Scarica programma

Transcript

Scarica programma
in collaborazione
ASSOCIAZIONE
ARMA AERONAUTICA
in
Marocco
tra montagne, deserto e città imperiali
dal 12 al 20 maggio 2012
1. giorno
sabato 12/5
ROMA – CASABLANCA
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino in tempo utile per la partenza del volo di linea
Royal Air Maroc per Casablanca alle ore 17.50. Arrivo alle ore 19.05 e trasferimento in albergo.
La città è famosa in tutto il mondo grazie anche al film interpretato da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, la
cui atmosfera di passione e trasgressione conquistò gli occidentali e contribuì al successo del Marocco stesso.
Casablanca, pur essendo la città più grande e moderna del Marocco, nasconde ancora tra i vicoli del souk la
vivacità della tradizione. Basta andare alla vecchia Medina o anche, se non addirittura meglio, in quella nuova,
per vedere che i chioschi di frutta, i banchi che friggono il pesce, le panetterie tra i vicoli, le ombre delle acacie,
le improvvise piazzette, i fumosi caffè pieni di uomini, ripetono gli stessi ritmi e le stesse abitudini di un souk
"immobile" da centinaia di anni. L'attuale città, con i suoi larghi viali, gli imponenti palazzi in stile Art Déco ed i
parchi pubblici, è in gran parte il frutto del piano urbanistico francese ideato nel 1917.
E’ di notevole importanza la moschea Hassan II, fatta costruire negli anni ’80 dall’omonimo re, con l’intenzione
di costruire qualcosa di così immenso da essere considerato l’emblema del Nord Africa. Per dimensioni infatti,
questa moschea è seconda solo alla Mecca.
Sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.
2. giorno
domenica 13/5
CASABLANCA – RABAT – FES
Dopo la prima colazione breve giro panoramico della città.
Partenza per Rabat.
Visita della capitale del Marocco.
A eccezione del nucleo storico, la città presenta una struttura moderna, con ampi viali, eleganti vie commerciali,
un grande quartiere amministrativo, parchi e giardini pubblici e bei sobborghi residenziali. Il Palazzo Reale
occupa un intero quartiere. Rabat comunque vanta importanti monumenti storici come la torre Hassan, uno dei
simboli più famosi del Paese, e il mausoleo do Mohammed V, un bell’esempio di architettura in stile neomoresco.
Interessante è la mescolanza di vecchio e nuovo.
Pranzo in ristorante.
Nella pomeriggio completamento della visita della città e proseguimento per Fes.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
3. giorno
lunedì 14/5
FES – MEKNES – FES
Prima colazione e partenza per Meknes.
Visita della città imperiale.
Situata al centro di una fertilissima pianura, è stata una delle quattro città imperiali del Marocco e oggi
costituisce un importante centro economico e agricolo.
Durante il regno del secondo sovrano alaouita, Moulay Ismaïl (1672-1727), la città conobbe il suo massimo
splendore. Il sultano la designò capitale del regno in luogo di Fes, dove regnavano troppi disordini, e la
trasformò in una città imperiale. Per costruire la residenza reale furono impiegati 30000 schiavi. In poco tempo
sorsero imponenti palazzi, spaziosi giardini con grandi fontane, moschee, arsenali, granai e stalle di dimensioni
enormi.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio visita del sito archeologico di Volubilis.
Dopo Fes e Meknes, Volubilis è la terza tappa del triangolo più denso di vestigia storiche e archeologiche del
Marocco. Volubilis è una fuga inaspettata dal mondo arabo, un salto in un passato familiare. E’ la presenza di
Roma con tutti i suoi connotati: impianto urbanistico, monumenti, mosaici. Ma per un paradosso della storia, su
una collina vicina sorge il mausoleo di Moulay Idris, il luogo santo più visitato del Marocco. Tuttavia la città
romana e il santuario musulmano sono uniti da un filo, tessuto unicamente da quelli che hanno sempre abitato qui:
i Berberi. Volubilis è stata inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Visita di Moulay Idris.
Adagiato su una piccola collina marocchina, fondato da un pronipote del profeta Maometto, Moulay Idriss è uno
dei paesini più importanti del Marocco. Deve il suo nome allo stesso fondatore che, fuggito dalla Mecca alla fine
dell’ VIII sec. perché perseguitato dal reggente califfato, si stabilisce in questa zona convertendo gli abitanti del
luogo alla nuova fede.
Rientro a Fes, cena e pernottamento in albergo.
4. giorno
martedì 15/5
FES
Dopo la prima colazione visita della città con pranzo in ristorante.
Se Rabat è la capitale politica del Marocco e Casablanca quella economica e finanziaria, Fes è sicuramente
quella culturale.
La città di Fès, la più antica tra le città imperiali, grazie al ruolo ricoperto in passato di importante centro
religioso e culturale, offre numerose attrazioni e splendidi monumenti, di incomparabile valore storico e artistico,
tramite cui scoprire la più antica cultura e tradizione marocchina.
Oltre alla città europea costruita dopo la prima guerra mondiale, Fes si sdoppia in Fes el Jédid ("la nuova") e Fes
el Bali (" l'antica"), la quale è di un fascino unico con un insieme di circa 9.400 vicoli e stradine labirintiche dove
è normale non riuscire più ad orientarsi.
Oltre alle stradine affollate piene di fascino, questo quartiere offre anche numerosissime attrazioni nascoste in
ogni angolo: moschee, madrease, innumerevoli souq e bazar e i foundouk; antenati dei caffè francesi, i foundouk
erano una specie di luoghi di socializzazione, spesso sedi di vizi e affari illeciti che poi si sono trasformati in
magazzini.
La Medersa Bou Inania ha la fama di essere uno dei monumenti più belli del Marocco: è una scuola coranica
costruita dai Marinidi per volontà del sultano Bou Inan (da cui il nome) tra il 1350 e il 1357. Medersa in arabo
significa istituto scolastico ma negli anni il termine è stato utilizzato per indicare le scuole che insegnano nello
specifico i precetti della religione islamica. Decorata con legno di cedro intarsiato e con i famosi zellij è, come
affermò al termine della costruzione dell'edificio lo stesso sultano, "di una bellezza inestimabile".
Visita ai quartieri ebraico e andaluso.
Gli Arabi d'Andalusia portavano con sé l'arte e il sapere di una civiltà all'apice della propria gloria. Il quartiere
degli Andalusi colpisce per il suo splendore e per la ricchezza degli edifici. I palazzi rivaleggiano nelle
decorazioni: boiseries scolpite, bronzi cesellati, zelliges policromi, mouchearabiehs, colonne e decorazioni in
gesso.
Il quartiere ebraico fu creato nell’antica kasba dagli arcieri siriani del sultano all’inizio del XIII secolo; gli
artigiani ebrei, orafi specializzati, diedero vita ad una notevole attività con botteghe e laboratori.
Oggi la comunità ebraica ha abbandonato il quartiere e le case sono abitate da famiglie musulmane.
Nel quartiere ebraico di Fes el Jdid si trova il Palazzo Reale.
Visita al quartiere dei tintori e delle concerie.
L'aspetto più antico ma al contempo anche più inquietante, soprattutto per i visitatori, è la lavorazione delle pelli,
uno dei mestieri più antichi del mondo, si dice infatti che risalga a 7000 anni fa. I turisti, nelle vicinanze del
quartiere delle concerie, vengono sopraffatti da un odore nauseabondo dovuto ai materiali utilizzati per la
lavorazione della pelle. Spesso vengono loro offerte dai commercianti foglie di menta da inspirare in modo da
poter sopportare quell'orribile odore. Una volta superato il trauma dell'odore, lo spettacolo è unico e suggestivo.
Cascate d'acqua, pelli stese ad asciugare, vasche piene di vernici colorate: vale la pena resistere all'odore per
godersi questo spettacolo unico al mondo che fa parte dell'antichissima tradizione di Fes. C'è comunque una
spiegazione logica all'odore tanto caratteristico, per usare un eufemismo, delle pelli: ai bagni di concia vengono
aggiunti ingredienti quali escrementi di piccione e di mucca, oli di pesce, estratto di cervello di animali, grassi
animali, acido solforico.
Visita, dall’esterno, all'imponente quanto splendida moschea di Qaraouiyyin, dal tetto scintillante di tegole
smeraldo.
Fondata da una donna nell’862 è sede di una delle più antiche università del mondo, frequentata per secoli da
studenti non solo arabi ma anche occidentali, tanto che rivaleggia per tradizione con i principali atenei europei.
La sua biblioteca, una delle più vaste del mondo, ospita 30000 volumi.
Visita al quartiere Bab Al Makina, dove si fabbricano i tappeti artigianali.
Cena e pernottamento in albergo.
5. giorno
mercoledì 16/5
FES – MERZOUGA – CAMPO TENDATO NEL DESERTO
Prima colazione e partenza per Erfoud, attraverso lussureggianti oasi e palmeti.
Erfoud è una base di partenza per le escursioni nel deserto. La città è stata fondata nel 1917 da coloni francesi a
scopo militare e ancora oggi ospita un’importante guarnigione dell’esercito marocchino che sorveglia la zona di
confine con l’Algeria. La festa dei datteri che si celebra a Erfoud ogni anno durante il mese di ottobre attira
numerosi turisti. La palma da datteri è infatti una risorsa di vitale importanza per la popolazione del Tafilalet.
Erfoud è famosa per i suoi fossili, che risalgono al medio Paleozoico (350-480 milioni di anni fa). Con le pietre
fossilifere vengono realizzati gli oggetti più svariati: vassoi, piatti, portacenere o semplici articoli ornamentali.
Pranzo in ristorante lungo il percorso.
Continuazione per Merzouga e partenza per il deserto in fuoristrada oppure, facoltativamente, a dorso di
cammello (circa 30 minuti di tragitto) con supplemento a parte.
Sistemazione nel campo tendato.
Il campo tendato è situato in una posizione affascinante tra le grandi dune del deserto sabbioso di Erg Chebbi. Le
tende sono allestite nel tipico stile berbero dei popoli nomadi. Ciascuna tenda contiene due letti.
Completano il campo la tenda ristorante, dove verranno serviti cibi della tradizione marocchina, e le tende
separate dei servizi igienici comuni.
A inebriare gli ospiti oltre agli odori, i sapori e i colori saranno le note del tam-tam la tipica musica dei popoli
nomadi che allieterà la serata intorno al fuoco.
Possibilità di avere, con supplemento a parte, tende con i servizi all’interno quali WC, doccia e brocca per
l’acqua.
Suggestivi momenti al tramontar del Sole dietro le spettacolari dune arrossate.
Cena e pernottamento in tenda.
Osservazione notturna del cielo.
La visione del cielo stellato dal deserto è fantastica. Si avrà la possibilità di osservare un’estensione eccezionale
della Via Lattea.
Le stelle non sono isolate nello spazio ma a loro volta si riuniscono in grandi insiemi chiamati galassie. Le galassie
non sono altro che immensi agglomerati di stelle e gas, formatisi probabilmente circa 13 miliardi di anni fa dalla
contrazione di enormi nubi di gas, principalmente idrogeno ed elio.
Il nostro Sistema Solare appartiene ad una galassia chiamata Via Lattea, che assomiglia ad una spirale, rotante
nello spazio. Al centro si trova un buco nero gigante; dal centro si dipartono lunghe braccia a spirale contenenti
gas, polvere e le stelle formatesi da pochi milioni a qualche miliardo di anni fa.
La Via Lattea ha un diametro di circa 100 mila anni luce. Tutti gli oggetti ruotano attorno al centro della
galassia. Occorrono 250 milioni di anni perchè il Sole e con esso tutti gli altri corpi del Sistema Solare compiano
una rotazione completa attorno al centro della Via Lattea.
6. giorno
giovedì 17/5
CAMPO TENDATO NEL DESERTO – MERZOUGA – BOULMANE-DADES
Dopo la prima colazione escursione con il cammello sulle dune del deserto.
Rientro dal deserto a Merzouga e proseguimento lungo una strada dove si allineano piccoli ponticelli di terra
con un’apertura alla sommità: si tratta dei resti delle “foggara”, antichi canali sotterranei. La strada
attraversa poi bellissimi palmeti dove si potranno osservare i più diversi sistemi di irrigazione tradizionali
ancora in uso nelle oasi nordafricane. L’acqua viene attinta manualmente dai pozzi ed è ancora in uso la vite
di Archimede, introdotta in questa regione dai Saadiani tra il XIII e il XIV secolo.
Continuazione per Rissani, villaggio famoso per il suo mercato di datteri e per le vicine rovine di Sijilmassa,
mitica capitale del Tafilalet, la più grande oasi del Marocco nonché una delle più vaste del Nordafrica.
Tutti gli storici arabi del Medioevo raccontano la meravigliosa architettura, le possenti porte, le mura, l’intensa
vita commerciale e religiosa e la bontà degli abitanti di Sijilmassa. In effetti questa antica città era un porto
carovaniero di primaria importanza, dal quale passava una delle vie transahariane occidentali che
raggiungevano il Sudan. La sua ricchezza era basata quindi sul commercio, la sua reputazione sul fatto che in
essa vi risiedevano uomini dotti e saggi, che dirigevano la grande carovana annuale che si recava nei luoghi santi
dell’Islam.
L’itinerario prosegue lungo un suggestivo percorso che si snoda a ridosso del massiccio del Jebel Sarhro.
Arrivo nell’oasi di Tinghir che è una delle più alte oasi di montagna del Marocco.
Il vecchio villaggio di Tinghir è dominato dalla imponente kasba che la famiglia Glaoui fece costruire intorno agli
anni Venti per meglio controllare le tribù del luogo. E’ un vero labirinto dove è facile perdersi fra stradine e orti.
Tinghir rappresenta un importante mercato dell’area presahariana e il suo suk del lunedì è frequentato anche
dagli allevatori berberi della regione montuosa.
Proseguimento per la visita alle famose ed affascinanti Gole del Todra, dove il fiume si insinua fra due pareti
verticali scavando uno spettacolare passaggio fra le rocce.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio continuazione per la cittadina di Boulmane du Dadés situata all’imbocco delle Gole del
Dadés, particolarmente affascinanti per il marcato contrasto tra gli spogli pendii rocciosi, dalle forme curiose,
e il verde intenso della vegetazione che cresce rigogliosa lungo il fiume.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
7. giorno
venerdì 18/5
BOULMANE-DADES – LA VALLE DELLE ROSE – KASBAH AIT BENHADDOU – MARRAKECH
Prima colazione e partenza per raggiungere la Valle del Dadés, lungo uno spettacolare percorso,
ammirando i splendidi panorami delle oasi di montagna.
Con le sue case-fortezza e la “Pista delle rose”, costellata da piccoli villaggi in terra sullo sfondo delle montagne
dell’Alto Atlante, questa zona offre uno dei paesaggi più suggestivi del Marocco.
La Valle del Dadés è parte di un altopiano solcato da numerosi fiumi e tutti gli insediamenti, in particolare quelli
che si trovano nelle oasi, sono costituiti da possenti fortezze in argilla, circondate da alte mura fortificate. Le
mura in argilla svolgono una duplice funzione protettiva: il loro spessore ripara dal calore diurno, mentre le
piccolissime aperture proteggono dal freddo della notte.
Arrivo a El Kelaa des M’Gouna e sosta per un caffè o tè nella terrazza dell’albergo Les Roses du Dadés,
arroccato su una rupe che domina la Valle del Dadés, da cui si godrà di un panorama davvero magnifico.
Nel corso della primavera nell’oasi di El Kelaa des M’Gouna sbocciano le rose, grazie a speciali sistemi di
coltivazione.
Ogni anno in maggio viene celebrata la tradizione “Festa delle Rose”, durante la quale si può assistere a una
suggestiva sfilata di fiori, a danze popolari, alla parata delle majorette e all’elezione della regina delle rose.
Il principale prodotto locale è l’olio essenziale estratto dalle rose che viene diluito e ampiamente utilizzato dai
marocchini sotto forma di acqua di rose. Si tratta di una materia prima nel campo della profumeria. La rosa
damascena diffonde nell’oasi la sua inconfondibile fragranza.
Visita ad un laboratorio e negozio di prodotti a base di rose comprendenti profumi, oli, essenze, balsami,
creme e acqua di rose. Possibilità di acquisti.
Proseguimento per Skoura.
Skoura è un’oasi che si incontra in questo aspro paesaggio e colpisce per le sue kasba berbere di argilla rossa, in
parte abbandonate e in rovina. In affascinante contrasto con le strutture rosso-ruggine delle kasba spicca il verde
scuro dei giardini. L’oasi, che si estende per 12 chilometri, racchiude 440.000 piante, tra cui palme da datteri,
ulivi, meli, mandorli, fichi, albicocchi, melograni e numerosi tamerici.
Come a El Kelaa des M’Gouna, siepi di rose cingono i terreni coltivati; i petali di rosa essicati vengono venduti sui
mercati di Marrakech.
Continuazione per la breve visita alla kasba di Amerdihil.
A circa quattro chilometri da Skoura si trova l’imponente kasba di Amerdihil circondata da mura su cui svettano
numerose torri, ed è riccamente decorata con motivi ornamentali di origine yemenita. Per la sua suggestiva
posizione, la kasba di Amerdihil viene spesso utilizzata a scopo pubblicitario e compare sulle banconote da 50
dirham; inoltre è stata più volte impiegata come set cinematografico, per esempio per il film Lawrence d’Arabia.
Proseguimento in direzione di Ouarzazate.
Ouarzazate, situata su un altopiano semidesertico è stata costruita dai francesi nel 1928 come città di
guarnigione della Legione Straniera e occupa ancor oggi una posizione strategica all’incrocio delle principali vie
di comunicazione. Detiene il primato nazionale della produzione di datteri.
Il colore rosso-bruno che caratterizza la città è in perfetta armonia con il paesaggio circostante.
Visita di Ait Benhaddou, una delle più belle kasbah del Marocco, costruita nel XII secolo su un’antica via
carovaniera che collegava Marrakech al sud della regione.
Monumento storico, inserito nel 1987 dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità, questo
villaggio è una delle mete turistiche più famose. Fondato nel XII secolo, tutto costruito in terra, controllava
l’antico passaggio che dalla valle del Draa portava a Marrakech. Le poche famiglie rimaste arrotondano
invitando (a pagamento) i turisti a visitare le proprie case. Il villaggio sorge su una collina, orientato a sud,
protetto dai venti di tramontana ed esposto al sole. La scelta del luogo non è casuale: si trova su una via
carovaniera che portava al passo Tizi’n Tichka e a Marrakech. La sua architettura risponde a esigenze di difesa:
le mura esterne sono cieche, alte con solo tre porte, che erano chiuse la notte e sorvegliate. L’ingresso
monumentale con due alte torri e un arco, prospiciente il fiume, non è il vero ingresso del villaggio, bensì un falso
cinematografico di cartongesso, lasciato sul posto dopo che furono girate alcune scene di un film. La vera entrata
si trova sulla destra, dopo aver percorso il sentiero che costeggia le coltivazioni: è una piccola ed elegante porta,
aperta nelle mura che difendevano il villaggio. All’interno le stradine si inerpicano fino alla cima, da dove si vede
la bellezza delle sue costruzioni, le torri altissime e la tipica pianta del villaggio con le case addossate l’una
all’altra.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio continuazione per Marrakech attraverso la catena montana dell’Alto Atlante. Si attraverserà
il valico di Tizi’n Tichka situato a oltre 2.200 metri, attraversando splendide foreste di pini, ginepri e lecci.
Arrivo a Marrakech, capitale imperiale nell’XI secolo i cui monumenti, riccamente ornati di fini stucchi, mosaici
e marmi, testimoniano la ricchezza del suo passato.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
8. giorno
sabato 19/5
MARRAKECH
Dopo la prima colazione visita della città.
Pranzo in ristorante tipico nel cuore della città vecchia
Marrakech è senz’altro la più bella città del Marocco, posta al centro della fertilissima piana dell’Haouz e
circondata da un palmeto e dalle cime innevate dell’Alto Atlante. E’ la terza città del Paese per grandezza, dopo
Casablanca e Fes, ma detiene sicuramente il primato quanto a rilevanza. Come Fes, Rabat e Meknes (le altre città
imperiali) ha ospitato per molto tempo la residenza del sultano ed è quindi stata capitale. Al caratteristico colore
ocra dei suoi edifici si deve l’appellativo di “perla rossa”.
Marrakech vanta numerosi edifici di interesse storico e artistico quali la moschea della Koutoubia, i suk con la
medersa Ben Youssouf, il palazzo della Bahia, le tombe Saadiane, le fortificazioni e le porte di accesso alla città.
Gli animatissimi suk esercitano un fascino particolare con i loro vicoli, molti dei quali coperti, nei quali si accalca
perennemente la folla cittadina. Tuttavia il fascino della città deriva indiscutibilmente dal suo tradizionale stile di
vita e dal carattere orientale della medina che ne determinano l’atmosfera. In particolare il pomeriggio e la sera
quando musicisti, danzatori, cantastorie, incantatori di serpenti, giocolieri e acrobati trasportano i turisti in un
mondo incantato, in una cornice da “mille e una notte”.
Nel pomeriggio passeggiata all’interno della medina e tempo libero nella famosa, suggestiva, spettacolare
piazza Jemaa el Fna.
Il suo nome significa “la riunione dei trapassati”, poiché qui venivano eseguite le sentenze capitali ed esposte le
teste dei giustiziati. E’ un grande spazio irregolare delimitato su due lati dai souk e da due strade dal traffico
caotico sugli altri due. E’ in assoluto il luogo più frequentato della città, una “jemaa” continua di persone che in
piazza vendono, comprano, si incontrano o sbarcano il lunario. E’ un caos apparente di bancarelle, venditori
ambulanti, incantatori di serpenti, giocolieri, danzatori, veditori di acqua. La piazza cambia aspetto a seconda
dell’ora. La mattina e più “mercantile”: le bancarelle aprono e mettono in mostra tutti i loro prodotti,
dall’artigianato alla frutta e verdura. Nelle ore calde della giornata, l’attività rallenta e al pomeriggio comincia
il gran teatro dei giocolieri, degli ammaestratori di scimmiotte, dei cartomanti, dei venditori di rimedi miracolosi.
Ognuno ha il proprio pubblico, composto da gente affascinata dalla parola di questi artisti che catturano
l’attenzione invocando Allah e dando inizio ad un repertorio inesauribile. All’imbrunire si allestiscono precari
ristorantini dove si può gustare di tutto. Fino a notte inoltrata lo spettacolo della piazza è un’attrazione unica al
mondo.
Cena e pernottamento in albergo.
9. giorno
domenica 20/5
MARRAKECH – CASABLANCA – ROMA
Prima colazione e trasferimento in aeroporto per il volo Royal Air Maroc per Casablanca alle ore 9.10.
Arrivo alle ore 9.50 e coincidenza per Roma alle ore 11.40 con il volo Royal Air Maroc.
Alle ore 16.40 arrivo all’aeroporto di Fiumicino e fine del viaggio.
TERMINE ISCRIZIONI 5 MARZO 2012
Quota individuale di partecipazione (minimo 40 persone)
Supplemento camera e tenda singola
Euro 1.415,00
Euro 298,00
Supplemento facoltativo, a persona, per la tenda nel deserto con servizi all’interno
quali WC, doccia e brocca per l’acqua:
in tenda a due letti
in tenda singola
Euro
Euro
36,00
80,00
La quota di partecipazione comprende:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
viaggio aereo con voli di linea Royal Air Maroc da Roma a Casablanca e da Marrakech a Roma, via
Casablanca, in classe economica ed il trasporto di Kg 20 di bagaglio più un bagaglio a mano di
dimensioni ridotte;
sistemazione in camera doppia con servizi privati nei seguenti alberghi: Casablanca: Novotel City
Center, 4 stelle; Fez: Hotel Barcelò Fes Medina, 4 stelle; Boumalne Dades: Hotel Xaluca Dades, 4
stelle; Marrakech: Hotel Le Meridien N’fis, 5 stelle;
sistemazione in campo tendato nel deserto vicino a Merzouga nel Erg Chebbi Dunes (vedi sopra la
descrizione del campo) in tende a due posti letto, con supplemento incluso in quanto generalmente le
tende sono a quattro posti letto;
gruppo folcloristico che allieterà la cena nel deserto;
tutti i pasti dalla cena del primo giorno alla cena dell’ottavo;
pullman e guida locale parlante italiano per tutta la durata del tour in Marocco;
tragitto in fuoristrada 4x4 da Merzouga al campo tendato nel deserto e viceversa;
escursione con il cammello sulle dune del deserto la mattina del sesto giorno;
ingressi: Rabat: mausoleo Mohamed V e Oudaya Kasbah; Meknes: Bad Mansour, Moulay Ismail
Stables, Volubilis; Fes: Karraouine Mosque (all’estreno), Moulay Idriss Mausoleum (all’estreno),
Medersa Bou Inania; Marrakech: Koutoubia Mosque, Bahia Palace, Saadien Tombs, Menara Garden;
polizza assicurativa, Global Assistance, medico-bagaglio e annullamento viaggio.
La quota di partecipazione non comprende:
•
•
•
•
•
•
•
il tragitto, facoltativo, da Merzouga al campo tendato in cammello: Euro 35 a persona. Tempo di
percorrenza circa 30 minuti;
le tasse aeroportuali da riconfermare all’emissione dei biglietti (circa Euro 155,00);
il caffè o tè o altra bevanda nella terrazza dell’albergo Les Roses du Dadés,
le bevande durante i pasti;
le mance;
gli extra di carattere personale;
tutto quanto non espressamente menzionato nel programma.
Le grandi carovane transahariane coprivano la distanza tra Zagora e Timbuctu (antica città del Mali)
in 52 giorni a dorso di cammello, come indica ancora oggi il famoso cartello di Zagora.
E’ sufficiente la carta d’identità.
All’atto dell’iscrizione il partecipante prenderà visione e sottoscriverà le Condizioni generali di contratto di
vendita e di pacchetti turistici facenti parte del programma.
organizzazione tecnica CIVATURS ROMA Via Nizza, 152 00198 ROMA
Tel 06 8840504 Fax 06 64220524 [email protected] www.stellaerrante.it