Il regalo come mezzo di comunicazione
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Il regalo come mezzo di comunicazione
[GLI APPROFONDIMENTI DI MAKRE'] www.makregadget.it Il regalo come mezzo di comunicazione Fare regali ai clienti è un'usanza molto diffusa in tutto il mondo. Negli ultimi anni la crisi ha ridotto i budget ma non si è persa l'abitudine. Da recenti studi effettuati emerge infatti come l'omaggio aziendale sia ancora un’abitudine molto sentita. La maggior parte delle aziende continua a fare regali ai clienti nonostante la crisi economica degli ultimi anni. Gli oggetti variano dai più comuni articoli promozionali ad oggetti curiosi e originali fino al completamente bizzarro. Ovviamente il regalo bizzarro è molto spesso anche il regalo più inutile ma al tempo stesso è quello che fa continuare a parlare di chi l'ha fatto. Per regalare qualcosa ai clienti non esistono delle regole ben precise se non quelle di essere coerenti con l'obiettivo che vogliamo raggiungere: stupire, coccolare, fidelizzare o rassicurare chi lo riceve. Il regalo è comunque un'usanza e come tutte le tradizioni esistono dei principi da rispettare, specie se abbiamo a che fare con culture diverse che non conosciamo. In Cina per esempio, è meglio non regalare un ombrello, e neanche oggetti di colore bianco. Non regalate mai ad un cinese oggetti appuntiti come coltelli, forbici e tagliacarte, così come tutte le cose che servono a segnare il tempo dall’orologio al calendario, mentre è fondamentale incartare sempre i regali ricordando di non usare i colori bianco e nero ma preferire le carte rosse o dorate e siate pronti ad insistere se la persona fa gesto di rifiuto al vostro regalo, anche questa è un’usanza. In India, dato che è importante ricambiare il regalo, se questo è troppo costoso potrebbe mettere in serio imbarazzo chi lo riceve. Se andate a far visita ad un indiano ricordatevi che sono molto apprezzati i regali che rappresentano una specifica cultura (es. un coltellino svizzero, un profumo francese, degli zoccoli olandesi, ecc.). L’usanza del regalo ha origini molto antiche. Risale alle “strenne” dei Romani: rami consacrati che la gente donava come augurio di prosperità e di abbondanza il primo gennaio. Secondo la leggenda, fu il re dei Sabini, Tito Tazio a dare origine alla tradizione: chiedeva infatti ai suoi sudditi, ogni capodanno, che portassero in regalo un ramoscello di alloro o di ulivo colto nel bosco sacro della dea Strenia, da cui deriva il termine di oggi “strenna”. Anche per fare regali, ci vuole abilità, ispirazione ed estro. Ci sono gli appassionati del regalo, quelli per cui è un piacere, quasi un hobby e partono in netto anticipo. Poi ci sono gli svogliati dell’ultimo momento, per cui i regali sono un obbligo e oltre al denaro costano anche fatica. Per alcuni solo pensarci è fonte di stress, per altri è un’ abitudine piacevole che mette in moto la fantasia alla ricerca del regalo ad hoc per il destinatario prescelto. Il significato alla base del gesto del regalare è un dare senza ricevere ma in realtà chi fa un regalo riceve sempre qualcosa in cambio: chi fa un regalo riceve attenzione. Il regalo diventa così un mezzo di comunicazione e se viene fatto nel modo giusto diventa per l'azienda uno strumento di marketing indispensabile. In quanto mezzo di comunicazione il dono deve avere cura del destinatario. In questo senso noi vogliamo che ciò che regaliamo piaccia, sia utile, sia in qualche modo apprezzato. Più il dono sarà "quello giusto", più sarà ricordato colui che lo ha fatto. Makrè di Marchi Elisa & C. Snc Via Guilla 42 50125 Firenze Tel. 055.6821067 Fax 055.6530639 [email protected] Pagina 1 [GLI APPROFONDIMENTI DI MAKRE'] www.makregadget.it Presupposto fondamentale per questo è che, in principio, venga focalizzata l'attenzione sulle persone (e non sull'oggetto da acquistare): è così che va cercato un regalo. Innanzitutto bisogna sapere cosa è gradito al destinatario, e quindi richiamare alla memoria la nostra conoscenza di quella persona, come la valutiamo, cosa abbiamo in comune e cosa non condividiamo, cosa egli vorrebbe. Ma dobbiamo anche riflettere su di noi, e in particolare su cosa vogliamo comunicare con quel dono. 10 REGOLE PER NON SBAGLIARE REGALO: 1. Non regalate abbigliamento se non siete sicuri della taglia del destinatario. Non c'è niente di più sbagliato di regalare, per esempio ad una donna, un capo di una taglia troppo grande. Sarebbe come averle detto che è grassa. 2. Non avventurarsi in campi sconosciuti e se non avete nessuno che possa aiutarvi. Per esempio non regalate vini se non conoscete la differenza tra uno chardonnay e un prosecco! 3. Non regalate oggetti troppo intimi se lo scambio deve avvenire insieme ad altre persone o durante una cena. Immaginate l'imbarazzo del destinatario nello scartare un intimo leopardato o un romanzo erotico. 4. Non regalate coupon o carte prepagate se volete dimostrare di esservi sforzati a pensare a qualcosa di molto personale per il destinatario. 5. Mai regalare una crema antirughe ad una donna. 6. Mai regalare un peluche ad un uomo. 7. Non regalate oggetti "boomerang" ovvero tutti quei regali per i quali sia esplicito il vostro tornaconto personale. 8. Evitate di regalare esperienze: immaginate una persona che soffre di vertigini che riceve un coupon per un giro in mongolfiera. 9. Non arrischiatevi con regali alimentari se non sapete di preciso quando consegnerete il regalo. C'è il rischio di regalare prodotti scaduti. 10. Non riciclate regali: prima o poi sarete scoperti! 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