riferimenti bibliografici e forma

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riferimenti bibliografici e forma
Indicazioni per le citazioni bibliografiche nel testo e per la preparazione dell’elenco
bibliografico che chiude l’elaborato finale del percorso triennale e il lavoro di tesi magistrale
Dott.ssa Marina Camodeca
Nell’ambito di una presentazione di nozioni teoriche e/o rassegna di risultati empirici è sempre
fondamentale citare le fonti bibliografiche delle informazioni riportate. Le citazioni bibliografiche
non vanno messe in forma di nota. Le note vanno riservate soltanto alla specificazione di qualche
concetto, che risulterebbe pesante nel testo.
- Le citazioni bibliografiche vanno messe per ogni nozione teorica e ogni dato empirico che
viene riportato, che non sia originalmente vostro : l’idea è che, nell’ambito di una
presentazione che abbia un minimo valore scientifico, come deve essere la tesi, bisogna
giustificare ogni affermazione e bisogna mettere il lettore nella condizione di poter ritrovare e
condividere la medesima fonte dell’informazione riportata.
- Se la fonte è stata letta direttamente, si riportano gli autori dell’articolo/ capitolo/ libro seguiti
dall’anno di pubblicazione del lavoro. Ad esempio (Crick & Dodge, 1994): vuol dire che si è
letto direttamente questo lavoro e si sta citando qualche informazione riportata in quella fonte.
Il lavoro va riportato nella bibliografia finale.
- Se il lavoro NON è stato letto direttamente, si riportano ugualmente gli autori dell’articolo/
capitolo/ libro con l’anno di pubblicazione, seguiti dalla dicitura “cit. in” (“citato in”) e gli
autori del lavoro, con l’anno di pubblicazione, da cui è stata ripresa quell’informazione. Ad
esempio (Crick & Dodge, 1994, cit. in Caravita & Gini, 2010): vuol dire che non è stato letto
il lavoro di Crick e Dodge, ma che si sta citando comunque un concetto che gli autori hanno
formulato e che è stato riportato nel lavoro di Caravita e Gini, che invece è stato letto in
originale.
In questo caso, nella bibliografia finale, che riporta solo il materiale che è stato letto
direttamente, si indicherà solo il lavoro di Caravita e Gini (2010), e non quello di Crick e
Dodge (1994), perché non è stato letto.
- Nelle citazioni nel testo non va indicato il numero di pagina da cui si trae l’informazione (in
genere sintetizzata e riportata a parole proprie), a meno che non si riporta una frase
copiandola esattamente dalla fonte.
COME SI RIPORTANO LE CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE NEL TESTO?
- La prima volta che si riporta una voce bibliografica. Gli autori si riportano tutti, nell’ordine
in cui sono nel lavoro originale, seguito dall’anno di pubblicazione. Se gli autori sono più di
cinque, si riportano per intero fino al quinto e, a partire dal sesto, si mette “et al.” (se la
citazione è tra parentesi) o “e colleghi” (se la citazione fa parte del testo), con l’anno di
pubblicazione.
- Le volte successive in cui si riporta la stessa voce bibliografica. Si riporta solo il primo
autore, seguito da “et al.” (tra parentesi) o “e colleghi” (nel testo), con l’anno di
pubblicazione. Es. “Salmivalli e colleghi (1996) hanno sviluppato il QRP” e “Viene usato lo
strumento QRP (Salmivalli et al., 1996).
- Nei casi in cui l’informazione è stata recuperata da un’altra fonte, la fonte originale va sempre
tra parentesi. Es. Crick e Dodge (1994, cit. in Caravita & Gini, 2010); (Crick & Dodge, 1994,
cit. in Caravita & Gini, 2010).
- Nel citare le fonti, non si riporta l’iniziale del nome ma solo il cognome.
- Prima dell’ultimo autore, si usa la & nelle citazioni tra parentesi e la “e” nelle citazioni nel
testo.
COME SI RIPORTA LA BIBLIOGRAFIA FINALE?
L’elenco va riportato in ordine alfabetico, in base al cognome del primo autore di ogni fonte (per
lavori con più di 6 nomi, si riportano i nomi fino al sesto, seguiti da et al.). La formattazione è
quella delle norme APA. Il manuale è consultabile presso la docente e in biblioteca, oppure facendo
una ricerca su internet. Inoltre, nella guida dello studente, nella sezione tesi di laurea, sono riportati
alcuni esempi. Le stesse norme sono condivise dalle pubblicazioni scientifiche internazionali, cui si
può fare riferimento. Qui di seguito ci sono degli esempi:
Articolo:
Crick, N. R., & Dodge, K. A. (1994). A review and reformulation of social information-processing
mechanisms in children’s social adjustment. Psychological Bulletin, 115, 74–101.
Capitolo di libro:
Bybee, J., & Quiles, Z. N. (1998). Guilt and mental health. In J. Bybee (Ed.), Guilt and children
(pp. 269–291). San Diego: Academic Press.
Libro:
Caravita, S., & Gini, G. (2010). L’(im)moralità del bullismo. Milano: Edizioni Unicopli.
ATTENZIONE:
- Usare in maniera corretta i corsivi, come indicato negli esempi.
- Riportare le informazioni nella sequenza corretta, rispettando la punteggiatura richiesta.
- Usare la & prima dell’ultimo nome.
- Nel caso della PROVA FINALE DEL PERCORSO TRIENNALE, vanno riportate in
bibliografia solo le fonti citate nell’introduzione e nella conclusione, che sono le parti di testo
che avete composto voi direttamente, non quelle dei tre articoli schedati. Quindi, la lista
bibliografica della vostra prova finale contiene solo i riferimenti dei tre articoli schedati (ma
non delle fonti in essi citati) e delle eventuali fonti citate nell’introduzione e nelle conclusioni.
INDICAZIONI SULLA FORMA
La tesi è una presentazione che deve possedere rigore scientifico. Quindi:
- Evitare linguaggio approssimativo o poco preciso.
- Evitare linguaggio romantico e linguaggio che include valutazioni e giudizi personali.
- Utilizzare termini correttamente tradotti dall’inglese (es. “item” non si traduce con articolo; il
verbo “bully” non si traduce con bullizzare).
- Utilizzare uno stile di scrittura scorrevole e corretto da un punto di vista grammaticale e
semantico (es. attenzione ad apostrofi, frasi senza verbo principale, subordinate senza frase
principale, congiuntivi, concordanza verbo-soggetto, punteggiatura, ecc.).
- Mettetevi nei panni di un lettore che non conosce la letteratura che avete letto voi: è
comprensibile ciò che avete scritto? Le informazioni che avete esplicitato sono sufficienti per
comprendere il contenuto o avete dato qualcosa per scontato?
- Utilizzare il tipo di carattere Times New Roman con dimensione 11 e interlinea 1 e mezzo.
- Alla segreteria va consegnata copia in cd, a me copia in formato elettronico tramite allegato a
un’e-mail. La copia cartacea delle tesi magistrali è solo per il correlatore, al quale va
consegnata stampata fronte-retro e senza copertina rigida circa due settimane prima della
discussione.