Prima di fare karate…PENSA!!

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Prima di fare karate…PENSA!!
Prima di fare karate…
PENSA!!
Riflessioni sulla scelta di praticare arti marziali
“ La riflessione prima dell’azione e l’istinto va guidato dalla razionalità” sono dei principi fondamentali delle arti marziali che possono guidare a qualsiasi scelta. I mmaginiamo di essere in un ipermercato e di non sapere esattamente quale prodotto comprare, gli scaffali sono pieni di colori, luci, e marche diverse più o meno conosciute, ch e ci bombardano di stimoli e che talvolta alla fine ci confondono a tal punto che decidiamo di non comprare nulla oppure se compriamo ci accorgiamo subito dopo di aver fatto un acquisto sbagliato. Chi studia marketing queste cose le conosce bene e prova tutte le strategie per accattivarsi le simpatie degli acquirenti, ma le conseguenze sociali di ciò sono spesso negative perché creano le cosiddette “ ansie d’acquisto” . Tenterò di approfondire tre degli aspetti che ritengo più importanti nella scelta di praticare o far praticare ai propri figli arti marziali: motivazionale, psico­fisico ed educativo. ASP ETTO M OTI VAZI ON ALE La motivazione è l’elemento primario per intraprendere qualsiasi attività con un’alta percentuale di “ successo” . La molla che la fa scattare è spesso legata agli avvenimenti del “ primo contatto” in palestra e i fattori che intervengono sono: il contesto (se piacevole o meno all’interessato) e soprattutto l’impatto emotivo ch e viene scatenato al momento dell’incontro con l’insegnante e con il gruppo. E’ sorprendente pensare quante emozioni vengono stimolate in pochi attimi e non si può mai essere certi delle reazioni di questo incontro, poiché le interazioni fra le persone sono spesso imprevedibili e la somma delle personalità non è matematica, ma può dare ottimi risultati. La chiave dello stimolo non sta tanto nel compito in se stesso che bisogna svolgere, quanto piuttosto nello speciale stato della mente che noi ci creiamo mentre operiamo: uno stato chiamato “ flusso” , che spinge le persone a svolgere quella attività al meglio e non importa quale essa sia. I l flusso sboccia quando le nostre capacità sono impegnate appieno nell’affrontare quella “ sfida” nei riuscire a dimostrare a se stessi e a gli altri le nostre abilità, capacità e competenze. Le attività che amiamo ci attirano perché, mentre ci dedichiamo ad esse, entriamo in questo stato particolare che ci fa sembrare facile ciò che in realtà è difficile se affrontato senza una radicata motivazione,
che ci fa sintonizzare al meglio con il mondo esterno ricavando così il massimo dalle informazioni utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. I l “ flusso” è il fattore motivante per eccellenza. ASP ETTO P SI COFI SI CO Aprendo la mente ad una visione più ampia si colgono la bellezza e la potenzialità delle discipline contenute nel concetto generico di “ arti marziali” . Tradizionalmente queste nobili arti sono frutto di uno studio approfondito nei secoli di quella macchina perfetta che è il corpo umano quale elem ento essenziale di un bio­equilibrio universale, tradotto e interpretato dalle varie culture, specialmente orientali, che per prime ne capirono l’importanza e l’esigenza; non a caso tale studio procedeva di pari passo con la religione, la medicina, la poesia e tutte quelle estensioni del nostro modo di vivere. I l karate non è solo combattimento fine a se stesso quale espressione di violenza, bensì qualcosa che ha a che fare con i rapporti umani e le scelte che ogni giorno facciamo; è un’attività che oltre a richiedere un impegno atletico, sviluppa grandi doti di equilibrio e interiorità. La pratica costante aiuta a comprendere che la vita va affrontata con la mente: l’azione fisica è solo una conseguenza; e che si impara a migliorare la propria capacità di concentrazione, a controllare gli stati d’ansia, a gestire i momenti di paura, ad aumentare la fiducia in se stessi, a modellare la capacità di gestire il conflitto e il confronto con gli altri. Tutte queste capacità psicofisiche sono particolarmente apprezzate nella “ società moderna” da un sempre più vasto numero di persone ed in particolare dai bambini e da un pubblico femminile che trova nelle arti marziali anche un’ottimo strumento di difesa personale. Le arti marziali insegnano che la violenza non è la soluzione dei conflitti e dei problemi. ASP ETTO EDUCATI VO Lo sport dovrebbe sostituire quello che è stata l’avventura (educativa) della natura, dovrebbe recuperare i benefici che sono stati sacrificati alla vita tecnologica sedentaria, dovrebbe conferire le qualità nobili del passato minimizzando i rischi e formando la personalità. Lo sport deve riguardare l’alba della vita, non esserne il tramonto per cui molti sportivi vanno in pensione quando cessano l’attività (se non vengono cacciati prima). Tutto questo corrisponde alla realtà di oggi? P ersonalmente non ho una risposta categorica a questa domanda, perché, pur prendendo atto che sono molte le cose che non vanno in
questo settore, penso che tutto dipende dalle persone e per una mia visione ottimistica mi piace sperare che le cose migliorino col tempo. Le atri marziali ed in particolare il karate hanno la fortuna di non essere stati fagocitati in toto da questa cultura distruttiva che ti spinge a vincere a tutti i costi senza mai soffermarsi a riflettere sulle conseguenze del proprio comportamento su se stessi e sugli altri. Fortunatamente troviamo ancora contesti culturali e persone che preferiscono trasmettere valori come la lealtà. l’altruismo, il senso della giustizia, etc., e che utilizzan o l’agonismo come uno strumento per superare le difficoltà e non meramente come un unico fine.