Acca Cop_158 - Accademia Italiana della Cucina
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Acca Cop_158 - Accademia Italiana della Cucina
I N O S T R I C O N V E G N I IL MARE E L’ALLEVAMENTO DI MASSIMO BORGHETTI Delegato di Civitavecchia “L’Accademia è in prima linea per la salvaguardia delle tradizioni alimentari ma anche e soprattutto per lo studio e la valorizzazione di nuove tecniche di allevamento e produzione: quest’ultime non devono però tradire le peculiarità del territorio”. n occasione della celebrazione del ventesimo anniversario della Delegazione di Civitavecchia, si è svolto un interessante convegno dedicato al pesce di mare e di allevamento. Alla presenza delle autorità cittadine e del Presidente dell’Accademia Giuseppe Dell’Osso, il Delegato di Civitavecchia, Massimo Borghetti, ha aperto i lavori facendo una breve storia dei vent’anni di attività della Delegazione. La prima relazione è stata pronunciata dal dott. Cesare Magugliani, direttore del Centro di piscicoltura di Civitavecchia, il quale ha ricordato che già 2.000 anni fa i Romani allevavano il pesce marino, in particolare spigole e orate, che consideravano varietà molto pregiate, e per il loro utilizzo in cucina abbondano le citazioni nel ricettario “De re coquinaria” di Apicio, del I secolo dopo Cristo. Il pesce di mare, ha precisato il relatore, può essere allevato in modi diversi, sia in mare aperto che in vasche; in ogni caso si tratta sempre di attività sviluppate sotto il controllo della sanità pubblica. L’alimentazione di questi pesci è composta da farine di pesce e farine vegetali, cioè prodotti derivati da alimenti che il pesce trova in natura e di cui si ciba abitualmente. Non è poi da sottovalutare la freschezza in quanto le spigole e le orate d’allevamento arrivano al consumatore dopo poche ore dalla pesca. Questi pesci apportano un’adeguata quantità di proteine nobili facilmente digeribili, sono ricchi di acidi grassi polinsaturi Omega 3 (i cosiddetti “grassi buoni”) e sono più dietetici poiché l’alimentazione fornita dall’uomo permette di controllare meglio la qualità delle loro carni. Spigole e orate, ha con- I cluso Magugliani, sono pesci di primissima qualità e non va dimenticato che, grazie alla loro bassa percentuale di grassi, si possono consumare in porzioni decisamente abbondanti rispetto ad altri alimenti come formaggi, salumi o carni rosse; un regolare consumo di pesce almeno due volte la settimana è consigliabile non solo a chi ha problemi di dieta, ma a chiunque voglia seguire un’alimentazione sana e corretta senza fare eccessivo ricorso ai farmaci. La dottoressa Elena Orban, direttore della Unità di studi sui prodotti ittici facente capo all’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, ha illustrato quello che i prodotti ittici rappresentano nella dieta dell’uomo, cioè un’importante fonte di elementi minerali, di proteine di elevato valore biologico ma soprattutto di acidi grassi polinsaturi Omega 3 per alcuni dei quali - l’acido eicosapentaenoico (Epa) e quello docoenoico (Dha) - i prodotti ittici sono l’unica fonte alimentare significativa. Tali acidi grassi entrano nella costituzione delle nostre membrane cellulari e sono essenziali per lo sviluppo cerebrale e della retina, ma soprattutto sono precursori di molecole chiamate eicosanoidi (prostaglandine, trombossani, leucotrieni), che migliorano la fluidità del sangue prevenendo la formazione di trombi, e hanno importanti funzioni nelle reazioni infiammatorie e in numerose altre funzioni. Medici e nutrizionisti, ha proseguito la relatrice, hanno inserito l’aumento del consumo di pesce tra le regole di un comportamento alimentare che contribuisca a prevenire le malattie cardiovascolari e alcuni tumori. Negli ultimi anni, le produzioni di acquacoltura hanno contribuito in larga parte alla dispo- C I V I L T À D E L L A TAV O L A 2 0 0 5 • N . 1 5 8 • PA G I N A 7 3 I N O S T nibilità, costante sui mercati italiani nella pezzatura desiderata di trote, spigole, orate e nuove specie da allevamento come ombrine, saraghi e altre varietà. In conseguenza di ciò, data l’elevata incidenza di spigole e orate da acquacoltura sul totale presente sul mercato, è stato effettuato un ampio monitoraggio (sempre in via di aggiornamento) delle caratteristiche chimico-nutrizionali-sensoriali e su alcuni aspetti della sicurezza d’uso di tali specie provenienti da allevamenti intensivi e da ambienti lagunari nazionali, allo scopo di verificarne la qualità e la sicurezza alimentare. L’attenzione è stata particolarmente rivolta al tenore in acidi grassi polinsaturi, soprattutto quelli della serie Omega 3, in quanto pareri discordanti affermavano la loro scarsa presenza nel prodotto allevato. I risultati più significativi del confronto tra il prodotto allevato e quello selvatico hanno evidenziato un tenore in grassi generalmente più elevato per le spigole allevate mentre per le orate la differenza non è sempre significativa. La qualità dei grassi è risultata comunque elevata, Gli acidi grassi saturi totali che, contrariamente ai mono e polinsaturi, R I C O favoriscono l’incidenza delle malattie cardiovascolari, erano sempre superiori nel selvatico (32-35% contro 2627% dell’allevato). I polinsaturi erano superiori nelle orate allevate (3032% contro 15-36% del selvatico di origine lagunare) mentre per le spigole allevate i livelli erano paragonabili al selvatico. Il contenuto in Omega 3 totali, ai quali si riconosce un ruolo nella riduzione dei livelli plasmatici di trigliceridi e colesterolo Hdl e nell’inibizione dell’aggregazione piastrinica, era equivalente nelle spigole allevate e da laguna, mentre nelle orate era superiore nel prodotto allevato. La verifica della sicurezza di tali produzioni, effettuata valutando soprattutto pesticidi organoclorurati e Pcb (policlorobifenili), che costituiscono una delle problematiche ambientali più dibattute per l’incidenza sulla salute umana (in quanto si accumulano nella catena alimentare), ha evidenziato nelle carni degli animali da allevamento un contenuto di tali sostanze molto al di sotto dei limiti di legge. Tutto questo conferma la validità alimentare delle produzioni d’acquacoltura nazionali qualora l’allevamento sia condotto in maniera responsabile e corretta. La qualità N V E G N alimentare e la sicurezza di tali prodotti, come per tutti gli alimenti, è infatti in funzione i della filiera produttiva (base genetica, composizione ed igienicità dei mangimi, qualità ed igienicità dell’ambiente acquatico, ecc). Gestire la filiera in modo attento e responsabile può garantire un prodotto sicuro e di qualità. Traendo le conclusioni dei lavori il Presidente dell’Accademia Giuseppe Dell’Osso, che aveva seguito con attenzione e interesse lo svolgimento delle relazioni, si è complimentato con il Delegato Borghetti per l’iniziativa e ha detto: “Tutto questo si inquadra perfettamente in quella svolta culturale che vede l’Accademia in prima linea non solo per la salvaguardia delle tradizioni alimentari ma anche e soprattutto per lo studio e la valorizzazione di nuove tecniche di allevamento e produzione: quest’ultime non devono però tradire le peculiarità del territorio, allontanandosi da quelle tradizioni che sono la storia e la testimonianza tangibile dei costumi di un popolo. E il fatto che la piscicoltura abbia radici tanto lontane nel tempo, come ha dimostrato questo convegno, ne è la prova”. See International Summary page 86 L’ACCADEMIA SULLE PAGINE DELLA RIVISTA “A TAVOLA” La bella rivista mensile “A Tavola”, diretta da Werther Gor ni, è una delle più quotate e interessanti pubblicazioni del settore gastronomico, con una larga diffusione rivolta a un pubblico particolarmente sensibile e qualificato. Questa rivista si occupa ogni mese della nostra Accademia che, in tal modo, si affaccia su un mondo vario e numeroso, illustrando volta a volta la propria attività e i propri obiettivi. L’iniziativa s’inquadra perfettamente nelle direttive del Presidente Dell’Osso intese a far conoscere l’Accademia a un pubblico sempre più vasto, più qualificato e più attento. I La rivista “A Tavola” concede agli Accademici l’abbonamento annuale a 20 € (invece di 49,56). Basta scrivere o telefonare a: redazione “A Tavola”, via Santa Sofia 27 20122 Milano - Tel. 02/58431536, fax 02/58431571. Il fascicolo di gennaio 2005 di “A Tavola” pubblica un testo sui maccheroni al pettine scritto dal Delegato di Carpi-Correggio, Lauro Benetti. C I V I L T À D E L L A TAV O L A 2 0 0 5 • N . 1 5 8 • PA G I N A 7 4