Lettera di Dicembre 2016

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Lettera di Dicembre 2016
LETTERA DELLA GOVERNATRICE - DICEMBRE 2016
Tiziana Lazzari
Governatrice A.R. 2016-17
Rotary Distretto 2032
Cari Amici Rotariani e Amiche Rotariane,
per la maggior parte di noi dicembre è di solito un mese di festa, un mese di regali, di decorazioni
colorate e luci scintillanti, di convivialità con parenti e amici.
La stagione delle feste è anche un momento per riflettere su ciò che è importante per noi nella
vita, la nostra famiglia, i nostri amici, i nostri colleghi di lavoro, le nostre vocazioni, la nostra salute fisica
e mentale, i nostri beni materiali.
Ma dicembre non è lo stesso per tutti.
In molte parti del mondo la gente deve ancora combattere quotidianamente con conflitti,
povertà, malattie, malnutrizione, analfabetismo, mancanza di acqua dolce e scarsa igiene.
Ed è proprio in prossimità del Natale che noi Rotariani dobbiamo essere capaci di sognare,
sognare di realizzare grandi cose mettendoci al servizio di questa umanità in sofferenza.
L’impegno del Rotary comincia nelle comunità e ognuna di esse ha esigenze e problemi diversi.
Sebbene possiamo svolgere il nostro servizio in un’infinità di modi, come Rotariani concentriamo
i nostri sforzi nelle sei aree di intervento che rispecchiano i più pressanti bisogni umanitari.
Abbiamo un record di successi in una di queste aree: prevenzione e cura delle malattie, cui il
calendario rotariano dedica il mese di dicembre.
La prima e fondamentale azione che possiamo intraprendere è quella di sostenere programmi di
educazione sanitaria per prevenire la diffusione delle malattie e ridurre il rischio di trasmissione.
Aiutare nelle campagne di vaccinazione contro le malattie infettive è fondamentale.
A parte la Polio, per l’eradicazione della quale il Rotary International sta impegnando grossa parte
delle risorse e alla quale si spera di mettere presto la parola fine, 1 miliardo di persone ogni anno soffre
a causa di malattie tropicali non curate, come la febbre dengue e la lebbra.
Per un’azione di successo occorre consultarsi con i Soci Rotary che hanno esperienza medica o
nel campo della sanità; collaborare con ospedali locali e regionali, centri medici, università e ministeri
della salute per evitare di duplicare gli sforzi e per approfittare delle risorse locali; reclutare volontari tra
gli operatori sociali, i medici e il personale sanitario per somministrare le vaccinazioni; ricordarsi che i
programmi più efficaci sono quelli già comprovati, appropriati all’età e corretti dal punto di vista medico.
E veniamo all’assistenza sanitaria.
Alcuni dati: 24 milioni di medici, infermieri, ostetriche e altri operatori specializzati sono richiesti
in oltre 57 Paesi nel mondo.
Come rotariani possiamo finanziare la formazione continua per gli operatori sanitari tramite
borse di studio, elargizione di stipendi e il riconoscimento pubblico.
Per il successo dell’iniziativa occorre collaborare con i centri sanitari locali allo sviluppo di
programmi in grado di attrarre operatori sanitari con varie competenze. La carenza di una particolare
specialità può sovraccaricare lo staff e limitare le cure disponibili.
È fondamentale assicurarsi che la formazione si tenga vicino ai luoghi di residenza e lavoro degli
operatori per facilitare la frequenza ai corsi.
Un’altra priorità è quella di migliorare e ampliare l’accesso alle cure mediche gratuite e a basso
costo nelle aree svantaggiate, avendo ben chiaro che circa 100 milioni di persone ogni anno sono ridotte
in povertà a causa dei costi sanitari e che 1 persona su 6 nel mondo non ha mezzi finanziari per farsi
curare.
Per rendere efficaci le nostre azioni occorre fornire un sostegno a lungo termine ai centri sanitari
locali, collaborare con i sistemi sanitari mondiali per diffondere l’accesso ad attrezzature, strutture e ai
più aggiornati programmi di assistenza sanitaria; incorporare tecnologie innovative a cui si può accedere
da dispositivi mobili per ampliare il raggio d’azione dei centri sanitari.
Vi ricordo che a livello distrettuale quest’anno viene dato molto rilievo ai programmi di
prevenzione.
Mi dovete perdonare ma sono un medico e credo molto nella prevenzione sia primaria che
secondaria.
Tutti Voi conoscete già, perché nato nell’anno del Governatore Vernazza, il “Rotary contro
l’Ictus”, progetto di prevenzione che quest’anno abbiamo fatto uscire dai confini dei Club e proposto
alla comunità.
“I Rotary per la SLA” è un service distrettuale finalizzato al mantenimento di un letto per un
malato di SLA presso l’Associazione Gigi Ghirotti di Genova.
Pensando alle nuove generazioni, è stato ripreso il progetto P.A.S.S. (Progetto Andrologico di
Screening per gli Studenti).
Il P.A.S.S. sostituisce la vecchia visita di leva che non esiste più.
Nonostante il progetto sia stato già portato avanti per un triennio, ho ritenuto quest’anno di
riprenderlo e proporlo anche agli Istituti che non avevano partecipato perché in conferenza stampa a
Novi Ligure mi sono stati presentati dati davvero interessanti.
In tre anni, grazie alla disponibilità degli urologi del Distretto, sono stati visitati circa 6000
studenti con un rilievo di quasi un 40% di patologie, ovviamente anche minori, che avrebbero potuto
compromettere la fertilità dei nostri giovani e delle quali i nostri giovani non sarebbero venuti a
conoscenza se il Rotary non avesse offerto loro questa opportunità.
Il progetto è peraltro strettamente correlato a quello nazionale HPV, condiviso con gli altri 12
Distretti italiani e con il patrocinio del Ministero della Sanità.
La lotta all’infezione da Herpes Virus sta diventando un’emergenza nazionale, non soltanto per
gli aspetti infettivi della malattia ma anche per il crescente aumento di patologie oncologiche HPV
correlate.
E sempre parlando di emergenze nazionali, sto pensando all’organizzazione di un
convegno/tavola rotonda sul problema dell’allarmante calo delle vaccinazioni e relative conseguenze.
Su questo ed altri temi chiederò aiuto ai miei Presidenti per affrontare insieme le innumerevoli
sfide che ci attendono nel secondo semestre di questo anno sociale, per la buona riuscita del quale sono
fondamentali il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i Soci.
Non mi resta che augurare a tutti Voi e alle Vostre famiglie un Natale sereno e un inizio d’anno
foriero di ogni bene.
Con amicizia,
Tiziana