle 19 negli stand presso il campo sportivo di Moriago, si tiene la cerimonia ufficiale di inaugurazione della 22ª Festa della patata del Quartier del Piave. Allo stand vengono serviti assaggi a base di patate, la cui preparazione è curata dalle donne della Pro loco. La festa prosegue nelle serate del 30 luglio e del 5 agosto e per l’intera giornata del 6 agosto. Sul prossimo numero del giornale una ricetta tipica con patate del QdP. 28 LAVORI ALL’ESTERNO DELL’OSPEDALE Ridisegnato il parcheggio S essanta posti in meno ma meglio organizzati. Sarà questo il bilancio dei lavori di ristrutturazione del parcheggio dell’ospedale di via Brigata Bisagno che cominceranno a settembre e dureranno non meno di quattro mesi, con prevedibili disagi alla viabilità. Il progetto di riqualificazione urbanistica dell’area, redatto dal responsabile del Servizio tecnico dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo l’ingegner Valter Celega, ha ricevuto il parere favorevole della giunta comunale di Conegliano il 10 luglio scorso. L’intervento, che avrà un costo di 400 mila euro, prevede la riduzione, appunto, della capienza del parcheggio (che rimane oltretutto uno dei pochi non a pagamento della città) dagli attuali 410 a 350 posti auto e lo spostamento dell’ultimo tratto di via Toniolo per poter permettere sia l’ampliamento del giardino e L’AZiON Conegliano Domenica 30 luglio 2006 dell’Ulss – dove è previsto l’asilo nido aziendale – sia l’inserimento di tale strada in una nuova rotatoria al centro di via Brigata Bisagno, dalla quale si potrà accedere anche al nuovo parcheggio interrato all’ex caserma San Marco. Il progetto prevede infine la sistemazione del park dell’ospedale, con un nuovo accesso spostato di una sessantina di metri verso il centro rispetto all’attuale. Il parcheggio di superficie verrà dotato di nuova pavimentazione e di im- pianto di illuminazione, rendendolo di fatto più sicuro. I lavori procederanno per fasi per evitare la chiusura del parcheggio di via Brigata Bisagno, non essendoci alternative di sosta (eccetto il parcheggio San Marco a pagamento, naturalmente) per chi si reca in visita in ospedale. La realizzazione dell’inter vento sarà oggetto di un’apposita convenzione tra Comune di Conegliano e Azienda socio-sanitaria di Pieve di Soligo. Francesca Nicastro VIABILITÀ Rotatoria in via Manin, i lavori in partenza M artedì 25 luglio sono iniziati i lavori di realizzazione della rotatoria tra la Pontebbana (viale Italia) e via Manin, all’altezza dei magazzini Bernardi. Fino a metà agosto vi sarà una sola modifica della viabilità: le auto che arrivano da Santa Lucia devono imboccare via Monticano; per chi invece dalla Pontebbana imbocca via Manin in direzione Santa Lucia non ha alcun problema. Pertanto viene sospesa la sperimentazione della chiusura al traffico su via Monticano. Dopo ferragosto è prevista la chiusura del tratto sud di via Manin in entrambe le direzioni, mentre la Pontebbana resterà sempre aperta al traffico nelle due direzioni. Il costo dell’intervento è di 825 mila euro; la Regione concorre con 330 mila euro mentre la restante somma è a carico del Comune. ul Menarè sono in corso i lavori di costruzione di un nuovo tratto di pista promiscua ciclopedonale lungo il lato ovest della statale Alemagna. Si tratta di 340 metri dal distributore di benzina a via dei Botteon, in territorio del Comune di Conegliano. La pista, separata dalla strada da un filare non continuo di platani secolari, è un prolungamento di quella esistente della zona industriale di ConeglianoVittorio. La spesa sostenuta dal Comune per l’opera è di 200 mila euro. Un ulteriore tratto di 220 metri verrà realizzato in un secondo tempo. I l Comune di Conegliano ha stipulato una convenzione con l’associazione “Piccoli Ceramisti” di Scomigo in cui si prevede una collaborazione per azioni di promozione dell’arte della ceramica, in particolare nelle scuole. Il Comune sosterrà economicamente l’associazione che si impegna a tenere corsi per l’apprendimento di quest’arte, ad organizzare un ciclo di incontri tematici a favore di tutta la popolazione (a ingresso libero), a realizzare nelle scuole lezioni sulla ceramica e la manipolazione della creta. “LIBRI A PORTATA DI MANO ” ANCHE IN OSPEDALE CIVILE S i amplia il progetto “Un libro a portata di mano” nato nell’ambito di “Libri Liberi”. Dopo l’Informagiovani, la parrocchia di Parè e alcuni bar-ristoranti, anche l’ospedale civile e la sede del distretto sud sono entrati nella rete dei luoghi che ospitano “angoli di biblioteca” dove è possibile prendere in prestito libri di narrativa e altre CONEGLIANO ESTATE FESTIVAL: APPUNTAMENTI VENERDÌ 28 Alle 21.15, in piazza Cima, il gruppo Alcuni presenta lo spettacolo teatrale per famiglie Il lupo vegetariano e Cappuccetto rosso. La nota fiaba diventa uno straordinario musical per bambini con un finale a sorpresa. Cappuccetto Rosso e tutti gli altri protagonisti sono interpretati da animali musicisti e cantanti e i più diversi stili musicali – rock, blues, jazz, rap, musica classica e folcloristica – si susseguono per ritmare i vari passaggi della trama. Ingresso libero. SABATO 29 Alle 21.30, alle ex scuole elementari di Ogliano, spettacolo teatrale Pot-8-oh! della Artimmadiate Theatre Company. Biglietto: 5 euro intero, 4 ridotto. In caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi. pubblicazioni senza le formalità di un servizio di prestito bibliotecario. L’acquisto dei libri è a carico del Comune di Conegliano promotore dell’iniziativa. DOMENICA 30 Alle 21.15, in piazza Cima, concerto della Fisaorchestra Armonia di Treviso e della Fisaorchestra Accademica della facoltà di Filosofia dell’università di Pola. L’incontro fra le due orchestre si inserisce negli appuntamenti estivi organizzati dall’Armonia di Treviso. Dopo il successo ottenuto dallo spettacolo della scorsa estate, si esibirà con una giovane orchestra di fisarmoniche di Pola in musiche di Piazzolla, Rossini, Verdi, Dvorak, Strauss e autori vari della musica popolare italiana e istriana. Ingresso libero. Se piove, all’Accademia. D omenica 30 luglio è festa a Parè per i 100 anni di Antonia Rosolen, mamma del vescovo Armando Bucciol. Alle 10.30 nonna Antonia partecipa alla messa con la professione perpetua di suor Luigina Silvestrin presieduta dal figlio. FOSSE TOMASI: L’Autorità sui lavori pubblici contesta il Comune L’ Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ha rilevato una difformità nella procedura per l’affidamento dell’incarico per la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza permanente e di ripristino ambientale dell’area ex-discarica “Fosse Tomasi”. Secondo l’Autorità il Comune di Conegliano non ha rispettato il regime di pubblicità del bando prevista a livello nazionale. Il Comune di Conegliano invece sostiene di aver scrupolosamente seguito la normativa regionale in materia, e quindi di aver operato nella piena legalità. Per questo, pur tenendo conto della deliberazione, il Comune di Conegliano ha incaricato il proprio ufficio legale di valutare attentamente il contenuto della deliberazione e si riserva di ricorrere nelle sedi opportune. DANNI DA MALTEMPO: Pochi giorni per le richieste di risarcimento V anno presentate quanto prima le domande di risarcimento dei danni causati dal maltempo del 29 giugno scorso. Le segnalazioni vanno trasmesse per il mezzo di appositi moduli che si possono trovare all’Ufficio Edilizia pubblica del Comune di Conegliano (via Accademia 1, telefono 0438-413301) oppure direttamente all’Ufficio Protezione civile della Provincia di Treviso. Il Comune cerca un istruttore direttivo e un vigile urbano MENARÈ: NUOVO TRATTO CONVENZIONE DEL COMUNE DI PISTA CICLABILE CON I CERAMISTI DI SCOMIGO S PARÈ: Cento anni per la mamma del vescovo Bucciol I l Comune di Conegliano ha bandito due concorsi pubblici per Istruttore direttivo amministrativo (cat. D posizione economica D1) a tempo pieno e indeterminato presso il servizio Ragioneria, e per Agente di vigilanza (cat. C - posizione economica C1) a tempo pieno e indeterminato presso il Comando della Polizia locale. Le domande di ammissione a entrambi i concorsi dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo entro le 13 di giovedì 10 agosto 2006. Per visionare i bandi: www.comune.conegliano.tv.it. OLCESE: La Regione dà parere favorevole per la cassa integrazione L a Giunta regionale ha espresso parere favorevole in merito alla richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per i dipendenti della Olcese spa in amministrazione straordinaria: il procedimento si riferisce al verbale di accordo sottoscritto il 29 maggio 2006, che prevede per i 40 lavoratori della sede di Longarone e i 25 di Conegliano la proroga del termine annuale della Cigs. VENERDÌ 28 Alle 15, all’oratorio Don Bosco di Parè, Festa Insieme, con la mostra dei lavoretti eseguiti da i ragazzi del Grest. Ingresso libero. LUNEDÌ 31 Inizia oggi, per proseguire fino al 12 agosto il Conegliano International guitar fe- stival 2006. Dopo il successo della prima edizione del 2005, viene riproposto il Festival chitarristico internazionale di Conegliano, nel corso del quale si terranno i corsi tenuti dai maestri Carlos Bonell e Frank Bungarten che attireranno musicisti professionisti e non dall’Italia e dall’Europa. Ci saranno inoltre concerti che vedranno protagonista la chitarra solista e in altre formazioni cameristiche. Informazioni: www.quattronote.org, email [email protected]. e L’AZiON Coneglianese AL VIA I LAVORI DI AMPLIAMENTO Materne più grandi a Mareno e Sarano N on solo i bambini ma anche le scuole materne… crescono. E crescono in ampiezza proprio per dare risposta ai loro piccoli alunni, sempre più numerosi, e a una scuola che per offrire il meglio di sé deve fare i conti con esigenze complesse. Così a Sarano di Santa Lucia di Piave e a Mareno di Piave nuovi muri vengono innalzati e nuovi spazi trovano forma per far sì che a ridursi siano le liste di attesa. «Ci sono tantissime famiglie nuove – spiega il parroco di Mareno, don Mario Fabbro –. Si sta completando l’edificazione di mille nuovi appartamenti all’interno del nostro comune. Questo ha portato a un aumento di abitanti e quindi di richieste di iscrizione alla scuola materna con MARENO DI PIAVE: Una parte dell’attuale scuola materna conseguente necessità di istituire una quinta sezione». A Mareno si attende solamente l’ok della Curia e poi il cantiere potrà essere aperto. Si conta durante l’estate che i lavori possano essere impostati per poi partire a pieno ritmo con l’inizio di settembre. «È prevista – continua don Mario – la costruzione della cucina, del refettorio e della dispensa in modo tale che il vecchio refettorio possa essere utilizzato per la nuova sezione. I lavori, tuttavia, potranno essere conclusi completamente solo per il mese di maggio e quindi l’aumento degli iscritti, che passerebbero dagli attuali 103 a 130, si potrà avere solo a partire dall’anno scolastico 2007/2008». L’opera costerà 490 mila euro, di cui 68 mila sono stati deliberati quali contributo da parte della Regione Veneto, mentre la parrocchia confida in ulteriori finanziamenti derivanti da altri enti. DISCUSSIONI SU LEVADA Intanto continua il dibattito sull’opportunità di aprire al traffico il lotto 28 (il casello di Godega sarà pronto entro la fine di anno) prima della realizzazione delle opere complementari (in primis la bretella dal casello di Levada alla Pontebbana a carico di Autovie Venete). Dell’argomento si è discusso nei consigli comunali di Godega e San Fior, e anche a Codognè, dove si è verificata una spaccatura tra maggioranza (contraria all’apertura) e minoranza (favorevole). In questo caso, un sondaggio orienterà la posizione del Comune. Pubblicato sul sito www.comune.codogne.tv.it, oltre chiedere un sì o un no all’apertura di Levada, interpella i naviganti su che fare a seguito del forte aumento di traffico urbano causato dall’A28. A28, progetto definitivo dell’ultimo lotto D ue passi avanti verso il completamento dell’A28. Il consiglio di amministrazione di Anas ha approvato il progetto definitivo dell’ultimo lotto (il 29) che collegherà Godega a San Vendemiano. Il progetto è stato sottoposto a Valutazione di impatto ambientale con esito positivo. Nel contempo il presidente della Giunta regionale ha approvato, con proprio decreto, l’Accordo di programma relativo alla viabilità complementare sottoscritto nel gennaio scorso tra Regione, Veneto Strade, Provincia di Treviso e Comune di Cordignano, Godega e Orsago. Si tratta di uno dei tre interventi viari, a carico di Veneto Strade, previsti per far defluire il traffico da e per l’autostrada. Gli altri due riguardano Gaiarine e Codognè-Godega-San Fior. L’apertura dell’ultimo tratto della A28 è sempre previsto per il 2009-2010. Il progetto definitivo per l’intero percorso Sacile Ovest-Conegliano è stato approvato lo scorso 31 maggio, e si prevedono costi complessivi di 82 milioni di euro. Gli amici di Alberto Munerotto di Santa Lucia di Piave, deceduto a soli 12 anni lo scorso 12 luglio, hanno preparato alcune righe in suo ricordo. Anche tramite L’Azione le vogliono condividere con quanti hanno conosciuto Alberto. S. LUCIA C aro Alberto, abbiamo voluto scriverti perché sei stato nostro amico; ti abbiamo conosciuto a scuola e ti abbiamo trovato simpatico: durante la ricreazione cercavi i quadrifogli nel prato, e ne trovavi sempre PIANZANO: Successo per il Memorial “De Gennaro” P ossono dirsi soddisfatti Mauro Candosin e Federico Dal Cin. La “creatura” da loro organizzata, il Memorial di calcetto “Giovanni De Gennaro” ha concluso con successo di pubblico e di livello di gioco la sua settima edizione. Che per la prima volta non si è disputata nel campetto in erba dell’asilo, ma nell’adiacente piattaforma in cemento. Con in ogni caso un ringraziamento alla parrocchia per aver messo a disposizione le strutture. La vittoria del torneo, nella finale del 21 luglio, è andata ai Cinerz. Miglior giocatore della rassegna Moreno Soldan degli All Blacks. H Gli amici ricordano Alberto Munerotto qualcuno... Anche tu venivi sempre allo spazio giovani e dietro la chiesa per divertirti e giocare con noi. Eri felice di fare parte del grest e di partecipare alle gite, avevi sempre voglia di raccontare a tutti le A Sarano l’ampliamento della materna comunale è invece pronto. Con l’inizio del nuovo anno scolastico gli alunni saranno non più 90 ma 125. «La parte consistente dei lavori – spiega il sindaco Roberto Fantinel – consisteva nella realizzazione della nuova sala mensa e di un’aula per l’istituzione della nuova sezione. Siamo inoltre una delle sole tre scuole materne comunali che in provincia ha ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento da parte della Regione». Regione Veneto che ha dato al Comune di Santa Lucia un contributo di 60 mila euro su un totale di 300 mila euro di opere. «Siamo contenti – spiega il primo cittadino – perché con questo intervento diamo risposta alle famiglie ed eliminiamo di fatto la lista di attesa creatasi in questi anni. Con l’ampliamento potremo accogliere non solo i bambini che abitano nel nostro paese ma ci potrà essere qualche presenza da fuori Comune. In questi anni, come amministrazione comunale, abbiamo lavorato molto a favore del comparto scuola e cultura spendendo complessivamente un milione e mezzo di euro». Gerda De Nardi tue esperienze. I tuoi idoli erano Valentino Rossi e Gigi Buffon. Insomma, eri uno di noi, e lo sarai per sempre, perché rimarrai nei nostri cuori e non ti dimenticheremo mai. Ciao Alberto! Da tutti i tuoi amici a assistito alla messa nella parrocchiale di Susegana, lunedì scorso, in occasione del suo centoduesimo compleanno Irma Boscaratto Santin, la più anziana suseganese. Circondata da figli, generi, nuore e nipoti la centenaria nonnina ha dimostrato ancora una buona vitalità, ricevendo i complimenti e gli auguri di tanti suseganesi. Nata il 24 luglio del 1904, Irma Boscaratto ha dato alla luce 9 figli, 7 dei quali sono ancora in vita. Trascorre le sue giornate Domenica 30 luglio 2006 29 SANTA LUCIA DI PIAVE: Annunciata la chiusura della Eko L’ Eko di Santa Lucia, azienda che produce assi e ferri da stiro, dopo una lenta agonia chiude. Già nel 2005 vi erano stati degli scricchiolii: l’azienda, infatti, aveva dichiarato 59 esuberi. Allora scattò la cassa integrazione per 49 operai e 13 amministrativi. Ora la mobilità e il licenziamento sono stati annunciati per 115 dipendenti distribuiti tra Santa Lucia e Susegana (impiegati) e San Polo e Tezze (operai). L’Eko aveva anche tentato la strada della delocalizzazione in Romania e in Cina per rimanere nel mercato. SAN FIOR: Presentato in Comune il progetto per l’area Sarom È stato depositato in Comune a San Fior il grosso progetto di riqualificazione dei 125 mila metri quadrati dell’area Sarom di San Fior mediante lo strumento del Piruea. I cittadini hanno tempo fino al 13 agosto per presentare osservazioni. Dopo di che il consiglio comunale esprimerà il proprio parere e verrà convocata l’apposita conferenza dei servizi. Tra gli interventi a beneficio pubblico previsti vi sono un incubatore per le imprese e una rotatoria sulla Pontebbana all’innesto con via Palladio. SUSEGANA: Il Consorzio dei vigili trasferito nel vecchio municipio D a lunedì 24 luglio scorso il Consorzio di polizia municipale “Piave” si è trasferito nella nuova sede ubicata nell’ex sede municipale in piazza Martiri della Libertà 10 in Susegana. GODEGA: All’ex stazione la sede della Protezione civile N ei giorni scorsi è stata inaugurata la nuova sede del nucleo di Protezione civile di Godega Sant’Urbano ricavata nei locali adiacenti all’ex stazione ferroviaria di Pianzano. Il gruppo conta 26 volontari capitanati da Ivan Bet. CODOGNÈ: Commedia al Palablù e letture alla Mutera “Z ogando a tresete” è il titolo della commedia in tre atti di Emilio Baldanello che la compagnia “Teatroinsieme” porta in scena sabato 29 luglio alle 21.15 al Palablù di Codognè. Martedì 1º agosto sempre alle 21.15 in cima alla Mutera “Libro aperto - libri, suoni e sapori... divini”, con la partecipazione di Nadia Frassinelli e Giuliano Galletti (in caso di maltempo la manifestazione si terrà nelle ex scuole Ancilotto). Si tratta delle ultime due iniziative della rassegna “Sere d’estate” promossa da Comune, Roverbasso Club, Gruppo Giovani e Ctg. ORSAGO: Arrivano i burattini della compagnia Dei Fracanappi S abato 29 luglio, alle 21 in piazza Oberdan ad Orsago, la Compagnia Dei Fracanappi propone lo spettacolo di burattini “La torta del destino”. Organizzano il Comune e l’associazione Il piccolo principe. SUSEGANA Centodue anni per nonna Irma Boscaratto nella casa di via Stradonelli assistita dalla nuora Giovanna Santin e visitata dai figli Jolanda, Maria, Elia, Adriana, Ottorino, Lina e Luigino. Chiede notizie della sua famiglia e viene aiutata a ripercorrere i suoi tanti ricordi, peraltro ancora vivi, per mantenere attiva la mente, mantenendo così una discreta salute. Il medico di famiglia le fa visita una volta al mese per misurare la pressione arteriosa, ma non le prescrive medicine. (AM) 30 Rotatorie a go-go come nella vicina Marca E Brugnera imita Zaia A ll’insegna di una viabilità “senza semafori e con sempre meno stop”, il Comune di Brugnera ha predisposto un progetto generale per identificare gli incroci nei quali il traffico stradale potrebbe venir regolarizzato dalle rotatorie. «Lo studio planimetrico non esecutivo, tenuto conto anche dei suggerimenti dei cittadini, ha individuato le aree nelle quali potremmo realizzare delle rotatorie così da aumentare la sicurezza nel territorio - commenta l’ingegner Angelo Salamon, assessore all’urbanistica di Brugnera -. Determineremo la priorità di queste rotatorie anche alla luce dei costi ad esse connessi. Già da alcuni anni nel Comune si lavorava al progetto rotatorie, la cui realizzazione era già stata prevista nel piano regolatore. Il passo successivo era quello di determinarne la fattibilità e per questo il Comune ha realizza- Nove rotatorie tra Brugnera e San Cassiano Quali dunque i luoghi candidati ai lavori? Lo stu- Bimbi e genitori sul palcoscenico! ome raccontano loro stessi, il Gruppo Teatro di San Giovanni del Tempio nasce nel 2004 quasi per caso, dalla passione per il teatro di alcuni catechisti. «Anche se - spiegano Anna Laura Maglie e Luca Morasson, rispettivamente regista e aiuto regista del gruppo - fare teatro è soprattutto un pretesto per incontrarsi, socializzare e divertirsi assieme». Nel curriculum del gruppo, finora, tre spettacoli: “Ma loro sanno che è Natale?”, la “Sirenetta” e “Canto di Natale” (di que- dio ha segnalato tre possibili rotatorie nella zona di Brugnera paese tra via Ungaresca, via Dante e via Del Mas, tra via Del Mas e via Fermi, tra via S. Giacomo e via Camol di Bru- Ora il gruppo, sempre aperto a nuove collaborazioni, conta circa 30 persone, delle quali quasi la metà sono mamme o papà dei bambini. «Il loro contributo è fondamentale per tutto ciò che riguarda i costumi, le luci e i suoni, la scenografia - afferma Anna Laura -. Ma i genitori non si sono fermati qui. Dopo la messa in scena della “Sirenetta”, l’entusiasmo dei bambini li ha contagiati così tanto, che anche loro hanno voluto vestire i panni degli attori nello spettacolo “Canto di Natale”, e anche in quello che verrà. E mentre i bambini rivendicano, giustamente, il ruolo di protagonisti in quello che è il loro “regno”, a noi non resta che attendere trepidanti la prima del “Piccolo Principe”». Maria Pia Arpioni FUTURE ROTATORIE/2- L’incrocio tra via Del Mas e via Fermi to il piano redatto dall’architetto Antonio Del Zotto». st’ultimo già scrivemmo su L’Azione). Ora un progetto bello e impegnativo, in fase di studio: l’allestimento del “Piccolo Principe”. «Ci incontriamo la sera, durante la settimana, per leggere assieme il libro e rifletterci su. Si è instaurato davvero un buon dialogo e così abbiamo iniziato anche a metter giù il testo - dice Luca -. I nostri piccoli attori, infatti, hanno sentito l’esigenza di comprendere meglio la storia e i ruoli che poi interpreteranno sulla scena». VENERDÌ 28 A Brugnera, nei locali degli impianti sportivi in via Del Mas, resta aperta fino al 31 luglio la mostra collettiva d’arte contemporanea, con opere di: Cesare Baldassin, Luca Bidoli, Luigi Buso, Raffaella Camarotto, Rossana Casagrande, Daniela Gambalò, Arianna Gasperina. Monica Gobatto, Luigi Onofri, Bruno Stival, Lyudmyla Strelchuk, Roberto Vettoretti e Valter Caramella. A Cavolano, serata rock dalle 22 con i “Toys”. A Sacile, “Sacile..ti aspetta di sera”: negozi aperti fino alle 23.30, dalle 21 in Piazza del Popolo esibizione dei cubani Son Damas, che eseguiranno balli Un momento dello spettacolo “canto di Natale” Il progetto di interventi è frutto anche dei suggerimenti dei cittadini gnera. Altre 3 sono state identificate in zona Tamai, rispettivamente all’incrocio tra via Levada e via Moro, via Moro e via De Gasperi e via Levada e via Nene. Altri 2 incroci potrebbero essere regolarizzati in zona Maron tra via Campagnole, via Croce e via S. Rocco e Matteo e tra via Ungaresca, via Sauro e la strada per la zona industriale; infine a San Cassiano tra via Rovere e via San Michele per un totale di 9 rotatorie. In quanto alla tempistica, non è ancora possibile determinare una prima scadenza dei lavori. E per quanto riguarda i fondi? Una volta che i singoli progetti verranno approvati, alcune rotatorie rientreranno tra gli arredi urbani, per le altre si proseguirà come è stato fatto per le altre opere al momento avviate sul territorio comunale, alcune delle quali realizzate con la collaborazione della Provincia di Pordenone. Erica Bet FUTURE ROTATORIE/1- L’incrocio tra via San Giacomo e via Camol di Brugnera S. GIOVANNI DEL TEMPIO C e L’AZiON Friuli Domenica 30 luglio 2006 e musiche caraibiche (ingresso gratuito); in Piazza Manin e Campo Marzio dimostrazioni sportive; nelle vie, inoltre, esibizioni dei gruppi musicali “Ma anke no”, “The Woodmen”,“Uniatre”,“Chainof Fools”, “Moon Tears”, e della scuola di ballo “Timba”. SABATO 29 A Cavolano alle 16, inizio del 14° torneo di “Acqua & Sapone”. Alle 22, serata anni ’70-’80 coi “Disco Inferno”. La sezione Cai di Sacile organizza per oggi e domani un’escursione al Pizzo Rosso di Predoi. Per informazioni e iscrizioni, 339.1617180 (martedì e giovedì dalle 20.45 alle 22) e [email protected]. BRUGNERA: sportello per le domande di contributo per l’alluvione del settembre 2005 S cade il 14 agosto il termine per privati, imprese e parrocchie per presentare domande alla Regione per contributi per danni subiti (e quindi per il ripristino di beni immobili e mobili) con l’alluvione del 9 settembre 2005. Il modulo si trova su www.protezionecivile.fvg.i t. La scadenza riguarda tutti e undici i comuni friulani colpiti. Il comune di Brugnera, in particolare, mette a disposizione dei cittadini che devono presentare la domanda di contributo l’ufficio tecnico comunale del settore lavori pubblici e protezione civile, aperto lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 e lunedì anche dalle 16.30 alle 18.30. Ma si consiglia di chiamare prima lo 0434 616732 oppure 616727 per fissare un appuntamento. SACILE: 43 famiglie pagano solo il 10% per i testi scolastici S ono 43, anche quest’anno, le famiglie sacilesi che beneficeranno del contributo del Comune per l’acquisto dei testi scolastici. Di queste, otto hanno i figli che frequentano la prima classe della scuola media, 17 la seconda, 15 la terza e solamente tre il primo anno di scuola superiore. Complessivamente la giunta comunale ha stanziato 3693 euro. I contributi sono stati determinati al netto del co- modato gratuito concesso dalla Regione. Spiega l’assessore all’istruzione Daniele Pillon:«Tra il contributo regionale e quello comunale le famiglie che rientrano nei parametri di legge devono sostenere solo il 10 per cento della spesa totale». A fine maggio la giunta comunale ha provveduto anche ad ampliare da 17 a 20 mila euro il tetto del reddito entro il quale le famiglie sacilesi possono presentare richiesta. SACILE: a palazzo Flangini concerto finale del Music Festival L e note finali del “Sacile Music Festival” risuoneranno domenica 30 luglio dalle 20.45 nell’antico Salone degli Affreschi di palazzo Flangini-Biglia a Sacile, quando il concerto finale, che vede l’esibizione dei migliori corsisti dell’Accademia del Festival, allieterà i presenti (l’ingresso è libero) con celeberrime arie liriche e brani per chitarra. Nel programma della serata, un concerto per chitarra e orchestra di Giuliani (1782-1829): solista sarà il poco più che ventenne Alberto Spada DOMENICA 30 A Cavolano, alle 16, gara di automodellini radiocomandati su terra. Alle 17 prosegue il torneo di “Acqua & Sapone”. Alle 22, serata musicale coi “Radio Liga”. Il Gruppo Micologico Sacilese organizza un’escursione a Pradibosco, in Val Pesarina (UD). Per info, 0434.72273. Alle 14.30 a malga Valle Friz a Col Cornier concerto della Big Band dell’istituto Filarmonico Città di Sacile, direttore Zija “Bushi” Bejleri. Nell’ambito dell’escursione “Col Cornier e le malghe” organizzata da Legambiente di Pordenone, info 0427 799685. LUNEDÌ 31 A Sacile, in via Carducci 18, proseguono le lezioni di osservazione, riconoscimento e determinazione funghi freschi, a cura del di Pordenone. I migliori allievi della classe di canto seguiti dalla Maestra Cecilia Fusco, per lo più cantanti ormai in carriera, saranno protagonisti della seconda parte della serata, con l’esecuzione di alcune tra le arie più importanti del repertorio lirico, da La Traviata, a Le nozze di Figaro, Boheme, Don Carlos, Don Pasquale, ed altre ancora. Ad accompagnare Spada e cantanti, l’orchestra del Festival, diretta da Mario Zanette, presidente dell’Associazione Ensemble Serenissima che organizza la manifestazione. (MPA) Gruppo Micologico Sacilese. Per info, 0434.72273. MARTEDÌ 1 A Prata, nel retro della chiesa di Puja, alle 21.30, proiezione gratuita del film d’animazione “Wallace e Gromit. La maledizione del coniglio mannaro”. In caso di maltempo, lo spettacolo avrà luogo al Teatro Pileo. GIOVEDÌ 3 A Sacile, alle 21.30, nel cortile delle scuole elementari di via Ettoreo, proiezione ad ingresso gratuito del film d’animazione “Wallace e Gromit. La maledizione del coniglio mannaro”. Farmacie di turno Sacile: Bechi, Piazza del Popolo 31, tel. 043471380. e L’AZiON Opitergino / Mottense Domenica 30 luglio 2006 31 E LA REGIONE FINANZIA IL PROGETTO “MAMME DI GIORNO” DELL’OPERA PIA MORO, AL VIA A SETTEMBRE Oderzo città degli asili nido I l segreto vincente? Sta nell’offerta formativa. Ecco perché a Oderzo ci cono ben quattro asili-nido che si occupano di bimbi piccoli e piccolissimi. I genitori che lavorano hanno colto subito il nocciolo della questione: al nido il bambino non è solo accudito, alla base c’è un progetto formativo-educativo. Che favorisce la crescita armoniosa del piccolino. Perciò, rispetto al prezzo, spesso le famiglie preferiscono spendere qualcosa di più e mandare i loro figli all’asilo-nido piuttosto che lasciarli con una babysitter. “Centro familiare”, i pionieri Oderzo è stata in tal senso una città-pioniera: il primo asilo-nido venne aperto nel 1995, dalla signora Lionella Bucciol. Ricevette l’incarico da un gruppo di genitori riuniti in assemblea nella sala concerti di Palazzo Moro. ragiamo inoltre con i servizi territoriali del distretto sanitario dell’Usl 9». Accanto alla modernità c’è la tradizione. «Abbiamo delle nonne che vengono al nido ed alla scuola materna a raccontare le favole». “Piccolo Principe”: l’importanza delle regole L’asilo nido Onda Blu Nacque così il Centro Familiare, con sede in via Postumia. Una struttura preziosa che in questi dieci anni ha accolto decine e decine di bambini. Lionella Bucciol nel frattempo ha dato le dimissioni ma la sua esperienza non è andata perduta. Anche perché il Centro Familiare è rimasto l’unico asilo-nido in città fino al 2001, quando l’Opera Pia Moro, tenendo fede ai suoi obblighi statutari di assistere l’infanzia, aprì Onda Blu. All’“Onda blu” i bambini sono un patrimonio Si tratta di un asilo-ni- do ricavato nella struttura che si trova a fianco della scuola materna “Carmen Frova”. «Ci sono genitori che lavorano - spiega la direttrice suor Caterina Cais - ed altri che, pur avendo a disposizione i nonni, per scelta portano i piccoli al nido. Hanno la necessità di avere persone che diano la giusta risposta formativa per il loro figlio. I bambini sono un patrimonio: gli educatori debbono essere formati a captare i loro bisogni. Per questo motivo collaborano con noi una psicopedagogista e una pediatra. Inte- FOSSALTA: AGGRESSIONE AD UN ANZIANO L a br utale aggressione subita da Cornelio Coral, 84 anni, ha lasciato sgomenta tutta la comunità di Fossalta Maggiore, dove l’anziano è molto conosciuto e stimato. Cornelio Coral mar tedì 18 luglio, è stato violentemente picchiato in casa sua da due aggressori che lo hanno lasciato a terra in un lago di sangue. Cornelio, soccorso dai familiari e trasportato al Pronto Soccorso di Oderzo, ha ripor tato ematomi e lesioni in ogni par te del corpo. Ma altrettanto grave la ferita dell’anima. Cornelio ha sempre aiutato i diseredati che bussavano alla sua por ta, con fiducia e generosità. Nei mesi scorsi, don Pieluigi Cesca ed il sindaco di Chiarano Gianpaolo VENERDÌ 28 A Vallonto alla Mostra del Vino “serata fitness” con l’esibizione della palestra Ma.Da. Energy Gaiarine e musica sotto le stelle con il dj Charlie. A Oderzo per la rassegna del cinema all’aperto, al cinema Cristallo viene proiettato alle 21.30 il film “Tristano e Isotta”. In- Vallardi avevano avvertito gli anziani, in diversi modi, di non aprire le por te a sconosciuti e a denunciare i passaggi di persone sospette. Ma nel caso di Cornelio Co- ral, i due ladri sono entrati in casa di soppiatto, hanno staccato la corrente elettrica e, forse sorpresi dall’anziano, lo hanno picchiato selvaggiamente. (GP) NAVOLÈ: rogo all’alba, brucia il capannone di due aziende C inque milioni di danni e posti di lavoro a rischio. È il drammatico bilancio dell’incendio che si è scatenato nella prima mattina di lunedì 24 presso lo stabilimento di Plastform ed Effecigi a Navolè, distruggendo il capannone con tutte le attrezzature ed il magazzino. Fortunatamente nessuna vittima. Il contributo dei vigili del fuoco e successivamen- gresso intero 6 euro, ridotti 4. SABATO 29 La Mostra del Vino di Vallonto propone l’esibizione di danza sportiva con la scuola di ballo Frenesy di Vittorio Veneto. A Oderzo, il parco pubblico di Cà te il lavoro dei due titolari delle aziende, Alvidio Canevese e Nicola Sacilotto, assieme al contributo dei dipendenti ha permesso di salvare il salvabile e cercare di mettersi al più presto in condizione di riprendere la produzione e quindi garantire il posto di lavoro dei 50 di Plastform ed Effecigi. Ma serve al più presto trovare un nuovo capannone. Diedo ospita Luci ed ombre, originale percorso enogastronomico, organizzato dalla Pro loco, in un ambiente molto suggestivo. DOMENICA 30 Serata danzante con l’orchestra “I Romantici” a Vallonto. Prosegue a Cà Lozzio a Piavon la mostra degli scultori Giorgio Igne (nella foto) e Angelo Brugnera, aperta fino al 27 agosto. Farmacia di turno: Oderzo, Trevisan tel. 0422/717644. Ai 38 bambini ospiti dell’Onda Blu, se ne aggiunge un’altra trentina che si trovano al “Piccolo Principe” a Colfrancui. L’asilo-nido è stato aperto in quella che era la scuola materna parrocchiale. «I bambini d’oggi sono esigenti - spiega Annamaria Perla, educatrice - ecco perché i genitori scelgono l’asilo-nido. La baby sitter può andar bene, ma per un periodo limitato. Perché i piccoli hanno necessità di stare con i loro simili. Oltre al tema delle regole, che in un asilo-nido vengono fatte rispettare. L’asilo-nido non è un parcheggio e le famiglie L’asilo nido “Piccolo principe” di Colfrancui l’hanno capito benissimo». Paola Guel fa splendere "Il sole" In via Dalmazia, nei pressi dell’ospedale c’è l’asilo-nido Il Sole. L’ha fondato Paola Guel, è ospitato in quella che era una casa privata. È stata trasformata, ed ora dentro è tutto a misura di bambino. I responsabili fanno notare l’importanza del rapporto struttura-numero di bambini. I piccoli hanno bisogno di spazi, bisogna prestare attenzione anche a quest’aspetto. Qui i bimbi ospitati sono una ventina, seguiti da tre maestre. Ora arrivano le Tagesmutter Dunque a Oderzo l’offerta c’è, anche se non abbonda. Per iscriversi all’Onda Blu, ad esempio, bisogna prendersi per tempo e prepararsi ad affrontare anche un’even- tuale lista d’attesa. Nel contempo sta nascendo qualcosa di nuovo. È il progetto delle Tagesmutter, cioè le mamme di giorno, lanciato dall’Opera Pia Moro, che contempla la formazione di babysitter in grado di accudire con competenza al loro domicilio quattro-cinque bambini. Un progetto, denominato “Sos mamme” che è stato anche riconosciuto dalla Regione Veneto, che, nell’ambito del progetto di sostegno alla natalità “Mamma per mamme” ha concesso ad esso un contributo di 70mila euro. Il gruppo di “Tagesmutter” sarà operativo da settembre nei comuni di Cessalto, Fontanelle, Oderzo, Ormelle e Salgareda. Chi desidera informazioni può telefonare ai numeri: 0422 712131 o 392 9879687. Annalisa Fregonese 32 / Memorie Mottense / Veneziano Domenica 30 luglio 2006 DON PIERLUIGI CESCA LASCERÀ FOSSALTA E CAVALIER: IL SUO BILANCIO Dieci anni insieme D on Pierluigi Cesca lascia le parrocchie di Fossalta Maggiore e di Cavalier dopo dieci anni di servizio per quasi tremila anime. È stato infatti nominato padre spirituale del seminario e della comunità vocazionale di Premaor oltre che assistente diocesano dell’Ac giovani. Gli subentrerà nell’incarico di parroco don Mirko Dalla Torre, attualmente cappellano a Sacile. Per don Pierluigi sono stati dieci anni di attività pastorale in due parrocchie vicine geograficamente, ma mai prima, almeno in tempi recenti, unite nelle attività parrocchiali sotto la guida di un unico parroco. Esperimento, se tale termine ci è concesso, pienamente riuscito. «Abbiamo provato a camminare insieme – spie- ga don Pierluigi – abbiamo lavorato sodo e, veramente, c’è stata una sorta di unità pastorale. Abbiamo messo insieme due parrocchie per un cammino nuovo. Dal mio punto di vista è andata molto bene. Non ho visto contrasti, anzi, si sono visti i frutti». Frutti che si sono concretizzati in uno scambio continuo fra i fedeli delle due parrocchie, con la sentita partecipazione alle celebrazioni religiose indifferentemente da dove fossero celebrate, in una salda collaborazione fra adulti e soprattutto, fra i giovani. Medaglia d’oro a don Pierluigi per aver avviato, per primo, un’esperienza “Tra le due parrocchie una sorta di unità pastorale” “Ciak si gira” verrà proiettato il film “Il mio miglior nemico” con Carlo VENERDÌ 28 Lungo tutto il week-end in località Madonna decima edizione della Festa della birra. Ogni sera musica dal vivo e fornito stand gastronomico con le migliori birre tedesche. Alle 21, in piazza Duomo a Motta, cinema all’aperto; per il ciclo Verdone. Alle 21 a Sant’Anastasio serata danzante con l’orchestra “Santa Monica Band”. SABATO 29 Alle 21, in piazza Luzzatti a Motta, concerto di musica lirica con i cantanti della fondazione sta- unica quale “Evocation”. E poi i cori, quello dei giovani e quello dei giovanissimi. «Provvidenza di Dio, che aiuta – minimizza l’arciprete di Fossalta –, ho trovato qui giovani che avevano voglia di fare e famiglie che li hanno sostenuti e incoraggiati. Ma non dimentichiamo le attività degli adulti, anche se naturalmente il lavoro dei giovani è stato più evidente». Un lavoro che ha accompagnato la crescita di tanti bambini fino a farli diventare adulti responsabili. Fra le iniziative di don Pierluigi c’è anche l’adozione a distanza di alcuni giovani indiani, per sostenerli nel loro cammino verso il sacerdozio. Ed ora?«Ed ora una responsabilità più grande: formare i giovani sulla via del sacerdozio – spiega don Pierluigi –. Confido che il Signore mi guidi e mi aiuti a svolgere questo incarico». Probabilmente il saluto di don Pierluigi ai suoi ragazzi e alle sue parrocchie avverrà in settembre, quando si avvierà il nuovo anno pastorale. Saranno dieci anni esatti dal suo ingresso a Fossalta e a Cavalier: dieci anni che hanno fatto crescere le due comunità in un cammino unico che lascerà il segno. Giuseppina Piovesana CEGGIA: artiglieri per l’Afghanistan N ovemila euro: è la cifra che è stata raccolta a favore della provincia di Herat in Afghanistan, grazie all’impegno dell’associazione artiglieri della provincia di Venezia. Un’importante iniziativa di solidarietà che ha visto impegnarsi in prima linea la sezione di Portogruaro dell’Aarti – principale promotrice della raccolta fondi – ma anche quella di Ceggia. Gli artiglieri ciliensi infatti hanno prontamente risposto all’appello, contribuendo con ben 1000 euro al progetto che porterà alla costruzione di un impianto di irrigazione, indispensabile per avviare coltivazioni alter- CESSALTO: dall’autunno il centro cambia faccia H anno ottenuto il definitivo via libera dalla Regione, e saranno al via dopo l’estate a Cessalto i lavori per il Pir uea, il progetto destinato a cambiare faccia a piazza Mar tiri e via Roma, centro del paese. Primo passo sarà il rifacimento di via Roma, par tendo da via Einaudi; seguirà la realiz- tunitense Epcaso (nella foto) di Pittsburgh (Pennsylvania). Agli impianti del palazzetto dello sport, nell’apposito campo di sabbia, terza edizione del trofeo di beach volley “Città di Motta di Livenza”. Alle 21, a Sant’Anastasio, serata danzante con l’orchestra “Omar Lambertini”. DOMENICA 30 Alle 21, a Sant’Anastasio, serata danzante con l’orchestra “Lucio Pavani”. Farmacie di turno: Trevisan, piazza Grande 18, Oderzo, telefono 0422-717644; Rossi Sirena, via Chiesa 54/a, Negrisia, 0422754398. e L’AZiON native al papavero da oppio, e all’acquisto di 300 paia di scarpe per i bambini di un orfanotrofio. La somma è stata consegnata dal presidente provinciale e della sezione di Ceggia dell’Aarti, cavalier Antonio Biasi e dal presidente della sezione di Portogruaro, Mario Rossi al Generale Leonardo Di Marco che provvederà ad inviarli ad Herat, dove operano gli uomini del Quinto reggimento artiglieria Superga. La realizzazione dell’impianto di irrigazione si completerà con il dono di semi di sesamo e di zafferano che garantiranno un reddito alla popolazione. (BD) TORRE: concerto e cinema M zazione di una rotonda; infine il via al rifacimento della piazza, che a fine lavori dovrebbe apparire come nella fotografia. CODOGNÈ / UNA POESIA PER NOSTRA MADRE usica e cinema nel fine settimana di Torre di Mosto. Venerdì 28, alle 21 all’arena del centro civico, concer to-tributo a Vasco Rossi; nella stessa sede e alla stessa ora, domenica 30 si proietterà “Il mio miglior nemico” con Carlo Verdone e Silvio Muccino. SACILE È qualcosa di ammirevole una madre altri possono essere buoni ma solo tua madre ti conosce! È lei che ti guida nella vita è lei che vigila per te ti ama e ti protegge ed ha per tutto un perdono. È lei che comprende e scusa là dove altri condannano! Fa un unico sbaglio: quando chiude per il sonno eterno gli occhi e ti lascia solo in questo mondo! Figli, nuora e nipoti ANTONIO NAIBO 31.7.1994 - 31.7.2006 ANTONIETTA VETTOREL ved. BASEI n. 10.8.1925 - m. 29.7.1992 Continui a vivere come luce che mi guida. Tua moglie CIMAVILLA CAMPEA S. VENDEMIANO REFRONTOLO S. VENDEMIANO S. GIACOMO DI VEGLIA GELTRUDE BELLOT in TOMASELLA n. 23.3.1914 - m. 24.7.1999 FRANCESCO TOMASELLA n. 23.8.1911 - m. 6.8.2000 Nello scorrere del tempo, il vostro ricordo è ancora vivo. La vostra testimonianza di vita continui ad essere d’esempio per tutti noi e da lassù proteggeteci. I tuoi cari MARIA DE CONTO ZILLI n. 25.9.1911 - m. 28.6.2006 CONCETTA SACCON n. 3.6.1933 - m. 4.8.2000 Nel sesto anniversario della tua scomparsa da noi, conserviamo vivo nel cuore il ricordo del tuo affetto, della tua onestà e operosità e della sofferenza che hai saputo accogliere con disponibilità e grande dignità. E tu ricorda tutti noi al Signore. Antonietta e nipoti. GIANLUCA DE NONI n. 13.2.1969 - m. 1.8.1991 VITTORIO TOMASELLA n. 11.3.1914 - m. 1.4.1994 CATERINA CAMPODALL’ORTO ved. TOMASELLA n. 13.10.1919 - m. 26.7.1998 GUERRINO PIN n. 5.6.1917 - m. 29.7.2005 A un mese dalla tua scomparsa ti ricordiamo con immenso affetto. I tuoi cari Vivi nel cuore di tutti noi. I tuoi cari Siete sempre nei nostri cuori. Vi ricordiamo con grande affetto e riconoscenza, nella preghiera. Caro papà, nel primo anniversario della tua scomparsa, ti ricordiamo sempre con grandissimo affetto e riconoscenza, quale luce di saggezza, di bontà e guida sicura nella nostra vita. I tuoi cari Quanto tempo dedicate allo sport in una settimana? Samantha: «Di solito mi alleno cinque volte a settimana per un’ora e mezza all’incirca, a volte anche di più. Poi nel fine settimana molto spesso 2005, anno in cui ho vin- c’è qualche competizioto anche l’oro a squadre ne». e il bronzo individuale ai Sara: «Mi alleno tutti i Giochi del Mediterraneo, giorni almeno due ore». e l’oro agli Open di GerCome riuscite a conmania a Dresda». ciliare il karate con lo studio? Samantha: «Non posso certo dire che è una passeggiata però si può fare: ci vuole solo tanto tanto sacrificio, una grande passione ma soprattutto voglia di dare sempre il massimo e non arrendersi mai. Il tempo libero è veramente poco». Sara: «È difLe campionesse del karate Sara Cardin (a sx) e Samantha Piccolo LE DICIANNOVENNI SARA CARDIN E SAMANTHA PICCOLO SONO PROTAGONISTE A LIVELLO MONDIALE Le gemelle del karate E ntrambe neodiplomate alla stessa scuola, il liceo scientifico, anche se una a Motta di Livenza e una a Treviso: a pochi chilometri di distanza abitano due karateke diciannovenni di livello mondiale: Samantha Piccolo di Gorgo al Monticano e Sara Cardin di Roncadelle. Un’intervista doppia in stile “Le iene” ci aiuterà a conoscerle meglio. Quando avete iniziato? Samantha: «A 10 anni. Mi piaceva andare a vedere mio fratello, così ho deciso di provare anch’io». Sara: «A 7 anni dopo a- Sacrifici, ma anche soddisfazioni ed emozioni ver praticato nuoto e ginnastica artistica! Il karate mi affascinava: da piccola ero un maschiaccio e sognavo di poter un giorno imparare a dare i calci volanti come nei film». Quali sono state le più grandi soddisfazioni che avete avuto fino ad ora? Samantha: «Il secondo posto agli Europei senior a squadre a Tenerife, il I SETTE GIOIELLI NAZIONALI DELLA NUOVA REALTÀ T re titoli italiani e dieci podi complessivi. È questo il pingue bottino conquistato dagli individualisti della Nuova Realtà alla gara nazionale di ginnastica disputata a Fiuggi. L’associazione sportiva di Francenigo si è presentata con 60 ginnasti che, preparati da Lorella Piovesana, Elena Cover, Clizia Lunardelli, Nicoletta Menegotto, Cristina Santin e Nadia Zanutto, hanno superato la trafila delle qualificazioni suddivisi in 14 squadre, mentre 16 hanno gareggiato nelle prove individuali. Sette ginnasti sono riusciti a centrare almeno il podio nonostante una concorrenza serratissima. Si tratta di Luca Buriola di Brugnera (categoria Prima Fascia) 2º nel volteggio; Lisa Cancian di Mansuè (Prima Fascia) 2ª al minitrampolino; Mirko Fantuz di Roverbasso (Prima Fascia) 1º al minitram- polino e 3º alle parallele pari; Paola Giust di Gorgo al Monticano (Seconda Fascia) 2ª in classifica generale; Anna Pezzutto di Portobuffolè (Prima Fascia) 1ª alle parallele asimmetriche; Marzia Urban di Gorgo al Monticano (Quarta Fascia) 1ª al minitrampolino; Sara Zanette di Brugnera (Quarta Fascia) 1ª nel volteggio, 2ª al suolo e 3ª al trampolino. (GB) primo ai Campionati del Mediterraneo a squadre a Malta e ai Campionati mondiali a squadre svoltisi a Cipro». Sara: «La prima, il titolo italiano nel 2001 da esordiente. Cominciai a piangere ancor prima di salire sul podio e da lassù feci un lago… La seconda, la convocazione in Nazionale, un mondo dentro il quale non è per niente facile rimanere. La terza, il bronzo a squadre ai Campionati europei di Salonicco nel A TUTTO CAI G ettonatissime le escursioni in vetta, rimedio naturale al caldo torrido che arde in pianura. La sezione di Oderzo organizza una due giorni sul monte Palla Bianca in Valle Lunga. Si parte da Oderzo alle 6. E mentre domenica una comitiva sale per il ghiacciaio in vetta, un altro gruppo punta alla malga Pecore. Il Cai di Vittorio Veneto, invece, attraversa domenica la Val Travenanzes, da Fiames a Ra Nona. Si parte alle 6 dal parcheggio della Cadoro. In fatto di traversate non scherzano Conegliano e San Polo di Piave che organizzano una due giorni, sabato e domenica, dalla Val Vermiglio alla Val di Genova. La gita, organizzata assieme a Le Maisandre, punta alla conquista della cima della Presanella. Per i più giovani, invece, prosegue fino a domenica il trekking con il giro del Cervino. La scelta del Cai di Sacile ricade sulle Alpi Aurine, al Pizzo Rosso di Predoi. Si parte sabato e si torna domenica. È rivolta ad esperti escursionisti l’uscita organizzata da domenica a martedì dal Cai di Motta di Livenza al Piz Palù nel gruppo Bernina. Partenza domenica alle 5.30 da piazza S. Rocco. Duplice appuntamento con il Cai di Pieve di Soligo. Un gruppo conquista domenica le creste di Costabella e la ferrata Bepi Zac. I più giovani puntano al rifugio Filmoorhutte, nel gruppo del Cavallino. Per la Cooperativa Mazarol sabato 29 c’è l’escursione in Alpago con partenza alle 8 dalla piazza di Farra d’Alpago. Domenica, invece, ci si ritrova in piazza di Selva di Cadore, sempre alle 8, per partire alla ricerca delle impronte dei dinosauri del Pelmetto, nel cuore delle Dolomiti. Quanto al trekking le mete di venerdì sono l’ostello Imperina, la Pissa e il rifugio Pian de Fontana, mentre sabato tocca a Van de Zità, rifugio Pramperét, Forno di Zoldo, con rientro a Feltre. Angela Deganis S P O R T & ficile praticare uno sport a questo livello e riuscire a trovare il tempo per studiare e per te. A scuola fortunatamente sono sempre andata bene, in questi due ultimi anni la media si è un po’ abbassata ma d’altronde non si può dare cento di qua e cento di là». Che ruolo ha il karate nella tua vita? Samantha: «È davvero troppo importante, soprattutto adesso che ho la fortuna di stare in Nazionale: questo posto me lo voglio tenere stretto e non lo cederò facilmente». Sara: «Il karate per me rappresenta tantissimo: la mia amata palestra di Ponte di Piave dove sono cresciuta, le grandi amicizie che ho fatto in palestra, nelle città, nei palazzetti d’Italia e del mondo, il vedere sempre nuovi posti, culture, lingue». Andrea Pizzinat CAMPIONATI EUROPEI DI ATENE: a Marco Coledan il titolo dell’inseguimento individuale M arco Coledan è campione d’Europa. Il portacolori della Rinascita Ormelle Pinarello, juniores al secondo anno, ha conquistato ad Atene il titolo continentale nell’inseguimento individuale difendendo brillantemente i colori azzurri tanto da meritarsi perfino i complimenti di Silvio Martinello, direttore della struttura tecnica nazionale e già pistard iridato e olimpionico. Marco, diciottenne di Lutrano di Fontanelle, impegnato in settimana ai Tricolori di Bassano del Grappa, ora punta con decisione ai Campionati mondiali in programma in Francia ad agosto. Messosi in luce nel Bracciale del Cronoman, Coledan ha conquistato il titolo regionale a cronometro a San Vendemiano, piazzandosi poi quarto ai Tricolori della specialità a Fiume Veneto, ma è su pista che ha saputo dare il meglio di sé. Al velodromo Bottecchia di Pordenone, infatti, ha trascinato l’Italia alla conquista dell’European Cup vincendo l’inseguimento a squadre con Barattieri, Viviani e Benfatto e piazzandosi secondo nell’inseguimento individuale. Al rientro dagli impegni agonistici ad agosto sarà accolto da una grande festa organizzata dal Comune di Ormelle e dalla Rinascita Ormelle che ha così bissato il grande exploit iridato di Davide Malacarne. (GB) B A N C A Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé di Piave · Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago Paré di Conegliano · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia San Vendemiano · Santa Lucia di Piave · Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave Valdobbiadene · Vidor · Villorba · Vittorio Veneto Janna 34 Lettere Domenica 30 luglio 2006 e L’AZiON & interventi due persone possono esprimere con fiducia i loro sentimenti sentendosi accolti e capiti sempre, dove si esprime quell’amore sponsale di unione tra i due e Cristo. Comunque, partendo dalla nostra esperienza ai corsi, possiamo portare con gioia una grande speranza: abbiamo visto giovani che con forza testimoniano e scelgono di vivere il loro amore in pienezza e con coraggio, impegnandosi a portare avanti i valori ricevuti e sentire ancora la famiglia come “piccola chiesa domestica”, dove i figli possono crescere con senso di responsabilità e aperti alla condivisione di esperienze umane e cristiane. Leggendo i vari articoli del numero citato, vogliamo esprimere la nostra condivisione con il pensiero del nostro Vescovo, che si adopera con tanto entusiasmo nel mantenere vivo il rapporto tra la Chiesa e i laici. È nostro desiderio che la Chiesa continui a stimolare il dialogo tra le varie istituzioni perché queste tematiche vengano affrontate da tutti con coraggio e determinazione, in modo che la famiglia possa avere nella società la giusta collocazione e sia protetta dai messaggi disgreganti e diseducativi che continuamente si ricevono. Valerio e Maria Teresa Barbisano interventi RIFLESSIONI SULLA FAMIGLIA / 1 Rivalutiamo il matrimonio come luogo di amore pieno C aro Direttore, abbiamo letto con interesse l’articolo de L’Azione (numero 29), su “Famiglia malgrado tutto” e l’interrogativo posto ci ha stimolati a parlare in famiglia, a compiere un’analisi su come i giovani di oggi vogliono progettare il loro futuro. Siamo genitori e, da alcuni anni, anche animatori al corso per fidanzati in parrocchia, per questo ci rendiamo conto di quanto il pensiero emerso sia preoccupante: tra le diverse generazioni c’è poco dialogo e nei giovani avvertiamo una forte individualità, che li porta a ritenere qualsiasi loro scelta un fatto strettamente personale e privato. Sembra che non ritengano importante rendere pubblica la loro scelta di fare una famiglia, ma che sia sufficiente un accordo privato all’interno della coppia. Dall’altra parte, avvertono “Q uesto matrimonio non s’ha da fare”... Questo sacramento non s’ha da dare. È la conclusione amara, ma chiara della lettera di Claudio e Teresa Bortolamiol (L’Azione di domenica scorsa). Conclusione ineccepibile e logica che si fonda sulla mancanza di coerenza e di testimonianza che precedono e seguiranno la celebrazione dei sacramenti? Quell’interrogativo sul dopo i sacramenti, vuole lasciare spazio alla possibilità che i doni ricevuti trovino accoglienza e prima o poi producano frutti di generosa e convinta testimonianza. È con questa fiducia che, non senza trepidazione, fatto quanto è umanamente e pastoralmente possibile, si concedono i sacramenti. Ciò vale per tutti i sacramenti, ma per scendere allo specifico della lettera appassionata e schietta della coppia vidorese, intensamente impegnata nella pastorale familiare insieme ad altre generose coppie amiche, voglio puntare senz’altro sul dovere primordiale derivante dal sa- intorno a loro un forte disinteresse da parte della società e una grande confusione nei valori su cui impostare la loro vita. Dai mass media proviene un riferimento continuo ai valori della realizzazione individuale e dell’affermazione di sé, ma questo modo di porsi nei confronti della vita non aiuta ad affrontare i problemi quotidiani, i quali spesso richiedono un sacrificio che non si è più disposti a fare. Noi vogliamo al contrario sottolineare quanto il valore del matrimonio come sacramento e come istituzione sia molto importante; lo sentiamo come l’unico luogo dove FAMIGLIA / 2 Educazione alla fede basata sull’esempio cramento del matrimonio, riguardante l’educazione dei figli alla fede, da cui deriveranno le loro scelte future anche e non solo in campo familiare. Come papà e mamma educano i figli alla fede? Seguendo le tracce del recente quinto incontro mondiale delle famiglie in Spagna, si può formulare una risposta così: l’educazione dei figli alla fede avviene mediante l’esempio, i gesti e le parole, purché coerenti. L’esempio: i figli devono poter scoprire il volto di Dio – bontà, giustizia, verità, amore, riconciliazione... – nei comportamenti di mamma e papà. Serve poco parlare di Dio in modo astratto e insegnare formule e preghiere che poi vengono smentite dagli atteggiamenti e comportamenti quotidiani. I gesti: all’esempio coerente e continuo, non oc- Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 casionale, dovranno seguire i gesti della religiosità e di preghiera, come il Segno della Croce, qualche breve lettura del Vangelo, qualche momento di preghiera fatto assieme, la partecipazione – non solo la presenza fisica – all’Eucaristia e alla vita liturgica. Le parole: dopo di che diventano importanti e necessarie anche le parole che dosate e misurate con discrezione per non determinare l’effetto contrario a quello desiderato. Parlare ai figli di Dio è difficile; è più facile parlare a Dio dei figli. Comunque è necessario farlo, non in tono minaccioso o ricattato- rio; parlare di Lui che accoglie anche quando si sbaglia e si è ammalati nel cuore, perché Dio non ha mandato Gesù per i sani, ma per i malati. Non è facile educare così. La cultura dominante, per vasa dal relativismo, che in nome della pari dignità porta a tollerare le forme più stravaganti di relazioni familiari, disorienta e crea confusione nell’istituzione familiare e nella società di cui essa è cellula e asse portante. Nei genitori, i figli devono poter avere, non solo vedere la bussola che indica loro il cammino da scegliere e quali sono le responsabilità che ne seguono. Oggi non basta più ordinare ai figli di andare a catechismo, a confessarsi... Per fare ciò è indispensabile che conoscano in modo sicuro le convinzioni di fondo dei genitori. Non so se ho risposto alla domanda “Matrimonio, che esempio diamo?”. In ogni caso le mie riflessioni vogliono essere un aiuto alla quotidiana fatica genitoriale di fare della famiglia la “piccola chiesa domestica” che trova la forza e il coraggio di educare i figli alla fede nel matrimonio cristiano, che fa di mamma e papà sacramento visibile del Dio invisibile, vivo e fecondo nel loro esempio, nei loro gesti e nelle loro parole. Don Antonio Moretto arciprete di Vidor INSEGNAMO AI GIOVANI IL VALORE DEL SILENZIO S pett. redazione, vi esprimo il mio apprezzamento per il modo in cui affrontate importanti argomenti, non solo per la loro attualità, ma soprattutto per l’importanza che hanno per la qualità della vita quotidiana. (...) C’è un argomento al quale vorrei che l’opinione pubblica fosse maggiormente sensibile, ed è il disturbo arrecato dai vari eventi, concerti, sagre, manifestazioni, che in estate si moltiplicano ovunque. I giornali – anche L’Azione – giustamente ne danno notizia, ne parlano in toni molto positivi, talora entusiasti. È giusto, perché questi eventi portano gioia, sono occasioni per incontrarsi, consentono di esprimere creatività, hanno un risvolto economico certamente utile, danno lustro al paese che li organizza o li ospita, sono infine frutto di fatica, entusiasmo, iniziativa, fantasia di tante persone alle quali è doveroso dare soddisfazione, tuttavia… il rovescio della medaglia c’è, e non mi sembra giusto che venga ignorato o passato in second’ordine. Invece eventuali lamentele vengono riportate come macchie di colore, sempre accompagnate dall’opinione di chi l’evento lo gradisce, come se si dovessero mettere sullo stesso piano il sacrosanto diritto alla tranquillità in casa propria e il legittimo desiderio di divertirsi, anzi, quest’ultimo fosse più importante. Quanto agli interessi economici, è proprio giusto che passino davanti a tutto, anche alla salute delle persone? E poi, a determinare questi fatti c’è davvero il desiderio di divertirsi dei giovani o anche questo non viene piuttosto strumentalizzato da interessi vari? Non mi sembra giusto accettare acriticamente che chi vive in determinati luoghi debba rassegnarsi, in certe occasioni, a subire di non poter conversare normalmente, fare una telefonata, concentrarsi su un lavoro intellettuale, semplicemente riposare, nel luogo che dovrebbe essere il rifugio sicuro e tranquillo di ciascuno: la sua casa! Chi non ha provato non può rendersene conto, ma chi lo prova sa di cosa parlo, sa quale logorio comporta. Quando si passa accanto ad un luna park, al palco di un concerto, nessuno guarda le case nei pressi, nessuno si chiede chi c’è dietro quelle finestre, che non basta chiudere (in piena estate!) per difendersi dalla musica? Nelle abitazioni ci sono molti anziani, ma pensate anche a quante persone non stanno bene. Oggi, per esempio, si viene trattenuti in ospedale il minimo indispensabile. Molte persone affrontano in casa malattie anche serie. Per loro anche solo poche ore di disturbo sono un tormento. Ma anche i ritmi di lavoro, sempre più frenetici, vedrebbero l’esigenza di poter riposare. Il fatto è che quando si cerca di far presente la situazione, di lamentarsi, molte volte non si è compresi, si è tacciati di intolleranza, è difficile far sentire la propria voce. Nemmeno il rispetto delle leggi, che pure ci sono, viene dato per scontato, bisogna attivarsi per ottenerlo, spesso senza riuscirci. Pensare che non ci vorrebbe molto, basterebbe abituarsi a tenere più bassi i volumi degli altoparlanti, aumentare la vigilanza, spostare gli eventi più rumorosi o prolungati in zone lontane dalle case. Tuttavia è inutile invocare norme e provvedimenti, se non cambia la mentalità. C’è poi un aspetto che va oltre, e che per certi aspetti mi pare ancora più preoccupante: abbiamo perso la dimensione del silenzio, la musica è ovunque, magari in sottofondo. Ci accompagna al supermercato, nei negozi, nello studio medico, al ristorante, per strada. Anche quando il volume è così basso da non disturbare, è lì, fa parte dell’atmosfera. Non è casuale, anzi spesso è ben studiata, come i colori e la disposizione degli arredi, per farci sentire in un certo modo, mangiare più in fretta, comprare di più, pensare di meno, forse. Così ci abituiamo a non farne a meno. (...) Il silenzio sembra far paura, eppure non è vuoto, né muto, pensiamo solo all’importanza che ha nel linguaggio dell’amore, degli affetti. Credo che il vero regalo ai nostri giovani lo faremo insegnando loro a non temerlo, anzi ad apprezzarlo. Del resto chi ama veramente la musica ama anche il silenzio, indispensabile presupposto per apprezzarla e goderne appieno. (...) Annalaura Pilla Oderzo