Lo sciopero. - RobertoGassi.it

Transcript

Lo sciopero. - RobertoGassi.it
Lo sciopero.
[cap. 9 de La mosca bianca]
1
In Auto.
Dj: «Buongiorno amici e amiche che siete in auto diretti a lavoro. Buongiorno amici e
amiche in coda ai distributori di benzina presidiati dalle forze dell’ordine. Mi riferisco a
quelli che ancora hanno benzina da vendere. Buongiorno amici e amiche fermi in fila
davanti a uno dei posti di blocco sulla tangenziale. Buongiorno amici e amiche che passeggiate tra gli scaffali vuoti dei supermercati in cui siete entrati per fare la spesa.
Buongiorno anche a voi che siete in farmacia fra altrettanti scaffali vuoti. Infine,
buongiorno anche agli amici scioperanti che hanno paralizzato il Paese semplicemente
spegnendo un motore e tirando il freno a mano. Buongiorno e ben svegliati in un altro
giorno di paralisi.»
«Allora? Secondo voi di cosa parleremo anche oggi?»
«Sara!»
Sara: «Anche oggi in primo piano c’è lo sciopero nazionale degli autotrasportatori. Per
saperne di più su quelle che sono le loro problematiche, le loro richieste, abbiamo al
telefono uno dei rappresentanti della categoria che da tre giorni presiede uno dei posti di
blocco sulla statale.»
Dj: «Allora? C‟è il signor Tirreno?»
Tirreno: «Sì. Ci sono. Buongiorno a voi tutti.»
Dj: «Buongiorno a lei sig. Tirreno. Allora, iniziamo subito con la domanda che tutti si
fanno: c’era realmente biso-
2
gno di bloccare fisicamente un Paese intero per attirare l’attenzione? Bloccare ogni tipo di
rifornimento. Anche quelli di prima necessità?»
Tirreno: «Vede, siamo stati costretti.»
Dj: «Signor tirreno la prego, da lei mi aspetto delle risposte obbiettive. Avete congelato
una nazione.»
Tirreno: «Vede, abbiamo semplicemente premuto il tasto Stop. Le nostre richieste sono
poche e semplici. Facili da accontentare. Vivere sulla strada è pericoloso. Non sai mai
quello che ti può accadere. Le aziende pretendono puntualità, velocità, con costi bassi,
bassissimi. Se poi, tiene conto del costante aumento del prezzo del gasolio. Può ben immaginare… quello che ci portiamo a casa non basta.»
Dj: «Capisco signor Tirreno, ma non siete soli in questa situazione. C’è crisi più o meno in
tutti i settori.»
Tirreno: «Vede, noi sentivamo il bisogno di affermare la nostra identità. Mi spiego meglio.
Per molte persone l’autista è colui che causa incidenti per colpi di sonno, quello che tenta
sorpassi azzardati, da cui è meglio stare alla larga perché sono quasi tutti banditi. Nessuno
vede l’autista come colui che rifornisce tutto e tutti. Come il mezzo necessario e
indispensabile perché i prodotti arrivino ai consumatori, nelle loro case.»
Dj: «Mi scusi signor Tirreno, ma questa è demagogia. Nessuno denigra, né tantomeno
sottovaluta il vostro lavoro.»
Sara: «A pensarci bene però, mia cugina Linda mi ha telefonato chiedendomi: …ma come,
viviamo nel futuro e viaggia ancora tutto sulle ruote? Quindi, il signor Tirreno forse non
ha tutti i torti. C’è tanta gente che veramente non sa come il pacco di biscotti arriva sullo
scaffale del minimarket.»
Dj: «See! Tua zia!»
3
Tirreno: «Vede, la situazione si è evoluta da sola. Si sentiva il bisogno di un segnale forte.»
Dj: «Tanto forte da bloccare un intero Paese?»
Tirreno: «Sì.»
Dj: «La ringrazio signor Tirreno di essere intervenuto nella mia trasmissione.»
Sara: «Nostra.»
Tirreno: «Grazie a voi tutti.»
Dj: «Ci lasciamo con la speranza che le trattative in atto abbiano esito positivo e che la
situazione si sblocchi.»
Sara: «La nostra trasmissione!»
Tirreno: «Me lo auguro anch’io. Arrivederci.»
Dj: «Ringraziamo ancora il signor Tirreno, e continuiamo la nostra mattinata con un pezzo
doc.»
Sara: «Comunque è la nostra trasmissione.»
Dj: «Certo Sara. Think. Aretha Franklin.»
4