Ministero dell`Istruzione dell`Università e della Ricerca
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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA SCUOLA PRIMARIA STATALE “GIOACCHINO GESMUNDO” PIAZZA CESARE DE CUPIS, 20 – 00155 ROMA TEL.062280672 FAX 0622773406 E-MAIL [email protected] Titolo del progetto: SULLA LAVAGNA SI ACCENDE IL MONDO PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DEL SUO TERRITORIO La Scuola Primaria “G. Gesmundo” è un Circolo Didattico, l’80° della città di Roma, composto di due plessi di scuola primaria (il plesso “G. Gesmundo”, sede della Direzione, e il plesso “M. Pizzicaroli”, sede distaccata) e due scuole dell’infanzia (una ospitata presso il plesso distaccato della scuola, l’altra ospitata in un edificio a poca distanza). Le classi di scuola primaria istituite nella scuola sono in totale 28 (18 ospitate nel plesso centrale, 10 ospitate nel plesso distaccato) con circa 700 bambini iscritti. Il territorio su cui l’istituto insiste è il quartiere di Tor Sapienza, situato all’estrema periferia sud-est della capitale, incastonato tra la Via Collatina e la Via Prenestina. Un tempo la zona sommava realtà operaia, con molte piccole e medie imprese, tra le quali spiccava la Voxson, industria di discrete proporzioni, e mondo ancora contadino, con diverse aziende agricole dedite alla produzione lattiero-casearia, poi, pian piano, sulla spinta delle trasformazioni produttive avvenute a cavallo degli anni ’70 e ’80 del ‘900, Tor Sapienza ha perduto sempre di più le caratteristiche sociologiche originarie e, con la chiusura delle fabbriche e l’ampliamento del piano urbanistico, ha tentato di trasformarsi in un quartiere dedito al terziario avanzato (si veda la crescita, a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, di alcuni poli aziendali dediti alla sperimentazione nell’ambito delle telecomunicazioni). La trasformazione, riuscita soltanto parzialmente e con postumi onerosi per il tessuto produttivo locale, sommata agli “sconquassi” causati dai lavori per l’alta velocità ferroviaria, durati vari anni senza peraltro produrre vere opere compensative utili al territorio, hanno lasciato pesanti strascichi nel tessuto urbano della borgata, divenuti molto evidenti verso la metà degli anni ’90, quando gli sconvolgimenti, seguiti sia al collasso dei paesi dell’Est Europa sia alla tragedia delle guerre balcaniche, hanno visto arrivare nel quartiere le prime avanguardie di quelle migrazioni che sarebbero divenute nota comune col passare del tempo. 1 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA Ora, nel territorio del quartiere, le cui attività ruotano sostanzialmente intorno alla distribuzione e al terziario, o ai suoi limiti, sono presenti un campo sosta per migranti, in Via di Salone, attrezzato e riconosciuto dalle autorità comunali, due campi attrezzati, ma non riconosciuti, in Via Salviati, una palazzina “occupata”, ma tollerata, abitata da profughi dalle zone di guerra dell’Africa, soprattutto eritrei, alcuni insediamenti abusivi di senza dimora, nella zona di Via Severini e Piazza Pino Pascali. Questa realtà, così oggettivamente “fratturata”, non deve dare, però, un’immagine falsa della realtà territoriale, che comunque “tiene” e riesce ad assorbire, seppure a fatica, le spinte che tendono a destabilizzarla; nel quartiere, inoltre, operano molte e varie associazioni, sia laiche sia religiose, impegnate nel sociale, le quali cercano di proporre iniziative atte a compensare le più manifeste carenze sociali. La scuola, in questo, fa un po’ da polo d’attrazione per due ordini di motivi: 1. Il primo e più evidente è che a essa sono iscritti la maggior parte dei bambini del quartiere, i quali nella scuola trovano il luogo più adatto per lo scambio e la socializzazione di esperienze; 2. Il secondo è che spesso essa propone alle realtà associative del proprio territorio iniziative finalizzate all’innalzamento dell’offerta formativa; così come è pronta a essere coinvolta in iniziative di ordine culturale che emergano dal territorio. Tutto questo fa della Scuola “G. Gesmundo” una realtà dinamica e propositiva, in stretta connessione con il tessuto sociale che la circonda. L’OFFERTA FORMATIVA Il motto della scuola, ACCOGLIERE CONDIVIDERE INTEGRARE PER UNA CULTURA DI PACE, è stato pensato dal Collegio dei Docenti proprio agli inizi delle grandi trasformazioni sociali avvenute tra gli ultimi anni ’90 e i primi anni 2000 ed è stato concepito come un preciso segnale d’inclusione per tutti i bambini e le famiglie che con la realtà scolastica entrano in relazione. Come si è detto più sopra, la scuola accoglie circa 700 alunni, dei quali quasi il 25% è costituito da bambini stranieri e rom; inoltre, tra i bambini autoctoni, se così si può dire, una discreta percentuale presenta diverse forme di disturbo dell’apprendimento e, in generale, si evidenzia una carenza nella strumentazione comunicativa. I problemi di alfabetizzazione linguistica, quindi, sono rilevanti e per questo buona parte del Piano dell’Offerta Formativa (da ora in poi POF) della scuola è indirizzato al recupero delle abilità di base nella comunicazione, sia più propriamente linguistiche sia multimediali. 2 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA I progetti più rilevanti, da questo punto di vista, vedono impegnati i docenti su tre direttrici di lavoro: a. Un’opera di prima accoglienza e d’indirizzo per gli alunni stranieri di nuova immigrazione; b. Un lavoro di recupero e potenziamento delle abilità comunicative per tutti i bambini che ne abbiano bisogno; c. Uno sportello d’ascolto per alunni e famiglie con il compito d’orientare, nel caso se ne evidenzi il bisogno, verso forme d’aiuto extrascolastico, in sinergia con il lavoro quotidiano proposto dalla scuola. Se queste sono le direttrici delle attività rivolte a rendere operativi gli articoli della Costituzione Italiana che garantiscono il diritto allo studio e la pari dignità di tutti i cittadini, il POF della scuola prevede anche un consistente monte ore dedicato ad azioni educative svolte con l’ausilio di strumentazioni tecnologiche. In particolare gli apparati tecnologici supportano il lavoro degli insegnanti nel campo del recupero delle disabilità, nell’ambito dei progetti finalizzati a una migliore comprensione del mondo delle immagini (Progetto Cinema) e della multimedialità più in generale (Progetto Informatica). LE STRUMENTAZIONI: UNA RICOGNIZIONE La scuola, fin dal Progetto di Sviluppo delle Tecnologie Educative 1997-2000, ha individuato nelle nuove tecnologie applicate alla didattica una delle chiavi di volta delle attuali forme di comunicazione messe in atto dalle nuove generazioni. Aderendo inizialmente al Piano di Sviluppo e partecipando, poi, alla Sperimentazione denominata “Telecomunicando ti presento i miei tesori”, avviata dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione, la Scuola “Gesmundo” si dotò fin dall’inizio di due laboratori d’informatica (uno ubicato nel plesso centrale, l’altro nel plesso distaccato), entrambi dotati di computer Pentium II, collegati in rete Lan e con connessione alla Rete Internet. Nei primi anni, sull’onda della novità introdotta, si sono susseguiti progetti di utilizzo dell’ipertestualità nella realtà di classe che hanno dato buoni, se non ottimi, risultati (si vedano gli ipertesti sulla realtà territoriale, Il mio quartiere, e sul Mediterraneo, visto come ponte tra realtà culturali diverse). Ma già con il passaggio all’uso di una ipermedialità più articolata e con la sperimentazione di progetti plurimediali, si è sentita l’esigenza di un passaggio graduale a forme di utilizzo delle nuove tecnologie più articolato. E’ per questo che, circa sei anni fa, il Collegio dei Docenti, nel POF, ha individuato diverse forme di utilizzo delle nuove tecnologie: 3 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA 1. Con l’avvio di un Progetto Cinema si è pensato di ridare importanza e dignità a una forma di comunicazione che nella nostra realtà sociale appare un po’ in difficoltà, incalzata da forme di comunicazione audio-visuale più recenti e, a prima vista, dinamiche; 2. Connesso al Progetto Cinema, il Progetto Informatica ha visto coinvolte le classi nella costruzione di artefatti multimediali che tentavano di avvicinarsi alla comunicazione cinematografica (corti, video clip, cartoni animati, ecc.); 3. Nel recupero delle abilità di base, inoltre, si è optato per il consolidamento dei Laboratori dedicati all’Intercultura e alla Diversabilità, dotando tali ambienti di strumentazioni informatiche e software dedicato. Tale articolazione dell’offerta formativa, però, dal punto di vista dell’aggiornamento e potenziamento delle apparecchiature tecnologiche, si è risolta in maniera difforme. Se, infatti, la scuola è riuscita ad allestire un’ottima sala cinematografica presso il plesso centrale, alla quale accedono le classi di entrambi i plessi per visionare film, programmati come in un Cineforum d’antan, e se i laboratori d’Intercultura e quelli dedicati alla diversabilità sono stati dotati di apparecchiature al passo dei tempi (computer desktop e notebook Pentium IV), le apparecchiature presenti nei laboratori d’informatica originari sono ben presto divenuti obsolete e, tranne la sostituzione di 6 computer desktop su 26 totali, operata grazie all’investimento di parte delle sempre più magre risorse scolastiche, sono stati sostituiti da apparecchiature frutto di libere donazioni da parte di Aziende che le dismettevano perché ormai inutilizzabili ai loro scopi. Da ultimo, inoltre, la scuola ha acquisito, grazie al Piano per la Diffusione delle LIM, varato nell’anno scolastico 2008/2009 dal Ministero dell’Istruzione, due Lavagne Interattive Multimediali, allestite nei due plessi di cui la scuola è composta. La gran mole di attività messe in campo nel corso degli anni ha richiesto un aggiornamento continuo da parte degli insegnanti, i quali per mezzo di azioni formative ricorrenti hanno organizzato un gruppo di lavoro stabile e con buone competenze nel campo tecnologico, sia per quanto riguarda la conoscenza degli apparati hardware sia per quanto concerne la competenza nell’uso dei software in ambiente Windows. GLI ATTUALI BISOGNI Se la situazione, a oggi, è quella più sopra descritta, c’è da dire che negli ultimi tre/quattro anni la realtà tecnologica extrascolastica è molto cambiata e parimenti sono mutate le esigenze della scuola. 4 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA Infatti, nell’extrascuola si è andata diffondendo sempre di più una tecnologia mobile e on demand, soprattutto nel campo audio visuale, avviando i bambini che accedono alla scuola soprattutto a un uso delle tecnologie telefoniche e/o dei videogiochi da consolle. All’interno della scuola, d’altra parte, è maturata l’esigenza, sia per la trasformazione dell’organizzazione scolastica, sia per l’affacciarsi di nuove generazioni già massicciamente esposte a una comunicazione di tipo audio visuale, di sviluppare un intervento tecnologico, se si può dire, più quotidiano, superando via via l’idea di un laboratorio totalmente separato dall’aula e riversando nell’aula l’esperienza maturata nel laboratorio. Per questo nelle aule sono stati installati, nel corso del tempo, i computer dismessi dai laboratori o donati alla scuola dalle famiglie degli alunni. Negli ultimi sei mesi, poi, con l’allestimento delle aule LIM, è emersa l’esigenza da parte degli insegnanti di pensare più approfonditamente a una didattica “multimediale”, almeno nelle aree didattiche più facilmente e direttamente implicate (Storia, Geografia, Arte, ecc.). IL PROGETTO Il progetto “Sulla lavagna s’accende il mondo” intende avviare una sperimentazione d’uso delle tecnologie per mezzo di strumentazioni hardware mobili, connesse in rete tra di loro e con software dedicato sia proprietario sia open source, così da permettere agli insegnanti di predisporre lezioni multimediali, utilizzando oggetti digitali condivisi. Si favorirà, quindi, sul versante dei docenti, la realizzazione di Learning Objects che, grazie alla loro modularità, possano offrire un alto grado di riusabilità in contesti diversi, allestendo in tal modo lezioni, da svolgere attraverso l’uso delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM). Il versante docente, però, non esaurisce la potenzialità del progetto; infatti, per mezzo delle strumentazioni mobili, periodicamente, si ricomporranno i più tradizionali laboratori multimediali didattici, permettendo così agli alunni di cimentarsi nella costruzione di artefatti digitali collaborativi (testi, video, slide show, ipertesti, ecc.). Lo scambio dei prodotti, tra le classi dei due plessi e, eventualmente, tra scuole diverse, permetterà l’adozione del modello pedagogico delle Comunità di Apprendimento. Il progetto sarà così articolato: 1) AVVIO - Preparazione degli spazi di lavoro all’esterno delle aule, con il montaggio di due lavagne interattive multimediali, in aggiunta a quelle già installate, così da avere due aule multimediali per ogni plesso, e allestimento dei due ambienti in cui svolgere le attività al di fuori delle aule tradizionali; 5 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA a. Costituzione della comunità d’insegnanti secondo il modello della Ricerca Azione e della Comunità d’Apprendimento adulta. b. Primo utilizzo delle nuove strumentazioni a livello adulto e sperimentazione d’utilizzo dei software open source individuati per la creazione di learning objects (Open Office, Office, eXeLearning, ecc.). c. Attività di formazione e d’autoformazione degli insegnanti mirata a costituire una rete tra i docenti coinvolti per individuare le modalità di collaborazione e scambio e per condividere gli obiettivi del progetto. d. Ricerca di materiali digitali e costruzione di archivi condivisi. 2) ATTIVITA’ CON LE CLASSI – Durante il primo anno i docenti utilizzeranno le lavagne multimediali per sviluppare lezioni interattive, avvalendosi dei materiali già individuati durante la prima fase, integrandoli con altri materiali prodotti o indicati dagli alunni stessi durante le attività di ricerca. a. Allestimento del contesto e definizione dei problemi al fine di ancorare le tematiche scelte ai principi concettuali centrali nei domini di conoscenza di riferimento. In questa fase gli insegnanti, per mezzo anche delle lavagne interattive multimediali, proporranno i contenuti digitali e i Learning Objects da utilizzare per gli approfondimenti necessari. In tale fase saranno predisposti gli spazi d’interazione degli alunni e definiti i tempi di ogni singola attività svolta nell’ambito del progetto. Per lo sviluppo delle attività si sceglieranno domande iniziali tese a definire i domini di conoscenza verso cui orientare l’indagine; le domande saranno volte a innescare ulteriori domande e ipotesi formulate dagli alunni allo scopo di comprendere il quesito oggetto della ricerca e regolare il lavoro di costruzione della conoscenza. b. Creazione di teorie di lavoro attraverso il confronto tra conoscenze “ingenue” pregresse espresse dagli alunni e conoscenze acquisite tramite l’approccio ai contenuti digitali rintracciabili negli archivi condivisi predisposti dagli insegnanti. c. Valutazione e condivisione delle teorie formulate e loro discussione con l’uso anche delle Lavagne Interattive Multimediali. d. Costruzione di una artefatto digitale intermedio che raccoglierà le conoscenze messe a punto all’interno dei vari gruppi di lavoro. 3) ATTIVITA’ FINALE - Costruzione di un prodotto comune a più classi o gruppi d’interclasse che “esternalizzi” (cfr. Bruner, 1966) le competenze maturate nel corso della realizzazione del progetto. 6 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA La comunità docente, a sua volta, metterà a punto ulteriori lezioni multimediali da condividere e sperimentare nelle classi. Aree Disciplinari Coinvolte – Le aree privilegiate per la ricerca saranno quelle Linguisticoartistico-espressiva e quella storico-geografica. Impiego dei Contenuti Didattici Digitali – Per argomentare, motivare e mettere in discussione le ipotesi di ricerca, gli alunni potranno recuperare le informazioni navigando all’interno di Banche Dati Multimediali on line, Ambienti Enciclopedici Educativi. Per la costruzione dei Learning Objects, gli insegnanti si avvarranno degli stessi ambienti digitali (filmati, mappe, testi, ecc.). Realizzazione di Contenuti Didattici Digitali – Si realizzeranno prodotti digitali da utilizzare sia per l’ausilio didattico nelle classi sia per la realizzazione degli artefatti condivisi. La comunità degli insegnanti, divisa il sottogruppi per tematiche disciplinari, realizzerà lezioni multimediali da utilizzare in contesti diversi. Tali lezioni multimediali saranno sviluppate per mezzo di: o Slide show o Ipertesti o Animazioni o Album fotografici Coerenza tra Obiettivi Didattici e Uso delle Nuove Tecnologie – Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un percorso di insegnamento-apprendimento collaborativo che, superando la metafora della “trasmissione” della conoscenza, punti a una costruzione più attiva delle competenze, così come inteso dall’approccio costruttivista in psico-pedagogia. Quest’ultimo ispira l’adozione di un modello basato sull’Indagine Progressiva, processo che, partendo da un problema, attraverso domande, riflessioni, curiosità e ipotesi, diventa progressivamente più approfondito nelle soluzioni (cfr. Hakkarainen, 1998). In questa tipologia rientrano anche le esperienze di e-learning che mirano in primo luogo a creare interazione e scambio fra i partecipanti e si focalizzano sulla condivisione di pratiche. Il modello dell’Indagine Progressiva si sviluppa in una serie di fasi progettate in modo da integrare al meglio l’attività di insegnamento/apprendimento con l’uso di tecnologie e di contenuti didattici digitali, in un percorso che permetta agli studenti di “col-laborare” in un contesto permeato d’interdipendenza nella realizzazione di un compito. 7 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA I software utilizzati saranno per la maggior parte open source: Audacity, software di riferimento per la manipolazione di file sonori; Virtual Dub, potente programma per la manipolazione di file video; eXe Learning, facile programma per la creazione di materiali “web based”. Saranno utilizzati anche contenuti didattici digitali di carattere enciclopedico (testi digitalizzati, video, animazioni) e saranno realizzati Learning Objects da utilizzare in contesti diversi. L’uso combinato di Nuove tecnologie e modelli d’apprendimento basati sull’Indagine Progressiva faciliterà il confronto e la costruzione di nuove conoscenze, promuovendo la collaborazione tra i partecipanti. I Learning Objects prodotti dagli insegnanti costituiranno un primo archivio di lezioni multimediali su percorsi curricolari da riutilizzare in tempi e spazi differenti. PREVENTIVO DI SPESA Visto il finanziamento della Fondazione Roma, per l’attuazione del progetto è prevista la realizzazione di n. 2 laboratori con personal computer mobili, dotati di Lavagne Interattive Multimediali ed arredi per il lavoro condiviso. In particolare, per ognuno dei due plessi della scuola, si prevede l’acquisto e l’allestimento di: LABORATORIO MULTIMEDIALE INTERATTIVO PER L’UTILIZZO ANCHE CON ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI N. 6 NOTEBOOK FUJITSU LIFEBOOK A530 Schermo 15,6”, CPU core i3 2,4 GHz, RAM 4 Gb, hard disk 320 Gb, masterizzatore di DVD dual Layer, lettore di memory card, batteria 6 celle durata 6 h, webcam incorporata, sistema operativo Windows 7 Professional Prezzo cadauno € 640,00x6……………Totale……………….. € 3.840,00 N. 1 CARRELLO PER L’ALLOGGIAMENTO E LA RICARICA DEI PC PORTATILI LAPCABBY mod. LapCabby 16V Carrello per 16 notebook - Alloggiamento verticale. Dimensioni 703 x 1015 x 1115mm CON RISPARMIO ENERGETICO “power management” E VENTILAZIONE Prezzo cadauno…………………………………………………….. € 1.250,00 8 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA N° 13 OFFICE PROFESSIONAL PLUS 2010 EDU Word 2010, Excel 2010, Power Point 2010, Publisher 2010, Outlook 2007, Access 2010. 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Nella parte inferiore, sarà inserito un piano per tener sollevati i P.C. da terra. Il vano sarà inserito tra i due tavoli sfruttando i fianchi degli stessi. Prezzo cadauno…………….………Totale …………………………………. € 290,00 ISOLE DI LAVORO TAVOLI SERIE "DERBY” Con gambe metalliche Gambe in struttura metallica in lamiera di acciaio sp. 1,5 mm. verniciata in grigio metallizzato; trave telescopica utile per il contenimento dei cavi per il cablaggio della scrivania, La struttura metallica può essere a T o a cavalletto. Piani realizzati in conglomerato ligneo rivestito in laminato melaminico ad alta resistenza anti riflesso, spessore 25 mm bordati su tutti i lati in ABS con angoli smussati. Fianchi spessore mm. 25 realizzati in conglomerato ligneo rivestito con laminato melaminico ad alta resistenza bordati in ABS sp. mm. 2. I mobili della serie Derby sono conformi al D.L.gs 626/94 e successivo D Lgs. 81/08 nel rispetto delle norme UNI 9149/87, UNI 8941-2/87, UNI ISO 9227/03. 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Regolazione in altezza con pistone a gas. Base in acciaio ricoperto da guaina in plastica. Braccioli in nylon. Scrittoio in termoplastica nera. Colori: blu, celeste, giallo, nero, rosso, verde. SEDIA FISSA SENZA BRACCIOLI mod. C80 Prezzo cad.….………………€ 29,00 x 24 Tot. ………………….…...€ 696,00 MONTAGGIO ATTREZZATURE Montaggio e sistemazione degli arredi e delle sedie all’interno dell’aula secondo la disposizione prevista. Montaggio dei notebook all’interno del carrello con collegamento alla rete elettrica. Sistemazione dei cavi di alimentazione all’interno delle canalizzazioni del carrello. Prezzo complessivo……………………Totale ………………………….. € 800,00 Totale imponibile € 8.897,70 + IVA 20% IVA 20% € 1.779,54 Totale € 10.677,24 ATTREZZATURE DEDICATE ALL’UTILIZZO DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI N. 6 NOTEBOOK FUJITSU LIFEBOOK A530 Schermo 15,6”, CPU core i3 2,4 GHz, RAM 4 Gb, hard disk 320 Gb, masterizzatore di DVD dual Layer, lettore di memory card, batteria 6 celle durata 6 h, webcam incorporata, sistema operativo Windows 7 Professional, antivirus. Prezzo cadauno € 640,00x6……………Totale……………….. € 3.840,00 LAVAGNA INTERATTIVA MIMIO TEACH 77” La Postazione Interattiva MIMIO TEACH 77” è conforme alle direttive del D.L. 53/03 art. 1 per lo sviluppo delle tecnologie multimediali volte a sviluppare l’alfabetizzazione e l’uso delle nuove tecnologie informatiche. VIDEOPROIETTORE OTTICA ULTRA CORTA SANYO PLC XL50 Sanyo PLC XL50 videoproiettore speciale per proiezioni frontali o retroproiezioni ravvicinate. 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La realizzazione del progetto e la messa in opera dei laboratori, ove il progetto sia finanziato, sono previsti entro e non oltre il 31 Dicembre 2011. 12 SCUOLA PRIMARIA STATALE “GIOACCHINO GESMUNDO” PIAZZA CESARE DE CUPIS, 20 – 00155 ROMA TEL.062280672 FAX 0622773406 E-MAIL Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA 80° CIRCOLO – ROMA Il sottoscritto, Giuseppe Mercurio, Dirigente Scolastico del 80 Circolo di Roma, dichiara che le attrezzature che nel Progetto destinato alla Fondazione Roma sono contrassegnate come ATTREZZATURE DEDICATE ALL’UTILIZZO DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI sono così definite in quanto destinate prioritariamente all’utilizzo degli e con gli alunni diversamente abili e pertanto sono soggette all’IVA del 4% in base al D.M. del Ministero delle Finanze del 14 Marzo 1998 e in base all’art 3 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott. Giuseppe Mercurio) Roma, 04.04.2011 13