l`impianto fotovoltaico

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l`impianto fotovoltaico
L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Un impianto fotovoltaico trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica.
Esso è composto essenzialmente da:
•
moduli o pannelli fotovoltaici;
•
inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente
alternata;
•
quadri elettrici e cavi di collegamento.
Il pannello fotovoltaico data la sua composizione silicea, non è materiale tossico ed è
smaltibile facilmente come avviene come per le schede dei computer o per i circuiti
stampati.
Il pannello è rivestito poi, da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il
cristallo, ed è rifinito da profili metallici riciclabili (prevalentemente alluminio). C’è poi
uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie
impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia e quindi non
rappresentano un problema per il futuro riciclaggio e/o smaltimento.
I moduli, sono costituiti dunque, da celle in materiale semiconduttore (silicio cristallino),
che rappresentano la parte attiva del sistema perché convertono la radiazione solare in
energia elettrica.
Per determinare la potenza di picco di un impianto fotovoltaico (detta anche potenza
nominale)si usa la sigla Kw/p – dove “p” significa “picco” si usa per ed è la potenza
massima in uscita di un impianto che lavora in condizioni standart di insolazione e
temperatura, cioè con un irraggiamento di 1000 W al metro quadrato ad una
temperatura di 25 gradi.
La resa energetica reale è espressa in kw/h, la sigla KW è il multiplo dell’unità di misura
Watt quindi 1 KW sono 1000 Watt, cioè le migliaia di Watt prodotte in un’ ora (h).
La produzione in un anno per Kwp è circa 1.200kWh/anno nel Nord Italia, 1.350
kWh/anno nel Centro Italia e 1.500 kWh/anno nel Sud Italia.
Lo spazio necessario per l’istallazione di un impianto fotovoltaico varia in funzione del
tipo di istallazione. In linea generale, per impianti posti su tetto inclinato è di circa
8m^2/Kwp, mentre per impianti posti su tetto piano ed inclinati a circa 23° è di
12m^2/Kwp.
Per vedere il funzionamento di un impianto fotovoltaico tipo, possiamo riassumere come
nel seguente schema dove; il contatore 1, posizionato dal gestore di rete a valle
dell'inverter, conteggia tutta l'energia prodotta dall'impianto ed il GSE riconosce al
produttore, per 20 anni, in funzione della classe di appartenenza definita in base alla
potenza di picco ed al tipo di istallazione. (Vedi Conto Energia)
L'energia prodotta, dunque, viene ceduta al gestore locale (solitamente ENEL) e
conteggiata dal contatore 2 che rileva i KWh immessi alla rete. La rete nazionale è come
"una batteria" di capacità infinita dove il produttore immette l'energia prodotta e
quando necessita la preleva.
Il contatore 3 è il contatore che conteggia l'energia prelevata dalla rete che sarà pagata
con le normali bollette al fornitore di energia da noi scelto, è il valore di queste bollette
che saranno rimborsate dal meccanismo di "Scambio sul posto". (Vedi più avanti)
In sintesi: il contatore 2 ha la caratteristica di misurare l'energia immessa nella rete
nazionale, mentre il contatore 3 quello di misurare l'energia prelevata. La soluzione
tecnica che si sta adottando attualmente è che il contatore 2 e 3 vengono condensati in
uno unico contatore bidirezionale.
Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile, di un
impianto fotovoltaico, di 25 anni. In particolare, i moduli, che rappresentano i
componenti economicamente più rilevanti, hanno una durata di vita, garantita dai
produttori, superiore a 20 anni.
IL CONTO ENERGIA
Tramite l’espressione “conto energia” viene indicato un meccanismo di incentivazione
che remunera l’energia elettrica prodotta da un impianto, a prescindere dal consumo o
eventuale vendita successiva, per un periodo di 20 anni.
Conto energia è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione in
conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti
fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica. Gli impianti fotovoltaici
possono essere connessi alla rete elettrica di distribuzione (grid-connected) o
direttamente a utenze isolate (stand-alone), tipicamente per assicurare la disponibilità
di energia elettrica in zone isolate.
Il
privato
proprietario
dell'impianto
fotovoltaico
percepisce
somme
in
modo
continuativo, per i primi 20 anni di vita dell'impianto. Condizione indispensabile
all'ottenimento delle tariffe incentivanti è che l'impianto sia connesso alla rete (grid
connected) e che la dimensione nominale dell'impianto fotovoltaico deve essere
superiore a 1 kWp. L’incentivo viene erogato dal Gestore dei Servizi Energetici – GSE
S.p.A. il quale dispone il pagamento delle tariffe incentivanti sull'energia prodotta per
un periodo di 20 anni a seconda della tipologia di istallazione e della potenza
dell'impianto.(Vedi tabella)
Per gli impianti che entreranno in funzione nel 2012 e 2013, verrà applicata la tariffa della Tabella A alla
colonna C decurtata del 6% all’anno.
Conto Energia per gli impianti FV su serre, pensiline, tettoie o pergole (in €/kWh)
Intervallo di
Entrata in esercizio
Entrata in esercizio
Entrata in esercizio
potenza
1° gen. - 30 apr.
1° mag. - 31 ago.
1° set. - 31 dic.
(in kWp)
2011
2011
2011
1<P<3
0,382
0,369
0,356
3<P<20
0,358
0,341
0,323
20<P<200
0,339
0,325
0,304
200<P<1000
0,334
0,319
0,290
1000<P<5000
0,332
0,308
0,283
P>5000
0,315
0,293
0,269
Per "serre" si intendono strutture, nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli
elementi costruttivi della copertura o delle pareti, adibite - per tutta la durata
dell’erogazione della tariffa incentivante - a serre dedicate alle coltivazioni agricole o
alla floricoltura. La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere fissa,
ancorata al terreno e con chiusura eventualmente stagionalmente rimovibile. Per
"pensiline" si intendono strutture accessorie poste a copertura di parcheggi o percorsi
pedonali (sono escluse le strutture realizzate in ampi spazi aperti che risultano
scollegate e non funzionali a strutture ad uso pubblico o ad edifici). Per "tettoie" si
intendono strutture poste a copertura di ambienti esterni agli edifici formate da
spioventi che poggiano sul muro degli edifici stessi. Per "pergole" si intendono strutture
di pertinenza di unità a carattere residenziale, atte a consentire il sostegno di verde
rampicante su terrazzi, cortili o giardini, con una ridotta superficie di copertura in
pianta.
Il Gestore dei Servizi Energetici o GSE S.p.a. (già GRTN, o Gestore della Rete di
Trasmissione Nazionale S.p.a.) è una società per azioni di cui è azionista unico il
Ministero
dell’Economia
e
delle
Finanze,
che
esercita
i
diritti
dell’azionista
d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il GSE è capogruppo delle società
controllate AU (Acquirente Unico) e GME (Gestore dei Mercati Energetici). Tra i compiti
affidati al GSE dalla normativa: ritira l’energia ceduta da nuovi impianti a fonti
rinnovabili di potenza inferiore a 1 MW, riconoscendo una tariffa omnicomprensiva
incentivante; ritira l’energia prodotta da impianti di potenza sotto i 10 MW a fonti
rinnovabili (se non "programmabili" di qualunque potenza) dai produttori che richiedono
il servizio di "ritiro dedicato"; acquisisce energia con il servizio di "scambio sul posto"
previsto per gli impianti a fonti rinnovabili (e di cogenerazione ad alto rendimento) di
potenza fino a 200 kW; opera sul mercato organizzato per la vendita dell’energia.
La richiesta di incentivo deve essere inviata al GSE solo (ed entro 90 giorni) dopo
l’entrata in esercizio degli impianti fotovoltaici, data da cui partono i 20 anni
dell'incentivo.
La data di entrata in esercizio di un impianto fotovoltaico è la prima data utile a
decorrere dalla quale sono verificate tutte le seguenti condizioni:
•
l'impianto è collegato in parallelo alla rete elettrica;
•
risultano installati tutti i contatori necessari per la contabilizzazione dell'energia
prodotta e ceduta o scambiata con la rete;
•
risultano attivi i contratti di scambio o cessione dell'energia elettrica;
•
risultano assolti tutti gli eventuali obblighi relativi alla regolazione dell'accesso
alle reti.
Per gli impianti fotovoltaici con potenza nominale non inferiore a 1 kW e non superiore a
20 kW, il pagamento dell’incentivo viene effettuato a cadenza bimestrale, al
superamento della soglia limite di 250 euro.
Per impianti con potenza nominale superiore a 20 kW il pagamento dell’incentivo viene
effettuato a cadenza mensile al superamento della soglia limite di 500 euro.
Il GSE provvederà al pagamento delle tariffe incentivanti accreditando gli importi sul
conto corrente bancario intestato al Produttore. Gli incentivi vengono erogati a valle
della stipula della convenzione, cioè quando il soggetto responsabile avrà la possibilità
di stampare dal portale applicativo FTV-SR la copia in formato .pdf della convenzione
controfirmata dal GSE, e sono retroattivi dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
I regimi di incentivazione, quindi, si possono riassumere in due categorie:
scambio sul posto
Cessione in rete
E’ possibile dunque realizzare un impianto di potenza che produca in eccesso rispetto ai
propri consumi, ma è bene distinguere due casi:
•
Per impianti non superiori a 200 kW per cui si opta per il servizio di scambio sul
posto che continua ad applicarsi dopo i 20 anni di durata delle tariffe
incentivanti, l'energia immessa in rete - la quale funge da gigantesco
accumulatore - viene conteggiata e prelevata al bisogno in un secondo tempo,
con un conguaglio a fine anno tra l'energia ceduta in rete e quella prelevata, nel
caso in cui il controvalore dell’energia immessa in rete risultasse superiore
all’onere energia sostenuto dall’utente dello scambio, il saldo relativo viene
registrato a credito dell’utente medesimo che potrà utilizzarlo per compensare
l’onere energia degli anni successivi. In alternativa (Delibera ARG/elt 186/09) è
possibile optare per la liquidazione delle eventuali eccedenze.
•
per impianti di potenza superiore ad un KWp che non accedono al servizio di
scambio sul posto ma che quindi scelgono il regime di cessione in rete, vendere
l’energia non consumata in loco secondo due modalità:
ritirata con le modalità e alle condizioni fissate dall’Autorità per
l’Energia Elettrica e il Gas - opzione nota come "Ritiro dedicato" –
oppure
ceduta sul mercato libero.
Per quanto concerne il trattamento fiscale della tariffa incentivante occorre premettere
che l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che la stessa non è mai soggetta ad IVA,
anche nel caso in cui il soggetto realizzi l’impianto fotovoltaico nell’esercizio di attività di
impresa, arte o professione, in quanto la tariffa incentivante si configura come un
contributo a fondo perduto, percepito dal soggetto responsabile in assenza di alcuna
controprestazione resa al soggetto erogatore. Ai fini dell’imposizione diretta, le somme
corrisposte a titolo di tariffa incentivante assumono rilevanza qualora l’impianto venga
utilizzato nell’ambito di una attività di impresa.
A tal fine l’Amministrazione finanziaria ha opportunamente distinto la disciplina fiscale a
seconda se il soggetto percettore sia:
•
persona fisica, ente non commerciale o condominio che non esercita attività di
impresa, arte o professione;
•
persona fisica ed associazione professionale che esercita attività di lavoro
autonomo;
•
persone fisica o giuridica che realizza l’impianto nell’ambito di una attività
commerciale.
Come previsto dalla Circolare N° 46/E dell’Agenzia delle Entrate il GSE è tenuto ad
effettuare la ritenuta del 4% prescritta dall’articolo 28, secondo comma, del DPR n. 600
del 1973 sul contributo erogato a titolo di tariffa incentivante alle imprese, o agli enti
non commerciali se gli impianti attengono all’attività commerciale esercitata, mentre
non è tenuto ad effettuare la ritenuta nei confronti di soggetti che non svolgono attività
commerciale.
Sono soggetti alla Denuncia di Officina Elettrica e a licenza di esercizio UTF gli impianti
fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW. Non risulta invece necessario presentare
all'UTF la denuncia dell'apertura dell'officina elettrica se l'impianto immette tutta
l'energia prodotta nella rete (circolare 17/D del 28 maggio 2007 dell'Agenzia delle
Dogane: disposizioni applicative del Decreto Legislativo 2 febbraio 2007, n. 26).