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FOCUS - UN BANKING DAVVERO MOBILE Sfruttare tutte le potenzialità del mobile Multicanalità e cloud. Sono le linee portanti della offerta Auriga per il futuro del mobile banking: un canale vero e proprio, da cui gestire in autonomia tutto il rapporto con la banca, indipendentemente da device, tablet o smartphone, e sistema operativo. «Il mobile banking deve sfruttare le reali potenzialità degli strumenti – afferma Vincenzo Fiore, CEO di Auriga, presentando la nuova versione della app SimplyMobile –, e non limitarsi a utilizzare un device portatile per navigare. Noi abbiamo puntato su una nostra infrastruttura tecnologica, con una app nativa per i vari sistemi operativi: utilizzando il concetto di cloud, usa tutte le informazioni residenti sul server della banca, ma anche le dotazioni del device, come la videocamera». Lo smartphone interagisce col mondo esterno Una delle potenzialità principali dei servizi bancari su dispositivo mobile è proprio la possibilità di acquisire in automatico informazioni da un supporto esterno. «Scansionando codici bidimensionali con una fotocamera, è possibile autenticarsi nell’internet banking, prelevare senza carta da un ATM, acquisire in un click i dati di un bollettino postale e procedere al suo pagamento – elenca Fiore – concentrando questi servizi sul dispositivo mobile del cliente e sulla app della banca. Il tutto conservando i dati del Vincenzo Fiore, CEO di Auriga cliente al sicuro nel cloud, grazie a metodi di crittografia e di strong authentication alla base della validazione dell’utente. Una caratteristica che ci permette di portare verso il mobile la richiesta di informazioni sul conto, ma anche operazioni di pagamento, ricarica, trasferimento fondi e così via». La banca via Skype e Whatsapp Un altro elemento di novità della nuova versione di SimplyMobile è l’integrazione di alcuni strumenti social nell’esperienza di interazione con la banca: i servizi bancari continuano infatti ad affidarsi a strumenti, come la chiamata vocale o l’SMS, che una buona parte dei clienti utilizza ormai marginalmente. «Abbiamo integrato nella nostra app Whatsapp e Skype, ad esempio – spiega Fiore. Skype consente all’utente di parlare con un operatore della banca anche quando è all’estero e non può chiamare il numero verde: basta una connessione internet e l’help desk è disponibile sempre e ovunque. L’integrazione con Whatsapp permette, oltre al contatto con la banca, anche di condividere ricevute e documenti generati dalla app bancaria: posso inviare la ricevuta di una ricarica telefonica a uno dei miei contatti, oppure la contabile di un bonifico, ad esempio nel caso di una caparra versata a un hotel. Si possono così inviare come immagine i documenti prodotti in tempo reale o recuperati dall’archivio della banca, con un salto di qualità rispetto all’invio del numero di CRO via SMS». Il confine tra banca e pagamento Nell’evoluzione delle app bancarie andrà anche risolto il problema del confine tra mobile banking e payment: a oggi, Auriga offre la applicazione SimplyMobile per quanto riguarda le funzionalità bancarie e PlainPay per quelle di pagamento. «Sono due mondi in avvicinamento ma distinti – commenta Fiore –, almeno finché non arriveranno alcune ulteriori definizioni, anche normative, ad esempio su chi gestisce i wallet, che chiariranno meglio in quale ambito ricadono funzionalità come l’invio di denaro P2P, oggi presente sulla nostra app di m-payment». Esperienza nativa su ogni piattaforma E andrà soprattutto valorizzata l’usabilità: l’ecosistema mobile, pur in evoluzione, ha già alcuni attori affermati, in primis Android e iOS. Che non sono “solo” sistemi operativi, ma anche filosofie di interazione con il dispositivo mobile, «basti pensare all’esistenza di un tasto back nei telefoni Android – conferma Fiore – e alle difficoltà che si incontrano nello svolgere operazioni anche semplici quando si passa a un sistema operativo diverso. L’interazione con la app deve essere ottimizzata per la user experience di ogni sistema, in modo nativo: abbiamo già rilasciato una versione ad hoc per BlackBerry e quella su Windows Mobile, probabilmente comune a Windows 8, dovrebbe arrivare in autunno. Al momento abbiamo una sola app, comune a smartphone e tablet, ma l’interfaccia grafica si adegua già al dispositivo e non è detto che non ci siano ulteriori evoluzioni in futuro: il ritmo di rinnovamento delle app mobile è dettato dai giganti del web e ormai il ciclo di vita di una applicazione non va oltre i 2 o 3 anni». A.G. giugno 2014 - AZIENDABANCA 63