L`EVOLUZIONE DEL SETTORE MODA

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L`EVOLUZIONE DEL SETTORE MODA
Reggio Emilia
maggio 2013
report
Anno XXXVI - N° 35 del 18/04/2013
Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003
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L’immagine e la comunicazione sono aspetti determinanti per il successo imprenditoriale
di un’azienda di moda. Per quanto piccola possa essere l’attività che gestiamo, oggi
non si può più ignorare l’importanza dei nuovi strumenti di comunicazione legati alle
tecnologie 2.0, ai cambiamenti legati alla globalizzazione, alla competitività sempre più
aggressiva, ai nuovi stili di vita, alla velocità delle mutevoli mode. Attraverso una serie
d’ interventi di professionisti legati al settore della moda, cercheremo di comprendere
l’importanza di alcuni fattori in costante crescita legati al mondo della comunicazione e
del fashion marketing: la creazione dell’ e-shop e il boom del commercio on line nella
moda; il fenomeno dei fashion blogger nel determinare le tendenze moda e promuovere
i marchi; l’influenza del retail design verso il cliente.
E-SHOP
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Il nuovo motore dell’econo
FASHION BLOGGER
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Il boom dell’ E-commerce
La rivoluzione della rete ha conquistato anche il
settore della moda. Se il lusso, soprattutto quello
Made in Italy, era restio alla digitalizzazione delle
collezioni e alla formula web per le proprie collezioni, ormai la tendenza più assoluta è quella
della vendita on line, dagli abiti agli accessori.
Navigazione semplice, veloce, vetrine a portate
di mouse, intere proposte di alta moda da sognare, guardare, comprare. Possiamo parlare di un
vero boom dell’e-commerce che non spaventa
più i grandi marchi. I numeri parlano da soli: da
un’indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C
del Politecnico di Milano, si attesta che le vendite
online nel 2012 in Italia siano aumentate del 19%,
con 3 milioni in più di italiani convertiti all’e-commerce, rispetto al 2011. Ma sono soprattutto i siti
di moda a registrare un tasso davvero interessante: + 33% complessivo dei volumi di vendita del
2012. La strategia era stata inaugurata tempo fa
da Yoox che aveva proposto collezioni a grandi
griffe vendute con prezzi da outlet (le proposte
presenti nel catalogo on line si riferivano soprattutto alle stagioni passate). Oggi siamo qualche
gradino più in là in quanto l’attività online è diventata un tassello fondamentale delle strategie di
comunicazione e vendita per le aziende di moda.
Le collezioni arrivano dopo le sfilate, pronte per
essere acquistate. Uno dei casi più interessanti
a livello mondiale è il caso, tutto italiano, di Luisa
Via Roma, lo store luxury fiorentino che ha saputo
dirigere il suo alto livello, la qualità e, fattore che
lo differenzia da tutti gli altri siti, l’anticipo delle
collezioni da passerella direttamente nella sua
versione web (www.luisaviaroma.com). Luisa Via
Roma è diventato così il più grande rivenditore
online di moda con numeri straordinari: 3.500.000
visite al mese e spedizioni in tutto il mondo. Caratteristiche del successo sono sia la presenza
dei nomi più quotati del panorama luxury, sia l’attenzione costante a designer emergenti chiamati
alla “corte” delle grande griffe. Ma c’è anche un
altro aspetto che ha portato lo store fiorentino
direttamente sul podio dell’e-commerce: collezioni disponibili on-line in anticipo per pre-order
(per intenderci, la primavera/estate è già online
dal mese di dicembre). Tempi che si restringono,
clienti sempre più digitalizzati, la rete che conquista e che genera traffico, vendite. Il motore dell’economia passa tutto da lì.
Il Fenomeno del Fashion Blogger
L’avvento dei blog dopo aver colpito il giornalismo,
la politica, il marketing e il mondo del lavoro, non
poteva non coinvolgere anche la moda. Una prima definizione di fashion blog è infatti quella di
blog di moda. Nella rete si trovano centinaia di
blog dedicati al fenomeno moda, creati e gestiti
da persone comuni che hanno la passione per
questo mondo. I fashion blogger fanno della loro
indipendenza e spontaneità la loro caratteristica
principale, esprimendo il proprio stile, reinventando la moda. Sono dei veri e propri canali autonomi
dal sistema moda tradizionale, fatto di magazine
e riviste autorevoli, che vanno a creare nuove comunità online composte da persone che navigano in rete per cercare opinioni e spunti creativi su
come vestirsi. Si attua così una “democratizzazione della moda” che la porta a scendere dal piedistallo di un tempo. I fashion blog possiedono delle
caratteristiche ben precise. Chi crea un fashion
blog mette a disposizione della rete una grande
fonte d’ informazioni che riguardano la propria
vita, poichè è pur sempre un diario personale.
A differenza degli altri blog, i fashion blog hanno
una caratteristica fondamentale: le foto. Non vi è
un post senza l’inserimento di qualche foto personale, poichè è proprio questo l’elemento che caratterizza i fashion blog. Infatti in ogni nuovo post
vengono inseriti dei veri e propri servizi fotografici che hanno come tema centrale l’outfit, ovvero
l’abbinamento creato con i vari vestiti, borse, scarpe e accessori che si propongono. Oltre ad inserire le foto, il blogger generalmente racconta della
sua giornata, che ha sempre come tema centrale
la moda, e a fine post inserisce una breve didascalia con i brand degli abiti utilizzati per l’occasione. Possiamo quindi dire che il protagonista
del fashion blog è sempre il blogger con i suoi
vestiti. Ogni fashion blog ha il suo pubblico di riferimento, i followers o seguaci, cioè quella parte di
pubblico che segue ogni giorno il blog commentandolo e creando vere e proprie discussioni. Alle
volte anche i followers stessi sono dei blogger,
che magari commentano per ricevere qualche
click in più nel proprio blog. Sono un po’ fan e un
po’ blogger che, con i loro commenti, fanno si che
un fashion blog diventi sempre più popolare. Ma
questo pubblico di seguaci non nasce dal nulla, è
grazie al meccanismo dei commenti, dei link e dei
vari rimandi da una pagina all’altra, tipici dei blog,
che il blogger si crea una schiera di fan.
Ci troviamo di fronte ad un mondo dinamico che
cresce ogni giorno di più, sono molte infatti le
persone che scelgono la strada del fashion blog
per raccontarsi. Sono donne, ragazze, principalmente studentesse, ma non mancano casi di
fashion blogger maschi: Scott Schuman, ex direttore di uno show room maschile, è stato il primo.
Nel 2005 all’interno del suo blog-istituzione: The
Sartorialist2 ha iniziato a proporre foto di outfit
immortalati per le strade di New York. Reflex alla
mano è stato il primo ad immortalare vip, modelle,
passanti, insomma, tutto e tutti quelli che sfoggiavano un look glamour partendo da New York fino
ad arrivare oggi in ogni angolo del globo.
Cos’è il retail design
Il retail design è una nuova disciplina che rappresenta l’evoluzione della più classica architettura
e dell’interior design, che ha come scopo quello
di progettare nuovi spazi commerciali che siano
i più adatti a coinvolgere il consumatore e a rispondere alle sue esigenze. Il retail design è però
una disciplina che non si pone solo l’obiettivo di
creare spazi fisici che rispondano ai gusti del consumatore, che sono in continuo mutamento, e che
invoglino alla vendita, ma è anche una pratica che
ha lo scopo di creare forme di relazione nuove tra
i prodotti ed il consumatore attraverso la ridefinizione dei luoghi commerciali.
Compito del retail design è quindi quello di creare
nuove forme di relazione tra l’azienda e la clientela. La corretta progettazione di un retail space
è il frutto di studi di marketing che coinvolgono,
in primis, la clientela. La creazione di uno store
design comporta passaggi che sono complessi
e che implicano uno studio approfondito di quale
possa essere l’impatto sul cliente delle luci, delle
sensazioni olfattive, del colore. Il mercato dell’acquisto è in continua evoluzione e comporta quindi
la necessità che le aziende modellino i propri punti vendita su quelli che sono i gusti e le preferenze
del cliente. Il retail design si riferisce sia a spazi
fisici che a spazi virtuali: negli ultimi anni infatti si
è avvertita l’esigenza di creare nuove dinamiche
di comunicazione per favorire le vendite, e si è
passati quindi dalla vendita nel retail store alla costruzione di quello che è definito un retail space,
ossia un negozio online.
Oggi possiamo considerare il punto vendita dei
prodotti (negozio on line, showroom,ecc.) come
un «ponte» tra azienda e cliente.
SCHEDA DI ADESIONE AL SEMINARIO
“L’EVOLUZIONE DEL SETTORE MODA”
da inviare compilata: via fax al n.0522/3563351 oppure via mail a [email protected]
Nome e Cognome _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Ragione sociale_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Indirizzo _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
CAP_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _Città_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
tel._ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ fax _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _E-mail_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Attività____________________________________________________________________________
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Non siamo soci e richiediamo contatto per avere informazioni in merito all’adesione CNA
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