Escursione al Castello di Siliqua ed a Sinnigas.

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Escursione al Castello di Siliqua ed a Sinnigas.
39-1
LA VEGETAZIONE DELLA SARDEGNA
MERIDIONALE
Escursione al Castello di Siliqua ed a Sinnigas.
(24 maggio).
F e c i questa escursione per invito g e n t i l e del collega A c h i l l e
Russo, prof, di Zoologia, c h e si r e c a v a col proprio assistente
D . Mazza, e il preparatore sig. Meloni, a Sinnigas o v e q u e s t ' u l timo tiene una villetta. Si partì il mattino alle sei col- primo
treno delle F e r r o v i e Reali, g i u n g e n d o a Siliqua v e r s o le otto.
Si prese la magnifica strada c h e conduce nel Sulcis, e c h e ha
un tratto in linea r e t t a da Siliqua fino al v e c c h i o castello omonimo per circa 4 chilometri. T a l e strada, c h e è assolutamente
piana, a t t r a v e r s a una v a l l e brulla, aridissima, infuocata, quasi
i n t e r a m e n t e incolta, con m a g r o pascolo per mandre di buoi e
g r e g g i di pecore. Il t e r r e n o è argilloso e rossastro, grossolanamente ghia ioso; vi allignano poche piante, e predominano il
Cisto (Cistus monspeliensis)
e l'Elimo (Elymus criniius).
Presso
il castello di Siliqua la v a l l e è a t t r a v e r s a t a da un piccolo corso
d ' a c q u a le' cui sponde h a n n o una florida v e g e t a z i o n e . V i raccolsi una Chara, VIlelosciadium
nodiflorum,
la Veronica
Anagallis, il Polypogon
monspeliensis,
ecc.
r
Il castello di Siliqua, o meglio i ruderi di esso trovatisi sopra
il cucuzzolo di un colle perfettamente isolato a l l ' i m b o c c a t u r a di
una v a l l e semicircolare formata dai monti Ueni. Il colle è int e r a m e n t e costituito di roccie primarie appartenenti al vulcanico
antico.
U n erto e m a l a g e v o l e sentiero conduce, fra le m a c c h i e e le roccie rotolate dall'alto, alla prima cinta di m u r a le cui vestigia hanno sfidato le rovine secolari degli agenti atmosferici e dell'uomo.
Dopo b r e v e sosta su questi a v a n z i di tirannide e su questi baluardi del cristianesimo contro le invasioni degli arabi, ci inerpicammo sul sempre più ripido monte fino a g i u n g e r e alla seconda cinta di ciclopiche mura, accedendo al castello per gradini
superstiti di antica scala. E r a v a m o g i u n t i madidi di sudore nel
r e g n o degli avoltoi. Quattro o cinque di questi grossi rapaci libravansi tranquilli nell'infinito a z z u r r o del cielo, punto incomodati della nostra presenza. P i ù inquieti si dimostravano i falchi
numerosissimi c h e a v e v a n o i lor nidi nelle v e t u s t e mura.