Diapositiva 1 - Liceo Leonardo Da Vinci

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Diapositiva 1 - Liceo Leonardo Da Vinci
1° Convegno della Sezione
Abruzzo e Molise dell’AIRIPA
Quando apprendere è più difficile
Aspetti normali e patologici dei processi di apprendimento
dell'età evolutiva
Pescara, 27 giugno 2015
Il progetto RTI Abruzzo per l'identificazione e
l'intervento precoce sui disturbi di lettura.
Sergio Di Sano
Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche
ARGOMENTI
1. Identificare i DSA e
supportare i bambini a
rischio: l’approccio RTI
3.Livello 2: Intervento
standard in piccolo gruppo
2. Livello 1: istruzione generale
4. Livello 3: intervento individuale
Bisogni educativi speciali (BES)
e inclusione
Argomenti
• Intervenire per prevenire
• L’approccio RTI
– Screening universale
– Monitoraggio dei progressi
– Programma di prevenzione a tre livelli (strati)
• Primaria
• Secondaria
• Terziaria
Intervenire per prevenire
• Obiettivo della ricerca sulla dislessia: aiutare i bambini che
«fanno fatica» nella lettura
• Rispetto a questo obiettivo sono possibili due approcci
– “wait to fail” (WTF)
– “response to intervention” (RTI).
Modello “wait to fail” e Modello “response to
intervention” (RTI)
Modello “wait to fail
• Aspettare di poter dire con certezza che il bambino è
dislessico prima di avviare un intervento
Modello “response to intervention” (RTI)
• Intervenire fin da subito sui bambini con difficoltà
• Se i bambini “resistono” all’intervento educativo vengono
inviati per una valutazione da parte di professionisti.
Modello “response to intervention” (RTI)
Da un punto di vista economico è vantaggioso
• Maggiore impegno didattico
• Risorse spese meglio in ambito clinico
– Solo per i casi più gravi
.
Identificazione precoce e intervento
• Come osservano Bursuck e Blanks (2010)
– circa l’80% dei bambini non sembra avere difficoltà di
lettura con il normale insegnamento
– circa il 15% manifesta difficoltà di lettura ma poi
recupera dopo un intervento specifico
– circa il 5% continua a manifestare disturbi di lettura
Identificazione precoce e intervento
• Come individuare i bambini che hanno bisogno
di un intervento più intensivo?
• Pratiche di lettura «evidence-based»
Vaughn e Fuchs (2003)
• Vaughn e Fuchs (2003)
– Propongono un approccio response-to-intervention all’identificazione
dei DSA nel quale questi disturbi vengono ridefiniti come «risposta
inadeguata all’istruzione»
– Esaminano promesse e potenziali insidie di questa proposta
ASPETTI ECONOMICI
• Numero crescente di studenti diagnosticati con DSA
• Il costo per studente dei servizi di educazione speciale è
maggiore del costo per l’educazione generale (più del
doppio)
Vaughn e Fuchs (2003)
PROMESSE
• Identificazione studenti in base al rischio e non al deficit
• Identificazione precoce e istruzione di studenti con DSA
• Riduzione del bias (dei pregiudizi) di identificazione
• Forte accento sulle conseguenze per lo studente
Vaughn e Fuchs (2003)
POTENZIALI INSIDIE
• Integrità del concetto di DSA
• Esigenza di interventi e metodi di valutazione validati
• Adeguatezza della risposta all’istruzione come punto finale
nell’identificazione
• L’intensità di istruzione appropriata
• L’esigenza di personale adeguatamente formato
• Definizione di un giusto processo –passaggio tra livelli
Fuchs e Vaughn (2012)
Progressi degli ultimi 10 anni rispetto agli obiettivi
dell’approccio RTI
• Ridurre l’incidenza delle difficoltà scolastiche
• Aumentare la validità delle procedure di identificazione dei
DSA
Tre categorie
(1) Valutazione
(2) Istruzione
(3) Politica
Modello “response to intervention” (RTI)
• Vantaggi
– Identificazione precoce
– Focus sulla prevenzione
– Implicazioni per la programmazione scolastica
• Definizione di DSA
– Assenza cronica di risposta a forme di istruzione che generalmente
sono efficaci
Modello “response to intervention” (RTI)
• Differenziare due spiegazioni del basso successo scolastico
– Istruzione inadeguata
– Disturbo specifico di apprendimento
• Sistema di prevenzione multilivello: tre livelli di prevenzione e
intervento
– I livello - Prevenzione primaria
• educazione generale
– II livello - Prevenzione secondaria
• istruzione aggiuntiva (tutoraggio in piccolo gruppo)
– III livello - Intervento terziario
• programmazione individualizzata
Modello “response to intervention” (RTI)
• Due obiettivi
– Dare un supporto via via crescente ai bambini a rischio, in chiave
preventiva
– Identificare i bambini con DSA in base al fatto che «resistono al
trattamento»
• Distinguere
– Risposta all’istruzione (livello I)
– Risposta all’intervento (livelli II e III)
Modello “response to intervention” (RTI)
• Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
• Livello II: il ruolo dell’intervento
• Livello III: livello più intensivo di educazione speciale
Livello I: metodo efficace di
insegnamento della lettura
• Programma di educazione generale scientificamente
basato per tutti
• Valutazione delle acquisizioni di riferimento almeno tre
volte l’anno
• Assunzione: risulta efficace per l’80%
Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
• Insegnanti ben preparati
– forniscono istruzione differenziata efficace per tutti i
bambini
– valutare il successo dei bambini negli obiettivi
curriculari.
• La responsività di uno studente all’istruzione fa
riferimento alla
– Prestazione alla popolazione più ampia degli studenti
rispetto alle norme locali e/o statali per la classe
Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
• Una valutazione dell'efficacia degli insegnanti a
livello 1 è essenziale
• Si ottiene confrontando il tasso di rendimento degli
studenti in una classe con quella di classi simili
Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
Due tipi di processi
• Dall’alto in basso
– Comprensione
– Narrazione
• Dal basso in alto
– Visivi
– Fonologici
Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
DAL BASSO IN ALTO
• Consapevolezza fonemica
– Riconoscere i suoni, fonderli, segmentarli
• Fonetica
– Collegare i suoni a lettere/gruppi di lettere
• Fluenza
– Rilettura assistita di un testo, lettura corale
– WCPM (word-correct-per-minute)
Livello I: metodo efficace di insegnamento della lettura
DAL ALTO IN BASSO
• Vocabolario
– Istruzione diretta e indiretta, inferenze lessicali, spiegare le parole nel
contesto
• Comprensione
– Uso di strategie: monitorare la comprensione, usare conoscenze
precedenti, fare previsioni, fare domande e dare risposte,
riconoscere la struttura della storia, sintetizzare
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
• Valutazione formale in classe
– Somministrazione di test oggettivi da parte dell’insegnante per
misurare la competenza degli studenti
• Quattro tipi di valutazione
–
–
–
–
Screening
Monitoraggio dei progressi
Diagnosi
Valutazione in uscita
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
screening
Screening
•
•
•
•
•
Un test breve somministrato a tutti
Identificare bambini a rischio per la lettura
Finalizzato alla prevenzione precoce
Può essere somministrato a inizio/metà anno scolastico
Tre categorie: ad alto rischio / a rischio / a basso rischio
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
screening
• Misure (scuola dell’infanzia)
– Fluenza nella denominazione di lettere
– Fluenza nell’identificazione del suono iniziale
– Fluenza nella segmentazione fonemica
• Misure (I elementare)
– Fluenza nella denominazione di lettere
– Fluenza nella segmentazione fonemica
– Fluenza con la decodifica di brevi sequenze di lettere
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
screening
• Test di screening iniziale
– somministrato una sola volta: molti falsi positivi
– Combinato con il monitoraggio dei progressi (Fuchs e Fuchs, 2008)
TRE PASSI
• Screening iniziale
• Tutti i bambini (oppure solo quelli al di sotto della mediana)
partecipano al monitoraggio dei progressi per 6-8 settimane
• Se migliorano: non sono a rischio
• Altrimenti passano al II livello
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
monitoraggio dei progressi
•
•
•
•
Valutazione frequente dei bambini
Grafico dell’evoluzione dei punteggi nel corso del tempo
Interpolazione dei punti con una linea
Calcolo della pendenza (tasso di crescita/apprendimento)
• Due tipi di monitoraggio dei progressi
– Misurazione della padronanza
– Misurazione dell’esito generale
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
monitoraggio dei progressi
Misurazione della padronanza
• Determinare la gerarchia di abilità
• Progettare un test basato su un criterio per ciascuna abilità della
gerarchia
Misurazione di esito generale
•
•
•
•
Procedura standardizzata
Focus a lungo termine (metodi e contenuto rimangono costanti)
Basato sulla fluenza (accuratezza e velocità)
Esempio: Misurazioni basate sul curriculum (CBM)
Il ruolo della valutazione nell’approccio RTI
monitoraggio dei progressi
Misurazione basata sul curriculum (CBM)
•
•
Campionamento del curriculum
Indicatore globale di competenza
•
Scuola dell’infanzia
–
–
–
•
Prima elementare
–
–
–
•
All’inizio: fluenza nella lettura di non parole (sequenze di lettere)
Da gennaio: fluenza nella lettura di brani
In alternativa (per tutta la prima): fluenza nella lettura di parole
Seconda e terza
–
•
Fluenza nella segmentazione fonemica
Denominazione rapida di lettere
Fluenza nei suoni delle lettere (identificazione di lettere)
Fluenza nella lettura di brano
Quarta e quinta
–
Comprensione, maze fluency (cloze)
Obiettivi
• Costruire un programma di istruzione alla lettura efficace
– Attività curricolare
– Rivolto a tutti i bambini
• Sviluppare una procedura valida di identificazione di
bambini a rischio
• Mettere a punto un intervento integrativo efficace
– svolto in piccolo gruppo
– rivolto a bambini a rischio
Monitoraggio dei progressi di Sara
(parole lette correttamente in un minuto)
Words Read Correctly
Sarah Smith
Reading 2
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
32
May
Monitoraggio dei progressi di Jessica
(parole lette correttamente in un minuto)
Words Read Correctly
180
Jessica Jones
Reading 2
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
33
May
Punteggio alla prova di fluenza (sillabe lette
correttamente in un minuto) per il gruppo curricolare
GRAFICO PENDENZE
160,00
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
y = 3,9282x + 95,95
y = 3,6452x + 58,41
y = 2,9923x + 22,21
0
2
4
Gruppo A
Lineare (Gruppo A)
Gruppo A (< -1DS)
6
Gruppo B
Lineare (Gruppo B)
8
10
Gruppo C
Lineare (Gruppo C)
Gruppo B (tra -1 e +1 DS)
Gruppo C (> 1DS)
CLASS STATISTICS: Computation
Identify
students
whose
response
to general
education
< class
peers.
Teacher: Mrs . Smith
Report through 3/17
Score
Average score
39.5
Standard deviation
12.6
Discrepancy criterion
26.9
Slope
Average slope
+0.98
Standard deviation
0.53
Discrepancy criterion
+0.45
Students identified with dual discrepancy criterion
Score
Slope
Anthony Jones
19.0
+0.05
Erica Jernigan
18.0
+0.23
35
Donald Ross
Using CBM to
test
effectiveness
of adaptations
to class
instruction
Computation 4
70
D
I
G
I
T
S
60
50
G
38
40
30
20
10
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
Wait. Not e nough scores for de cision.
You need at least 8 scores to make a decision.
A1
S1
M1
M2
M3
D1
D2
D3
F1
F2
36
May
Laura Smith
Student
data
trend <
goal line:
Computation 3
50
D
40
I
G
30
I
T 20
S
G
T
14
10
Make a
teaching
change.
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
Uh-oh! Make a teaching change.
Student's rate of progress is less than the goal line.
A1
S1
S2
M1
M2
D1
37
May
Student
data
trand >
goal
line:
Brian Jones
Computation 3
50
T
D
40
I
G
30
I
T 20
S
G
12
10
Raise
the
goal.
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
Apr
OK!! Raise the goal.
Student's rate of progress exceeds the goal line
A1
S1
S2
M1
M2
D1
38
May
Livello II: intervento standard in
piccolo gruppo
• Attività più intensiva
– In piccolo gruppo
– In aggiunta all’attività curricolare
– Con una persona esperta
• Servizio limitato nel tempo
• Iniziato dopo invio formale, notificato ai genitori e con il
loro consenso
Livello II: intervento standard in
piccolo gruppo
• Intervento in piccolo gruppo
– trattamenti testati dalla ricerca
– Operatori formati all’uso dei trattamenti
– Documentazione dettagliata della loro responsività del
bambino
Confronto tra GC (gruppo curricolare a rischio) e
GS (gruppo integrativo a rischio)
25,00
22,21
20,00
19,55
15,00
GRUPPO CURR
GRUPPO INT
10,00
5,26
5,00
2,99
0,00
MEDIA INTERCETTA
MEDIA PENDENZA
Pendenza nei bambini a rischio del
gruppo sperimentale
140
•
•
•
•
120
100
80
60
40
Pianificazione del programma di intervento
Documentazione dei progressi verso scopi definiti
Verifica della fedeltà dell’intervento
Confronto con norme locali se disponibili
20
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Serie1
Serie2
Serie3
Serie4
Serie5
Serie6
Serie7
Serie8
Serie9
Serie10
Serie11
Lineare (Serie1)
Lineare (Serie2)
Lineare (Serie3)
Lineare (Serie4)
Lineare (Serie5)
Lineare (Serie6)
Lineare (Serie6)
Lineare (Serie7)
Lineare (Serie8)
Lineare (Serie9)
Lineare (Serie10)
Lineare (Serie11)
10
Regular
Education
Special
Education
140
WORDS READ CORRECTLY
120
Slope = .97
(SD = .14)
Motivational
Contract
100
Lower
Reading
Material
Final e
and Vowel
Teams
Monitoring
Errors
80
G
60
40
20
0
Sep
Oct
Nov
Dec
Jan
Feb
Mar
43
Apr
May
Livello III: intervento individuale
• Valutazione approfondita di un team multidisciplinare
• Determinazione dell’ammissibilità per i servizi di
educazione speciale
Livello III: intervento individuale
• Bassa prestazione scolastica
• Valutazione approfondita da parte di un team
multidisciplinare
• Determinazione dell’ammissibilità per i servizi di
educazione speciale
• Può essere condotto con le risorse e la competenza
tecnica dei professionisti dell’educazione speciale
Livello III: intervento individuale
• La valutazione porta all’intervento
• Valutazione delle sotto-abilità rilevanti
• Definizione e implementazione di un piano di
intervento
• Valutazione dei risultati