La sicurezza tramite le coperture per piscina _Prestinoni_DEF
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La sicurezza tramite le coperture per piscina Stefano Prestinoni [email protected] 1 Tipologie di coperture Le principali tipologie di coperture “POOL COVERS” più diffuse sul mercato sono: COPERTURE ISOTERMICHE A BOLLE: realizzate in polietilene, differiscono per gli spessori e per il trattamento che conferisce resistenza ai raggi U.V. e protezione dagli agenti chimici ed atmosferici. COPERTURE INVERNALI: realizzate con un materiale ultraleggero insensibile al gelo e resistente per lungo tempo all'azione aggressiva dei raggi U.V. Si tratta di un materiale caricato al carbonio che unisce caratteristiche di leggerezza ed elevatissima resistenza alla lacerazione, trazione e allungamento. COPERTURE ISOTERMICHE A MOUSSE: costituite da una serie di materiali accoppiati tra loro a fiamma con un procedimento che li rende inseparabili. Strato superiore in polietilene dalle notevolissime caratteristiche meccaniche saldato ad una mousse sempre in P.E. a cellule chiuse ad espansione fisica. Chiude il sandwich un film trasparente in P.E. che garantisce impermeabilità al vapore e resistenza al cloro, alle alghe ed allo sviluppo di micro-organismi. COPERTURE ISOTERMICHE A PROFILI RIGIDI: composte da profili rigidi con elevate caratteristiche meccaniche e di isolamento, movimentate attraverso sistemi di avvolgimento manuale e/o motorizzato. Sono resistente agli U.V. ed all’azione degli agenti chimici (cloro) ed atmosferici. NB: le tipologie di coperture che rientrano nel campo della sicurezza tra quelle sopra elencate sono le coperture isotermiche a profili rigidi ed alcune categorie di coperture invernali 2 Norma UNI EN 15288-1 2010: SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE EN 15288-1 2010 La presente norma europea specifica i requisiti di sicurezza relativi a determinati aspetti della progettazione e della costruzione di piscine classificate secondo il punto 4. È destinata ai soggetti che si occupano della costruzione, della pianificazione e del funzionamento delle piscine classificate. Fornisce una guida sui rischi associati identificando le caratteristiche di progettazione richieste per un ambiente sicuro. I requisiti della presente norma europea sono applicabili a tutte le nuove piscine classificate e, se appropriato, a specifici rinnovamenti di piscine classificate esistenti. La presente norma europea si applica limitatamente a piscine classificate che consistono di aree delimitate di fiumi, laghi o del mare ma dovrebbe essere applicata quando pertinente. 3 Definizione coperture secondo norma UNI EN 15288-1 2010: Le norme UNI EN 15288-1 2010 Riportano in calce il riferimento alle coperture al punto: 5.8 Coperture per piscina I requisiti del presente punto devono essere rispettati fino a quando non sarà disponibile una norma europea specifica sulle coperture delle piscine. L’utilizzo di una copertura per piscina può arrecare sia vantaggi sia possibili ulteriori rischi al funzionamento della piscina e ai suoi utilizzatori. Si deve effettuare una valutazione del rischio per ogni prodotto e/o installazione. I rischi possono aumentare quando sono presenti persone. Per esempio: - quando è in funzionamento una copertura per piscina motorizzata senza una visuale completa dell’area da coprire, dovrebbe essere considerato l’utilizzo di un pulsante uomo presente per aumentare la sicurezza, dato che gli utilizzatori della piscina potrebbero non essere visibili e potrebbero rimanere intrappolati sotto la copertura chiusa; - quando le coperture sono in posizione i rischi causati dai passanti che cadono o camminano su di esse, potrebbero tradursi nello scivolamento dei passanti in acqua tra la copertura deflessa e la parete, restando intrappolati sotto la copertura stessa oppure nella caduta dei passanti sulla copertura, che li avvolge e intrappola. Tali rischi devono essere: - valutati in fase di progettazione per individuare adeguate soluzioni tecniche o procedure operative da trasmettere al gestore; - valutati dal gestore prima dell’utilizzo, prendendo anche in considerazione i requisiti e le informazioni ricevute dal fabbricante.« 4 Situazione nei vari paesi Attualmente, l’unica norma riguardante le coperture di piscine che riporta i requisiti di sicurezza è identificabile nella norma francese della serie NF P90-309, che in Francia è un requisito cogente per la commercializzazione delle coperture di sicurezza. 5 In questo gruppo di lavoro c’è stato anche il contributo italiano con la presentazione di un capitolato di prova come da documento allegato: Purtroppo i lavori sono stati interrotti poiché non si sono trovati accordi circa alcuni riferimenti che riguardavano le tipologie di coperture. Pertanto a fronte di questa decisione ogni paese è libero di adottare norme o prescrizioni proprie per definire e normare le coperture. A tal proposito segnaliamo che la commissione tecnica UNI ha validato un gruppo di lavoro definito come GL18. 7 Gruppo di lavoro UNI: GL 18 coperture per piscine COSTITUZIONE NUOVO GRUPPO DI LAVORO UNI In data 22 luglio 2014, con Delibera N. 120/2014, la Commissione Centrale Tecnica UNI ha approvato, per corrispondenza, la costituzione del seguente Gruppo di Lavoro della Commissione U61 "Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi": U610018 "Coperture per piscine" Riteniamo che tale iniziativa debba essere presa in seria considerazione per i benefici che può apportare. 8 Coperture di sicurezza più diffuse Copertura di sicurezza composta da telo in PVC (o materiale equivalente) e sistemi di ancoraggio laterali. Copertura di sicurezza composta da telo in PVC flessibile e barre di rinforzo. Copertura di sicurezza composta da telo in PVC che scorre su binari. Copertura di sicurezza composta da telo in PVC (o materiale equivalente) e sistemi di ancoraggio laterali. Tale copertura in grado di sostenere agevolmente il peso di un bambino. La copertura viene ancorata mediante dispositivi di ritegno quali ganci o molle (vedi foto) che garantiscono il perfetto posizionamento della copertura sulla piscina. Per ottenere il massimo della sicurezza con questo tipo di copertura sono necessari i seguenti accorgimenti: TENSIONAMENTO o RIGIDITÀ: È molto importante che la copertura sia installata correttamente e rimanga molto stirata su tutta la superficie della piscina. Le molle regolabili (o dispositivi di ritegno) devono consentire sempre una compressione della copertura di circa 60% e devono essere costantemente regolate per mantenerla. LIVELLO ACQUA: il livello d'acqua deve essere tra 30 e 40 Cm sotto la parte superiore della piscina ogni volta che utilizzate la copertura. Se il livello d'acqua scendesse sotto 40 Cm, ciò provocherà un eccesso di tensione sulla copertura e sui dispositivi di ancoraggio, compromettendone le caratteristiche di sicurezza e resistenza. USO IN CORSO: Se durante il suo uso, c’è acqua stagnante (pioggia o neve) bisogna utilizzare immediatamente la pompa d’acqua per togliere tutta l'acqua presente sulla copertura e questo in modo regolare. Per garantire la stabilità e la sicurezza delle coperture è necessario non lasciare l'acqua accumularsi sulla copertura poiché questo annullerebbe la vostra garanzia e la copertura non sarà più considerata sicura. MANTENIMENTO PERIODICO: È importante verificare con regolarità lo stato della copertura. Se la copertura è strappata o perforata a causa di foglie d'albero, animali ecc.…, la copertura non sarà più in grado di supportare il peso fissato dal ASTM e quindi non è più conforme. Dovrà essere pertanto controllata in modo approfondito per evitare che in caso di utilizzo possa non rispettare le prescrizioni di sicurezza definite dal produttore 10 Copertura di sicurezza composta da telo in PVC flessibile e barre di rinforzo Copertura di sicurezza senza contatto con l’acqua grazie alle barre in alluminio che vanno da bordo a bordo. Può essere arrotolata su se stessa, come fosse un «tappeto», per mezzo di una manovella manuale o motorizzata che si connette ad uno dei lati della barra di testata. Viene fornita con sistemi di ancoraggio quali pioli a scomparsa, tiranti e cinghie di fissaggio e relativo sistema di tensionamento e bloccaggio. Per ottenere il massimo della sicurezza con questo tipo di copertura sono necessari i seguenti accorgimenti: POSIZIONAMENTO ed APPOGGIO: è necessario di un bordo di appoggio intorno alla vasca di almeno 20cm. LIVELLO ACQUA: poiché la copertura non è a contatto con l’acqua non ci sono particolari prescrizioni che riguardano i livelli da mantenere. USO IN CORSO: la copertura può essere utilizzata con riserva quale copertura invernale, ed è resistente alle rotture fino ad una temperatura di – 35°. Può essere manipolata anche in caso di gelo. In caso di neve sopra i 10cm deve essere arrotolata per tempo. MANTENIMENTO PERIODICO: È importante verificare con regolarità lo stato della copertura. Se la copertura è strappata o perforata a causa di foglie d'albero, animali ecc.…, la copertura non sarà più in grado di supportare il peso fissato dalle specifiche di sicurezza e quindi non è più conforme. Dovrà essere pertanto controllata in modo approfondito per evitare che in caso di utilizzo possa non rispettare le prescrizioni di sicurezza definite dal produttore. 11 Copertura di sicurezza composta da telo in PVC che scorre su binari Copertura 4 stagioni composta da un telo in PVC armato che scorre in binari in alluminio posizionati sui lati della piscina e da un meccanismo di avvolgimento. Le possibilità di installazione sono svariate e differiscono per la posizione del meccanismo (automatico o manuale) e per la tipologia dei binari. Il meccanismo automatico è azionato da un interruttore a chiave o da un radiocomando, i quali attivano una pompa oleodinamica che, pompando olio ad alta pressione, fa ruotare i due motoriduttori per avvolgimento e svolgimento del telo. Il sistema di avvolgimento della copertura è sempre alloggiato all’interno di un vano tecnico che può essere incassato nel pavimento o esterno, in appoggio. Caratteristiche telo: tessuto rinforzato (trevira) ricoperto da PVC; peso 680 gr/mq; materiale resistente a temperature comprese tra -30°/+70° C. Per ottenere il massimo della sicurezza con questo tipo di copertura sono necessari i seguenti accorgimenti: POSIZIONAMENTO: per un funzionamento corretto è necessario eseguire una serie di verifiche a programma che riguardano i particolari meccanici che consentono lo scorrimento della copertura sui relativi binari. ACQUA SULLA COPERTURA: Per le seguenti due ragioni è importante tenere libera dall’acqua il telo di copertura: - L’acqua lasciata sulla copertura può essere pericolosa. Camminare su una parte della copertura provoca degli avvallamenti verso cui l’acqua va a defluire. Un centimetro d’acqua può divenire una pozza di 20 cm e oltre. - Avere dell’acqua sulla copertura è come non avere alcuna copertura APPOGGIO: è necessario che i bordi di appoggio nei quali sono inserite le guide di scorrimento siano costantemente verificati per impedire impuntamenti della copertura. LIVELLO ACQUA: Questa tipologia di copertura è dimensionata per galleggiare sulla superficie dell’acqua e funzionerà correttamente solo se il livello dell’acqua della piscina è mantenuto entro 3 e 6 cm dal normale livello dell’acqua. USO IN CORSO e MANTENIMENTO PERIODICO : Fattori, che incidono sulla durata di una copertura, sono: l’esposizione ai raggi UVA, l’equilibrio chimico improprio, PH fuori equilibrio e l’eccessivo sporco sulla piscina. Per tale motivo è necessario un monitoraggio della componentistica per garantire le resistenze e le performance di sicurezza. 12 Copertura di sicurezza a profili rigidi, costituite da sistemi di avvolgimento automatici o manuali e da profili rigidi in: Le possibilità di installazione sono svariate e differiscono per la posizione del meccanismo di avvolgimento (automatico o manuale) e per la tipologia di vasca. SOMMERSO: Dietro bordo vasca A BORDO VASCA SOMMERSO PER VASCHE ESISTENTI - Spalle Inox SOMMERSO: IN NICCHIA A PARETE SOMMERSO: CARTER A FONDO VASCA SOMMERSO: VANO SOTTO FONDO VASCA SOMMERSO: SOTTO SCALA D’INGRESSO A BORDO VASCA 13 14 Specifiche tecniche coperture a profili rigidi Zona 1: volume delimitato dalla superficie verticale situata a 2 m dal bordo della vasca, dal pavimento o dalla superficie dove possono sostare le persone e dal piano orizzontale situato a 2,50 m al di sopra di questa superficie o del pavimento. Allorché la piscina è dotata di piattaforme per i tuffi, trampolini, blocchi di partenza, scivoli, od altri elementi, quali sculture, la Zona 1 comprende il volume delimitato dalla superficie verticale posta ad 1,50 m attorno a queste strutture e dal piano orizzontale posto a 2,50 m al di sopra di questa superficie o del pavimento; Zona 2: volume compreso tra la superficie verticale esterna della Zona 1 e la superficie parallela a quest’ultima superficie situata a 1,50 m dalla stessa e delimitata orizzontalmente dal pavimento o dalla superficie dove possono sostare le persone e dal piano orizzontale posto a 2,50 m al di sopra di questa superficie o del pavimento. Le definizioni sopra riportate sono tratte dalla sez. 702.32 della Norma CEI 64-8/7 – classificazione delle Zone relative alle piscine. A seconda della zona 0, 1 o 2 devono essere rispettati dei criteri di installazione delle condutture, dei componenti elettrici e dei dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando. A seconda della zona, ed in ragione di questa, con particolari modalità di alimentazione ed installazione sono ammessi a funzionare degli apparecchi utilizzatori. 15 Specifiche tecniche coperture a profili rigidi I gruppi di moto riduzione, sia interni che esterni all’albero, sono in grado di sviluppare «coppie di avvolgimento» molto elevate (dai 200 ai 900 Nm). Tali caratteristiche sono necessarie per movimentare in sicurezza la tipologia di copertura viste le dimensioni ed i pesi al mq che si raggiungono. I sistemi di avvolgimento, oltre ad essere opportunamente dimensionati, devono poter garantire un’ottima resistenza alla corrosione. I sistemi di motoriduzione devono essere dotati di sistema di azionamento di emergenza per poter consentire la movimentazione della copertura. Da UNI EN 15288-1 2010: «quando le coperture sono in posizione i rischi causati dai passanti che cadono o camminano su di esse, potrebbero tradursi nello scivolamento dei passanti in acqua tra la copertura deflessa e la parete, restando intrappolati sotto la copertura stessa oppure nella caduta dei passanti sulla copertura, che li avvolge e intrappola.» I profili rigidi che galleggiano sulla superficie dell’acqua per assolvere la loro missione di protezione ed isolamento termico, devono poter galleggiare liberamente ed essere opportunamente dimensionati in funzione delle dilatazioni. Dal punta di vista della sicurezza il sistema a copertura chiusa deve essere dotato di dispositivi di ritenzione e di appoggi laterali. Tutto ciò al fine di evitare scivolamenti all’interno della copertura (NOTA UNI EN 15288-1 2010). 16 Sicurezza Schemi e sistemi di fissaggio rif. Pr EN 13451-12 18 Stato dell’arte es: capitolato Italia In Italia si è provveduto ad una stesura di un capitolato di prova che va a definire le specifiche ed i requisiti minimi di sicurezza relativi alle coperture (vedi sotto). Una volte che le coperture sono conformi alle specifiche sopra elencate bisogna provvedere alla validazione della sicurezza. Come detto, esiste solo una norma in Europa (vedi NFP 90309 francese) che va a definire i requisiti cogenti per garantire la sicurezza. 19 Capitolato di prova Il capitolato di prova ha come sua naturale evoluzione la redazione di un certificato. L’emissione dello stesso viene rilasciata previo un collaudo effettuato da personale adeguatamente formato. È chiaro che, tale certificato, può darci delle garanzie aggiuntive sull’utilizzo della copertura ai fini della sicurezza, ma non esclude il fatto che l’utente finale debba, in ogni caso, attenersi alle prescrizioni di sicurezza dettate dalle normative vigenti e dal buon senso. 20 Grazie per l’attenzione! [email protected] 21