partecipare - Comune di Rescaldina

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partecipare - Comune di Rescaldina
p artecipare
PERIODICO
BIMESTRALE
D’INFORMAZIONE
LOCALE
Aut. Tribunale di Milano n. 246 del 7/7/1971
Anno XXXIII - Numero 163
RESCALDINA
MARZO 2006
Borse di studio: premiati
4 colonne in cronaca gli studenti meritevoli
Partecipare e Biblioteca
Poco spazio, scarso interesse,
informazioni confuse e spesso
di parte.
I giornali locali hanno dedicato
un trafiletto o poco più all’approvazione di due nuovi regolamenti,licenziati all’unanimità
dal consiglio comunale: quello
sulla biblioteca e quello per il
periodico “Partecipare”.
Sarà stato il periodo natalizio,
in cui fanno notizia solo le
strenne e le feste; sarà che
l’accordo di tutte le forze politiche non alimenta scoop; sarà
che quando non c’è polemica
si pensa che gli argomenti
siano di scarso rilievo: eppure
il lavoro della commissione cultura merita più di un semplice
accenno. Proprio sulle colonne
di “Partecipare”, in uno degli
ultimi numeri, i nomi dei sette
componenti della commissione cultura (Di Biase, Busto,
Colombo, Barbaglia, Gasparri,
Fischi ed il sottoscritto) sono
stati elencati in un redazionale
quasi ad additare chi avrebbe
rivoluzionato di nascosto un
“giocattolo”: l’accordo di tutte
le forze politiche di Rescaldina
su due temi come periodico
locale e biblioteca è già di per
sé significativo.
Entrando nel merito dell’attività
della commissione cultura,che
ha portato nell’ultima seduta
consiliare del 2005 ad approvare i due regolamenti, va evidenziato come era sensazione
comune che “Partecipare” e
“Biblioteca” avessero bisogno
di un profondo restyling.
Questo sia per l’andamento delle elezioni degli ultimi
mesi/anni per il comitato di
gestione e per la redazione...
e nonostante il parere opposto
dei redattori allora in attività
più volte contattati per avere
proposte e sostegno.
La nostra biblioteca dal 1999
aderisce al Consorzio Bibliotecario Nord-Ovest che oggi
comprende 34 comuni della
Provincia di Milano e, proprio
grazie alla scelta politica di
confluire in questo sistema,
oggi tutti i rescaldinesi possono godere di servizi più rapidi
ed efficienti, oltre che di una
gamma più ampia di prodotti
e strumenti (libri, dvd, riviste,
internet, ecc.).
I risultati dei prestiti e degli
iscritti confermano un trend
positivo che si consolida anno
dopo anno e testimonia la
bontà di una scelta politica e
la capacità di gestione che è
Tra presente e passato
Il lavoro di una
maggioranza
Il 20 dicembre 2005 si è concluso l’iter procedurale per
l’approvazione del “Nuovo Regolamento Biblioteca” e
“Nuovo Regolamento Partecipare”. Grazie allo sforzo della
maggioranza consiliare “Rescaldina Insieme” che governa
per il secondo mandato consecutivo il nostro paese si è
potuto arrivare a regolamenti più moderni e in linea con i
tempi. Però a leggere la cronaca locale di alcuni giornali
sembrerebbe che il merito vada alle opposizioni che invece
hanno solo aggiunto i loro voti a quelli della maggioranza.
Questa è cronaca o disinformazione? L’assessorato guidato
dal Dott. Angelo Mocchetti ha cercato nei lavori di commissione di informare e creare il consenso più ampio possibile
attorno alle proposte. La commissione cultura, presieduta
dal consigliere di maggioranza Nicola Di Biase, coordinato
dagli altri membri di maggioranza: Moreno De Servi, Remo
Busto, Giovanna Colombo ha svolto i lavori in serenità e
con pacatezza ha approfondito ogni argomento. Si ritiene
questo il giusto modo di servire i rescaldinesi che hanno
voluto ridare la loro fiducia a “Rescaldina Insieme”. Nelle
ultime elezioni la coalizione ha ottenuto quasi tremila voti.
Con l’occasione si ringraziamo i componenti dell’ex Comitato
di Gestione e del Comitato di Redazione.
Il Coordinatore della Commissione Cultura
Nicola Di Biase
in generale dell’assessorato
guidato da Angelo Mocchetti
e nello specifico del personale
che in biblioteca lavora ogni
giorno. Ecco allora il nuovo
regolamento della biblioteca,
un documento tecnico e non
politico, che da un lato mette
in ordine le competenze del
bibliotecario, del funzionario e
del politico chiamato a dare gli
indirizzi, e dall’altro disciplina
nel concreto i diritti-doveri degli
utenti della biblioteca.
Scompare di fatto il comitato di
gestione che il nuovo assetto
legislativo e l’adesione al Consorzio avevano di fatto già da
tempo svuotato di competenze
effettive. Stesso discorso per
il periodico “Partecipare”: il
comune sentire di tutte le forze
politiche di Rescaldina, è stato
quello di non trasformarlo in
bollettino dell’amministrazione (come accade a Legnano,
Cerro Maggiore e in quasi tutti
i Comuni del circondario senza
far differenza di colore politico).
Il giornale è dei cittadini ed i
rescaldinesi possono oggi e
potranno domani continuare a
far sentire la loro voce e a far
emergere le loro impressioni,
critiche e proteste attraverso
le colonne del giornale.
Ricchi e poveri
Come vivono i rescaldinesi
No, non si tratta del complesso musicale di qualche
anno fa. Ma di complessi o percezioni attorno al
fatto di essere ricchi o poveri ruota buona parte dei
pensieri della vita. E Rescaldina? L’imponibile medio
per famiglia del Comune di Rescaldina è pari ad euro
33.847,00. Il Comune, in base a questo dato, occupa
il 368° posto in Italia (su 8.100 comuni).
Il Vicesindaco Dott. Angelo Mocchetti
Ma anche le competenze previste dalla legge sono cambiate
rispetto alla sua nascita negli
Anni Settanta: responsabile è
il sindaco in quanto “editore”,
responsabile è il direttore,
responsabile è il funzionario
che liquida il costo del giornale e responsabili, anche se
solo politicamente, sono gli
amministratori che quei soldi
mettono a disposizione nel
bilancio del Comune.
Ecco allora l’idea di legare più
strettamente il C.d.R. al consiglio comunale, per dare una
rappresentatività maggiore ai
redattori (7) che con il direttore responsabile (effettivo,
non solo di carta) e con il
funzionario del settore cultura
“firmeranno” il giornale.
Moreno Deservi
Capogruppo di “Rescaldina
Insieme”
I ragazzi premiati col vicesindaco Mocchetti
Nel mese di Dicembre 2005
si è svolta all’Auditorium di
via Matteotti la cerimonia di
premiazione degli studenti
meritevoli.
Lo sforzo dell’Amministrazione Comunale è stato
economicamente considerevole, ma in linea con l’attenzione con cui ha sempre
seguito le problematiche
della scuola. Il bando prevedeva l’assegnazione di 15
borse di studio da 150 euro
agli studenti che hanno
terminato la scuola media
e 35 borse di studio da
300 euro agli studenti delle
superiori. Il bando copriva
i due anni 2003/2004 e
2004/2005 per cercare di
premiare tutti i meritevoli,
cercando ulteriori risorse
all’interno del bilancio comunale stesso.
L’assessore alla cultura
Dott. Angelo Mocchetti ha
consegnato l’attestato ai
seguenti studenti:
Casati Ermes, Casati Roberto, Colombo Annalisa,
De Servi Alessandra, Rai-
p artecipare
PERIODICO
BIMESTRALE
D’INFORMAZIONE
LOCALE
RESCALDINA
Fondato nel 1971 - Periodico locale d’informazione
Direttore responsabile: MORENO TRACCHEGIANI
Consulenza editoriale,
impaginazione, stampa e pubblicità:
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Via P. Picasso 21/23 - Corbetta (MI) - tel. 02.972111
N. 163
Registrazione Tribunale di Milano 7 luglio 1971, n. 246
La tiratura del numero è stata di 5.500 copie
Anche questo numero del periodico comunale
“Partecipare” è consultabile e scaricabile
dal sito istituzionale dell’Amministrazione
Comunale, www.rescaldina.org
mondi Alessandro, Squizzato Giorgia, Verriello Mattia,
Zaffaroni Cecilia, studenti
che hanno frequentato la
scuola media nell’Anno
Scolastico 2003/2004;
Bonvicini Davide, Carminati Eleonora, Colombo Silvia, Dalmasio Valentina,
Di Pierro Riccardo, Giani
Viola, Longobucco Lucia,
Plebani Valentina, Rivas
Natalì, Santarsiero Anna,
Senestrati Matteo, Tesfai
David, studenti della scuola
media nell’Anno Scolastico
2004/2005;
per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori dell’Anno Scolastico
2003/2004, Caimi Erica,
Cammerino Eva Vittoria,
Casati Alessandra, Colombo Fabrizio, Cozma Izabela, Cribioli Francesca,
Crugnola Gianluca, Diani
Marco, Gasparri Arianna,
Gasparri Federica, Genoni
Simona, Locci Laura, Monti
Mirco, Piran Chiara, Pogliana Alessandra, Raimondi
Alessandra, Re Barbara,
Re Calegari Gloria, Rotondi
Stefania, Voltan Stefano,
Zaffaroni Alice, Zaffaroni
Paolo, Zannini Stefania;
infine gli studenti dell’Anno
Scolastico 2004/2005 che
hanno frequentato le scuole superiori, Casati Alessandra, Cozma Izabela, Cribioli
Cristina, Cribioli Francesca,
Crugnola Gianluca, Galli
Alessio, Gasparri Arianna,
Gasparri Federica, Guzzetti Emanuele, Locci Laura,
Piran Chiara, Pogliana Alessandra, Raimondi Alessandra, Raimondi Alessandro,
Re Barbara, Re Calegari
Gloria, Rotondi Stefania,
Squizzato Giorgia, Tesfai
Ivan, Verriello Mattia, Voltan
Stefano, Zaffaroni Alice,
Zaffaroni Paolo.
La scuola, la cultura, lo studio rappresentano un’occasione, risorsa della vita. A
tutti gli studenti che hanno
saputo cogliere in pieno la
possibilità con i conseguenti risultati auguri e arrivederci all’anno prossimo.
L’Ufficio scuola
Lascia QUI
il tuo articolo
per Partecipare
Ricordiamo che gli articoli per Partecipare possono essere lasciati nelle
apposite cassette presso:
Biblioteca Comunale di Rescaldina
Atrio del Palazzo Comunale
Scuole Elementari di Rescalda e Rescaldina
Scuole Medie di Rescalda e Rescaldina
Oltre agli articoli è possibile depositare domande
specifiche (rivolte agli amministratori, associazioni o al
C.d.R.), annunci economici (o di altra natura), nonché
commenti e suggerimenti.
• Gli articoli non devono superare le 60 righe
(2 cartelle dattiloscritte).
• Le lettere devono essere firmate.
• Il termine ultimo di consegna per il prossimo numero
è il 20-05-2006.
partecipare • 2
ATTUALITÀ
La cenerentola della TV: la cultura
Si fa un gran parlare di cultura in
televisione; tutti ne parlano ma
nessuno la fa, salvo pochissime
eccezioni: SuperQuark (3, di P.
Angela); La macchina del tempo
(4, di A. Cecchi Paone), Passaggio
a Nord-Ovest (1, di A. Angela), Geo
& Geo (3, di L. Colò).
Sono essenzialmente quattro i
motivi per cui non si fa cultura in tv
in un momento in cui tutti i grandi
editori escono con allegati di arte,
storia e perfino un’enciclopedia
per soddisfare la sete di sapere
del pubblico:
a) alla Rai corre voce che ci sia
un divieto politico dall’alto di
fare cultura, così gli italiani
sono più ignoranti e quindi
più facilmente manovrabili
politicamente; benché sembri incredibile, questa prima
ragione trova conferma nei
fatti: perché mai altrimenti si
sarebbe eliminato precipitosamente il programma Il fatto
di Enzo Biagi che era il miglior
programma della televisione?
Tutte le cose buone o interessanti culturalmente vanno in
onda ad orari impossibili, in
tarda serata o addirittura di
notte, come ben sanno quelli
che soffrono di insonnia;
b) perché non potendo essere
interrotte da spot pubblicitari,
le cose culturali rendono meno in termini commerciali;
c) perché gli addetti di tutte le
televisioni non hanno la preparazione culturale necessaria;
credo che per lavorare in tv,
non sia richiesto neppure
il diploma di scuola media
superiore, non parliamo poi
delle lingue straniere; che io
sappia, solo Baudo è laureato;
per lavorare in tv, andrebbero
richieste una laurea e almeno
due lingue;
d) spesso chi sa le cose, professori, esperti, ecc. non ama
apparire, è timido e forse teme
in televisione di sciupare in pochi minuti il lavoro di un’intera
vita.
Escluderei nel modo più categorico che non si faccia cultura
perché gli italiani sono ignoranti
e cretini e non la gradiscono,
come dice qualcuno; quando c’è
una buona trasmissione come la
Bohème di Puccini con Pavarotti,
Bambi, o Schindler’s List e la
lettura di Dante di Benigni tutta
l’Italia la guarda, ma è che le cose
buone sono pochissime: dove
sono la buona prosa? L’opera?
I film d’autore? I concerti? Le
mostre? I documentari artistici?
cercate sul palinsesto notturno,
lì forse li trovate.
Si spendono miliardi per porcherie americane quando in Italia
abbiamo a disposizione i migliori
registi del mondo, i giovani non
conoscono neppure i film di Pietro Germi, Pasolini, Visconti,
se non attraverso le cineteche.
Attori straordinari come Gabriele
Ferzetti, Gino Cervi, Amedeo
Nazzari e Carlo Ninchi, sono
ignoti al pubblico giovane; oggi
va di moda la volgarità, la banalità, il disacculturamento totale,
basterà un solo nome per tutti,
ENRICO PAPI. Io ho redatto una
pagella scherzosa ma non troppo,
ma non da esperta, bensì da
assidua telespettatrice della tv,
che riporto qui di seguito:
Pagella della TV
La TV delle lacrime
Voto: 3
Stranamore, Canale 5
Carramba, RAI 1
Per tutta la vita, RAI 1
Chi l’ha visto, RAI 3
C’è posta per te, Canale 5
Amici, Canale 5
Uomini e donne, Canale 5
La TV spazzatura: ignoranza,
volgarità, sensazionalismo
Voto: 4
Casa Rai 1
Verissimo, Canale 5
Dom & Nicka in, RAI 1
Buona Domenica, Canale 5
Maurizio Costanzo Show, Canale 5
Sarabanda, Canale 5
Varietà vari
La vita in diretta, RAI 1
La TV dell’arroganza
Voto: 5
Striscia la notizia, Canale 5
Sfera, LA7
Torno sabato, RAI 1
I processi di Biscardi (lunedì e
venerdì), LA7
Forum, Rete 4
TV sufficiente
Voto: 6
Solaris, Rete 4
Gaia, il pianeta che vive, RAI 3
Porta a porta, RAI 1
Geo&Geo, RAI 3
Elisir, RAI 3
La storia in prima serata, RAI 3
Domenica del villaggio, Rete 4
Mattina in famiglia, RAI 2
Uno mattina, RAI 1
Mela verde, Rete 4
Oasi, LA7
Piazza Grande, RAI 2
Passaparola, Canale 5
L’Italia sul 2
Il commissario Rex, RAI 1
Linea blu, RAI 1
TV buona
Voto: 7
Blob, RAI 3
La macchina del temo, Rete 4
Alle falde del Kilimangiaro, RAI
3
Serial storici: Garibaldi, Augusto,
La rivoluzione francese, RAI 1
Cominciamo bene - Prima, RAI
3 (attualità e cultura con Pino
Strabioli)
Cominciamo bene - Storie, RAI 3
con Corrado Augias
TV ottima
Voto: 8-9-10
SuperQuark, RAI 1
Passaggio a Nord Ovest, RAI 1
Ulisse - il piacere della scoperta,
RAI 3
Stargate, LA7
Cinquanta, RAI 3
Frontiere dello spirito, Canale 5
Scanzonatissima, RAI 2
TV eccellente
Voto: 10
Passpartout, RAI 3, di e con Philippe Daverio
TV dei ragazzi
Voto: 8 OTTIMA
L’albero azzurro, RAI 2
Bravo bravissimo, Rete 4
Cartone animato giaponese “Anna dai capelli rossi”, RAI 1
TV dei ragazzi
Voto: 7 BUONA
Disney club, RAI 2
Zecchino d’oro, RAI 1
Art Attack, RAI 2
TV dei ragazzi
Voto: 5 INSUFFICIENTE
Melavisione, RAI 3
Non classificabili
Tutti i reality show sono ugualmente esecrabili e disgustosi,
intendo:
Grande Fratello, Canale 5
L’isola dei famosi, RAI 2
Music Farm, RAI 1
La fattoria, Italia 1
Il ristorante, RAI 1
Ritorno al presente, RAI 1
L’isola dei famosi (2)
Sono poche le sufficienze e pochissimi i volti alti; uno dei voti
massimi va dato al programma
Mondo 3 di Guido Davico Bonino,
che naturalmente è andato in onda alle dieci e trenta del mattino
così nessuno ha potuto vederlo.
Ecco un classico esempio dei
motivi sopraelencati per cui non
si fa cultura; infatti ci sono pochi
buoni programmi, e qui vorrei
dire due parole sull’Auditel, che
è chiaramente un imbroglio, in
quanto registra l’accensione ma
non l’ascolto dei televisori e questa è una truffa perché la gente
chiacchera, telefona, mangia,
fa l’amore e perfino esce col
televisore acceso, e quindi NON
ascolta. Quindi l’Auditel non sempre coincide con l’ascolto. Quando
si fa un riscontro serio dell’ascolto, come ha fatto Telesogni (3, il
30 marzo 1998) i risultati per la
cricca demagogica di Telesogni,
che di solito indice televoti demenziali tipo “La Juve è signora
o signorina?” (6 gennaio 1997), o
“Un anno si scrive con uno o due
apostrofi?” (25 dicembre 1996),
la risposta di Broccoli, dopo che
Ferretti ha spiegato che se il
sostantivo che segue è maschile,
l’apostrofo non occorre, mentre
se è femminile sì, è stata che
di apostrofi ce ne vogliono tre,
confondendo, così, totalmente le
idee ai telespettatori. Per questo
tipo di disinformazione culturale,
io istituirei il reato di favoreggia-
mento dell’ignoranza, con multe
severissime, perché è molto
grave che chi ha a disposizione
un mezzo pubblico e quindi ha
una grossa responsabilità, lo usi
in modo così improprio. Quando
invece si fa un televoto serio, come “Qual è il peggior programma
della televisione?” il risultato è
TOH! Guarda un po’, chi l’avrebbe
mai detto!:
1° Stranamore 7.952 voti
2° Carramba 3.698 voti
3° Per tutta la vita 1.392 voti
4° I fatti vostri 1.178 voti
5° Forum 582 voti
Ma allora, come la mettiamo
con l’Auditel che li dava fra i
programmi più seguiti? Vi invito
a ricontrollare la mia pagella
scherzo ma non troppo: Castagna, Stranamore voto 3. Vedi
anche l’articolo “A fil di rete” di
Aldo Grasso, Corriere della sera
2 aprile 19... Viene anche fatto
di pensare che la gente non è poi
così cretina come si dice, perché
sa distinguere il valore delle cose
al di là degli strombazzamenti dei
media e dell’Auditel imbroglione!,
Telesogni, che purtroppo non c’è
più, poteva essere una buona
trasmissione e molto utile se
invece di criticare con sufficienza
e in modo sarcastico le cose peggiori avesse indicato quali sono le
cose migliori da vedere, facendo
così da guida ai telespettatori, e
contribuendo così a migliorare il
livello culturale degli italiani, ma
questo non interessa, si preferisce rischiare l’incriminazione per
“favoreggiamento dell’ignoranza”! È pure inaudito che non ci
sia una buona trasmissione nei
week-end; forse si considerano
gli italiani tutti nababbi ricchi
sfondati, ignoranti con seconde
e terze case che non hanno
tempo di guardare la televisione.
Vi erano però due eccezioni, il
programma Sereno variabile di O.
Bevilacqua e Made in Italy (1, di F.
Fazzuoli), ovviamente sparito, che
aveva il merito di avere riproposto
le cose belle italiane, e andava
in onda il sabato pomeriggio.
Infatti, se si considera che l’Italia
possiede il 75% del patrimonio
artistico mondiale, risulta chiaro
che proprio nell’arte si trovano
piacere, bellezza e occasioni di
lavoro, tutte cose di cui si ha
estremamente bisogno. È anche
vergognoso che d’estate passino
solo minestroni riscaldati (Il meglio di..., Schegge di..., Frammenti
di..., ...Story che sta per replica),
infinite repliche e vengono aboliti
tutti i sia seppur scarsi programmi
abituali; di alcuni programmi è
una versione estiva, come Uno
mattina estate chiaramente più
scadente di quella invernale. Non
è chiaro se siano gli addetti alla
tv ad aver bisogno di sei mesi di
vacanza, o se si pensi in alto loco
che siamo noi italiani ad averne
bisogno! La realtà è che buona
parte degli italiani non va affatto
in vacanza, o se ci va ci va per
i graPreventiv
tuiti
alizzati
e person
Via Mazzini, 2 - 20027 RESCALDINA
una o due settimane all’anno,
e anche in questo periodo per
motivi economici o di salute molti
non possono uscire, e il meglio
che possono sperare di vedere è
un vecchio film in bianco e nero,
a volte magari anche barboso,
invece di una bella commedia
musicale americana o dell’ottimo cinema neorealista italiano.
Propongo di pagare metà canone,
visto che la tv ha programmi solo
per sei mesi l’anno. Un cenno a
parte meritava, nel panorama
televisivo italiano, il programma
di Sgarbi Sgarbi quotidiani, voto
9, che era molto bello; Sgarbi è
a tutti gli effetti un grande uomo
di televisione. In due anni di
attenta osservazione, non ho
mai riscontrato nessun errore nel
suo italiano, che è impeccabile,
fluente, godibilissimo; qualche
lacuna ce l’ha nelle lingue straniere e nel diritto, ma non si può
sapere tutto. Di Sgarbi a volte
può urtare il tono provocatorio,
quasi arrogante ma si tratta solo
di forma dovuta alla giovane età,
al carattere impetuoso e irruente,
alla vibrante passione politica e
civile; la sostanza è di grande rispetto per i telespettatori, trattati
da pari a pari, come persone intelligenti, se confrontati col trattamento riservato ai telespettatori
dall’accoppiata Ferretti-Broccoli,
Telesogni 3 gennaio 1997, quando Ferretti propose un televoto al
buio, dando due numeri senza
spiegare né il motivo, né l’oggetto
della telefonata, e dicendo poi
“questo è il voto per il partito
degli astenuti e degli imbecilli” e
Broccoli replicò “c’è sempre un
partito degli imbecilli”. Per una
strana coincidenza, a proposito di
imbecilli venne menzionato Mike
Bongiorno, che amava andare a
prendere tutti i personaggi all’aeroporto, e qualcuno disse “Arriva
Goya” (famoso pittore spagnolo
dell’800) e Bongiorno replicò
“Allora vado io a prenderlo!”.
Ma Bongiorno non è affatto imbecille, a volte non sa le cose
europee, come noi non sappiamo quelle americane, e non fa
meraviglia che a dire questo sia
Broccoli che è ben noto per la sua
bruttezza, malignità e invidia più
che per la sua cultura, che nel suo
caso è solo erudizione; perfino
Ferretti ha dovuto riprenderlo dal
vivo più volte dicendogli “Broccoli,
basta con le citazioni latine!” che
lui infila più o meno a proposito
in ogni momento. In due anni di
attento esame, gli ho sentito dire
solo cose ragionevoli: 1) “In tv ci
si bacia molto e ci si ama poco”;
2) “Io ho in comune con la collega
Lasagna un cognome culinario”;
per lo più dice sciocchezze e
assurdità, tipo: “I 3 Re Magi
sono cinque” (6 gennaio 1997);
“Abbasso gli astrologi, non se ne
può più! Abbacchio ascendente
cotechino” (2 gennaio 1997),
“Le regole di grammatica sono
fatte per trasgredirle” (10 aprile
1997).
Ho selezionato per voi qualche
“perla” dei nostri personaggi
televisivi, per il mio e il vostro
divertimento:
- 2/1/97 Beato fra le donne
alla finalissima Bonolis dice:
“Qui c’è il grande teatro delle
Vittorie che ci aspetta con
grande sfolgoro”.
- 10/12/96 Luna Park Anna
Falchi dice: “Sono pronta a
smentire le vostre bugie se
voi lo sappiate”, poi si infila un
paio di occhiali e dice: “Così
sembra che sono un’intellettuale”.
- 19/12/96 Luna Park Rosanna Lambertucci legge questa
domanda al concorrente: “Chi
era Gengis Khan?” e gli chiede
di scegliere fra le seguenti
risposte: a) un colluttorio per
le gengive contro il tartaro; b)
un conduttore; il concorrente
risponde esattamente dicendo
che era un condottiero.
- Licia Colò (Geo&Geo) è rimasta
famosa per aver detto in data
che non ricordo “Ieri piovò”,
e inoltre definisce una bimba
di due anni che ha molto viag-
giato a seguito di due genitori
spericolati in Canada, un’avventuriera.
- 2/1/97 Italia sera Luca Giurato, risponde a Carmen Russo
che gli chiede se preferisce le
donne magre o grasse, “A me
piace la Cindy Crawford, con
tutte le cose al suo posto”.
- 3/1/97 a Quaranta primi con
Raffaella, la Carrà dice dopo
aver parlato per un momento
di un CD-Rom su Federico II
di Svezia “Adesso facciamo
qualcosa di meno culturale
ma più divertente”.
- 8/1/97 a Italia mia benché
Giordano Bruno Guerri spesso
spara delle assurdità tipo “La
cultura latina è femmina, ha
il senso del dramma, solo le
cose cupe sono importanti”.
Il 9/1/97 disse “Nella guerra
civile americana, se avesse
vinto il Sud, oggi potremmo
comprarci Eddie Murphy e
Naomi Campbell”.
- 20/1/97 a Uno Mattina durante la presentazione di persone del circo e di un piccolo
dromedario, la Azzariti dice
“Ci piacerebbe se la gente del
pubblico dassero un nome al
piccolo dromedario”.
- 4/2/97 a Telesogni è presente
Silvana Giacobini, direttore di
Chi e Broccoli dice: “La Giacobini può essere considerata un
esempio di cultura - parola di
Togliatti”. Commento di Ferretti
“Ma dai Broccoli! Togliatti si
riferiva alla trasmissione...
giacobini” andata in onda il
6/3/92.
- 30/4/97 Carlo Conti chiede a
un concorrente al Luna Park:
“Lei di cosa si occupa?” risposta “Di diagnosi prenatali”,
“Cioè?”, “Cerchiamo di scoprire le malattie dei bambini
che nascono”, e Conti dice:
“Credevo che fosse perché
veniva prima di Natale”.
- 26/9/97 TG4 dice: “Scalfaro è
a Brescia, sulla facciata della
cattedrale c’è molta gente che
attende il capo dello stato”.
- 12/11/97 a Tema di Paolo
Fabbri, già direttore dell’Istituto
Italiano di cultura di Parigi,
parlando del funerale di Diana
dice: “È una perfetta scenografia: da una parte i cattivi e la
famiglia reale, dall’altra i buoni,
cioè Diana e Madre Teresa di
Calcutta, che lei ha cercato di
divulgarle”.
Sugli errori degli stranieri, più
scusabili perché non sono italiani,
ci vorrebbe un’altra puntata, che
farò se questa vi sarà piaciuta.
Ricordo per chi fosse interessato che dopo anni di silenzio
la RAI ha finalmente messo a
disposizione due numeri per
il servizio opinione Risponde
Rai 199.123.000 (in seguito
scegliere fra le varie opzioni 2 e
9); non sono totalmente gratuiti
come sarebbe auspicabile ma
è meglio di niente. Gratuito è
invece, il servizio opinioni Fininvest (199757782). LA7 mette a
disposizione il numero telefonico 06.355841. Raccomando di
usarli per critiche e suggerimenti,
altrimenti non ci saranno più
scuse se la TV è cattiva, potrete
dire solo mea culpa!
Prof. Maddalena Capasso,
docente universitaria (IULM),
scrittrice, co-autrice dei più famosi testi di inglese degli ultimi
vent’anni,
Cross Sections del 1978 e Guidelines to the appreciation of
British and American literature
del 1994, entrambi editi dalla
Ghisetti e Corvi, e quest’ultimo
attualmente in adozione nelle
scuole italiane e di prossima
distribuzione negli USA.
NOTE:
1) La nostra televisione si distingue per tentativi di finta
democrazia con televoti spesso truccati in cui viene data la
finta possibilità di scegliere:
finta perché uno dei numeri
telefonici dati è disattivo, o perché staccato o perché sempre
occupato.
3 • partecipare
ATTUALITÀ
Musica per la vita
Anno nuovo, tempo di bilanci.
Visto che il 2006 è ancora
all’inizio vorrei augurare a
tutti un rinnovamento positivo ed effettivo nell’ambito
delle proprie relazioni sociali
e personali.
Ricordo con piacere la manifestazione che abbiamo
organizzato lo scorso 4 settembre a Rescaldina: 1°
Gioa’s Tuning Day. Mi auguro, impegnandomi personalmente, di riuscire a ripeterla
anche quest’anno. Conto
sulla collaborazione del Comune di Rescaldina e sulla
numerosa partecipazione di
ragazzi/e con le loro auto e
la musica. Per chi non aveva
assistito alle premiazioni
della gara, la manifestazione
è stata dedicata a Gioacchino Fontana, un caro amico
scomparso il 17/10/04 per
un incidente in moto. Abbiamo voluto radunare un gruppo di giovani appassionati,
come lui, di auto elaborate,
sia nell’estetica che negli
impianti audio, per poterlo
ricordare e soprattutto perché tutti potessero riflettere
sull’importanza della vita.
Gareggiare stando fermi ed
esultare per una coppa, senza dover correre e superare
Pollution Battiato: gli esordi
Nella foto: il musicista GianFranco D’Adda, il vicesindaco Dott. Mocchetti,
il musicista GianFranco Mocchetti e la cantante Silvia Perlini
nessuno. Per questi motivi
l’invito è riaperto a tutti, probabilmente l’appuntamento
si svolgerà ancora nel mese
di settembre. Come nella
passata edizione, avremo
ancora l’appoggio di alcuni
sponsor, grazie ai quali renderemo l’incontro più interessante. In palio ci sono: circa
40 coppe, tanta musica, un
bel giro per il paese con le
proprie auto e tanto divertimento. Vi verrà solo richiesto
un piccolo contributo che
andrà a coprire parte delle
spese previste. Mi auguro
dunque che questo progetto
possa andare avanti e, col
tempo, perfezionarsi e arricchirsi di eventi e presenze.
Arrivederci a presto e buona
musica a tutti!
Alessandro Uboldi
Spazio scout e non solo...
Una proposta
divertente per la
domenica ecologica
Il Gruppo Scout Rescaldina
1 e gli educatori dell’oratorio
Don Bosco hanno invitano
tutti i bambini a partecipare
alla giornata di domenica 26
febbraio presso l’Oratorio
Don Bosco. Agli interessati
di controllare il nostro sito
www.rescaldina1.tk .
Attività
di Quaresima
Sabato 18 marzo dalle ore
14 alle ore 17 presso la
nostra sede di via Tintoretto
n° 2.
GEOM.
Bonsai
ANLAIDS
Sabato 15 e domenica
16 aprile, il Gruppo Scout
Rescaldina 1 gestirà un
banchetto ANLAIDS (Associazione Nazionale alla
Lotta contro l’AIDS) per la
manifestazione nazionale
“BONSAI AID AIDS” (vendita
di bonsai il cui ricavato verrà
utilizzato dall’Associazione
a sostegno dei loro progetti),
nella Piazza della chiesa a
Rescaldina.
zione comunale che ci ha
recentemente consegnato
le chiavi dei locali di via
Tintoretto, 2, la nostra sede
ufficiale. Avvisiamo, pertanto, che la segreteria è già
attiva: tutti i giovedì del mese (ore 20,30/21,30). È nostra intenzione inaugurare
la sede con tutti coloro che
fossero interessati e con
“i curiosi”: prestate quindi attenzione alle nostre
prossime comunicazioni e
iniziative pubblicizzate sul
nostro sito!
Cogliamo l’occasione per
ringraziare l’Amministra-
La Comunità Capi
Rescaldina 1
W la sede
• Fornitura pavimenti e rivestimenti
interni ed esterni di ogni genere, con
posa in opera eseguita da personale
specializzato.
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Deposito/Esposizione: Via XXIX Maggio, 8
Tel. e Fax 0331.46.41.15 - Rescaldina (MI)
Tra la fine degli anni ’60 e i
primi anni ’70 la musica fu
attraversata da una grande
esplosione di creatività,
genialità, fantasia, voglia
di raccontare, confrontarsi,
riunirsi e tante, tante altre
cose ancora che in fondo
volevano dire una sola cosa: dialogare. A Rescaldina
questa esplosione diede un
frutto che si rivelò buono: la
Battiato Pollution. I membri
fondatori di questo gruppo furono tre: GianFranco
Mocchetti detto Gianni che
è chi vi scrive, GianFranco
D’Adda e Franco Battiato.
Fu un percorso meraviglioso
e per certi versi irripetibile.
GianFranco ed io vivemmo
delle peripezie inenarrabili
ed è proprio il caso di dire: ci
vorrebbe un libro. Ma in questa sede dirò solo poche
cose essenziali. La prima,
per me la più importante,
che conobbi GianFranco
D’Adda quando suonava
in un gruppo denominato
New Vox ed io in un gruppo
chiamato Golden Boys. La
percezione fu immediata.
Stessa visione della vita,
gusti musicali simili, la
voglia di fare incrollabile.
Fondammo i Cristalli Fragili
(il nome derivava dal fatto
che i genitori di GianFranco avevano un negozio di
articoli casalinghi), che
dopo l’incontro con Battiato divennero i Pollution.
La seconda che il nostro
impresario di allora, il Sig.
Guidi di Busto Arsizio (oggi
si dice Manager) ci fece
conoscere Franco Battiato
il quale accettò subito la
nostra collaborazione. La
terza che Franco Battiato
divenne Franco Battiato anche grazie al nostro lavoro
di gruppo; questo comprese tante notti in bianco di
lavoro, prove di gruppo ed
una quantità di viaggi impressionante. La quarta ed
ultima che quando semini
qualcosa di buono rimane
buono per sempre. I quattro
dischi, definiti sperimentali,
di Franco Battiato con i
Pollution e cioè: Fetus, Pollution, Sulle Corde di Aries
e Clic hanno tracciato una
via che la stampa europea
ha definito “pionieristica”
Gianfranco Mocchetti
Trovato un porcino da record:
pesa 1 kg e mezzo e vale 150 euro
Lo spettacoloso panorama
che si gode da Prato Valentino, località sopra Teglio
in provincia di Sondrio, ha
fatto di recente da cornice
ad un ritrovamento davvero
eccezionale. Domenica 30
ottobre il rescaldinese Massimo Landonio si trovava
proprio a Prato Valentino
per trascorrere una giornata di relax. Approfittando
del clima mite Massimo
Landonio ha deciso di fare
una passeggiata nei pressi della baita dove aveva
pranzato: “Sono un appassionato di funghi porcini
- ha raccontato - e conosco
molto bene la zona. La
stagione di raccolta era già
terminata ma ho voluto co-
munque dare un’occhiata
in un angolo di bosco che
non dista molto dalla baita.
È stata davvero una grande
sorpresa: tra i fili d’erba
faceva capolino un porcino
dalle dimensioni davvero
insolite. L’ho raccolto e
portato al ristorante della
baita per farlo pesare e la
bilancia ha riportato 1 kilo
e 520 grammi. Mi sono
stati offerti 150 euro per
questo porcino ma non ho
avuto dubbi, l’ho tenuto e
cucinato. Ho preparato una
cena per sette persone
utilizzandolo interamente,
parte con le tagliatelle con
panna, e parte fritto, utilizzando per la panatura ben
sei uova”.
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dando a Sulle Corde di Aries
l’impronta del capolavoro di
un genere etichettato “progressive tecnologico”.
Così un giorno dell’anno
2004 ho riaperto il cassetto. Rivisto gli spartiti
di quelle musiche. Le ho
riarrangiate e con l’aiuto di
altri musicisti le ho rimesse
su disco. Poi ho telefonato a
GianFranco che, come allora, mi ha dato la sua incondizionata disponibilità sul
da farsi. E come per incanto
ci siamo ritrovati in quel
clima mitico, con la stessa
voglia di fare incrolIabile.
Grazie GianFranco. Ora stiamo rifondando i Pollution
e cercheremo di portare
questo clima a conoscenza
di chi verrà ad ascoltarci.
Ciao Rescaldina. Ti ho vista
rurale, industriale e oggi
verso una nuova trasformazione. Dentro di me ci sei
e ci sei sempre stata. Ciao
GianFranco, vecchio amico
mio. Che Dio ti benedica.
Vi saluta uno di Rescaldina.
Gianfranco Mocchetti detto
Gianni.
Massimo Landonio
mostra orgoglioso il
porcino da un chilo e
mezzo
partecipare • 4
ATTUALITÀ
A scuola a piedi
Educazione all’uso del denaro
Ossia: chi lo fa viene pagato
REPETITA IUVANT. Dicono
i latini.
Cioè: tornare su un argomento può essere di utilità
comune. Mi riferisco al mio
articolo scritto sul Partecipare del numero precedente
a questo, circa l’andare a
scuola a piedi.
Il sottotitolo di questo scritto
per metà è vero, per metà
no. Innanzitutto debbo riferire che ho avuto tanti consensi, ma a parole. Come a
dire: tutti d’accordo; sarebbe bello; lo desideriamo;
meno male che se ne parla;
e via dicendo. Però!
C’è sempre un però! Chi
comincia? Chi per primo
lascia a casa l’auto? Chi
per primo prende per mano
il piccolo e lo accompagna
alla scuola? Stiamo a vedere nei prossimi giorni!
Mi viene alla mente una
storia di autore ignoto che
ritrascrivo. Vale per questo
argomento, ma potrebbe valere per tante altre cose.
Questa è la storia di quattro
persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno,
Nessuno.
C’era un lavoro urgente da
fare e Ognuno era sicuro
che Qualcuno lo avrebbe
fatto. Ciascuno avrebbe
potuto farlo, ma Nessuno
lo fece. Finì che Ciascuno
incolpò Qualcuno perché
Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.
Chi comincia? Questo è il
problema.
Ricevo una comunicazione da due mie colleghe
insegnanti, - quindi fonte
verificabile per chi fosse nel
dubbio -, che i Comuni hanno
ricevuto dalla provincia di Milano un progetto chiamato
PEGASO, con sottotitolo:
Andiamo a scuola senza la
macchina; progetto che io
chiamerei PIEDIBUS. Questo progetto prevede ore di
studio; ore di sensibilizzazione degli insegnanti delle
scuole interessate; ore di
coinvolgimento degli alunni
con opportune informazioni;
ore di informazione dei genitori nelle sedi e nelle riunioni
opportune; ore di confronto
con la Polizia locale, e con
l’Assessore competente
alla viabilità; quindi ore che
hanno un costo. Di conseguenza, come si fa per ogni
progetto serio che si rispetti
è previsto un finanziamento.
Appena saputo del finanziamento tutti si sono attivati:
ragazzi, vigili, genitori, insegnanti, verdi, ecologisti, e
quant’altri hanno intravisto
un vantaggio... non solo
economico. Addirittura sta
partendo una pubblicità
fatta dagli sponsor perché
ogni bambino si munisca di
uno zainetto portalibri con
rotelle, da trainare e non
da caricarsi sulle spalle.
lo dico: perché a fronte di
qualche soldo, di colpo, diventiamo tutti più sensibili e
interessati? Non potremmo
capire le cose senza costi
aggiuntivi per la collettività?
Ma, tant’è!
don Gianni
parroco di Rescalda
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Un’importante iniziativa che ha visto
collaborare i gruppi della Parrocchia di
Rescaldina e le Istituzioni del territorio:
ente locale e scuole
Venerdì 20 gennaio presso
l’Auditorium di Rescaldina si
è tenuta un’importante Conferenza sull’uso del denaro.
La Caritas Parrocchiale di
Rescaldina ha rilevato anche sul nostro territorio il
problema crescente dell’indebitamento delle famiglie,
dovuto in parte alla situazione economica generale, ma
in parte anche a costumi di
vita consumistici imposti
dall’incalzare dei mezzi pubblicitari, compresa la spinta
a consumi su credito.
Pesanti a volte i risvolti problematici conseguenti, non
escluso il rischio di ricorso
all’usura. Alla Conferenza
hanno partecipato:
Dott. Luciano Gualzetti - Vice
Direttore Caritas Ambrosiana e Presidente della Fondazione S. Bernardino;
Mons. Carlo Galli - Prevosto
di San Magno e Decano del
decanato di Legnano;
Dott. Paolo Magistrali - Assessore ai Servizi Sociali del
Comune di Rescaldina;
Dott. Prof. Angelo Mocchetti
- Assessore alla Cultura del
Comune di Rescaldina;
Dott.ssa Anna Restelli
- Dirigente Istituto Omnicomprensivo “Alessandro
Manzoni” di Rescalda;
Dott. Prof. Mauro Tarlazzi
- Dirigente Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri” di
Rescaldina;
Dott. Saverio Clementi Direttore del settimanale
“Luce”;
Don Francesco Pelizzola
- Parroco Pro-tempore e
Presidente della Caritas di
Rescaldina.
L’iniziativa ha riscosso un
buon successo.
Il tema è senz’altro vasto
e con molte implicazioni.
L’occasione potrebbe essere la prima di altri appuntamenti.
L’Ufficio Cultura
Educazione all’uso del denaro
Numerosa la partecipazione alla conferenza che si è
tenuta Venerdì 20 Gennaio
2006 nell’Auditorium comunale di Rescaldina (MI),
sull’“Educazione all’uso
del denaro”. E qualificati
i relatori.
Dopo l’introduzione del nostro Parroco e Presidente
della Caritas di Rescaldina,
Don Francesco Pelizzola,
relatore principale è stato il Vice-Presidente della
Caritas Ambrosiana, dott.
Luciano Gualzetti, che è anche Presidente della Fondazione S. Bernardino, recentemente nata a sostegno
delle vittime dell’usura. Poi
Mons. Carlo Galli, Decano
del decanato di Legnano, i
Dirigenti degli Istituti Scolastici Omnicomprensivi
di Rescadina e Rescalda,
Dott. Prof. Mauro Tarlazzi e
Dott.ssa Anna Restelli, gli
Assessori alla Cultura e ai
Servizi Sociali del Comune
di Rescaldina, Dott. Prof.
Angelo Mocchetti e Dott.
Paolo Magistrali. Moderatore dell’incontro è stato
il giornalista direttore del
settimanale “Luce”, dott.
Saverio Clementi.
La conferenza proposta
dalla Caritas Parrocchiale
ha avuto origine dal rilevamento, anche nel nostro
Centro di Ascolto, dell’aumento della povertà tra la
gente comune. A causa
del peggioramento della
situazione economica generale, ma spesso a cattivo
uso del denaro che genera
situazioni di povertà relativa, non vera, generata
dalla spinta martellante
dei media al consumismo
e all’acquisto su debito,
per tenere modelli di vita
non sostenibili. Situazioni
che sempre fanno vivere
male e a volte portano tra
le braccia dell’usura.
Gli interventi, sempre competenti, non solo non hanno
potuto essere esaustivi su
argomenti così complessi,
vasti e dalle molte sfaccettature, ma hanno fatto
emergere la necessità di dibattere questi temi ulteriormente anche in altre sedi.
L’elevato numero di relatori
ha portato ad un’ora tarda
che ha impedito il dibattito
con il pubblico e la possibilità di sviscerare gli argomenti esposti: si sarebbe
potuto discutere sul fatto
che... con milleottocento
euro al mese una famiglia
con due figli e in affitto non
ce la fa, si sente povera
e deve ricorrere ad aiuti
esterni: un’analoga famiglia nelle stesse condizioni
riesce a vivere sobriamente
e con dignità. ...Un’anziana
sola con seicentocinquanta euro al mese ce la fa,
un’altra in simili condizioni
non può farcela senza assistenza sociale... Senza
abbigliamento e zainetto
firmato, il bambino/ragazzo
ha difficoltà a confrontarsi
coi compagni? ...Ci sono
condizioni per l’appartenenza al gruppo... il rischio
di transizione dal “gruppo”
al “branco” e perché? ...la
capacità di discernimento
sugli acquisti proposti dalla
pubblicità consumistica...
serve davvero? ...consumare ad ogni costo: “compri
oggi paghi domani” ...con
carta di credito a credito
...Si può vivere oggi come
si vuole o si è costretti
a vivere secondo modelli
imposti? ...Sono cose che
interessano solo chi deve
far quadrare i conti a fine
mese, o si deve parlare di
Valori veri che toccano anche le famiglie abbienti?...
Parte molto importante ha
il corpo insegnante delle
scuole locali, perché ha la
possibilità di sviluppare i
vari temi nel suo ambito con
i ragazzi, spesso vittime, e
a volte origine, insieme ai
genitori, di questi problemi.
Se succederà, se si rifletterà, se qualcuno potrà vivere
più sereno con gli stessi
soldi, la conferenza avrà
avuto successo.
Caritas Parrocchiale
Rescaldina
5 • partecipare
ATTUALITÀ
I bambini e le Pigotte
Comitato 25 Aprile
Come alcuni sanno, ogni
anno l’UNICEF coinvolge
scuole con ragazzi di tutte le età per l’iniziativa:
“Adottate una Pigotta per
vaccinare un bambino”.
Alcune sezioni della nostra
scuola “Media Ottolini” di
Rescaldina, hanno voluto
cogliere questa occasione
per fare qualcosa per quei
bambini sfortunati. Con
l’aiuto della nostra prof.
di Ed. Artistica, Adriana
Giunta, e naturalmente con
l’aiuto delle mamme, delle
nonne, delle zie, e non voglio dimenticarmi nessuno,
abbiamo vestito le Pigotte.
Come erano? Una più bella
dell’altra naturalmente.
Il giorno 4 dicembre 2005
nella piazza del nostro
paese c’è stato il merca-
Quest’anno ricorre il 60° Anniversario
della Fondazione della Repubblica
Italiana
tino dell’Artigianato e con
l’aiuto del Comune, che
naturalmente ringrazio a
nome di tutti noi, abbiamo
avuto la possibilità di avere
uno spazio tutto nostro, dove abbiamo potuto mettere
in vendita le nostre Pigotte.
Devo dire che la generosità
dei Rescaldinesi e non, ci
ha dato la possibilità di realizzare il nostro sogno e cioè
far vaccinare “tanti bambini”. Grazie, grazie, grazie,
veramente di cuore.
Devo anche dire un grosso
grazie alla Prof. Giunta, alla
mia mamma e agli alunni
che hanno partecipato alla
vendita, stando in piazza
tutto il giorno anche se
faceva molto freddo.
Grazie.
Moreno Palmisano
Informagenitori
Invito rivolto ai genitori dei nuovi iscritti
per l’anno scolastico 2006/2007 e
ai rappresentanti di classe. I servizi
comunali. Cosa sono, come sono
organizzati e modalità di iscrizione
Sabato 28 gennaio, presso
l’Auditorium di via Matteotti si è svolto un incontro
rivolto ai genitori dei nuovi
iscritti e ai rappresentanti
di classe. L’assessore alla
Pubblica Istruzione Dott.
Angelo Mocchetti, coadiuvato dal responsabile dell’Ufficio Scuola, Salvatore
Tramacere, ha illustrato i
numerosi servizi che l’Ente
Locale rivolge alle strutture
scolastiche del territorio.
Le due autonomie scolastiche di Rescaldina, l’Istituto
“A. Manzoni” e l’Istituto “D.
Alighieri”, possono contare
su servizi e risorse finanziarie all’avanguardia fra
i paesi della nostra zona.
Servizio mensa, per cui
verrà espletata una gara
europea, pre e post scuola,
progetto psicopedagogico... i servizi sono tanti
e tutti rivolti alla crescita
della persona. Arrivederci
al prossimo anno.
L’Ufficio Scuola
Mercoledì 26 gennaio si
è riunito il Comitato per la
commemorazione del XXV
Aprile. Il Comitato così composto:
Dott. Angelo Mocchetti coordinatore;
Remo Busto - in rappresentanza del gruppo consiliare
“Rescaldina Insieme”;
Lorenzo Tomasino - in rappresentanza del gruppo consiliare “Centro e Sinistra
Uniti Vivere Rescaldina”;
Ermanno Turconi - in rappresentanza del gruppo consiliare “Movimento delle
Libertà”;
Pietro Fischi - in rappresentanza del gruppo consiliare
“Lega Nord”;
Prof. Mauro Tarlazzi - in
rappresentanza delle Istituzioni Scolastiche (Istituto
Alighieri);
Prof. Magda Cerini - in rap-
stinto per sottolineare e sostenere le varie iniziative.
Liberazione e Repubblica
sono due anni portanti della
storia d’Italia.
L’Ufficio Cultura
Ipotesi di calendario
manifestazioni
“... Conoscere la Storia per
non ripetere gli errori...”
presentanza delle Istituzioni Scolastiche (Istituto
Manzoni);
Giovacchino Carli - in rappresentanza dell’ANPI;
ha passato in rassegna le
manifestazioni dello scorso
anno e ha deciso di puntare
maggiormente quest’anno
alla valorizzazione dell’idea
di Repubblica e di cui quest’anno ricorre il 60° della
Fondazione.
Il comitato si è sempre di-
27 gennaio - Giornata della
Memoria
10 febbraio - Ricordo delle
Foibe
Aprile - Gita alla Risiera/Redipuglia/Foibe
25 aprile - Festa del 25
Aprile
2 giugno - 60° della Repubblica
Agosto - Hiroshima
8 settembre - Armistizio
9 novembre - Caduta del
muro di Berlino
Le arance della salute A.I.R.C.
Anche quest’anno nella mattina di sabato 4 febbraio siamo tornati nelle piazze
con le “Arance rosse della Sicilia” un mezzo per sostenere la “Ricerca sul cancro”
per combattere i tumori più aggressivi e così mettere a disposizione della scienza
le cure più all’avanguardia.
Un ringraziamento sincero per la fiducia che ci avete dato per raccogliere i fondi
per la ricerca.
Grazie di cuore ai volontari A.I.R.C. di Rescaldina e Rescalda.
Abbiamo raccolto un totale di euro 3.885.
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orario prolungato mercoledì
dalle 13,00 alle 22,00
partecipare • 6
LETTERE
A lettera risponde...
Cineforum a Rescaldina
Abbiamo una buona struttura (auditorium)
per le proiezioni eppure la frequentazione
al giovedì del “cineforum” è scarsissima:
non più di 10-12 persone.
Lo sa l’Assessorato alla Cultura?
Forse bisognerebbe cercarne le cause: programmazione, giorno e periodo dell’anno,
informazione??? O basta che ci sia per
poterlo vantare? E quanto ci costa?
Fedele Maggioni
Risposta
Il sig. Maggioni sa benissimo che la situazione Cineforum è a perfetta conoscenza
dell’Assessorato alla Cultura che comunque in previsione della eventuale riapertura
dei Cinema di Rescalda e Rescaldina intende continuare ad investire su questa
branca di cultura sempre viva sul nostro territorio.
Sicuramente invece Il sig. Maggioni, che non vediamo certo di frequente alle proiezioni
dello stesso Cineforum..., dimentica che:
- proprio gli utenti del Cineforum hanno individuato con un questionario i titoli della
stagione 2005/2006;
- gli iscritti al Cineforum sono molti di più dei 15 di media frequentanti per la naturale
rotazione degli stessi a seconda dell’interesse del film in programmazione;
- la Siae non permette purtroppo la proiezione al pubblico di dvd/cassette delle più
importanti case distributrici delle stesse con una conseguente forte limitazione della
programmazione possibile;
- all’interno degli iscritti al Cineforum 2004/2005 si è ampiamente discusso sulla
necessità comunque di mantenere viva sul territorio un’attività di tale importanza
culturale a fronte del massiccio attacco delle anonime multisale;
- la spesa ammontante a totali euro 1.200,00 è comunque abbattuta con l’ulizzo
dei DVD messi a disposizione dal prestito bibliotecario, e se proprio vogliamo essere
cavillosi a consuntivo prevederà un investimento culturale di circa 1 euro a film a
persona.
Certi che l’interessamento del sig. Maggioni, che speriamo di vedere in un futuro
partecipe alle proiezioni del Cineforum che così superficialmente conosce, sia di
natura costruttiva per il futuro, siamo anche certi che la cultura va “seminata”, che
il pubblico va aiutato a “crescere”, che le difficoltà burocratiche ed economiche non
debbano essere causa di chiusura, ma di nuove aperture sul territorio e che senza
il Cineforum un pezzo di possibilità di riapertura dei cinema locali possa di nuovo
disperdersi.
Il Responsabile del Servizio Cultura
Salvatore Tramacere
Nevica, ma guarda come nevica!!!
Non ci vogliono lauree, corsi di formazione,
intelligenze superiori: per affrontare certe
situazioni, basta il buon senso e spirito
sociale!
Venerdì 27 gennaio le condizioni di emergenza per neve erano più che annunciate
eppure alle scuole elementari di Rescalina
non c’erano disposizioni, c’era il panico.
Mancavano alcuni insegnanti (anche se
abitano vicino...) e molti bambini vengono
respinti o trattenuti solo fino alle 12,30,
anche se i genitori lavoratori non sanno
come provvedere!
Bastava un cartello della Direzione Didattica: “Tutti i figli dei lavoratori vengono accolti
con orario normale. Gli insegnanti presenti
si organizzeranno per formare gruppi e attività anche per coloro che vorranno essere
presenti malgrado le difficoltà”.
Un’altra considerazione: la Regione Lombardia dov’era? A sciare?
Putroppo quando si perde il “senso del sociale” non succede solo che ognuno pensi
a sé, ma che anche gli altri non riconoscano
più nemmeno i loro “diritti”.
E. Angelini
Risposta
Nel precisare che i servizi Comunali (Pre/Post Scuola-Refezione-ecc.) hanno funzionato
su tutto il territorio al 100%, si prende atto che il Dirigente Scolastico dell’Istituito
Alighieri, Dr. Tarlazzi, ha ritenuto di non dover dare alcuna risposta alla lettera della
sig. Angelini.
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(“Art. 22” del nuovo regolamento)
Il cartello della discordia
Un sofferto dibattito nel Consiglio Comunale
del 30-11-05 per l’improvviso, ingiustificato,
spostamento di un cartello stradale, ha lasciato i pochi inconsapevoli spettatori presenti,
sconcertati e incuriositi. Sconcertati perché,
apparentemente, l’argomento in sé non giustificava la durezza e la durata del confronto;
incuriositi perché non si comprendeva la
scelta della maggioranza di deliberare in
Giunta Comunale l’arretramento del cartello
di inizio del centro abitato in un punto dove
non esistono edifici. Veniamo ai fatti. Ci sono
diverse strade che collegano Rescaldina ai
paesi vicini e, in prossimità del centro abitato,
dove cioè sono presenti abitazioni ed edifici
vari, viene posto il cartello di colore bianco
con il nome del paese (il cartello di colore
marrone indica l’inizio del territorio e non del
centro abitato). “Lo spostamento in periferia
di quel cartello, anche se non è giustificato
dalla presenza di edifici”, afferma l’assessore
Paolo Longo, promotore dell’iniziativa, “è
stato deciso per motivi di sicurezza stradale,
ossia, per rallentare la velocità delle auto in
un punto ritenuto pericoloso”. Questo punto
però si trova sulla via Cerro Maggiore, meglio
nota come -La strà da Scer-, adiacente ai
magazzini Auchan, in una zona dove curve
e controcurve, distanti tra loro non più di
trenta metri, impedirebbero a chiunque di
viaggiare ad alta velocità, a prescindere
dai cartelli presenti. “Perché”, si insiste dai
banchi dell’opposizione, “motivi di sicurezza
inducono a spostare proprio quel cartello piaz-
zato in una zona di sicurezza intrinseca e non
piuttosto quelli su strade più pericolose che
arrivano da Marnate, Legnano o Gerenzano?
E perché farlo senza coinvolgere, o comunque
informare, anche le opposizioni?” Il mistero
si infittisce. L’Assessore non è convincente
e non si intravedono soluzioni. La mozione
presentata dal gruppo - Centro e Sinistra
uniti (Vivere Rescaldina) - viene messa ai
voti e ottiene, come spesso accade, il voto
favorevole delle altre forze d’opposizione
(Lega Nord, Movimento Libertà), ed il voto
contrario della maggioranza. Solo successivamente, parlando con un benzinaio del paese,
ho compreso quale poteva essere il motivo
reale del contendere: - Un nuovo distributore
di benzina nell’area dell’Auchan -. È in atto,
infatti, un contenzioso giuridico tra la maggior
parte dei benzinai di Rescaldina (con tanto di
ricorso al “TAR”) e la nostra Amministrazione
Comunale. Lo spostamento di quel cartello
inserisce, di fatto, il distributore dell’area
Auchan nel centro abitato e gli consente di
trovarsi a soli 500 mt. dal distributore a lui
più vicino (fuori dal centro abitato la distanza
minima consentita avrebbe dovuto essere di
1.500 mt.). A questo punto possiamo solo
sperare che giudici e avvocati interessati alla
questione non costino troppo ai contribuenti
Rescaldinesi e che in futuro, scelte così
importanti, vengano effettuate all’insegna
della trasparenza e con il coinvolgimento di
tutti gli addetti.
Gastone Campanati
Risposta
Egregio Signor Campanati, nella forma scritta ed ancor più in quella giornalistica virgolettare sostituisce la locuzione verbale “cito testualmente” ovvero significa volere riportare
fedelmente uno stralcio oppure un intervento intero così come è stato prodotto.
Ora, nel suo articolo, ho potuto notare alcune frasi “virgolettate” ed attribuite, per l’appunto, al mio intervento in occasione del Consiglio Comunale del 30 Novembre 2005.
Non riconoscendomi pienamente in quanto da lei asserito ho provveduto a verificare il
verbale ufficiale contenente la trascrizione del sopra citato Consiglio.
Premettendo che in poche righe si rischierebbe di banalizzare il contenuto di un tema
che ha impegnato molte ore dell’attività amministrativa, mi limito a riportare quanto
trascritto in merito alla delimitazione del centro abitato, ai fini del codice della strada,
sulla strada di accesso denominata Via Per Cerro: “Per quanto riguarda lo specifico
della strada in arrivo da Cerro Maggiore - quella sì strada di accesso - la segnaletica
verticale di inizio centro abitato - ed è importante sottolineare come la segnaletica
verticale, che cita tra l’altro il consigliere (omissis), al di là degli atti, è quella che condiziona il comportamento dei conducenti - era posta, prima della delibera 194, pochi
metri prima dell’incrocio tra la Via Per Cerro e la Via Marco Polo. Quindi mentre per il
conducente, oltrepassata la segnaletica, ci si trovava nel centro abitato percorrendo
sia la Via Marco Polo sia la Via Per Cerro Maggiore, dopo la segnaletica rimaneva
il problema della condotta di guida tra la Via Marelli (che è una via di Cerro Maggiore
che termina in corrispondenza con il confine territoriale di Cerro Maggiore) ed il tratto
di via Per Cerro in Rescaldina tra il termine del territorio di Cerro (che coincide con la
fine del centro abitato di Cerro) e l’inizio del centro abitato di Rescaldina. Questo è un
caso da manuale del Regolamento di Attuazione del Codice della Strada. L’articolo 5
comma 4 del D.P.R. 16 Dicembre 1992 numero 495 “Regolamento di attuazione ed
esecuzione del codice della strada” sancisce infatti che “nel caso in cui l’intervallo tra
due contigui insediamenti abitativi, aventi ciascuno le caratteristiche di centro abitato,
risulti anche in relazione all’andamento planoaltimetrico della strada insufficiente per un
duplice cambiamento di comportamento da parte dell’utente della strada, si provvede alla
delimitazione di un unico centro abitato, individuando ciascun insediamento abitativo con
il segnale di località. Nel caso in cui due insediamenti ricadono nell’ambito di due comuni
diversi, si provvede a delimitazioni separate, anche se contigue, apponendo sulla stessa
sezione stradale il segnale di fine del primo centro abitato ed inizio del successivo centro
abitato”. In parole povere, laddove un Comune ponga la fine dell’abitato in corrispondenza del confine territoriale ed il comune confinante non possa garantire un tratto di
percorrenza stradale prima dell’inizio del proprio centro abitato che possa garantire un
triplice cambio della condotta di guida in sicurezza, si procede ad una delimitazione
unica del centro abitato, con le sole indicazioni territoriali di fine ed inizio coincidenti.
Credo si possa concordare che 150/200 metri non possano garantire di cambiare con
sicurezza la condotta di guida”. L’unico interesse dell’Amministrazione, al contrario di
quanto da Lei affermato, è rappresentato dalla necessità di evitare che i nostri cittadini
rescaldinesi, ed in generale gli utenti della strada, siano tratti in confusione durante
la circolazione stradale: infatti, come sicuramente Lei saprà, le modifiche apportate al
Codice della Strada nell’anno 2003 impongono (si citano solo a titolo esemplificativo) ai
conducenti di veicoli di circolare con luci anabbaglianti accese nonché di avere a bordo
del veicolo il giubbotto rifrangente, fuori dei centri abitati, prevedendo il pagamento di
una sanzione pecuniaria e la decurtazione di punti sulla patente in caso di violazione
(anche se il tratto di strada fuori del centro abitato fosse di 150/200 m.).
Giova infine precisare che il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, su
ricorso presentato da un solo distributore di carburante (e dal relativo gruppo petrolifero) su un totale di 5 distributori presenti sul territorio, ha già emanato una prima
ordinanza con la quale, chiamato ad esprimersi sulla richiesta di sospensiva urgente
dei provvedimenti emessi dal Comune di Rescaldina, affermando che “quanto al fumus,
ad una prima analisi degli atti pare corretta l’applicazione dei limiti relativi alle distanze
tra impianti di distribuzione nel centro abitato, che allo stato sembra rispettata (posto
che non occorre una perimetrazione e che l’area è ormai all’interno dell’area urbana,
anche in considerazione dei profili sostanziali di urbanizzazione della stessa), e che paiono
altresì correttamente calcolati i 500 metri” (estratto dell’ordinanza del TAR Lombardia
- sez. II - R. G. n. 3318/05), ha respinto tale richiesta, ed entrando, anche se in parte,
nel merito della vicenda, ha confermato la legittimità degli atti adottati dall’Amministrazione Comunale.
L’Assessore alla Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Commercio
Dott. Paolo Longo
7 • partecipare
LETTERE
Risposta a Omar Noacco
Divieti e trasporto di disabili
lo sottoscritta Giuseppina Valenti, residente in Rescaldina, via Porro n. 15, espongo
quanto segue:
La Regione Lombardia ha emanato l’ordinanza con la quale, per sabato 7.1.2006,
veniva fatto divieto di circolazione a tutti
i veicoli ad eccezione, tra gli altri, dei veicoli... per il trasporto dei disabili muniti di
tesserino e con disabile a bordo.
Avevo ospitato a casa mia per le festività
natalizie un mio nipote spastico, evidentemente ed inconfondibilmente disabile, residente in provincia di Taranto e dimorante
per alcuni periodi in una “casa-famiglia” di
Bologna; sabato 7.1.06 lo stavo riaccompagnando a Bologna.
Stavo percorrendo la via Repetti quando
l’auto, che era guidata da mio figlio, è
stata fermata da una pattuglia della Polizia
Municipale di Rescaldina. Si è avvicinata
una vigilessa che dopo aver controllato i
documenti ci ha detto che c’era il blocco
e non si poteva circolare. Ho risposto che
ero al corrente del divieto, ma che non
si estendeva alle auto che trasportano i
disabili. La vigilessa, dopo aver chiesto
l’ordinanza al suo collega, ha obiettato che
non avevamo il tesserino che attestava la
disabilità del mio trasportato e che quindi
era costretta a farci la multa.
Ho fatto notare che mio nipote non aveva
con sé il tesserino e che comunque la sua
disabilità era manifestamente evidente.
Mi ha risposto che lei doveva applicare
la legge e con molta professionalità ci ha
fatto una multa di euro 71,00.
Mi sono recata poi con mio nipote al Comando dei Vigili per fare le mie rimostranze
(sulla via Matteotti stranamente circolavano numerosi veicoli, ma sono convinta che
tutti avevano regolare permesso!)
Anche lì mi è stato detto che non era
sufficiente trasportare il disabile ma era
necessario il tesserino che ne dimostrava
la disabilità. Non potevano annullarmi la
multa e l’unico modo per non pagare era
quello di fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace allegando copia del tesserino.
Ho ribadito che il mio trasportato non lo
aveva ma che purtroppo come potevano
ben rilevare la sua disabilità era sufficientemente dimostrata.
Mio nipote allora, vista l’irremovibilità del
vigile e sentendosi responsabile dell’accaduto, ha detto che avrebbe pagato lui
la multa. L’ho aiutato a prendere il denaro
necessario ma il mio interlocutore mi ha
detto che non potevano accettare il pagamento con denaro contante ma solo con
bancomat, altrimenti ci saremmo dovuti
recare a pagare in posta. Ho fatto notare
che mio nipote non aveva il bancomat anche perché l’inabilità delle sue mani non
gliene avrebbe consentito l’uso.
Il vigile allora mi ha risposto: “Signora, ma
lo capisce lei l’italiano? Ho detto che qui
accettiamo solo il bancomat”!
A questo punto gli ho lasciato sul banco
la multa con i soldi e siamo andati via. Mi
aspetto ora di ricevere la contestazione
per non aver eseguito il pagamento della
multa in modo corretto!
Riconosco di aver violato la legge perché
non avevamo “il tesserino” e sono molto
orgogliosa di abitare in un paese in cui
le persone preposte alla tutela del cittadino sono così rigorose nell’applicare la
legge.
Adesso abbiamo preso più coscienza
della necessità di dover tutelare gli altri
e siamo grati per aver incontrato i vigili
di Rescaldina che ci hanno insegnato il
senso civico.
Questa segnalazione è stata inviata anche al Sindaco ed al Comando Polizia
Municipale.
In fede.
Giuseppina Valenti
Risposta
Con riferimento alla lettera pervenuta alla Redazione di “Partecipare” a firma della
signora G.V., ritengo opportuno far presente ai lettori che gli agenti in servizio hanno
operato con estrema professionalità e sensibilità, considerato che il personale della
Polizia Locale non è in grado di poter discernere tra le varie situazioni di disabilità
quelle che consentono il rilascio del contrassegno e quelle che non lo consentono:
infatti, la normativa prevede che il contrassegno per i veicoli al servizio delle persone
disabili possa essere rilasciato qualora sia accertata una situazione di capacità di
deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del Regolamento di esecuzione del
Codice della Strada) a seguito di presentazione di certificazione medica o altra documentazione richiesta dalla normativa. La signora G.V., recatasi al Comando chiaramente in stato di alterazione, anziché ascoltare i suggerimenti dell’agente verbalizzante
prima (cioè all’atto della contestazione e consegna del verbale al conducente della
vettura), e dell’impiegato addetto allo sportello poi, che indicavano la strada dell’eventuale ricorso al Giudice di Pace oppure al Prefetto semplicemente esibendo presso
il Comando copia del contrassegno intestato al nipote come procedura da seguirsi
per l’annullamento del verbale, pretendeva il compimento di un atto illecito da parte
degli agenti per risolvere la questione. Chiaramente una simile richiesta non poteva
avere un seguito, ed al diniego la signora G.V. si affrettava ad effettuare il pagamento,
peraltro senza seguire le modalità organizzative rese note sul verbale, abbandonando
il denaro contante sul bancone ed andandosene dagli uffici senza nemmeno attendere copia della ricevuta di pagamento. Ancora una volta il personale dava segno di
professionalità e senso di responsabilità, in quanto l’operatore addetto allo sportello
provvedeva ugualmente a contabilizzare il pagamento, assumendosi egli stesso la
responsabilità e gli oneri della custodia del denaro contante fino al versamento alla
tesoreria comunale. L’occasione mi è utile per far presente quanto la Polizia Locale
di Rescaldina, nonostante il pensiero contrario della signora G.V., sia in realtà molto
impegnata nel far rispettare i diritti dei portatori di handicap: la signora G.V. avrebbe
potuto chiedere un incontro con il Comandante e probabilmente sarebbe stata indirizzata verso la corretta via di risoluzione del problema. La legge, la giurisprudenza e la
dottrina prevedono, infatti che in determinati casi si possa anche procedere in sede di
autotutela all’annullamento di atti amministrativi, sempre nel rispetto del sacrosanto
principio di legittimità dell’azione della pubblica amministrazione. Le richieste della
signora G.V., erano decisamente fuori luogo in quanto, come si diceva, non è in capo al
personale operante il potere di discernimento circa l’attribuzione del contrassegno che
attesta l’invalidità. Si diceva in precedenza che il Comando è impegnato da alcuni mesi
per garantire il rispetto dei diritti dei portatori di handicap: in particolare, rendo noto
che nel corso dell’anno appena trascorso sono state effettuate ben cinque denunce
all’Autorità Giudiziaria per sostituzione di persona dovute all’accertamento dell’utilizzo
improprio del contrassegno per la circolazione dei veicoli al servizio dei portatori di
handicap: i primi avvisi di garanzia sono stati notificati in questi giorni.
Il Comandante
Dott. Lucio Dioguardi
Con riferimento alla lettera che lei ha appeso alla rete del mio orto, devo innanzitutto
restituire il francobollo che ha allegato per
la risposta.
Lo restituisco perché non mi appartiene,
dovrebbe darlo a chi le ha scritto la lettera
in questione firmandola “I proprietari dei
capanni” e non sono di certo io e, a quanto
ho sentito, nemmeno gli altri “baracchisti”
come lei ci definisce con la sua rispettosa
finezza. Come dicevo nessuno dei baracchisti
le ha mai imbucato anonimamente alcunché; i
francobolli delle altre lettere che ha appeso in
giro vedrò di farglieli riavere entro breve tempo.
A fine lettera troverà il mio nome, cognome,
indirizzo e non un nominativo qualunque,
sicuramente avrò lezioni di correttezza da
prendere ma altrettanto sicuramente non
da lei. Vede, Omar Noacco, le lettere senza
riferimenti precisi sono da intendersi come
anonime e come tali possono servire solo a
riempire il cestino, non vanno strumentalizzate per propri fini. Se l’anonimo imbucatore
avesse firmato paperino, topolino e pluto,
non oso pensare in quale cittadina sarebbe
andato ad apporre i suoi plichi.
Non entrerò per il momento nel merito del
testo della lettera e della sua risposta, cercherò di farlo insieme agli altri interessati e
la informerò sull’esito di tale dibattito.
Devo dire che nella giungla di sentenze e di
sarcasmo ci sono alcune cose che proprio
non vanno giù.
La prima, macroscopica, è scritta interamente
in maiuscolo “IO NON MUOVO UN DITO DAL
GENNAIO 2004. AVETE FATTO TUTTO VOI
ECC...”
Come! Non muove un dito dal gennaio 2004,
dice di non accanirsi, ma sul suo sito internet c’è un sollecito riguardo la situazione
baracche datato 11 Marzo 2005 indirizzato
alla Polizia Urbana che in seguito ha fatto il
proprio lavoro, e lo farà per tutto il resto del
territorio, adesso viene fuori che ABBIAMO
FATTO TUTTO NOI.
Le capanne sono lì da anni, da molto prima
che lei si svegliasse un giorno col buzzo
ecologista, salisse sul pulpito e cominciasse
ad emettere sentenze su quello che è giusto
e quello che no, non sono diventate villette
abitate da nessuno e non lo diventeranno
mai, per fortuna di tutti, questa è una realtà
che lei ha deciso di non vedere.
Solo lei è riuscito a vederci una minaccia per
l’ambiente, certo, c’è anche disordine fatto di
materiali di recupero di disparata origine, ma
allora la sua tanta auspicata voglia di dialogo
davanti a una birra offerta da lei avrebbe
dovuto aver luogo prima, forse ne avremmo
giovato tutti.
Circa l’abusivismo costituito dalle capanne
risponderemo davanti al Giudice, ma a lei va il
“merito” di aver lanciato il sasso nell’alveare,
a lei il merito di aver fatto finire in Tribunale
persone che non hanno certo creato ecomostri ma solo capanne e pollai, che del loro
terreno ne fanno una ragione di vita.
Cosa ci sia di male se una persona si costruisce in campagna, nel proprio terreno una
capanna o un pollaio in legno per lavorare in
pace l’orto, allevare galline, cavalli, o api come
nel mio caso, dove sia tutto questo danno
per l’ambiente solo lei riesce a percepirlo. lo
dico che fa più danno lei all’ambiente girando
con la sua automobile, al pari di tutti gli altri
che non hanno pretese ecologiste, altro che
capanne!
Solo lei è riuscito a vedere chissà quale
minaccia per campi e boschi; sempre che la
motivazione sia quella.
Questo la gente lo deve sapere, al di là del
giudizio che emetteranno le Autorità è giusto
che la gente possa giudicare nel bene o nel
male i fatti di questa vicenda perché l’opinione della gente la ritengo importante almeno
quanto la sentenza di un Giudice.
Un’altra cosa che mi ha dato profondamente fastidio è l’aver evocato, parole sue, “il
magico mondo dei condonati” devo dire che
curiosando nel sito del Comune di Rescaldina, nelle pratiche edilizie, indovini cosa è
uscito con la data utile dell’ultimo condono?
Tutto rigorosamente a norma di legge, potrà
anche dire che lei non c’entra ma un po’ di
coerenza... accidenti! Giusto per capire da
quale pulpito viene la Messa.
Vogliamo parlare ancora un po’ di ambiente?
Quando ha appeso il suo plico davanti alla mia
capanna in fondo alla Via Vicinale Landosco
sulla curva sotto la “linea bassa” avrà notato
un recente scarico di materiali vari (una roulotte distrutta e parzialmente bruciata).
Il “servizio informazioni” dei baracchisti ha già
individuato i responsabili: si tratta di nomadi
che attualmente risiedono in quel di Cislago;
ai suoi amici e parenti che tutto vedono, tutto
sanno e tutto le riportano a quanto pare è
sfuggito qualcosa.
Se deve fotografare tali rifiuti, materiale
per la sua ennesima denuncia o articolo di
protesta, non aspetti molto: la seconda o la
terza domenica di marzo passeranno alcune
persone fra le quali alcuni baracchisti, fra i
quali il sottoscritto, che faranno pulizia di rifiuti
e siringhe anche in quel luogo. Gli scarichi
di ethernit non ci è possibile rimuoverli per
motivi che lei dovrebbe sapere.
La pulizia dei boschi la facciamo da anni,
questo per me sarà il decimo ma gli altri lavorano da molto prima, senza fotografia e senza
articoli sui giornali, lo facciamo e basta.
Non ci crede? Non le interessa? Non lo sapeva? Provi a rispondere di no!
Certo è poca cosa ma è qualcosa di concreto e questo facciamo; quello che fa lei per
l’ambiente riguarda lei, dedicare del tempo
alle cause ambientali è cosa positiva ma
sulle capanne, lo ripeto ancora una volta, ha
sbagliato il tiro.
Corrado Turconi
Naturalmente questa lettera sarà consegnata
al Sig. Sindaco, all’Assessore all’Ambiente,
alla Polizia Locale, a Partecipare, all’Arch.
Uboldi responsabile del Parco del Rugareto
al C.I.P.T.A. di Gorla Minore, al Comitato Carbonatese, e ad altre realtà locali.
P.S.: colgo l’occasione per dirle che la lettera
inviata al mio indirizzo per l’Associazione
“Il Gerbo” è stata portata in sede e viste
le inconsistenti esperienze passate, già da
tempo si era deciso di troncare gli scambi
epistolari con l’ecologista di turno: chi ha
voluto veramente lavorare con noi ha sempre
avuto modo di trovarci.
Incrocio di Via Bossi, Via
Gramsci, Via Mozzoni, Via Roma
Spettabile Redazione,
Vi scrivo per denunciarvi un problema che
crea, secondo me, non pochi disagi alla
circolazione e alla sicurezza a Rescaldina:
l’incrocio di Via Bossi - Via Gramsci - Via
Mozzoni - Via Roma.
Gli automobilisti che provengono dalla Via
Gramsci, per poter proseguire per la Via
Mozzoni o per svoltare nella Via Roma,
sono sempre costretti, esponendosi anche al rischio di multe o tamponamenti, a
sporgersi dallo Stop in quanto le macchine
parcheggiate quotidianamente alla fine
della Via Bossi (per intenderci, di fronte
all’ex Bar Stella) ne ostacolano considerevolmente la visuale. Inoltre le macchine
fermate di fronte all’attuale Bar Stella non
permettono la circolazione regolare nella
Via Gramsci, creando ulteriori disagi.
Dato che, secondo me, un divieto di sosta
in quei pressi non sarebbe comunque
rispettato, conoscendo le abitudini dei
miei concittadini, purtroppo, una possibile soluzione è la seguente: fare la Via
Gramsci a senso unico dalla Via Bossi.
Chi vuole proseguire per la Via Mozzoni o
svoltare per la Via Roma dalla Via Gramsci,
trovando il divieto di transito, dovrà per
forza fare il giro per la Via Silvio Pellico
- semaforo - Via Barbara Melzi - Via Legnano - Via Bossi.
Ritengo che tale soluzione sia fattibile
e rimango pertanto a disposizione per
ulteriori chiarimenti.
In attesa di un Vostro riscontro, colgo
l’occasione per porgerVi i miei più sinceri
auguri di Buon Anno.
Francesco Chiarelli
Un cittadino
rescaldinese
partecipare • 8
CULTURA
Oltre gli schemi
Rescaldina: la cultura
Rescaldina è una realtà sociale, politica e culturale.
Le scuole, la biblioteca, il
giornale “Partecipare”, le
associazioni culturali, le iniziative del Comune sono
chiamate a rispondere a diverse sollecitazioni. La realtà
che definisce lo scenario
dell’utenza culturale si è
notevolmente articolata e
ramificata, ponendosi come variabile dinamica. Gli
obiettivi del decentramento
e della sussidiarietà hanno
imposto all’ente locale un
rafforzamento ed una nuova centralità. Il Comune e
l’Assessorato si sono posti
quindi nella più ampia cornice dell’innovazione e dello
sviluppo delle condizioni per
un sistema centrato sulla
qualità, in grado di offrire risposte efficaci alla domanda
di cultura. L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale
di Rescaldina vuole avere il
significato di non chiudersi
in se stessa, per aprirsi alla
costruzione di una comunità che si determina in un
legame forte fra cittadini ed
istituzioni. Un modello valido
può essere rappresentato
dal ciclo: continuità/flessibilità. Occorre rispettare i
tempi e le evoluzioni, senza
essere ingabbiati in modelli
precostituiti che possono
anche premiare nell’immediato, ma che ben presto
esaurirebbero la loro spinta.
Una missione impegnativa.
Politiche attive: innovazione,
qualità, comunicazione. Per
questo e per la stesura dei
documenti e delle iniziative
principali dell’assessorato ci
si è avvalsi in sintesi di:
1) Valutazione iniziale
Informazioni ed elementi
validi da cui partire; monitoraggio bisogni utenza: griglie,
incontri, appuntamenti...
2) Pianificazione dei progetti
Programma generale dell’attività, organizzazione degli
uffici
3) Sensibilizzazione
Convegni, articoli, incontri sui
temi specifici: informazione
diritto allo studio, politiche
dell’assessorato...
4) Piani di miglioramento
Rideterminazione continua
degli obiettivi, revisione del
programma 2004 e suo aggiornamento con risultati
visibili.
È una politica che finora ha
prodotto buoni risultati, ma
con margini di miglioramento.
Il Parco del Rugareto
Le Amministrazioni di Cislago - VA (Comune capofila),
Gorla Minore - VA, Marnate
- VA e Rescaldina - MI, hanno istituito il Parco Locale
d’Interesse Sovracomunale
“Bosco del Rugareto” su
una significativa porzione
(complessivamente circa 12
Kmq) delle aree boschive ed
agricole dei propri territori,
con l’obiettivo di tutelare il
patrimonio naturale esistente ed agevolare la fruizione ad
uso ricreativo di questi spazi,
da parte della collettività.
Per diffondere ulteriormente
la conoscenza dell’iniziativa
e per sensibilizzare i più
giovani sul tema, è bandito
un concorso d’idee, rivolto
agli alunni delle scuole elementari (III, Vl, V) e medie dei
quattro Comuni interessati,
per la creazione del simbolo
che possa poi essere assunto quale logo, da riprodurre su
tutto il materiale attinente le
attività promosse e realizzate
dal Parco stesso.
I lavori saranno valutati da
una Giuria composta da
membri indicati dai Comuni
aderenti, da personale scolastico ed esperti del settore,
per individuare il vincitore,
che concederà la cessione
dei diritti d’uso illimitati del
marchio per le finalità del
Parco.
Per quanto riguarda il Comune di Rescaldina il bando
è stato richiamato anche
nel piano per il Diritto allo
Spunti di discussione
Studio dell’anno scolastico
2005/2006. Parallelamente
al bando l’Amministrazione di
Rescaldina, in collaborazione
con l’associazione “Bosco
Amico” dopo l’acquisizione del terreno boschivo in
prossimità dell’abitato di
Rescalda, ha elaborato un
progetto per l’utilizzo del
bosco da parte dei bambini
e per questo ha richiesto
anche un importo di 42.000
euro. Intanto il Parco del
Rugareto è stato riconosciuto
come Parco Sovracomunale
dalla Provincia di Varese e
si è in attesa di analogo
provvedimento da parte della
Provincia di Milano.
La sensibilizzazione dei bambini alla salvaguardia del
verde è sempre stato un
obiettivo dell’Amministrazione.
Lo stesso Assessore all’Ambiente ha fatto molto in
questo campo puntando alla
concretezza, poiché è a tutti
evidente come sul tema si
possa cadere nello stereotipo o nella facile retorica.
Saper coniugare oggi la crescita di una comunità con la
salvaguardia dell’ambiente
è una speranza ed una necessità.
Devolution
Si parla molto di “devolution”
ma molti non sanno esattamente che cosa sia.
Intanto bisogna ricordare
che le funzioni tradizionali
dello Stato - difesa, interni,
esteri, giustizia - resteranno
sostanzialmente intatte.
Per approfondire il campo
della “devolution” in merito
all’istruzione e alla formazione professionale, spetta alle
Regioni definire la legislazione concorrente.
In questa materia spetta alla
Regione esercitare anche
la podestà regolarmente,
che è sottratta allo stato
centrale.
L’Istituto Scolastico diventerà, sempre più il centro di
progettazione, pianificazione, gestione ed erogazione
dell’attività formativa. Alla
quota nazionale del curricolo
andrà collegata la garanzia
dei livelli essenziali di prestazione scolastica. Perciò
lo Stato dovrà comunque
garantire “in organico” le
risorse finanziarie ad ogni
Regione. A regime si può ipotizzare un sistema integrato
di copertura-pianificazione
finanziaria.
La regione, ma anche l’Ente
Locale, potrà partecipare al
curricolo per attività aggiuntive. Una strada già tracciata
e tradotta in legge.
Molto resta da fare per la sua
attuazione. Per molti versi
un percorso in salita per gli
Enti Locali, per il reperimento
delle risorse, ma anche per
mentalità culturale.
A Rescaldina, sul tema, si sono orientati incontri a livello
di commissioni e più avanti si
penserà ad un convegno.
Per un argomento così vasto,
non è mai troppo presto per
incominciare a parlarne.
Orientamento scolastico
Per gli alunni che terminano
la scuola media è molto sentito il problema dell’orientamento scolastico.
La scelta della scuola superiore è infatti un bivio per
famiglie e genitori.
A Rescaldina da tempo le
scuole affrontano il tema.
In collaborazione con l’Ente
Locale si organizzano incontri, tavole rotonde.
All’auditorium di via Matteotti, con l’esperto dott. Matera
si è potuto approfondire il tema. L’orientamento è infatti
l’insieme di quelle attività
mirate a conoscere se stessi,
le proprie abilità, le proprie
attitudini. Ma anche conoscere le offerte formative
delle scuole del territorio.
In questo la pubblicazione
“Iter” edita dalla Provincia di
Milano, riveste un carattere
fondamentale.
Del resto le scuole superiori organizzano giornate di
scuola aperta per i cosiddetti
“open day”. Scegliere in modo efficace e responsabile
per inserirsi attivamente e
con profitto nelle scuole
superiori non è comunque
sempre facile e alla scelta
concorrono diversi fattori,
fondamentali e secondari.
Tra i primi gli interessi, le
motivazioni, le attitudini, le
possibilità economiche...
Tra i secondi: la vicinanza
della scuola, le amicizie, il
passaparola, le indicazioni
degli adulti.
L’orientamento è un processo formativo e informativo.
Il Comune di Rescaldina,
attraverso l’Assessorato alla
Cultura, ha investito molto
della sua attenzione verso
questa problematica in considerazione delle aspettative e
delle prospettive di riforme.
Pittori
Gli artisti che espongono
le loro opere a Rescaldina,
possono, se vogliono, donare
una propria opera, quadro o
scultura al Comune.
L’iniziativa è partita da un
cittadino che collabora alle
iniziative e alle manifestazioni dell’Ente Locale e che
ha organizzato anche manifestazioni per il proprio
quartiere.
L’iniziativa ha già attecchito
in quanto due pittori: il legnanese Mari e la pittrice Adriana
Ferrara hanno donato una
loro opera.
Rescaldina ha da sempre
manifestato una qualche
sensibilità verso le forme
d’arte.
Sul territorio è operativa
un’associazione prolifica di
iniziative come ResArte.
La stessa sala consiliare
del municipio è arricchita da
una copiosa serie di quadri.
Le opere, in questo senso,
possono essere viste da
chiunque e non restare segregate nelle case.
Il bene comune, infatti, si
manifesta, come in questo
piccolo caso, nella possibilità
di avvicinarsi all’arte senza
escludere nessuno.
I pittori e gli artisti di solito
espongono alla Villa Rusconi,
ma non mancano le occasioni di “piazza” specialmente
in concomitanza delle ricorrenze. Per il momento le
donazioni potranno arricchire
una documentazione preziosa. Un domani si potrebbe
pensare ad una esposizione
in grande, ossia a un “porte
aperte” che possa consentire ad ogni cittadino rescaldinese di apprezzare i quadri
dei pittori che vivono o hanno
esposto a Rescaldina.
I ragazzi di Bucarest
“Da quanto tempo sei scappato di casa?”; “Hai un sogno nella vita?”.
Miloud, il clown dei ragazzi di
Bucarest, rivolge spesso di
queste domande ai ragazzi
che incontra per strada.
E il progetto interessa anche
la scuola di Rescaldina. In
particolare, la scuola elementare “Dante Alighieri”,
in collaborazione con l’Ente
Locale realizzerà un progetto,
previsto per i primi mesi del
2006, in cui far partecipare
e rivivere la diversità delle
persone e delle culture come ricchezza. La finalità del
progetto sarà quella di far
conoscere alle diverse componenti scolastiche (alunni,
insegnanti, genitori) l’esperienza di Miloud e dei ragazzi
di Bucarest per scoprire, al
di là delle apparenze, l’essenzialità e il valore di ogni
persona. Nel 1999 Miloud
ha ricevuto il Premio Unicef
“Dalla parte dei bambini”,
come riconoscimento per
l’importante attività svolta in
difesa dei diritti dell’infanzia.
I progetti portati in Italia hanno finalità informative sulla
realtà dei ragazzi di strada di
Bucarest e anche di raccolta
di fondi per sostenere gli
interventi realizzati a loro
favore in Romania.
Il mondo dell’infanzia, rappresenta il futuro di ogni paese,
deve essere evidentemente
al centro di ogni azione se si
crede all’educazione che è
l’unica strada per una buona
convivenza civile.
L’Assessore alla Cultura
Dott. Angelo Mocchetti
Edgar Allan Poe
Nuovo libro di Maddalena Capasso con testo a fronte
La vita dello scrittore
Edgar Allan Poe nasce a Boston nel 1809, da due attori
girovaghi, entrambi morti di
tisi, quando ancora egli era
piccolissimo.
Di lui si prende immediatamente cura un commerciante
scozzese di Richmond, John
Allan, assieme alla moglie
Frances Keeling Valentine,
cui lo scrittore rimarrà per
sempre legato affettivamente.
Nel 1815 gli Allan si trasferiscono in Inghilterra, dove
il piccolo Poe comincia gli
studi, che poi proseguirà anche al rientro negli Stati Uniti, iscrivendosi alla Virginia
University di Charlottesville,
dove studia lingue antiche e
moderne. Ben presto, però,
nonostante i suoi ottimi voti,
viene espulso dall’Università
per i suoi eccessi alcolici e
per i suoi debiti di gioco.
Questo ed altri fattori lo fanno
entrare in duro contrasto
con il patrigno, tanto che nel
1827, a soli 18 anni, decide
di abbandonare la famiglia e
di trasferirsi a Boston, dove
pubblica a sue spese ed
anonimo un libretto di poesie
Tamerlane and other poems
by a Bostonian (Tamerlano
ed altre poesie). Il libro viene accolto dall’indifferenza
generale e, per la delusione
Poe decide di arruolarsi come
soldato semplice nell’artiglieria federale con il nome
di Edgar A. Perry. Nel 1829,
però, interrompe il suo servizio per recarsi a Richmond
per la morte della signora
Allan. Questo evento luttuoso porta un riavvicinamento
con il patrigno, anche se la
rottura sarà ormai insanabile, tant’è vero che, quando
nel 1834 Allan morirà, non
lascerà nulla in eredità allo
scrittore.
Grazie all’aiuto di John Allan,
Poe riesce a sottrarsi al suo
dovere nell’esercito, dove
avrebbe dovuto restare ancora un paio d’anni.
Alla fine del 1829 si trasferisce a Baltimora da una zia,
che lo manterrà per tutta la
vita, ed ha modo di pubblicare
una seconda raccolta di versi. Nel 1830 decide di nuovo
di intraprendere la vita militare e si iscrive all’Accademia
di West Point, da dove però
sarà ben presto espulso per
il suo rifiuto di sottomettersi
alla rigida disciplina che vi
impera. Nel 1831 è a New
York, dove, grazie all’aiuto
di alcuni suoi amici di West
Point, pubblica la terza raccolta di poesia, Poems.
Ritorna a Baltimora. Sul
giornale locale The Courier
pubblica i suoi primi cinque
racconti: Metzengerstein,
The Duc of l’Omelette (Il
Duca dell’Omelette), A Tale
of Jerusalem (Racconto di
Gerusalemme), A decided
Loss (Una perdita decisa),
The Bargain Lost (L’affare
perso). Per il racconto M.S.
Found in a Bottle (Manoscritto trovato in una bottiglia),
pubblicato sul Baltimora Saturday Visiter, nel 1835, vince
un premio di cento dollari. Nel
frattempo lavora nella redazione del Southern Literary
Messenger, dove ben presto
per le sue eccezionali doti di
giornalista, viene promosso
vicedirettore.
Il 22 settembre dello stesso
anno sposa a Richmond la
cugina Virginia Clemm, appena quattordicenne.
Nel 1838 pubblica il suo
primo ed unico romanzo The
Narrative of Arthur Gordon
Pym (La storia di Arthur Gordon Pym), che però non ha
successo. L’anno successivo
a Filadelfia pubblica, invece,
una raccolta di tutti i racconti
che aveva sino ad allora
scritto, intitolata Tales of
Grotesque and Arabesque
(Racconti del grottesco e
dell’arabesco). Lavora poi
nella redazione del Gentleman’s Magazine, ed ancora
una volta le sue straordinarie
capacità di giornalista portano il giornale ad aumentare
vertiginosamente la tiratura
(addirittura dalle iniziali 500
copie a ben 40000!!). Si fa
apprezzare sia come scrittore di racconti che come
critico letterario, purtroppo
i rapporti con il direttore del
quotidiano diventano sempre più critici, tanto che Poe
decide di abbandonare il
giornale e fondarne uno tutto
suo, attraverso una raccolta
di fondi. L’esperienza di The
Stylus, come Poe aveva chiamato il suo giornale, dura un
paio di anni e non è delle
più felici.
Inizia adesso il periodo più
terribile di tutta la sua vita. La
moglie si ammala gravemente e lo scrittore non avendo i
mezzi per farla curare, si dà
all’alcol e al laudano.
Nel 1844 è di nuovo a New
York, pubblica sulla rivista
The Evening Mirror la sua
poesia più famosa The Raven
(Il corvo), con la quale ottiene
finalmente il successo che
inseguiva da anni. Purtroppo per una serie di vicende
il suo successo non dura
a lungo. Infatti si riempie
di nuovo di debiti di gioco
e ricomincia a bere senza
misura. Nel 1847 inoltre la
moglie, a cui Poe era molto
legato, muore di tubercolosi,
da questo momento in poi lo
scrittore cade in uno stato di
prostrazione e di disperazione da cui non uscirà più. In
questo periodo pubblica solo
il poemetto in prosa Eureka. Il
3 ottobre 1849 viene trovato
in stato di incoscienza in una
locanda di Baltimora, ricoverato al Washington Hospital,
muore di delirium tremens
il 7 ottobre alle cinque del
mattino.
Le opere
Poesie
I Racconti del mistero e del
raziocinio
I Racconti del terrore
I Racconti fantastici e grotteschi
Le avventure di Arthur Gordon Pym
I saggi
A breve il libro di Maddalena Capasso con testo a
fronte.
Un’opera impegnativa sul
piano delle sfumature linguistiche e della struttura.
L’Assessore alla Cultura
Dott. Angelo Mocchetti
9 • partecipare
SCUOLA
Scuola... non solo a scuola...!!!
Visita al Museo Archeologico di Legnano
Al Museo Archeologico di Legnano
A cura della classe 1ª A
della Scuola Media
di Rescalda
Testi di: Pamela Santarsiero
e di Glenda Pizzetti
Ciao a tutti, mi chiamo Tonio
e sono un fantasma che vive,
ormai da 1000 anni, al Museo
Archeologico di Legnano.
Siccome sono amico del
proprietario del Museo, ho
scoperto che proprio oggi,
23 Novembre 2005, verranno
qui, al Museo, i ragazzi di
1ª A della scuola media di
Rescalda.
Ho deciso di seguirli per vedere cosa combinano...
Il museo è diviso in diverse
sezioni: sezione preistorica,
romana e il portico esterno.
Quest’ultima è la prima tappa
dei miei amici; qui si possono
osservare lapidi di pietra con
iscrizioni di epoca romana,
altari chiamati arae, usati
per compiere sacrifici e infine frontali di camini del XVI
sec. decorati con stemmi di
famiglie nobili.
I ragazzi, diventati quasi
quindici ghiaccioli a causa
del freddo, proseguono la
visita salendo al primo piano
dedicato alle epoche preistoriche.
Gli oggetti conservati in questa stanza sono un po’ più
piccoli.
Sono presenti: reperti ossei,
vasi, piatti con decorazioni e
c’è anche un esempio di tomba alla cappuccina realizzata
con coppi e tegole ricoperti
di terra.
I miei ragazzi ora si recano al
piano terra per osservare i reperti di epoca romana, in particolare anfore che potevano
essere usate per contenere
vino, olio, salse e frutta secca
o come contenitori per le ossa
dei defunti cremati.
Al centro della sala è esposta
la copia della Pátera di Parabiago raffigurante il Dio Attis,
una divinità orientale.
In alcune vetrine sono esposti
anche oggetti di uso quotidiano (balsamari, specchi,
lucerne) ed attrezzi da lavoro
(cesoie, raschiatoi).
Un plastico mostra il viaggio
verso l’oltretomba di un defunto: i romani erano soliti
mettere in bocca della persona morta un soldo per
pagare il traghettatore Caronte che trasportava i defunti
nell’aldilà.
Finita la visita al museo, i
Rescaldesi sono andati alla
Basilica di S. Magno che
quest’anno compie 500 anni
quindi, calcolando un po’,
fu edificata nel 1505. Non
si tratta di una costruzione
sorta dal nulla ma costruita
su una chiesa medioevale
pre-esistente dedicata a S.
Salvatore.
All’interno della basilica possiamo ammirare la cupola
ottagonale e preziosi affreschi.
In una cappella è accuratamente conservata, in una teca
trasparente, la reliquia di S.
Magno, vescovo di Milano.
Vi posso confidare un segreto... anch’io, da giovane, volevo diventare un vescovo.
Ciao, ciao
Il vostro amico
Tonio...
Influenza aviaria e menu scolastici
A seguito di casi in cui i genitori hanno lamentato la presenza di piatti a base di pollo
e tacchino nei menu di ristorazione scolastica, segnalati da alcuni comuni, il Servizio di
igiene degli alimenti e della nutrizione dell’ASL ha diramato una comunicazione esplicativa. Nella nota si ribadisce che la cosiddetta influenza aviaria, sia negli uomini, sia negli
animali, si trasmette per via inalatoria e non per via alimentare.
Il virus responsabile della patologia, inoltre, è causa di infezioni solo se l’animale è
vivo e si inattiva spontaneamente, nel giro di poche ore, dopo la morte o l’abbattimento
dell’esemplare infetto. Pertanto è da escludersi il rischio di contaminazione con il virus
dell’influenza aviaria attraverso il consumo di carne cotta di qualunque volatile, sia selvatico, sia da cortile. Non esistono motivi, quindi, per bandire i piatti a base di pollo o
di tacchino, o quelli che impiegano uova cotte, dai menu delle ristorazioni scolastiche o
di altre comunità. A titolo cautelativo, i servizi veterinari del nostro paese, tuttavia, sono
già attivamente all’opera per effettuare tutti i controlli del caso, su allevamenti e circuiti
commerciali, per fronteggiare questo nuovo problema di sanità pubblica.
Ufficio Cultura
Visita al Museo della scienza e della tecnica
di Milano “Leonardo da Vinci”
A cura della classe 1ª A della
Scuola Media
di Rescalda
Testi di: Noemi Casella e di
Davide Guzzetti
L’undici Novembre 2005, io
e i miei compagni di classe,
siamo andati a visitare il Museo nazionale della scienza e
della tecnica di Milano.
Siamo partiti dalla stazione
di Rescaldina con un treno
per Milano Cadorna, accompagnati dal prof. Tolaro e
dalla prof. Picco.
Appena entrati al museo,
c’era la guida ad attenderci.
Le prime invenzioni che ci
ha mostrato riguardavano
le invenzioni di Leonardo
da Vinci. AI nostro genio
piaceva osservare e, proprio
dalle sue osservazioni, prendeva ispirazione per nuovi
progetti.
Le sue opere non sono mai
state messe alla prova perché anche Leonardo si rendeva conto che non erano
abbastanza sicure.
Uno dei progetti più importanti che Leonardo aveva in mente per cambiare e rendere
innovativa la vita quotidiana
era “La città ideale”.
Leonardo pensava che una
città ideale dovesse essere
fornita di corsi d’acqua per
facilitare i trasporti.
Successivamente abbiamo
visto le prime locomotive ed
i primi aerei da guerra e da
addestramento.
Il primo aereo è stato realizzato dai fratelli Wright,
produttori di biciclette; le
ruote usate per l’atterraggio,
infatti, erano proprio di una
di esse.
Anche i velieri facevano parte
del nostro percorso di visita;
abbiamo visto anche un modello in legno con le vele in
tessuto ed altre imbarcazioni
antiche. Dopo essere usciti
dalla sezione navale ed aeronautica, ci siamo fermati
all’esterno del museo dove
abbiamo potuto vedere il
sottomarino Toti: a dire il
vero ce lo aspettavamo di
dimensioni maggiori.
Prima di raggiungere il laboratorio chimico abbiamo visto
le automobili d’epoca.
La più simpatica era la Fiat
Topolino.
C’erano anche tante auto
della marca Alfa Romeo che
avevano il motore a vista.
Siamo quindi arrivati al laboratorio chimico ed abbiamo
eseguito degli esperimenti
per dimostrare se le sostanze erano acide o basiche.
In alcuni contenitori con acqua e colorante blu abbiamo
aggiunto delle sostanze diverse e abbiamo visto che,
con un acido, il colore dell’acqua diventava giallo men-
tre, con sostanze basiche il
colore rimaneva blu.
In questo modo siamo riusciti
a dimostrare come si distingue una sostanza acida da
una basica.
Oh.... Dimenticavamo: durante il tragitto, oltre ad aver
visto le macchine, abbiamo
anche osservato mura e tombe romane.
Subito dopo questi esperimenti, siamo andati a mangiare la nostra colazione
al sacco, nella mensa del
museo. Durante la pausa
noi maschi abbiamo giocato
a carte yu-gi-oh e ci siamo
rilassati un po’.
Nel pomeriggio la classe si
è divisa in due gruppi: uno
è rimasto in corridoio ad
aspettare mentre un altro
gruppo è andato a visitare
la sala degli orologi. Questi
erano molto antichi e tutti
in ottone.
Dopo essere usciti dal museo, ci siamo recati alla
Basilica di Sant’Ambrogio
dove abbiamo potuto vedere
decorazioni, incisioni, sculture e altre preziose opere
d’arte.
La visita al museo della
Scienza e della Tecnica è
stata piacevole ed interessante perché abbiamo visto
cose nuove.
Ciao, ciao e alla prossima
gita!
Una slitta per Rescalda
Dicembre, poche settimane
al Natale, un’idea, poco originale, ma un’idea. Costruire in
breve tempo una slitta con due
renne, scopo: creare un’atmosfera per Rescalda diversa
dal solito. Vigilia di Natale,
ore 19.30, una musica si
diffonde tra le vie del paese.
La gente con in braccio i bambini esce dalle case, saluta
al nostro passaggio, dalle
finestre i bambini ormai in
pigiama agitano le manine. Poi
in piazza Chiesa Rescalda ore
22.30 caramelle e vin brûlé
per tutti. Volevamo regalare
un’emozione in più ai bambini,
ma come spesso accade sono
loro che ce ne hanno regalata
una più grande. A tutti voi grazie, soprattutto a Don Gianni
per la sua collaborazione. Al
prossimo Natale.
I Babbo Natale di Rescalda
Poesie: “Creta al sole”
Vorrei mettere in evidenza
la prima raccolta di poesie
del mio collega Gian Luigi
Pia (Creta al sole). Due righe
per presentarlo a voi lettori di
Partecipare. È nato a Guspini
(CA) il 21 marzo del 1957.
Aveva solo sei anni, quando
la sua famiglia si trasferisce a
Rescaldina (MI), dove cresce
in una famiglia numerosa di
ben otto figli maschi, presto
entra nel mondo del lavoro,
varie le sue esperienze lavorative ed extra lavorative per
una maturazione più profonda della vita (ricordiamo le
sue esperienze come pranoterapeuta) mettendosi a
disposizione di persone con
varie problematiche morali ed
emotive, da questi contatti
sono scaturite alcune sue
poesie come: “Prana”, “Come
estasi”, “Per Lory”, “Vecchia
stanca”. Ora vive ad Arluno
con la moglie Floriana e i figli
Daniele di ventiquattro anni e
Marilisa di sedici. Secondo il
mio giudizio, la poesia è una
specie d’ispirata matematica
che fornisce emozioni, non
per figure geometriche astratte... ma equazioni emozionali
umane.
Prima di presentare il libro di
Gian Luigi Pia (Creta al sole),
mi presento: mi chiamo Plaka
Marjete e vengo dall’Albania
e come Gian Luigi mi diletto
nella poesia. Sono molto felice d’aver scritto queste due
righe per tutti voi.
Come tanti, anche Gian Luigi ha cominciato a scrivere
poesie in gioventù, poi per
anni accantona questa sua
passione. Con la perdita del
padre l’assopita passione si
desta nuovamente, e scrive
(“Al genitore” e “Anima inquieta”), Ho letto con attenzione
il libro del mio collega e dalle
sue poesie, rivela il carattere
ribelle del poeta, deciso ad
aprirsi alla vita in un settore
quasi sconosciuto della letteratura, la poesia. Ciò che
mi colpisce di questo libro
è la bellezza della passione,
della sincerità, la semplicità,
l’intensità, perché le poesie
di Pia prendono spunto dagli
aspetti più importanti della
vita: l’amicizia la natura, la
morte e l’amore... Per la vastità di valori inclusi dall’autore,
in quest’epica rappresentazione del mondo moderno,
dove fatti personali, un vivere
di volti reali dinnanzi al rogo
della fantasia, si mescolano
con la sofferenza personale
del poeta, che si rispecchia
nelle sue liriche, come in “Urlo
dal cuore”:
“Urlo con voce muta / il
dissenso / per tragedie, sofferenza / e maldicenze”
Sul palcoscenico sfoltito e
disincantato del XX secolo la
poesia di Pia ritroverà quella
lenta agonia per un’umanità
tormenta e disfatta. Diafana
/ antirazza / perché anche
questo da’ dolore -dice l’ autore - Anticomuni antiregioni
/ antibandiere antinazione /
perché tutto è distinzione.
Nella saggezza e l’umiltà di
fede, si accampa il sacro
tormento per salvare e difendere le cose certe rimaste
nell’uomo del nostro tempo, la bellezza della natura
e dell’arte, la sincerità dei
rapporti umani, il bisogno di
moralità assoluta e la fedeltà
alle proprie ed umili origini,
che questo mondo istupidito nell’abitudine, ormai ha
perso: “Vorrei, una pelle uni-
versale / una corazza, per il
mondo / contro, l’abuso più
profondo”.
Con la poesia “Il bene”, il poeta richiama l’attenzione del
lettori per questa ricchezza
interiore di ricevere e donare amore, senza pretendere
niente in cambio: “si fa, si riceve / senza pretese semplice
amore / ricchezza interiore”.
Il linguaggio poetico di Pia è
semplice, come dice lui: “la
mia Poesia vuole essere per
tutti, di facile compressione
sintetica e soprattutto corta”.
Inoltre questo libro contiene
alcune poesie per bambini
come: “Cucciolo”, “Vacca
bislacca”, “Tarta Uga”, “L’impazienza” e altre scherzose,
per adolescenti o a sfondo
religioso.
Così come la sua persona, la
sua vita, anche le sue poesie
colpiscono nel cuore, proprio
perché prendono spunto dalla
semplicità della vita, della
natura, dalle problematiche di
tutti i giorni, il sapore del gesto
spontaneo, la gran lezione.
Chiudo questa mia piccola
presentazione, con l’invito
per tutti Voi lettori, a leggere
e scoprire i ricordi, i segreti, i
dolori e le sofferenze di amori
perduti. Il libro sopra citato
si trova a disposizione del
pubblico di Rescaldina nella
biblioteca comunale o nelle
dieci biblioteche del Magentino e nelle biblioteche di
cultura italiana a Londra www.
italcultur.org.uk, alcune poesie sono state pubblicate su
www.okmusik.com, e su www.
poetare.it per un eventuale
acquisto rivolgersi a www.
kimerik.it Per un contatto con
l’autore o commenti sulle
poesie; [email protected]
Plaka Marjete
partecipare • 10
“Farmacia Comunale”
Un’Azienda Multiservizi
Comunale “fantasma”
Un nuovo servizio
a disposizione dei cittadini
Si porta a conoscenza della
cittadinanza che la competente Unità Operativa dell’A.S.L. (avendo acquisito
la disponibilità di alcune
Farmacie operanti nella
Provincia) ha istituito in via
sperimentale per un anno un
nuovo servizio per agevolare
l’utenza nei rapporti con le
strutture sanitarie. (In particolare per quanto riguarda le
autorizzazioni finalizzate alla
effettuazione di prestazioni
di assistenza domiciliare, e
cioè prelievi e prestazioni
estemporanee non soggette
a valutazione). La relativa
convenzione prevede in questi casi che l’utente possa
evitare di recarsi allo sportello A.S.L. Infatti:
- lo stesso può recarsi presso la Farmacia convenzionata con la prescrizione del
medico curante;
- la Farmacia invia la richiesta alla A.S.L. tramite fax;
- l’A.S.L. ritrasmette alla
Farmacia il titolo di acquisto
(voucher) sempre a mezzo
fax;
- l’utente potrà ritirare l’autorizzazione, sempre in Farmacia, normalmente il giorno
successivo.
Per la prestazioni soggette a
valutazione sarà invece ancora necessario presentarle
direttamente alla A.S.L., alla
quale comunque l’utente
potrà chiedere di ricevere
la relativa autorizzazione in
Farmacia con le modalità
di cui al punto precedente.
Per i cittadini di Rescaldina
ha aderito solo la farmacia
comunale, alla quale peraltro va dato il merito di
essere stata lei a proporre
alla A.S.L. questo tipo di
servizio.
Agevolazioni
in Farmacia
L’Azienda Speciale
Multiservizi Rescaldina
ricorda alla cittadinanza
alcune agevolazioni e
servizi offerti tramite la
Farmacia Comunale di
Rescalda
Si precisa in particolare che:
- dal 29 giugno 2005 viene applicato lo sconto previsto dal cosiddetto “Decreto Storace” nella misura
massima del 20% su tutti i prodotti previsti dal
decreto stesso;
- dal mese di gennaio 2006 è possibile evitare di
recarsi a Legnano presso gli sportelli dell’A.S.L. per
l’autorizzazione di alcune prestazioni di assistenza
domiciliare (quali ad esempio prelievi e prestazioni
estemporanee non soggette a valutazione). Infatti
la Farmacia Comunale ha ottenuto l’autorizzazione
a trasmettere via fax la prescrizione del medico
curante ed a riconsegnare agli interessati la relativa
autorizzazione (entro il giorno successivo).
Vengono inoltre confermati:
- il controllo gratuito della pressione;
- lo sconto del 10% sul prezzo dei prodotti dietetici e
pannolini per l’infanzia;
- la promozione di campagne di prevenzione sanitaria;
- le premiazioni dei concorsi a tema per gli istituti
scolastici;
- le forniture gratuite all’Amministrazione Comunale.
Il Consiglio Comunale ha
deliberato, circa due anni
fa, come uno degli ultimi atti
della prima Amministrazione
Raimondi, la trasformazione
della Farmacia comunale
in Azienda multiservizi. Si
tratta di un atto molto significativo da noi condiviso
in quanto la nuova Azienda
potrebbe costituire un’importante risorsa accollandosi
vari servizi attualmente in
carico al Comune con possibili vantaggi sia in termini
di migliore funzionalità degli
stessi che dal punto di vista
economico. Dico potrebbe
perché, di fatto, in due anni
non è successo proprio nulla
e l’Azienda multiservizi è
rimasta un fantasma della
cui esistenza nessuno si è
accorto. A chiunque credo
sembrerebbe logico che nel
momento in cui si costituisce
una nuova Azienda risulti
chiara la configurazione che
la stessa deve assumere.
Questo vuol dire aver definito, in primo luogo, di quali
servizi si deve fare carico.
Per esempio, nel campo sociale, potrebbero essere il
trasporto anziani, l’assistenza domiciliare ma anche la
gestione dell’asilo nido. Nel
campo scolastico il pre/post
scuola, i centri ricreativi estivi
ma anche il servizio mensa.
Si potrebbe poi pensare alla manutenzione del verde
pubblico ma anche a servizi
molto più impegnativi quali la
raccolta rifiuti e la gestione
del gas metano.
Una volta definiti i servizi di
cui si deve fare carico fra
quelli sopra elencati e/o altri
ancora, in funzione di questi,
vanno definiti i tempi di attuazione più o meno lunghi nonché la struttura necessaria in
termini di spazi, attrezzature
e personale. Il tutto ovvia-
Riflessioni a cuore aperto con i giovani venuti dall’Europa
Taizè e Davide
Passo una mattina d’inverno terso nella cappella
dell’oratorio femminile.
L’impianto di riscaldamento
stantuffa aria calda, rumoreggiando a pieni polmoni.
Le panche accolgono gioventù di variegate nazionalità. Ci sono polacchi e
rumene, svizzeri, slovacchi
e francesine della comunità
religiosa di Taizè.
Rescaldina ne ospita sessanta, ricevendo in cambio
calore e sguardi intensi.
Fanno la spola con Milano
dove, loro che sono cattolici, ortodossi e protestanti,
pregano lo stesso Dio, intrecciando speranze per un
mondo riconciliato.
Oggi a questi ragazzi venuti
dall’Europa parla, aprendo
il suo cuore, uno di noi,
Davide Di Palma.
Offre la sua condizione di
disabile, così come la vive
costantemente, senza se
e senza ma.
Lui, classe 1966, che non
cammina da più di dodici
anni, traccia il percorso
della sua esperienza e di
come ha reagito per non
andare alla deriva.
La sua volontà e le persone care lo hanno salvato,
ancorandolo tenacemente
alla vita.
La fede lo ha sorretto, perché, come osserva, “chi ti
ama non può farti male.
Dietro ogni cosa, anche la
più illogica, c’è sempre un
progetto. Ho la sensazione
di aver vissuto due volte e
non di essere cambiato. Dio
non mi ha fatto diventare
così, ma Dio mi ha voluto
così”.
Le sue parole vengono
tradotte nelle lingue dei
giovani di Taizè. Io resto in
fondo e guardo i tanti Jonas,
Karol, Ewa, Wioletta. Scruto
i loro visi concentrati, attenti, tutti tesi a riflettere
con Davide.
***
È proprio un giorno insolito,
una piccola primavera, a
dispetto dell’inverno tagliente che c’è fuori.
M’induce a interrogarmi
sulle mie pigrizie. Perché
cinquantamila ragazzi hanno percorso l’Europa per
venire a pregare in terra
milanese? E chi dà la forza
a Davide di sentirsi libero, anche se inchiodato
su una sedia a rotelle? E
perché faccio così fatica a
convenire con lui che Dio è
“amico, fratello, maestro,
esempio”?
Anche la stufa s’è ammutolita, ma non fa più freddo
nella cappelletta inondata di luce. “Sento che la
mia seconda vita sia stata
più ricca di possibilità e
gratificazioni della prima
- riprende Davide, che è
direttore del coro S. Cecilia
ed ha fondato il centro studi
Musica 2000 - Sento di
essere più musicista oggi
che ieri. Musica è passione,
linguaggio, contatto con gli
altri”.
“Non ho esorcizzato il
mio dolore e non lo voglio
nemmeno nascondere continua - Fa parte della
mia condizione e sarebbe
stupido negarlo. Parlo non
tanto di quello fisico (chi
non l’ha), ma di ciò che avrei
potuto essere (un padre) o
avere (un figlio)”.
E poi, aggiunge quasi con
pudore, mentre gli occhi
brillano, “non potrei avere
un dono più grande della
mia sposa”.
Lorena, sua moglie, è lì al
suo fianco. Come sempre.
Erano uniti in matrimonio
da appena tre mesi, quando
successe quel che successe. L’eco dell’impegno,
assunto sull’altare davanti
a Dio, quel “prometto di
esserti fedele per sempre,
nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”
era ancora quasi stampato
sulle sue labbra di giovane
sposa, che già esigeva di
essere così inspiegabilmente, così profondamente, messo alla prova.
***
L’incontro è terminato e
la giornata riprende il suo
corso. I ragazzi di Taizè per
acciuffare il treno delle Nord
e Davide, davanti a me, a
tracciare la strada.
Ettore Gasparri
mente deve essere deciso
con la giusta gradualità in
funzione dei vantaggi che ne
possono derivare e fermo restando che la Farmacia come
tale continuerà a svolgere le
funzioni proprie sul territorio
come ha fatto più che positivamente fino ad ora.
Con l’inizio della nuova Amministrazione Raimondi due
anni fa è apparso evidente
che l’Azienda multiservizi
era stata, invece, costituita
senza alcuna idea precisa
su come avrebbe dovuto
operare. Per questo da subito abbiamo chiesto alla
Giunta l’impegno di portare
nelle Commissioni comunali
competenti delle proposte
per fare delle valutazioni e
concordare, possibilmente
con il consenso di tutti vista
l’importanza della materia, la
configurazione da dare alla
nuova Azienda. Nonostante i
nostri continui solleciti sia in
Consiglio comunale (inclusa
una mozione approvata anche dalla maggioranza) che
sulla stampa, la Giunta non
ha presentato alcuna proposta suscitando malumore e
disapprovazione anche da
parte degli stessi Consiglieri di maggioranza che hanno apertamente criticato il
comportamento della Giunta
nel Consiglio comunale del
27 Gennaio scorso, durante
l’approvazione del bilancio
di previsione dell’Azienda,
dopo averlo già fatto nelle
Commissioni consigliari.
Sempre nel Consiglio comunale del 27 Gennaio,
a seguito di una nostra richiesta condivisa anche dai
Consiglieri di maggioranza,
il Sindaco si è impegnato
perché la Giunta presenti
finalmente nei prossimi mesi
delle proposte supportate
dai dati e dalle informazioni
necessarie per compiere
tutte le valutazioni del caso
e prendere delle decisioni
che consentano alla nuova
Azienda di poter finalmente
operare in alcuni settori già
con il prossimo bilancio di
previsione e quindi con l’inizio del prossimo anno.
Da parte nostra non mancheremo di compiere le necessarie azioni perché il Sindaco
e la sua Giunta rispettino gli
impegni presi. Dopo di che
potremmo anche essere contenti, perché significherebbe
che si è arrivati finalmente
ad una conclusione positiva,
di leggere sulla stampa l’ennesimo articolo a firma del
Sindaco o di qualche Assessore, come ne vediamo tanti
simili di questi tempi, che
si vanterà del merito della
realizzazione di quest’altra
importante iniziativa riguardante l’Azienda multiservizi.
Probabilmente in quell’articolo ci si dimenticherà di dire
che senza i nostri interventi
l’iniziativa non sarebbe stata
conclusa e che comunque, a
causa della cattiva gestione
della vicenda da parte della
Giunta Raimondi, si sono
persi due anni che in termini
economici vogliono dire oltre
100.000 Euro che potevano
essere utilizzati per interventi
sul nostro territorio e che,
invece, sono andati altrove.
La cosa è tanto più grave
se si pensa ai magri bilanci
comunali, conseguenza delle
riduzioni delle spese imposte dal Governo Berlusconi
alla faccia delle autonomie
locali tanto decantate, che
rendono sempre più difficile
assicurare il mantenimento
di servizi, anche fondamentali, consolidati negli anni.
Centro e Sinistra Uniti Vivere Rescaldina
Claudio Turconi
L’Unione a
Rescaldina
Il 9-10 Aprile prossimi si terranno le Elezioni politiche
nazionali.
Le Forze di centro-sinistra dell’UNIONE si proporranno
per ritornare con il loro candidato premier Romano Prodi
alla guida dell’Italia dopo cinque anni di Governo Berlusconi.
Sono stati cinque anni, a nostro avviso, estremamente
negativi durante i quali si è privilegiato molto l’interesse
privato di pochi a scapito dell’interesse collettivo.
Occorre quindi un cambiamento radicale che fermi la
deriva negativa in atto e riporti al centro della politica i
cittadini con i loro problemi e le loro necessità.
Per fare questo l’UNIONE si presenta alle prossime elezioni con un programma che propone soluzioni serie e
realistiche per tutti i settori della vita pubblica, in modo da
far ripartire l’Italia sulla via dello sviluppo, del progresso
e della giustizia sociale.
Si presenta anche con il candidato premier Romano Prodi
designato, per la prima volta in Italia, attraverso elezioni
primarie, tenute lo scorso Ottobre, che hanno visto la
partecipazione di oltre quattro milioni di votanti.
Le elezioni primarie di Ottobre sono state organizzate a
Rescaldina dal Gruppo “Centro e Sinistra Uniti - Vivere
Rescaldina” che identificandosi nell’UNIONE rappresenta
la stessa sul territorio. La nostra sede di Via Matteotti
58 sarà pertanto aperta a tutti coloro che, condividendo
le idee ed i programmi dell’UNIONE, vorranno partecipare
alla prossima campagna elettorale ed alle manifestazioni pubbliche di sostegno delle liste dell’UNIONE che si
organizzeranno sul territorio. Vi aspettiamo numerosi
ringraziandovi anticipatamente.
Centro e Sinistra Uniti - Vivere Rescaldina
Claudio Turconi
11 • partecipare
VARIE
Walter Villa: pittore del mistero
Nella sua pittura mistero, contemplazione, enigma e attesa
Walter Villa è un pittore che
ha esposto alla Villa Rusconi. Il Dott. Angelo Mocchetti,
vicesindaco e assessore alla
cultura, ha potuto soffermarsi
con l’artista.
Di lui hanno scritto: Prof.
Antonio Dora, Prof. Giovanni
Piazza, Prof. Pietro Sonetti,
Pittore Roberto Catani, Prof.
Mario Monteverde, Antonio
Marciano.
Il pittore ha esposto in diverse mostre personali e collettive ottenendo lusinghieri
successi.
Premi e piazzamenti nel Premio
Nazionale di Pittura Città di
Ravenna, nel Premio di Pittura
Città di Parma, nel Premio Città
di Recanati, nella 3ª Rassegna
di Arte Figurativa della Città di
Milano...
Walter Villa si dedica alla pittura fin dal 1970.
Questo il giudizio sulla sua arte
Il pittore col vicesindaco A. Mocchetti
del Prof. Antonio Dora: “Non
ancora trentenne Walter Villa
cominciò a imporsi all’attenzione della critica e del pubblico,
la sua pittura suscitò interesse
e meraviglia per la saldezza
d’impianto dei suoi dipinti, per
un linguaggio plastico, come
quello cromatico. Ciò premesso, è doveroso sottolineare,
come Villa cerchi nella pittura
proprio quei valori che gli sono
congeniali, quali la giustezza
del tono, la suggestione della
luce, il senso di uno spazio
in cui gli effetti e le figure si
collocano. Perciò la sua fedeltà
a una tradizione figurativa va
intesa proprio in chiave di
nostalgia per un modo d’es-
sere e di sentire che cerca di
sottrarre ai condizionamenti
imposti dalla nostra epoca,
per concedergli di rifugiarsi in
uno spazio senza tempo, nel
quale i sentimenti e le emozioni mantengono il loro antico e
naturale profumo”.
L’attenzione critica verso l’artista è stata espressa anche
da Antonio Marciano.
Questo il commento: “Il lavoro
di Walter Villa si qualifica come
una serie di opere eterogenee,
tra reminiscenze metafisiche
e memorie oniriche, frutto
di uno studio personale in
collaborazione con altri artisti.
Elemento distintivo di ogni
rappresentante è l’enigma, il
mistero che si cela dietro una
figura in contemplazione o in
attesa di qualcosa o qualcuno... I soggetti non sono mai
frontali, lo sguardo è sempre
rivolto altrove. Come immagini
rubate al quotidiano. Walter
Villa non si ferma ad una semplice rappresentazione della
realtà, ma crea un archetipo,
dove ogni oggetto trova la sua
giusta collocazione. Solo nei
quadri dove il soggetto è la
natura, c’è la totale assenza
della figura. La struttura plastica, i colori brillanti, la luce
morbida raccontano l’insieme
ordinato dei vari universi che
contribuiscono alla creazione
dell’opera”.
Nella foto il pittore Walter Villa
e il vicesindaco Dott. Angelo
Mocchetti.
Per l’artista un arrivederci alle
prossime mostre.
L’Ufficio Cultura
Alla ricerca del tempo perduto
Il dialetto: piccolo dizionario delle parole che stanno
scomparendo. Continua la ricerca dei termini dialettali
che vanno scomparendo.
Scilöria:
Aratro.
Giuetu:
Basto per buoi.
Basèl:
Gradino.
Segiunè:
Riparatore di botti, mastelli.
Barsiglia:
Vassoio.
Fragùia:
Briciola.
Rizó:
Strada di sassi.
Bròcu:
Ronzino o individuo rozzo.
Campanìti: Mughetti.
Lacetu:
Liquido che lascia il burro.
Panógia:
Zangola.
Murùra:
Mancia settimanale.
Staffetta:
Bicchiere di vino.
L’Assessore alla Cultura
Dott. Angelo Mocchetti
Come nasce una squadra di basket... all’Oratorio
In una delle domeniche della scorsa
estate, dedicata alla visita per i
genitori dei bambini e animatori che
hanno partecipato al campeggio
estivo dell’oratorio Don Bosco di
Rescaldina, io come altri genitori
mi trovavo lì. Ed è stato proprio in
quella domenica che Don Gianni con
espressione serena e convinta mi
chiese se potevo aiutarlo a fondare
una squadra di basket, tutta oratoriana, iscrivendola ad un campionato in
una associazione ispirata e fondata
su basi cristiane, dell’autunno ormai
quasi alle porte. Mi dice “Guarda
che non è un mio capriccio, ma c’è
un bel gruppetto di ragazzi animatori
che me lo stanno chiedendo e che
lo desiderano fortemente da anni”.
Naturale la mia risposta “Ma, siamo
alla fine di luglio, si avvicinano le ferie
estive e poi è settembre, non ti sembra di essere in ritardo?”. Risponde
“Tu prova. Non dimenticarti che ad
assisterci c’è la Divina Provvidenza”
ed io “Da dove posso iniziare?”
risposta “Non so. L’unico indizio che
ti posso dare chiedi informazioni alla
FOM di Milano, al rientro dalle nostre
ferie fammi sapere, se hai bisogno
al numero del mio cellulare sono
sempre disponibile”.
Mentre mi parlava nella mia mente
già scorrevano una carrellata infinita
di problemi: la palestra, i soldi, l’allenatore, le divise ecc. ecc.
Il lunedì, al rientro, non mi perdo
d’animo, in ufficio faccio uso delle
mie pause pranzo per informarmi
partendo naturalmente da dove il
Don mi ha consigliato.
Alla FOM (Federazione Oratori Milanesi) mi dicono che mi dovevo
rivolgere al CSI (Comitato Sport
italiano sezione di Milano aderente
alla FOM), telefono, prendo appuntamento, mi informo, penso di farcela
e penso anche che la volontà del
Don comincia ad avere corpo, da qui
partono le varie telefonate e varie
richieste scritte.
Non mi sembra il caso, a questo
punto, di indicare ogni passaggio.
Certo è che, la squadra si è costituita
il giorno 8 settembre 2005, giornata
dedicata alla Madonna quale nostra
Protettrice con la denominazione
O.D.B. Basket - Rescaldina, dove
O.D.B. sono le iniziali di: Oratorio
Don Bosco e il presidente è Don
Gianni Pauciullo.
La società è stata costituita alla
FOM con costi zero, in quanto associazione ecclesiale oratoriana e
come in qualsiasi atto costitutivo di
una società doveva comparire anche
la figura della vicepresidenza e del
segretario. Don Gianni, in questi ruoli
desiderava avere, come figure, genitori affinché potessero rappresentare
le necessità dei ragazzi con un’ottica
adulta. Così, proponendocelo, la
vicepresidenza viene affidata a me,
Simonetta Toniazzo, e la segreteria a
Marina Michelon, entrambe mamme
di ragazzi animatori iscritti e che
giocano nell’O.D.B. Basket.
I ragazzi che volevano fortemente
costituire la società hanno avuto un
ruolo importante alla realizzazione
della squadra. Si sono procurati i
giocatori, hanno dato una mano a
Don Gianni per cercare gli sponsor
e i benefattori. A tale riguardo colgo
l’occasione per ringraziare le ditte:
Acconc. Possenti, Eritrema, Giocotecnica, Ferramenta Frascoli, Vetreria
Vera, Ristorante GaribaldI, la sig.ra
Maria Rosa Banfi, ed altri che non
hanno voluto essere nominati, ma
che sono stati altrettanto generosi.
Così con il puro sostegno dei nostri
benefattori la squadra si è iscritta al
campionato invernale del CSI ed è in
procinto di iscriversi a quello primaverile (sempre del CSI). La maggior parte
dei ragazzi di cui sto parlando sono
adolescenti che ogni domenica, dopo
le attività oratoriali e tutti i pomeriggi
dopo le attività dell’oratorio estivo, si
fermavano e si fermano a giocare sul
campo di basket dell’oratorio stesso.
“È da anni che tutto questo accade”
così Don Gianni mi riferiva in quella
domenica dello scorso luglio, “Quindi
sono certo che la mia decisione è una
decisione giusta perché si tratta di un
gruppo considerevole di adolescenti
che hanno in comune la passione
per il basket”.
I refertisti, figure obbligatorie nelle
partite giocate in casa, anch’essi ragazzi adolescenti, sono parte operosa
all’interno del gruppo. Anche se non
atleti hanno dovuto frequentare un
corso e sostenere un esame al CSI
per poter svolgere tale figura.
Un ruolo fondamentale lo sta coprendo anche l’allenatore sig. Ugo Masina, (già negli anni ’60 allenava una
squadra iscritta al CSI portandola alla
vittoria di un campionato). È arrivato
come una benedizione del Signore. I
ragazzi coraggiosamente hanno iniziato il campionato allenandosi da soli, devo dire che eravamo preoccupati,
ma il Don ci incitava e incoraggiava
ad andare avanti sostenendo che
prima o poi la “Divina Provvidenza”
avrebbe fatto capolino. Infatti, per
caso, mio figlio nel mese di novembre
dello scorso anno conosce Masina
e subito incominciava gratuitamente
la sua missione da allenatore, non
dimentichiamo che lo stesso fa parte
anche del Consiglio Pastorale e del
Consiglio dell’oratorio. Meglio di così
non ci poteva capitare. Naturalmente,
se qualcuno di voi che sta leggendo
questo articolo, vuole intraprendere
sia l’esperienza di allenatore che
di giocatore non deve far altro che
rivolgersi a Don Gianni. Le porte
sono aperte a tutti. Lo stesso dicasi
a quelle aziende che con benevolenza si vogliono unire a quelle sopra
citate; il Don le accoglierebbe a
braccia aperte.
Nel frattempo per continuare a raccogliere i fondi per poter iscriverci
al campionato primaverile, pagare la
palestra comunale ed assolvere ad
altre incombenze puramente finanziarie, i ragazzi si sono organizzati
con molta responsabilità, ed hanno
preso parte ai “Mercatini di Natale”
organizzati dal comune, allestendo
uno stand con la vendita di oggetti
natalizi, in questo si ringrazia la ditta
ROS-MAN per averci procurato tali
prodotti ad un prezzo modico e tutti
i cittadini che hanno dimostrato ai
ragazzi molta sensibilità e che, con
l’acquisto anche di un solo articolo
ci hanno e ci stanno aiutando a far
fronte ai nostri impegni monetari. A
tale proposito ci tengo a precisare
che la squadra sta facendo uso delle
disponibilità economiche utilizzando i
fondi raccolti solo ed esclusivamente
come sopra menzionato e che gli
stessi fondi, anche se in una voce
ben distinta fanno parte della contabilità e del bilancio dell’oratorio,
cioè i soldi che man mano vengono
raccolti si versano sul conto corrente
dell’oratorio, quando vi è la necessità
di effettuare dei pagamenti i soldi
vengono prelevati dal conto stesso.
Questo, per una migliore chiarezza
e trasparenza.
È vero i risultati stentano ad arrivare
per una serie di motivazioni molto
evidenti, tra le quali il fatto che è una
squadra appena nata, che l’allenatore è arrivato a campionato iniziato,
ecc. ecc. Insomma una squadra
ancora da rodare ma, certamente,
una squadra dove i ragazzi tra loro
si sono ben amalgamati e inseriti
come parte attiva dello stare insieme rispettandosi reciprocamente,
divertendosi.
Sia chiaro che, per Don Gianni, l’istituire questa squadra è e deve essere
solo il punto di partenza per poter
mettere insieme altri gruppi sportivi
in oratorio, con altri sport, altre fasce
d’età; pensa ai più piccoli, ed anche
a gruppi femminili.
Anche il Cardinale Dionigi Tettamanzi,
in occasione della giornata di presentazione delle società iscritte al CSI, tenutasi lo scorso ottobre al Pala-Mazda
a Milano, invitava caldamente ogni
oratorio a creare squadre sportive
dicendo “Deve e vuole essere una
testimonianza di Gesù risorto, di Lui
presente e vivo anche nel mondo
dello sport. Lo sport in oratorio è e
rimane una efficace opportunità di
aggregazione e di coinvolgimento di
molte persone, favorendo la crescita
dello spirito comunitario. L’attività
sportiva ben condotta in oratorio
consente l’attivarsi di relazioni educative e significative, continuative e
durature. Vivete la fede anche nei
vostri ambienti sportivi”.
Poi sottolineava l’importanza:
- dello sport per la crescita della
persone,
- della presenza di testimoni di Gesù
nello sport,
- della cura per lo sport in oratorio.
Rivolgendosi, alla fine, ai presidenti
delle società sportive presenti: “Vi
lascio, infine, con un augurio: siate
“sportivi uomini veri”. Fate cioè dello
sport che vivete e che fate vivere a
molti una forte ed efficace esperienza
educativa, capace di formare persone
che sappiano “scegliere e coltivare
i valori autentici della vita: l’amore
per la verità e la giustizia, il gusto
della bellezza e della bontà, la ricerca
dell’autentica libertà e della pace”. È
un augurio, ma anche una missione
che sono certo di condividere con tutti
voi, carissimi presidenti delle società
sportive: “Pace a voi! Come il Padre
ha mandato me, anch’io mando voi
(Giovanni 20,21).
Simonetta (Simona) Toniazzo
Oratorio e Basket: amore a prima vista
L’8 settembre ebbe inizio una
storia. Il protagonista era un
uomo, più precisamente un
don, don Gianni, un prete di
un paesino vicino a Milano,
Rescaldina... quest’uomo aveva, e ha tuttora un sogno...
vedere crescere l’Amore nel
suo oratorio.
L’oratorio, parte viva della Chiesa, cerca Cristo, che è tutto per
noi... Queste cose sono facili
a dirsi, ma a capirle e renderle
vita ci si può mettere davvero
tanto!!! Spesso si pensa che
l’oratorio, dovrebbe essere
solo un centro per la crescita
di giovani ragazzi cristiani: si
ritiene che la chiesa sia solamente il punto focale della
nostra parte cristiana della
vita, come un particolare che
non deve invadere il resto dell’esistenza: io vado a messa,
credo, prego e in questo modo
assolvo la mia funzione di credente. Molte volte nella cultura
contemporanea ci vogliono far
credere che anche lo stesso
Cristo non sia da prendere in
considerazione per questioni
che a lui non interessano, il
lavoro, gli amici, le giornate,
possiamo anche lasciarlo in
pace.
Questo è l’errore più grande
che può fare un cristiano, lasciare “andare” la sua fede
solo nel “recinto” religioso. Il
cristiano è prima di tutto testimone e deve in qualsiasi momento della sua vita prendere
la mano che Gesù tende verso
di lui. Anche le più insignificanti
cose possono riflettere l’amore
di Dio su di noi. È per questo
che noi ragazzi dell’oratorio,
come tutti i ragazzi, dobbiamo
vivere tutti i giorni, mano nella
mano con Gesù, Dobbiamo
capire come la Chiesa non è
una sfera a sé, ma porta nella
quotidianità Cristo: nella scuola, nel pomeriggio passato con
gli amici, nella sera con i propri
genitori. In ogni momento, ma
anche in qualsiasi attività, come studiare, andare a fare una
gita, mangiare una pizza, giocare una partita di pallone... Ed è
proprio quello che Don Gianni
vuole trasmetterci in questi
anni; per questo in quel fatidico
giorno ha voluto fondare una
squadra di basket dell’oratorio,
con ragazzi dell’oratorio, con la
forza dell’oratorio, con la vita
dell’oratorio. Ha voluto darle il
nome di ODB Basket (Oratorio
Don Bosco), riprendendo il
Santo a cui è dedicato il nostro
oratorio.
Per questo ora noi stiamo
facendo la cosa più semplice
e più banale di una qualsiasi
squadra: un campionato. Siamo iscritti al campionato di
CSI (Comitato Sportivo Italiano
sezione di Milano) associato
con la FOM (Federazione Oratori Milanesi). Certo che le
difficoltà sono tante, soprattutto in campo agonistico, ma
ogni parte di questa squadra
rispecchia la infinita nostra
volontà di creare una vita nuova
nel nostro oratorio. Partendo
da noi, animatori e giocatori,
siamo in 12 (un bel numerino)
con un allenatore che fa parte
anche del Consiglio pastorale e un gruppo dirigenziale
composto semplicemente da
alcune nostre care mamme
che tanto tengono ai figli come
all’oratorio.
Ops!!! Forse mi stavo dimenticando della persona più importante di questo gruppo, il
presidente, e che presidente,
certo di basket non ne capirà magari tantissimo, ma di
voglia, ne ha tanta!!! Quanta
fatica e sudore ci ha messo
il nostro don!!!! Grazie ancora
Don Gianni per tutto quello
che stai facendo per il nostro
oratorio.
Certo, raccontata così sembra
un po’ una bella favola all’acqua di rose, invece molte volte
ci si trova davanti a fatica,
pressione, nervosismo, infinite
difficoltà burocratiche, opprimenti sconfitte... ma, perché
raccontare questo granello di
difficoltà davanti a una spiaggia di amore. Certamente,
è anche vero che non è una
leggenda, che forse non riusciremo a combinare niente,
forse creerà divisione anziché
avvicinamento, forse porterà
a vederci come persone che
vogliono fare il passo più lungo
della gamba, forse riceveremo
critiche perché la chiesa deve
rimanere nel suo “recinto”...
Ma noi cosa possiamo farci?
Siamo sognatori...
Mirco Monti
Gruppo Giovani
partecipare • 12
VARIE
Società Ciclistica Rescaldinese
Rinnovo cariche sociali, approvazione nuovo Statuto Sociale e
approvazione campagna sottoscrizione
È il presidente Enrico Rossetti a
dichiarare validamente costituita
l’Assemblea dei Soci della SC
Rescaldinese e a ringraziare
tutti i Direttori Sportivi e collaboratori a vario titolo, per il loro
lavoro a favore dei giovani ciclisti
che vestono la maglia della
Rescaldinese prima di iniziare
l’illustrazione (professionalmente fatta da Oreste Casati) del
nuovo Statuto.
Assemblea Straordinaria dunque, per la SC Rescaldinese,
ospitata nei locali di Villa Rusconi, messi gentilmente a disposizione dall’Amministrazione
Comunale di Rescaldina, che ha
provveduto a ratificare l’adozione
del nuovo Statuto Sociale, così
come previsto dal D.L. n° 72 del
22/3/2004 e convertito con modificazioni nella Legge n° 128 del
21/05/2004. Il nuovo Statuto
è stato approvato con 53 voti
espressi dai 42 presenti più 11
rappresentati per delega.
Hanno presenziato all’Assemblea il Presidente del Comitato
Regionale Lombardo, Oreste Casati, (anche in veste di Consigliere della Rescaldinese), col suo
vice, Elio Barlocco, il Consigliere
regionale Flavio Mocchetti ed il
responsabile del Comitato FCI
di Legnano e zona, Guido Banfi
che, nel prendere la parola ha
fortemente sollecitato i presenti
a prodigarsi per conquistare la
fiducia dei ragazzi e dei loro
genitori per riavvicinarli al ciclismo e, dopo i saluti dei dirigenti
della Federciclismo regionale,
ha preso la parola il cassiere,
Ambrogio Maestroni il quale
ha dettagliatamente illustrato
la situazione economica della
Società invitando i Consiglieri
ed i Soci a promuovere una
strategia per riallineare il Bilancio societario trovando subito
una validissima soluzione nella
proposta di lancio di una speciale
tessera di “sostegno diffuso”
alla Ciclistica di Rescaldina da
offrire in sottoscrizione a favore
della Società al prezzo di un euro,
mantenendo però in atto il normale tesseramento secondo le
direttive della Federciclismo. La
proposta è stata immediatamente approvata per acclamazione
con la certezza (nella stessa
serata raccolte un centinaio di
adesioni!) di ripianare il deficit
e costituire un piccolo fondo di
scorta. Nella stessa assemblea
è stato comunicato il lancio
anche di una sottoscrizione a
premi legata all’annuale pranzo
f.lli colombo s.n.c.
progettazione/produzione
arredamenti
centro cucine
21053 Castellanza
via Mons. R. Colombo, 34
Tel. 0331.503.209 - 0331.480.251
Fax 0331.504.304
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[email protected]
[email protected]
sociale.
Nominato, all’unanimità, anche il
nuovo organigramma societario
per il quadriennio 2006/2009
con la proposta, accolta, dell’inserimento di due nuovi Consiglieri nelle persone di Luigi Fusetti ed
Angelo Gasparri, da aggiungere
al vecchio Consiglio con l’eccezione dell’ex vicepresidente
Ivo Rizzo, purtroppo deceduto
recentemente. Pertanto il nuovo
Consiglio risulta così composto:
Enrico Rossetti (Presidente), Ottorino Ferrario, Iannello, Oreste
Casati, Marco Tomasi, Ambrogio
Maestroni, Ambrogio Raimondi,
Alfonso Legnani, Flavio Mocchetti, Luciano Viaro, Giuseppe
Ferioli, Leonardo Prodigioso,
Teodoro Cozzi, Osvaldo Forlani,
Luigi Fusetti ed Angelo Gasparri,
i quali sosterranno l’impegnativo
compito di promuovere il ciclismo tra la gente di Rescaldina,
informandola anche sulla vita
della Società ciclistica che da
61 anni porta il nome della città
sulle strade di tutta Italia conseguendo anche ottimi risultati
agonistici.
Vito Bernardi
Pallacanestro
Rescaldina
Appassionati di basket
è iniziato il Campionato di 1ª Divisione
Maschile il 18 Gennaio
2006 presso la Palestra di Via Schuster
“Rescalda”: sostenete
numerosi gli atleti in
questa grande avventura “grazie”.
N.B. Da Gennaio 2006
sono aperte le nuove
iscrizioni ai corsi di minibasket.
P.S.: forza ragazzi.
Costantino