partecipare - Comune di Rescaldina
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p artecipare PERIODICO BIMESTRALE D’INFORMAZIONE LOCALE Aut. Tribunale di Milano n. 246 del 7/7/1971 Anno XXXIII - Numero 163 RESCALDINA MARZO 2006 Borse di studio: premiati 4 colonne in cronaca gli studenti meritevoli Partecipare e Biblioteca Poco spazio, scarso interesse, informazioni confuse e spesso di parte. I giornali locali hanno dedicato un trafiletto o poco più all’approvazione di due nuovi regolamenti,licenziati all’unanimità dal consiglio comunale: quello sulla biblioteca e quello per il periodico “Partecipare”. Sarà stato il periodo natalizio, in cui fanno notizia solo le strenne e le feste; sarà che l’accordo di tutte le forze politiche non alimenta scoop; sarà che quando non c’è polemica si pensa che gli argomenti siano di scarso rilievo: eppure il lavoro della commissione cultura merita più di un semplice accenno. Proprio sulle colonne di “Partecipare”, in uno degli ultimi numeri, i nomi dei sette componenti della commissione cultura (Di Biase, Busto, Colombo, Barbaglia, Gasparri, Fischi ed il sottoscritto) sono stati elencati in un redazionale quasi ad additare chi avrebbe rivoluzionato di nascosto un “giocattolo”: l’accordo di tutte le forze politiche di Rescaldina su due temi come periodico locale e biblioteca è già di per sé significativo. Entrando nel merito dell’attività della commissione cultura,che ha portato nell’ultima seduta consiliare del 2005 ad approvare i due regolamenti, va evidenziato come era sensazione comune che “Partecipare” e “Biblioteca” avessero bisogno di un profondo restyling. Questo sia per l’andamento delle elezioni degli ultimi mesi/anni per il comitato di gestione e per la redazione... e nonostante il parere opposto dei redattori allora in attività più volte contattati per avere proposte e sostegno. La nostra biblioteca dal 1999 aderisce al Consorzio Bibliotecario Nord-Ovest che oggi comprende 34 comuni della Provincia di Milano e, proprio grazie alla scelta politica di confluire in questo sistema, oggi tutti i rescaldinesi possono godere di servizi più rapidi ed efficienti, oltre che di una gamma più ampia di prodotti e strumenti (libri, dvd, riviste, internet, ecc.). I risultati dei prestiti e degli iscritti confermano un trend positivo che si consolida anno dopo anno e testimonia la bontà di una scelta politica e la capacità di gestione che è Tra presente e passato Il lavoro di una maggioranza Il 20 dicembre 2005 si è concluso l’iter procedurale per l’approvazione del “Nuovo Regolamento Biblioteca” e “Nuovo Regolamento Partecipare”. Grazie allo sforzo della maggioranza consiliare “Rescaldina Insieme” che governa per il secondo mandato consecutivo il nostro paese si è potuto arrivare a regolamenti più moderni e in linea con i tempi. Però a leggere la cronaca locale di alcuni giornali sembrerebbe che il merito vada alle opposizioni che invece hanno solo aggiunto i loro voti a quelli della maggioranza. Questa è cronaca o disinformazione? L’assessorato guidato dal Dott. Angelo Mocchetti ha cercato nei lavori di commissione di informare e creare il consenso più ampio possibile attorno alle proposte. La commissione cultura, presieduta dal consigliere di maggioranza Nicola Di Biase, coordinato dagli altri membri di maggioranza: Moreno De Servi, Remo Busto, Giovanna Colombo ha svolto i lavori in serenità e con pacatezza ha approfondito ogni argomento. Si ritiene questo il giusto modo di servire i rescaldinesi che hanno voluto ridare la loro fiducia a “Rescaldina Insieme”. Nelle ultime elezioni la coalizione ha ottenuto quasi tremila voti. Con l’occasione si ringraziamo i componenti dell’ex Comitato di Gestione e del Comitato di Redazione. Il Coordinatore della Commissione Cultura Nicola Di Biase in generale dell’assessorato guidato da Angelo Mocchetti e nello specifico del personale che in biblioteca lavora ogni giorno. Ecco allora il nuovo regolamento della biblioteca, un documento tecnico e non politico, che da un lato mette in ordine le competenze del bibliotecario, del funzionario e del politico chiamato a dare gli indirizzi, e dall’altro disciplina nel concreto i diritti-doveri degli utenti della biblioteca. Scompare di fatto il comitato di gestione che il nuovo assetto legislativo e l’adesione al Consorzio avevano di fatto già da tempo svuotato di competenze effettive. Stesso discorso per il periodico “Partecipare”: il comune sentire di tutte le forze politiche di Rescaldina, è stato quello di non trasformarlo in bollettino dell’amministrazione (come accade a Legnano, Cerro Maggiore e in quasi tutti i Comuni del circondario senza far differenza di colore politico). Il giornale è dei cittadini ed i rescaldinesi possono oggi e potranno domani continuare a far sentire la loro voce e a far emergere le loro impressioni, critiche e proteste attraverso le colonne del giornale. Ricchi e poveri Come vivono i rescaldinesi No, non si tratta del complesso musicale di qualche anno fa. Ma di complessi o percezioni attorno al fatto di essere ricchi o poveri ruota buona parte dei pensieri della vita. E Rescaldina? L’imponibile medio per famiglia del Comune di Rescaldina è pari ad euro 33.847,00. Il Comune, in base a questo dato, occupa il 368° posto in Italia (su 8.100 comuni). Il Vicesindaco Dott. Angelo Mocchetti Ma anche le competenze previste dalla legge sono cambiate rispetto alla sua nascita negli Anni Settanta: responsabile è il sindaco in quanto “editore”, responsabile è il direttore, responsabile è il funzionario che liquida il costo del giornale e responsabili, anche se solo politicamente, sono gli amministratori che quei soldi mettono a disposizione nel bilancio del Comune. Ecco allora l’idea di legare più strettamente il C.d.R. al consiglio comunale, per dare una rappresentatività maggiore ai redattori (7) che con il direttore responsabile (effettivo, non solo di carta) e con il funzionario del settore cultura “firmeranno” il giornale. Moreno Deservi Capogruppo di “Rescaldina Insieme” I ragazzi premiati col vicesindaco Mocchetti Nel mese di Dicembre 2005 si è svolta all’Auditorium di via Matteotti la cerimonia di premiazione degli studenti meritevoli. Lo sforzo dell’Amministrazione Comunale è stato economicamente considerevole, ma in linea con l’attenzione con cui ha sempre seguito le problematiche della scuola. Il bando prevedeva l’assegnazione di 15 borse di studio da 150 euro agli studenti che hanno terminato la scuola media e 35 borse di studio da 300 euro agli studenti delle superiori. Il bando copriva i due anni 2003/2004 e 2004/2005 per cercare di premiare tutti i meritevoli, cercando ulteriori risorse all’interno del bilancio comunale stesso. L’assessore alla cultura Dott. Angelo Mocchetti ha consegnato l’attestato ai seguenti studenti: Casati Ermes, Casati Roberto, Colombo Annalisa, De Servi Alessandra, Rai- p artecipare PERIODICO BIMESTRALE D’INFORMAZIONE LOCALE RESCALDINA Fondato nel 1971 - Periodico locale d’informazione Direttore responsabile: MORENO TRACCHEGIANI Consulenza editoriale, impaginazione, stampa e pubblicità: � ���������� Via P. Picasso 21/23 - Corbetta (MI) - tel. 02.972111 N. 163 Registrazione Tribunale di Milano 7 luglio 1971, n. 246 La tiratura del numero è stata di 5.500 copie Anche questo numero del periodico comunale “Partecipare” è consultabile e scaricabile dal sito istituzionale dell’Amministrazione Comunale, www.rescaldina.org mondi Alessandro, Squizzato Giorgia, Verriello Mattia, Zaffaroni Cecilia, studenti che hanno frequentato la scuola media nell’Anno Scolastico 2003/2004; Bonvicini Davide, Carminati Eleonora, Colombo Silvia, Dalmasio Valentina, Di Pierro Riccardo, Giani Viola, Longobucco Lucia, Plebani Valentina, Rivas Natalì, Santarsiero Anna, Senestrati Matteo, Tesfai David, studenti della scuola media nell’Anno Scolastico 2004/2005; per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori dell’Anno Scolastico 2003/2004, Caimi Erica, Cammerino Eva Vittoria, Casati Alessandra, Colombo Fabrizio, Cozma Izabela, Cribioli Francesca, Crugnola Gianluca, Diani Marco, Gasparri Arianna, Gasparri Federica, Genoni Simona, Locci Laura, Monti Mirco, Piran Chiara, Pogliana Alessandra, Raimondi Alessandra, Re Barbara, Re Calegari Gloria, Rotondi Stefania, Voltan Stefano, Zaffaroni Alice, Zaffaroni Paolo, Zannini Stefania; infine gli studenti dell’Anno Scolastico 2004/2005 che hanno frequentato le scuole superiori, Casati Alessandra, Cozma Izabela, Cribioli Cristina, Cribioli Francesca, Crugnola Gianluca, Galli Alessio, Gasparri Arianna, Gasparri Federica, Guzzetti Emanuele, Locci Laura, Piran Chiara, Pogliana Alessandra, Raimondi Alessandra, Raimondi Alessandro, Re Barbara, Re Calegari Gloria, Rotondi Stefania, Squizzato Giorgia, Tesfai Ivan, Verriello Mattia, Voltan Stefano, Zaffaroni Alice, Zaffaroni Paolo. La scuola, la cultura, lo studio rappresentano un’occasione, risorsa della vita. A tutti gli studenti che hanno saputo cogliere in pieno la possibilità con i conseguenti risultati auguri e arrivederci all’anno prossimo. L’Ufficio scuola Lascia QUI il tuo articolo per Partecipare Ricordiamo che gli articoli per Partecipare possono essere lasciati nelle apposite cassette presso: Biblioteca Comunale di Rescaldina Atrio del Palazzo Comunale Scuole Elementari di Rescalda e Rescaldina Scuole Medie di Rescalda e Rescaldina Oltre agli articoli è possibile depositare domande specifiche (rivolte agli amministratori, associazioni o al C.d.R.), annunci economici (o di altra natura), nonché commenti e suggerimenti. • Gli articoli non devono superare le 60 righe (2 cartelle dattiloscritte). • Le lettere devono essere firmate. • Il termine ultimo di consegna per il prossimo numero è il 20-05-2006. partecipare • 2 ATTUALITÀ La cenerentola della TV: la cultura Si fa un gran parlare di cultura in televisione; tutti ne parlano ma nessuno la fa, salvo pochissime eccezioni: SuperQuark (3, di P. Angela); La macchina del tempo (4, di A. Cecchi Paone), Passaggio a Nord-Ovest (1, di A. Angela), Geo & Geo (3, di L. Colò). Sono essenzialmente quattro i motivi per cui non si fa cultura in tv in un momento in cui tutti i grandi editori escono con allegati di arte, storia e perfino un’enciclopedia per soddisfare la sete di sapere del pubblico: a) alla Rai corre voce che ci sia un divieto politico dall’alto di fare cultura, così gli italiani sono più ignoranti e quindi più facilmente manovrabili politicamente; benché sembri incredibile, questa prima ragione trova conferma nei fatti: perché mai altrimenti si sarebbe eliminato precipitosamente il programma Il fatto di Enzo Biagi che era il miglior programma della televisione? Tutte le cose buone o interessanti culturalmente vanno in onda ad orari impossibili, in tarda serata o addirittura di notte, come ben sanno quelli che soffrono di insonnia; b) perché non potendo essere interrotte da spot pubblicitari, le cose culturali rendono meno in termini commerciali; c) perché gli addetti di tutte le televisioni non hanno la preparazione culturale necessaria; credo che per lavorare in tv, non sia richiesto neppure il diploma di scuola media superiore, non parliamo poi delle lingue straniere; che io sappia, solo Baudo è laureato; per lavorare in tv, andrebbero richieste una laurea e almeno due lingue; d) spesso chi sa le cose, professori, esperti, ecc. non ama apparire, è timido e forse teme in televisione di sciupare in pochi minuti il lavoro di un’intera vita. Escluderei nel modo più categorico che non si faccia cultura perché gli italiani sono ignoranti e cretini e non la gradiscono, come dice qualcuno; quando c’è una buona trasmissione come la Bohème di Puccini con Pavarotti, Bambi, o Schindler’s List e la lettura di Dante di Benigni tutta l’Italia la guarda, ma è che le cose buone sono pochissime: dove sono la buona prosa? L’opera? I film d’autore? I concerti? Le mostre? I documentari artistici? cercate sul palinsesto notturno, lì forse li trovate. Si spendono miliardi per porcherie americane quando in Italia abbiamo a disposizione i migliori registi del mondo, i giovani non conoscono neppure i film di Pietro Germi, Pasolini, Visconti, se non attraverso le cineteche. Attori straordinari come Gabriele Ferzetti, Gino Cervi, Amedeo Nazzari e Carlo Ninchi, sono ignoti al pubblico giovane; oggi va di moda la volgarità, la banalità, il disacculturamento totale, basterà un solo nome per tutti, ENRICO PAPI. Io ho redatto una pagella scherzosa ma non troppo, ma non da esperta, bensì da assidua telespettatrice della tv, che riporto qui di seguito: Pagella della TV La TV delle lacrime Voto: 3 Stranamore, Canale 5 Carramba, RAI 1 Per tutta la vita, RAI 1 Chi l’ha visto, RAI 3 C’è posta per te, Canale 5 Amici, Canale 5 Uomini e donne, Canale 5 La TV spazzatura: ignoranza, volgarità, sensazionalismo Voto: 4 Casa Rai 1 Verissimo, Canale 5 Dom & Nicka in, RAI 1 Buona Domenica, Canale 5 Maurizio Costanzo Show, Canale 5 Sarabanda, Canale 5 Varietà vari La vita in diretta, RAI 1 La TV dell’arroganza Voto: 5 Striscia la notizia, Canale 5 Sfera, LA7 Torno sabato, RAI 1 I processi di Biscardi (lunedì e venerdì), LA7 Forum, Rete 4 TV sufficiente Voto: 6 Solaris, Rete 4 Gaia, il pianeta che vive, RAI 3 Porta a porta, RAI 1 Geo&Geo, RAI 3 Elisir, RAI 3 La storia in prima serata, RAI 3 Domenica del villaggio, Rete 4 Mattina in famiglia, RAI 2 Uno mattina, RAI 1 Mela verde, Rete 4 Oasi, LA7 Piazza Grande, RAI 2 Passaparola, Canale 5 L’Italia sul 2 Il commissario Rex, RAI 1 Linea blu, RAI 1 TV buona Voto: 7 Blob, RAI 3 La macchina del temo, Rete 4 Alle falde del Kilimangiaro, RAI 3 Serial storici: Garibaldi, Augusto, La rivoluzione francese, RAI 1 Cominciamo bene - Prima, RAI 3 (attualità e cultura con Pino Strabioli) Cominciamo bene - Storie, RAI 3 con Corrado Augias TV ottima Voto: 8-9-10 SuperQuark, RAI 1 Passaggio a Nord Ovest, RAI 1 Ulisse - il piacere della scoperta, RAI 3 Stargate, LA7 Cinquanta, RAI 3 Frontiere dello spirito, Canale 5 Scanzonatissima, RAI 2 TV eccellente Voto: 10 Passpartout, RAI 3, di e con Philippe Daverio TV dei ragazzi Voto: 8 OTTIMA L’albero azzurro, RAI 2 Bravo bravissimo, Rete 4 Cartone animato giaponese “Anna dai capelli rossi”, RAI 1 TV dei ragazzi Voto: 7 BUONA Disney club, RAI 2 Zecchino d’oro, RAI 1 Art Attack, RAI 2 TV dei ragazzi Voto: 5 INSUFFICIENTE Melavisione, RAI 3 Non classificabili Tutti i reality show sono ugualmente esecrabili e disgustosi, intendo: Grande Fratello, Canale 5 L’isola dei famosi, RAI 2 Music Farm, RAI 1 La fattoria, Italia 1 Il ristorante, RAI 1 Ritorno al presente, RAI 1 L’isola dei famosi (2) Sono poche le sufficienze e pochissimi i volti alti; uno dei voti massimi va dato al programma Mondo 3 di Guido Davico Bonino, che naturalmente è andato in onda alle dieci e trenta del mattino così nessuno ha potuto vederlo. Ecco un classico esempio dei motivi sopraelencati per cui non si fa cultura; infatti ci sono pochi buoni programmi, e qui vorrei dire due parole sull’Auditel, che è chiaramente un imbroglio, in quanto registra l’accensione ma non l’ascolto dei televisori e questa è una truffa perché la gente chiacchera, telefona, mangia, fa l’amore e perfino esce col televisore acceso, e quindi NON ascolta. Quindi l’Auditel non sempre coincide con l’ascolto. Quando si fa un riscontro serio dell’ascolto, come ha fatto Telesogni (3, il 30 marzo 1998) i risultati per la cricca demagogica di Telesogni, che di solito indice televoti demenziali tipo “La Juve è signora o signorina?” (6 gennaio 1997), o “Un anno si scrive con uno o due apostrofi?” (25 dicembre 1996), la risposta di Broccoli, dopo che Ferretti ha spiegato che se il sostantivo che segue è maschile, l’apostrofo non occorre, mentre se è femminile sì, è stata che di apostrofi ce ne vogliono tre, confondendo, così, totalmente le idee ai telespettatori. Per questo tipo di disinformazione culturale, io istituirei il reato di favoreggia- mento dell’ignoranza, con multe severissime, perché è molto grave che chi ha a disposizione un mezzo pubblico e quindi ha una grossa responsabilità, lo usi in modo così improprio. Quando invece si fa un televoto serio, come “Qual è il peggior programma della televisione?” il risultato è TOH! Guarda un po’, chi l’avrebbe mai detto!: 1° Stranamore 7.952 voti 2° Carramba 3.698 voti 3° Per tutta la vita 1.392 voti 4° I fatti vostri 1.178 voti 5° Forum 582 voti Ma allora, come la mettiamo con l’Auditel che li dava fra i programmi più seguiti? Vi invito a ricontrollare la mia pagella scherzo ma non troppo: Castagna, Stranamore voto 3. Vedi anche l’articolo “A fil di rete” di Aldo Grasso, Corriere della sera 2 aprile 19... Viene anche fatto di pensare che la gente non è poi così cretina come si dice, perché sa distinguere il valore delle cose al di là degli strombazzamenti dei media e dell’Auditel imbroglione!, Telesogni, che purtroppo non c’è più, poteva essere una buona trasmissione e molto utile se invece di criticare con sufficienza e in modo sarcastico le cose peggiori avesse indicato quali sono le cose migliori da vedere, facendo così da guida ai telespettatori, e contribuendo così a migliorare il livello culturale degli italiani, ma questo non interessa, si preferisce rischiare l’incriminazione per “favoreggiamento dell’ignoranza”! È pure inaudito che non ci sia una buona trasmissione nei week-end; forse si considerano gli italiani tutti nababbi ricchi sfondati, ignoranti con seconde e terze case che non hanno tempo di guardare la televisione. Vi erano però due eccezioni, il programma Sereno variabile di O. Bevilacqua e Made in Italy (1, di F. Fazzuoli), ovviamente sparito, che aveva il merito di avere riproposto le cose belle italiane, e andava in onda il sabato pomeriggio. Infatti, se si considera che l’Italia possiede il 75% del patrimonio artistico mondiale, risulta chiaro che proprio nell’arte si trovano piacere, bellezza e occasioni di lavoro, tutte cose di cui si ha estremamente bisogno. È anche vergognoso che d’estate passino solo minestroni riscaldati (Il meglio di..., Schegge di..., Frammenti di..., ...Story che sta per replica), infinite repliche e vengono aboliti tutti i sia seppur scarsi programmi abituali; di alcuni programmi è una versione estiva, come Uno mattina estate chiaramente più scadente di quella invernale. Non è chiaro se siano gli addetti alla tv ad aver bisogno di sei mesi di vacanza, o se si pensi in alto loco che siamo noi italiani ad averne bisogno! La realtà è che buona parte degli italiani non va affatto in vacanza, o se ci va ci va per i graPreventiv tuiti alizzati e person Via Mazzini, 2 - 20027 RESCALDINA una o due settimane all’anno, e anche in questo periodo per motivi economici o di salute molti non possono uscire, e il meglio che possono sperare di vedere è un vecchio film in bianco e nero, a volte magari anche barboso, invece di una bella commedia musicale americana o dell’ottimo cinema neorealista italiano. Propongo di pagare metà canone, visto che la tv ha programmi solo per sei mesi l’anno. Un cenno a parte meritava, nel panorama televisivo italiano, il programma di Sgarbi Sgarbi quotidiani, voto 9, che era molto bello; Sgarbi è a tutti gli effetti un grande uomo di televisione. In due anni di attenta osservazione, non ho mai riscontrato nessun errore nel suo italiano, che è impeccabile, fluente, godibilissimo; qualche lacuna ce l’ha nelle lingue straniere e nel diritto, ma non si può sapere tutto. Di Sgarbi a volte può urtare il tono provocatorio, quasi arrogante ma si tratta solo di forma dovuta alla giovane età, al carattere impetuoso e irruente, alla vibrante passione politica e civile; la sostanza è di grande rispetto per i telespettatori, trattati da pari a pari, come persone intelligenti, se confrontati col trattamento riservato ai telespettatori dall’accoppiata Ferretti-Broccoli, Telesogni 3 gennaio 1997, quando Ferretti propose un televoto al buio, dando due numeri senza spiegare né il motivo, né l’oggetto della telefonata, e dicendo poi “questo è il voto per il partito degli astenuti e degli imbecilli” e Broccoli replicò “c’è sempre un partito degli imbecilli”. Per una strana coincidenza, a proposito di imbecilli venne menzionato Mike Bongiorno, che amava andare a prendere tutti i personaggi all’aeroporto, e qualcuno disse “Arriva Goya” (famoso pittore spagnolo dell’800) e Bongiorno replicò “Allora vado io a prenderlo!”. Ma Bongiorno non è affatto imbecille, a volte non sa le cose europee, come noi non sappiamo quelle americane, e non fa meraviglia che a dire questo sia Broccoli che è ben noto per la sua bruttezza, malignità e invidia più che per la sua cultura, che nel suo caso è solo erudizione; perfino Ferretti ha dovuto riprenderlo dal vivo più volte dicendogli “Broccoli, basta con le citazioni latine!” che lui infila più o meno a proposito in ogni momento. In due anni di attento esame, gli ho sentito dire solo cose ragionevoli: 1) “In tv ci si bacia molto e ci si ama poco”; 2) “Io ho in comune con la collega Lasagna un cognome culinario”; per lo più dice sciocchezze e assurdità, tipo: “I 3 Re Magi sono cinque” (6 gennaio 1997); “Abbasso gli astrologi, non se ne può più! Abbacchio ascendente cotechino” (2 gennaio 1997), “Le regole di grammatica sono fatte per trasgredirle” (10 aprile 1997). Ho selezionato per voi qualche “perla” dei nostri personaggi televisivi, per il mio e il vostro divertimento: - 2/1/97 Beato fra le donne alla finalissima Bonolis dice: “Qui c’è il grande teatro delle Vittorie che ci aspetta con grande sfolgoro”. - 10/12/96 Luna Park Anna Falchi dice: “Sono pronta a smentire le vostre bugie se voi lo sappiate”, poi si infila un paio di occhiali e dice: “Così sembra che sono un’intellettuale”. - 19/12/96 Luna Park Rosanna Lambertucci legge questa domanda al concorrente: “Chi era Gengis Khan?” e gli chiede di scegliere fra le seguenti risposte: a) un colluttorio per le gengive contro il tartaro; b) un conduttore; il concorrente risponde esattamente dicendo che era un condottiero. - Licia Colò (Geo&Geo) è rimasta famosa per aver detto in data che non ricordo “Ieri piovò”, e inoltre definisce una bimba di due anni che ha molto viag- giato a seguito di due genitori spericolati in Canada, un’avventuriera. - 2/1/97 Italia sera Luca Giurato, risponde a Carmen Russo che gli chiede se preferisce le donne magre o grasse, “A me piace la Cindy Crawford, con tutte le cose al suo posto”. - 3/1/97 a Quaranta primi con Raffaella, la Carrà dice dopo aver parlato per un momento di un CD-Rom su Federico II di Svezia “Adesso facciamo qualcosa di meno culturale ma più divertente”. - 8/1/97 a Italia mia benché Giordano Bruno Guerri spesso spara delle assurdità tipo “La cultura latina è femmina, ha il senso del dramma, solo le cose cupe sono importanti”. Il 9/1/97 disse “Nella guerra civile americana, se avesse vinto il Sud, oggi potremmo comprarci Eddie Murphy e Naomi Campbell”. - 20/1/97 a Uno Mattina durante la presentazione di persone del circo e di un piccolo dromedario, la Azzariti dice “Ci piacerebbe se la gente del pubblico dassero un nome al piccolo dromedario”. - 4/2/97 a Telesogni è presente Silvana Giacobini, direttore di Chi e Broccoli dice: “La Giacobini può essere considerata un esempio di cultura - parola di Togliatti”. Commento di Ferretti “Ma dai Broccoli! Togliatti si riferiva alla trasmissione... giacobini” andata in onda il 6/3/92. - 30/4/97 Carlo Conti chiede a un concorrente al Luna Park: “Lei di cosa si occupa?” risposta “Di diagnosi prenatali”, “Cioè?”, “Cerchiamo di scoprire le malattie dei bambini che nascono”, e Conti dice: “Credevo che fosse perché veniva prima di Natale”. - 26/9/97 TG4 dice: “Scalfaro è a Brescia, sulla facciata della cattedrale c’è molta gente che attende il capo dello stato”. - 12/11/97 a Tema di Paolo Fabbri, già direttore dell’Istituto Italiano di cultura di Parigi, parlando del funerale di Diana dice: “È una perfetta scenografia: da una parte i cattivi e la famiglia reale, dall’altra i buoni, cioè Diana e Madre Teresa di Calcutta, che lei ha cercato di divulgarle”. Sugli errori degli stranieri, più scusabili perché non sono italiani, ci vorrebbe un’altra puntata, che farò se questa vi sarà piaciuta. Ricordo per chi fosse interessato che dopo anni di silenzio la RAI ha finalmente messo a disposizione due numeri per il servizio opinione Risponde Rai 199.123.000 (in seguito scegliere fra le varie opzioni 2 e 9); non sono totalmente gratuiti come sarebbe auspicabile ma è meglio di niente. Gratuito è invece, il servizio opinioni Fininvest (199757782). LA7 mette a disposizione il numero telefonico 06.355841. Raccomando di usarli per critiche e suggerimenti, altrimenti non ci saranno più scuse se la TV è cattiva, potrete dire solo mea culpa! Prof. Maddalena Capasso, docente universitaria (IULM), scrittrice, co-autrice dei più famosi testi di inglese degli ultimi vent’anni, Cross Sections del 1978 e Guidelines to the appreciation of British and American literature del 1994, entrambi editi dalla Ghisetti e Corvi, e quest’ultimo attualmente in adozione nelle scuole italiane e di prossima distribuzione negli USA. NOTE: 1) La nostra televisione si distingue per tentativi di finta democrazia con televoti spesso truccati in cui viene data la finta possibilità di scegliere: finta perché uno dei numeri telefonici dati è disattivo, o perché staccato o perché sempre occupato. 3 • partecipare ATTUALITÀ Musica per la vita Anno nuovo, tempo di bilanci. Visto che il 2006 è ancora all’inizio vorrei augurare a tutti un rinnovamento positivo ed effettivo nell’ambito delle proprie relazioni sociali e personali. Ricordo con piacere la manifestazione che abbiamo organizzato lo scorso 4 settembre a Rescaldina: 1° Gioa’s Tuning Day. Mi auguro, impegnandomi personalmente, di riuscire a ripeterla anche quest’anno. Conto sulla collaborazione del Comune di Rescaldina e sulla numerosa partecipazione di ragazzi/e con le loro auto e la musica. Per chi non aveva assistito alle premiazioni della gara, la manifestazione è stata dedicata a Gioacchino Fontana, un caro amico scomparso il 17/10/04 per un incidente in moto. Abbiamo voluto radunare un gruppo di giovani appassionati, come lui, di auto elaborate, sia nell’estetica che negli impianti audio, per poterlo ricordare e soprattutto perché tutti potessero riflettere sull’importanza della vita. Gareggiare stando fermi ed esultare per una coppa, senza dover correre e superare Pollution Battiato: gli esordi Nella foto: il musicista GianFranco D’Adda, il vicesindaco Dott. Mocchetti, il musicista GianFranco Mocchetti e la cantante Silvia Perlini nessuno. Per questi motivi l’invito è riaperto a tutti, probabilmente l’appuntamento si svolgerà ancora nel mese di settembre. Come nella passata edizione, avremo ancora l’appoggio di alcuni sponsor, grazie ai quali renderemo l’incontro più interessante. In palio ci sono: circa 40 coppe, tanta musica, un bel giro per il paese con le proprie auto e tanto divertimento. Vi verrà solo richiesto un piccolo contributo che andrà a coprire parte delle spese previste. Mi auguro dunque che questo progetto possa andare avanti e, col tempo, perfezionarsi e arricchirsi di eventi e presenze. Arrivederci a presto e buona musica a tutti! Alessandro Uboldi Spazio scout e non solo... Una proposta divertente per la domenica ecologica Il Gruppo Scout Rescaldina 1 e gli educatori dell’oratorio Don Bosco hanno invitano tutti i bambini a partecipare alla giornata di domenica 26 febbraio presso l’Oratorio Don Bosco. Agli interessati di controllare il nostro sito www.rescaldina1.tk . Attività di Quaresima Sabato 18 marzo dalle ore 14 alle ore 17 presso la nostra sede di via Tintoretto n° 2. GEOM. Bonsai ANLAIDS Sabato 15 e domenica 16 aprile, il Gruppo Scout Rescaldina 1 gestirà un banchetto ANLAIDS (Associazione Nazionale alla Lotta contro l’AIDS) per la manifestazione nazionale “BONSAI AID AIDS” (vendita di bonsai il cui ricavato verrà utilizzato dall’Associazione a sostegno dei loro progetti), nella Piazza della chiesa a Rescaldina. zione comunale che ci ha recentemente consegnato le chiavi dei locali di via Tintoretto, 2, la nostra sede ufficiale. Avvisiamo, pertanto, che la segreteria è già attiva: tutti i giovedì del mese (ore 20,30/21,30). È nostra intenzione inaugurare la sede con tutti coloro che fossero interessati e con “i curiosi”: prestate quindi attenzione alle nostre prossime comunicazioni e iniziative pubblicizzate sul nostro sito! Cogliamo l’occasione per ringraziare l’Amministra- La Comunità Capi Rescaldina 1 W la sede • Fornitura pavimenti e rivestimenti interni ed esterni di ogni genere, con posa in opera eseguita da personale specializzato. • Ristrutturazioni complete. • Progettazione degli ambienti gratuita. • Rivenditore autorizzato stufe e camini. • Ceramiche (esposizione interna) Deposito/Esposizione: Via XXIX Maggio, 8 Tel. e Fax 0331.46.41.15 - Rescaldina (MI) Tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 la musica fu attraversata da una grande esplosione di creatività, genialità, fantasia, voglia di raccontare, confrontarsi, riunirsi e tante, tante altre cose ancora che in fondo volevano dire una sola cosa: dialogare. A Rescaldina questa esplosione diede un frutto che si rivelò buono: la Battiato Pollution. I membri fondatori di questo gruppo furono tre: GianFranco Mocchetti detto Gianni che è chi vi scrive, GianFranco D’Adda e Franco Battiato. Fu un percorso meraviglioso e per certi versi irripetibile. GianFranco ed io vivemmo delle peripezie inenarrabili ed è proprio il caso di dire: ci vorrebbe un libro. Ma in questa sede dirò solo poche cose essenziali. La prima, per me la più importante, che conobbi GianFranco D’Adda quando suonava in un gruppo denominato New Vox ed io in un gruppo chiamato Golden Boys. La percezione fu immediata. Stessa visione della vita, gusti musicali simili, la voglia di fare incrollabile. Fondammo i Cristalli Fragili (il nome derivava dal fatto che i genitori di GianFranco avevano un negozio di articoli casalinghi), che dopo l’incontro con Battiato divennero i Pollution. La seconda che il nostro impresario di allora, il Sig. Guidi di Busto Arsizio (oggi si dice Manager) ci fece conoscere Franco Battiato il quale accettò subito la nostra collaborazione. La terza che Franco Battiato divenne Franco Battiato anche grazie al nostro lavoro di gruppo; questo comprese tante notti in bianco di lavoro, prove di gruppo ed una quantità di viaggi impressionante. La quarta ed ultima che quando semini qualcosa di buono rimane buono per sempre. I quattro dischi, definiti sperimentali, di Franco Battiato con i Pollution e cioè: Fetus, Pollution, Sulle Corde di Aries e Clic hanno tracciato una via che la stampa europea ha definito “pionieristica” Gianfranco Mocchetti Trovato un porcino da record: pesa 1 kg e mezzo e vale 150 euro Lo spettacoloso panorama che si gode da Prato Valentino, località sopra Teglio in provincia di Sondrio, ha fatto di recente da cornice ad un ritrovamento davvero eccezionale. Domenica 30 ottobre il rescaldinese Massimo Landonio si trovava proprio a Prato Valentino per trascorrere una giornata di relax. Approfittando del clima mite Massimo Landonio ha deciso di fare una passeggiata nei pressi della baita dove aveva pranzato: “Sono un appassionato di funghi porcini - ha raccontato - e conosco molto bene la zona. La stagione di raccolta era già terminata ma ho voluto co- munque dare un’occhiata in un angolo di bosco che non dista molto dalla baita. È stata davvero una grande sorpresa: tra i fili d’erba faceva capolino un porcino dalle dimensioni davvero insolite. L’ho raccolto e portato al ristorante della baita per farlo pesare e la bilancia ha riportato 1 kilo e 520 grammi. Mi sono stati offerti 150 euro per questo porcino ma non ho avuto dubbi, l’ho tenuto e cucinato. Ho preparato una cena per sette persone utilizzandolo interamente, parte con le tagliatelle con panna, e parte fritto, utilizzando per la panatura ben sei uova”. MARNATE - Via Don Luigi Spotti, 230 - Tel. 0331601024 - Fax 0331605514 - www.arredamentipagani.it - E-mail: [email protected] • Arredi su misura • Architettura d’interni • Consulenza e progettazione • Centro cucine specializzato dando a Sulle Corde di Aries l’impronta del capolavoro di un genere etichettato “progressive tecnologico”. Così un giorno dell’anno 2004 ho riaperto il cassetto. Rivisto gli spartiti di quelle musiche. Le ho riarrangiate e con l’aiuto di altri musicisti le ho rimesse su disco. Poi ho telefonato a GianFranco che, come allora, mi ha dato la sua incondizionata disponibilità sul da farsi. E come per incanto ci siamo ritrovati in quel clima mitico, con la stessa voglia di fare incrolIabile. Grazie GianFranco. Ora stiamo rifondando i Pollution e cercheremo di portare questo clima a conoscenza di chi verrà ad ascoltarci. Ciao Rescaldina. Ti ho vista rurale, industriale e oggi verso una nuova trasformazione. Dentro di me ci sei e ci sei sempre stata. Ciao GianFranco, vecchio amico mio. Che Dio ti benedica. Vi saluta uno di Rescaldina. Gianfranco Mocchetti detto Gianni. Massimo Landonio mostra orgoglioso il porcino da un chilo e mezzo partecipare • 4 ATTUALITÀ A scuola a piedi Educazione all’uso del denaro Ossia: chi lo fa viene pagato REPETITA IUVANT. Dicono i latini. Cioè: tornare su un argomento può essere di utilità comune. Mi riferisco al mio articolo scritto sul Partecipare del numero precedente a questo, circa l’andare a scuola a piedi. Il sottotitolo di questo scritto per metà è vero, per metà no. Innanzitutto debbo riferire che ho avuto tanti consensi, ma a parole. Come a dire: tutti d’accordo; sarebbe bello; lo desideriamo; meno male che se ne parla; e via dicendo. Però! C’è sempre un però! Chi comincia? Chi per primo lascia a casa l’auto? Chi per primo prende per mano il piccolo e lo accompagna alla scuola? Stiamo a vedere nei prossimi giorni! Mi viene alla mente una storia di autore ignoto che ritrascrivo. Vale per questo argomento, ma potrebbe valere per tante altre cose. Questa è la storia di quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno, Nessuno. C’era un lavoro urgente da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare. Chi comincia? Questo è il problema. Ricevo una comunicazione da due mie colleghe insegnanti, - quindi fonte verificabile per chi fosse nel dubbio -, che i Comuni hanno ricevuto dalla provincia di Milano un progetto chiamato PEGASO, con sottotitolo: Andiamo a scuola senza la macchina; progetto che io chiamerei PIEDIBUS. Questo progetto prevede ore di studio; ore di sensibilizzazione degli insegnanti delle scuole interessate; ore di coinvolgimento degli alunni con opportune informazioni; ore di informazione dei genitori nelle sedi e nelle riunioni opportune; ore di confronto con la Polizia locale, e con l’Assessore competente alla viabilità; quindi ore che hanno un costo. Di conseguenza, come si fa per ogni progetto serio che si rispetti è previsto un finanziamento. Appena saputo del finanziamento tutti si sono attivati: ragazzi, vigili, genitori, insegnanti, verdi, ecologisti, e quant’altri hanno intravisto un vantaggio... non solo economico. Addirittura sta partendo una pubblicità fatta dagli sponsor perché ogni bambino si munisca di uno zainetto portalibri con rotelle, da trainare e non da caricarsi sulle spalle. lo dico: perché a fronte di qualche soldo, di colpo, diventiamo tutti più sensibili e interessati? Non potremmo capire le cose senza costi aggiuntivi per la collettività? Ma, tant’è! don Gianni parroco di Rescalda COS’E’ AVIVA. UN MARCHIO NUOVO CON PIU’ DI 300 ANNI DI STORIA E’ il 1° gruppo assicurativo in Europa per quanto riguarda le polizze vita e previdenziali. E’ il 6° gruppo assicurativo AVIVA svolge la sua attività in più di 25 paesi del mondo, con 60.000 dipendenti, 30 milioni di clienti ed un fatturato a livello mondiale superiore a 45 miliardi di Euro e Assets di Gruppo per circa 330 miliardi di Euro. mondiale, con oltre 45 miliardi di Euro di premi assicurativi. E’ tra i primi 10 asset managers in Europa, 3° asset manager in Gran Bretagna per Fondi di gestione. 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Alla Conferenza hanno partecipato: Dott. Luciano Gualzetti - Vice Direttore Caritas Ambrosiana e Presidente della Fondazione S. Bernardino; Mons. Carlo Galli - Prevosto di San Magno e Decano del decanato di Legnano; Dott. Paolo Magistrali - Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rescaldina; Dott. Prof. Angelo Mocchetti - Assessore alla Cultura del Comune di Rescaldina; Dott.ssa Anna Restelli - Dirigente Istituto Omnicomprensivo “Alessandro Manzoni” di Rescalda; Dott. Prof. Mauro Tarlazzi - Dirigente Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri” di Rescaldina; Dott. Saverio Clementi Direttore del settimanale “Luce”; Don Francesco Pelizzola - Parroco Pro-tempore e Presidente della Caritas di Rescaldina. L’iniziativa ha riscosso un buon successo. Il tema è senz’altro vasto e con molte implicazioni. L’occasione potrebbe essere la prima di altri appuntamenti. L’Ufficio Cultura Educazione all’uso del denaro Numerosa la partecipazione alla conferenza che si è tenuta Venerdì 20 Gennaio 2006 nell’Auditorium comunale di Rescaldina (MI), sull’“Educazione all’uso del denaro”. E qualificati i relatori. Dopo l’introduzione del nostro Parroco e Presidente della Caritas di Rescaldina, Don Francesco Pelizzola, relatore principale è stato il Vice-Presidente della Caritas Ambrosiana, dott. Luciano Gualzetti, che è anche Presidente della Fondazione S. Bernardino, recentemente nata a sostegno delle vittime dell’usura. Poi Mons. Carlo Galli, Decano del decanato di Legnano, i Dirigenti degli Istituti Scolastici Omnicomprensivi di Rescadina e Rescalda, Dott. Prof. Mauro Tarlazzi e Dott.ssa Anna Restelli, gli Assessori alla Cultura e ai Servizi Sociali del Comune di Rescaldina, Dott. Prof. Angelo Mocchetti e Dott. Paolo Magistrali. Moderatore dell’incontro è stato il giornalista direttore del settimanale “Luce”, dott. Saverio Clementi. La conferenza proposta dalla Caritas Parrocchiale ha avuto origine dal rilevamento, anche nel nostro Centro di Ascolto, dell’aumento della povertà tra la gente comune. A causa del peggioramento della situazione economica generale, ma spesso a cattivo uso del denaro che genera situazioni di povertà relativa, non vera, generata dalla spinta martellante dei media al consumismo e all’acquisto su debito, per tenere modelli di vita non sostenibili. Situazioni che sempre fanno vivere male e a volte portano tra le braccia dell’usura. Gli interventi, sempre competenti, non solo non hanno potuto essere esaustivi su argomenti così complessi, vasti e dalle molte sfaccettature, ma hanno fatto emergere la necessità di dibattere questi temi ulteriormente anche in altre sedi. L’elevato numero di relatori ha portato ad un’ora tarda che ha impedito il dibattito con il pubblico e la possibilità di sviscerare gli argomenti esposti: si sarebbe potuto discutere sul fatto che... con milleottocento euro al mese una famiglia con due figli e in affitto non ce la fa, si sente povera e deve ricorrere ad aiuti esterni: un’analoga famiglia nelle stesse condizioni riesce a vivere sobriamente e con dignità. ...Un’anziana sola con seicentocinquanta euro al mese ce la fa, un’altra in simili condizioni non può farcela senza assistenza sociale... Senza abbigliamento e zainetto firmato, il bambino/ragazzo ha difficoltà a confrontarsi coi compagni? ...Ci sono condizioni per l’appartenenza al gruppo... il rischio di transizione dal “gruppo” al “branco” e perché? ...la capacità di discernimento sugli acquisti proposti dalla pubblicità consumistica... serve davvero? ...consumare ad ogni costo: “compri oggi paghi domani” ...con carta di credito a credito ...Si può vivere oggi come si vuole o si è costretti a vivere secondo modelli imposti? ...Sono cose che interessano solo chi deve far quadrare i conti a fine mese, o si deve parlare di Valori veri che toccano anche le famiglie abbienti?... Parte molto importante ha il corpo insegnante delle scuole locali, perché ha la possibilità di sviluppare i vari temi nel suo ambito con i ragazzi, spesso vittime, e a volte origine, insieme ai genitori, di questi problemi. Se succederà, se si rifletterà, se qualcuno potrà vivere più sereno con gli stessi soldi, la conferenza avrà avuto successo. Caritas Parrocchiale Rescaldina 5 • partecipare ATTUALITÀ I bambini e le Pigotte Comitato 25 Aprile Come alcuni sanno, ogni anno l’UNICEF coinvolge scuole con ragazzi di tutte le età per l’iniziativa: “Adottate una Pigotta per vaccinare un bambino”. Alcune sezioni della nostra scuola “Media Ottolini” di Rescaldina, hanno voluto cogliere questa occasione per fare qualcosa per quei bambini sfortunati. Con l’aiuto della nostra prof. di Ed. Artistica, Adriana Giunta, e naturalmente con l’aiuto delle mamme, delle nonne, delle zie, e non voglio dimenticarmi nessuno, abbiamo vestito le Pigotte. Come erano? Una più bella dell’altra naturalmente. Il giorno 4 dicembre 2005 nella piazza del nostro paese c’è stato il merca- Quest’anno ricorre il 60° Anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana tino dell’Artigianato e con l’aiuto del Comune, che naturalmente ringrazio a nome di tutti noi, abbiamo avuto la possibilità di avere uno spazio tutto nostro, dove abbiamo potuto mettere in vendita le nostre Pigotte. Devo dire che la generosità dei Rescaldinesi e non, ci ha dato la possibilità di realizzare il nostro sogno e cioè far vaccinare “tanti bambini”. Grazie, grazie, grazie, veramente di cuore. Devo anche dire un grosso grazie alla Prof. Giunta, alla mia mamma e agli alunni che hanno partecipato alla vendita, stando in piazza tutto il giorno anche se faceva molto freddo. Grazie. Moreno Palmisano Informagenitori Invito rivolto ai genitori dei nuovi iscritti per l’anno scolastico 2006/2007 e ai rappresentanti di classe. I servizi comunali. Cosa sono, come sono organizzati e modalità di iscrizione Sabato 28 gennaio, presso l’Auditorium di via Matteotti si è svolto un incontro rivolto ai genitori dei nuovi iscritti e ai rappresentanti di classe. L’assessore alla Pubblica Istruzione Dott. Angelo Mocchetti, coadiuvato dal responsabile dell’Ufficio Scuola, Salvatore Tramacere, ha illustrato i numerosi servizi che l’Ente Locale rivolge alle strutture scolastiche del territorio. Le due autonomie scolastiche di Rescaldina, l’Istituto “A. Manzoni” e l’Istituto “D. Alighieri”, possono contare su servizi e risorse finanziarie all’avanguardia fra i paesi della nostra zona. Servizio mensa, per cui verrà espletata una gara europea, pre e post scuola, progetto psicopedagogico... i servizi sono tanti e tutti rivolti alla crescita della persona. Arrivederci al prossimo anno. L’Ufficio Scuola Mercoledì 26 gennaio si è riunito il Comitato per la commemorazione del XXV Aprile. Il Comitato così composto: Dott. Angelo Mocchetti coordinatore; Remo Busto - in rappresentanza del gruppo consiliare “Rescaldina Insieme”; Lorenzo Tomasino - in rappresentanza del gruppo consiliare “Centro e Sinistra Uniti Vivere Rescaldina”; Ermanno Turconi - in rappresentanza del gruppo consiliare “Movimento delle Libertà”; Pietro Fischi - in rappresentanza del gruppo consiliare “Lega Nord”; Prof. Mauro Tarlazzi - in rappresentanza delle Istituzioni Scolastiche (Istituto Alighieri); Prof. Magda Cerini - in rap- stinto per sottolineare e sostenere le varie iniziative. Liberazione e Repubblica sono due anni portanti della storia d’Italia. L’Ufficio Cultura Ipotesi di calendario manifestazioni “... Conoscere la Storia per non ripetere gli errori...” presentanza delle Istituzioni Scolastiche (Istituto Manzoni); Giovacchino Carli - in rappresentanza dell’ANPI; ha passato in rassegna le manifestazioni dello scorso anno e ha deciso di puntare maggiormente quest’anno alla valorizzazione dell’idea di Repubblica e di cui quest’anno ricorre il 60° della Fondazione. Il comitato si è sempre di- 27 gennaio - Giornata della Memoria 10 febbraio - Ricordo delle Foibe Aprile - Gita alla Risiera/Redipuglia/Foibe 25 aprile - Festa del 25 Aprile 2 giugno - 60° della Repubblica Agosto - Hiroshima 8 settembre - Armistizio 9 novembre - Caduta del muro di Berlino Le arance della salute A.I.R.C. Anche quest’anno nella mattina di sabato 4 febbraio siamo tornati nelle piazze con le “Arance rosse della Sicilia” un mezzo per sostenere la “Ricerca sul cancro” per combattere i tumori più aggressivi e così mettere a disposizione della scienza le cure più all’avanguardia. Un ringraziamento sincero per la fiducia che ci avete dato per raccogliere i fondi per la ricerca. Grazie di cuore ai volontari A.I.R.C. di Rescaldina e Rescalda. Abbiamo raccolto un totale di euro 3.885. FRANZON snc di Geom. Franzon Andrea e Franzon Michela RIVENDITORE AUTORIZZATO LAVORAZIONE MARMI e GRANITI per • edilizia • arredamento • bagni • cucine • funeraria • oggettistica da regalo • vendita e posa caminetti 21050 NIZZOLINA - MARNATE (VA) via Sele, 118 (ingresso da via Brenta) Tel. e Fax 0331 367 232 GRANITI di DE SERVI geom. LUIGI al maschile l f e m m i n i l e Via Cristoforo Colombo, 19 20027 Rescaldina (MI) tel. 0331.46.45.41 Dal 1924 l’arte del marmo e del granito nella casa MARMI GRANITI PIETRE Edilizia - Arredamento - Arte Funeraria Via Balbi, 3 - 20020 RESCALDA DI RESCALDINA (MI) - Telefono e Fax 0331/576.435 http://netcowork.it/newindian/home.htm E-MAIL: [email protected]. I parrucchieri Novità: orario prolungato mercoledì dalle 13,00 alle 22,00 partecipare • 6 LETTERE A lettera risponde... Cineforum a Rescaldina Abbiamo una buona struttura (auditorium) per le proiezioni eppure la frequentazione al giovedì del “cineforum” è scarsissima: non più di 10-12 persone. Lo sa l’Assessorato alla Cultura? Forse bisognerebbe cercarne le cause: programmazione, giorno e periodo dell’anno, informazione??? O basta che ci sia per poterlo vantare? E quanto ci costa? Fedele Maggioni Risposta Il sig. Maggioni sa benissimo che la situazione Cineforum è a perfetta conoscenza dell’Assessorato alla Cultura che comunque in previsione della eventuale riapertura dei Cinema di Rescalda e Rescaldina intende continuare ad investire su questa branca di cultura sempre viva sul nostro territorio. Sicuramente invece Il sig. Maggioni, che non vediamo certo di frequente alle proiezioni dello stesso Cineforum..., dimentica che: - proprio gli utenti del Cineforum hanno individuato con un questionario i titoli della stagione 2005/2006; - gli iscritti al Cineforum sono molti di più dei 15 di media frequentanti per la naturale rotazione degli stessi a seconda dell’interesse del film in programmazione; - la Siae non permette purtroppo la proiezione al pubblico di dvd/cassette delle più importanti case distributrici delle stesse con una conseguente forte limitazione della programmazione possibile; - all’interno degli iscritti al Cineforum 2004/2005 si è ampiamente discusso sulla necessità comunque di mantenere viva sul territorio un’attività di tale importanza culturale a fronte del massiccio attacco delle anonime multisale; - la spesa ammontante a totali euro 1.200,00 è comunque abbattuta con l’ulizzo dei DVD messi a disposizione dal prestito bibliotecario, e se proprio vogliamo essere cavillosi a consuntivo prevederà un investimento culturale di circa 1 euro a film a persona. Certi che l’interessamento del sig. Maggioni, che speriamo di vedere in un futuro partecipe alle proiezioni del Cineforum che così superficialmente conosce, sia di natura costruttiva per il futuro, siamo anche certi che la cultura va “seminata”, che il pubblico va aiutato a “crescere”, che le difficoltà burocratiche ed economiche non debbano essere causa di chiusura, ma di nuove aperture sul territorio e che senza il Cineforum un pezzo di possibilità di riapertura dei cinema locali possa di nuovo disperdersi. Il Responsabile del Servizio Cultura Salvatore Tramacere Nevica, ma guarda come nevica!!! Non ci vogliono lauree, corsi di formazione, intelligenze superiori: per affrontare certe situazioni, basta il buon senso e spirito sociale! Venerdì 27 gennaio le condizioni di emergenza per neve erano più che annunciate eppure alle scuole elementari di Rescalina non c’erano disposizioni, c’era il panico. Mancavano alcuni insegnanti (anche se abitano vicino...) e molti bambini vengono respinti o trattenuti solo fino alle 12,30, anche se i genitori lavoratori non sanno come provvedere! Bastava un cartello della Direzione Didattica: “Tutti i figli dei lavoratori vengono accolti con orario normale. Gli insegnanti presenti si organizzeranno per formare gruppi e attività anche per coloro che vorranno essere presenti malgrado le difficoltà”. Un’altra considerazione: la Regione Lombardia dov’era? A sciare? Putroppo quando si perde il “senso del sociale” non succede solo che ognuno pensi a sé, ma che anche gli altri non riconoscano più nemmeno i loro “diritti”. E. Angelini Risposta Nel precisare che i servizi Comunali (Pre/Post Scuola-Refezione-ecc.) hanno funzionato su tutto il territorio al 100%, si prende atto che il Dirigente Scolastico dell’Istituito Alighieri, Dr. Tarlazzi, ha ritenuto di non dover dare alcuna risposta alla lettera della sig. Angelini. TURCONI GIORGIO CENTRO RIPARAZIONE VIDEOREGISTRATORI - TELEVISORI “TUTTE LE MARCHE” INSTALLAZIONI e PROGETTAZIONE ANTENNE TERRESTRI e SATELLITARI Viale Kennedy, 7 - 20027 Rescaldina (MI) - Tel. 0331.465.340 (“Art. 22” del nuovo regolamento) Il cartello della discordia Un sofferto dibattito nel Consiglio Comunale del 30-11-05 per l’improvviso, ingiustificato, spostamento di un cartello stradale, ha lasciato i pochi inconsapevoli spettatori presenti, sconcertati e incuriositi. Sconcertati perché, apparentemente, l’argomento in sé non giustificava la durezza e la durata del confronto; incuriositi perché non si comprendeva la scelta della maggioranza di deliberare in Giunta Comunale l’arretramento del cartello di inizio del centro abitato in un punto dove non esistono edifici. Veniamo ai fatti. Ci sono diverse strade che collegano Rescaldina ai paesi vicini e, in prossimità del centro abitato, dove cioè sono presenti abitazioni ed edifici vari, viene posto il cartello di colore bianco con il nome del paese (il cartello di colore marrone indica l’inizio del territorio e non del centro abitato). “Lo spostamento in periferia di quel cartello, anche se non è giustificato dalla presenza di edifici”, afferma l’assessore Paolo Longo, promotore dell’iniziativa, “è stato deciso per motivi di sicurezza stradale, ossia, per rallentare la velocità delle auto in un punto ritenuto pericoloso”. Questo punto però si trova sulla via Cerro Maggiore, meglio nota come -La strà da Scer-, adiacente ai magazzini Auchan, in una zona dove curve e controcurve, distanti tra loro non più di trenta metri, impedirebbero a chiunque di viaggiare ad alta velocità, a prescindere dai cartelli presenti. “Perché”, si insiste dai banchi dell’opposizione, “motivi di sicurezza inducono a spostare proprio quel cartello piaz- zato in una zona di sicurezza intrinseca e non piuttosto quelli su strade più pericolose che arrivano da Marnate, Legnano o Gerenzano? E perché farlo senza coinvolgere, o comunque informare, anche le opposizioni?” Il mistero si infittisce. L’Assessore non è convincente e non si intravedono soluzioni. La mozione presentata dal gruppo - Centro e Sinistra uniti (Vivere Rescaldina) - viene messa ai voti e ottiene, come spesso accade, il voto favorevole delle altre forze d’opposizione (Lega Nord, Movimento Libertà), ed il voto contrario della maggioranza. Solo successivamente, parlando con un benzinaio del paese, ho compreso quale poteva essere il motivo reale del contendere: - Un nuovo distributore di benzina nell’area dell’Auchan -. È in atto, infatti, un contenzioso giuridico tra la maggior parte dei benzinai di Rescaldina (con tanto di ricorso al “TAR”) e la nostra Amministrazione Comunale. Lo spostamento di quel cartello inserisce, di fatto, il distributore dell’area Auchan nel centro abitato e gli consente di trovarsi a soli 500 mt. dal distributore a lui più vicino (fuori dal centro abitato la distanza minima consentita avrebbe dovuto essere di 1.500 mt.). A questo punto possiamo solo sperare che giudici e avvocati interessati alla questione non costino troppo ai contribuenti Rescaldinesi e che in futuro, scelte così importanti, vengano effettuate all’insegna della trasparenza e con il coinvolgimento di tutti gli addetti. Gastone Campanati Risposta Egregio Signor Campanati, nella forma scritta ed ancor più in quella giornalistica virgolettare sostituisce la locuzione verbale “cito testualmente” ovvero significa volere riportare fedelmente uno stralcio oppure un intervento intero così come è stato prodotto. Ora, nel suo articolo, ho potuto notare alcune frasi “virgolettate” ed attribuite, per l’appunto, al mio intervento in occasione del Consiglio Comunale del 30 Novembre 2005. Non riconoscendomi pienamente in quanto da lei asserito ho provveduto a verificare il verbale ufficiale contenente la trascrizione del sopra citato Consiglio. Premettendo che in poche righe si rischierebbe di banalizzare il contenuto di un tema che ha impegnato molte ore dell’attività amministrativa, mi limito a riportare quanto trascritto in merito alla delimitazione del centro abitato, ai fini del codice della strada, sulla strada di accesso denominata Via Per Cerro: “Per quanto riguarda lo specifico della strada in arrivo da Cerro Maggiore - quella sì strada di accesso - la segnaletica verticale di inizio centro abitato - ed è importante sottolineare come la segnaletica verticale, che cita tra l’altro il consigliere (omissis), al di là degli atti, è quella che condiziona il comportamento dei conducenti - era posta, prima della delibera 194, pochi metri prima dell’incrocio tra la Via Per Cerro e la Via Marco Polo. Quindi mentre per il conducente, oltrepassata la segnaletica, ci si trovava nel centro abitato percorrendo sia la Via Marco Polo sia la Via Per Cerro Maggiore, dopo la segnaletica rimaneva il problema della condotta di guida tra la Via Marelli (che è una via di Cerro Maggiore che termina in corrispondenza con il confine territoriale di Cerro Maggiore) ed il tratto di via Per Cerro in Rescaldina tra il termine del territorio di Cerro (che coincide con la fine del centro abitato di Cerro) e l’inizio del centro abitato di Rescaldina. Questo è un caso da manuale del Regolamento di Attuazione del Codice della Strada. L’articolo 5 comma 4 del D.P.R. 16 Dicembre 1992 numero 495 “Regolamento di attuazione ed esecuzione del codice della strada” sancisce infatti che “nel caso in cui l’intervallo tra due contigui insediamenti abitativi, aventi ciascuno le caratteristiche di centro abitato, risulti anche in relazione all’andamento planoaltimetrico della strada insufficiente per un duplice cambiamento di comportamento da parte dell’utente della strada, si provvede alla delimitazione di un unico centro abitato, individuando ciascun insediamento abitativo con il segnale di località. Nel caso in cui due insediamenti ricadono nell’ambito di due comuni diversi, si provvede a delimitazioni separate, anche se contigue, apponendo sulla stessa sezione stradale il segnale di fine del primo centro abitato ed inizio del successivo centro abitato”. In parole povere, laddove un Comune ponga la fine dell’abitato in corrispondenza del confine territoriale ed il comune confinante non possa garantire un tratto di percorrenza stradale prima dell’inizio del proprio centro abitato che possa garantire un triplice cambio della condotta di guida in sicurezza, si procede ad una delimitazione unica del centro abitato, con le sole indicazioni territoriali di fine ed inizio coincidenti. Credo si possa concordare che 150/200 metri non possano garantire di cambiare con sicurezza la condotta di guida”. L’unico interesse dell’Amministrazione, al contrario di quanto da Lei affermato, è rappresentato dalla necessità di evitare che i nostri cittadini rescaldinesi, ed in generale gli utenti della strada, siano tratti in confusione durante la circolazione stradale: infatti, come sicuramente Lei saprà, le modifiche apportate al Codice della Strada nell’anno 2003 impongono (si citano solo a titolo esemplificativo) ai conducenti di veicoli di circolare con luci anabbaglianti accese nonché di avere a bordo del veicolo il giubbotto rifrangente, fuori dei centri abitati, prevedendo il pagamento di una sanzione pecuniaria e la decurtazione di punti sulla patente in caso di violazione (anche se il tratto di strada fuori del centro abitato fosse di 150/200 m.). Giova infine precisare che il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, su ricorso presentato da un solo distributore di carburante (e dal relativo gruppo petrolifero) su un totale di 5 distributori presenti sul territorio, ha già emanato una prima ordinanza con la quale, chiamato ad esprimersi sulla richiesta di sospensiva urgente dei provvedimenti emessi dal Comune di Rescaldina, affermando che “quanto al fumus, ad una prima analisi degli atti pare corretta l’applicazione dei limiti relativi alle distanze tra impianti di distribuzione nel centro abitato, che allo stato sembra rispettata (posto che non occorre una perimetrazione e che l’area è ormai all’interno dell’area urbana, anche in considerazione dei profili sostanziali di urbanizzazione della stessa), e che paiono altresì correttamente calcolati i 500 metri” (estratto dell’ordinanza del TAR Lombardia - sez. II - R. G. n. 3318/05), ha respinto tale richiesta, ed entrando, anche se in parte, nel merito della vicenda, ha confermato la legittimità degli atti adottati dall’Amministrazione Comunale. L’Assessore alla Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Commercio Dott. Paolo Longo 7 • partecipare LETTERE Risposta a Omar Noacco Divieti e trasporto di disabili lo sottoscritta Giuseppina Valenti, residente in Rescaldina, via Porro n. 15, espongo quanto segue: La Regione Lombardia ha emanato l’ordinanza con la quale, per sabato 7.1.2006, veniva fatto divieto di circolazione a tutti i veicoli ad eccezione, tra gli altri, dei veicoli... per il trasporto dei disabili muniti di tesserino e con disabile a bordo. Avevo ospitato a casa mia per le festività natalizie un mio nipote spastico, evidentemente ed inconfondibilmente disabile, residente in provincia di Taranto e dimorante per alcuni periodi in una “casa-famiglia” di Bologna; sabato 7.1.06 lo stavo riaccompagnando a Bologna. Stavo percorrendo la via Repetti quando l’auto, che era guidata da mio figlio, è stata fermata da una pattuglia della Polizia Municipale di Rescaldina. Si è avvicinata una vigilessa che dopo aver controllato i documenti ci ha detto che c’era il blocco e non si poteva circolare. Ho risposto che ero al corrente del divieto, ma che non si estendeva alle auto che trasportano i disabili. La vigilessa, dopo aver chiesto l’ordinanza al suo collega, ha obiettato che non avevamo il tesserino che attestava la disabilità del mio trasportato e che quindi era costretta a farci la multa. Ho fatto notare che mio nipote non aveva con sé il tesserino e che comunque la sua disabilità era manifestamente evidente. Mi ha risposto che lei doveva applicare la legge e con molta professionalità ci ha fatto una multa di euro 71,00. Mi sono recata poi con mio nipote al Comando dei Vigili per fare le mie rimostranze (sulla via Matteotti stranamente circolavano numerosi veicoli, ma sono convinta che tutti avevano regolare permesso!) Anche lì mi è stato detto che non era sufficiente trasportare il disabile ma era necessario il tesserino che ne dimostrava la disabilità. Non potevano annullarmi la multa e l’unico modo per non pagare era quello di fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace allegando copia del tesserino. Ho ribadito che il mio trasportato non lo aveva ma che purtroppo come potevano ben rilevare la sua disabilità era sufficientemente dimostrata. Mio nipote allora, vista l’irremovibilità del vigile e sentendosi responsabile dell’accaduto, ha detto che avrebbe pagato lui la multa. L’ho aiutato a prendere il denaro necessario ma il mio interlocutore mi ha detto che non potevano accettare il pagamento con denaro contante ma solo con bancomat, altrimenti ci saremmo dovuti recare a pagare in posta. Ho fatto notare che mio nipote non aveva il bancomat anche perché l’inabilità delle sue mani non gliene avrebbe consentito l’uso. Il vigile allora mi ha risposto: “Signora, ma lo capisce lei l’italiano? Ho detto che qui accettiamo solo il bancomat”! A questo punto gli ho lasciato sul banco la multa con i soldi e siamo andati via. Mi aspetto ora di ricevere la contestazione per non aver eseguito il pagamento della multa in modo corretto! Riconosco di aver violato la legge perché non avevamo “il tesserino” e sono molto orgogliosa di abitare in un paese in cui le persone preposte alla tutela del cittadino sono così rigorose nell’applicare la legge. Adesso abbiamo preso più coscienza della necessità di dover tutelare gli altri e siamo grati per aver incontrato i vigili di Rescaldina che ci hanno insegnato il senso civico. Questa segnalazione è stata inviata anche al Sindaco ed al Comando Polizia Municipale. In fede. Giuseppina Valenti Risposta Con riferimento alla lettera pervenuta alla Redazione di “Partecipare” a firma della signora G.V., ritengo opportuno far presente ai lettori che gli agenti in servizio hanno operato con estrema professionalità e sensibilità, considerato che il personale della Polizia Locale non è in grado di poter discernere tra le varie situazioni di disabilità quelle che consentono il rilascio del contrassegno e quelle che non lo consentono: infatti, la normativa prevede che il contrassegno per i veicoli al servizio delle persone disabili possa essere rilasciato qualora sia accertata una situazione di capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada) a seguito di presentazione di certificazione medica o altra documentazione richiesta dalla normativa. La signora G.V., recatasi al Comando chiaramente in stato di alterazione, anziché ascoltare i suggerimenti dell’agente verbalizzante prima (cioè all’atto della contestazione e consegna del verbale al conducente della vettura), e dell’impiegato addetto allo sportello poi, che indicavano la strada dell’eventuale ricorso al Giudice di Pace oppure al Prefetto semplicemente esibendo presso il Comando copia del contrassegno intestato al nipote come procedura da seguirsi per l’annullamento del verbale, pretendeva il compimento di un atto illecito da parte degli agenti per risolvere la questione. Chiaramente una simile richiesta non poteva avere un seguito, ed al diniego la signora G.V. si affrettava ad effettuare il pagamento, peraltro senza seguire le modalità organizzative rese note sul verbale, abbandonando il denaro contante sul bancone ed andandosene dagli uffici senza nemmeno attendere copia della ricevuta di pagamento. Ancora una volta il personale dava segno di professionalità e senso di responsabilità, in quanto l’operatore addetto allo sportello provvedeva ugualmente a contabilizzare il pagamento, assumendosi egli stesso la responsabilità e gli oneri della custodia del denaro contante fino al versamento alla tesoreria comunale. L’occasione mi è utile per far presente quanto la Polizia Locale di Rescaldina, nonostante il pensiero contrario della signora G.V., sia in realtà molto impegnata nel far rispettare i diritti dei portatori di handicap: la signora G.V. avrebbe potuto chiedere un incontro con il Comandante e probabilmente sarebbe stata indirizzata verso la corretta via di risoluzione del problema. La legge, la giurisprudenza e la dottrina prevedono, infatti che in determinati casi si possa anche procedere in sede di autotutela all’annullamento di atti amministrativi, sempre nel rispetto del sacrosanto principio di legittimità dell’azione della pubblica amministrazione. Le richieste della signora G.V., erano decisamente fuori luogo in quanto, come si diceva, non è in capo al personale operante il potere di discernimento circa l’attribuzione del contrassegno che attesta l’invalidità. Si diceva in precedenza che il Comando è impegnato da alcuni mesi per garantire il rispetto dei diritti dei portatori di handicap: in particolare, rendo noto che nel corso dell’anno appena trascorso sono state effettuate ben cinque denunce all’Autorità Giudiziaria per sostituzione di persona dovute all’accertamento dell’utilizzo improprio del contrassegno per la circolazione dei veicoli al servizio dei portatori di handicap: i primi avvisi di garanzia sono stati notificati in questi giorni. Il Comandante Dott. Lucio Dioguardi Con riferimento alla lettera che lei ha appeso alla rete del mio orto, devo innanzitutto restituire il francobollo che ha allegato per la risposta. Lo restituisco perché non mi appartiene, dovrebbe darlo a chi le ha scritto la lettera in questione firmandola “I proprietari dei capanni” e non sono di certo io e, a quanto ho sentito, nemmeno gli altri “baracchisti” come lei ci definisce con la sua rispettosa finezza. Come dicevo nessuno dei baracchisti le ha mai imbucato anonimamente alcunché; i francobolli delle altre lettere che ha appeso in giro vedrò di farglieli riavere entro breve tempo. A fine lettera troverà il mio nome, cognome, indirizzo e non un nominativo qualunque, sicuramente avrò lezioni di correttezza da prendere ma altrettanto sicuramente non da lei. Vede, Omar Noacco, le lettere senza riferimenti precisi sono da intendersi come anonime e come tali possono servire solo a riempire il cestino, non vanno strumentalizzate per propri fini. Se l’anonimo imbucatore avesse firmato paperino, topolino e pluto, non oso pensare in quale cittadina sarebbe andato ad apporre i suoi plichi. Non entrerò per il momento nel merito del testo della lettera e della sua risposta, cercherò di farlo insieme agli altri interessati e la informerò sull’esito di tale dibattito. Devo dire che nella giungla di sentenze e di sarcasmo ci sono alcune cose che proprio non vanno giù. La prima, macroscopica, è scritta interamente in maiuscolo “IO NON MUOVO UN DITO DAL GENNAIO 2004. AVETE FATTO TUTTO VOI ECC...” Come! Non muove un dito dal gennaio 2004, dice di non accanirsi, ma sul suo sito internet c’è un sollecito riguardo la situazione baracche datato 11 Marzo 2005 indirizzato alla Polizia Urbana che in seguito ha fatto il proprio lavoro, e lo farà per tutto il resto del territorio, adesso viene fuori che ABBIAMO FATTO TUTTO NOI. Le capanne sono lì da anni, da molto prima che lei si svegliasse un giorno col buzzo ecologista, salisse sul pulpito e cominciasse ad emettere sentenze su quello che è giusto e quello che no, non sono diventate villette abitate da nessuno e non lo diventeranno mai, per fortuna di tutti, questa è una realtà che lei ha deciso di non vedere. Solo lei è riuscito a vederci una minaccia per l’ambiente, certo, c’è anche disordine fatto di materiali di recupero di disparata origine, ma allora la sua tanta auspicata voglia di dialogo davanti a una birra offerta da lei avrebbe dovuto aver luogo prima, forse ne avremmo giovato tutti. Circa l’abusivismo costituito dalle capanne risponderemo davanti al Giudice, ma a lei va il “merito” di aver lanciato il sasso nell’alveare, a lei il merito di aver fatto finire in Tribunale persone che non hanno certo creato ecomostri ma solo capanne e pollai, che del loro terreno ne fanno una ragione di vita. Cosa ci sia di male se una persona si costruisce in campagna, nel proprio terreno una capanna o un pollaio in legno per lavorare in pace l’orto, allevare galline, cavalli, o api come nel mio caso, dove sia tutto questo danno per l’ambiente solo lei riesce a percepirlo. lo dico che fa più danno lei all’ambiente girando con la sua automobile, al pari di tutti gli altri che non hanno pretese ecologiste, altro che capanne! Solo lei è riuscito a vedere chissà quale minaccia per campi e boschi; sempre che la motivazione sia quella. Questo la gente lo deve sapere, al di là del giudizio che emetteranno le Autorità è giusto che la gente possa giudicare nel bene o nel male i fatti di questa vicenda perché l’opinione della gente la ritengo importante almeno quanto la sentenza di un Giudice. Un’altra cosa che mi ha dato profondamente fastidio è l’aver evocato, parole sue, “il magico mondo dei condonati” devo dire che curiosando nel sito del Comune di Rescaldina, nelle pratiche edilizie, indovini cosa è uscito con la data utile dell’ultimo condono? Tutto rigorosamente a norma di legge, potrà anche dire che lei non c’entra ma un po’ di coerenza... accidenti! Giusto per capire da quale pulpito viene la Messa. Vogliamo parlare ancora un po’ di ambiente? Quando ha appeso il suo plico davanti alla mia capanna in fondo alla Via Vicinale Landosco sulla curva sotto la “linea bassa” avrà notato un recente scarico di materiali vari (una roulotte distrutta e parzialmente bruciata). Il “servizio informazioni” dei baracchisti ha già individuato i responsabili: si tratta di nomadi che attualmente risiedono in quel di Cislago; ai suoi amici e parenti che tutto vedono, tutto sanno e tutto le riportano a quanto pare è sfuggito qualcosa. Se deve fotografare tali rifiuti, materiale per la sua ennesima denuncia o articolo di protesta, non aspetti molto: la seconda o la terza domenica di marzo passeranno alcune persone fra le quali alcuni baracchisti, fra i quali il sottoscritto, che faranno pulizia di rifiuti e siringhe anche in quel luogo. Gli scarichi di ethernit non ci è possibile rimuoverli per motivi che lei dovrebbe sapere. La pulizia dei boschi la facciamo da anni, questo per me sarà il decimo ma gli altri lavorano da molto prima, senza fotografia e senza articoli sui giornali, lo facciamo e basta. Non ci crede? Non le interessa? Non lo sapeva? Provi a rispondere di no! Certo è poca cosa ma è qualcosa di concreto e questo facciamo; quello che fa lei per l’ambiente riguarda lei, dedicare del tempo alle cause ambientali è cosa positiva ma sulle capanne, lo ripeto ancora una volta, ha sbagliato il tiro. Corrado Turconi Naturalmente questa lettera sarà consegnata al Sig. Sindaco, all’Assessore all’Ambiente, alla Polizia Locale, a Partecipare, all’Arch. Uboldi responsabile del Parco del Rugareto al C.I.P.T.A. di Gorla Minore, al Comitato Carbonatese, e ad altre realtà locali. P.S.: colgo l’occasione per dirle che la lettera inviata al mio indirizzo per l’Associazione “Il Gerbo” è stata portata in sede e viste le inconsistenti esperienze passate, già da tempo si era deciso di troncare gli scambi epistolari con l’ecologista di turno: chi ha voluto veramente lavorare con noi ha sempre avuto modo di trovarci. Incrocio di Via Bossi, Via Gramsci, Via Mozzoni, Via Roma Spettabile Redazione, Vi scrivo per denunciarvi un problema che crea, secondo me, non pochi disagi alla circolazione e alla sicurezza a Rescaldina: l’incrocio di Via Bossi - Via Gramsci - Via Mozzoni - Via Roma. Gli automobilisti che provengono dalla Via Gramsci, per poter proseguire per la Via Mozzoni o per svoltare nella Via Roma, sono sempre costretti, esponendosi anche al rischio di multe o tamponamenti, a sporgersi dallo Stop in quanto le macchine parcheggiate quotidianamente alla fine della Via Bossi (per intenderci, di fronte all’ex Bar Stella) ne ostacolano considerevolmente la visuale. Inoltre le macchine fermate di fronte all’attuale Bar Stella non permettono la circolazione regolare nella Via Gramsci, creando ulteriori disagi. Dato che, secondo me, un divieto di sosta in quei pressi non sarebbe comunque rispettato, conoscendo le abitudini dei miei concittadini, purtroppo, una possibile soluzione è la seguente: fare la Via Gramsci a senso unico dalla Via Bossi. Chi vuole proseguire per la Via Mozzoni o svoltare per la Via Roma dalla Via Gramsci, trovando il divieto di transito, dovrà per forza fare il giro per la Via Silvio Pellico - semaforo - Via Barbara Melzi - Via Legnano - Via Bossi. Ritengo che tale soluzione sia fattibile e rimango pertanto a disposizione per ulteriori chiarimenti. In attesa di un Vostro riscontro, colgo l’occasione per porgerVi i miei più sinceri auguri di Buon Anno. Francesco Chiarelli Un cittadino rescaldinese partecipare • 8 CULTURA Oltre gli schemi Rescaldina: la cultura Rescaldina è una realtà sociale, politica e culturale. Le scuole, la biblioteca, il giornale “Partecipare”, le associazioni culturali, le iniziative del Comune sono chiamate a rispondere a diverse sollecitazioni. La realtà che definisce lo scenario dell’utenza culturale si è notevolmente articolata e ramificata, ponendosi come variabile dinamica. Gli obiettivi del decentramento e della sussidiarietà hanno imposto all’ente locale un rafforzamento ed una nuova centralità. Il Comune e l’Assessorato si sono posti quindi nella più ampia cornice dell’innovazione e dello sviluppo delle condizioni per un sistema centrato sulla qualità, in grado di offrire risposte efficaci alla domanda di cultura. L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Rescaldina vuole avere il significato di non chiudersi in se stessa, per aprirsi alla costruzione di una comunità che si determina in un legame forte fra cittadini ed istituzioni. Un modello valido può essere rappresentato dal ciclo: continuità/flessibilità. Occorre rispettare i tempi e le evoluzioni, senza essere ingabbiati in modelli precostituiti che possono anche premiare nell’immediato, ma che ben presto esaurirebbero la loro spinta. Una missione impegnativa. Politiche attive: innovazione, qualità, comunicazione. Per questo e per la stesura dei documenti e delle iniziative principali dell’assessorato ci si è avvalsi in sintesi di: 1) Valutazione iniziale Informazioni ed elementi validi da cui partire; monitoraggio bisogni utenza: griglie, incontri, appuntamenti... 2) Pianificazione dei progetti Programma generale dell’attività, organizzazione degli uffici 3) Sensibilizzazione Convegni, articoli, incontri sui temi specifici: informazione diritto allo studio, politiche dell’assessorato... 4) Piani di miglioramento Rideterminazione continua degli obiettivi, revisione del programma 2004 e suo aggiornamento con risultati visibili. È una politica che finora ha prodotto buoni risultati, ma con margini di miglioramento. Il Parco del Rugareto Le Amministrazioni di Cislago - VA (Comune capofila), Gorla Minore - VA, Marnate - VA e Rescaldina - MI, hanno istituito il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale “Bosco del Rugareto” su una significativa porzione (complessivamente circa 12 Kmq) delle aree boschive ed agricole dei propri territori, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio naturale esistente ed agevolare la fruizione ad uso ricreativo di questi spazi, da parte della collettività. Per diffondere ulteriormente la conoscenza dell’iniziativa e per sensibilizzare i più giovani sul tema, è bandito un concorso d’idee, rivolto agli alunni delle scuole elementari (III, Vl, V) e medie dei quattro Comuni interessati, per la creazione del simbolo che possa poi essere assunto quale logo, da riprodurre su tutto il materiale attinente le attività promosse e realizzate dal Parco stesso. I lavori saranno valutati da una Giuria composta da membri indicati dai Comuni aderenti, da personale scolastico ed esperti del settore, per individuare il vincitore, che concederà la cessione dei diritti d’uso illimitati del marchio per le finalità del Parco. Per quanto riguarda il Comune di Rescaldina il bando è stato richiamato anche nel piano per il Diritto allo Spunti di discussione Studio dell’anno scolastico 2005/2006. Parallelamente al bando l’Amministrazione di Rescaldina, in collaborazione con l’associazione “Bosco Amico” dopo l’acquisizione del terreno boschivo in prossimità dell’abitato di Rescalda, ha elaborato un progetto per l’utilizzo del bosco da parte dei bambini e per questo ha richiesto anche un importo di 42.000 euro. Intanto il Parco del Rugareto è stato riconosciuto come Parco Sovracomunale dalla Provincia di Varese e si è in attesa di analogo provvedimento da parte della Provincia di Milano. La sensibilizzazione dei bambini alla salvaguardia del verde è sempre stato un obiettivo dell’Amministrazione. Lo stesso Assessore all’Ambiente ha fatto molto in questo campo puntando alla concretezza, poiché è a tutti evidente come sul tema si possa cadere nello stereotipo o nella facile retorica. Saper coniugare oggi la crescita di una comunità con la salvaguardia dell’ambiente è una speranza ed una necessità. Devolution Si parla molto di “devolution” ma molti non sanno esattamente che cosa sia. Intanto bisogna ricordare che le funzioni tradizionali dello Stato - difesa, interni, esteri, giustizia - resteranno sostanzialmente intatte. Per approfondire il campo della “devolution” in merito all’istruzione e alla formazione professionale, spetta alle Regioni definire la legislazione concorrente. In questa materia spetta alla Regione esercitare anche la podestà regolarmente, che è sottratta allo stato centrale. L’Istituto Scolastico diventerà, sempre più il centro di progettazione, pianificazione, gestione ed erogazione dell’attività formativa. Alla quota nazionale del curricolo andrà collegata la garanzia dei livelli essenziali di prestazione scolastica. Perciò lo Stato dovrà comunque garantire “in organico” le risorse finanziarie ad ogni Regione. A regime si può ipotizzare un sistema integrato di copertura-pianificazione finanziaria. La regione, ma anche l’Ente Locale, potrà partecipare al curricolo per attività aggiuntive. Una strada già tracciata e tradotta in legge. Molto resta da fare per la sua attuazione. Per molti versi un percorso in salita per gli Enti Locali, per il reperimento delle risorse, ma anche per mentalità culturale. A Rescaldina, sul tema, si sono orientati incontri a livello di commissioni e più avanti si penserà ad un convegno. Per un argomento così vasto, non è mai troppo presto per incominciare a parlarne. Orientamento scolastico Per gli alunni che terminano la scuola media è molto sentito il problema dell’orientamento scolastico. La scelta della scuola superiore è infatti un bivio per famiglie e genitori. A Rescaldina da tempo le scuole affrontano il tema. In collaborazione con l’Ente Locale si organizzano incontri, tavole rotonde. All’auditorium di via Matteotti, con l’esperto dott. Matera si è potuto approfondire il tema. L’orientamento è infatti l’insieme di quelle attività mirate a conoscere se stessi, le proprie abilità, le proprie attitudini. Ma anche conoscere le offerte formative delle scuole del territorio. In questo la pubblicazione “Iter” edita dalla Provincia di Milano, riveste un carattere fondamentale. Del resto le scuole superiori organizzano giornate di scuola aperta per i cosiddetti “open day”. Scegliere in modo efficace e responsabile per inserirsi attivamente e con profitto nelle scuole superiori non è comunque sempre facile e alla scelta concorrono diversi fattori, fondamentali e secondari. Tra i primi gli interessi, le motivazioni, le attitudini, le possibilità economiche... Tra i secondi: la vicinanza della scuola, le amicizie, il passaparola, le indicazioni degli adulti. L’orientamento è un processo formativo e informativo. Il Comune di Rescaldina, attraverso l’Assessorato alla Cultura, ha investito molto della sua attenzione verso questa problematica in considerazione delle aspettative e delle prospettive di riforme. Pittori Gli artisti che espongono le loro opere a Rescaldina, possono, se vogliono, donare una propria opera, quadro o scultura al Comune. L’iniziativa è partita da un cittadino che collabora alle iniziative e alle manifestazioni dell’Ente Locale e che ha organizzato anche manifestazioni per il proprio quartiere. L’iniziativa ha già attecchito in quanto due pittori: il legnanese Mari e la pittrice Adriana Ferrara hanno donato una loro opera. Rescaldina ha da sempre manifestato una qualche sensibilità verso le forme d’arte. Sul territorio è operativa un’associazione prolifica di iniziative come ResArte. La stessa sala consiliare del municipio è arricchita da una copiosa serie di quadri. Le opere, in questo senso, possono essere viste da chiunque e non restare segregate nelle case. Il bene comune, infatti, si manifesta, come in questo piccolo caso, nella possibilità di avvicinarsi all’arte senza escludere nessuno. I pittori e gli artisti di solito espongono alla Villa Rusconi, ma non mancano le occasioni di “piazza” specialmente in concomitanza delle ricorrenze. Per il momento le donazioni potranno arricchire una documentazione preziosa. Un domani si potrebbe pensare ad una esposizione in grande, ossia a un “porte aperte” che possa consentire ad ogni cittadino rescaldinese di apprezzare i quadri dei pittori che vivono o hanno esposto a Rescaldina. I ragazzi di Bucarest “Da quanto tempo sei scappato di casa?”; “Hai un sogno nella vita?”. Miloud, il clown dei ragazzi di Bucarest, rivolge spesso di queste domande ai ragazzi che incontra per strada. E il progetto interessa anche la scuola di Rescaldina. In particolare, la scuola elementare “Dante Alighieri”, in collaborazione con l’Ente Locale realizzerà un progetto, previsto per i primi mesi del 2006, in cui far partecipare e rivivere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza. La finalità del progetto sarà quella di far conoscere alle diverse componenti scolastiche (alunni, insegnanti, genitori) l’esperienza di Miloud e dei ragazzi di Bucarest per scoprire, al di là delle apparenze, l’essenzialità e il valore di ogni persona. Nel 1999 Miloud ha ricevuto il Premio Unicef “Dalla parte dei bambini”, come riconoscimento per l’importante attività svolta in difesa dei diritti dell’infanzia. I progetti portati in Italia hanno finalità informative sulla realtà dei ragazzi di strada di Bucarest e anche di raccolta di fondi per sostenere gli interventi realizzati a loro favore in Romania. Il mondo dell’infanzia, rappresenta il futuro di ogni paese, deve essere evidentemente al centro di ogni azione se si crede all’educazione che è l’unica strada per una buona convivenza civile. L’Assessore alla Cultura Dott. Angelo Mocchetti Edgar Allan Poe Nuovo libro di Maddalena Capasso con testo a fronte La vita dello scrittore Edgar Allan Poe nasce a Boston nel 1809, da due attori girovaghi, entrambi morti di tisi, quando ancora egli era piccolissimo. Di lui si prende immediatamente cura un commerciante scozzese di Richmond, John Allan, assieme alla moglie Frances Keeling Valentine, cui lo scrittore rimarrà per sempre legato affettivamente. Nel 1815 gli Allan si trasferiscono in Inghilterra, dove il piccolo Poe comincia gli studi, che poi proseguirà anche al rientro negli Stati Uniti, iscrivendosi alla Virginia University di Charlottesville, dove studia lingue antiche e moderne. Ben presto, però, nonostante i suoi ottimi voti, viene espulso dall’Università per i suoi eccessi alcolici e per i suoi debiti di gioco. Questo ed altri fattori lo fanno entrare in duro contrasto con il patrigno, tanto che nel 1827, a soli 18 anni, decide di abbandonare la famiglia e di trasferirsi a Boston, dove pubblica a sue spese ed anonimo un libretto di poesie Tamerlane and other poems by a Bostonian (Tamerlano ed altre poesie). Il libro viene accolto dall’indifferenza generale e, per la delusione Poe decide di arruolarsi come soldato semplice nell’artiglieria federale con il nome di Edgar A. Perry. Nel 1829, però, interrompe il suo servizio per recarsi a Richmond per la morte della signora Allan. Questo evento luttuoso porta un riavvicinamento con il patrigno, anche se la rottura sarà ormai insanabile, tant’è vero che, quando nel 1834 Allan morirà, non lascerà nulla in eredità allo scrittore. Grazie all’aiuto di John Allan, Poe riesce a sottrarsi al suo dovere nell’esercito, dove avrebbe dovuto restare ancora un paio d’anni. Alla fine del 1829 si trasferisce a Baltimora da una zia, che lo manterrà per tutta la vita, ed ha modo di pubblicare una seconda raccolta di versi. Nel 1830 decide di nuovo di intraprendere la vita militare e si iscrive all’Accademia di West Point, da dove però sarà ben presto espulso per il suo rifiuto di sottomettersi alla rigida disciplina che vi impera. Nel 1831 è a New York, dove, grazie all’aiuto di alcuni suoi amici di West Point, pubblica la terza raccolta di poesia, Poems. Ritorna a Baltimora. Sul giornale locale The Courier pubblica i suoi primi cinque racconti: Metzengerstein, The Duc of l’Omelette (Il Duca dell’Omelette), A Tale of Jerusalem (Racconto di Gerusalemme), A decided Loss (Una perdita decisa), The Bargain Lost (L’affare perso). Per il racconto M.S. Found in a Bottle (Manoscritto trovato in una bottiglia), pubblicato sul Baltimora Saturday Visiter, nel 1835, vince un premio di cento dollari. Nel frattempo lavora nella redazione del Southern Literary Messenger, dove ben presto per le sue eccezionali doti di giornalista, viene promosso vicedirettore. Il 22 settembre dello stesso anno sposa a Richmond la cugina Virginia Clemm, appena quattordicenne. Nel 1838 pubblica il suo primo ed unico romanzo The Narrative of Arthur Gordon Pym (La storia di Arthur Gordon Pym), che però non ha successo. L’anno successivo a Filadelfia pubblica, invece, una raccolta di tutti i racconti che aveva sino ad allora scritto, intitolata Tales of Grotesque and Arabesque (Racconti del grottesco e dell’arabesco). Lavora poi nella redazione del Gentleman’s Magazine, ed ancora una volta le sue straordinarie capacità di giornalista portano il giornale ad aumentare vertiginosamente la tiratura (addirittura dalle iniziali 500 copie a ben 40000!!). Si fa apprezzare sia come scrittore di racconti che come critico letterario, purtroppo i rapporti con il direttore del quotidiano diventano sempre più critici, tanto che Poe decide di abbandonare il giornale e fondarne uno tutto suo, attraverso una raccolta di fondi. L’esperienza di The Stylus, come Poe aveva chiamato il suo giornale, dura un paio di anni e non è delle più felici. Inizia adesso il periodo più terribile di tutta la sua vita. La moglie si ammala gravemente e lo scrittore non avendo i mezzi per farla curare, si dà all’alcol e al laudano. Nel 1844 è di nuovo a New York, pubblica sulla rivista The Evening Mirror la sua poesia più famosa The Raven (Il corvo), con la quale ottiene finalmente il successo che inseguiva da anni. Purtroppo per una serie di vicende il suo successo non dura a lungo. Infatti si riempie di nuovo di debiti di gioco e ricomincia a bere senza misura. Nel 1847 inoltre la moglie, a cui Poe era molto legato, muore di tubercolosi, da questo momento in poi lo scrittore cade in uno stato di prostrazione e di disperazione da cui non uscirà più. In questo periodo pubblica solo il poemetto in prosa Eureka. Il 3 ottobre 1849 viene trovato in stato di incoscienza in una locanda di Baltimora, ricoverato al Washington Hospital, muore di delirium tremens il 7 ottobre alle cinque del mattino. Le opere Poesie I Racconti del mistero e del raziocinio I Racconti del terrore I Racconti fantastici e grotteschi Le avventure di Arthur Gordon Pym I saggi A breve il libro di Maddalena Capasso con testo a fronte. Un’opera impegnativa sul piano delle sfumature linguistiche e della struttura. L’Assessore alla Cultura Dott. Angelo Mocchetti 9 • partecipare SCUOLA Scuola... non solo a scuola...!!! Visita al Museo Archeologico di Legnano Al Museo Archeologico di Legnano A cura della classe 1ª A della Scuola Media di Rescalda Testi di: Pamela Santarsiero e di Glenda Pizzetti Ciao a tutti, mi chiamo Tonio e sono un fantasma che vive, ormai da 1000 anni, al Museo Archeologico di Legnano. Siccome sono amico del proprietario del Museo, ho scoperto che proprio oggi, 23 Novembre 2005, verranno qui, al Museo, i ragazzi di 1ª A della scuola media di Rescalda. Ho deciso di seguirli per vedere cosa combinano... Il museo è diviso in diverse sezioni: sezione preistorica, romana e il portico esterno. Quest’ultima è la prima tappa dei miei amici; qui si possono osservare lapidi di pietra con iscrizioni di epoca romana, altari chiamati arae, usati per compiere sacrifici e infine frontali di camini del XVI sec. decorati con stemmi di famiglie nobili. I ragazzi, diventati quasi quindici ghiaccioli a causa del freddo, proseguono la visita salendo al primo piano dedicato alle epoche preistoriche. Gli oggetti conservati in questa stanza sono un po’ più piccoli. Sono presenti: reperti ossei, vasi, piatti con decorazioni e c’è anche un esempio di tomba alla cappuccina realizzata con coppi e tegole ricoperti di terra. I miei ragazzi ora si recano al piano terra per osservare i reperti di epoca romana, in particolare anfore che potevano essere usate per contenere vino, olio, salse e frutta secca o come contenitori per le ossa dei defunti cremati. Al centro della sala è esposta la copia della Pátera di Parabiago raffigurante il Dio Attis, una divinità orientale. In alcune vetrine sono esposti anche oggetti di uso quotidiano (balsamari, specchi, lucerne) ed attrezzi da lavoro (cesoie, raschiatoi). Un plastico mostra il viaggio verso l’oltretomba di un defunto: i romani erano soliti mettere in bocca della persona morta un soldo per pagare il traghettatore Caronte che trasportava i defunti nell’aldilà. Finita la visita al museo, i Rescaldesi sono andati alla Basilica di S. Magno che quest’anno compie 500 anni quindi, calcolando un po’, fu edificata nel 1505. Non si tratta di una costruzione sorta dal nulla ma costruita su una chiesa medioevale pre-esistente dedicata a S. Salvatore. All’interno della basilica possiamo ammirare la cupola ottagonale e preziosi affreschi. In una cappella è accuratamente conservata, in una teca trasparente, la reliquia di S. Magno, vescovo di Milano. Vi posso confidare un segreto... anch’io, da giovane, volevo diventare un vescovo. Ciao, ciao Il vostro amico Tonio... Influenza aviaria e menu scolastici A seguito di casi in cui i genitori hanno lamentato la presenza di piatti a base di pollo e tacchino nei menu di ristorazione scolastica, segnalati da alcuni comuni, il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell’ASL ha diramato una comunicazione esplicativa. Nella nota si ribadisce che la cosiddetta influenza aviaria, sia negli uomini, sia negli animali, si trasmette per via inalatoria e non per via alimentare. Il virus responsabile della patologia, inoltre, è causa di infezioni solo se l’animale è vivo e si inattiva spontaneamente, nel giro di poche ore, dopo la morte o l’abbattimento dell’esemplare infetto. Pertanto è da escludersi il rischio di contaminazione con il virus dell’influenza aviaria attraverso il consumo di carne cotta di qualunque volatile, sia selvatico, sia da cortile. Non esistono motivi, quindi, per bandire i piatti a base di pollo o di tacchino, o quelli che impiegano uova cotte, dai menu delle ristorazioni scolastiche o di altre comunità. A titolo cautelativo, i servizi veterinari del nostro paese, tuttavia, sono già attivamente all’opera per effettuare tutti i controlli del caso, su allevamenti e circuiti commerciali, per fronteggiare questo nuovo problema di sanità pubblica. Ufficio Cultura Visita al Museo della scienza e della tecnica di Milano “Leonardo da Vinci” A cura della classe 1ª A della Scuola Media di Rescalda Testi di: Noemi Casella e di Davide Guzzetti L’undici Novembre 2005, io e i miei compagni di classe, siamo andati a visitare il Museo nazionale della scienza e della tecnica di Milano. Siamo partiti dalla stazione di Rescaldina con un treno per Milano Cadorna, accompagnati dal prof. Tolaro e dalla prof. Picco. Appena entrati al museo, c’era la guida ad attenderci. Le prime invenzioni che ci ha mostrato riguardavano le invenzioni di Leonardo da Vinci. AI nostro genio piaceva osservare e, proprio dalle sue osservazioni, prendeva ispirazione per nuovi progetti. Le sue opere non sono mai state messe alla prova perché anche Leonardo si rendeva conto che non erano abbastanza sicure. Uno dei progetti più importanti che Leonardo aveva in mente per cambiare e rendere innovativa la vita quotidiana era “La città ideale”. Leonardo pensava che una città ideale dovesse essere fornita di corsi d’acqua per facilitare i trasporti. Successivamente abbiamo visto le prime locomotive ed i primi aerei da guerra e da addestramento. Il primo aereo è stato realizzato dai fratelli Wright, produttori di biciclette; le ruote usate per l’atterraggio, infatti, erano proprio di una di esse. Anche i velieri facevano parte del nostro percorso di visita; abbiamo visto anche un modello in legno con le vele in tessuto ed altre imbarcazioni antiche. Dopo essere usciti dalla sezione navale ed aeronautica, ci siamo fermati all’esterno del museo dove abbiamo potuto vedere il sottomarino Toti: a dire il vero ce lo aspettavamo di dimensioni maggiori. Prima di raggiungere il laboratorio chimico abbiamo visto le automobili d’epoca. La più simpatica era la Fiat Topolino. C’erano anche tante auto della marca Alfa Romeo che avevano il motore a vista. Siamo quindi arrivati al laboratorio chimico ed abbiamo eseguito degli esperimenti per dimostrare se le sostanze erano acide o basiche. In alcuni contenitori con acqua e colorante blu abbiamo aggiunto delle sostanze diverse e abbiamo visto che, con un acido, il colore dell’acqua diventava giallo men- tre, con sostanze basiche il colore rimaneva blu. In questo modo siamo riusciti a dimostrare come si distingue una sostanza acida da una basica. Oh.... Dimenticavamo: durante il tragitto, oltre ad aver visto le macchine, abbiamo anche osservato mura e tombe romane. Subito dopo questi esperimenti, siamo andati a mangiare la nostra colazione al sacco, nella mensa del museo. Durante la pausa noi maschi abbiamo giocato a carte yu-gi-oh e ci siamo rilassati un po’. Nel pomeriggio la classe si è divisa in due gruppi: uno è rimasto in corridoio ad aspettare mentre un altro gruppo è andato a visitare la sala degli orologi. Questi erano molto antichi e tutti in ottone. Dopo essere usciti dal museo, ci siamo recati alla Basilica di Sant’Ambrogio dove abbiamo potuto vedere decorazioni, incisioni, sculture e altre preziose opere d’arte. La visita al museo della Scienza e della Tecnica è stata piacevole ed interessante perché abbiamo visto cose nuove. Ciao, ciao e alla prossima gita! Una slitta per Rescalda Dicembre, poche settimane al Natale, un’idea, poco originale, ma un’idea. Costruire in breve tempo una slitta con due renne, scopo: creare un’atmosfera per Rescalda diversa dal solito. Vigilia di Natale, ore 19.30, una musica si diffonde tra le vie del paese. La gente con in braccio i bambini esce dalle case, saluta al nostro passaggio, dalle finestre i bambini ormai in pigiama agitano le manine. Poi in piazza Chiesa Rescalda ore 22.30 caramelle e vin brûlé per tutti. Volevamo regalare un’emozione in più ai bambini, ma come spesso accade sono loro che ce ne hanno regalata una più grande. A tutti voi grazie, soprattutto a Don Gianni per la sua collaborazione. Al prossimo Natale. I Babbo Natale di Rescalda Poesie: “Creta al sole” Vorrei mettere in evidenza la prima raccolta di poesie del mio collega Gian Luigi Pia (Creta al sole). Due righe per presentarlo a voi lettori di Partecipare. È nato a Guspini (CA) il 21 marzo del 1957. Aveva solo sei anni, quando la sua famiglia si trasferisce a Rescaldina (MI), dove cresce in una famiglia numerosa di ben otto figli maschi, presto entra nel mondo del lavoro, varie le sue esperienze lavorative ed extra lavorative per una maturazione più profonda della vita (ricordiamo le sue esperienze come pranoterapeuta) mettendosi a disposizione di persone con varie problematiche morali ed emotive, da questi contatti sono scaturite alcune sue poesie come: “Prana”, “Come estasi”, “Per Lory”, “Vecchia stanca”. Ora vive ad Arluno con la moglie Floriana e i figli Daniele di ventiquattro anni e Marilisa di sedici. Secondo il mio giudizio, la poesia è una specie d’ispirata matematica che fornisce emozioni, non per figure geometriche astratte... ma equazioni emozionali umane. Prima di presentare il libro di Gian Luigi Pia (Creta al sole), mi presento: mi chiamo Plaka Marjete e vengo dall’Albania e come Gian Luigi mi diletto nella poesia. Sono molto felice d’aver scritto queste due righe per tutti voi. Come tanti, anche Gian Luigi ha cominciato a scrivere poesie in gioventù, poi per anni accantona questa sua passione. Con la perdita del padre l’assopita passione si desta nuovamente, e scrive (“Al genitore” e “Anima inquieta”), Ho letto con attenzione il libro del mio collega e dalle sue poesie, rivela il carattere ribelle del poeta, deciso ad aprirsi alla vita in un settore quasi sconosciuto della letteratura, la poesia. Ciò che mi colpisce di questo libro è la bellezza della passione, della sincerità, la semplicità, l’intensità, perché le poesie di Pia prendono spunto dagli aspetti più importanti della vita: l’amicizia la natura, la morte e l’amore... Per la vastità di valori inclusi dall’autore, in quest’epica rappresentazione del mondo moderno, dove fatti personali, un vivere di volti reali dinnanzi al rogo della fantasia, si mescolano con la sofferenza personale del poeta, che si rispecchia nelle sue liriche, come in “Urlo dal cuore”: “Urlo con voce muta / il dissenso / per tragedie, sofferenza / e maldicenze” Sul palcoscenico sfoltito e disincantato del XX secolo la poesia di Pia ritroverà quella lenta agonia per un’umanità tormenta e disfatta. Diafana / antirazza / perché anche questo da’ dolore -dice l’ autore - Anticomuni antiregioni / antibandiere antinazione / perché tutto è distinzione. Nella saggezza e l’umiltà di fede, si accampa il sacro tormento per salvare e difendere le cose certe rimaste nell’uomo del nostro tempo, la bellezza della natura e dell’arte, la sincerità dei rapporti umani, il bisogno di moralità assoluta e la fedeltà alle proprie ed umili origini, che questo mondo istupidito nell’abitudine, ormai ha perso: “Vorrei, una pelle uni- versale / una corazza, per il mondo / contro, l’abuso più profondo”. Con la poesia “Il bene”, il poeta richiama l’attenzione del lettori per questa ricchezza interiore di ricevere e donare amore, senza pretendere niente in cambio: “si fa, si riceve / senza pretese semplice amore / ricchezza interiore”. Il linguaggio poetico di Pia è semplice, come dice lui: “la mia Poesia vuole essere per tutti, di facile compressione sintetica e soprattutto corta”. Inoltre questo libro contiene alcune poesie per bambini come: “Cucciolo”, “Vacca bislacca”, “Tarta Uga”, “L’impazienza” e altre scherzose, per adolescenti o a sfondo religioso. Così come la sua persona, la sua vita, anche le sue poesie colpiscono nel cuore, proprio perché prendono spunto dalla semplicità della vita, della natura, dalle problematiche di tutti i giorni, il sapore del gesto spontaneo, la gran lezione. Chiudo questa mia piccola presentazione, con l’invito per tutti Voi lettori, a leggere e scoprire i ricordi, i segreti, i dolori e le sofferenze di amori perduti. Il libro sopra citato si trova a disposizione del pubblico di Rescaldina nella biblioteca comunale o nelle dieci biblioteche del Magentino e nelle biblioteche di cultura italiana a Londra www. italcultur.org.uk, alcune poesie sono state pubblicate su www.okmusik.com, e su www. poetare.it per un eventuale acquisto rivolgersi a www. kimerik.it Per un contatto con l’autore o commenti sulle poesie; [email protected] Plaka Marjete partecipare • 10 “Farmacia Comunale” Un’Azienda Multiservizi Comunale “fantasma” Un nuovo servizio a disposizione dei cittadini Si porta a conoscenza della cittadinanza che la competente Unità Operativa dell’A.S.L. (avendo acquisito la disponibilità di alcune Farmacie operanti nella Provincia) ha istituito in via sperimentale per un anno un nuovo servizio per agevolare l’utenza nei rapporti con le strutture sanitarie. (In particolare per quanto riguarda le autorizzazioni finalizzate alla effettuazione di prestazioni di assistenza domiciliare, e cioè prelievi e prestazioni estemporanee non soggette a valutazione). La relativa convenzione prevede in questi casi che l’utente possa evitare di recarsi allo sportello A.S.L. Infatti: - lo stesso può recarsi presso la Farmacia convenzionata con la prescrizione del medico curante; - la Farmacia invia la richiesta alla A.S.L. tramite fax; - l’A.S.L. ritrasmette alla Farmacia il titolo di acquisto (voucher) sempre a mezzo fax; - l’utente potrà ritirare l’autorizzazione, sempre in Farmacia, normalmente il giorno successivo. Per la prestazioni soggette a valutazione sarà invece ancora necessario presentarle direttamente alla A.S.L., alla quale comunque l’utente potrà chiedere di ricevere la relativa autorizzazione in Farmacia con le modalità di cui al punto precedente. Per i cittadini di Rescaldina ha aderito solo la farmacia comunale, alla quale peraltro va dato il merito di essere stata lei a proporre alla A.S.L. questo tipo di servizio. Agevolazioni in Farmacia L’Azienda Speciale Multiservizi Rescaldina ricorda alla cittadinanza alcune agevolazioni e servizi offerti tramite la Farmacia Comunale di Rescalda Si precisa in particolare che: - dal 29 giugno 2005 viene applicato lo sconto previsto dal cosiddetto “Decreto Storace” nella misura massima del 20% su tutti i prodotti previsti dal decreto stesso; - dal mese di gennaio 2006 è possibile evitare di recarsi a Legnano presso gli sportelli dell’A.S.L. per l’autorizzazione di alcune prestazioni di assistenza domiciliare (quali ad esempio prelievi e prestazioni estemporanee non soggette a valutazione). Infatti la Farmacia Comunale ha ottenuto l’autorizzazione a trasmettere via fax la prescrizione del medico curante ed a riconsegnare agli interessati la relativa autorizzazione (entro il giorno successivo). Vengono inoltre confermati: - il controllo gratuito della pressione; - lo sconto del 10% sul prezzo dei prodotti dietetici e pannolini per l’infanzia; - la promozione di campagne di prevenzione sanitaria; - le premiazioni dei concorsi a tema per gli istituti scolastici; - le forniture gratuite all’Amministrazione Comunale. Il Consiglio Comunale ha deliberato, circa due anni fa, come uno degli ultimi atti della prima Amministrazione Raimondi, la trasformazione della Farmacia comunale in Azienda multiservizi. Si tratta di un atto molto significativo da noi condiviso in quanto la nuova Azienda potrebbe costituire un’importante risorsa accollandosi vari servizi attualmente in carico al Comune con possibili vantaggi sia in termini di migliore funzionalità degli stessi che dal punto di vista economico. Dico potrebbe perché, di fatto, in due anni non è successo proprio nulla e l’Azienda multiservizi è rimasta un fantasma della cui esistenza nessuno si è accorto. A chiunque credo sembrerebbe logico che nel momento in cui si costituisce una nuova Azienda risulti chiara la configurazione che la stessa deve assumere. Questo vuol dire aver definito, in primo luogo, di quali servizi si deve fare carico. Per esempio, nel campo sociale, potrebbero essere il trasporto anziani, l’assistenza domiciliare ma anche la gestione dell’asilo nido. Nel campo scolastico il pre/post scuola, i centri ricreativi estivi ma anche il servizio mensa. Si potrebbe poi pensare alla manutenzione del verde pubblico ma anche a servizi molto più impegnativi quali la raccolta rifiuti e la gestione del gas metano. Una volta definiti i servizi di cui si deve fare carico fra quelli sopra elencati e/o altri ancora, in funzione di questi, vanno definiti i tempi di attuazione più o meno lunghi nonché la struttura necessaria in termini di spazi, attrezzature e personale. Il tutto ovvia- Riflessioni a cuore aperto con i giovani venuti dall’Europa Taizè e Davide Passo una mattina d’inverno terso nella cappella dell’oratorio femminile. L’impianto di riscaldamento stantuffa aria calda, rumoreggiando a pieni polmoni. Le panche accolgono gioventù di variegate nazionalità. Ci sono polacchi e rumene, svizzeri, slovacchi e francesine della comunità religiosa di Taizè. Rescaldina ne ospita sessanta, ricevendo in cambio calore e sguardi intensi. Fanno la spola con Milano dove, loro che sono cattolici, ortodossi e protestanti, pregano lo stesso Dio, intrecciando speranze per un mondo riconciliato. Oggi a questi ragazzi venuti dall’Europa parla, aprendo il suo cuore, uno di noi, Davide Di Palma. Offre la sua condizione di disabile, così come la vive costantemente, senza se e senza ma. Lui, classe 1966, che non cammina da più di dodici anni, traccia il percorso della sua esperienza e di come ha reagito per non andare alla deriva. La sua volontà e le persone care lo hanno salvato, ancorandolo tenacemente alla vita. La fede lo ha sorretto, perché, come osserva, “chi ti ama non può farti male. Dietro ogni cosa, anche la più illogica, c’è sempre un progetto. Ho la sensazione di aver vissuto due volte e non di essere cambiato. Dio non mi ha fatto diventare così, ma Dio mi ha voluto così”. Le sue parole vengono tradotte nelle lingue dei giovani di Taizè. Io resto in fondo e guardo i tanti Jonas, Karol, Ewa, Wioletta. Scruto i loro visi concentrati, attenti, tutti tesi a riflettere con Davide. *** È proprio un giorno insolito, una piccola primavera, a dispetto dell’inverno tagliente che c’è fuori. M’induce a interrogarmi sulle mie pigrizie. Perché cinquantamila ragazzi hanno percorso l’Europa per venire a pregare in terra milanese? E chi dà la forza a Davide di sentirsi libero, anche se inchiodato su una sedia a rotelle? E perché faccio così fatica a convenire con lui che Dio è “amico, fratello, maestro, esempio”? Anche la stufa s’è ammutolita, ma non fa più freddo nella cappelletta inondata di luce. “Sento che la mia seconda vita sia stata più ricca di possibilità e gratificazioni della prima - riprende Davide, che è direttore del coro S. Cecilia ed ha fondato il centro studi Musica 2000 - Sento di essere più musicista oggi che ieri. Musica è passione, linguaggio, contatto con gli altri”. “Non ho esorcizzato il mio dolore e non lo voglio nemmeno nascondere continua - Fa parte della mia condizione e sarebbe stupido negarlo. Parlo non tanto di quello fisico (chi non l’ha), ma di ciò che avrei potuto essere (un padre) o avere (un figlio)”. E poi, aggiunge quasi con pudore, mentre gli occhi brillano, “non potrei avere un dono più grande della mia sposa”. Lorena, sua moglie, è lì al suo fianco. Come sempre. Erano uniti in matrimonio da appena tre mesi, quando successe quel che successe. L’eco dell’impegno, assunto sull’altare davanti a Dio, quel “prometto di esserti fedele per sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia” era ancora quasi stampato sulle sue labbra di giovane sposa, che già esigeva di essere così inspiegabilmente, così profondamente, messo alla prova. *** L’incontro è terminato e la giornata riprende il suo corso. I ragazzi di Taizè per acciuffare il treno delle Nord e Davide, davanti a me, a tracciare la strada. Ettore Gasparri mente deve essere deciso con la giusta gradualità in funzione dei vantaggi che ne possono derivare e fermo restando che la Farmacia come tale continuerà a svolgere le funzioni proprie sul territorio come ha fatto più che positivamente fino ad ora. Con l’inizio della nuova Amministrazione Raimondi due anni fa è apparso evidente che l’Azienda multiservizi era stata, invece, costituita senza alcuna idea precisa su come avrebbe dovuto operare. Per questo da subito abbiamo chiesto alla Giunta l’impegno di portare nelle Commissioni comunali competenti delle proposte per fare delle valutazioni e concordare, possibilmente con il consenso di tutti vista l’importanza della materia, la configurazione da dare alla nuova Azienda. Nonostante i nostri continui solleciti sia in Consiglio comunale (inclusa una mozione approvata anche dalla maggioranza) che sulla stampa, la Giunta non ha presentato alcuna proposta suscitando malumore e disapprovazione anche da parte degli stessi Consiglieri di maggioranza che hanno apertamente criticato il comportamento della Giunta nel Consiglio comunale del 27 Gennaio scorso, durante l’approvazione del bilancio di previsione dell’Azienda, dopo averlo già fatto nelle Commissioni consigliari. Sempre nel Consiglio comunale del 27 Gennaio, a seguito di una nostra richiesta condivisa anche dai Consiglieri di maggioranza, il Sindaco si è impegnato perché la Giunta presenti finalmente nei prossimi mesi delle proposte supportate dai dati e dalle informazioni necessarie per compiere tutte le valutazioni del caso e prendere delle decisioni che consentano alla nuova Azienda di poter finalmente operare in alcuni settori già con il prossimo bilancio di previsione e quindi con l’inizio del prossimo anno. Da parte nostra non mancheremo di compiere le necessarie azioni perché il Sindaco e la sua Giunta rispettino gli impegni presi. Dopo di che potremmo anche essere contenti, perché significherebbe che si è arrivati finalmente ad una conclusione positiva, di leggere sulla stampa l’ennesimo articolo a firma del Sindaco o di qualche Assessore, come ne vediamo tanti simili di questi tempi, che si vanterà del merito della realizzazione di quest’altra importante iniziativa riguardante l’Azienda multiservizi. Probabilmente in quell’articolo ci si dimenticherà di dire che senza i nostri interventi l’iniziativa non sarebbe stata conclusa e che comunque, a causa della cattiva gestione della vicenda da parte della Giunta Raimondi, si sono persi due anni che in termini economici vogliono dire oltre 100.000 Euro che potevano essere utilizzati per interventi sul nostro territorio e che, invece, sono andati altrove. La cosa è tanto più grave se si pensa ai magri bilanci comunali, conseguenza delle riduzioni delle spese imposte dal Governo Berlusconi alla faccia delle autonomie locali tanto decantate, che rendono sempre più difficile assicurare il mantenimento di servizi, anche fondamentali, consolidati negli anni. Centro e Sinistra Uniti Vivere Rescaldina Claudio Turconi L’Unione a Rescaldina Il 9-10 Aprile prossimi si terranno le Elezioni politiche nazionali. Le Forze di centro-sinistra dell’UNIONE si proporranno per ritornare con il loro candidato premier Romano Prodi alla guida dell’Italia dopo cinque anni di Governo Berlusconi. Sono stati cinque anni, a nostro avviso, estremamente negativi durante i quali si è privilegiato molto l’interesse privato di pochi a scapito dell’interesse collettivo. Occorre quindi un cambiamento radicale che fermi la deriva negativa in atto e riporti al centro della politica i cittadini con i loro problemi e le loro necessità. Per fare questo l’UNIONE si presenta alle prossime elezioni con un programma che propone soluzioni serie e realistiche per tutti i settori della vita pubblica, in modo da far ripartire l’Italia sulla via dello sviluppo, del progresso e della giustizia sociale. Si presenta anche con il candidato premier Romano Prodi designato, per la prima volta in Italia, attraverso elezioni primarie, tenute lo scorso Ottobre, che hanno visto la partecipazione di oltre quattro milioni di votanti. Le elezioni primarie di Ottobre sono state organizzate a Rescaldina dal Gruppo “Centro e Sinistra Uniti - Vivere Rescaldina” che identificandosi nell’UNIONE rappresenta la stessa sul territorio. La nostra sede di Via Matteotti 58 sarà pertanto aperta a tutti coloro che, condividendo le idee ed i programmi dell’UNIONE, vorranno partecipare alla prossima campagna elettorale ed alle manifestazioni pubbliche di sostegno delle liste dell’UNIONE che si organizzeranno sul territorio. Vi aspettiamo numerosi ringraziandovi anticipatamente. Centro e Sinistra Uniti - Vivere Rescaldina Claudio Turconi 11 • partecipare VARIE Walter Villa: pittore del mistero Nella sua pittura mistero, contemplazione, enigma e attesa Walter Villa è un pittore che ha esposto alla Villa Rusconi. Il Dott. Angelo Mocchetti, vicesindaco e assessore alla cultura, ha potuto soffermarsi con l’artista. Di lui hanno scritto: Prof. Antonio Dora, Prof. Giovanni Piazza, Prof. Pietro Sonetti, Pittore Roberto Catani, Prof. Mario Monteverde, Antonio Marciano. Il pittore ha esposto in diverse mostre personali e collettive ottenendo lusinghieri successi. Premi e piazzamenti nel Premio Nazionale di Pittura Città di Ravenna, nel Premio di Pittura Città di Parma, nel Premio Città di Recanati, nella 3ª Rassegna di Arte Figurativa della Città di Milano... Walter Villa si dedica alla pittura fin dal 1970. Questo il giudizio sulla sua arte Il pittore col vicesindaco A. Mocchetti del Prof. Antonio Dora: “Non ancora trentenne Walter Villa cominciò a imporsi all’attenzione della critica e del pubblico, la sua pittura suscitò interesse e meraviglia per la saldezza d’impianto dei suoi dipinti, per un linguaggio plastico, come quello cromatico. Ciò premesso, è doveroso sottolineare, come Villa cerchi nella pittura proprio quei valori che gli sono congeniali, quali la giustezza del tono, la suggestione della luce, il senso di uno spazio in cui gli effetti e le figure si collocano. Perciò la sua fedeltà a una tradizione figurativa va intesa proprio in chiave di nostalgia per un modo d’es- sere e di sentire che cerca di sottrarre ai condizionamenti imposti dalla nostra epoca, per concedergli di rifugiarsi in uno spazio senza tempo, nel quale i sentimenti e le emozioni mantengono il loro antico e naturale profumo”. L’attenzione critica verso l’artista è stata espressa anche da Antonio Marciano. Questo il commento: “Il lavoro di Walter Villa si qualifica come una serie di opere eterogenee, tra reminiscenze metafisiche e memorie oniriche, frutto di uno studio personale in collaborazione con altri artisti. Elemento distintivo di ogni rappresentante è l’enigma, il mistero che si cela dietro una figura in contemplazione o in attesa di qualcosa o qualcuno... I soggetti non sono mai frontali, lo sguardo è sempre rivolto altrove. Come immagini rubate al quotidiano. Walter Villa non si ferma ad una semplice rappresentazione della realtà, ma crea un archetipo, dove ogni oggetto trova la sua giusta collocazione. Solo nei quadri dove il soggetto è la natura, c’è la totale assenza della figura. La struttura plastica, i colori brillanti, la luce morbida raccontano l’insieme ordinato dei vari universi che contribuiscono alla creazione dell’opera”. Nella foto il pittore Walter Villa e il vicesindaco Dott. Angelo Mocchetti. Per l’artista un arrivederci alle prossime mostre. L’Ufficio Cultura Alla ricerca del tempo perduto Il dialetto: piccolo dizionario delle parole che stanno scomparendo. Continua la ricerca dei termini dialettali che vanno scomparendo. Scilöria: Aratro. Giuetu: Basto per buoi. Basèl: Gradino. Segiunè: Riparatore di botti, mastelli. Barsiglia: Vassoio. Fragùia: Briciola. Rizó: Strada di sassi. Bròcu: Ronzino o individuo rozzo. Campanìti: Mughetti. Lacetu: Liquido che lascia il burro. Panógia: Zangola. Murùra: Mancia settimanale. Staffetta: Bicchiere di vino. L’Assessore alla Cultura Dott. Angelo Mocchetti Come nasce una squadra di basket... all’Oratorio In una delle domeniche della scorsa estate, dedicata alla visita per i genitori dei bambini e animatori che hanno partecipato al campeggio estivo dell’oratorio Don Bosco di Rescaldina, io come altri genitori mi trovavo lì. Ed è stato proprio in quella domenica che Don Gianni con espressione serena e convinta mi chiese se potevo aiutarlo a fondare una squadra di basket, tutta oratoriana, iscrivendola ad un campionato in una associazione ispirata e fondata su basi cristiane, dell’autunno ormai quasi alle porte. Mi dice “Guarda che non è un mio capriccio, ma c’è un bel gruppetto di ragazzi animatori che me lo stanno chiedendo e che lo desiderano fortemente da anni”. Naturale la mia risposta “Ma, siamo alla fine di luglio, si avvicinano le ferie estive e poi è settembre, non ti sembra di essere in ritardo?”. Risponde “Tu prova. Non dimenticarti che ad assisterci c’è la Divina Provvidenza” ed io “Da dove posso iniziare?” risposta “Non so. L’unico indizio che ti posso dare chiedi informazioni alla FOM di Milano, al rientro dalle nostre ferie fammi sapere, se hai bisogno al numero del mio cellulare sono sempre disponibile”. Mentre mi parlava nella mia mente già scorrevano una carrellata infinita di problemi: la palestra, i soldi, l’allenatore, le divise ecc. ecc. Il lunedì, al rientro, non mi perdo d’animo, in ufficio faccio uso delle mie pause pranzo per informarmi partendo naturalmente da dove il Don mi ha consigliato. Alla FOM (Federazione Oratori Milanesi) mi dicono che mi dovevo rivolgere al CSI (Comitato Sport italiano sezione di Milano aderente alla FOM), telefono, prendo appuntamento, mi informo, penso di farcela e penso anche che la volontà del Don comincia ad avere corpo, da qui partono le varie telefonate e varie richieste scritte. Non mi sembra il caso, a questo punto, di indicare ogni passaggio. Certo è che, la squadra si è costituita il giorno 8 settembre 2005, giornata dedicata alla Madonna quale nostra Protettrice con la denominazione O.D.B. Basket - Rescaldina, dove O.D.B. sono le iniziali di: Oratorio Don Bosco e il presidente è Don Gianni Pauciullo. La società è stata costituita alla FOM con costi zero, in quanto associazione ecclesiale oratoriana e come in qualsiasi atto costitutivo di una società doveva comparire anche la figura della vicepresidenza e del segretario. Don Gianni, in questi ruoli desiderava avere, come figure, genitori affinché potessero rappresentare le necessità dei ragazzi con un’ottica adulta. Così, proponendocelo, la vicepresidenza viene affidata a me, Simonetta Toniazzo, e la segreteria a Marina Michelon, entrambe mamme di ragazzi animatori iscritti e che giocano nell’O.D.B. Basket. I ragazzi che volevano fortemente costituire la società hanno avuto un ruolo importante alla realizzazione della squadra. Si sono procurati i giocatori, hanno dato una mano a Don Gianni per cercare gli sponsor e i benefattori. A tale riguardo colgo l’occasione per ringraziare le ditte: Acconc. Possenti, Eritrema, Giocotecnica, Ferramenta Frascoli, Vetreria Vera, Ristorante GaribaldI, la sig.ra Maria Rosa Banfi, ed altri che non hanno voluto essere nominati, ma che sono stati altrettanto generosi. Così con il puro sostegno dei nostri benefattori la squadra si è iscritta al campionato invernale del CSI ed è in procinto di iscriversi a quello primaverile (sempre del CSI). La maggior parte dei ragazzi di cui sto parlando sono adolescenti che ogni domenica, dopo le attività oratoriali e tutti i pomeriggi dopo le attività dell’oratorio estivo, si fermavano e si fermano a giocare sul campo di basket dell’oratorio stesso. “È da anni che tutto questo accade” così Don Gianni mi riferiva in quella domenica dello scorso luglio, “Quindi sono certo che la mia decisione è una decisione giusta perché si tratta di un gruppo considerevole di adolescenti che hanno in comune la passione per il basket”. I refertisti, figure obbligatorie nelle partite giocate in casa, anch’essi ragazzi adolescenti, sono parte operosa all’interno del gruppo. Anche se non atleti hanno dovuto frequentare un corso e sostenere un esame al CSI per poter svolgere tale figura. Un ruolo fondamentale lo sta coprendo anche l’allenatore sig. Ugo Masina, (già negli anni ’60 allenava una squadra iscritta al CSI portandola alla vittoria di un campionato). È arrivato come una benedizione del Signore. I ragazzi coraggiosamente hanno iniziato il campionato allenandosi da soli, devo dire che eravamo preoccupati, ma il Don ci incitava e incoraggiava ad andare avanti sostenendo che prima o poi la “Divina Provvidenza” avrebbe fatto capolino. Infatti, per caso, mio figlio nel mese di novembre dello scorso anno conosce Masina e subito incominciava gratuitamente la sua missione da allenatore, non dimentichiamo che lo stesso fa parte anche del Consiglio Pastorale e del Consiglio dell’oratorio. Meglio di così non ci poteva capitare. Naturalmente, se qualcuno di voi che sta leggendo questo articolo, vuole intraprendere sia l’esperienza di allenatore che di giocatore non deve far altro che rivolgersi a Don Gianni. Le porte sono aperte a tutti. Lo stesso dicasi a quelle aziende che con benevolenza si vogliono unire a quelle sopra citate; il Don le accoglierebbe a braccia aperte. Nel frattempo per continuare a raccogliere i fondi per poter iscriverci al campionato primaverile, pagare la palestra comunale ed assolvere ad altre incombenze puramente finanziarie, i ragazzi si sono organizzati con molta responsabilità, ed hanno preso parte ai “Mercatini di Natale” organizzati dal comune, allestendo uno stand con la vendita di oggetti natalizi, in questo si ringrazia la ditta ROS-MAN per averci procurato tali prodotti ad un prezzo modico e tutti i cittadini che hanno dimostrato ai ragazzi molta sensibilità e che, con l’acquisto anche di un solo articolo ci hanno e ci stanno aiutando a far fronte ai nostri impegni monetari. A tale proposito ci tengo a precisare che la squadra sta facendo uso delle disponibilità economiche utilizzando i fondi raccolti solo ed esclusivamente come sopra menzionato e che gli stessi fondi, anche se in una voce ben distinta fanno parte della contabilità e del bilancio dell’oratorio, cioè i soldi che man mano vengono raccolti si versano sul conto corrente dell’oratorio, quando vi è la necessità di effettuare dei pagamenti i soldi vengono prelevati dal conto stesso. Questo, per una migliore chiarezza e trasparenza. È vero i risultati stentano ad arrivare per una serie di motivazioni molto evidenti, tra le quali il fatto che è una squadra appena nata, che l’allenatore è arrivato a campionato iniziato, ecc. ecc. Insomma una squadra ancora da rodare ma, certamente, una squadra dove i ragazzi tra loro si sono ben amalgamati e inseriti come parte attiva dello stare insieme rispettandosi reciprocamente, divertendosi. Sia chiaro che, per Don Gianni, l’istituire questa squadra è e deve essere solo il punto di partenza per poter mettere insieme altri gruppi sportivi in oratorio, con altri sport, altre fasce d’età; pensa ai più piccoli, ed anche a gruppi femminili. Anche il Cardinale Dionigi Tettamanzi, in occasione della giornata di presentazione delle società iscritte al CSI, tenutasi lo scorso ottobre al Pala-Mazda a Milano, invitava caldamente ogni oratorio a creare squadre sportive dicendo “Deve e vuole essere una testimonianza di Gesù risorto, di Lui presente e vivo anche nel mondo dello sport. Lo sport in oratorio è e rimane una efficace opportunità di aggregazione e di coinvolgimento di molte persone, favorendo la crescita dello spirito comunitario. L’attività sportiva ben condotta in oratorio consente l’attivarsi di relazioni educative e significative, continuative e durature. Vivete la fede anche nei vostri ambienti sportivi”. Poi sottolineava l’importanza: - dello sport per la crescita della persone, - della presenza di testimoni di Gesù nello sport, - della cura per lo sport in oratorio. Rivolgendosi, alla fine, ai presidenti delle società sportive presenti: “Vi lascio, infine, con un augurio: siate “sportivi uomini veri”. Fate cioè dello sport che vivete e che fate vivere a molti una forte ed efficace esperienza educativa, capace di formare persone che sappiano “scegliere e coltivare i valori autentici della vita: l’amore per la verità e la giustizia, il gusto della bellezza e della bontà, la ricerca dell’autentica libertà e della pace”. È un augurio, ma anche una missione che sono certo di condividere con tutti voi, carissimi presidenti delle società sportive: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi (Giovanni 20,21). Simonetta (Simona) Toniazzo Oratorio e Basket: amore a prima vista L’8 settembre ebbe inizio una storia. Il protagonista era un uomo, più precisamente un don, don Gianni, un prete di un paesino vicino a Milano, Rescaldina... quest’uomo aveva, e ha tuttora un sogno... vedere crescere l’Amore nel suo oratorio. L’oratorio, parte viva della Chiesa, cerca Cristo, che è tutto per noi... Queste cose sono facili a dirsi, ma a capirle e renderle vita ci si può mettere davvero tanto!!! Spesso si pensa che l’oratorio, dovrebbe essere solo un centro per la crescita di giovani ragazzi cristiani: si ritiene che la chiesa sia solamente il punto focale della nostra parte cristiana della vita, come un particolare che non deve invadere il resto dell’esistenza: io vado a messa, credo, prego e in questo modo assolvo la mia funzione di credente. Molte volte nella cultura contemporanea ci vogliono far credere che anche lo stesso Cristo non sia da prendere in considerazione per questioni che a lui non interessano, il lavoro, gli amici, le giornate, possiamo anche lasciarlo in pace. Questo è l’errore più grande che può fare un cristiano, lasciare “andare” la sua fede solo nel “recinto” religioso. Il cristiano è prima di tutto testimone e deve in qualsiasi momento della sua vita prendere la mano che Gesù tende verso di lui. Anche le più insignificanti cose possono riflettere l’amore di Dio su di noi. È per questo che noi ragazzi dell’oratorio, come tutti i ragazzi, dobbiamo vivere tutti i giorni, mano nella mano con Gesù, Dobbiamo capire come la Chiesa non è una sfera a sé, ma porta nella quotidianità Cristo: nella scuola, nel pomeriggio passato con gli amici, nella sera con i propri genitori. In ogni momento, ma anche in qualsiasi attività, come studiare, andare a fare una gita, mangiare una pizza, giocare una partita di pallone... Ed è proprio quello che Don Gianni vuole trasmetterci in questi anni; per questo in quel fatidico giorno ha voluto fondare una squadra di basket dell’oratorio, con ragazzi dell’oratorio, con la forza dell’oratorio, con la vita dell’oratorio. Ha voluto darle il nome di ODB Basket (Oratorio Don Bosco), riprendendo il Santo a cui è dedicato il nostro oratorio. Per questo ora noi stiamo facendo la cosa più semplice e più banale di una qualsiasi squadra: un campionato. Siamo iscritti al campionato di CSI (Comitato Sportivo Italiano sezione di Milano) associato con la FOM (Federazione Oratori Milanesi). Certo che le difficoltà sono tante, soprattutto in campo agonistico, ma ogni parte di questa squadra rispecchia la infinita nostra volontà di creare una vita nuova nel nostro oratorio. Partendo da noi, animatori e giocatori, siamo in 12 (un bel numerino) con un allenatore che fa parte anche del Consiglio pastorale e un gruppo dirigenziale composto semplicemente da alcune nostre care mamme che tanto tengono ai figli come all’oratorio. Ops!!! Forse mi stavo dimenticando della persona più importante di questo gruppo, il presidente, e che presidente, certo di basket non ne capirà magari tantissimo, ma di voglia, ne ha tanta!!! Quanta fatica e sudore ci ha messo il nostro don!!!! Grazie ancora Don Gianni per tutto quello che stai facendo per il nostro oratorio. Certo, raccontata così sembra un po’ una bella favola all’acqua di rose, invece molte volte ci si trova davanti a fatica, pressione, nervosismo, infinite difficoltà burocratiche, opprimenti sconfitte... ma, perché raccontare questo granello di difficoltà davanti a una spiaggia di amore. Certamente, è anche vero che non è una leggenda, che forse non riusciremo a combinare niente, forse creerà divisione anziché avvicinamento, forse porterà a vederci come persone che vogliono fare il passo più lungo della gamba, forse riceveremo critiche perché la chiesa deve rimanere nel suo “recinto”... Ma noi cosa possiamo farci? Siamo sognatori... Mirco Monti Gruppo Giovani partecipare • 12 VARIE Società Ciclistica Rescaldinese Rinnovo cariche sociali, approvazione nuovo Statuto Sociale e approvazione campagna sottoscrizione È il presidente Enrico Rossetti a dichiarare validamente costituita l’Assemblea dei Soci della SC Rescaldinese e a ringraziare tutti i Direttori Sportivi e collaboratori a vario titolo, per il loro lavoro a favore dei giovani ciclisti che vestono la maglia della Rescaldinese prima di iniziare l’illustrazione (professionalmente fatta da Oreste Casati) del nuovo Statuto. Assemblea Straordinaria dunque, per la SC Rescaldinese, ospitata nei locali di Villa Rusconi, messi gentilmente a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Rescaldina, che ha provveduto a ratificare l’adozione del nuovo Statuto Sociale, così come previsto dal D.L. n° 72 del 22/3/2004 e convertito con modificazioni nella Legge n° 128 del 21/05/2004. Il nuovo Statuto è stato approvato con 53 voti espressi dai 42 presenti più 11 rappresentati per delega. Hanno presenziato all’Assemblea il Presidente del Comitato Regionale Lombardo, Oreste Casati, (anche in veste di Consigliere della Rescaldinese), col suo vice, Elio Barlocco, il Consigliere regionale Flavio Mocchetti ed il responsabile del Comitato FCI di Legnano e zona, Guido Banfi che, nel prendere la parola ha fortemente sollecitato i presenti a prodigarsi per conquistare la fiducia dei ragazzi e dei loro genitori per riavvicinarli al ciclismo e, dopo i saluti dei dirigenti della Federciclismo regionale, ha preso la parola il cassiere, Ambrogio Maestroni il quale ha dettagliatamente illustrato la situazione economica della Società invitando i Consiglieri ed i Soci a promuovere una strategia per riallineare il Bilancio societario trovando subito una validissima soluzione nella proposta di lancio di una speciale tessera di “sostegno diffuso” alla Ciclistica di Rescaldina da offrire in sottoscrizione a favore della Società al prezzo di un euro, mantenendo però in atto il normale tesseramento secondo le direttive della Federciclismo. La proposta è stata immediatamente approvata per acclamazione con la certezza (nella stessa serata raccolte un centinaio di adesioni!) di ripianare il deficit e costituire un piccolo fondo di scorta. Nella stessa assemblea è stato comunicato il lancio anche di una sottoscrizione a premi legata all’annuale pranzo f.lli colombo s.n.c. progettazione/produzione arredamenti centro cucine 21053 Castellanza via Mons. R. Colombo, 34 Tel. 0331.503.209 - 0331.480.251 Fax 0331.504.304 www.colomboarredamenti.it [email protected] [email protected] sociale. Nominato, all’unanimità, anche il nuovo organigramma societario per il quadriennio 2006/2009 con la proposta, accolta, dell’inserimento di due nuovi Consiglieri nelle persone di Luigi Fusetti ed Angelo Gasparri, da aggiungere al vecchio Consiglio con l’eccezione dell’ex vicepresidente Ivo Rizzo, purtroppo deceduto recentemente. Pertanto il nuovo Consiglio risulta così composto: Enrico Rossetti (Presidente), Ottorino Ferrario, Iannello, Oreste Casati, Marco Tomasi, Ambrogio Maestroni, Ambrogio Raimondi, Alfonso Legnani, Flavio Mocchetti, Luciano Viaro, Giuseppe Ferioli, Leonardo Prodigioso, Teodoro Cozzi, Osvaldo Forlani, Luigi Fusetti ed Angelo Gasparri, i quali sosterranno l’impegnativo compito di promuovere il ciclismo tra la gente di Rescaldina, informandola anche sulla vita della Società ciclistica che da 61 anni porta il nome della città sulle strade di tutta Italia conseguendo anche ottimi risultati agonistici. Vito Bernardi Pallacanestro Rescaldina Appassionati di basket è iniziato il Campionato di 1ª Divisione Maschile il 18 Gennaio 2006 presso la Palestra di Via Schuster “Rescalda”: sostenete numerosi gli atleti in questa grande avventura “grazie”. N.B. Da Gennaio 2006 sono aperte le nuove iscrizioni ai corsi di minibasket. P.S.: forza ragazzi. Costantino