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COMUNICATO STAMPA
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-23 DICEMBRE
MERCOLEDI' 18 DICEMBRE - MATTINA
“vai al dettaglio”
In seduta mattutina l’esame del Bilancio 2014, e relativi emendamenti, riparte dall’articolo
9 “Bilancio di previsione dell’Ente di Stato dei Giochi”. La seduta viene interrotta, dopo le 13,
durante la discussione dell’articolo 12 bis proposto da Cittadinanza attiva e riprenderà alle 15 nel
pomeriggio.
All’articolo 9 il capogruppo del Ps, Paride Andreoli, chiede da cosa derivino gli oltre 212
mila euro di entrate e sottolinea che “invece che crescere l’attività è in calo. Aspettiamo il dibattito
in Consiglio come da nostro odg”. A lui si associa Giovanni Lonfernini dell’Upr che chiede lumi
sul decreto delegato che darà competitività al comparto. “Servono- sottolinea- risposte tempestive.
In Riviera il settore raccoglie 100 milioni di euro, in Repubblica sono in calo del 5% le slot e del
20% il poker. Quali sono le linee di sviluppo? Tra l’altro abbiamo presentato una interpellanza
sulla gestione del lounge bar”. Il collega di partito Marco Podeschi si concentra invece sul gioco
online e ribadisce la necessità di una “vigilanza elevata. Occorre aumentare i controlli e i presidi
interni, così come la partecipazione dello Stato”. Dai banchi della maggioranza Marino Riccardi
del Psd auspica che il dibattito sul tema ci sia nella prossima seduta: “Servono riflessioni
approfondite, anche sulla gestione, che prende molto e produce poco. Occorre capire se è il caso di
mettere mano ai vertici”. “Serve un riequilibrio perché i ricavi sono in calo- chiude il dibattito il
segretario di Stato per le Finanze Claudio Felici- Nel decreto ci saranno nuovi livelli per le
giocate, nuove modalità di gioco e si affronterà la questione della seconda sede per il poker
sportivo. Ci sono due preoccupazioni: mantenere un comparto che dia vantaggio senza dare
l’impressione di affidare solo a questo il rilancio. Il gioco online è oggetto di riflessione come le
scommesse sportive e la messa in rete dei dispositivi. Sui ricavi: 65 mila euro sono trasferimenti
dello Stato e 104 mila provengono da gioco, lotterie e dispositivi”.
All’articolo 10, “Bilancio dell’Ente Poste San Marino”, vengono respinti gli emendamenti
di Intesa per il Paese che chiedono di abrogare il comma 3, che, spiega Simone Celli del Ps, “è una
disposizione programmatica”, e il 4, che, “in deroga alla legge, dà la possibilità all’Ente di
redigere il bilancio secondo principi contabili di tipo privatistico”. Il consigliere Ps sottolinea la
necessità di un progetto di legge ad hoc per affrontare la trasformazione. Dello stesso avviso
Marco Podeschi dell’Upr, “c’è troppa fretta”: il tema, aggiunge Giovanni Lonfernini dell’Upr “è
anche politico”, ma, rimarca Andrea Zafferani di C10 c’è “opacità nelle scelte”. Per cui, chiede
Roberto Ciavatta di Rete, “qual è l’obiettivo del governo? Esternalizzare e privatizzare?”. “Ci
sono problematiche per il personale?”, si informa invece Francesca Michelotti di Su. “Le sceltereplica Felici- sono già state fatte con la legge di istituzione dell’Ente Poste. Non c’è niente di
opaco, né volontà di esternalizzare o privatizzare. Sulla questione dei dipendenti ci
confronteremo”.
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All’articolo 11, “Bilanci pluriennali”, Intesa per il Paese propone l’articolo 11 bis per
pubblicare entro 5 giorni dall’adozione tutte le delibere del congresso di Stato con disposizioni di
spesa collegate al bilancio. Ne segue un dibattito in cui danno sostegno all’emendamento Rete, C10
e Su, chiuso dal titolare degli Affari interni, Gian Carlo Venturini: “Siamo l’unico Paese che
pubblica tutti gli atti degli governo. La trasparenza è un obiettivo dell’esecutivo e lo stiamo
portando avanti”. L’emendamento viene respinto.
All’articolo 12, “Disposizioni contabili relative al Bilancio”, sono cinque gli emendamenti
presentati dall’opposizione, tre di Intesa per il Paese e due di Cittadinanza attiva. Marco Podeschi
a nome di Upr e Ps propone un emendamento al comma 3 dove chiede che venga tolta la dicitura
“ai funzionari della segreteria di Stato” per non dare deleghe contabili-amministrative a
funzionari della segreteria di Stato per la Sanità. Inoltre propone l'abrogazione del comma 4 e del
comma 5. Francesca Michelotti di Su propone un emendamento al comma 2 perché ritiene sia
necessario istituire una verifica straordinaria sui requisiti dei residui passivi fuori termini. La
replica del Segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici: “Il comma 4 e comma 5 non possono
essere abrogati perché si tratta di uno strumento necessario per la gestione dei Fondi in relazione
alla mobilità del personale”. Dopo un tentativo di mediazione tra i gruppi, andato a vuoto, si è
proceduto al voto e tutti gli emendamenti stati tutti respinti.
Andrea Zafferani di C10 illustra quindi l’emendamento aggiuntivo all’articolo 12 proposto
da Cittadinanza attiva per “avviare azioni di responsabilità civile nei confronti degli
amministratori e sindaci di società cessate che hanno debiti tributari nei confronti dello Stato.
L’obiettivo è quello di sollecitare il governo a prendere un impegno formale a recuperare quei 188
milioni di euro di crediti monofase che lo Stato vanta nei confronti delle aziende”. Diversi
consiglieri, di opposizione e maggioranza, intervengono e la seduta viene sospesa prima della
votazione.
San Marino, 18 dicembre 2013/01