qui - Nicola Danti

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Nicola Danti, eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia
centrale il 25 maggio 2014. E’ Vice Presidente della Commissione
Mercato interno e protezione dei consumatori, e membro sostituto
della Commissione Commercio internazionale. Inoltre è membro della
Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, della
Delegazione per le relazioni con la Repubblica federativa del Brasile
e della Delegazione per le relazioni con il Mercosur. In questo primo
anno da deputato europeo si è impegnato in particolare a favore della
tutela del Made in Italy; per l’estensione delle indicazioni geografiche
ai prodotti non agricoli; a sostegno della risoluzione sui negoziati per
il TTIP (trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti tra Ue
e Usa); a favore dell’approvazione del Piano di investimenti Juncker;
per l’approvazione della direttiva europea sulla sicurezza delle reti
informatiche.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
In questo primo anno da deputato al Parlamento europeo ho maturato
la consapevolezza di quanto la normativa dell’Unione europea incida
direttamente ed in profondità sulle nostre realtà produttive ed in
particolare di quanta importanza rivestano i fondi dedicati alle PMI per un
loro sviluppo competitivo e per una loro maggiore internazionalizzazione.
In questi anni di crisi le nostre imprese hanno pagato un prezzo altissimo;
da spina dorsale del sistema produttivo nazionale sono state colpite prima
dagli effetti della crisi globale e poi dalle inefficienze di un mercato del lavoro
che solo adesso viene riformato. Se è vero che per troppo tempo l’Europa è
stata per queste realtà un vincolo ed un ostacolo, sono però convinto che
l’Unione Europea possa significare per la piccola e media impresa italiana
una straordinaria fonte di opportunità. Opportunità che accrescano la
competitività delle nostre aziende, facilitino uno sviluppo tecnologico delle
nostre PMI e promuovano una loro maggiore internazionalizzazione,
col risultato finale di valorizzare pienamente l’eccellenza, la qualità e la
tradizione delle nostre produzioni manifatturiere e non solo.
Questi obiettivi non possono essere raggiunti solamente attraverso la pur
fondamentale attività normativa nazionale e comunitaria, ma richiedono
uno sforzo coraggioso anche da parte degli stessi soggetti interessati, a
partire dalle microimprese e dalle PMI. I finanziamenti europei rivestono
in quest’ottica una rilevanza strategica fondamentale e diventa dunque
imprescindibile che quelle risorse messe a disposizione dall’UE si
trasformino in opportunità concrete. A patto però di conoscerne a fondo
funzionamento e modalità di utilizzo.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
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Ecco perché dopo una prima guida di carattere generale sul complesso
dei finanziamenti europei per il periodo 2014-2020, ho creduto necessario
dedicare un approfondimento specifico ai finanziamenti per le micro,
piccole e medie imprese, da sempre il vero asse strategico del nostro Paese.
Visto il successo della prima guida, mi piacerebbe che si riuscisse a fare
maggiore chiarezza – nella teoria ma soprattutto nella pratica – anche
sulle modalità di accesso a questa categoria specifica di finanziamenti,
cercando di rendere la vita più facile ad imprese, amministrazioni locali
e cittadini.
L’Europa può davvero diventare un potente alleato per le nostre realtà
produttive e artigianali. La mia speranza è che questa guida possa
rappresentare un piccolo contributo per questo importante obiettivo.
INDICE
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I. Introduzione
1. I finanziamenti europei
2. Programmi a gestione diretta
3. Programmi a gestione indiretta
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II. I fondi europei alle imprese
1. Di cosa parliamo
2. Chi sono i beneficiari
3. Come funzionano
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III. Le politiche europee a favore delle pmi
1. Definizione europea di PMI
2. Lo Small Business Act
3. Strategia Europa 2020
4. Il Piano di Azione per l’Imprenditorialità 2020
5. Il Piano d’azione verde per le PMI
6. L’agenzia EASME
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IV. Programmi Principali
1. COSME
2. Horizon 2020
3. Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EASI)
4. Connecting europe facility (CEF)
5. Europa creativa
6. LIFE
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V. Politica di coesione e fondi strutturali (ESIF) 2014-2020
1. Introduzione
2. I Fondi Strutturali e le PMI: una concreta opportunità per le
imprese italiane
3. Schema di definizione dei Programmi Operativi
4. Panoramica dei Fondi Strutturali
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VI. Altri strumenti finanziari
1. Introduzione
2. Banca Europea per gli Investimenti
3. Jobs for Youth
4. Strumenti speciali di supporto della Commissione Europea (DG REGIO)
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VII. Internazionalizzazione delle impresee principali partenariati
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VIII. Guida pratica
1. Suggerimenti per la progettazione
2. Come inviare una candidatura elettronica (ECAS - URF - PIC)
3. Suggerimenti per la compilazione del Template Business Offer
4. Piattaforme in linea promosse dalla Commissione Europea
5. Altre piattaforme: Your Europe
6. Ulteriori guide ai finanziamenti
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Link Utili
I. Introduzione
1. I finanziamenti europei
Nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020 sono
previsti numerosi strumenti per realizzare le politiche comuni
dell’Unione, tra i cui beneficiari figurano le piccole e medie imprese.
L’accesso al mercato e al capitale è di vitale importanza per il rilancio
della crescita economica e sociale. L’Unione Europea fornisce
finanziamenti alle piccole e medie aziende in modi differenti, ad
esempio sotto forma di sovvenzioni, contratti di servizio, prestiti e
garanzie.
I finanziamenti dell’UE possono essere suddivisi in due categorie:
• Programmi a gestione diretta
• Programmi a gestione indiretta
Le aziende devono analizzare il tipo di finanziamento più
adatto alle proprie esigenze e scoprire come richiederlo.
2. Programmi a gestione diretta
I Programmi a gestione diretta rappresentano lo strumento attraverso
il quale vengono erogati i finanziamenti gestiti direttamente e
centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori
passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
inviti a presentare proposte o a prestare servizi. I bandi sono pubblicati
periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nonché
sui siti delle Direzioni Generali (DG) della Commissione Europea.
Le risorse finanziarie del bilancio comunitario destinate ai finanziamenti
a gestione cosiddetta indiretta vengono trasferite dalla Commissione
Europea agli Stati Membri e alle Regioni, che ne dispongono l’utilizzo
sulla base di una programmazione che deve essere approvata dalla
stessa Commissione e attraverso regole e disposizioni nazionali.
Il testo del bando contiene:
• La descrizione del programma di riferimento e della relativa
dotazione finanziaria;
•
•
•
•
•
La procedura e i termini di presentazione delle proposte;
L’importo del contributo finanziario dell’unione europea;
I requisiti minimi per partecipare;
I criteri di selezione;
Gli indirizzi presso i quali si può ottenere la documentazione
informativa.
3. Programmi a gestione indiretta
Esistono poi finanziamenti a gestione cosiddetta indiretta: le
risorse finanziarie del bilancio comunitario vengono trasferite dalla
Commissione Europea agli Stati membri, in particolare alle regioni,
che ne dispongono l’utilizzo sulla base di una programmazione
che deve essere approvata dalla stessa Commissione, e attraverso
regole e disposizioni nazionali. Queste risorse sono rappresentate
principalmente dai Fondi Strutturali e dal Fondo di coesione. La
pubblicazione dei bandi di finanziamento a gestione indiretta viene
effettuata sulla Gazzetta ufficiale nazionale e/o regionale. I Fondi
indiretti sono gestiti dalle Autorità di Gestione nazionali o regionali
e compongono la Politica di Coesione europea. Questa si concentra
sui pilastri economici e sociali dello sviluppo sostenibile attraverso il
consolidamento della crescita, della competitività, dell’occupazione
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
e dell’inclusione sociale. Queste risorse sono rappresentate dai
Fondi Strutturali e di Investimento europei e dal Fondo di Coesione.
La pubblicazione dei bandi di finanziamento viene effettuata sulla
Gazzetta ufficiale nazionale e/o regionale.
I programmi operativi regionali (POR) e nazionali (PON) dei Fondi
strutturali e di investimento europei sostengono e agevolano
l’innovazione e le politiche lavorative su ampia scala. È significativo
che gli investimenti effettuati attraverso il Fondo europeo di
sviluppo regionale (FESR), per il bilancio comunitario 2014-2020,
si concentreranno su quattro settori prioritari chiave, a seconda
della categoria di appartenenza della regione specifica: innovazione
e ricerca, agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese
ed economia a basso tenore di carbonio. A questi settori saranno
attribuiti oltre 110 miliardi di euro, di cui 27 miliardi saranno erogati
a sostegno del passaggio a un’economia a basso tenore di carbonio.
Per ottenere maggiori informazioni sul periodo di programmazione
2014-2020, si possono consultare le seguenti pagine:
http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/index_it.cfm
http://ec.europa.eu/regional_policy/information/guidelines/index_it.cfm
L’obiettivo di questa guida è quello di mettere un po’ di ordine nella
molteplicità delle forme di finanziamento disponibili per le imprese:
seguendo l’impostazione del Quadro Finanziario Pluriennale
2014-2020, descriveremo brevemente i principali Programmi rivolti
alle imprese attivi nell’attuale periodo di programmazione. Di seguito,
saranno presentate le opportunità legate ai Fondi strutturali e di
coesione. Infine, si cercherà di dare qualche indicazione pratica, utile
alle imprese nel reperimento e nell’attivazione dei finanziamenti stessi.
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II. I fondi europei alle imprese
1. Di cosa parliamo
L’Unione Europea sostiene gli imprenditori e le imprese con un’ampia
gamma di programmi UE che erogano finanziamenti attraverso istituti
finanziari locali, programmi settoriali gestiti in gran parte dalle Agenzie
esecutive e Gare d’appalto. Ogni anno l’UE supporta più di 200.000
imprese, comprese quelle di piccole dimensioni.
2. Chi sono i beneficiari
Sono disponibili finanziamenti per le start-up, gli imprenditori e le
imprese di qualsiasi dimensione e settore. È disponibile un’ampia
varietà di finanziamenti: prestiti, garanzie, capitale di rischio e altri
finanziamenti. Ogni impresa ha il diritto di ottenere un feedback da
parte degli istituti finanziari in merito alla loro decisione se concederle
o meno il prestito. Ciò anche al fine di incrementare le possibilità di
ottenere finanziamenti in futuro.
3. Come funzionano
L’Unione Europea fornisce sostegno finanziario alle imprese europee
sotto varie forme: sovvenzioni, prestiti e, in alcuni casi, garanzie. Il
contributo è disponibile direttamente o indirettamente, attraverso
programmi gestiti a livello nazionale o regionale, come i Fondi
Strutturali dell’UE. Le imprese possono inoltre beneficiare di una serie
di misure di assistenza non finanziaria sotto forma di programmi e
servizi di assistenza alle imprese.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
I piani di assistenza rientrano nelle seguenti categorie:
A Programmi tematici (fondi UE gestiti direttamente dalla
Commissione Europea). Tali finanziamenti sono gestiti
in modo diretto con l’assegnazione di risorse finanziarie
a programmi tematici pluriannuali nei vari settori
(es.: ricerca e innovazione, imprese, ambiente). Le PMI e le
altre organizzazioni possono presentare domanda di adesione
nell’ambito dei programmi, in genere presentando progetti
transnazionali, sostenibili e a valore aggiunto. Tali fondi
sono erogati direttamente agli utilizzatori finali attraverso le
DG o le Agenzie delegate della Commissione Europea.
I fondi a gestione diretta seguono due procedure di
aggiudicazione distinte:
• Le sovvenzioni (grants), ovvero co-finanziamenti a carattere
tematico (es: ricerca, ambiente, imprese, ecc.) assegnati a
progetti europei le cui candidature sono presentate a seguito
d’inviti a presentare proposte (call for proposals), pubblicati
periodicamente nell’ambito dei Programmi tematici
pluriennali dell’UE. La sovvenzione a fondo perduto copre
una percentuale dei costi ammissibili di ciascun progetto che
varia mediamente tra il 50% e l’80%. Il cofinanziamento deve
essere integrato quindi da risorse proprie del beneficiario.
• Le gare d’appalto (contracts) finalizzate all’acquisto di beni,
servizi o opere da parte della Commissione Europea. I fondi
sono erogati nell’ambito di bandi di gara (call for tenders)
pubblicati periodicamente e coprono il 100% del valore del
servizio, fornitura o lavoro prestato comprensivo dell’utile
d’impresa.
B Fondi Strutturali. La gestione di questi fondi è demandata
agli Stati membri attraverso le loro amministrazioni nazionali
o regionali e locali. Le risorse finanziate dal bilancio dell’UE
sono trasferite agli Stati membri e in particolare alle Regioni,
che sulla base di Programmi Operativi Nazionali (PON) e
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C
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Regionali (POR) ne dispongono l’utilizzo e l’assegnazione ai
beneficiari finali. Essi rappresentano i maggiori strumenti di
finanziamento comunitario a favore delle imprese. Nella Politica
di Coesione 2014-2020 le novità più significative dei fondi
strutturali – riguardano soprattutto il “nuovo approccio alla
programmazione” che mira a garantire un impiego integrato
(concentrato) dei fondi.
Strumenti finanziari. L’UE prevede inoltre per il sostegno
alle imprese anche una serie di strumenti finanziari (prestiti,
garanzie, ecc.) per la maggior parte disponibili solo per via
indiretta. Molti di questi strumenti sono gestiti, infatti, dalla
Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Fondo europeo
per gli investimenti (FEI) e sono erogati ai soggetti beneficiari
attraverso degli intermediari finanziari. Link agli intermediari
finanziari della BEI e del FEI
http://www.eib.org/attachments/lending/inter_it.pdf
D
Internazionalizzazione delle PMI. Il sostegno consiste
generalmente nel fornire assistenza alle organizzazioni
intermediarie e/o alle autorità pubbliche
nell’ambito
dell’internazionalizzazione al fine di aiutare l’accesso delle PMI
nei mercati esterni all’UE. Questi piani di assistenza non offrono
finanziamenti diretti alle PMI ma si rivolgono a intermediari e/o
autorità pubbliche. Il sostegno è quindi spesso indiretto.
I finanziamenti europei (contributi concessi dall’Unione Europea
anche a fondo perduto per promuovere e far crescere l’economia)
sono a disposizione delle imprese italiane attraverso “Programmi
tematici” (in primis COSME e Horizon 2020), Fondi UE (strutturali e
di coesione), bandi e iniziative promosse dalla BEI il cui obiettivo è
garantire un migliore accesso al credito da parte di aziende e start-up.
I “Programmi tematici, a gestione diretta comunitaria”
(nell’ambito dei quali vengono emanati specifici bandi) sono gestiti
e controllati direttamente dalle varie Direzioni Generali (DG) della
Commissione europea che stabiliscono un rapporto diretto con i
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
beneficiari. Tali programmi rappresentano il principale strumento
attraverso il quale vengono erogate le sovvenzioni (direttamente
gestite dall’Unione europea a sostegno di progetti europei.
Contrariamente ai fondi strutturali le sovvenzioni non prevedono
(salvo casi specifici) la realizzazione di opere a carattere strutturale
su base nazionale o regionale (competenza peculiare dei fondi
strutturali), ma la realizzazione di progetti innovativi transnazionali
(di medie dimensioni) volti a promuovere l’attuazione delle politiche
comunitarie in vari settori. Tali progetti devono essere elaborati
secondo il principio del partenariato europeo, ovvero i beneficiari
devono costituire un partenariato tra partner di diversi paesi europei.
Tuttavia con le nuove regole dei programmi 2014-2020 è prevista
anche la presentazione di progetti da parte di una singola impresa
(così è per COSME e Horizon 2020).
I finanziamenti europei permettono l’attuazione di progetti,
incentivano collaborazioni e partenariati tra enti, imprese e associazioni
pubbliche e private ed erogano le risorse mediante due modalità,
da distinguere bene a partire dalla formulazione inglese dei termini:
• Call for proposal: gli Inviti a presentare proposte. In questo caso
i contributi europei vengono concessi a fondo perduto e coprono
il progetto per una percentuale compresa tra il 50% e il 100%
(mediamente, tra il 50% e l’80%). I massimali di finanziamento
specifico sono indicati negli inviti a presentare proposte. La parte
del budget non coperta dalle sovvenzioni deve necessariamente
essere cofinanziata dai partner coinvolti nel progetto. I costi
generalmente ammissibili al finanziamento possono includere: i
costi del personale, il materiale di consumo, i beni durevoli, i viaggi
e i soggiorni, i costi per l’informatica (software e abbonamenti ai
provider), subappalti, la tutela delle conoscenze e le misure volte
a dimostrare il potenziale di valorizzazione delle conoscenze,
spese generali. L’unico soggetto legalmente e finanziariamente
responsabile è il coordinatore del progetto: gestisce le operazioni
finanziarie, riceve i contributi e ne assicura la distribuzione a ciascun
partecipante. In linea generale: il committente delinea gli obiettivi
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
generali; il “gareggiante” definisce gli obiettivi specifici; i progetti
vengono co-finanzati (sovvenzionati=granted) dal committente
(es.: progetti di ricerca); possono esserci più assegnatari.
Gli inviti a presentare proposte nell’ambito dei vari
programmi comunitari sono pubblicati periodicamente dalle
varie DG sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE:
http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm
e sul portale internet della Commissione Europea alla
pagina Grants:
http://ec.europa.eu/contracts_grants/grants_en.htm
• Call for tender: le “classiche” gare pubbliche d’appalto.
Secondo questa modalità, l’assegnazione del budget avviene
a conclusione di una gara, finalizzata all’acquisto di beni, servizi
o opere da parte della Commissione Europea. I fondi sono
erogati nell’ambito di bandi di gara (call for tenders) pubblicati
periodicamente e coprono il 100% del valore del servizio,
fornitura o lavoro prestato comprensivo dell’utile d’impresa.
Con “call for tender” ci si riferisce proprio al bando della gara.
Maggiori informazioni alla pagina: http://ec.europa.eu/growth/contracts-grants/calls-fortenders/about-our-tenders/index_en.htm.
La lista completa delle Call for tender si trova invece
su TED (Tenders Electronic Daily), il supplemento
alla Gazzetta Ufficiale dell’UE appositamente dedicato: http://ted.europa.eu/TED/main/HomePage.do
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III. Le politiche europee a favore delle PMI
1. Definizione europea di PMI
Il primo gennaio del 2005 è entrata in vigore una chiara definizione
di PMI.
La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie
imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250
persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro
oppure il cui bilancio annuo totale non supera i 43 milioni di
euro In un mercato unico senza frontiere interne, è essenziale che
le misure a favore delle PMI siano basate su una definizione comune
per migliorare la loro coerenza ed efficacia e limitare le distorsioni
della concorrenza. Ciò è tanto più necessario se si considera l’ampia
interazione esistente tra le misure nazionali e quelle comunitarie
destinate ad assistere le PMI in aree quali lo sviluppo regionale e il
finanziamento della ricerca.
La nuova definizione supera quella precedentemente formulata nel
1996 e prende le mosse dalla Raccomandazione 2003/361/CE del 6
maggio 2003 adottata dalla Commissione Europea al fine di tenere
conto dei più recenti sviluppi economici realizzati. La nuova definizione
si applica a tutte le politiche, programmi e misure posti in essere
dalla Commissione per le imprese.
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Categoria
di imprese
Effettivi
Fatturato
Totale di
bilancio
Media impresa
< 250
≤ € 50 m
≤ € 43 m
Piccola impresa
< 50
≤ € 10 m
≤ € 10 m
Microimpresa
< 10
≤€2m
≤€2m
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
I principali parametri che determinano se una società è una PMI sono
dunque il numero di dipendenti e il fatturato complessivo o di bilancio.
Per essere ammessa al sostegno europeo e godere dei vantaggi
previste da queste politiche comunitarie, un’impresa deve soddisfare
i seguenti requisiti:
Questi parametri si applicano per il calcolo relativo ad una singola
impresa. Se si è in presenza di un gruppo di imprese, bisognerà
includere anche i dati relativi al raggruppamento.
La DG Imprese e industria svolge un controllo periodico della
corretta applicazione della definizione di PMI. Basandosi sui risultati
delle valutazioni svolte nel 2006 e 2009, è stato realizzato nel 2012
uno studio indipendente, incentrato sull’applicazione pratica della
definizione di PMI.
Per maggiori informazioni, consultare il link: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/facts-figures-analysis/smedefinition/index_it.htm
2. Lo Small Business Act
Il documento che definisce a livello unionale le linee della politica a
favore delle PMI è lo “Small Business Act” per l’Europa (SBA, http://
ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/small-business-act/index_en.htm).
Lo SBA promuove lo spirito imprenditoriale e concretizza il principio
“Think small first” nell’azione legislativa e politica per rafforzare la
competitività delle PMI. Fin da quando è stato approvato, nel Consiglio
europeo del dicembre 2008, lo SBA è uno strumento che intende dar
modo alla Commissione e agli Stati di superare gli ostacoli che frenano
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
il potenziale di sviluppo e di creazione di posti di lavoro delle PMI.
Esso è basato su dieci principi e articolato in diverse azioni concrete,
politiche e legislative. A questo link, l’ultimo rapporto redatto dal
Ministero dello Sviluppo Economico sullo stato di implementazione
dello Small Business Act e le iniziative adottate in Italia a sostegno
delle micro, piccole e medie imprese:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/
pubblicazioni/Rapporto%20SBA%202014%20pdf-1.pdf
A monitorare l’attuazione dello SBA in Italia è la figura del Garante
italiano per le PMI. Egli elabora proposte da sottoporre al Governo
volte a favorire lo sviluppo del sistema delle micro, piccole e medie
imprese. A questa pagina tutte le informazioni sul Garante:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/impresa/piccole-emedie-imprese/garante-pmi
3. Strategia Europa 2020
Europa 2020 è la strategia decennale per la crescita e l’occupazione che
l’Unione europea ha varato nel 2010. Non mira soltanto a superare la
crisi dalla quale le economie di molti paesi stanno ora gradualmente
uscendo, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello
di crescita e creare le condizioni per una crescita più intelligente,
sostenibile e solidale.
L’UE si è data cinque obiettivi quantitativi da realizzare entro la fine
del 2020. Riguardano l’occupazione, la ricerca e sviluppo, il clima e
l’energia, l’istruzione, l’integrazione sociale e la riduzione della povertà.
La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano
un quadro entro il quale l’UE e i governi nazionali sostengono
reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020,
quali l’innovazione, l’economia digitale, l’occupazione, i giovani,
la politica industriale, la povertà e l’uso efficiente delle risorse.
Per stimolare la crescita e l’occupazione l’Europa ha individuato
sette iniziative prioritarie.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Nell’ambito di ciascuna iniziativa, le amministrazioni europee
e nazionali saranno chiamate a coordinare gli sforzi affinché
risultino più efficaci. La maggior parte delle iniziative sono
state presentate dalla Commissione nel corso del 2010.
Crescita intelligente
• Agenda digitale europea
• Unione dell’innovazione
• Youth on the move
Crescita sostenibile
• Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse
• Una politica industriale per l’era della globalizzazione Crescita solidale
• Agenda per nuove competenze e nuovi lavori
• Piattaforma europea contro la povertà
Altre leve dell’UE, come il mercato unico europeo, il bilancio europeo
e le politiche estere contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi
della strategia Europa 2020.
La strategia viene attuata e controllata nell’ambito del semestre
europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche
e di bilancio dei paesi dell’UE. Per una panoramica su Europa 2020:
http://www.ingenere.it/sites/default/files/articoli/EUROPA%202020.pdf
4. Il Piano di Azione per l’Imprenditorialità 2020
http://ec.europa.eu/growth/index_en.htm
La Comunicazione della Commissione Europea del 1° gennaio 2013
ha lanciato il Piano di Azione per l´imprenditorialità 2020 al fine di
rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
I Paesi europei collaborano già nel quadro dello Small Business Act
(SBA) per ridurre gli oneri burocratici che gravano sulle imprese.
La Commissione valuterà la realizzazione del Piano attraverso il
meccanismo di governance dello stesso SBA e l’attuazione di politiche
industriali e per la competitività.
La situazione per gli imprenditori è estremamente diversa nei
vari Paesi europei. Condividere le buone pratiche e confrontare
le diverse soluzioni ai problemi può essere più utile che lavorare
individualmente alle soluzioni in ciascun Paese. In Europa solo
poco più di un terzo (37%) dei lavoratori preferiscono un’attività
autonoma (mentre sono più del 50% negli USA e in Cina). È
indispensabile una cultura imprenditoriale più diffusa e sviluppata.
L’UE ha proposto un Piano d’Azione nel quale avanza idee per:
• Includere la formazione all’imprenditorialità nei programmi
scolastici;
• Ridurre i tempi richiesti per creare un’impresa, ottenere le licenze e
autorizzazioni necessarie e completare le procedure di fallimento;
• Istituire programmi di tutoraggio, consulenza e sostegno per
donne, anziani, migranti, disoccupati e altri imprenditori potenziali.
5. Il Piano d’azione verde per le PMI
Il 2 luglio 2014 la Commissione ha adottato una Comunicazione dal
titolo “Piano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare
le sfide ambientali in opportunità di business”. Il piano promuove
l’imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da
catene del valore più verdi e facilitando l’accesso al mercato delle
PMI verdi. Il Piano d’azione verde definisce una serie di obiettivi
e di iniziative corrispondenti, raggruppabili in cinque sezioni:
1. Rendere le PMI più verdi per assicurare maggiore
competitività e sostenibilità.
Si calcola che un migliore uso delle risorse potrebbe far
realizzare all’industria europea risparmi per un valore
totale di 630 miliardi di euro l’anno.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro.
Le PMI necessitano di un contesto imprenditoriale
favorevole in cui idee “green” possano essere facilmente
sviluppate, finanziate e immesse sul mercato. 3. Opportunità per le PMI in una catena del valore più verde.
La ricostruzione, la riparazione, la manutenzione, il riciclaggio di
rifiuti e l’ecodesign hanno grandi potenzialità di diventare volani
della crescita economica e della creazione di posti di lavoro,
arrecando contemporaneamente un significativo contributo
nell’affrontare le sfide ambientali.
4. Accesso ai mercati per le PMI verdi.
L’87% delle PMI europee, tuttavia, vende le proprie tecnologie,
i propri prodotti o i propri servizi verdi solo sui mercati nazionali.
Serve quindi una maggiore cooperazione internazionale per
aiutare le PMI ad integrarsi con successo nelle catene del valore
mondiale.
5. Governance.
Il piano d’azione verde per le PMI è stato accolto con favore dalle
amministrazioni degli Stati membri dell’UE e dai rappresentanti
delle PMI interessate. Nelle consultazioni sul futuro della politica
a favore delle PMI e nelle riunioni con la rete dei Garanti per le
PMI e con le organizzazioni delle imprese è emerso un nuovo
livello di governance sostenibile a favore di questo tipo di
imprese.
6. L’agenzia EASME
EASME (Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises,
Agenzia Esecutiva per le Piccole e Medie Imprese,
http://ec.europa.eu/easme/en
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
è il nuovo organismo creato dalla Commissione Europea per gestire
per suo conto svariati programmi comunitari accomunati dall’obiettivo
del sostegno alle imprese.
L’agenzia EASME offre supporto alle PMI attraverso la gestione diretta
di una serie di programmi, indirizzando e valutando le azioni finanziate:
• La quasi totalità dei fondi COSME, inclusi quelli legati alla rete
Enterprise
Europe
Network
(EEN,
http://een.ec.europa.eu/);
• Parte dei fondi Horizon 2020 dedicati alla Ricerca e all’Innovazione.
In particolare , per quanto riguarda l’asse ‘Industrial leadership’,
i sotto-settori Innovazione nelle PMI (incluso l’Helpdesk IPR sulle
proprietà intellettuali, https://www.iprhelpdesk.eu/); il sistema
‘Sustainable Industry Low Carbon’, SILC II); parte del sottoprogramma ‘Leadership in Enabling and Industrial Technologies’.
Per quanto riguarda l’asse ‘Societal Challenges’ (Sfide sociali),
saranno gestiti da EASME i fondi per l’efficienza energetica e gli
inviti a presentare proposte in materia di rifiuti, innovazione idrica
e approvvigionamento sostenibile delle materie prime. Sempre nel
contesto del programma Horizon 2020, EASME si interfaccia con
le imprese anche e primariamente attraverso lo ‘Strumento PMI’
vero e proprio (Sme Instrument, al cui sito è effettuato un riepilogo
delle principali “call for proposals” con le rispettive scadenze http://
ec.europa.eu/easme/en/horizons-2020-sme-instrument;
• Parte del programma Life, per le politiche ambientali e sul clima;
• Parte del Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca
•
22
(European Maritime and Fisheries Fund, EMFF);
I fondi ‘Fast Track to Innovation (FTI) Pilot’, volti a ridurre il
tempo intercorrente tra l’idea di business e il lancio sul mercato
attraverso finanziamenti fino a un massimo di 3 milioni
di euro per proposta (più informazioni al link: https://ec.europa.eu/easme/en/fast-track-innovation-fti-pilot);
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• L’eredità del programma ‘Intelligent Energy – Europè e l’iniziativa
Eco –Innovation.
L’agenzia EASME prende il posto di EACI (Executive Agency for
Competitiveness and Innovation), che aveva gestito la rete EEN e i
sotto-programmi appena descritti nella programmazione 2007-2013.
23
IV. Programmi Principali
I principali programmi dell’UE 2014-2020 rivolti alle imprese sono:
• Programma per la competitività delle imprese e delle PMI
(Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized
Enterprises, COSME);
• Programma quadro di ricerca e innovazione (Horizon 2020).
Ma ci sono anche altri programmi comunitari che prevedono
il sostegno alle imprese in settori specifici:
• Programma per l’ambiente e l’azione per il Clima LIFE (Ambiente);
• Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility,
CEF) (Infrastrutture, trasporti, energia, telecomunicazioni e ITC);
• Programma Europa Creativa (Programma per le imprese
nei settori culturali e creativo);
• Programma EaSI (EU programme for Employment and Social
Innovation) (Occupazione e Innovazione Sociale).
Nei paragrafi che seguono saranno sintetizzati questi singoli
programmi e gli strumenti finanziari a sostegno delle imprese per
il periodo 2014-2020.
24
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
1. COSME
(http://ec.europa.eu/growth/smes/cosme/)
Il Programma
COSME - Competitiveness of Enterprises and Small and Mediumsized Enterprises (SMEs) - è il programma di sostegno alle PMI
per il periodo 2014-2020 e idealmente prosegue le attività inserite
nel vecchio Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione
(CIP), semplificandone le procedure per accedere ai finanziamenti
e il ricorso agli strumenti finanziari. Il progetto COSME si sviluppa
in modo complementare ad Horizon 2020, facilitando l’accesso al
Capitale di Rischio e lo sviluppo del Venture Capital. COSME è rivolta
a tutte le PMI indipendentemente dal settore di appartenenza, ma ha
una rilevanza anche per il settore pubblico, offrendo programmi ed
iniziative volte a creare un ambiente favorevole alla costruzione di
reti fra i soggetti coinvolti e all’internazionalizzazione delle imprese.
Beneficiari
• Imprenditori, soprattutto PMI, che beneficeranno di un accesso
agevolato ai finanziamenti (per sviluppo, consolidamento o
crescita del proprio business);
• Cittadini, aspiranti imprenditori, che desiderano mettersi in
proprio e devono far fronte alle difficoltà legate alla creazione o
allo sviluppo della propria impresa;
• Pubbliche amministrazioni e autorità degli Stati membri
che riceveranno una migliore assistenza nella loro attività di
elaborazione e attuazione di riforme politiche efficaci.
Obiettivi generali
• Rafforzare la competitività e la sostenibilità delle imprese UE,
in particolare PMI;
• Promuovere una cultura imprenditoriale nonché la creazione
e la crescita di PMI.
25
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Obiettivi specifici
• Migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti sotto forma
di capitale proprio e di debito;
• Migliorare l’accesso ai mercati, in particolare all’interno
dell’UE, ma anche a livello mondiale;
• Migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità
delle imprese UE, specie le PMI, incluse quelle nel settore turistico;
• Promuovere
lo spirito imprenditoriale e la cultura
dell’imprenditorialità.
Budget
Il budget di COSME è pari a 2,3 miliardi di euro (2.298,423 €
per la precisione) per il periodo 2014-2020. Tale budget consiste
per il 60% nella copertura degli strumenti finanziari previsti
dall’obiettivo “Accesso al credito”, divisi tra: finanziamenti per
investire nelle PMI durante la loro fase di crescita (Equity Facility
for Growth) e Garanzie per prestiti (Loan Guarantee Facility). Il
restante 40% va invece a finanziare Enterprise Europe Network
(EEN), la rete a supporto dell’internazionalizzazione delle PMI.
Finanziamenti
Nel programma sono previsti specifici e importanti strumenti finanziari,
per il credito e le garanzie nelle fasi di crescita e di sviluppo delle imprese
di piccole e medie dimensioni. Infatti, quasi 1,4 miliardi di euro del budget
COSME sono dedicati a prestiti e capitali di rischio a complemento dei
programmi finanziari a livello nazionale. In particolare, COSME fornirà
garanzia per i prestiti alle PMI e offrirà un migliore accesso al capitale di
rischio attraverso uno specifico strumento finanziario, con particolare
attenzione alla fase di espansione e di crescita delle PMI stesse.
L’assegnazione di questi fondi sarà gestita da intermediari finanziari
affidabili, come banche, garanzie comuni e fondi di capitali di rischio
(per info: http://www.access2finance.eu/). Il restante miliardo di euro
26
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
del budget di COSME sosterrà molti degli stessi programmi già in
atto, compreso il co-finanziamento della Rete aziendale europea EEN,
che conta oltre 600 uffici in Europa e nel mondo, il finanziamento di
Erasmus per giovani imprenditori, la formazione all’imprenditorialità,
l’help desk sulle Proprietà Intellettuali e la riduzione degli oneri
amministrativi.
Il programma sosterrà le imprese attraverso:
• Sovvenzioni, erogate attraverso Inviti a presentare proposte
(Call
for
proposals)
pubblicati
periodicamente
al
link:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/
en/home.html
• Strumenti di capitale proprio per la crescita (Equity Facility for
Growth - EFG);
• Strumenti di garanzia dei prestiti (Loan Guarantee Funds - LGF):
garanzie per il finanziamento del debito (fino a 150.000 € con
maturità da 1 a 10 anni) e cartolarizzazione dei portafogli dei
debiti delle PMI (maturità fino 10 anni);
• Strumenti di garanzia dei prestiti (Loan Guarantee Funds - LGF):
• Garanzie per il finanziamento del debito (fino a 150.000 €
con maturità da 1 a 10 anni);
• Cartolarizzazione dei portafogli dei debiti delle PMI
(maturità fino 10 anni).
Tali strumenti finanziari sono gestiti da BEI (Banca Europea per
gli Investimenti) e FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti) per
conto della Commissione europea e concessi perlopiù attraverso
intermediari finanziari:
• Servizi
forniti da Enterprise Europe Network (EEN).
Pur inserito nel quadro del programma COSME, vale la pena
dedicare un paragrafo dedicato al sottoprogramma Erasmus
Giovani Imprenditori.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Fonte giuridica
Regolamento (UE) N. 1287/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell’11 dicembre 2013
1b. ERASMUS GIOVANI IMPRENDITORI (Erasmus for Young
Entrepeneurs, http://www.erasmus-entrepreneurs.eu/)
Erasmus Giovani Imprenditori è un programma di scambio
transfrontaliero che catalizza i finanziamenti europei promossi dalla
UE per consentire la condivisione di esperienze tra i nuovi imprenditori
e i titolari delle PMI già affermate, attive in un altro paese dell’Unione
Europea. Possono partecipare a Erasmus for Young Entrepeneurs gli
imprenditori di tutte le età che hanno avviato un’impresa negli ultimi
tre anni o che intendono avviarla nell’immediato futuro, purché siano
in possesso dei seguenti requisiti.
Requisiti per il nuovo imprenditore:
1 Essere seriamente intenzionato ad avviare un’attività sulla base
di un solido progetto imprenditoriale;
2 Aver costituito un’impresa nell’arco degli ultimi 3 anni;
3 L’impresa o attività, anche se future, possono operare in qualsiasi
settore. Non ci sono limiti di età;
4 Risiedere stabilmente in un in uno dei paesi partecipanti al
programma;
5 Avere un’idea o un progetto imprenditoriale concreto, riportato
in un progetto d’impresa;
6 Essere disposto a dedicare la propria motivazione e il
proprio impegno alla collaborazione con un imprenditore
esperto di un altro paese partecipante;
28
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
7 Essere pronto a contribuire allo sviluppo dell’attività
dell’imprenditore ospitante mettendo a sua disposizione le
proprie competenze e le proprie abilità;
8 Essere disposto ad aggiungere i fondi necessari a completare il
finanziamento offerto dal programma per coprire i costi del tuo
soggiorno all’estero.
Requisiti per l’imprenditore ospitante:
1 Residenza stabile in uno dei paesi partecipanti al programma;
2 Essere titolare-responsabile di una piccola o media
impresa oppure persona direttamente coinvolta nell’attività
imprenditoriale come membro del consiglio di amministrazione
di una PMI;
3 Gestione di un’impresa da diversi anni;
4 Desiderio di condividere le proprie conoscenze ed esperienze
con un nuovo imprenditore ed essere il suo mentore.
Il sostegno finanziario legato a Erasmus Giovani Imprenditori
(subordinato alla firma di un accordo con il centro di contatto locale)
è finalizzato a coprire le spese di viaggio e di soggiorno dei giovani
imprenditori che trascorrono un periodo da 1 a 6 mesi presso
un’impresa di successo fuori dai confini nazionali, acquisendo le
competenze necessarie per gestire una nuova attività imprenditoriale.
A questo link le istruzioni su come presentare la propria candidatura:
http://www.erasmus-entrepreneurs.eu/page.php?pid=051#.VMYkJE1ATIU.
29
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
2. HORIZON 2020
(http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020)
Il Programma
Horizon 2020 è il Programma quadro europeo volto a finanziare
le attività di Ricerca e Innovazione: rispetto ai programmi passati
(compresi anche i “vecchi” CIP e EIT), Horizon 2020 copre tutte le fasi
della progettazione: dallo sviluppo dell’idea all’approdo sul mercato,
con un’attenzione particolare all’impatto sulla società di quanto
realizzato grazie ai finanziamenti. Il fine ultimo è quello di difendere e
garantire la competitività globale dell’Europa.
Beneficiari
Il programma è aperto a: Piccole e Medie Imprese, Università,
Aziende attive nel settore tecnologico, Istituti di ricerca, ricercatori
singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati. Devono partecipare
almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev’essere stabilito in
uno Stato membro o in un paese associato; in nessun caso 2 di questi
soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o
paese associato; tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti
l’uno dall’altro.
Nell’ambito di Horizon 2020, le PMI possono presentare progetti nelle
tre direttrici principali in cui è orientato il programma: Eccellenza
scientifica; Leadership industriale, con particolare attenzione alle
tecnologie abilitanti KET (Key Enabling Technology); Trasporti, energie
rinnovabili ed efficientamento delle risorse. Sarà inoltre importante
per le imprese operare anche nell’ambito di cluster nazionali/europei.
Obiettivi generali
L’obiettivo di Horizon 2020 è quello di promuovere i settori
della Ricerca e dell’Innovazione su scala europea e mondiale,
rimuovendo gli ostacoli esistenti e rendendo più facile per il settore
pubblico e privato lavorare insieme al fine di raggiungere questo
30
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
obiettivo. In altre parole: integrare e sviluppare maggiormente lo
Spazio Europeo di Ricerca entro il 2020.
Obiettivi specifici
Il Quadro Strategico Comune del Programma Horizon 2020
ruota intorno a tre pilastri: • Eccellenza delle ricerca di base (Excellent Science, , budget di
24,6 miliardi di euro), volto a garantire il primato dell’Europa
nel settore scientifico a livello globale;
• Creazione di una leadership industriale (Industrial Leadership,
con un budget pari a 17,9 miliardi di euro) pensato per
supportare la ricerca e l’innovazione nell’industria europea, con
una forte attenzione nei riguardi delle tecnologie abilitanti e
degli investimenti per le PMI (2,8 miliardi sono destinati proprio
al supporto degli investimenti delle imprese); • Sfide Sociali (Societal Challenges, budget: 31,7 miliardi di euro),
per affrontare le grandi sfide inerenti la Salute e l’evoluzione
demografica, la sicurezza alimentare, la bio-economia, l’uso
efficiente delle risorse, dell’energia e dei trasporti in ottica
“green”.
Budget
Il budget di Horizon 2020 previsto per il periodo 2014-2020 è di circa
78 miliardi di euro, suddivisi nei suddetti tre pilastri come appena
descritto.
Finanziamenti
Il programma sosterrà le imprese attraverso:
• Sovvenzioni: erogate attraverso Inviti a presentare proposte (Call
for Proposals) pubblicati periodicamente al link:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/
en/home.html
31
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
I progetti selezionati avranno un unico tasso di rimborso per i
costi diretti ammissibili, con una sola differenza tra i progetti di
R&S ed i progetti d’innovazione rivolti verso il mercato: 100% per
i progetti di R&S; 70% per i progetti innovativi rivolti al mercato
(che può diventare il 100% se il sovvenzionato è un’organizzazione
no-profit) • Strumento per le PMI: disponibile per tutti i tipi d’innovazione,
anche quella non tecnologica, sociale o riguardante i servizi. Solo le
PMI saranno autorizzate a presentare domanda di finanziamento
e di sostegno nell’ambito di questo strumento. Potranno istituire
delle collaborazioni in funzione delle loro esigenze, anche per
subappaltare lavori di ricerca e di sviluppo.
Lo strumento per le PMI fornirà un sostegno semplificato (il 70%
del progetto che può diventare il 100% per le organizzazioni noprofit) e per fasi (è possibile partecipare anche a una sola fase):
• Fase 1: valutazione della fattibilità. Le PMI beneficeranno di
finanziamenti (importo fisso di 50 mila euro) per esaminare la
fattibilità scientifica o tecnica e il potenziale commerciale di un’idea
nuova al fine di sviluppare un progetto di innovazione;
• Fase 2: R&S, dimostrazione, prima applicazione commerciale
per progetti di media grandezza (da 1 a 3 milioni di euro).
L’aiuto è incentrato in particolare sulle attività di dimostrazione
(prove, prototipi, etc.) e di prima applicazione commerciale;
• Fase 3: commercializzazione: facilitare l’accesso al capitale
privato e ad ambienti propizi all’innovazione attraverso
collegamenti con dotazioni finanziarie riservate e altre
misure di sostegno (messa in rete, tutorato etc.). I progetti da finanziare saranno erogati tramite inviti a presentare
proposte aperte tutto l’anno con 4 cut-off annuali. Questo
strumento sarà gestito in maniera centralizzata dall’EASME.
32
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Meccanismo di capitale (Equity Facility), che fornisce capitale di
rischio e/o mezzanine capital a singole imprese;
• Meccanismo di concessioni prestiti (Debt Facility), che concede
prestiti e garanzie a singoli beneficiari per investimenti in R&I.
Gli strumenti finanziari saranno gestiti da BEI e FEI a nome
della Commissione.
I finanziamenti saranno concessi attraverso intermediari finanziari.
Per consultare le possibilità di finanziamento:
http://www.access2finance.eu/
• Corsie veloci per l’innovazione (CVI), destinate a qualsiasi
soggetto giuridico per finanziare azioni di innovazione. La
Commissione stabilisce tre scadenze intermedie ogni anno
per valutare le proposte. Le proposte sono ordinate secondo
l’impatto, la qualità e l’efficienza dell’attuazione e l’eccellenza,
dando una ponderazione maggiore al criterio dell’impatto. Ad
un’azione partecipano al massimo cinque soggetti giuridici.
L’importo della sovvenzione non supera i 3 milioni di euro;
• Servizi forniti da Enterprise Europe Network (EEN): consulenza
ed informazioni sul programma, ma anche formazione agli
imprenditori ed assistenza ai progetti. Elenco degli uffici
EEN in Italia: http://een.ec.europa.eu/about/branches/IT.
Gli strumenti finanziari del programma HORIZON 2020 agiranno in
complementarietà con quelli offerti nel quadro di COSME, utilizzando
peraltro lo stesso meccanismo di attuazione.
Le Azioni di Horizon 2020
Horizon 2020 indirizza le proprie risorse secondo varie azioni, sia
“azioni dirette”, cioè attività di ricerca ed innovazione intraprese
dalla Commissione attraverso il proprio Centro comune di ricerca
(CCR) che “azioni indirette”, ossia le attività di ricerca ed innovazione
cui l’Unione fornisce sostegno e che sono intraprese dai partecipanti.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
1) Azioni di Ricerca e Innovazione (RIA)
Azione costituita principalmente da attività volte a creare nuove
conoscenze, a studiare la fattibilità di una nuova o migliore tecnologia
di prodotto, di processo, di servizio o soluzione. Si possono includere
ricerca di base o applicata, lo sviluppo tecnologico e dell’integrazione,
test e verifiche su prototipi di piccole dimensioni in laboratorio
in un ambiente simulato. I progetti possono prevedere, piccole e
strettamente connesse attività pilota o dimostrazioni, con l’obiettivo di
dimostrare la fattibilità tecnica in un simile ambiente operativo.
Tasso di finanziamento: 100%
http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020wp/2014_2015/
annexes/h2020wp1415-annex-d-ria_en.pdf
2) Azioni di Innovazione (IA)
Si tratta di un’azione costituita principalmente da attività volte
direttamente a produrre piani, progetti o disegni per nuovi, modificati
o migliorati prodotti, processi o servizi. A questo scopo possono
includere prototipi per la dimostrazione, sperimentazione, validazione
del prodotto su larga scala e per la prima diffusione commerciale.
La “dimostrazione” o “pilota” mira a convalidare la fattibilità
tecnica ed economica di una tecnologia nuova o migliorata,
di un prodotto, di un processo, di un servizio o di una
soluzione in un ambiente operativo, industriale o altro.
La “diffusione commerciale” si propone di sostenere la prima
distribuzione sul mercato di una innovazione che è già stata
sperimentata ma non ancora inserita nel mercato a causa di crisi o
barriere del mercato.
Tasso di finanziamento: 70% (tranne che per le persone giuridiche
senza scopo di lucro, per cui si applica un tasso del 100%).
http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020wp/2014_2015/
annexes/h2020wp1415-annex-d-ia_en.pdf
3) Azioni di Coordinamento e Supporto (CSA)
Le azioni di Coordinamento e di Supporto (CSA), prevedono
principalmente misure come la standardizzazione, la divulgazione,
sensibilizzazione e comunicazione, networking, servizi di
coordinamento o di assistenza, dialoghi politici ed esercizi di
apprendimento reciproco e studi, compresi studi di progettazione per
nuove infrastrutture di accompagnamento e possono comprendere
34
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
anche attività complementari, come ad esempio la progettazione
strategica, la messa in rete e il coordinamento tra i programmi di
diversi Paesi.
Tasso di finanziamento: 100%
http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020wp/2014_2015/
annexes/h2020wp1415-annex-d-csa_en.pdf
Fonte giuridica
Proposta di “Regolamento che istituisce il Programma Quadro per la
Ricerca e l’Innovazione 2014 – 2020)” COM (2011)0809 del 30.11.2011;
GUCE/GUUE C 361/9 del 11/12/2013
3. Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSi)
(http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1081)
Il Programma
Il programma EaSI mira a sostenere l’occupazione e l’implementazione
delle politiche sociali all’interno dell’Unione Europea, supportando
gli Stati membri nel disegno e nella realizzazione di riforme sociali e
del lavoro a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. Uno dei
principali ostacoli alla creazione di imprese è infatti la difficoltà di
accesso al credito, specie al microcredito. Difficoltà accentuata dalla
recente crisi economica. Per questa ragione, EaSI estende il sostegno
al microcredito concesso dallo Strumento europeo ProgressMicrofinanza. EaSI si propone di stimolare la cultura imprenditoriale
e la creazione di nuove imprese, includendo importanti strumenti
finanziari di credito e garanzia.
Beneficiari
Tra i beneficiari del programma si sottolineano le piccole imprese e
le imprese sociali che potranno beneficiare di aiuti per l’assunzione
di giovani e accedere più facilmente a finanziamenti per sviluppare,
consolidare e ampliare le loro attività.
35
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Obiettivi generali
Gli obiettivi del programma consistono nel rafforzare la coerenza
della strategia Europa 2020 in ambito occupazionale e sociale.
In particolare, promuovendo le riforme e lo sviluppo dei sistemi di
welfare e del mercato del lavoro, facilitando la mobilità geografica
dei lavoratori europei e in generale sostenendo l’occupazione e
l’inclusione sociale.
Obiettivi specifici
Il programma EaSI intende fare in modo che siano disponibili più
prestiti di modesta entità al fine di sostenere il lavoro autonomo e lo
sviluppo delle imprese e garantire che i lavoratori possano spostarsi
da un Paese all’altro e gli imprenditori assumere personale in tutti i
Paesi europei.
Budget
Il budget complessivo fissato per il periodo 2014-2020 è di circa 919
milioni di euro, di cui il 61% spetta a Progress, il 18% a EURES ed
il 21% al programma per la Microfinanza e l’Imprenditorialità
Sociale, approfonditi di seguito.
Finanziamenti
Al fine di semplificare il sostegno dell’Ue nel settore
dell’innovazione sociale, il Programma EaSI integra ed estende la
copertura di tre strumenti esistenti:
• Progress (Programme for Employment and Social Solidarity);
• EURES (European Employment Services);
• Progress Microfinance (lo Strumento europeo Progress di
microfinanza per l’occupazione e l’inclusione sociale).
L’asse “Progress” è aperto a tutti gli organismi, gli operatori e le
istituzioni del settore pubblico e di quello privato (incluse le imprese).
Lanciato nel 2010, intende estendere il sostegno al microcredito e
sostenere lo sviluppo del mercato degli investimenti nel settore sociale
facilitando l’accesso dei finanziamenti alle imprese sociali. Le PMI e le
36
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
imprese sociali possono così accedere più facilmente ai finanziamenti
per sviluppare, consolidare e ampliare le loro attività. In particolare
questo strumento garantisce un più facile accesso ai finanziamenti
e ai prestiti di modesta entità (di importo inferiore ai 25.000 euro)
per le imprese sociali, i disoccupati e le persone con un’occupazione
precaria.
L’asse “EURES” è aperto a tutti gli organismi pubblici e privati (incluse
le imprese), gli attori e le istituzioni designati da uno Stato membro o
dalla Commissione che soddisfino le condizioni per la partecipazione
alla rete EURES definite nella decisione 2003/8/CE.
La partecipazione all’asse “Progress Microfinance” (microfinanza
e imprenditoria sociale) è aperto agli organismi pubblici e privati
(incluse le imprese), stabiliti a livello nazionale, regionale o locale
nei Paesi previsti dall’Asse progress, e che in tali paesi forniscono
finanziamenti a imprese, microimprese e imprese sociali. Le attività
svolte nell’ambito di quest’asse sono realizzate secondo la modalità
della gestione congiunta: gli accordi sono stipulati dalla Commissione
con BEI e FEI.
Nello specifico, gli strumenti finanziari previsti dal Programma
EaSI sono:
• Sovvenzioni, erogate attraverso inviti a presentare proposte
(Call for Proposals) pubblicati periodicamente. Tali inviti
seguiranno le linee dettate dai programmi di lavoro annuali
adottati dalla Commissione. Il tasso di cofinanziamento
varierà a seconda delle varie azioni finanziabili.
Le call saranno pubblicate al link: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en
• Strumenti finanziari, gestiti dal Fondo Europeo per gli
investimenti e saranno operativi a partire dal 2016. Il loro
obiettivo è quello di agevolare l’accesso dei piccoli operatori ai
prestiti bancari.
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Fonte giuridica
Proposta di “Regolamento relativo a un programma dell’Unione
Europea per il cambiamento e l’innovazione sociale (2014 –
2020)”. COM (2011) 0609. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/
TXT/?uri=celex:32013R1296
4. Connecting europe facility (CEF)
(http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/connecting-europe-facility)
Il Programma
Il Meccanismo per collegare l’Europa, (CEF, Connecting Europe
Facility) è lo strumento dell’Unione Europea finalizzato allo sviluppo
di un network infrastrutturale interconnesso, performante
e sostenibile nel campo dei trasporti, dell’energia e delle
telecomunicazioni digitali. In particolare è stato definito per
migliorare le reti infrastrutturali europee e ridurre le distanze in questi
settori, attirando anche investimenti del settore privato.
Beneficiari
Il programma CEF è rivolto a Stati membri e soggetti pubblici e
privati, incluse le imprese.
Obiettivi generali
Gli obiettivi del programma consistono nella costruzione e nel
potenziamento di collegamenti cross-nazionali per facilitare la
connessione e l’integrazione, anche tra imprese, a livello continentale.
Il programma prevede una nuova sinergia pubblico-privato attraverso
strumenti finanziari di condivisione del rischio con l’obiettivo di
colmare le lacune di finanziamento negli investimenti in infrastrutture
strategiche.
Obiettivi specifici
Nel settore dei trasporti, il CEF si prefigge di: a) Eliminare le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti;
b) Garantire trasporti sostenibili ed efficienti a lungo termine;
38
dei
servizi
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
c) Ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione
di trasporto. Nel settore dell’energia, il CEF si prefigge di: a) Promuovere l’ulteriore integrazione del mercato interno dell’energia
e l’interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas, anche
facendo in modo che nessuno stato membro sia isolato dalla rete
europea;
b) Rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento nell’unione;
c) Contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente,
favorendo l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nella rete di
trasmissione e sviluppando reti dell’anidride carbonica.
Nel settore delle reti di telecomunicazioni, il CEF si prefigge di:
a) Accelerare l’introduzione di reti a banda larga veloci e
ultraveloci e il loro utilizzo, anche da parte delle PMI;
b) Promuovere l’interconnessione e l’interoperabilità dei servizi
pubblici nazionali online nonché l’accesso a tali reti.
Budget
Il budget complessivo per il periodo 2014-2020 è di circa 21,93 miliardi
di euro.
Finanziamenti
I fondi CEF sono mirati al finanziamento delle infrastrutture chiave
europee, col fine di contribuire alla creazione di posti di lavoro e
migliorare la competitività dell’Europa sullo scenario globale. La
Commissione europea opererà in stretta collaborazione con la BEI
al fine di sfruttare a pieno l’interesse degli investitori del mercato dei
capitali per le opportunità di investimento a lungo termine. L’elevato
effetto moltiplicatore degli strumenti finanziari favorirà l’accesso al
capitale per gli investimenti di grande entità. L’iniziativa sui prestiti
obbligazionari per il finanziamento dei progetti (Project Bond
Initiative) appositamente introdotta nell’ambito di Europa 2020 ha il
duplice obiettivo di rilanciare il mercato delle obbligazioni e di aiutare i
promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti
obbligazionari privati di lunga durata. Tale iniziativa consentirà di
39
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
ridurre il rischio per gli investitori che cercano opportunità di
investimento a lungo termine, favorendo il rilancio del mercato
obbligazionario come fonte significativa di finanziamento del settore
infrastrutturale. L’effetto combinato di finanziamenti provenienti
dal bilancio dell’UE associati a quelli della BEI, pari a 230 milioni
di euro, libererà nel periodo investimenti stimati in un valore di
4,6 miliardi di euro.
I vari tipi di supporto finanziario sono:
• Sovvenzioni, erogate attraverso Call for Proposals, a sostegno
della realizzazione di tutte le priorità dei sottoprogrammi.
Per seguirne la pubblicazione:
http://tentea.ec.europa.eu/en/apply_for_funding/follow_the_
funding_process/follow_the_funding_processhtm17
• Appalti pubblici;
• Strumenti finanziari:
a) Strumento per prestiti e garanzie
b) Strumento di capitale
• Progetti prioritari individuati nel regolamento.
Fonte giuridica
Proposta di “Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
che istituisce il Meccanismo per collegare l’Europa” emanato dalla
Commissione COD (2011) 665
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0665:
FIN:IT:PDF
5. Europa Creativa
(http://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/)
Il Programma
Il programma Europa Creativa 2014-2020 (Creative Europe)
è volto a cofinanziare progetti europei nel settore culturale,
40
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
cinematografico, artistico e creativo. Europa Creativa fonde i
vecchi programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus e comprende un
nuovo strumento finanziario per migliorare l’accesso al credito delle
PMI e delle organizzazioni operanti nei settori culturali e creativi.
Beneficiari
Il programma è rivolto a organizzazioni - imprese incluse - attive
nel campo della cultura, dell’arte, della musica e dello spettacolo.
Non sono accettate domande di privati cittadini: i singoli riceveranno
fondi solo tramite organizzazioni culturali. Per maggiori informazioni,
è possibile consultare anche il portale dedicato dal Ministero dei Beni
Culturali: http://cultura.cedesk.beniculturali.it/europa-creativa.aspx
Obiettivi generali
Obiettivi generali di Europa Creativa sono:
• La promozione e la salvaguardia della diversità linguistica e
culturale europea;
• Il rafforzamento della competitività del settore culturale e
creativo per promuovere una crescita economica intelligente,
sostenibile e inclusiva.
Obiettivo di Europa Creativa è il sostegno alle imprese attive nei settori
culturali e creativi, che rappresentano il 4,5% del PIL e occupano circa il
3,8% della forza lavoro dell’UE. La Commissione prevede che, tra il 2014
e il 2020, almeno 8.000 organizzazioni culturali e 300.000 professionisti
della cultura riceveranno un sostegno per varcare i confini dei loro
paesi e acquisire l’esperienza che li aiuterà a intraprendere carriere
internazionali.
Obiettivi specifici
• Supportare la capacità del settore culturale e creativo
europeo di operare a livello transnazionale;
41
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Promuovere la circolazione transnazionale delle opere
culturali e creative e degli operatori culturali;
• Rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e
creativi, in particolare delle PMI;
• Supportare la cooperazione politica transnazionale al fine di
favorire innovazione, policy development, audience building e
nuovi modelli di business.
Il programma è infatti diviso in tre assi:
a) Trans-settoriale. Con i seguenti obiettivi: facilitare l’accesso ai
finanziamenti per le PMI europee operanti nel settore culturale
e creativo, tramite lo strumento di garanzia che partirà dal 2016;
migliorare la capacità degli intermediari finanziari partecipanti di
valutare i rischi associati alle imprese nei suddetti settori;
b) Cultura. Obiettivi: fornire agli operatori culturali conoscenze e
know-how, favorendo così l’introduzione della tecnologia digitale e la
sperimentazione di nuovi modelli di business e di gestione; favorire
l’internazionalizzazione degli operatori del settore sostenendo la
mobilità internazionale degli artisti e la circolazione transnazionale delle
opere; favorire la nascita di un network europeo delle organizzazioni
culturali e creative in modo da incrementare la possibilità di lavoro;
c) Media. Obiettivi: agevolare l’acquisizione e il miglioramento delle
conoscenze e competenze dei professionisti del settore audiovisivo;
favorire l’internazionalizzazione degli stessi operatori audiovisivi e
favorire la circolazione transnazionale delle loro opere; incoraggiare lo
scambio tra le imprese facilitando l’accesso al mercato e agli strumenti
d’impresa.
Budget
Il budget comunitario complessivo a disposizione del programma
Europa Creativa è di 1.462 milioni di euro, così suddivisi: asse Transsettoriale 13%, asse Cultura 31%, asse Media 56%.
42
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Finanziamenti
• Sovvenzioni, erogate attraverso Calls for proposals. Il
tasso di cofinanziamento massimo è pari all’80% dei costi
delle operazioni sostenute. Le call sono pubblicate al link:
http://ec.europa.eu/culture/creative-europe/calls/index_en.htm;
• Finanziamento dei punti di contatto nazionali Europa
Creativa, che forniscono informazioni ed assistenza sulle iniziative
del programma e su altre politiche europee nel settore Arte e
Cultura e favoriscono la cooperazione transnazionale sul tema;
• Strumenti di garanzia finanziaria (nell’ambito dell’asse Trans-
settoriale), gestiti dal FEI e operativi a partire dal 2016. Il loro
obiettivo è quello di agevolare l’accesso dei piccoli operatori ai
prestiti bancari.
Fonte giuridica
Proposta di “Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
che istituisce il Programma Europa Creativa. Emanato dalla
Commissione COM (2011) 785/2 http://eur-lex.europa.eu/legal-content/
IT/TXT/?uri=CELEX:32013R1295
6. LIFE
(http://ec.europa.eu/environment/life/)
Il Programma
Il Programma LIFE 2014-2020 (Programme for Environment and
Climate Action) sostiene i progetti europei nel settore ambientale
e prosegue l’azione del programma Life+ relativo al precedente
periodo 2007 – 2103. Oltre agli organismi pubblici e alle
ONG, anche il settore privato ed in particolare le PMI hanno
avuto e avranno anche nel 2014-2020 un ruolo importante
nell’attuazione del programma in questione. Per l’Italia, è possibile
consultare la pagina dedicata dal Ministero dell’Ambiente:
http://www.minambiente.it/pagina/life-2014-2020.
43
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Beneficiari
Il programma comunitario è rivolto a tutti gli enti pubblici e privati,
incluse le imprese, che operano nel campo dell’ambiente.
Obiettivi generali
L’obiettivo generale di LIFE 2014-2020 è quello di fungere da
catalizzatore al fine di promuovere l’attuazione e l’integrazione degli
obiettivi clim atici e ambientali in altre politiche e azioni degli Stati
membri. Al fine di migliorare l’efficienza del Programma LIFE e creare
legami più stretti con le priorità politiche dell’Unione è stato apportato
un cambiamento importante dal 2014, rappresentato dal passaggio
da un approccio bottom-up puro a un approccio top-down flessibile.
Infatti la Commissione elaborerà, in consultazione con gli Stati membri,
programmi di lavoro validi per almeno due anni.
Obiettivi specifici
Il Sottoprogramma per l’Ambiente prevede tre settori di
attività prioritaria: tutela dell’ambiente e uso efficiente delle
risorse; protezione della natura e biodiversità; governance e
informazione in materia ambientale .
Il Sottoprogramma “Azione climatica” vede invece come settori
di attività: la mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai
cambiamenti climatici; governance e informazione in materia di clima.
Budget
Il budget comunitario complessivo a disposizione del programma
è pari a 3,5 miliardi di euro, così suddivisi:
• Sottoprogramma per l’Ambiente 2,6 miliardi di euro;
• Sottoprogramma per l’Azione climatica 864 milioni di euro.
44
• Sovvenzioni,
erogate
attraverso
Call
for
Proposals
di co-finanziamento sarà in media dal
dei costi ammissibili) pubblicate al link:
http://ec.europa.eu/environment/life/funding/lifeplus.htm;
(il cui tasso
55% al 75%
• Appalti pubblici (specificati nel programma di lavoro pluriennale);
• Altri strumenti finanziari (specificati nel programma di lavoro
pluriennale).
45
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Finanziamenti
Il programma sosterrà le imprese attraverso:
V. Politica di coesione e fondi strutturali (ESIF)
2014-2020
1. Introduzione
La politica di coesione (o anche politica regionale europea) è
l’insieme di iniziative che l’Unione Europea mette in campo per
ridurre le disparità di sviluppo fra le regioni degli Stati membri e per
rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale.
Attualmente per la Programmazione pluriennale 2014-2020 la
dotazione è di oltre 350 miliardi di euro.
http://www.governo.it/backoffice/allegati/77071-9850.pdf
In questa logica di riequilibrio le regioni europee (e italiane) vengono
identificate secondo il grado di sviluppo in: «meno sviluppate» (per
l’Italia, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia) «in transizione»
- (Abruzzo, Molise, Sardegna) «più sviluppate» (PA Bolzano, Emilia
Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, PA Trento, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria).
L’Italia è il secondo Paese per dotazione di bilancio dopo la Polonia
e riceverà circa 44 mld per 7 anni, ai quali si aggiungono 20 mld di
co-finanziamento nazionale.
46
I fondi comunitari oggetto della
Politica di coesione UE 2014 – 2020 sono:
programmazione
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
La nuova politica di coesione introduce una serie di norme comuni
per tutti i cinque i Fondi strutturali e d’investimento. La gestione
di questi fondi è demandata agli Stati membri attraverso le loro
amministrazioni nazionali o regionali e locali. Le risorse finanziate dal
bilancio UE sono trasferite agli Stati membri e alle Regioni, che sulla
base di programmi operativi nazionali o regionali (PON e POR) ne
dispongono l’utilizzo e l’assegnazione ai beneficiari finali.
della
I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) sono
disciplinati dal Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento
Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni da specifici
Regolamenti: • Il fondo europeo di sviluppo regionale: regolamento (ue)
n. 1301/2013;
• Il fondo sociale europeo: regolamento (ue) n. 1304/2013;
• Il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca: regolamento
ue n. 1303/2013;
• Il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: regolamento (ue)
n. 1305/2013;
• Regolamento relativo al fondo di coesione: regolamento (ue)
n. 1300/2013.
Gli 11 obiettivi tematici della politica di coesione sono: Ricerca e
Innovazione - Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
- Competitività delle PMI - Economia a basse emissioni di carbonio Lotta ai cambiamenti climatici - Ambiente ed efficienza delle risorse
- Trasporto sostenibile - Occupazione e mobilità - Inclusione Sociale
- Istruzione e formazione più efficaci - Amministrazione pubblica
più efficiente. Per ottenere maggiori informazioni sul periodo di
47
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
programmazione 2014-2020, si possono consultare le seguenti pagine:
http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/index_it.cfm
http://ec.europa.eu/regional_policy/information/guidelines/index_it.cfm
2. I Fondi Strutturali e le PMI: una concreta opportunità per le
imprese italiane
Fondi Strutturali continueranno ad essere una delle fonti di
finanziamento pubblico europeo a favore delle PMI.
La politica di coesione è fondamentale per lo sviluppo delle nostre PMI.
Come indicato nella Strategia Europa 2020 (a questo link un riassunto
dei punti principali di Europa 2020 per l’Italia: http://ec.europa.eu/
europe2020/europe-2020-in-your-country/italia/index_it.htm), garantire
alle imprese – specie se di piccole dimensioni – un accesso al mercato
e al credito è fondamentale per migliorare l’innovazione e la stabilità
a lungo termine all’interno dell’Unione Europea. Anche il secondo
Pilastro della PAC prevede un altro strumento di sostegno allo sviluppo
delle PMI, in particolare per l’agricoltura, la silvicoltura e le zone rurali.
In base ai principi europei, le politiche di coesione riguardano
l’intero territorio nazionale, pur con modalità diverse. Alle Regioni
è destinato, per il periodo 2014-2020, un contributo complessivo di
circa 30 miliardi di euro, di cui 7 miliardi per le regioni sviluppate, 1
miliardi per le regioni in transizione e 20 miliardi per le regioni meno
sviluppate. A tali cifre vanno aggiunti gli importi del cofinanziamento
nazionale (obbligatorio per le politiche di coesione europee), pari agli
stanziamenti comunitari. Nel quadro degli interventi per lo sviluppo
regionale, le politiche comunitarie si sommano alle politiche nazionali,
incardinate nel Fondo Sviluppo e Coesione che ha una allocazione
nella legge di stabilità di circa 54 miliardi di euro distribuiti negli anni
di attività dei fondi. Nel complesso le politiche di sviluppo e coesione
conteranno su circa 100 miliardi di euro.
Tali risorse devono svolgere, nel ciclo 2014-2020, un duplice ruolo,
ma strettamente integrato: da un lato continuare nell’azione di
potenziamento e miglioramento dei contesti regionali; dall’altro
48
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
assicurare un sostegno, strutturale e non congiunturale, ai processi
di rafforzamento delle imprese, di incremento dell’occupazione, di
miglioramento del tessuto sociale dopo la grande crisi.
A tal fine, la nuova programmazione opera una prima grande
scelta innovativa rispetto alle esperienze precedenti di utilizzo dei
fondi: quella di specializzare il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC, lo
strumento con il quale il Governo e le Regioni sviluppano interventi
per il riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree geografiche
del Paese) nel finanziamento delle grandi opere infrastrutturali, in
particolare nel campo dei trasporti e dell’ambiente. Ciò consente di
poter disporre di una tempistica di spesa più adatta a realizzazioni
grandi e complesse sotto il profilo amministrativo e tecnico. Inoltre,
permette di non vincolarsi alle scadenze che riguardano i fondi
strutturali di solito difficilmente compatibili con la durata dei processi
di realizzazione delle opere infrastrutturali.
Così, le politiche nazionali (FSC 2014-2020) si orienteranno sulla
infrastrutture più importanti, oltre che su ambiti nei quali le politiche
europee non intervengono; i Fondi Strutturali, invece, investiranno
sulle imprese e sulle aree territoriali, sulle persone e sulle infrastrutture
leggere, in coerenza con i regolamenti comunitari.
La strategia italiana opera alcune scelte che tendono a concentrare le
risorse in pochi obiettivi segnando una innovazione rispetto al passato
ciclo di programmazione. In particolare, agli obiettivi ricerca, sviluppo
tecnologico e innovazione e competitività delle piccole e medie imprese
è destinato il 37% delle risorse, con un incremento rispetto al ciclo
di programmazione precedente del 10%. All’obiettivo promozione
dell’occupazione è destinato il 14% delle risorse con un incremento
rispetto al ciclo di programmazione precedente del 4,1%. I programmi
operativi regionali (POR) e nazionali (PON) dei Fondi strutturali e
di investimento europei sostengono e agevolano l’innovazione e le
politiche lavorative su ampia scala. È significativo che gli investimenti
effettuati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per
il bilancio comunitario 2014-2020, si concentreranno su quattro settori
prioritari chiave, a seconda della categoria di appartenenza della
Regione specifica: innovazione e ricerca, agenda digitale, sostegno
49
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
alle piccole e medie imprese ed economia a basso tenore di carbonio.
A questi settori saranno attribuiti oltre 110 miliardi di euro, di cui 27
miliardi saranno erogati a sostegno del passaggio a un’economia a
basso tenore di carbonio.
3. Schema di definizione dei Programmi Operativi
La Commissione europea, il 29 ottobre 2014, ha adottato l’accordo
di partenariato con l’Italia in cui si definisce la strategia per un uso
ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei per la crescita e
l’occupazione nel 2014-2020. L’accordo ha dato il via all’investimento
di 32,2 miliardi di euro di finanziamenti totali a titolo della politica
di coesione nel periodo 2014-2020 (a prezzi correnti, compresi i
finanziamenti nel campo della cooperazione territoriale europea e
lo stanziamento per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile).
L’Italia riceve inoltre 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 537,3
milioni di euro per il settore marittimo e della pesca.
Gli investimenti dell’UE contribuiranno ad affrontare il problema
della disoccupazione e ad incentivare la competitività e la crescita
economica, dando sostegno all’innovazione, alla formazione e
all’istruzione negli ambiti urbani e nelle zone rurali. Essi serviranno
anche a promuovere l’imprenditoria, a combattere l’esclusione sociale
e ad aiutare lo sviluppo un’economia ecocompatibile ed efficiente sul
piano della risorse.
Per una panoramica sulle opportunità legate al Programma
Operativo Nazionale italiano 2014-2020, si può vedere la pagina
dedicata dal Ministero del Lavoro:
http://europalavoro.lavoro.gov.it/EuropaLavoro/Partecipo/PON-20142020
Gli accordi di partenariato conclusi fra la Commissione europea e
singoli paesi dell’UE definiscono i piani delle autorità nazionali per
utilizzare i finanziamenti erogati dai fondi strutturali e di investimento
europei dal 2014 al 2020. L’Accordo di partenariato definisce, a livello
di ciascuno Stato membro, i fabbisogni di sviluppo, gli obiettivi tematici
della programmazione, i risultati attesi e le azioni da realizzare tramite
50
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
l’impiego dei fondi strutturali. Obiettivi tematici nel nuovo regolamento
sono: “Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione”;
“Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente”; “Qualità della vita e
inclusione sociale”; “Istruzione, formazione e competenze”.
Per ottenere i finanziamenti del FESR, l’Italia ha presentato nel
complesso 21 programmi operativi regionali e 6 nazionali (Cultura,
Imprese e Competitività, Infrastrutture e Reti, Ricerca e Innovazione,
Città Metropolitane e Legalità).
4. Panoramica dei Fondi Strutturali
• Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR (ERDF, European
Regional Development Fund,
http://ec.europa.eu/regional_policy/index.cfm/en/funding/erdf/
Il FESR, istituito nel 1975, finanzia la realizzazione di infrastrutture
e investimenti produttivi in grado di generare occupazione.
In particolare il FESR coltiva l’imprenditorialità attraverso:
il finanziamento di incubatori; lo sviluppo di nuovi modelli di
business per le PMI; il supporto alla creazione e all’ampliamento
di capacità avanzate nello sviluppo di prodotti e servizi; l’aiuto
all’internazionalizzazione delle PMI e all’implementazione di
buone pratiche nei settori Innovazione e Ricerca.
Il FESR promuove l’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo
di sviluppo e la riconversione delle zone industriali in declino.
In tale ottica, concorre alla promozione di un alto livello
occupazionale, delle pari opportunità e di uno sviluppo sostenibile,
finanziando investimenti produttivi che contribuiscono alla
creazione e al mantenimento di posti di lavoro stabili, in primo luogo
attraverso aiuti diretti agli investimenti - principalmente nelle PMI;
• Gli investimenti effettuati nel quadro del FESR sono stanziati
secondo la categoria di appartenenza di ciascuna regione
(in ritardo di sviluppo - 50%, in transizione - 60% e più
sviluppate - 80%). Per l’economia a basso tasso di carbonio
51
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
(“Low-Carbon Economy”, fondi per efficienza energetica e
fonti di energia rinnovabili) sono previsti obblighi distinti
per l’allocazione delle risorse del FESR (regioni in ritardo di
sviluppo - 12%, regioni in transizione e più sviluppate - 20%);
• Fondo Sociale Europeo - FSE (ESF, European Social
Fund http://ec.europa.eu/esf/home.jsp;
per l’Italia http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=62&langId=it
Il Fondo Sociale Europeo (FSE), istituito nel 1958, favorisce
l’inserimento professionale dei disoccupati e di specifiche
categorie sociali tramite il finanziamento di azioni di formazione.
Favorisce il lavoro autonomo e la creazione di PMI innovative
e non solo: aiuta imprenditori e dipendenti ad adattarsi al
cambiamento; promuove le imprese sociali e l’economia
sociale; aumenta la competitività delle PMI, promuovendo
l’adattabilità delle imprese e dei lavoratori; sostiene gli
organismi di istruzione e formazione professionale.
Il FSE sostiene e promuove le opportunità di occupazione e la
mobilità geografica e professionale dei lavoratori e favorisce
l’adeguamento alle trasformazioni industriali. Il Fondo consente
agli Stati membri di attuare politiche attive del mercato del
lavoro a vantaggio di ogni ceto sociale. Il FSE sostiene i lavoratori
attraverso il finanziamento di azioni volte a rispondere alle
esigenze di flessibilità che garantiscano, attraverso le strategie
applicate alla formazione continua, alla mobilità e all’adattamento
delle trasformazioni del mercato del lavoro, anche la sicurezza
dell’occupazione e del reddito. Sostiene inoltre le fasce più deboli
della società, effettivamente o potenzialmente marginalizzate
come le donne, i giovani, gli over 50, gli immigrati e i disabili.
Per quanto riguarda il budget, almeno il 23,1% del bilancio della
Politica di coesione (pari a circa 70 miliardi di €) sarà destinato
a investimenti nell’ambito del FSE, volti a finanziare le attività di
formazione e istruzione permanente, combattere la povertà,
promuovere l’inclusione sociale e aiutare i cittadini nella ricerca di
un impiego;
52
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Fondo di Coesione (Cohesion Fund – CF) – (n.b. non riguarda
l’Italia)
http://ec.europa.eu/regional_policy/index.cfm/en/funding/
cohesion-fund/
Il Fondo di coesione è indirizzato ai Paesi con un PIL medio
pro capite inferiore al 90% della media comunitaria ed è
destinato al rafforzamento della coesione economica e sociale
europea in una prospettiva di promozione dello sviluppo
sostenibile. Interviene a sostegno di azioni in settori quali
le reti transeuropee di trasporto (e in particolare i progetti
prioritari d’interesse comune) e gli aspetti relativi all’ambiente
che rientrano nell’ambito delle priorità attribuite alla politica
comunitaria di tutela ambientale. Circa 66 miliardi di € saranno
indirizzati attraverso il Fondo di coesione alle reti di trasporto
transeuropee e ai progetti chiave per le infrastrutture ambientali;
• Fondo Europeo Agricolo e per lo Sviluppo Rurale - FEASR
e Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia per
l’Agricoltura - FEAOG (EAFRD, European Agricultural Fund for Rural
Development - FEAGA, European Agricultural Guarantee Fund
http://ec.europa.eu/agriculture/cap-funding/index_en.htm.
Il FEASR è il cardine su cui poggiano i finanziamenti inscritti
nell’ambito della Politica Agricola Comune europea, agendo
di concerto col fondo FEAOG .
Tali strumenti finanziano tutti i settori dell’economia agricola
europea, come previsto dalla Politica Agricola Comune (PAC),
incluso il sostegno alle imprese forestali e alle PMI rurali. Ad esempio:
incoraggiando la cooperazione tra i vari soggetti interessati,
imprese, stakeholder, reti di imprese e cluster; stimolando
l’innovazione nel settore agricolo attraverso il partenariato
europeo per l’innovazione per la produttività e la sostenibilità;
incoraggiando le PMI ad adattarsi ai cambiamenti climatici,
fornendo vari tipi di sostegno mirato, tra cui servizi di
consulenza “green”;
53
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
54
• Fondo Europeo Marittimo e per la Pesca – FEAMP
(EMFF, European Maritime and Fisheries Fund,
http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/emff/index_it.htm
Il FEAMP si prefigge di sostenere i pescatori nella transizione
verso una pesca sostenibile; di aiutare le comunità costiere a
diversificare le loro economie; di finanziare progetti che creino
nuovi posti di lavoro e migliorino la qualità della vita nelle regioni
costiere europee; agevolare l’accesso ai finanziamenti. Tale fondo
punta inoltre ad aumentare la competitività delle PMI nei settori
della pesca e dell’acquacoltura. Attraverso i propri fondi, FEAMP
incoraggia la creazione di nuove imprese. Ad esempio: fornendo
capitale di partenza e di espansione a start-up innovative;
garantendo i fondi per la realizzazione di nuovi progetti; aiutando
le aziende a entrare in nuovi mercati. Tale sostegno può
comprendere investimenti in asset materiali e immateriali, nonché
capitale circolante all’interno delle regole sugli aiuti di Stato.
VI. Altri strumenti finanziari
1. Introduzione
L’Ingegneria finanziaria può essere definita in vari modi,
costituita da tutto ciò che rientra nella creazione, nello sviluppo
e nell’attivazione di strumenti e processi finanziari innovativi
ed il cui obiettivo è la formulazione di soluzioni creative basate
sull’utilizzo efficiente del capitale.
Strumenti finanziari: si tratta di strumenti che non offrono
finanziamenti diretti alle PMI, ma vengono solitamente gestiti
attraverso intermediari finanziari quali banche, istituti di credito
e fondi di investimento. L’intento e di incrementare il volume di
credito a disposizione delle PMI e di incentivare gli intermediari
affinché agevolino l’accesso al credito da parte delle PMI.
Le Istituzioni Europee con l’utilizzo dell’Ingegneria Finanziaria provano
ad offrire una soluzione all’attuale necessità di avvicinare il mercato
finanziario a quello reale, implementando azioni volte a stabilizzare il
sistema economico per la realizzazione degli obiettivi Europa2020. La
Commissione Europea utilizza il termine per riferirsi a qualsiasi forma
di supporto finanziario diverso dalle sovvenzioni (i fondi di venture
capital, fondi di investimento nel capitale di rischio, i programmi
di finanziamento del capitale di avviamento, i fondi per il prestito
sussidiato, i fondi di garanzia e di riduzione del tasso di interesse, ecc.).
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Sul seguente portale è possibile individuare per ogni Paese gli
intermediari finanziari che collaborano con il gruppo BEI e che
erogano i prodotti di finanza agevolata: http://europa.eu/youreurope/
business/funding-grants/access-to-finance/index_it.htm
In riferimento ai Fondi Strutturali per la Programmazione 2014-2020
è dedicata molta attenzione agli strumenti di ingegneria finanziaria,
caratterizzati dal carattere rotativo e da logiche di risk sharing,
coerentemente con gli obiettivi di consolidamento degli schemi di
partenariato pubblico-privato per far fronte ai ritardi e alle difficoltà
di spesa dei Fondi. Sono state sviluppate misure ad hoc mirate a
sostenere l’innovazione e la competitività delle PMI in ottica sostenibile
legata in particolar modo all’efficientamento energetico e agli
investimenti in fonti di energia rinnovabili. Tale ultima affermazione
è basata sul rapporto di sinergia tra i Fondi Strutturali e il Programma
europeo sulla ricerca e innovazione Horizon 2020 che prevede anche
un’attenuazione del principio di non combinazione delle risorse
europee.
Inoltre nell’ambito del piano di investimenti UE la Commissione
europea, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti
(BEI) ha attivato FI-compass, un nuovo servizio di consulenza sugli
strumenti finanziari per i fondi strutturali e di investimento europei
facente parte dello “sportello unico” di consulenza lanciato all’interno
del piano Juncker da 315 miliardi di euro. Sono anche in partenza i
bandi per le manifestazioni di interesse delle Autorità di Gestione e
quindi per gli Intermediari finanziari.
Quali sono i vantaggi di strumenti finanziari?
I benefici connessi con gli strumenti finanziari si possono così
riassumere:
• Effetto leva delle risorse e aumento dell’impatto dei
programmi ESIF;
• Efficienza ed efficacia dovuto al sistema rotativo del fondo, utile
anche per finanziare futuri progetti in linea con gli obiettivi dei
programmi;
56
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Migliore qualità dei progetti di investimento;
• Migliore qualità dei progetti di investimento siccome deve
essere rimborsato;
• Accesso a un ‘ampia gamma di strumenti finanziari per l’attuazione
delle politiche creando sinergie e competenze con il settore privato;
• Allontanarsi dalla cultura “concessione di dipendenza - sussidio”;
• Attrarre sostegno dal settore privato per obiettivi di politica
pubblica.
2. Banca Europea per gli Investimenti
(Gruppo BEI: http://www.eib.org/ - Fondo Europeo per gli Investimenti:
http://www.eif.org/)
Esistono anche altri strumenti di finanziamento europeo veicolati
attraverso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che stipula
accordi con le banche nazionali per supportarle nel garantire un
migliore accesso al credito da parte delle imprese e delle start-up. Le
spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli
investimenti (acquisto di terreni, impianti, macchinari, attrezzature,
brevetti, know-how). Sono specificamente esclusi gli investimenti
finanziari. Le condizioni e la durata del finanziamento variano in
base agli accordi sottoscritti con le singole banche (solitamente la BEI
finanzia fino a un massimo del 50% del costo del progetto mentre le
banche dovranno mettere a disposizione un importo almeno pari al
valore di questo prestito).
57
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
3. Jobs for Youth
La BEI ha lanciato il progetto “Jobs for Youth”, rivolto a PMI, MidCap e Startup innovative, al fine di favorire nuova occupazione per
i giovani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni. A sostegno
delle imprese sono destinati 500 milioni di euro, con impiego di
fondi BEI a condizioni di particolare favore. Possono beneficiare dei
prestiti le PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (tra 250 e 3.000
occupati) che hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le MidCap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la
domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi; che
offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o
stage/programmi di formazione per i giovani; che hanno stipulato un
accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università
per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi); presentano
un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%)
è detenuto da giovani sotto i 29 anni; rientrano nelle disposizioni della
legge 99 del 2013 sulla promozione dell’occupazione giovanile.
È sufficiente la sussistenza di almeno uno dei requisiti sopracitati per
avvalersi dei finanziamenti veicolati sul territorio grazie alle banche
italiane intermediarie.
La BEI ha infatti siglato accordi con alcune banche regionali e di credito
cooperativo per iniziative di microcredito con finanziamenti fino
a 25.000 euro destinati a imprese fino a 10 dipendenti: il progetto è
finanziato dalla Commissione Europea attraverso il sotto-programma
Progress Microfinance. A questo link, gli istituti bancari italiani che
gestiscono i prestiti globali BEI:
http://www.eib.org/attachments/lending/inter_it.pdf.
4. Strumenti speciali di supporto della Commissione Europea
(DG REGIO)
La Commissione europea (Direzione generale della politica
regionale) in collaborazione con la Banca europea per gli
investimenti e altri istituti finanziari ha sviluppato quattro iniziative
congiunte già per il periodo di programmazione 2007-2013 al fine
58
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
di migliorare l’efficienza della politica di coesione e renderla più
sostenibile. Due di esse riguardano la promozione di strumenti
di ingegneria finanziaria (JEREMIE e JESSICA), mentre altri due
(JASPERS e JASMINE) svolgono funzioni di assistenza tecnica.
JASPERS: (Joint Assistance to Support Projects in European Regions Assistenza congiunta a sostegno dei progetti nelle regioni europee)
è uno strumento di assistenza tecnica dedicato ai dodici paesi che
sono entrati a far parte dell’UE nel 2004 e nel 2007; esso fornisce loro
il sostegno di cui necessitano per elaborare progetti di elevata qualità
che verranno poi co-finanziati dai fondi UE.
JEREMIE: (Joint European Resources for Micro to MEDIUM Enterprises
- Risorse europee congiunte per le micro e medie imprese) è
un’iniziativa della Commissione europea sviluppata in collaborazione
al Fondo europeo per gli investimenti che promuove l’uso di strumenti
di ingegneria finanziaria per migliorare l’accesso al credito per le PMI
mediante i fondi strutturali.
JESSICA: (Joint European Support for Sustainable INVESTMENT in City
Areas - Sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle
aree urbane) è un’iniziativa della Commissione europea realizzata
in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI)
e la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB). Essa promuove
lo sviluppo urbano sostenibile e la rigenerazione urbana mediante
meccanismi di ingegneria finanziaria.
JASMINE: (Joint Action to Support Micro-finance Institutions in Europe
- Azione congiunta per il sostegno degli istituti di micro-credito non
bancario in Europa) fornisce sia assistenza tecnica, sia sostegno
finanziario a erogatori di micro-credito non bancari e li aiuta a
migliorare la qualità delle loro attività, a espandersi e incrementare la
loro sostenibilità. JASMINE cerca anche di promuovere le buone prassi
nel campo del micro-credito e di redigere un codice di buona condotta
per gli istituti di micro-credito.
59
VII. Internazionalizzazione delle imprese
e principali partenariati
L’internazionalizzazione è divenuta una delle condizioni di
sopravvivenza delle PMI nell’attuale ambiente di business ipercompetitivo. L’Unione Europea sostiene le PMI che si lanciano nei
mercati internazionali attraverso una serie di programmi incentrati
sulle importazioni, sulle esportazioni, sulla cooperazione e così via.
L’Unione Europea realizza l’internazionalizzazione delle imprese
attraverso due linee di azione, una verso l’interno diretta alla
realizzazione del mercato unico e l’altra in qualità di attore globale,
promuovendo e facilitando l’accesso ai mercati esterni all’UE.
Un insieme complesso di azioni politiche, legislative, economiche e
finanziarie. Per l’Internazionalizzazione delle Imprese, il sostegno UE
consiste generalmente nel fornire assistenza alle organizzazioni
intermediarie (EBRD e FEI) e/o alle Autorità Pubbliche nell’ambito
dell’internazionalizzazione al fine di aiutare l’accesso delle PMI
nei mercati esterni all’UE. Questi piani di assistenza non offrono
finanziamenti diretti alle PMI ma si rivolgono a intermediari e/o
autorità pubbliche. Il sostegno è quindi spesso indiretto.
Un discorso diverso può essere fatto con riferimento alla
partecipazione ai bandi a valere sui fondi diretti. Un’attività finalizzata
60
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
all’internazionalizzazione delle proprie reti professionali e commerciali
di un’impresa è la partecipazione a inviti a presentare proposte.
Come abbiamo visto, le call for proposal richiedono infatti una previa
costituzione di un partenariato internazionale di almeno 3 soggetti
provenienti da diversi Stati (fatta salva l’eccezione per le gare d’appalto
e alcuni Programmi che ammettono la partecipazione di un unico
soggetto). A tal riguardo si precisa che la ricerca partner non rientra
tra le spese ammissibili al co-finanziamento, quindi anche in questo
caso avvalersi degli strumenti di lavoro digitali può offrire utili risposte
di carattere pratico ed economico.
Le azioni dell’UE a favore dell’internazionalizzazione delle
imprese:
• Le Missioni per la Crescita hanno aggiunto peso politico e visibilità
agli sforzi della Commissione per facilitare l’accesso al mercato;
• Il dialogo normativo e politico con i partner stranieri
contribuisce a migliorare l’ambiente imprenditoriale
ad eliminare gli ostacoli tecnici e amministrativi;
e
• Al di fuori dall’UE sono stati isituiti i centri dell’Enterprise Europe
Network (EEN), e centri di assistenza alle PMI hanno aperto in
Asia (India, Cina e Thailandia) per assistere le aziende;
• Gli helpdesk di informazione sui diritti di proprietà intellettuale
(DPI o, in inglese, IPR):
• ASEAN (Sud-Est asiatico):
http://www.asean-iprhelpdesk.eu/
• Cina: http://www.china-iprhelpdesk.eu/
• MERCOSUR (America del Sud):
http://www.mercosur-iprhelpdesk.eu/
• Il Portale per l’Internazionalizzazione delle PMI fornisce
informazioni su 300 fornitori di servizi a livello regionale,
degli Stati membri e dell’UE, al fine di supportare le attività di
internazionalizzazione internazionalizzazione delle PMI. Il portale
61
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
per l’internazionalizzazione delle PMI offre alle PMI informazioni
su misura e facilmente accessibili sulle opportunità di espansione
delle loro attività nei paesi terzi. Ciò avviene mediante l’integrazione
delle informazioni sui servizi di sostegno esistenti, misure o altre
fonti di informazione già presenti a livello regionale, nazionale
e dell’UE. Questo portale sarà un “punto d’ingresso unico”,
che guiderà le PMI nel loro percorso di internazionalizzazione
(https://webgate.ec.europa.eu/smeip/);
• Lo strumento di autovalutazione per misurare l’efficienza
delle risorse è stato ideato per consentire alle PMI europee di
comprendere meglio i loro risultati in termini di efficienza sotto
il profilo delle risorse e di individuare le misure che potrebbero
essere adottate per aumentare la loro efficienza in tale ambito.
Lo strumento intende fornire a tutte le PMI europee un sistema
comune di facile utilizzo, che consente anche l’analisi comparativa
dell’efficienza delle risorse delle PMI tra i vari paesi e settori;
• Il Network delle organizzazioni imprenditoriali europee
(EBO,
European
Business
Organisations
Worldwide
Network) rappresenta gli interessi commerciali dell’UE in
Paesi terzi per promuovere lo scambio di opinioni;
• Il programma comunitario EU Gateway (http://www.eugateway.eu) e i programmi di formazione in Paesi terzi
destinati ai dirigenti aziendali europei che vogliono sviluppare
attività commerciali nei diversi Paesi terzi. Lo scopo è di
promuovere l’introduzione e la diffusione di prodotti europei
nei mercati giapponesi e sudcoreani.
Anche per molte PMI italiane, le frontiere nazionali rappresentano
ancora un ostacolo significativo all’ampliamento delle proprie attività;
esse dipendono ancora in gran parte, o esclusivamente, dal mercato
nazionale.
Per superare questo insieme di problemi, i governi nazionali e
regionali hanno sviluppato numerosi programmi di sostegno
all’internazionalizzazione delle PMI. In Italia, il Ministero dello sviluppo
62
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
economico ha attivato ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane
(http://www.ice.gov.it/). L’Agenzia ha il compito di agevolare, sviluppare
e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero
- con particolare attenzione alle esigenze delle PMI, dei loro consorzi e
raggruppamenti - e opera al fine di sviluppare l’internazionalizzazione
delle imprese italiane nonché la commercializzazione dei beni
e servizi italiani nei mercati internazionali.
Oltre all’agenzia nazionale ICE, gli stessi obiettivi di
internazionalizzazione sono perseguiti anche attraverso una serie di
reti e network regionali che rivestono una particolare importanza per
le imprese.
I partenariati
Appena trovata la corrispondenza tra un’idea progettuale ed un bando,
il promotore deve mobilitare i suoi partner abituali per la creazione
della partnership, che deve necessariamente (nel caso di bandi a
gestione diretta) avere carattere transnazionale e fornire un contributo
apprezzabile a livello europeo. Tale contributo può essere fornito
attraverso una dimensione particolarmente ampia della partnership,
per assicurare la complementarietà dei ruoli, o attraverso un’efficace
opera di disseminazione dei risultati del progetto nei Paesi europei.
La ricerca dei partner è un momento di fondamentale importanza e
deve essere improntato ai seguenti obiettivi:
• Soddisfare il numero minimo di partner richiesto dal bando;
• Valutare i migliori partner disponibili (meglio se già conosciuti)
in base agli obiettivi della proposta ed al modo in cui si
intende strutturare l’attività;
• Assicurare la distribuzione geografica (o la transnazionalità,
se richiesta) e la complementarietà delle esperienze e delle
competenze;
63
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Presentarealprimoincontroconipartnerunaccordodipartenariato
preciso e dettagliato, che specifichi le reciproche responsabilità,
gli obiettivi, le tempistiche e la suddivisione del budget;
• Definire attentamente i ruoli e le competenze nella
partnership, assicurando un ruolo bilanciato
definito del coordinatore e dei “co-applicants”;
e
ben
• Assicurare la partecipazione attiva di tutti i membri del partenariato
nella progettazione e nell’implementazione del progetto;
• Dimostrare che l’azione è pertinente rispetto agli obiettivi del
bando;
• Dimostrare che l’azione potrà essere sostenibile anche oltre
il finanziamento della Commissione europea;
• Dedicare una parte delle risorse alla produzione di una
traccia visibile di ciò che si è fatto nel progetto (pubblicazioni,
database, brochure…) ad uso di enti e associazioni europee;
• Inserire nel progetto procedure di valutazione (finale e in
itinere) che facciano riferimento ad indicatori oggettivi, riferiti
ad esempio all’impatto del progetto sui beneficiari finali;
• Valutare, infine, la possibilità di ricorrere a professionisti
e consulenti esterni. Due enti specializzati sono Simest
(www.simest.it) e Sace (www.sace.it).
EEN, European Enterprise Network (Rete Europea delle Imprese,
http://een.ec.europa.eu/)
EEN è il network volto a favorire le opportunità di business
dentro e fuori i confini dell’UE ed è il referente privilegiato della
Commissione Europea per le politiche di sostegno alle PMI. È una rete
lanciata nel 2009 che conta ormai circa 600 organizzazioni aderenti in
54 Paesi (i 28 dell’Unione Europea più altri 16 extra-UE). EEN è la più
64
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
grande rete del suo genere in Europa, riunisce Camere di commercio
e dell’industria, poli tecnologici, università e agenzie di sviluppo. La sua
mission consiste nel sostegno e nella consulenza per le piccole imprese
nelle questioni riguardanti l’UE, comprendenti l’accesso ai mercati
all’interno e all’esterno dell’Unione e le richieste di finanziamenti.
EEN offre un supporto personalizzato, attraverso una rete di punti di
contatto locali a livello regionale e interregionale (qui la lista completa
per
l’Italia:
http://een.ec.europa.eu/about/branches/?Country=IT).
Attraverso una banca dati online fornisce inoltre contatti B2B e
informazioni sui finanziamenti. Per accedere alla banca dati, meglio
conosciuta come portale MERLIN, è necessario utilizzare il format e
seguire le indicazioni disponibili presso i punti di contatto. Il profilo sarà
sottoposto ad un processo di valutazione che coinvolge anche l’EASME.
La Rete EEN si articola in punti di contatto locali di rilievo regionale
e di consorzi a carattere interregionale (es.: per il Centro Italia, il
Consorzio CINEMA, http://www.een-centroitalia.eu/), con un’azione
di reciproco supporto gli esperti che compongono il partenariato
offrono i seguenti servizi:
• Aiutare le aziende ad individuare i potenziali partner commerciali in altri paesi;
• Aiutare le PMI a sviluppare nuovi prodotti e ad accedere a
nuovi mercati;
• Informare sulle attività e le opportunità nell’ambito dell’Unione
•
europea;
Fornire consulenza sulla legislazione europea, le politiche e i
programmi dell’Unione europea di interesse per le imprese;
• Organizzare la cooperazione fra PMI di altri paesi ue ed extra-ue;
• Aiutare le PMI a migliorare l’accesso alle opportunità di
finanziamento ed i programmi dell’unione europea, con
particolare attenzione al programma quadro di ricerca
e sviluppo (7pq);
65
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Rafforzare la capacità d’innovazione e la competitività delle PMI;
• Supportare la cooperazione tecnologica trans-nazionale e
realizzare audit tecnologici;
• Organizzare eventi e seminari locali su questioni di interesse per
le PMI.
Inoltre, i partner:
• Fungono da canale di dialogo fra gli imprenditori e le istituzioni
dell’unione europea sulle future politiche ed iniziative europee e
sulla formazione della legislazione comunitaria;
• “Comunicano” con le PMI attraverso newsletter, campagne
specifiche, incontri su tematiche specifiche e su programmi ed
iniziative promossi dalla commissione europea;
• Fungono
da strumento di contatto per promuovere
l’internazionalizzazione delle imprese nei 54 paesi in cui è
presente la rete Enterprise Europe.
Altri network
Oltre a EEN, esistono anche altre reti a livello europeo
al cui interno le imprese possono sviluppare progetti.
Ne citiamo quattro a titolo esemplificativo:
• ERRIN (European Regions Research and Innovation Network,
http://www.errin.eu/), rete che conta più di 90 Regioni europee
(attraverso i rispettivi uffici di Bruxelles) e opera nel settore della
Ricerca & Innovazione. ERRIN facilita lo scambio di conoscenze,
azioni congiunte e partenariati di progetto tra i suoi membri
con l’obiettivo di rafforzare la ricerca regionale e la capacità di
innovazione. Attraverso i suoi 13 gruppi di lavoro, agevola i contatti
tra Uffici regionali e Regioni, al fine di promuovere la condivisione
delle rispettive competenze e conoscenze;
66
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• NECSTOUR (Network of European Region for a Sustainable and
Competitive, http://www.necstour.eu/necstour/home.page), rete
delle regioni europee impegnate nella questione del turismo
sostenibile e competitivo, mira a sviluppare e rafforzare un
quadro coerente per il coordinamento dei programmi di sviluppo
regionale e di ricerca sul turismo sostenibile e competitivo in
seguito alla comunicazione della Commissione europea, dal
titolo “Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo”.
Tra le regioni promotrici di NECSTOUR si trova anche la
Toscana (http://www.regione.toscana.it/-/progetto-necstour). Il network è uno strumento per la condivisione di un percorso
attuativo tra un gruppo di Regioni, Autonomie Locali, Stati
membri e Commissione Europea, ma anche con l’universo delle
imprese, delle forze sociali e dei consumatori;
• AREPO (Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di
Origine, http://www.arepoquality.eu/it), rete di governi regionali
(27) e di associazioni di produttori (più di 400) che opera nel
settore dei prodotti agroalimentari di qualità con l’obiettivo di
promuoverne e difenderne gli interessi;
• ACTE
(European
Textile
Collectivities
Association,
(http://www.acte.net), associazione di enti territoriali uniti dalla
difesa di peculiarità imprenditoriali nel campo della moda, dei
tessuti e dell’industria conciaria.
Altri siti utili alla ricerca partner nel settore di riferimento sono:
http://www.ideal-ist.eu/partner-search/pssearch.
https://www.linkedin.com/groups?home=&gid=3731775&trk=anet_ug_hm.
67
VIII. Guida Pratica
1. Suggerimenti per la progettazione
Col termine europrogettazione si intende il complesso delle attività
necessarie e strumentali alla produzione, stesura e presentazione
dei progetti europei, intendendosi come tali le proposte e le domande
di finanziamento indirizzate alle istituzioni europee, facendo capo
essenzialmente alla Commissione (come abbiamo spiegato).
Il processo di progettazione può essere scomposto in varie fasi.
68
A)
Programmazione: si parte dall’identificazione dei problemi, delle
potenzialità e delle priorità strategiche;
B)
Identificazione dell’idea progettuale in termini di pertinenza
e fattibilità dell’azione;
C)
Preparazione della bozza di progetto;
D)
Analisi dettagliata degli stakeholders;
E)
Identificazione di possibili modalità di intervento;
F)
Realizzazione di uno studio di pre-fattibilità;
G)
Formulazione: verifica della pertinenza e della fattibilità
tecnico-economica del progetto e stesura di un Quadro Logico
(Logical Framework), di un Cronoprogramma di lavoro e di
un Piano di allocazione delle risorse (budget);
Si arriva così alla fase di preparazione e presentazione della
proposta vera e propria, a partire dalla compilazione del formulario
in forma narrativa;
I)
Se la proposta è approvata, viene stipulata una convenzione
formale (contratto) con la Commissione Europea, con
EASME o con la Delegazione UE nel paese partner. Prima
della firma del contratto possono essere richieste modifiche
sia alla proposta tecnica che al budget;
J)
Firmato il contratto si riceve la prima tranche di finanziamento ed
il progetto può partire;
K)
Attivato il finanziamento, inizia la fase dell’implementazione
del progetto, il cui stato di avanzamento viene regolarmente
monitorato attraverso “Rapporti di avanzamento”;
L)
Infine, la fase di Valutazione: la verifica del successo o meno del
progetto. Questo momento è volto a fornire informazioni credibili
e utili, permettendo ai beneficiari e ai donatori l’integrazione
degli insegnamenti appresi nei rispettivi processi decisionali. La
valutazione è condotta adottando un approccio partecipativo,
coinvolgendo i diversi attori (stakeholders) interessati all’iniziativa
e valorizzando i rapporti dei diversi attori.
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
H)
La presentazione di una candidatura, per la realizzazione di un
qualunque progetto sovvenzionato da fondi comunitari, necessita di
attenzione e di accorgimenti particolari. Le indicazioni che seguono
sono valide in primis per i finanziamenti a gestione diretta,
ma sono applicabili senza particolari modifiche anche ai bandi
gestiti dalle Regioni.
• In primo luogo è necessario monitorare costantemente le
possibilità di finanziamento, consultando periodicamente le
pubblicazioni ufficiali delle istituzioni di Bruxelles (si veda la sezione
“Link utili”), partecipando agli incontri informativi organizzati dalle
varie DG della Commissione europea, periodicamente anche
in Italia, e mantenendo un costante contatto con i funzionari
competenti delle istituzioni comunitarie;
69
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• In secondo luogo, i bandi comunitari richiedono la creazione
di partnership di sviluppo nazionali e transnazionali: coloro
che sono interessati a partecipare ad un bando devono imparare
a lavorare in rete assieme ad altre associazioni e consorzi sia a
livello orizzontale (tra enti che svolgono la medesima attività
in aree diverse) sia a livello verticale (tra enti che svolgono
funzioni diverse e complementari nella stessa area territoriale),
a prescindere dall’imminente partecipazione ad un bando o
meno. La ricerca dei partner e il sistema dei network per le
imprese europee verranno approfondite nel prossimo paragrafo.
Possiamo comunque anticipare che i partenariati si compongono
generalmente di soggetti con ruoli diversi. Il Capofila, altrimenti
detto Lead Partner, promuove l’azione progettuale, gestisce i
rapporti con la Commissione o con la Regione (a seconda dell’ente
finanziatore), coordina il partenariato e le attività progettuali,
riceve i finanziamenti e li distribuisce tra i partner. Tutti i partner
(compreso il Capofila) partecipano con proprie risorse al progetto
e concretamente alla realizzazione delle attività da questo
previste, ognuno con un ruolo specifico a seconda delle proprie
competenze ed esperienze. Alcuni soggetti, che costituiscono la
cosiddetta rete di sostegno, possono sostenere finanziariamente
il progetto o semplicemente condividerne gli obiettivi;
• Al di là delle valutazioni su priorità e strategicità del progetto
per l’attività dell’associazione o dell’ente che intende realizzarlo,
la scelta di un programma comunitario per il finanziamento
di un progetto dipende anche dalla tempistica (quali bandi
sono disponibili al momento) e dai requisiti richiesti per la
partecipazione al bando (la Commissione stabilisce di volta in
volta quali enti e quali categorie di impresa sono eligibili);
• Durante la stesura di un’idea progettuale, può risultare spesso
utile consultare i database (disponibili online sui siti delle
DG) dei progetti che sono stati approvati precedentemente
sulla stessa linea di bilancio o programma d’azione dalla
Commissione europea;
70
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Anche qualora non venga specificato nel bando è necessario
redigere un crono-programma (o Gantt) che indichi con
precisione la tempistica delle diverse fasi del progetto,
cui è necessario attenersi durante la fase attuativa e
che andrà poi a far parte del contratto di sovvenzione;
• La peer review è un altro strumento spesso obbligatorio, sempre
gradito alla Commissione per conferire maggiore affidabilità
al progetto. Consiste nell’affiancamento di esperti esterni
durante la gestione del progetto, per fornire un controllo
indipendente durante tutte le fasi della sua esecuzione;
• Il budget costituisce un grosso impegno, sia nella fase di
redazione sia in quella di gestione del progetto. La modulistica
necessaria per la presentazione della propria candidatura (il
formulario) deve contenere l’indicazione precisa dei fondi
imputabili a ciascun partner, suddivisi nelle categorie entro le quali
possono essere spesi: ad esempio, viaggi, ore di lavoro o spese
di pubblicazione. Le categorie di spesa finanziabili sono limitate
e sono sempre indicate espressamente all’interno del bando;
• La forma è molto importante: la prima selezione dei progetti viene
infatti effettuata in base alla completezza della modulistica utilizzata
e del rispetto delle date di scadenza. Una novità in materia di
compilazione dei formulari sono i moduli on line, che sempre più
spesso vengono utilizzati dalle varie DG. È quindi utile familiarizzare
con il modello SWIM (SAGA Web Input Model), utilizzato dalla
Commissione europea per le compilazioni on line dei formulari
di candidatura. Tale modello permette ai richiedenti/beneficiari
di introdurre, modificare, validare, stampare e presentare le
domande di sovvenzione, richiesta per i pagamenti e richiesta di
modifiche al bilancio di previsione. Accesso a SWIM: https://webgate.ec.europa.eu/swim;
• In linea generale, è sempre consigliabile monitorare e
partecipare agli eventi organizzati dalla Commissione
Europea, quali giornate lancio o informative (Info days):
71
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
sono funzionali alla presentazione di candidature, offrono
informazioni qualificate, permettono l’allargamento dei propri
network e sono spesso accessibili in streaming (webinar e
presentazioni audiovisive sono disponibili on-line);
• Occorre poi tenere a mente che per una positiva competizione
in ambito internazionale è utile proporre progetti di ampio
respiro, la soluzione offerta deve essere specifica in riferimento
all’albero dei problemi affrontati e replicabile in contesti analoghi.
La proposta deve essere valutata in termini di impatto e
sostenibilità nel tempo. È consigliabile un approccio integrato e
ambizioso per la soluzione del problema che si vuole affrontare
con esplicito riferimento alle tematiche trasversali della Strategia
2020 – collegate ai tre obiettivi di Crescita Intelligente, Inclusiva,
Sostenibile - e della Programmazione 2014-2020. Elaborare quindi
una proposta chiara, breve e concisa per aiutare il valutatore
a comprendere quali sono le priorità perseguite, le azioni da
realizzare e gli strumenti utilizzati.
In particolare le fasi più importanti del processo di progettazione sono:
Preparazione della bozza di progetto:
• Analisi dettagliata dei problemi, dei bisogni e delle aspettative
dei portatori di interesse (albero dei problemi e degli obiettivi);
• Identificazione di possibili modalità di intervento (progetti);
• Risultati dello studio di pre-fattibilità (se positivo, passaggio
alla fase successiva);
• Formulazione: Verifica della pertinenza e della fattibilità
tecnico-economica (studio di fattibilità);
• Quadro logico;
• Piano di lavoro e calendario delle attività;
• Allocazione delle risorse (budget);
72
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Preparazione e presentazione della proposta: compilazione
del formulario in forma narrativa + annexes.
Finanziamento
Se la proposta è approvata, viene stipulata una convenzione
formale (contratto) con la CE, Agenzia esecutiva oppure Delegazione
dell’UE nel paese partner.
• Prima della firma del contratto possono essere richieste
modifiche sia alla proposta tecnica che al budget;
• Firmato il contratto si riceve la prima tranche di finanziamento
ed il progetto può partire.
Realizzazione
• Se la formulazione è buona, la realizzazione dovrebbe
essere relativamente semplice;
• Le risorse assegnate sono impiegate per produrre i risultati
•
attesi, raggiungere l’obiettivo specifico e contribuire al
raggiungimento dell’obiettivo globale;
Lo stato di avanzamento del progetto viene regolarmente
monitorato (rapporti di avanzamento).
Valutazione: la valutazione è un giudizio, il più sistematico e obiettivo
possibile, su un intervento da iniziare, in corso o completato, sul suo
disegno, realizzazione, risultati e impatto.
La valutazione è la verifica del successo del progetto e dovrebbe
fornire informazioni credibili e utili, permettendo ai beneficiari e ai
donatori l’integrazione degli insegnamenti appresi nei loro processi
decisionali. Deve altresì essere condotta adottando sempre un
approccio partecipativo, coinvolgendo e valorizzando i rapporti con gli
stakeholders interessati.
PRAG: Questa guida pratica spiega le procedure contrattuali per tutti
gli aiuti esterni dell’Unione europea finanziati mediante il bilancio
73
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
generale dell’UE e il Fondo europeo di sviluppo (FES). http://ec.europa.eu/europeaid/prag/welcome.do?header_
description=DEVCO+Prag+to+finan
2. Come inviare una candidatura elettronica (ECAS - URF - PIC)
La partecipazione alle Sovvenzioni della Commissione Europea
può avvenire anche attraverso la compilazione e l’invio di
candidature in formato elettronico. È necessario seguire una
procedura di autenticazione e registrazione che porta a ottenere
un codice identificativo di 9 cifre (PIC, Personal Identification
Code) da inserire all’interno dell’eform per l’invio elettronico della
proposta di progetto e necessario per tutte le comunicazioni/
interazioni con la commissione europea e le agenzie nazionali.
Il primo passo per l’invio di una candidatura è la registrazione
in ECAS – European Commission Authentication System (https://
webgate.ec.europa.eu/cas/wayf?loginRequested), un sistema che
permette di connettersi a una serie di servizi online gestiti dalla
Commissione Europea.
ECAS è un sistema utilizzato dallo staff della Commissione e da
varie categorie di utenti. Per effettuare correttamente il login e la
registrazione è necessario selezionare la voce External.
A questo link, il manuale del sistema ECAS:
http://193.43.17.42/lkmw_file/LLP/erasmus/in%20evidenza/ERA+/
Manuale_Utente_ECAS_IT.pdf
Il secondo passo è necessario registrare la propria organizzazione
all’interno del sistema URF, (Unique Registration Facility).
Al termine della procedura si riceve il codice PIC che permette infine
l’invio elettronico della candidatura.
I dati registrati nel Portale dei partecipanti URF possono essere
modificati e aggiornati in qualsiasi momento. I documenti da allegare sono i modelli di identificazione finanziaria
e legale.
74
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Per accedere al manuale URF:
http://ec.europa.eu/research/participants/data/support/manual/urf.pdf
• Manuale specifico per le PMI - Portale del Partecipante - (in
particolare per i Programmi sull’Innovazione e Ricerca):
http://ec.europa.eu/small-business/finance/innovation-researchtechnology/index_it.htm”
3. Suggerimenti per la compilazione del Template Business Offer
Title: Inserire un titolo significativo chiaro e conciso, non il nome del
soggetto interessato, senza usare lettere maiuscole.
Summary (1-500 characters): Fornire una breve descrizione del
prodotto/servizio offerto. Non deve essere semplicemente ripetuta la
descrizione indicata nel titolo.
La sintesi di una Business Offer (BO) deve rispondere alle
seguenti domande:
• L’area geografica di provenienza;
• Il settore di attività dell’azienda;
• Prodotti / servizi offerti dall’azienda;
• Collaborazione richiesta.
Advantages and Innovations (50-2000 characters). Descrivere
chiaramente gli aspetti innovativi, i vantaggi economici/
benefici che i clienti possono trarre dal business, e di come i
servizi sarebbero di beneficio per le parti interessate.
• Mettere in evidenza elementi come prestazioni, facilità d’ uso , se
per l’utilizzo del prodotto si ha bisogno di know-how specifico ,
o le competenze per vendere il prodotto/servizio. Indicare se
esiste il potenziale di mercato per il prodotto di sconfinare in altri
75
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
settori industriali/mercati. Ad esempio, un prodotto creato per
il settore medico forse importante per l’industria alimentare e
delle bevande;
• Evitare generalizzazioni come “migliore” o “ più efficace”, ma cercare
di specificare vantaggi con un confronto con prodotti prevalenti;
• Quando possibile, quantificare gli aspetti innovativi o vantaggi del
vostro prodotto, mettendo l’accento sul “cosa” e non sul “come”.
Profile origine and Comments Regarding Stage of Development:
Chiarire in dettaglio lo stadio esatto di sviluppo e/o eventuali fattori
che richiedono considerazione, senza ripetere quanto è già stato
detto nel summary.
Description (100-4000 characters): • Descrizione delle caratteristiche dell’offerta. Fornire informazioni
sul campo di attività, e
maturato sul mercato;
indicare
livello
di
esperienza
• Includere sempre il paese di provenienza e il tipo di cooperazione
ricercato;
• Includere sempre informazioni sul campo di attività con
riferimento al codice nace selezionato;
• Dettagliare i punti inseriti nel summary;
• Descrivere il prodotto; cercare di indicare chiaramente quello che
l’azienda propone;
• Fornire informazioni circa la competenza o il know-how del
proponente;
• Non includere slogan promozionali;
• Non includere i vantaggi del prodotto, verranno di seguito
specificati;
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Fornire un’immagine del prodotto se disponibile (da allegare);
• Non Descrivere il proprio prodotto in riferimento ad uno
specifico mercato, ma concentrarsi sugli aspetti commerciali del
prodotto che si desidera offrire.
Il testo dovrebbe dare sufficiente dettaglio per soddisfare un partner
potenziale in questa fase.
Il testo finale dovrebbe essere chiaro sull’opportunità di business.
Altri elementi descrittivi richiesti possono essere: Technical
Specification or Expertise Sought; IPR Status, Type and Size of Partner
Sought, Type and Size of Partner Sought, Type of Partnership Considered.
4. Piattaforme in linea promosse dalla Commissione Europea
Portale europeo per le piccole e medie imprese (http://ec.europa.
eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html)
La Commissione Europea per implementare la sua strategia di
e-government ha predisposto il Portale europeo per le piccole e medie
imprese accessibile dal seguente indirizzo internet:
http://ec.europa.eu/small-business/most-of-market/businessprocurement/index_it.htm
Questo portale raccoglie tutte le informazioni che l’UE ha fornito sulle
e per le PMI, dai consigli pratici alle questioni politiche. In altre parole,
risponde ad una chiara e sintetica domanda: “Cosa può fare l’UE per la
tua attività?”
Questo portale aiuta ogni imprenditore a ottenere finanziamenti, a
trovare partner, a operare in ambito internazionale e più in generale a
trovare tutte le informazioni che l’UE ha fornito sulle e per le PMI, dai
consigli pratici alle questioni politiche.
Portale dei Partecipanti (http://ec.europa.eu/research/participants/
portal/desktop/en/home.html)
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
Su questo sito si trovano le informazioni utili per finanziare i progetti
grazie ai seguenti Programmi: Horizon 2020 (Programma quadro per
la Ricerca e l’Innovazione); Fondo di Ricerca per il Carbone e l’Acciaio;
COSME; 3° Programma sulla Salute; Programma per il Consumatore
Utenti non registrati possono:
• Cercare i fondi;
• Leggere il manuale On-line e scaricare i documenti legali
per H2020;
• Controllare se un’organizzazione è già registrata;
• Contattare i servizi di supporto e la sezione FAQ.
Utenti registrati possono:
• Sottoscrivere una candidatura;
• Firmare un contratto;
• Gestire il ciclo di vita del progetto;
• Registrarsi come consulente esperto della Commissione.
5. Altre piattaforme: Your Europe
(http://europa.eu/youreurope/business/index_it.htm)
È il portale che orienta sul come fare impresa all’estero, sui Programmi
Europei e sulla ricerca di Partner in ambito internazionale.
Your Europe è un sito dell’UE creato per aiutare a svolgere attività in
altri paesi europei evitando inutili inconvenienti e problemi burocratici.
In evidenza la sezione Accesso ai finanziamenti:
http://europa.eu/youreurope/business/funding-grants/access-tofinance/index_it.htm
Il portale Your Europe contiene:
• Informazioni sui diritti fondamentali sanciti dal diritto europeo nel
campo della libertà d’impresa;
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Informazioni sulle modalità di attuazione di tali diritti nei singoli
paesi (laddove i dati siano stati forniti dalle autorità nazionali);
• Indirizzi e-mail o recapiti telefonici per contattare gratuitamente
i servizi di assistenza dell’ue o ottenere un aiuto o una consulenza
più personalizzati o dettagliati.
Nazionalità e paesi di riferimento
Le informazioni contenute nel sito riguardano principalmente i
cittadini dell’UE e i loro familiari (compresi i familiari appartenenti a
Paesi extra-UE). Nella maggior parte dei casi, i diritti descritti nel sito
Your Europe si applicano a tutti i paesi membri dell’UE, nonché a
Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
6. Ulteriori guide ai finanziamenti
Di seguito, invece, i link dove scaricare alcune utili guide sul tema:
• La guida ai finanziamenti curata dagli uffici di Bruxelles delle
regioni Toscana, Marche e Umbria: http://www.eurosportello.eu/
sites/default/files/Guida%20finanziamenti%20UE%20imprese%20
2014-2020.pdf
• La guida “per principianti” ai finanziamenti europei, a cura
della Commissione: http://ec.europa.eu/budget/funding/index_it
• La guida ai programmi di sostegno dell’UE per le PMI: http://
ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_
id=5778&lang=it
• La guida alla nuova definizione europea di PMI: http://ec.europa.
eu/enterprise/policies/sme/files/sme_definition/sme_user_guide_it.pdf
• La guida al programma COSME (in inglese): http://een.ec.europa.
eu/sites/default/files/documents/een_-_guide_for_applicants.pdf
• La guida a Erasmus Giovani Imprenditori (in inglese): http://www.
erasmus-entrepreneurs.eu/upload/NE%20registration%20guide%20
-%20FINAL.pdf
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• La guida a Horizon 2020 (in inglese): http://ec.europa.eu/research/
participants/data/ref/h2020/grants_manual/lev/h2020-guide-lev_en.pdf
• La guida all’utilizzo dei Fondi Strutturali per le PMI (in inglese):
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/regional-sme-policies/
documents/no.6_cookbook_en.pdf
Link Utili
• Portale della Commissione Europea. In questa pagina,
anche i link ai siti delle varie Direzioni Generali (DG): http://
ec.europa.eu/index_it.htm
• Portale Commissione Europea “Growth” dedicato a Mercato
interno, Industria, Imprenditorialità e PMI: http://ec.europa.
eu/growth/, con link alla pagina delle Calls for tenders (http://
ec.europa.eu/growth/contracts-grants/calls-for-tenders/index_
en.htm) e a quella delle Calls for proposals (http://ec.europa.eu/
growth/contracts-grants/calls-for-proposals/index_en.htm)
• Portale per l’internazionalizzazione delle PMI, coi database utili
alle aziende che intendono estendere la loro attività al di là
delle frontiere dell’UE: https://webgate.ec.europa.eu/smeip/
• Portale di EASME, l’agenzia esecutiva della Commissione
Europea per le PMI: http://ec.europa.eu/easme/en/executiveagency-small-and-medium-sized-enterprises-easme
• Solvit, la pagina che si propone di risolvere i problemi
– anche delle imprese – con la normativa comunitaria:
http://ec.europa.eu/solvit/index_it.htm
• Indice alfabetico delle tematiche dei Programmi finanziati
dall’Unione Europea: http://ec.europa.eu/atoz_en.htm
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Small Business Act, il portale predisposto dalla Commissione
Europea:
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/smallbusiness-act/index_en.htm
• Mobilità degli imprenditori - Programma Erasmus plus
(2014-2020): http://eacea.ec.europa.eu/index_en.php
http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm
http://www.erasmus-entrepreneurs.eu/index.php?lan=it#.
VMZBlE1ATIU http://www.erasmus-entrepreneurs.it
• Interoperabilità - Competitività delle imprese e PMI (COSME)
(2014-2020): http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/
• Inviti a presentare proposte:
http://ec.europa.eu/enterprise/
contracts-grants/calls-for-tenders/index_en.htm
• Contratti
di servizi: http://ec.europa.eu/enterprise/contractsgrants/calls-for-proposals/index_en.htm
• Galileo (2014-2020): http://ec.europa.eu/enterprise/policies/satnav/
galileo/index_en.htm
• Copernicus (2014-2020): http://www.copernicus.eu/
• Occupazione e solidarietà sociale - Programma dell’Unione
europea per l’occupazione e l’innovazione sociale (SOCIAL
2014-2020): http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=
89&newsId=1093
• Prodotti
Finanziari: FEI - Fondo Europeo per gli
Investimenti: Private Equity e Prestiti http://www.eif.org/
BEI - Banca Europei per gli Investimenti: http://www.eib.org/
• EBRD - Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo:
http://www.ebrd.com/home
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
• Pagina dei delegati europei alle PMI (EU SMEs Envoys):
http://ec.europa.eu/growth/smes/business-friendly-environment/
small-business-act/sme-envoys/index_en.htm
• Registro Europeo delle Imprese (EBR - European Business
Register): http://www.ebr.org/section/2/index.html
• Il registro europeo delle imprese (EBR) è una Rete di registri delle
imprese nazionali e di fornitori di informazioni dei Paesi Europei.
L’EBR offre un accesso alle informazioni sulle imprese europee,
direttamente online, attingendo al registro ufficiale di ciascun
Paese. La missione del Registro Europeo delle Imprese è di rendere
più sicura l’attività di impresa nel marcato unico, raccogliendo
informazioni in anticipo sui potenziali partner commerciali e clienti.
Per iniziare a utilizzare EBR bisogna contattare i punti
di contatto locale, in Italia il responsabile del servizio
è Infocamere (http://www.ebr.org/section/9/index.html)
• Eurochambres:
http://www.eurochambres.be/Content/Default.asp?
Fondata nel 1958, con sede a Bruxelles l’Associazione Eurochambres
rappresenta la realtà imprenditoriale nelle Istituzione Europee,
portando le istanze di oltre 20 milioni di imprese presenti in 43 paesi
attraverso una rete di 1.700 camere regionali e locali, organizzate
in 43 sistemi nazionali e due transnazionali. Oltre il 98% di queste
imprese sono di piccole o medie dimensioni e danno lavoro
complessivamente ad oltre 120 milioni di persone. Scheda delle
Proposte per l’Agenda della Crescita: http://www.eurochambres.be/
Objects/3/Files/A_Growth_and_Jobs_Agenda_for_20142019.pdf
• Eurocommerce: http://www.eurocommerce.eu/
EuroCommerce è un’associazione di imprese che rappresenta uno
dei maggiori operatori economici in Europa. Presente con i suoi
uffici a Bruxelles al fine di fornire informazioni su misura e analisi
riguardo agli sviluppi chiave che influenzano le attività dei membri.
EuroCommerce offre la possibilità di fare network tra persone
provenienti da tutta Europa, di essere parte di discussioni,
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
progetti ed eventi che sottolineano il ruolo e le esigenze
delle imprese del commercio con lo scopo di migliorare
il profilo della propria organizzazione nell’ambito dell’UE.
Partner italiani sono:
Confcommercio - www.confcommercio.it
Federturismo - www.federdistribuzione.it
Cooperatives Europe: https://coopseurope.coop/about-us
Cooperatives Europe è la voce delle imprese cooperative
in Europa. Forte di 82 associazioni provenienti da 33 Paesi
europei, promuove il modello di business cooperativo in Europa.
• SIMEST: http://www.simest.it/ SIMEST è una società per azioni controllata dal Novembre
2012 da Cassa Depositi e Prestiti con una presenza
azionaria privata (banche e sistema imprenditoriale).
Le attività sono: sostegno ai crediti all’esportazione di
beni di investimento prodotti in Italia; finanziamento di
studi di fattibilità ed i programmi di assistenza tecnica
collegati ad Investimenti; finanziamento di programmi di
inserimento sui mercati esteri; finanziamento di interventi
a favore delle PMI esportatrici; finanziamento per la prima
partecipazione a fiere e mostre; assistenza finanziaria, legale e
societaria relativa a progetti di investimento all’estero.
• SACE: http://www.sace.it/
SACE è una società per azioni del Gruppo CdP, vanta
un’esperienza trentennale nella valutazione, assunzione e
gestione dei rischi connessi all’operatività sui mercati esteri, offre
un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativo-finanziari per
sostenere la competitività imprese italiane, accompagnandole in
ogni fase dei loro progetti di crescita: export credit, protezione
degli investimenti esteri, garanzie finanziarie e cauzioni.
• Pagina del Ministero del Lavoro dedicata al Programma
Operativo Nazionale 2014-2020:
http://europalavoro.lavoro.gov.it/EuropaLavoro/Partecipo/
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Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese
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PON-2014-2020
• Agenzia ICE - Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha il compito di
agevolare, sviluppare e promuovere i rapporti economici e
commerciali italiani con l’estero - con particolare attenzione
alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro
consorzi e raggruppamenti - e opera al fine di sviluppare
l’internazionalizzazione delle imprese italiane nonché la
commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati
internazionali: http://www.ice.gov.it/ 88
Guida ai finanziamenti europei per le Piccole e Medie Imprese