Alloggi universitari: il mercato privato non ha rivali NanniMagazine
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NanniMagazine http://www.nannimagazine.it/stampa_articolo.php?idNews=7258 Alloggi universitari: il mercato privato non ha rivali Altre risorse collegate all'articolo Tra collegi e case dello studente l'offerta è risicata. Il ricercatore del Rui, Giovanni Finocchietti, anticipa un dato della prossima indagine Eurostudent 2011: "Posti in aumento di qualche migliaio". Il fenomeno del pendolarismo e il raffronto con l'Ue. Annunci in bacheca, passaparola o, come capita più spesso, agenzie immobiliari. Tra un mesetto, giusto il tempo di fare gli esami di maturità, scatta per le matricole universitarie la faticosissima caccia all'alloggio universitario. Ma tra stanze singole, doppie e posto letto anche chi già frequenta i corsi sa bene che il periodo a ridosso dell'estate (o subito prima o subito dopo) è uno dei migliori per trovare una nuova sistemazione. Ultimi articoli della categoria Italia Fonte: Immagine dal web Contenuti correlati Alloggi universitari: il nero si 'mangia' 1,5 miliardi di imponibile Gli universitari italiani? Sempre più pendolari Alloggi universitari: i contratti d'affitto? Una chimera POCHI POSTI IN COLLEGI E CASE DELLO Legge antiusura, "Niente di più e niente di STUDENTE. Su collegi convenzionati e case dello nuovo" studente nel Belpaese non si può fare affidamento Lodo Mondadori, sentenza di condanna per Fininvest perché sono pochi. I campus universitari, fiore all'occhiello Oltreoceano, in Italia rimangono un Carceri, in piazza la prima assoluta dei dirigenti obiettivo ancora molto lontano da raggiungere. Un miraggio per le famiglie su cui ricadono le spese di Dal 'Fortino Valle' gli occupanti cercano soluzioni per il futuro affitto, oltre al salasso delle tasse universitarie. Per chi Il Partito democratico si ferma… in provincia non ha la fortuna di poter scegliere tra gli atenei anche Giustizia, anche la manovra si fa 'ad personam' quello del posto in cui vive, infatti, la sistemazione alloggiativa rimane la prima pratica urgente da sbrigare. Tav in Val di Susa: il 'day after' delle polemiche La scuola aspetta il Godot-Tremonti IL MERCATO PRIVATO NON HA RIVALI. È il mercato immobiliare privato quello col quale devono vedersela mamme e papà. Una realtà, soprattutto nelle grandi città universitarie, drogata proprio dall'altissima domanda. Carcere e droga: ingressi in calo o in crescita? Università e lettori stranieri: la promessa del governo Torino-Lione, i No-Tav sconfitti al primo round SOLO IL 22% DEGLI STUDENTI CON BORSA HA LA COPERTURA DI UN ALLOGGIO. Giustizia, la calda estate delle intercettazioni L'undicesimo rapporto sullo stato del sistema universitario del ministero dell'Istruzione (del Carceri, sempre più detenuti e meno fondi gennaio scorso) parla chiaro: sono 38mila gli alloggi disponibili e rappresentano appena il 22 per Agromafie, un business da 12,5 miliardi l'anno cento degli aventi diritto a una borsa di studio nell'anno accademico 2008-2009. Una percentuale che si abbassa al 2,1 se si rapporta il numero di posti disponibili al totale degli studenti iscritti. Un buon osservatorio del fenomeno, da più di un decennio, è rappresentato dall'indagine Eurostudent, condotta ogni tre anni dalla Fondazione Residenze universitarie internazionali (Rui) in collaborazione con il Miur e di cui si attende l'aggiornamento proprio nel prossimo mese. DISPONIBILITÀ DI POSTI IN CRESCITA NELLE CASE DELLO STUDENTE. In attesa di conoscere i numeri della sesta edizione dello studio, però, già la quinta aiuta a farsi un'idea della Scuola, i precari di serie A e di serie B del decreto sviluppo 'Un teatro occupato in ogni città': dal Valle di Roma parte il 'contagio' Unhcr, Guterres: "Maggioranza dei rifugiati ospitata da Paesi in via di sviluppo" Rom, sinti e quei campi nomadi da superare situazione degli alloggi universitari in Italia, come conferma Giovanni Finocchietti, ricercatore Rui Nei Cie fino a 18 mesi: immigrati immolati sull'altare di Pontida che sta curando la ricerca 2011: "Per grandi linee, l'indagine non presenta sostanziali differenze Rai, "la proposta Bersani? Parliamone" rispetto a quella precedente, né nella percentuale di studenti che vivono fuori sede (in case dello studente o appartamenti privati), né nella gerarchia delle modalità di ricerca casa: la maggior parte degli alloggi affittati appartiene al mercato privato". Finocchietti, però, anticipa a Nannimagazine.it che "i dati raccolti fino a ora fanno registrare un piccolo miglioramento della disponibilità nelle case dello studente. C'è un incremento di alcune migliaia di posti". MENO STUDENTI FUORI SEDE, CRESCE IL PENDOLARISMO. Secondo il quinto rapporto Eurostudent, il 72,6 per cento degli universitari vive con la famiglia d'origine e solo l'1,5 gode di un alloggio Dsu (Diritto allo studio universitario), mentre il 21,6 si rivolge al mercato privato e, quindi, si sistema in appartamento con altre persone o da solo. Dai dati aggiornati al 2006 emerge che i fuori sede sono circa il 25 per cento del campione (costituito da 3mila 704 persone), in numero minore rispetto ai pendolari, a quota 54 per cento. Un fenomeno, quello del pendolarismo, cresciuto del 13 per cento rispetto al 2000 e che non è destinato ad arrestarsi, come conferma Finocchietti: "Anche l'indagine in corso rivela come il forte incremento dei costi di studio, tra tasse universitarie e affitti, ha determinato un grosso cambiamento nelle abitudini dei giovani. Molti studenti i cui fratelli maggiori hanno affittato un appartamento – spiega il ricercatore– hanno deciso, invece, di viaggiare da casa all'università. C'è, poi un'altra tendenza che si sta affermando: 1 di 2 11/07/11 15.13 NanniMagazine http://www.nannimagazine.it/stampa_articolo.php?idNews=7258 anziché rinunciare al diritto di studio i ragazzi sacrificano solo la scelta della sede preferita per quella più vicina a casa". Ad andarci di mezzo, insomma, è la libertà di scelta. RESIDENZE UNIVERSITARIE UE? L'ITALIA RESTA AL PALO. Dal raffronto col resto d'Europa lo Stivale non ne esce bene. La Confappi, rielaborando sempre un'indagine Eurostudent, ma questa volta del 2005, mostra come il 76 per cento degli studenti italiani viva con i genitori, contro il 23 della Germania e il 22 della Gran Bretagna. Più vicini ai dati dell'Italia sono quelli della Spagna dove comunque la percentuale di universitari che sta in famiglia è più bassa (69). Anche il paragone tra i connazionali che alloggiano in residence universitari (2 per cento) con gli inglesi (29) o francesi (16) è impietoso per noi. Improponibile, infine, il parallelo con l'Olanda dove il 32 per cento dei giovani vive in un alloggio universitario. Non che all'estero il mercato privato sia meno grande: ragazzi che vivono in appartamenti di proprietà o in affitto sono il 42 per cento in Francia, il 49 in Gran Bretagna fino al 59 dell'Irlanda. MAGGIORE OFFERTA E CANONI COMMISURATI AL REDDITO FANNO LA DIFFERENZA IN EUROPA. "In molti Stati Ue – spiega Finocchietti – è un fatto normale andare a vivere fuori casa per studiare. Otreconfine, tuttavia, manca un modello di welfare misto pubblico-privato che funzioni. L'Italia ci prova attraverso accordi territoriali o intese tra l'Anci e le associazioni di piccoli e medi proprietari. Solo la Gran Bretagna, da quanto ho avuto modo di osservare, può fare affidamento su agenzie nazionali che si preoccupano di cercare alloggi per gli studenti. Ma si tratta sempre di iniziative private, magari ben monitorate. Spagna e Francia, invece, sono più simili all'Italia con la differenza però che godono di un sistema privato maggiormente regolamentato rispetto al nostro". Anche il segretario nazionale del Sicet, Massimo Petterlin, fa un paragone con l'Europa e marca subito la distanza: "Un'offerta pubblica più forte con canoni commisurati al reddito. Sono questi i due elementi principali di differenza. Due fattori che hanno prodotto l'effetto importante di calmierare il mercato da noi fuori controllo". Petterlin cita il caso di Berlino "dove un affitto mensile costa un terzo rispetto ai prezzi italiani. Se da noi è difficile reperire un alloggio in affitto e quando lo si trova in genere è caro, in Germania la ricerca di un appartamento in locazione è più facile e i canoni sono più bassi. Insomma, offerta maggiore e prezzi inferiori: è questo che fa la differenza". MATERIALI - Eurostudent, indagine sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari italiani - Undicesimo Rapporto sullo stato del sistema universitario Paola Alagia (16/05/2011) 2 di 2 11/07/11 15.13