Sta nascendo

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Sta nascendo
Sta nascendo
Case ecologiche in un grande parco, verde a perdita d’occhio.
Appartamenti da 40 metri quadrati in su.
Una quota di spazi comuni condivisi, dalla lavanderia collettiva alla sala feste.
Pannelli solari termici e fotovoltaici, isolamento termico
e impianti ad alta efficienza.
Ampia scelta di case, diverse per tipologia e posizione.
Possiblità di autocostruzione totale o parziale.
Un sistema di garanzie e validazioni; architetti, ingegneri e
aziende costruttrice di grande professionalità e esperienza;
un progetto trasparente supervisionato da Banca Etica e
dalla Libera Università di Alcatraz.
Le prime case sono disponibili subito.
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EDITORIALE
EDITORIALE
di Jacopo Fo
Perché l’Ecovillaggio Solare
ti conviene anche se non ci
verrai mai neanche per sbaglio. L’Ecovillaggio Alcatraz
non è solo una casa ecologica in un posto meraviglioso. È la continuazione della rivolta con altri mezzi.
Finalmente è partita la fase 2 dell’Ecovillaggio
Solare: la costruzione.
Tanti sforzi, progetti, calcoli, incontri con funzionari
del comune, amministratori, sindaci. La strada rifatta, i campi ripuliti dai rovi, gli studi geologici. Siamo
così entrati nel vivo di questa avventura. Non voglio ripetere qui quanto già raccontato altrove dal
punto di vista tecnico e organizzativo (http://www.
jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente), voglio
invece parlare di quel che significa l’inizio della vendita e della costruzione dei primi 30 appartamenti. Perché questo l’Ecovillaggio non sarà solamente
la dimostrazione di cosa si può fare nel campo delle
abitazioni e delle infrastrutture, stiamo realizzando
qualche cosa che non ha eguali dal punto di vista
delle ecotecnologie ma stiamo soprattutto creando una serie notevole di possibilità di vita, nuove
opportunità che mancano completamente sia nelle
città inquinate che nelle case in mezzo alla natura
abitate da una sola famiglia.
Innanzi tutto vogliamo abitare liberi. Abbiamo detto che non ci interessa creare una comune, troppo
complicato. E non abbiamo intenzione di creare un
insediamento che impone ai suoi abitanti di aderire
a fedi, religioni, obbedienze a maestri più o meno
spirituali, regole di vita, regole alimentari o di qualunque altro tipo. Ci interessa la libertà di ognuno di
vivere come vuole in una casa sua, con un terreno
suo, la sua filosofia e le sue scelte.
L’Ecovillaggio chiede ai suoi abitanti solamente di
rispettare le elementari regole del vivere civile e della comprensione delle esigenze degli altri.
La forza
dell’Ecovillaggio non è irreggimentare chi lo abita
ma offrire opportunità ALTRIMENTI IMPOSSIBILI.
Costruiamo le fondamenta di un modo di vivere che
ancora non esiste in italia!
L’Ecovillaggio è un’opportunità completamente nuova. Non è solo ecologico, certificato e garantito, è qualche cosa di completamente diverso. L’Ecovilaggio sorge in una valle stupenda dove
ci sono persone che si dedicano alla produzione
culturale, al benessere psicofisico, all’agricoltura
biologica, al teatro, alla musica, alla progettazione
ecologica, al commercio equo e etico, alla comunicazione via internet, alla realizzazione di libri, alla
grafica, alla pittura, alla scultura.
Questa valle è piena di iniziative, di grandi sculture, di murales, di oliveti biologici, di strutture che
propongono un turismo diverso a migliaia di persone che vengono qui per corsi d’arte, massaggi,
estasi a tavola e in piscina. Oltre ad Alcatraz ci
sono parecchie altre strutture d’eccellenza, dalla
scuola di teatro di Luca Ronconi a quella di canto e “asinoterapia” di Eleonora Dalbosco e Nicola
Conci, da Merci Dolci che distribuisce prodotti etici
via internet alla Locanda del Gallo che ospita gruppi di artisti ed esploratori del bello per lo più stranieri. Qui prova i suoi spettacoli in inglese Mario
Pirovano, qui viene ogni anno Stefano Benni con i
suoi corsi mirabolanti e poetici, c’è il duo di musica folk Airaghi-Manna, c’è il coro, i cavalli domati
con la “doma etologica” da Fabio Tomassoli. C’è
un piccolo popolo di immigrati che ben ha legato
con chi su queste colline impervie è nato e non le
ha abbandonate nel periodo di grande crisi degli
anni ’60, quando la popolazione si ridusse da 800
persone a una cinquantina.
Oggi siamo circa 150, e si è instaurato un clima
di grande rispetto e di collaborazione. E abbiamo
anche un patrimonio di lotte comuni. Ora questo
territorio è diventato un’area protetta, sia dal punto
di vista comunale, area destinata esclusivamente a
attività agricole di pregio, sia per l’Unione Europea
(Sito di Interesse Comunitario). E questa è una
cosa che abbiamo fortemente voluto tutti, difendendo queste terre per 30 anni dai tentativi, ormai
cessati, di deturpare queste valli. Abbiamo salvato
i boschi comprandoli, abbiamo bloccato il progetto
di costruire un inceneritore, ormai vent’anni fa, e
una porcilaia, 10 anni fa. Tutta la popolazione, senza nessuna eccezione, anche i più anziani, è scesa
in strada. La sera bastò un giro di telefonate per trovarci tutti alle 6 di mattina a bloccare i camion dei
devastatori. Duri noi immigrati con alle spalle anni
di lotte in città, duri gli autoctoni che non si sono
fatti piegare dalle difficoltà della vita da queste parti. E proprio per chiudere definitivamente la strada
a qualunque problema futuro abbiamo deciso di
blindare queste valli dal punto di vista ecologico: no
a attività industriali, no a allevamenti intensivi, no a
qualunque cosa possa diminuire il valore ecologico di una valle che ormai ospita ogni anno migliaia di visitatori, con decine di agriturismi e attività a
questi collegate. E quindi, innanzi tutto, la proposta
dell’Ecovillaggio contiene la possibilità di entrare in
contatto con una rete di comunicazione, collaborazione, professionalità e reciproco aiuto che è cresciuta in 30 anni, lentamente, per tentativi, in modo
aperto a tutti. Quando io sono arrivato qui, 31 anni
fa, esisteva ancora un’istituzione molto antica, una
specie di consiglio dei capofamiglia, presieduto
dal Don Marsilio, sacerdote, erborista e shamano.
Quando fui ammesso mi sentii molto onorato. Oggi
questo consiglio non esiste più ma quando serve ci
si riunisce senza formalismi.
Per il resto funzionano le relazioni tra famiglie e tra
gruppi di lavoro, gli scambi, la collaborazione nello
scarrozzare i bambini, lo scambio di favori nei momenti di emergenza.
È evidente che in una situazione come questa l’arrivo di decine di nuove famiglie avrà un grande impatto e aprirà la possibilità di relazioni umane ma
anche collaborazioni lavorative. Sarà un salto di
livello sinergico per tutti.
Nuove attività, nuove competenze, nuove idee,
energie, connessioni, contatti.
Sempre, lo ripetiamo, lasciando che tutto avvenga
in modo spontaneo e naturale, senza creare obblighi o pressioni. Ma semplicemente il fatto che se
ti viene in mente di fare un video hai uno studio di
montaggio dietro casa è una cosa che moltiplica
le tue potenzialità di autorealizzazione.
Vorrà dire
che ci saranno nuovi corsi, spettacoli, laboratori,
aumenterà la produzione culturale, l’offerta verso
i turisti, l’attrattiva come centro dimostrativo delle
ecotecnologie, la capacità di afferrare opportunità
lavorative e ludiche. Quanto cambia la tua vita se
quando vai al bar incontri persone che lavorano in
cento settori diversi e con i quali hai una relazione
avviata? Quanto è diverso crescere i figli se possono uscire di casa, attraversare il prato e andare
a trovare i loro coetanei, senza dover attraversare
neppure una strada? Quanto stanno meglio i bambini e gli adolescenti se possono creare un gruppo e passare insieme il tempo, crescendo e imparando in un contesto sereno e naturale? Quanto è
diverso poter costruire relazioni con una comunità
che mediamente ha una maggiore affinità con il tuo
modo di sentire? Quanto è diverso se queste persone stanno a due passi da casa tua e condividi
con loro alcune piccole cose, come una lavanderia comune, una festa nella sala condominiale, una
nuotata in piscina?
Vivere altrimenti
Il nostro sogno, che speriamo di
condividere con tutti, è quello di vivere in un mondo migliore. Questa la ragione del nostro impegno
civile, del nostro sforzo solidale, dell’intenzione che
mettiamo nel fare arte e cultura e nel costruire relazioni oneste. E noi vogliamo anche viverlo, almeno
in parte, questo mondo nuovo che sogniamo.
Creare esperienze che mostrino come funziona e
che è di qualità nettamente superiore rispetto alle
opzioni offerte dalla civiltà dello shopping.
In 30 anni non tutto quello che abbiamo sperimentato ha funzionato ma certamente i risultati più importanti per noi sono stati proprio nella qualità della
vita e delle relazioni che sono state possibili grazie
alla scelta di vivere in mezzo alla natura e contemporaneamente in mezzo a un flusso di persone,
culture e creatività diverse. Questo ci ha dato veramente tanto di una qualità esistenziale che non si
compra da nessuna parte. Te la devi costruire ma
ci riesci solo se intorno a te c’è un’economia e una
serie di opportunità che ti permettono di farlo.
La
costruzione fisica dell’Ecovillaggio Solare è quindi
una grande opportunità che si apre per chi ci verrà
a vivere, per chi ci verrà a studiare o a riposarsi, ma
anche per chi non ci verrà mai ma potrà progettare
più facilmente altri luoghi di vita e di incontro avvantaggiandosi della nostra esperienza.
Crediamo che questo ecovillaggio sarà il primo di
una serie di grandi realizzazioni abitative che porteranno molte persone a reinterpretare aree industriali dimesse, palazzine tradizionali, paesi e quartieri creando sistemi di coabitazione, condivisione
di beni e servizi, progettazione comune. Un movimento che basa la sua forza sull’azione diretta:
rispondere alle esigenze primarie di una persona
e di una famiglia, abitare, mangiare in modo sano,
respirare aria pura, stare in mezzo al verde, avere
a disposizione spazi di socializzazione e di iniziativa, occasioni per inventarsi un lavoro su misura,
una collettività disponibile alla collaborazione e alla
condivisione.
P.S.:
Oltretutto l’Ecovillaggio Solare di Alcatraz conviene.
Garanzie di qualità imbattibili. Costruire insieme è meglio. Promettere di realizzare una casa
ad altissima efficienza energetica in un contesto
socializzante è facile. Poi però bisogna saperla costruire. Prima di lanciare l’Ecovillaggio, Banca Etica
e Alcatraz hanno costruito altre strutture ecologiche. E questo ci ha permesso di selezionare tecnici
e aziende costruttrici. E da questa esperienza nasce la capacità di concretizzare un grande progetto
come questo e la voglia di socializzare il patrimonio
delle nostre esperienze nel settore edilizio come in
quello della consociazione degli acquisti e della cooperazione. L’Ecovillaggio nasce innanzi tutto dal
desiderio di rendere possibile a molti di trasferirsi
in mezzo ai boschi e di affrontare la questione della
casa con il vantaggio economico (e non solo) di far
parte di un grande gruppo.
Puoi comprare una casa che non sia enorme, puoi
avvalerti di un gruppo di tecnici e aziende affidabili,
che lavorano sotto la supervisione di Banca Etica
e della Libera Università di Alcatraz. Più garanzie e
la sicurezza di ottenere veramente quello che viene
promesso.
Per saperne di più: http://www.jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente
dal tetto e sbuffi cremisi uscire dalle finestre. Isolare con 16 cm di materiale che
ferma la dispersione del calore è veramente conveniente. Ed esistono materiali
derivati dalle ricerche spaziali che comprimono in un centimetro la capacità di isolamento di 16 cm di sughero. Anche isolare
i vetri è essenziale, montando doppi vetri
imbottiti con un gas. Si possono isolare
anche le pareti, in particolare inserendo
pannelli termoriflettenti dietro i caloriferi
a parete, così che il calore non venga
assorbito dai muri.
Riscaldamento
Oggi esistono molti modi per riscaldare
la casa. Caldaie a gas a condensazione
fanno risparmiare il 20% perché bruciano
meglio. Sistemi integrati di pannelli solari
termici (che scaldano l’acqua) e caldaie
inserite in grandi boiler pieni d’acqua, in
modo di sfruttare al meglio il calore della
fiamma. Esistono caldaie a cippato di legno o pellet che riducono i costi dell’80%
rispetto al gas ma richiedono spazio.
(vedi anche GEOTERMIA).
E se volete avere un sistema che produca anche freddo d’estate potete scegliere
caldaie a gas o a cippato (queste solo di
grandi dimensioni) che producono elettricità, calore e freddo.
Per risparmiare è poi buona cosa impiegare impianti di grandi dimensioni. Le
caldaie individuali sono enormemente dispendiose e inefficienti.
Oggi si possono utilizzare grandi caldaie
che portano il caldo in una o più case e dotare ogni famiglia di un contatore del calore
prelevato dalla rete , in questo modo ognuno paga solo il calore che consuma.
Isolamento
Se la tua casa è un colabrodo termico isolarla. È la cosa migliore che puoi fare. Se
guardi la fotografia a raggi infrarossi di un
palazzo, vedrai una colonna rossa alzarsi
Elettricità
Puoi ridurre fino all’80% il tuo consumo
elettrico montando lampadine ad alta efficienza. Con la stessa quantità di elettricità producono 5 volte più luce e di una
qualità migliore per gli occhi. Inoltre esistono modelli che durano fino a 15mila
ore. In alcuni casi si possono montare
lampadine a led che durano fino a 80mila
ore (vengono usate nell’illuminazione di
giardini e per i semafori). Ovviamente la
durata è un essenziale meccanismo di
risparmio. Sostituire una lampadina a incandescenza con una che duri 15mila ore
e consumi l’80% in meno vuol dire risparmiare 150 euro. Acquistare solo elettrodomestici classificati in classe A e doppia A
permette un ulteriore risparmio. Così pure
scegliere lavabiancheria e lavapiatti che
possano rifornirsi di acqua calda dall’impianto centrale della casa senza doverla
scaldare in un boiler elettrico interno.
Pannelli fotovoltaici
Chi ha un tetto rivolto verso sud e ben
esposto al sole per tutta la giornata, senza piante o altro che faccia ombra, può
installare pannelli solari che producono
energia elettrica. Per ottenere un kW sono
necessari dai 5 agli 8 metri quadrati di
pannelli. Per coprire il fabbisogno di una
famiglia media servono circa 3 kW.
Esistono poi guaine impermeabilizzanti
e isolanti che producono energia elettrica (20 mq per un kW). Entro pochi anni
saranno disponibili a prezzi competitivi,
anche sistemi di produzione fotovoltaica
estremamente innovativi. Esistono doppi
vetri, tegole, persiane e perfino vernici
che producono energia elettrica.
Acqua calda. Pannelli solari termici
Sono veramente molto convenienti e si
ammortizzano in pochi anni: infatti offrono
la possibilità di tagliare enormemente il costo dell’acqua calda fornendola gratis per
buona parte dell’anno e il loro costo gode
della detrazione del 55%. Sono collegati
a un boiler isolato termicamente dove si
accumula l’acqua calda di modo di averla a disposizione anche di notte e nelle
giornate di brutto tempo. Per una famiglia
media di 4 persone servono circa 4 metri
quadrati di pannelli. Esistono 2 tipi diversi
di pannelli solari termici, quelli detti “piani”
e quelli collocati all’interno di tubi trasparenti sottovuoto. La Libera Università di
Alcatraz sta organizzando un gruppo di
acquisto di pannelli termici sul modello di
quello fotovoltaico. Se ti interessa vai su
www.jacopofo.com dove trovi il link.
Automatismi
I termostati sono deliziosi strumenti che
misurano la temperatura della casa e
spengono il riscaldamento quando si
è raggiunta la temperatura desiderata.
Inoltre permettono di programmare in
quali ore la caldaia deve funzionare e a
che temperatura.
Esistono rivelatori del movimento che accendono le luci quando arriva qualcuno
evitando di lasciare
accesa l’illuminazione per tutta la notte e
fornendo anche un intelligente controllo
del territorio. Ed è possibile montare regolatori dell’intensità della luce delle lampadine che permettono di avere esattamente
la quantità di illuminazione che si desidera. A volte, una luce troppo forte oltre a
essere uno spreco è pure sgradevole.
Filtri per l’acqua del rubinetto
L’acqua potabile è mediamente migliore e
più controllata dell’acqua minerale venduta in bottiglia.
Si tratta di una situazione kafkiana: in alcuni casi l’acqua minerale in commercio,
se fosse immessa nell’acquedotto di un
Comune farebbe scattare una denuncia
da parte della Asl.
Esistono filtri che costano poco più di 300
euro che permettono di togliere le tracce
di cloro presenti nell’acqua ed eventuali
impurità ottenendo un’acqua dal sapore
perfetto. Non sono da confondere con i filtri a osmosi inversa, carissimi, che tolgo-
sciacquone così da ridurre comunque laportata dello scarico.
no all’acqua tutto, compresi i preziosi sali
che essa contiene.
Questi filtri hanno senso solo dove non è
disponibile acqua potabile.
I filtri per l’acqua potabile sono disponibili
su www.commercioetico.it.
Risparmiare l’acqua dello scarico.
Nella maggioranza delle famiglie italiane
rappresenta quasi il 50% del consumo
idrico. A ogni scarico se ne vanno fino a
10 litri. Un bel costo solo per buttare via
un pò di scarti esistenziali. Oggi esistono
sciacquoni dotati di due pulsanti che permettono di usare poca acqua in caso di
eiezioni liquide o di piccola cubatura.
Esistono anche scarichi che si bloccano
appena si smette di premere sul pulsante. Per chi non volesse cambiare cassetta
dello sciacquone esiste un contrappeso di
acciaio che si può agganciare al meccanismo di scarico in modo che si blocchi
appena si smette di premere il pulsante
invece di svuotare automaticamente tutta
la cassetta.
Un metodo brutale ma efficace è anche
quello di inserire un paio di bottiglie piene
d’acqua o due mattoni nella cassetta della
Sistema duale per l’acqua degli scarichi
Non ha molto senso usare acqua potabile
analizzata, depurata e clorata con tanta
fatica per azionare gli sciacquoni.
Ugualmente è assurdo innaffiare con acqua che costa bei soldini per ogni metro
cubo. Più sensato è costruire una cisterna
che raccolga l’acqua piovana e usare questa per gli scarichi domestici e l’irrigazione. Per tenerla pulita si possono buttare
dentro delle belle anguille che saranno
deliziose da mangiare a capodanno.
Ridurre del 50% i consumi di acqua di
docce e rubinetti
Il consumo di acqua dei rubinetti e delle
docce è quasi la metà del consumo complessivo di una famiglia.
Chiunque, in pochi minuti, è in grado di
avvitare ai rubinetti di casa un riduttore
dotato di una valvola di riduzione e di una
particolare retina spaccagetto, che permettono di miscelare aria e acqua sfruttando un principio fisico elementare che
rende “vorticoso” il flusso dell’acqua.
Si ottiene in tal modo un getto altrettanto
efficace e ricco con la metà dell’acqua comunemente utilizzata.
Anche per ridurre del 50% il consumo delle docce basta semplicemente avvitare un
apposito riduttore al tubo flessibile. Un intervento analogo con un riduttore da doccia si può realizzare su lavandini e bidè
che siano sprovvisti di rubinetto con bocchetta filettata. Si tratta di svitare il flessibile dei sanitari per avvitare un raccordo
filettato di un paio di centimetri contenente
una valvola particolare.
Si tratta di una tecnologia molto più vantaggiosa di quelle diffuse finora e che oltretutto è in grado di ottimizzare l’efficienza degli impianti nei quali l’acqua della
doccia diventa improvvisamente fredda
se viene aperto un altro rubinetto.
Si ottiene così un triplice risultato: diminuire il consumo di acqua, e di acqua calda
in particolare, del 50% con una parallela
diminuzione del consumo di combustibile
per scaldare l’acqua e, al contempo, si ottiene maggiore comfort. Il dispositivo oggi
più efficiente in commercio è costruito in
resina apossidica polarizzata. Questi dispositivi sono reperibili presso www.commercioetico.it.
Geotermia
Esistono pompe di calore che succhiano
il calore dall’aria e sfruttano la temperatura che a quindici metri di profondità, sotto
terra, è sempre stabile intorno ai 15 gradi.
Se si usano sistemi geotermici, pompe di
calore e pannelli solari termici per scaldare la casa bisogna realizzare poi impianti
in grado di migliorare l’irradiazione del calore. Infatti questi sistemi danno il massimo a temperature più basse delle caldaie
a combustione. In case nuove si possono
quindi installare caloriferi sotto il pavimento che lavorano a 40 gradi di temperatura
(molto meglio dei 70 gradi dei radiatori
tradizionali). Si possono adottare anche
sistemi che diffondono aria calda.
Sistemi passivi
Gli antichi sapevano che è meglio orientare le case e la pendenza dei tetti sull’asse
nord sud. In questo modo il tetto e la parete verso sud, meglio esposti al sole, si
scaldano di più perché prendono i raggi in
modo più diretto nel momento di massimo
calore.
Una casa disposta in questo modo sarà
meno costosa da riscaldare.
Posso aumentare questa efficienza passiva costruendo una serra a vetri addossata
alla parete sud della casa. In inverno diventerà una specie di grande pannello solare che concentrerà il calore del sole, basterà aprire le porte tra la casa e la serra
per diffondere il tepore in casa. Piantando
rampicanti a rapida crescita posso ottenere poi che in estate la serra venga coperta
dal fogliame, con le finestre aperte diventerà una zona ombreggiata che produce
frescura.
Circolazione dell’aria, ricambio dell’aria
Esistono interi palazzi costruiti tenendo
conto della naturale circolazione dell’aria.
In queste costruzioni il calore raccolto da
vetrate e serre raggiunge naturalmente
tutte le zone senza bisogno di usare ventilatori o pompe e integrando così altre forme di riscaldamento.
In alcune costruzioni l’aria viene pompata
per farla circolare all’interno delle fondamenta dove sono ammassate quantità di
pietrame o in pozzi profondi dove sono
installati scambiatori di temperatura simili
ai radiatori delle auto. Le pietre fanno da
volano termico, tolgono calore in estate e
ne rilasciano in inverno. Gli scambiatori di
calore in profondità usano invece il terreno
come volano termico: come abbiamo detto sottoterra, oltre una certa profondità, la
temperatura è sempre stabile. In questo
modo l’aria viene scaldata d’inverno e raffreddata d’estate. Un altro punto debole
delle case tradizionali è che ogni tanto
bisogna aprire la finestra per far circolare
l’aria e così milioni di metri cubi di aria calda se ne vanno. Esistono semplicissime
scatole di metallo coibentato che si murano sotto la finestra e ne diventano la soglia. Queste scatole contengono una specie di radiatore dove passa l’aria in uscita
che scambia il calore con l’aria in entrata.
In questo modo non bisogna scaldare aria
che in inverno entra a 10 gradi sotto zero.
Con l’aria che esce a 20 gradi possiamo
portare l’aria che entra a 5 gradi.
Detersivi
Riduci drasticamente l’uso di detersivi per
pavimenti, superfici di legno e piastrelle
utilizzando panni in microfibra. Migliaia di
piccole “unghiette” raschiano e raccolgono lo sporco, riducendo drasticamente il
bisogno di detersivi. Il panno torna pulito
semplicemente sciacquandolo sotto acqua tiepida. Il costo è di pochi euro in qualunque supermercato. Ce ne sono ormai
di molti tipi in commercio. Evitate invece
i panni elettrostatici usa e getta che sono
uno spreco. I detersivi industriali possono
essere facilmente sostituiti con prodotti
fatti in casa a bassissimo prezzo che danno risultati assolutamente ottimi.
Vedi www.biotersivi.altervista.org
Lavare i panni
La maggioranza delle persone è convinta che aggiungendo più detersivo i vestiti
vengano più puliti. Questo induce molti
a versare nella lavatrice il doppio della
quantità di detersivo consigliata. Si tratta
di un grave errore perché se si aggiunge
troppo detersivo i vestiti NON si puliscono
bene. Va poi considerato che con un’acqua poco calcarea o laddove sia stato
montato un addolcitore chimico o un magnete, la quantità di detersivo necessaria
elettrica costa meno (ad esempio la sera
dopo le 19) si risparmia denaro e si riduce
il bisogno globale di elettricità nei momenti di picco della richiesta.
Questo risparmio è notevole non solo per
il privato, ma anche per strutture come gli
ospedali, che possono riorganizzare gli
orari di alcune attività diminuendo così i
costi e il sovraccarico del sistema.
per un lavaggio perfetto è inferiore a quella indicata nella confezione.
Va infine detto che esistono in commercio detersivi e detergenti ecologici e biodegradabili. Costano un pò più dei normali detersivi ma sono superconcentrati
e quindi, a parità di pulito, ne serve una
quantità minore.
Dotarsi di servizi collettivi di lavanderia
Nei paesi scandinavi tutti i palazzi hanno
una lavanderia collettiva. Si risparmia perché invece di comperare 50 lavatrici piccole se ne comprano 5 grandi che sono
più efficienti e hanno costi di gestione
più bassi. Si ottimizzano gli spazi e ci si
può dotare di macchine asciugatrici e per
stirare molto efficienti. Inoltre, si crea un
centro di socializzazione.
Oggi è anche possibile acquistare macchine pagando solo il consumo e lasciando
alle aziende tutto l’onere della manutenzione e della sostituzione delle macchine.
Utilizzare la pentola a pressione per tutti i cibi che richiedono più di 15 minuti di
cottura
Una volta fatta l’abitudine queste pentole
sono veramente facili da usare. Accorciano
di molto i tempi di cottura, quindi fanno risparmiare lavoro, i cibi sono più saporiti
(l’aroma si concentra) serve meno gas per
meno tempo (con un risparmio di più della
metà del gas).
Il buon senso fa risparmiare oltre il 20%
dei tuoi costi energetici!
Molti esperimenti hanno dimostrato che la
semplice attenzione e la coscienza degli
sprechi possono provocare risparmi enormi. Ci sono aziende che invogliando i dipendenti a spegnere le luci, non sprecare
carta per fotocopie inutili e altre semplici
attenzioni sono riuscite a produrre un taglio del 20% dei costi energetici e di materiali.Abbiamo già ricordato che non tenere
accesi in stand bay gli elettrodomestici
permette di risparmiare decine di euro su
ogni bolletta.
Semplicemente utilizzando lavatrice e
lavastoviglie in ore nelle quali la corrente
Sogni e Progetti sono fatti
per essere realizzati,
altrimenti la natura non ci
darebbe la possibilità e la
materia prima per farlo!
La nostra sfida è quella di risolvere
le difficoltà delle famiglie nel comprare o costruire la loro prossima
casa.
Vogliamo dare a tutti nla possibilità
di abitare in case di qualità, sane,
calde e a risparmio energetico.
www.servicelegno.it
ECOCASE in legno lamellare
Appunti sulle case ecologiche. L’esempio realizzato a Alcatraz.
da http://www.ecofiera.it/blog/casa-ecologica
Costruzione della nuova casa ad
alta efficienza termica, costruita
con struttura portante di legno lamellare, successivamente ricoperta con sfoglie di pietra ricostruita.
La casa è dotata di isolamento termico, pareti e tetto ventilato. Nella
foto la struttura portante in lamellare viene assemblata. Bastano pochi giorni e una gru per fissare lo
scheletro della costruzione.
Interno della casa al grezzo. Internamente verranno montati 2 cm di isolamento, tutti i cavi e i tubi. Il tutto verrà poi coperto da una parete interna
di pino al naturale. Esternamente 16 centimetri di isolamento termico,
intercapedine ventilata, pannelli, rete e cemento, colla e pietre rigenerate.
Riscaldamento a pavimento. Permette di ottenere una grande superfice radiante. Non è quindi più necesario
riscaldare l’acqua a 60/70 gradi centigradi, temperatura necessaria utilizzando la superfice radiante limitata
dei caloriferi tradizionali. Nei riscaldamenti a pavimento la temperatura dell’acqua può esere mantenuta al di
sotto dei 45 gradi con un notevole risparmio energetico.
La nuova casa ad alta efficienza termica di Alcatraz. Sullo sfondo la valle dove sorgerà l’ecovillaggio.
La serra orientata a sud contribuisce al riscaldamento invernale dell’abitazione offrendo un notevole risparmio economico e stanze meravigliosamente panoramiche.
Perché UN
ECOVILLAGGIO SOLARE
ECOVILLAGGIO SOLARE - Contrada oliveto - “progetto iniziale”
Oggi in tutto il mondo centinaia
di migliaia di persone vivono negli ecovillaggi e sperimentano da
decenni una qualità della vita che
è decisamente superiore a quella
offerta dalle città inquinate.
Gli ecovillaggi ci permettono di costruire un modo di vivere che sia
strutturalmente migliore.
Dopo un anno di dibattito, pratiche
burocratiche, rilievi e progettazione siamo finalmente pronti.
All’interno dei 470 ettari del parco
della Libera Repubblica di Alcatraz
nasce una città verde, l’Ecovillaggio Solare.
Sarà uno degli ecovillaggi più innovativi dal punto di vista delle ecotecnologie.
E ci impegneremo perché diventi anche uno degli ecovillaggi più
belli e culturalmente vivaci.
Una valle meravigliosa che si apre
su un panorama mozzafiato di verde a perdita d’occhio, nessun rumore, nessuna strada trafficata in
vista. Questa oasi è a soli 12 chilometri da farmacia, banca, scuola
elementare e supermercato, altri
due chilometri e sei all’imbocco della superstrada E45 Orte-Ravenna.
L’Ecovillaggio Solare dista 30 km
da Umbertide, 40 da Perugia.
Una valle coperta di boschi con
qualche isola di oliveti e pascoli,
cinque gruppi di case e bungalow.
La distanza tra i gruppi di case va
da 400 metri a un chilometro, quindi sono abbastanza vicine ma l’impatto sul territorio è minimo proprio
perché le costruzioni si perdono
nell’enorme spazio verde.
Puoi scegliere una casa antica di
pietra, ad alta efficienza energetica o una casa avveniristica in lamellare di legno coibentato (classe
A). Ci sono abitazioni in cima alla
collina, a mezza costa, sulla riva
del piccolo torrente, immerse nel
bosco. Case grandi e bungalow
super isolati di 40 mq, oppure soltanto una piazzola per parcheggiare la tua roulotte. Ogni abitazione
ha un pezzo di giardino, orto, oliveto, frutteto, bosco grande almeno
2.000 mq.
Spazi collettivi (cohousing)
Acquistando una quota si compra
anche una parte delle strutture
collettive come piscina calda e coperta, sala feste, irrigazione degli
orti, impianto solare fotovoltaico,
impianto idrico.
Inoltre la proprietà comune comprenderà 200mila metri quadrati di
parco con boschi e oliveti.
L’idea è che questo tipo avanzato
di cohousing non solo permetta di
risparmiare denaro e razionalizzare i costi abitativi, ma consenta di
realizzare un “utile condominiale”
che potrebbe essere in grado di
coprire i costi condominiali.
Insomma, abbiamo pensato a case
che si riscaldano con pochissima
energia e un sistema casa che invece di essere un costo offre un
ricavo.
Produci la tua energia con i pannelli solari, hai i frutti della tua terra, vivi in un villaggio che ti offre
spazi dove puoi organizzare iniziative culturali, corsi, spettacoli.
Un posto dove ci sono molte occasioni per farsi venire la voglia di
organizzare qualche cosa insieme,
proprio perché la struttura stessa dell’abitare è concepita come
esperienza collettiva, solidale. Ovviamente questo non è un obbligo
ma una possibilità.
Infine, è anche possibile finanziare
l’acquisto con Banca Etica che è
L’antico mulino
anche supervisore del progetto.
LA FILOSOFIA DEL PROGETTO
Importante: niente di ideologico.
Sostanzialmente ognuno si compra
la propria casa e ne è sovrano. Le
uniche regole saranno quelle del
vivere civile e del mutuo rispetto.
Il pieno potere su tutte le decisioni sarà degli abitanti, esattamente
come accade in un condominio.
Alcatraz partecipa alla fase di progettazione e costruzione e poi se
ne va, non mantiene nessuna posizione di rendita di nessun tipo.
Ovviamente il fatto che l’ecovillaggio sia confinante con il parco di
Alcatraz apre una serie di possibilità di sinergie e collaborazioni, ma
si tratta di possibilità che dovranno
essere mutualmente condivise,
non di obblighi.
UN’ECONOMIA DIVERSA, UN
MODO NUOVO DI CONCEPIRE
LA CASA
L’idea è di creare un sistema abitativo che minimizzi i costi energetici e le spese condominiali e che
possa fornire una serie ulteriore di
risparmi. Ad esempio, posso coltivare il mio orto e il mio frutteto, il
bosco e i campi mi forniscono legna, insalate selvatiche, erbe officinali, funghi e non compro la lavatrice perché uso quella collettiva.
18
19
Concordate eventuali modifiche
al progetto base (modifiche alla
suddivisione interna degli appartamenti o alla tipologia di rivestimenti
e rifiniture) potrai aderire alla cooperativa e firmare il contratto d’acquisto relativo al tuo appartamento
versando una prima rata pari al
20% dell’importo totale.
Altre informazioni
CONNESSIONE AD ALTA VELOCITÀ
Telecom ha già montato un ripetitore con 26 linee ad alta velocità. In
alternativa c’è copertura per il segnale wireless offerto da un’azienda specializzata.
DISTANZE
L’ospedale, un cinema, un teatro e
alcune scuole superiori si trovano
a Umbertide, meno di trenta km,
senza un solo semaforo.
Ospedale regionale a Perugia (il
più vicino) è a 45 km circa, quasi tutta superstrada a 4 corsie. A
Perugia si trovano anche tutte le
scuole superiori e molte facoltà
universitarie oltre a notevoli biblioteche.
Scuole elementari e medie, banca,
supermarket, farmacia, veterinario, consorzio agrario, distributore,
edicola, tabaccheria, parrucchiere,
ristoranti, pizzerie, tennis, campo
di calcio, palazzetto sportivo locale, casa del popolo, entro una
quindicina di chilometri.
CLIMA
Il clima è collinare, raramente c’è
nebbia, che sta più bassa e tu
vedi un mare di nuvole come nelle
stampe giapponesi.
ACQUA
Realizzeremo una briglia sul torrente Resina e un invaso (restaurando quello del mulino), un sistema di filtraggio e potabilizzazione
a sabbia e carbone con cloratore.
L’uso di acqua piovana, clorata ma
non potabile, per gli scarichi dei wc
(impianti sanitari duali) dovrebbe
ottimizzare i consumi idrici.
Il riutilizzo dell’acqua degli scarichi,
grazie a 5 impianti di fitodepurazione, fornirà acqua per l’irrigazione
degli orti.
ACQUISTI
Sarà poi possibile comprare la propria casa finita chiavi in mano oppure solo al grezzo.
Il costo degli appartamenti, andrà
dai 2000 ai 2800 euro a mq commerciale e comprende pannelli so-
LE CASE IN VENDITA
Primo gruppo di 2 case grandi
suddivise in appartamenti e una
piccola mono famigliare, il Mulino.
Incredibilmente la chiamiamo
Case Mulino perché c’è un mulino.
Con due pale e due macine. È piccolissimo e molto antico, ad asse
verticale, una tecnologia utilizzata,
secondo la Storia della Tecnologia Boringhieri, fin dal 100 avanti
Cristo e utilizzato in alcune aree
depresse dell’Umbria e della Provenza fino agli anni ‘50. In effetti
Queste case hanno bisogno di un
miglioramento dell’efficienza energetica (isolamento termico sul tetto
di 16 cm, nuovo impianto di pannelli solari termici) e di altre finiture
che richiederanno sei mesi di lavori da quando avremo opzionato
tutti gli appartamenti.
Si potranno avere tripli vetri con
gas e altre finiture che aumentino
l’efficienza termica.
Case Laghetto
Si trovano quasi in cima alla collina, in un piccolo altopiano. Una
casa grande, due o tre piccole e
un piccolo laghetto in mezzo agli
alberi. Un luogo molto raccolto. Le
costruzioni sono suddivise in 6 appartamenti. Saranno realizzate in
legno lamellare altamente coibentato intonacato e decorato Avranno un’altissima efficienza termica,
con tripli vetri con gas. Tempo di
realizzazione 8 mesi dall’inizio dei
lavori.
Quartiere Oliveto
Si tratta dell’area con il maggior
numero di case. Adesso c’è un rudere con un paio di annessi (Case
Capuzzola), una casetta isolata
(Capuzzolina) e lo scheletro di una
casa in costruzione che avrà grandi vetrate a sud (Casa Solare).
Tra queste strutture esistenti c’è un
grande oliveto con zone a pascolo
dove costruiremo circa 2.000 mq
di casette in lamellare, intonacate
e decorate con grandi dipinti, tutte
in classe energetica A. Al centro, in
mezzo all’oliveto ci sarà una piazzetta col portico, una fontana e una
sala per feste ed eventi di vario tipo
di 150 mq, la lavanderia collettiva,
la piscina calda e coperta.
Queste costruzioni sono di proprietà condominiale. E vogliamo realizzare anche un bar, bazar, ristorante
e un piccolo albergo con 8 camere
da letto. Questa struttura ricettiva
e di servizio sarà invece di proprietà di una società indipendente dalla cooperativa alla quale chi vorrà potrà partecipare acquistando
una quota della proprietà. Questa
parte del progetto sarà realizzata
con tempi più lunghi. ipotizziamo 3
Mappa di insieme
lari fotovoltaici e termici, 2.000 mq
di terreno, e le proprietà condominiali (strade, parcheggi, 200mila
mq di terreno, per lo più meravigliosi boschi ma anche oliveti e
pascoli, una quota della sala feste,
lavanderia, piscina riscaldata e coperta, impianti idrici, impianto fotovoltaico collettivo, che si aggiunge
a quelli individuali) il prezzo varia a
seconda delle soluzioni scelte. Costi di rogito e frazionamenti andranno valutati caso per caso: la spesa
varia sensibilmente se si tratta di
prima casa, seconda casa, acquisto individuale o di una società.
Abbiamo previsto la possibilità di
finanziamenti tramite Banca Etica
che sovraintende anche un sistema di controllo della congruità dei
prezzi.
La realizzazione del progetto avverrà tramite una cooperativa.
Se la proposta ti interessa ti forniremo tutte le informazioni necessarie per decidere:
- Descrizione dettagliata dei singoli appartamenti e delle tipologie
costruttive e delle rifiniture dalle
piastrelle, agli infissi ai sistemi di
questo ha macinato farina fino agli
anni ’50.
Nel medioevo era il mulino dei
contrabbandieri che qui avevano
anche la fornace della quale restano i muri perimetrali dietro la casa
grande. Queste case si trovavano
nella terra di nessuno tra Gubbio
e Perugia, una zona senza legge.
Si faceva la farina e si cuocevano
i coppi e le tegole dei tetti che insieme al sale erano le merci più
pesantemente tassate.
Oltre al mulino (volendo restaurabile in modo che funzioni…) c’è
l’invaso che porta l’acqua (di mappa quindi ancora utilizzabile).
Ci sono poi uno stalletto restaurato
e una casa ristrutturata, dall’altra
parte del piccolo torrente una casa
nuova.
Un ponte pedonale collegherà le
due rive del torrente. Le case sono
suddivise in 11 appartamenti di diverse metrature.
riscaldamento.
- Descrizione del meccanismo di
funzionamento della cooperativa e
del rogito individuale della proprietà.
- Statuto della cooperativa.
- Indicazioni sulle possibilità di finanziamento (che andranno valutate caso per caso)
Puoi trovare di seguito la mappa
dei singoli appartamenti e la mappa dell’Ecovillaggio nel suo complesso e del territorio.
VUOI COMPRARE SUBITO?
Se queste proposte ti possono
interessare manda il tuo indirizzo
con la descrizione delle tue preferenze a: [email protected] Se ti interessa una delle soluzioni
immediatamente disponibili scrivici o telefonaci allo 07592297760759229913.
Puoi venire a visitare l’Ecovillaggio
Solare quando vuoi. Puoi scegliere l’appartamento che preferisci e
bloccarlo versando una caparra
che ti verrà restituita se il progetto,
per qualunque motivo non dovesse partire entro giugno 2011.
ECOVILLAGGIO SOLARE - Suddivisione
anni di tempo per costruire effettivamente le case ma si tratta solo
di una stima. Tutte le case saranno
ad alta efficienza energetica. Sono
previsti tripli vetri con gas, impianto
di pannelli solari fotovoltaici e termici. Molte di queste case saranno
dotate di cantina.
Nei dintorni della piazzetta ci saranno 4 case mono famigliari.
In quest’area chi vorrà potrà acquistare una casa di paglia intonacata
o di terra cruda, oppure realizzata
con altre tecniche non convenzionali, case che comunque offrono
un altissimo confort e ottima efficienza energetica.
È possibile acquistare fin d’ora una
di queste case. Scegliendola entro
il mese di novembre si potrà personalizzare la suddivisione degli
interni senza le spese aggiuntive
di una variante.
Casa Capuzzola
(quartiere Oliveto)
Una grande casa antica suddivi-
CASA SOLARE - Progetto definitivo
sa in 5 o 6 appartamenti con una
torre e due case più piccole mono
famigliari. La casa grande sarà in
parte in pietra in parte in lamellare intonacato. Le case piccole in
lamellare intonacato. Tutte ad alta
efficienza energetica. Sono previsti tripli vetri con gas, impianto di
pannelli solari fotovoltaici e termici. Tempo di realizzazione 8 mesi
dall’inizio dei lavori.
La Casa Solare
(quartiere Oliveto)
Una costruzione che domina la
valle con una vista che spazia per
chilometri sopra un universo verde.
La struttura della casa è in cemento armato e verrà finita con tamponature ad alta coibentazione, è su
due piani con ampie porte finestre.
Impianto di pannelli fotovoltaici
e termici sul tetto. Tutt’intorno ci
sono 2 ettari di tartufaia (nero bianchetto). Sarà suddivisa in 8 appartamenti di diversa metratura.
Sono previsti tripli vetri con gas.
Tempo di realizzazione: 8 mesi
dall’inizio dei lavori.
Case degli Gnomi
Costruiremo delle piccole case
di 46 mq di calpestabile, in legno
lamellare altamente coibentato intonacato e decorato. Questa parte
del progetto richiederà almeno 3
anni per la realizzazione e per ora
non siamo in grado di dare ulteriori
notizie.
Altre strutture condominiali
Abbiamo previsto un pergolato
con barbecue, focolari bassi per
grigliate o per sterilizzare i barattoli della conserva, forno a legna,
tavoloni per mangiare all’aperto o
per preparare alimenti.
Le 6 aree a orti oltre all’irrigazione
collettiva temporizzata avranno un
piccolo casotto per riporre gli attrezzi.
Quartiere Bosco (area in autocostruzione)
Abbiamo avuto il via libera dal co-
CASA MULINO
mune di Perugia per la realizzazione di un’area con 16 abitazioni di
89 mq ciascuna in autocostruzione.
Il comune trasformerà quest’area
agricola in edificabile come agevolazione per persone che hanno
un reddito tra i 18mila e i 28mila
euro annui e risiedono da 12 mesi
a Perugia.
Le caratteristiche di questo processo saranno ovviamente determinate dal gruppo degli autocostruttori.
Relazioni tecniche relative alle prime strutture in fase di sistemazione.
Troverete tutto, ma proprio tutto
quello che riguarda queste prime 4
costruzioni. Potete scaricare tutte le relazioni tecniche e leggere
poi con calma, su www.ecovillaggiosolare.it.
APPENDICE UNO
Per sapere esattamente cosa
compri
La nostra preoccupazione è che le
persone che aderiscono al progetto
siano ben consce di cosa si intende costruire e come. È utile che si
conoscano i termini della proposta,
le caratteristiche delle abitazioni e i
principi generali dell’impresa.
Quindi abbiamo programmato degli incontri, durante i quali, oltre a
una visita approfondita all’Ecovillaggio Solare, si terranno una serie
di conferenze sui seguenti argomenti: Bioarchitettura, Efficienza
energetica,
Isolamento termico, sistemi di riscaldamento, Pannelli solari e pale
eoliche,
Depurazione delle acque.
Infine si svolgeranno delle visite guidate alle costruzioni ad alta
efficienza energetica, agli impianti di pannelli solari, all’impianto di
fitodepurazione e agli impianti di
riscaldamento realizzati a Alcatraz
che ha raggiunto una produzione
di energia e biomasse superiore ai
suoi consumi. Inoltre verranno fornite spiegazioni nel dettaglio sulle
scelte tecniche, le caratteristiche
dei materiali e il funzionamento
dei vari sistemi di gestione (calore,
elettricità, acqua, fogne, irrigazione agricola).
Si potranno anche ottenere nel
dettaglio informazioni sulle validazioni del progetto.
Infatti questo ecovillaggio è unico
anche per il metodo scelto nella
sua costruzione. A partire dal bilancio dell’impresa che è validato
da Banca Etica per dare a tutti la
sicurezza di un acquisto a un prezzo realmente equo.
Chi realizzerà l’Ecovillaggio Solare? (È possibile un acquisto
sicuro?)
Il progetto verrà realizzato con l’assistenza e la supervisione di Banca Etica attraverso un consorzio di
costruzioni. Le proprietà collettive
verranno gestite da una cooperativa di cui faranno parte tutti gli acquirenti in virtù della quota sociale
versata per l’acquisto di una frazione delle proprietà collettive.
Banca Etica, attraverso la sua partecipazione al consorzio che gestisce la costruzione è supervisore
del progetto.
Gli architetti Sergio Los e Natasha
Pulitzer, che hanno 40 anni di
esperienza nella bio architettura
hanno curato l’analisi del territorio
e la progettazione, applicando criteri architettonici e termici adattati
al reale clima della zona.
Il professor Maurizio Fauri dell’università di Trento ha realizzato le
verifiche dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Il sistema idrico è realizzato sulla base delle indicazioni di Pietro
Laureano, grande specialista del
settore. Tutte le scelte sono state
inoltre vagliate anche dal gruppo di
lavoro della Libera Università di Alcatraz che ha 30 anni di esperienza in costruzioni e ristrutturazioni.
Le ditte che gestiranno l’impresa
dal punto di vista costruttivo sono
Service Legno e Safra con le quali
abbiamo già realizzato opere notevoli ad Alcatraz e altrove e quindi
riscuotono la nostra fiducia.
L’Ecovillaggio Solare avrà il marchio di qualità Energia Arcobaleno.
COSA È ALCATRAZ
A scanso di equivoci chiariamo
SCULTURA ABITABILE - Parco
Jacopo Fo
di
Alcatraz
23
un partito nè una setta. Pratichiamo la buona cucina, le buone maniere, la comicoterapia e, a volte, il
buon senso.
Non abbiamo sistemi per risolvere
il problema della morte e del dolore ma pensiamo che in compagnia
si soffra meglio.
Lo statuto di Alcatraz, che seguiamo scrupolosamente nella sua
versione mai modificata del 1981,
consta di pochi essenziali punti.
La vita è bella ma gli spaghetti
sono migliorabili.
La violenza è inutile ma, soprattutto, faticosa.
Se ti danno uno schiaffo cerca di
schivarlo.
L’universo adora chi dorme.
L’unione fa la forza, da soli ci si annoia.
Anche le formiche hanno i loro diritti.
Mappa di insieme - suddivisione
ancora una volta che questo ecovillaggio non è Alcatraz. La Libera
Università di Alcatraz è un centro
culturale che ha spazi per dormi-
re, mangiare (divinamente), tenere
corsi eccetera. Le persone che ci
lavorano non vivono ad Alcatraz,
ma nei dintorni. Alcatraz non è nè
Per capire meglio cos’è Alcatraz
vedi la presentazione-avviso agli
ospiti “Questa casa non è un albergo” (http://www.alcatraz.it/questacasa.html).
Ribadiamo: l’ecovillaggio è un’entità completamente indipendente
che non ha nessun vincolo o legame prestabilito con l’associazione
Alcatraz, e viceversa.
Ovviamente, essendo noi persone convinte che la vita sia l’arte
dell’incontro, saremo sempre molto ben disposti alla collaborazione,
quando è amichevole, reciproca e
basata sul mettere assieme le migliori qualità.
Puoi visionare e scaricare tutto il materiale relativo all’ecovillaggio solare, piantine, planimetrie, mappe e documenti su:
www.ecovillaggiosolare.it
CASA RURALE - Mulino
Per informazioni: Merci Dolci srl
Tel. e Fax: 075 9229776
mail: [email protected]
[email protected]
skype:
Quartiere oliveto - Progetto definitivo
24
L’ecovillaggio
Il termine “eco-village” compare
agli inizi degli anni ‘90 nel volume di
Robert e Diane Gilman “Eco-villages
and Susteinable Communities” (edizioni The Gaia Trust, 1991). Il vocabolo italiano è dunque un neologismo
mutuato dall’anglosassone, anche se
la traduzione letterale non rende giustizia al significato più profondo della
parola che forse sarebbe più corretto
tradurre con “comunità intenzionale
ecosostenibile”.
Questo perché quando si parla di ecovillaggio si intende una comunità caratterizzata da due elementi fondamentali: intenzionalità ed ecosostenibilità.
Fu David Holmgren, agronomo ed
ecologo australiano, padre, insieme a
Bill Mollison della permacultura (il modello di agricoltura orientato alla conservazione dell’ambiente) a formulare
i principi di questo tipo di comunità:
- adesione volontaria dei partecipanti
e condivisione dei principi fondanti;
- nuclei abitativi progettati per ridurre
al minimo l’impatto ambientale
- uso di energie rinnovabili;
- autosufficienza alimentare basata su
permacultura o altre forme di agricoltura biologica.
La
Fellowship
for
Intentional
Communities (FIC), una fondazione
costituita in gran parte da rappresentanti degli ecovillaggi statunitensi,
successivamente, definisce così una
comunità intenzionale: “un gruppo di
persone che hanno scelto di lavorare
insieme con l’obiettivo di un ideale o
una visione comune.
La maggior parte delle comunità, anche se non tutte, condividono la terra
o l’abitazione. Le comunità intenzionali
possono essere di dimensioni e struttura organizzativa tra le più varie, così
come i valori fondanti che possono
essere: sociali, economici, spirituali,
politici e/o ecologici. Possono essere
rurali o urbane. In alcune, i membri alloggiano tutti in un’unica abitazione, in
altre vivono in case separate. In alcune vi sono bambini, in altre no.
Alcune comunità intenzionali sono
laiche, altre di tipo spiccatamente spirituale, altre ancora pur essendo laiche sono caratterizzate da un orientamento spirituale più o meno spiccato”.
Fu nel 1995 che il movimento degli
ecovillaggi ottenne il suo battesimo
ufficiale, con la fondazione del Global
Ecovillages Network (GEN), una rete
internazionale, cui aderiscono ecovillaggi presenti in tutto il mondo.
Per quel che riguarda l’esperienza ita-
25
BUNGALOW AD ALCATRAZ
liana, nel dicembre 1996, allo scopo di
diffondere le esperienze comunitarie,
come fertili laboratori di sperimentazione sociale ed economica, nacque
la Rete Italiana dei Villaggi Ecologici
(RIVE), aderente al GEN.
Dove sono?
L’area più ricca di comunità ed ecovillaggi è sicuramente il Continente
americano, dove si contano almeno
2000 comunità, il 90% delle quali negli Stati Uniti, con un numero di
membri stimato intorno alle 100.000
persone. In Gran Bretagna e Irlanda
sono segnalate circa 250 comunità
con 5000 membri. In Germania sono
INGRESSO DEL BAZAR DI ALCATRAZ
oltre 100, in Francia 33, nei Paesi
Bassi 13, nei Paesi scandinavi circa
28. In Spagna e Portagallo 23 in tutto.
Alla Rete Italiana Villaggi Ecologici
aderiscono oggi una ventina di realtà,
cui vanno aggiunti cinque-sei progetti,
cioè comunità in via di formazione, e
almeno altre dieci realtà che non aderiscono alla rete.
Organizzazione
Come già accennato, non esiste un
modello standard, ogni esperienza si
conforma intorno alla storia, alle ispirazioni e alle esperienze del gruppo
promotore. E molto spesso, la stessa struttura organizzativa e persino i
principi ispiratori possono modificarsi
nel tempo. Anche se per quanto riguarda la collocazione territoriale e
le dimensioni, la maggior parte delle
realtà sono di tipo rurale e contano
mediamente da 10 a 20 membri.
Economia e lavoro
Nella maggior parte dei casi la proprietà dei beni (terreni, edifici, mezzi
di produzione) è comune. Tutti i membri (sia quelli che svolgono un’attività
lavorativa fuori dalla comunità, sia
quelli che lavorano all’interno) versano i proventi del proprio lavoro in una
cassa comune. In alcuni casi, la comunità provvede alle spese generali
(vitto, manutenzione abitazioni, riscaldamento, auto, ecc.) e in più assicura
ad ogni membro una paga mensile
uguale per tutti, senza distinzione delle mansioni svolte dentro o fuori della
comunità. Questa regola di base, presenta varianti più o meno significative
a seconda dei casi. Vi sono ecovillaggi dove esiste un sistema di retribuzione differenziato a seconda dell’attività svolta, ma poi vi è un sistema
di “tassazione” che in qualche modo
ridistribuisce la ricchezza; in altri vige
un regime misto.
In genere, alcuni membri lavorano
all’interno (agricoltura, ospitalità, organizzazione di corsi e seminari, artigianato, ecc.) altri svolgono professioni convenzionali fuori dalla comunità.
La politica interna, la gestione e l’educazione dei bambini come anche i
rapporti tra gli abitanti sono aspetti
caratteristici diversi da realtà a realtà.
Tutti gli ecovillaggi che appartengono
alla rete italiana sono a “porte aperte”,
nel senso che è possibile visitarli. Più
complesso è il percorso per farne parte perché richiede un processo di “avvicinamento” che serve per verificare
la vicinanza di comportamenti e idee
tra il candidato e il nucleo residente.
Fonti e links utili:
http://www.mappaecovillaggi.it
www.gen-europe.org
www.ecovillage.org
Alcune esperienze:
IN EUROPA
Svanholm - Danimarca
In seguito alle contestazioni giovanili e ai movimenti politici ed
ecologisti degli anni ’70 e ’80 la
Danimarca si aprì al proliferare di
ecovillaggi e comunità di abitazione.
Svanholm conta circa 150 residenti e
si trova nello Sjælland, non distante
da Copenhagen.
La comunità è stata fondata nel 1978 e
si estende su circa 415 ettari di terreno.
L’autogestione, rappresenta la base
su cui è fondata la comunità di
Svanholm. Questo è possibile perché
Svanholm è una realtà piccola, dove
tutti si conoscono e l’autogestione si è
sviluppata a un livello di base.
PARTICOLARE - PLASTICO ECOVILLAGGIO
SOLARE
Economia comune
A Svanholm anche l’economia è comune. Coloro che prendono le decisioni sono anche quelli che dovranno
poi eseguire materialmente le opere.
Accorciando la distanza tra la parola
e l’azione si viene così a realizzare
una “democrazia diretta”. Capitali e
guadagni vanno tutti nella cassa della comunità che viene utilizzata per
gestire “l’impresa Svanholm”. I fondi
sono usati per i diversi settori produttivi, la costruzione e il miglioramento
di edifici, le strutture per i bambini, gli
alimenti e la “mancia” per gli abitanti. Le mance servono per “provare” il
mondo circostante, per i vestiti e per i
divertimenti.
Il metodo del consenso
Oggi Svanholm è organizzata come
una società nella società: ha una
propria struttura, proprie leggi e una
sua economia. Sviluppa inoltre una
politica per l’ambiente, la scuola, la
sanità, il traffico, ecc… La gestione è
collettiva. Il più importante organo decisionale è l’assemblea comune, che
si svolge una volta la settimana, a cui
tutti i membri e gli ospiti possono partecipare.
CASETTA IN MEZZO AL BOSCO AD ALCATRAZ
Il lavoro
Non viene mai assegnato un posto di
lavoro per il quale non si è adatti. Si può
invece, in collaborazione con il gruppo
di coordinamento, trovare un’adeguata occupazione, come anche trasferirsi da un posto di lavoro ad un altro. La
maggior parte dei membri ha un’occupazione all’interno di Svanholm;
sono circa 1/3 invece quelli che
hanno un’attività lavorativa esterna.
Le attività di Svanholm sono molteplici: agricoltura, zootecnia, silvicoltura, importazione di vini biologici, produzione di farine, zucchero
e mangimi ecologici, panificazione,
edilizia, riparazione di automobili,
trattori e attrezzi agricoli, educazione.
Riguardo all’educazione e la cura dei
bambini, essa si svolge all’interno della comunità, dove hanno un contatto
diretto con la natura e possono rimanere vicini ai loro genitori.
IN ITALIA
Urupia- Brindisi
Nel 1995 i membri di un collettivo anarchico di Lecce e alcuni giovani di Berlino, acquistarono
presso Brindisi “lo iazzu”, che in
dialetto brindisino significa ovile.
Urupia, in brindisino, sta per “la marachella dell’uro”, figura della tradizione
popolare, per certi versi assimilabile a
quella dello gnomo o dell’elfo.
Il termine urupia, però, sta anche a
significare “utopia degli uri”, che vengono in questo senso assimilati alle
comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno, ha il ruolo di uro,
ovvero di “regista” delle diverse attività della comune. L’assunzione e la
26
alberi e arbusti presenti nel territorio dell’Ecovillaggio solare di Alcatraz
valorizzazione di questa figura della
tradizione popolare, denota un forte
desiderio di radicamento territoriale,
peculiare del resto della stessa cultura anarchica.
I presupposti della comune sono:
• l’unanimità nelle decisioni
• il principio del consenso
• la proprietà collettiva
• l’assenza di proprietà privata
Proprietà e produzioni
La Comune dispone di quasi 1500 mq
di fabbricati, spazi abitativi, laboratori,
magazzini, ricoveri di animali e di 23
ha di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di
orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea. Dispone inoltre di
strutture attrezzate, tipo campeggio,
per ospitare fino a 40-50 persone
contemporaneamente. La Comune
produce: olio d’oliva vergine ed extravergine, vino rosso-rosato-bianco,
ortaggi freschi e conservati (sott’olio,
sotto aceto, in salamoia), frutta e marmellate, pane e prodotti da forno (frise,
biscotti, pucce), miele e prodotti delle
api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc..
Per contatti: Tel.0831.890.855
e-mail: [email protected].
NEL MONDO
Auroville – India
Fondata nel 1968, Auroville “la città
dell’aurora” situata nello stato indiano
del Tamil Nadu, è uno degli esperimenti più noti e meglio riusciti di ecovillaggio.
Oggi conta circa 1700 abitanti, provenienti da 60 nazioni diverse.
Questo ne fa l’ecovillaggio più grande del mondo. Le aziende agricole di
Auroville sono integralmente biologiche e sono stati installati circa 1200
pannelli solari, 30 pompe eoliche, 30
caldaie solari, 120 cucine solari e 15
impianti di biogas in ferrocemento.
Inoltre l’ecovillaggio gestisce due asili
nido, due scuole materne, una scuola
elementare, due scuole superiori e, oltre a queste, 4 scuole diurne e 15 scuole serali per i bambini di zone limitrofe.
Il gruppo di azione rurale è impegnato
in un programma integrato di sviluppo
che coinvolge i 40.000 abitanti dei villaggi della zona ed offre lavoro anche
a circa 5000 indiani locali non residenti ma che si spostano quotidianamente dai villaggi confinanti. Auroville
ha ricevuto riconoscimenti nazionali
ed internazionali per il recupero dei
terreni erosi, la tutela delle acque e
so contraddittori aspetti dell’amore nella loro verità più profonda.
Rilassati,
eh?
In Svizzera i bagni sono in comune
e dentro e fuori il villaggio pascolano liberamente polli e vacche, alcune delle quali “sacre” perché di proprietà di una donna hindu. Piccole
vasche comunicanti, sotto una tettoia, irrorate da un getto continuo di
acqua sorgiva, garantiscono refrigerio a bidoni di latte, a burro e lievito
di birra mentre gli ortaggi e la frutta
vengono conservati in una cantina
seminterrata. Il frigorifero è bandito.
BUNGALOW AD ALCATRAZ
del suolo e il rimboschimento. Sono
stati piantati oltre due milioni di alberi
di vario tipo, trasformando 2500 acri
di terreno nudo in un paesaggio verdeggiante.
L’assistenza sanitaria opera con
un team di circa 30 assistenti sanitari che si spostano in 19 villaggi offrendo pronto soccorso, cure
a domicilio, controlli di gravidanza
ed educazione sanitaria di base.
LE FOLLIE DEGLI ECOVILLAGGI
In Germania si mangia vegetariano,
a volte vegan, anche se questo non
significa che tutti debbano essere vegetariani. È solo che mangiare è una
scelta politica... scegliere di nutrirsi
solo di prodotti da agricoltura biologica è naturalmente una scelta giusta,
ma si è liberi di sbagliare. Ah! Anche
fare l’amore è un fatto politico: vale
a dire che accanto a riflessioni personali e intime è sottoposto anche a
considerazioni di carattere generale:
infatti la cultura moderna ha strutturato delle forme d’amore piuttosto
rigide come l’avventura di una notte
e il legame fisso, spesso destinato
al naufragio. Ma i desideri individuali
sono multiformi e non possono essere
soddisfatti in questo modo. Per questo si rendono necessarie alternative
che coniughino il desiderio di stabilità
e l’anelito al legame col piacere della
scoperta e dell’avventura. Da qui la
domanda di quali circostanze sociali,
di quali modi di vivere abbiamo bisogno per poter vivere i diversi e spes-
Nel Mugello, uomini e donne, pur formando spesso nuclei familiari, dormono separati in camere più o meno
grandi. Si è arrivati a questa formula di
convivenza dopo anni di vita in comune
e a seguito di molte assemblee di condivisione in cui sono state considerate
a fondo le differenze tra i due sessi.
In Piemonte si prendono per nome e
cognome i nomi di frutta, verdura e animali. Punto centrale è la sacralizzazione della natura: prendere il nome di un
animale significa collegarsi alla “mente
di razza” di quell’animale, acquisirne le
caratteristiche ed esserne il testimone.
In Umbria ci si sveglia alle 6.30 del mattino per centrare il proprio io e rigenerarsi con la propria luce interiore. Con
l’intento di diffonderla, poi, agli altri.
In Australia non si accettano cani e
gatti per tutelare gli animali selvatici.
In Toscana si parla solo con in mano
il bastone della parola e, altrove, la
maggior parte delle abitazioni è senza
corrente elettrica.
FIORI FOGLIE SEMI
RACCOLTA:
Settembre
USO: infuso prima
delle mestruazioni,
lattifero, digestivo.
FOGLIE
RACCOLTA: Estate
USO: esterno antinfiammatorio per la
bocca e pelle, contro le
bronchiti, raffreddori.
FIORI
RACCOLTA: Estate
USO: emoliente
FINOCCHIO SELVATICO
MALVA
FOGLIE E RADICI
RACCOLTA: Maggio
USO: ricostituente,
contiene ferro, fosforo,
calcio. Thè di foglie
e radici. Dentifricio
radici in polvere
RACCOLTA:
Sommità fiorite
maggio-agosto
USO: fiori e foglie
per insalata,
Infuso depurativo
ed emoliente
BORRAGINE
FIORI E FOGLIE
RACCOLTA:
Primavera - Estate
USO: germogli ottimi
per insalata
Infuso per mestruazioni
dolorose
FIORI E FOGLIE
USO: foglie giovani
in insalata. Infuso per
bimbi gracili
FRAGOLINA DI BOSCO
MARGHERITA PRATOLINA
GERMOGLI
RACCOLTA:
Primavera
USO: in insalata
RIZOMA-RADICE
RACCOLTA:
Primavera - Autunno
USO: Decotto diuretico
TARASACCO
SOFFIONE PIANTA
USO: eccellente in
insalata
LATTICE
USO: contro verruche
e porri
RADICE
RACCOLTA: Estate Autunno
USO: macinata ottimo
surrogato del caffè
FIORI
RACCOLTA:
Giugno - Luglio
USO: infuso calmante
per la tosse
CAPSULE CON SEMI
RACCOLTA: subito
dopo la caduta delle
foglie.
USO: infuso contro
l’insonnia.
GRAMIGNA
DENTE DI LEONE
PAPAVERO
GERMOGLI
FIORI
RACCOLTA: Inizio
estate
USO: esterno: olio
eccellente per scottature, morsi d’insetti,
disinfettante, piaghe da
decubito, eczema.
IPERICO
FOGLIE
RACCOLTA: Autunno
USO: fumate danno
sollievo all’asma.
FIORI
RACCOLTA: Estate
USO: infuso filtrato
espettorante; polvere
di fiori e foglie essiccate da fiutare contro il
raffreddore.
TASSO BARBASSO (VERBASCO)
BORSA DEL PASTORE
FIORI IN BOCCIO
RACCOLTA: Estate
USO: infuso tranquillante; lozione schiarente: due manciate di fiori
in 1 lt. d’acqua.
CAMOMILLA
MERCI
DOLCI
Alla fine del 2002 nasce Merci Dolci srl con lo scopo di proseguire la gestione e ampliare i contenuti del Catalogo delle Merci
Dolci, nato da un’idea di consociazione degli acquisti di Jacopo
Fo organizzata on-line sul sito www.commercioetico.it. Quattro i
soci (Gabriella Canova, Simone Canova, Maria Cristina Dalbosco e Jacopo Fo) e un progetto ambizioso: divulgare l’insegnamento del padre comboniano Alex Zanotelli “Voti ogni volta
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Di qui un ventaglio ampio e variegato di offerte grazie al quale
Merci Dolci si propone di portare ovunque possibile un piccolo
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