Commemorazione degli adolescenti suicidi Raccolta
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Commemorazione degli adolescenti suicidi Raccolta
Commemorazione degli adolescenti suicidi Raccolta di poesie di Giulia Venturini Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 editoriale “Ieri ho sofferto il dolore, non sapevo che avesse una faccia sanguigna, le labbra di metallo dure, una mancanza netta d’orizzonti. Il dolore è senza domani, è un muso di cavallo che blocca i garretti possenti, ma ieri sono caduta in basso, le mie labbra si sono chiuse e lo spavento è entrato nel mio petto…” Alda Merini Care lettrici e cari lettori, ho il piacere di proporvi la seconda raccolta che la nostra ex alunna, Giulia Venturini, ha dedicato ad un’argomento di tragica attualità: le vittime del Cyberbullismo. Giulia dimostra, nonostante la sua giovanissima età, rammento che ha solo quattordici anni, una maturità ed una sensibiltà fuori dal comune. Le immagini, le figure retoriche, il fraseggio dei suoi versi trasmettono al lettore gli “affetti”, i chiaroscuri , le assenze di colore, le gelide emozioni… La giovane poetessa, richiama alla nostra mente quanta solitudine possa esserci nella folla che ci circonda e come, la piazza mediatica, quell’impalpabile ma dura concretezza, grande ossimiro della nostra esistenza moderna, provochi straniamento, allontanamento da sé. Il risveglio può essere duro, insopportabile al punto tale da provocare la scelta di rinunciare al bene più prezioso: la vita. Grazie Giulia per le tue parole. A Voi tutti auguro una buona lettura e, perché no, una buona riflessione. Prof. Salvatore Rotunno 1 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 Commemorazione degli adolescenti suicidi “Non fronda verde, ma di color fosco; non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; non pomi v'eran, ma stecchi con tosco.” Dante (Inferno, XIII canto, vv.4-6) Scrivere è una delle poche cose che sento veramente mia, e che in questa occasione ho voluto dedicare a Loro, agli adolescenti suicidi. Ai giovani che hanno scelto di raggiungere le stelle, le stesse stelle che invidiavano la luce dei loro occhi. Perché dedicarlo a Loro? Per far sì che non vengano ricordati come numeri di una triste statistica, ma come creature. Creature fragili che sono state vittime prima della cruda realtà e poi di loro stessi. Giulia Venturini 2 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 A Carolina, suicidatasi gettandosi dal balcone di casa, turbata e prostrata dai pesanti insulti sul web. Angela Hai scelto di raggiungere le stelle, tu che brillavi anche di giorno. Tutta quella discordia, l’hai gettata in volo quando, fuggita dal Mostro, le tue ali si son sciolte all’avvicinarsi del calore timido della Luna. Allor sei caduta, ti sei poggiata sulla pietra dura e non ti sei più mossa, in quella notte pallida 3 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 dell’ Astro e di tuo viso. Quell’ali non ressero all’impacciato salto, ma riuscisti comunque a volare lontano. 4 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 A Dominika, suicidatasi impiccandosi nel bagno di scuola. Biancaneve Giù per il cordone t’è scivolata la vita; sul volto il vetro opaco, la gola di mirtillo, gli occhi due confetti. Era fredda la pelle, e pareva che gli occhi sudassero ancora di lacrime. Ormai il polso più non parlava. Ma perché, cuore, ti sei ammutolito? Di quel che eri più niente, 5 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 ora pari soltanto un amuleto che, dalle mani della Maga, ciondola. Quel giorno non riuscì a passare l’aria, ma sì che penetrò la morte. 6 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 Al ragazzo suicidatosi sparandosi al volto con il fucile da caccia del padre. Il cacciatore In quel bosco hai ucciso una facile preda, oh cacciatore. Quel suono chiassoso ha riacceso la notte. Hai svegliato tutti, oh cacciatore, tranne la vittima. Hai mirato al volto, oh cacciatore, per dimenticare quel gelido sguardo. Eppure, 7 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 in quell’istante, hai sparato un altro colpo, dritto al cuore di molti altri innocenti. Anche loro, adesso, hanno gli occhi impietriti, e non si rialzano più. Hai fatto un altro errore, oh cacciatore: ti sei messo dalla parte della canna. 8 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 Al ragazzo suicidatosi dirigendo la macchina contro un albero che sporgeva sulla strada. Fiore di cipresso Tu. In quella macchina. Su quella strada. La mano sul volante. Dimmi: non sei riuscito a reggere il tuo volante. Dimmi: la strada aveva troppi dossi. Capisco: non era una buona strada. Non era salda di cemento. Affioravano vecchie radici, in continuazione. Quando hai visto quel cipresso in mezzo alla via 9 Colle…ghiamoci, numero speciale, aprile 2014 hai deciso che saresti diventato un suo fiore, bello, appariscente e ti ci sei scaraventato. Morto allo schianto. Senza dubbio. Peccato che i cipressi non fioriscano mai. 10