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MARZO 200 7 FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO BOLLO PAGATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO S T A M P E Informiamo i gentili lettori che il nostro mensile Il TRILLO può venir letto in forma elettronica sul sito della Comunità, all’indirizzo: www.unione-italiana.org/pirano POŠTNINA PLAČANA PRI POŠTI 6330 PIRAN VISITATO A PIRANO IL CANTIERE DELLA SCUOLA “Il ministro dell’Istruzione e lo sport Milan Zver ha visitato a Pirano il cantiere della scuola elementare italiana “Vincenzo de Castro”, che si sta ristrutturando con i mezzi dei governi sloveno ed italiano. A Milan Zver, che si è detto soddisfatto di come procedono i lavori alla “Vincenzo de Castro”, sono stati illustrati i principali problemi delle scuole della minoranza. Si è parlato della problematica dei libri di testo, che devono essere tradotti e si è parlato della formazione degli insegnanti. Al ministro è stato fatto presente pure il problema delle retribuzioni dei docenti, che operano in un ambiente slavofono e che per questo motivo sono spesso costretti a lavorare di più rispetto ai loro colleghi sloveni. Zver ha ribadito la disponibilità del suo dicastero a venire incontro alle esigenze della minoranza, ma ha anche ricordato che si deve tener conto dell’aspetto finanziario delle richieste, che non sempre è possibile accontentare. In quanto alla scuola, i lavori sono a buon punto e gli alunni potranno nuovamente entrare nel loro vecchio edificio - rimesso T I S K O V I N A Numero 3 - ANNO XVII naturalmente a nuovo- con l’inizio del prossimo anno scolastico.” ( da La Voce del Popolo, sabato 24 marzo 2007- Scuole italiane: chiesti più fondi a Lubiana) discorso letto dal Presidente della CAN di Pirano, Bruno Fonda al Ministro “ In qualità di presidente della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano porgo Pag. 1 a lei, signor ministro, un saluto di benvenuto tra i rappresentanti del nostro gruppo nazionale: specialmente tra coloro che hanno in mano le redini dell’educazione e dell’istruzione dei nostri giovani. La scuola è un settore, se non il settore più importante per la formazione futura dell’individuo, ed è tanto più importante se questo individuo fa parte integrante di un gruppo minoritario. Ogni minoranza reca in se il seme dell’effimero ed è pertanto quanto più importante renderci conto della sua vulnerabilità: se ad essa non offriamo la nostra massima importanza e la nostra considerazione. Quello che dobbiamo renderci conto è che la cultura di una minoranza deve rappresentare una ricchezza aggiuntiva alla nostra realtà e non un incomodo fardello di cui bisogna liberarci.Credo che in questo momento specifico del nostro vivere quotidiano ci troviamo di fronte a tantissimi problemi di vario ordine e grado: problemi, legati alla necessità di garantire la formazione e l’aggiornamento di tutti i docenti in lingua italiana, fatto questo previsto dalla nostra Costituzione problemi ancora esistenti per quel che concerne la traduzione di numerosi testi, indispensabili per lo svolgimento del processo educativo nelle nostre scuole e tanti altri problemi ancor oggi presenti e che saranno evidenziati dai nostri insegnanti e dai rappresentanti qui convenuti alla soluzione dei quali è indispensabile pensarci quanto prima, se vogliamo che questa nostra minoranza, la minoranza italiana in Slovenia, continui ad essere tale, ad esistere ancora e prosegua sulla via di un suo fattibile ed auspicabile rinascimento.” «EL MAR DE PIRAN» di Kristjan Knez Il periodico »Lasa Pur Dir«, nato nel 1976 grazie all’iniziativa di alcuni connazionali e pubblicato dalla Comunità degli Italiani »Giuseppe Tartini«, si annovera tra le iniziative culturali cosiddette non professionali - di maggiore importanza nell’ambito della Comunità Nazionale Italiana e non solo. Il primo numero di tale pubblicazione, uscito tre decenni or sono, si era prefissato di indagare, di illustrare e di riportare all’attenzione pubblica la storia, la cultura, le tradizioni ed il vernacolo di Pirano, iniziando così un’opera di valorizzazione del retaggio storico nonché della cultura materiale ed immateriale, rammentando la ricca ed eterogenea realtà secolare della città di San Giorgio e del territorio contermine. Numero dopo numero il periodico si arricchì di contenuti concernenti il passato ed il presente piranese, estendendo la collaborazione a un numero sempre più nutrito di persone. I volumi del »Lasa Pur Dir« racchiudono una ricca messe di informazioni e di spunti relativi al nostro territorio più vicino. Negli ultimi anni la linea redazionale del periodico è mutata: da edizioni miscellanee si è deciso di presentare volumi monografici di singoli autori oppure opere collettanee. Per ricordare degnamente questi trent’anni il sodalizio piranese, su iniziativa di Ondina Lusa, instancabile e storico caporedattore, che ha coordinato e in grande parte curato l’edizione, ha deciso di dare alle stampe un volume incentrato sul rapporto di Pirano con il mare, »El mar de Piran« appunto, una realizzazione lodevole che, come il precedente »El sal de Piran«, lascerà indubbiamente un segno. Il volume riccamente illustrato e con un nutrito numero di contributi, ha visto la collaborazione di quarantasei persone! Si tratta di un libro dedicato completamente al mare, ai suoi molteplici aspetti; gli scritti pertanto affrontano Pag. 2 argomenti molto eterogenei: dalla pesca alle tradizioni, dalla storia alle varie attività economiche, dalla culinaria alla biologia marina, dagli sport al dialetto, insomma il tomo propone aspetti che potranno interessare un gran numero di lettori. Il rapporto della città di San Giorgio con il mare è un aspetto imprescindibile, la cittadina è sorta e si è sviluppata sul mare e grazie al mare. Nel corso dei secoli si giungeva e si abbandonava la patria di Tartini quasi esclusivamente attraverso le acque adriatiche, e la costa istriana commerciava ed aveva rapporti con Trieste proprio attraverso i collegamenti via mare. Le saline e la produzione del bianco cristallo, la pesca, i trasporti, gli squeri, il turismo, le cure termali, la fiorente agricoltura, ecc. sono soltanto alcuni dei settori intimamente legati al mare, che giovarono non poco allo sviluppo economico ed al benessere di questo territorio istriano. Il volume realizzato per rammentare l’importante anniversario si sofferma proprio su tali aspetti, proponendo le singole tessere che compongono quel mosaico che potremmo definire della civiltà del mare. Le pagine dell’opera sono di particolare importanza anche perché racchiudono i segni tangibili della piranesità, vale a dire la parlata dialettale con il suo ricco ed eterogeneo tesoro rappresentato dalla terminologia specifica dei pescatori, dai detti e modi di dire, dai proverbi ai lavori di un tempo, oggi, purtroppo, in buona parte dimenticati. Evidenziamo altresì che negli ultimi due lustri il »Lasa Pur Dir« si avvale della collaborazione dei piranesi esuli che, grazie al loro contributo, arricchiscono siffatte pubblicazioni. E anche ne »El mar de Piran« tale collaborazione è stata riconfermata ed ha coinvolto coloro che studiano e custodiscono la storia e la memoria di Pirano lontano dalla città d’origine. Nel licenziare il volume vogliamo evidenziare l’importanza di questi rapporti culturali e sottolineamo che il »Lasa Pur Dir« è la testimonianza tangibile della vitalità della componente italiana piranese, nel cui discorso culturale ha deciso di far partecipi anche alcuni studiosi della maggioranza, per poter analizzare serenamente Pirano nelle sue più svariate sfaccettature, ottenendo così un volume di notevole valore intrinseco che, auspichiamo, potrà stimolare ulteriori approfondimenti. AUGURI BELLE DONNE di Lara Sorgo Alla nascita abbiamo maggiore percentuale di sopravvivenza rispetto ai maschi. Studiamo di più, con voti migliori, ma abbiamo difficoltà a trovare lavoro. E se lo troviamo, siamo ancora meno pagate rispetto agli uomini. Siamo noi che ci portiamo il pancione per 9 mesi, e tutte sappiamo quanto il ciclo mestruale ci condizioni la vita... In certi ambienti (ospedali, tribunali, ministeri...), siamo ancora escluse. In molti paesi le donne non hanno diritto di voto ne di parola, non possono studiare, sono vittime di violenza. Angelo del focolare, moglie perfetta, provetta cuoca o puttana a letto. Cosa vogliono da noi gli uomini? Probabilmente non lo sanno neanche loro... A chi vi dirà che è solo un’eccessiva commercializzazione, a quelli semplicemente farci gli auguri oggi, ma dei due neuroni, uno sarà addormentato e uno ubriaco, perciò ci diranno come ogni anno, »a cosa vi serve una giornata solo per voi?«. Sorridete come la Gioconda, improvvisatevi novelle Sharon Stone come in Basic Instinct, ma evitate lo stile leopardato, per favore! Non capiranno, ma non capiranno comunque, neanche se lo spiegate a parole. A tutte, auguri! (p.s: vi regalo la rosa, perchè è l’unico fiore che fotografo... e poi ricoradatevi, una rosa è sempre una rosa, anche quanto di ferisce che dicono che è tutta retorica... le mani) Se per una volta usassero quei due neuroni in testa, potrebbero DEDICATO ALLE DONNE In occasione della Giornata Internazionale della Donna il gruppo di pittura della nostra Comunità guidato da Liliana Stipanov ha allestito una mostra dei lavori realizzati sul tema del ritratto e delle nature morte. I lavori esposti in Casa Tartini fino il 20 marzo erano di: Renata Vuk, Darja Zdolšek, Francesco Rosso, Mario Bencič, Bruno Bonin, Aurora Birsa, Wilma Zacchigna, Maria Pereza, Daša Košuta, Jasna Bušič e Sapana Gandharb. L’apertura della mostra è stata allietata musicalmente da un intervento della bravissima Miriam Monica accompagnata da Neven Stipanov e Marsell Marinšek. A conclusione della serata la presidente Fulvia Zudič ha offerto un omaggio floreale non solamente alle pittrici ma pure a tutte le altre donne presenti all’appuntamento. Pag. 3 APPUNTAMENTI DA NON PERDERE di Ondina Lusa Mi ritrovo a sfogliare il Catalogo “La forza del segno gentile” a cura di Enzo Santese. Quale non è la mia meraviglia quando tra le artiste pittrici presentate noto anche Edda Viler e Fulvia Zudič. dinamica rappresentazione degli Villa Savorgnan il 7 aprile 2007 spazi scenici negli scorci cittadini alle ore 8. con accenni alle trine di bifore e trifore e la personificazione nelle Non mancate all’appuntamento! evanescenti figure femminili. La mostra dei quadri è presentata a Villa Savorgnan Lestans (Pordenone) aperta dal 9 marzo al 7 aprile 2007. Mi viene spontaneo il desiderio di visitare questa interessante mostra ed avere anche noi l’opportunità di ammirare le pitture delle altre Le opere di Fulvia sono sempre pittrici per avere una visione molto interessanti perché ci completa delle artiste che si riportano nel nostro mondo, presentano. alle nostre antiche tradizioni. Tra lo splendore del sale, nel Il mio desiderio si avvererà e con rappresentare le saline, la il pullman partiremo alla volta di Ho avuto modo di ammirare le opere di Edda Viler in un reportage alla TV di Capodistria e sono rimasta estasiata dal ricco cromatismo dei vivaci colori e l’armonia delle forme fantasiose. IL DIALETTO A SCUOLA di Elio Musizza Ascoltando una trasmissione televisiva dell’Italia ho sentito porre il quesito: - Può essere preso in considerazione il dialetto a scuola? – Un laureato e noto personaggio della TV rispose affermativamente, indicandone pure i vantaggi. Partendo dal fatto che il bambino acquista di solito le prime nozioni linguistiche dei genitori e dai nonni perché tralasciare tali forme di linguaggio, un patrimonio linguistico vivo, il suo primo apprendimento di parole sempre usate? Non per questo si deve né sminuire, né tralasciare o trascurare l’uso della lingua letteraria, ma più delle volte fare delle piccole traduzioni (dialettolingua letteraria e viceversa). Si può notare che anche tramite i computer e via internet vengono usati dei termini dialettali, specie nella reclame. Senza dubbio è logico adeguarsi sempre ai dialetti della propria località, regione e non voler allargarsi a territori più vasti. Con le nozioni sul dialetto si viene a conoscenza che il dialetto cambia da città a città, da paese a paese o addirittura villaggio… Ne abbiamo degli esempi anche nella nostra Istria: delle parole in piranese si pronunciano differentemente a Isola, a Buie, a Parenzo… per non parlare poi dell’arcaico rovignese, dignanese… mentre nell’Istria centro settentrionale si parla l’istro-veneto, a Rovigno e verso meridione (Pola esclusa) si parla o si parlava l’istrioto. E sì, come si evolvono le lingue, ciò avviene anche per i dialetti. Sono stati vari fattori che hanno piuttosto unificato o si direbbe globalizzato dialetti e lingue. Più volte il dialetto può aiutare certe regole grammaticali semplici, come ad es.: la nostra è (accentuata) a differenza della e congiunzione, la si può spiegare con il nostre “xe” (xe bon) è buono! Oppure “go” fame per “ho fame” per l’uso della o con l’acca o senza! Ma poi ci sono o vi sarebbero altri esempi. Il dialetto a scuola comporta pure Pag. 4 delle difficoltà: a casa si parla in dialetto a scuola nella lingua letteraria; ma in compenso si usano o si apprendono due idiomi! Per usare il dialetto a scuola si possono dare agli alunni dei compitini come: Il tuo nonno (o nonna) racconta… e l’alunno userà nello scrivere la forma dialettale dei nonni. Leggendo vari romanzi, degli scrittori introducono pure parole o frasi dialettali, pere rendere più originale, più “sentito” o plastico il racconto. A tal proposito ricordiamo il nostro grande scrittore istriano Fulvio Tomizza che oltre al dialetto istro-veneto dell’umaghese, usava delle parole nel dialetto ciacavo (croato) delle località e dei personaggi istriani. Il dialetto, come mia ultima affermazione, ci aiuta a conservare il nostro patrimonio folcloristico o le nostre radici… e qui mi fermo perché ci sarebbe ancora molto da dire oppure è stato già detto. RICORDI LEGATI ALLA SCUOLA di Giuseppina Kozlovič Queste storie raccontate oggi, nel 2006, sembrano inventate o sognate, ma credetemi: sono vere! Per prima cosa mi presentosono Giuseppina Ruzzier, sposata Kozlovič. Sono nata a Sicciole nel 1941. Mio padre si chiamava Antonio e mia madre Rosa. Tutti e due i miei genitori hanno frequentato la scuola a Gorgo, presso Sicciole. Mio padre era il tredicesimo figlio e pure i suoi fratelli hanno frequentato la stessa scuola. Pure la sorella di mia madre ha frequentato questa scuola. Si chiama Giuseppina Ceroici ed abita a San Bortolo. Vi racconterò come passavano gli anni alle elementari. Io ho iniziato ad andare a scuola a Gorgo nel 1948. Era appena finita la guerra, ma credetemi, anche se non avevamo molto, per me la scuola era bella. Le classi erano grandi e c’erano tanti bambini per classe. A scuola c’era pure la luce elettrica che noi qui a Prezzago non avevamo ancora, sebbene fossimo molto vicini. L’unica illuminazione possibile, a casa, era rappresentata dalla lampada a petrolio. A scuola c’era pure l’acqua che scorreva dai rubinetti – noi a casa non ce l’avevamo e andavamo a prenderla alla sorgente a circa 500 metri da casa, dove c’erano tre fontanelle con l’acqua che sgorgava dal terreno. Non avevamo niente, ma una gran voglia di fare e di andare avanti! Mi ricordo che mia madre ci faceva i sandali o le “panche”. Preparava lo stampo copiandolo da sandali vecchi. Prendeva della IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano. Redattore responsabile: Bruno Fonda. Tel. segreterie: +386 (5) 673 30 90 Contabilita: +386 (5) 673 30 91 Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40 E-mail: [email protected] stoffa dura e mio padre, che lavorava in miniera a Sicciole, quando vedeva che cambiavano le ruote a dei camion, chiedeva un pezzo di gomma e lo portava dal calzolaio. Il calzolaio ritagliava le suole, mio padre le portava a casa e mia madre ci faceva le “panche” da mettere ai piedi. A tal proposito, ricordo un aneddoto che raccontava mio padre. Un giorno la maestra a scuola chiese: “Bambini, vi farò una domanda. Chi sa la risposta, alzi la mano. Di che cosa sono fatte le panche (pensando, logicamente alle panche vere, fatte di legno)?”. Subito una bambina tutta orgogliosa alzò la mano e rispose: “Io lo so, signora maestra: le panche sono fatte di bieco (=toppe, scampoli di stoffa).” Be’ anche le mie prime panche e quelle di mia sorella e di mio fratello erano fatte proprio di “bieco”! I pavimenti della nostra scuola erano fatti di legno e la bidella, perchè non ci fosse tanta polvere, ogni sabato lavava i pavimenti, le scale e tutto il resto con il petrolio. Potete immaginarvi che profumino! Il lunedì, quando si veniva a scuola, dovevamo aprire le finestre e tenerle spalancate per tutta la mattina, perchè non si poteva respirare dalla puzza che c’era. Non importava se faceva freddo o caldo-la bidella diceva che il petrolio era un buon disinfettante e che uccideva i microbi. Noi però non vedevamo l’ora che arrivasse il momento della merenda per uscire a prendere un po’ d’aria. Per riscaldarci a scuola avevamo delle stufe vecchie che facevano un gran fumo. Non vi dico com’era “bello”! Quando iniziava far freddo, dovevamo portare della carta o qualche pezzetto di legno da casa, per accendere le stufa scuola, altrimenti non ci si poteva riscaldare. Mi ricordo bene che gli inverni erano tanto freddi e la bora soffiava anche per dei mesi interi-non come dopo il 1980. La bora, secondo me, è diminuita molto. Ora soffia al massimo per due o tre giorni di fila, poi il tempo cambia. La nostra bidella si chiamava Francesca. Abitava di fronte alla scuola. Era lei che d’inverno, quando si doveva accendere la stufa, ordinava, già il giorno prima, a noi più piccoli di portare della carta –altrimenti:”... niente stufa! Rimarrete al freddo!”. Io mi ricordo che quando venivo a casa, dicevo al babbo di darmi la carta. Lui che sapeva com’ era la bidella, ogni giorno, quando finiva il lavoro nella miniera di Sicciole, ci portava a casa dei sacchi di cemento vuoti. Così ogni giorno andavo a scuola con uno o due sacchi, perchè le stufe erano tante. Pure qualche altro bambino portava qualcosa da ardere. La bidella era molto contenta e ci voleva bene. Tutte le classi erano molto numerose: c’erano fino a trenta scolari ed oltre per classe. Questo fino a quando cominciò l’esodo. Le classi si vuotavano. Di giorno in giorno eravamo Stampa e impaginazione: PIGRAF s.r.l. numero copie: 1100 A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato: Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Ondina Lusa, Elio Musizza, Alberto Manzin, Gianni Kotonar, Lara Sorgo, Giuseppina Kozlovič, Nadia Zigante, Adrijana Cah. Pirano, 28 marzo 2007 Pag. 5 in meno. Così nel settembre del 1954 io frequentavo la V classe. Finita la IV eravamo più di trenta. All’inizio della quinta, in settembre, eravamo rimasti in sei e in dicembre in quattro soltanto. Così con l’anno nuovo chiusero per un certo periodo la scuola italiana a Gorgo e siamo stati costretti ad andare a Pirano, dove continuai a frequentare la scuola. Lì a Pirano eravamo riuniti tutti quelli che eravamo rimasti da Pirano, Santa Lucia, Sicciole e Strugnano. Alle superiori ossia al liceo venivano pure da Isola e da Capodistria. STANZA RICORDO “GIUSEPPE TARTINI” ORARIO Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 12.00 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 lunedì chiuso Prezzo del biglietto: adulti - 1,50 euro - 359 Sit studenti – pensionati 1,00 euro = 240 Sit (il prezzo in euro è informativo e calcolato in base alla parità del cambio centrale 1 euro = 239,640 Sit) AUGURI Un ricordo della Va classe a Sicciole anno 1952 Rina Gamboz, Rosa Bianca Zancolich, Guerino Ledovich, Ottavio Vatta, Guerrino Kocianci, Mario Steffè, Maria Grazia Bonifacio, Teresa, Anita Stocco, Maria Grazia Davanzo, Silvana Cendak, Maria Zarotti, Giuseppina Ruzzier, Giuseppe Sirotič, Mario Zarotti, Sergio Pernič, Guerino Vatta, Sergio Busechian, Mario Rota, Bruno Martinci, Guerino Pitacco, Anita Spadaro, Annamaria Vidali, Maria Tamaro. Ricordo della VIIa classe a Gorgo anno 1953/1954 Ondina Debernardi, Giuseppina Ruzzier, Giorgio Poropat, Jole Ravalico, Lidia Daris, Dino Sirotič, Dario Kociacič, Ivanka Kovacic. Pag. 6 Il 5 aprile compie i suoi meravigliosi 80 anni la cara mamma e nonna Ottavia Vegliach di Pirano. Tantissimi auguri dalla figlia Valentina, il genero Luka e i nipoti Tomas, Alice e Diana che le dicono: »Forza nonna, ancora 80 anni«!!!!!!! RINGRAZIAMENTO Il 19 febbraio dopo una lunga malattia è venuta a mancare la nostra cara mamma, nonna e bisnonna Vittoria (Maria Babič). Desideriamo ringraziare la dott. ssa Karmen Lakovič – Bossman, i medici e il personale medico dell’ospedale di Isola, le infermiere che l’ assistevano e tutti coloro che ci sono stati vicino durante la malattia. Grazie alla sig.ra Luisella Ravalico per le parole di commento e alla sig.ra Ondina Lusa che ha letto il necrologio da parte della Comunità degli Italiani di Pirano. Grazie a tutti coloro, parenti amici e conoscenti che l’avete accompagnata nell’ultimo viaggio, che avete donato fiori e partecipato al nostro cordoglio. Un grazie particolare alla famiglia Lovrečič di Pirano per il loro sostegno. Le figlie Mariuccia, Rosetta, nipoti e pronipoti tutti. GIOVANNI DUGAN HA COMPIUTO 100 ANNI di Alberto Manzin e Gianni Katonar Un secolo intero di vita passato tra lavoro e famiglia. É il cammino del connazionale Giovanni Dugan, classe 1907, che nei giorni scorsi ha festeggiato i suoi invidiabili cent’anni. Gli auguri, a nome di tutti i piranesi, gli sono stati formulati dal sindaco, Tomaž Gantar. Ha tagliato il traguardo in buona salute, rimessosi rapidamente dalla preoccupante malattia, che lo aveva costretto in ospedale. Ci ha accolto calorosamente nella sua casa di Portorose, a poche centinaia di metri dai magazzini del sale, che a soli otto anni lo videro debuttare nel mondo del lavoro. Guadagnò le prime corone contando le marchette sui sacchi in transito. Abbandonata presto la scuola di Pirano, Giovanni si vide costretto ad aiutare la numerosa famiglia, che contava oltre ai genitori, ancora quattro fratelli e due sorelle. Dopo la crisi della prima Guerra mondiale, a sedici anni entrò in aviazione ed apprese il mestiere di motorista. Prestò la sua opera nel locale idroscalo, da dove partivano i velivoli della S.I.S.A. che mantenevano i contatti con l’altra sponda dell’Adriatico, con le isole e persino con Budapest (la cartina delle linee aeree è stata pubblicata sul numero precedente del Trillo). »Era un ambiente fantastico« insegue ancora i ricordi con grande lucidità e precisione il nostro interlocutore, »pieno di gente distinta ed istruita, come i piloti e gli ingegneri«. Arrivò il ventennio fascista a complicare le cose. Giovanni non si piegò alle pressioni per entrare nel Partito Fascista e fu subito perseguitato. Abbandonò i suoi aerei per passare alla marina mercantile. Fu una breve parentesi in mare, prima di impiegarsi presso la costituenda miniera di carbone a Sicciole. Si occupò del sondaggio dei terreni e conobbe nei dettagli il sottosuolo di tutta l’Istria. Nel 1942 le sue simpatie per la social-democrazia e la sua chiara opposizione al fascismo, lo portarono al confino di Manfredonia e dell’Aquila. Sopportò stoicamente le rigide temperature invernali e altri stenti per tornare a casa dopo l’Armistizio. Si trovò nella condizione di dover inventarsi un altro mestiere e diventò pasticciere. » Ho costruito con le mie mani i forni e gli altri strumenti di lavoro. Ho addolcito per anni la vita dei miei concittadini«. Prima della pensione, giunta dopo cinque decenni d’attività, Giovanni Dugan ha lavorato ancora alle saline di Sezza e Sicciole. É rimasto sempre a Portorose assieme alla moglie e alle figlie, Elena e Liliana, vivendo il dramma dell’esodo e la partenza di oltre 300 mila persone dalla regione. Proprio il costante lavoro è il segreto della sua longevità. »Non seguo diete particolari, nemmeno oggi. Ho consumato pochi alcolici ed ho fumato sino a vent’anni fa« ci spiega Giovanni quando gli chiediamo »la ricetta« per diventare centenari. Pag. 7 Il signor Dugan ha vissuto in prima persona lo sviluppo del turismo a Portorose e dello stesso albergo Palace, attualmente sottoposto a restauro. E non dobbiamo insistere molto per strappargli qualche altro ricordo. »Quando ero bambino gli alti alberi che oggi circondano il Palace, non raggiungevano i due metri d’altezza. Ho visto nascere pure il Casinò di Portorose (che oggi dà lavoro a suo nipote Marco). I primi clienti erano proprio i miei piloti, che all’epoca guadagnavano bene ed i nobili della zona. Erano persone altolocate anche i villeggianti che soggiornavano a Portorose agli inizi dello scorso secolo. Era un turismo d’elite, non di massa come oggi«. Prima di congedarci torna all’aviazione, la grande passione della sua vita. Ci fa vedere la foto di uno degli idrovolanti ai quali lavorava e ci esorta a fargli ancora visita. »Tanto dovrò vivere ancora tantissimi anni« scherza salutandoci. E non abbiamo proprio motivo di non credergli visto che in occasione della nostra visita lo abbiamo trovato vispo e perfettamente lucido. Perciò in occasione del bellissimo anniversario i soci della Comunità degli Italiani di Pirano augurano a Giovanni Dugan tanta salute e felicità anche nei prossimi cent’anni. BIBLIOTECA “Diego de Castro” ORARIO Lunedì 10-12 Martedì 10-12 Mercoledì 16-18 Venerdì 10-12 LETTERE IN REDAZIONE Spett.Redazione ecco alcuni proverbi che ci ricordano le persone avare: Il generoso arricchisce donando, l` avaro impoverisce serbando. Molti patiscono per neccessità, l` avaro per volontà. L´avarizia è la scuola di ogni vizio. Al povero mancan tante cose, all´avaro manca tutto. L` avaro è come il porco, serve dopo morto. Ancora qualche proverbio in dialetto: Chi mal semena, mal ingruma. Tropi coghi, i rovina el broveto. Xe meo un »femo« che sento »faremo«. No se pol cavar farina fora de un saco de carbon. Ale lagreme dei eredi, xe mato chi ghe credi. La richessa xe come el ludame: imuciada spussa, spaliada ingrassa. Ciao Giulio Ruzzier I BAMBINI LA VEDONO COSÌ PRIMAVERA La primavera è molto bella. Tu sei che risvegli la natura, sembra un vestito tutto a fiori. Gli alberi e i prati Sono tutti colorati, ancora non tutti sbocciati. La cosa bella è che ognuno Porta un nome con sè. Sono tanti, tra questi vediamo, tulipani, narcisi e giacinti tutti belli variopinti sono veri e non sono tinti o dipinti. Due amici. Un giornalista e un artista: Il giornalista domanda: ascoltami! Perchè non ti sei sposato? L’altro risponde, l’ho fatto tante volte, ma per fortuna solo nei film. Vi mando ancora questi detti: Non c’è marzo così bello senza neve sul cappello. Figliole e fritelle quanto più se ne fà più vengon belle. Nella casa non c’è pace se canta la gallina e il gallo tace. Tanti saluti, Anita e Tadei Dessardo (nipote) Leggendo Il Trillo mi è venuta voglia di riscoprire il mio dialetto. Era la lingua parlata in casa dei miei genitori da quando sono nata. Alla mia nipotina, che ha appena sei mesi, parlo solo in dialetto perché voglio trasmetterglielo. Cari saluti, Elide Stubelj FESTA MULTIETNICA Per la seconda volta la nostra Comunità ha partecipato alla “Festa multietnica” organizzata dall’Associazione “čikole čakole” tenutasi in Piazza delle erbe sabato 24 marzo 2007. La ricchezza maggiore di Pirano è rappresentata dall’ambiente multietnico e pluriculturale. Sono in molti ad essersi insediati a Pirano, provenienti da città, regioni, paesi e addirittura da continenti diversi abbiamo perciò con piacere aderito all’invito per presentare le peculiarità del nostro cibo, della nostra lingua e cultura che ci contraddistingue. Grazie ai “Crostoli” della signora Anita Dessardo di S. Lucia, la “minestra” della signora Ida Davanzo, “el savor” e “le sepe in salata” di Mario Druskovich, la “trapa con le zizole, le “marasche” della signora Elide Stubelj, la compagnia della signora Silvana Ambrožič e dei musicisti Gianni Collori e Piero Pocecco abbiamo degnamente presentato le nostre tradizioni culinarie. Pag. 8 Sulla nostra bancarella non potevano però mancare le nostre pubblicazioni: El mar de Piran, Le perle del nostro dialetto, La testa della Medusa, Toponomastica piranese e Corpo araldico piranese, sfogliate con interesse dal numeroso pubblico che veniva ad assaggiare le nostre bontà. CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO di Donna Luisa Carissimi amici lettori! Abbiamo festeggiato in Comunità l’8 marzo dedicato alla festa della donna. Hanno rallegrato l’incontro Miriam, Neven e Marsell presentando un divertentissimo schetch. La mostra preparata dai membri del gruppo di pittura di Liliana Stipanov con ritratti e nature morte è stata inaugurata per l’occasione. Il rinfresco, i fiori che sono stati donati a tutte le donne presenti ci hanno ulteriormente allietate rendendoci di buonumore e grate di essere ricordate quali protagoniste del nostro piccolo mondo piranese. Invece dei soliti lemmi dialettali questo mese vi propongo degli indovinelli che un tempo a Pirano erano sulla bocca di tutti. 1. Cucia in quà, cucia in là, cucia int’un canton, chi che indovina xe un bravo paron. 2. Più granda la xe e meno la pesa. 3. El xe cussì pantalon che’l se sera de solo in preson. 4. Mi go una cordisela che la riva del siel in tera. 5. Go una scatola de pulisini, duti bianchi, duti fini, duti de un color, chi che indovina xe un bravo dotor. 6. Mi go una pignata sensa fondo che istesso sta carne drento. 7. Camino, camino, co me fermo, meto le ganbe in tera. 8. Co la taca si, la xe cota no, co la taca no, la xe cota si. 9. De Nadal a Pasquetta le se slonga de un’oreta. 10. La xe una roba che davanti la se scurta e de drio la se slonga. La soluzione dovrà pervenire entro il 14 aprile 2007. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà il volume EL MAR DE PIRAN dedicato al XXX anniversario del Lasa Pur Dir. Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 2 Bati broche-Aver freddo, Bati cassa-Chiedere soldi, Bevi a la salute-Brindare, Calâ le braghe-Sottomettersi, Can grosso-Persona importante, Cavâsse ‘l bocon de boca-Fare l’impossibile, Curto de servel-Scarso d’intelligenza, Essi de bona boca-Mangiare di tutto, Essi in bona-Andare d’accordo, Fâ rece de mercante-Non voler sentire, Lassâghe la pele-Morire, Ligâsselo al deo-Non dimenticare un torto, Pel de oca-Brividi, Pele e osso-Magro, Per burla-Per scherzo,Saltâ come una cavera-Essere agile , Tirâ Cristi-Bestemmiare, Ver la bottega verta-Avere la patta dei pantaloni aperta, Ver la testa a viole-Essere smemorati, Ver più grandi i oci che la boca-Essere golosi Ver qualche santo in Paradiso. Essere fortunati. Tra le risposte esatte è stato sorteggiato il signor Giulio Ruzzier di Parezzago che riceverà i volumi Istria nel tempo – Manuale di storia regionale dell’Istria con riferimenti alla città di Fiume, edito dal Centro di Ricerche Storiche di Rovino-Collana degli atti N. 26 I Proverbi ci vengono riferiti da Giulio Ruzzier di Parezzago “Chi mal somena, mal ingruma”. “Massa coghi rovina el broveto”. “Xe meo un ‘femo’ che sento ‘faremo’ “. “No se pol cavâ afior fora de un saco de carbon”. “Ale lagreme dei eredi, xe mato chi ghe credi”. “La richessa xe come el ludame: imuciada spussa, spaliada ingrassa”. Tutti i venerdì dalle ore 12.40 spazio aperto Comunità RADIO TARTINI 102.8 100.8 Auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori. Pag. 9 L’immagine che risale al 15 settembre 1923 ritrae gli Allievi Piloti di Portorose, ci è stata gentilmente prestata dal signor Sobota di Pirano. Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” Comunità autogestita della nazionalità italiana PIRANO APPUNTAMENTI DI APRILE 2007 Martedì 3 aprile 2007 alle ore 18.30 nella sala delle vedute di Casa Tartini a Pirano Presentazione del volume di Guido Rumici UN PAESE NELLA BUFERA: PEDENA 1943/1948 L’occupazione tedesca, guerra e dopoguerra in un borgo istriano nei ricordi e nelle testimonianze (Edizioni A.N.V.G.D.- Gorizia 2005). L’opera e l’autore verranno introdotti da Kristjan Knez e presentati da Denis Visintin. La manifestazione viene realizzata in collaborazione con la Società di studi storici e geografici di Pirano. Giovedì 5 aprile alle ore 19.00 al palazzo Manzioli di Isola CONCERTO del gruppo “Serenate” per la presentazione dei dolci pasquali. Ospiti della Comunità degli Italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi”. Da venerdì 6 a lunedì 9 aprile presso gli alberghi LifeClass Hotel&Resorts di Portorose MOSTRA di quadri e uova dipinte dai partecipanti ai gruppi di pittura della CI guidati da Fulvia Zudič Sabato 7 aprile GITA nel Friuli.Visita alla mostra LA FORZA DEL SEGNO GENTILE a cura di Enzo Santese presso Villa Savorgnan a Lestans (Pordenone)...a cura di Ondina Lusa. Informazioni e prenotazioni entro il 3 aprile 2007. DEDICATO A GIUSEPPE TARTINI 2007 Mercoledì 4 aprile 2007 alle ore 10.00 presso la Scuola elementare Vincenzo de Castro di Lucia, Laboratorio artistico “IL TRILLO DEL DIAVOLO” con Neven Stipanov, Miriam Monica, Apolonija Krejačič, Martina Žerjal e Fulvia Zudič.(con musica di Tartini ed interpretazione della stessa) riservato agli alunni delle I e II classi della Scuola elementare DEDICATO A GIUSEPPE TARTINI 2007 Venerdì 6 aprile 2007 alle ore 8.30 in Casa Tartini a Pirano Laboratorio artistico “IL TRILLO DEL DIAVOLO” con Neven Stipanov, Miriam Monica, Apolonija Krejačič, Martina Žerjal e Fulvia Zudič.( con musica di Tartini, teatro,ceramica,pittura)- riservato agli alunni delle III, IV e V classi della Scuola elementare Pag.10 Martedì 10 aprile alle ore 18.00 in Casa Tartini a Pirano “QUEL CHE RESTA DE PASQUA“ laboratorio di decorazioni pasquali e presentazione di dolci tradizionali a cura di Manuela Rojec. DEDICATO A GIUSEPPE TARTINI 2007 Martedì 10 aprile alle ore 19.00 in Casa Tartini a Pirano Conferenza sul tema“STRUMENTI DELLA TRADIZIONE ISTRIANA” tenuta da Marino Kranjac. L’avvenimento sarà condotto da Martina Gamboz. A conclusione della conferenza degustazioni delle bontà. Giovedì 19 aprile 2007 alle ore 19.30 presso la Comunità degli Italiani di Capodistria il Dramma Italiano di Fiume presenta il recital con musiche e video proiezioni INTERVISTA A RAMOUS da un’ idea di Bruno Nacinovich. Regia di Elvia Nacinovich, Bruno Nacinovich. Ingresso libero verrà organizzato il trasporto, partenza alle ore 18.30 da Sicciole (scuola) con fermate lungo il percorso (18.45 Pirano), Strugnano, (19.00 Isola) Il rientro è previsto a conclusione dello spettacolo. L’appuntamento viene organizzato nell’ ambito della collaborazione UI-UPT con il contributo della Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia e della CAN Costiera. FESTEGGIAMENTI DI SAN GIORGIO Patrono di Pirano Venerdì 20 aprile 2007 alle ore 19.00 in Casa Tartini a Pirano Conferenza “I GIOCHI DEI NOSTRI NONNI”con proiezione del video realizzato da TV Capodistria, tenuta da Flavio Forlani. Sabato 21 aprile 2007 uscita del gruppo mandolinistico “Serenate” esibizione al Concerto presso la sala patriziale del Comune di Bellinzona. DEDICATO A GIUSEPPE TARTINI 2007 Mercoledì 25 aprile 2007 alle ore 11.00 al teatro Tartini di Pirano CONCERTO del gruppo d’archi della Scuola di Musica dell’Associazione Musicale e Culturale di Farra d’Isonzo. Coordinatrice del gruppo la professoressa Annalisa Clemente. In programma: A. Curci, G. Tartini, M. Mascitti, I. Pleyel, F.M. Veracini, M.Bruch. Seguirà alle ore 12.30 in Casa Tartini Presentazione di un’ opera in ceramica sul tema “IL TRILLO DEL DIAVOLO” con Umberto Riva da Vicenza. (consigliato per le classi superiori della SE e per le scuole medie) Ad ogni appuntamento DEDICATO A GIUSEPPE TARTINI 2007 è abbinata la visita gratuita alla Stanza Ricordo “Giuseppe Tartini” un’ora prima ed un’ora dopo la conclusione della manifestazione. FESTEGGIAMENTI DI SAN GIORGIO Patrono di Pirano In Casa Tartini MOSTRA fotografica “Tra terra e mare: le saline di Sicciole. Fotografie di Gabriella Medoš / oppure/ mostra sul tema “ le saline di Pirano” dei lavori realizzati dai partecipanti al gruppo di pittura guidato da Liliana Stipanov. Sabato 21 aprile 2007 nell’ambito dei festeggiamenti di San Giorgio Patrono di Pirano in piazza Tartini verranno organizzati vari eventi: Pag.11 dalle 10 alle 14 “mercatino-esposizione” dei lavori realizzati dai gruppi artistici ( pittura, ceramica...) e singoli, Livio Zoppolato, Sergio Bonifacio, e presentazione di vari giochi tradizionali “ la tombola in Piranese”, “la poma”, “i ciclisti”,... alle ore 10.00 Torneo di Pandolo – bambini e ragazzi alle ore 10.00 qualificazioni ore 12.30 apertura del XIV TORNEO DI PANDOLO con programma culturale con “la banda sluck”, recital del gruppo folkloristico “A Piran se fa cussì....” ,“La famiglia dei salinai” e con sfilata di presentazione delle squadre e presenza scenografica in costume del gruppo San Giorgio della CI “Giuseppe Tartini” e dell’Associazione “Anbot” di Pirano. Premiazione del Torneo di Pandolo bambini e ragazzi Dalle ore 13.00 alle ore 18.30 XIV TORNEO di PANDOLO Alle ore 17.00 “spaca finestra” Alle ore 18.45 programma culturale con “la banda sluck” Alle ore 19.15 premiazione del XIV TORNEO DI PANDOLO. Sabato 21 aprile 2007 alle ore 19.30 in Casa Tartini a Pirano Presentazione del libro di Annalisa Favet “ERBE IN PIGNATA” l’autrice e l’opera verranno presentati da Marisa Rogič e Daniela Paliaga. Alle ore 21.00 in Piazza Tartini CONCERTO “RUDI” (Avditorij) Domenica 22 aprile 2007 9.30 Inno a San Giorgio con il Coro “Giuseppe Tartini” diretto da Neven Stipanov Processione, con la partecipazione della “ famiglia dei salinai” 10.00 Santa Messa in onore di San Giorgio Patrono di Pirano, 12.00 in Piazza Tartini apertura della manifestazione Festa dei salinai con il gruppo musicale “La Zonta”, “la famiglia dei salinai”, discorso di saluto del Sindaco Lunedì 23 aprile 2007 alle ore 16.00 nel Duomo di Pirano Santa Messa organizzata dalla Famea Piranesa in occasione della festa del Patrono San Giorgio. Sabato 28 aprile 2007 mercatino dell’Antiquariato organizzato dall’associazione “Anbot” di Pirano L’ORA DELLA FIABA tutti i lunedì in Casa Tartini dalle ore 17 alle ore 18. Lunedì 2 aprile “L’ora della fiaba” IN BOCCA AL LUPO di Fabian Negrin,( edizioni Orecchio Acerbo, Premio Andersen 2004) con Gloria Frlič Lunedì 16 aprile laboratorio artistico con Fulvia Zudič Lunedì 23 aprile “ L’ora della fiaba” con Elena Bulfon IL MIO PINOCCHIO” di Giusi Quarenghi e Nicoletta Costa; ( Giunti Editore2006). Lunedì 30 aprile laboratorio artistico con Apolonija Krejačič Gruppo dei MINICANTANTI guidato da Miriam Monica Nella sala degli specchi di Casa Tartini dalle 17.00 alle 18.30 Martedì 3 aprile Venerdì 6 aprile Martedì 10 aprile Venerdì 13 aprile Pirano, 27 marzo 2007 Fulvia Zudič Pag.12