La battaglia dei cinghiali
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La battaglia dei cinghiali
1 Primo piano 13 febbraio 2010 Stefano Manca 1 Lecce “MI CANDIDO ALLE PRIMARIE”. PAROLA DI LOREDANA CAPONE 12 novembre 2011 A PORTO SELVAGGIO SI RISCRIVE LA STORIA DELL’HOMO SAPIENS pag. 7 Barbara Politi pag. 10 Settimanale d’informazione del Salento Anno X n. 434 12.11.2011 PRIMO PIANO Il nuovo gasdotto proveniente dall’Asia passerà per il Salento A cura della redazione pag. 8 TRICASE A Palazzo Gallone in scena il meglio del “Salento International Film Festival” Giovanni Nuzzo pag. 15 RACALE La battaglia dei cinghiali fä=ëÉêîáòáç=íê~ëãÉëëç=Ç~=qÉäÉê~ã~=áå=Åìá=áä=íáíçä~êÉ=ÇÉää~=j~ëëÉêá~=pÅìëáI=íê~=p~å=`~í~äÇç=É=iÉÅÅÉI=ÇÉåìåÅá~î~ ìå~=ëáíì~òáçåÉ=åçå=éáª=ëçëíÉåáÄáäÉ=~=Å~ìë~=ÇÉá=Åçåíáåìá=~íí~ÅÅÜá=~ää~=ëì~=éêçéêáÉí¶=Ç~=é~êíÉ=Çá=ÅáåÖÜá~äá=ëÉäî~íáÅáI Ü~= éêçîçÅ~íç= äÉ= éêçíÉëíÉ= Ç~= é~êíÉ= Çá= ~åáã~äáëíá= Çá= çÖåá= é~êíÉ= ÇÛfí~äá~I= ÅÜÉ= ÅÜáÉÇçåç= ~= Öê~å= îçÅÉ= Çá= åçå ëçééêáãÉêÉ=Öäá=~åáã~äáK=i~=mêçîáåÅá~=Çá=iÉÅÅÉI=éÉê=ä~=èì~äÉ=äÛ~ÄÄ~ííáãÉåíç=Åçåíêçää~íç=≠=ìå=ã~äÉ=åÉÅÉëë~êáçÒI åçå=Ü~=éÉê∂=êáÅÉîìíç=~åÅçê~=áä=îá~=äáÄÉê~=ÇÉää~=oÉÖáçåÉ=mìÖäá~= Abusivismo edilizio, demolita la villa “fuorilegge” in località “Li Specchi” Pierangelo Tempesta pag. 22 2 12 novembre 2011 3 OPINIONI 12 novembre 2011 Editoriale I remi in barca rå~=oÉÖáå~=ëÉãéêÉ=éáª=ÇÉÅ~ÇÉåíÉ a cura di fra Roberto Francavilla di Giovanni Nuzzo Dopo 17 anni sulla cresta dell’onda, esce di scena Silvio Berlusconi e, forse, non c’è stata mai nel mondo tanta attenzione per l’Italia come nella giornata di martedì scorso. Il disastro economico, che si sta allargando a macchia d’olio in Europa, invade anche noi, sconvolgendo di conseguenza gli equilibri politici. Alla luce dei fatti registrati a Montecitorio qualche giorno fa, le prospettive future non sono rosee, vista la difficoltà a governare la Nazione. D’altronde non si può amministrare a colpi di fiducia, conta dei numeri, presenze “forzate” nell’emiciclo, varo di decreti o addirittura aumentando il numero di sottosegretari per tirare a campare. Occorre un Governo forte e determinato per superare gli ostacoli senza peripezie. Le elezioni anticipate restano quindi l’unica prospettiva, piaccia o non piaccia la scelta ai “malpancisti” che hanno tradito il premier in Parlamento, viste le notevoli difficoltà a tenere compatta la coalizione e per aver perduto la maggioranza assoluta. Bisogna dare atto all’opposizione che canta vittoria per l’astensione dal voto sul rendiconto generale dello Stato e che per tre anni e sei mesi ha sempre ricalcato le stesse frasi sul premier Berlusconi perché si facesse da parte, si dimettesse, tornasse ad Arcore. D’accordo! Ma i “picconatori” non hanno però mai formulato proposte costruttive alle soluzioni utili per superare la crisi per il bene di tutti. La parola di scuderia era solo “dimissioni”. L’errore più grave è illudersi che sia sufficiente un passo indietro del cavaliere per ottenere il cambiamento e risolvere miracolosamente tutti i problemi del Bel Paese. Voltando pagina, si riuscirà a raddrizzare il timone? Non ci resta che chiedere ai politici, come spesso ha ripetuto il capo dello Stato Napolitano, un impegno forte perché non venga meno la fiducia nelle istituzioni democratiche e negli uomini che ci governano. La lucerna `çë±=~éé~êÉ=çÖÖá=äÛÉñ=ÅÉåíêç=Çá=éÉêã~åÉåò~=íÉãéçê~åÉ~=oÉÖáå~=m~ÅáëÒ=Çá=p~å=cçÅ~=EjÉJ äÉåÇìÖåçFK=aá=èìÉëíç=äìçÖçI=ìå~=îçäí~=ëáãÄçäç=EåÉä=ÄÉåÉ=É=åÉä=ã~äÉF=ÇÉääÉ=éçäáíáÅÜÉ=Çá=~ÅJ ÅçÖäáÉåò~=ÇÉÖäá=Éñíê~Åçãìåáí~êá=ÅÜÉ=ëÄ~êÅ~î~åç=ëìääÉ=åçëíêÉ=ÅçëíÉI=ëÉ=åÉ=é~êä~=ëçäç=áå çÅÅ~ëáçåÉ=ÇÉääÉ=êÉÅÉåíá=êáÅÜáÉëíÉ=Çá=ÅçåÇ~åå~=éÉê=Ççå=`Éë~êÉ=içÇÉëÉêíçI=Éñ=ÇáêÉííçêÉ=ÇÉäJ äç=ëíÉëëç=ÅÉåíêçK=qìíí~îá~I=åÉëëìåç=éêçéçåÉ=ìå=êÉÅìéÉêç=ÇÉääÛáããçÄáäÉI=ÅÜÉ=éçíêÉÄÄÉ=ÉëJ ëÉêÉ=ÇÉëíáå~íç=~Ç=~äíêá=ìëá=~åòáÅܨ=ÉëëÉêÉ=~ÄÄ~åÇçå~íç=åÉä=ÇÉÖê~Çç=éáª=íçí~äÉK= 40 anni fa la tragedia della Meloria Il 9 novembre 1971, nell’ambito di un’esercitazione della Nato, nel tratto antistante la Torre della Meloria, un aereo della Royal Air Force, probabilmente a causa di un guasto, precipitò e nell’incidente persero la vita 6 militari inglesi e 46 paracadutisti della Brigata “Folgore” imbarcatisi sul veicolo. Di questi ultimi tre erano salentini. A 40 anni da questo evento doloroso, mi preme ricordare e onorare la figura di queste persone di valore e di coraggio che hanno trovato la morte nel corso dell’esercitazione. È necessario che uomini con tali qualità diventino esempio per le nuove generazioni dell’intero territorio e, soprattutto, è necessario che la loro morte non venga dimentica- ta come sono state dimenticate le gesta di altri nostri conterranei. Riportare alla memoria nostra e di tutti i cittadini le imprese di quanti hanno onorato il Salento con le loro azioni è più di un atto dovuto. Pasquale Gaetani Assessore al Patrimonio della Provincia di Lecce Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegno loro i suoi beni. Al primo diede cinque talenti, al secondo due, al terzo uno. Dopo molto tempo tornò e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto un solo talento disse: “Ho avuto paura di te e sono andato a nascondere il tuo talento sottoterra, ecco ciò che è tuo”. Il padrone rispose: “Servo malvagio e pigro! Gettatelo fuori nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti”. È la famosa parabola dei talenti che ho riportato in sintesi accentuando la sorte del servo malvagio e pigro, con la condanna inesorabile. Un avvertimento per noi a non sotterrare i talenti ma a farli fruttificare. Il calendario di novembre ci offre esempi meravigliosi che hanno meritato l’elogio del padrone: “Servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo signore”. Uno è san Martino di Tours (11 novembre), molto conosciuto e amato -spero non solo per il vino novello che spilliamo dalle botti (!)- ma soprattutto per la sua prodigalità verso i poveri, dimostrata quando era ancora soldato romano, prima di diventare monaco e vescovo. L’altra è santa Elisabetta d’Ungheria (17 novembre), regina spodestata dai suoi familiari dopo la morte del marito nella crociata in Terrasanta. Nonostante fosse vedova con tre figli a soli vent’anni Non si diede per vinta! Aiutata dai suoi confessori, le fu restituito quanto le spettava e si dedicò alle opere di misericordia, vivendo alla maniera di Francesco d’Assisi, costruendo ospedali per curare i malati. Il papa Gregorio IX, informato di questa testimonianza, le inviò il mantello di san Francesco. Per questo motivo il Terz’Ordine francescano la considera sua speciale patrona e si impegna a imitarla nelle opere di misericordia. Al riguardo mi ha molto colpito il discorso tenuto a Bari dal presidente Napolitano, quando ha affrontato la crisi finanziaria che attraversiamo precisando che “è urgente rivedere il nostro stile di vita con atteggiamenti più sobri, non al di sopra delle nostre possibilità”. La parabola dei talenti ci suggerisca di ben utilizzarli, non tanto per il tornaconto personale quanto per il bene altrui. 4 12 novembre 2011 in copertina L’era del “cinghiale salentino” _ê~åÅÜá=Çá=ÅáåÖÜá~äá=ëçåç=íçêå~íá=~=éçéçä~êÉI=Ççéç=ëÉÅçäáI=ìå~ é~êíÉ= ÇÉä= p~äÉåíçK= pçåç= ÇáîÉåí~íá= éÉê∂= áä= Ñä~ÖÉääç= ÇÉääÉ Åçäíáî~òáçåá=~ÖêáÅçäÉK=mçëëáÄáäÉ=ìå~=ÅçåîáîÉåò~\= È fare come Sherlock Holmes. Seguire le tracce. Ci sono. Chiarissime. Tantissime. Ma di loro neppure l’ombra. È da poco passato mezzogiorno, il signor Ubaldo Cannoletta ci guarda e fa spallucce: “Si vedono di notte o all’alba. E non potete immaginare quanti ce ne siano. Ma venite qui. Ecco, vedete? Queste cicorie le ho ripiantate tre volte. Sono di nuovo passati da qui, non è rimasto nulla”. Il flagello dell’orto di Ubaldo si chiama cinghiale. Anzi, decine e decine di cinghiali. Chi l’avrebbe mai detto. La fattoria è a cavallo tra San Cataldo e Lecce. “Meno di un mese fa è stato incendiato il bosco di Torre Veneri. E sa dove si rifugiano ora? In questo!”. Ci porta a vedere Bosco Fiore, trenta ettari di lecceta e macchia fittissimi. Dall’abitazione di Ubaldo dista sì e no cento metri. È da qui che si muovono, in branchi di 30, 40, 50 alla volta. E di fronte alla loro furia e alla loro fame, cade ogni recinzione. “E io sto lì a ripristinarla, ogni volta, ma questo è il danno minore”, ci dice con tono rassegnato. Ubaldo si affretta ad aprirci le stalle. Sono vuote. Solo un nitrito si sente, in fondo al capanno. “Fino a cinque anni fa avevo 40 vitelli e 40 mucche, facevo latte e formaggi. Ci lavoravano i miei figli con me”. Ora di vitellino ne è rimasto uno solo. Un cavallo. Tre maiali. I figli con le famiglie si sono trasferiti da un’altra parte, qui non c’è nulla da fare. “Ma che c’entrano i cinghiali?”, ci viene da chiedergli. “Come cosa c’entrano? Ogni anno -ci risponde Ubaldoriuscivo a raccogliere centinaia di sacchi di orzo, grano, avena, il necessario per foraggiare gli animali. Quest’anno questo è tutto”. Ci guardiamo attorno. Di sacchi di frumento ne contiamo solo quattro. I cinghiali fanno piazza pulita del raccolto. Certo, è normale, se sono allo stato brado. Ma bisogna venire qui, ascoltare il silenzio nelle stalle deserte e desolate di Ubaldo, qui, nella pancia di una famiglia sgretolata ed esasperata, per capire la portata dell’impatto. È l’altra faccia della medaglia. Sì, è una bella notizia il ritorno di questa specie. Non c’è dubbio. Ma dopo secoli dalla sua scomparsa, la zona in cui è ricomparsa è la stessa in cui decine di agricoltori hanno impiantato le loro colture, i loro allevamenti. E per il momento sono questi ad essere cancellati. Non c’è possibilità di convivenza? La famiglia Cannoletta non ne ha mai chiesto lo sterminio. Ma il risarcimento danni è il minimo. La richiesta è stata inoltrata alla Provincia di Lecce, che però ha risposto che, essendo l’area parte dell’azienda faunistico venatoria Bosco Fiore, il risarcimento è a carico degli organismi che la gestiscono. Così è stata indirizzata all’azienda, che pure ha risposto picche: la legge stabilisce che il privato deve pagare i danni causati solo dalla fauna selvatica stanziale. Ma in questo caso si tratta di animali ibridi, incroci insomma tra cinghia- li e maiali, sfuggiti o liberati dal recinto con la responsabilità -scrive l’avvocato di Bosco Fiore- di chi li aveva in custodia. Anzi, aggiunge, l’azienda faunistico venatoria ha già chiesto, senza risposta, alla Pro- vincia di dare l’ok ad un piano di abbattimento dei capi, come succede in altre regioni d’Italia. Un abbattimento controllato, non uno sterminio. È bene precisarlo. A decidere dovranno essere gli organi A partire da giovedì 3 novembre le caselle di posta elettronica dell’Urp della Provincia di Lecce e delle redazioni di quotidiani e periodici locali sono state letteralmente inondate di mail (noi ne abbiamo contate un centinaio circa), tutte riportanDura la presa di posizione dei volontari appartenenti ti nome e cognome del mittente, nelle quaad AgireOra Network, che hanno intrapreso una grande campagna li si chiede espressamente di non abbattere i cinghiali selvatici di Bosco Fiore e di cerdi sensibilizzazione in difesa dei cinghiali di Bosco Fiore care soluzioni non violente al problema del sovrannumero di esemplari in quell’area. Un vero e proprio tam-tam mediatico, portato avanti da volontari animalisti di tutte le regioni italiane e appartenenti AgireOra Network. Dall’homepage del loro sito web www.agireora.org non si definiscono un’associazione ma “un insieme di iniziative, campagne, progetti e consulenti per la difesa degli animali”. Tra tutte riportiamo la mail di Roberta Sabbia di Milano: “Spettabile Provincia di Lecce, sono venuta a conoscenza della proposta di far abbattere i cinghiali nella zona di Boscofiore della vostra provincia. È risaputo che la conseguenza del ripopolamento di questi animali è stata causata dall’uomo con inadeguata custodia o liberazione di animali da allevamento causando l’incremento di incroci, e la caccia che, al contrario di quanto si voglia far sempre credere, influisce in maniera spropositata proprio sulla riproduzione degli esemplari in vita. Dagli animalisti un solo grido: “Salviamo i cinghiali” competenti. Che dovranno tener conto della conservazione della specie in via di estinzione nel Salento. E cioè sia dei cinghiali che dell’agricoltore. Tiziana Colluto A questi contadini che cercano risarcimenti facili dite di farsi una bella recinzione con cancellate. Vi invito pertanto a trovare soluzioni non drastiche poiché è profondamente ed eticamente scorretto creare situazioni che degenerano per ignoranza e con altrettanta ignoranza volersene disfare. Nella speranza del rispetto della natura e dei suoi abitanti tutti, porgo cordiali saluti”. In oltre la metà delle mail viene citato uno studio scientifico svolto da ricercatori francesi, i quali hanno seguito per un periodo di 22 anni la moltiplicazione dei cinghiali in un territorio del dipartimento Haute Marne, in cui sono sottoposti ad una caccia molto intensa, confrontandola con quella di un territorio con caccia poco intensa nei Pirenei. È risultato che la fertilità dei cinghiali è notevolmente più alta quando la caccia è intensa. Inoltre quando la caccia è intensa la maturità sessuale viene raggiunta prima, a meno di un anno di età. Così i cinghiali raggiungono la maturità sessuale con un peso medio inferiore. Invece, nei territori in cui sono presenti pochi cacciatori, la moltiplicazione dei cinghiali è minore, e la maturità sessuale viene raggiunta più tardi, con un peso medio più elevato (S. Servanty et al., Journal of Animal Ecology, 2009). La caccia, dunque, secondo gli animalisti non risolverebbe il problema del sovrannumero, anzi, della moltiplicazione esplosiva dei cinghiali sarebbero dunque responsabili gli stessi cacciatori. Gli animali selvatici hanno meccanismi di autoregolazione, in condizioni naturali; gli interventi umani, come quelli legati alla caccia, sarebbero dunque causa di squilibri. 5 12 novembre 2011 in copertina “L’abbattimento controllato è un male necessario” L’assessore provinciale all’Attività Venatoria, Salvatore Perrone, spiega l’inevitabilità del provvedimento, che però non ha ricevuto ancora l’ok della Regione Puglia Gli ambientalisti di tutta Italia hanno lanciato appelli per la salvaguardia dei cinghiali della zona tra Lecce e San Cataldo. L’allarme è stato lanciato in seguito alla richiesta di un piano di abbattimento dei cinghiali selvatici avanzata dall’azienda faunistico venatoria Bosco Fiore, dopo anni in cui le aziende agricole sono in ginocchio a causa di un gran numero di cinghiali selvatici in libertà. La proposta di abbattimento è stata fatta alla Provincia, che replica tramite l’assessore alle Attività Produttive e Attività Venatoria, Salvatore Perrone (nella foto). Assessore Perrone, in che modo la Provincia ha affrontato la situazione dei cinghiali selvatici nelle zone coltivate, che vede da una parte agricoltori in difficoltà e dall’altra gli animalisti che protestano? La Provincia ha preso atto della situazione che per molti agricoltori è diventata insostenibile. C’è un nutrito gruppo di una razza mista di cinghiali-maiali allo stato selvatico che danneggia le colture e in alcuni casi mette in serio pericolo la sicurezza delle persone. Noi in questi anni abbiamo raccolto le istanze dei coltivatori e dopo aver mandato i periti a quantificare i danni abbiamo pagato i danni da fauna selvatica, dai 10mila ai 30mila euro all’anno, secondo i fondi regionali stanziati. Alcuni coltivatori si sono ritenuti soddisfatti, altri no. Con quale criterio si differenziano gli interventi di risarcimento? Ci sono tre tipi di terreno e tre tipi di interventi. Nelle oasi di protezione, qualsiasi danno è interamente a carico della provincia. Nei terreni di caccia programmata la valutazione parte dalla provincia e poi passa all’Ambito Territoriale Caccia, mentre per quanto riguarda le aziende faunistico venatorie è il concessionario a dover risarcire per i danni. Per quanto riguarda la proposta di abbattimento dei cinghiali? L’abbattimento controllato è una realtà che esiste in tutte le regioni d’Italia e diventa necessario quando la situazione diventa insostenibile. La Provincia però non ha la competenza e deve attendere l’autorizzazione dalla Regione. Noi abbiamo fatto richiesta di un abbattimento controllato alla Regione che però non ha dato risposta. Al momento, gli unici dati che abbiamo risalgono al 2009 e parlano di 30 animali allo stato selvatico. Ad oggi il numero potrebbe essere salito. Cosa può rispondere agli ambientalisti? L’abbattimento controllato di alcuni animali non è un evento straordinario, si rende necessario per salvaguardare le economie e la sicurezza degli abitanti. La razza in questione è poi un ibrido tra cinghiale e maiale, di poco interesse naturalistico. Bisogna però, prima di lanciare allarmismi, vedere e catalogare effettivamente gli animali che ci sono nella mandria. Al momento, dalla Polizia provinciale e dal Corpo Forestale abbiamo numeri contrastanti. Quanto prima ci muoveremo per sapere e valutare il numero esatto dei capi della zona. Per avere un quadro completo c’è bisogno di dati certi. Oriana Rausa Le regole della caccia al cinghiale in Puglia Secondo il regolamento e il calendario faunistico regionale, i cacciatori potranno dare la caccia alle preziose prede fino al 31 dicembre. E poi? Com’è normale che sia, anche la Puglia è sottoposta ad un regolamento e ad un calendario inerente l’annuale stagione venatoria. In sintesi, un regime di caccia programmata, con termini e modalità specificate nell’attinente calendario. Vediamo gli articoli più interessanti. Ad esempio il primo, che prevede l’apertura generale della stagione venatoria il 18 settembre, la quale potrà proseguire sino al 29 gennaio del prossimo anno. Questo per quanto concerne i residenti nella regione. Per coloro non in possesso del medesimo requisito, ma di autorizzazioni annuali o di permessi giornalieri degli Atc pugliesi, l’esercizio è consentito dal 2 ottobre sino all’8 gennaio 2012. Il 18 settembre, come accennato, è il primo giorno utile. Successivamente a tale data, le giornate di caccia si dipaneranno in tre giorni settimanali fissi: mercoledì, sabato e domenica. In deroga, e solo per i residenti in regione, l’attività è consentita nei giorni 1° e 4 limitatamente alla tortora, con l’aggiunta della quaglia nel giorno 11 sempre del mese di settembre. Tali precisazioni sono assai importanti per gli appassionati, soprattutto perché la caccia a tortore e quaglie rappresenta l’attività di base. L’articolo forse più interessante riguarda però le specie di selvaggina cacciabile. Il tutto è disciplinato dall’articolo 4: dal 18 di settembre fino al 31 dicembre, è consentita la caccia sia al coniglio selvatico che alla lepre comune. Questo tipo di cacciagione, a differenza di quella dedicata a quaglie e tortore, non rappresenta la tradizione per un appassionato, bensì un qualcosa di più appetibile dal punto di vista meramente alimen- tare. Ma scorgendo l’intero calendario e l’attinente regolamento, non ci si può non soffermare sulle norme dirimenti la caccia al cinghiale, una delle specie più pregiate a cui gli appassionati rivolgono un’attenzione particolarmente accurata. La caccia al medesimo è consentita dal 1° ottobre e potrà proseguire fino al 31 dicembre. Gli animalisti, dal loro punto di vista, non saranno particolarmente soddisfatti delle attenzioni di cui sopra, a loro dire smisurate, tant’è che tale insoddisfazione dovrebbe presto sfociare in una accalorata protesta, senza però che si oltrepassi il limite dettato dal buonsenso. Sembra un paradosso, ma anche per i cacciatori il consenso non è sostanziale, anzi, questi ultimi sono particolarmente preoccupati per alcune voci che prevedono per il prossimo calendario delle regole ancora più severe per la caccia alla specie in questione. Situazione a loro dire non trascurabile e non tollerabile ( basti guardare al gran numero di proteste dello scorso anno), che vedono la categoria “bistrattata, con ripercussioni soprattutto nel settore inerente le attività produttive e commerciali come agriturismi e bar e ristoranti”. Francesco Covella 6 12 novembre 2011 7 12 novembre 2011 primo piano A Porto Selvaggio si riscrive la storia dell’Homo sapiens Le scoperte di un gruppo di ricercatori internazionali potrebbero retrodatare la nascita dell’uomo moderno. E il territorio neretino si conferma “culla” della civiltà Porto Selvaggio - Grotta del Cavallo E se l’uomo moderno fosse nato proprio nel Salento, qualche millennio fa? Ciò che fino a ieri poteva sembrare un’ipotesi suggestiva, magari buona per un romanzo, potrebbe trasformarsi in realtà. Recenti studi infatti, se confermati, avrebbero dell’incredibile: due denti ritrovati diversi anni fa nella Grotta del Cavallo, a Porto Selvaggio, non apparterrebbero all’Uomo di Neanderthal, come inizialmente si riteneva, ma all’Homo sapiens sapiens. Questo porterebbe a retrodatare a 44mila anni fa la nascita dei primi uomini moderni. Significa cioè che l’Uomo di Neanderthal e l’Homo sapiens sapiens avrebbero addirittura convissuto per diverso tempo, fino all’estinzione del primo, probabilmente per via delle “spietate” leggi evoluzionistiche. Nel frattempo i risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista scientifica “Nature”. Nel gruppo internazionale che ha effettuato le ricerche figura l’italiano Stefano Benazzi (nella foto), giovane docente dell’Università di Vienna. A proposito delle moderne tecniche utilizzate per analizzare i ritrovamenti di Porto Selvaggio, Benazzi ha dichiarato: “Numerose istituzioni europee hanno messo a nostra disposizione i fossili umani. La rivalutazione dei denti rinvenuti nella Grotta del Cavallo è stata possibile grazie all’uso di tecniche innova- tive sviluppate nel corso dell’ultimo decennio che fanno capo alla branca dell’Antropologia chiamata Virtual Anthropology”. Ma quando sono cominciate in realtà le ricerche a Porto Selvaggio di cui parla il professor Benazzi? Siamo nel 1961, quando sono arrivati nel Salento i professori Arturo Palma di Cesnola ed Edoardo Borzatti Von Lowenstern, rispettivamente delle Università di Siena e Firenze. L’obiettivo è quello di coordinare una ricerca per conto dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. La campagna di scavi da loro condotta ha portato al ritrovamento di tre denti decidui da latte. La scoperta avviene nella Grotta del Cavallo, autentico scrigno preistorico di Porto Selvaggio. Un monumento naturalistico di 8 “Tutto cominciò nel 1961” Vittorio Marras ricorda le prime ricerche a Porto Selvaggio: “Dopo le scoperte nella Grotta del Cavallo, decidemmo di fondare il Gruppo Speleologico Neretino” Ad affiancare i docenti Arturo Palma di Cesnola ed Edoardo Borzatti von Lowenstern nelle ricerche nella Grotta del Cavallo, cominciate nel 1961, c’era anche Vittorio Marras (nella foto), che qualche anno dopo sarebbe diventato il Presidente del Gruppo Speleologico Neretino. Il sodalizio da lui presieduto nasce infatti nel 1972 proprio sotto lo stimolo ricevuto dalle ricerche condotte a Porto Selvaggio dalle Università di Siena e Firenze. “All’epoca eravamo dei ragazzini. I docenti venivano a scavare e noi andavamo lì a curiosare”. Quegli scavi, anche se solo oggi sono tornati prepotentemente alla ribalta, Marras non li ha dimenticati. “Quando chiedevo agli archeologi dell’Università di Siena -ricorda- che fine avessero fatto i denti ritrovati mi veniva risposto che si erano perse le tracce. Eccoli invece riapparire oggi”. Ora che la comunità scientifica è in fermento ed una parte di essa attribuisce quei denti ad un uomo anatomicamente più moderno dell’Uomo di Neanderthal, è inevitabile lanciare uno sguardo verso il futuro. “Le campagne di scavo dell’Università di Siena -prosegue Marras- hanno proiettato i 17 insediamenti neretini in un contesto europeo ma ora la portata di questa scoperta è tutta da valutare a livello mondiale”. Intanto le ricerche fin qui condotte hanno fatto sì che venissero analizzati vari caratteri della struttura interna ed esterna dei denti, in particolare lo spessore dello smalto e il contorno generale delle corone dentarie. Marras, proprio a proposito degli studi effettuati sui ritrovamenti, ricorda anche una sorta di “profezia” legata a quei lon- tani giorni. “Ricordo che in quelle ricerche, anche se sul momento quei denti vennero classificati come riconducibili alla specie neandertalis, i docenti ammonivano gli allievi che con troppo rapide intuizioni provavano a dare a quei ritrovamenti una collocazione temporale. L’invito ai giovani ricercatori era quello di non trarre conclusioni azzardate e di affidarsi alla tecnologia”. In effetti, i professori avevano visto giusto. (S.M.) metri di spessore di sedimenti che racconta 120mila anni di storia, già “sede” di altri ritrovamenti in passato: resti di animali, incisioni, pietre lavorate. L’ipotesi più accreditata, inizialmente, è che si tratti di resti appartenenti alla cultura “uluzziana” neandertaliana. Tra l’altro il termine “uluzziano”, coniato dal professor Palma di Cesnola, lo si deve proprio alla Baia di Uluzzo, sito di straordinaria importanza archeologica non lontano dalla Grotta del Cavallo e fonte inesauribile di “sorprese” per gli studiosi che arrivano a Porto Selvaggio. Non è un mistero, infatti, che anche lì vi siano stati insediamenti di tipo neandertaliano. La Grotta del Cavallo è soltanto uno degli insediamenti preistorici della zona: la costa neretina ne conta ben 17, ponendosi sotto l’attenzione costante dei ricercatori di tutta Europa. La storia dell’umanità, se adesso queste conclusioni venissero confermate dalla comunità scientifica mondiale, verrebbe così riscritta. Nel farlo, l’uomo dovrà necessariamente passare da Porto Selvaggio. Oggi come ieri. Stefano Manca “Ma le grotte devono essere protette dai vandali” Il Parco Naturale di Porto Selvaggio è disseminato di grotte e cavità che raccontano storie millenarie. Ne citiamo alcune: la Grotta di Uluzzo, la Grotta Cosma, la Grotta Bernardini. Più in fondo, ai limiti del Parco, si trova la Grotta di Capelvenere e nella vicina Santa Maria al Bagno la Grotta del Fico, anch’essa ricca di preziose testimonianze. Va purtroppo registrato che le grotte citate non sono dotate di protezioni. Eccezion fatta per la Grotta del Cavallo, dove una cancellata impedisce l’ingresso, nelle altre è abbastanza semplice accedervi e fare di importantissimi siti archeologici ciò che si desidera. A tal proposito dal Gruppo Speleologico Neretino puntano l’indice sul senso di responsabilità individuale e fanno sapere che “protezioni o no, è impensabile proteggere un patrimonio del genere semplicemente affidandosi alle istituzioni. Sono centinaia le grotte d’interesse, il territorio è vastissimo e chi per professione si occupa della tutela del Parco lo fa in maniera seria. Per quella che è la nostra esperienza possiamo affermare che l’opera di sensibilizzazione di questi anni ha funzionato. Esistono ancora atti di incuria ma la situazione è molto migliorata rispetto a prima!”. L’importante scoperta di questi giorni, che ha riacceso i riflettori su Nardò e sul Salento, è dunque servita anche a porre l’accento su una questione fondamentale per lo sviluppo del territorio: la tutela di quelle che potremmo definire vere e proprie infrastrutture culturali. (S.M.) 8 12 novembre 2011 primo piano Odore di gas nel Salento Sarà Tacco d’Italia il punto di penetrazione del nuovo gasdotto proveniente dall’Asia. Ma la paura per un’altra opera di devastazione ambientale è davvero tanta Tap. Come una puntura. Sicuramente dolorosa. Ma necessaria? È questo quello che si chiedono i salentini dopo le ultime notizie riguardanti il Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto che partendo dall’Azerbaigian dovrebbe garantire un futuro meno instabile per l’approvvigionamento di gas combustibile all’Italia, liberandola dalla dipendenza con aree a rischio come il Medio Oriente. Il progetto, nato nel 2003, è arrivato alla fase operativa che coinvolgerà nei prossimi mesi la parte italiana: e ad essere interessata sarà la costa salentina. La trivella arriverà dal mare e penetrerà per 21 km nell’entroterra attraversando i comuni di Melendugno, Vernole, Castrì, Lizzanello, Cavallino, San Cesario e San Donato dove si fermerà nell’area del parcheggio Lagorosso nei cui pressi verrà costruito un impianto di depressurizzazione che si collegherà ai tubi della Snam Gas. Il Tap è diventata opera strategica nel 2009 quando è stato siglato un accordo intergovernativo tra Italia e Albania per la cooperazione nei campi della elettricità e del gas, definendola di interesse prioritario per entrambi i paesi. Il gasdotto del Tap (520 chilometri) trasporterà gas naturale dalla regione del Caspio attraverso Grecia, Albania e Mar Adriatico fino all’Italia meridionale e all’Europa occidentale. Nel maggio scorso la società ha presentato la domanda per l’avvio della procedura di Valutazione dell’impatto ambientale e sociale (Esia) in Italia. Dietro il Tap c’è una società svizzera, la Swiss Egl per il 42,5%, una norvegese, la Norwegian Statoil per un altro 42,5% e per il restante 15% la German E.ON Rurhgas. Il Tap avrà inizialmente una capacità di 10 miliardi di metri cubi all’anno, una quantità che fornirà energia sufficiente per ben tre milioni di famiglie: l’idea degli investitori è quella di arrivare al raddoppio in breve tempo. Il problema però risiede nella contropartita ambientale che il territorio salentino dovrà in qualche modo pagare: la parte a terra del gasdotto avrà un diametro di 48 pollici (1,2 metri), mentre il diametro del segmento off-shore sarà di 36 centimetri (1,05 metri). Quest’anno sono stati lanciati i progetti di monitoraggio del fondo marino: in queste settimane al largo della costa di San Foca non è raro vedere i tecnici impegnati nei prelievi dei sedimenti del fondale. E proprio la costa di San Foca, caratterizzata dalle falesie, sarà la prima ad avvertire il brivido del contatto con il grande lombrico che scaverà per arrivare fino a San Donato, una parte di litoranea però già interessata da crolli e da cedimenti negli anni scorsi. Per costruire il percorso del grande tubo sarà necessario utilizzare una striscia di territorio larga 30 metri (restringibile fino a 22 per non de- La concorrenza corre sul tubo Un altro gasdotto ha ricevuto da poche settimane l’ok per avviare le procedure di costruzione. Questa volta le trivelle arriveranno al largo di Otranto La Trans Adriatic Pipeline non è l’unica opera che intende cambiare le regole dell’approvvigionamento da gas in Italia, prelevandolo dall’Asia. Esiste anche il progetto Itgi che ha intenzione di collegare l’Unione europea con l’Azerbaigian, senza passare attraverso la Russia. Un progetto concorrente alla Tap che ha in comune la testa di ponte da utilizzare per far arrivare il gas: il Salento. E sarà Otranto, scelta per via della sua posizione strategica, ad ospitare il sito. Nel maggio scorso è arrivato l’ok del Ministero e la costruzione sarà co- vastare particolari situazioni ambientali di pregio). I lavori saranno realizzati grazie a nove cantieri temporanei. Le aree saranno riportate alle condizioni precedenti ai lavori, ma dopo l’installazione del gasdotto, non potranno essere più costruite abitazioni nel raggio di 4060 metri e non potranno essere installate scuo- minciata nel 2013. Il sindaco di Otranto Luciano Cariddi ha parlato di “senso di responsabilità” della comunità nella consapevolezza che si tratta di un’opera di interesse pubblico rilevante. Ovviamente il Comune di Otranto, per tutelare il proprio territorio, ha posto delle condizioni alla realizzazione del gasdotto, in particolare sulla collocazione della cabina di misurazione che dovrebbe venire realizzata al di fuori dal Parco naturale regionale “Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”. le, ospedali o altre strutture sensibili nel raggio di 200 metri. Un impegno notevole, dunque, ma che secondo alcuni sindaci della zona dovrebbe in qualche modo essere ristorato da benefici economici che vorrebbero almeno sconti e facilitazioni sulla bolletta energetica. 9 12 novembre 2011 10 12 novembre 2011 lecce “Mi candido”. Parola di Loredana Capone La vice della Giunta regionale ha sciolto in settimana le riserve. Dopo la benedizione del governatore Vendola, la Capone si è detta pronta a scendere in campo per il bene della città e del Pd Al servizio del Pd e della città di Lecce. È con questa motivazione che Loredana Capone (nella foto), attuale vice presidente della Regione Puglia, ha sciolto le riserve e ha finalmente dichiarato la sua disponibilità a scendere in campo per le amministrative leccesi del prossimo anno. Finalmente, soprattutto per il suo partito che, ormai, quasi non ci sperava più. Eppure, la sorpresa è arrivata. In lizza per le primarie, con Carlo Salvemini, la Capone giocherà la sua partita, reduce da due battaglie perse: le amministrative del 2007 e le provinciali del 2009. Ora, però, l’autorevolezza e l’esperienza politica maturata in Regione, accanto al presidente Nichi Vendola, dovrebbero tornare utili a Loredana, pronta a conquistare la città. “Quando il partito ti chiama in maniera così forte -ha dichiarato pubblicamente- si può solo dire di sì. Sono pronta per questa battaglia, che non sarà certa- mente una battaglia semplice”. Dopo mesi di forte pressing da parte di tutto il partito, che ha visto scendere in campo a più riprese anche Massimo D’Alema e dopo la richiesta ufficiale e unanime di qualche giorno fa da parte della direzione provinciale del Pd - che l’ha indicata come «la migliore risorsa disponibile”. Per provare a sconfiggere il centrodestra nelle prossime elezioni amministrative a Lecce, la vice di Vendola ha messo da parte le sue perplessità, che pure erano tante, e ha deciso di accettare la candidatura. Lo ha fatto a Bari durante la riunione dell’ufficio politico del partito, a cui hanno preso parte, oltre al segretario regionale Sergio Blasi, anche i segretari provinciali, gli assessori regionali e i parlamentari. L’entusiasmo nel Pd era chiaro ai più: “Loredana non solo è un candidato forte, ma è un candidato che può aggregare intorno a sé anche le forze moderate, come l’Udc”. E l’obiettivo è proprio questo, se il centrosinistra riuscisse a incassare l’appoggio del partito di Casini sarebbe cosa buona e giusta per gli avversari del Pdl. Dal canto suo, Paolo Perrone, non ha appena appresa la notizia, si è detto “felice di confrontarsi con personalità che stima, come Loredana Capone e Carlo Salvemini”. Nonostante la vice della Regione abbia dato la sua disponibilità alle primarie, resta l’incognita: se davvero lo scudocrociato dovesse appoggiare la sua candidatura? Il Pd vaglierebbe i nomi attraverso lo strumento della partecipazione per eccellenza? Sarà soltanto il tempo a chiarire dinamiche che, dopo il sì di Loredana Capone, subiranno un’inevitabile accelerata, sia a destra che a sinistra. La campagna elettorale, in fin dei conti, è iniziata, con ben cinque candidati a sindaco. Capone e Salvemini, che si dovrebbero confrontare nelle primarie del centrosinistra, così come Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone in quelle del centrodestra, oltre che Antonio Capone, nella sua corsa solitaria, sostenuto da una lista civica per Lecce. Decisivo (pare) sia stato l’incontro avuto dalla Capone, a Roma, con i vertici del partito, a cui avrebbe chiesto di interessare alla vicenda il governatore della Puglia. Arrivata la benedizione di Vendola alla sua vice, che resterà al suo posto in giunta e verrà sostituita solo se e quando si concretizzerà la condizione di incompatibilità (cioè, in caso di elezione a sindaco di Lecce), la corsa è aperta. Alle amministrative della prossima primavera mancano cinque mesi. Avanti tutta. Barbara Politi Obiettivo sicurezza: in città arrivano altre 25 telecamere Saranno posizionati in via Cairoli e in via Duca degli Abruzzi i primi cinque “occhi elettronici”. E contro il bivacco, il sindaco Perrone propone la cancellata al Convitto Palmieri A grande richiesta, in città, sempre più “occhi del grande fratello”. A costo di avere più sicurezza e di sentirsi protetti, i residenti di via Cairoli e via Duca degli Abruzzi, a Lecce, l’hanno detto chiaramente al sindaco Paolo Perrone (nella foto): “Così non si può andare avan- ti”. L’ultimo episodio di violenza, in ordine di tempo (l’aggressione e il pestaggio di un venditore di rose finito in ospedale con fratture multiple) ha lasciato sconvolta un’intera comunità. Ecco che le nuove telecamere, altre 25 in aggiunta alle 40 già posizionate nei punti critici del centro storico, rasserenano gli animi dei cittadini, stanchi di subire disturbi della quiete pubblica nelle ore notturne e tanto altro ancora. Le telecamere della sicurezza, rigorosamente a infrarossi, funzioneranno 24 ore su 24 e, soprattutto, anche in presenza di black out. Di queste, cinque verranno posizionate nella zona in questione, nei pressi del Convitto Palmieri, per creare non solo un efficace deterrente, ma per fornire alle forze dell’ordine delle immagini valide per le eventuali indagini. Le questioni lamentate dai residenti, nell’incontro voluto dal primo cittadino per comunicare delle telecamere in arrivo, sono diverse. Rumori fino a tarda ora, causate dai locali della movi- da, spazzatura, cani randagi, assenza di pattuglie di forze dell’ordine, pericolo causati dai ragazzi ubriachi. “Si è rivelato quasi sempre inutile, soprattutto nelle ore notturne ha voluto specificare un residente- telefonare a Polizia e Vigili urbani; avranno paura anche loro”. Presenti diversi residenti e i membri del comitato “Duca degli Abruzzi”, che raccoglie gli abitanti della via che, per disperazione, hanno perfino presentato un esposto in Procura per denunciare l’insopportabile disagio fisico e psichico causato dal degrado socio-ambientale. Le bellezze architettoniche della città diventano discariche e orinatoi a cielo aperto. Le mura dei palazzi diventano tela privilegiata degli sporcaccioni. Le telecamere, insomma, dovrebbero attenuare se non contrastare il fenomeno. È l’auspicio del primo cittadino, che ha rassicurato i residenti della zona, perché per legge gli esercizi commerciali dovrebbero smaltire la spazzatura all’interno dei locali e non fuori sulla strada. Diverse, insomma, le questioni all’ordine del giorno nell’incontro serale che ha visto anche la presenza dell’assessore comunale Giuseppe Ripa. Tra le richieste fatte al sindaco, che però non rientravano nelle sue disponibilità, quella di non far restare aperti i negozi la domenica o nelle ore serali. “Purtroppo non esistono ordinanze comunali in merito -ha spiegato il primo cittadino- i negozi possono restare aperti e da gennaio sarà ci sarà ancora più libertà, perché così vogliono le leggi dello stato”. Si attendono adesso i primi cinque occhi elettronici, che dovrebbero far dormire sonno tranquilli agli abitanti, lieti almeno del fatto che chi sgarra -proprio attraverso le telecamere di sorveglianza- verrà pizzicato, come già accaduto. Ancor di più, del fatto che forse “a qualcuno passerà la voglia di scassinare fioriere e imbrattare muri”, si è augurato un residente. Infine, la richiesta di chiudere la piazzetta con una grande cancellata. “Consegnatemi una petizione -ha concluso il sindaco- e noi procediamo. Anche con l’amministrazione provinciale non ci saranno difficoltà”. (B.P.) 11 12 novembre 2011 “ARTE NELL'ARTE” ALLA CHIESA DELLA MADONNA DEGLI STUDENTI Dopo oltre 50 anni e un delicato restauro riapre i battenti la chiesa della Madonna della Grazia, più conosciuta come chiesa della Madonna degli Studenti, e a partire dal 26 novembre (fino al 3 dicembre) prossimi ospiterà l’esposizione “Arte nell’arte” a cura dell’Associazione Menticalde. In mostra le opere di Arianna Margiotta, Pietro Sciortino, Nadia Eposito, Carmen Rampi- Lecce diventa “città wireless” no e Mariagrazia Strafella. La collettiva ha lo scopo di divulgare e valorizzare le opere esposte, in un luogo al tempo stesso pieno di mistero, che rende possibile fruire al meglio l’arte raccontata dagli stessi autori. Per ulteriori informazioni: Telefono: 329.0224327 (Marcello Quarta), 328.4198904 (Sabina Zuccaro), www.facebook.com/menti.calde. “Ti tengo d'occhio” Isole Wi-Fi gratuite sono state collocati in punti strategici del capoluogo e delle marine, per permettere cittadini, studenti e turisti di condividere, comunicare e partecipare Vincenzo Rubano, studente non vedente dell'istituto “Costa”, ha proposto un progetto di monitoraggio di siti web e software poco accessibili Al via ufficialmente il progetto “Lecce Città Wireless”, promosso dal Comune di Lecce per permettere a cittadini, studenti e turisti di accedere facilmente alla rete pubblica WiFi. L’amministrazione comunale, infatti, ha avviato la sperimentazione di servizi di accesso alla rete con la creazione di hot spot distribuite in punti strategici della città e delle marine. Dopo una fase sperimentale, in collaborazione con Telecom, oggi si è passati alla realizzazione di uno tra i più importanti progetti di infrastruttura wireless cittadina a livello nazionale. Tutto ciò grazie al programma Infocity - Infomobilità intelligente a servizio dei cittadini, che prevede il coinvolgimento fattivo di Unione Europea, Presidenza del Consiglio / Dipartimento per gli Affari Regionali e Regione Puglia. D’ora in poi, sarà sufficiente sottoscrivere la domanda di registrazione e ritirare la card Wi-Fi presso uno degli sportelli del Comune di Lecce o di Banca Popolare Pu- Dopo il sondaggio lanciato 8 mesi sull’inaccessibilità di molti siti web, Vincenzo Rubano (nella foto), studente non vedente dell’istituto “Costa” di Lecce, torna all’attacco con una nuova idea per continuare la sua battaglia personale per un web più accessibile. Il giovane realizzerà e pubblicherà infatti un nuovo sito Internet, uno spazio virtuale che si occuperà di accessibilità di programmi e siti web da un “punto di vista” diverso dal solito: non un classico contenitore di guide e tutorial, ma uno spazio in cui possa, sulla base della sua esperienza diretta di utente non vedente e insieme a tutte le altre persone interessate alla cultura dell’accessibilità, segnalare e denunciare ogni genere di disservizio, chiedendo ai responsabili di porre rimedio. Vincenzo ha già deciso il nome per questo progetto, un nome chiaro e molto emblematico: “Ti tengo d’occhio”. “Anche questo -spiega Vincenzo- fa parte dell’integrazione sociale di noi non vedenti. Un sito o un programma che non sia accessibile non ci permette di consultare le informazioni che esso contiene. Mentre i vedenti, al contrario, possono farlo contando sulla loro vista. Non è forse questo -chiede provocatoriamente lo studente salentino- un esempio di discriminazione? È giunto il momento che i programmatori se ne rendano conto e che comincino ad impegnarsi affinché questo principio trovi piena applicazione”. Per informazioni: www.titengodocchio.it. gliese per accedere al servizio in città. L’Amministrazione Comunale, grazie anche al contributo di Banca Popolare Pugliese, partner di tutte le attività di comunicazione, oltre ai classici supporti informativi e ad una rivisitazione dell’esistente card Wi-Fi, ha realizzato un apposito portale web (www.leccecittawireless.it) e un’applicazione per iPhone e smartphone con sistema operativo Android. “Si tratta di un progetto ambizioso -ha dichiarato il sindaco Paolo Perrone-, che ha come obiettivo quello di costruire concretamente in città un pezzetto di futuro insieme ai cittadini. Per raggiungere questo scopo il Comune di Lecce ha ritenuto sua priorità offrire un servizio gratuito di accesso senza fili a internet, in grado di mettere in contatto le persone, creare collaborazioni, opportunità di lavoro, svago, condivisione e interazione tra i cittadini, le imprese e le associazioni. Attualmente il progetto conta 9 hot spot attivi e altri 10 in fase di attivazione”. 12 12 novembre 2011 13 maglie 12 novembre 2011 Tutto in sella con il bike sharing Presto a disposizione di cittadini e visitatori 70 biciclette collocate in 7 diverse postazioni in città Il bike sharing presto per le strade di Maglie. Il servizio è stato presentato negli scorsi giorni in una riunione tenutasi nella sede municipale e convocata dal sindaco Antonio Fitto, a cui hanno partecipato tutte le associazioni cittadine aderenti al gruppo di lavoro dell’Ufficio Biciclette della città. Nelle illustrazioni del progetto, presentate dai rappresentati della ditta vincitrice dell’appalto, sono state prese in considerazione le variabili esogene ed endogene che influenzano la mobilità nel comune salentino: le prime sono state individuate nella già ipotizzata creazione di un nodo ferroviario a Maglie, nella riconversione urbanistica del parcheggio di via Otranto e nello sviluppo turistico che sta interessando tutta la provincia; per le variabili endogene sono stati invece presi in considerazio- ne i dati Istat sul pendolarismo che hanno evidenziato come Maglie sia seconda solo a Lecce per numero di comuni gravitanti della provincia (almeno 30) e per la stessa popolazione gravitante (circa 130mila persone). Secondo gli esperti, proprio queste variabili consentirebbero al bike sharing di poter con- tare su una utenza non indifferente, che comprenderebbe non solo i circa 15mila residenti che compongono la popolazione magliese, ma anche coloro che si recano a Maglie per shopping o coloro che lo fanno quotidianamente per lavoro, gli studenti fuori sede degli istituti superiori che frequentano ogni giorno la città (per un to- tale di circa 7mila ragazzi) e i turisti che soggiornano presso le strutture ricettive (che contano 2 alberghi e 22 B&B). Il servizio di bike sharing prevede la fornitura di 70 biciclette a pedalata assistita localizzate in 7 cicloposteggi automatizzati, la cui scelta ha seguito particolari e diverse motivazioni di carattere logistico-organizzativo: nello specifico, queste postazioni sono state individuate nella Stazione ferroviaria, nel parcheggio di via Otranto, nonché in piazza Bachelet, via Gallipoli, piazza Madonna delle Grazie, piazza Aldo Moro e villa Tamborino. Un servizio necessario e strategico in grado di alleviare alcune criticità tipiche delle città come Maglie, caratterizzate soprattutto da un pesante (e a volte insostenibile) flusso veicolare. Alessandro Chizzini Cesare Mori è di casa a Maglie Continuano nei palazzi del centro storico le riprese della fiction targata Rai con Vincent Pérez, Gabriella Pession e Gigi Proietti Dalla Sicilia a Maglie. È ambientata interamente nel Salento la fiction Cesare Mori - Il prefetto di ferro, le cui riprese hanno preso il via nei giorni scorsi. Attori e operai viaggiano per la penisola salentina su dei camion gialli, appartenenti a una ditta di Nardò, a testimoniare che il fenomeno della cinematografia in loco crea un indotto non indifferente e un nuovo volume di affari per gli imprenditori locali. Era in fondo Giovanni Albanese, che l’anno scorso ha girato un film a Palmariggi, ad affermare che qui nel Salento ci sono delle valenti maestranze nel mondo della cinematografia. In questi giorni le riprese della fiction Rai, che ritrae la Sicilia degli anni ’20/’30 all’epoca del fascismo e che prevede la presenza da protagonisti di attori quali Vincent Pérez, Gabriella Pession e Gigi Proietti, si stanno effettuando a Maglie, principalmente a palazzo Capece e a palazzo Tamborino. Lo staff e gli attori che fanno parte di questa nuova fiction per la Rai stanno fruendo delle strutture ricettive del territorio, che si fa conoscere ed esporta in questo modo sapori e saperi. Il tutto con importanti ricadute in termini di guadagni per le attività commerciali della città. E come per ogni fiction (da Il giudice Mastrangelo a Mogli a pezzi) e come ogni film girato nel nostro territorio spunta il “toto-comparsa”: tanti i magliesi che si vedranno nelle riprese. Tra le comparse, a interpretare il primo cittadino della Palermo dell’epoca c’è anche un candidato alle elezioni amministrative che non ce l’ha mai fatta a diventare veramente sindaco… Angela Leucci Ciao, Fernando Se ne è andato un uomo buono, un signore d’altri tempi che lascerà un vuoto difficilmente colmabile. È questa la considerazione che i tanti amici hanno fatto alla notizia della scomparsa di Fernando Refolo, ex marconista dell’Aeronautica Militare e impegnato da oltre un ventennio sui palcoscenici salentini come attore amatoriale. Il teatro era per Fernando Refolo una forma di espressione a tutto tondo in cui poter mettere in luce il suo animo libero e fanciullesco. Riusciva come pochi a coinvolgere con la sua simpatia e umanità tutti gli spettatori, creando una particolare sintonia appena entrato in scena. Molto apprezzato da colleghi e registi (Matteo Tarasco, Carla Guido, Antonio De Carlo e Mario Perrotta gli ultimi in ordine di tempo con i quali aveva lavorato), riusciva a essere un “attore puro”, immedesimandosi in maniera completa nella parte e esprimendo con intensità e verosimiglianza quello che il personaggio richiedeva di essere. Ad animarlo la grande passione per la recitazione che lo aveva fatto conoscere ed apprezzare davvero da tutti: era diventato un modello stimato anche per gli attori più giovani delle compagnie dalle quali era reclamato. Durante la passata stagione estiva aveva preso parte a due produzioni entrambe magliesi: Me vanza na socra, commedia dialettale messa in scena dalla compagnia Nuova Generazione, e Pene d’amor perdute della compagnia Corte de’ Miracoli. 14 12 novembre 2011 15 12 novembre 2011 tricase In scena il meglio del “Salento International Film Festival” Dopo due anni di assenza torna nella città di Tricase la rassegna “Siff Best Of The Fest”, dal 17 al 20 novembre a Palazzo Gallone Conto alla rovescia per la macchina organizzativa della grande festa del cinema in programma presso la sala del Trono del Palazzo dei Principi Gallone. Saranno protagonisti i cortometraggi, lungometraggi e documentari per un festival promosso da “Siff Best Of The Fest”, che si avvale del patrocinio del Comune di Tricase. Un evento che acquista sempre più rilevanza a livello nazionale, europeo e internazionale per le centinaia di pellicole proiettate sullo schermo. La rassegna prevede la proiezione dei migliori film e documentari internazionali, selezionati dall’edizione 2011 del Salento International Film Festival svoltasi a Savelletri di Fasano e a Bisceglie. Obiettivo della manifestazione è quello di evidenziare l’arte cinematografica come strumento di conoscenza e comunicazione con tutto il mondo. Il festival punta anche a favorire la conoscenza e la diffusione del cinema indipendente, creando un’occasione di confronto e di discussione tra le produzioni cinematografiche internazionali e nazionali. Il Siff, prodotto dall’Associazione Culturale CineSalento e diretto da Luigi Campanile, è coadiuvato da Patrizia Scarascia e quest’anno dedica la sua ottava edizione all’attore Francesco Quinn, prematuramente scomparso, figlio del premio oscar Anthony Quinn, dedicando in sua memoria un premio speciale per il miglior cortometraggio internazionale. Il cinema indipendente sarà quindi l’unico protagonista delle quattro serate e sarà possibile intervistare e incontrare registi e attori protagonisti delle proiezioni, nella sala del Trono o in piazza Pisanelli. Ecco il programma. Il sipario si apre giovedì 17 novembre alle 19 con la presentazione della rassegna a cui seguirà, alle 20, la proiezione del film Nauta di Guido Pappadà, esordiente regista napoletano che riceverà una menzione speciale Siff 2011. Un film curioso e dalla trama avventurosa dal finale romantico. La serata si concluderà con la proiezione del film drammatico (alle 22) Il cacciatore di anatre di Egidio Veronesi, Italia 2011. Lo spettacolo continua venerdi 18 novembre alle 19 con la proiezione del documentario Immigrant Son di Frank Cappiello, vincitore come miglior documentario. Il film narra la storia di Giovanni, figlio di immigrati di generazione americana di origini italiane. Alle 20.45 la proiezione del film Cocapop di Pasquale Pozzessere, vincitore ex aequo Anita Caprioli quale miglior attrice. Un antico mosaico sotto il pavimento di Sant’Eufemia L’opera dei fratelli Peluso di Tricase, risalente al 1888, è stata rinvenuta nel corso di lavori di manutenzione della chiesa Sabato 19 (a partire dalle 19) proiezione di Colpa nostra di Walter Nanni, vincitore quale miglior documentario Siff 2010. Alle 20.45 il film The Black Tulip di Sonia Nassery (Afghanistan 2010 - miglior film Siff 2011). Infine, domenica 20 alle 17 in programma la proiezione del cortometraggio Sudd di Erik Rosenlud,vincitore miglior cortometraggio. Seguirà la proiezione Fifth Time Lucky di Susannah Brag, vincitore del premio “Francesco Quinn”. Alle 17.30 omaggio a Francesco Quinn con la proiezione del cortometraggio The Tonto Woman. Alle 19 proiezione di A Passionate Woman di Kay Mellor. Billie Piper è vincitrice quale miglior attrice, Theo James miglior attore. Giovanni Nuzzo poggiardo “Agire contro il diabete ora” In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, l’Amministrazione comunale organizza un incontro finalizzato all’informazione e alla cura su questa malattia In Italia sono circa 3milioni gli adulti malati di diabete e il costo per ogni cittadino che ne soffre è in media di 2.600 euro l’anno, più del doppio rispetto a coloro che hanno la fortuna di non fare i conti con questa patologia. Per sensibilizzare la cittadinanza a questo tema, domenica 13 novembre la comunità di Poggiardo darà il proprio contributo alla Giornata del Diabete, la principale campagna mondiale per la prevenzione e la diffusione informativa su questa malattia; per quest’occasione, l’Asl di Lecce e il Distretto Socio-Sanitario di Poggiardo hanno organizzato la manifestazione “Agiamo contro il diabete ora”, in collaborazione con l’U.O. di Medicina Interna dell’Ospedale “Pispico” e l’Assessorato alla Sanità del Comune di Poggiardo. L’evento si terrà presso il Palazzo della Cultura, dalle 9 alle 13, e i cittadini avranno a disposizione un team di esperti in campo diabetologico, composto da medici e infermieri professionali. L’iniziativa vedrà la partecipazione della dottoressa Cristiana Lattanzio (specialista in endocrinologia e malattie del ricambio presso il Distretto Socio-Sanitario di Poggiardo), del dottor Giancarlo Coluccia e della dottoressa Marcella Colafati (dirigenti medici U.O. Medicina Interna Ospedale di Poggiardo). I cittadini potranno seguire un percorso in cui verranno rilevati i valori di pressione arteriosa, peso, indice di massa corporea, cir- conferenza vita, glicemia capillare. Sarà inoltre possibile compilare un questionario diagnostico per scoprire la percentuale di rischio di diabete da qui a 10 anni e consultare un esperto in nutrizione clinica. “È di grande importanza che anche nei pic- Una bella sorpresa sotto il pavimento della chiesa di Sant’Eufemia, nell’omonimo quartiere di Tricase: durante i lavori di sostituzione della pavimentazione è stato ritrovato un mosaico artistico risalente al 1888. L’opera raffigura un grande ovale centrale, con lo stemma del piccolo villaggio e un richiamo al giubileo sacerdotale di Leone XIII, celebrato proprio nell’anno di realizzazione del pavimento. Il mosaico è costituito da tessere colorate della dimensione di un centimetro per un centimetro e mezzo circa, e si estende per 80 metri quadrati. Negli anni ‘60 il prezioso pavimento era stato coperto con un nuovo rivestimento ma, oggi, grazie ai lavori affidati dal parroco don Michele Morello agli architetti Antonello Corvaglia e Giorgio Bandello, è ritornato alla luce, pronto per essere recuperato. Il restauro dovrebbe partire entro l’anno e sarà eseguito dalla ditta Mastrotempo & Partners di Alessano, sotto la supervisione del restauratore Gianluca Lecci di Corsano (noto per aver restaurato la cripta dell’Annunciazione di Nazareth). L’opera, così come si legge nella “firma”, è stata realizzata dal mosaicista Ippazio Peluso di Tricase che, insieme con il fratello Antonio, è stato uno dei più grandi maestri del mosaico a livello nazionale (hanno firmato le pavimentazioni della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, di un palazzo di Castel Gandolfo e di alcune sale del palazzo vescovile di Lecce). Pierangelo Tempesta coli centri si organizzino iniziative che ribadiscano la rilevanza della prevenzione e che informino correttamente i cittadini -dichiara il sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati-. Ringrazio pertanto la dottoressa Virna Rizzelli, responsabile del Distretto Socio-Sanitario di Poggiardo e il dottor Giulio Fellini, primario del reparto di Medicina dell’ospedale Pispico, oltre ai medici e agli infermieri coinvolti, perché quella sul diabete sarà certamente una campagna di sensibilizzazione molto partecipata per la grande diffusione che ha purtroppo questa malattia”. Alessandro Chizzini 16 12 novembre 2011 17 12 novembre 2011 Bottega d’arte, dove il sogno si fa Natale Tante idee raffinate per le feste, in un luogo che sa di casa, di famiglia, di tradizione A cosa fa pensare il Natale? All’albero con le palle in vetro soffiato, al presepe suggestivo con i pastori, magari in cartapesta, e un bel paesaggio mediorientale, ai dolci, dal panforte, al panettone, passando per gli struffoli con il miele e i confetti colorati, la pasta di mandorle, la famiglia riunita, tanta gioia nell’aria, le stellette fuori in terrazzo, i doni da scartare la mattina del 25 dicembre, dopo l’attesa notturna di Babbo Natale. Nell’immaginario collettivo è questa la fotografia delle feste, un periodo in cui tutti mettono da parte le cattiverie, gli orrori, i momenti brutti che si sono vissuti nel corso dell’anno che volge al termine, per abbandonarsi a momenti di assoluta bellezza, con una buona compagnia, con il calore del camino. Mentre sfrigolano le pigne calde per rompere i pinoli e assaggiarli accompagnandoli a un bicchiere di liquorino fatto rigorosamente in casa, la carta da regalo e i fiocchi dorati, la speranza della neve fuori dalla finestra, che raramente a queste latitudini e con questo clima subtropicale arriva, il profumo delle bucce dei mandarini, le calze appese a ospitare i regali. Il Natale è festa di casa e di famiglia, ma questo non vuol dire che non ci possano essere degli oggetti e dei regali che non facciano altro che arricchire la festosa atmosfera che si respira nell’aria e che non siano un mero scambio di doni, ma un vero e proprio gesto d’amore. Così Bottega d’Arte, come ogni anno, apre le sue porte al Natale, raccogliendo alcuni degli oggetti più suggestivi dei marchi più prestigiosi, da Hermes a Baccarat, da Lalique a Royal Copenhagen, passando per Villeroy & Boch, Rosenthal e Solara, per poter venire incontro ai gusti di tutti. A partire dal 13 novembre alle 17, visitando il punto vendita di via san Giuseppe a Maglie, si potranno conoscere le novità di quest’anno, sebbene la Bottega d’Arte, come sempre, punti sul classico, perché il Natale non è una moda: le mode passano, ma i sentimenti e le suggestioni che li generano restano. “La tradizione è quello che guida i nostri passi -spiega la titolare del negozio, Anna Maria Stic- chi- il Natale non è una moda e il regalo non è un gesto privo di significato. Chi fa un regalo è una sorta di narratore, che racconta qualcosa di sé alla persona che lo riceve e che cerca di venire incontro al suo gusto con un gesto d’affetto che lo potrà ricordare negli anni a venire”. Da circa 30 anni, Bottega d’Arte è la risposta ideale per chi apprezza creazioni all’insegna dello stile, del gusto e del design più ricercato. È sufficiente recarsi presso il punto vendita per accorgersi che tutto è curato nel dettaglio: le meravigliose creazioni di cui Bottega d’Arte dispone, infatti, sono esposte in maniera che il cliente, gentilmente assistito da personale esperto e competente, possa apprezzarne al meglio le qualità e possa facilmente scegliere tra i numerosi articoli a disposizione. Solo in questo modo si po- trà verificare di persona l’eleganza, lo stile, il design, l’originalità, la qualità degli oggetti in esposizione. Inoltre, la Bottega d’Arte dispone di un sito dettagliato e aggiornato, in modo che si può iniziare a pensare a ciò che preferiamo solo con un click all’indirizzo: http://www.bottegadarte.com. Bottega d’Arte ospita il punto vendita magliese Thun, per cui se siete appassionati del marchio che crea suggestivi oggetti con angeli, soli, lune e così via, che spaziano da accessori per la casa a piccoli gioielli, questo è il posto che fa per voi. Fate un giro attraverso il nuovo allestimento natalizio di Bottega d’Arte, il Natale vi sembrerà di avvertirlo in profumi, sapori, atmosfere, che non sono presenti ma sono richiamate fortemente dal rosso, un “must sempreverde” per questo periodo dell’anno, che contribuisce a ricreare l’allegria delle feste. Negli allestimenti si potranno trovare degli spunti su come rendere la propria casa più accogliente attraverso prodotti di qualità, che, con una raffinatezza senza pari, posseggono decorazioni allegre ma mai fuori luogo, adatte soprattutto a coloro che amano le cose belle. Non mancherà il richiamo a Babbo Natale, ma anche le renne, i simpaticissimi animali col naso rosso che lo accompagnano durante la lunga notte della distribuzione dei doni. Attraverso campane (perché anche una campanella fa Natale, altrimenti nessun angelo metterà le ali in quel periodo), ghirlande, fiocchi rossi e naturalmente decorazioni prestigiose che ricalcano il sapore dei giochi antichi e sono utilissime agli adulti, per tornare bambini per un po’ e ricordare quando erano loro stessi ad attendere Babbo Natale, si può immaginare come apparecchiare il proprio spazio e il proprio tempo. Perché a Natale il tempo si dilata, con queste feste apparentemente lunghe, che quando finiscono lasciano sempre un po’ di amaro in bocca, perché si vorrebbe continuare a vivere di quelle atmosfere e quei colori per tutto il resto dell’anno. E si dilata anche lo spazio, quello delle nostre case, che vengono arricchite e impreziosite con questi oggetti. Non è un caso che questo negozio si chiami Bottega d’Arte, perché rappresenta il modo più semplice per far entrare l’arte nelle nostre case. Non un semplice negozio quindi, ma una vera e propria galleria di suggestioni che diventano arte. 18 12 novembre 2011 casarano “Toto candidati” per Palazzo dei Domenicani Dopo la discesa in campo di Francesca Fersino, in città stenta ancora a comporsi il ‘puzzle’ di alleanze in vista delle prossime amministrative C’è fermento nel mondo politico casaranese. Dopo la presentazione del primo (e sinora unico) candidato alla carica di primo cittadino, la coordinatrice di Liber@città Francesca Fersino, gli altri partiti e movimenti politici sono alle prese con un serrato esercizio di dialettica interna allo scopo di individuare gli uomini giusti su cui puntare. Ad oggi, quel che è certo è che il primo aspirante alla carica più alta di Palazzo di città è l’ex vicesindaco, che, nell’ultima tornata elettorale, con l’appoggio di tre sole liste, riuscì a sfiorare il ballottaggio, con ben 3.076 voti, pari al 22,73% delle preferenze. Per il momento, di consolidato c’è anche l’alleanza tra i Verdi di Marcello Torsello e il Centro democratico cristiano di Claudio Casciaro. Altre certezze non ce ne sono. Il Pdl sembrerebbe intenzionato a puntare su un cavallo vincente come l’assessore provinciale Gianni Stefàno. A quel punto resterebbe da sciogliere, però, il nodo delle alleanze. Da seguire con attenzione anche i movimenti dei “demasiani”, che conterebbero sull’associazione dell’ex sindaco, sui Socialisti, su La Puglia per Vendola e sull’associazione Casarano città di valori. I nomi dell’ipotetico candidato a sindaco potrebbero essere quelli dell’ex presidente del consiglio comunale Paolo Zompì e degli ex assessori Massimo Toma e Gianni Bellisario. La situazione sembra complicarsi ancora di più nello schieramento di centrosinistra. Le trattative sono già iniziate, ma non sembrano destinate a giungere a una conclusione indolore. A dover convergere su nomi e programmi sono, infatti, Pd, Udc, Italia dei Valori, Sinistra ecologia e libertà e Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra. Far reggere una simile alleanza significa individuare un punto di equilibrio tra le anime più “progressiste” e quelle più “moderate”. E già giungono i primi veti. Difficilmente, infatti, l’ala di sinistra appoggerà un candidato di estrazione centrista. Tra l’altro, Sel ha chiesto più volte le primarie, soluzione bocciata dall’Udc che, in attesa di conoscere gli orientamenti provinciali, ha già un suo candidato in pectore: l’ex assessore Attilio De Marco. Anche Sel, però, avrebbe una proposta da avanzare. Pare si tratti di Franco De Matteis. Poi, ovviamente, c’è da vedere quali saranno gli indirizzi che vorrà darsi il Partito democratico. Una parte di esso converge sul consigliere provinciale Gabriele Caputo, che sarebbe dovuto essere il candidato del Pd già nelle scorse amministrative, prima dell’irruzione nella scena politica cittadina del ciclone De Masi. Insomma, i giochi sono ancora tutti da fare. Al via le iscrizioni ai nuovi corsi dell’Università Popolare Variegata e articolata l’offerta formativa dell’Università Popolare e della Terza età per l’anno accademico 2011-2012 Presso la sede dell’Università Popolare e della Terza età a breve saranno attivati corsi di arabo, cinese, giapponese, greco moderno, griko, inglese, spagnolo, tedesco, archeologia, grafologia, lingua italiana dei segni, Pnl, criminologia, patentino del proprietario di cani, som- melier, cucina salentina, nonno vigile, informatica per anziani, canto corale, fotografia, narrazione a fumetti, pittura, tango argentino, T’hai Chi C’huan e tombolo. I corsi prevedono, a seconda della tipologia, dalle 20 alle 60 ore di lezione. “Dopo un silente ma serrato lavoro preparatorio -commenta il presidente Marco Mazzeo- diamo ufficialmente avvio alle attività dell’Università Popolare, nella convinzione che quest’ultima possa incidere in modo positivo sul piano sociale e culturale della città e del territorio. L’edu- cazione continua, nell’ambito dell’apprendimento informale, rappresenta una risposta alle sfide lanciate dal mondo contemporaneo, i cui repentini cambiamenti richiedono l’acquisizione di competenze più che l’esibizione di certificazioni”. Per informazioni rivolgersi presso la sede di piazza Nazario Sauro, il lunedì e il mercoledì dalle 18 alle 19.30. Contatti: 328.7490431, 340.7369726, www.unipopcasarano.it. 19 galatina 12 novembre 2011 L’Amministrazione comunale incontra i commercianti L’assessore Francesco Carrozzini ha incontrato una delegazione dell’associazione “In… centro antico” per discutere dei problemi relativi alla chiusura del centro al traffico È stato Francesco Carrozzini (nella foto), assessore ai Lavori Pubblici con delega al Centro storico e al Turismo, a incontrare la delegazione dell’associazione “In… centro antico” che aveva richiesto un incontro con l’Amministrazione comunale per chiarire i molti punti dolenti che si sono evidenziati dopo la decisione di chiudere al traffico, se pur parzialmente, il centro storico. In sintesi gli operatori economici hanno chiesto un passo indietro all’amministrazione comunale con un ripensamento delle modalità di chiusura al traffico del centro storico. La preoccupazione per l’andamento degli affari è stato il punto nodale del dibattito, ma non ci sono stati momenti di particolare tensione. L’assessore Carrozzini si è fatto carico delle richieste dei commercianti e già nell’ultima riunione di Giunta comunale il sindaco, Giancarlo Coluccia, e gli asses- sori si sono confrontati sull’argomento. “Comprendo perfettamente i timori degli operatori economici -afferma Carrozzini- e mi sono impegnato in prima persona per dare risposte concrete. Nella riunione di Giunta abbiamo affrontato il problema e siamo convinti di aver tracciato un solco che va nella giusta direzione. In tempi brevissimi prenderemo di petto questo delicato problema al fine di trovare una soluzione condivisa. Certamente l’Amministrazione si impegnerà per mettere in campo iniziative che rivitalizzino il centro storico: dagli incentivi fiscali per le nuove aperture, alle manifestazioni, e non è escluso che si possa realizzare un Scade a Natale il bando per l’assegnazione di spazi pubblici per l’esercizio di attività imprenditoriali mercatino permanente Oltre ai doni sotto l’albero di Natale, i com- si giornalieri, extra mercato, sia a Galatina che in piazzetta Orsini. Ho mercianti “a posto fisso” troveranno anche la nelle frazioni e posteggi fissi giornalieri per auspiegato agli operatori scadenza del bando -prevista appunto per il tomezzi attrezzati alla vendita nelle frazioni di del settore che non sia25 dicembre- per ottenere spazi pubblici per Noha e Collemeto. Aperta anche la possibimo insensibili alle loro l’esercizio dell’attività. Il bando con i posti di- lità di avviare un’attività di edicolante nella difficoltà e che in quesponibili è stato pubblicato sul Bollettino Uf- zona 167 di Galatina. sta fase è necessaria la ficiale della Regione Puglia del 27 ottobre Nel caso di domande concorrenti per lo stesbuona volontà di tutti scorso: gli interessati possono fare richiesta, so posteggio, l’ufficio Commercio stilerà una per ottenere poi quel rinei termini previsti, per ottenere aree pubbliche graduatoria sulla base di alcuni criteri: ansultato a cui vogliamo per i mercati settimanali del giovedì a Gala- zianità di presenza al mercato, anzianità di bliche, titolarità di minor numero di postegarrivare: un bel centro tina, del lunedì a Noha, del mercoledì a Col- iscrizione al registro delle Imprese per l’atti- gi in concessione di tipo “A”, data di spedizione storico, vivibile e fredell’istanza. (M.M.) lemeto. Sono inoltre disponibili posteggi fis- vità di commercio al dettaglio su aree pubquentatissimo”. Posti per il commercio in aree pubbliche, pronto il bando Il presidente Rigliaco dell’associazione “In… centro antico” è cautamente ottimista: “L’incontro con l’assessore Carrozzini è stato molto costruttivo e condividiamo pienamente tutte le proposte e le idee che ha prospettato. Abbiamo fissato un’ulteriore incontro per martedì prossimo necessario a capire le modalità e i tempi con cui si interverrà per la riqualificazione del centro storico. Nel frattempo auspichiamo in una qualsivoglia iniziativa che tuteli quei commercianti che più di tutti soffrono di questa situazione facendo notare che la chiusura di una sola attività scatenerebbe una reazione a catena portando alla desertificazione del centro storico rendendo vano qualsiasi sforzo di riqualificazione”. Maddalena Mongiò 20 12 novembre 2011 21 12 novembre 2011 nardò “Una centrale a biomasse? Troppo pericolosa per la salute” Mino Natalizio e Pippi Mellone esprimono perplessità in merito al progetto di costruzione di un impianto a biomasse proposto da Renewable Energy Srl Lo scorso agosto un’azienda locale, la Renewable Energy Srl, presenta presso il Settore Urbanistica e Ambiente del Comune un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione termoelettrica da biomasse. Si tratterebbe della 46esima centrale termoelettrica da biomasse vegetali legnose in Italia, che dovrebbe sorgere in una zona di oltre un ettaro di estensione sulla Strada Provin- ciale 19 per Lecce, nei pressi del Multisala. L’attività dell’impianto sarebbe quella di produrre energia elettrica bruciando biomassa legnosa per un consumo annuo di circa 13mila tonnellate. In città cresce in questi giorni il dibattito attorno a questa eventualità. In una nota congiunta l’ex assessore all’Ambiente Mino Nata- lizio (nella foto in alto, coordinatore della civica Noi per Nardò) e Pippi Mellone (nella foto in basso, Fli) pongono l’accento sulle criticità legate a tale produzione di energia e ricordano che “la combustione del legno è considerata una delle principali fonti di polveri sottili e malgrado negli ultimi decenni la tecnologia abbia notevolmente migliorato la qualità dei processi di combustione, molti problemi legati a tale fenomeno persistono ancora”. Secondo le previsioni, dovrebbe essere utilizzato prevalentemente combustibile derivato da scarti di potatura, con possibilità di modesti quantitativi aggiuntivi di sansa da oliva e legno vergine, prodotto della manutenzione periodica di boschi e materiale proveniente da decespugliamento e diradamento. “La città -proseguono Natalizio e Mellone- a determinate condizioni meteorologiche fa parte di quel corridoio che va da Brindisi a Santa Maria di Leuca, interessato dalle polveri di Cerano”. Ma i dubbi dei due esponenti di minoranza non finisco- no qui: “Una circostanza preoccupa: un impianto simile può essere tecnicamente riconvertito e quindi bruciare altre sostanze rispetto a quelle vegetali legnose, come ad esempio oli la cui provenienza sarebbe da determinare”. Tuttavia, al momento si può parlare solo di previsioni. Infatti il progetto non è stato istruito dall’Ufficio Tecnico Comunale in quanto di competenza regionale. Anche per questo motivo non è stata ancora affrontata neppure la questione del ristoro economico o su altre eventuali agevolazioni che il Comune di Nardò dovrebbe ricevere per ospitare un’attività del genere sul proprio territorio. Le moderne tecnologie applicate all’impianto dovrebbero limitare le emissioni, ma ciò non è sufficiente a rassicurare i cittadini. La questione ambiente a Nardò ha tenuto banco molto spesso negli ultimi decenni, dapprima con la discarica di Castellino, finalmente chiusa, ma che per anni ha “agito” indi- gallipoli Amministrative 2012, in città è tempo di alleanze Si intensificano i dialoghi tra partiti e movimenti politici in vista delle prossime elezioni. Pdl e Pd provano ad allargare la coalizione, pressing “bipartisan” sull’Udc Partiti e movimenti provano a costruire intese in funzione della tornata elettorale della prossima primavera. Nel centrodestra è sempre Vincenzo Barba (nella foto) ad aprire le danze e ribadisce: “Possiamo guardare alla Gallipoli che verrà, che sceglieranno i cittadini. Qui, come è ovvio e giusto che sia, ci si separa e si mettono sul tappeto idee, programmi e progetti nuovi. L’esperienza Venneri è stata il male assoluto e qualsiasi proposta politica che uscirà dalle urne dovrà partire esclusivamente da posizioni antitetiche a quelle portate avanti dall’ex sindaco”. Poi Barba si sofferma sui tempi che porteranno alla scelta del candidato: “I tempi non mancano per scegliere partner e alleati. Tuttavia, non possiamo pensare che possano dilatarsi all’infinito, poiché la maggior parte della condivisione vogliamo impiegarla nella costruzione del percorso e non nel giro di valzer delle posizioni e delle postazioni”. A proposito di giri di valzer, Barba incassa con favore le aperture pubbliche di Sandro Quintana e spera che l’Udc appoggi il centrodestra, nonostante l’obiettivo degli uomini di Casini sia quello di dar vita anche a Gallipoli al Terzo Polo e correre da soli. Nel frattempo l’ingegner Enzo Benvenga ha deciso che la sua Democrazia Cristiana sosterrà il candidato sindaco di centrodestra. Quello delle larghe intese sembra essere il tema dominante anche “dall’altra parte”. Anche se, prima di aprire ad eventuali alleati, il principale partito di centrosinistra continua a dibattere al suo interno attorno a diversi temi: questione primarie, liste “pulite”, rapporti con l’Udc e con il Movimento Grande Gallipoli. Nel frattempo il coordinatore cittadino Luigi Natali in un comunicato dei giorni scorsi è intervenuto in merito alla “fuga” di mol- ti iscritti dal Pd gallipolino. Spiega Natali: ”La ciclica dissociazione di alcuni ex iscritti ed ex dirigenti, pubblicamente segnalata in questi giorni, non è legata alla svolta amministrativa dell’ottobre dello scorso anno (e le carte lo confermano), ma è in realtà dovuta alla forte e coerente posizione che il partito, a tutti i livelli, ebbe a prendere in occasione di tristi vicende giudiziarie, molti mesi prima della svolta amministrativa”. C’è da aspettarsi una lunghissima (e combattuta) campagna elettorale. (S.M.) sturbata a pochi metri dall’ospedale. Poi il referendum dello scorso giugno, quando gli italiani hanno detto no alla costruzione di centrali nucleari sul territorio nazionale, ed anche in quel caso la città di Nardò era direttamente coinvolta. Era stato infatti il Ministero per lo Sviluppo Economico guidato da Claudio Scajola, qualche anno prima, ad individuare a Nardò un ipotetico sito per la costruzione di una centrale nucleare. Ancora una volta i neretini tornano a fare i conti con delicate questioni ambientali. Stefano Manca galatone Anche a Galatone la politica è in fermento Cominciano a circolare i nomi dei probabili candidati alla poltrona di sindaco. Intanto il Forum Politico “Città Aperta” organizza un incontro pubblico con i cittadini In città la politica scalda i motori in vista delle amministrative 2012. Si rincorrono le voci sugli schieramenti in campo: da un lato Giovanni Tundo, consigliere provinciale e comunale Udc, avrebbe già proposto la sua candidatura. Non si esclude che anche il sindaco uscente Franco Miceli, in quota Io Sud, possa “chiedere il bis” ai suoi concittadini. Nel frattempo l’unica cosa che Miceli non prende in considerazione è un’alleanza con il Pd. Nel centrodestra potrebbe essere della partita il consigliere comunale e provinciale Livio Nisi (Pdl). Lo stesso Nisi però si è dimostrato pronto ad aprire alla società civile e alle primarie. Chi invece esce allo scoperto e prova a coinvolgere direttamente i cittadini in alleanze e programmi è il Forum Politico “Città Aperta”, che per domenica 13 novembre ha organizzato un incontro pubblico in piazza Costadura. Qui alcuni partiti di centrosinistra (Pd, Partito Socialista e Federazione della Sinistra) ascolteranno la città. La parola d’ordine sembra essere una sola: partecipazione. L’obiettivo, spiegano i promotori, è quello di “dare al cittadino la possibilità di diventare protagonista. Non sono più i partiti a decidere cosa fare e come fare ma per la prima volta sono i cittadini a decidere. Un percorso che nasce tra la gente, una città aperta a tutti, finalmente libera, legale, trasparente, partecipata. La partecipazione -concludono dal Forum- non è un fatto formale, deve essere un valore. Vogliamo sperimentare che promuovere azioni politiche mirate all’allargamento e alla condivisione delle idee aiuta molto ad intercettare e ad interpretare le istanze del territorio”. (S.M.) 22 racale 12 novembre 2011 PRIMA DOPO Abusivismo edilizio, demolita la villa in località “Li Specchi” Sale a 81 il numero delle costruzioni abusive demolite nell’ambito del programma messo in atto dalla Procura di Lecce Nonostante due sequestri eseguiti dall’autorità giudiziaria durante i lavori di costruzione, era stata portata a termine, arredata, abbellita e, infine, abitata: l’iter giudiziario, però, non si è fermato, e, alla fine, per la villa costruita a Racale in località “Li Specchi”, è arrivato il momento della demolizione. Dell’abitazione, sulla collinetta sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico conosciuta con il nome di “Serra”, ora non resta che un ammasso di macerie e ferro. La storia di quest’abitazione inizia alcuni anni fa, intorno al 2000. Un primo sequestro, al quale fece seguito una condanna, ordinava alla titolare -una donna sulla quarantina, del posto- di fermare i lavori, iniziati senza le regolari autorizzazioni. I sigilli, però, non furono rispettati, e i lavori continuarono, tanto da rendere necessario un nuovo sequestro. Anche in questo caso ci fu una violazione dei sigilli e il completamento delle opere. La casa, quindi, venne abitata dalla titolare e dai suoi due figli. La proprietaria, tuttavia, in questi anni ha cer- cato di opporsi alla demolizione, presentando dei ricorsi prima al Tribunale di Casarano e poi alla Corte di Cassazione. Entrambi gli organi, però, hanno escluso qualsiasi possibilità di condono edilizio. Così il provvedimento di demolizione, emesso ancor prima che la famiglia si trasferisse nella villa, è stato inevitabile. Le ruspe sono arrivate sulla collinetta, dalla quale è possibile ammirare i centri abitati di Racale, Alliste e Taviano, nella mattinata di sabato 5 novembre. La demolizione, terminata nella mattinata di lunedì 7, è stata eseguita sotto il controllo e la direzione del procuratore aggiunto Ennio Cillo. Ora si dovrà passare alla fase di ripristino dei luoghi, con la rimozione di tutte le macerie e la sistemazione del terreno. “La Procura -ha affermato il procuratore della Repubblica, Cataldo Motta- ha agito, come sempre, nel rispetto delle garanzie degli interessati, avvisati da tempo della demolizione, i quali hanno ripetutamente proposto opposizione all’esecuzione prospettando la possibilità di condono dell’opera, assolutamente escluso anche in questo caso dal Tri- taurisano Tarsu più leggera del 15% L’assessore Francesco Damiano annuncia il provvedimento varato grazie alla lotta all’evasione fiscale “Pagare tutti per pagare meno”: è con questo motto che l’assessore all’Urbanistica e ai Servizi di Igiene urbana di Taurisano, Francesco Damiano (nella foto) ha annunciato che i cittadini, già a partire dai prossimi pagamenti, troveranno una riduzione sulle tariffe della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (più comunemente conosciuta come Tarsu). Si tratta di un abbassamento del 15% per le utenze domestiche e del 10% per quelle non domestiche, applicato con la delibera di Giunta n. 162 del 3 novembre scorso. “La riduzione della pressione tributaria -afferma l’assessore Damiano- non avviene certamente per effetto di una bacchetta magica. Tale risultato non è il frutto di un contenimento della spesa complessiva del servizio (che, al contrario, nel corso degli anni è sempre cresciuta); tantomeno è dovuto a ipotetici maggiori trasferimenti, dal momento che, non si potrà che fare affidamento solo su sempre minori e incerte entrate statali”. L’abbassamento delle tariffe è stato possibile grazie all’azione di recupero delle somme evase messa in atto dalla Giunta precedente, con a capo l’ex sindaco Luigi Guidano. “Grazie ad un attento e soprattutto lungimirante lavoro di recupero del sommerso -continua Damiano- oggi Taurisano è nelle condizioni di potersi permettere il ‘lusso’ di abbassare le tasse e di realizzare quel tanto desiderato e auspicato principio del pagare tutti per pagare meno”. In termini numerici l’azione di recupero ha fruttato alle casse comunali circa 803mila euro, versati dopo l’invio, tra il 2009 e il 2010, di oltre 1.400 avvisi di accertamento. Ma l’Amministrazione di Lucio Di Se- clì non vuole fermarsi a questo risultato: “Continueremo il percorso su questa direzione -spiega Damiano- con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le nuove aliquote e, contemporaneamente, per portare ristoro alle tasche delle famiglie”. Il vero risparmio per le tasche dei cittadini, secondo l’assessore, può arrivare solo conferendo meno rifiuti in discarica e aumentando il riciclo e il riuso dei rifiuti differenziati, “riducendo considerevolmente l’impatto ambientale e permettendo a tutti i cittadini considerevoli risparmi sulle cartelle di pagamento”. (P.T.) bunale e poi anche dalla Corte di Cassazione”. Con la demolizione di questa abitazione sale a 81 il numero degli edifici demoliti nell’ambito del programma messo in atto dalla Procura di Lecce per l’abbattimento delle strutture abusive con sentenza di condanna passata in giudicato. Per l’esecuzione dei lavori la Procura si avvale della collaborazione di circa venti aziende del territorio che operano nel settore edile: a rotazione le ditte vengono incaricate di demolire gli stabili abusivi in piena sicurezza. I costi per i lavori, in questi casi, sono supportati dai Comuni in cui ricadono gli immobili, che avranno, poi, il diritto di rivalersi sui proprietari. Non è raro, comunque, che gli stessi titolari degli immobili, una volta emesso l’ordine di demolizione, provvedano autonomamente a eseguire i lavori. Pierangelo Tempesta felline Centro chiuso al traffico, tra favorevoli e contrari La decisione della Giunta di installare delle barriere per tutelare il centro non ha trovato tutti d’accordo L’isola della discordia. Continua a far discutere la creazione dell’isola pedonale nel centro storico di Felline, frazione di Alliste. La Giunta comunale, guidata dal sindaco Antonio Ermenegildo Renna, con una delibera del 15 giugno scorso ha deciso di installare delle barre a chiusura di piazza Caduti e largo Piazza, con lo scopo di valorizzare le caratteristiche strutturali del centro (che conserva testimonianze storiche e architettoniche di notevole importanza) e, allo stesso tempo, per tutelare l’arredo urbano. Solo i cittadini residenti nella zona hanno il permesso di entrare: il Comune ha consegnato loro delle schede magnetiche con le quali è possibile azionare le sbarre. Un’iniziativa sicuramente lodevole, che, però, non ha trovato tutti d’accordo. In primo luogo i commercianti, che hanno i loro negozi all’interno dell’area interdetta al traffico e che sono preoccupati per eventuali ricadute negative sulle loro attività. Molte persone, invece, si sono dette favorevoli all’idea ma non dei modi, e avrebbero visto con occhi migliori la chiusura solo nel periodo estivo o, comunque, non per tutta la giornata. Critiche anche a livello politico. Davide Stamerra, consigliere comunale del Pd, si dice d’accordo con il provvedimento, “però avremmo voluto vedere orari e mezzi diversi di chiusura. Avevamo proposto l’installazione di dissuasori, più consoni, dal punto di vista estetico, al centro storico. Il Comune, invece, ha installato delle barre simili a quelle dei caselli autostradali. Inoltre non capiamo come possano fare i mezzi di soccorso a passare se qualcuno dovesse sentirsi male”. Per il Pd, insomma, il progetto va rivisto e corretto. (P.T.) 23 santa cesarea terme 12 novembre 2011 botrugno Un’Unione dei Comuni in stand by Dopo le dimissioni del presidente Caroppo, l’ente intercomunale è in fase di stallo e il sindaco di Santa Cesarea protesta per il mancato funzionamento della commissione paesaggistica Il sindaco della città delle Terme, Daniele Cretì (nella foto), chiede un incontro urgente col prefetto di Lecce per sbloccare la situazione di stallo, che si è venuta a creare nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della “Costa orientale” (che comprende Castro, Minervino, Ortelle, Santa Cesarea Terme), a seguito delle dimissioni del presidente Ettore Caroppo. La preoccupazione del primo cittadino di Santa Cesarea è rivolta soprattutto al mancato funzionamento della Commissione locale paesaggistica che opera nell’Unione, la cui attività è sospesa dal 15 ottobre scorso su disposizione dell’ex presidente Caroppo. “Con una nota regolarmente protocollata -spiega il sindaco Cretì- il responsabile del servizio tecnico, il geometra Salvatore Monteforte, verbalizzante della minervino 100 candeline per nonna Irene Minervino di Lecce si accinge a festeggiare quest’anno il terzo compleanno centenario. Sabato 12 novembre, infatti, Irene Maroccia spegnerà la 100esima candelina. Madre di due figlie, nonostante la veneranda età Irene è una donna vigile, dall’incredibile prontezza di spirito. Sabato prossimo a partire dalle 16 inizieranno i festeggiamenti con la Celebrazione della Santa Messa. A seguire il sindaco Ettore Caroppo a nome dell’intera cittadinanza renderà omaggio alla signora con uno composizione floreale ed una grande torta. Alla riscoperta di antichi mestieri Si è appena concluso un corso gratuito per imparare a realizzare cesti e panari commissione paesaggistica, informava i tecnici esperti e i rispettivi uffici tecnici dei quattro Comuni della Costa orientale che ogni attività è sospesa sino a nuove disposizioni”. La preoccupazione del sindaco di Santa Cesarea è rivolta verso i cittadini che da tempo attendono i prescritti pareri per il rilascio delle concessioni edilizie e non possono così essere penalizzati. Replica il tecnico comunale di Minervino, Salvatore Monteforte: “Rammento al sindaco Cretì che il sottoscritto è stato nominato con delibera della Giunta dell’Unione n. 11 del 06 ottobre 2011 ed in questo lasso di tempo a partire dalla mia nomina sino all’8 novembre la Commissione è stata convocata per ben quattro volte e si è regolarmente svolta con la sospensione di quella del 15 ottobre per le ragioni a voi note. Sono meravigliato che il sindaco Cretì invochi l’intervento della Prefettura in una missiva che mi auguro voglia mandarci per opportuna conoscenza”. Anche la consigliera dell’Unione dei Comuni, Maria Leomanni, scende in campo contro Cretì. “Non posso credere che il sindaco di Santa Cesarea non fosse al corrente della convocazione della Commissione del Paesaggio convocata il 3 novembre scorso e tenutasi l’8 novembre. Perché -si chiede la Leomannitentare di scaricare la responsabilità di suoi ritardi su altri ed in questo caso al sindaco Caroppo, che nulla ha a che fare con il normale funzionamento degli uffici e tra l’altro dimissionario?“. (G.N.) Bilancio positivo il primo corso di realizzazione di cesti e panari, organizzato a Botrugno dall'Associazione Culturale Centro Studi Storici “Universitas Terrae Botrunei” con il patrocinio dell'Assessorato all'Agricoltura e di quello alla Cultura. Il corso, a cui hanno partecipato 32 persone, prevedeva due fasi: la raccolta , la selezione e la preparazione del materiale nella prima, le tecniche di lavorazione nella seconda. L'obiettivo è stato quello di recuperare e valorizzare l'arte popolare dei “pananari”, un mestiere anticamente tramandato da padre in figlio, ma che ora rischia di scomparire. Ma come viene realizzato un “panaro”? Tutto comincia da un semplice vinchio tagliato a pezzi della stessa dimensione, intrecciati a croce e lavorati fino a formare un cerchio (raggiera), la base cioè del nostro cesto. Una volta completata la raggiera, con l'utilizzo di vinchi man mano più grossi, sulla stessa venivano innestati dei giunchi che legati ad imbuto all'estremità superiore, rappresentavano l'intelaiatura del cesto. A questo punto cominciava la tessitura con le canne e, una volta raggiunta l'altezza desiderata, si passava alla rifinitura del bordo con l'ausilio del “puntarulu” con l'utilizzo contemporaneo dei giunchi dell'intelaiatura e di altri più sottili. Ove necessario, con l'aggiunta di ulteriori giunchi, poteva essere realizzato il manico. 24 12 novembre 2011 25 12 novembre 2011 cultura Rizieri Rizzo, un alpino venuto dal Sud Belpaese ripercorre la storia dell’alpino magliese Rizieri Rizzo, recentemente scomparso e protagonista di eroiche imprese con il battaglione “Piemonte” nel corso della guerra di liberazione Se ne è andato anche Rizieri Rizzo. Chi lo ha conosciuto, negli ultimi anni, lo ricorda per la sua mitezza, per la sua saggezza dettata da quella vetusta canizie e da quella squisitissima ed antica gentilezza che ne faceva un punto di riferimento per tutta la sua comunità. Ho avuto la fortuna di conoscerlo nella Confraternita della Madonna delle Grazie, della quale era il decano e nella quale fino agli ultimi giorni ha speso l’ultima parte di una vita generosa dedicata alla sua famiglia ed alla sua comunità. Ma vorrei ricordare Rizieri Rizzo per quella penna nera che svettava nelle commemorazioni civili, per la sua appartenenza alla locale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, e le rarissime occasioni nelle quali si apriva a conoscenti e familiari sui suoi trascorsi militari. Cosa veramente strana un alpino proveniente dal Salento, strana come se si sentisse di un marinaio valdostano. Un alpino salentino, partito militare il 27 maggio 1943, rispondendo ad una delle ultime chiamate alle armi prima che le distruzioni della guerra coinvolgessero non soltanto l’onore dell’Esercito, già provato dalle sconfitte militari, ma l’intera dignità della Nazione, coinvolta nel disastro dell’8 settembre. Settembre 1943: si ricostituisce il Battaglione Alpini “Piemonte” Chiamato ad Alessandria ed a Bolzano presso il comando Truppe Alpine nella caserma “Vittorio Veneto”, come troppi soldati italiani si trovò a confrontare la propria vita col fatidico e luttuoso giorno dell’8 settembre 1943, tra la furia dei tedeschi traditi, che consideravano gli ex alleati italiani alla stregua di nemici da internare e da sfruttare come lavoratori nei lager, e l’incognita del comportamento degli ex nemici angloamericani, che stavano risalendo la Penisola da Sud. L’istinto lo portò a percorrere l’intera Italia per tornare a casa, nel suo Salento, ma la chiamata del dovere non era finita allora. Per iniziativa di una splendida figura di militare e di soldato, il mesagnese Giovanni Messe, si stava ricostruendo al Sud l’Esercito del Regno d’Italia, in un anelito di riscatto dall’essere considerati “Badogliotruppen”, militari di uno Stato inesistente e dipendenti da un altro Esercito, esattamente come stava avvenendo a Nord con l’Esercito della Repubblica Sociale. I due eserciti italiani, figli della stessa Patria che mai incrociarono le armi pur combattendo in fazioni contrapposte costituirono uno dei pochi ma luminosissimi esempi di fraternità nella ferocissima Guerra Civile che insanguinò l’Italia ben oltre il 25 aprile 1945, con i noti funesti strascichi ai quali quei soldati del Regno del Sud che si rifiutarono di spargere sangue fraterno sottrassero la dignità della Patria. Proprio dalle caserme salentine, dalla “Casa del Fascio” di Lecce, prima sede istituzionale del neo insediato Governo Badoglio, dalle ville patrizie di Maglie e dai palazzi di Brindisi e Lecce dove alloggiava il Re fuggito da Roma, i giovani salentini furono chiamati a servire in armi, per un’altra volta, l’Italia. E tra questi l’alpino Rizieri Rizzo, inquadrato nel neo costituito Battaglione Alpini “Piemonte”, composto dagli alpini della “Taurinense”, del battaglione “Fenestrelle” e dal battaglione “Monte Nero”, da Nardò partì il 1° gennaio 1944 a ripercorrere al contrario l’Italia sotto il comando del generale Umberto Utili. Dal 25 maggio al 24 settembre il Corpo Italiano di Liberazione costituirà il nucleo del rinato Regio Esercito, posto alle dirette dipendenze della 5° armata statunitense del generale Mark Wayne Clark. A partire dal 25 settembre 1944 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a seguito dello smembramento del CIL, il battaglione alpino “Taurinense” entrerà a far parte del Gruppo Combattimento “Legnano” e proseguirà fino a Bo- logna il suo cammino lungo l’Adriatico nello sfondamento della linea Gustav. Febbraio 1944: infuria la guerra contro i tedeschi Rizieri Rizzo parteciperà, dal febbraio al marzo del 1944, alla battaglia di Monte Marrone, durante la quale agli alpini italiani venne assegnato il difficile compito di scalzare i tedeschi dal territorio impervio della Valle del Sangro tra i monti Meta, le alture di Mainarde, ed i monti Mattone e Marrone. Ove americani e francesi delle armate marocchine non riuscirono, avendo considerevoli perdite in uomini ed armi, riuscirono gli alpini italiani, che accanto ai polacchi del generale Anders della divisione Crassowa inquadrata nell’8 armata britannica, riuscirono la not- Lettera di Rizieri Rizzo alla sua amata te del 31 marzo a scalare in silenzio la vetta del Monte Marrone e a giungere, divisi in due colonne, sulla vetta del monte, sottraendola ai tedeschi che avevano abbandonate le posizioni, incalzati dal fuoco d’interdizione dell’11° artiglieria italiano. Furono proprio gli alpini di Rizieri Rizzo ad aprire la strada per Montecassino agli alleati, tenendo il Monte Marrone fino al giugno 1944, fino a quando la zona divenne teatro di un singolarissimo episodio, dal momento che quello doveva essere lo scenario di un documentario di propaganda americano di “finto verismo”, uno dei famosi combat film ai quali verrà sacrificato l’antico abitato di Castelnuovo, fatto sgombrare dagli alleati in fretta e furia da Alpini e popolazione, e completamente raso al suolo dalle artiglierie, per esigenze di “scena”. Da Monte Marrone Rizieri Rizzo con gli alpini del battaglione “Piemonte” entrerà prima a Iesi e poi a Bologna, dove concluderà la guerra, congedandosi nel 1946, decorato con Croce al Merito di Guerra per i due anni di campagna militare. La scure del tempo ci priva così non solo di una persona straordinaria, ma anche di un soldato esemplare, la cui sacrificata gioventù ha permesso di accelerare i tempi della storia verso la conclusione della più tragica guerra di sempre che coinvolse il già martoriato suolo italiano. Vincenzo Scarpello 26 12 novembre 2011 Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected] spettacolo a cura di Claudia Mangione fä=íÉ~íêç=ÇÉääÉ=ê~ÇáÅá=ë~äÉåíáåÉ Marco Castelluzzo e Claudia Casciaro in gara ad “Amici” Con “Le Parole della Memoria” dal 18 novembre al 15 dicembre va in scena a Lecce il teatro di tradizione del Grande Salento Torna la stagione teatrale in vernacolo de “Le Parole della Memoria”, il ciclo di spettacoli dedicati al teatro nel Salento promosso dal Centro Studi “Raffaele Protopapa” di Lecce. Spiega il coordinatore artistico, Franco Ciardo (nella foto): “Le ‘Parole della Memoria’ sono nate come rassegna di teatro dialettale nel 1975. Se è durata 35 anni, cosa mai vista nelle manifestazioni qui in Salento che arrivano a un massimo di 7 anni, vuol dire che la formula da noi adottata è quella giusta. Vuol dire cioè che siamo riusciti, attorno a quest’idea, a far capire a quello sfrenato individualismo che contraddistingue i gruppi teatrali, che l’idea di unirci e presentare un cartellone diverso è la formula giusta. Sono ben 225 opere, di cui 127 opere prime, quelle prodotte dal Centro Studi dal 1975 ad oggi”. Alla prima rassegna in vernacolo, nata nel 1975, hanno fatto seguito “Rassegnazero” (1989-1993) e “Le Parole della Memoria” (1996-2010) per un totale di tre cicli di rassegne e 27 edizioni. Un lavoro di eccezionale respiro portato avanti dal Centro Studi “R. Protopapa”. Creato nell’attuale formula nel 1996 da Franco Ciardo, il Centro si è configurato fin dall’inizio come un’unione di associazioni in grado di proporre una programmazione organica delle attività artistico-culturali poste in essere del territorio, con l’obiettivo principale della tutela del patrimonio teatrale salentino e la promozione della cultura teatrale, con particolare riferimento a quella popolare. L’attività del Centro degli ultimi anni si è incentrata proprio su una serie di iniziative a sostegno dei gruppi e delle associazioni Le recensioni di Libri&Musica LIBRO Potterologia - Autori vari Cari amanti di Harry Potter, pensavate di dover ormai accantonare le letture sull’universo magico del maghetto con gli occhiali? Ricredetevi! È da poco arrivato in libreria Potterologia, raccolta di saggi di esperti potteriani, i quali attraverso pozioni e porzioni dei romanzi di J. K. Rowling, svelano, gettando una luce diversa sulle vicende della Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts, come il nostro universo non sia poi così diverso da quello di Harry, Silente, Piton e Voldemort. Tra implicazioni sentimentali, incontri da decifrare, pressioni psicologiche e sogni nascosti, viaggiamo nella vita sfrecciando a volte su una scopa Nimbus 2000, a volte su una più sgangherata. Perché anche noi con-viviamo nel bene e nel male, e spesso desidereremmo risolvere tutto con una fantastica bacchetta magica. teatrali operanti in Salento in collaborazione con gli Enti locali. Una vera e propria operazione culturale che mira a mantenere viva, attraverso un progetto di teatro vernacolare, l’identità salentina promuovendo la riscoperta e la diffusione di un repertorio teatrale tradizionale, spesso anche in chiave moderna, e di opere inedite. E il cartellone propone quest’anno ben quattro opere prime, ospitando sul palco del Teatro Antoniano compagnie teatrali, attori e registi del Salento inteso nella sua pienezza di Lecce, Brindisi e Taranto. In particolare, l’apertura di venerdì 18 novembre è affidata a La Filodrammatica Lupiae, gruppo storico di Lecce attivo da circa 40 anni, che andrà in scena con Sordi figghi mei, i due atti tragi-comici (con morale) di Giovanni De Giovanni. Giovedì 24 novembre tocca al Gruppo Teatrale Mario Teni di Novoli con L’ultima dumineca te Carnevale, commedia dialettale brillante in tre atti del professor Mario Teni, recentemente scomparso, ultimo testimone dell’intensa attività teatrale che da sempre contraddistingue il paese nord-salentino. Si prosegue giovedì 1° dicembre con Vitabella, la commedia in due atti scritta e diretta da Alessandro Garofalo della Compagnia Ghèfiura (dal greco ponte, passaggio) di Squinzano, ormai al decimo anno di attività. Giovedì 15 dicembre il Gruppo Teatrale- Statte con Il brigante Papa Giru (l’altra faccia dell’Unità di’Italia), di Pasquale Miccoli, porterà sulle scene la vita e le gesta del prete brigante don Ciro Annichiarico, grande sognatore che nel lontano periodo della Carboneria già ipotizzava una “Repubblica Salentina”. Info: 0832.392567. Inedito - Laura Pausini L’11 novembre è il giorno dell’uscita del nuovo album di Laura Pausini, Inedito, a due anni dalla pubblicazione del suo ultimo lavoro. Non aspettatevi cambiamenti di stile musicale, o atti di coraggio nella creazione dei testi: Laura è e rimane fedele a se Due salentini nella scuola di Maria De Filippi. Si tratta di Marco Castelluzzo e di Claudia Casciaro, che lo scorso sabato sono ufficialmente entrati ad “Amici”. Per i due ragazzi non è stata una strada in discesa, perché entrambi hanno incontrato l’ostacolo dell’insegnante Grazia Di Michele, che non credeva che i due fossero pronti per quest’esperienza. Marco e Claudia però sono stati accolti dai loro due tutor, che sono rispettivamente Rudy Zerbi e Mara Maionchi. Nella puntata d’accettazione della scuola, Marco, che ha già partecipato a un talent per Disney Channel e cantato la colonna sonora di Rapunzel, si è esibito con un suo pezzo inedito alla chitarra, mentre Claudia, mostrando una spiccata anima blues, ha cantato I feel good di James Brown. Marco è giovanissimo, ha appena 18 anni e viene da Tricase, mentre Claudia ne ha 23 ed è di Marittima di Diso. I giovani concorrenti dovranno essere all’altezza di chi li ha preceduti finora, cioè Emma Marrone, Alessandra Amorosa e la finalista Francesca Nicolì. CD stessa, e il suo successo si deve proprio a questo. Le melodie cantabili e le parole eternamente dedicate all’amore caratterizzano anche questa nuova produzione. Lo abbiamo già intuito dal singolo che le radio trasmettono da metà settembre, Benvenuto, ballata dedicata a tutti noi e al nuovo anno che ci aspetta. Il prossimo 11 novembre Laura presenterà Inedito du- rante la prima puntata del Chiambretti Muzik Show: preparatevi al ritorno della Laura nazionale. Da ascoltare Abbracciati all’amore. MAGLIE Via Indipendenza - Tel. 0836.485642 [email protected] 27 12 novembre 2011 Giovedì 17 SALENTO INT’L FILM FESTIVAL TRICASE, Palazzo Gallone - ore 19.00 Dopo due anni di assenza torna a Tricase il “Salento International Film Festival” con la rassegna “Siff Best of the Fest”, con la proiezione dei film vincitori dell’ottava edizione del Salento Int’l Film Festival 2011. Domenica 20 novembre serata di premiazione con un omaggio all’attore recentemente scomparso Francesco Quinn. Ingresso libero. Info: 327.3844320 appuntamenti_eventi_curiosità Domenica 13 La bicicletta rossa MELENDUGNO, Cineteatro Nuovo Cinema Paradiso ore 17.30 Va in scena “La Bicicletta Rossa”, la nuova produzione della compagnia Principio Attivo Teatro realizzata grazie al sostegno del P.O. FESR PUGLIA 2007/2013 Asse IV – Produzioni di spettacoli in prima nazionale progetto affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese. Lo spettacolo, che vede la partecipazione di Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e Giuseppe Semeraro, riesce a parlare ad un pubblico di ragazzi e di adulti, affrontando il delicato problema dell’economia di una famiglia che, attraverso una serie di strampalate vicende, riuscirà a compiere una piccola e pacifica rivoluzione. Info: 327.7372824 SABATO 12 DOMENICA 13 LUNEDI 14 TECNICHE DI IMPROVVISAZIONE E MUSICA D'INSIEME CAVALLINO, via M. Gorgoni n. 16 Aperto ad un massimo di 15 partecipanti, l’Associazione Culturale Jazz “Bud Powell” di Maglie propone la seconda master class Tecniche di improvvisazione e musica d'Insieme con il sassofonista Max Ionata. I partecipanti si esibiranno in un concerto-jam live domenica 13 novembre sul palco dell’Araknos Restaurant. Info: 389.9768558. TECNICHE DI IMPROVVISAZIONE E MUSICA D'INSIEME CAVALLINO, via M. Gorgoni 16 Secondo e ultimo giorno del master class dall’Associazione Culturale Jazz “Bud Powell” di Maglie, con il sassofonista Max Ionata. I musicisti partecipanti si esibiranno questa sera in un concerto-jam live sul palco dell’Araknos Restaurant di Maglie. Info: 389.9768558. MOSTRA JAZZ MAGLIE, Art Cafè – ore 6.30/2 Una speciale mostra fotografica allestita dall’Associazione “Obiettivi” di Lecce, relativa ai concerti realizzati nella precedente stagione dall’Associazione “Bud Powell” presso il Museo “L’Alca” di Maglie col progetto “Museo in Jazz”. Perché il jazz è emozione del momento, ma il momento può essere catturato. Info: 389.9768558. ALESSANDRO RAINA IN CONCERTO GUAGNANO, Circolo Arci Rubik - ore 22 Per il primo appuntamento della rassegna “Leggere fra le note”, Alessandro Raina presenta un concerto di canzoni inedite composte nel suo recente viaggio in Africa, documentato dalle pagine del Mucchio Selvaggio. Un’occasione per ascoltare le nuove canzoni degli Amor Fou. Ingresso riservato ai soci Arci. Info: 340.8942727. CONOSCIAMO INSIEME LO YOGA ZOLLINO, Agriturismo Samadhi - ore 15.30 Un incontro per conoscere questa antica disciplina orientale in compagnia dell’Associazione “Yoga in Salento”. Presentazione a cura di Francesca Maniglio e Manuel Molina De La Torre. I fondi raccolti nell’evento saranno destinati al circolo magliese di “Zampalibera”. Info: 0836.600284 I NUOVI LINGUAGGI DELLA FOTOGRAFIA LECCE, Castello Carlo V - ore 9/13 e 17/21 Fino al 15 dicembre è possibile visitare nelle suggestive sale del castello Carlo V la mostra fotografica “I nuovi linguaggi della fotografia” degli allievi dei corsi 2010/2011 organizzati da Fotoscuolalecce. A cura di Alessandra De Donatis, in collaborazione con Gabriele Spedicato e Lorenzo Papadia. Info: 334.8615548. NOYZ NARCOS IN CONCERYO SQUINZANO, Istanbul Cafè - ore 22 L’Istanbul Cafè ospita una tappa del “The best of the beast” di Noyz Narcos, partito il 31 ottobre 2011 da Novara toccherà per due mesi i migliori club italiani da Nord a Sud. Undici date con una nuova formazione che vedrà Noyz Narcos affiancato da Mystic One e dj Gengis Khan. Info: 340.4649571. LA VITA CRONICA LECCE, Cantieri Koreja - ore 18.30 Eugenio BARBA, il padre fondatore dell’Odin Teatret, porta a Lecce il nuovo capolavoro La vita cronica, spettacolo per solo 110 spettatori dedicato a Natalia Estemirova e Anna Politkovskaya, scrittrici russe assassinate da sicari anonimi nel 2009 e 2010 per la loro opposizione al conflitto ceceno. Info. 0832.242000 NOI CREDEVAMO LECCE, Cineporto - ore 10 /13 e 16/18 La mostra, allestita dall’Apulia Film Commission, si compone di una selezione di fotografie di scena del noto film sul Risorgimento italiano Noi Credevamo di Mario Martone, che proprio in Puglia ha trovato luogo ideale per alcune riprese. Ingresso libero. Info: 347.7853538. MARTEDI 15 MERCOLEDI 16 GIOVEDI 17 VENERDI 18 VOCI D’ARIA LECCE, DB D’Essai CineTeatro, via dei Salesiani n. 4 Sono aperte le iscrizioni al laboratorio di canto a cura di Silvia Lodi. Partendo da un lavoro fisico di base costruito attorno a semplici esercizi di respirazione, emissione, ritmo, armonia si andrà alla scoperta della propria anima dando aria alle corde vocali. Info: www. fucinaopen.com. DANZE MEDITATIVE LECCE, DB D’Essai CineTeatro - ore 18 Le danze meditative sono un’espressione artistica alla portata di tutti. La danza attraverso il suono e un movimento del corpo disciplinato ma non forzato, crea spazi lasciando emergere in essi le emozioni più profonde che il corpo somatizza. A cura di Anna Maria D’Antona. Info: www.fucinaopen.com. LYSISTRATA LECCE, Teatro Paisiello - ore 21 Torna l’irriverenza sferzante di Lysistrata, primo studio sull’oscenità del potere di Astràgali Teatro per la regia di Fabio Tolledi. Lysistrata è, letteralmente, “colei che scioglie gli eserciti”, la donna ateniese che pone fine alla sanguinosa guerra del Peloponneso. Ingresso: 5 euro. L’ARTE DELLA MUSICA LECCE, Caffè Letterario – ore 21 In mostra le opere foto-digitali di Francesco Favale, in arte bRizzo. Nove singoli episodi tratti dalla raccolta “L’arte della musica”, che narrano intensi frammenti di composizioni musicali jazz, blues e soul concepisce in maniera energica ed articolata. Info: 0832.242351. LABORATORIO DI TEATRO LECCE, Spazio Scenastudio, via Sozy Carafa n. 48/B Diretto da Chiara Saurio, l’obiettivo del Laboratorio è fornire una preparazione teatrale completa e personalizzata nel campo delle arti performative: improvvisazione, studio e costruzione del personaggio, dizione, studio del testo, ecc. Corso per ragazzi (12-17) e per adulti. Info e iscrizioni: 334.3618740, [email protected]. LA VITA CRONICA LECCE, Cantieri Koreja - ore 20.45 Acclamato dalla critica nazionale e internazionale La vita cronica va in scena ai Koreja in esclusiva per il sSud Italia dal 16 al 18 novembre. Lo spettacolo è dedicato a Natalia Estemirova e Anna Politkovskaya, scrittrici russe assassinate per la loro opposizione al conflitto ceceno. Info. 0832.242000 GENTLESS3 IN CONCERTO COPERTINO, Sotterranei - ore 22 Arrivano ai Sotterranei i siciliani Gentless3. Il loro è un album suggestivo e inedito per la musica indipendente nostrana, un’opera chiaroscurale che unisce in modo superbo la musica d'autore col post rock della scuola di Louisville. PERSONALE DI EZECHIELE LEANDRO SAN CESARIO, via A. Cerundolo n. 26 bis La casa del pittore e scrittore Ezechiele Leandro (1905-1981) accoglie il Museo, inaugurato nella seconda metà degli anni ‘70, che ospita i suoi dipinti e le sue sculture, tra cui anche l’opera monumentale composta da mosaici tridimensionali denominata “Santuario della pazienza”. Visitabile a richiesta. Info: 0832.200120. L’APERITI…VITE! NARDÒ, Vite! Vinotecheria musicale - ore 19 Ogni sera dal martedì alla domenica dalle 19 alle 21, da Vite! Vinotecheria Musicale, tornerà “L’ Aperiti….Vite!” il tipico aperitivo a buffet stile milanese, dove qualità, fantasia, tradizione e passione, saranno tutte gustosissime possibilità da scoprire. Info: 389.5157351. L’ARTE DELLA MUSICA LECCE, Caffè Letterario – ore 21 In mostra le opere foto-digitali di Francesco Favale, in arte bRizzo. Nove singoli episodi tratti dalla raccolta “L’arte della musica”, che narrano intensi frammenti di composizioni musicali jazz, blues e soul concepisce in maniera energica ed articolata. Info: 0832.242351. JURIS PARTY LECCE, Circolo Cittadino - ore 22.30 I futuri giuristi del Salento si danno appuntamento al Circolo Cittadino per la festa della Facoltà di Giurisprudenza. Con presentazione dell’Anno Accademico 2011-2012 del preside Raffaele De Giorgi. Ingresso in prevendita. Info: 320.1743364. LA VITA CRONICA LECCE, Cantieri Koreja - ore 20.45 Eugenio Barba, il padre fondatore dell’Odin Teatret, porta a Lecce il nuovo capolavoro La vita cronica, spettacolo per solo 110 spettatori dedicato a Natalia Estemirova e Anna Politkovskaya, scrittrici russe assassinate nel 2009 e 2010 per la loro opposizione al conflitto ceceno. Info. 0832.242000. 28 12 novembre 2011 sport a cura di Pasquale Marzotta Dopo Cesena cresce l’orgoglio giallorosso La società di via Templari si gode la pausa di campionato e si prepara per il posticipo contro la Roma all'Olimpico Il Lecce è vivo. A Cesena è arrivata sul campo la risposta dei giallorossi, che hanno dimostrato di poter correre degnamente per la conquista della salvezza. La vittoria firmata dalla rete di Cuadrado regala ai giallorossi un trionfo da grandi e numerosi significati. Un’affermazione di carattere, con ordine ed organizzazione, oltre all’abnegazione ed al sacrificio in mezzo al campo, hanno portato i salentini all’exploit nella sfida-spareggio contro il Cesena. Una vittoria doppia che lancia la squadra di Eusebio Di Francesco, ora terzultima a +5 dal fanalino di coda Cesena, scavalcando il Novara (+1). Tutto ciò quando il campionato si consegna al turno di riposo per gli impegni della nazionale. E si riprenderà con il posticipo Roma-Lecce alle 20.45 di domenica 20 novembre. Così il Lecce è ritornato a respirare con fiducia e si gode in prospettiva futura diverse novità emerse a Cesena, oltre alle conferme. L’Emilia Romagna si è presentata come una terra ricca di punti per Giacomazzi, Esposito e soci. Quasi una seconda casa in virtù delle due vittorie conseguite contro Bologna e Cesena. 6 punti ed il pari prezioso sul campo del Genoa fanno della squadra giallorossa una formazione dal gran rendimento in trasferta (ben 7 degli 8 punti complessivi sono stati raccolti lontano dal “Via del Mare”). Un dato sottolineato dallo stesso allenatore giallorosso Di Francesco: “E’ vero, abbiamo conquistato punti quasi esclusivamente in trasferta finora -commenta l’allenatore pescarese-. Bisogna continuare a crederci, cercando di sbloccarci anche nelle gare casalinghe. Nelle ultime due partite contro Milan e Novara, tuttavia, abbiamo offerto buone prestazioni ed il risultato ci è sfuggito per alcune disattenzioni. Sarebbe importante, per noi, che andassero in gol anche i nostri attaccanti, anche perchè finora a segnare sono stati centrocampisti e difensori”. Ma è stata confermata l’astinenza dal gol degli attaccanti, anche se brilla la stella del talento colombiano Luis Muriel. All’esordio dal primo minuto ha proposto tanti numeri da giovane e promettente asso del calcio mondiale, confermando la sua classe messa in vetrina nei mondiali under 20 estivi. Il sudamericano, giunto in prestito dall’Udinese, ha proposto tanta qualità con corsa, dribbling e numeri, ma gli è mancato solo il gol ed ha invece incassato ingenuamente il cartellino rosso. “Muriel mi è piaciuto molto per quanto ha fatto in campo -aggiunge Di Francesco: bravissimo nell’uno contro uno e nel cercare la profondità. Però, ha macchiato la sua gara con una grossa ingenuità che ci ha costretto a giocare per mol- b``biibkw^W= áä=qêáÅ~ëÉ=îáåÅÉ=áä=ÇÉêÄó=ÉÇ ~ääçåí~å~=ä~=Åêáëá moljlwflkbW= áä=j~êí~åç=≠=îáÅÉ=Å~éçäáëí~ ÇáÉíêç=~ä=d~ä~íáå~ Lecce-Cesena (foto www.sport.it) ti minuti in inferiorità numerica. Questo mi ha fatto molto arrabbiare in panchina ma, fortunatamente, siamo riusciti a conservare il vantaggio fino alla fine”. Così in un sol colpo, a Cesena, il Lecce ha dimostrato sul campo di credere nella salvezza con i fatti e senza commettere errori gravi in difesa. Un reparto apparso compatto. Ed allo stesso tempo ha “blindato” la panchina del proprio tecnico Di Francesco, che in questa sosta avrà tempo per lavorare e preparare al meglio la sfida serale contro la Roma. All’Olimpico Di Francesco si presenterà da ex, visto che vi ha giocato per diversi anni. Ed il Lecce proverà a confermare il suo bel ruolino di marcia in trasferta. Il Tricase fa suo il derby con la Toma Maglie e prova ad allontanarsi sempre di più dal fondo della classifica. I tre punti regalano alla squadra di Lombardo il quartultimo posto (+1 sulla terzultima Noicattaro). Il Copertino supera il San Paolo. Mentre il Racale cade in casa contro il Vieste. La decima giornata del campionato di Eccellenza ha lasciato il segno, soprattutto sulla panchina del Racale: esonerato Gigi Bruno ed ecco il ritorno di Dario Levanto. Nel prossimo turno Toma Maglie-Noicattaro; Fasano-Racale; San Paolo-Tricase. In Promozione rallentano le big in vetta. Il Galatina viene frenato sul campo del San Cesario (22). Mentre il Gallipoli cade a Massafra e scivola al quarto posto, condiviso con il Leverano. Ora la classifica registra la capolista Galatina con +2 sul Martano, che si mette in mostra per l’exploit sul campo del Fragagnano. Nel prossimo turno Botrugno-Leporano; Carovigno-San Vito; Galatina-Maruggio; Gallipoli-Crispiano; Manduria-Fragagnano; Martano-Novoli; Mottola-San Cesario; Leverano-Massafra; Stella Jonica-Otranto. 29 12 novembre 2011 GINNASTICA ARTISTICA i~=qçãëéçêí=`~ë~ê~åç=~ééêçÇ~=~ää~=Ñ~ëÉ=áåíÉêêÉÖáçå~äÉ=áå=páÅáäá~ La nocigliese Rosi Macculi si incorona regina di Puglia alle parallele. Il talento quindicenne della Tomsport di Casarano ha vinto nella prova di ginnastica artistica del campionato regionale di specialità sui 4 attrezzi (parallele, volteggio, corpo libero e trave), ospitata nella palestra della società “La Rosa” di Brindisi e valevole come qualificazione alla fase interregionale che si terrà in questo mese a Capo d’Orlando (Sicilia). Oltre al primo posto della Juniores Macculi, la società casaranese del maestro Tommaso Toma ha registrato le buone prove di Martina Grecuccio (14 anni), seconda al volteggio e quinta al corpo libero, e Giulia Casarano (14 anni), sesta nel corpo libero. Il Salento abbraccia l'Italia under 21 Buttazzo e Labani trionfano alla “Salento Half Marathon” Alla 26esima edizione della mezza maratona di Collepasso c'è il poker personale del vincitore nell'albo d'oro ed il record di tempo tra le donne Martedì 15 novembre allo stadio “Capozza” di Casarano gli “azzurrini” diretti da Ciro Ferrara affronteranno l'Ungheria. Tra i convocati il mediano del Lecce Andrea Bertolacci CALCIO Il Salento si prepara ad accogliere l’Italia under 21 del ct Ciro Ferrara. Martedì 15 novembre è in programma allo stadio “Capozza” di Casarano la sfida degli “azzurrini” contro i pari-età dell’Ungheria (fischio d’inizio alle 17), dopo l’impegno di questo giovedì ad Istanbul. Nelle fila della nazionale italiana è stato convocato il mediano del Lecce Andrea Bertolacci, reduce dalla bella impresa in campionato con la squadra di Eusebio Di Francesco nella vittoria sul campo del Cesena. Così il Tacco d’Italia si prepara a incitare ancora l’azzurro della nazionale, dopo che nel mese di marzo proprio il nostro territorio ha ospitato il girone della fase elite dell’europeo con gli “azzurrini” della nazionale under 17 diretti dal ct Pasquale Salerno. A distanza di otto mesi, il “Capozza” di Casarano ritorna a riabbracciare gli “azzurrini”. Stavolta saranno i talenti italiani under 21, che giungeranno venerdì pomeriggio a Gallipoli di ritorno dall’impegno in Turchia. Sabato è in programma l’allenamento alle 11 al comunale di Taurisano, dove domenica ci sarà la doppia seduta alle 10.30 ed alle 17. Tra i 22 della lista ci sarà il “faraone” del Milan El Shaarawy, convocato l’ultima volta in occasione di Ita- lia-Inghilterra dell’8 febbraio 2011. Assenti Borini per infortunio e Insigne per squalifica. Ecco l’elenco dei convocati da Ciro Ferrara. Portieri: Bardi (Livorno), Colombi (Juve Stabia), Pinsoglio (Pescara). Difensori: Antei (Grosseto), Caldirola (Inter), Capuano (Pescara), Crescenzi (Bari), Donati (Padova), Mori (Empoli), Faraoni (Inter), Santon (Newcastle Utd); Centrocampisti: Bertolacci (Lecce), Crimi (Grosseto), Florenzi (Crotone), Marrone (Juventus), Rossi (Vicenza), Saponara (Empoli). Attaccanti: Destro (Siena), El Shaarawy (Milan), Gabbiadini (Atalanta), Paloschi (Chievo), Ragusa (Reggina). ATLETICA Gianmarco Buttazzo (nella foto) firma il poker nell’albo d’oro della “Salento Half Marathon” di Collepasso. Il portacolori del gruppo sportivo dell’Esercito Italiano ha conquistato la 26esima edizione della kermesse salentina, che ha visto la partecipazione di ben 800 atleti. Il salentino è riuscito a coprire i 21 km, fermando il cronometro a 1h 10’ 33”. Alle sue spalle ha chiuso Lorenzo Villa, alla sua prima partecipazione alla maratona che ha concluso la gara con un tempo di 1h 14’ 22’’ . Terzo Ivano Musardo con 1h 16’ 17’’. Una mezza maratona di 21 km che ha registrato tra le donne il successo della marocchina Soumiya Labani con un tempo 1h 17’ 16’’. La seconda delle donne è giunta con n ritardo di 12 minuti: Paola Bernardo (Amatori Corigliano) con 1h 29’ 46’’. Terzo posto per Rosa Luchena (G. S. Due Sassi Matera) che ha chiuso con 1h 30’ 00’’. Ad Otranto la quinta tappa del Giro d'Italia di ciclocross Domenica 13 novembre saranno circa 300 i partecipanti a “Due ruote a Sud-Est”, gara che si disputerà all’interno del fossato del Castello Aragonese CICLOCROSS “Due ruote a Sud-Est” è il titolo della quinta tappa del Giro d’Italia di Ciclocross in programma domenica 13 novembre ad Otranto. Così, ad 8 anni di distanza dai Mondiali di Monopoli e 15 anni dai campionati italiani di Lecce, finalmente il gotha del ciclocross nazionale tornano a gareggiare in Puglia, contendendosi punti importanti per l’assegnazione definitiva della maglia di vincitore di categoria, che si terrà il prossimo 30 dicembre a Roma, alla fine delle otto tappe del Giro. Saranno circa 300 (per metà agonisti e per l’al- tra metà delle categorie amatoriali di tutta Italia) a cimentarsi in un percorso all’interno del fossato del Castello Aragonese per una lunghezza di circa 2 km, con uno spettacolare passaggio doppio (in andata e ritorno) a ridosso del mare. La gara sarà anche utile al ct azzurro Fausto Scotti (anch’egli presente alla manifestazione) per visionare gli atleti delle categorie internazionali che prenderanno parte ai campionati Europei e Mondiali. La manifestazione è realizzata con il contributo del Comune di Otranto, della Federciclismo di Puglia e con il patrocinio di Puglia Promozione (ex Apt). Seppur in condizioni meteo non favorevoli è stata una grande festa dello sport e dell’atletica con un percorso che ha attraversato, oltre a Collepasso, anche i centri di Aradeo, Seclì e Neviano. Ed a Collepasso è stata l’occasione per le premiazioni del “Salento Tour 2011”. Le premiazioni individuali hanno interessato i primi 50 atleti della classifica generale, tra cui spiccano Sara Grasso (Podistica Parabita), Maria Gargiulo (CUS Lecce), Giovanni Chiriatti (Grecia Salentina Martano), Antonio Zanco (Sportivi Insieme) e Anselmo De Filippo (Podistica Tuglie). Hanno partecipato a tutte le dodici prove del circuito. Premiate, inoltre, le prime dieci società: Saracenatletica Collepasso, Club Correre Galatina, Podistica Unione dei Comuni, Amici Giallorossi Muro Leccese, Podistica Tuglie, Podistica Parabita, Tre Casali San Cesario, Amatori Corigliano, Podistica Duemila Ruffano e Aratletica Aradeo. 30 12 novembre 2011 io PROPRIO io di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo Alessandro Monteduro Gli articoli non firmati si intendono a cura della redazione Originario di Galatina, dove nasce il 15 giugno 1978, si diploma nel 2001 in strumenti a percussione presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce e nel 2008 consegue la laurea di secondo livello in discipline musicali. Studia poi con maestri di fama mondiale in Italia e a Cuba, perfezionandosi nel settore delle percussioni etniche. Dal 1998 fa parte di numerose formazioni orchestrali, tra cui Orchestra di Lecce, Orchestra del Petruzzelli di Bari, Orchestra della Magna Grecia di Taranto, Orchestra Paisiello di Lecce, Orchestra San Carlo di Napoli. Dal 2001 è il percussionista del Festival “la Notte della Taranta”. Nel 2002 e nel 2004 suona con Antonella Ruggero nello spettacolo intitolato Luna crescente. Nel 2008 costituisce la Locomotive Percussion Academy, scuola specializzata nel settore della batteria e percussioni, e la Locomotive Percussion Orchestra in stretta collaborazione con la classe di Strumenti a Percussione del Conservatorio T. Schipa”. Direttore di produzione del “Locomotive Jazz Festival”, vanta notevoli collaborazioni in ambito jazzistico: ha, infatti, suonato per produzioni discografiche come Legend di Raffaele Casarano&Paolo Fresu, Opening di Marco Bardoscia, ecc. Svolge inoltre intensa attività di docente e formatore musicale presso la Locomotive Percussion Academy e la Scuola Media Inferiore di Fasano. Il tratto principale del tuo carattere. La determinazione. Il tuo principale difetto. La determinazione. La qualità che preferisci in una donna? L’intelligenza. E in un uomo? L’onestà. Cosa ci vuole per esserti amico? Pazienza e lealtà, essere di ampie vedute, saper guardare oltre. Cos’è la felicità? Il sorriso di mio figlio. L’ultima volta che hai pianto? Circa due anni fa al risveglio dal mio intervento cardiaco. Di cosa hai paura? Dell’ignoto. Canzone che canti sotto la doccia? Non canto. Musicisti o cantanti preferiti? Ho necessità di cambiare frequentemente, non ascolto un cantante o un genere per molto tempo, quindi non ho musicisti o cantanti preferiti, oppure lo sono tutti quelli che ascolto. Poeti preferiti? Non leggo. Autori preferiti in prosa? Come sopra. Libri preferiti. Ho detto che non leggo, ho paura di essere influenzato…in realtà non mi concedo il tempo per una buona lettura. Attori e attrici preferiti. Antonio Banderas, Nicole Kidman. Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo? Jean Reno. Film preferiti. Al di là dei sogni. I tuoi pittori preferiti. Van Gogh e Klimt. Il colore che preferisci. Blu. Se fossi un animale, saresti? Pantera. Cosa sognavi di fare da grande? Quello che faccio: il musicista. L’incontro che ti ha cambiato la vita? Piero Milesi. La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile? Mia moglie. Quel che detesti più di tutto. Tutto ciò che ostacola il mio percorso. Quanto tempo dedichi alla cura del tuo corpo? 15 minuti al giorno, ho fatto il taglio corto per evitare di farmi i capelli! Piatto preferito. Spaghetti. Il profumo preferito. Non sopporto i profumi. Il fiore che ami. La rosa. La tua stagione preferita? L’estate. Il paese dove vorresti vivere? Italia! In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere? Nel futuro, con l’illusione di trovare un mondo dove l’uomo non commette sempre gli stessi errori. Anno X - n. 434 Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002 Personaggi storici che ammiri di più. Luter King, Puccini. Personaggi storici detestati. Hitler. Cosa faresti per sostenere ciò in cui credi? Investirei tempo ed energie fino al raggiungimento dell’obiettivo. Chi è il tuo eroe vivente? Ogni uomo onesto che con onestà, dignità e fatica affronta la vita. Il tuo sogno ad occhi aperti? Poter fare qualcosa che migliori la vita mia e quella degli altri. Il tuo rimpianto più grande? Nessuno. Cos’è l’amore? Svegliarmi e vedere il volto sereno di mia moglie e mio figlio. Stato attuale del tuo animo. In fermento. Il tuo motto. Chi ha tempo non aspetti tempo. Come vorresti morire? Dopo, durante e per il mio più grande spettacolo. Editore: Belpaese srl Via Gallipoli, 98 - Maglie.Le Tel./Fax 0836.426350 e-mail: [email protected] Stampa: Master Printing Srl, Modugno (Bari) Belpaese è un settimanale distribuito gratuitamente in provincia di Lecce. Per la pubblicità su questo periodico: tel. 0836.426350 La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale, di testi, documenti e fotografie senza autorizzazione. Belpaese s.r.l si riserva il diritto di non pubblicare le inserzioni e le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti che: 1. Siano contrarie agli interessi di Belpaese s.r.l. 2. 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