Olimpiadi di Sidney del 2000 (2)

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Olimpiadi di Sidney del 2000 (2)
Daniele Segnini
Olimpiadi di Sidney del 2000 (2)
Nella ginnastica a Sidney la Russia aveva dominato il medagliere portando a casa la metà delle medaglie d’oro
disponibili: 9 su 18. Per Romania e Cina 3 ori, alle altre nazioni solo 3 titoli. In campo maschile si era imposto ancora il
grande talento del russo Alexei Nemov, 6 medaglie come ad Atlanta 4 anni prima, di cui 2 d’oro. Tra le donne
aveva vinto altre 3 medaglie, dopo quelle di Atlanta, Svetlana Khorkina, ginnasta russa di altezza normale (164 cm) con
esercizi studiati appositamente per lei dal suo allenatore.
Nel nuoto Sidney aveva rappresentato una pietra miliare per gli atleti italiani; erano arrivati i primi ori: ben 3, più un
argento e due bronzi, quarti nel medagliere dopo Stati Uniti (7 ori), Australia e Olanda. L’olandese Van den
Hoogenband aveva battuto l’idolo di casa Thorpe sui 200 stile libero e il grande russo Popov sui 100, stabilendo
in entrambe le gare il nuovo primato mondiale. Per l’australiano Ian Thorpe 3 titoli olimpici: nei 400 s.l. davanti al
nostro Rosolino, e nelle staffette, battendo gli Stati Uniti. Due italiani tra i grandi protagonisti di Sidney; Massimiliano
Rosolino, oltre al bronzo nei 200 s.l. e all’argento nei 400 s.l. aveva vinto l’oro nei 400 misti; Domenico
Fioravanti aveva addirittura fatto la doppietta: oro nei 100 e nei 200 dorso (terzo Rummolo) compiendo
un’impresa storica: nessuno nuotatore mai aveva vinto le due gare nella stessa olimpiade. In campo femminile
ancora un’olandese a primeggiare: Inge de Brujin, aveva vinto 3 ori nei 50 e 100 stile libero e nei 100 farfalla, tutti
con record del mondo. Nel nuoto sincronizzato era iniziato il dominio delle atlete russe: doppio oro, a squadre e nel duo,
che si ripeterà ad Atene ed a Pechino. Nei tuffi 5 ori su 8 alla Cina, 2 alla Russia; un oro e un argento per la cinese Fu
Mingxia. Nel ciclismo 4 nazioni si erano aggiudicate il grosso delle medaglie: 5 ori la Francia, 3 l’Olanda e la
Germania, 2 l’Italia. Paola Pezzo si era ripetuta nella mountain bike, mentre la bolzanina Antonella Bellutti, era
passata dalla vittoria dell'inseguimento di Atlanta a quella della corsa a punti di Sidney. La stella del ciclismo era stata
Leontien Van Morseel, ciclista olandese capace di conquistare 3 medaglie d'oro e una d'argento, vincendo su pista, a
cronometro, nella corsa in linea. La Van Morseel dopo aver vinto 2 Tour de France e 2 campionati del mondo, aveva
avuto seri problemi con l'anoressia, ma era riuscita a recuperare e tornare a vincere. Nella corsa in linea maschile oro al
tedesco Ulrich, davanti al kazako Vinokourov; nella cronometro oro al russo Elnikov, già oro a Seul con l’Unione
Sovietica, argento a Ulrich, bronzo allo statunitense Armstrong. Nella canoa Ungheria e Germania avevano vinto 4 ori a
testa; l’Italia aveva vinto nel k2 1000, con Rossi e Bonomi, e nel k1 500 con Josefa Idem - tedesca di nascita e
italiana per matrimonio; la tedesca Birgit Fischer, classe 1962, aveva vinto 2 ori, cominciando a vincere medaglie
olimpiche 20 anni prima, nel 1980 a Mosca; il suo record sarà di 7 ori in 5 Olimpiadi; Ferrazzi, oro a Barcellona, aveva
vinto il bronzo nello slalom del kajak. Nel canottaggio da ricordare l'inglese Steven Redgrave, che nel 4 senza, davanti
alla barca italiana, aveva vinto il quinto oro olimpico in 5 olimpiadi; terzo titolo olimpico per il nostro Agostino Abbagnale,
fratello della celebre dinastia campana, nel 4 di coppia. Oro nel windsurf – classe mistral - per Alessandra Sensini
, dopo il bronzo di Atlanta; seguirà un altro bronzo ad Atene e l’argento a Pechino. Nella scherma Italia e Russia
avevano vinto 3 ori a testa. Per Valentina Vezzali (nella foto) l’oro nel fioretto individuale, poi Vezzali, Trillini e
Bianchedi avevano dato all’Italia il terzo successo consecutivo nel fioretto a squadre femminile; terzo oro dagli
spadisti che avevano doppiato il successo di Atlanta, dopo una finale con la Francia risolta all'ultima stoccata (sul podio
Rota, Milanoli, Mazzoni e Randazzo). Nel tiro la Cina aveva vinto più ori di tutti: 3 sui 17; per l’Italia un argento e
un bronzo. Nel tiro con l’arco dominio coreano – 3 ori su 4 - con l’eccezione del singolo vinto da
una australiano.Nella boxe Cuba aveva mantenuto il ruolo di nazione leader con 4 ori su 12 e il terzo successo del
massimo cubano Felix Savon che aveva ripetuto l’impresa del connazionale Teofilo Stevenson, vincendo tre titoli
consecutivi nei massimi; dopo 12 anni un pugile azzurro era tornato sul podio, bronzo per il peso massimo Vidoz. Nel
sollevamento pesi la Cina si era aggiudicata 5 ori su 15; 2 ori anche all’Iran tra cui il titolo per atleti oltre i 105 kg.
Nel judo su 14 titoli 4 erano andati al Giappone; il francese David Douillet era stato il primo judoka a salire per tre volte
sul podio nella categoria dei massimi, oltre i 100 kg. Oro per l’italiano Maddaloni nella categoria fino a 73 kg e 3
medaglie di bronzo con Giovinazzo, la Scapin e la Pierantozzi. Nella lotta il solito dominio russo – prima sovietico
– con 6 ori su 16, nel taekwondo 3 ori su 8 ai maestri coreani.
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Generata: 29 September, 2016, 19:41