Attività ittiogeniche 2015

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Attività ittiogeniche 2015
ATTIVITÀ ITTIOGENICHE - ANNO 2015
Queste attività, previste dal Programma di Ripopolamento Ittico 2015 come obblighi ittiogenici,
vengono realizzate dalla Provincia in collaborazione con la F.I.P.S.A.S., per le acque “libere”, cioè
acque che non ricadono all’interno di diritti esclusivi di pesca o acque per le quali i titolari hanno
sottoscritto convenzioni con la Provincia di Lecco finalizzate alla liberalizzazione dell’attività di
pesca. Mentre nelle acque a gestione privata gli interventi sono realizzati a carico dei titolari dei
diritti esclusivi di pesca.
LE OPERE ITTIOGENICHE
Una moderna gestione delle risorse ittiche, più che le attività di ripopolamento, deve considerare
tutti quegli interventi che favoriscono la riproduzione naturale dei pesci. Infatti la riproduzione
naturale da maggiori garanzie di riuscita e riduce sensibilmente i rischi dovuti ai ripopolamenti,
quali:
-
-
-
Introduzione di specie ittiche alloctone. Tale eventualità in Provincia di Lecco non sarebbe
possibile, infatti in Provincia di Lecco tutto il pesce utilizzato nei ripopolamenti (anguilla
esclusa, ma si tratta di una specie inconfondibile) proviene dal centro ittiogenico di Fiumelatte.
Usiamo il condizionale perché purtroppo si sono verificate e si verificheranno ancora, delle
immissioni abusive che hanno portato nel nostro territorio specie ittiche alloctone dannose. Al
momento le specie alloctone rilevate sono: Pesce siluro, Carassio, Gardon, Abramide,
Pseudorasbora, Rodeo amaro, Cobite di stagno orientale, Aspio (un solo esemplare nel Lago
di Annone).
Trasmissione di patologie tipiche degli allevamenti intensivi;
Sovappopolalmento. Se un determinato ambiente ospita un popolamento ittico di X individui, è
perché quell’ambiente, in quelle condizioni, ha quel determinato equilibrio. Quindi qualsiasi
immissione porterà a squilibri. In altre parole, se di pesce ce ne è poco rispetto a quanto ce ne
potrebbe essere, è perché vi sono condizioni avverse al suo sviluppo ed immettendo altro
pesce non si fa che peggiorare la situazione. Se davvero si vuol fare aumentare il popolamento
ittico, occorre intervenire sulle cause che ostacolano il suo sviluppo.
Tipico è l’esempio di un torrente sottoposto ad una derivazione idrica; prima della derivazione il
torrente ospitava, ad esempio, una popolazione di 100 individui di trota fario distribuiti fra le
varie classi di età. Dopo l’entrata in funzione della derivazione idrica, quando nel torrente
scorre il solo deflusso minimo vitale, la popolazione si è ridotta a 20 esemplari ed inoltre
mancano alcune classi di età. È evidente che il problema non lo si risolve introducendo gli 80
pesci che mancano, perché per risolvere il problema occorrerebbe rimuovere la causa e non
agire sul suo effetto. Lo stesso esempio lo si può fare con un alveo artificializzato, con la
presenza di sbarramenti invalicabili, con interventi di sfalcio della vegetazione o di
manutenzione idraulica praticati in modo scorretto, con scarichi abusivi, con la presenza di
specie ittiche alloctone, con la pesca praticata in modo scorretto e con tutte le altre cause che
in qualche modo interferiscono con il corretto sviluppo della fauna ittica.
Inoltre, siccome è impossibile stabilire con precisione la capacità portante di un ambiente, un
ripopolamento non sarà mai perfettamente calibrato;
Impoverimento genetico. La riproduzione artificiale interrompe il meccanismo che per milioni di
anni ha consentito agli esseri viventi di adattarsi all’ambiente, l’evoluzione. Infatti in natura solo
i migliori, quelli che meglio si adattano all’ambiente, si riproducono. Quando si recuperano dei
riproduttori per effettuare la riproduzione artificiale, non c’è modo di sapere se questi sono “i
migliori” e quindi si corre il concreto rischio di diffondere geni inidonei alle condizioni ambientali
che andranno a scapito dei geni dei migliori perché i soggetti provenienti dal ripopolamento
saranno numericamente competitivi nei confronti di quelli derivanti dalla riproduzione naturale.
Per questi motivi la Provincia di Lecco da parecchio peso nel Programma di Ripopolamento Ittico
alle opere ittiogeniche nei confronti delle immissioni di fauna ittica.
Nelle tabelle sottostanti sono descritte le principali attività ittiogeniche effettuate nel territorio
provinciale nell’anno 2015 Il significato di ciascuna attività viene descritto con una breve nota
introduttiva.
LE LEGNAIE
Si tratta di strutture composte da cumuli di un numero variabile di fascine (da 20 a 160) a seconda
dell’ambiente nel quale sono realizzate. Le fascine sono lunghe circa 2 m e pesanti
approssimativamente 20 kg ciascuna possono essere di: rovere, carpino, frassino, robinia, ed altre
essenze forestali.
Le fascine vengono poste all’interno di un recinto di pali piantati nel fondo, oppure vengono
appesantite con sacchi di materiale biodegradabile (juta) all’interno dei quali si mettono pietre o
sabbia. Le legnaie sono realizzate poco prima della riproduzione del Persico reale che le utilizza
per la deposizione dei nastri ovarici. L'allestimento di legnaie è senz'altro uno dei metodi più
efficaci per incrementare la presenza di questa specie per la quale è poco utile il ricorso alle
immissioni, considerata la sua elevata prolificità.
Inoltre, tra i rami delle fascine, si rifugiano diverse altre specie di pesci, in particolare allo stadio di
novellame il quale può nutrirsi sfruttando le correnti e contemporaneamente sfuggire ai predatori.
Lario
Località - Ubicazione
Lago di Piona – Riva Camping
Dorio - Filanda
Dervio – Zona pesca limitata – Scuola windsurf
Bellano – Circolo velico
Perledo – Riva di Gittana
Perledo, Varenna – Malpensata e Riva Gatta
Varenna – Chiesa Fiumelatte
Varenna - Sottopasso
Lierna - Molo
Oliveto - Vassena
Onno - Pontile
Mandello - Asilo
Malgrate - Palone
Totale
n° Legnaie
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
15
n° Fascine
80
80
320
160
40
160
80
40
40
80
40
40
120
1280
Fiume Adda
Località - Ubicazione
Olginate - Da Bruno*
Olginate – Foppone*
Airuno - Curva cavalli*
Airuno - Ponte piatto*
Brivio – Bella Venezia*
Imbersago - Fronte Laghetto Praela
Totale
n° Legnaie
1
1
1
1
1
2
7
n° fascine
20
20
20
20
20
40
140
Laghi Pusiano, Olginate, Garlate e Annone
Località - Ubicazione
Lago di Garlate – Torrette – Foce Gallavesa
Lago di Olginate – Calolziocorte attracco traghetto – P.zza mercato
Lago di Pusiano*
Lago di Annone*
Totale
n° Legnaie
2
2
17
20
n° fascine
100
80
340
280
42
800
*realizzate come obbligo ittiogenico dal titolare del diritto esclusivo di pesca
TOTALE FASCINE = 5.360
TOTALE LEGNAIE = 78
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GLI IMPIANTI ARTIFICIALI DI FREGA
Da quando esiste la pesca nei laghi e nei fiumi del territorio provinciale i pescatori realizzano gli
impianti artificiali di frega. Queste strutture un tempo note con il nome di “Geroli” hanno la funzione
di attirare quelle specie ittiche che si accoppiano sulla sottile striscia di ghiaia in prossimità della
riva che viene pulita dal moto ondoso. Infatti la ghiaia pulita assicura la massima adesione delle
uova e di conseguenza garantisce un ottimo successo riproduttivo. Secoli fa i pescatori si resero
conto che a parità di uova deposte, ampliando quella sottile striscia di ghiaia e tenendola
costantemente pulita, si aumentava il pesce ottenuto dalla riproduzione rispetto alle condizioni
naturali.
Il vantaggio dato dall’impianto artificiale di frega è dovuto al fatto che:
- Le uova sono deposte più lontane fra loro, ossia sono meno “concentrate” e di conseguenza si
riducono morie attribuibili a batteri e funghi. Inoltre la pulizia periodica degli impianti provoca
l’eliminazione dei gusci delle uova schiuse che costituiscono il substrato ideale per lo sviluppo di
funghi e batteri.
- Le uova essendo meno raggruppate sono più difficilmente individuabili dai predatori, di
conseguenza si riduce la mortalità dovuta a pesci ed uccelli oofagi.
- Le uova sono meno esposte all’azione del moto ondoso generato dai venti che ribaltando i
ciottoli, sui quali sono attaccate le uova, ne provocano lo schiacciamento.
- La ghiaia costantemente tenuta pulita favorisce l’adesione di un maggior numero di uova rispetto
al substrato naturale e quelle che non si attaccano ai ciottoli sono destinate ad andar perse.
Ai giorni nostri l’importanza degli impianti artificiali di frega è addirittura superiore rispetto al
passato infatti queste strutture consentono di ridurre in modo sensibile danni attribuibili a criticità
che un tempo non erano presenti, come:
- Le oscillazioni del livello del Lario e del fiume Adda dovute a manovre idrauliche per lo
sfruttamento della risorsa idrica. Infatti i geroli vengono realizzati ad una certa distanza dalla
sponda in modo che le uova deposte siano meno danneggiate da eventuali abbassamenti.
- L’azione meccanica del moto ondoso generato dalle navi e dalle numerose imbarcazioni che
frequentano l’Adda ed il Lario nel periodo della riproduzione (maggio –giugno). Infatti i Geroli
sono realizzati ad una profondità che risente in modo marginale al moto ondoso.
- La predazione esercitata da uccelli oofagi. La profondità di realizzazione riduce notevolmente la
possibilità per le anatre di potersi cibare di uova rispetto a ciò che avverrebbe in condizioni
naturali.
- La progressiva cementificazione delle rive che ha sensibilmente ridotto le aree idonee alla
deposizione.
Le specie ittiche che traggono notevoli vantaggi dalla realizzazione degli impianti artificiali di frega
sono i ciprinidi reofili come: l’Alborella, il Pigo, il Cavedano, il Vairone. Inoltre anche altre specie
come l’Agone che non depongono uova prettamente adesive sono attirate in fase di deposizione
dalla presenza di ciottoli puliti.
In considerazione dell’importanza degli impianti artificiali di frega la Provincia di Lecco da alcuni
anni ha avviato un programma finalizzato alla realizzazione di queste opere in luoghi dove da
sempre vengono compiute.
La realizzazione o il rinnovo dei Geroli avviene nel mese di aprile, poco prima che inizi la
riproduzione: la ghiaia presente lungo le rive viene pulita utilizzando un piccolo escavatore che la
solleva riponendola nello stesso luogo, si utilizzano poi anche gli strumenti di un tempo come badili
e rastrelli per modellare l’impianto e renderlo più efficace. Se necessario in luoghi dove la corrente
o il moto ondoso hanno disperso parte del materiale ghiaioso con granulometria idonea si
provvede all’aggiunta di una quantità modesta di ghiaia di fiume lavata esattamente identica al
substrato naturale.
Località - Ubicazione
Malgrate – Lecco, ponte Kennedy – Visconti
Adda - Brivio
TOTALE
n° impianti
Ghiaia metri cubi
4
3
8
90
26
116
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INTERVENTI DI CONTENIMENTO SULLA DIFFUSIONE DEL GAMBERO DELLA LOUISIANA
Negli ultimi anni nel territorio provinciale, in particolare nei laghi briantei si è registrato un aumento
esponenziale della popolazione del Gambero della Louisiana (Procambarus clarkii). Questa specie
ha pesanti impatti sulla flora e sulla fauna per i seguenti motivi:
-
i giovani, sono essenzialmente fitofagi, quindi provocano un sensibile decremento della
vegetazione sommersa indispensabile per la riproduzione di quasi tutte le specie ittiche tipiche
di questi bacini: luccio, scardola, tinca, carpa, triotto, ecc;
-
i gamberi si nutrono delle uova dei pesci;
-
il Gambero della Louisiana compete con il Gambero di fiume nostrano (Austropotamobius
pallipies) che è già sull’orlo dell’estinzione per problemi legati agli habitat disponibili.
il Gambero della Louisiana può essere portatore sano di un virus letale per il nostro gambero, il
Picorna-like virus.
Per questi motivi la Provincia ha ritenuto di assumere ogni iniziativa valida per cerare di
contrastare la diffusione di questi Astacidi, pertanto fra gli obblighi ittiogenici di quest’anno è stato
previsto l’utilizzo di specifiche gabbie trappola.
-
Località
Lago di Annone
Lago di Sartirana
n° minimo gabbie
n° minimo giornate
20
5
30
5
MANUTENZIONE DEL CANNETO
La realizzazione di canali e pozze all’interno dei canneti può avere benefici sulla riproduzione di
parecchie specie ittiche che legano la deposizione delle uova alla vegetazione idrofila.
I vantaggi offerti dalla realizzazione di questi interventi ittiogenici sono i seguenti:
-
si aumenta l’area disponibile per la deposizione delle uova;
-
si creano zone riparate dove il pesce può riprodursi indisturbato;
si riduce la predazione esercitata, sia sui riproduttori, sia su uova ed avannotti, da pesci ed
uccelli ittiofagi che hanno maggiori difficoltà ad espletare la loro azione.
I pesci che traggono benefici dalla realizzazione di questi interventi sono: la Scardola, il Triotto, la
Tinca, la Carpa ed il Luccio, ossia la maggior parte delle specie presenti nei piccoli laghi.
-
Affinché l’intervento raggiunga i propri scopi è però necessario che:
- al taglio delle canne si aggiunga una parziale escavazione del canale e della pozza al fine di
rallentare l’accrescimento delle canne;
- il canale non raggiunga la terra ferma altrimenti l’accesso di pescatori potrebbe arrecare
disturbo alla riproduzione; in alternativa, se il canale raggiunge la riva è necessario proibire la
pesca dall’inizio del mese di maggio alla fine del mese di giugno.
Al fine di non arrecare disturbo all’avifauna nidificante nei canneti, l’intervento di taglio e
manutenzione non deve essere effettuato nel periodo compreso fra l’inizio del mese di marzo e la
metà del mese di agosto.
Per il 2014 la Provincia ha individuato come obbligo ittiogenico a carico del titolare del diritto
esclusivo la realizzazione di canali e pozze nel Lago di Annone.