Il Carso vuole essere autonomo dalla città
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Il Carso vuole essere autonomo dalla città
0 0 7 1 2 Anno II Numero 12 17 luglio 2010 € 1,00 di Daniele Pertot . L’impegno del nostro giornale é la semplice ed antica regola cavalleresca: dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli . Redazione e pubblicità: TRIESTE - Via Fabio Filzi 9 - Tel. 040 771103 - Fax 040 3725881 - Mailbox [email protected] - Internet www.iltuono.it - ESCE IL SABATO Come si voleva dimostrare Non dubitavamo del successo strepitoso e suggestivo del Concerto dell’amicizia italo-sloveno-croato diretto da Riccardo Muti nell’antica Piazza grande di Trieste, che sposa la Mitteleuropa al mare tra le facciate viennesi del Lloyd e del municipio ed il palazzo bizantino dell’originaria Luogotenenza imperiale. Una congiunzione simbolica di tanta storia, radici e lavoro comuni del nostro passato europeo migliore col migliore futuro comune nella nuova Europa. Uniti, inoltre, da un ponte magico di musica e canto innalzato da vite d’artista affratellate nelle loro diverse lingue e bandiere. Anni addietro degli studenti fiorentini vollero sentire un combattente della prima guerra triestino, cioé di parte austroungarica, per capire cos’era quel mondo absburgico che fu anche dei loro liberalissimi granduchi di Toscana. Glielo spiegò il capitano di Stato Maggiore Farosich, che aveva comandato una batteria da montagna nell’inferno del fronte dell’Isonzo. Eravamo di tante nazionalità e lingue diverse, disse, ma di notte al campo ognuno intonava a turno i canti allegri o struggenti della sua terra, vicina o lontana. E chi non li capiva cercava di imparare ed accompagnare, anche solo a coro muto: ecco, quel coro fraterno di diversità era la la nostra antica patria comune. Il vecchio capitano Farosich, che attendeva paziente la sconfitta del nazionalismo, se ne è dovuto andare prima di poter vivere la gioia di questo concerto. Ma ne avrebbe riconosciuto immetiatamente lo spirito, così giovane ed assieme così antico. Perché fatto non di presidenti, cerimonie e politiche, ma della semplicità sacra ed essenziale del sentirsi fratelli nelle stesse vibrazioni dell’anima. Ai suoi tempi persino tra gli orrori della guerra, oggi grazie a Dio nel bene della pace. E come pure si voleva dimostrare, a fronte di questa liberazione gloriosa dei cuori della maggioranza di noi, gli oppositori si sono rivelati da sé esattamente per quello che sono davvero: piccole schiere di infelici che non riescono a superare vecchie chiusure ed sofferenze. Più che combatterli, forse occorre aiutarli a capire. P.G.P. Presentata mercoledì scorso l’iniziativa dell’apposito comitato Il Carso vuole essere autonomo dalla città Per la razionalizzazione e l’efficienza amministrative ed il buon governo Il Comitato promotore “Comune del Carso – Kraška občina”, forte di 3.000 firme, ha presentato ufficialmente ad Opcina l’iniziativa ed il quesito di un referendum per rendere il Carso triestino amministrativamente autonomo dalla città. Si prevede l’istituzione di un Comune nuovo di 17.000 abitanti territorialmente ed urbanisticamente omogeneo, ottenuto accorpando le due vaste circoscrizioni carsiche dell’attuale Comune di Trieste, reintegrate delle aree sottratte dall’amministrazione Illy, ed i due piccolissimi comuni di Sgonico e Repentabor, avvalendosi anche sotto il profilo finanziario delle nuove norme nazionali ed europee in materia. Il nuovo Comune risponde ad esigenze legittime evidenti, e non politiche, di razionalizzazione ed efficienza amministrative. Ma anche di buon governo, visti gli scandali e le arroganze crescenti delle amministrazioni comunali cittadine, che potrà quindi contribuire a risanare a vantaggio della città stessa. Noi vediamo perciò quest’innovazione con favore e simpatia, e la seguiremo con molta attenzione. Il tabor di Repen, rocca e simbolo del Carso Triestino Alle autorità il caso Dipiazza Primo documento sul caso Come promesso, ho rimesIl Piccolo ne ha scritto a Gasperini - Giurastante so personalmente con espo- modo suo appena il 15 luglio e sto-denuncia – pubblicato qui a pagina 4 – il “caso Dipiazza” alle autorità tenute ad intervenire tempestivamente sui vari aspetti degli illeciti connessi. Si tratta del Prefetto, del Presidente della Regione, del Procuratore Regionale della Corte dei Conti, che si è già mosso su nuova denuncia di Greenaction, e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, che ha la prima da nove mesi. Non aveva infatti più senso continuare a chiedere spiegazioni o dimissioni ad un politico che sfugge, né aspettare che gli altri od il quotidiano locale rompessero il lungo silenzio omertoso su questo scandalo. Lettere e segnalazioni a pagina 6 - 7 - 8 si sta muovendo soltanto l’Italia dei Valori. Nulla di personale contro Dipiazza, comunque, perché un illecito con tante complicità a più livelli non è la malandrinata di un singolo. È la prova, non colossale ma certa, del “sistema” di malaffare e mala amministrazione che parassita ed affonda Trieste. Con evidenze sinora meno drammatiche che altrove, ma con risultati e protezioni molto concreti, come sanno i magistrati e gli investigatori che gli danno la caccia. E se la società civile non ha il coraggio di impegnarsi ad aiutarli, non ha nemmeno il diritto di lamentarsi. Paolo G. Parovel Problema antenne a Monte Radio a pagina 9 Contemporaneamente al caso Dipiazza rendiamo pubblico quello che sta accadendo ad un concittadino che è impegnato da anni a combattere lo stesso “sistema” generosamente, duramente e senza compromessi né sconti, affrontandone tutte le conseguenze. È Roberto Giurastante, esponente ambientalista attivissimo del Club di Trieste dei Friends of the Earth – Amici della Terra, riversato in Greenaction Transnational (www.greenaction-transnational.org) cofondatrice e portavoce in Italia dell’internazionale Alpe Adria Green, che tanto sta facendo anche a Bruxelles e Lubiana per liberarci dall’incubo del Il parco tropicale di Miramare a pagina 14 rigassificatore-bomba a Zaule, appoggiato non per caso dal “sistema”. In sostanza, a Trieste le scoperte e denunce ambientali troppo chiare, coraggiose e indipendenti di Giurastante – ora pubblicate nel libro Tracce di legalità, che circola già in preedizione – vengono puniti con ritorsioni politico-giudiziarie pesanti, scandalose ed evidentemente promosse dai tessuti del“sistema” locale. La questione è molto delicata, ma è doveroso affrontarla pubblicamente per difendere sia lui che la giustizia. Incominciamo a farlo col documento analitico che trovate alle pagine 3 e 4 assieme ai chiarimenti necessari. Storia di Aurisina a pagina 21 Appuntamenti di cultura ed arte a pagina 26 - 27 - 28 ARREDAMENTI IN LEGNO SU MISURA: Mobili - Librerie - Scale - Pavimenti in legno e laminato Porte standard e su misura Finestre in legno e PVC - Armadi a muro GARANZIA 5 ANNI SUI NOSTRI PRODOTTI Via dei Cunicoli, 13/g - Trieste - Tel. 040.0644858 - Cell. 349.3274202 Show-room: Via Giulia, 60 - [email protected] 2 q il tuono Quest’ Osservatorio, a cura del direttore, vi offre una scelta di notizie particolari della settimana sino al venerdì mattina (quando chiudiamo il numero in tipografia), approfondite per quanto possibile e commentate. Sabato 18: incontro pubblico su criminalità e sicurezza Sabato 18 luglio, alle 21, si terrà al Teatro Verdi di Muggia la commemorazione della strage palermitana di via d’Amelio, in ricordo di Eddie Cosina e di tutte le vittime delle mafie. Il giornalista Lorenzo Frigerio, di Libera Informazione, ed il segretario nazionale del sindacato di polizia SIULP, Felice Romano faranno il punto su criminalità e sicurezza; seguirà un concerto-spettacolo degli allievi del Conservatorio Tartini. Anche i migliori Trieste, 9 luglio – Diventa consolante vedere che anche i migliori specialisti possono prendere delle cantonate, qui letteralmente (allora possiamo anche noi). Stavolta è toccato al bravo presidente dell’ACI, Giorgio Cappel, che ha proposto di impedire i parcheggi pericolosi sugli incroci mettendoci icassonetti delle immondizie. Che essendo più alti impediscono ancora più pericolosamente la vista dell’incrocio. Ci ha comunque già pensato da qualche anno l’ACEGAS, creando situazioni di pericolo pazzesche e facendo pure resistenza a spostarli. Come ci si può fidare? Roma-Trieste, 10 luglio – Come ci si può fidare di una classe politica italiana che oltre agli scandali continui di cialtronerìa, menzogna, interessi privati, corruzioni, collusioni mafiose, omertà d’opposizione e quant’altro, sfrutta persino i miseri terremotati dell’Aquila? Prima li hanno usati come scenario e comparse drammatici gratuiti per farcisi filmare e fotografare per mesi in pose e pure abbigliamenti da eroici salvatori di derelitti, promettendo mari di soldi e montagne di lavori. Poi hanno mantenuto forse un decimo delle promesse ed a riflettori spenti hanno abbandonato il tutto alla rovina. Ma adesso non vogliono nemmeno cancellar loro doverosamente, come sempre fatto per altri terremotati, le tasse che anche questi ovviamente non possono più pagare sino al recupero e riavvìo delle comunità, dei luoghi e degli affari. E quando i così fregati e vessati vanno, come tutti, a protestare democraticamente a Roma li fanno pure bloccare e manganellare a sangue, e rimanere poi accampati a Roma senza risposte. Anche per il nostro terremoto del Friuli erano state ipotizzate, all’epoca, corruzioni di qualcuno dei responsabili delle ricostruzione. Ma erano timidi e modesti gentiluomini a confronto con i banditi strafottenti attuali. E se questa casta, o cricca, di parassiti politici ed economici non si vergogna di trattare così i poveri terremotati abruzzesi, figuratevi quanto può fregargli di noi triestini e dei nostri corregionali, o del resto degli italiani in crisi. Il rigassificatore di mai Rijeka-Fiume, 12 luglio – il rigassificatore progettato a Krk-Veglia, che qui hanno usato per forzare quello inaccettabile di Gas Natural a Zaule, si farà forse nel 2017, e forse anche mai. Quod erat demonstrandum: come volevasi dimostrare. OSSERVATORIO El porto de Sior Intento Trieste, 13 luglio – La storia del progetto del cosiddetto superporto di Unicredit con Trieste e Monfalcone si sta dimostrando anch’essa una delle solite storie de Sior Intento, tra dichiarazioni roboanti e notizie rimangiate. La Maersk ha già smentito il proprio interesse (vedremo chi sarà il prossimo), e come ha osservato il presidente dell’Autorità Portuale, Boniciolli, non si può associare un porto a regime internazionale come il nostro ad uno di regime nazionale. Duino-Aurisina: un equivoco di fondo Duino-Aurisina, 13 luglio - Per le future elezioni nel piccolo comune Duino-Aurisina la maggioranza di centrodestra elogia il sindaco in uscente Ret progettando nuovi successi. Ma rimane da chiarire un equivoco di fondo. Perché dopo le ultime amministrazioni già scadenti di centrosinistra, quella di centrodestra che ha anche favorito le speculazioni sulla Baia di Sistiana (sino a forzare direttamente l’operazione su Castelreggio di cui abbiamo già scritto alcune settimane fa) non è andata al potere, e ci è rimasta, per una scelta originaria netta dell’elettorato. Ci è andata e rimasta perché il centrosinistra era stato frammentato ad opera di un esponente locale già coinvolto altrove in vecchi affari su espropri, al quale l’amministrazione Vocci negava una grossa operazione edilizia che il centrodestra invece gli prometteva. Ci riserviamo di verificare se le promesse a quel privato siano state poi mantenute, sospese o compensate altrimenti, ma le conseguenze di natura pubblica sono state prevalenti e disastrose, aggravate anche qui da debolezze assurde dell’opposizione di centrosinistra, che dopo resistenze minime ha ceduto anch’essa alle operazioni speculative su Sistiana. è quindi il caso che pure i cittadini di Duino-Aurisina pensino seriamente, al di sopra ed al di là dei partiti, a come riportare i loro rappresentanti politici ed il Comune a funzioni amministrative serie, responsabili ed imparziali, ponendo fine al degrado pericoloso di questi interessi speculativi. In un Comune piccolo, dove tutti si conoscono e gli equilibri si giocano anche su pochi voti, dovrebbe essere molto più facile che a Trieste. Concerto d’anime Trieste, 13 luglio – Quello di Muti a Trieste non è stato un concerto di strumenti e voci, ma d’anime. Gli dedichiamo perciò l’editoriale. La mosca cocchiera Trieste, 14 luglio – Tra le favolette dei bestiari antichi c’e quella della mosca cocchiera, che standosene appollaiata sul sedere del cavallo si vantava di guidarlo lei. È una pretesa molto comune, anche se occorre parecchia abilità per renderla credibile. Abilità che non è mai mancata qui ed a Muggia al sindaco Dipiazza, con esibizioni brillanti che vanno dalla realizzazione di progetti e spese organizzati da amministrazioni precedenti sino all’attuale concerto dell’amicizia di Riccardo Muti. Pensato ed organizzato, credetaci, da tutt’altri. Ma non manca neppure ai coltivatori accreditati come moderati, e perciò più efficaci, dei vecchi pregiudizi nazionalisti di confine, che vedendo giustamente snobbate e superate col concerto le loro “riconciliazioni” inutili tentano di spacciarlo per esse sulla stampa, atteggiandosi pure loro a cocchieri di successo. Così il Segatti ed altri. Ci sembrano quindi più onorevoli sotto questo profilo i vecchi e nuovi personaggi convinti della destra nazionalista, che hanno invece insistito coerentemente sulle loro solite manifestazioni e tesi storico-politiche, insostenibili ma almeno convinte. Sabato, 17 luglio 2010 Cosa sta accadendo veramente in Italia Roma-Trieste, 14 luglio – Sta esplodendo, infine, il caso del sistema di strutture parallele ed analoghe successive alla Loggia pseudomassonica P2 di Gelli che le sono tranquillamente sopravvissute, sviluppandosi anzi rigogliose sul terreno sempre più fertile del degrado berlusconiano della destra, ridotta a ricettacolo e legittimatrice di malaffari e collusioni mafiose, e delle crescenti debolezze – in tutti i sensi – del centrosinistra, ridotto a tappezzeria succube assieme al poco che resta della sinistra. Siamo sempre nel solito ambiente malavitoso tipicamente italiano, come sa qualsiasi analista del settore, delle reti di collusione – dalla Sicilia sino a Trieste, ed oltre – tra faccendieri, mafie, politici e militari corrotti, e settori allo sbando dei servizi segreti. Ma il settore chiave è proprio quest’ultimo, perché è quello che associa alle manovre illecite proprio chi dovrebbe e potrebbe contrastarle con la maggiore efficacia. La situazione è anche peggiore di quanto si scriva di solito, o di quanto ne possa dire nei suoi ottimi libri lo specialista de Lutiis. Ed emerge da un censimento riservato fatto anni addietro dall’intelligence statunitense, che provò ad elencare tutti i gruppi, sottogruppi gruppetti, ditte di copertura e quant’altro dei servizi italiani. Non per manovrarli, come ama immaginare non solo la sinistra, ma per comprendere la situazione sulla scala d’interesse continentale e planetario su cui ragionano ed operano in realtà gli USA. Ne venne fuori un fascicolo di oltre 700 (settecento) unità grandi e piccole sparse nel Paese e fuori, frutto della sedimentazione pluridecennale senza pulizie di una quantità di operazioni lecite ed illecite. Il che conferma, dicevano gli specialisti, che siamo di fronte ad una rete su cui le strutture politiche ed intelligence ufficiali italiane non hanno in realtà nessun controllo completo ed efficace, e che finiscono perciò coll’operare per bande e contaminazioni altrove impensabili, e qui comunque quasi impossibili da bloccare e perseguire. Una situazione analoga, parallela ed in parte intrecciata alle stesse reti di malaffare, è emersa da un censimento delle pseudomassonerie in Italia, fatto anch’esso anni addietro ma dal Grande Oriente d’Italia, obbedienza massonica nazionale discutibile e discussa, ma con una propria tradizione maggioritaria consolidata. Il risultato fu un elenco di oltre 60 (sessanta) pseudomassonerie più o meno stravaganti sparse un po’ dappertutto ed anch’essa incontrollabili, che coprivano quasi tutte giri di malaffare e/o di mafia. Non esiste infatti un copyright sulla massoneria, per cui chiunque può inventarsene una senza bisogno di nessun riconoscimento o di registrazioni diverse da quelle di un circolo delle bocce. Vi sono poi anche anche le strutture intermedie sotto spoglie pseudoaccademiche, pseudocavalleresche, e così via. Certo è che in queste condizioni, e con la crescente compromissione della classe politica di governo, ma anche di opposizione, con malaffari e malevite di tutti i tipi ed ormai internazionali, l’Italia sta diventando sempre di più pericolosa, come avevamo già scritto, non solo per sé ma anche per la lotta anticrimine e gli equilibri politico-economici dell’UE e dell’intero occidente. Chi tenterà in qualche modo di porre in sicurezza il Paese, e si vedono già da tempo correnti in tal senso, potrà avere quindi simpatie non solo interne ma anche internazionali. Rimane solo da capire se andranno solo alla neodestra costituzionale di Fini (che troppi stanno sottovalutando) ed all’Italia dei Valori, od anche ad un centrosinistra che ritrovi un minimo di coerenza e coraggio. Il che dipende, ovviamente, solo da loro. Ma occorre anche chiedersi anche perché la canéa politicizzata (con singole nobili eccezioni) dei media italiani non sembra capace di scrivere in chiaro ed in breve queste quattro cose così ovvie, e neppure segrete. Tantomeno a Trieste. Sabato, 17 luglio 2010 DOCUMENTi il tuono q 3 Roberto Giurastante: l’esposto a Roma e Strasburgo Vi proponiamo come documento sul caso GasperiniGiurastante uno stralcio letterale dall’esposto difensivo che Roberto Giurastante ha dovuto presentare alle sedi superiori di controllo del sistema giudiziario italiane ed alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Strasburgo), a propria tutela su ”anomalie riscontrate nei procedimenti penali R.G.N.R. 3540/03 e 3541/03 R.G.N.R 2685/03 - R.G. APP. 9/05 instaurati presso il Tribunale di Trieste”. Le parti qui omesse sono sostituite con […]. Lo stralcio non è breve, ed il linguaggio del documento non è semplice, rivolto com’è a sedi giudiziarie. Ma chi ne ha familiarità, od avrà comunque la pazienza di esaminarlo, vi troverà degli spunti di riflessione e di prova davvero sorprendenti sull’intera vicenda. In sintesi, Giurastante aveva denunciato preventivamente un abuso edilizio documentato commesso nel Comune di Muggia durante l’amministrazione del sindaco Gasperini, notoriamente legato al suo predecessore Dipiazza, nell’autorizzazione di un grande centro commerciale (l’attuale Castorama). Ma l’abuso è stato egalmente compiuto, e Giurastante si è trovato non per la prima volta, indagato e processato lui, con prassi che appaiono francamente abnormi. Vi è quindi, a prescindere da cosa decideranno gli organi cui l’atto è indirizzato, una situazione obiettiva, e legittimamente sospetta, di grave ingiustizia. Noi non aderiamo affatto alle tesi di coloro che dichiarano sfiducia generale nella giustizia e nei giudici italiani, né a quelli che cavalcano simili umori per eliminare i magistrati scomodi perché rigorosi e proteggere quelli che ritengono invece malleabili. Ma proprio per questo, cioè per salvare invece che affossare la giustizia italiana, occorre avere anche il coraggio di trattarne pubblicamente le questioni problematiche, purché con serietà e su basi documentali certe. E gli stessi organi giudiziari dovrebbero essere grati ai cittadini e giornalisti che si espongono per difendere contemporaneamente la collettività e la magistratura. Rimaniamo ovviamente aperti a qualsiasi precisazione o smentita del Tribunale come di tutti i soggetti interessati dal documento. ___________________________________ 1. Natura e cause dei fatti Il sottoscritto [Roberto Giurastante, n.d.r.] ha agito per prevenire ed impedire illeciti urbanistici, operando per il Club di Trieste dei Friends of the Earth – Amici della Terra, organizzazione ambientalista autonoma finalizzata alla difesa del bene pubblico ed al rispetto dalla legge. Contestai infatti in forma scritta ed esaustiva al Comune di Muggia (prov. di Trieste) l’irregolarità del PRPC (Piano Regolatore Particolareggiato) di iniziativa privata della M.C.C. srl per la realizzazione di un centro commerciale, segnalandola prima del voto in aula affinché il Consiglio Comunale potesse verificarla e tenerne conto. Ma gli uffici del Comune facenti capo al Sindaco ed assessore all’Urbanistica arch. Lorenzo Gasperini omisero di inoltrare l’atto ai Consiglieri. Così il Consiglio approvò all’unanimità il PRPC confidando nella sua regolarità, come dichiarata dalla Commissione Edilizia presieduta dallo stesso assessore e Sindaco Gasperini, che come gli altri membri tecnici della stessa avrebbe dovuto riconoscerne professionalmente l’irregolarità. [...] Il Consiglio risultava quindi (a meno di ritenerlo complice in toto) essere stato indotto in errore dall’architetto Sindaco-assessore e dalla Commissione tecnica competente, che come tali non potevano ignorare professionalmente l’irregolarità del PRPC privato, nonché dal comportamento omissivo di uffici dipendenti dal Sindaco stesso. E ciò nella cornice fattuale [...] di cui qui sotto ad 2. Mi rivolsi quindi doverosamente con dettagliati esposti sia alla Procura della Repubblica, allora retta dal dott. Nicola Maria Pace, che all’Amministrazione Regionale ed agli Ordini professionali competenti a provvedimenti sul caso. 2. Cornice dei fatti La doverosità dell’azione può essere meglio chiarita definendone la cornice d’inserimento amministrativa, urbanistica e giudiziaria [...]. L’arch. Lorenzo Gasperini é un noto protagonista professionale e politico dell’edilizia nella provincia di Trieste. Entrò al comune di Muggia nel 1997 come assessore all’urbanistica dell’allora sindaco Roberto Dipiazza, imprenditore di supermercati. Nel 2001 Gasperini subentrò, riservandosi la delega all’urbanistica, a Dipiazza che divenne – a tutt’oggi – sindaco di Trieste, dove il collega muggesano incominciò a firmare importanti progetti. Nel 2006 Gasperini non venne rieletto (vinse l’opposizione), a differenza da Dipiazza che lo accolse nella propria Commissione Urbanistica ed assunse poi a capo del settore l’ex dirigente del Comune di Muggia [...] coinvolta nel caso qui in esame. Le amministrazioni Dipiazza e Gasperini sono state in costante conflitto con l’imputato e la sua associazione ambientalista contrastandone le attività investigative e di denuncia di abusi ed illeciti urbanistici, ambientali, paesaggistici che hanno avuto gestioni anche problematiche da parte della Procura. Si vedano in particolare i casi “Acquario” (terrapieno balneare con discarica abusiva di inquinanti tossici da Porto San Rocco), “Pasta Zara 2” (pastificio su discarica di inquinanti EZIT), Caliterna (parcheggio sotterraneo costiero), e Porto San Rocco, (marina e residence su suoli inquinati smaltiti anche illecitamente). L’amministrazione Gasperini e la stessa Procura hanno pure tentato di far condannare per turbativa di pubblico servizio l’attivista muggesano dell’associazione, Fabio Longo, che aveva contestato “troppe” illegittimità del Comune (proc. n. R.G. 117/04: il fatto ebbe rilevanza nazionale, e l’imputato venne assolto) e di delegittimare l’associazione (Gasperini finì condannato in primo grado per diffamazione a mezzo stampa: proc. n. 504/05 R.G.n.r.) anche avvalendosi dell’Associazione nazionale “Amici della Terra”, retta da Rosa Filippini, che [dopo una lettera dell’amministrazione Gasperini, n.d.r.] negò con pretesti al gruppo triestino il diritto all’uso della denominazione sociale. Pur essendo tale contenzioso tuttora in corso, il Procuratore dott. Pace reagì ad una fondata denuncia per inquinamento transfrontaliero (depuratore fognario, inceneritore ed impianto siderurgico della città) verso Slovenia e Croazia disponendo, invece delle indagini, un decreto penale di condanna contro il firmatario, il sottoscritto, per asserito abuso di tale denominazione; il caso ha avuto eco internazionale e si é ora concluso con l’assoluzione (procedimento n. 1150/08 R.G. e sentenza d.d 16.01.2009 del Tribunale di Trieste). [segue menzione, che qui omettiamo di precedenti vicende penali dell’arch. Gasperini in materia ambientale ed edilizia - n.d.r.] Nella gestione urbanistica in sostanziale continuità fra il Dipiazza ed il Gasperini, il nascondimento al Consiglio di informazioni su attività illecite in progetti privati risultava inoltre già praticato nel caso del terrapieno balneare “Acquario” per quanto riguarda la discarica abusiva continuata di inquinanti, come denunciato nel processo dal teste Franco Colombo, ex consigliere comunale ed ex assessore all’urbanistica: «sia il sindaco, sia gli uffici tecnici, di fronte a queste interrogazioni amplissime, una trentina di domande, hanno dato delle risposte, alcune delle quali assolutamente ridicole; in altre tentavano di scaricare ad altre Amministrazioni dati che il Comune in ogni caso aveva a disposizione, per non far sapere ai consiglieri. Cioè c’è stata un’intenzione di non far sapere certe cose». 3. Indagini ed archiviazione anomale In tale situazione ambientale la Procura assegnò l’inchiesta (603/03 R.G.n.r.) al P.M. [...], che delegò alle indagini il [...] della P.G. [...], ed in base alla relazione di questi (ALL. 2 v. suoi punti b e c) ne chiese poco dopo l’archiviazione accampando l’unanimità del voto consiliare e la circostanza che il PRPC sarebbe comunque dovuto passare al vaglio della Regione, quale ente di controllo amministrativo in materia. Cioé due motivazioni non attinenti al profilo penale dei fatti e palesemente insufficienti ad esaurirne l’accertamento. Dall’esame del fascicolo risultò che [il sottuficiale di P:G, n.d.r.] le aveva ricavate interpellando il settore urbanistico dello stesso Comune di Muggia, cioé parte indagata, la quale aveva ovviamente negato (ALL. 3) la fondatezza dell’esposto, e che l’ufficiale di P.G. aveva avallato senza verifiche tali asserzioni chiedendo egli stesso l’archiviazione del procedimento (come anche, col medesimo PM, nel procedimento n. 604/03 R.G.n.r., - ALL. 4 - relativo al PRPC illegittimo di Muja Turistica, poi infatti cassato dalla Soprintendenza del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - ALL. 5). La puntuale e documentata opposizione all’archiviazione non venne accolta benché dettagliasse sia l’illecito urbanistico che la mendacità della dichiarazione del Comune di Muggia [...] anche sul ruolo di controllo della Regione [...]. Successivamente si è scoperto che detta opposizione era stata erroneamente (?) inserita in altro fascicolo processuale determinando così l’archiviazione di entrambi i procedimenti (ALL. 6 richiesta di riapertura indagini). 4. Querela degli indagati e nuovi fatti anomali Il giorno prima dell’archiviazione anomala del procedimento il Sindaco Gasperini e l’intera Commissione edilizia presentarono nei confronti dell’esponente [R. Giurastante, n.d.r.] querela per diffamazione, datata ad una quindicina di giorni prima, imputandogli come tale la segnalazione inviata alla Regione e agli Ordini professionali. La querela non identifica però quale offesa l’attribuzione ai querelanti di gravi mancanze professionali (l’illecito urbanistico, che essi negano di avere commesso), né la segnalazione di queste agli Ordini per richiesta di sanzioni disciplinari, che i querelanti anzi dichiarano in sé legittima, ma soltanto il fatto che di tale richiesta fossero stati contestualmente edotti anche gli altri destinatari istituzionali dell’atto, così violando la riservatezza propria del regime disciplinare agli Ordini. Laddove la riservatezza del regime disciplinare degli Ordini professionali é vincolo di natura interna ad essi, che come tale non si trasferisce ai terzi autori esterni di una richiesta disciplinare, né alla notizia di tale mera richiesta, ma semmai soltanto a quella delle sanzioni eventualmente irrogate. La tempistica della querela legittima l’ipotesi che gli indagati fossero anche al corrente dello stato e degli orientamenti del procedimento penale, benché ancora coperti dal segreto istruttorio, ed in particolare dell’omissione degli accertamenti dell’illecito urbanistico che avrebbero vanificato la querela esponendoli all’incriminazione per false dichiarazioni al PM e calunnia. Il procedimento relativo alla querela venne assegnato allo stesso PM [...], e da questi allo stesso [sottufficiale di P.G., n.d.r.] – indaganti dunque su proprie indagini – i cui comportamenti [...]. avevano consentito sia l’archiviazione del procedimento per l’illecito urbanistico, sia la presentazione della querela. 4 q il tuono Il sottoscritto [R. Giurastante, n.d.r.] venne imputato del reato di diffamazione nei confronti dei componenti di un corpo politico-amministrativo con l’aggravante del fatto determinato costituito dall’attribuzione dell’illecito urbanistico, ed affermando consistere il dolo nella diffusione indiscriminata del documento, laddove era stato provatamente inviato solo agli Organi competenti e su fatti illeciti veri. Su tali basi il sottufficiale di P.G.delegato rinviò [...] a giudizio l’indagato [Giurastante, n.d.r.]. davanti al Giudice di pace invece che al Giudice monocratico per fattispecie non incluse ed anzi negate in querela. L’atto di rinvìo a giudizio riduce infatti il reato ai soli commi 1° e 2° dell’art. 595 c.p. ignorando l’evidenza del 4°, e non identifica l’offesa nella querelata comunicazione a terzi della richiesta agli Ordini di sanzioni disciplinari, bensì nell’attribuzione dell’illecito urbanistico, mai querelata, ed in in detta richiesta, che la querela invece riconosceva espressamente legittima. La conseguente erronea competenza del Giudice di pace costituiva anche riduzione arbitraria delle garanzie difensive proprie del rito ordinario, incluse le udienze preliminari e la possibilità di ricorso alla Corte d’Appello. 5. Anomalìe nel giudizio di primo grado Il procedimento venne assegnato al giudice di pace avv. [...] che non se ne astenne pur essendo stato candidato sindaco nella provincia (1995, Comune di Sgonico) per lo stesso schieramento politico del sindaco Gasperini e della sua amministrazione cui appartenevano gli altri querelanti (ALL. 7). La Procura affidò il ruolo di PM in udienza al nucleo di PG della Polizia Urbana del Comune di Trieste, cioè a dipendenti amministrativi del summenzionato sindaco Dipiazza, predecessore, già assuntore e sodale del Gasperini, ed eluse con successo le possibilità di dimostrazione della verità del fatto determinato costituito dall’illecito urbanistico, che costituiva l’origine, il motivo e la legittimazione dei comportamenti contestati all’imputato come reato. Laddove la prova della verità era dovuta invece per legge trattandosi della contestazione di fatto commesso da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni (art. 596, 3° comma, n. 1 c.p.). Il primo difensore dell’imputato, avv. [...] (già noto come esponente politico) non presentò in termini la lista dei testi a difesa, e chiese di propria iniziativa al Giudice di determinare direttamente il risarcimento civile in subordine alla condanna, senza averne informato il suo assistito. Il dibattimento si svolse così in maniera sommaria e violazione di legge, con l’audizione dei soli testi d’accusa, i querelanti, senza nemmeno trascrivere dichiarazioni rilevanti rese dall’imputato all’udienza conclusiva. Privato così di ogni reale possibilità di difesa, l’imputato venne condannato da giudice non competente ed incompatibile alla multa, al risarcimento del danno a favore dei querelanti ed alle spese di giudizio per un importo complessivo di circa 28.000 euro. I querelanti resero immediatamente nota la condanna attraverso i media locali (ALL. 8) per delegittimare l’imputato e l’associazione ambientalista come già sopra rappresentato ad 2. 6. Processo di appello L’appello venne presentato tempestivamente e il processo venne assegnato al giudice monocratico e non al collegio, trattandosi di sentenza (impropriamente) emessa dal giudice di pace, e fissato con relativa, lodevole rapidità, entro soli sette mesi, pur non essendovi problemi di prescrizione. La Procura, ancora retta dal dott. Pace, chiese il rigetto dell’appello-ricorso in quanto l’imputato “pur opponendosi alla condanna penale non aveva impugnato le statuizioni civili (ovvero il risarcimento danni deciso dal giudice)”, ed il Tribunale rimise alla Corte di Cassazione la decisione di procedibilità. Anche la Cassazione fu relativamente sollecita (15 mesi) nel confermare la validità dell’appello-ricorso stante che, ovviamente, “l’impugnazione contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna stessa”. Il procedimento ritornò dunque al Tribunale di Trieste per la trattazione. Limitazioni convergenti all’acquisizione ed utilizzazione di prove Il Giudice d’appello [...] ha ammesso infine la prova dell’illecito urbanistico ed i testi a difesa; gli Uffici regionali hanno tuttavìa ritardato [...] la disposta consegna di alcuni documenti probatori richiesti dall’imputato, fornendoli soltanto il giorno prima dell’udienza conclusiva, ove il giudice ha negato termini per il deposito con memoria. documenti Sentenza d’appello In esito a quanto sopra il Giudice monocratico ha emesso sentenza (ALL. 9) fuori competenza (con le conseguenti riduzioni dei diritti della difesa), su capo d’imputazione diverso ed anzi contrario a quello in querela, e con motivazione contraddittoria e per buona parte nuovamente apodittica, confermando la condanna dell’imputato di cui alla sentenza di primo grado, più 3.960 euro di spese processuali, con riserva di 30 giorni per il deposito della motivazione. La motivazione é stata depositata dopo 7 giorni. [segue elenco. che qui omettiamo, di “elementi di inosservanza ed erronea applicazione della legge penale nel processo d’appello” – n.d.r.] Sintesi del processo di appello L’intero processo di appello si è svolto ricalcando quello di primo grado. Sono state utilizzate unicamente le prove dell’accusa. Il giudice non ha preso nemmeno in considerazione prove determinanti presentate dalla difesa e in cui si provava, tra l’altro, la falsa testimonianza collettiva resa dai querelanti con lo scopo di far condannare l’imputato (documento depositato dall’imputato il 27.12.2008 - ALL. 10). Il Giudice non permetteva all’imputato, nonostante questi lo avesse espressamente richiesto, la produzione di memorie difensive rilevanti ai fini difensivi decretando invece la fine del processo e la condanna (udienza del 4.2.09). 7. Conclusioni Quanto sopra riassunto prova esaustivamente la legittimità, ed anzi doverosità, delle azioni contestate all’imputato come reato doloso, e dirette in realtà ad av- Sabato, 17 luglio 2010 versare nel pubblico interesse illecite speculazioni private di soggetti influenti condotte ai danni dell’ambiente, e dunque della collettività. Prova contemporaneamente la calunniosità della querela, la conduzione radicalmente illegittima dei procedimenti di primo e secondo grado in condizioni di privazione delle garanzie fondamentali dell’equo processo garantite dall’ordinamento, e pone incidentalmente in rilievo anche situazioni di anomala prevalenza di ruoli di P.G. su quelli del P.M. In conclusione, il sottoscritto ha tentato doverosamente di impedire la commissione di un illecito urbanistico provato, ovvero di reati di cui egli era a conoscenza, e non essendovi riuscito ne ha demandato doverosamente e tempestivamente l’esame alle istituzioni competenti: il fatto non può quindi costituire reato, e sotto tale profilo nemmeno sussiste. Mentre le provate e sopra riassunte attività di contrasto illecite poste surrettiziamente in essere dai responsabili dell’illecito urbanistico e da chiunque li abbia in ciò favoriti rimangono oggetto di azione penale obbligatoria da parte della Magistratura inquirente appar competenze territoriali ex art. 11 c.p.p. [...] Trieste 17.03.09 - Roberto Giurastante Ad integrazione d’aggiornamento redazionale aggiungiamo che Roberto Giurastante ha presentato ricorso avanti la Corte di Cassazione, la quale l’ha appena rigettato con dispositivo che contiene riferimenti ad un processo diverso, indecifrabili poiché non è ancora disponibile la motivazione. Ma il legale del Gasperini e degli altri ha già minacciato Giurastante di pignoramenti. Dimostrando a nostro avviso, per quanto sopra, un accanimento d’opportunità quantomeno dubbia P.G.P. Sabato, 17 luglio 2010 PROBLEMI DELLA CITTÀ il tuono q 5 I nodi da risolvere : piano regolatore, utilizzo del capannone di piazzale Gioberti e carenza di parcheggi Il Comitato dei cittadini di S. Giovanni racconta i problemi del rione Un momento dell’assemblea pubblica Mercoledì scorso il comitato rionale dei cittadini di San Giovanni e Cologna ha organizzato un incontro pubblico tra residenti, amministratori e consiglieri comunali di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti all’interno del consiglio per sapere cosa intendono fare in modo da potere risolvere i problemi che angustiano il rione. Secondo i promotori dell’iniziativa molte di queste La scuola di polizia di via Damiano Chiesa soluzioni dipendono anche dalle scelte che verranno fatte con il nuovo piano regolatore visto che proprio in questo periodo verrà discusso in aula consigliare prima di essere approvato definitivamente: un esempio è il fatto accaduto in via Delle Linfe, il comitato propone una forte presa di posizione contro il proliferare selvaggio delle costruzioni che tendono a soffocare la normale vita del rione. Capitolo TAV: iI problema relativo al suo Secondo il comitato Piazzale passaggio sembra essere stato recepito, in quanto Gioberti sarebbe la variante proposta di da ridisegnare e scegliere la parte alta del ripristinare con rione è considerata la più alberi e panchine opportuna. Il comitato evidenzia come l’utilizzo del capannone di piazzale Gioberti (1400 metri quadrati dell’ex deposito autobus e 490 metri di vani accessori), posto in posizione strategica al centro del rione, potrebbe essere utilizzato per creare una palestra polifunzionale e un centro di aggregazione per tutte le età composto da: bambini, giovani, famiglie,anziani. In questo sito inoltre potrebbe trovare spazio il Ricreatorio Comunale, visto che il rione di San Giovanni è l’unico a non disporne. Il progetto pare invece prevedere la demolizione di tutta la struttura per costruire 2 complessi sportivi, occupando tutto lo spazio disponibile. I promotori dell’assemblea per principio si dicono favorevoli allo sviluppo degli impianti dedicati allo sport, anche se ritengono esagerato il quanto si voglia costruire, considerando poi i successivi oneri gestionali che graverebbero su queste strutture. Inoltre l’edificio esistente potrebbe essere tutelato dalla Sopraintendenza come archeologia industriale. A pa- rere del comitato il problema della carenza confinante con il parcheggio dell’ex depositeria bus dei parcheggi riguarda principalmente il dove sono invece progettati nuovi palazzoni proprio sito sul lastrico solare dei posti auto sot- a ridosso dello spazio giochi dell’oratorio. terranei di viale Sanzio: prima dell’avvento I promotori si interrogano sulla scuola di polidella gestione AMT detto parcheggio era zia di via Damiano Chiesa, recentemente venduta a utilizzato dai residenti delle zone perife- privati, su quale utilizzo sarebbe compatibile con le riche del rione esigenze degli abitannon servite da ti del rione e su come autobus, come il polo scolastico di posto macchina via delle Cave sia da giornaliero graprogettare secondo i tuito per lasciacriteri più moderni e re il mezzo e funzionali alle esigenutilizzare il serze didattiche come da vizio pubblico altre esperienze piper andare in lota. Fra le altre procentro, limitanblematiche messe in do così il traffievidenza l’area attorco e il relativo no alla rotonda del inquinamento. Boschetto, da ristrutAllo stato attuale AMT turare assieme agli ha chiuso anche il piazzaedifici abbandonati le davanti al parcheggio, destinandoli ad usi di ora occupato dal tendone interesse pubblico e con la Chiesa provvisosociale. ria. Una soluzione al pro- La chiesa di San Giovanni Denis Locoselli blema potrebbe essere risolvibile attraverso il lastrico solare posto sopra il garage del centro commerciale “il Giulia”, area di proprietà comunale, da destinarsi pure a parcheggio a rotazione dotandolo di prezzi sociali. Secondo il comitato Piazzale Gioberti sarebbe da ridisegnare e ripristinare con alberi e panchine come cuore del rione e accanto si potrebbe realizzare un nuovo giardino in quanto San Giovanni è uno dei pochi rioni a non disporne. Le aree verdi sarebbero da tutelare e rendere non edificabili nel nuovo piano regolatore quali: strada per Longera, via Timignano, via Damiano Chiesa e via Dudich: il Comune potrebbe acquistare l’area Un momento dell’assemblea pubblica Rio Martesin e via Giusti: epopea d’asfalto incandescente a Gretta Mercoledì 14 luglio 2010, alle ore 12, sotto un estivo sole cocente, si è riunito nuovamente a Gretta l’agguerrito comitato spontaneo di rio Martesin e via Giusti, guidato dal sig. Dario Ferluga, per discutere con le autorità preposte sulla variante n.66. Da pochi giorni son stati abbattuti circa una ventina d’alberi, con relativa colonia felina (seguita dal sig. Elio Cain) alla fine di via Gradisca, il numero è superiore a quello che si pensava. Lorenzo Giorgi (pres. commiss. lavori pubblici e verde pubblico del comune) aveva seguito dal ‘97 le vicende del piano regolatore con il sindaco Illy, che prevedeva il sovra dimensionamento nella città con un aumento dei suoi abitanti da 200.000 a 500.000. La zona di rio Martesin rientrava all’epoca nella classificazione di zona verde. Nel 2009 il sindaco Dipiazza aveva invece riportato a zona agricola e di pregio (b5) rio Martesin e via Giusti, a breve si attende però un nuovo piano regolatore che aiuti a chiarire alcuni punti dolenti. I terreni su cui una “ditta” di Roma vuole costruire si trovano in un’area paesaggistica con fauna protetta di cinghiali, cerbiatti e volatili e ha una pendenza del 20%, irta di passaggi, con annesso un ponticello da cui risulta una scarsa viabilità. La “ditta”, nonostante gli alti oneri, riesce con quindici giorni d’anticipo a presentare un progetto che l’amministrazione comunale è costretta ad accettare. Viene rilasciata l’autorizzazione a procedere perchè tutto è conforme alla legge. Il responsabile del cantiere prende la personale decisione di abbattere tutti gli alberi, pur senza autorizzazione del comune. Ora l’unica chance per gli abitanti della zona è quella di fare ricorso al Consiglio di Stato, perchè la Sovraintendenza, che in altri casi aveva bloccato progetti poco validi, non ha dato in questo caso risposta. I cittadini del comitato spontaneo si ritengono insoddisfatti dell’incontro con le autorità, hanno trovato poche risposte e pochi interlocutori. Unica testimonianza è stata quella del geom. Vascotto, che da parte sua si è detto disponibile a rispondere solo nel suo ambito di competenza, la viabilità. Il principale interlocutore, l’ing. Cossutta, ha dato anche questa volta forfait. Assenti ingiustificate le associazioni ambientaliste. Ulteriore notizia emersa è che la “ditta” abbia acquistato ulteriori terreni verso scala santa, terreni che avranno costi altissimi, stimabili tra i 6 mila e gli 8 mila euro al metro quadro, insostenibili all’acquisto per comuni cittadini. Evidentemente ci sarà qualcun’altro che acquisterà a quel prezzo... Hanno già disboscato gli alberi, ma mancano gli spazi appositi per i marciapiedi. Il malcontento serpeggia, in via Giusti presto passeranno delle pesanti ruspe e ci vorranno dei semafori per regolare il fluente traffico dei 110 o più automobilisti che transiteranno regolarmente per accedere al loro posto auto. Languono i cassonetti per l’immondizie. Nuria Kanzian 6 q il tuono L Sabato, 17 luglio 2010 ETTERE E SEGNALAZIONI Questa pagina è aperta a tutti, negli ovvi limiti dello spazio e della ragionevolezza, e vedremo anche di darvi risposte e chiarimenti. Potete inviarci i vostri scritti per posta (Via Fabio Filzi 9) o via e-mail ([email protected]), o portarceli direttamente in redazione. Vi preghiamo di indicare un recapito postale o telefonico, di essere chiari e possibilmente brevi, e ci riserviamo di proporvi sia abbreviazioni, sia modifiche di espressioni che fossero querelabili. Mentre sulla pubblicazione di eventuali scritti anonimi decideremo noi. Lettere e segnalazioni potranno venir pubblicate, a vostra scelta, con firma intera o parziale, con una sigla, o anche senza. Questo per evitare che i problemi che qualcuno può avere ad esporsi impediscano la pubblicazione di informazioni rilevanti. Eviteremo invece di pubblicare propagande e ruffianate politiche. Precisazioni e rettifiche di legge verranno pubblicate come dalle norme specifiche, ospitandole sulla pagina pertinente oppure, se espressamente richiesto, su questa. CASO AMMINISTRAZIONI DI SOSTEGNO Pubblichiamo due delle numerose lettere che ci stanno arrivando da varie parti d’Italia sul problema di abusi nel campo delle amministrazioni di sostegno, in particolare con riferimento a Trieste, di cui ci siamo occupati in dettaglio nei numeri precedenti. La prima lettera non ha bisogno di commento. Ne ringraziamo il mittente. 1. Da Arezzo Ho acquisito i recenti molteplici articoli sulle criticità giuridiche e sanitarie in Trieste. Nella seconda metà dell’ ottobre 2009 io stesso come cittadino messo a conoscenza dei fatti intervenivo con esternazioni presso il Tribunale civile di Trieste per una vicenda che concerneva pure la grottesca imposizione di una amministrazione di sostegno. Non mi fu data risposta se non quando inviavo ex novo la mia missiva il 17 febbraio u.s., inviandola anche a sedi dell’Amministrazione della Regione Friuli Venezia Giulia. La risposta dell’autorevole Giudice, di cui eviterei fare il nominativo ma che troverà facilmente negli allegati che alla Sua sede unicamente vorrei sottoporre a convalidare quanto affermo, mi pervenne dunque il 18 febbraio u.s. corretta e gentile; ma mi provoco considerazioni a quel Giudice in data 18 marzo u.s. quali: non riesco a concepire tanti accertamenti medici, verbalizzazioni, imposizioni di limitazioni civili protrarsi per anni e tuttora in corso per (omissis) maggiorenni di buona cultura che ad un certo punto possano materialmente non gradire tanta invadenza nella loro famiglia di persone non pericolose socialmente, non conosciute per atti di automutilazione, non soggette ad interdizione, non ritenute di pubblico scandalo (come dicevasi a suo tempo). La Giurisdizione in Trieste non ha la percezione, sotto un aspetto materiale, di mancare di ascolto dei cittadini e di un certo accanimento giudiziario? Dichiaro senza indugi che esiste una Costituzione materiale che impedisce in Italia atti formalmente regolari ed efficaci ma volti a distruggere e rendere schiavi cittadini tra i più semplici. Non mi pervenne altra risposta! Col senno di poi osservo missive che si sono estese per cinque mesi unicamente per ribadire due posizioni diverse in dialogo, senza velleità di un più genuino ascolto e di cambiamento: e la vicenda così lasciata in essere al 18 marzo u.s. prosegue tuttora! Ringrazio per l’opera di svelamento del Suo periodico e saluto fervidamente. Dr. Gianfranco Borgonuovo Psicologo clinico a riposo Arezzo, 8 luglio 2010 2. AsSostegno smentisce A nome dell’associazione “AsSostegno” – sorta recentemente a Trieste, per impulso di Paolo Cendon, con l’apporto di vari operatori, avvocati, commercialisti, familiari, volontari, allo scopo di migliorare la conoscenza e l’applicazione in città della nobilissima legge 6/2004 - mi corre l’obbligo di far rilevare, in relazione ai materiali apparsi di recente sul vostro giornale, alcune imprecisioni che essi contengono, sotto il profilo sostanziale e processuale. In particolare: - non è esatto che istituire l’AdS significa “privare giuridicamente, in via temporanea o permanente, la persona dei diritti civili fondamentali”: la verità è che spesso il GT non toglie al beneficiario proprio nulla, semplicemente gli affianca un fiduciario, che compirà certe operazioni in luogo dell’interessato, il quale potrebbe pensarci ancora lui se vuole e se può (art. 409 c.c.), posto che la sua sovranità, nella maggioranza dei casi, non viene toccata; - non esiste nessun automatismo fra incapacità (parola comunque fuori luogo qui) e protezione giuridica: anche un disabile fisico, pur lucidissimo, può trovarsi in difficoltà nella gestione della propria quotidianità e abbisognare di qualcuno che faccia le cose al suo posto (art. 404 c.c.); - non è affatto strano che un provvedimento istitutivo di AdS venga ad essere successivamente modificato, e al limite revocato dal GT; anzi dovrà essere così tutte le volte che vengano meno, e talvolta succede, le ragioni che avevano reso opportuna l’apertura del procedimento (art. 413 c.c.); - il beneficiario, anche con qualche ombra, conserva tendenzialmente le redini in materia sanitaria; nessun altro può decidere al suo posto: soluzioni diverse, non da escludersi quando ineluttabili per la vita o la salute della persona, postulano comunque la costante ricerca del consenso di quest’ultima (dialogo, scambio, ascolto, rassicurazioni, empatia); il consenso in materia sanitaria da parte dell’amministratore di sostegno interviene di regola quando è impossibile per il paziente prestarlo personalmente proprio a causa dell’infermità che lo affligge (si pensi alle persone in coma o affette da infermità che impediscano di percepire validamente un’ informazione sanitaria); - non è vero che nell’AdS “i compiti di assistenza e rappresentanza non sono adeguatamente definiti” perché con il decreto di nomina il giudice tutelare indica analiticamente l’oggetto dell’incarico e gli atti che l’amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario (art 405 c.4 n. 3 e 4 c.c.) e questo affinché ogni beneficiario abbia una protezione adeguata solo a lui, come “un vestito” che si confeziona su misura; - quando vengono previste limitazioni all’esercizio di determinate facoltà (es fare testamento, vendere la casa, operare sul proprio conto corrente, ecc) è perché la persona soffre di una infermità che potrebbe farla agire in danno di se stessa o esporla, per la sua fragilità, a essere manipolata da altri; - l’esperienza avverte che un soggetto al quale viene per il suo stesso bene (un tossico, un alcolista, un prodigo, etc.) diminuito l’ “argent de poche” quotidiano è, di solito seppu non sempre, tutt’altro che contento: ma accontentarlo non significherebbe abbandonarlo? E dinanzi al novanticinquenne ansioso di regalare “case e alberghi” alla radiosa badante di diciannove anni che dice di amarlo perdutamente, come dovrà reagire il GT? - succede che i familiari protestino quando il GT sceglie l’amministratore fuori dalla cerchia domestica; non si può dubitare però che ciò avvenga quando il GT, o gli amici, o i Servizi, o l’amministrato stesso si accorgono che quei familiari facevano/farebbero, in realtà, il contrario della felicità per il congiunto (art. 408 c.c.); - non è vero che “mancano le garanzie di gestione finanziaria”: l’amministratore sostegno – sia esso un avvocato o un familiare - deve riferire e riferisce periodicamente (ogni tre mesi, ogni sei, ogni anno a seconda dei casi) al giudice tutelare dell’attività svolta e delle condizioni di vita personale e sociale del beneficiario (art. 405, n. 6 cc), ha un limite di spesa e opera sotto la stretta vigilanza del GT, i cui decreti vengono controllati dal PM; - non è dunque vero che il giudice tutelare decide senza controlli e senza sentire l’interessato: l’audizione del beneficiario è, infatti, una fase del procedimento essenziale per conoscere la persona, dove e come e con chi vive, i suoi bisogni ed aspirazioni, i suoi problemi e le sue esigenze di assistenza, di sostegno di protezione (art. 407 c.c); - in caso di dissenso con l’AdS viene sempre sentito il beneficiario, seppure il GT non sempre possa “accontentarlo” poiché il beneficiario proprio a causa della sua infermità, non sempre è in grado di comprendere quale sia il suo vero interesse: dinanzi a chi, affetto da dipendenza dal gioco, si spende appena riscossi tutta la pensione o lo stipendio al casinò e non ha poi più uno spicciolo per mangiare, pagare l’affitto, le bollette, mantenere la propria famiglia, che si indebita a catena con le finanziarie, che si riduce a perdere tutti i propri risparmi, come dovrà reagire il GT? Lasciandolo fare? - non è vero che “il meccanismo dell’AdS si presta a essere abusato per sottrarre a una persona i suoi beni”: esso, al contrario, costituisce uno strumento di protezione flessibile che consente di rispettare (assai di più che nell’interdizione e inabilitazione) la persona, ponendola al centro dell’attenzione del GT, dell’AdS, di operatori sociali e sanitari che lavorano tutti dentro una comune rete di solidarietà e di servizio. Beninteso non si esclude, con ciò, che errori possano commettersi a Trieste come nel resto d’Italia; occorre però inserire gli errori, ove vi siano, in una indagine attenta, leale e completa di tutti e tanti casi che, a Trieste (circa 1700) come nel resto d’Italia, hanno apportato efficace sostegno e protezione e qualità di vita, a tante persone e ai loro famigliari. Il grande vantaggio dell’AdS poi è, che si tratta di un istituto trasparente, democratico, una casa di vetro, dove le cose si sanno fino in fondo (almeno nella cerchia degli interessati), dove la porta del GT è sempre aperta e dove tutti possono protestare, segnalare, impugnare, quando ritengono che si stiano calpestando gli interessi dell’assistito (solo in questo caso però!), a cominciare dal beneficiario stesso: presso il GT, presso il PM, presso la Corte d’Appello, magari con una lettera al giornale. Dipingere l’amministrazione di sostegno come se fosse una sorta di trappola per gli anziani, in cui giovani avvocati perseguitano le persone o le privano dei propri beni e dove si scatenano gli abusi di giudici tutelari (nessuno dei quali, è doveroso precisarlo, è stato “rimosso” dalle proprie funzioni e la dott Carlesso – che ha lavorato con autentica dedizione in questo settore - si è trasferita su sua richiesta alla Corte di Appello in una ordinaria progressione di carriera), è voler offuscare la efficacia di uno strumento, quale è l’amministrazione di sostegno, che costituisce una vera e propria risorsa per tanti anziani e disabili della nostra città e che un giornale, di larga diffusione come il vostro aspira a essere, ci auspichiamo vorrà concorrere a promuovere Il Presidente dell’associazione AsSostegno Dott Giuseppe Garano * * * Ringrazio il cortese Dott. Garano per queste puntualizzazioni, che non interpretano tuttavia esattamente quanto ho scritto. Non ho dubbi che quanto lui afferma possa valere per i casi, spero di maggioranza, in cui la legge e lo spirito originario dell’istituto dell’amministrazione di sostegno siano applicati correttamente. Ma purtroppo gli abusi ci sono, perfettamente documentati in denunce circostanziate alle autorità giudiziarie, credibili e convergenti, in particolare riguardo a Trieste e dalla gestione della giudice tutelare da poco promossa ad altro incarico. Fermo restando questo, ci si può dunque augurare che chi le è succeduto faccia esercizio della più rigorosa prudenza sinché le cose non siano adeguatamente chiarite. ? CASO DIPIAZZA Le lettere che seguono si riferiscono al “caso Dipiazza” di cui anche ai numeri precedenti. Io sono un lettore triestino e di destra, e anche un estimatore di Mussolini, per cui quando anni fa mi hanno detto che il sindaco Dipiazza, quella volta di Muggia e adesso di Trieste, tiene nel suo studio privato un busto del Duce, ho apprezzato molto. Adesso però lo invito a toglierlo, perché voi avete documentato che Dipiazza ha approfittato illegalmente di un terreno del Comune per farci soldi privatamente, mentre Mussolini non ha mai approfittato dei beni pubblici ed è morto povero con i suoi ideali. Un uomo di destra onorevole inoltre risponderebbe pubblicamente per smentire i fatti e magari querelare chi lo accusa, o per riconoscerli e assumere le sue responsabilità, anche con dimissioni. Io vedo invece che Dipiazza sta zitto, dimostrando così di non avere il coraggio di fare nessuna delle due cose, e conferma con questo silenzio le accuse che avete documentato contro di lui. Ma la destra deve essere onesta, retta e coraggiosa. Se no non è destra, ma qualcosa d’altro, e lasciamo perdere cosa. Mi fa inoltre schifo che su una cosa del genere stanno zitti anche tutti i politici della mia destra, che lo hanno anche aiutato, proprio come quei pappamolla mangiapane a tradimento della sinistra, che sono tutti pronti invece a intervenire sui giornali per qualsiasi cosa generica o di piccola importanza, per pavoneggiarsi quanto sono bravi e scroccare qualche voto (del silenzio del loro Piccolo inutile neanche parlare). Avete ragione a scrivere che i motivi per cui tutti coprono questo scandalo sono sempre più sospetti. Franco S. Mussolini è ovviamente figura controversa e tragica del ‘900, ma rimane evidente, sin da allora, che ci sono destre (ma anche sinistre) etiche ed altre che non lo sono affatto. Sabato, 17 luglio 2010 L ETTERE E SEGNALAZIONI Nella mia famiglia siamo tutti da sempre elettori del centrosinistra, anche se ne viviamo le debolezze con molta sofferenza. Ma adesso questa sofferenza diventa scandalo constatando che anche il centrosinistra triestino sta coprendo col suo silenzio la speculazione illecita da 200.000 euro del sindaco di centrodestra Dipiazza, che voi avete denunciato così esattamente e meritoriamente. Ci sembra logico che a questo punto ci si deve chiedere perché stanno proteggendo così quello che dovrebbe essere il loro principale avversario. G.V. quando che la ghe ga blocà l’Acegas ciamando e discutendo tute le delibere in aula. Bei tempi, anche perché ierimo tuti più giovini. Dopo però el Consiglio xe diventà pian pianin sempre più passivo e i sindaci xe diventai ancora pezo de quei de prima. Ma me par che sti momoli de consiglieri che xe adesso e sto sindaco i passi ogni limite de decenza qua finora conossudo. M.V. * * * Ammesso che ghe sia un limite. Secondo logica, o hanno interessi comuni (e non osiamo immaginare quali), o sono semplicemente incapaci di svolgere la loro funzione politica. Sono indignata non solo dall’abuso di Dipiazza su un terreno del Comune che lui ha usato per una ricca speculazione personale (mentre sempre più cittadini sono senza i soldi anche per il necessario), e dal fatto che non dà spiegazioni e che i funzionari complici e le istituzioni si defilino (non mi aspettavo niente di diverso), ma soprattutto dalla complicità silenziosa di tutti, e dico tutti i politici, di tutti i colori. Dov’è finita l’opposizione? Cosa ci sta a fare? Cosa c’è dietro le quinte di questo silenzio generale di fronte alla vostra denuncia documentata? Perché Pd e soci della birra sono così addomesticati, come e da chi? Sono solo degli incapaci, o c’è qualcuno che tiene al guinzaglio anche loro? Miriam G. Le due ipotesi non si escludono necessariamente. Che la sinistra fosse diventata come una gelatina amorfa quasi dappertutto in Italia, lo si vedeva da anni. Ma che a Trieste non abbiano neanche il coraggio di denunciare un illecito così grave e provato di un sindaco di centrodestra, o anche solo di chiedere chiarimenti subito, è il colmo dei colmi. Da chiedersi logicamente nasconde questa passività quasi incredibile. Marco M. Ce lo chiediamo anche noi. Constato purtroppo che avete ragione per quanto scritto sui precedenti tre numeri: dai politici al Piccolo, tutti stanno coprendo l’abuso anche penale del sindaco Dipiazza su quel terreno a San Giovanni, compratogli poi dagli stessi grossi costruttori con i quali il Comune ha quelle altre storie contestate e indagate. Puzza di fumo. E non c’è fumo senza arrosto... Gianni V. Ed occorre capire chi se lo sta mangiando, visto che ai cittadini resta solo il fumo. Fortuna che Dipiazza si vantava sul Piccolo ancora pochi giorni fa, di essere un imprenditore che essendo ricco di suo non ha bisogno di approfittare della politica! Invece salta fuori che si è fatto vendere illegalmente dal suo stesso Comune un terreno per rivenderlo privatamente con un guadagno di 200.000 euro! Forse per lui saranno spiccioli per le piccole spese, ma per me e per la maggioranza dei pensionati italiani sono 33 anni e mezzo (cioè tutta la vita restante) della pensione da meno di 500 euro con cui dobbiamo tentare di sopravvivere. Devo vergognarmi io di non essere ricco, ma al limite della sopravvivenza? Deve piuttosto vergognarsi lui, che approfitta del patrimonio pubblico senza bisogno, e con lui tutti gli altri politici che lo aiutano zitti a farlo e a continuare a occupare la carega di sindaco e altre future, addirittura quella del porto. Non possiamo aspettarci più niente di buono da una banda così. Vittorio S. Nemmeno dal riciclaggio di quelle precedenti. Caro diretor, son un vecio triestin ex comunale che se ricorda ben, perchè iero spesso presente per servizio, de tante bataglie in Consiglio dure come che la le fazeva lei nei anni ottanta, anche de solo su sesanta consiglieri che ieri ancora. Ma anche se sul voto i lo tociava a maggioranza la rivava lo stesso a blocarghe tante porcade. E che casìn quela volta che la ga rivà anche a ingrumar le firme più de due terzi, dai comunisti ai missini, per far dimetter el sindaco Staffieri. E Concerto dell’Amicizia di Muti Se era bella l’atmosfera in piazza Unità, è stato anche grazie al sottosegretario all’ambiente. Non c’era. A.S. Cooperative sociali Prendo lo spunto della segnalazione, proposta dalla sindacalista del UGL e pubblicata dal settimanale, sabato 26/6: “Coop e Comine”. Quanto esposto, evidenzia le precarietà e le criticità di un settore lavorativo in cui il/la lavoratore/trice e/o socio/a-lavoratore/ trice (di seguito indicherò lavoratori) sono costretti a rispettare obblighi senza poter recriminare alcun diritto:questa e’ la cooperazione sociale. Il concetto di cooperazione sociale è fondato (?) sull’autosufficienza, sulla democrazia, sull’equità, sull’auto-responsabilità. Equità, solidarietà e democrazia sono valori e principi che attualmente nelle cooperative sociali sono espressioni “virtuali”; usate per creare immagine. In realtà, sono state dimenticate. Dimenticanze che hanno contribuito a far nascere condizioni e situazioni di lavoro disagiate per i lavoratori e divenute “sistema”. Sistema: lavoro a tanti a bassi salari. I più bassi nella classe operaia e impone ai lavoratori, per lavorare, di pagare la quota sociale, come dire corrispondere “la tangente” o “il pizzo”. E varia da cooperativa a cooperativa, può raggiungere anche la quota di 1500,00 Euro. Così si diventa socio-lavoratore. Termine subdolo e ingannevole. Quota sociale la cui restituzione, che dovrebbe avvenire al momento delle dimissioni, avviene invece dopo l’approvazione del bilancio annuale della cooperativa. Qualora il bilancio risultasse passivo si rischia di perdere l’importo versato. Sistema “costruito” con la condivisione e approvazione della classe politica (responsabilità da attribuire anche alle sigle sindacali), indipendentemente dal colore d’appartenenza. Occhi che non vogliono vedere, orecchie che non vogliono sentire e bocche che non vogliono parlare; quando si sottopone ai politici il problema delle condizioni critiche di trattamento che i lavoratori delle cooperative sociali subiscono. Per le istituzioni (Regione, Provincia, Comune e classe politica) le cooperative sociali rappresentano un contenitore nel quale oltre all’integrazione di soggetti appartenenti all’area del disagio, affluiscono lavoratori provenienti da altri stati (la maggioranza) e lavoratori “espulsi” dal tradizionale circuito lavorativo e temporanea occupazione per giovani in cerca del primo impiego. Lavoratori espulsi da tradizionali attività: industria, commercio, cantieristica, artigianato,attività portuale; costrette a chiudere o diminuire il personale a causa della crisi economica che comprime il nostro territorio e tutta la Nazione. Contenitore utilizzato da amministratori istituzionali per ridurre la percentuale di disoccupazione e far credere alla collettività a mezzo dei media, del buon andamento occupazionale, contribuendo nel contempo a favorire e alimentare il sorgere di nuove povertà. Nuove povertà prodotte da gare d’appalto, indette dal comune, al massimo ribasso; al limite della legalità che si ripercuotono sulle condizioni economiche e di sicurezza sui luoghi di lavoro a danno e rischio dei lavoratori. Gare d’appalto, in particolare, rivolte a servizi alla persona e servizi vari nelle case di riposo del comune che vedono la partecipazione di associazione temporanea d’impresa (A.T.I.), sigla che rappresenta la costituzione di più cooperative sociali e ognuna offre un servizio diverso. Aggiudicata la gara, i lavoratori, impegnati nei servizi vari, sono costretti (per raggiungere il monte ore) a dovere svolgere diverse mansioni lavorative: aiuto-cuoco/a, pulizie, lavanderia, manutenzione, etc.,con turni di lavoro stressanti: altrimenti si resta a casa. Capitolati d’appalto non rispettati e manipolati dalle stesse cooperative sociali. Inosservanze, tollerate da chi dovrebbe controllare i servizi (referenti comunali) tutelare e fare rispettare i diritti degli anziani accolti nelle case di riposo. Inadempienze che prevedono sanzioni pecuniarie; risolu- il tuono q 7 zione e revoca dell’appalto, in caso di recidività. Minimi contrattuali non rispettati, che corrispondono dalle 6,65 euro/h lordi, per servizi vari a 7,96 euro/h lordi a personale con qualifica professionale di operatore socio-sanitario. A questo proposito si è discusso nel convegno organizzato da Lega Coop Sociali, a Villa Manin, venerdì 18 c.m., argomenti trattati: le clausule sociali negli appalti pubblici; continuità occupazionale dei lavoratori; obbligo di applicazione del CCNL specifici; inserimento di persone svantaggiate. “obbligo di applicazione del C.C.N.L. Specifici!” Bisognava indire un convegno per rispettare i termini contrattuali? Ritornando sulle specificità e competenze lavorative, i lavoratori addetti all’assistenza alla persona, nelle case di riposo, operano a fianco ad altri lavoratori, con qualifica e livello professionale equipolente, talvolta superiore, e svolgono le stesse mansioni con identiche metodologie, percependo uno stipendio nettamente inferiore. Situazioni e condizioni di lavoro discriminanti, deprimenti e che umiliano la dignità del lavoratore. Eppure! Il Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista, Marino Andolin, annunciava, a mezzo il quotidiano locale “l’evento epocale... l’accettazione del suo emendamento che impone di equiparare gli stipendi dei lavoratori delle coperative a quelli dei dipendenti comunali di pari qualifica sia un evento epocale”. Finora abbiamo assistito allo sfruttamento di centinaia di lavoratori, ridotti a dover accettare stipendi indecorosi, ora questa nuova forma di schiavitù è superata...” Questo succedeva il 20/02/2008. Nel frattempo nessun “evento epocale” è sopraggiunto ad equiparare gli stipendi dei lavoratori delle cooperative sociali e lo sfruttamento e la forma di schiavitù continua a persistere. SergioVicini * * * Grazie per le informazioni e riflessioni su un problema sociale così concretamente drammatico. Restiamo ovviamente a disposizione anche su questo. WWF: novità positive e altre pericolose Ci sono, in materia di ambiente, alcune novità positive nel disegno di legge n. 120 chiamato “manutenzione” (che modifica ed aggiorna diverse leggi regionali), ma vi sono anche alcune modifiche pericolose. Lo rileva il WWF, nel documento presento lunedì scorso nel corso di un’audizione sul ddlr 120 presso la IV Commissione del Consiglio regionale. L’associazione ambientalista sottolinea in particolare le modifiche alla legge 43 del 1990 sulla VIA (valutazione di impatto ambientale), che semplificano alcuni passaggi e ampliano i termini per la partecipazione del pubblico: si tratta di variazioni positive, ma imposte dalla necessità di adeguarsi al “codice dell’ambiente” statale (decreto legislativo n. 152 del 2006). Critico invece il WWF sulla trasformazione da obbligo a semplice facoltà, per la Regione, di sentire il parere dei Comuni, prima di esprimersi sui progetti sottoposti a VIA statale. Trattandosi di progetti di grande rilevanza (centrali elettriche, linee ad alta tensione, linee ferroviarie, autostrade, rigassificatori, ecc.) ed è quindi bene che rimanga l’obbligo previsto all’attuale legge, la quale impone anche che i Comuni si esprimano con delibere dei Consigli comunali: la modifica proposta nel “manutenzione” consentirebbe invece che i pareri siano L 8 q il tuono Sabato, 17 luglio 2010 ETTERE E SEGNALAZIONI espressi con una nota del sindaco o di un semplice funzionario. (analisi critiche del nostro vivere oggi), tra l’imbarazzo delle istituzioni e dei media locali. Il WWF chiede poi che anche per le valutazioni di incidenza sia prevista, come per le VIA, la partecipazione del pubblico (annuncio e pubblicazione dei progetti sul sito web della Regione, presentazione di osservazioni) e che sia eliminata la figura dell’assessore regionale all’ambiente quale presidente della Commissione tecnico-consultiva VIA: si tratta infatti di un organismo con funzioni prettamente tecniche, che esprime pareri obbligatori sui progetti soggetti alla VIA regionale, e non c’è quindi ragione perché sia presieduto da un politico. Sono e siamo contro la “legge bavaglio” voluta dal tiranno di Arcore, come tutte le altre leggi ad personam, ma l’informazione ha anche altri gravi problemi. Netta la contrarietà dell’associazione ambientalista alla delega delle funzioni in materia di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) dalla Regione alle Province: queste ultime non hanno dato certo buona prova nella gestione delle competenze ambientali che già hanno – ad es. sui rifiuti, le autorizzazioni agli scarichi nelle acque, ecc. – e non è il caso di dargliene di nuove. Meglio sarebbe, semmai, che la Regione si attrezzasse per gestire al meglio l’AIA, dato che finora il bilancio non è certo positivo, come la vicenda della Ferriera di Servola dimostra ad abundantiam. Il WWF contesta poi le modifiche alla legge sulle attività estrattive, poiché si prevede di introdurre un ulteriore livello di pianificazione (i Piani Regionali di Attuazione) a valle del PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive), il quale – atteso da alcuni decenni - verrebbe così svuotato di significato, perché non conterrebbe più l’individuazione delle aree destinate alle attività di cava, rinviata ai successivi PRA. Una scelta che continuerà a lasciare i Comuni, di fatto, soli e disarmati nei confronti dei cavatori. L’associazione contesta infine le deroghe previste per l’aumento delle aree edificabili nelle aree protette (parchi e riserve naturali): una scelta in contrasto evidente – si sottolinea – con l’impegno per la tutela della natura (oltre tutto proprio nel 2010, dichiarato dall’ONU “anno mondiale della biodiversità”) e che prosegue sulla linea del progressivo smantellamento delle aree protette, avviata con il drastico taglio dei finanziamenti operato dalla Finanziaria regionale 2010. Il WWF auspica che il rinvio della discussione sul ddlr “manutenzione” (inizialmente prevista entro luglio e poi rinviata all’autunno), possa servire a rivedere le norme nocive per l’ambiente e confida nell’accoglimento delle proprie proposte da parte del Consiglio. VWWF Italia - sezione regionale Friuli Venezia Giulia - Udine L’Italia è al 35° posto nel mondo per la libertà di stampa, soprattutto per il conflitto di interessi delle proprietà. I media (giornali, radio, televisioni, internet) formano l’opinione pubblica, e i media sono condizionati dalla politica, dall’economia e finanza, ampiamente finanziati con denaro pubblico, vivono di pubblicità. Perciò i lettori-fruitori devono avere un rapporto critico con i media, verificare i messaggi (notizie o redazionali? notizie o veline?) per non essere passivi consumatori di informazioni. Interagire, perchè tutti possiamo essere giornalisti. Come “Il pane e le rose” siamo intervenuti con il progetto “Informazione e democrazia”, realizzando una pubblicazione, “La notizia”, antologia di articoli magistrali e il testo della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, testo base di “Religione civile” (Jean Jacques Rousseau, Carlo Tullio Altan), per l’educazione civica di tutti i cittadini. Abbiamo promosso anche un “Osservatorio critico sui media” con volontari e leghe consumatori, scarse adesioni di giornalisti, curiosità dei numerosi precari, e dei fruitori responsabili. I giornalisti, pochi con la schiena dritta, devono avere come alleati i lettori per riflettere. Sulla libertà di stampa (art. 21 della Costituzione) i giornali ormai non espongono più i fatti, ma raccontano “storie”, anzi sempre le stesse, con il fenomeno delle “marchette”. Perciò si pensi di istituire un “difensore dei lettori”, figura da tempo introdotta con successo in grandi giornali di altri Paesi. Nella pubblicazione “La notizia” Fabiana Martini, ancora direttore del settimanale “Vita Nuova” scriveva: “L’informazione come strumento di democrazia, e non come possibile fonte di esclusione: non sei sulla stampa, dunque non esisti, non decidi. Non come strumento di produzione del consenso, come mezzo attraverso il quale difendere l’interesse di una parte, di un gruppo di potere”. Insomma ai giornalisti non si chiede di fare informazione, ma di riciclare notizie-merce spettacolo, perché l’obiettivo dei media è la pubblicità. Auguro alla proprietà del settimanale “Il tuono” e alla direzione di resistere e di contare sui lettori. Edoardo Kanzian * * * * * * Grazie per gli apprezzamenti. Ringraziamo per le informazioni. Occorre, come, sempre vigilare. Complimenti, spero non cambierete mai lo spirito con cui state uscendo in edicola, diversi dall’ “egemonia da zerbino” con cui i media locali credono di fare informazione. Grazie anche per la pagina del periodo più bello della nostra amata Trieste, il periodo Austriaco. Braaaaavi ! Ps: ma è vero quello che scrive un cittadino sul blog del sindaco ( che ho postato in altro blog ): https://www.blogger.com/comment.g? * * * Grazie, ma non lo sappiamo perché il blog non si apre. Informazione e democrazia Vivi complimenti, non rituali, al vostro interessante settimanale, per l’impostazione giornalistica onesta. Notizie dai rioni, inchieste, cultura, assenza del triste teatrino della politica spettacolo-affarismo, apertura ai lettori. Vi scrivo come cittadino curioso, giornalista-pubblicista dal 1972, portavoce dell’Associazione di Promozione Sociale “Il pane e le rose”, con la quale dal ‘92 ho promosso più di 800 incontri di volontariato culturale Kennst du das Land wo die Zitronen Blühen, conosci la terra dove fioriscono i limoni? - chiedeva Goethe. Ma era evidentemente un altro Paese. Nuova raccolta firme per Piazza Oberdan Al Sig Sindaco, Al Sig. Prefetto, Al Sig. Questore. Considerato l’esito negativo della precedente istanza, presentata con oltre 1200 firme di residenti; Visto che la situazione in P.zza Oberdan degenera quotidianamente nonostante l’indignazione generale e le proteste di tutta la gente che frequenta la zona; Ritenuto che oramai insopportabili sono i continui episodi di furti, di ubriachezza, di insudiciamento, di soddisfacimento di bisogni corporali, di consumo e spaccio di droga, di minacce e di aggressioni verbali in stato di ebrezza con rischi persino per l’incolumità dei passanti; Visto che la situazione si protrae oramai da più di 5 anni senza alcun intervento risolutivo delle autorità cittadine; I sottoscritti firmatari con animo amareggiato e risoluto, fortemente richiedono, al limite della pazienza, che venga affrontato opportunamente il problema e risolto in via definitiva senza ulteriori indugi e tentennamenti in modo da restituire a tutti gli abitanti di questa parte della città quella sicurezza del vivere civile, alla quale hanno diritto. Per firmare rivolgiti alla cassa del Supermercato SMA * * * Il disagio è grave e comprensibile, ma crediamo possa essere affrontato piuttosto con interventi adeguati di tipo sociale che non con quelli di polizia che si sono dimostrati inutili e forse anche controproducenti. Se poi le nostre autorità ne siano capaci, è altra questione. Egemonia da zerbino MFKer scuola privata, sempre cattolica, in nome della libertà (anche se i comunisti dicono che un quarto del patrimonio immobiliare della capitale sia di proprietà del Vaticano). E tagliare la ricerca, la cultura, la scuola pubblica, covo di comunisti. Dimenticavo: la parata del 2 giugno, tanto gradita al ministro Maroni, con le frecce tricolori con le loro spettacolari giravolte nel cielo azzurro, modesta in effetti, ma scenograficamente esaltante, 2 miliardi soli. Ma anche questi vanno messi nelle uscite, ma sono soldi ben spesi. Anche se i poveracci devono conseguentente tirare un pò la cinghia...ma chi se ne frega, tanto stanno sempre zitti... E ci sono impegni morali per galantuomini come quel Lucio Stanca, che non potrebbe dirigere l’Expo 2015, in quanto parlamentare, ma basta fare un giochetto di prestigio e voilà diventa Ente Fiera...: 450 mila euro + gli emolumenti da parlamentare. Un’occasione. Infine ripianare i bilanci dei Comuni come Catania (150 milioni) che hanno sindaci amici del Presidente.... Gli evasori? hiiii, in fondo la pressione fiscale è troppo pesante e ci si deve arrangiare,via! A proposito: la sicurezza nei luoghi di lavoro costa troppo, bisogna tagliare, tagliare... anche se qualche incidente può succedere, via...basta esonerare, con un comma apposito, dall’applicare certi articoli del decreto 81/2008 (il T.U. che sostituisce la vecchia legge 626/1994) e finalmente si risparmia! Ma che fatica! Claudio Cossu * * * il tuono Editore: Daniele Pertot Cultura o cacciabombardieri? Io non capisco proprio queste toghe rosse, che vogliono scioperare per un misero 20% in meno negli emolumenti, proprio loro che perseguitano il nostro Silvio, e non lo lasciano lavorare tranquillamente per tutti noi,per il nostro bene e non comprendo poi quei comunisti dei sindacati che istigano il pubblico impiego a forme di lotta ormai superate! Cosa si vuole di più dal governo B.: abbiamo i più bei cacciabombadieri d’Europa, gli F-35 (sono 131 appena acquistati, fiammanti) e nuovi di zecca, i 121 caccia Eurofighter e i 100 elicotteri NH90, per una modica spesa di 29 miliardi, l’ammontare circa della manovra(soli 5 in più). Da considerare, inoltre, che bisogna sostenere la Santa Madre Chiesa che illumina l’operato del governo e indica il nostro cammino, con qualche regalia consistente e dare sostegno alla 34132 Trieste - Via Fabio Filzi 9 Tel.+39 040.771103 - Fax +39 040.3725881 Mailbox: [email protected] - Web: www.iltuono.it Direttore responsabile: Paolo G.Parovel Claudia Bolboceanu, Alessia Dagri, Antonio Farinelli, Nuria Kanzian, Anna Keber, Massimo Laudani, Denis Locoselli, Giorgio Marchesi, Giulia Massolino, Nicola Napoli, Sonia Ravanello Pubblicità: Il Tuono 34132 Trieste - Via Fabio Filzi 9 Grafica e impaginazione in proprio Tipografia: Edigraf Trieste - Via dei Montecchi 6 Distribuzione: Litoranea Editoriale S.r.l. Monfalcone (Gorizia) - Via Bagni Nuova Autorizzazione Tribunale di Trieste 1169 del 18 marzo 2008 Questo numero e stato chiuso per la stampa il 16 luglio 2010 Diritti riservati GLI ARRETRATI SONO DISPONIBILI IN REDAZIONE ed in rete su: www.iltuono.it Sabato, 17 luglio 2010 il tuono q 9 PROBLEMI DELLA CITTÀ Il COMITATO PERMANENTE VIGILANZA DI MONTE RADIO TRIESTE denuncia una situazione difficile Problema antenne a Monte Radio Antonio Farinelli: «C’è da augurarsi una ferma presa di posizione di tutta la classe politica» Se un qualunque cittadino passeggiando lungo le rive durante le piogge estive o invernali venisse colto dalla curiosità di sporgere la testa fuori dall’ombrello e guardare in alto, verso Monte Radio, dirimpettaio delle rive, osserverebbe uno strano scenario, originale ma pericoloso. Infatti il colle citato, ricco di ben dieci antenne/tralicci alti oltre 50 metri, durante i temporali sembra che si accenda, scintilla come fosse un albero di natale, ciò per merito dei fulmini naturali che imperversano in tale area. Le ben dieci antenne, otto ex proprietà dell’ex Ministero Poste, oggi di proprietà Telecom e due di proprietà della RAI, gigantesche, oltre 100 metri d’altezza, sono tutte completamente disattivate, spente, inutilizzate. Erette tanto in alto divengono golosa esca per i fulmini. Sino a quando le ultime due (RAI) erano indispensabili per la funzionalità per i servizi pubblici radio televisivi e le altre otto (Ministero P.T.) per tenere i collegamenti via radio con le navi che si trovavano dall’altra parte del globo (radio costiere) pazienza, bisognava sacrificare l’aspetto ambientale paesaggistico oltre che la salute dei cittadini.Oggi la scienza ha dimostrato che le onde elettromagnetiche emesse costantemente in passato da tali antenne e per tanti anni sono dannose. In particolare lo confermano gli Americani e i Russi. Ora, grazie alla galoppante tecnologia, da oltre dieci anni tali enormi tralicci antenne, arrugginiti sono dimessi ma continuano a deturpare il paesaggio. L’aspetto peggiore non è quello, ciò che è inaccettabile è che le stesse antenne, oggi dismesse, come già detto, siano fortemente dannose perché quando piove, in qualsiasi stagione, formano una sorte di griglia elettromagnetica tra loro, attraendo fulmini in abbondanza. Aggiungesi a ciò altri elementi negativi che favoriscono gravità per i cittadini residenti in zona e le loro abitazioni. Infatti i fulmini da anni danneggiano ogni genere di utensili casalinghi, televisori, antenne, citofoni e telefoni, cancelli elettrici etc... Quando tali antenne erano attive, tutto ciò non succedeva perché ogni due-tre anni si procedeva a cambiare la treccia di rame da 100 millimetri sistemata sotto ogni antenna in un apposito pozzetto. Pozzetti nei quali il fulmine che colpiva il traliccio scaricava la sua potenza magnetica attratto da tale treccia di rame morbido che ovviamente dopo un certo numero di fulmini si sbriciolava e puntualmente veniva sostituita. Ciò valeva sia per le antenne dell’ex Ministero P.T, di cui ero impegnato all’Ufficio Economato della Direzione Provinciale a cui spettava il compito della gestione economica delle antenne, sia delle due gigantesche antenne RAI. Oggi, non essendoci più la manutenzione dei pozzetti (ciò dura ormai da 10 anni) i fulmini, costanti e potenti serpeggiano violentemente tra una antenna e l’altra e tra le case che le circondano, poi infieriscono sui boschi che circondano tale area. Rimozione e assicurazioni I primi che dovrebbero pretendere la eliminazione di tali antenne sono le assicurazioni. Infatti, non passa anno che a seguito delle assidue cadute di fulmini decine e decine di residenti della zona denunciano notevoli danni da fulmine. In pochi secondi disastri notevoli. Lo scrivente, come tanti altri, negli ultimi dieci anni per ben tre volte ha dovuto cambiare televisore e antenna, telefono, forno elettrico, ed altro. La notte tra il 13 e 14 del luglio scorso si è verificata la solita strage di apparecchiature mediante i soliti fulmini. L’assicurazione ha rimborsato nuovamente quasi il tutto... ma a nulla servirebbero i risarcimenti se un fulmine dovesse colpire qualche persona. Va detto alto e forte che in tale campo esistono tante leggi e regolamenti, vecchie e nuove, tutte mai applicate. Leggi che obbligano i gestori dei servizi, radioelettrici, televisivi, telefonici al rispetto della salvaguardia della salute dei cittadini e del rispetto paesaggistico. Questi due vitali elementi di legge, vengono sempre richiamati in tutte le leggi emanate per tali settori a partire dalla più che nota legge n. 223 dell’agosto 1990 (legge Mammì), poi la 323/93, la 422/93, la 249/97. Quest’ultima, tra l’altro istituisce l’Autorità di vigilanza sul settore delle comunicazioni la quale autorità, a sua volta, concede notevoli poteri di vigilanza alle regioni. Sulla scorta di una tanto la nostra regione l’11 aprile 2001 ha varato una legge che da pieni poteri di vigilanza al Corecom sulla funzionalità dei servizi, sulla salute pubblica e sulla salvaguardia paesaggistica, poi ancora sui diritti di superficie e sulle dismissioni di strumenti per le comunicazioni. Cosa dice la legge In questo caso la legge è chiarissima: quando subentra un nuovo soggetto gestore ed attrezza l’area stessa con nuovi strumenti, il precedente gestore ha l’obbligo di demolire ed asportare le proprie attrezzature esistenti, avendo cessato l’attività. Ora, a seguito della trasformazione del Ministero Telecomunicazioni in Ente Pubblico prima (1994/95), in Poste Italiane S.P.A. Poi, tutta la struttura è stata venduta alla Telecom la quale ha installato per i suoi servizi solamente una grossa parabola poggiata a terra. Tutte le otto antenne da 50 metri del fu servizio radio costiera del fu Ministero P.T sono rimaste disattivate, quindi inutili ma pericolose, come detto, per la loro capacità di attrarre i fulmini con tutto quello che ne consegue. Il Comitato di Vigilanza - Corecom - non si deve mai aver posto il quesito di verificare lo stato delle cose, pur avendone l’obbligo per legge. Tali antenne avrebbero dovuto essere demolite nel 1995, tuttavia nel 2008 troneggiano ancora fortemente dannose. Ad un tanto va ad aggiungersi un’ulteriore aspetto drammatico, a 200 metri in linea d’aria c’è l’altra ex stazione radio costiera dell’ex Ministero delle Poste. Stesse condizioni, stato di totale abbandono e quattro antenne in disuso più una ragnatela di fili tra una antenna e l’altra. Il tutto cessato contemporaneamente con la chiusura delle apparecchiature di Monte Radio, vale a dire nel 1995/96. Salvaguardia del paesaggio Ora, il sindaco, la Regione, la Provincia da anni avrebbero dovuto intervenire quanto meno a salvaguardia dell’aspetto paesaggistico. Tali enormi tralicci inutilizzati deturpano il paesaggio di una Trieste candidata a città turistica. Si pensi poi ancora che a 50 metri in linea d’aria dalle antenne di Monte Radio ed a 150 metri, sempre in linea d’aria ci sono quelle sopra citate di Conconello e nel bel di questi due giganti “attirafulmini” passa la linea ferroviaria rimessa a nuovo con i suoi luccicanti fili di alta tensione. Linea ferroviaria che collega stazione centrale e stazione di Campo Marzio ad Opicina/Sesana che prosegue a sinistra per Monfalcone a destra per Lubiana e che in prospettiva dovrà passare la futura metropolitana locale. Uno solo dei tanti fulmini che cadono costantemente potrebbe serpeggiare tra tanta potenzialità di attrazione e sarebbero disastri incalcolabili, in termini economici e forse di vite umane .. Stessa cosa vale per le due gigantesche antenne RAI collocate ad un centinaio di metri più a valle delle 8 ex Ministero P.T. giacenti ed inutilizzate in un’area enorme, il tutto allo stato di abbandono, compreso il grosso immobile dove era allocato l’alloggio del custode che ovviamente pure esso e dimesso e ricoperto di erbacce. Ora, posto l’argomento sotto gli occhi dell’opinione pubblica c’è da augurarsi una ferma presa di posizione di tutta la classe politica, senza distinguere tra maggioranza o opposizione. C’è d’augurarsi che alzino la voce onde sapere perché chi aveva l’obbligo di intervenire non è intervenuto in tanti anni onde eliminare brutture dimesse a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini. Antonio Farinelli – Coordinatore del Comitato protesta contro la virtuale distruzione del paesino di Banne e dei suoi equilibri plurisecolari Gli abitanti di Banne non mollano La VI commissione del Consiglio comunale prosegue con le sedute secretate. Su richiesta del consigliere Furlanic e dell’opposizione ha programmato nel corso della seduta di sabato anche un sopralluogo presso il Villaggio del Fanciullo ad Opicina per rendersi conto dal vivo della zona C prevista nella Variante 118 ed a Banne per la contestatissima zona strategica O1 della ex caserma Monte Cimone. Già alle 10:00 si è raccolta una piccola folla di paesani, che hanno appeso sulla recinzione della caserma dei striscioni di protesta. Dopo una lunga attesa, poco prima di mezzogiorno finalmente i membri della Commissione sono arrivati. Un rappresentante degli abitanti ha consegnato al Presidente della Commissione Roberto Sasco un li- bro dall’eloquente titolo La colata. Dopo l’esposizione dell’argomento del sopralluogo da parte del Presidente sono intervenuti i Consiglieri Furlanic, Ukmar, Omero, il Presidente della II Circoscrizione Milkovic e numerosi abitanti del paese. Tutti hanno espresso la loro con- trarietà alla destinazione residenziale dell’area dell’ex caserma, che comporterebbe la virtuale distruzione del tranquillo paesino carsico di Banne e dei suoi equilibri plurisecolari con la costruzione di un nuovo borgo di oltre mille abitanti. Medesima contrarietà alla nuova strada prevista, che andrebbe a tagliare a metà decine di terreni di proprietà dei residenti. Gli uffici tecnici del Comune hanno completamente ignorato nel loro parere le osservazioni della Provincia di Trieste nelle quali è stata fatta richiesta di inserire nella Variante 118 una serie di rotatorie sulle S.P. 1 e 35, tra le quali anche quella di Banne, da costruire sull’incrocio della strada esistente, perfettamente sufficiente a smaltire anche un volume di traffico maggiore. Hanno partecipato alla pacifica manifestazione anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Italia nostra, Legambiente e WWF, nonchè dell’Associazione per la difesa di Opicina. C.S. 10 q il tuono DIRITTI DEI CITTADINI Sabato, 17 luglio 2010 WWF, Legambiente, Italia Nostra e il club Triestebella e le osservazioni al comune per la VAS I dubbi sul Piano Regolatore «Assurdo che si tenti di scartare a priori un gran numero di osservazioni migliorative» Il rapporto ambientale che accompagna il nuovo Piano Regolatore del Comune di Trieste, redatto su incarico del comune stesso, conferma che la procedura VAS (Valutazione Ambientale Strategica) sul piano non è stata applicata correttamente. Estremamente allarmante si dichiarano WWF, Legambiente, Italia Nostra e il club Triestebella che hanno presentato al Comune dettagliate osservazioni per la VAS. Rifacendosi alla normativa vigente, il Rapporto dichiara che la VAS “si colloca nella fase iniziale del processo decisionale” e che “è un giudizio amministrativo che accompagna dal principio la nascita di un piano/ programma, introducendo la possibilità di confronti anticipati nella fase di impostazioni delle scelte”. Proprio ciò che non è avvenuto, malgrado le richieste di ambientalisti e comitati. Il rapporto rileva anche l’incoerenza tra alcuni obiettivi del piano - salvaguardia del territorio carsico e del patrimonio architettonico storico urbano - e alcune previsioni dello stesso come la zona turistica di Padriciano, le grandi volumetrie previste sulle rive e varie infrastrutture. Previsioni contenute nel piano adottato! Il Rapporto Ambientale è carente anche per quanto riguarda gli aspetti analitici e descrittivi del paesaggio. Non è in grado di giustificare le scelte sotto il profilo paesaggistico e vari aspetti storici, infatti la variante contiene incongruenze nella zona relativa aree ed edifici di valore storico-architettonici. Sconcertanti secondo gli ambientalisti, i criteri adottati per valutare le osservazioni e le opposizioni presentate sul piano. Risulta infatti, appreso da alcuni consiglieri comunali, che la maggior parte delle osservazioni, che chiedono modifiche migliorative de piano, hanno ricevuto parere negativo dagli uffici comunali. Questo perché tali osservazioni “inciderebbero su proprietà di terzi che non hanno più modo di opporsi”. È questo infatti il caso della gran La secretazione del piano parte delle ose della discussione su di servazioni degli esso, appare funzionale ambientalisti, che chiedono a favorire le peggiori l’eliminazione operazioni clientelari delle 18 nuove zone C di espansione residenziale della zona turistica di Padriciano (al centro di un’indagine della magistratura), modifiche sostanziali anche per le zone 01 miste strategiche (Banne, Burlo etc), nonché l’eliminazione dell’art. 11 delle norme di attuazione del piano. «È assurdo - sottolineano gli ambientalisti- che si tenti di scartare a priori un gran numero di osservazioni migliorative del piano con una motivazione inconsistente. Il TAR Friuli Venezia Giulia dimostra che è legittimo introdurre modifiche, anche su proprietà di terzi, accogliendo osservazioni». Se cosi non fosse verrebbero meno il senso stesso delle osservazioni, perché diventerebbe inutile farle, salvo che sui terreni di proprietà della stessa persona che presenta l’osservazione. Pareri negativi Tutte le leggi urbanistiche però, dal 1941 in poi, hanno sempre ripetuto che chiunque può presentare osservazioni su un piano regolatore. E tutto questo non basta. Risulta infatti che alcune osservazioni degli ambientalisti e non solo, hanno ricevuto un parere negativo perché quello che contestavano del nuovo piano “era già presente nel piano attualmente in vigore”’. Assurdo perché, proprio come hanno detto gli ambientalisti «un nuovo piano regolatore viene predisposto per modificare le previsioni di quello precedente. Richiamarsi a quest’ultimo per negare la possibilità di introdurre modifiche, fa a pugni con la logica più elementare». Gli ambientalisti sono allarmati anche per la piega assunta di recente dal dibattito politico sul piano. Si assiste ad una sorta di gara da parte di diverse forze politiche, a introdurre modifiche che aumentino l’edificabilità su molti terreni privati. La motivazione pare essere quella di soddisfare le esigenze di piccoli proprietari penalizzati dal nuovo piano. Va detto che dire di si a tanti “piccoli” interventi può tradursi in un grande impatto di cementificazione sul territorio. Inoltre non c’è nessuna garanzia che, nella foga della corsa all’accaparramento dei voti, accanto agli interventi “piccoli” ne sfugga anche qualcuno di “grande”. La secretazione del piano e della discussione su di esso, appare funzionale proprio a favorire le peggiori operazioni clientelari, concludono gli ambientalisti: «Cosa possono temere i fautori della secrezione, se non il controllo democratico dei cittadini? Il do ut des ed il “mercato delle vacche” sarebbe- ro impossibili davanti a troppi occhi indiscreti». Siccome trasparenza e partecipazione non contraddistinguono l’amministrazione, il nuovo piano regolatore viene messo a disposizione di tutti presso la sede del WWF Trieste in via Rittmeyer 6, dove può essere consultato previo appuntamento al numero 040.360551 o scrivendo a [email protected] Si tratta di un gesto di trasparenza che cerca di sopperire in qualche modo all’inerzia del Comune. Il piano è stato adottato dal Consiglio comunale il 5 agosto 2009, da allora non è stata presa alcuna iniziativa di divulgazione e spiegazione sui contenuti, rivolta ai cittadini. Il WWF e altre associazioni, ma anche privati, hanno ripetutamente sollecitato il sindaco affinché mettesse a disposizione di tutti gli elaborati del piano e organizzasse incontri pubblici per illustrarne i contenuti e raccogliere valutazione da parte dei cittadini. Nonostante le 1.141 opposizioni, nessuna risposta è arrivata dal Comune e il WWF dunque ha deciso di provvedere alla divulgazione degli elaborati, ricordando che per i Soci sarà disponibile un servizio di consulenza per la stesura di osservazioni individuali. Claudia Bolboceanu Investire nell’energia fotovoltaica La provincia di sole: mille impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa legata all’acquisto o all’installazione Con il progetto La provincia di sole, l’amministrazione provinciale mette a disposizione della cittadinanza mille impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa legata all’acquisto o all’installazione degli stessi. I cittadini che decideranno di installare l’impianto sul tetto della propria abitazione potranno utilizzare l’energia prodotta per le proprie esigenze. La procedura prevede, in sintesi, le seguenti fasi: - la Provincia di Trieste, con specifico bando in attuazione dell’articolo 12 del vigente Regolamento Provinciale per la concessione di contributi a privati, provvederà ad individuare un elenco di cittadini che saranno i potenziali destinatari dell’installazione, a titolo completamente gratuito, di impianti fotovoltaici di potenza 3 kWp; il costo delle spese amministrative di 220,00 euro sarà coperto dal contributo zione per l’installazione di pannelli fotovoltaici e per gli adempimenti tecnicoamministrativi correlati; - il soggetto attuatore procederà alla progettazione, acquisizione di ogni autorizzazione necessaria, realizzazione, installazione, interconnessione degli impianti citati trovando la propria remunerazione nella riscossione dell’incentivo denominato conto energia (che i cittadini utenti finali gli cederanno) per un periodo di 20 anni. I cittadini che intendono aderire all’iniziativa possono fare domanda utilizzando il modello allegato al bando entro il 30 settembre 2010. provinciale; - per l’attuazione del progetto la Provincia avvierà la ricerca del soggetto attuatore, con il quale sottoscrivere una conven- Le ditte che intendono partecipare alla selezione del soggetto attuatore tramite la convenzione citata possono inoltrare la proposta, secondo le modalità contenute nell’avviso, entro il 15 settembre 2010. Per la scelta del soggetto saranno utilizzati i seguenti criteri di selezione: - assolta affidabilità del piano finanziario proposto; - migliore tecnologia dell’impianto in termini di efficienza di conversione dell’energia solare in energia elettrica; - valutazione del ribasso proposto sull’importo a carico dei cittadini utenti per la copertura delle spese amministrative, per le quali la Provincia di Trieste erogherà a questi ultimi il contributo massimo di 220,00 euro per impianto; - valutazione del minor tempo di installazione di tutti gli impianti a partire dalla consegna dell’elenco dei cittadini interessati, tempo che comunque non deve essere superiore ai 36 mesi. Le informazioni possono essere richieste all’Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 040.3798512 – 040.3798511 info@ provincia.trieste. it e al Servizio Tutela Ambientale tel. 040.3798498 fax 040.3798511 ecologia@ provincia.trieste.it Per maggiori informazione www.provincia.trieste.it C.S. Sabato, 17 luglio 2010 MEMORIA il tuono q 11 1905: Trasporti Urbani a Trieste 12 q il tuono PUBBLICITà Sabato, 17 luglio 2010 TRIESTE che lavora LO TROVATE DA: - Rivendita tabacchi e giornali - via Diaz, 7 - Drogheria Sandro - Piazza Perugino - Rivendita tabacchi e giornali via Flavia di Aquilinia 20/a - Aquilinia - Ricevitoria, giornali, merceria - via dei Carpentieri 1/b - Muggia TRIESTE che lavora ONORANZE FUNEBRI TRIESTE Via Machiavelli, 17 Tel. 040.773077 Via della Zonta, 5 Tel. 040.773377 MUGGIA Via C. Battisti, 10 Tel. 040.272272 ALABARDA OPICINA Strada per Vienna, 16/G Tel. 040.2158318 AURISINA Piazza S. Rocco, 104 Tel. 040.2024067 SAN DORLIGO DELLA VALLE Bagnoli, 366 Tel. 040.8325057 800-702270 Servizio reperibilità La professionalità abbinata alla massima discrezione e cortesia nell’organizzazione di ogni tipo e classe di funerale. Sabato, 17 luglio 2010 il tuono q 13 VOLONTARIATO L’associazione è in assoluto la prima onlus privata di fuoristrada a promuovere tale iniziativa Missione umanitaria: l’associazione Nordest 4x4 diretta in Albania con vestiario, medicine e giocattoli La carovana è composta da ventiquattro persone provenienti da varie regioni d’Italia Partita nella giornata zione Venezia dove con di ieri la missione uma- i propri fuoristrada si è nitaria in Albania che imbarcata sul traghetto vede impegnata l’asso- della Minoan Agencies. ciazione sportiva dilet- L’arrivo è previsto attortantistica NordEst 4x4. no alle ore 12 di oggi al Oltre che da triestini la porto di Igoumenitsa in carovana è costituita Grecia, ma la missione da soci provenienti da vera e propria inizierà Udine, Venezia, Roma e nella giornata di domani Reggio Emilia, quando, dopo per un totale L’associazione l ’ a t t r a v e r s a di 24 persone mento del è alla sua che formano confine albatredicesima 12 equipaggi. nese, seguirà missione L’associal’incontro con umanitaria zione, che è il Console Itain assoluto la liano dr. Serprima onlus privata di gio Strozzi e le autorità fuoristrada a promuo- del posto, che daranno vere tale iniziativa, è alla il benvenuto ufficiasua tredicesima missio- le a tutti i partecipanti ne umanitaria con pre- dell’associazione per cedenti in Croazia, Bo- questa prima missione snia, Tunisia e Marocco. umanitaria in Albania Dopo la partenza nel- targata NordEst 4x4 la mattinata di ieri da Trieste. Trieste, la NordEst 4x4 Da questo punto iniha fatto tappa in dire- zierà l’itinerario: i mez- Piazza Unità, i mezzi della missione umanitaria in Albania Piazza Unità, taglio del nastro di partenza della missione umanitaria in Albania zi affronteranno i primi sterrati per raggiungere l’area di Butrint, da qui percorrendo la strada di montagna di Delvine la comitiva si porterà a Gjirokaster, antica città patrimonio dell’Unesco. Dopo circa sei ore di off road e salvo complicazioni di percorso, l’associazione sosterà a Berat, considerata la più antica città albanese. Dopo il pernottamento, con partenza alle prime ore della mattina, attraversando il parco nazionale Tomorr e scendendo poi l’alveo del fiume Tomorrices, percorso di vero scouting, i fuoristrada raggiungeranno Gramsh, una delle tappe della missione. Nuova meta il giorno dopo alle prime luci della mattina in direzione della città delle 24 chiese, Voskopoje, percorso di circa 50 km nel fiume Piazza Unità, i mezzi della missione umanitaria in Albania Gli aiuti dell’associazione nel mondo Fin dalla sua nascita nel 2001 il club triestino ha riservato ampio spazio all’interno della propria attività dedicandosi all’organizzazione delle tante spedizioni umanitarie fin qui portate a termine. Dapprima gli sforzi del Nord Est 4×4 sono stati concentrati nei villaggi della foresta transilvana in Romania a quasi mille chilometri di distanza da Trieste. I raid Missione umanitaria in Marocco Alle Porte dell’Est Trieste – Romania della durata di una settimana ha preso il via per quattro volte negli anni 2002, 2003, 2004 e 2006 trasportando sempre generi umanitari, quali vestiario, medicinali, ed attrezzature mediche. Il materiali è sempre stato donato ai più giovani e bisognosi che si incontravano lungo il percorso in fuoristrada. Nel mese di settembre del lungo e lento che metterà a dura prova piloti e mezzi. Meta successiva l’attraversamento della regione di Kolonje, percorrendo il gruppo montuoso del Kokojka e Fresherit fino alla città di Permet dove la comitiva pernotterà. Il giorno dopo, ritornando sulla via di Gjirokaster, i gruppi saliranno sull’altipiano del monte Cajupi dove consegneranno ai pastori altro materiale. L’itinerario proseguirà lungo il canyon del fiume Zagorise per arrivare al villaggio di Labova. La giornata seguente offrirà quale meta Saranda, attraverso un itinerario di circa 50 km di piste pietrose fino al raggiungimento dell’affascinante sorgente del Blue Eye. Infine, a conclusione della missione umanitaria, i mezzi percorreranno le valli di Butrint per ritornare al posto di frontiera. Denis Locoselli 2006 da Trieste è partita una spedizione umanitaria ancor più impegnativa verso il continente africano. In Marocco, per la precisione, dove alcuni equipaggi del club giuliano a bordo dei loro fuoristrada hanno portato materiali donati lungo il viaggio ai bambini dei villaggi africani. Si è sempre scelta la formula del baratto nel donare i materiali, in modo così da rispettare le tradizioni e le usanze locali. A giugno 2007 è partita la missione umanitaria in Croazia ed a settembre in Tunisia. Anche in queste occasioni sono stati consegnati vari generi umanitari quali abbigliamento, materiale didattico e giocattoli. Missione umanitaria in Romania Il Club 4x4 Il Club Nord Est 4×4 off road Trieste è un’associazione giunta al suo nono anno di vita, è iscritta sotto l’egida della UISP (Unione Sport per Tutti) e conta al suo interno un centinaio di soci distribuiti principalmente nella provincia e nella città di Trieste. Il club organizza e promuove attività legate al mondo dell’off road in Italia ed all’estero quali: corsi di guida sicura, raduni fuoristradistici, il Trofeo Sociale 4×4, e raids Umanitari che ci hanno portato più volte in terra Croata, Rumena ed anche in terra d’Africa con l’edizione del 2006 in Marocco, nel 2007 e 2009 in Tunisia. Fin dal suo primo giorno di attività il sodalizio ha potuto utilizzare un sito per l’organizzazione di manifestazioni off road Nazionali ed Internazionali, dalle gare iscritte al Trofeo Alpe Adria, alle prove di abilità, ed infine ma non da ultimo come area test driver per conto dei più rinomati marchi presenti attualmente sul mercato del fuoristrada. L’area, utilizzata anche per la pratica di guida sicura in fuoristrada prevista nei corsi del club, ha dato la possibilità a tutti i principianti iscritti di conoscere il proprio mezzo e di acquisire maggiore sicurezza nella guida 14 q il tuono NATURA Sabato, 17 luglio 2010 nasce dalla collaborazione di istituzioni per salvaguardare e conservare il patrimonio ambientale Il parco tropicale di Miramare Il progetto ha già salvato 40 ettari di foresta e garantito posti di lavoro continuativo a 80 indigeni. si che il vecchio Giardino con cui vivono in una simbiosi emozionante. delle farfalle si sia evoluto nel Parco Tropicale che è Immersi tra cinguettii e colori La parte più divertente per i bambini arriva sicuraoggi. I colibrì, provenienti dal Perù, Colombia e mente nella serra successiva. È un rincorrersi di cinEcuador, sono stati inter- guettii e colori. Diverse specie di pappagalli, quaglie nati per effettuare delle sudamericane, fenicotteri rosa, tucani dai grandi becosservazioni e studi sulla chi colorati, tortorelle e cocorite variopinte cantano e loro attività di impollina- volano liberi passandoti accanto. I più piccini hanno zione unica al mondo e anche la possibilità di tenere un tenero pappagallo in mano. fase fondamentale Ma il vero in natura. padrone di L’uccellino è incasa è sifatti unico nel suo curamente genere: grande Oliver, un massimo 21 cengrandissimo timetri, arriva fino pappagallo a 25 battiti d’ali al brasiliano secondo, e capace dai colori di volare sia in blu e giallo avanti che indiedi 10 anni tro. Questa sua che, parlotspeciale tipologia tando con la di volo, lo costrinsua voce da Meta immancabile del tour turistico di Trieste, è si- ge a nutrirsi ogni 20 minuti, tanto che il Parcartone anicuramente il famoso Castello di Miramare. Con il suo co necessita di quasi 300 banane a settimana mato, saluta panorama sul golfo e i giardini fioriti, il turista rimane per nutrirli. Ecco che all’interno delle gabbie i suoi ospiti vi è quindi una costante cura e incantato, tornando indietro nelle epodandogli l’arosservazione delle bestiole. Con che. Pochi purtroppo arrivano ad addenNon è uno zoo da rivederci. delle telecamere sono perennetrarsi all’interno dell’enorme parco che visitare, ma un vero mente controllati, e all’interno All’interno circonda il Castello. Oltre al lago dei cidel percorso gni, e alla possibilità di una sosta golosa e proprio tuffo tra la viene ricreato il passare delle ore sono presene gli agenti atmosferici. al bar tra le aiuole fiorite e curate, a dinatura da vivere a ti anche tarProseguendo il percorso, gli stanza di pochi gradini, si apre un mondiretto contatto. tarughe, teuccelli che accoglieranno il tudo lontano e magico. Stiamo parlando che di insetti, rista saranno ora davvero più del Parco Tropicale di Miramare. pipistrelli Abbandonata l’atmosfera asburgica, infatti, ci grandi: quattro passi tra due splendidi pavoni africani. si può ritrovare nel fantastico mondo della foresta dell’India, due gru africani dall’Uganda e un La visita, gigantesco pellicano femmina, pluviale. All’interche dura una non sono davvero situaziono delle Storiche ni di tutti i giorni. Anche parlare con bella mezzora abbondante, ti fa dimenticare compleSerre del castello un pappagallo che ti saluta dandoti il tamente dove sei, risucchiandoti in un mondo di cosono stati ricreati lori e suoni. benvenuto, è davvero divertente! habitat e atmosfere adatte per ospitare Ma la vera esperienza arriva nella È sicuramente un’esperienza divertentissima simpatiche specie seconda serra. Chiuse bene ed educativa per i animali d’oltre ocele tendine, per questioni di bambini e rilassanOliver, un grandissimo ano. sicurezza, ci si ritroverà vete per gli adulti. Un pappagallo brasiliano dai colori È un progetto ramente immersi all’interno modo per ricordare blu e giallo di 10 anni saluta i che nasce dalla coldella foresta sudamericana! il rispetto di un amsuoi ospiti dandogli l’arrivederci laborazione di istiSopra le nostre teste piccoli e biente che, sebbene tuzioni scientifiche coloratissimi colibrì si rincornon rientra nella e umanitarie con rono tra loro, e l’emozione è unica. nostra vita quotidiana, rischiamo di distruggere inl’intento di salvaÈ un vero e proprio percorso inte- direttamente a causa di consumi poco responsabili. guardare e conserrattivo, camLe Serre, aperte tutti vare il patrimonio m i n a n d o i giorni dalle 10.00 fino ambientale. Con lentamente ad un’ora prima della questo progetto, e parlando a chiusura del parco, sono il Parco Tropicale bassa voce per facilmente raggiungibili ha già salvato 40 non spavenanche in treno (evitando ettari di foresta e tare gli uccelli code, costosi parcheggi garantito posti di e facendosi ed inquinamento). Quelavoro continuatistrada tra le sto permetterà in oltre vo a 80 indigeni. piante rampidi ricevere pure uno Non è uno zoo canti che risconto all’entrata, e di da visitare, ma un creano fedelpoter approfittare per vero e proprio tuffo mente il loro veder da vicino la bellistra la natura da vivere a diretto contatto. habitat. sima stazione dei treni Se si arriva nel periodo giudi Miramare, interaUn itinerario vero e proprio sto, si può avere la fortuna di mente in stile asburgico, È un itinerario a quattro zone, dove ci ha accolto vedere anche qualche piccolo che si trova a pochi passi Vanessa Granja, una delle collaboratrici del parco, che appena nato e l’immaginaziodall’entrata del parco. con la sua simpatia e professionalità ci ha guidati a ne non basta per descrivere Per l’estate, in periodo conoscere meglio delle specie una creatura che nasce da un di vacanza e per i turisti ovetto grande quanto una caanimali davvero particolari. in arrivo, è sicuramente Il colibrì è Nella prima serra, sono ramella “tic-tac”. una tappa unica e divercapace di Nell’area successiva è ospipresenti diverse specie di colitente da non poter pervolare sia in uccellino, brì. Il minuscolo è tata una vera e propria colodere. Per poter viaggiare avanti che in realtà il vero grande prota- nia di Formiche Coltivatrici in terre esotiche anche indietro gonista del parco. Tutto infatti del Messico. da casa, e per entrare Queste, in continuo lavonasce dalla collaborazione tra veramente in realtà fiail Ministero dell’Agricoltura peruviano e l’INRENA ro, si prodigano nello spobesche e avventurose (Istituto Nazionale per le Risorse Naturali) che, attra- stamento di fogliame per la senza aver bisogno di verso una collaborazione, decide di affidare delle rare nutrizione del fungo, che soocchialini 3D. specie di colibrì al Governo Italiano. Questo ha fatto pravvive da ben 25mila anni, Sonia Ravanello il tuono q 15 ANIMALI Sabato, 17 luglio 2010 LA LAV CHIEDE INTERVENTO A CAPITANERIE DI PORTO E SINDACI Animali vittime silenziose sulle spiagge delle vacanze Con il popolamento delle spiagge per le vacanze non è raro assistere a spiacevoli episodi di maltrattamento ai danni di granchi, pesci, stelle e cavallucci marini, meduse e, più in generale, di tutta la fauna marina da parte di adulti e bambini. Dal semplice prelievo degli animali in questione dal loro ambiente naturale per trasferirli nei secchielli o sulla sabbia bollente, ad episodi ben più gravi quali la mutilazione, la menomazione degli arti, se presenti, all’uccisione o all’utilizzo come improbabili souvenir. Per informare i bagnanti che maltrattare ed uccidere gli animali (a qualunque specie appartengano) è non solo un atto ingiusto e riprovevole ma anche un reato penalmente perseguibile, l’Ufficio legale della LAV ha inviato una istanza alle Capitanerie di Porto e ai Sindaci dei Comuni costieri. «Chi maltratta un animale, ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale, rischia da tre mesi a un anno di reclusione o la multa da 3000 a 15000 euro, con aumento della metà in caso di morte – commenta l’avvocato Carla Campanaro, dell’Ufficio legale della LAV – tale articolo, come confermato da recenti sentenze della Corte di Cassazione, non si riferisce alle sole lesioni fisiche, ma è riconducibile anche a sofferenze di carattere ambientale, comportamentale, etologico o logistico, comunque capaci di produrre sofferenza agli animali in quanto esseri senzienti». «È facilmente intuibile come prelevare dal loro habitat naturale animali e riporli, anche temporaneamente, in secchielli o simili, luoghi del tutto sconosciuti agli animali in questione ed inadeguati alle loro caratteristiche etologiche, sia per gli stessi fonte di grande stress, e causa di sofferenze, penalmente rilevanti» prosegue l’avvocato Campanaro. «Permettere tali atti, soprattutto a soggetti in età infantile o davanti ad essi, non è solamente diseducativo ma compromette fortemente il rapporto che i minori potrebbero instaurare nella loro vita con il mondo animale, e più in generale con gli altri essere umani – aggiunge Ilaria Marucelli, responsabile Educazione della LAV - trattare qualsiasi animale, anche il più piccolo, come se fosse un giocattolo o una cosa, non considerando il fatto che sia anch’esso un essere senziente e quindi in grado di provare dolore e sofferenza, non educa alla sensibilità ed al rispetto verso gli altri». C.S. Sembra incredibile ma l’amministrazione comunale continua a tacere anche su questa delicata questione Chiusura del Gilros: ulteriori grossi disagi per i proprietari di cani ed i volontari Con l’arrivo della stagione estiva si fanno sempre più pressanti i disagi causati alla cittadinanza dal sequestro cautelare della pensione per cani Gilros. La provincia di Trieste si trova infatti provvista di una struttura adatta ad accogliere i cani di proprietà. Sono molteplici i motivi che inducono un proprietario a portare il cane presso una pensione: dalla semplice vacanza a brevi trasferimenti per lavoro, dai problemi di salute ai veri e propri ricoveri ospedalieri, dalla perdita della casa a separazioni coniugali... Sembra impossibile, ma nella Trieste zoofila capoluogo di regione dove si contano circa 15.000 cani di proprietà registrati presso l’anagrafe canina, non c’ è un posto dove poter lasciare per alcuni giorni il proprio amico a 4 zampe. La situazione è pesante anche perché nei comuni limitrofi non ci sono strutture capaci di far fronte alla grande richiesta di ricovero che arriva da parte dei cittadini. Il Gilros ospitava talvolta anche cani rinunciati dai proprietari che non intendendo abbandonare l’animale definitivamente al canile, preferivano pagare la pensione in attesa di trovare una nuova famiglia alla bestiola tramite volontari dell’associazione il Capofonte. Sembra incredibile ma l’amministrazione comunale no- Ayman: trovato legato ad un cancello sotto il sole cocente senza nemmeno una ciotola d’acqua, è un cucciolotto dagli occhi languidi di taglia media esuberante e vivace come tutti i cuccioli. Gode di ottima salute, è buono con i bambini, i gatti e gli altri cani. È stato preso in affido temporaneo da una volontaria dell’associazione il Capofonte per evitare il suo trasferimento nel mega canile friulano convenzionato con il comune di Trieste. Attende ora una persona giovane con cui condividere le gioie della vita. nostante le circa 10.000 firme consegnate nei primi di luglio, continua a tacere anche su questa delicata questione che coinvolge un gran numero di elettori. Chissà se il furbetto di turno avrà il coraggio di ricandidarsi alle prossime elezioni spacciandosi per un amico degli animali...allora ci ricorderemo degli enormi disagi, delle difficoltà materiali e di tutto quello che non è stato fatto nonostante le promesse ed i fondi erogati. A causa delle ingenti spese sostenute per aiutare i cani abbandonati l’associazione il Capofonte chiede l’aiuto dei cittadini per poter continuare a svolgere l’attività: c/c postale n. 94147162 causale: cani Per tutti gli appelli chiamare 040 571623 o scrivere a [email protected] Per vedere altri cani da adottare: www.ilcapofonte.it Puffy: simpatico incrocio di pastore tedesco dal carattere socievole ed allegro, amava correre nei prati e giocare con la sua inseparabile palla; lasciato senza cibo dai proprietari che si erano assentati dal casolare di campagna per alcuni giorni, Puffy ha provveduto a riempirsi lo stomaco con alcune gallinelle nel pollaio. Questo atto, per noi del tutto normale, determinato esclusivamente dalla fame, non è piaciuto ai proprietari che l’hanno portato al canile dove si trova tutt’ora in attesa di qualcuno disposto a dargli un po’ d’affetto e a giocare con lui. Zen: la disperazione di questo meraviglioso animale traspare dallo sguardo intenso e bonario. Dopo aver condiviso otto anni con la sua amata proprietaria si è ritrovato da solo dietro le sbarre del canile, alla solitudine ed alla sofferenza per il distacco della famiglia si è aggiunta l’angoscia terribile dell’attesa. Come un detenuto rinchiuso senza sapere quale sia la sua colpa, così il povero Zen si è ritrovato privato della libertà senza capire cosa fosse accaduto. Preso in affido dall’associazione il Capofonte spera con la sua triste storia di destare l’attenzione e di trovare una nuova famiglia e un po’ di affetto. Per lui è possibile anche l’adozione a distanza. Altea: stupendo e giovane esemplare di Dogo argentino femmina di un anno e mezzo, sana, sterilizzata con microchip e vaccinazioni in regola. È un cane dal carattere forte non compatibile con gatti, cagnolini o altre femmine, adatta soltanto a persone esperte e conoscitori della razza. 16 q il tuono PUBBLICITà Sabato, 17 luglio 2010 TRIESTE che lavora Le musiche e i canti della tradizione e della storia di Trieste 1 - Pot-pourri Andemo a Servola - La società dei celibi Ti col mus, mi col tran - La marcia dei porchi 2 - Pot-pourri De Trieste fin a Zara Se le guardie no vol che cantemo Le galine tute mate 3 - Pot-pourri In zavate, capel de paia - Ciribiribin La mula rossa Come la marcia ben La banda la vien - Molighe ‘l fil, che ‘l svoli 4 - El tran de Opcina 5 - Teresa 6 - No go le ciave del porton 7 - Sangue triestin 8 - Pot-pourri Ragazze pute - No go le ciave del porton Sior Popel - Chi xe colpa del mio mal? Gobo, sentite! Demoghèla - In mezo al mare - Essa mi pare luna testa imbecile Dove xe la mia Rosina? Voio far la sessolota - Ciribiribin La ga i cavei taiadi a la rotonda - Si, si, Trieste Comare, che bora - Viva San Giusto 9 - Viva Trieste - 10 - Trieste nova 11 - Blangèmose a la Colonia americana 12 - Per aspera ad astra - 13 - Alte Kameraden 14 - Inno austriaco VOSE DE TRIESTE AUSTRIACA Voci e suoni degli inizi del secolo 1 - Salata bionda e riza 2 - Canti delle limonere e delle sessolote 3 - Canti dei richiamati 4 - Canti dei marittimi 5 - Canti delle sessolote 6 - Canti dei braccianti 7 - Noi siamo i tre re 8 - Augurio di Francesco Giuseppe al “Fondo austriaco per vedove ed orfani di militari” 9 - Canti delle reclute 10 - Blangèmose a la “Colonia Americana” 11 - La Bora 12 - La mia mula 13 - Me devo maridar 14 - Canti dei pescatori 15 - De soto de la flaida 16 - La nuova Bora 17 - La pastorella 18 - Cambio della guardia 1 - Spaun-Marsch (Gustav Schmidt) 2 - Tegetthoff-Marsch (Anton Rosenkranz) 3 - Marine-Marsch (Emil Stole) 4 - Ein Hoch der Kriegsmarine! (Josef Peitler) 6 - Admiral Bourguignon-Marsch (Julius Fucik) 7 - Unter der Admiralsflagge-Marsch (Julius Fucik) 8 - Tegetthoff-Siegesmarsch (Heinrich Piringer) 9 - Novara-Marsch (Josef Rudolf Sawerthal) 10 - Sterneck-Marsch (Alois Rotter) 11 - Tegetthoff-Marsch (Kaspar Modelak) 12 - Admiral-Marsch (Emil Kalinka) 13 - Österreichischer Flottenvereins-Marsch (Franz Jaksch) 14 - Lovčen-Marsch (Anton Mader) COMPLESSO BANDISTICO DELL’ORATORIO SALESIANO DI TRIESTE Die Musikkapelle des Salesianer Oratoriums (Triest) 1 - Ricordo di Trieste 2 - Habt Acht Marsch 3 - Inno - Marcia del Reggimento di Fanteria n. 97 4 - Wien bleibt Wien 5 - Souvenir di Trieste 6 - Mahoritsch Defillier Marsch 7 - Viva Trieste! 8 - Achilles 9 - La Bora 10 - Kober Marsch 11 - Die Neue Bora 12 - Banfield Marsch 13 - Bianca e rossa la nostra bandiera Questi e tanti altri prodotti audiovisivi della storia e della tradizione triestina da: RECORD - Via A. Diaz, 19 - Tel. 040.304.669 TRIESTE che lavora Premiata Pasticceria Premiata Pasticceria Nel pieno rispetto delle più antiche tradizioni triestine Trieste - Via A. Diaz, 11 - Tel. 040.301530 www.pasticceriapenso.com La pasticceria nasce nel 1918 ad opera di Narciso Penso, pasticcere formatosi a Klagenfurt e Vienna. Nel 1963 Italo Stoppar comincia a lavorare per il signor Penso e con passione impara l’arte della pasticceria. Nel 1973 ne diviene il titolare e successivamente passa il testimone ai figli Lorenzo e Antonello, cresciuti nella bottega. Ricette, tradizioni e metodi di lavoro sono gli stessi dal 1918. L’attività è una tipica pasticceria mitteleuropea, specializzata in dolci tipici triestini ed austriaci. Una famosa produzione della pasticceria Penso è la loro Sacher Torte che ha ottenuto numerosi riconoscimenti dai maestri pasticceri viennesi. Sabato, 17 luglio 2010 PUBBLICITà il tuono q 17 TRIESTE che lavora I bambini, incurvati per ore su una sedia tradizionale, fissa e quindi sbagliata, prima o poi sentono il bisogno di stirarsi. Non solo per loro è fondamentale muoversi, ma fa bene anche alla schiena. Infatti è proprio dai 6 ai 12 anni che la spina dorsale assume la conformazione definitiva, e una posizione sbagliata a lungo può creare conseguenze poi difficili da superare. è perciò importante che fin dai primi anni i bambini usino una seduta ergonomica corretta. La seduta attiva Variable Balans®, ad esempio. Semplice, con la base basculante, leggermente inclinata e con l’appoggio per le ginocchia. In poche parole, una seduta che asseconda i movimenti della schiena, proprio quando è più necessario. Così i bambini, invece di stancarsi, saranno più ativi e liberi di muoversi in modo naturale. Prova una Variér, vedrai come cambia. nat spaziocorti Trieste, via Corti 2 (vicino a Piazza Venezia) tel. 040 9990006 orario: da martedì a sabato 10-13 e 15.30-19.30 fuori orario su appuntamento [email protected] - www.natdesign.it S E D UTE ATTI V E I prodotti Variér sono raccomandati dalle maggiori associazioni chiropratiche e fisioterapiche italiane. 18 q il tuono CULTURA Sabato, 17 luglio 2010 Déjà vu: la fantastica realtà di Swift L’espressione francese “déjà vu” significa “già visto” ed è usata in neuropsichiatria per definire una particolare sensazione illusoria riscontrata principalmente in epilettici o isterici. Con penna appuntita di recente, per capirci, ab- sudditi, i quali possono coe mano leggera Jonathan biamo preso a chiamare municare con le alte sfere tramite messaggi appesi Swift (1667-1745) dette “casta”. alle stampe nel 1726 il suo L’avventuroso medico a funicelle appositamente Gulliver’s Travels. Osser- rimane senza parole quan- calate dai bordi dell’isola vatore arguto per natura do compare a mezz’aria viaggiante. Nulla di più e polemico per carattere l’isola circolare di Laputa lontano dalla partecipascrisse libri e libelli con che rivela contenere tutto zione alle necessità della popolazione, metal’intento di fustigare forica lontananza le cattive abitudini espressa non solo da del suo tempo, riun governo volante dicolizzando protama ancor più dalle gonisti, comprimari singolari attitudini e comparse della dei suoi partecipansocietà inglese del ti. periodo detto “augusteo”. Il fantasioso I Assorti nello stuviaggi di Gulliver, dio di teorie astratte ad uso di adulti smamatematiche e muliziati, passa, ancora sicali disprezzano oggi, per un testo quanto si discosti da adatto a un pubblico questo ristretto aminfantile, non si sa bito; la concentraziose con intento edune è tale che anche cativo o intimidatoper dialogare hanno rio, soprattutto nelbisogno di servitori la versione ridotta che interrompano comprendente nani momentaneamente (Lilliput) e giganti Franz Borghese (1941-2005) - Funambolo le loro perpetue me(Brobdingnag). L’alditazioni toccandoli lusione a tangibili variazio- il gruppo dirigente del Pa- con una sorta di palloncini quantitative di grandez- ese di Balnibarbi, re in te- no. Il disastro sulla terraze (morali), si trasforma, sta. Peculiare la sua possi- ferma è totale. La capitale nel terzo episodio, in espli- bilità di spostarsi in lungo Lagado ha case sbilenche cito atto d’accusa alla clas- e in largo sopra il territorio perché la geometria applise governativa, quella che continentale dove vivono i cata non viene considera- ta degna d’attenzione; gli Il reparto di scienze po- partito di opposte fazioni abiti sono malfatti a causa litiche riserva, al visitatore, per consentire lo scambio della poca sensibilità dei curiose sorprese. Da una di opinioni e comprendere sarti per le misure. parte scienziati considerati meglio le ragioni dell’altro. Nel bislacco Paese di Un’istituzione bene- folli in base alle proposte merita sembra essere la di eleggere rappresentan- Balnibarbi non tutto però Grande Accademia desti- ti in funzione della loro è da buttare: una piccola nata a produrre le necessa- competenza, saggezza ed parte della popolazione sfirie innovazioni. Anche qui onestà, virtù necessarie dando il malcelato disprezperò stupidità fa rima con al buon andamento della zo degli “accademici” e inservibilità dando il via a pubblica amministrazione; onnipresenti ostacoli buroprogetti quali estrarre rag- dall’altra, degni di mag- cratici segue solo buonsenso e risultagi solari dai ti pratici. I cetrioli, far L’essere umano sarebbe felice se tutto l’ingegno pur brillantornare cibo che gli uomini pongono nel riparare le loro idiozie, ti risultati gli escrelo impiegassero nel non farle. - G.B. Shaw del loro lamenti, utilizvoro, terre zare il ghiacrigogliose, cio come polvere da sparo, edificare giore attenzione e credito, pascoli fiorenti, cospicui case cominciando dal tet- vengono esaltati i metodi profitti e prosperità geneto, affidare a ciechi nati la per curare le storture esi- ralizzata non convincono, mescolanza dei colori av- stenti. Un medico propo- anzi indispettiscono i tevalendosi di tatto e gusto, ne di pensare il corpo go- orici del benessere conservirsi di ragni al posto vernativo come un corpo cettuale, incessantemente dei bachi da seta per fab- umano e quindi curarlo alla ricerca di cervellotici bricare tele colorate, am- come tale. Il suo compito quanto costosi, nonché falmorbidire pezzi di marmo è assistere alle sedute par- limentari, esperimenti. L’analisi umoristica per al fine di farne puntaspil- lamentari per valutare le li. Una pratica invenzione varie inettitudini, chiara fotografare una situazione per apprendere la mate- manifestazione di altret- tragica, ma non seria, sugmatica, sicuramente gra- tanti disordini fisiologici: gerisce qualche affinità con dita agli studenti, consiste biliosi, aggressivi, apatici, i tempi attuali tanto da far nell’ingerire un’ostia su lunatici dovranno assume- dire, “l’ho già visto”. Chi cui siano stati scritti pro- re, a seconda dei casi pur- dovesse leggere sui quoblema e soluzione. Inutile ganti, emetici, calmanti e tidiani cronache amminidire l’assenza assoluta di quant’altro possa servire a strative che gli riportano qualsivoglia risultato, in- ridimensionare le anoma- alla mente le avventure bisuccesso che non scorag- lie. Più radicale l’opzione slacche di letture giovanili, gia lo studioso teso capar- chirurgica che prevede di stia pur tranquillo non è biamente a perseguire il scambiare la metà poste- una patologia neurologica! Nicola Napoli suo scopo. riore del cervello dei capi- Edizione 2010 del Premio Luchetta Alfredo Macchi, Viviana Mazza, Roberto Carulli, Nina Lakhani, Armando Dadi e Dorothee Ollieric i vincitori Mercoledì 21 luglio 2010, alle 21:30, in piazza Unità d’Italia, ci terrà l’edizione 2010 della serata televisiva I nostri angeli. Nell’attesa dell’evento sono stati annunciati i vincitori del Premio Luchetta 2010 PREMIO MARCO LUCHETTA Sezione TV per i servizi giornalistici trasmessi su un’emittente europea ALFREDO MACCHI - Rete4 Per il servizio Piccoli Schiavi, andato in onda su Password, il mondo in casa, che dall’India ha inviato una corrispondenza sui bambini abbandonati per strada o impegnati come schiavi nelle fabbriche di riso o di mattoni. PREMIO MARCO LUCHETTA Sezione quotidiani e periodiciper gli articoli pubblicati su quotidiani e periodici nazionali. VIVIANA MAZZA - Corriere della Sera Per l’articolo Delara, la ragazzina-pittrice che l’Iran manda al patibolo, pubblicato sul Corriere della Sera, che ha raccontato la storia di una ragazza iraniana impiccata per essersi assunta la colpa di un omicidio compiuto invece dal suo fidanzato. PREMIO ALESSANDRO OTA per le migliori immagini relative ad un servizio giornalistico trasmesso da un’emittente nazionale. ROBERTO CARULLI - RaiSport Per Angola 2010: un calcio al passato trasmesso da TG1/TV7, TG2 Dossier, TG3 Agenda del Mondo, che alla vigilia dei mondiali ha raccontato l’effetto liberatorio che tra i giovani africani ha il gioco del calcio. PREMIO DARIO D’ANGELO per il miglior articolo pubblicato su un quotidiano o un periodico europeo non italiano NINA LAKHANI – The Independent on Sunday Per Quaranta milioni di bambini che semplicemente non esistevano (The 40 million children who just didn’t exist) pubblicato su The Independent on Sunday che ha portato alla luce un problema sconosciuto: 40 milioni di bambini che ufficialmente non esistevano e che una campagna per il censimento delle nascite sta cercando di individuare e riportare alla vita normale in 32 paesi del mondo. PREMIO MIRAN HROVATIN Per la miglior fotografia pubblicata su un periodico o quotidiano. ARMANDO DADI - Freelance Per Nonno consola i nipoti per l’immagine pubblicata dal Corriere della Sera raffigurante un nonno che tra le macerie del terremoto dell’Aquila consola due bambini. PREMIO SPECIALE MARCO LUCHETTA Per il miglior servizio televisivo europeo sulla tragedia che ha colpito Haiti. DOROTHEE OLLIERIC – France 2 Per il servizio Les enfants esclaves en Haiti, andato in onda su France 2, che ha raccontato le storie dei 300,000 bambini schiavi nell’Haiti del dopo terremoto. ciesse Un ricordo di Giorgio Alpi, padre di Ilaria Giorgio Alpi è morto nel pomeriggio di domenica 11 luglio. Giorgio Alpi, il papà di Ilaria inviata del Tg3, assassinata a Mogadiscio insieme a Miran Hrovatin il 20 marzo 1994. Lo abbiamo conosciuto per la tragedia che aveva colpito “a morte” lui e Luciana, la mamma di Ilaria, più di 16 anni fa: troppi senza giustizia e senza verità. A Riccione, durante il sedicesimo premio intitolato a Ilaria, abbiamo sentito la mancanza di Giorgio e di Luciana: non erano con noi, Giorgio stava già male, da molto tempo non poteva attivamente seguire tutte le iniziative che ricordavano sua figlia; e Luciana stava con lui, il loro legame era fortissimo, intenso e lei non lo lasciava mai. Un padre, una madre che non si sono abbandonati al dolore ma che hanno lottato e lottano per sapere chi ha “commissionato” l’esecuzione di Ilaria e di Miran: sono diventati un simbolo di impegno civile, un esempio per tutti. Giorgio era un medico di talento, sempre disponibile ad aiutare, prendersi cura di chi aveva bisogno: anche dopo che aveva lasciato la professione con una rara capacità di relazione umana. Diceva sempre che «c’è un filo rosso che lega e percorre le stragi di questo paese e il duplice assassinio di Mogadiscio», che giustizia e verità sono un diritto per chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità pubbliche. Diceva anche «non ho tanto tempo, gli anni passano.....» In nome suo, nel giorno della sua morte vogliamo rilanciare l’appello Verità e Giustizia: ci sembra un modo concreto e visibile per rendere significativo il dolore per la sua perdita e l’impegno a portare avanti la sua battaglia insieme a Luciana alla quale ci stringiamo in un abbraccio stretto stretto. Mariangela Gritta Grainer - Portavoce dell’associazione Ilaria Alpi il tuono q 19 CULTURA Sabato, 17 luglio 2010 si potrà scegliere tra Corsi di doppiaggio, di public speaking, di recitazione davanti alla telecamera, di speaker radiofonico e di dizione Comunicare con la Bussola dell’attore Sorge a Trieste una nuova realtà che mira ad arricchire le qualità artistiche di giovani e non solo, per imparare a sfruttarle un domani. Molti aspiranti artisti, negli anni passati, pur di trovare risposta ad alcune necessità e realizzare i propri sogni, si sono dovuti spostare verso la capitale indiscussa della comunicazione, Roma. Ora con il progetto La Bussola dell’attore emerge in città una scuola che cercherà di offrire una soluzione per ridurre tempi e costi e soprattutto per poter sentirsi protagonisti della comunicazione, pur restando Francesco Gusmitta vicino a casa. Francesco Gusmitta, presidente e direttore artistico de La Bussola dell’attore, spiegando il suo progetto commenta: «Alcuni di noi, artisti del nord est, lavorando per molti anni tra Roma e Milano, abbiamo creato una solida rete di amicizie con i più grandi doppiatori e attori italiani e abbiamo l’intenzione di fruttare questa opportunità e le nostre esperienze realizzando questa iniziativa». Questo progetto, un vero ponte virtuale fra Roma e Trieste, propone numerosi corsi indirizzati non solo ad aspiranti doppiatori, attori e speaker ma anche a coloro che subiscono il fascino di questo “mondo”. Tra i corsi spicca il doppiaggio, articolato in tre fasi, ognuna delle quali implica un esame finale propedeutico alla fase successiva. Ogni fase è caratterizzata da 16 incontri con frequenza bisettimanale della durata di due ore e mezza ciascuna. La prima fase impartisce le basi del mestiere con materie quali dizione, logopedia, psicotec- niche e intonazione della voce. Nella seconda fase verranno approfondite le materie studiate, aggiungendo lo studio del microfono, lo studio del doppiaggio e del sync. Nella terza e ultima fase si entrerà in profondità nello studio del doppiaggio con la presenza e la partecipazione a veri “turni”. Questa fase prevede anche il rilascio dell’attestato. Un altro corso è il public speaking , importante perché oggi esprimersi bene in pubblico è diventato un requisito obbligatorio. Questo corso è indirizzato a tutti coloro che fanno della comunicazione il proprio strumento di lavoro: manager, rappresentanti, docenti, studenti o semplicemente a coloro che hanno bisogno di acquisire sicurezza nei rapporti con gli altri. Recitazione davanti alla telecamera è il terzo corso proposto, rivolto alle persone che per lavoro, attori, conduttori e giornalisti televisivi, vivono davanti alla telecamera. Il lavoro affrontato sarà complesso, le lezioni si avvarranno dell’uso della telecamera proprio per abituarsi a vedersi e rivedersi. Il corso di speaker radiofonico, oggi che la radio sta tornando alla ribalta, è necessario e importante per insegnare Per maggiori informazioni: [email protected] www.labussoladellattore.it Telefonicamente: 3395840041 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00). Via fax al numero : 39 1782767616 allo speaker a creare un vero e proprio rapporto sintonizzando il battito del proprio cuore a quello di chi ci ascolta. Infine c’è la dizione, non un vero corso, più una sfida (infatti dura solo un mese) rivolta a coloro che avessero l’intenzione di fare un lavoro su se stessi, togliere i difetti di pronuncia, sapere leggere un testo, scoprire che le vocali non sono cinque, ma magicamente sette. Le location dei corsi saranno Radio Punto Zero, per il corso radiofonico e per il doppiaggio lo studio Imagex. Le altre cambieranno a seconda del periodo in cui verranno attuati i corsi. Lo staff sarà formato da un cuore centrale in grado di coordinare l’attività del corpo docente in modo da poter permettere a tutti gli iscritti di essere seguiti passo dopo passo. Si tratta di un progetto ricco di iniziative che apre le porte dello spettacolo a giovani aspiranti artisti; una scuola che offre una vasta gamma di insegnanti e mentori, nomi importanti quali Franco Zucca, Diego Reggente, Paola Bonesi, Ivano Spano, Stefano Pancaldi, Alessandro Croci e lo stesso Francesco Gusmitta, che accompagneranno lo studio e seguiranno attivamente gli iscritti. Vale la pena provare ad immergersi nel favoloso mondo de La Bussola dell’attore. Claudia Bolboceanu L’Associazione Noumeno a Trieste Una proposta pratica di conoscenza tra Oriente e Occidente attraverso Noumeno Associazione si occupa di pratiche filosofiche come metodo di attività intellettuale, situandole nei contesti di scuola, educazione, formazione, lavoro, tempo libero, realizzazione del sé, dilemma e dubbi esistenziali. Il concetto di “noumeno” è poco conosciuto, ma ha attraversato la storia della filosofia tra Oriente e Occidente. “Noumeno” è ciò che viene pensato, ciò che si capisce con il ragionamento, ciò che si contrappone al concetto di “fenomeno”. Per Kant il noumeno è la cosa in sé Ding an sich, la realtà inconoscibile ed indescrivibile, mentre nella filosofia vedica Orientale le diverse interpretazioni filosofiche su tale concetto si chiariscono in un contesto più ampio di conoscenza pratica Ora ti rivelerò in modo completo questa conoscenza del fenomeno e del noumeno, al di là della quale nient’altro ti resta da conoscere (Bhagavad-gita 7.2) Per spiegare meglio cosa significa conoscenza possiamo senza dubbio affermare che una “conoscenza completa include la conoscenza del mondo fenomenico, quella del mondo spirituale e dell’origine di entrambe (Sw.Prabhupada)”. L’Ass.Noumeno svolge da anni intensa attività a livello regionale e nazionale, con progetti e servizi offerti da esperti del settore, rivolgendosi a scuole, enti pubblici o privati e anche singole persone: LE PLEIADI – caffè filosofici ORFEO – newsletter e blog ASTROLABIO - servizi e consulenze (vastu, jyotish e counselling filosofico) KARMA – viaggi filosofici IPAZIA – concorso di scrittura al femminile AGORA – stage studenti YAMUNA – laboratori di conoscenza del sé sulla filosofia Occidentale e Indovedica MADHU – apicoltura Nell’ultimo anno 2009-2010 sono stati realizzati alcuni workshop di cucina vegetariana-naturale e ayurvedica con cuochi internazionali; laboratori su testi vedici; seminari di biblioterapia (con lettura sui testi scelti di “Pinocchio”, “Narciso e Boccadoro”, “Le vie dei canti” e “Oral”); conferenze filosofiche a tema (F.Schiller, Gandhi ecc...) assieme all’Associazione Nazionale di Pratiche Filosofiche. Tra i Viaggi Filosofici, aperti anche a disabili e famiglie, ricordiamo tra gli altri quelli effettuati nella più vicina città di Sezana (visita guidata all’orto botanico, apicultura e degustazione di miele del Carso, tour alle grotte di S.Canzian) e quella dal Parco del Gambero (fiumi sotterranei e anfratti) alla capitale slovena, con successiva visita al centro vedico e cena vegetariana. È stato realizzato inoltre un miniciclo di film dal titolo “Tra Oriente e Occidente: cinema e filosofia” in collaborazione con il Circolo Charlie Chaplin di Trieste in cui sono stai proiettati “Blaise Pascal” di Roberto Rossellini e il recente documentario “The lost village”, che parla della scomparsa delle aree rurali in tutto il mondo. Nell’ambito delle attività formative l’Ass.Noumeno propone un corso annuale di pratiche filosofiche con l’OPEN UNIVERSITY al quale segue uno stage internazionale sulla Storia della Filosofia Occidentale e la Filosofia Indovedica. Ci sono poi dei corsi liberi di counselling filosofico, alimentazione vegetariana e conoscenza dell’Unione europea e dei corsi online, su comunicazione etica e conoscenza del sé. Oltre alle attività sopra elencate si effettuano incontri a Trieste per simpatizzanti e soci sul metodo filosofico, il coaching, l’accompagnamento ai morenti, il concetto di cura e il lavoro sul sé. Attualmente l’Associazione sta predisponendo l’avvio a progetti transfrontalieri per una festa dei popoli e attività di animazione culturale con feste nei rioni. Per informazioni e partecipazioni potete visitare il nostro blog e scrivere a [email protected] o telefonare al cell.3939404598 Nuria Kanzian 20 q il tuono ESCURSIONI E VIAGGI Sabato, 17 luglio 2010 la storia di uno dei più famosi ed affascinanti monumenti di trieste Il Faro della Vittoria l Faro della Vittoria, imponente monumento commemorativo, si erge sul colle di Gretta ed è dedicato ai marinai Caduti nella Prima Guerra Mondiale, così come testimoniato dalla iscrizione posta alla sua base: «SPLENDI E RICORDA I CADVTI SVL MARE (MCMXV – MCMXVIII)». Costruito tra il 15 gennaio 1923 ed il 24 maggio 1927 ad opera dell’architetto triestino Arduino Berlam e dello scultore Giovanni Mayer, il faro si erge sopra quello che un tempo era il torrione principale del forte Kressich, simbolo dell’architettura militare risalente all’impero Austro – Ungarico. Il progetto iniziale prevedeva il suo collocamento a Punta Salvore in onore di Nazario Sauro, solo suc- Il faro è composto da un ampio basamento in cemento armato, che ingloba il bastione austriaco, ed è rivestito nella sua parte esterna con blocchi in pietra provenienti dall’Istria (pietra di Orsera) e dal Carso (pietra di Gabrie). Al di sotto del basamento troviamo tuttora visibili conservate in ottimo stato le strutture del forte, coperte all’ altezza di circa cinque metri dal pavimento da una piattaforma sempre in cemento armato che è la base della struttura dove poggia il faro. Sopra la colonna troviamo un “capitello” che sostiene la “coffa”, così definito l’albero della nave, in cui è inserita la gabbia composta da bronzo e metalli della lanterna, coperta da una cupola in bronzo ornata a squame. Opere del Mayer sono l’apice della cupola dove troviamo l’ar- cessivamente la scelta si spostò sul sito dove ora è collocato, per una doppia esigenza: la prima era quella di dare un nuovo faro al capoluogo giuliano, visto che la vecchia Lanterna era ormai troppo piccola per le esigenze della città. La seconda, più simbolica, rappresentava la conquista di Trieste da parte dell’Italia alla fine del primo conflitto mondiale. dita statua in rame della Vittoria, e la figura del Marinaio Ignoto (alta 8,60 metri) realizzata con la pietra di Orsera. Al di sotto di quest’ultima statua è affissa l’ancora del cacciatorpediniere Audace (prima nave che entrò nel porto di Trieste il 3 novembre, segnando il passaggio della città all’Italia). La torre costituisce il corpo centrale del faro ed è composta anch’essa in cemento armato e rivestita di pietra bianca d’Orsera, raggiunge l’apice grazie ad un allargamento a forma di capitello che sostiene il ballatoio con il parapetto, dove al di sopra è collocata la lanterna. Posta ad un’altezza di 130 metri sul livello del mare, ha una capacità illuminante dell’intensità media pari a 1.250.000 candele, con una portata che può raggiungere le 35 miglia nautiche. I lavori durarono oltre 4 anni e le fasi iniziali furono non certo semplici, tanto che il Berlam rinunciò al proprio compenso previsto per il progetto e anzi versò un proprio contributo personale in favore del Comitato del Faro. I lavori per la costruzione furono finanziati da sottoscrizioni private, banche, importanti autorità nazionali e locali di un certo rilievo dell’epoca, oltre ad una discreta somma versata da emigrati triestini residenti nel nord America. Il Faro della Vittoria è visitabile nei seguenti orari: dal 1 aprile al 30 settembre dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 18.00, tutti i giorni eccetto mercoledì. Dal 1 ottobre al 31 marzo, invece, gli orari sono: dalle 10.00 alle 15.00 solamente la domenica ed i giorni festivi. L’ingresso è gratuito e, per raggiungerlo, è possibile usare i bus 42, 44 e 46 in partenza da piazza Oberdan. Il Faro della Vittoria, il cui appalto fu affidato al Consorzio tra Cooperative di Ex Combattenti, fu inaugurato alla presenza di Re Vittorio Emanuele III il 24 maggio 1927 il quale simbolicamente accese il faro per la prima volta, salutato da un tripudio entusiasmante di folla e accompagnato dal suono delle sirene di tutte le imbarcazioni presenti nello specchio di mare sottostante Denis Locoselli Il Faro della Vittoria a Trieste è testimone anche delle evoluzioni della storia e di una straordinaria vicenda di dedizione professionale al lavoro. Era stato già progettato infatti in quella posizione dalle autorità austriache come nuovo faro per il porto di Trieste, ma la guerra bloccò il progetto assieme al porto, ed il faro finì per divenire simbolo dell’Italia mussoliana, riflessa anche nelle fattezze del volto della statua del Marinaio. La scritta dedicatoria commemora però giustamente tutti i marinai caduti, senza distinzione tra quelli della flotta italiana e quelli dell’austriaca nella quale avevano militato in quella guerra quasi tutti quelli di Trieste e del Litorale, ed onora anche tutti quelli dei conflitti successivi. Anni addietro si presentò inoltre alla porta del faro un anziano signore con una grossa cassetta d’attrezzi. Era l’apprendista dell’officina, non più esistente, che aveva costruito la statua della Nike con le ali che per poter resistere alla bora avevano un sistema speciale di tiranti flessori che doveva essere revisionato ogni settant’anni. Lui aveva ereditato personalmente quell’impegno, presentandosi puntuale all’ora precisa del giorno fissato nel 1927, quando nessuno più sapeva nemmeno della necessità di quell’intervento. p.g.p. Unire viaggi e cultura con l’associazione Panta Rhei costa istriana con pranzo a bordo mentre per il 29 agosto è in programma un’ escursione nella vicina Illegio per la visita della mostra Angeli, volti dell’invisibile, una splendida esposizione a tema che presenta, fra le altre, opere di Botticelli, Lippi, il Ghirlandaio, Correggio, Gentileschi, Veronese, Rubens, Bernini, Tiepolo. Per il 5 settembre l’associazione Panta Rehi organizza invece Orazio Gentileschi, Il sacrificio d’Isacco in mostra a Ilegio L’associazione Panta rhei nell’ambito delle attività culturali organizza una serie di viaggi. Il prossimo 1° agosto una gita a Villa Manin per visitare la mostra I Basaldella che si prefigge di fare sintesi di tre personalità tanto autore- volmente e diversamente complesse presentandole attraverso circa centosettanta opere dalle più note a quelle sino ad oggi mai esposte al pubblico e di notevole interesse. Il giorno 15 agosto, invece, sarà la volta di una minicrociera lungo la un’escursione nella vicina Carinzia per la visita di Tscheppaschlucht, Maria Wörth e Klagenfurt, tre località dove bellezze naturali e aspetto romantico si combinano in perfetta armonia. Per ulteriori informazioni telefonare al 040 632420 oppure al 335 6654597, visitare il sito internet www.ascutpantarhei.org o scrivere all’e-mail [email protected]. Giambattista Tieplo, Abramo e i tre angeli in mostra a Ilegio Nei primi giorni del 1999 è nata l’ Associazione Panta rhei che si inserisce nel panorama dei sodalizi no-profit, in verità già abbastanza ricco, con le seguenti finalità: - promuovere e diffondere l’interesse per la cultura e l’arte in tutte le loro molteplici manifestazioni; - sensibilizzare i propri iscritti e la società in cui opera nei confronti della tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente; - rafforzare i vincoli sociali fra i propri iscritti per una più ampia aggregazione, anche tra generazioni diverse opportunamente integrate, mediante attività di interesse comune; - sviluppare attività a carattere culturale, scientifico, artistico, sportivo, turistico e ricreativo a favore dei Soci con lo scopo di creare un patrimonio di conoscenze e di utilizzo del tempo libero. il tuono q 21 CULTURA Sabato, 17 luglio 2010 Dalle cave romane alla prima guerra mondiale Guida alla storia di Aurisina -Nabrežina Fu anche importante stazione ferroviaria tra Austria ed Italia Il villaggio è sorto sull’antica via romana e medievale che attraversava il Carso Triestino, e qui se ne diramavano sentieri e carraie sia verso mare che verso gli abitati circostanti. È diviso in tre nuclei distanti tra loro: Centro, Cave e Stazione, ha chiesa, architetture carsiche tradizionali, due porticcioli a mare (pri čupah-Canovella e Brojnica-Sorgenti di Aurisina) e due stazioni ferroviarie (Aurisina ed Aurisina Bivio). Le cave producono marmi famosi sin da epoca romana. Il nome Le varianti scritte del toponimo compaiono riunite e sovrapposte tra 14° e 16° secolo. Nelle registrazioni tergestine, riferita a vigne ed oliveti sulla costiera sotto il ciglione dell’altopiano, compare tra il 1308 ed il 1349 come Lebrosina, Lebresina, Lobrosina, Labresina, Liurisina ed Aurisin, Aurisins, Auresinis, Auresinum, Aurexinum, Aurixinum, Aurisinum, mentre le menzioni riferibili al villaggio danno Laurisina, Liusirina, Liurixina, Luirisinum. Gli urbari quattro-cinquecenteschi della signorìa di Duino, cui invece il villaggio apparteneva, lo indicano col nome di Nebresin e Napresin, che corrisponde allo sloveno Nabrežina (dialettale anche Nabržin) ed alla sua lettura romanza tradizionale di Trieste Nabresina. Queste due rimasero come nomi ufficiali sino al 1923, quando con le italianizzazioni mussoliniane vennero sostituite con l’ “Aurisina” sopra ricordato, antico ma riferibile alla costiera invece che al villaggio, cui venne anche attribuita incongruamente un’origine romana (aureum sinum). La forma italiana tradizionale e corretta, perciò da ripristinare a fianco di quella slovena, rimane quella di Nabresina. Le origini Ambedue gli insediamenti antichi di Nabresina, villaggio e cave, sono sorti presso la via principale. A prescindere da cavità (v.) con tracce d’uso preistorico, protostorico e romano, ambedue i luoghi non appaiono collegabili a castellieri, anche se poco a monte del villaggio sono venute in luce nel 1973 murature a secco, pavimenti in pietra e resti ceramici attribuibili a popolazione autoctona del 1° secolo a.C. L’insediamento delle cave, di tipo industriale, è attribuito invece, con esse, al 1° secolo d. C., quando lo sviluppo di Aquileia e delle città costiere richiese quantità crescenti di pietra decorativa e da costruzione. I materiali venivano trasportati su robusti carriaggi o calati alle navi dal ciglione carsico su scivoli di cui Ireneo della Croce, Pietro Kandler ad Abramo Schmid hanno individuato resti. Della strada romana si è identificato un buon tratto; lungo il suo percorso verso Sistiana si rinvennero resti di un edificio, urne cinerarie in pietra, resti di una villa rustica con pavimentazioni in cotto e mosaico, ed oggetti in rame; documento catastale del 1830 segnala altri resti analoghi, si identificò un’altra villa rustica lungo la costiera, dove i pàstini danno spesso piccoli reperti romani. Anche le cave hanno restituito attrezzi dell’epoca e le tracce di attività molto intense, che ci hanno lasciato un imponente scavo a galleria sostenuto da colonne ne ricavate nella roccia viva. L’industria cavatoria si ridusse ed interruppe col collasso dell’impero romano, proseguendo su scala ridotta in epoca romano-barbarica, bizantina e longobarda, privilegiando il riutilizzo dei materiali di edifici antichi, anche se rimase probabilmente attivo il settore degli usi locali della pietra per pietre molitorie, torchi da olive, recipienti e produzione della calce. Ma una ripresa delle cave si ha qui appena dalla fine del 18°secolo, con la nascita e lo sviluppo sempre più rapido dell’emporio portuale austriaco di Trieste. La nascita del villaggio antico può essere invece ascritta, come per gli altri della zona, agli insediamenti colonico-presidiari sloveni tra 7° e 9° secolo in ambito bizantino, longobardo e poi franco. Non sarebbe perciò stato collegato alle attività cavatorie, ma alla difesa della strada ed allo sfruttamento pastorale ed agricolo del territorio, integrata qui dalla pesca, anche con le antiche, tradizionali čupe, scafi ricavati da un unico tronco e bilanciati in mare con remi lunghissimi. Villaggio e territorio appartennero già dal 12° secolo (eccetto la fascia costiera) alla signorìa di Duino. Il primo nome d’abitante registrato Novembre 2009 - Commemorazione al cimitero militare austro-ungarico La piazza agli inizi del ‘900, con la colonna commemorativa, in cartolina trilingue è nel 1340 quello di ua Dominica Lazara uxor quondam Dominici (Domenica Lazar moglie del defunto Domenico) de Laurisina. Dal Settecento alla prima guerra mondiale Con la rinascita graduale delle cave per la città-porto di Trieste il villaggio incominciò a svilupparsi, e nel 1750 costruì la chiesa attuale, dedicata a San Rocco, mentre i suoi maestri scalpellini incominciavano a riacquistare fama crescente formavando una vera e propria scuola professionale Nel 1822 si ebbe la prima scuola, e nel 1845 un imprenditore svizzero riaprì la Cava Romana. Cinque anni dopo il villaggio divenne un nuovo Comune, e dal 1857 ebbe nuovo sviluppo dalla costruzione della tratta inferiore (detta anche Karstbahn, Ferrovia del Carso) della Südbahn, la Ferrovia Meridionale Trieste-Vienna via Lubiana. Il luogo ebbe così un celebre viadotto su arcate, inaugurato nel 1854 dall’arciduca Massimiliano d’Absburgo, e tre anni più tardi un’importante stazione, di 1100 m con 10 binari, 36 scambi, piattaforme girevoli, rimesse ed impianti tecnici, piani caricatori militari, uffici, magazzini, locali d’abitazione, servizi di ristorazione ed un bell’edificio principale con 110 metri di tettoia a volta per due binari, larga 17 metri. Venne aperta col viaggio inaugurale dell’imperatore Francesco Giuseppe da Vienna a Trieste, ed in suo onore venne eretta sulla piazza del paese, davanti alla chiesa, una bella colonna celebrativa con l’aquila bicipite in bronzo. Dal 1860 fecero capo a questa stazione, con i treni per Udine, anche le coincidenze da Vienna per l’Italia. Divenuta così centro di traffico e sosta intenso, Nabresina Stazione ebbe così anche un bell’albergo con parco (oggi sanatorio) che ospitava anche personalità di rilievo da tutto l’impero, e vi sorsero attorno case e villini di ferrovieri e funzionari, mentre attorno ad una stazione minore per l’Italia ed alle cave si sviluppava il terzo abitato. La ferrovia consentì anche l’esportazione dei marmi in tutto l’impero ed all’estero, utilizzando anche il porto di Trieste. Fu così che la pietra di Nabresina ridivenne celebre e venne utilizzata per i più bei palazzi di Vienna, Praga, Budapest e Graz, oltre che di Trieste, ma anche all’estero, specie in Germania, Italia (Milano), Egitto (Cairo) ed anche oltremare. Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 operavano qui oltre 20 laboratori e 40 cave di varia dimensione, che davano lavoro a circa 3500 persone; venne fondata (1891) anche una scuola qualificatissima per scalpellini, e si insediarono altri lavoratori provenienti in particolare dal Carso e dal Friuli austriaco, e si sviluppò un precoce movimento operaio. Nel 1904 la produzione delle cave aveva raggiunto le 15.000 tonnellate. Dal 1869 era aperta una čitalinca (circolo di lettura), dal 1898 operava un Vojaško-veteransko drustvo (Associazione militari e veterani), e dal 1901 lo Strokovno društvo kamnarjev za Primorsko (Società tecnica dei cavatori per il Litorale), e dal 1902 operò la Bolniška blagajna (Cassa di malattia). La prima banca locale fu nel 1888 il Hranilno in posojilno društvo v Nabrežini (Compagnia di risparmio e prestito a Nabresina) terzo istituto del tipo Raiffeisen fondato nel Litorale; ad esso seguì nel 1914 la Ljudska hranilnica in posojilnicnica v Nabre žini (Cassa popolare di risparmio e prestito a Nabresina); i due istituti, sciolti con altri analoghi dal fascismo nel 1929, vennero poi fusi con essi nell’attuale Kmečko-obrtna posojilnica v Nabrežini - Cassa rurale ed artigiana di Aurisina. Questi sviluppi vennero troncati dalla prima guerra mondiale, che costrinse i lavoratori al fronte mentre il paese dovette venir fortificato tra le retrovie strategiche della difesa austro-ungarica di Trieste, subendo pesanti bombardamenti italiani diretti al nodo ferroviario (sulla facciata esterna della stazione si trova una targa commemorativa del 16.8.1917 con un proiettile italiano). Presso la stazione si trova anche un cimitero militare austro-ungarico, che ospita caduti delle diverse nazionalità dell’impero, comprese la slovena e l’italiana. All’esito della guerra le cave persero il retroterra danubiano, e subirono la concorrenza di quelle italiane, mentre gli abitanti subivano anche qui le nuove e complesse sorti di queste terre. P.G.P.© 22 q il tuono MEMORIA Sabato, 17 luglio 2010 1905: pubblicità storiche della trieste mitteleuropea il tuono q 23 SPORT Sabato, 17 luglio 2010 Entra nel vivo il calciomercato dei dilettanti Le compagini locali propongono molte novità per la prossima stagione. I movimenti nelle diverse categorie, dalla serie D alla Seconda categoria Acquisti, cessioni e trattative in corso sono all’ordine del giorno in questo periodo dell’anno nel panorama dilettantistico locale. Iniziamo dalla serie D, dove il neopromosso Kras piazza 2 colpi importanti sul fronte arrivi: parliamo del centrocampista sloveno Rok Bozic forte di esperienze passate nella Prima lega del suo paese con la maglia del Koper, e dell’attaccante Venturini, classe ’86, l’anno scorso in forze alla Manzanese. Confermati i fuoriquota Latin e Orlando i biancorossi hanno preso i giovani Menichini, Davanzo, Damato e Dragosavljevic, mentre non rientrano più nei piani societari il portiere Bossi, i centrocam- pisti Centazzo e Bertocchi, oltre che Mosca e Bernabei. Scendiamo di categoria e passiamo all’Eccellenza dove il San Luigi particolarmente attivo in questa prima parte del mercato preleva dal Domio sia il difensore Zigon che il centrocampista Reder, lasciano la società bianco verde Gerbini e Fiorentini. A Muggia il club rivierasco dovrà fare a meno di capitan Fadi ritiratosi dal calcio giocato e di Cerar passato a Monfalcone sponda Fincantieri. Nel campionato di Promozione lo Zaule potrà contare sulle parate di Premate ex Domio e su Carrarese, centrocampista classe ’87, l’anno scorso al Sevegliano. A Santa Croce il Vesna punta decisamente a salire in Eccellenza, tanto che in gran parte è stata confermata la rosa della passata stagione: uno degli obiettivi del direttore sportivo Arandelovic è il forte attaccante della Pro Gorizia Mormile. In Prima Categoria novità in porta per la neopromossa Esperia che preleva dallo Staranzano Percich, mentre a Domio sono dati per partenti Missi, Reder, Gherbaz e Zigon. Si è mosso concretamente il Muglia che potrà contare sull’apporto di Nonis, Casalaz, Steffè, Palmisciano e La Bella. Mborja, Degrassi e Diviccaro andranno a rinforzare il Costalunga, mentre passando all’altipiano il Primorec punterà sui nuovi innesti Bertocchi e Antonaci. In Seconda Categoria il Breg cala un tris di acqusti: dal San Giovanni arrivano sia il difensore Stefani che l’attaccante Cermelj con Daris del Muglia a completare il quadro. Salutano Sistiana il fuoriquota e trequartista di ruolo Volpi vicino ad accasarsi al Monfalcone e l’attaccante Padoan. Denis Locoselli Il Pomlad sotto la gestione del Kras Koimpex Roberto Vidoni, portavoce dei club coinvolti in tale iniziativa: «Tale progetto è la continuazione di quello portato avanti finora dal Pomlad» Il Kras Koimpex, società di calcio neo promossa in se- nella stagione 2011-2012 e non già a settembre l’idea rie D, ha ufficializzato il passaggio sotto la sua gestione della federazione calcio di creare dei tornei provinciali, del Pomlad, il consorzio giovanile delle squadre carsoline. le cui migliori compagini daranno vita a una poule reAlla presentazione voluta dal team di Rupingrande gionale. Questa nuova attuazione prenderà il posto del classico campionato regiohanno presenziato il Venale. In quanto ancora agli sna, il Breg e lo Zarja Gaja accordi tra il Kras Koimpex oltre al sindaco di Monrue gli altri team del Carso, pino Marko Pisani, mentre ciascun team presenterà in il Primorje si è per il moogni caso sotto la propria mento astenuto dal parteegida - nella prossima ancipare al nuovo corso, ma nata - sia i pulcini sia i picprossimamente dovrebbe coli amici e darà due conparteciparvi. Vista la nuosiglieri al Kras in modo da va categoria, il Kras ha rafforzare la propria prel’obbligo - che rispetterà senza nella nuova gestione per non pagare una multa giovanile. - di iscriversi al campionaUn gestione affidata al to nazionale degli juniores responsabile nonchè see non più a quello regiogretario Paolo Sarazin, che nale. A tale compagine af- Alessandro Musolino, allenatore riconfermato del Kras sarà supportato da Marco fiancherà quelle di pulcini Arduini e Tullio Simeoni nel suo lavoro. Definiti altresì (due), esordienti (due), giovanissimi e allievi. Per quanto riguarda questi ultimi, dovrebbe scattare gli allenatori e i campi di allenamento di tali formazio- ni: gli juniores di Kragelj si alleneranno a Rupingrande come la prima squadra del riconfermato Alessandro Musolino (classe 1968 e quattro promozioni all’attivo con il Kras), gli allievi di Zezelj a Basovizza, i giovanissimi a Dolina, i due gruppi di esordienti di Pahor rispettivamente a Rupingrande e Aurisina (Santa Croce, invece, la sede delle partite ufficiali), i pulcini di Malnar e i piccoli amici di Prodanovic a Rupingrande assieme ai pari età delle società affiliate. Roberto Vidoni, presidente del Vesna, si è fatto portavoce dei club coinvolti in tale iniziativa: «Tale progetto è la continuazione di quello portato avanti finora dal Pomlad. Cambia solo il nome, che ora è quello del Kras. Visti i risultati degli ultimi due anni, ci sono le premesse per fare bene anche perchè il presidente del Kras Goran Kocman ha molto entusiasmo e voglia di fare». Così, invece, Paolo Gregoric, ex giocatore della Triestina ed ultimo presidente del Pomlad: «Non sarò più il responsabile del consorzio, ma l’idea alla base del progetto mi piace sempre. Ogni società gestirà comunque i più piccoli e perciò il nome del Pomlad continuerà ad esistere». Massimo Laudani Baseball, Memoriale Marina Stasi 2010 Judo, in nazionale tre atlete triestine Dal 23 al 25 luglio, presso il campo militare di Opicina, si terrà l’edizine 2010 del Torneo Baseball Ragazzi Senza Confini - Memorial Marina Stasi. Il torneo internazionel, giunto alla sua decfima edizione, è un appuntamento molto importante coinvolgendo giovani atleti da tutta Italia, ma non solo. Queste le squadre che si contenderanno il trofeo sul campo militare di Opicina: Junior Alpina - Trieste; New Black Panthers - Ronchi Dei Legionari; Rangers - Redipuglia; White Sox - Buttrio; Clippers - Carpi; Riviera Giovani - Rimini; San Marino - R.S.M.; Vindija - Varazdin (Cro). effedi Le cadette del Fvg volano in America Con la splendida vittoria alle finali Emea di Cairo Montenotte (4 vittorie su 4 incontri) le bravissime cadette (nate nel 1995 e 1996) hanno conquistato il diritto a partecipare alle finali mondiali Little League in rappresentaznza dell’Europa - Medio Oriente e Africa, che si terranno a Kirkland (USA) dal 15 al 21.8.2010. Nella rosa delle cadette figurano anche sei atrlete della Junior Alpina: Larissa Gerzely, Sara Malalan, Ilaria De Conti, Teresa Cer- necca, Kate Ainger e Silvia Trapa. La qualificazione per le World Series di Junior Le- ague Softball è giunta con la vittora contro l’Emilia Romagna per 3 a 0. f.d. All’European Cup Junior di Judo, in programma sabato e domenica a Paks, in Ungheria, i colori della nazionale azzurra U20 saranno difesi anche da tre triestine: Anna Bartole (categoria 48 kg) ed Elisa Marchiò (categoria + 78 kg) della Ginnastica Triestina e Jessica Valdi (categoria + 78 kg) del A&R Judo Trieste. Il torneo in programma all’ASE Sporthall di Paks rappresenta uno degli ultimi test prima del Campionato europeo che si terrà Sofia dal 17 al 19 settembre. Questo il programma delle gare: sabato 17, donne -44,-48, -52, -57 kg; uomini -81, -90, -100, +100 kg. Domenica 18, donne -63, -70, -78, +78 kg; uomini:-55, -60, -66, -73 kg. f.d. 24 q il tuono SPORT Sabato, 17 luglio 2010 il presidente Samer: «Stiamo cercando di allestire una prima squadra femminile che il prossimo anno possa raggiungere i play-off di A2» Pallanuoto Trieste, ancora un’ottima annata La Pallanuoto Trieste può archiviare l’annata 2009/2010 con indubbia soddisfazione. La società del presidente Enrico Samer ha ancora una volta raggiunto gli obiettivi, che si era posta ad inizio stagione: salvezza per le prime squadre nei campio- però si deve confrontare con un campionato molto più difficile. Il progetto tecnico è chiaro, passo dopo passo cerchiamo di avvicinarci sempre più al vertice della A2. E poi punteremo alla promozione...». La prima squadra maschile di Ugo Marinelli è reduce da un campionato in serie A2 molto difficile, alla fine culminato con una salvezza conquistata con largo anticipo, ma che in particolare nella seconda parte di stagione ha fatto renati di serie A2 maschile e gistrare notevoli progressi serie A2 femminile, prose- sotto il piano del gioco e guire nel progetto di cre- della personalità. Il “nucleo storico”, comscita e sviluppo del settore giovanile, allargare la base posto dai triestini Andrea di giovani che si avvicina- Brazzatti (a lungo uno dei più limpidi talenti della no alla waterpolo. Insomma il progetto waterpolo azzurra), Aaron lanciato nel 2003, quan- Giorgi, Peter Planinsek e do le sezioni-pallanuoto Jacopo Giacomini, rinfordi Edera e Triestina Nuo- zato dagli innesti del 2008 to si unirono in un’unica Miroslav Krstovic e Vicenrealta (fatto rarissimo nel te Henriques Berlanga, ha frammentato e litigioso fatto da chioccia ai nuomondo sportivo cittadi- vi arrivi Filippo Ferreccio, Sergio no...), conSchiaffino e tinua la sua «Saremo ai nastri Simone Vaprogressiodi partenza della leri. Un mix ne con un A2 2010/2011 in di esperienobiettivo condizioni ottimali» za, forza chiaro: ragfisica e tagiungere un traguardo storico come la lento. «La squadra è cresciuserie A1. «Ci proveremo - spiega ta tantissimo quest’anno il presidente della Palla- - spiega il tecnico croato nuoto Trieste Enrico Sa- Ugo Marinelli - Abbiamo mer - Stiamo cercando di trovato i giusti meccaniallestire una prima squa- smi di gioco e senza dubdra femminile che già bio saremo ai nastri di paril prossimo anno possa tenza della A2 2010/2011 raggiungere i play-off nel in condizioni ottimali». La società cercherà un campionato di A2. Il salto nella massima serie non rinforzo di spessore nel è utopia. Stesso discorso ruolo di centroboa, menma con tempi diversi per tre ferve la “pallanuola squadra maschile, che to-mercato” anche per quanto riguarda la formazione femminile. L’obiettivo è quello di costruire una squadra capace in un paio di stagioni di tentare il salto in serie A1. Non mancano le trattative, i nomi sul tavolo sono tanti, ma l’estate è ancora lunga. Di certo ci saranno le sorelle Ilaria e Roberta Colautti, i cardini del gruppo allenato da Franco Pino, accanto a Marzia Di Giovanni, Federica Maso, Francesca Stefani e Sara Sornig. Massimo Laudani Andrea Brazzatti La squadra Under 17 protagonista Il tecnico Juraj Cirkovic: «Il nostro miglior giocatore? La squadra senza dubbio» È stata senza dubbio una stagione positiva quella della squadra Under 17 nazionale della Pallanuoto Trieste, grande protagonista nel campionato giovanile più importante della waterpolo in Italia. Dopo il 4° posto nel girone 2 della regular season, alle spalle del fortissimo Camogli, del Nervi e del Plebiscito Padova, i giovani di Juraj Cirkovic hanno sfiorato l’accesso alle semifinali nazionali, arrendendosi nel girone di spareggio a Pro Recco e Mameli. «Pensiamo che un paio di anni fa - spiega il tecnico croato della Pallanuoto Trieste Juraj Cirkovic quando abbiamo iniziato questo ciclo, eravamo ai margini della waterpolo giovanile in Italia. E contro squadroni come Pro Recco, Nervi, Mameli, Plebiscito riuscivamo a segnare solo qualche gol. Ora siamo in grado di giocare alla pari con queste squadre di grande tradizione». Non solo: in campionato la Pallanuoto Trieste è andata a vincere in Liguria sia in casa del Quinto sia con il temibile Nervi. Alla piscina Bianchi è stata in grado di bloccare sul pari il Plebiscito Padova, nelle sfide di spareggio a Punta Sant’Anna ha steso il Bari e poi ha fatto soffrire Pro Recco e Mameli. Difficile fare di più per un gruppo così giovane, ma già in grado di mettere in mostra due talenti come Marco Zanotto e Matteo Degrassi, entrati nell’or- bita della prima squadra di Ugo Marinelli in serie A2 maschile. La stagione dell’Under 17 della Pallanuoto Trieste è decisamente in attivo, quasi miracolosa per certi versi. «Siamo cresciuti tantissimo in questi mesi - continua Cirkovic - grazie anche ai molti allenamenti e alle partite in settimana con il Primorje a Fiume. In 12 mesi la squadra ha fatto un salto di qualità incredibile». Il tecnico croato come sempre preferisce non fare nomi, ma si concentra in particolare sul gruppo. «Il nostro miglior giocatore? La squadra senza dubbio. Ribadisco che il nostro obiettivo, quello della società del presidente Samer, è di far crescere questi ragazzi e portarli un giorno in prima squadra. Vittorie e sconfitte nelle categorie giovanili sono importanti, ma le finalità del nostro lavoro sono altre. Far maturare i nostri talenti e farli giocare quanto prima in serie A2. E magari con loro tentare la scalata alla A1». m.l. La neonata società triestina, guidata da Stelvio Giacomini e da Piero Bonetta, ha vinto il campionato di Promozione (la vecchia serie D) Il primo anno di attività della Tergeste Pallanuoto La Tergeste Pallanuoto ha appena concluso il suo primo anno di attività. La neonata società triestina, guidata dal presidente Stelvio Giacomini e dall’instancabile dirigente di Piero Bonetta, ha vinto il campionato di Promozione (la vecchia serie D) al primo tentativo e il prossimo anno sarà ai nastri di partenza della serie C. Forse non è superfluo sottolineare la strettissima collaborazione tra la Pallanuoto Trieste e la Tergeste Pallanuoto, sodalizio nato appunto come “società satellite” e autentica valvola di sfogo per i tanti giocatori che non riescono a trovare spazio in serie A2, chiusi dai vari “big” agli ordini di Ugo Marinelli. Il campionato di Promozione affrontato con la Tergeste Pallanuoto è stato un ottimo banco di prova per i tanti giovani della waterpolo triestina. E il prossimo anno potranno cimentarsi in un torneo ancora più impegnativo come la serie C. La Tergeste, guidata in panchina dell’espertissimo Janez Vodopivec, ha infilato otto vittorie su otto incontri disputati in campionato, mettendo in luce la classe di alcuni veterani come Vampa (per lui un ottimo passato anche in A2), Vitiello, Colino, Verh, Bonetta e l’inossidabile portiere Cuccaro. Di spessore anche le prestazioni dei giovani Degrassi, Ravalico, Cociancich e un po’ tutta la truppa degli Under 15, che a turno hanno trovato spazio in prima squadra. Il dirigente Piero Bonetta ci tiene a ringraziare gli sponsor che hanno subito sostenuto questo interessante progetto. “A partire da Claudio Gordini, presidente della Cooperativa Programma Lavoro, le Cooperative Operaie di Trieste nella persona del dottor Livio Marchetti e il dottor Gianni De Visintini dello Studio Odontoiatrico De Visintini - Sossi, propietario della barca Cattivik. Il costume della Tergeste Pallanuoto riprende il colore e l’inconfondibile logo di questo famoso scafo”. m.l. il tuono q 25 SPORT Sabato, 17 luglio 2010 doglia: «Dispiace per Maccanti, ma noi siamo assolutamente contro il doping. Non è una sorpresa che anche tra gli Amatori c’è chi assume Epo. Michele Maccanti positivo alla Cera Dopo la beffa ai campionati del mondo sul filo dei secondi, ci hanno pensato i controlli antidoping ad aumentare l’amarezza della squadra triestina di ciclismo amatoriale Team Eppinger Saab Mathitech, che nella cronometro iridata di Occhiobello (Bologna) ha piazzato Andrej Gucek al secondo posto, dietro all’imprendibile Michele Maccanti. Quest’ultimo è stato trovato positivo alla Cera (l’epo di terza generazione) dopo un controllo a sorpresa effettuato proprio il 15 maggio, il giorno della cronometro mondiale. Nella gara iridata il ciclista di Ferrara ottenne il primo posto, precedendo Andrej Gu- Il presidente, Ivo Doglia cek di qualche decimo di secondo e negandogli così la gioia di conquista- re il bis mondiale dopo il successo del 2009. Maccanti proprio «Dispiace per Mac- fortissimi ex professioquel giorno cadde nella rete degli ispettori anti- canti - spiega Ivo Do- nisti intorno ai 30 anni doping inviati dall’Uci, glia, presidente della di età e quindi nel pieno incaricati di controllare squadra triestina Team della loro carriera. Non anche le gare più im- Eppinger Saab Mathi- è un mistero che alcune portanti del circuito del tech - è un amico, ma squadre sborsino anche ciclismo amatoriale. An- noi siamo assolutamen- 30.000 euro a stagione che Gucek è stata con- te contro il doping. Non per assicurarsi le loro prestazioni. Questo trollato dopo per far capire quanta il campionato «Siamo riusciti ad esportare in difficoltà facciamo noi sloveno, risulcampo internazionale il nome a competere in gare tando perfettadi una Trieste che riesce a difficilissime contro mente in regoprimeggiare nel mondo del avversari di grande la. Malgrado la ciclismo. Senza il doping» spessore. Ma grazie “positività” alla ai nostri sponsor, EpCera, Maccanti pinger in testa, e alla ha corso e vinto la prestigiosa Maratona è una sorpresa che an- classe di un cronoman des Dolomites e - anco- che tra gli Amatori c’è come Andrej Gucek siara prima - alla 9 Colli ha chi assume Epo. Pure in mo riusciti ad esportare fatto registrare un tem- questo circuito l’indotto in campo internazionale po migliore rispetto a economico è notevole il nome di una Trieste quelli dei professionisti ed è aumentato molto che riesce a primeggiare sulla salita del Barbotto, da qualche anno a que- nel mondo del ciclismo. affrontata anche al Giro sta parte, quando sono Senza il doping». mas.lau. stati ingaggiati alcuni d’Italia, . Lasciano l’Acegas Scarponi e Benevelli, confermati Bocchini e Benfatto La Pallacanestro Trieste sogna Fucka in biancorosso della squadra e dotati di grande esperienza con prestazioni che molto spesso nel torneo Riconfermati Michele passato hanno fatto la differenza in Benfatto e capitan positivo. Dennis Bocchini: Per quanto concerne gli arrivi le trattative sono ben avviate per ottenere i prestiti del play triestino Marco Contento dalla Snaidero Udine e dell’ala piemontese Tommaso Raspino dalla Pallacanestro Biella. Denis Locoselli Gregor Fucka in biancorosso per il momento è soltanto una ipotesi suggestiva, che potrebbe concretizzarsi entro il mese di agosto: nei giorni scorsi infatti il consulente di mercato Matteo Boniciolli ha contattato la forte ala originaria di Kranj per una sua eventuale disponibilità a vestire la maglia dell’Acegas. La concorrenza almeno sulla carta Un’ipotesi suggestiva, appare tanta, visto che potrebbe che Fucka è tutt’ora concretizzarsi entro il richiesto da club di mese di agosto serie A e Legadue, anche se lo sloveno naturalizzato italiano aspetta una chiamata da Pistoia, società nella quale ha militato nella scorsa stagione per un eventuale rinnovo del contratto. Sul fronte partenze salutano la comitiva giuliana Andrea Benevelli accasatosi a Trento assieme a Marco Spanghero, e Ivan Scarponi che ha scelto Scafati in Legadue. Riconfermati Michele Benfatto e capitan Dennis Bocchini: giocatori determinanti per l’economia Le due formazioni partono con ottimi presupposti Grosse novità in casa del ZKB Kwins Polet: il sodalizio carsico dopo avere formalizzato la propria iscrizione al massimo campionato Hockey inline: Edera e Polet iscritte alla serie A1 nazionale ha deciso di raddoppiare inserendo una propria squadra anche nel torneo di serie B. La società di Opicina così potrà dare spazio al giovanile suo ampio vivaio, in La società di Opicina in prospetfutura. modo da potrà dare spazio al tiva I rosfar giocare suo ampio vivaio s o n e r i e maturare dell’Edera, esperienza ai propri atleti del settore vice campioni d’Italia in carica, partono con i favori del pronostico da parte di tutti gli L’Edera, addetti parte con ai lavori i favori del speciapronostico lizzati in questa disciplina che considerano il suo roster di prim’ordine. Le possibilità di disputare un torneo di vertice potrebbero aumentare viste le notizie che provengono dal Veneto dove gli acerrimi rivali storici dei triestini, gli Asiago Vipers, versa- no in non buone condizioni economiche tanto che nei giorni scorsi proprio per questo motivo hanno chiesto una proroga per l’iscrizione al prossimo campionato. d.l. 26 q il tuono APPUNTAMENTI Sabato, 17 luglio 2010 Dal 24 luglio Piazza dell’architettura Organizzata dall’Ordine degli Architetti presso il Salone degli Incanti - Ex Pescheria e il Museo Revoltella fino a sabato 7 agosto L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Trieste ha deciso di promuovere una manifestazione, la Piazza dell’architettura, che avrà luogo a Trieste presso il Salone degli Incanti-Ex Pescheria e il Museo Revoltella da sabato 24 luglio a sabato 7 agosto. Perché piazza? La piazza rappresenta, nella città europea ed italiana in particolare, quello spazio urbano simbolo della socialità e della comunità. È nella piazza che la gente si incontra, si mostra, si confronta . Ed è nella piazza che va in scena il teatro della civiltà urbana. Per questo motivo ci piace immaginare la manifestazione nella ex Pescheria come una grande piazza, in questo caso coperta, ma aperta verso la città con tutte le sue carat- teristiche, gli edifici pubblici (le mostre), gli esercizi pubblici (i bar, le librerie..) gli eventi (le conversazioni..), ma anche i laboratori.. In poche parole un grande spazio per scambiarsi idee, un luogo di incontro tra architetti e città. Una piazza però non può esistere se non all’interno di un organismo urbano, una città. Per questo motivo la manifestazione dovrà coinvolgere tutte quelle realtà, siano essi architetti, studi professionali, associazioni culturali che hanno simili finalità. La manifestazione si comporrà di quat- tro grandi momenti: le mostre, le attività, gli incontri e gli eventi collaterali. Piazza dell’architettura e si svolgerà in parte alla Salone degli Incanti-Ex Pescheria, in parte presso il Museo Revoltella. In particolare, in questa seconda sede, si terrà la mostra Archiprix Italia 2010 nelle sale al 5° piano e la premiazione con l’esposizione relative all’8° edizione della Rassegna Biennale di Architettura e del 5° Premio Marcello D’Olivo presso l’auditorium e le attigue sale. Le mostre Otto saranno le mostre in programma, tutte ospitate all’interno dell’ex-Pescheria, dal 24 luglio al 7 agosto dalle ore 16:00 alle ore 24:00: La visione dello spazio, La museografia di Siza, Expo dopo expo, Premio Europeo d’Architettura Ugo Rivolta 2009, CCS – Caracas, Stanze, Vedetta d’Opicina e London-Trieste. Le attività Rappresentano il momento propositivo e costruttivo, attraverso cui si cerca di dare forma ed attuazione a tutte quelle azioni necessarie ad innescare o a diffondere processi e progetti di miglioramento e di trasformazione della città: Atelier Green (s)trip, Spazio e ri-creAzione e Allestiriciclo. Gli incontri Rappresentano il “nocciolo” della manifestazione. Luogo della riflessione e dello scambio culturale, gli incontri rappresentano un’occasione unica di scambio di ‘saperi’ e di confronto sulle tematiche che interessano il rapporto tra architettura, città e territori. Curati da Elena Carlini e Luciano Lazzari prevedono quattro temi, distribuiti in varie giornate ciascuno, costituiti da lectures, incontri e dibattiti, il tutto collegato con il resto delle manifestazioni: Professione in Europa, Paesaggio e verde urbano, Housing, Visioni urbane. Eventi collaterali Numerosi e variegati saranno gli eventi collaterali, che avranno luogo sia all’interno della Pescheria sia in città: Archiprix Italia 2010, 8° edizione della Rassegna Biennale di Architettura e del 5° Premio Marcello D’Olivo, Visions Extensions, Onna Progetto Pilota, Ursus multimedia project, Studi aperti DisIncanti, Libri in pescheria Per maggiori informazioni e per il programma completo http://piazzadellarchitettura.wordpress.com C.S. I luoghi del festival 1 / salone degli incanti-ex pescheria, riva nazario sauro 1 2 / museo revoltella-galleria d’arte moderna, via diaz 27 3 / stazione e.n. rogers, riva grumula 12 4 / sanmichele11-starassociati, via san michele 11 5 / molo IV 7 / metroareaassociati, via cadorna 21/a 8 / studio fornasir, via lazzaretto vecchio 4 9 / studio bloccari, via del monte 21 10 / kallipolis+stradivarie, via san lazzaro 15 11 / gruppo+ architetti, via del lavatoio 3 12 / studio crulci, via cassa di risparmio 3 Altri luoghi a / stazione ff.ss. b / starhotel savoia excelsior palace, riva del mandracchio 4 c / sede ordine architetti ppc, via genova 14 sono Oltre centocinquanta i preziosi strumenti presenti nell’esposizione Strumenti antichi al Castello di Duino La Mostra di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente allestita lungo il percorso turistico del Castello di Duino (Trieste), attuale dimora dei principi della Torre e Tasso, è un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di musica antica, ma anche per i semplici cultori del bello. Stimolare l’interesse del grande pubblico per il valore culturale ed artistico rappresentato da una delle più grandi collezioni private di strumenti musicali al mondo che, realizzati da abilissimi artigiani più ci quattro secoli fa, grazie a pazienti lavori di restauro ancora oggi sono perfettamente funzionanti. Gli strumenti musicali storici, gli archi e archetti d’epoca esposti insieme con stampe e quadri antichi legati al tema della musica provengono dalla Fondazione Orpheon e appartengono alla prestigiosa collezione del professor José Vázquez dell’Università di Musica di Vienna. Oltre centocinquanta preziosi strumenti formano la più grande esposizione di strumenti musicali storici restaurati e perfettamente funzionanti mai realizzata in Italia. La rassegna è arricchita dalla proiezione di filmati didattici informativi particolarmente interessanti per le scuole. La mostra - che rimarrà aperta al pubblico fino alla fine di ottobre - è or- ganizzata dal Comune di Duino-Aurisina in collaborazione con il Castello di Duino e grazie al contributo della Fondazione CRTrieste. Visitando la mostra si possono ammirare nella loro museale fierezza e nella loro spettacolare musicalità violini, violoncelli, viole, viole d’amore e viole da gamba, costruiti tra il 1560 e il 1780 da liutai italiani, austriaci, tedeschi e inglesi passati alla storia come Amati, Grancino, Testore, Maggini, Gasparo da Salò, Jakob Stainer, Ventura Linarolo, Joachim Tielke , William Turner, Edward Smith ed Henry Jaye. Sono esposti anche strumenti realizzati da liutai viennesi delle grandi dinastie dei Leidolff, Thir, Posch, Dallinger e Stadlmann con i quali furono eseguite suonate per quartetti d’archi all’epoca di grandi maestri del periodo classico come Mozart, Haydn e Beethoven. ciesse Mostra di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente Castello di Duino 20 marzo – 30 ottobre 2010 Per maggiori informazioni: Castello di Duino Tel. 0039 040 20 81 20 Fax 0039 040 20 80 22 www.castellodiduino.it [email protected] il tuono q 27 APPUNTAMENTI Sabato, 17 luglio 2010 protagonisti i ragazzi del II Corso di cinema organizzato dalla Bobo e i suoi amici in collaborazione con La Cappella Underground Il corto L’ultima pagina all’Ariston Verrà presentato il 21 luglio 2010 alle 20.00 al cinema Ariston di Viale Gessi, 14 a Trieste il cortometraggio inedito L’ultima pagina dei registi Valentina Burolo e Andrea Andolina con protagonisti undici giovani aspiranti attori triestini in erba, dai 7 ai 13 anni, usciti dal laboratorio di cinema organizzato dalla Bobo e i suoi amici in collaborazione con il centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground. Il cortometraggio, della durata di 7 minuti, è frutto del lavoro degli 11 ragazzi che hanno partecipato alla seconda edizione del Corso della durata di sue settimane. Il corto nasce da un soggetto della 12 enne Benedetta Milossi, una delle partecipanti al Laboratorio ed è stato poi sviluppato assieme a tutti i ragazzi. La regia è di Andrea Andolina e Valentina Burolo, fotografia e riprese di Ronnie Roselli, registrazione delle voci fuori campo a cura di Edoardo Milani. Durante le lezioni, i ragazzi hanno ricevuto la visita di illustri personaggi del mondo del cinema, come il regista Davide Del Degan già vincitore del Globo d’oro 2004 e candidato anche nel 2010, l’illustratrice per ragazzi Febe Sillani, e Marta Maffucci, scenografa di Caro Diario e Aprile di Nanni Moretti, Terapia d’urgenza, Lo smemorato di Collegno, Rebecca la prima moglie e altre importanti produzioni televisive Rai e Mediaset. Nel corso del Laboratorio, i ragazzi hanno visionato i classici del cinema in bianco e nero, acquisito il concetto di inquadratura, campo e controcampo, primo piano, piano americano, dettaglio, passo a 1, cartoni animati, sceneggiatura e storyboard. Hanno assistito a una retrospettiva su Robert Zemeckis e sul ci- nema di Alfred Hitchcock, visionato corti di registi italiani come Davide Del Degan ed Elisabetta Bernardini. Hanno inoltre visitato la cabina di proiezione del multiplex Cinecity presso le Torri d’Europa scoprendo la differenza tra proiezione in digitale e in pellicola e al termine hanno ricevuto in omaggio un pezzo di celluloide . L’iniziativa – unica nel suo genere - per il secondo anno permette ai partecipanti di vedere concretamente messi in pratica gli insegnamenti teorici, acquisiti nel corso delle lezioni, nella realizzazione di un vero film. Le lezioni settimanali si sono tenute presso la Cappella Underground che ha messo a disposizione gli spazi della propria sede associativa di via Economo 12/9 a Trieste e la sua videoteca. Il corto L’ultima pagina, prodotto in sole due settimane e girato, in esterna, a Trieste, nel giardino di Viale Gessi e nella libreria antiquaria Umberto Saba, vede la partecipazione straordinaria dell’attore e doppiatore Riccardo Peroni – voce nel film Disney Ratatouille e tra gli interpreti in questi giorni a Trieste al festival dell’operetta al Teatro lirico G.Verdi -( nel corto invece interpreta un nonno che narra ai ragazzi una fiaba). La pellicola tratta in maniera giocosa e delicata, vicina alla sensibilità dei bambini, i temi della discriminazione e dell’amicizia. Una lettera misteriosa indirizza un gruppo di ragazzi in una libreria, alla ricerca di un libro magico che permetterà a ciascuno di loro di realizzare un proprio desiderio. Tra questi c’è Marco, spesso isolato e ignorato dal gruppo che davanti alla lettura dei desideri superflui degli altri ragazzi manifesta, nell’ultima pagina rimasta, la sua bontà e la sua generosità… Il libro magico s’indignerà davanti alla superficialità degli altri ragazzi e all’atteggiamento ostile nei confronti di Marco e darà loro una lezione… Andolina e Burolo avevano già prodotto il corto La scuola è tutta un’avventura, vincitore del Festival Internazionale di Fano, Sezione ragazzi, mentre i sette partecipanti della prima edizione del Corso avevano prodotto la pellicola Nulla e tutto, fiaba sviluppata dal soggetto di una scatola speciale la cui “magia” è quella di far tornare l’armonia in un gruppo di ragazzi minato da continui litigi. La proiezione avverrà nella sala al coperto del cinema Ariston, con aria condizionata. Qui gli attori e i registi incontreranno il pubblico. Ingresso 1 €. Per informazioni: Bobo e i suoi Amici www.boboeisuoiamici.com Tel. 3358180366 Tel /fax: 0403480949 e-mail: [email protected] c.s. Jekyll & Hyde in Piazza Unità Nell’ambito di SerEstate in scena il musical del Liceo Petrarca Il 28 luglio alle ore 21.00 Piazza Unità si tingerà di atmosfere hollywoodiane grazie al Liceo Petrarca. Il musical Jekyll & Hyde di Frank Wildhorn e Leslie Bricusse viene messo in scena a Trieste con l’adattamento di Ludovico Carrino, un ex studente del liceo che lo ha diretto curandone i dialoghi in italiano e lasciando le canzoni in lingua originale. È un lavoro curato, gli attori cantano con voci potenti, ballano e sfoggiano una buona recitazione; è sorprendente constatare poi che soltanto uno tra gli attori sia professionista (Massimiliano Borghesi), mentre il resto del cast sia selezionato tra gli studenti del Petrarca o tra attori amatoriali, tutti comunque ex-allievi del liceo triestino. È uno staff giovane e nutrito: sono 60 ragazzi tra i 14 e i 27 anni che si sono concentrati per un anno e mezzo su questo spettacolo con dedizione e passione. Le ottime coreografie sono opera di Am- bra Maria Mezzalira, i costumi sono di Rossella Plaino, i cori sono seguiti da Francesco Calandra. Tra i tanti performers spicca Elina Oganjan, incredibile nella sua interpretazione della prostituta Lucy, e il protagonista Hyde, interpretato dal regista Carrino. Il progetto è appoggiato dall’Area Educazione, Università e Ricerca del Comune di Trieste, e ovviamente dal Liceo Classico Francesco Petrarca. Il musical è tratto dal celebre romanzo di Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Signor Hyde. La storia è ambientata nella Londra di fine ottocento, dove il medico Jekyll ha trovato il modo di dare vita alla parte ancestrale di sé, quella istintiva e primordiale, grazie ad un intruglio da lui composto. Bevendo questa sostanza il suo corpo e le sue intenzioni cambiano, e danno forma ad un uomo malvagio e violento, che lui battezza “Mr. Hyde”. Con il tempo però diventa sempre più complesso gestire la situazione, e quando inizia a diventare un mostro anche senza bere l’intruglio decide che è meglio mettere fine ai suoi giorni. Il dualismo della personalità proposto dal romanzo ha sempre affascinato l’immaginario collettivo, e vari registi ne hanno tratto ispirazio- ne. Broadway ha sfruttato la forza di questi argomenti nel 1997 per creare Jekyll&Hyde, un musical coinvolgente e ricco di suspance a cui hanno partecipato attori del calibro di Linda Eder e Colm Wilkinson e che ha avuto una lunga permanenza nei teatri, oltre a vantare repliche in ven- ti paesi del mondo. Prima del Liceo Petrarca già il Teatro Stabile dell’Abruzzo aveva provato a far conoscere questo musical agli italiani con una rappresentazione completamente tradotta. L’unica cosa che hanno in comune lo spettacolo abruzzese e quello del nostro liceo è la scelta scenografica: minimale, giocata principalmente sul contrasto tra luci ed ombre, aiuta a concentrarsi sugli assoli dei cantanti. La rappresentazione ha avuto un buon successo al Politeama Rossetti a dicembre, e al Teatro Orazio Bobbio a febbraio. Adesso il debutto in Piazza Unità, mercoledì 28. Trieste grazie al Petrarca quindi può godere di quest’opera in lingua originale, ma se avete delle perplessità a riguardo, nessuna paura: ci sono i sottotitoli in italiano ad ogni canzone. Alessia Dagri 28 q il tuono APPUNTAMENTI Sabato, 17 luglio 2010 Trieste e la Sublime Porta Presso sede del Museo Petrarchesco Piccolomineo in via Madonna del Mare 13 nel contempo si diffuse la Fino al 7 novembre fascinazione per il Vicino 2010, presso il Museo PeOriente. trarchesco Piccolomineo di via Madonna del mare, La seconda sezione sarà visitabile la mostra dell’esposizione è dedicaTrieste e la Sublime Porta agli echi dell’espansiota - Da Pio II all’arciduca ne ottomana nel Litorale Massimiliano d’Asburgo. austriaco, nel quadro del graduale superamento mente il continente asiatico. La curiosità per la civiltà La Sublime Porta era della diffidenza verso lo islamica contagiò il diciottenne Massimiliano d’Asburl’accesso al palazzo del straniero che seguì alla go, che dal suo viaggio a Smirne e in Grecia riportò un Gran Visir a Istanbul, il Pace di Carlowitz (1699). diario pervaso di emozioni. Gli acquerelli di Germano luogo dove il sultano teneDal 1718 l’imperatore Car- Prosdocimi rappresentano gli ambienti orientali di Villa va la cerimonia di benvelo VI e il sultano Ahmed III Lazarovich sul colle di San Vito, prima dimora dell’arnuto per gli ambasciatori inaugurarono le relazioni ciduca. stranieri. Ma la Sublime economiche tra i Porta indicava anche, per Intorno al Paesi asburgici e estensione, tutto l’Impero 1840 l’orientaliquelli soggetti alla Ottomano, le cui vicissitusmo si espresse Sublime Porta, dini hanno coinvolto da vinei quadri di araprendo da Triecino l’Europa per almeno tisti appartenenti ste e da Fiume la cinque secoli, dalla fine del alla corrente del via al commercio XV fino all’inizio del XX. realismo. Natamercantile verso i le Schiavoni diLa mostra si articola in porti di Smirne e pinse L’Odalisca tre percorsi, il primo dei di Costantinopoli. (1840), ritratto quali è dedicato alla comLa piccola comuidealizzato di una plesso disegno politico nei nità di Turchi fu bellezza femmiriguardi dell’Impero ottoregistrata nel cennile esotica fuori mano di Pio II, già Vesco- Francesco Beda - Il Caffè Orientale di Trieste, Trieste, simento del 1857 e dal tempo, menvo di Trieste dal 1447 al c.1888 della loro permatre La preghiera 1450, cardinale e pontefice di Maometto del negli anni della crollo dell’Impero Romano d’Oriente e nenza a Trieste reca testimonianza la lapide in napoletano Dodell’espansione musulmana nel Bosforo e nei Balcani. A lingua osmanli di un dignitario turco collocata menico Morelli partire dal XVI secolo si manifestò la drammatizzazione nel percorso espositivo accanto alle immagini (1887) evoca una dello scontro di civiltà nel teatro e nel melodramma, ma del Cimitero islamico, inaugurato nel 1848 in via della Pace. In occasione della mostra Giospiritualità nel vanni Allotta, discendente di Giani Stuparich, contempo sconoha prestato i documenti d’identità e le foto di sciuta ed affasciSabato 17 luglio e martedì 21 luglio alle ore 11.00 famiglia di Samuel e Virginia Oblath, unghere- Natale Schiavoni - Odalisca,Trieste, 1840 nante. avranno luogo le visite guidate alla mostra Trieste si di nazionalità ottomana e religione israelita, ciesse e la Sublime Porta da Pio II all’arciduca Massiche si stabilirono a Trieste a fine Ottocento: erano i miliano d’Asburgo a cura di Alessandra Sirugo. Le genitori di Elody, sposa dello scrittore triestino Giani visite sono effettuate dall’Associazione di VolonStuparich. tariato Cittaviva e dalla curatrice della mostra. Si Trieste e la Sublime Porta da Pio II ricorda che l’Associazione Cittaviva effettua su preLa Turchia e la sua conflittuale storia con l’Occidente all’arciduca Massimiliano d’Asburgo. notazione anche visite guidate in inglese, tedesco, cristiano ispirarono drammaturghi e compositori come Museo Petrarchesco Piccolomineo francese, spagnolo, sloveno, croato, russo. Wiel e Rossini. Le suggestioni della cultura ottomana via Madonna del mare, 13 - Trieste Per informazioni telefonare allo 0406758184 (da hanno influenzato anche le espressioni artistiche e lo 23 giugno – 7 novembre 2010 lunedì a sabato ore 8-14; giovedì anche 14-19) o stile delle abitazioni signorili a Trieste. Lo dimostrano Orari: scrivere all’indirizzo mail: e-mail: museopetrarchegli affreschi che ornano il soffitto del salone nel Museo da lunedì a sabato 9 - 13; il giovedì anche 15 - 19 [email protected] della Fondazione Giovanni Scaramangà di Altomonte (chiuso festivi, ad eccezione del 7 novembre) (1835 ca.), in via Filzi 1, dove è trasfigurato allegorica- Debutto internazionale per il nuovo video promozionale dell’Ateneo firmato da Marco Tessarolo Debutto internazionale per il nuovo video promozionale dell’Università di Trieste realizzato dal giovane creativo Marco Tessarolo. Il video, intitolato Laboratorio di futuro, è stato pubblicato infatti dal blog di MoFilm (http:// blog.mofilm. com/), l’importante piattaforma digitale che ha come obiettivo quello di consentire ad artisti, provenienti da ogni parte del mondo, di esprimere liberamente la loro creatività, di farsi conoscere e in molti casi di raggiungere il successo. Oltre alle immagini il blog di MoFilm dà spazio anche a un breve profilo dell’artista già pluripremiato. Marco Tessarolo è l’unico pubblicitario del Friuli Venezia Giulia ad aver vinto il premio Tp 2010 assegnato annualmente dall’associazione pubblicitari professionisti ed aver ottenuto riconoscimenti importanti al Tribeca film festival di New York, dove è arri- vato in finale con tre spot, e al Barcelona Mobile World Congress dove il suo corto Wishing well – Il pozzo dei desideri è giunto tra i finalisti del Pepsi short film 2010. Al London Film Festival ha ritirato invece il premio della sezione MoFilm dedicato al miglior spot pubblicitario pensato per il marchio McDonald’s. Di questi ultimi mesi la collaborazione con l’Università di Trieste che ha già prodotto l’immagine scelta per promuovere il primo Bilancio sociale dell’Ateneo e il video “Laboratorio di futuro”. Attraverso i sogni e i giochi di alcuni bimbi, Tessarolo è riuscito, con efficacia e semplicità e una fotografia azzeccata, a mettere in risalto la centralità dell’alta formazione per lo crescita di un territorio e della sua comunità. C.S. Muggia si dipinge con le Serate Colorate L’Associazione Vivi Muggia, in collaborazione con i commercianti associati alla stessa e con il patrocinio del Comune rivierasco, propone per la giornata odierna e in replica sabato 24 luglio Serate Colorate. La manifestazione dedicata agli artisti di strada, in gergo buskers, seguirà un itinerario attraverso le vie e le calli di Mug- gia dove verranno coinvolti con la loro bravura e allegria grandi e piccini: giocolieri, trampolieri, clown, maghi, la fata turchina e Minnie con l’inseparabile compagno Topolino animeranno le due serate ricche di colore e divertimento. Info: [email protected] cell: 3338550118 - 3392067690 Denis Locoselli il tuono q 29 APPUNTAMENTI Sabato, 17 luglio 2010 a cura del Comune di Muggia e dell’associazione Juliet. Visite guidate alla mostra Due Fiorini Soltanto Sabato 17 luglio 2010, alle ore 18.00, presso la Sala Attilio Selva di Palazzo Gopcevich, via Rossini 4, avrà luogo una visita guidata alla mostra “Due fiorini soltanto. Sebastianutti e Benque fotografi a Trieste”, a cura della dott.ssa Elisa Vecchione. La mostra è visitabile fino al 25 luglio tutti i giorni con orario 9-19. Il racconto dei canti della grande guerra Elisa in concerto in piazza Unità Heart - A Live Tour arriva anche a Trieste. Questa sera, sabato 17 luglio, Elisa si esibirà in piazza Unità a partire dalle 21:30. L’evento, realizzato in collaborazione con FVG Turismo, Azalea Promotion e Comune di Trieste, sarà anche l’occasione per un gesto concreto di solidarietà a favore della onlus Il Focolare, cui verrà devoluta parte degli incassi della serata. Biglietto ingresso Unico € 32,00 Muggia sotto le stelle Sabato 17 luglio sfilata del carnevale estivo. Domenica 18 luglio alle ore 21.00 presso il Teatro Verdi di Muggia, il Conservatorio G. Tartini presenta “Le Femmine d’Italia...e...d’altri siti!”. Concerto in occasione del XVIII anniversario, a cura di Libera - Associazione, nomi e numeri contro le mafie e Siulp - Sindacato Unitario Lavoratori Polizia. Martedì 20 luglio VII Festival della Canzone Muiesana a cura di Fulvio Marion in collaborazione con Associazione Fameia Muiesana e Pro Loco Muggia. Giovedì 22 ore 21.30 presso i Giardini Europa, proiezione del film Il Concerto. Venerdì 23 luglio esibizione di danze standard e latino americane a cura del Club Diamante, associazione di danza sportiva. Dal 22 luglio al 15 agosto Mostra personale del fotografo Fabio Balbi. Fino al 31 luglio presso il Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di via Roma 9 (Muggia) sarà possibile visitare l’allestimento dell’esposizione “Serralunga. I vasi comunicanti. Dove sbocciano le idee” Sabato 17 luglio alle ore 20.30 a Ceroglie – Cerovlje 13 (Duino Aurisina), tre cori accompagnati dal racconto di Roberto Todero si esibiranno nei canti cari alla tradizione delle diverse anime dell’antico Litorale, riportando verso gli anni lontani del quattordici diciotto. Yampapaya Sabato 17 luglio alle 22.30 a Marano Lagunare, concerto degli Yampapaya nell’ambito del festival Onde Mediterranee. Mare e monti della Liburnia Domenica 18 luglio la Stella Alpina onlus di Trieste organizza una passeggiata-escursione ad Abbazia (Opatja) in Croazia, sul lungomare (12 Km) che parte da Volosca (Volosko), sobborgo portuale medioevale della città fino all’antica cittadina romana di Laurana (Lovran). La passeggiata rientra all’interno del progetto: “A passo d’uomo”. Il ritrovo è presso la chiesa di Basovizza alle 8,45 ed il trasferimento è previsto con mezzi propri. Pranzo al sacco. Per ulteriori informazioni: Zefferino cell. 3498858463 e-mail [email protected] sito www. [email protected] Manifesti d’artista V appuntamento Lunedì 19 luglio alle ore 18.00 in via Fabio Severo, saranno tre gli artisti per il V appuntamento di manifesti d’artista: Hedya Klein, israeliana d’origine che vive tra Austria e il Vermont negli U.S.A., Franco Ule, triestino, e Jennifer Nuss, pure americana. Guča sul Carso Festival di musica e gastronomia balcanica sabato 17 e domenica 18 a Prepotto. Saranno presenti le migliori orchestre vincitrici del Festival di Guča. Negli stand si potranno gustare pljeskavice, cevapcici e maiali alla griglia preparati dall’Associazione Serba V. Karadzic di Trieste. Sabato apertura stand ore 18:00, inizio concerti ore 20:00 domenica apertura stand ore 16:00, inizio concerti ore 17:00 Trieste, tel. + fax 040 360551, e-mail: [email protected] Vivere ad Aquileia Venerdì 23 luglio alle ore 17.30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia – via Roma 1, “vivere ad Aquileia: i quartieri sulla sponda orientale del porto”. Interverrà Daniela Cottica (Università di Venezia). Mercatino di Sistiana Venerdì 23 luglio dalle ore 18.00 alle ore 23.00 nella Baia di Sistiana (Parco La Caravella), prosegue l’appuntamento con le bancarelle dell’usato e del fai da te “Il mare delle occasioni” a cura dell’Associazione culturale “Cose di Vecchie Case”. Per informazioni, Associazione culturale “Cose di Vecchie Case”, tel. 3397495333 (sede presso il Caffè Verdi ex Bar Violin di via del Teatro 2 a Trieste). Rigassificatore Triestelovesjazz Dal 18 luglio all’8 agosto, con inizio alle ore 21.00, in Piazza Unità, Piazza Hortis e Piazza Verdi, iniziano le serate della quarta edizione del festival Triestelovesjazz, ad ingresso libero. Domenica 18 – Piazza Verdi – Trieste Gospel Choir; lunedì 19 – piazza Verdi – Ocho Rios; martedì 20 – piazza Hortis – Bauchklang Vocal Groove Project, Gianni Cazzola quintet feat. Gendrickson Mena, con “The Blakey Legacy”; mercoledì 21 – piazza Hortis – Angelo Comisso Trio in “Sturm und drang”, “Unless There’s Love” Anna Lauvergnac International Quartet; giovedì 22 – piazza Hortis – duo Le Miroir propone “Homage to Keith Jarret and Gary Burton” di Barbara Kolb, segue “Franco Russo” Giovanni Vianelli trio feat. Nevio Zaninotto con il “Cannonball Aderly Tribute”; venerdì 23 – piazza Hortis – Oliver Ker Ourio in “Jazz Armonica Extraordinaire”. Max Sornig Jazz Trio. Martedì 20 luglio a partire dalle ore 18:30 in piazza Marconi a Muggia campagna informativa e di mobilitazione contro il rigassificatore di Trieste-Zaule. Saranno presenti WWF, Legambiente e Italia Nostra. Saranno raccolte le firme sulla petizione contro il progetto di Gas Natural, lanciata lo scorso autunno dalle tre associazioni ambientaliste e sarà anche distribuito il mensile Konrad con il nuovo inserto (dopo quello del settembre 2009) sul rigassificatore. Recapiti: Legambiente - Circolo Verdazzurro, via Donizetti 5/a, 34133 Trieste, tel. 040 577013, e-mail: [email protected] ; Italia Nostra – Sezione di Trieste, via del Sale 4/b, 34121 Trieste, tel. 040 304014, e-mail: [email protected] ; W.W.F. Trieste, via Rittmeyer 6, 34132 Percorso geopaleontologico Ogni sabato mattina dalle 10 alle 13, fino al 18 settembre, visite guidate al percorso geopaleontologico del Civico Orto botanico. Per informazioni tel. 040-360.068; e- mail: [email protected] 30 q il tuono L’oroscopo della settimana Gli oroscopi sono tradizione antichissima che ha diversi livelli, dalla saggezza millenaria raffinata del Libro dei Mutamenti cinese (I Ching) a scemenze assolute e nocive che noi non siamo disposti a pubblicare. Abbiamo scelto perciò di fornirvi un servizio che si avvicina al livello più nobile, assegnando settimanalmente ad ogni casa astrologica convenzionale delle massime che è sempre proficuo meditare. La loro aderenza personale apparterrà al mistero imponderabile della sorte ed alla vostra sensibilità e riflessione critica. CALENDARIO Sabato, 17 luglio 2010 Distributori di carburante aperti nei festivi FERIALE Impianti aperti 24 ore su 24 TOTAL - Duino Nord Autostrada TS/VE AGIP - Duino Sud Autostrada VE/TS AGIP - Valmaura S.S. 202 - Km 36 (superstrada) DOMENICA 18 LUGLIO AGIP - Via Forlanini - Cattinara AGIP - Viale Miramare 49 ESSO - Viale Campi Elisi ESSO - S.S. 202 - Km 18+945 - Sgonico Q8 - Aurisina 129 - Duino Aurisina FLY - Passeggio Sant’Andrea SHELL - Aquilinia - Muggia TAMOIL - Via F. Sebero 2/3 TRIESTE Impianti self service AGIP - Via dell’Istria 155 AGIP - Via Forti 2 - B.go San Sergio AGIP - Viale Miramare 49 AGIP - Via A. Valerio 1 - Università AGIP - Via Forlanini - Cattinara AGIP - Strada del Friuli 5 AGIP - Duino S.S. 14 ESSO - Sgonico S.S. 202 ESSO - Via Carnaro - S.S. 202 - Km 3+0.67 ESSO - Piazza Foraggi 7 ESSO - Quadrivio di Opicina ESSO - Via Flavia 120 ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738 OMV - Stazione di Prosecco 35 SHELL - Via Locchi 3 SHELL - Autoporto di Fernetti TAMOIL - Via F. Severo 2/3 TOTAL - R.A. Km 27 Sistiana TOTAL - Via Brigata Casale TAMOIL - Viale Miramare 233/1 Non metterti alla guida se hai abusato di bevande alcoliche *** Linea marittima TRIESTE - MUGGIA Partenza 6.45 7.50 9.00 10.10 11.20 14.10 15.10 16.20 17.30 19.35 Partenza 9.30 11.00 13.30 15.00 16.30 18.00 MUGGIA TRIESTE 7.15 8.20 9.30 10.40 11.50 14.35 15.40 16.50 18.00 20.05 7.15 8.25 9.35 10.45 11.55 14.35 15.45 16.55 18.05 20.05 7.45 8.55 10.05 11.15 12.25 15.05 16.15 17.25 18.35 20.35 MUGGIA MUGGIA TRIESTE 10.00 11.30 14.00 15.30 17.00 18.30 10.15 11.45 14.15 15.45 17.15 18.45 10.45 12.10 14.45 16.15 17.45 19.15 Arrivo Partenza Arrivo FESTIVO TRIESTE MUGGIA Arrivo Partenza Arrivo Regime tariffario linee marittime in vigore dal 1° gennaio 2010 Corsa singola ........................................... Corsa Andata e Ritorno . .......................... Abbonamento nominativo 10 corse.......... Abbonamento nominativo 50 corse.......... Biciclette .................................................. Euro Euro Euro Euro Euro 3,45 6,40 11,00 26,50 0,70 I biglietti ed abbonamenti sono venduti direttamente a bordo dell’imbarcazione. STAZIONE FERROVIARIA DI TRIESTE CENTRALE Orario dal 13 giugno 2010 Ariete dal 21 marzo al 20 aprile Le cose sembrano in disordine, ma Dio può scrivere diritto anche sullo storto. Toro dal 21 aprile al 20 maggio Le discordie rovinose si riducono spesso a quattro soli pensieri: io, tu, mio e tuo. Gemelli dal 21 maggio al 20 giugno La violenza è la forza degli stupidi, quella delle persone sagge è la dolcezza. Cancro dal 21 giugno al 22 luglio Chi non vuole che gli altri lo sottomettano farà bene ad inchinarsi di meno. Leone dal 23 luglio al 22 agosto I dolori dell’anima, ma anche del corpo, si mitigano quando riesci a dominarli. Vergine dal 23 agosto al 22 settembre TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano S. Giorgio di Nogaro Portogruaro - Caorle S. Donà di Piave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia Chi apre una lite, apre anche una spesa. Occorre pensarci bene, e prima. Scorpione dal 23 ottobre al 21 novembre La paura eccessiva della morte non la può evitare, ma ti rovina la vita. Sagittario dal 22 novembre al 21 dicembre Occorre essere previdenti: l’acqua troppo lontana non può spegnere il fuoco. Capricorno dal 22 dicembre al 19 gennaio La prima medicina contro qualcosa che ti fa ammalare è l’astenersene. Aquario dal 20 gennaio al 18 febbraio Per poter parlare bene non basta il vocabolario: occorre ben pensare. Pesci dal 19 febbraio al 20 marzo Prima di metterti in una situazione nuova, pensa a come potrai uscirne. 4.30 4.53 5.05 5.14 5.37 5.57 6.24 6.34 (5) prosegue per Tarvisio 14.44 15.07 15.19 15.28 15.52 16.12 16.39 16.49 Carnia TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano - S. Giorgio di Nogaro Portogruaro - Caorle S. Donà di Piave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia (1) 5.32 6.06 6.35 5.55 6.28 6.58 6.07 6.42 | 6.16 | 6.40 7.37 7.03 | 7.30 8.15 7.40 prosegue per (2) 6.41 7.04 7.35 7.04 7.29 7.57 7.17 7.41 7.24 | 7.53 8.12 8.15 8.30 8.51 8.55 9.02 8.18 8.41 8.53 9.02 9.26 9.46 10.13 10.24 Milano (3) Napoli * Tarvisio Milano 15.44 15.51 16.25 16.06 16.17 16.48 16.18 17.03 16.27 16.51 17.12 17.37 17.49 Tarvisio (6) 16.44 17.02 17.34 17.07 17.27 17.56 17.19 17.40 18.09 17.28 | 17.52 18.11 18.12 18.26 18.39 18.48 18.49 9.18 9.38 9.41 10.01 9.53 | 10.02 | 10.26 10.40 10.46 | 11.13 11.16 11.24 (7) 17.44 18.07 18.19 18.28 18.52 19.12 19.39 19.49 18.44 19.07 19.19 19.28 19.52 20.12 20.39 20.49 (3) (1) 11.44 12.20 12.07 12.42 12.19 12.56 12.28 12.52 13.12 13.39 13.49 12.44 13.07 13.19 13.28 13.52 14.12 14.39 14.49 13.44 14.07 14.19 14.28 14.52 15.12 15.39 15.49 14.11 14.34 14.48 (1) Milano Tarvisio (8) 19.18 19.46 20.22 21.54 19.41 20.12 20.49 22.20 19.54 20.26 21.02 22.33 20.03 20.35 21.10 22.42 20.32 21.03 21.42 23.08 20.59 21.21 23.25 21.39 21.49 23.49 21.50 Tarvisio Udine 22.44 23.17 23.37 23.52 0.34 Lecce (1) Feriale. (2) Festivo. (3) Feriale escluso sabato. (4) (1) TRIESTE Centrale Monfalcone GORIZIA Centrale Cormons UDINE 5.02 5.27 5.51 5.59 6.23 (1) 5.58 6.23 6.48 7.03 7.28 (2) (1) (1) 6.04 6.29 6.53 7.03 7.28 6.20 6.48 7.10 7.25 7.49 6.56 7.19 7.40 7.49 8.04 7.35 8.03 8.26 8.35 8.57 (2) (7) prosegue per (2) TRIESTE Centrale 14.56 Monfalcone 15.19 GORIZIA Centrale 15.40 Cormons 15.49 16.04 UDINE (1) 14.56 15.19 15.40 16.49 16.04 (5) 15.51 16.18 16.40 16.49 17.10 (2) (1) (2) (1) (2) (1) (1) (3) (4) 7.35 8.56 7.58 9.19 8.18 9.40 8.27 9.49 8.43 10.04 (2) 9.56 10.24 10.48 11.01 11.23 10.56 11.19 11.40 11.49 12.04 11.26 11.54 12.19 12.29 12.53 12.08 12.37 |13.01 |13.15 13.38 12.26 12.54 13.19 13.33 13.55 12.56 13.19 13.40 13.49 14.04 12.56 13.19 13.40 13.49 14.04 13.30 14.00 14.25 14.40 15.04 14.21 14.49 15.12 15.21 15.47 14.21 14.49 15.12 15.21 15.47 Sacile Tarvisio (6) 16.02 16.30 16.53 17.02 17.24 16.03 16.31 16.28 16.59 16.51 17.22 17.00 17.32 17.24 |17.55 16.56 17.19 17.40 17.49 18.04 (7) 17.23 17.51 18.15 18.28 18.49 (8) 17.23 17.51 18.15 19.28 18.49 (7) 17.56 18.19 18.40 18.49 19.04 prosegue per Tarvisio Tarvisio (9) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 Sacile (10) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 18.56 19.19 19.40 19.49 20.04 (1) 19.53 20.04 20.27 20.36 20.57 (1) 20.42 21.08 21.31 21.40 22.04 (11) 22.21 22.44 23.05 23.14 23.29 Sacile (12) 22.21 22.44 23.05 23.14 23.29 (1) Feriale. (2) Festivo. (3) Feriale escluso sabato. (4) Si effettua il sabato e festivi. Rispetta il mendicante: non c’è oggetto che pesi quanto la sua povertà. Bilancia dal 23 settembre al 22 ottobre AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA - RONCHI DEI LEGIONARI Orario estivo 2010 (in vigore dal 28 marzo al 30 ottobre 2010)+++ Gli orari possono subire variazioni da parte delle compagnia aeree senza preavviso Partenze per Partenza Arrivo Frequenza Volo Aereo BELGRADO 13.15 10.35 13.35 13.15 BIRMINGHAM 16.55 18.05 BRUXELLES Ch. 12.30 CAGLIARI 22.10 CATANIA 12.00 DUSSELDORF We. 12.00 20.55 LONDRA St. 12.25 14.30 14.50 15.00 15.00 21.40 MONACO 06.20 10.50 15.00 18.55 NAPOLI 12.00 OLBIA 13.15 ROMA 06.55 07.20 11.20 15.20 19.20 TIRANA 10.30 13.00 15.10 20.40 TRAPANI 20.00 14.50 -----6- 12.10 -----6- 15.10 -2----- 14.50 ---4--- 18.10 ---4--- 19.20 ------7 14.05 --3---7 23.55 1---5-- 15.25 * 13.45 -2-4--- 22.40 -----6- 13.35 ----5-- 15.40 --3---7 16.00 -----6- 16.10 -2-4--- 16.10 ----5-- 21.40 1------ 07.30 * 12.00 * 16.10 * 20.05 12345-7 13.10 * 15.00 -----6- 08.05 * 08.30 123456- 12.30 * 16.30 * 20.30 * 12.00 -2----- 14.40 ----5-- 16.50 -2----- 22.30 ----5-- 21.40 -2-4-6- JU411 JU411 JU411 JU411 FR1097 FR1097 FR2834 FR4808 AZ1705 FR6488 FR6488 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 LH4007 LH3999 LH4003 LH4005 AZ1705 EN1728 AZ1356 AZ1360 AZ1358 AZ1364 AZ1362 LZ152 LZ152 LZ152 LZ152 FR8648 AT7 fino al 1/5 AT7 dal 8/5 AT7 dal 6/4 AT7 dal 5/5 738 738 738 738 CR9 via Napoli 738 dal 25/5 738 dal 29/5 738 fino al 8/4 738 738 738 738 dal 16/4 738 AT7 AT7 AT7 AT7 no dal 2-22/8 CR9 AT7 dal 12/6 al 28/8 CR9/320 734/320 no dal 3-27/8 734/320 734/M80 no dal 9-22/8 734/320 AT7 fino al 27/4 AT7 fino al 11/6 AT7 dal 15/6 AT7 dal 18/6 738 Note Arrivi da Partenza Arrivo Frequenza BELGRADO 11.00 08.20 11.20 11.00 BIRMINGHAM 13.15 14.25 BRUXELLES Ch. 10.35 CAGLIARI 20.00 CATANIA 08.30 DUSSELDORF We. 09.50 18.45 LONDRA St. 09.00 11.05 14.05 11.25 11.35 11.35 17.05 MONACO 09.05 13.15 17.15 21.05 NAPOLI 10.10 OLBIA 10.15 ROMA 09.20 13.20 17.20 20.50 21.25 TIRANA 08.10 10.30 12.40 18.00 TRAPANI 17.55 12.40 -----6- 10.00 -----6- 13.00 -2----- 12.40 ---4--- 16.30 ---4--- 17.40 ------7 12.05 --3---7 21.45 1---5-- 11.20 * 11.35 -2-4--- 20.30 -----6- 12.00 ----5-- --3---7 FR168 14.25 -----6- 14.35 -2-4--- 14.35 ----5-- 20.05 1------ 10.10 * 14.20 * 18.20 12345-7 22.10 * 11.20 * 12.00 -----6- 10.35 * 14.35 * 18.35 * 22.05 12345-7 22.40 * 09.40 -2----- 12.10 ----5-- 14.30 -2----- 19.40 ----5-- 19.35 -2-4-6- Volo Aereo Note JU411 JU411 JU411 JU411 FR1096 FR1096 FR2833 FR4807 AZ1708 FR6487 FR6487 FR168 738 FR168 FR168 FR168 FR168 LH3998 LH4002 LH4004 LH4006 AZ1708 EN1729 AZ1357 AZ1365 AZ1361 AZ1359 AZ1363 AF5981 AF5983 AF5983 AF5983 FR8647 AT7 AT7 AT7 AT7 738 738 738 738 CR9 738 738 738 fino al 1/5 dal 8/5 dal 6/4 dal 6/5 Frequenze: 1 Lunedì, 2 Martedì, 3 Mercoledì, 4 Giovedì, 5 Venerdì, 6 Sabato, 7 Domenica. * Giornaliero. Compagnie Aeree: AZ Alitalia, EN-Air Dolomiti, FR-Ryanair, JP-Adria Airways, JU-Jat Airways, LH-Lufthansa (operato daAir Dolomiti-Lufthansa Regional), LZ-Belle Air. Aeromobili: 319 Airbus A319, 320 Airbus A320, 734 Boeing B737.400, 738 Boeing B737.800, AT7-ATR72, CR9 Bombardier CRJ900, M80-Boeing MDD MD80. via Napoli dal 25/5 dal 29/9 fino al 9/4 738 738 738 dal 16/4 738 AT7 AT7 AT7 no dal 2-22/8 AT7 CR9 AT7 dal 12/6 al 28/8 734/320 734/M80 no dal 9-22/8 734/320 CR9 no dal 2-26/8 734/320 LZ152 fino al 27/4 LZ152 fino al 11/6 LZ152 dal 15/6 LZ152 dal 18/6 738 Numeri utili FARMACIE DI TURNO Emergenza sanitaria 118 115 Vigili del fuoco 112 Carabinieri 113 Polizia 040 4194311 Polizia Stradale 040 3790111 Questura 114 Emergenza infanzia 1522 Antiviolenza donna Antincendio boschivo 1515 117 Guardia di Finanza Polizia Municipale 040 366111 Guardia Costiera emergenze 1530 040 676611 Capitaneria del Porto 800 991170 ASL Numero verde 040 3991111 Osp. Riuniti Trieste 040 3186118 CRI Servizi sanitari 800 500300 Protezione civile 040 910600 ENPA Protez. animali ASTAD Rifugio animali 040 211292 Canile sanitario 040 820026 800 152152 AcegasAps guasti 800 237313 Acegas informazioni 803116 ACI Soccorso stradale Regione centralino 040 3771111 Comune centralino 040 6751 040 37981 Provincia centralino Camera di Commercio 040 6701111 Aeroporto Ronchi d. L. 0481 773224 040 39991 ATER 040 6764111 Poste centralino 040 307730 RadioTaxi 040 390039 Taxi 800 016675 Trieste Trasporti 040 6758200 Biblioteca Civica Biblioteca Gambini 040 634753 040 300725 Biblioteca Statale SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco) Tel. 040 309114 domenica 18 luglio dalle 8.30 alle 13.00 Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655 Viale Felluga, 46 (San Luigi) – Tel 040 390280 Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco) Tel. 040 309114 Muggia - Lungomare Venezia, 3 – Tel. 040 274998 Opicina – Via di Prosecco, 3 –Tel. 040 214441 dalle 16.00 alle 20.30 Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655 Viale Felluga, 46 (San Luigi) Tel 040 390280 Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco) Tel. 040 309114 Muggia - Lungomare Venezia, 3 Tel. 040 274998 Opicina – Via di Prosecco, 3 –Tel. 040 214441 – Solo per chiamata telefonica con ricetta urgente FARMACIE DI TURNO dal 19 luglio al 23 luglio dalle 13.00 alle 16.00 Via dell’Istria, 18 – Tel. 040 7606477 Via di Servola, 44 – Tel 040 816296 Basovizza– Tel. 040 9221294 – Solo per chiamata telefonica con ricetta urgente SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo Piazza Libertà, 6 – Tel. 040 421125 Domenica 18 RAI 3 FVG Sabato 17 TELEQUATTRO Cinema e teatri Farmacie di turno sabato 17 luglio dalle 13.00 alle 16.00 Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655 Viale Felluga, 46 (San Luigi) Tel 040 390280 Muggia - Lungomare Venezia, 3 Tel. 040 274998 Opicina – Via di Prosecco, 3 Tel. 040 214441– Solo per chiamata telefonica con ricetta urgente Radioattività il tuono q 31 INFORMAZIONI UTILI Sabato, 17 luglio 2010 ...quando hai bisogno chiama Telefono Amico CeVita Toy story 3 in digitale 3D 16.15, 18.00, 20.00, 21.50 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 Solomon Kane 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 Predators 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 ARENA ARISTON CINECITY Viale xx settembre 35 040662424 www.triestecinema.it Viale Romolo Gessi 14 www.aristontrieste.it Invictus Sabato 17 e domenica 18 luglio ore 21.15 Gli abbracci spezzati Lunedì 19 e martedì 20 luglio ore 21.15 I gatti persiani Mercoledì 21 e giovedì 22 luglio ore 21.15 Sherlock Holmes Venerdì 23 e sabato 24 luglio ore 21.15 Proiezioni garantite anche in caso di maltempo. NAZIONALE MULTISALA Viale xx settembre 30 040635163 www.triestecinema.it Twilight saga: eclipse 16.20, 18.15, 20.15, 22.15 Toy Story 3 in digitale 2D Multiplex 7 sale (di cui 4 predisposte per il 3D) Torri d’Europa, via D’Alviano 23, tel. 040 6726800 www.cinecity.it Predators 16.00, 18.05, 20.10, 22.15. Domenica 15.30, 17.45, 20.00, 22.05 Solomon Kane 16.05, 18.05, 20.05, 22.05. Domenica 15.20, 17.35, 20.00, 22.05 The box Da mercoledì 21 luglio, 16.30, 19.45, 22.00 Toy story 3 - La grande fuga. In 3D in digitale tutti i giorni 16.10, 17.15, 18.35, 19.45, 21.20, 22.00 domenica 15.05, 16.20, 17.25, 18.45, 20.00, 21.15, 22.10; in pellicola tutti i giorni 16.00, 18,05, Teatro Rossetti Sabato 17 luglio ore 21.00, Clannad Live. L’evento, che sicuramente scatenerà l’attenzione dei fan di tutta Europa, è organizzato nell’ambito della decima edizione di Triskell, il Festival Celtico Internazionale di Trieste organizzato dall’Associazione Culturale Uther Pendragon. Festival dell’Operetta La principessa della Csardas 20 e 22 luglio ore 20.30; 18 luglio ore 17.30. Teatro Verdi. Die Csárdásfürstin, Operetta in tre atti da un’idea di Leo Stein e Bela Janbach. Musica di Imre Kálmán (Ed. Suvini e Zerboni - Milano) Daniela Mazzucato in Boulevard Opérette 20 luglio ore 21. Teatrino di San Giovanni. Attrice e cantante, Daniela Mazzucato, racconta e canta la propria versatilità nei dintorni dell’operetta sullo sfondo della Ville Lumière. Edoardo Lanza pianoforte. Sissi nei luoghi della storia 17, 21, 23 luglio ore 20.30 Sala de Banfield Tripcovich; 29 e 30 luglio ore 20.30 Castello Grassalkovich – Gödölló´. Da “Sissy” Singspiel in due atti di Ernst e Hubert Marischka, adattamento di Gianni Gori, Musica di Fritz Kreisler Operetta mon amour 18 luglio ore 21 Castello di Duino; 22 luglio ore 21 Teatro Prešeren -San Dorligo della Valle . Operetta mon amour è un concerto, ma anche uno spettacolo, un salotto e tante altre cose. Elio Pandolfi, personaggio eclettico di grande musicalità, appassionatissimo 800 848444 (gratuito) Lunedì 19 AMBASCIATORI Martedì 20 20.10, 22.15 domenica 15.15, 17.40, 19.55, 22.00 The Twilight saga: Eclipse tutti i giorni 16.00, 18.30, 21.15, in digitale e 17.10, 20.00, 22.20 in pellicola. Domenica 14.50, 17.15, 19.50, 22.10 in digitale e 16.00, 18.30, 21.15 in pellicola F.FELLINI cinema d’essai Viale xx settembre 37 040636495 www.triestecinema.it About Elly tutti i giorni 16.45, 21.00 Il concerto tutti i giorni 18.45 GIOTTO MULTISALA Via Giotto 8 040637636 www. triestecinema.it Un microfono per due 17.00, 18.45, 20.30, 22.15 Il padre dei miei figli 17.00, 18.45, 20.30, 22.15 Fratellanza - brotherhood 17.00, 18.40, 20.20, 22.00 Che fine ha fatto Osama Bin Laden? tutti i giorni 18.40 di opera e di operetta, propone – insieme al pianista Marco Scolastra – brani cantati, recitati, strumentali, oltre ad esilaranti aneddoti, sketchs e imitazioni della sua lunga vita teatrale. Oscar night 24 luglio ore 20.30, Teatro Verdi –Trieste. Carrellata fra le musiche da Oscar del grande cinema. Orchestra e Coro del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. Teatri a teatro 2010 Lirica in danza Sabato 17 luglio, al Teatrino del Parco di San Giovanni, alle 21, va in scena Lirica in danza con Annamaria Perilli e Riccardo Riccio in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Lo spettacolo diviso in due parti è una fantasia di danze eseguite sulle più celebri ouverture, sinfonie e preludi di grandi opere liriche. Il Campiello Giovedì 29 luglio alle ore 21.00, nella Corte del Castello di Duino, l’Accademia Lirica Internazionale di Santa Croce presenta Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari. Commedia lirica in tre atti tratta dal libretto di Mario Ghisalberti, da Goldoni e diretta da Alessandro Svab. Nel lavoro, in tre atti, diurno e malinconico, traspare una matrice viennese e si colgono i richiami alle danze popolari di Schubert, proprio all’inizio, e la struttura che è tutta intera un omaggio a Mozart. Omaggio a Chopin Venerdì 30 luglio, alle 20.30, nella Sala del Trono del Castello di Miramare, il Conservatorio Tartini propone Omaggio a Chopin, recital di Letizia Michielon, concertista di fama internazionale. Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR 07.00 Il notiziario mattutino 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino replica 10.05 Ai confini dell’Arizona 12.00 TG 2000 flash 12.05 Borgo Italia 12.40 A casa del musicista 13.00 Seguiamo quei due 13.15 Serestate in città 13.30 Il notiziario meridiano 14.00 Qui Cortina 14.10 Hard Trek 15.05 Tractor pullings 16.00 TG 2000 - sabato 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.15 Dai nostri archivi 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.05 Campagna amica 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Newmann robot di famiglia. Film commedia 22.30 Carnia, terra di emozioni 22.55 Qui Tolmezzo 23.00 Il notiziario notturno 23.35 Se tu vens: storie di uomini e di montagne 07.00 Concerto del pianista Ali Hireche 08.20 Mukko Pallino 08.50 Italia economia 09.30 Rotocalco Adnkronos 10.35 Saul 2000 – Ripartire da Damasco 11.30 Super sea 12.00 Angelus recitato dal Santo Padre - 2010 12.25 La grande storia 13.10 Qui Tolmezzo 13.15 Borgo Italia 13.40 Expò mittel school 14.05 Camper Magazine 14.25 Campagna amica 15.00 Norma. Opera registrata 17.30 K2 19.30 Detective per amore 21.00 Mille voci 2010. Programma musicale 23.00 Newmann robot di famiglia. Film commedia 00.30 Voci dal ghetto “Enrico Fink e Quartetto Lokshen” 02.10 Thor il conquistatore. Film d’avventura 07.00 Il notiziario mattutino lunedì 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino lunedì 08.50 Detective per amore 10.25 Novecento contro luce 11.25 Camper magazine 12.00 TG 2000 flash 12.45 Hard trek 13.10 Videomotori 13.30 Il notiziario meridiano 14.05 ... Animali amici miei 15.05 Novecento contro luce 16.00 TG 2000 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.00 L’estate è tutta un quiz 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.10 Sport estate 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Incontri al caffé de La Versiliana 22.45 Seguiamo quei due 23.02 Il notiziario notturno 23.35 TG Montecitorio 23.40 Pagine e fotogrammi 07.00 Il notiziario mattutino 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino replica 09.00 L’età non conta 10.05 Ai confini dell’Arizona 12.00 TG 2000 flash 12.35 Mukko Pallino 13.05 Sport estate 13.30 Il notiziario meridiano 14.05 ... Nel baule dei tempi 14.35 Super sea 15.30 Borgo Italia 16.00 TG 2000 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.00 Expò mittel school 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.05 Pagine e fotogrammi 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Faust. Opera registrata 00.07 Il notiziario notturno 00.40 TG Montecitorio 07.00 Il notiziario mattutino 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino replica 10.05 Ai confini dell’Arizona 12.00 TG 2000 flash 12.05 Super sea 13.00 Expò mittel school 13.30 Il notiziario meridiano 14.05 ... Attualità 14.35 Videomotori 15.30 Hard Trek 16.00 TG 2000 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.00 Rotocalco Adnkronos 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.05 Qui Tolmezzo 20.10 Dai nostri archivi 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Incontri al caffè de La Versiliana 23.02 Il notiziario notturno 23.35 TG Montecitorio 07.00 Il notiziario mattutino 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino replica 09.00 Domani si vedrà 09.30 Documentari sulla natura 10.05 Ai confini dell’Arizona 12.00 TG 2000 flash 12.10 Rotocalco Adnkronos 12.30 Tractor pulling 12.45 La grande musica classica 13.30 Il notiziario meridiano 14.05 ... Copertina da Udine 15.05 Documentari sulla natura 16.00 TG 2000 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.00 Carnia, terra d’emozioni 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.05 Qui Cortina 20.15 Serestate in città 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Se tu vens: storie di uomini e di montagne 21.20 3+1 22.10 La grande storia 23.02 Il notiziario notturno 23.35 TG Montecitorio 07.00 Il notiziario mattutino 08.05 Storie tra le righe 08.30 Il notiziario mattutino replica 10.05 Ai confini dell’Arizona 12.00 TG 2000 flash 12.40 Pagine e fotogrammi 12.55 Dai nostri archivi 13.10 Se tu vens: storie di uomini e di montagne 13.30 Il notiziario meridiano 14.05 ... Tutti i gusti 14.35 Carnia, terra d’emozioni 14.55 Mukko Pallino 16.00 TG 2000 16.30 Il notiziario meridiano replica 17.00 K2 19.00 A casa del musicista 19.30 Il notiziario serale 20.00 Il notiziario sport 20.05 Seguiamo quei due 20.30 Il notiziario Regione 21.00 Incontri al caffè de La Versiliana 22.50 Qui Cortina 23.02 Il notiziario notturno 23.35 TG Montecitorio 23.40 3+1 Sabato 17 e domenica 18 luglio 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News 10.30 Radioattività Magazine 10.40 Telekommando con Sara 12.30 Radioattività Rewind (Musicale), 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale) 15.00 Pomeriggio Radioattivo 17.00 Radioattività Music Box 21.00 The Factory (Musicale) Da lunedì 19 a venerdì 23 luglio 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News, 08.15 Radioattività Notizie, 08.30 Aggiornameteo, 08.50 Rassegna stampa, 09.15 Radioattività Notizie, 09.30 Music & News 10.00 Radioattività Magazine, 10.15 GR Oggi Trieste News (locale),10.30 L’aggiornameteo, 10.40 Radioattività Telekommando (Segnalazioni), 11.15 Radioattività Notizie,12.15 Radioattività Notizie 13.00 Radioattività Rewind (Musicale), 13.15 GR Oggi Trieste News (Locale) 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale), 14.03 Units On Air - Quotidiano Universitario 15.00 Pomeriggio Radioattivo, 15.15 Radioattività Notizie, 15.45 GR Sport (Calcio) 17.00 Radioattività Music Box, 17.15 Radioattività Notizie, 18.15 GR Oggi Trieste News (Locale), 18.45 GR Sport, 19.15 Radioattività Notizie, 20.05Units On Air - Quotidiano Universitario 21.00 The Factory (Musicale) 32 q il tuono Un’ottima proposta Privato vende splendido attico da 65 mq. al 7° ed ultimo piano, in casa signorile, con ascensore, in centro città, al prezzo di Euro 218.000,00 Appartamento parzialmente arredato, pari ad un primo ingresso, composto da ampia entrata, cucina, bagno, comoda stanza matrimoniale con poggiolo, ampio e luminoso soggiorno, ripostigli e ben 145 mq. di impareggiabile terrazzo con ampia vista panoramica città e mare. 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