scarica la descrizione e le tappe del progetto
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PROGETTO: Di arte in arte: due facce di una stessa medaglia” Classe Seconda E in collaborazione con il MUDAS Noi alunni della classe seconda E vorremmo parlare di un percorso molto particolare che abbiamo fatto di recente, un’attività veramente insolita Il progetto si intitola “Di arte in arte: due facce di una stessa medaglia”. Chissà di cosa parlerà, ci domandavamo ….eravamo dei vasi da riempire. 1^ Tappa Il primo giorno eravamo tutti impazienti: stavamo aspettando “l’omino” delle icone, così l’avevamo soprannominato. Eccolo, Mauro, con il suo forziere!!! Che strano!!! Ed ecco… il forziere si apre ed escono tante MONETE. E perché? Cosa c’entrano? Tante le domande che giravano nella nostra testa. Subito un gioco: trovare ed abbinare le facce appartenenti ad una stessa moneta. Che rompicapo!!! Divisi in gruppi abbiamo provato ad abbinare le facce di una stessa moneta. Che fatica!! Ma che bello, che divertimento!!! Si parte dalle monete, due facce di una stessa medaglia: un piccolo studio sulle monete e sul significato dei simboli su di esse riportati dall’antichità ad oggi: le monete, le vediamo tutti i giorni, ma non conosciamo il significato delle immagini raffigurate. Nel tempo sono cambiate le immagini ed i modi di raffigurazione sulle monete ….. siamo arrivati a parlare del Mandylion e la sua storia ci ha veramente colpiti. 2 ^Tappa L’ Uscita che abbiamo fatto ci ha permesso, visitando la chiesa di S. Michele, la chiesa di S. Bartolomeo e la Pieve di Santa Maria, di vedere e ammirare la bellezza di alcune immagini sacre e soprattutto i colori. E’ stato al Mudas che abbiamo scoperto somiglianze e differenze tra le immagini sacre dell’Occidente e le icone orientali. Finalmente abbiamo capito il messaggio del gioco delle monete: è proprio vero “Due facce , un’unica medaglia” 3^ Tappa Eccoci arrivati alla tappa più emozionante: ci fermiamo a realizzare….in punta di pedi, la nostra immagine, l’icona Ma cos’è un’icona? Il termine icona, dal greco éikóna (“immagine”), indica un’ immagine religiosa dipinta su tavola. Abbiamo scoperto che l’arte occidentale si è sviluppata nella dimensione della tridimensionalità, e l’immagine raffigurata è rivolta in direzione di colui che guarda. E’ come se fosse lo sguardo di Dio o dei santi a uscire, in un certo senso, dalla tavola . La finalità dell’icona è nello sguardo: gli occhi sono generalmente molto grandi, fissi, a volte malinconici, sotto una fronte alta a larga; il naso è allungato, le labbra sottili, il mento sfuggente il collo ben marcato. Anche il movimento quando viene rappresentato non è mai per esprimere naturalezza ma sempre e solo per sottolineare qualche ben preciso concetto teologico. La leggenda vuole che la prima icona della storia rappresenti il Volto santo di Gesù impresso su un velo detto Mandylion Nella produzione nulla è lasciato al caso. Anche un piccolo segno può avere un grande significato teologico 1 Tappe della realizzazione dell’icona 1. Per prima cosa Mauro ha dato a ciascuno di noi una tavoletta di legno; un vero iconografo nel dipingere l’icona si rifà sempre all’icona “acheropita”, cioè al prototipo, al modello, all’immagine rivelata. Così abbiamo fatto noi: Mauro ci ha dato la fotocopia di immagini raffiguranti, Maria, Gesù, i Santi da riprodurre grazie alla carta carbone. 2. La seconda tappa: la riproduzione dell’immagine utilizzando la carta carbone. Quindi, sulla tavoletta abbiamo appoggiato la carta carbone e sopra ancora l’immagine sacra. Abbiamo ricalcato sulla tavoletta di legno l’immagine con un lapis appuntito. Questo è stata una parte difficile perché il foglio di carta carbone e quello con l’immagine a volte si spostavano. E che dire appena abbiamo tolto i due foglie e controllato cosa avevamo ricalcato? Che sorpresa? Non pensavamo nulla di ciò….tutto sembrava incomprensibile, non si riuscivano a cogliere i particolari dell’immagine…e che immagine!!! Ci siamo un po’ persi d’animo….pensavamo di non riuscire ad arrivare in fondo. 3. Abbiamo comunque continuato e ,guardando l’immagine sulla fotocopia, abbiamo preso una colla particolare e l’abbiamo stesa sulla nostra riproduzione , precisamente sulle parti che successivamente avremmo colorato d’ oro. 4. Ecco il gran momento: stendere sulla tavoletta appoggiare, delicatamente sopra la colla. sottilissime lamine d’oro da 5. Ora rimaneva l’ultima parte: colorare la nostra icona. E così abbiamo fatto usando le tempere e utilizzando prima i colori più scuri e successivamente quelli più chiari. 6. Infine, come ultima cosa, alcuni di noi hanno colorato il bordo dell’icona con il colore rosso. 7. Ed eccole qua le nostre riproduzioni….Sicuramente non vogliono essere nulla di particolare, non possiamo e non vogliamo paragonarle a quelle originali, sia per la bellezza che per il tempo necessario alla loro realizzazione e per contesto in cui tali capolavori vengono creati. Abbiamo scoperto che l’esecuzione dell’icona richiede DEVOZIONE, ABILITA’ TECNICA E SICUREZZA TEOLOGICA Vorremmo concludere ringraziando Mauro che ci ha seguito in ogni passaggio, la sua spiegazione è stata chiara, nuova. Ma soprattutto un enorme grazie per la sua PAZIENZA 2