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LA VENARIA REALE
LE PROPOSTE PER LE SCUOLE
Il 13 ottobre 2007, dopo 2 secoli di abbandono ed una straordinaria opera di restauro durata 8
anni, apre al pubblico la Reggia di Venaria Reale, uno dei più significativi esempi della
magnificenza dell’architettura e dell’arte barocca internazionale del XVII e XVIII secolo.
L’eccezionale evento è segnato dall’inaugurazione della grande mostra La Reggia di Venaria e i
Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea (13 ottobre 2007 – 30 marzo 2008)
realizzata, per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Piemonte,
dall’Associazione Castello di Rivoli e curata da un prestigioso comitato scientifico presieduto da
Enrico Castelnuovo.
Nella convinzione che la conoscenza del patrimonio storico-artistico contribuisca non solo a fornire
ai ragazzi strumenti utili per l’interpretazione della realtà che ci circonda, ma assicuri anche,
proprio attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni, la tutela, la conservazione e la
valorizzazione del bene stesso, i Servizi Educativi hanno predisposto un’accoglienza particolare
per le classi di ogni ordine e grado.
Sono stati ideati percorsi di visita che privilegiano letture multidisciplinari, appositamente calibrate
sull’età e sulle esigenze dei ragazzi: la storia e il contesto dell’Ancien Régime, l’analisi dell’arte e
dell’architettura barocca e il confronto con le fonti letterarie per le classi di scuola secondaria;
l’attenzione per la forma, il colore, la luce, il materiale e gli elementi decorativi ricorrenti per i
bambini della scuola primaria e dell’infanzia.
Segnaliamo, infine, che il sistema della Venaria Reale presenta numerose altre possibilità di visita:
oltre alla Reggia e al ricco percorso espositivo dedicato alla corte sabauda, è possibile apprezzare
i suoi Giardini, scoprire il Parco La Mandria o passeggiare nel suggestivo borgo cittadino,
dedicando alla conoscenza del luogo anche più giorni.
Di seguito potrete trovare sintetiche indicazioni sulle proposte offerte alle scuole e brevi schede
descrittive dedicate alla mostra, alla Reggia ed ai Giardini.
Per maggiori informazione vi indichiamo di visionare il sito www.lavenariareale.it.
La Venaria Reale - Servizi Educativi
E-mail: [email protected] - [email protected]
Per la scuola dell’infanzia (ultimo anno) e la scuola primaria
Itinerari tematici di mezza giornata alla Reggia durante la mostra:
• Ritratti di duchi, re e regine
• Una Reggia di luce
• C’è un gran traffico alla Reggia!
• Animali a spasso tra i saloni
Itinerari tematici di mezza giornata ai Giardini:
• Fauci voraci e vortici fatali
• Alberi di fumo, bronzo, marmo, legno e…
• Il Giardino degli Dei
Itinerari tematici di una giornata:
• La Reggia e i Giardini
- L’intrepida cacciatrice. Storie di miti ed eroi
- La natura dalla Reggia ai Giardini
- Artisti a corte. Viaggio al centro della materia
•
La Reggia e il borgo antico cittadino (in collaborazione con la Città di Venaria Reale):
in fase di definizione
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado
Itinerari tematici di mezza giornata alla Reggia durante la mostra:
• L’Assolutismo e l’organizzazione dello spazio: la città e le regge di piacere
• Forme barocche. Sogni e tracce di re e architetti
• Gli artisti di corte
• Il ritratto tra simbolo e storia
• Vita di corte (la caccia, gli abiti, la tavola, “Ripopolare la Reggia” di Peter Greenaway)
• Filippo Juvarra: architetto della luce
Itinerari tematici di mezza giornata ai Giardini:
• Il Giardino degli Dei
• Alberi di fumo, bronzo, marmo, legno e…
Itinerari di una giornata:
• La Reggia e i Giardini
- L’intrepida cacciatrice. Storie di miti ed eroi
- La natura interpretata, rappresentata e vissuta dalla Reggia ai Giardini
- Tre sovrani e quattro architetti: storie, visioni, progetti e paesaggi
•
La Reggia e il borgo antico cittadino (in collaborazione con la Città di Venaria Reale):
in fase di definizione
La Venaria Reale - Servizi Educativi
E-mail: [email protected] - [email protected]
MATERIALE DIDATTICO DI APPROFONDIMENTO A DISPOSIZIONE DEGLI INSEGNANTI:
Al fine di preparare la visita, gli insegnanti possono visionare le schede didattiche direttamente sul
sito internet www.lavenariareale.it (in rete a partire dal 30 settembre 2007)
VISITE GUIDATE PRE-COGNITIVE PER GLI INSEGNANTI:
Visite gratuite di prima conoscenza del luogo sono organizzate ogni giovedì pomeriggio alle ore
17.00, inoltre specifici percorsi di formazione saranno attivati durante l’anno scolastico 2007-2008.
E’ necessaria la prenotazione: tel. 800 329 329
COSTI:
INGRESSO REGGIA SCUOLE:
€ 4,00 A STUDENTE
INGRESSO GIARDINI SCUOLE:
€ 1,00 A STUDENTE
VISITA GUIDATA REGGIA:
€ 60,00 A GRUPPO (N. MASSIMO PARTECIPANTI 25)
VISITA GUIDATA GIARDINI:
€ 60,00 A GRUPPO (N. MASSIMO PARTECIPANTI 25)
VISITA GUIDATA REGGIA + ATTIVITÀ NEI GIARDINI:
€ 110,00 A GRUPPO (N. MASSIMO PARTECIPANTI 25)
VISITA GUIDATA REGGIA + BORGO ANTICO CITTADINO: DA
DEFINIRE
INGRESSO GRATUITO PER GLI INSEGNANTI ACCOMPAGNATORI
LUOGO:
Reggia di Venaria Reale
Piazza della Repubblica - Venaria Reale (Torino)
ORARI:
martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica
venerdì
Giorno di chiusura
CATALOGO MOSTRA:
Umberto Allemandi & C. Editore
ore 9 - 20
ore 9 - 17
lunedì
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Sito internet: www.lavenariareale.it
Numero Verde: 800 329 329
E-mail: [email protected] - [email protected]
Al momento della prenotazione verrà inviato alle classi il regolamento relativo alla visita
La Venaria Reale - Servizi Educativi
E-mail: [email protected] - [email protected]
LA MOSTRA
La Reggia di Venaria e i Savoia.
Arte, magnificenza e storia di una corte europea
(13 ottobre 2007 – 30 marzo 2008)
La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea è la grande
mostra che inaugura lo splendore ritrovato della Reggia di Venaria Reale. Realizzata per conto del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per la Regione Piemonte dall’Associazione Castello di
Rivoli, l’esposizione è stata curata sotto il profilo scientifico dal professore Enrico Castelnuovo e da
un comitato di studiosi, su un progetto dell’architetto Giorgio Lombardi realizzato da Studio Glass e
dall’architetto Daniela Ferretti.
Il percorso espositivo si snoda all’interno degli splendidi spazi della Reggia e narra, attraverso 400
opere provenienti da 40 tra i più importanti musei internazionali, da 20 raccolte pubbliche e
collezioni private italiane, tre secoli di storia della dinastia sabauda dal Cinquecento alla fine del
Settecento, articolandosi intorno a quattro temi principali: le vicende storiche, i fasti della vita di
corte, il gusto nella committenza artistica e la straordinaria politica degli spazi, cifra stessa
dell’ambizione e del senso della sovranità dei Savoia.
L’indagine storica ripercorre innanzitutto la durata millenaria della dinastia -caso tra i più
significativi in Europa- e la continuità territoriale e di governo, che contraddistinse i Savoia per la
capacità di realizzare tra Cinque e Settecento uno Stato moderno secondo i princìpi
dell’Assolutismo. Ancora: la straordinaria vocazione militare e la strategia delle alleanze
matrimoniali, attraverso le quali prima i duchi e poi i re seppero mantenere e rafforzare nei secoli le
loro prerogative. I protagonisti e i momenti salienti, saranno resi con un allestimento scenico di
opere di grande impatto visivo, posto in continuo dialogo con le architetture della Reggia.
Il tema della committenza artistica e della politica dei ritratti, all’epoca misura del prestigio sociale e
politico, è affrontato con un linguaggio che valorizza dipinti di grandi artisti come Antonie Van Dyck
e Guido Reni, ma anche attraverso le opere commissionate a scultori, miniatori, armieri, ebanisti
dell’epoca. Il Prado, il Louvre, l’Hermitage, Versailles, il Victoria and Albert Museum, la
Gemäldegalerie di Berlino prestano opere d’arte e oggetti preziosi legati alla storia della dinastia:
dipinti, mobili, porcellane, argenti, busti, arazzi e altri elementi decorativi di grande qualità artistica
sono posti in relazione con gli ambienti della residenza, prodotto dello stesso gusto artistico e
culturale. Grande rilievo ha in mostra il tema dell’architettura, attorno a cui i Savoia costruirono la
più alta rappresentazione del loro prestigio e potere. Le opere architettoniche, l’urbanistica e
l’organizzazione del territorio sono i punti di forza della grande politica d’immagine adottata dai
Savoia per competere con le più importanti corti europee. La Venaria Reale ritrova il suo ruolo
centrale rispetto allo sviluppo del sistema di residenze sabaude e alla progressiva formazione di
Torino capitale.
La necessità di dare profondità alle ricostruzione storica e la volontà di dare risalto al grande
spettacolo della vita di corte hanno richiesto il concorso di una molteplicità di linguaggi,
coniugando rigore scientifico e aspetti divulgativi. Innovative forme di allestimento concorrono
infatti a valorizzare opere di artisti quali Anton Van Dyck, Charles Dauphin, Guido Reni, Guglielmo
Caccia detto il Moncalvo, Artemisia Gentileschi, Giovanna Garzoni, Jan Miel, Bernardo Bellotto,
Martin Van Meytens, Vttorio Amedeo Cignaroli, Louis Michel Van Loo, suggestive incisioni tratte
dal Theatrum Sabaudiae, progetti firmati Andrè Le Notre, Filippo Juvarra, Gaurino Guarini, arazzi,
mobili, argenti, porcellane, splendidi prodotti delle arti decorative, insieme esempi di eccellenza
artistica e importanti documenti storici.
Un ruolo centrale del percorso è affidato, inoltre, alla spettacolare installazione Ripopolare la
Reggia, curata dal regista Peter Greenaway, chiamato a restituire attraverso immagini, suoni e
musiche momenti di vita dei sovrani e dei loro cortigiani, dai riti della caccia alle feste, dagli episodi
tratti dalla quotidianità alle grandi occasioni pubbliche.
La Venaria Reale - Servizi Educativi
E-mail: [email protected] - [email protected]
LA REGGIA
La Venaria Reale e la sua Reggia.
Stupore barocco e loisir contemporaneo
Restituita da una straordinaria opera di restauro alla magnificenza barocca cui fu ispirata nel ‘600
per entrare nel novero delle grandi residenze europee, la Grande Reggia, cuore del complesso
monumentale della Venaria Reale, si appresta a tornare più di tre secoli dopo simbolo di modernità
e cultura. Concepita per essere la nuova Corte del loisir contemporaneo, la Reggia di Venaria, in
sintonia con le più grandi istituzioni internazionali, si propone come centro di produzione
culturale e luogo di svago, in grado di offrire al grande pubblico italiano e internazionale i
piaceri di arte, storia e architettura in un paesaggio straordinario.
L’inaugurazione della Reggia è la tappa fondamentale del progetto di recupero della Venaria
Reale. L’edificio monumentale, di 80 mila metri quadrati di superficie, con i suoi molteplici corpi di
fabbrica, conta da solo alcune delle più alte espressioni del Barocco europeo: il Salone di Diana,
capolavoro seicentesco di Amedeo di Castellamonte, la Galleria Grande, la Chiesa di Sant’Uberto,
il complesso di Citroniera e Scuderia Grande, opere del genio settecentesco di Filippo Juvarra.
Vista dall’alto, la Reggia disegna intorno a sé uno spazio di 950 mila metri quadrati di architetture
e parchi indivisi e rappresenta il perno dal quale si articolano in tutt’uno 80 ettari di Giardini, (tra i
più vasti in Italia), con una Peschiera Grande di 11 milioni di litri d’acqua, il Centro Storico
cittadino, il Borgo Castello e la Cascina Rubbianetta in un orizzonte di boschi e castelli che si
perde a sua volta negli oltre 6.000 ettari di verde del Parco La Mandria.
I 1.000 metri quadrati di affreschi e i 145.000 metri quadrati di stucchi e intonaci della Reggia di
Venaria hanno ritrovato la loro vivacità e la solennità dei giochi di luce e di colore. Il restauro ha
interessato non solo gli ambienti, ma anche le opere d’arte della Reggia. I dieci dipinti raffiguranti
scene di caccia di Jan Miel, tornano, restaurati, nella loro collocazione originaria nel Salone di
Diana, insieme a sei delle dieci Principesse a Cavallo. Restituite alla Chiesa di Sant’ Uberto, già da
settembre 2006, anche le due preziose Pale degli altari laterali di Francesco Trevisani e
Sebastiano Ricci e le due più piccole delle cappelle laterali di Sebastiano Conca.
L’allestimento permanente, che accompagnerà il visitatore lungo il percorso di visita della Reggia
attraverso le fasi di formazione architettonica dell’edificio, è stato concepito in rapporto di dialogo
con le esposizioni temporanee a tema che verranno di volta in volta realizzate ed è aperto a nuove
integrazioni e arricchimenti.
Quale contrappunto all’allestimento, che si snoda dalla parte sotterranea a quella monumentale,
sono stati lasciati per scelta alla sola veste architettonica e decorativa i quattro ambienti più
importanti della Reggia: il Salone di Diana, la Galleria Grande, la Chiesa di Sant’Uberto e la
Galleria Alfieriana.
La Venaria Reale si colloca al centro del Circuito delle Residenze Reali del Piemonte, ed è la porta
d’accesso della Corona di delitiae, connessa con il Polo Reale di Torino e con il sistema museale
concentrico del capoluogo piemontese di prossima progettazione nell’ambito degli eventi in
calendario per Torino 2011.
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I GIARDINI
Verso l’infinito. I Giardini della Venaria Reale.
I Giardini della Reggia di Venaria Reale rappresentano una delle più significative citazioni
dell’arte del giardino barocco internazionale del XVII e XVIII secolo: uno stretto connubio tra
antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto
incorniciato in una visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani, per la
magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco
La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi: sono i Giardini della Venaria Reale.
La Venaria Reale fu voluta da Carlo Emanuele II di Savoia intorno alla metà del Seicento quale
residenza “di piacere e di caccia” per la corte: l’architetto Amedeo di Castellamonte plasmò il
borgo, il palazzo con i suoi servizi, i giardini e i boschi di caccia (ciò che oggi è il Parco La
Mandria) in un unicum di scenografie architettonico-ambientali in modo da creare un grandioso
complesso monumentale governato da un solo asse di simmetria, ancora adesso ben identificabile
nella Via Maestra del Borgo antico che prosegue idealmente nei Giardini. Il progetto seicentesco
aveva previsto la realizzazione di un Giardino all’italiana articolato su tre livelli con una ricca
presenza scultorea e decorativa rappresentata dalla Citroniera, Loggia a Teatro, Fontana
dell’Ercole, Tempio di Diana e da circa quattrocento fra busti, bassorilievi, statue, telamoni. A
partire dal 1699 il parco viene completamente riformulato secondo i canoni del Giardino alla
francese con la completa demolizione o smembramento dell’apparato precedente, per arrivare ad
una sua nuova definizione all’infinito con un’estensione in lunghezza di circa 1,5 chilometri,
equiparabile a quella del Gran Canale di Versailles. Con l’occupazione napoleonica del 1798, la
Reggia ed i suoi Giardini iniziano a conoscere un lento ma inarrestabile declino, continuato anche
dopo la Restaurazione e fino al Novecento inoltrato, quando l’intero complesso fu adibito a
caserma e luogo di esercitazione militare per poi essere abbandonato.
Dopo 2 secoli di utilizzo improprio ed abbandono totale, la rovina degli 80 ettari dell’area era tale
da non consentire più neanche la possibilità di percepire i frammenti di quella che era stata la
conformazione originale dei Giardini. Un complesso progetto di restauro da 25 milioni di euro,
promosso e curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e
dalla Regione Piemonte, ha permesso un’operazione senza precedenti: la ricostruzione vera e
propria di un paesaggio, con i suoi segni storici ma anche con una peculiare attenzione all’estetica
ed alla fruizione moderna.
La presenza di nuove straordinarie opere d’arte contemporanea realizzate da Giuseppe
Penone è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Compagnia di San Paolo e del
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.
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