Ministero dell`Istruzione dell`Università e della Ricerca

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA
SCUOLA PRIMARIA STATALE “GIOACCHINO GESMUNDO”
PIAZZA CESARE DE CUPIS, 20 – 00155 ROMA
TEL.062280672 FAX 0622773406 E-MAIL
[email protected]
Titolo del progetto: SULLA LAVAGNA SI ACCENDE IL MONDO
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DEL SUO TERRITORIO
La Scuola Primaria “G. Gesmundo” è un Circolo Didattico, l’80° della città di Roma, composto
di due plessi di scuola primaria (il plesso “G. Gesmundo”, sede della Direzione, e il plesso “M.
Pizzicaroli”, sede distaccata) e due scuole dell’infanzia (una ospitata presso il plesso
distaccato della scuola, l’altra ospitata in un edificio a poca distanza).
Le classi di scuola primaria istituite nella scuola sono in totale 28 (18 ospitate nel plesso
centrale, 10 ospitate nel plesso distaccato) con circa 700 bambini iscritti.
Il territorio su cui l’istituto insiste è il quartiere di Tor Sapienza, situato all’estrema periferia
sud-est della capitale, incastonato tra la Via Collatina e la Via Prenestina. Un tempo la zona
sommava realtà operaia, con molte piccole e medie imprese, tra le quali spiccava la Voxson,
industria di discrete proporzioni, e mondo ancora contadino, con diverse aziende agricole
dedite alla produzione lattiero-casearia, poi, pian piano, sulla spinta delle trasformazioni
produttive avvenute a cavallo degli anni ’70 e ’80 del ‘900, Tor Sapienza ha perduto sempre di
più le caratteristiche sociologiche originarie e, con la chiusura delle fabbriche e
l’ampliamento del piano urbanistico, ha tentato di trasformarsi in un quartiere dedito al
terziario avanzato (si veda la crescita, a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, di alcuni
poli aziendali dediti alla sperimentazione nell’ambito delle telecomunicazioni). La
trasformazione, riuscita soltanto parzialmente e con postumi onerosi per il tessuto
produttivo locale, sommata agli “sconquassi” causati dai lavori per l’alta velocità ferroviaria,
durati vari anni senza peraltro produrre vere opere compensative utili al territorio, hanno
lasciato pesanti strascichi nel tessuto urbano della borgata, divenuti molto evidenti verso la
metà degli anni ’90, quando gli sconvolgimenti, seguiti sia al collasso dei paesi dell’Est Europa
sia alla tragedia delle guerre balcaniche, hanno visto arrivare nel quartiere le prime
avanguardie di quelle migrazioni che sarebbero divenute nota comune col passare del tempo.
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Ora, nel territorio del quartiere, le cui attività ruotano sostanzialmente intorno alla
distribuzione e al terziario, o ai suoi limiti, sono presenti un campo sosta per migranti, in Via
di Salone, attrezzato e riconosciuto dalle autorità comunali, due campi attrezzati, ma non
riconosciuti, in Via Salviati, una palazzina “occupata”, ma tollerata, abitata da profughi dalle
zone di guerra dell’Africa, soprattutto eritrei, alcuni insediamenti abusivi di senza dimora,
nella zona di Via Severini e Piazza Pino Pascali.
Questa realtà, così oggettivamente “fratturata”, non deve dare, però, un’immagine falsa della
realtà territoriale, che comunque “tiene” e riesce ad assorbire, seppure a fatica, le spinte che
tendono a destabilizzarla; nel quartiere, inoltre, operano molte e varie associazioni, sia laiche
sia religiose, impegnate nel sociale, le quali cercano di proporre iniziative atte a compensare
le più manifeste carenze sociali.
La scuola, in questo, fa un po’ da polo d’attrazione per due ordini di motivi:
1. Il primo e più evidente è che a essa sono iscritti la maggior parte dei bambini del quartiere,
i quali nella scuola trovano il luogo più adatto per lo scambio e la socializzazione di
esperienze;
2. Il secondo è che spesso essa propone alle realtà associative del proprio territorio iniziative
finalizzate all’innalzamento dell’offerta formativa; così come è pronta a essere coinvolta in
iniziative di ordine culturale che emergano dal territorio.
Tutto questo fa della Scuola “G. Gesmundo” una realtà dinamica e propositiva, in stretta
connessione con il tessuto sociale che la circonda.
L’OFFERTA FORMATIVA
Il motto della scuola, ACCOGLIERE CONDIVIDERE INTEGRARE PER UNA CULTURA DI PACE, è stato pensato
dal Collegio dei Docenti proprio agli inizi delle grandi trasformazioni sociali avvenute tra gli
ultimi anni ’90 e i primi anni 2000 ed è stato concepito come un preciso segnale d’inclusione
per tutti i bambini e le famiglie che con la realtà scolastica entrano in relazione.
Come si è detto più sopra, la scuola accoglie circa 700 alunni, dei quali quasi il 25% è
costituito da bambini stranieri e rom; inoltre, tra i bambini autoctoni, se così si può dire, una
discreta percentuale presenta diverse forme di disturbo dell’apprendimento e, in generale, si
evidenzia una carenza nella strumentazione comunicativa. I problemi di alfabetizzazione
linguistica, quindi, sono rilevanti e per questo buona parte del Piano dell’Offerta Formativa
(da ora in poi POF) della scuola è indirizzato al recupero delle abilità di base nella
comunicazione, sia più propriamente linguistiche sia multimediali.
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I progetti più rilevanti, da questo punto di vista, vedono impegnati i docenti su tre direttrici di
lavoro:
a. Un’opera di prima accoglienza e d’indirizzo per gli alunni stranieri di nuova immigrazione;
b. Un lavoro di recupero e potenziamento delle abilità comunicative per tutti i bambini che
ne abbiano bisogno;
c. Uno sportello d’ascolto per alunni e famiglie con il compito d’orientare, nel caso se ne
evidenzi il bisogno, verso forme d’aiuto extrascolastico, in sinergia con il lavoro quotidiano
proposto dalla scuola.
Se queste sono le direttrici delle attività rivolte a rendere operativi gli articoli della
Costituzione Italiana che garantiscono il diritto allo studio e la pari dignità di tutti i cittadini, il
POF della scuola prevede anche un consistente monte ore dedicato ad azioni educative svolte
con l’ausilio di strumentazioni tecnologiche.
In particolare gli apparati tecnologici supportano il lavoro degli insegnanti nel campo del
recupero delle disabilità, nell’ambito dei progetti finalizzati a una migliore comprensione del
mondo delle immagini (Progetto Cinema) e della multimedialità più in generale (Progetto
Informatica).
LE STRUMENTAZIONI: UNA RICOGNIZIONE
La scuola, fin dal Progetto di Sviluppo delle Tecnologie Educative 1997-2000, ha individuato
nelle nuove tecnologie applicate alla didattica una delle chiavi di volta delle attuali forme di
comunicazione messe in atto dalle nuove generazioni.
Aderendo inizialmente al Piano di Sviluppo e partecipando, poi, alla Sperimentazione
denominata “Telecomunicando ti presento i miei tesori”, avviata dall’allora Ministero della
Pubblica Istruzione, la Scuola “Gesmundo” si dotò fin dall’inizio di due laboratori
d’informatica (uno ubicato nel plesso centrale, l’altro nel plesso distaccato), entrambi dotati
di computer Pentium II, collegati in rete Lan e con connessione alla Rete Internet.
Nei primi anni, sull’onda della novità introdotta, si sono susseguiti progetti di utilizzo
dell’ipertestualità nella realtà di classe che hanno dato buoni, se non ottimi, risultati (si
vedano gli ipertesti sulla realtà territoriale, Il mio quartiere, e sul Mediterraneo, visto come
ponte tra realtà culturali diverse). Ma già con il passaggio all’uso di una ipermedialità più
articolata e con la sperimentazione di progetti plurimediali, si è sentita l’esigenza di un
passaggio graduale a forme di utilizzo delle nuove tecnologie più articolato. E’ per questo
che, circa sei anni fa, il Collegio dei Docenti, nel POF, ha individuato diverse forme di utilizzo
delle nuove tecnologie:
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1. Con l’avvio di un Progetto Cinema si è pensato di ridare importanza e dignità a una forma di
comunicazione che nella nostra realtà sociale appare un po’ in difficoltà, incalzata da forme di
comunicazione audio-visuale più recenti e, a prima vista, dinamiche;
2. Connesso al Progetto Cinema, il Progetto Informatica ha visto coinvolte le classi nella
costruzione di artefatti multimediali che tentavano di avvicinarsi alla comunicazione
cinematografica (corti, video clip, cartoni animati, ecc.);
3. Nel recupero delle abilità di base, inoltre, si è optato per il consolidamento dei Laboratori
dedicati all’Intercultura e alla Diversabilità, dotando tali ambienti di strumentazioni
informatiche e software dedicato.
Tale articolazione dell’offerta formativa, però, dal punto di vista dell’aggiornamento e
potenziamento delle apparecchiature tecnologiche, si è risolta in maniera difforme. Se,
infatti, la scuola è riuscita ad allestire un’ottima sala cinematografica presso il plesso centrale,
alla quale accedono le classi di entrambi i plessi per visionare film, programmati come in un
Cineforum d’antan, e se i laboratori d’Intercultura e quelli dedicati alla diversabilità sono stati
dotati di apparecchiature al passo dei tempi (computer desktop e notebook Pentium IV), le
apparecchiature presenti nei laboratori d’informatica originari sono ben presto divenuti
obsolete e, tranne la sostituzione di 6 computer desktop su 26 totali, operata grazie
all’investimento di parte delle sempre più magre risorse scolastiche, sono stati sostituiti da
apparecchiature frutto di libere donazioni da parte di Aziende che le dismettevano perché
ormai inutilizzabili ai loro scopi.
Da ultimo, inoltre, la scuola ha acquisito, grazie al Piano per la Diffusione delle LIM, varato
nell’anno scolastico 2008/2009 dal Ministero dell’Istruzione, due Lavagne Interattive
Multimediali, allestite nei due plessi di cui la scuola è composta.
La gran mole di attività messe in campo nel corso degli anni ha richiesto un aggiornamento
continuo da parte degli insegnanti, i quali per mezzo di azioni formative ricorrenti hanno
organizzato un gruppo di lavoro stabile e con buone competenze nel campo tecnologico, sia
per quanto riguarda la conoscenza degli apparati hardware sia per quanto concerne la
competenza nell’uso dei software in ambiente Windows.
GLI ATTUALI BISOGNI
Se la situazione, a oggi, è quella più sopra descritta, c’è da dire che negli ultimi tre/quattro
anni la realtà tecnologica extrascolastica è molto cambiata e parimenti sono mutate le
esigenze della scuola.
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Infatti, nell’extrascuola si è andata diffondendo sempre di più una tecnologia mobile e on
demand, soprattutto nel campo audio visuale, avviando i bambini che accedono alla scuola
soprattutto a un uso delle tecnologie telefoniche e/o dei videogiochi da consolle.
All’interno della scuola, d’altra parte, è maturata l’esigenza, sia per la trasformazione
dell’organizzazione scolastica, sia per l’affacciarsi di nuove generazioni già massicciamente
esposte a una comunicazione di tipo audio visuale, di sviluppare un intervento tecnologico,
se si può dire, più quotidiano, superando via via l’idea di un laboratorio totalmente separato
dall’aula e riversando nell’aula l’esperienza maturata nel laboratorio. Per questo nelle aule
sono stati installati, nel corso del tempo, i computer dismessi dai laboratori o donati alla
scuola dalle famiglie degli alunni.
Negli ultimi sei mesi, poi, con l’allestimento delle aule LIM, è emersa l’esigenza da parte degli
insegnanti di pensare più approfonditamente a una didattica “multimediale”, almeno nelle
aree didattiche più facilmente e direttamente implicate (Storia, Geografia, Arte, ecc.).
IL PROGETTO
Il progetto “Sulla lavagna s’accende il mondo” intende avviare una sperimentazione d’uso
delle tecnologie per mezzo di strumentazioni hardware mobili, connesse in rete tra di loro e
con software dedicato sia proprietario sia open source, così da permettere agli insegnanti di
predisporre lezioni multimediali, utilizzando oggetti digitali condivisi.
Si favorirà, quindi, sul versante dei docenti, la realizzazione di Learning Objects che, grazie
alla loro modularità, possano offrire un alto grado di riusabilità in contesti diversi, allestendo
in tal modo lezioni, da svolgere attraverso l’uso delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM).
Il versante docente, però, non esaurisce la potenzialità del progetto; infatti, per mezzo delle
strumentazioni mobili, periodicamente, si ricomporranno i più tradizionali laboratori
multimediali didattici, permettendo così agli alunni di cimentarsi nella costruzione di artefatti
digitali collaborativi (testi, video, slide show, ipertesti, ecc.).
Lo scambio dei prodotti, tra le classi dei due plessi e, eventualmente, tra scuole diverse,
permetterà l’adozione del modello pedagogico delle Comunità di Apprendimento.
Il progetto sarà così articolato:
1) AVVIO - Preparazione degli spazi di lavoro all’esterno delle aule, con il montaggio di due
lavagne interattive multimediali, in aggiunta a quelle già installate, così da avere due aule
multimediali per ogni plesso, e allestimento dei due ambienti in cui svolgere le attività al di
fuori delle aule tradizionali;
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a. Costituzione della comunità d’insegnanti secondo il modello della Ricerca Azione e della
Comunità d’Apprendimento adulta.
b. Primo utilizzo delle nuove strumentazioni a livello adulto e sperimentazione d’utilizzo dei
software open source individuati per la creazione di learning objects (Open Office, Office,
eXeLearning, ecc.).
c. Attività di formazione e d’autoformazione degli insegnanti mirata a costituire una rete tra i
docenti coinvolti per individuare le modalità di collaborazione e scambio e per condividere gli
obiettivi del progetto.
d. Ricerca di materiali digitali e costruzione di archivi condivisi.
2) ATTIVITA’ CON LE CLASSI – Durante il primo anno i docenti utilizzeranno le lavagne
multimediali per sviluppare lezioni interattive, avvalendosi dei materiali già individuati
durante la prima fase, integrandoli con altri materiali prodotti o indicati dagli alunni stessi
durante le attività di ricerca.
a. Allestimento del contesto e definizione dei problemi al fine di ancorare le tematiche scelte
ai principi concettuali centrali nei domini di conoscenza di riferimento. In questa fase gli
insegnanti, per mezzo anche delle lavagne interattive multimediali, proporranno i contenuti
digitali e i Learning Objects da utilizzare per gli approfondimenti necessari. In tale fase
saranno predisposti gli spazi d’interazione degli alunni e definiti i tempi di ogni singola attività
svolta nell’ambito del progetto. Per lo sviluppo delle attività si sceglieranno domande iniziali
tese a definire i domini di conoscenza verso cui orientare l’indagine; le domande saranno
volte a innescare ulteriori domande e ipotesi formulate dagli alunni allo scopo di
comprendere il quesito oggetto della ricerca e regolare il lavoro di costruzione della
conoscenza.
b. Creazione di teorie di lavoro attraverso il confronto tra conoscenze “ingenue” pregresse
espresse dagli alunni e conoscenze acquisite tramite l’approccio ai contenuti digitali
rintracciabili negli archivi condivisi predisposti dagli insegnanti.
c. Valutazione e condivisione delle teorie formulate e loro discussione con l’uso anche delle
Lavagne Interattive Multimediali.
d. Costruzione di una artefatto digitale intermedio che raccoglierà le conoscenze messe a
punto all’interno dei vari gruppi di lavoro.
3) ATTIVITA’ FINALE - Costruzione di un prodotto comune a più classi o gruppi d’interclasse
che “esternalizzi” (cfr. Bruner, 1966) le competenze maturate nel corso della realizzazione del
progetto.
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La comunità docente, a sua volta, metterà a punto ulteriori lezioni multimediali da
condividere e sperimentare nelle classi.
Aree Disciplinari Coinvolte – Le aree privilegiate per la ricerca saranno quelle Linguisticoartistico-espressiva e quella storico-geografica.
Impiego dei Contenuti Didattici Digitali – Per argomentare, motivare e mettere in discussione
le ipotesi di ricerca, gli alunni potranno recuperare le informazioni navigando all’interno di
Banche Dati Multimediali on line, Ambienti Enciclopedici Educativi.
Per la costruzione dei Learning Objects, gli insegnanti si avvarranno degli stessi ambienti
digitali (filmati, mappe, testi, ecc.).
Realizzazione di Contenuti Didattici Digitali – Si realizzeranno prodotti digitali da utilizzare sia
per l’ausilio didattico nelle classi sia per la realizzazione degli artefatti condivisi.
La comunità degli insegnanti, divisa il sottogruppi per tematiche disciplinari, realizzerà lezioni
multimediali da utilizzare in contesti diversi. Tali lezioni multimediali saranno sviluppate per
mezzo di:
o Slide show
o Ipertesti
o Animazioni
o Album fotografici
Coerenza tra Obiettivi Didattici e Uso delle Nuove Tecnologie – Il progetto ha l’obiettivo di
sviluppare un percorso di insegnamento-apprendimento collaborativo che, superando la
metafora della “trasmissione” della conoscenza, punti a una costruzione più attiva delle
competenze, così come inteso dall’approccio costruttivista in psico-pedagogia. Quest’ultimo
ispira l’adozione di un modello basato sull’Indagine Progressiva, processo che, partendo da
un problema, attraverso domande, riflessioni, curiosità e ipotesi, diventa progressivamente
più approfondito nelle soluzioni (cfr. Hakkarainen, 1998).
In questa tipologia rientrano anche le esperienze di e-learning che mirano in primo luogo a
creare interazione e scambio fra i partecipanti e si focalizzano sulla condivisione di pratiche.
Il modello dell’Indagine Progressiva si sviluppa in una serie di fasi progettate in modo da
integrare al meglio l’attività di insegnamento/apprendimento con l’uso di tecnologie e di
contenuti didattici digitali, in un percorso che permetta agli studenti di “col-laborare” in un
contesto permeato d’interdipendenza nella realizzazione di un compito.
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I software utilizzati saranno per la maggior parte open source: Audacity, software di
riferimento per la manipolazione di file sonori; Virtual Dub, potente programma per la
manipolazione di file video; eXe Learning, facile programma per la creazione di materiali
“web based”.
Saranno utilizzati anche contenuti didattici digitali di carattere enciclopedico (testi
digitalizzati, video, animazioni) e saranno realizzati Learning Objects da utilizzare in contesti
diversi.
L’uso combinato di Nuove tecnologie e modelli d’apprendimento basati sull’Indagine
Progressiva faciliterà il confronto e la costruzione di nuove conoscenze, promuovendo la
collaborazione tra i partecipanti.
I Learning Objects prodotti dagli insegnanti costituiranno un primo archivio di lezioni
multimediali su percorsi curricolari da riutilizzare in tempi e spazi differenti.
PREVENTIVO DI SPESA
Visto il finanziamento della Fondazione Roma, per l’attuazione del progetto è prevista la
realizzazione di n. 2 laboratori con personal computer mobili, dotati di Lavagne Interattive
Multimediali ed arredi per il lavoro condiviso.
In particolare, per ognuno dei due plessi della scuola, si prevede l’acquisto e l’allestimento di:
LABORATORIO MULTIMEDIALE INTERATTIVO PER L’UTILIZZO ANCHE CON ALLIEVI DIVERSAMENTE
ABILI
N. 6 NOTEBOOK FUJITSU LIFEBOOK A530
Schermo 15,6”, CPU core i3 2,4 GHz, RAM 4 Gb, hard disk 320 Gb, masterizzatore di DVD dual Layer,
lettore di memory card, batteria 6 celle durata 6 h, webcam incorporata, sistema operativo Windows
7 Professional
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Carrello per 16 notebook - Alloggiamento verticale.
Dimensioni 703 x 1015 x 1115mm
CON RISPARMIO ENERGETICO “power management” E VENTILAZIONE
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N° 13 OFFICE PROFESSIONAL PLUS 2010 EDU
Word 2010, Excel 2010, Power Point 2010, Publisher 2010, Outlook 2007, Access 2010.
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POSTAZIONE DOCENTE
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Dim. cm. 160x80x72h
N. 1 BOCCOLA PASSACAVI
Boccola passacavi in PVC diametro 60 mm. fissata sul piano di lavoro per consentire il passaggio dei
cavi di alimentazione e di rete del P.C.
VANO TECNICO PER APPARECCHIATURE V.TEC/
Nella parte posteriore del tavolo, è integrato un ampio vano tecnico dotato di sportello incernierato
con apertura a 180° che permette l’alloggiamento degli apparati con i relativi cavi dei cablaggi
elettrici e della rete LAN.
Il vano tecnico così realizzato, permette una facile e agevole
installazione e manutenzione degli impianti e delle apparecchiature.
VANO SINGOLO PORTA PC
Dimensioni cm. 28 x 80 x 72 h
Vano singolo per un P.C. costituito da un piano superiore, un pannello posteriore incernierato
posteriormente con apertura a 180° per permettere l’accesso ai P.C. posteriormente. Nella parte
inferiore, sarà inserito un piano per tener sollevati i P.C. da terra.
Il vano sarà inserito tra i due tavoli sfruttando i fianchi degli stessi.
Prezzo cadauno…………….………Totale …………………………………. € 290,00
ISOLE DI LAVORO
TAVOLI SERIE "DERBY” Con gambe metalliche
Gambe in struttura metallica in lamiera di acciaio sp. 1,5 mm.
verniciata in grigio metallizzato; trave telescopica utile per il
contenimento dei cavi per il cablaggio della scrivania, La struttura
metallica può essere a T o a cavalletto.
Piani realizzati in conglomerato ligneo rivestito in laminato melaminico
ad alta resistenza anti riflesso, spessore 25 mm bordati su tutti i lati in
ABS con angoli smussati. Fianchi spessore mm. 25 realizzati in
conglomerato ligneo rivestito con laminato melaminico ad alta
resistenza bordati in ABS sp. mm. 2.
I mobili della serie Derby sono conformi al D.L.gs 626/94 e successivo
D Lgs. 81/08 nel rispetto delle norme UNI 9149/87, UNI 8941-2/87, UNI
ISO 9227/03. UNI EN 527 1/2/3
N. 3 TAVOLI OVALE DERBY mod. DE328
In grado di alloggiare comodamente 476 notebook
Dimensioni cm 210x125x72h
Prezzo cadauno € 318,00x3..……………Totale……………….. € 954,00
SEDIE SERIE EURO “6000”
Poltroncine ergonomiche.
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Scocca interna in nylon. Carter esterno in polipropilene antiurto. Imbottitura in resina poliuretanica.
Braccioli in nylon. Telaio in acciaio diam. 30x15 verniciato a polveri epossidiche. Base girevole in
acciaio ricoperto da guaina in plastica. Regolazione in altezza con pistone a gas.
Colori per tessuto ignifugo categoria “F”: rosso, verde, azzurro e nero.
N. 1 SEDIA SU RUOTE CON BRACCIOLI MOD. 6009
Prezzo cadauno …………….………………Totale ………….…………………… € 68,00
SEDIE SERIE “CLIP”
Scocca in polipropilene antiurto stampato ad iniezione. Struttura in tubo di acciaio semiovale stampato
e verniciato con polveri epossidiche. Ruote piroettanti in nylon. Regolazione in altezza con pistone a
gas. Base in acciaio ricoperto da guaina in plastica. Braccioli in nylon. Scrittoio in termoplastica nera.
Colori: blu, celeste, giallo, nero, rosso, verde.
SEDIA FISSA SENZA BRACCIOLI mod. C80
Prezzo cad.….………………€ 29,00 x 24 Tot. ………………….…...€ 696,00
MONTAGGIO ATTREZZATURE
Montaggio e sistemazione degli arredi e delle sedie all’interno
dell’aula secondo la disposizione prevista.
Montaggio dei notebook all’interno del carrello con collegamento alla rete elettrica. Sistemazione dei
cavi di alimentazione all’interno delle canalizzazioni del carrello.
Prezzo complessivo……………………Totale ………………………….. € 800,00
Totale
imponibile
€ 8.897,70 + IVA 20%
IVA 20%
€ 1.779,54
Totale
€ 10.677,24
ATTREZZATURE DEDICATE ALL’UTILIZZO DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
N. 6 NOTEBOOK FUJITSU LIFEBOOK A530
Schermo 15,6”, CPU core i3 2,4 GHz, RAM 4 Gb, hard disk 320 Gb,
masterizzatore di DVD dual Layer, lettore di memory card, batteria 6
celle durata 6 h, webcam incorporata, sistema operativo Windows 7
Professional, antivirus.
Prezzo cadauno € 640,00x6……………Totale……………….. € 3.840,00
LAVAGNA INTERATTIVA MIMIO TEACH 77”
La Postazione Interattiva MIMIO TEACH 77” è conforme alle direttive del
D.L. 53/03 art. 1 per lo sviluppo delle tecnologie multimediali volte a
sviluppare l’alfabetizzazione e l’uso delle nuove tecnologie informatiche.
VIDEOPROIETTORE OTTICA ULTRA CORTA SANYO PLC XL50
Sanyo PLC XL50 videoproiettore speciale per proiezioni frontali o retroproiezioni ravvicinate.
CASSE ACUSTICHE
Sistema audio composto da 2 satelliti per una potenza massima complessiva di 30 WATT RMS.
Ideale per l’utilizzo con Lavagna Interattiva Multimediale, è dotato di controlli per bassi, alti, livelli
ed effetto 3D per una resa sonora coinvolgente.
INSTALLAZIONE LAVAGNA INTERATTIVA
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Installazione lavagna interattiva a parete .
Installazione a parete sopra la lavagna della staffa per il fissaggio del videoproiettore ad ottica
corta/ultra corta.
Installazione videoproiettore tramite l’apposita staffa telescopica e collegato al P.C.
N. 1 PERSONAL COMPUTER FUJITSU ESPRIMO P2560
CPU Pentium Dual Core 3,06 GHz, RAM 4 Gb DDR3, hard disk 500 Gb, masterizzatore di DVD dual
layer, sistema operativo Windows 7 professional
N. 1 MONITOR 20” TOUCHSCREEN PACKARD BELL VISEO 200T
schermo 20”, formato 16/9, 0,27 dot pitch, tecnologia Touch screen.
L’utilizzo di un monitor Touch Screen in abbinamento con la lavagna
interattiva, permette che questa possa essere utilizzata sia dai
bambini, che per la loro statura non riescono a raggiungere la
lavagna, che da bambini diversamente abili.
TOTALE
LAVAGNA, VIDEOPROIETTORE, STAFFA, PERSONAL
COMPUTER FISSO, MONITOR TOUCH SCREEN, CASSE
INSTALLAZIONE ..…………………………………………………… €. 2.370,00
Totale
IVA 4%
Totale
imponibile
€ 6.210,00 + IVA 4%
€ 248,40
€ 6.458,40
TOTALE PER 1 LABORATORIO COMPRESO IVA ……………... € 17.135,64
TOTALE PER 2 LABORATORI COMPRESO IVA ………………..… € 34.271,28
DOCUMENT CAMERA LUMENS DC265
Dispositivo da installarsi nella sede centrale della scuola
n. 1 Visualizzatore con collo flessibile
Il Lumens DC265 è il primo visualizzatore a offrire uno zoom ottico 6x ed
un'altissima risoluzione UXGA: grazie a tali caratteristiche, le immagini
sono estremamente chiare e le scritte nitide e leggibili. La possibilità di
registrare la lezione sia sotto il profilo audio che video con il semplice
tocco di un pulsante, così come la facilità d'uso con la LIM rendono
questo dispositivo la scelta perfetta per ogni docente.
Prezzo cad. …………………. € 750,00 + IVA 4% € 30,00 Tot. € 780,00
TOTALE PER 2 LABORATORI COMPRESO IVA ………………..… € 35.051,28
N.B.:
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La scuola s’impegna a coprire la differenza tra il costo totale del progetto ed il
contributo erogato dalla Fondazione Roma, garantendo, comunque, la
partecipazione minima del 5% del costo totale del progetto.
I laboratori saranno realizzati nelle due sedi in cui è diviso il Circolo Didattico:
A) Scuola “Gioacchino Gesmundo”, Piazza Cesare De Cupis 20, 00155 Roma, sede
centrale della scuola e plesso in cui sono ubicati gli uffici di Dirigenza;
B) Scuola “Marco Pizzicaroli”, Via Luigi Appiani 32, 00155 Roma, plesso
distaccato del 80° Circolo.
La realizzazione del progetto e la messa in opera dei laboratori, ove il progetto sia
finanziato, sono previsti entro e non oltre il 31 Dicembre 2011.
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SCUOLA PRIMARIA STATALE “GIOACCHINO GESMUNDO”
PIAZZA CESARE DE CUPIS, 20 – 00155 ROMA
TEL.062280672
FAX 0622773406 E-MAIL
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DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA
Il sottoscritto, Giuseppe Mercurio, Dirigente Scolastico del 80 Circolo di Roma, dichiara che le
attrezzature che nel Progetto destinato alla Fondazione Roma sono contrassegnate come
ATTREZZATURE DEDICATE ALL’UTILIZZO DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI sono così
definite in quanto destinate prioritariamente all’utilizzo degli e con gli alunni diversamente
abili e pertanto sono soggette all’IVA del 4% in base al D.M. del Ministero delle Finanze del 14
Marzo 1998 e in base all’art 3 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott. Giuseppe Mercurio)
Roma, 04.04.2011
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