Unioni Civili e Coppie di fatto adesso sono una realtà
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Unioni Civili e Coppie di fatto adesso sono una realtà
II CRONACA www.leggimionline.it 20 MAGGIO 2016 La legge Cirinnà è passata alla Camera con la fiducia, così le coppie di fatto, etero e omosessuali, vengono in parte equiparate al matrimonio Unioni Civili e Coppie di fatto adesso sono una realtà Commenta sulla nostra bacheca di Facebook Tra le novità: l’obbligo di assistenza morale, materiale e di coabitazione e il diritto alla pensione di reversibilità L '11 maggio 2016 anche in Italia le Unioni Civili sono diventate realtà con il Sì sulla fiducia dato alla Camera alla legge Cirinnà: 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti). In effetti quanto sancito da questa legge si riferisce anche alle coppie etero, ma le polemiche più accese sono indirizzati ai diritti delle coppie omosessuali. Insomma all'Italia, il Paese del Vaticano e della religione cattolica, e agli italiani questo riconoscimento non va giù così facilmente. Non è piaciuto il modo con cui è stato imposto il voto a questa legge, ma questa non è certo la prima volta in cui è la fiducia a “convincere” gli onorevoli parlamentari a far passare una legge o un decreto legge. Facendo un salto di appena due mesi la legge sull'omicidio stradale è passata allo stesso modo, anzi per quella sono stati chiesti (e ottenuti) ben due voti con la fiducia uno a dicembre 2015 e uno a marzo 2016. Si potrebbe ribattere dicendo che sul piatto non c'era un argomento così importante e sentito come quello della convivenza e delle unioni gay. Ma su questo piatto c'era anche la spada di Damocle di una multa salata promossa dall'Unione Europea per il deplorevole ritardo con cui l'Italia non voleva uniformarsi all'Europa. E così qualcuno si è tappato il naso, si è strappato una penna di fegato - per dirla in siciliano - e ha messo la croce su un Sì che non avrebbe mai preso in considerazione. Un esempio su tutti quello dell'onorevole Binetti che mai e poi mai avrebbe votato Sì. Eppure le lamentele non sono solo queste, qualcuno avrebbe voluto sentire e chiamare il pensiero della gente tramite un referendum e altri ancora avrebbero voluto un intervento più concreto da parte del Vaticano il quale, bontà sua, si batte da anni contro questa uniformità legislativa che equipara, in molto moltissimo ma non in tutto, la famiglia tradizionale con quella di fatto pur avendo stralciato la parte che prevedeva le adozioni da parte delle coppie omosessuali ed escludendo anche la possibilità di adottare il figlio, di una precedente, relazione, da parte dell'attuale compagno/a. Stralciato anche l'obbligo di fedeltà tra i due partner i quali, però, potranno accedere al registro delle Unioni Civili tramite una dichiarazione da fare di fronte all'ufficiale di stato civile e con la presenza di due testimoni. Questo potrà avvenire solo se i due partner sono maggiorenni, se non hanno già un vincolo matrimoniale o una precedente unione civile, se non ci sono rapporti di parentela o di affinità, se non c'è una condanna definitiva (per uno dei due) per omicidio consumato o tentato nei confronti del partner (marito, moglie, convivente) dell'altro. Ma cos'è che sancisce questa nuova legge? La cosa più importante secondo me è quello di sentirsi e di essere riconosciute da tutti, soprattutto nell'accesso all'assistenza durante le de- genze in ospedale o nel caso di una malattia prolungata. Aver negato per decenni a queste persone di sapere come sta la persona con cui convivono è il traguardo più importante. E se il riconoscimento giuridico di una coppia di fatto (sia etero, sia omosessuale), segna un passo avanti di tutto rispetto sul piano morale persino con la scelta del cognome da usare in “famiglia”, da un punto di vista economico c'è anche di più dal momento che questa legge prevede anche la reversibilità della pensione, mica bruscolini. Ed eccoli allora i punti più importanti della legge: Obbligo di assistenza morale e materiale; di coabitazione; di contribuzione economica in relazione alle proprie capacità di lavoro professionale o casalingo; di scelta, presa da entrambi, dell'indirizzo di vita familiare e di residenza. Il regime patrimoniale sarà quello della comunione dei bene se non è specificato diversamente dalle parti. È riconosciuto il diritto all'eredità per il partner superstite e la garanzia di fatto della reversibilità della pensione, ma anche il diritto agli alimenti in caso di sciogli- mento dell'unione, nel caso in cui l'ex partner si trovi in uno stato di bisogno o non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento. In caso di decesso è previsto il diritto di poter rimanere nella casa in affitto, subentrandone come locatario, o nella casa di proprietà per un massimo di cinque anni. In caso di scioglimento dell'unione di fatto verranno applicate le norme previste per il divorzio e non quelle previste per la separazione. Previste anche le cause di nullità previsti dagli stessi articoli del codice civile che si occupano delle cause di nullità del matrimonio. In piena tutela dei diritti e degli obblighi che derivano da questa legge, è stato specificato che tutte le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e quelle contenenti le parole “coniuge” o “coniugi” o termini equivalenti, verranno applicati anche ai partner delle coppie di fatto. Così è deciso... anche se per il cardinal Bagnasco questo è lo spiraglio che apre le porte all'utero in affitto, ma questa è un'altra storia. Monica Adorno Tra i vertici dell'associazione altri due siciliani: Nicola Farruggio presidente di Palermo e Mavie Fesco vice presidente dei giovani albergatori Nico Torrisi eletto all’unanimità vice presidente di Federalberghi Grande exploit dei siciliani in Federalberghi. La scorsa settimana, il consiglio direttivo della federazione, presieduto da Bernabò Bocca, ha infatti confermato alla vicepresidenza nazionale l’imprenditore catanese, ex assessore alle infrastrutture del governo Crocetta, nonché presidente dell’associazione siciliana, Nico Torrisi. Un voto unanime che sa di promozione. Non solo: nel corso dello stesso incontro romano, i vertici di Federalberghi hanno eletto Nicola Farruggio, presi- Mavie Fesco (ph Luca Gentile) dente di Federalberghi Palermo e vicepresidente vicario regionale, consigliere del direttivo nazionale mentre Mavie Fesco, anche lei siciliana, vicepresidente nazionale del Comitato dei giovani di Federalberghi. Risultati che Torrisi definisce ottimi e che fotografano una Sicilia diversa, attiva, produttiva, capace di attirare eccellenze e di proporre personalità di alto livello. Come riconosciuto anche dall’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, tra i primi a congratularsi con Torrisi. "Esprimo i più sinceri auguri di buon lavoro a Nico Torrisi, riconfermato vicepresidente nazionale di Federalberghi e Nicola Farruggio, nominato consigliere nazionale del consiglio direttivo - afferma l’assessore Barbagallo. Due figure di alto profilo che sono sicuro continueranno a mettere la loro professionalita' al servizio Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals aderiscono alla mobilitazione per contestare contratto, precari e pensioni della promozione e dello sviluppo della filiera turistica siciliana". Congratulazioni anche da parte del presidente Rosario Crocetta, che ha espresso entusiasmo per una riconferma che permetterà di “proseguire con entusiasmo l’impegno per rilanciare il turismo”. In particolare quello sano e che mette in moto economia, in termini di tasse ma anche di soldi spesi nelle città, sana. Tra le battaglie del presidente di Federalberghi Sicilia e nuovo vicepresidente nazionale, infatti, quella contro l’abusivismo nel settore alberghiero - diffuso più di quello che si possa immaginare - e quella per utilizzare al meglio la tassa di soggiorno, spesso dirottata dalle amministrazioni per realizzare altro che non siano servizi turistici. “La nostra battaglia non è sull'imposta di soggiorno in quanto tale - spiega il presidente Nico Torrisi Baia Verde di Federalberghi Sicilia - ma sul fatto che molti sindaci abbiano frainteso questa , immaginandola come un gettito utile per tappare i buchi dei bilanci comunali, mentre invece queste somme vanno investite in altri modi”. Lotta serrata, dunque, sulla giusta destinazione della tassa di soggiorno, ma anche contro gli irregolari che falserebbero il mercato, oltre a creare un potenziale danno di immagine, data l’assenza di standard e di controlli. “Il problema che evidenzio - afferma Torrisi - è quello legato all'abusivismo. In Sicilia abbiamo un'infinità di posti letto. Il problema è che non sono censiti. Solo nella città di Catania - prosegue - abbiamo fatto una denuncia perché abbiamo trovato, cercando attraverso le agenzie online o i servizi web di prenotazione, centinaia di attività abusive. Basta fare un calcolo banale per capire il numero di strutture prive di autorizzazioni presenti in Sicilia”. Concorrenza sleale, dunque, che produce anche assenza di garanzie e certezze per il consumatore e che, soprattutto, rappresenta evasione fiscale. MT Tv – È alla prima puntata ma già spopola sul web. I sex-giudici: Tori Black, Remy LaCroix, Lexi Bell e Keiran Lee Oggi sciopero nazionale contro la BuonaScuola Nel mondo dei reality arriva “Sex Factor” A Catania raduno alle 10 davanti al teatro Stabile, poi assemblea con i lavoratori Catania - Quattro affollatissime assemblee unitarie territoriali del comparto scuola organizzate a Catania, Giarre, Adrano e Caltagirone hanno confermato l’adesione massiccia allo sciopero nazionale sul mancato rinnovo del contratto, precariato e pensioni, indetto per Venerdì prossimo, 20 maggio dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals. L’appuntamento a Catania sarà davanti al teatro Stabile di via Fava a Catania, alle ore 9.30, seguirà un’assemblea congiunta con i lavoratori del teatro, in sciopero permanente, che da settimane occupano i locali del Verga. Una data non scelta a caso quella di venerdì, che ricorda l’anniversario - era il 20 maggio del 1970 - della firma della legge 300, conosciuta come lo Statuto dei Lavoratori. “Un documento che per 46 anni, riconoscendo diritti e dignità dei lavoratori - ha ricordato Antonella Distefano, segretario generale Flc Cgil Catania -ha rappresentato un punto fermo di tutele e garanzie, e che oggi è mortificato da provvedimenti miopi che per nulla rispecchiano quel moderno strumento normativo al passo con il profondo mutamento sociale, che pure servirebbe all’Italia”. All’assemblea che si è tenuta nell’aula magna della scuola Pizzigoni a Catania, presenti, oltre alla segretaria Flc Cgil, anche i rappresentanti di Cisl, Ferdinando Paglierisi, e Snals, Rosamaria Tribulato, i temi caldi affrontati dai tanti intervenuti sono stati soprattutto quelli legati al contratto collettivo che non viene rinnovato dal 2006, e fermo dal punto di vista economico al 2009, i bonus sulle pensioni, e ancora, la stabilizzazione di migliaia di precari storici tagliati fuori dalla legge 107/2015, la cosiddetta Buona scuola, e il riconoscimento del valore del lavoro del personale ATA: amministrativi, tecnici e ausiliari, le cui condizioni di lavoro, senza garanzie di stabilità né continuità professionale, non sono più sostenibili. “Sono ancora migliaia i docenti esclusi che hanno diritto alla stabilizzazione in base alla sentenza della Corte di giustizia Europea - ha commentato la segretaria Distefano - e ce ne sono altrettanti che ne avrebbero diritto per avere prestato servizio nelle scuole per decenni. Per questo diciamo che serve un nuovo piano di stabilizzazione”. “Per non parlare del personale ATA - ha aggiunto - per il quale la legge 107/2015 non ha aperto alcuno spiraglio: né scorrimento di graduatoria né sblocchi di assunzioni”. “Il lavoro è un tema che tocca tutti. Ecco perché venerdì saremo al fianco dei lavoratori del teatro Stabile. Non è solo questione di solidarietà, dobbiamo tornare a essere uniti e tanti, solo così potremo sperare di incidere sulle decisioni di un Governo, che si dimostra, ancora una volta, sordo”. Alla protesta aderiranno i docenti, il personale ATA, sia precario che di ruolo, e i comparti ricerca, università e AFAM. The X factor, Amici, American Idol, Pop Idol, Popstars, Got Talent, The Voice: dagli anni 2000 la tv è invasa dai talent show, gli spettacoli televisivi che hanno lo scopo di scoprire talenti. Gli aspiranti artisti, cantanti, ballerini, attori, presentatori o comici sono sempre sottoposti al giudizio di note personalità dello spettacolo che forti della loro esperienza giudicano le performance televisive dei concorrenti. E fin qui nulla di nuovo. Ma il mondo dei reality è alla continua ricerca di novità e l’ultima è certamente quella che farà discutere di più. Gli appassionati del genere reality show sono, infatti, impazziti per il nuovo talent che da ieri sera tenta di scovare la nuova star del porno. Si chiama ‘Sex Factor’, l’ultimo arrivato in casa talent è ha l’obiettivo di incoronare tra sedici ragazzi, otto donne e otto uomini, il nuovo principe o la nuova principessa dell’hard. Una sfida a luci rossi, che a colpi di click ha già conquistato il web. Una sola regola per partecipare: non avere mai preso parte a nessun film porno. Non tutti però hanno potuto prendere parte ai provini per il talent che sta già facendo molto discutere i puritani, assolutamente contrari alla messa in onda di un programma dove il sesso diventa strumento di giudizio. Infatti, i sedici partecipanti, hanno dovuto mostrare una spiccata propensione per la pornografia e una totale naturalezza nello stare nudi di fronte alle telecamere. I giovani di età compresa tra i venti e i trent’anni inseguono il loro sogno, sfidandosi a colpi di performance divisi in quattro squadre, proprio come accade nei talent show canori. Insomma, un Xfactor del porno, con modelli quali Rocco Siffredi o Cicciolina. L’idea che il produttore Buddy Ruben, quando ha deciso di mettere in scena questo inusuale reality, si è posto è quella di trovare il fattore XXX in ogni aspirante attore porno. A dirigerli ci sono quattro direttori artistici, o giudici che dir si voglia, a loro volta stelle dell’industria pornografica; scordiamoci dunque di mentori come la Carrà o Pezzali, Elisa o Nek. I loro nomi Tori Black, Remy LaCroix, Lexi Bell e Keiran Lee, non diranno nulla ai più, ma per chi conoscere il genere è alla stregua di nominare Topolino o Paperino per gli appassionati di fumetti. A condurre lo show, in onda solo online sul sito XHamster, è la pornostar nippo - americana Asa Akira. Nessuna pay-tv ha voluto acquistare il programma ideato da Ruben, ex venditore di software della Silicon Walley, che si è dovuto accontentare della messa in onda online, con il vantaggio però di non dover fare i conti con nessuna preventiva censura. In palio per i giovani aspiranti attori hard, ben un milione di dollari tra il montepremi in sé in contatti e i contratti che avranno in film in programmazione nei prossimi tre anni. C’è molta curiosità per chi, nelle dieci puntate previste dallo show, riuscirà ad ottenere lo scettro di nuova star a luci rosse. Antonietta Licciardello