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60 LIBRI Scritti sull’Eucarestia Tommaso Moro Studium 96 pagine, € 8,00 SABATO 21 GENNAIO 2012 GIORNALE DI BRESCIA Religione L’Eucarestia secondo Moro T ommaso Moro (foto) è stato uno dei maggiori umanisti europei. Nato a Londra nel 1477 (o 1478) giunse a ricoprire alte cariche politiche nel regno di Inghilterra, finché nel 1535 non venne condannato a morte da Enrico VIII: dinanzi alle pretese del re, che si era ribellato al Papa, fece prevalere la libertà della propria coscienza e la fedeltà al Pontefice. Canonizzato da Pio XI nel 1935, nel 2000 Moro è stato dichiarato Patrono dei Governanti e dei Politici. Padre di famiglia esemplare e intellettuale finissimo, non perse mai la sua serenità d’animo, neppure quando venne rinchiuso in carcere, ove si dedicò alla composi- zione di scritti ascetici, andando incontro alla morte con rara forza interiore. Non v’è dubbio che Moro abbia trovato nella fede la sorgente di un tale coraggio spinto sino all’accettazione del martirio. Si ha una chiara riprova di ciò leggendo gli scritti da lui dedicati all’Eucarestia, pubblicati a cura di Giuseppe Gangale. m. s. LE NOVITÀ ROM, GENTI LIBERE ■ Da sempre oggetto di sospetti, vessazioni e persecuzioni, il popolo rom è una delle più antiche minoranze dell’Europa.Unrappresentante autorevole di questo popolo, racconta la storia di queste «genti libere». Il volume sarà in libreria dal 24, in occasione della Giornata della Memoria. Santino Spinelli, Dalai 383 pagine, € 17,50 BREVE STORIA DI MILANO Si avvicina il Giorno della memoria in ricordo dell’Olocausto. Denis Avey racconta la sua esperienza ad Auschwitz Memoria Fingersi ebreo e scoprire l’Olocausto MESSI Il racconto di un soldato inglese prigioniero nel campo confinante con Auschwitz. Finalmente libero dai «fantasmi» A volte la curiosità spinge le persone a compiere gesti impensabili, sfidando il pericolo senza considerare le conseguenze derivanti dal gesto messo in atto. La Seconda guerra mondiale ci ha restituito molti fatti riguardanti i campi di concentramento attraverso parole, fotografie e testimonianze. Tra queste ultime c’è quella di Denis Avey, un soldato britannico catturato nel 1944 dai tedeschi nell’Africa del Nord. Detenuto militare in un campo confinante con quello di Auschwitz, Avey, dopo aver sentito alcune testimonianze agghiaccianti riportate da alcuni deportati ebrei, un giorno decise di entrare segretamente nell’altra parte (nel campo di sterminio, cioè) scambiandosi gli abiti con un detenuto ebreo. Avey fece questa fugace esperienza per due volte, poi le vicende belliche cambiarono e per tutti cominciò la fuga e l’arrivo dell’agognata liberazione. Avey in quelle poche ore passate da ebreo poté assistere da vicino al dramma vissuto da coloro che non appartenevano alla cosiddetta razza ariana «eletta»: fame, sporcizia, violenze inaudite, parassiti, il lavoro massacrante al quale i corpi debilitati erano sottomessi. E poi vide la morte, tremenda, assurda. Questa testimonianza è un libro intenso, che non racconta solo il volontario e breve ingresso di Avey ad Auschwitz, ma è un vero e proprio viaggio nel dramma nella guerra vissuta sul campo di battaglia, in quello di prigionia e durante il ritorno a casa. Dopo la Seconda guerra mondiale Denis Avey si ritrovò a combattere un conflitto del tutto personale contro i ricordi spettrali delle vicende vissute durante gli anni del conflitto. Fantasmi che l’hanno tormentato, rendendo difficile la sua vita e il suo reinserimento nella società. Un peso che ha tormentato l’ex soldato per molto tempo e dal quale ha deciso di liberarsi raccontando la sua esperienza per far sì che ciò che vide in quegli anni di dramma mondiale non finisca nel dimenticatoio. Una sorta di terapia per pacificare il pro- prio animo e dire a tutti «mai più quei fatti». Non a caso ci sono voluti più di 60 anni, ma alla fine nel novembre 2009 Avey ha trovato il coraggio di raccontare la sua vicenda facendola conoscere ad altre persone grazie alla collaborazione di Rob Broomby, un giornalista della BBC. È proprio con l’aiuto di quest’ultimo, che il protagonista di «Auschwitz. Ero il numero 220543» ha potuto incontrare la sorella del giovane ebreo che si salvò dal campo grazie alle sigarette ricevute da Denis durante la prigionia. Una storia toccante quella dell’autore, un’esperienza da ebreo incredibile anche se breve, ma degna - come ogni testimonianza dei sopravvissuti - di essere conosciuta per non dimenticare il dramma vissuto da tutte le innocenti vittime dell’Olocausto. Viviana Filippini Auschwitz. Ero il numero 220543 Denis Avey con Rob Broomby Newton Compton 288 pagine, € 9,90 I Tascabili ■ Una città descritta con passione e carattere facendo parlare,assiemealle fonti, luoghi e personaggi illustri del suo passato. Dal grande esperto di Milano, una guida quasi tascabile che ne ripercorre la storia attraverso il racconto del primo insediamento celtico sino alla II Guerra mondiale. Guido Lopez, Mursia 112 pagine, € 9,90 ■ L’assegnazione a Lionel Messi del Pallone d’oro per il terzo anno consecutivo eraampiamente prevista. Per i suoi concorrenti non c’è stato nulla da fare. Ci aveva visto giusto Luca Caioli, che con il suo «Messi» già diversi mesi fa pronosticava il grande traguardo del numero 10 blaugrana. Luca Caioli, Dalai 319 pagine, € 17,00 LA TERRA FRANATA DEI NOMI ■ Si legge nella prefazione: «con questo volume d’esordio, Gabriele Gabbia penetra nel frammento,nellasuavoce scissa eppure ineluttabile, attraversata da profonde tensioni endogene. Il misterioso epicentro della frana risiede in quell’altrove della scrittura che è all’origine di ogni scrittura. Gabriele Gabbia, L’arcolaio 85 pagine, € 12 Storia Le invenzioni migliori dall’Unità G li anniversari suggeriscono spesso buone idee. Fra le tante suscitate dai 150 dell’Unità d’Italia va ricordata quella di Vittorio Marchis, che ha riversato tutta la suacompetenzadi storicodella tecnologia in un libro che ricorda per ciascun anno una o più invenzioni significative. Nei 150 brevetti illustrati dall’autore figurano premi Nobel, capitani d’industria, ingegneri, operai e campioni dello sport. La storia inizia con la locomotiva mossa dalla forza animaleinventatada Clemente Massarano che, secondo un giornaledell’epoca,permetteva di «fare una corsa senza venirassordatidai fischiinfernali dell’antica macchina fremente e ansimante» e continua con i miglioramenti apportati da Giovanni Caselli ad un’apparecchiatura telegrafica (1863), con il perfezionamento dei motori a vapore (1867), con il meloforte (un pianoforte dotato di un motore con carica a manovella, 1868),conilmotoreperlemacchine per cucire (1892). Col passar del tempo i brevetti diventano più familiari: la macchina per scrivere di Camillo Olivetti (1926), la produzione di sostanze radioattive da parte dei «ragazzi di Via Panisperna» (Amaldi, Fermi, Pontecorco,Rasetti e Segre),la manifattura di fibre artificiali (1944), il silenziatore per i veicoli a motore(1959).Nonvannoneppuredimenticati gli eleganti supporti per l’illuminazione di Achille Castiglioni (1973), le belle sedie di Cassina (1980) e la limpida caffettiera di Mario Bellinidel1988.150storie,suggerisce l’editore, «che raccontano l’eccellenza italiana». Ne abbiamo proprio bisogno. Giovanni Vigo 150 (anni di) invenzioni italiane Vittorio Marchis Codice 416 pagine, € 29,00 Punto Giallo L’America dei sogni e della grande depressione: tornano i libri del Nobel John Steinbeck Teso thriller su una donna senza passato Evangelisti e gli anni bui del sindacalismo Usa T ppartiene alla schiera dei thriller che prendono il lettore per la gola nell’ansia di scoprire come andrà a finire Non ti addormentare, opera prima di S.J. Watson che vi mette a frutto esperienze maturate nel campo delle amnesie lavorando nel Servizio sanitario nazionale britannico (Piemme, pagine 416, euro 19). Chi è veramente Christine, donna che si desta senza ricordare più nulla, vede un volto più vecchio allo specchio, non riconosce la casa e l’uomo che le dice di essere suo marito e che lei è stata vittima di un incidente? Ritmo in crescendo, finale a sorpresa orna alla ribalta l'americano John Steinbeck, Nobel per la letteratura nel 1962, cantore della grande depressione economica del '29 oltre che narratore di tante storie forti che ci hanno dato il ritratto dell'America tra le due guerre. Acquisiti i diritti per l'Italia dell'Opera Omnia dello scrittore, la Bompiani ha iniziato la pubblicazione di una nuova collana tascabile dedicata appunto a «I libri di John Steinbeck» (a cura di Luigi Sampietro). Sono già usciti Al Dio Sconosciuto, I pascoli del cielo, L'inverno del nostro scontento (ogni volumetto costa 8,90 euro). Certamen- te non ultimo motivo di interesse di queste riproposte sono le traduzioni, che sono quelle storiche (seppure parzialmente riviste), rispettivamente di Eugenio Montale, di Elio Vittorini e di Luciano Bianciardi. Presto sarà in libreria anche Uomini e topi nella traduzione di Cesare Pavese e periodicamente tutta la produzione dello scrittore americano. Certo sarebbe stata opportuna in ogni volumetto una presentazione dell' autore e dell'opera, che è invece limitata (almeno in queste prime uscite) alla breve nota della quarta di copertina. Alberto Ottaviano A (ma qualcuno l’intuirà...), buon debutto. Famoso grazie alla conclusa saga fantasy dell’inquisitore Eymerich, Valerio Evangelisti, dall’efficace «scrittura visiva» non priva di crudeltà, ha in corso altre serie a tema storico, tra cui una sul movimento sindacale Usa tra fine ’800 e primi ’900 di cui esce ora il terzo tomo One Big Union (Mondadori, pagine 439, € 18,50). Ritratto in nero (e dal vero) di Robert W. Coates, infiltrato e poi spia tra gli operai che in anni di scontri sociali cerca di sabotare il sogno di un unico sindacato modello. Forte. Marco Bertoldi