Fino al 17.XII.2016Urs Fischer, Battito di ciglia

Transcript

Fino al 17.XII.2016Urs Fischer, Battito di ciglia
22 novembre 2016 delle ore 01:04
Fino al 17.XII.2016
Urs Fischer, Battito di ciglia
Massimo De Carlo, Milano
Due mostre di Urs Fischer (1973) costituiscono
un atto unico ideato dall'artista svizzero, enfant
terrible del panorama artistico internazionale,
noto per l’irriverente spirito provocatorio post
dada, inaugurano la programmazione espositiva
della galleria di Massimo De Carlo. Una parte
si trova nella nuova sede a Palazzo Belgioiso a
pochi passi dalla Casa di Manzoni, e l'altra in
via Ventura 5, a Lambrate: decidete voi da dove
iniziare il tour nel suo picaresco mondo. Fischer
è inclassificabile, ogni opera plasma mondi e
modi dell'assurdo, spicca per cinismo,
sarcasmo, ironia, un mix ludico tra
provocazioni ed evocazioni attraverso sculture,
installazioni, assemblaggi, disegni, ambientazioni
paradossali. Per chi ha visto la sua mostra
personale nel 2012 Madame Fischer, a Palazzo
Grassi, a Venezia, o ricorda la sua grande casa
costruita con fette di pane a cassetta, quello per
fare i toast per capirci, esposta nell'ambito della
mostra Arts&Foods: Rituals since 1851,
alla Triennale di Milano nell'ambito di Expo
2015, l’artista questa volta delude le attese.
Fischer espone per la prima volta "Battito di
ciglia", un progetto unico ideato per le due sedi
della prestigiosa galleria milanese, fin troppo
ingentilito che dovrebbe sottendere riflessioni
sulla potenzialità dello sguardo, sulla
percezione attraverso micro e max sculture in
rapporto allo spazio. Però, per chi conosce
l'indole irrequieta e dissacrante dell'artista nato
a Zurigo, la patria del Dadaismo, il suo mondo
in bilico tra sogno, incubo, sul filo dell'assurdo
quotidiano, a Milano risulta fin troppo rarefatto,
edulcorato, pacato, ironico ma con moderazione
e volutamente minimal chic, con sculture in
miniatura adatte a un "interno borghese", ad hoc
per il tempio dell'arte di lusso della galleria.
su un gradino delle scale che vi conduce al
primo piano della galleria, dove continuando il
percorso troverete anche Ghost (2016), un
fantasmino bianco e, a seguire, topolini,
cavallini azzurri, altre micro sculture che
invadono gli ambienti della galleria, guidano lo
spettatore alla scoperta un insolito "presepio",
che dovrebbero rappresentare corti circuiti
visivi e mentali con effetti comici e poetici
insieme. Tutto paradossalmente divertente, ma
questo teatrino allegorico ripetuto in tutte le
stanze diventa un caleidoscopio prevedibile e
perde di energia, seppure inscena l'immaginario
dell'artista. A Palazzo Belgioioso, l'austera
settecentesca sede centrale della galleria,
invece sorprendono due coppie di enormi
occhioni, EyeBalls One e Eyeballs Two (2016),
tipo quelli sgranati del "Gatto con gli Stivali"
di Shrek , teneri e inquietanti insieme, lucidi,
sembrano spiare con uno sguardo innaturale
l'osservatore curioso. Sono maxi occhi fuori
dalle orbite ispirati a realistici bulbi oculari, di
chissà quale cartone animato e qui la domanda
è chi guarda cosa, chi e dove? A voi l’ardua
sentenza!
Jacqueline Ceresoli mostra visitata il 21
settembre
Dal 20 settembre al 17 dicembre 2016 Urs
Fischer, Battito di ciglia Massimo De Carlo via
Giovanni Ventura5, Palazzo Belgioiso 2,
Milano Orari: da martedì a sabato dalle 11.30
alle 19.00 Info: www.massimodecarlo.com
[email protected]
Nella storica sede a Lambrate, all'entrata vi
accoglie adagiata sul pavimento Admiral's
Hand (2016), un frammento di una mano di nero
dipinta, di piccolo formato, con tanto di polsino
elegante, che indirizza il nostro sguardo a terra,
dove troverete, distribuite negli ambienti
espostivi, ventisei micro sculture tutte in bronzo
dipinto con colori a olio, comiche e
imprevedibili, chic & kitsch patinate,
come un uomo che a piedi nudi striscia dentro
la lattina spezzata, una donna sdraiata su una
chaise longue con una lumaca, un casco
specchiante con sopra una lumaca. Vi spiazzerà
Rat Playing Piano (2016), un topolino pianista
seduto al pianoforte dorato in miniatura ubicato
pagina 1