Bimbovisione: metà della prevenzione ora è negli
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Bimbovisione: metà della prevenzione ora è negli
35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 4 LUGLIO 2014 ANNO IV N. 731 Bimbovisione: metà della prevenzione ora è negli asili Il progetto, nato da un’idea dell’AdOO e di Federottica, dal 2009 a oggi ha coinvolto oltre un migliaio di istituti attraverso 528 conferenze in 38 province tra Nord e Sud: delle 150 richieste giunte quest’anno, più di 70 provenivano dalle scuole dell’infanzia La decisione di anticipare e coinvolgere quelli che un tempo erano gli asili è maturata dall’esperienza di screening preventivi effettuati nelle scuole e da una richiesta giunta direttamente da parte di insegnanti e genitori. Ad affermarlo è Bruno Maestrelli, che insieme a Sabrina Prudenzano, Cristina Toffoli ed Enrico Armando fa parte del “Gruppo Cuneo”, referente nazionale di Bimbovisione. «Ci siamo dedicati al progetto con una conferenza tipo studiata ad hoc per l’infanzia, elaborata con la collaborazione dei colleghi milanesi Fabrizio Genitoni, Enrico Pirotta, Michela Salerno e Renzo Zannardi - spiega Maestrelli, che è anche presidente di Federottica Cuneo – Vengono proposti due filmati che illustrano esercizi propedeutici da far eseguire ai bimbi per una corretta presa del pennarello che usano per colorare, per una buona postura, la giusta flessibilità delle dita e così via, con l’obiettivo dunque di educarli a comportamenti corretti». I video vengono poi lasciati a disposizione delle scuole e i genitori, in caso di dubbi, possono rivederli. «Il bilancio, dopo questo primo anno è buono – conclude Maestrelli – Il progetto si sta affinando ed estendendo, ce ne siamo accorti anche durante l’ultimo Congresso dell'Albo degli Ottici Optometristi, lo scorso aprile a Bari, in cui è stato presentato il corso per rendere operativi i colleghi sul territorio. Dal momento che quella per la scuola primaria e quella per la scuola dell’infanzia sono presentazioni diverse, anche i corsi abilitanti sono differenti: chi lo aveva frequentato prima, si riaggiorna». Maestrelli è protagonista, insieme ad altri professionisti, aziende e associazioni, dello Speciale Bambino, pubblicato sul n.6 di b2eyes magazine (nella foto, da sinistra: Toffoli, Armando, Prudenzano e Maestrelli). (Nicoletta Tobia) A Firenze nascerà un laboratorio di eyewear design La facoltà di Architettura dell’Università degli Studi fiorentina ha deciso di replicare il “Laboratorio di progettazione del prodotto per la moda”, all'interno del corso di laurea magistrale in Design, focalizzato sull’ideazione delle montature, anche per il prossimo anno accademico e di ospitare un altro progetto innovativo L’apprezzamento al Laboratorio che si è concluso a giugno da parte degli oltre ottanta iscritti, molti dei quali provenienti da paesi esteri come Israele, il Brasile o la Cina, ha convinto l’ateneo toscano a riproporre tra le materie d’insegnamento il corso tenuto da Elisabetta Benelli. «I ragazzi hanno detto che è stato il corso più interessante, vivo e stimolante che abbiano frequentato quest’anno – commenta soddisfatta la docente – Molti di loro si sono proprio appassionati al tema della progettazione delle montature, soprattutto alla possibilità di avere un immediato riscontro su se stessi. A differenza di altri settori del disegno industriale, l’occhiale è un oggetto che fisicamente è destinato a stare “sulla persona”, comunicando qualcosa di chi lo porta. I ragazzi hanno creato occhiali che indosserebbero su di sé, che esprimono la loro personalità e che, realizzando modellini durante tutta la fase di elaborazione, hanno potuto testare nel concreto». Oltre alla riproposizione del corso, c’è però un’altra novità in cantiere che riguarda direttamente l’occhialeria. «Ci stiamo organizzando per creare entro il prossimo anno, nella sede del Design Campus di Calenzano, un laboratorio congiunto completamente dedicato all’occhiale, che può diventare un punto di riferimento a livello nazionale – rivela la docente toscana - Il progetto è già ben delineato, deve solo terminare l’iter di approvazione ufficiale». Anche in questo caso è previsto il coinvolgimento di Mario Casini, presidente dell’Aio. «Tutti coloro che con entusiasmo hanno collaborato quest’anno, come Regina Rossi, Corrado Rosson, Bruno Palmegiani e Paolo Seminara, ad esempio, si sono resi disponibili ad affiancarci nuovamente e a darci il proprio contributo», conclude Benelli (nella foto, da destra, l'architetto Jurij Filieri, Benelli, Casini e Seminara). (N.T.) 202mm x 31mm 35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 4 LUGLIO 2014 ANNO IV N. 731 Luisa Redaelli TODAY Valori immateriali Nella mia vita, per una spinta innata e coltivata dall'educazione familiare, posso affermare di aver sempre seguito più il richiamo del cuore di qualsiasi altro. I valori sentimentali e morali sono stati l'abbrivio che ha determinato le mie scelte, nell’orientamento di sostenere la "giusta" causa, aiutare altre persone e coltivare un’idea Non sono capace di guardare al tornaconto, sono inabile alla valutazione del riscontro materiale. Non sono sola in questa impostazione: altre persone la pensano come me e vivono privato e professionale secondo questi moti dell’animo che non considerano la tasca, ma piuttosto quell’"inafferrabile nulla" che rende diverso il fiore donato dal fiore colto. Oggi sono in grado molto bene di selezionare, ho cancellato dalla mia vita coloro che sono lontani da questa mentalità e ho vicino coloro che sanno rispettare sentimenti e passioni nel modo più limpido. Penso che la conoscenza sia così importante che vorrei potesse diffondersi sempre, liberamente; io stessa mi rendo disponibile a tante consulenze o interventi che non prevedono altra retribuzione che un grazie sentito e sincero e va bene così. L’importante è che le idee circolino, che si collabori, che ci si offra allo scambio. Al posto dell’asettico “prestazione professionale = denaro”, io ti offro ciò che posso: eccolo qui, in cambio se vorrai, se saprai, offrirai ciò che puoi onestamente, semplicemente, alternativamente. Se vuoi aggiungere due mandorle lucane, un dolce veronese o una fetta di formaggio d’alpeggio ben venga, è una festa, ne godrò a casa, condividerò con i miei cari, invece del prodotto anonimo del supermercato. Credo che il mondo oggi debba esser vissuto così, fuori dalle solite logore logiche del mercato, dei soldi; possiamo tranquillamente aprirci a soluzioni diverse, dove ci aiutiamo tutti quanti a vivere, anche meglio. Questa è l’attualità, che esce dalla corruzione, dal ricatto della materia. Donare il proprio tempo e la propria competenza e percepirne l’utilità è una ricompensa infinita. Anche nel nostro settore sono non poche le iniziative che mettono a disposizione i valori della professione. Scelgo alcuni esempi conosciuti e divulgati: i volontari che hanno navigato per lo screening visivo dei bimbi africani; coloro che si adoperano per il progetto Bimbovisione, portato nelle scuole per sensibilizzare alla relazione visione apprendimento; chi si dedica agli anziani nelle case di cura, per aiutarli a trovar conforto nella lettura, con una capacità visiva adeguata; chi si presta per potenziare la capacità visiva dei bambini con DSA. Sono certa che siano molte altre le attività di aiuto volontario e disinteressato e mi piacerebbe tanto esserne a conoscenza, per partecipare, per mettere anch’io a disposizione ciò che posso o anche, semplicemente, per parlarne. [email protected] Mondiali, i tifosi hanno il Brasile negli… occhi Si disputerà questa sera la partita dei quarti di finale della Coppa del Mondo 2014 tra la Seleçao e la nazionale colombiana. Per l’occasione i sostenitori della squadra verdeoro adotteranno, come già fatto per altri match, un look molto particolare, indossando lenti a contatto con i colori del proprio paese Come riportato da repubblica.it, già durante la partita contro il Cile, vinta ai rigori, la tifoseria verdeoro della Nazionale brasiliana ha aggiunto un dettaglio molto particolare al proprio look da stadio: un paio di lenti a contatto con la bandiera del proprio paese all’interno disegnata (nella foto, tratta da repubblica.it). I supporter del Brasile sono stati, infatti, più volte ripresi dalle telecamere con queste lenti a contatto che sono in vendita sul web a circa 9 euro, secondo quanto pubblicato dal quotidiano online. Marcolin: continua l'accordo storico con Catherine Deneuve La licenza pluriennale, sottoscritta inizialmente con Viva International nel 1989, è stata estesa all’azienda di Longarone L'intesa tra Marcolin e il marchio che fa capo all'attrice francese riguarda le montature da vista e gli occhiali da sole Catherine Deneuve Lunettes. «Siamo lieti di questo rinnovo - commenta in una nota Giovanni Zoppas, ad di Marcolin - Catherine Deneuve è un’icona mondiale simbolo di eleganza atemporale, elemento che siamo orgogliosi di rappresentare con i nostri prodotti». 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi E-mail: [email protected] Supplemento al 4 luglio 2014 di b2eyes.com reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 © La riproduzione dei contenuti è riservata 38mm x 31mm