Newsletter n. 6 - IBC Emilia-Romagna
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Newsletter n. 6 - IBC Emilia-Romagna
ACQUIRING KEY COMPETENCES THROUGH HERITAGE EDUCATION NEWSLETTER 6 Ottobre 2011 manuale Aqueduct è stato pubblicato in inglese e in italiano e presentato alla conferenza finale che si è tenuta con successo a Bologna dal 26 al 29 ottobre 2011. Il manuale in altre lingue è scaricabile dal sito rinnovato del progetto (www.the-Aqueduct.eu), che svolgerà un ruolo importante nella diffusione degli Il progetto Aqueduct si è concluso. Il esiti del progetto. Chi è interessato a saperne di più sulla educazione al patrimonio finalizzata all’acquisizione di competenze, potrà partecipare al corso di formazione in servizio che si terrà dal 14 al 19 agosto 2012 nel castello del Landcommanderij di Alden Biesen. Il manuale Aqueduct mantenimento delle motivazioni, innovativi approcci multidisciplinari ed efficaci rapporti scuola-comunità. Allo stesso tempo l’educazione al patrimonio si apre ad una dimensione culturale europea e alla ricerca di competenze chiave trasversali per l’apprendimento permanente, così come delineate dal Quadro di Riferimento Europeo: imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturali. Vuoi saperne di più? Il manuale in inglese, francese, tedesco, italiano, polacco, olandese e rumeno si può leggere online o scaricare dal nostro sito www.the-aqueduct.eu. L’educazione al patrimonio culturale non può essere considerata una tematica esclusivamente storica o artistico-culturale: essa, infatti, comprende un complesso di risorse che offre grandi potenzialità in termini di accrescimento e Durante la conferenza finale a Bologna si è svolta una tavola rotonda con esperti esterni. Il Prof. G. Giardino (USQV- FR) e la Dr Jacqueline Van Leeuwen (FARO – BE) ci hanno concesso una breve intervista per questa newsletter. Copie a stampa sono disponibili in inglese, italiano e olandese e si possono ottenere contattando [email protected] (per le versioni in inglese e olandese) o [email protected] (per la versione in italiano). Prof. Gianni Giardino (FR) Dipartimento di Scienze, Arti, Cultura, Innovazione e Multimedia (SACIM) Dell’Università di Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines (UVSQ) Come giudica le metodologie presentate in questo manuale? E’ probabilmente per il mio background scientifico che questo approccio mi ricorda il metodo sperimentale in uso nelle scienze naturali (osservazione – ipotesiesperienza-interpretazioneconclusione). Penso che possa funzionare molto bene nel campo del patrimonio. Ma vorrei richiamare l’attenzione su un elemento importante: la domanda è “Da dove iniziare? Che cosa sa l’alunno? Che idea ha del patrimonio di cui ci si occupa nel progetto?” Perché è importante? Utilizzando questo approccio, il discente è stimolato a costruire una nuova conoscenza sulla base di quella che già possiede. Ma talvolta questa preconoscenza può essere di ostacolo alla costruzione di nuova conoscenza, e allora ci troviamo a dover de-costruire prima di poter costruire, o di ricostruire nuova conoscenza. Una seconda osservazione che mi sentirei di fare riguarda la nostra idea di patrimonio. Essa si basa sul modo in cui leggiamo la cultura; la lettura della cultura di solito si basa su opposizioni. Ma non è in questo modo che patrimonio e cultura si sono sviluppate. Ciò avviene in modo più spontaneo, plastico, influenzata da un grado variabile di apertura o di chiusura. Questo significa che le culture sono collegate tra loro e che non possiamo omettere di rendere visibili questi legami e l’interculturalità. Jacqueline Van Leeuwen (BE) FARO – Flemish Interface Center for Cultural Heritage Le piace l’approccio Aqueduct? Trovo che il legame esplicito tra patrimonio e competenze chiave europee sia molto stimolante. Il patrimonio può essere utilizzato per raggiungere obiettivi diversi dal “semplice” insegnare storia. Penso che le scuole debbano essere interessate ad apprendere nuovi approcci per sviluppare le competenze collegandole al patrimonio del proprio contesto locale. La forza di questo manuale è nell’evidenziare il valore del patrimonio e dell’educazione al patrimonio per la società. Il patrimonio non è solo storia “morta”, è vivo e può offrire molto per il futuro. Può aiutare a sviluppare le competenze chiave che sono essenziali per vivere nella società contemporanea. L’approccio è utile anche per il patrimonio? Assolutamente sì. Nella mia organizzazione utilizziamo un concetto dinamico di patrimonio, che significa che esso comprende, naturalmente, le testimonianze del passato che hanno un significato anche oggi. Ma l’aspetto dinamico è che ognuno può aggiungere il suo significato al patrimonio Questo concetto è abbastanza nuovo per chi lavora nel settore dei musei o del patrimonio. E penso che l’approccio Aqueduct possa aiutarli ad operare in modo più dinamico, come ho cercato di spiegare. Quale potrebbe essere una buona strategia per implementare questo approccio? Penso che gli educatori al patrimonio abbiano bisogno di formazione. La lettura del manuale Aqueduct non è sufficiente per cominciare. Ho saputo che i partner di Aqueduct organizzeranno un corso di formazione in estate. E’ un peccato che solo gli insegnanti possano fare domanda per una borsa di studio. Sarebbe interessante coinvolgere anche il settore del patrimonio. Giornate Nazionali di Formazione Aqueduct in Francia Centre de Culture Européenne / Abbaye Royale, Saint Jean d’Angély (FR) Le giornate nazionali di formazione del progetto Aqueduct in Francia, condotte da Stéphane COLSENET e Frédéric SAMUEL, si sono svolte il 5 e 6 ottobre 2011 all’Abbazia Reale di Saint Jean d’Angély. Il Centro di Cultura Europea è stato, in ordine di tempo, l’ultimo partner ad organizzare le attività formative legate ad Aqueduct e pertanto ha potuto servirsi dell’esperienza degli altri partner e trarre vantaggio dal manuale, in quel periodo già disponibile. Al tempo stesso, coincidendo con l’inizio dell’anno scolastico, la formazione in Francia ha potuto legarsi ai nuovi programmi della scuola. Venti partecipanti hanno preso parte a questo seminario: 60% erano insegnanti di scuola elementare o media, 25% storici o educatori al patrimonio e il restante 15% professionisti dell’educazione pubblica. L’approccio Aqueduct è stato presentato come momento di incontro tra la conoscenza basata sulle competenze chiave e il patrimonio tangibile, culturale e naturale, ma anche scientifico e intangibile. La formazione è stata introdotta da un esperimento pilota francese intitolato “La giornata di un monaco” di Frédéric Samuel, insegnante alla scuola secondaria inferiore Georges Texier e responsabile del dipartimento educativo alla CCE. La sperimentazione si è poi concentrata sul progetto pilota “I giovani organizzano le giornate del patrimonio” e si è svolta nel centro storico di Saint Jean d’Angély. Ad essa ha fatto seguito la discussione dei risultati e l’implementazione di un programma molto ricco e ben strutturato. Il giorno successivo, nel corso di un momento di valutazione collettiva, ci si è occupati di come trasferire le azioni e dei metodi di disseminazione. I principali punti emersi sono stati: - Anche se il progetto pilota è stato presentato e sperimentato con poco tempo a disposizione, ha comunque consentito al progetto Aqueduct di essere ben compreso; - I partecipanti hanno espresso il desiderio di ricevere una copia del manuale appena pubblicato; - Si intende continuare la sperimentazione con gli alunni della scuola primaria e secondaria riattivando progetti già svolti dalle scuole; - Si sono scoperte ulteriori opportunità per sviluppare le competenze scientifiche e digitali tramite il patrimonio culturale: il progetto TREK TIC, che unisce informatica ed educazione al patrimonio, proposto dall’Associazione Les Petits Débrouillards è stato accolto con entusiasmo ed i partecipanti hanno espresso interesse a sperimentarlo. Le giornate Aqueduct hanno dimostrato quanto possa essere fruttuoso unire educatori al patrimonio e insegnanti in un approccio condiviso. Tuttavia, la pratica solleva dubbi sull’organizzazione dell’insegnamento in contesti innovativi. Infatti, anche se l’insegnamento per competenze è stato introdotto nei programmi scolastici francesi da molto tempo, il suo utilizzo come strumento di valutazione viene visto talvolta come un limite, il che non elimina il problema di garantire un livello minimo di acquisizione di conoscenze, abilità e attitudini, che rappresentano il fondamento delle competenze. Corso Comenius ad Alden Biesen (BE) 14 – 19 agosto 2012, ref. BE-2012-206-001 Insegnanti e formatori di insegnanti hanno la possibilità di fare domanda per una borsa di studio Comenius IST per frequentare questo corso. Si prega di seguire le istruzioni sotto. Questo corso è uno degli esiti del Progetto Multilaterale Comenius “Aqueduct”, sull’educazione al patrimonio finalizzata all’acquisizione di competenze. Per maggiori informazioni: www.the-aqueduct.eu Come fare domanda per una borsa di studio Comenius? Maggiori dettagli sul corso si possono trovare sul database dei corsi Comenius/Grundtvig:https://webgate.ec.europa.eu/llp/istcoursedatabase/ o tramite il sito web della vostra Agenzia Nazionale. Si prega di usare il numero di riferimento: BE-2012-206-001 1. 2. 3. 4. 5. STEPS Andate sul sito della vostra Agenzia Nazionale LLP e scaricate il modulo di domanda per borse di studio dell’azione Comenius IST (Comenius In-service Training ) Accedete al database Comenius/Grundtvig Training (https://webgate.ec.europa.eu/llp/istcoursedatabase/ ) e cercate la descrizione del corso tramite il numero di riferimento: BE-2012-206-001 Compilate il modulo utilizzando i dettagli del corso ed aggiungete la vostra motivazione a parteciparvi. La sistemazione sarà nel castello, tutti i pasti sono inclusi nei costi di soggiorno (non è necessario prenotare un hotel) Chiedete un modulo di pre-registrazione agli organizzatori: [email protected] Spedite il modulo di domanda per la borsa di studio (firmato) ASSIEME AL modulo di preregistrazione alla vostra Agenzia Nazionale PRIMA del 16 gennaio 2012. Partner Aqueduct • Landcommanderij Alden Biesen – project coordinator (Belgium) • Katholieke Hogeschool Leuven (Belgium) • PLATO, Leiden University (the Netherlands) • Transylvania Trust Foundation (Romania) • Babeş-Bolyai University (Romania) • Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali, Emilia-Romagna (Italy) • Malopolska Institute of Culture www.mik.krakow.pl (Poland) • Centre de Culture Européenne – Abbaye Royale Saint-Jean d’ Angély (France) • Pädagogische Hochschule Steiermark (Austria) Partner Associati • International Department of Het GO! (Belgium): www.g-o.be/europa • ACCR: Association des Centres Culturels de Rencontre (France): www.accr-europe.org 502572-LLP-1-2009-1-BE-COMENIUS-CMP Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione Europea. I partner di Aqueduct sono i soli responsabili di questo documento e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in esso contenute.